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Le formule che ti servono

1 Cariche elettriche e campi elettrici


L’origine dell’elettricità Legge di Coulomb
Esistono due tipi di carica elettrica: positiva e negativa.
q1 q2
Nel SI l’unità di misura della carica elettrica è il coulomb (C). F= k
forza elettrica che r2
La carica elettrica di un elettrone o di un protone vale:
due cariche elettriche 1
8,99 ⋅ 109 N ⋅ m2/C2 = 4rf
e = 1,6021 ⋅ 10–19 C puntiformi q1 e 0
q2 esercitano una
sull’altra. 8,85 ⋅ 10–12 C2/(N ⋅ m2)
= costante dielettrica del
vuoto

Oggetti carichi e forza elettrica La forza agisce lungo la linea che congiunge le due cariche.
Conduttori e isolanti
Legge di conservazione della carica elettrica

La carica elettrica totale di un sistema isolato rimane co-


stante durante un processo Il campo elettrico
Cariche uguali si respingono. Cariche opposte si attraggono F
E= q
0
Conduttore elettrico campo elettrico carica di prova

È un materiale che conduce facilmente le cariche elettriche. Si misura in newton per coulomb (N/C)
Campo elettrico creato da una carica puntiforme q
Isolante elettrico
q
È un materiale che non conduce le cariche elettriche o lo fa E= k
r2
con grande difficoltà. distanza dalla carica

Campo elettrico fra le armature di un condensatore piano

v
E= f
0
Elettrizzazione per contatto e per induzione. carica per unità
Polarizzazione di superficie sulle
armature
Carica per contatto

La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo a


contatto con un oggetto già carico.
Il teorema di Gauss
Carica per induzione
Flusso elettrico attraverso una superficie piana
La carica elettrica viene fornita a un oggetto ponendolo nelle
vicinanze di un oggetto già carico. U S ^ E h = E $ A = E cos zA

area della superficie S angolo che il


Polarizzazione di un isolante campo E forma
col vettore A
Modifica temporanea della distribuzione della carica elettrica.
Flusso elettrico attraverso una superficie (caso generale)

U S ^ E h = E 1 $ A 1 + E 2 $ A 2 + E 3 $ A 3 + .... = / E k $ A k
k

Teorema di Gauss
Q
U S ^E h = f
0

superficie chiusa
(superficie gaussiana) carica totale contenuta
all’interno di S

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Le formule che ti servono
2 Il potenziale elettrico
Energia potenziale in un campo elettrico La circuitazione del campo elettrico
Lavoro ed energia potenziale elettrica Circuitazione di un campo vettoriale
energia
lavoro LAB = UA − UB C c ^Z h = / Z k $ Ds k
potenziale k
elettrico
elettrico in B curva chiusa
campo vettoriale
orientata
Energia potenziale elettrica U fra due cariche puntiformi
q1 e q2 Circuitazione del campo elettrico

q1 q2 1 q1 q2 C c ^E h = 0
U= k r = 4rf 0 r
curva chiusa campo elettrico
distanza fra le orientata generato da
8,99 ⋅ 109 N⋅m2/C2 cariche q1 e q2 cariche in quiete

Condensatori e dielettrici
Il potenziale elettrico Condensatore
È un dispositivo, formato da due armature conduttrici vicine,
Potenziale elettrico V in un punto che immagazzinano carica ed energia.
carica di prova posta
U q = C ∆V
V= q nel punto in cui si
0 differenza di
valuta V carica su
potenziale fra le
ciascuna
Differenza di potenziale elettrico fra due punti armature
armatura capacità del
U U L condensatore
VB - VA = q B - q A = - qAB (misurata in farad)
0 0 0

Elettronvolt. Unità di misura per l’energia: Costante dielettrica relativa 𝛆r di un materiale


1 eV = 1,60 ∙ 10−19 J intensità del
E
f r = E0 campo elettrico
intensità del campo senza dielettrico
elettrico con dielettrico

La differenza di potenziale elettrico Forza di Coulomb fra due cariche puntiformi all’interno di
di una carica puntiforme un dielettrico
Potenziale elettrico di una carica puntiforme 1 q1 q2
F = 4rf f
r 0 r2
q distanza fra le
V= kr distanza del punto
costante dielettrica cariche q1 e q2
considerato dalla
relativa del materiale
carica q
Potenziale elettrico totale: in un dato punto il potenziale Capacità di un condensatore a facce piane e parallele
dovuto a due o più cariche è la somma dei potenziali delle
singole cariche. fr f0 A area di ciascuna
C= d armatura
distanza fra
le armature
Energia accumulata in un condensatore
Le superfici equipotenziali
1
e la loro relazione con il campo elettrico energia = C DV 2
2
Campo elettrico fra due superfici equipotenziali vicine
Densità di energia
DV differenza di (energia immagazzinata nell’unità di volume)
E=-
Ds potenziale fra
le superfici 1
distanza fra le densità di energia = f f E2
2 r 0
superfici

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Le formule che ti servono
3 La corrente elettrica e i circuiti elettrici
Forza elettromotrice e corrente elettrica Resistori in parallelo
Corrente elettrica
1 1 1 1
Dq quantità di carica RP = R1 + R2 + R3 + f
i=
Dt che attraversa
la sezione di un resistenza equivalente delle resistenze
intervallo R1 , R2 , R3,... in parallelo
conduttore
di tempo
considerato

L’ unità di misura della corrente è l’ampère (A).


Le leggi di Kirchhoff
Legge dei nodi Legge delle maglie

Le leggi di Ohm La somma delle intensità di In una maglia la somma


corrente entranti in un nodo algebrica delle differenze di
Prima legge di Ohm è uguale alla somma delle potenziale è uguale a zero.
differenza di intensità di corrente uscenti
DV
i = R oppure ∆V = Ri potenziale agli dal nodo.
estremi del
conduttore
corrente che attraversa
un conduttore a resistenza elettrica del
temperatura costante conduttore misurata in Condensatori in parallelo e in serie
ohm (Ω) Condensatori in parallelo Condensatori in serie
Seconda legge di Ohm 1 1 1 1
CP = C1 + C2 + C3 + ... = + + +f
CS C1 C2 C3
L resistività del
R= tA capacità equivalente capacità equivalente
materiale
resistenza di un filo dei condensatori C1 , dei condensatori C1 ,
conduttore di lunghezza L C2 , C3 , ... in parallelo C2 , C3 , ... in serie
e sezione A

Resistività e resistenza al variare della temperatura


I circuiti RC
ρ = ρ0 [1 + α (T − T0)] R = R0 [1 + α (T − T0)]
Carica e scarica di un condensatore in un circuito in corrente
ρ e ρ0 = resistività alle temperature T e T0 continua con resistenza R e capacità C
R e R0 = resistenze alle temperature T e T0
Carica di un condensatore Scarica di un condensatore
α = coefficiente di temperatura della resistività
t t
q = q 0 ^1 - e - RC h q = q 0 e - RC

La potenza elettrica carica massima carica all’istante iniziale

Potenza elettrica associata a un circuito Costante tempo del circuito

corrente che scorre P = i ∆V differenza di τ = RC


tra due punti di un potenziale fra
circuito due punti

Potenza dissipata da un resistore


12 La corrente elettrica nei liquidi
DV 2
Prima legge di Faraday
P = Ri 2 =
R
La massa di una sostanza liberata a un elettrodo è diret-
tamente proporzionale alla carica che ha attraversato la
soluzione.
Resistori in serie
Seconda legge di Faraday
RS = R1 + R2 + R3 + ...

resistenza equivalente delle Una stessa quantità di carica libera agli elettrodi masse di
resistenze R1 , R2 , R3 , ... in serie sostanze direttamente proporzionali ai loro equivalenti chimici.

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Le formule che ti servono
4 Campo magnetico
La forza di Lorentz Campi magnetici prodotti da correnti
Forza di Lorentz: su una carica elettrica q positiva, in moto Legge di Biot-Savart: per un filo molto esteso e percorso da
con velocità v in un campo magnetico B , agisce la forza una corrente I, il campo magnetico B a una distanza r dal filo vale

F = qv # B n0 i
B=
2r r
Direzione e verso di F possono essere stabiliti dalla prima
regola della mano destra. Ne consegue che permeabilità magnetica del vuoto = 4π ∙ 10−7 T ∙ m/A

F
B=
qv seni
angolo formato da v Unità di misura
e da B
1 ampere = intensità di corrente elettrica che, scorrendo in
due fili paralleli rettilinei molto lunghi e distanti 1 m, provoca
una forza di 2 ⋅ 10−7 N su un tratto di 1 m di filo.

Il moto circolare di una carica 1 coulomb = quantità di carica elettrica che attraversa in 1 s
in un campo magnetico la sezione di un filo percorso da una corrente di 1 A.

Una carica q di massa m, in moto con velocità v


perpendicolare a un campo B uniforme, percorre una
traiettoria circolare di raggio Spire e solenoidi
mv Intensità di un campo magnetico al centro di una spira circo-
r = qB
lare piana
avvolgimenti della spira
n0 i
B= N
2R raggio della spira

La forza magnetica su un filo All’interno di un solenoide


percorso da corrente
N
B = n0 L i lunghezza del
La forza magnetica agente su un filo rettilineo lungo L, percor- numero di spire solenide
so da una corrente i e immerso in un campo magnetico B, ha
intensità

F = iLB sen θ
Il teorema di Gauss per il campo
angolo fra la direzione
di i e B .
magnetico
Flusso del campo magnetico
Direzione e verso di F si determinano con la regola
della mano destra. U S ^B h = / B k $ A k
k
flusso di B superficie S di area A
Teorema di Gauss
Il momento torcente su una spira U S ^B h = 0
percorsa da corrente
Su una spira di area A immersa in un campo B agisce
un momento torcente τ tale che
Il teorema di Ampère
τ = iAB sen ϕ
Circuitazione del campo magnetico
angolo formato da
B e dalla normale C c ^ B h = / B k $ DA k
al piano della spira k
circuitazione di B curva chiusa orientata
Momento magnetico
Il momento magnetico di una spira di area A percorsa Teorema di Ampère
dalla corrente i è Lungo una curva chiusa γ risulta corrente
n m = iA C c ^B h = n 0 / i j concatenata
curva chiusa j con γ

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Le formule che ti servono
5 Induzione elettromagnetica
La legge dell’induzione elettromagnetica L’alternatore e la corrente alternata
di Faraday-Neumann F.e.m. di un alternatore (spira di area A che ruota con velo-
variazione di flusso cità angolare ω in un campo magnetico uniforme B ):
DU^ B h magnetico attraverso
fem = - fem = f0 sen ωt = ωAB sen ωt
Dt una superficie
f.e.m. media
indotta nel circuito delimitata dal Corrente in un circuito di soli resistori:
considerato circuito
intervallo di tempo in cui f
i(t) = i0 sen ωt = 0 sen ωt
avviene la variazione ∆Φ R

Valori efficaci per correnti e forza elettromotrice alternata


(con I0 e f0 valori di picco):
valori di picco
Legge di Lenz I0 f0
Ieff = feff =
2 2
La corrente indotta ha un verso tale da generare un campo
magnetico indotto che si oppone alla variazione di flusso Potenza media in un circuito in corrente alternata:
magnetico che l’ha provocata.
P = ieff feff

Mutua induzione e autoinduzione Circuiti RLC in corrente alternata


Per effetto della mutua induzione, la f.e.m. media fem Impedenza: quando un resistore, un condensatore e un
indotta nella bobina secondaria da una variazione induttore sono connessi in serie si ha
di corrente ∆Ip nella bobina primaria nel tempo ∆t vale:
impedenza

Di p feff = ZIeff
mutua induttanza fem = - M
Dt
fra le bobine
Z= R 2 + ^ X C - X Lh2
Per effetto dell’autoinduzione, la variazione di corrente ∆i 1 ~L
in una bobina induce nella stessa bobina una f.e.m. media ~C
L’angolo di sfasamento ϕ tra corrente e tensione è tale che
Di
fem = - L
induttanza della Dt XL - XC
bobina tg z =
L
Per un solenoide lungo l, con N avvolgimenti di area A,
La potenza media dissipata sul resistore vale
valgono le relazioni
P = Ieff feff cosϕ
N2 1 2
L = n0 I A energia = Li
2

In ogni punto dello spazio in cui esiste un campo magnetico


B la densità di energia (energia immagazzinata per unità di
volume) è espressa dalla relazione Trasformatore
1 In un trasformatore con Np avvolgimenti nella bobina primaria
densità di energia = B2
2n 0 e Ns avvolgimenti nella bobina secondaria, le tensioni Vs e Vp
ai capi delle bobine sono tali che

Vs Ns
Vp = N p } rapporto di
trasformazione

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Le formule che ti servono
6 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche
Le equazioni di Maxwell Energia e quantità di moto di un’onda
Teorema di Gauss elettromagnetica
Densità di energia totale nel vuoto
Q
U S ^E h = f T
0
1 1
u= f E2 + B2 E = cB
2 0 2n 0
Legge di Faraday-Neumann-Lenz
Irradiamento S di un’onda elettromagnetica nel vuoto
DU^ B h
C c ^E h = - S = cu
Dt

Teorema di Gauss per il campo magnetico Densità della quantità di moto trasportata da un’ onda
elettromagnetica
U S ^B h = 0
u
P = f 0 ^E # B h P= c
Teorema di Ampère generalizzato

DU^ E h l Pressione di radiazione dovuta a radiazione incidente


C c ^B h = n 0 b i + f 0
Dt perpendicolarmente

p=u p = 2u

(superficie assorbente) (superficie riflettente)

Pressione di radiazione dovuta a radiazione diffusa


Le onde elettromagnetiche
Un’onda elettromagnetica consiste di campi elettrici e 1 2
p= u p= u
campi magnetici oscillanti perpendicolari fra loro. L’onda è 3 3
trasversale perché i campi sono perpendicolari alla direzione
di propagazione dell’onda. Le onde elettromagnetiche si (superficie assorbente) (superficie riflettente)
propagano nel vuoto alla velocità della luce

1
c=
f0 n0
L’effetto Doppler
costante dielettrica permeabilità
del vuoto magnetica del vuoto
v
f0 = fs b 1 ! crel l se v rel % c

frequenza velocità relativa fra


osservata osservatore e sorgente
Lo spettro elettromagnetico frequenza emessa
dalla sorgente
c = fλ
Segno +: sorgente e osservatore in avvicinamento.
frequenza lunghezza d’onda

L’insieme delle onde elettromagnetiche formano lo spettro


elettromagnetico.
La luce visibile è compresa tra 380 nm (violetto) e 750 nm
La polarizzazione delle onde
(rosso). elettromagnetiche
Legge di Malus

S = S 0 cos 2 i
angolo fra
irradiamento medio gli assi di
della luce che esce trasmissione
dall’analizzatore irradiamento medio della
luce polarizzata incidente
sull’analizzatore

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Le formule che ti servono
7 Relatività
I postulati della relatività ristretta La quantità di moto relativistica
1. Principio di relatività. Le leggi fisiche sono le stesse in massa del corpo
tutti i sistemi di riferimento inerziali. mv
p=
2. Principio di invarianza della velocità della luce. La v2
quantità di moto 1-
velocità della luce nel vuoto, misurata in qualsiasi sistema c2 velocità della
relativistica
inerziale, ha sempre lo stesso valore c, indipendentemente particella
dalla velocità relativa fra la sorgente di luce e l’osservatore.
La relatività della simultaneità
Stabilire la simultaneità o meno di due eventi in punti diversi
dipende dallo stato di moto dell’osservatore.
L’equivalenza tra massa ed energia
Energia e massa sono
massa del corpo
La relatività del tempo: mc 2
E=
dilatazione temporale 1-
v2
energia totale c2
del corpo velocità
Dt 0 Dt 0 del corpo
Dt = = = cDt 0
v2 1 - b2
1- Energia a riposo E0: equivale all’energia totale di un corpo
c2
fermo
velocità relativa tra coefficiente di
l’osservatore che misura ∆t0 dilatazione E0 = mc2
e l’osservatore che misura ∆t
Energia cinetica: l’energia totale di un corpo è la somma
della sua energia a riposo e della sua energia cinetica K.

J 1 N
K = E - E 0 = mc 2 K - 1O
La relatività delle distanze: K v2 O
KK 1- 2 OO
contrazione delle lunghezze L c P

v2 L velocità Energia totale e quantità di moto


L = L0 1- = c0 relativa
c2
E 2 = p2c2 + m2c4
lunghezza
contratta quantità di moto relativistica
lunghezza
propria

La contrazione si verifica solo lungo la direzione del moto


relativo.
La composizione relativistica delle velocità
Per corpi in moto lungo la stessa direzione

v1 + v2 velocità
Le trasformazioni di Lorentz v= v v dell’ oggetto
1 + 1 22
Sono le trasformazioni sotto le quali le equazioni dell’elettro- velocità di un c rispetto al sistema
magnetismo rimangono invariati nel passare da un sistema di oggetto rispetto al di riferimento S′
riferimento a un altro in moto relativo sistema velocità
di riferimento S del sistema S′
x - vt
xl = = c^ x - vt h rispetto al sistema S
1 - b2

y = y′

z = z′

vx
t-
tl = c2 = cbt - b x l
1 - b2 c

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Le formule che ti servono
8 Oltre la fisica classica
La radiazione di corpo nero La quantità di moto di un fotone
e l’ipotesi di Planck e l’ effetto Compton
Legge di Stefan-Boltzmann: un corpo nero a temperatura as- Quantità di moto di un fotone
soluta T irradia in 1 s da 1 m2 di superficie una energia totale
h costante di Planck
p=
E = σT 4 m
lunghezza d’onda
costante di Stefan-Boltzmann = del fotone
= 5,67 ⋅ 10−8 J/(s ⋅ m2 ⋅ K4)
Variazione della lunghezza d’onda nell’effetto Compton
Energie degli oscillatori atomici differenza fra la lunghezza
Planck ipotizzò che un corpo nero sia costituito da oscillatori d’onda λ′ del fotone diffuso
atomici che possono avere solo energie quantizzate espresse e la lunghezza d’onda λ del lunghezza d’onda Compton
da fotone incidente del fotone diffuso
E = nhf con n = 1, 2, 3, ...
h
ml - m = mc ^ 1 - cos ih
frequenza di vibrazione
dell’oscillatore
costante di Planck = massa angolo
= 6,626 068 76 ∙ 10−34 J ∙ s dell’elettrone di diffusione

I fotoni e l’effetto fotoelettrico Il modello di Bohr dell’atomo di idrogeno


Energia di un fotone: la radiazione elettromagnetica è forma- Il modello atomico di Bohr vale per atomi o ioni con un solo
ta da fotoni, che sono pacchetti di energia elettrone orbitante attorno a un nucleo contenente Z protoni.
L’elettrone percorre orbite circolari dette orbite stazionarie.
E = hf costante di Planck
Emissione di fotoni
energia di un fotone frequenza del fotone
hf = Ei − Ef energia meno elevata
Caratteristiche dell’effetto fotoelettrico costante di Planck
∙ Un metallo emette fotoelettroni solo se la frequenza della frequenza del energia più elevata
luce incidente è superiore a un valore soglia f 0 che dipende fotone emesso
dal metallo.
∙ L’energia cinetica massima dei fotoelettroni espulsi non varia Momento angolare orbitale dell’elettrone: il suo modulo può
quando l’intensità della luce aumenta ma rimane costante la avere solo i seguenti valori discreti
sua frequenza.
h
Conservazione dell’energia ed effetto fotoelettrico: Ln = n con n = 1, 2, 3, f
2r
gli elettroni emessi dal metallo possono avere un’energia cine-
tica massima Kmax lagata all’energia hf del fotone incidente e
al lavoro di estrazione W0 del metallo: Raggio ed energia totale dell’orbita: il raggio rn dell’orbita
n-esima e l’energia totale associata En hanno i seguenti valori
hf = Kmax + W0 discreti

n2 f0 h2
rn = = ^ 5, 29 $ 10 - 11 mh n 2 con n = 1, 2, 3, f
rm e e 2

me e4 1 1
En = = ^ 5, 29 $ 10 - 11 mh 2 con n = 1, 2, 3, f
8f 20 h 2 n 2 n

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Le formule che ti servono
9 La meccanica quantistica
La lunghezza d’onda di de Broglie L’atomo di idrogeno secondo
e la natura ondulatoria dei corpi materiali la meccanica quantistica
Numeri quantici: la meccanica quantistica descrive l’atomo
h costante di Planck di idrogeno in termini di quattro numeri quantici:
m= p
∙ numero quantico principale n (n = 1, 2, 3, ...)
∙ numero quantico azimutale l (l = 0, 1, 2, ..., n – 1)
modulo della quantità di moto ∙ numero quantico magnetico ml (ml = –l, ..., –2, –1, 0,
relativistica della particella +1, +2, ..., +l)
∙ numero quantico di spin ms (ms = + 1/2, – 1/2)

Il principio di indeterminazione Il principio di esclusione di Pauli


di Heisenberg e la tavola periodica degli elementi
Fissa dei limiti alla possibilità di conoscere il comportamento
di una particella Principio di esclusione di Pauli: in un atomo due elettroni
non possono avere lo stesso insieme di valori dei quattro
h numeri quantici.
^ Dp x h^ Dx h $ 4r
Questo principio determina il modo in cui gli elettroni di un
indeterminazione indeterminazione atomo a più elettroni si distribuiscono in gusci (determinati
nella componente nella componente x da n) e in sottogusci (determinati da l).
x della quantità di della posizione di una
moto della particella particella

Può essere espresso dalla relazione (energia e tempo):


I raggi X
h
^ DE h^ Dt h $ 4r
Spettro dei raggi X: contiene righe (o picchi) pronunciati,
indeterminazione indeterminazione sovrapposti a un intervallo continuo di lunghezze d’onda; la
nell’energia della nell’intervallo di tempo riga Kα corrisponde al salto di un elettrone dal livello n = 2
particella al livello n = 1; la riga Kβ al salto di un elettrone da n = 3 a
n = 1.
Lunghezza d’onda di taglio
(V = differenza di potenziale ai capi del tubo a raggi X):

hc
m 0 = eV

10

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