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UNITA 1 + LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE.DI COULOMB Chon 1. Lelettrizzazione per strofinio > Una penna di plastica sfregata | » quella di attirare a sé degli og contro un golf di lana acquista una | getti molto leggeri propriet che prima non aveva: polistirolo o pezzetti di carta. come palline di + Celettrzzazione perstrofinio itd di attirare oggetti leggeri 2 detto ‘Un corpo che ha acquisito la capa elettrizzato, Lelettrizzazione per strofinio avviene in diversi tipi di oggetti (per esempio di gomma, di vetro, di ceramica) ed & anche all’origine della parola «elettrici- ta». Gli antichi greci non avevano a disposizione gomma 0 plastica, ma nota- rono che lo stesso fenomeno che abbiamo appena descritto aveva luogo stro- finando pezzi di ambra. Questo materiale é una resina di conifere, prodotta in epoche molto aatiche (anche dieci milioni di anni fa),che sié fossilizzata. Nella goccia di ambra della >fotografia a destra ¢ rimasto intrappolato un insetto. La parola «elettricita» deriva dal greco elektron che significa, appun- to, «ambram, Un corpo elettrizzato attira un altro o cede se avviciniamo due oggetti che sono stati stro etto non elettrizzato. Ma cosa suc- ti? > Due bacchette di plastica elet- | » Anche due bacchette di vetro | > Perd una bacchetta di vetro e trizzate si respingono reciproca- | elettrizzate si respingono l'una__| una penna, entrambe elettrizza- mente. con Faltra te,siattirano. = » = ts a = plastica 2 aed ———— | ; — ae - ee a S eR Sra Pe evo pec Quindi, due oggetti elettrizzati possono attrarsi o respingersi. Strofinando al- tri materiali, scopriamo che alcuni si comportano come la plastica, altri come ilvetro. ELETTROMAGNETISMO 2. | conduttori e gli isolanti Un oggetto di plastica, gomma o vetro sicarica per strofinio, Invece, se strofi- niamo con un panno un oggetto di metallo, non sempre riusciamo a elettriz~ zarlo. LEZIONE + Conduttorie isolanti > Prendiamo in mano un cuec- | » Ora impugniamo il cucchiaio chiaio di metallo e lo strofiniamo | con dei guanti di plastica. Dopo con un panno di lana. Osserviamo _| averlo di nuovo strofinato, osser- che il cucchiaio non attrae ipezzet- | viamo che il cucchiaio si elettrizza tini di carta. e attrae i pezzi di carta. Questo esperimento ci dice che tutti gli oggetti si possono caricare per strofi- nio,ma alcuni, in particolari circostanze, non sono in grado di trattenere la ca- rica elettrica. Per esempio, gli oggetti di metallo perdono la carica quando so- no a contatto con le mani nude. ‘+ Lesostanze come la plastica, che si caricano sempre quando sono strofi- nate, sichiamano isolantielettrici. * Lesostanze come i metalli o il nostro corpo, che si comportano in modo diverso, si dicono conduttori clettrici. Questa distinzione non é assoluta: tutte le sostanze possono essere ordinate secondo la capacita di trattenere,o di lasciare fluire, le cariche elettriche. Esi stono quindi sostanze pitt o meno conduttrici oppure pil o meno isolan La plastica e il vetro sono ottimi isolanti mentre i metalli, in particolare il rame e largento, sono ottimi condutto = Il modello microscopico Gli esperimenti di strofinio possono essere spiegati facendo queste ipotesi: ‘+ negli isolanti tutte le cariche occupano delle posizioni fisse e non posso- noapasthnte * nei conduttori vi sono cariche elettriche che si muovono liberamente. Per esempio, nei conduttori metallici vi sono degli elettroni liberi, che si spo- stano con facilita da un atomo all’altro. In un isolante, invece, gli elettroni so- ‘no molto legati ai protoni dell’atomo e difficilmente se ne allontanano. UNITA 1 = LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE DI COULOMB di metallo non si Perché, secondo questo modelo microscopico, il cucchi elettrizza quando lo impugniamo con le mani nude? > Durante lostrofinio,glielettroni | » Usando i guanti di plastica, gli passano dal panno al cucchiaio, poi _| elettroni si fermano nel cucchiaio, arrivano a terra attraverso ilnostro. _perché sono bloccati dalla plastica, corpo, che @ un conduttore. che 2 un materiale isolante. ‘Quindi, quando teniamo in mano il cucchiaio senza guanti, gli elettroni tran- sitano nel cucchiaio ¢ non si accumulano elettrizzandolo. Nei cavi che trasportano l'energia elettrica (»fotografia a destra), gli elet- troni si muovono lungo il filo di metallo e non si scaricano a terra attraverso traliccio, perché tra i filie il traliccio ci sono gli isolarori, costituiti da materia- Ie isolante = Lelettrizzazione per contatto > Abbiamo un primo conduttore, | » Mettendo in contatto i due con- carico,che impugniamoconunma- | duttori, parte della carica del pri- nico isolante,e un secondo condut- | mo passa sul secondo. Ora anch’es- tore neutro. so carico. isolante —| manico isolante Al'inizio il primo conduttore era negativo, perché aveva un eccesso di elet- troni. Una parte di questi elettronié fluita nel secondo conduttore, che a sua volta é diventato negativo, ‘Questo esperimento mette in luce che i conduttori possono essere elettrizzati per contatto. ELETTROMAGNETISMO- G00, ae) + Ladefinizione operat- vadellacarieaeletrica conduttrice asta conduttrice Leelettrizzazione per contatto permette di suddividere una carica in n parti uguali. Per esempio, immaginiamo di avere una sfera carica e altre due sfere, identiche ma scariche. Ponendo le tre sfere a contatto (afigura a lato), per simmetria la carica si distribuisce allo stesso modo su di esse: se le si stacca, si ottengono tre sfere elettrizzate, ciascuna con una carica che @ 1/3 di quella della sfera carica di partenza. Donny In un giomo con poca umidita, strofina avanti e indietro una decina di volte un palloncino gonfio con un golf, poi awicina- lo ai tuoi capell > I capelli sono attratti dal palloncino? > 1 palloncino & un conduttore o un iso- lante? La definizione operativa della carica elettrica Lielettroscopio (- figura a sinistra) 2 uno strumento che serve per sapere se un oggetto carico. E formato da un’asta metallica verticale, con in alto una sferetta conduttrice e in basso due foglie conduttrici molto sottli. Il tutto & contenuto in un recipiente di vetro che serve da protezione e da sostegno. Se sitocca la sferetta con un oggetto neutro,non succede nulla. > Invece, se si tocca la sferetta con | un oggetto elettrizzato, parte della | carica passa all'asta e,cosi, si distri- | buisce in tutto il dispositivo fino al- | le fogliotine. > Le foglioline risultano cariche dello stesso segno e si respingono. Cosi, la loro divaricazione attesta che Voggetto in esame é elettrica- mente carico. x | manico | isolante a sea oe ee... [8 Un oggetto & carico se, messo a contatto con ’elettroscopio, fa divaricare lesue foglie. UNITA1 + LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE Di COULOMB: = La misura della carica elettrica Lelettroscopio permette di confrontare in modo operativo due cariche elet- triche, per sapere quale delle due @ pitt grande. Prendiamo due sferette con- duttrici,che abbiamo prima caricato per contatto. | » Tocchiamo I’asta dell’elettro- » PoiscarichiamoT'elettroscopio | » Ora poniamo ’elettroscopio a | scopio con la sferetta Ae osser- (per esempio toccando'astacon | contatto con la sferetta B e os- viamo la divaricazione delle fo- | le dita), in modo da riportarlo _| serviamo di nuovo langolo for- alioline. nella sua condizione iniziale. mato dalle due foglioline. Se nei due casi gli angoli formati dalle foglioline sono uguali, anche le cariche sulle due sferette erano uguali. Altrimenti era maggiore la carica che ha fatto divaricare di pit le foglie. In linea di principio, per misurare la carica elettrica, si sceglie una carica come unita di misura, poisitara lelettroscopio con una scala che misuri le divaricazioni delle fo- glioline. = Hcoulomb Nel Sistema Internazionale l’unita di misura della carica elettrica & il eou- Jomb (simbolo C), dal nome dello scienziato francese Charles Augustin de Coulomb, Definiamo il coulomb a partire dalla carica dell’elettrone. ‘Tutti gli elettroni dell’Universo hanno la stessa carica (negativa) ~e, il cui valore numerico é — e = — 1,6022 x 10°C. Per ottenere una carica negativa di —1 C occorrono quindi 1 1,602 x 10°? 2418 x 108% elettroni. Finora non é mai stata osservata nessuna carica pit piccola di quella dell’e- lettrone e tutte le particelle elementari conosciute hanno una carica che & un multiplo (positivo o negativo) della carica elettrica elementare e = 1,6022 x 10-"°C. NN ELETTROMAGNETISMO istema fisico chiuso Un sistema fisio si dice chiuso se ‘non scambia materia con|'esterno. = Conservarione della carica elettrica ‘Torniamo a considerare la bacchetta di vetro caricata con un panno di lana: prima e dopo, la carica totale & sempre la stessa. Prima dello strofinio cera equilibrio e il vetro e la lana erano neutri. Dopo, c’é un eccesso di elettroni nel panno e una mancanza nel vetro, per cui i due corpi sono elettrizzati con cariche di uguale valore e di segno opposto. Questo fenomeno é un esempio di una proprieta generale, detta legge di conservarione della carica elettrica: in un sistema chiuso la somma algebrica delle cariche elettriche si mantie- ne costante, qualunque siano i fenomeni che in esso hanno luogo. Un protone ha una carica positiva uguale alla carica elementare e. > Calcola la carica del nucleo di un atomo di uranio, che contiene 92 protoni. 4. La legge di Coulomb LETIONE g Consideriamo due corpi puntiformi e indichiamo con Q; e con Q> le cariche Pan nicleceernee elettriche che si trovano su di essi. La forza elettrica che si esercita tra di esse @ descritta dalla legge di Coulomb, secondo cui FILM * + afr Coulomb il valore della forza elettrica tra due cariche puntiformi & ea lca * direttamente proporzionale a ciascuna carica, + teddpendenzadale ‘* inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. forza, F(N) distanza di separazione, r (m) Questo @ riassunto nella formula forza di Coulom Con quale forza si respingono? ‘= Strategia e soluzione Sostituiamo i valori numerici nella forza di Coulomb: aia Nem) (109 x00 = bo BE = (399 x 1 NP) x GO - = (s99x 10° M2") x 10-2 = 90% 10°N II valore della forza repulsiva @ circa uguale a nove miliardi di newton. = Discussione Una forza di 9 miliardi di newton & enorme: sitratta di 90 volte il peso della tour Eiffel di Parigi. Cid significa che non @ possibile isolare due cariche pari a 1 C (neanche una sola, in tealta),né tantomeno portarle alla stanza di 1 m tra loro. Le cariche che incontriamo nella vita quotidiana e nei laboratori sono milion 0 volte pit piccole del coulomb. Molto spesso, infatti, per misurarle si sano il microcoulomb (1 uC = 10°* C) e il nanocoulomb (1:1C = 10° C). Due pallne uguali portano cariche uguali pari a 74 Ce sono poste al- c forza di attrazione gravitazionale potrebbe, nea di principio, equilibrare la forza elettrica di repulsione tra le palline. » Quale dovrebbe essere la massa di ciascuna delle due palline per ottenere l'equilibrio tra forza elettrica e forza gravitazionale? = Strategia e soluzione ‘+ Cuguaglianza tra il modulo della forza di Newton e quella della for- za di Coulomb & espressa dall'equazione ee ne ko = mate. * Dallutima formula possiamo ricavare [ko ae 1 kg? m= (a= [sex 10 Na) x (Sear we) X (4x 10°C) = = [iss 10 ca 1040 « (6x 10°) x4 10¢0)= 98 «10h In linea di principio, la forza elettrica repulsiva tra le due | La forza gravitazionale & molto intensa su scala astrono- ‘ariche potrebbe essere equilibrata se ciascuna di esse | mica perché, in quel caso, le masse degli oggeti coinvol- = Discussione avesse una massa di circa 86 000 kg. E evidente che cid non é realizzabile in pratica. Il risultato di questo calcolo ci mostra come, nelle situa- zioni quotidiane, la forza di Newton & molto meno inten- sa di quella di Coulomb. tra le due sfere, fornita dipende dalla distanza i dati del problema: entrambe le forze dipendono dallinverso del quadrato della distan- za, quindi, nei calcoli questo dato si . 13 ELETTROMAGNETISMO EEN II segmento AC & lungo 24,0 cm e B @ il suo punto medio. In A, B e C sono poste tre cariche puntiformi positive che valgono, ri- spettivamente, Q, = 73,5 nC, Qs = 18,1 nC e Qc = 33,8 nC. > Determina la forza elettrica totale che agisce sulla carica po- sta nel punto C. Qp = 18,1 nc 3,8 nC = Strategia e soluzione ‘+ Visto che tutte le cariche sono positive, le due forze che agiscono sulla carica Qc sono entrambe repulsive. Quindi, nella -sfigura sotto le forze Fy .c (dovuta alla Carica Qx che agisce su Qc) € Fe-.c (dovuta alla carica Qs che agisce su Qe) sono ‘entrambe rivolte verso destra. e ° = & % Q ae ee - * | moduli delle due forze si calcolano a Partire dalla legge di Coulomb (formula (1) e risuitano = fp We eNom?) (735% 10-°C) x (38x 10°C) _ i Fasc = by 28E = (399 10° SI) x = 588 x 10-8 - - = = fy 900 Nem?) (1,81x 10-*0) x (338x100) _ 3 Fosc= be ie (899 x 10° a ) x PROTO GBH 107O) 542 x10 N. + La forza totale F = Fx.c + Foc é la somma di due vettori parallelie,con lo stes- 's0 verso. Quindi ha la stessa direzione (orizzontale nella figura) di Fx.c @ Fac, il loro stesso verso e modulo dato da = Fac + Fasc = 3,88 X 10 N + 3,82 x 10-*N = 7,70 x 10-*N. = Discussione La carica Q, é circa il quadruplo di Qs, ma la distanza tra A e C @ il doppio di quella tra Be C. Visto che F é direttamente proporzionale alle cariche ma inversamente proporzionale al quadrato, della distanza, i due effetti si compensano quasi esatta- mente: cosi le due forze Fy .c € Fx .c risultano all'incirca uguali. > Qual é il valore della forza repulsiva che si esercita tra due cariche da 1,0 1.C po- ste alla distanza di 1,0 cm? > Esercizi simili: 14, 17, 18, 21 a pag. 25. 4

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