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Capacita’

- condensatore

Figura 1.23:
•  ad ogni coppia di condu+ori isola/ e’ associata una grandezza chiamata capacita’
•  misura della induzione ele+rosta/ca tra i due condu+ori
•  ponendo una carica Q su uno dei due si induce una carica uguale e di segno opposto sull’altro
indicato con il simbolo riportato in figura 1.23: esso si compone di una coppia
di conduttori, a cui é Q = C V
e si genera una V tale che: associataC la
(Q proporzionale a V , tensione ai capi di C)
capacitá, chiamati Carmature. La capacitá
di un condensatore dipende dalla sua geometria e dalla costante dielettrica
•  C e’ la capacita’ della coppia di condu.ori
del mezzo frapposto ai conduttori; nel caso di un condensatore formato da
•  S.I.: Q(C), V C (V), C(F) Farad: 1F = 1Q / 1V
due conduttori piani a facce parallele la capacitá é data da:
S
•  condensatore con armature piane: C = ✏ 0 ✏ r
d
S = superficie di ciascuna armatura, d=distanza tra le armature
✏0 é la costante dielettrica del vuoto e vale ✏0 = 8.854 10 12 C2 /Nm2
dove-12
ε0= 8.854 =108.854F/m
10 costante
12
F/m, ✏diele+rica del vuoto, εr costante
relativa diele+rica
del mezzo rela/va
tra le del mezzo
r é la costante dielettrica
frapposto due armature, S é la superficie di ciascuna armatura, d é la distanza tra le
armature.
La relazione Q = CV non é direttamente utilizzabile nell’analisi dei
circuiti in quanto compare la carica Q e non la corrente I; é peró facile
ottenere una relazione in cui compaia esplicitamente la corrente:
dQ dV
I= =C
dt dt

•  relazione cara+eris/ca: i(t) e‘ lineare vs dVC (t)/dt (C)
relazione differenziale: elemento dinamico
•  relazione inversa

dipende dall’andamento di i(t) tra 0 e t à elemento con memoria














•  proprieta’ del condensatore:
•  se dVc(t)/dt = 0 à i(t)=0 CA
•  VC e’ una funzione con/nua del tempo (senno’ i(t) à infinito, non fisico)
VC(t0+) = VC(t0-), no discon/nuita’ di VC come conseguenza della relazione cara+eris/ca

•  energia immagazzinata: w = ½ CVC 2 (se VC e’ periodica, w media sul periodo e’ nulla à
elemento passivo
0;
meccanismo V 6=banale
invece, se non 0 unadella
corrente “circola”
induzione nel condensatore,
elettromagnetica, mediante
che non il
corrisponde
ai capi di
meccanismo una
al trasportonon capacitá non
banale come
di carica si ha passaggio
della induzione corrente:
elettromagnetica,
nel caso di V = cost !
una resistenza.che non corrisponde=
di I
0; trasporto
al 6= 0 come
invece, sediVcarica una corrente
nel caso “circola” nel condensatore, mediante il
di una resistenza.
•  condensatore reale
meccanismo non banale della induzione elettromagnetica, che non corrisponde
al trasporto di carica come nel caso di una resistenza.
36

dove si é assunto che la capacitá C non vari, cioé che la sua derivata ri-
spetto al tempo sia nulla, approssimazione valida nelle normali condizioni di
Figura 1.24:
funzionamento dei circuiti elettronici. Figura 1.24:
Si puó notare che se si applica una di↵erenza di potenziale costante
ai capi di una capacitá non si ha Figurapassaggio di corrente: V = cost ! I =
1.24:
Consideriamo
0; invece, 6 ora la combinazione di capacitá. mediante
I condensatori
il rap-rap-
Consideriamo ora la combinazione nel
se V = 0 una corrente “circola” condensatore,
di capacitá. I condensatori
presentati non
meccanismo in figura 1.24 induzione
banale1.24
della sono disposti in parallelo: le corrisponde
elettromagnetica, armature superiori
presentati in figura sono disposti in parallelo:chelenonarmature superiori
•  condensatori in parallelo
sono
al
sono
collegate
trasporto
Consideriamo
collegate
tra come
di carica loro
tra loro ora metallicamente
nel caso di una e,
la combinazione
metallicamente
e,dicostituendo
capacitá.unI un
resistenza.
costituendo
conduttore
condensatori
conduttore
unico,
rap-
unico,
si trovano
si trovanoin
presentati allo
allo stesso
figura
stesso1.24potenziale;
sono disposti
potenziale; analogamente,
in parallelo:
analogamente, le learmature
le armaturearmature inferiori
sonosono
superiori
inferiori
collegate
sono tradiditra
collegate
collegate tra loro.
loro. SeSemetallicamente
loro lalatensione
tensionetratra lecostituendo
armature
lee,armature é éVun, le
Vconduttore
,cariche
le cariche presenti
unico,
presenti
sisutrovano
su ciascuna
ciascuna armatura
allo stesso dei
armatura deicondensatori
condensatori
potenziale; sono: le armature inferiori sono
analogamente,
sono: ΔV
collegate tra di loro. Se la tensione tra le armature é V , le cariche presenti
su ciascuna armaturaQQ =dei
1 1= C
C V,V,Q2Q= 2 =
1 1 condensatoriC2Csono:
2V, V,
..........
QnQ =n C=n CVn V
dove C , C , ..., C indicano le capacitá degli n condensatori componenti.
dove C11, C2 ,2 ...,QC nindicano le Q2capacitá
C2 V,degli ..... n
Qncondensatori componenti.
cariche singole
La carica
1 n= C1 V, Figura
caricacomplessiva
complessivaposseduta
posseduta
= 1.24:
dalle armature
= Cn V
positive
La dalle armature positive é é
dove C1 , C2 , ..., Cn indicano le capacitá degli n condensatori componenti.
carica totale:
La carica QQ==QQ
Consideriamo
complessiva 1+
1ora
+ QlaQ 2+
......
++ QnQ=
2 combinazione
+
posseduta dalle =di (C
(C +2 C
1capacitá.
+1 C
n armature + +I+
2... ...C+én )CnV) V rap-
condensatori
positive
presentati in figura 1.24 sono disposti in parallelo: le armature superiori
mentre
mentre
sono lelearmature
collegate armature
Qtra
= loro negative
Q1 negative +hanno
Q2 + ...hanno complessivamente
Qne,complessivamente
+metallicamente =costituendo
(C1 + C2 +un Cn )una
+ una V carica
carica
... conduttore opposta.
opposta.
unico,
Pertanto
Pertanto
si lacapacitá
trovano laallo capacitá equivalente,
equivalente,
stesso potenziale; CeqCeq della
della
analogamente, batteria
batteria di condensatori
di condensatori
le armature in paral-
in paral-
inferiori sono
mentre
collegate
lelo le armature negative hanno complessivamente una carica opposta.
tra
lelorisulta:
risulta: di loro. Se la tensione tra le armature é V , le cariche presenti
su
Pertanto laarmatura
ciascuna capacitádei Q Q C sono:
C condensatori
equivalente,
C =
eq eq = C della
= eq + C batteria
+ ... + Cdi condensatori in paral-
=1C1 +2 C2 + ... +n Cn
lelo risulta: VV
Q1 = C1 V, Q2Q= C2 V, ..... Qn = Cn V
La
La capacitá
capacitáequivalente Ceq = didiunun
equivalente =insieme
C1insieme
+ C2 + di...di
condensatori
+condensatori
Cn disposti in in
disposti
parallelo
C1 , C2é,é...,
parallelo
dove lalasomma
Csomma delle
delle V
capacitá
capacitá di di
tutti
tutti i condensatori
i condensatori compo-
compo-
n indicano le capacitá degli n condensatori componenti.
La
La capacitá
nenti.
caricaI equivalente
raggruppamenti
complessiva in
posseduta di un insieme
parallelo
dalle vengono
armature di condensatori
usati
positive éper
nenti. I raggruppamenti in parallelo vengono usati per realizzare capacitá disposti
realizzare in
capacitá
parallelo
elevate. é la somma delle capacitá di tutti i condensatori compo-
elevate.
Q = Q1 + Q
nenti. I Icondensatori
raggruppamenti 2 + ...
in +parallelo
rappresentati Qn =in(Cfigura
+ C2 1.25
1vengono+ ...usati
+ Cnper
sono )collegati
Vrealizzare capacitá
in serie. Se
1.9. CAPACITA 37
Figura 1.25:
+Q -Q +Q -Q +Q -Q +Q -Q
•  condensatori in serie Figura 1.25:
V1 V2 V3 V4 V0
C1 C2 C3 Cn
Figura 1.25:
armature (interna–esterna, nell’ordine) si hanno successivamente cariche –
se sull’armatura esterna del primo C e’presente la carica Q, sulle altre armature si
Q earmature (interna–esterna,
Q; di conseguenza nell’ordine)
le armature si hannocondensatore
di ciascun successivamente cariche
hanno –
cariche
hanno successivamente: - Q e +Q (cariche opposte sulla armature di ciascun C)
Q e Q; di conseguenza le armature di ciascun condensatore hanno cariche
opposte. Se C1 , C2 , ..., Cn sono le capacitá dei vari condensatori, si ha:
opposte. Se C(interna–esterna,
armature 1 , C2 , ..., Cn sono le capacitá
nell’ordine) dei vari
si hanno condensatori,cariche
successivamente si ha:–
Q e Q; di conseguenza
QQ le armature Q di ciascun condensatoreQhanno cariche
C1Se=C1 , C2 , ..., ,CnCsono
opposte. Q
2 = le capacitá
, dei
... ,vari = Q
Cncondensatori, si ha:
C1 =V1 V2 , C2 =V2 VV33 , ... , Cn = VVnn VV0 0
V1 V2 V2
Q Q Q
e quindi
e quindi
C1 =
V1 V2
, C2 =
V2 V3
, ... , Cn =
Vn V0
V V0V= (V(V
1 1 VV2)
2 )+
+(V
(V22 VV33) + ...
... +
+(V
(Vnn VV0 )0 )
e quindi 1 V1 0 =
✓✓ ◆

V1 V0 = (V1 11V2 ) + 1(V
1 2 V3 ) + ...
1 + (Vn V0 )
==QQ ✓ 1++ 1 + + ...
... + ◆
C C C1
= QC1 1 +C22 + ... + nn
I condensatori C1 C2 Cn
I condensatori in inserie
seriepossono
possono essere
essere considerati
considerati equivalenti
equivalentiadadunununico
unico
I condensatori
condensatore di in serie
capacitá possono
C : essere considerati equivalenti ad un unico
condensatore di capacitá Ceq :C :
condensatore di capacitá
eq
eq

Ceq = QQ =
Q
11
1 capacita’ equivalente
=eq =V1 V0 == C1111 + C1112 + 1C11n
Ceq C
V1 V1 V0V0 CC11 ++ C2 ++Cn
C2 Cn
ovvero
ovvero
ovvero 11 11 11 11
=
1C C 1CC C + 1 +
C1nn
= + +
eq=
eq 11+ C22 + C

Se condensatori
Se piú piú condensatori sono
sono
C
eq disposti
1 in serie,
disposti 2C
in serie, ilil C C
nreciproco della capacitá
reciproco della capacitá
equivalente
Se equivalente
piú condensatorideldel sistema risultante
sono risultante
sistema disposti inéé serie,
uguale il
uguale alla somma
reciproco
alla somma dei reciproci
della
dei capacitá
reciproci
delle capacitá
delle capacitá di tutti i condensatori.
di tutti risultante
i condensatori.
equivalente del sistema é uguale alla somma dei reciproci
Se tutti i condensatori in serie sono uguali (C1 = C2 = ... = Cn
Se tutti i tutti
delle capacitá condensatori in serie sono uguali (C1 = C2 = ... = Cn
la batteriadi i condensatori.
ha una capacitá equivalente pari a 1/n della capacitá di un solo
la batteria
Se tuttihaei una
elemento
capacitá equivalente
lacondensatori in serie
tensione alle armature
paricondensatore
sono
di ogni
auguali
1/n della capacitá
(Cé11/n
= della di ...
un =
C2 tensione
= soloCn
elemento
la batteria e launa
ha
applicata. tensione alle armature
capacitá equivalentedi ogniparicondensatore
a 1/n dellaécapacitá
1/n della di
tensione
un solo
applicata.
elemento e la tensione alle armature di ogni condensatore é 1/n della tensione
1.9.1 Circuiti RC: transitori
applicata.
Circui8 del primo ordine –
38 circuito RC, comportamento transitorio
R 40
40 V0 = tensione iniziale C (Q≠0)
+ i tempo ugualeCa 4 o 5 volte ⌧ , VC ha praticamente raggiunto il valor
vc
V0 tempo uguale
E rimane costante; a questo puntoa si
4 oé esaurito
5 volte ⌧il, transitorio
VC ha praticamente rag
e si é raggiu
− 40 rimane costante; a questo punto si é esaurito il transito
regime stazionario.
L’andamento
regime stazionario.
della corrente é invece riportato inraggiunto
figura 1.28:
tempo uguale a L’andamento
4 o 5 volte ⌧ , V C ha corrente
della praticamente il valor
é invece riportato in

1.9. CAPACITÁ Figura 1.26: 39 si é esaurito il transitorio e si é raggiu
rimane costante; a questo punto
•  t<0, interru+ore aperto à circuito aperto, i=0 regime stazionario.
L’andamento della corrente é invece riportato in figura 1.28:
parole questo fatto dicendo che la tensione ai capi di una capacitá é una
•  t=0, chiusura interru+ore
funzione continua: Consideriamo
il limite destro
comee ilistante
limite iniziale,
sinistro t=0,
per tl’istante
che tende a zero
in cui viene chiuso
•  t≥0: periodo transitorio, brusca variazione delle condizioni del circuito seguita da regime di i e V
coincidono: il tasto. Prima della chiusura, cioé per t<0, I=0. Supponiamo che il con-
stazionari.
densatore sia lim
carico,
t!0+che
I(t)esista
= lim cioé
t!0una tensione V0 tra le sue armature; puó
I(t)
LTK: essere,
•  capacitá
La si
come caso particolare V0 = 0. Dopo la chiusura del tasto, ad ogni
oppone cioé alla variazione brusca di potenziale. Questo risul-
istante, per la LTK la somma della cadute di potenziale sulla resistenza R e
tato é piú generale: se in un circuito qualsiasi una la d.d.p. ai capi di
E = I R + V = C dVCC/dt R + V
sul condensatore dV
C àdel
deve uguagliare /dt + 1/(RC) V
laCtensione = E à dV
del generatore E: /dt + 1/τ VC = E
una capacitá C,C prima della chiusura tasto é V0 , essaCé mante- C
•  al
nuta equazione
valore V0 differenziale del primo
anche nell’istante E =ordine,
IR + VC lineare,
immediatamente a coefficien/
successivo alla costan/ (C, R costan/),
non omogenea (termine noto = E≠0)
chiusura del tasto.
dove VCdunque
indica lache
d.d.p. Figura 1.28: Figura 1.28:
perait=0
•  τ = costante di tempo del circuito = RC
Imponendo capisia
delVcondensatore;
C (0) = V0 , per poiché per un condensatore
la costante di
Figura 1.28:
integrazionelasi corrente
ottiene: é legata alla d.d.p. dalla relazione IC = CdVC /dt e nel caso
•  soluzione (separazione delle variabili + con0nuita‘ di V
del circuito considerato tale corrente : V (t=0) = V0):
A = log(V 0 E) é anche quellaCcheC fluisce attraverso la
resistenza R, dato che R e C sono disposti in serie, si avrá: dVC E V0 dVt/⌧C E V0 t/⌧
e perció: IC = C = C IC E
dV = CeV0 e t/⌧
= e
t/⌧ I =
C dt C =R R dt R
VC (t) = E E (E= RC V0 )edVC /dt + VC dt
t/⌧ t/⌧
ovvero ICovvero= E/R =e E/R
ICovvero ICper
e =t/⌧V 0 =Ve00,=e 0,pertanto
E/R
per per V0 = la0,latensione
e pertanto e tensione
pertanto aiai capi
la te
capi
o, se V0 = 0:equazione di↵erenziale del primo resistenza Vpuó resistenza VRconsará:
ordine
t/⌧ che R sará:
essere
resistenza risolta
VR sará: il metodo
di separazione delleV (t) = E(1
C variabili: e )
t/⌧
VR = = (E
IR =V(E Vt/⌧
0 )e=ovvero
(E ovvero t/⌧
V0V)eRV=
R = Eet/⌧t/⌧ VR = E
L’andamento della tensione tra le armature del condensatore, VR = IR
partendo da VVR00,=
)e IR Ee ovvero
dVC dt
cresce esponenzialmente (E e tende asintoticamente
V )dt = RC dV daalcui valore E,
All’istante diche
= é il limite
chiusura del tasto la corrente sale bruscamente al ma
V0 < E V0 > E VC: tre parametri
•  V0= V(t=0)
•  V∞= V(tà∞) = E
•  τ rapidita’ di variazione
di VC
40 •  VC(τ) ~ E –(E-V0)/3
•  VC(τ) ~ E 2/3 V0=0
reMa tangente nell’origine •  dopo 4-5 τ VC = V∞
tempo uguale a 4 o 5 volte ⌧, VC ha praticamente raggiunto i
rimane costante; a questo punto si é esaurito il transitorio e si é
•  I = IC picco >0 se V0 < E
regime stazionario. R picco <0 se V
0 > E
L’andamento
della corrente é invece riportato in figura 1.

V0 = 0, V0 < E V0 = 0, V0 > E

IR = IC , VR = R IR

E/R, E

t
condensatore a t=0: CC
a t à∞ : CA
I=C = e
++ ++ dt R
iniziale: perRt=0 VC =V0 che implica logV0 = A e perció:
Scarica del condensatore
9.2 0
Scarica di un condensatore
V Graficamente
_ __ _ VC = V0 e t/⌧

ed anche
++ ++ dVC V0
VV00 R I=C = e t/⌧
_ __ _ Figura 1.31: dt R
Graficamente

Figura 1.31:
Si faccia riferimento alla figura 1.31; alla chiusura dell’interruttore:
chiusura dell’interru+ore a t=0: LTK VC
Si faccia riferimento alla figura 1.31; alla chiusuraVdell’interruttore:
C + RI = 0

V + RI = 0
con I = CdVC /dt
C V

0

n I = CdV /dt
C
dV C V + R C
dVC
=0
42 V + C
C =0 C
dt Figura 1.32:
dt
dV Cdt dVC dt t
=
V
dove A é una costante C ⌧ che deve essere=determinata a partire dalla condizione
VC ⌧
iniziale: per t=0 V t
=V che implica logV
log V = C + A0
C 0 = A e perció:
⌧ t
logVVCC==V0 e t/⌧
+A

I R
Figura 1.32: t

ed anche
dVC V0 t/⌧
I=C = e
dt R
Graficamente
E/R

verso della corrente opposto a quello della fase di carica del C



InduManza – induMore (avvolgimento)

•  ad ogni segmento di un circuito chiuso e’ associata una grandezza chiamata induManza
•  misura della efficacia del circuito a concatenare un B alla corrente che lo percorre (induzione
ele.romagne0ca)
•  efficacia descri+a da: Φ = L IL (Φ proporzionale a IL, flusso concatenato al circuito)

•  L e’ l’ indu.anza del circuito (dipende dalla geometria)


•  S.I.: Φ(Wb), IL (A), L(H) Henry: 1H = 1Wb / 1A = 1V s / 1A

•  solenoide con N spire:


A = superficie della spira, l=lunghezza del solenoide, N= numero di spire
µ=µ0µr permeabilita‘ magne/ca del nucleo, µ0 = 1.26 10-6 H/m costante diele+rica del vuoto,
µr permeabilita‘ magne/ca rela/va del nucleo


•  relazione cara+eris/ca: v(t) e‘ lineare vs diL (t)/dt: elemento lineare
relazione differenziale: elemento dinamico

legge di Faraday
•  relazione inversa

dipende dall’andamento di v(t) tra 0 e t à elemento con memoria














•  proprieta’ dell’indu+ore (duale del condensatore):
•  se diL(t)/dt = 0 à v(t)=0 CC
•  iL e’ una funzione con/nua del tempo (senno’ v(t) à infinito, non fisico)
iL(t0+) = iL(t0-), no discon/nuita’ di iL come conseguenza della relazione cara+eris/ca

•  energia immagazzinata: w = ½ LiL 2 (se iL e’ periodica, w media sul periodo e’ nulla à
elemento passivo
o meno grande secondoché il campo magnetico generato da un elemen-
to induttivo risulti concatenato in maggiore o minore misura all’altro
elemento:
•  indu+ore reale 1 (B) = L1 I1 + M I2

1.10.dove 1 é il flusso concatenato all’elemento (o circuito) 1, L1 é l’indut-


INDUTTANZA 45
tanza dell’elemento o circuito 1, I1 é la corrente che attraversa l’elemen-
to 1 ed I é la corrente che attraversa l’elemento 2; in tal modo la d.d.p.
dove E1 e E22 sono le f.e.m. indotte nelle due induttanze:
indotta nell’elemento 1 risulterá data dalla somma di due termini:
✓ ◆ ✓ ◆
dI di1dI di2 dI dI
V = (R1 + R2 )I + E1L= 1 +M
L M+ L2 + M =
dt 1 dt dt dt dt dt
Induttanze in serie. Siano L1 e L2 i dI due coefficienti di au-
(R 1 + R 2 )I + (L 1 + 2M
toinduzione e R1 e R2 le resistenze ohmiche associate:+ L 2 )
dt lo schema usato per
rappresentare il circuito
quindi il circuito in questione
considerato é quello
é equivalente addella figura
un solo 1.35. induttivo con
elemento
coefficiente di autoinduzione
i L1 + 2M + L2 e resistenza ohmica complessiva
R1 + R2 .
•  indu+anze in serie Induttanze in parallelo. La situazione nel caso di due indut-
A L M B
L
tanze in parallelo,R1figura 1.36,1 é piú complicata.
2 R2 tra i nodi A e B
La d.d.p.
trascurando le
RFigura
1 1.35: L 1 mutue indu+anze
i tra gli elemen/ (M)
A é1 percorso da una corrente continua
Se il circuito B di intensitá I,
•  indu+anze in parallelo
la d.d.p. tra i punti estremi M
i i 2 A e B é:
V = VA VB = (R1 + R2 )I induManza equivalente
R2
nel caso in cui l’intensitá di corrente L 2 tempo, la d.d.p. si ricava
varia nel
dall’equazione:
V + E1Figura
+ E2 =1.36:
(R1 + R2 )I

puó scriversi sia nella forma:
dI1 dI2
V = R1 I1 + L1 +M
dt dt
sia nella forma
dI2 dI1
V = R2 I2 + L2 +M
dt dt
corrispondente a diversi valori di ⌧ .
1.10.2 Circuiti RL: transitori
Circui8 del primo ordine – circuito RL, comportamento transitorio
1.10. INDUTTANZA vR 47

R d I E
R V0 = tensione iniziale C (Q≠0)
dt = E
L I R
R
+

e, integrando: ✓E ◆ L vL
R −E
L
t = log I
R
+A
T

in cui A é una costante determinata dalle costanti iniziali. Per t=0 deve essere
I(0) =•  0: t<0, interru+ore aperto à circuito aperto, i=0
questa volta é funzione continua la corrente , perché
Figura 1.37: VL = LdI/dt.
Si trova perció: Figura 1.39:
•  t=0, chiusura interru+ore, E tende a far circolare una corrente a+raverso R e L

E

A =Prima
log della chiusura del tasto I = 0; alla chiusura il generatore
•  t≥0: periodo transitorio, brusca variazione delle condizioni del circuito seguita da regime di i e V
R La tensione VR ha un andamento del tutto simile.
tende a far circolare corrente in R e in L. Ai capi dei due elementi si sviluppa
stazionari.
Sostituendo: ✓ ◆ ✓ ◆
una
R tensione rispettivamente
E VR E
= IR e VL = LdI/dt, la cui somma, istante
•  LTK: pert = log
istante, I
deve log
equilibrare equilibrare (legge delle tensioni di Kirchho↵) la
L
tensione E: R R
E = VR + VL = RI + L dI
R L/dt
1.10.
I àE diL/dt + R/L i
E = VR + VLL = E/L à diL/dt + 1/τ iL = E/L = E/R 1/τ
INDUTTANZA 4
t = log E R 1.10. INDUTTANZA
•  equazione
cioé:differenziale
L del R primo ordine, lineare, a coefficien/ costan/ (L, R costan/),
La tensioneE sulla dI
cioé non omogenea (termine noto = E≠0) RI resistenza
L = 0 cresce esponenzialmente da zero al valore ma
La tensione sulla resistenza cresce esponenzialmente da zero al valo
E(tensione deldtgeneratore) con costante di tempo ⌧ = L/R. Ad ogn
simo E
•  τ = costante di tempo del circuito = L/R
R I
Risolvendo t
e l’equazione
L = R simo E
di↵erenziale con(tensione delseparazione
il metodo di generatore)
dellecon costante di tempo ⌧ = L/R.
varia-
istante
E la somma VR + VL deve uguagliare il valore costante E; quindi:
•  soluzione (separazione delle variabili + con0nuita‘ di i
bili si ottiene: R istante la somma VLR: i+ L(t=0) = 0):
VL deve uguagliare il valore costante E; quin
da cui: ◆ ✓
E L R V =dIE t/⌧
E I
1 e t/⌧
dt = dI L
dt = VVLR=Figura
=EEe V = Ee t/⌧
I= R R L I E R
1.40:
R vedi VR,IR in RC R

Graficamente l’andamento d’accordo


dellavedi V
che:C in RC
corrente
o considerando con il
é rappresentato

valore
d’accordo ◆ con
dalla calcolato da
il valoretra
di↵erenza VL = LdI/dt.
calcolato Alla chiusura
da VL = LdI/dt. del tasto
Alla chiusura delV
E
il valore costante E/R ed un esponenziale decrescente.
d I Partendo dI da zero la
=Infatti:
R
vedi VC in RC VR = RI = E 1 e t/⌧
1.10. INDUTTANZA 49
IR = IL IR = IL
La tensione sulla resistenza cresce esponenzialmente da zero al valore mas-
τ << 1
E/R simo E (tensione del
E/R generatore) con costante di tempo ⌧ = L/R. Ad ogni

istante la somma VR + VL deve uguagliare il valore costante E; quindi:


τ = 1 τ >> 1
t/⌧
VL = E VR = Ee
Figura 1.39:
t t
d’accordo con il valore calcolato da VL = LdI/dt. Alla chiusura del tasto VL
La tensione VR ha un andamento del tutto simile.

Figura 1.38: Figura 1.39:


VR V L

La tensione VR ha un andamento del tutto simile.


E E
orrente cresce esponenzialmente e tende asintoticamente al valore E/R, che

t t

Figura 1.40:
Figura 1.41:
indu+ore a t=0: CA
Infatti: passa a t à∞ : CC
bruscamente da zero a E e poi decresce esponenzialmente con costante
t/⌧
VR = RI = E 1 e di tempo ⌧ verso zero.
Figura 1.40:
Raggiunte le condizioni stazionarie (dI/dt = 0), l’induttanza L
parole questo fatto dicendo che la tensione ai capiuna di una capacitá
capacitá C, éprima
una della chiusura del tasto é V0 ,
funzione continua: il limite destro e il limite sinistro per al
nuta t che tende
valore V0 aanche
zero nell’istante immediatamente s
Circui8 del primo ordine –
coincidono: transitori a scalino, ripetu8, onda quadra
chiusura del tasto.
RC limt!0 I(t) = limt!0 I(t)
+ Imponendo dunque che per t=0 sia VC (0) = V0 , pe
La capacitá si oppone cioé alla variazione brusca di integrazione si ottiene:
potenziale. Questo risul-
tato é piú generale: se in un circuito qualsiasi una la d.d.p. ai capi di A = log(V0 E)
una capacitá
C, prima della chiusura
del tasto
e perció:
é V0 , essa
é mante-

nuta al valore V0 anche nell’istante immediatamente successivo alla VC (t) = E (E V0 )e t/⌧
chiusura del tasto.
o, se V0 = 0:
Imponendo dunque che per t=0 sia VC (0) = V0 , per la costante di
VC (t) = E(1 e t/⌧ )
42 integrazione si ottiene:
A = log(V0 E) L’andamento della tensione tra le armature del condensatore,
transitorio a onda quadra:
e perció:
cresce esponenzialmente e tende asintoticamente al valore E
dove A é una costante che deve essere determinata a partire
di VCdalla
per t condizione
tendente ad infinito; in figura 1.27 é riportato ta
chiusura e riapertura VC (t) = E (E V0 )e t/⌧ carica del C fino a t0
iniziale: per t=0 V =V che implica logV = A e perció:
C 0 0
dopo to,0: V
se C V0 = 0:
VCV=(t)
V0= t/⌧
e E(1 t/⌧ scarica del C da t0
C e )
a par/re da VC(t0)
ed anche L’andamento della tensione tra le armature del condensatore, partendo da V0 ,
dVC V0 t/⌧
cresce esponenzialmente
I = Ce tende=asintoticamente
e al valore E, che é il limite
dt R
di VC per t tendente ad infinito; in figura 1.27 é riportato tale andamento.
Graficamente

Figura 1.27:

La rapiditá con cui cresce la funzione VC dipende dal v


un tempo t=⌧ , chiamato costante di tempo, la d.d.p. rag
VC (⌧ ) = E (E V0 )1/e ' E (E V0 )/3
Figura 1.27:
RC
transitorio a onda quadra:
chiusura e riapertura
dopo t0: VR (IR)



LTK: VR = VS - VC

V C - V C VR



integratore
RC: VC à RL: VR (iL=iR)
VC con/nua iL con/nua (VR)

derivatore
RC: VR à RL: VL
VC con/nua iL con/nua (iR,VR)
iC (iR, VR) discon/nua VL discon/nua

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