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2 Il paracadute
Nel momento in cui apre il paracadute, il paracadutista sta cadendo alla velocità di 180 km/h. Nella
discesa a paracadute aperto si può ipotizzare che la resistenza dell’aria, cioè la forza che si oppone al
moto di caduta, sia proporzionale al peso complessivo uomo-paracadute e al quadrato della velocità, con
1 2 2
la costante di proporzionalità pari a s /m . Il paracadutista ha una massa di 76 kg e il paracadute
36
di 5 kg.
䊳 Scrivi l’equazione differenziale modello della situazione descritta (supponi, per semplicità, che la
velocità sia sempre maggiore di 6 m/s).
䊳 Determina la velocità in funzione del tempo a partire dall’apertura del paracadute e rappresentane il
grafico approssimato.
䊳 Calcola il limite della funzione velocità per t " + 3 .
䊳 Applichiamo la seconda legge della dinamica (F = ma) considerando che le forze che agiscono sul sistema uomo-
paracadute sono la forza peso totale diminuita della resistenza dell’aria:
1 1
mtot $ a (t) = Ptot - $ P $ v 2 (t) " mtot $ a (t) = mtot $ 9, 81 - $ mtot $ 9, 81 $ v 2 (t).
36 tot 36
dv
Ricordando che a (t) = e dividendo per mtot otteniamo:
dt
dv 9, 81 2
= 9, 81 - v (t) con v(0) = 180 km/h = 50 m/s.
dt 36
O 1 2 3 t (s)
䉳 Figura 1
9,81t + 0,72
e 3 +1
䊳 lim 6 $ = 6.
t "+3 9, 81t + 0, 72
e 3 -1
䊳 La variazione del peso del sale nell’unità di tempo è data dalla quantità fissa che entra diminuita della quantità di
sale che esce.
La quantità che entra in ciascun minuto è:
kg
0, 35 $ 1, 5 litri/ min = 0, 525 kg/ min .
litro
La quantità che esce è proporzionale alla massa m del sale all’istante t, con costante di proporzionalità:
litri 1
k = 1, 5 $ = 0, 05 min- 1 .
min 30 litri
La quantità di sale nel recipiente dopo t minuti si ottiene risolvendo la seguente equazione differenziale lineare
del primo ordine non omogenea:
ml = 0, 525 - 0, 05m
con:
a (t) = 0, 05 e b (t) = 0, 525 .
Applichiamo la formula risolutiva per il calcolo dell’integrale generale:
m (t) = e- y a (t) dt $ 9 y b (t) $ e y a (t) dt dt + c C " m (t) = e- 0, 05 y dt $ 90, 525 y e0, 05 y dt dt + c C "
0, 525 0, 05t
" m (t) = e- 0, 05t $ 90, 525 y e0, 05t dt + c C " m (t) = e- 0, 05t $ ; e + cE "
0, 05
" m (t) = 10, 5 + c $ e- 0, 05t .
Per determinare la costante c basta osservare che all’istante iniziale (t = 0) è m(0) = 0, da cui:
0 = 10, 5 + c $ e- 0,05 $ 0 " 0 = 10, 5 + c " c =- 10, 5 " m (t) = 10, 5 - 10, 5 $ e- 0, 05t .
4 La forza d’interesse!
I regimi finanziari possono essere descritti analizzando come cresce nel tempo il capitale investito.
Per studiare questo andamento si considera l’«intensità istantanea d’interesse», o «forza d’interesse»,
f l(t)
d (t) = . La forza d’interesse individua in modo univoco la legge di capitalizzazione utilizzata
f (t)
nell’investimento, in particolare individua il «fattore di montante» f(t) associato alla legge: il montante
maturato su un capitale C in un tempo t è dato da C $ f(t).
3t 2
Nel caso particolare della forza d’interesse d (t) = :
2 + t3
䊳 determina il fattore di montante f(t) associato (considera che f (0) = 1 e f (s) 2 0 6s $ 0 );
䊳 calcola il montante dopo 3 anni di un capitale C di 500 euro con il regime f(t) trovato al punto
precedente.
f l(t)
䊳 Per trovare il fattore di montante associato alla forza di interesse d (t) = si integrano entrambi i membri
f (t)
sull’intervallo [0; t] perché il capitale si investe a partire dall’istante 0 per un periodo t.
t t f l(s)
y0 d (s) ds = y0 f (s)
ds = [ln f (s)] t0 = ln f (t) - ln f (0) = ln f (t) perché f(0) = 1.
3t 2
In questo caso, essendo d (t) = , si ha:
2 + t3
2 3
y0 d (s) ds = y0 2 3+s s3 ds = [ln (2 + s3)] t0 = ln (2 + t3) - ln (2) = ln 2 +2 t
t t
.
Quindi:
t 2 + t3 2 + t3
y0 d (s) ds = ln f (t) " ln
2
= ln f (t) " f (t) =
2
" f (t) = 1 + 0, 5t3 .