dell’Insolvenza
Relazione illustrativa
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
personale, che storicamente a quella parola si ac- formulando tre condizioni –prevedere la difesa
compagna. tecnica nel concordato minore, mantenere la di-
E’ vero, infatti, che anche un diverso approccio sciplina vigente della liquidazione coatta ammini-
lessicale può meglio esprimere una nuova cultura strativa, pur con gli opportuni coordinamenti e
del superamento dell’insolvenza, vista come eve- ferma restando la disposizione di cui all’articolo
nienza fisiologica nel ciclo vitale di un’impresa da 316, comma 1, e sostituire, all’articolo 324, comma
prevenire ed eventualmente regolare al meglio. 1, le parole: «dell’articolo 100 e dell’articolo 101»
La riconduzione della disciplina dell’insolvenza ad con le seguenti: «degli articoli 99, 100 e 101» - e
un quadro sistematico, le cui linee generali risul- diverse osservazioni.
tino bene individuabili, ha come corollario Le condizioni sono state tutte accolte, come illu-
un’opera di semplificazione delle regole proces- strato in prosieguo nel commento agli articoli 76 e
suali di volta in volta applicabili, con conseguente 324 ed al titolo VII del libro primo.
riduzione delle incertezze interpretative ed appli- Quanto alle osservazioni, le stesse sono di seguito
cative e maggiore uniformità agli orientamenti riprodotte testualmente, ciascuna corredata da
giurisprudenziali. sintetico commento:
L’obiettivo principale è soddisfare imprescindibili a) valuti il Governo l’opportunità di mantenere
esigenze di certezza del diritto, che postulano un ferma la scelta di mancato esercizio della delega in
sufficiente grado di prevedibilità della decisione riferimento all'articolo 13, comma 2, della legge
del giudice, e il miglioramento dell’efficienza del n.155 del 2017 al fine di evitare gravi difetti di
sistema economico in modo tale da renderlo più coordinamento del sistema: l’osservazione, che
competitivo anche nel confronto internazionale. corrisponde ad altra, di opposto tenore, contenuta
Il punto di partenza è quello di farsi carico anche nel parere del Consiglio di Stato, è perfettamente
delle disfunzioni e dei disvalori delle procedure in linea con le valutazioni sottese alla decisione di
concorsuali, quali essi sono e vengono percepiti non esercitare la delega su questo punto. Lo
all’esterno e questo per evitare che ci si trovi a do- schema di decreto reca disposizioni sui rapporti
ver constatare, a consuntivo, che una procedura è tra procedimenti penali e procedure concorsuali,
servita soltanto ad assorbire le residue risorse di- sotto il profilo dell’incidenza dei sequestri penali
sponibili dell’impresa. al fine di confisca su beni, in ipotesi destinati a
E’ stata perseguita un’opera di armonizzazione soddisfare gli interessi creditori nell’ambito della
delle procedure di gestione della crisi e dell’insol- procedura di liquidazione giudiziale. L’effetto
venza del datore di lavoro con le forme di tutela delle norme in esame è quello dell’applicazione
dell’occupazione e del reddito dei lavoratori, che del principio di prevalenza del sequestro sulla pro-
ha avuto specifico riguardo alla normativa euro- cedura concorsuale, alle “condizioni” e con i “cri-
pea e in particolare alla Carta sociale europea di teri” già disciplinati per i sequestri nel processo di
Strasburgo del 3 maggio 1996 ratificata ai sensi prevenzione, secondo il principio direttivo di cui
della legge 9 febbraio 1999, n. 30, che si occupa al comma 1 dell’art.13 della legge n.155 del 2017.
dell’attuazione dei diritti e delle libertà oggetto Con riguardo alle misure cautelari previste dalla
della Convenzione di salvaguardia dei diritti disciplina sulla responsabilità amministrativa
dell’uomo e delle libertà fondamentali; alla diret- delle persone giuridiche, delle società e delle asso-
tiva 2008/94/CE del Parlamento europeo e del ciazioni anche prive di personalità giuridica, di cui
Consiglio del 22 ottobre 2008 relativa alla tutela al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, il
dei lavoratori subordinati in caso d’insolvenza del comma 2 dell’art. 13 della medesima legge di de-
datore di lavoro e alla direttiva 2001/23/CE del lega fissa quale principio direttivo quello del “ri-
Consiglio del 12 marzo 2001 come interpretata spetto del principio di prevalenza del regime con-
dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea con- corsuale, salvo che ricorrano ragioni di premi-
cernente il ravvicinamento delle legislazioni degli nente tutela di interessi di carattere penale”, come
Stati membri relative al mantenimento dei diritti tale opposto e antitetico rispetto a quello dettato
dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, per le misure cautelari reali legate alla responsa-
di stabilimenti o di parti di imprese o di stabili- bilità penale delle persone fisiche. La ragione per
menti. la quale si è ritenuto di non esercitare la delega le-
E’ stato, altresì, curato il coordinamento con le di- gislativa sul punto è quella dunque di non creare
sposizioni vigenti e sono state adottate le oppor- uno statuto del sequestro penale nelle sue interfe-
tune disposizioni transitorie. renze con le procedure concorsuali differenziata
secondo che si proceda nei confronti di persone fi-
Lo schema di decreto legislativo, approvato dal siche o giuridiche, identiche essendo le esigenze di
Consiglio dei Ministri in data 8 novembre 2018, il repressione penale sottese al sequestro. Del resto,
successivo 14 novembre è stato trasmesso alle Ca- anche il Consiglio di Stato nel parere espresso giu-
mere per l’acquisizione dei pareri da parte delle dica poco perspicue le ragioni di una differenzia-
Commissioni competenti. zione del regime giuridico paventando, tuttavia, il
La II Commissione (Giustizia) della Camera dei rischio di una violazione della delega: «aver fatto
deputati ha espresso parere favorevole, coincidere le “ragioni di preminente tutela di
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interessi di carattere penale”, id est i motivi della b) all’articolo 13, comma 1, valuti il Governo l’op-
deroga al principio base, con quelle che presie- portunità di sostituire il secondo periodo con il se-
dono all’applicazione dell’opposto principio in guente: «A questi fini, sono indici significativi
materia di sequestri legati alla responsabilità delle quelli che misurano la sostenibilità degli oneri
persone fisiche, è operazione che rischia di con- dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’im-
fondere i piani e dare consistenza ai già profilati presa è in grado di generare e l’adeguatezza dei
dubbi di costituzionalità». L’esercizio della delega mezzi propri rispetto a quelli di terzi.»: l’osserva-
nel senso richiesto esporrebbe tuttavia il sistema a zione è stata accolta, come illustrato nel com-
rischio di distonie a parità di condizioni legitti- mento all’art.13;
manti il sequestro. Se è vero infatti che il sequestro c) valuti il Governo l’opportunità di estendere ai
contro gli enti è volto ad assicurare la sanzione fi- componenti dell’OCRI le medesime prerogative
nale della confisca, analoga funzione sanzionato- che il codice di procedura penale attribuisce ai di-
ria riveste la confisca per equivalente nei confronti fensori e che il decreto legislativo. n. 28 del 2010
delle persone fisiche. Né nel caso è invocabile attribuisce ai mediatori, al fine di favorire un rap-
l’art.27 del d.lgs. n.231 del 2001, in tema di re- porto debitore ed organismo, indispensabile per il
sponsabilità patrimoniale dell'ente, che si limita a buon funzionamento del sistema dell’allerta: l’os-
stabilire che: «dell'obbligazione per il pagamento servazione è stata accolta, attraverso l’aggiunta del
della sanzione pecuniaria risponde soltanto l'ente comma 4 all’art.5, come illustrato nel commento
con il suo patrimonio o con il fondo comune» e in alla norma;
punto di riparto che «i crediti dello Stato derivanti d) si valuti l’opportunità, all’articolo 16, comma
degli illeciti amministrativi dell'ente relativi a 3, di aggiungere dopo le parole «l’ufficio del refe-
reati hanno privilegio secondo le disposizioni del rente» le seguenti: « che può essere costituito an-
codice di procedura penale sui crediti dipendenti che in forma associata da diverse camere di com-
da reato», mediante rinvio alle norme dettate dal mercio,» : l’osservazione è stata accolta, come il-
codice di procedura penale in tema di sequestro lustrato nel commento alla norma;
conservativo e pignoramento (art.320, comma 2, e) si valuti l’opportunità, all’articolo 17, comma
c.p.p.). Nello stesso testo normativo la sanzione 5, di aggiungere dopo le parole: «comma 1, lettera
pecuniaria in oggetto compare accanto alla confi- o)» le seguenti: «, numeri 2 e 3. I professionisti
sca quale una delle sanzioni amministrative cui nominati ed i soggetti con i quali essi sono even-
l’ente può essere condannato in relazione all’ille- tualmente uniti in associazione professionale non
cito amministrativo dell'ente conseguente al devono aver prestato negli ultimi cinque anni atti-
reato. Non sembra, dunque, che la norma di de- vità di lavoro subordinato o autonomo in favore
lega possa leggersi nel senso che la prevalenza del debitore, né essere stati membri degli organi
della procedura concorsuale sia stata dettata al di amministrazione o controllo dell’impresa, né
fine di superare il regime di privilegio della san- aver posseduto partecipazioni in essa»: l’osserva-
zione pecuniaria e per estensione della confisca. In zione è stata accolta, come illustrato nel com-
contrario la norma di riferimento relativamente mento alla norma;
alla confisca resta l’art.53 del medesimo d.lgs. f) all’articolo 25, valuti il Governo l’opportunità
n.231 del 2001. In altri termini, se si conviene che di sostituire il comma 2 con il seguente: « Quando,
il comma 2 dell’art.13 detta una norma del tutto nei reati di cui agli articoli 322, 323, 325, 328,
opposta a quella normalmente valevole in materia 329, 330, 331, 333 e 341, comma 2, lettere a) e b),
di sequestro penale, l’opzione di non intervenire si limitatamente alle condotte poste in essere prima
spiega agevolmente, una volta assunto che la pre- dell’apertura della procedura, il danno cagionato
tesa prevalenza della procedura concorsuale in è di speciale tenuità, non è punibile chi ha tempe-
caso di sequestro contro enti non trova fonda- stivamente presentato l’istanza all’organismo di
mento nella citata disposizione di cui all’art.27 del composizione assistita della crisi d’impresa ov-
d.lgs. n.231 del 2001. Si tratta in contrario di un vero la domanda di accesso a una delle procedure
principio di delega lesivo del sistema ed è autono- di regolazione della crisi o dell’insolvenza di cui al
mamente stabilito tanto da far ritenere legittima presente codice, se a seguito delle stesse viene
la mancata attuazione della delega sul punto. Né aperta una procedura di liquidazione giudiziale o
va enfatizzato il rischio di incostituzionalità, ove si di concordato preventivo ovvero viene omologato
consideri che l’attuazione solo parziale o la man- un accordo di ristrutturazione dei debiti. Fuori dai
cata attuazione della delega possono determinare casi in cui risulta un danno di speciale tenuità, per
una responsabilità politica del Governo verso il chi ha presentato l’istanza o la domanda la pena è
Parlamento ma non integrano una violazione di ridotta fino alla metà quando, alla data di apertura
legge costituzionalmente apprezzabile (Corte della procedura di regolazione della crisi o dell’in-
cost., sent. n. 304/2011, n. 218/1987, n. 8/1977 e solvenza, il valore dell’attivo inventariato o offerto
n. 41/1975), salvo che ciò non determini uno stra- ai creditori assicura il soddisfacimento di almeno
volgimento della legge di delegazione (sent. n. un quinto dell’ammontare dei debiti chirografari
149/2005; ord. n. 283/2013 e n.257/2005); e, comunque, il danno complessivo cagionato non
supera l’importo di 2.000.000 euro.»:
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l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel introdotta: l’osservazione è stata accolta, come il-
commento alla norma; lustrato nel commento alla norma;
g) si valuti l’opportunità, all’articolo 26, di pre- m) si valuti l’opportunità, all’articolo 46, alla ru-
vedere che l’imprenditore deve avere all’estero brica, di espungere il riferimento al giudizio per
non la sede principale, ma il centro degli interessi l’omologazione degli accordi di ristrutturazione,
principali ai fini dell’assoggettamento ad una pro- non disciplinati dalla disposizione, e di specificare
cedura di regolazione della crisi e dell’insolvenza che i creditori non possono acquisire diritti di pre-
nella Repubblica italiana anche se è stata aperta lazione con efficacia rispetto ai creditori concor-
analoga procedura all’estero, a condizione che ab- renti, salvo che vi sia l’autorizzazione: l’osserva-
bia una dipendenza in Italia: l’osservazione è stata zione è stata accolta, come illustrato nel com-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; mento alla norma;
h) al medesimo articolo 26, valuti il Governo n) all’articolo 52, valuti il Governo l’opportunità
l’opportunità di prevedere, ai fini della sussistenza di sostituire il concetto di garanzia con quello di
della giurisdizione italiana, l’inefficacia del trasfe- tutela: l’osservazione è stata accolta, come illu-
rimento della sede dell’impresa all’estero se inter- strato nel commento alla norma;
venuta nell’anno antecedente alla domanda di ac- o) si valuti l’opportunità, all’articolo 54, di chia-
cesso alla procedura: l’osservazione è stata ac- rire, al comma 3, che le misure protettive possono
colta, come illustrato nel commento alla norma; essere richieste dall’imprenditore anche prima del
i) si valuti l’opportunità, all’articolo 27, di chia- deposito della domanda di omologazione e, al
rire che il tribunale nel cui circondario il debitore comma 5, che le misure protettive disposte con-
ha il centro degli interessi principali è competente servano efficacia anche se il debitore, prima della
sia per i procedimenti di regolazione della crisi o scadenza fissata dal giudice, deposita domanda di
dell’insolvenza diversi da quelli relativi alle im- apertura di concordato preventivo : l’osservazione
prese in amministrazione straordinaria e ai gruppi è stata accolta, anche attraverso l’inserimento di
di imprese di rilevante dimensione, sia per le con- un apposito comma, come illustrato nel com-
troversie che ne derivano: l’osservazione è stata mento alla norma;
accolta, come illustrato nel commento alla norma; p) si valuti l’opportunità, all’articolo 55, comma
j) valuti il Governo, all’articolo 42, l’opportunità 3, di specificare che, se il deposito del decreto non
di prevedere che la cancelleria dia tempestiva co- interviene nel termine prescritto, cessano gli ef-
municazione al debitore dell’acquisizione della fetti protettivi prodottisi a norma dell’articolo 54,
documentazione di cui al primo comma: si è rite- comma 2 : l’osservazione è stata accolta, come il-
nuto di non accogliere la proposta. L’art. 42 pre- lustrato nel commento alla norma. Sul punto, si
vede che a seguito del deposito di domanda di osserva che il Consiglio di Stato nel proprio parere
apertura della liquidazione giudiziale o del con- ha invece invitato il Governo a rivedere tale solu-
cordato preventivo la cancelleria del tribunale zione, al fine di evitare che il ritardo del giudice
competente acquisisca dall’agenzia delle Entrate, nell’emissione del decreto di conferma o revoca
dall’INPS e dal registro delle imprese documenta- degli effetti protettivi prodottisi in conseguenza
zione inerente la situazione del debitore, come già della domanda del debitore e della sua pubblica-
attualmente avviene di prassi in forza di provvedi- zione nel registro delle imprese possa pregiudi-
menti di volta in volta adottati dal tribunale o dal care il predetto debitore. La disposizione, tuttavia,
giudice relatore nel corso del procedimento. La anticipa la soluzione accolta dall’art. 6 della pro-
norma, dunque, si limita a rendere più veloce l’ac- posta di direttiva riguardante i quadri di ristruttu-
quisizione di tali documenti. La modifica proposta razione preventiva, la seconda opportunità e mi-
non sarebbe di alcuna concreta utilità, ma aggra- sure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure
verebbe inutilmente l’attività delle cancellerie. In- di ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai
fatti, il debitore è parte del procedimento e dun- debiti, e che modifica la direttiva 2012/30/UE che
que, accedendo al fascicolo, può senza difficoltà subordina la produzione degli effetti protettivi ad
esaminare quanto vi è contenuto; sotto il profilo una valutazione, caso per caso, dell’autorità giudi-
del diritto di difesa, i documenti in questione con- ziaria, sicché, non essendo possibile prescindere
cernono la sua situazione patrimoniale ed econo- da una tale valutazione, si è ritenuto, per tener
mica e dunque gli sono noti; conto della comprensibile preoccupazione del
k) si valuti l’opportunità, all’articolo 44, comma Consiglio di Stato, di portare a trenta giorni il ter-
4, di sostituire le parole «può essere disposta solo mine -di originari quindici- entro il quale il de-
in presenza» con le seguenti: «deve essere dispo- creto deve essere depositato;
sta in presenza»: l’osservazione è stata accolta, q) all’articolo 63, valuti il Governo l’opportunità
come illustrato nel commento alla norma; di prevedere un termine per l’adesione alla propo-
l) all’articolo 45, valuti il Governo l’opportunità sta di transazione fiscale, al fine di un coordina-
di modificare la rubrica facendo riferimento alla mento con quanto previsto all’articolo 48, comma
“comunicazione” e non alla “notificazione”, come 5: l’osservazione è stata accolta, come illustrato
peraltro previsto dalla stessa disposizione nel commento alla norma;
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r) all’articolo 66, valuti il Governo l’opportunità w) si valuti l’opportunità, all’articolo 75, di inse-
di precisare i rapporti tra le diverse procedure che rire un ulteriore comma dal seguente tenore: «
possono applicarsi alle fattispecie di cui al mede- Quando è prevista la continuazione dell’attività
simo articolo e tra i diversi procedimenti che dalle aziendale, è possibile prevedere il rimborso, alla
stesse possano originarsi: l’osservazione è stata scadenza convenuta, delle rate a scadere del con-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; tratto di mutuo con garanzia reale gravante su
s) si valuti l’opportunità, all’articolo 67, di inse- beni strumentali all’esercizio dell’impresa se il de-
rire un comma dal seguente tenore: «E’ possibile bitore, alla data della presentazione della do-
prevedere anche il rimborso, alla scadenza conve- manda di concordato, ha adempiuto le proprie ob-
nuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo bligazioni o se il giudice lo autorizza al pagamento
garantito da ipoteca iscritta sull’abitazione princi- del debito per capitale ed interessi scaduto a tale
pale del debitore se lo stesso, alla data del deposito data. L’OCC attesta anche che il credito garantito
della domanda, ha adempiuto le proprie obbliga- potrebbe essere soddisfatto integralmente con il
zioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del ricavato della liquidazione del bene effettuata a
debito per capitale ed interessi scaduto a tale valore di mercato e che il rimborso delle rate a sca-
data.» : l’osservazione è stata accolta, come illu- dere non lede i diritti degli altri creditori.»: l’os-
strato nel commento alla norma; servazione è stata accolta, come illustrato nel com-
t) si valuti l’opportunità, all’articolo 68, di preve- mento alla norma;
dere che, qualora nel circondario del tribunale x) si valuti l’opportunità, all’articolo 80, di pre-
competente non vi sia un organismo di composi- vedere che il giudice omologa altresì il concordato
zione delle crisi da sovraindebitamento (OCC), i minore anche in mancanza di adesione da parte
compiti e le funzioni attribuiti ad esso possono es- dell’amministrazione finanziaria quando l’ade-
sere svolti anche da un professionista o da una so- sione è decisiva ai fini del raggiungimento della
cietà tra professionisti in possesso dei requisiti di percentuale di cui all’articolo 79, comma 1, e
cui all’articolo 358 nominati dal presidente del tri- quando, anche sulla base delle risultanze della
bunale competente o da un giudice da lui delegato specifica relazione sul punto dell’OCC, la proposta
: l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel di soddisfacimento della predetta amministra-
commento alla norma; zione è conveniente rispetto all’alternativa liqui-
u) agli articoli 68, comma 3, e 78, comma 3, va- datoria, e che solo il creditore che ha colpevol-
luti il Governo l’opportunità di eliminare le parole mente determinato la situazione di indebitamento
da: «A tal fine » fino alla fine del comma : analoga o il suo aggravamento non può presentare opposi-
osservazione è stata svolta dalla Commissione zione o reclamo in sede di omologa, anche se dis-
Giustizia del Senato. Entrambe denunciano l’ina- senziente, né far valere cause di inammissibilità
deguatezza del rinvio all’indice ISEE come para- che non derivino da comportamenti dolosi del de-
metro per valutare quanto occorre al debitore per bitore : l’osservazione è stata accolta, come illu-
mantenere un dignitoso tenore di vita. Secondo la strato nel commento alla norma;
Camera si potrebbe rimettere tale valutazione al y) si valuti l’opportunità, all’articolo 81, di chia-
discrezionale apprezzamento del tribunale; se- rire che il giudice, se approva il rendiconto, pro-
condo il Senato, come meglio si dirà in prosieguo, cede alla liquidazione del compenso “tenuto conto
occorrerebbe sostituire il riferimento al doppio di quanto eventualmente pattuito con il debitore”
dell’indice ISEE di cui all’art.283, con il doppio e che può escludere il diritto al compenso solo se
dell’assegno sociale. Si è ritenuto di accogliere i ri- non approva il rendiconto: l’osservazione è stata
lievi (in realtà riferiti agli articoli 68 e 76), elimi- accolta, come illustrato nel commento alla norma;
nando il rinvio all’art. 283 ed introducendo, per il z) si valuti l’opportunità, all’articolo 84: al
solo piano del consumatore, un riferimento all’as- comma 2, di sostituire le parole: «alla presenta-
segno sociale moltiplicato per un parametro corri- zione del ricorso » con le seguenti: «e purché in
spondente al numero dei componenti il nucleo fa- funzione della presentazione del ricorso» e le pa-
miliare della scala di equivalenza dell'ISEE di cui role: «i successivi due anni» con le seguenti: «un
al DPCM del 5 dicembre 2013, n. 159, in modo da anno dall’omologazione»; al comma 3, di sosti-
tener conto dell’incidenza del carico familiare. tuire le parole: «la metà dei lavoratori in forza»
Quanto al concordato minore, rispetto al quale è con le seguenti: «la metà della media di quelli in
parso incongruo il riferimento tanto all’assegno forza nei due esercizi antecedenti»; al comma 4, di
sociale che all’indice ISEE, si è ritenuto di rimet- aggiungere dopo le parole: « il dieci per cento» le
tere la valutazione al giudice; seguenti: «, rispetto all’alternativa della liquida-
v) si valuti l’opportunità, all’articolo 71, di preci- zione giudiziale,»: l’osservazione è stata accolta,
sare che il giudice, se approva il rendiconto, pro- come illustrato nel commento alla norma;
cede alla liquidazione del compenso “tenuto conto aa) si valuti l’opportunità, all’articolo 90, comma
di quanto eventualmente pattuito con il debitore” 1, di inserire dopo la parola: «data» la seguente:
e che può escludere il diritto al compenso solo se «iniziale» : l’osservazione è stata accolta, come il-
non approva il rendiconto: l’osservazione è stata lustrato nel commento alla norma. Sono state di
accolta, come illustrato nel commento alla norma;
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conseguenza apportate modifiche di mero coordi- ii) all’articolo 216, valuti il Governo l’opportu-
namento lessicale anche agli artt. 104, 105 e 107; nità di prevedere che il giudice possa non disporre
bb) si valuti l’opportunità, all’articolo 99, la vendita telematica quando essa possa risultare
comma 1, di inserire dopo le parole: «la continua- pregiudizievole per gli interessi dei creditori ov-
zione dell’attività aziendale» le seguenti: «anche vero per il sollecito svolgimento della procedura:
in funzione della liquidazione» : l’osservazione è l’osservazione, che peraltro è in sintonia con
stata accolta, come illustrato nel commento alla quanto suggerito anche dal Consiglio di Stato nel
norma. proprio parere, è stata accolta, come illustrato nel
cc) si valuti l’opportunità, all’articolo 100, commento alla norma;
comma 2, primo periodo, di aggiungere dopo le jj) si valuti l’opportunità, all’articolo 222, al
parole: «al rimborso,» le seguenti: «alla scadenza comma 2, di fare salvo il disposto dell’articolo 223
convenuta,» : l’osservazione è stata accolta, come : l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
illustrato nel commento alla norma; commento alla norma;
dd) all’articolo 107, valuti il Governo l’opportu- kk) si valuti l’opportunità, all’articolo 269,
nità di non sottoporre alla sospensione feriale an- comma 3, di sostituire la parola: «tre» con la se-
che i termini previsti dal comma 4 : l’osservazione guente: «sette», al fine di coordinare la disposi-
è stata accolta, come illustrato nel commento alla zione con quanto previsto agli articoli 68 e 76 :
norma, emendata anche dell’erroneo richiamo del l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
comma 2; commento alla norma;
ee) all’articolo 107, si valuti inoltre l’opportunità ll) all’articolo 270, valuti il Governo l’opportu-
– ai fini del coordinamento con quanto previsto nità di integrare la disciplina della liquidazione
all’articolo 47, comma 1, lettera c) - di precisare controllata con riferimento agli effetti dell’aper-
che la data prevista ai commi 3 e 4 è la data iniziale tura sui rapporti giuridici pendenti, richiamando
stabilita per il voto; si valuti quindi l’opportunità la disposizione generale contenuta nell’articolo
di prevedere la medesima modifica anche agli ar- 172 con le opportune modifiche che tengano conto
ticoli 104, commi 2 e 5, e 105, comma 1 : l’osserva- dell’inesistenza del comitato dei creditori e della
zione è stata accolta; maggiore semplicità del procedimento : l’osserva-
ff) si valuti l’opportunità, all’articolo 116, di pre- zione è stata accolta, come illustrato nel com-
vedere che le eventuali operazioni di trasforma- mento alla norma;
zione, fusione o scissione della società debitrice mm) si valuti l’opportunità, all’articolo 272,
devono essere illustrate nel piano e non nella pro- comma 2, di sostituire il secondo periodo con i se-
posta e che il tribunale, nel provvedimento di fis- guenti: «Si applica l’articolo 213, commi 3 e 4, in
sazione d’udienza di cui all’articolo 48, dispone quanto compatibile. Il programma è depositato in
che il piano sia pubblicato nel registro delle im- cancelleria ed approvato dal giudice delegato» :
prese del luogo ove hanno sede le società interes- l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
sate dalle operazioni di trasformazione, fusione o commento alla norma;
scissione; andrebbe altresì previsto che tra la data nn) all’articolo 275, valuti il Governo l’opportu-
della pubblicazione e l’udienza devono intercor- nità di prevedere espressamente che il pro-
rere almeno trenta giorni : l’osservazione è stata gramma di liquidazione sia approvato dal giudice
accolta, come illustrato nel commento alla norma; delegato : l’osservazione è stata accolta, mediante
gg) si valuti l’opportunità, all’articolo 177: al modifica dell’art. 272, comma 2;
comma 1, di aggiungere dopo le parole: «valori di oo) si valuti l’opportunità, all’articolo 275, al
mercato rispetto al credito residuo in linea capi- comma 2, di inserire i seguenti periodi: «Si appli-
tale» le seguenti: «determinato ai sensi dell’arti- cano le disposizioni sulle vendite nella liquida-
colo 97, comma 13, primo periodo» ; al comma 2, zione giudiziale, in quanto compatibili. Eseguita la
di sostituire le parole: «in sede di verifica del pas- vendita e riscosso interamente il prezzo, il giudice
sivo e salvo conguaglio in sede di riparto sulla base ordina la cancellazione delle iscrizioni relative ai
del ricavato effettivo» con le seguenti: «dal giu- diritti di prelazione, delle trascrizioni dei pignora-
dice delegato» : l’osservazione è stata accolta, menti e dei sequestri conservativi nonché di ogni
come illustrato nel commento alla norma; altro vincolo.»: l’osservazione è stata accolta,
hh) si valuti l’opportunità, all’articolo 211: al come illustrato nel commento alla norma;
comma 2, di inserire dopo le parole: «può derivare pp) si valuti l’opportunità, all’articolo 276,
un grave danno, purché» le seguenti: «la prosecu- comma 2, di sopprimere le seguenti parole: «e or-
zione»; di inserire un ultimo comma dal seguente dina la cancellazione della trascrizione del pigno-
tenore: «Il curatore autorizzato all’esercizio ramento e delle iscrizioni relative ai diritti di pre-
dell’impresa non può partecipare a procedure di lazione, nonché di ogni altro vincolo.» : l’osserva-
affidamento di concessioni e appalti di lavori, for- zione è stata accolta, come illustrato nel com-
niture e servizi ovvero essere affidatario di subap- mento alla norma;
palto.» : l’osservazione è stata accolta, come illu- qq) si valuti l’opportunità, all’articolo 283, di
strato nel commento alla norma; specificare che il debitore è persona fisica :
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l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel della persona fisica responsabile della procedura,
commento alla norma; nonché del legale rappresentante della società tra
rr) si valuti l’opportunità, all’articolo 285, professionisti o di tutti i componenti dello studio
comma 1, di aggiungere il seguente periodo: «Si professionale associato»: l’osservazione è stata ac-
applica tuttavia la sola disciplina del concordato in colta, come illustrato nel commento alla norma;
continuità quando, confrontando i flussi comples- ww) all’articolo 368, comma 4, lettera c), valuti
sivi derivanti dalla continuazione dell’attività con il Governo l’opportunità di eliminare al comma 5
i flussi complessivi derivanti dalla liquidazione, ri- dell’articolo 47 della legge 29 dicembre 1990, n.
sulta che i creditori delle imprese del gruppo sono 428, come ivi sostituito, le parole: «o sottoposi-
soddisfatti in misura prevalente dal ricavato pro- zione all’amministrazione straordinaria», al fine
dotto dalla continuità aziendale diretta o indiretta, di evitare la ripetizione nella medesima disposi-
ivi compresa la cessione del magazzino» : l’osser- zione della fattispecie in cui l'amministrazione
vazione è stata accolta, come illustrato nel com- straordinaria preveda la cessazione dell'attività :
mento alla norma; l’osservazione è stata accolta. L'art. 47 L.
ss) si valuti l’opportunità, all’articolo 287, 428/1990, nelle modifiche apportate con l'art.
comma 2, di chiarire che il tribunale nomina 368, contiene infatti nel testo originario due volte
«salvo che sussistano specifiche ragioni» un unico la regolazione del caso in cui l'amministrazione
giudice delegato, un unico curatore, un comitato straordinaria preveda la cessazione dell'attività,
dei creditori per ciascuna impresa del gruppo : che si ritrova sia al nuovo comma 5, sia al nuovo
l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel comma 5-ter. Per evitare l'inconveniente si è dun-
commento alla norma; que ritenuto opportuno eliminare la dizione "o
tt) si valuti l’opportunità, all’articolo 341, di so- sottoposizione all’amministrazione straordinaria"
stituire il comma 3 con il seguente: «3. Nel caso di dal comma 5 e lasciare intatto il 5 ter che è uguale,
accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa o di quanto all'amministrazione straordinaria, alla
convenzione di moratoria, nonché nel caso di formulazione previgente;
omologa di accordi di ristrutturazione ai sensi xx) si valuti l’opportunità, all’articolo 370, di in-
dell’art.48, comma 5, si applicano le disposizioni trodurre le eventuali modifiche di coordinamento
previste al comma 2, lettere a), b) e d)» : l’osser- formale, in conseguenza della modifica della nu-
vazione è stata accolta, come illustrato nel com- merazione degli articoli del provvedimento: l’os-
mento alla norma; servazione è stata accolta;
uu) si valuti l’opportunità, all’articolo 351, di ag- yy) si valuti l’opportunità, all’articolo 371, di so-
giungere infine il seguente comma: «2. Ai costi stituire le parole «305, 309, 310, 311, 312, 313, e
fissi che gravano sulle camere di commercio per 314 del codice della crisi e dell’insolvenza» con le
consentire il funzionamento degli OCRI si prov- seguenti: «304, 308, 309, 310, 311, 312 e 313 del
vede mediante il versamento di diritti di segreteria codice della crisi e dell’insolvenza»: l’osservazione
determinati ai sensi dell’articolo 18 della legge n. è stata accolta;
580 del 29 dicembre 1993»: l’osservazione è stata zz) all’articolo 377, valuti il Governo l’opportu-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; nità di modificare il comma 2 nei seguenti termini:
vv) si valuti l’opportunità, all’articolo 356, di so- «All’articolo 2486 del codice civile dopo il secondo
stituire il comma 2 con il seguente: «2. Possono comma è aggiunto il seguente: “Quando è accer-
ottenere l’iscrizione i soggetti che, in possesso dei tata la responsabilità degli amministratori a
requisiti di cui all’art. 358, comma 1, lettere a), b) norma del presente articolo, e salva la prova di un
e c), dimostrano di aver assolto gli obblighi di for- diverso ammontare, il danno risarcibile si pre-
mazione di cui all’articolo 4, comma 5, lettere b), sume pari alla differenza tra il patrimonio netto
c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 alla data in cui l’amministratore è cessato dalla ca-
settembre 2014, n.202 e successive modificazioni. rica o, in caso di apertura di una procedura con-
Ai fini del primo popolamento dell’albo, possono corsuale, alla data di apertura di tale procedura e
ottenere l’iscrizione anche i soggetti in possesso il patrimonio netto determinato alla data in cui si
dei requisiti di cui all’articolo 358, comma 1, let- è verificata una causa di scioglimento di cui all’ar-
tere a), b) e c) che documentano di essere stati no- ticolo 2484, detratti i costi sostenuti e da soste-
minati, alla data di entrata in vigore del presente nere, secondo un criterio di normalità, dopo il ve-
articolo, in almeno quattro procedure negli ultimi rificarsi della causa di scioglimento e fino al com-
quattro anni, curatori fallimentari, commissari o pimento della liquidazione. Se è stata aperta una
liquidatori giudiziali. Costituisce condizione per il procedura concorsuale e mancano le scritture
mantenimento dell’iscrizione l’acquisizione di uno contabili o se a causa dell’irregolarità delle stesse
specifico aggiornamento biennale, ai sensi del o per altre ragioni i netti patrimoniali non possono
predetto decreto. La Scuola superiore della magi- essere determinati, il danno è liquidato in misura
stratura elabora le linee guida generali per la defi- pari alla differenza tra attivo e passivo accertati
nizione dei programmi dei corsi di formazione e di nella procedura”»: l’osservazione è stata accolta,
aggiornamento. I requisiti di cui all’articolo 358, come illustrato nel commento all’articolo 378 (già
comma 1, lettera b), devono essere in possesso 377);
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aaa) all’articolo 378, comma 3, valuti il Governo caratteristiche della polizza di assicurazione e il
l’opportunità di sostituire le parole «centoottanta relativo modello standard» : l’osservazione è stata
giorni» con le parole «dodici mesi» : l’osserva- accolta, come illustrato nel commento alla norma
zione (da intendersi riferita al nuovo art. 379) può (ora, art. 386);
essere accolta, estendendo il termine da 6 a 9 mesi ggg) si valuti l’opportunità, all’articolo 388, di
per consentire la compiuta costituzione degli or- prevedere anche l’articolo 376 tra le disposizioni
gani di controllo e il loro pieno funzionamento alla che entreranno in vigore il trentesimo giorno suc-
data di entrata in vigore del codice e, soprattutto, cessivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
dei sistemi di allerta, ciò che non sarebbe garan- del decreto e di prevedere che «Le disposizioni di
tito da un termine più ampio; cui agli articoli 2, 3 e 4 del decreto legislativo 20
bbb) si valuti l’opportunità, all’articolo 378, giugno 2005, n. 122, come modificati dagli articoli
comma 1, di prevedere che l’obbligo di nomina 384 e 385 del presente codice, si applicano anche
dell’organo di controllo o del revisore di cui alla nelle more dell’adozione dei decreti di cui agli ar-
lettera c) del terzo comma cessa quando, per tre ticoli 3, comma 7-bis, e 4, comma 1-bis, del pre-
esercizi consecutivi, e non due esercizi consecu- detto decreto legislativo e il contenuto della fi-
tivi, non è superato alcuno dei predetti limiti.”; si deiussione e della polizza assicurativa è determi-
valuti altresì di prevedere un ulteriore comma dal nato dalle parti nel rispetto di quanto previsto
seguente tenore: «All’articolo 92 delle disposi- dalle richiamate disposizioni» : l’osservazione è
zioni per l’attuazione del codice civile e disposi- stata accolta, come illustrato nel commento alla
zioni transitorie, al primo comma, le parole “capi norma (ora, art. 389).
V e VI” sono sostituite dalle seguenti : “capi V, VI
e VII”» : l’osservazione è stata accolta, come illu- La 2^ Commissione permanente del Senato ha a
strato nel commento alla norma (e dunque al propria volta espresso parere favorevole, subordi-
nuovo art. 379); nato all’accoglimento di nove condizioni, di se-
ccc) all’articolo 379, valuti il Governo l’opportu- guito testualmente riportate e commentate:
nità di aggiungere all’articolo 2484, primo A. è necessario confermare la vigente normativa
comma, del codice civile, al numero 7-bis), ivi in- in materia di liquidazione coatta amministrativa
trodotto, anche il riferimento alla liquidazione per le cooperative: la condizione è stata accolta. I
controllata, considerato che anche tale procedura principi di delega contenuti all’art. 15, comma 1,
ha natura liquidatoria e determina la dissoluzione lettera a) che prevedono l’applicazione della disci-
dell’impresa: l’osservazione è stata accolta (si rin- plina concorsuale ordinaria anche alle imprese in
via, sul punto, al nuovo art. 380); crisi o insolventi soggette attualmente a liquida-
ddd) si valuti l’opportunità, all’articolo 380, di zione coatta amministrativa non sono stati attuati.
sostituire il comma 1 con il seguente: “ All’articolo Sono state di conseguenza reintrodotte le previ-
2545-terdecies, primo comma, del codice civile, il sioni già contenute agli articoli 2, 3 e da 194 a 215
secondo periodo è sostituito dal seguente: «Le della legge fallimentare, con mere modificazioni
cooperative che svolgono attività commerciale letterali e di coordinamento con le nuove disposi-
sono soggette anche a liquidazione giudiziale»” : zioni del codice della crisi e dell’insolvenza;
l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel B. deve essere evitato che l'avvio delle procedure
commento alla norma (ora, art. 381); prefallimentari pregiudichi la possibilità per l'Au-
eee) si valuti l’opportunità, all’articolo 384, torità di vigilanza di applicare la sanzione dello
comma 1: alla lettera b), di chiarire che la fideius- scioglimento coatto ed avviare la liquidazione
sione può essere escussa a decorrere dalla data coatta amministrativa: la condizione è stata ac-
dell’attestazione del notaio di non aver ricevuto colta, come già detto sub A) e come sarà ulterior-
per la data dell’atto di trasferimento della pro- mente illustrato nel prosieguo della relazione;
prietà la polizza assicurativa conforme al decreto C. all'articolo 4, si devono ampliare gli obblighi
ministeriale di cui all’articolo 4 del decreto legisla- dei creditori previsti dal comma 3, prevedendo
tivo 20 giugno 2005, n. 122; alla lettera c), di pre- che essi siano tenuti anche a collaborare lealmente
vedere che il fideiussore possa ricevere anche dai con il debitore e con gli organi preposti in sede
contraenti la copia dell’atto di trasferimento : l’os- giudiziale e stragiudiziale: la condizione è stata ac-
servazione è stata accolta, come illustrato nel com- colta, come spiegato nel commento alla norma;
mento alla norma (ora art. 385); D. è necessario modificare gli indicatori signifi-
fff) si valuti l’opportunità, all’articolo 385, di so- cativi della crisi di cui all'articolo 13 dello schema,
stituire il comma 1-bis dell’articolo 4 del decreto sostituendo il rapporto "flusso di cassa/attivo" con
legislativo 20 giugno 2005, n. 122, come ivi inse- quello "flussi di cassa/indebitamento finanziario
rito, con il seguente: «Con decreto del Ministro netto", il rapporto "patrimonio netto/passivo" con
dello sviluppo economico, di concerto con il Mini- quello "patrimonio netto/indebitamento finanzia-
stro della giustizia e con il Ministro dell’economia rio netto" e infine il rapporto "oneri finanziari/ri-
e delle finanze, da adottarsi entro novanta giorni cavi" con quello "oneri finanziari/margine opera-
dalla data di entrata in vigore della presente di- tivo lordo". Peraltro sarebbe opportuno sostituire
sposizione, sono determinati il contenuto e le la parola "indicatori" con "indici": la condizione è
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stata accolta, come spiegato nel commento alla trattamento, rotazione, efficienza; Le procedure
norma, sostituendo l’espressione indicatori con verranno distinte in 7 fasce di valore, tenuto conto
“indici” ed utilizzando criteri equivalenti a quelli delle passività riscontrate in sede prefallimentare;
suggeriti dalla Commissione; la rotazione dovrà tenere conto degli incarichi an-
E. all'articolo 26, che delinea l'ambito della giu- nui conferiti ovvero della fascia di valore asse-
risdizione italiana con riguardo alle procedure di gnata alla procedura. Le fasce dipendenti dallo
regolazione della crisi e dell'insolvenza, sarebbe stato passivo accertato si articolano in gradi: I)
opportuno prevedere la sussistenza della giurisdi- fino a €. 100.000,00; II) da €. 100.000,01 fino ad
zione italiana anche nel caso in cui il trasferimento €. 250.000,00; III) da €. 250.000,01 fino ad €.
della sede dell’impresa all’estero si avvenuto 500.000,00; IV) da €. 500.000,01 fino ad €.
nell’anno antecedente il deposito della domanda 1.000.000,00; V) da €. 1.000.000,01 fino ad €.
di accesso alla procedura: la condizione è stata ac- 5.000.000,00; VI) da €. 5.000.000,01 fino ad €.
colta, come spiegato nel commento alla norma; 10.000.000,00; VII) oltre €. 10.000,000,01; Il
F. con riguardo agli articoli 68 e 76 si deve fare presidente del Tribunale o, nei Tribunali suddivisi
riferimento al dignitoso tenore di vita che non può in Sezioni, il Presidente della Sezione cui è asse-
essere inferiore "all'importo dell'assegno sociale gnata la trattazione delle procedure concorsuali
aumentato della metà" : la condizione è stata ac- vigilia sull’osservanza dei suddetti criteri e ne as-
colta, come spiegato nel commento alle norme. Si sicura l’attuazione mediante l’adozione di proto-
rinvia a quanto esposto sub u) nell’illustrazione colli condivisi con i giudici della Sezione : la preoc-
delle osservazioni svolte dall’omologa Commis- cupazione di assicurare la rotazione e la traspa-
sione della Camera; renza degli incarichi è condivisibile e, infatti, se ne
G. al citato articolo 76, in materia di presenta- è tenuto conto prevedendo: 1) l’istituzione, presso
zione della domanda e attività dell'organismo di il Ministero della Giustizia, di un apposito albo
composizione della crisi, inoltre, devono essere (artt. 356 e 357) dai quali l’autorità deve attingere
soppresse le seguenti parole: "Non è necessaria per la nomina dei professionisti; 2) stabilendo ri-
l'assistenza di un difensore" : la condizione è stata gorosi requisiti per l’iscrizione all’albo, che ten-
accolta, come spiegato nel commento alla norma; gono conto anche delle situazioni di conflitto di in-
H. all'articolo 384, comma 1, lettera b), capo- teressi, delle risultanze dei rapporti riepilogativi
verso comma 3, lettera b), dopo le parole "la data previsti dall’art. 16-bis del decreto-legge
dell'atto" deve essere inserita la seguente "di tra- n.179/2012, degli incarichi in corso, dell’esigenza
sferimento della proprietà": la condizione è stata di rotazione e turnazione, dell’esperienza pre-
accolta, come spiegato nel commento alla norma. gressa del professionista in relazione alla natura
ed all’oggetto dell’incarico (art. 358); 3) preve-
Quanto alle osservazioni, di seguito le stesse così dendo, all’art. 5, che tutte le nomine debbano es-
come formulate e la nota di commento: sere effettuate sulla base di criteri di trasparenza,
- Occorre riformulare l'articolo 3, in materia di rotazione ed efficienza, sotto la vigilanza del pre-
obblighi del debitore, come segue: "1. L'imprendi- sidente del tribunale e mediante l’adozione di ap-
tore individuale deve vigilare sull’andamento positi protocolli da parte delle sezioni cui è affi-
dell’attività d’impresa e sulla regolare tenuta delle data la trattazione della materia concorsuale. La
scritture contabili, e deve adottare ogni misura modifica suggerita avrebbe dunque come effetto
idonea alla gestione dello stato di crisi. 2. L’im- solo quello, per un verso, di irrigidire una valuta-
prenditore collettivo deve adottare un assetto or- zione che il tribunale è già obbligato fare all’atto
ganizzativo adeguato alla dimensione aziendale, ai della nomina, per altro verso creerebbe non pochi
sensi dell’articolo 2086, al fine di assicurare una problemi di ordine applicativo, giacché, al mo-
corretta attività di vigilanza e di gestione dello mento della nomina del professionista non sem-
stato di crisi.”: appare preferibile l’attuale formu- pre (quasi mai nella liquidazione giudiziale, cui si
lazione del comma 1 dell’art. 3 che, in continuità riferisce la dizione “passivo accertato”) è possibile
con i principi di delega (si veda l’art. 14, comma 1, conoscere o anche solo stimare l’entità del pas-
lettera b), impone all’imprenditore individuale di sivo.
adottare le misure più opportuna per rilevare tem- - Relativamente all'articolo 12, comma 5, nella
pestivamente la situazione di crisi e di assumere, parte in cui prevede che gli strumenti di allerta si
altrettanto tempestivamente, le iniziative necessa- applicano anche alle imprese agricole e alle im-
rie per la sua gestione. prese minori "compatibilmente con la loro strut-
- In relazione ai criteri ai quali devono essere im- tura organizzativa" valuti il Governo l'opportunità
prontate le nomine dei professionisti da pare delle di chiarire siffatta espressione: la disposizione fa
autorità preposte alle procedure concorsuali si se- riferimento alla possibilità che tali imprese non
gnala l'opportunità della seguente riformulazione abbiano organi di controllo interno e non siano
del secondo comma dell'articolo 5: “2. Tutte le no- soggette a revisione. Per le imprese minori sog-
mine dei professionisti effettuate dall’autorità giu- gette a lca la disposizione va letta in rapporto
diziaria e dagli organi da esse nominati devono es- all’art. 316, comma 1, lettera b). Non pare che la
sere improntate a criteri di trasparenza, parità di norma ponga particolari problemi interpretativi.
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Governo l'opportunità di aggiungere alla fine del rammenta che la legge delega, all’articolo 2,
primo comma le parole “tenuto conto dei dati e comma 1, lettera l), impone di ridurre i costi delle
documenti acquisiti dalla cancelleria” e alla fine procedure concorsuali. In mancanza di previsione
del secondo comma le seguenti parole “non si apre ad hoc, il rinvio, contenuto nel medesimo art. 74,
la liquidazione giudiziale se i debiti scaduti e non al capo III del titolo IV, potrebbe far sorgere il
pagati sono inferiori a 30 mila euro” : la prima dubbio sull’obbligatorietà della nomina dell’atte-
precisazione appare superflua, giacché la sentenza statore.
è dichiarata “accertati i presupposti dell’art. 121”; - All’articolo 68 valuti il governo l'opportunità di
la seconda si condivide ed è stata accolta. prevedere un OCC in ogni circondario e di attri-
- All’articolo 54, in tema di misure cautelari e buire agli OCC la possibilità di verificare tutti i dati
protettive, sarebbe opportuno sopprimere al relativi al debitore: la preoccupazione espressa
comma 5 le parole “Se l'udienza e il deposito del nella prima parte dell’osservazione è condivisibile.
decreto non intervengono nei termini prescritti E’ stato in conseguenza previsto al comma 1
cessano gli effetti protettivi prodottisi a norma del dell’art. 68 che, laddove non sia stato costituito un
comma 2.” e -Senza tale soppressione si reputa OCC, provveda alla nomina di un professionista
che il creditore rimanga senza protezione e il ma- che ne svolge i compiti il presidente del tribunale.
gistrato non può essere passibile di alcuna proce- Non sembra necessario specificare che l’OCC, al
dura di responsabilità per non aver fissato nei ter- fine di adempiere ai propri compiti, debba esami-
mini l’udienza: le due osservazioni sono state ac- nare la situazione del debitore. A questi fini è pre-
colte. Si veda quanto esposto in relazione alle os- visto che, in aggiunta alla documentazione forni-
servazioni della Commissione Giustizia della Ca- tagli da debitore, debba acquisire anche i dati re-
mera, alla lettera p). lativi ai debiti fiscali ed ai debiti affidati all’agente
- Con riguardo all'articolo 63 si segnala l’oppor- della riscossione.
tunità di introdurre un termine certo per addive- - All’articolo 84 comma 1 sarebbe opportuno
nire all'assenso ovvero al diniego della proposta di dopo le parole “il debitore realizza il” inserire la
transazione fiscale e/o previdenziale, precisando seguente “miglior”: non si condivide la proposta.
che, decorso il termine accordato, in mancanza di Il “miglior” soddisfacimento –rispetto, inevitabil-
risposta da parte dell'Ufficio medesimo e dell'A- mente, all’esito possibile della liquidazione giudi-
gente della riscossione, la stessa si intende appro- ziale- diverrebbe così un presupposto di ammissi-
vata; nonché l’opportunità di precisare che la pro- bilità del concordato, sottraendo la valutazione
posta presentata dal debitore ha l'effetto di so- sulla sua convenienza ai creditori ed attribuendola
spendere sino all'adesione dell'Ufficio ogni attività al tribunale.
di riscossione e ogni atto conseguente : la prima - Valuti, inoltre il Governo, l'opportunità di rive-
osservazione è stata accolta, come illustrato nel dere il vincolo di mantenimento dei lavoratori in
commento alla norma. Non si condivide la se- caso di trasferimento d’azienda, di cui all’articolo
conda, giacché il debitore può chiedere l’adozione 84, comma 2, prevedendone l’operatività, non già
di misure protettive ai sensi dell’art. 54, comma 3. per tutti i contratti d’affitto conclusi in data ante-
Non sembra ragionevole introdurre una disciplina riore al deposito del ricorso, ma soltanto per quelli
differenziata in rapporto alla tipologia del debito, stipulati in un arco temporale di riferimento con-
peraltro ripristinando una forma di automatic stay gruo, non superiore comunque a 6 mesi; richie-
non compatibile con la proposta di direttiva ri- dendone l’applicazione non ad almeno la metà dei
guardante i quadri di ristrutturazione preventiva, lavoratori in forza nei due esercizi antecedenti, ma
la seconda opportunità e misure volte ad aumen- al 30% degli stessi; riducendone la durata a un
tare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, anno successivo al deposito del ricorso in luogo
insolvenza e liberazione dai debiti, e che modifica dei due previsti dallo Schema : l’osservazione è
la direttiva 2012/30/UE. stata parzialmente accolta. In luogo di un requi-
- All’articolo 65, che disciplina l'ambito di appli- sito di ordine temporale, che potrebbe prestarsi ad
cazione delle procedure di composizione della abusi, si è chiarito che il contratto di affitto deve
crisi da sovraindebitamento, si rileva l'opportu- essere stato stipulato in funzione della presenta-
nità di sopprimere le parole “la nomina dell’atte- zione del ricorso e si è limitato l’obbligo di mante-
statore è sempre facoltativa”: non si condivide la nimento in forza dei lavoratori ad un anno, preci-
proposta. Fermo restando che il debitore il quale sando, per evitare dubbi interpretativi, che tale
voglia conferire maggiore solidità e credibilità alla termine decorre dal momento dell’omologazione.
sua proposta può ovviamente avvalersi di un atte- Per evitare condotte opportunistiche, si è previsto
statore, non sembra opportuno per situazioni di che il requisito della metà dei lavoratori vada rife-
crisi o insolvenza tendenzialmente “minori” rito alla media di quelli in forza nei due anni ante-
(l’unica eccezione potrebbe essere rappresentata cedenti il deposito del ricorso. Una riduzione mag-
dall’impresa agricola), imporre il ricorso ad un giore depotenzierebbe eccessivamente la previ-
professionista attestatore che si andrebbe ad ag- sione che mira a bilanciare i vantaggi concessi al
giungere, con evidente aggravio dei costi di ac- debitore con l’interesse collettivo alla
cesso alla procedura, al costo dell’OCC. Si
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all’art. 7 comma 10, lettera a) : l’art. 129 disciplina previsione secondo la quale il giudice delegato au-
la possibilità per il curatore di delegare ad altri torizza senza indugio i pagamenti è coerente con
specifiche operazioni ed individua quelle che, in- l’esigenza di contenere la durata della procedura e
vece, non sono delegabili, in sostanziale conti- consente, non essendovi una predeterminazione
nuità con l’art. 32 legge fallimentare. Si tratta del termine, di bilanciare tale esigenza di celerità
dell’attività di accertamento del passivo e della re- con le peculiarità del caso concreto.
dazione del programma di liquidazione. L’art. 230 - All'articolo 295, comma 1, lett. e) è necessario
disciplina soltanto l’attività di pagamento ai credi- chiarire in che termini l'istituto della liquidazione
tori o ad eventuali cessionari del credito. Non coatta amministrativa si concili con la speciale
sembra che si tratti di attività paragonabili alle al- forma di liquidazione dei fondi comuni di investi-
tre individuate dal primo comma dell’art. 230, né mento, contemplata dal comma 6-bis dell'articolo
consta che, in passato, l’art. 32 della legge falli- 57 del t.u.f. richiamato espressamente dall'arti-
mentare abbia generato problemi interpretativi o colo 295: in accoglimento delle condizioni poste la
applicativi. Peraltro, il richiamato principio di de- delega in materia di lca (art. 15, comma 1, lettera
lega concerne l’intero procedimento di riparto, a) non viene esercitata, sicché anche l’art. 295
mentre l’art. 230 disciplina i pagamenti in esecu- nella versione originaria è stato eliminato.
zione del riparto. - Sempre con riguardo all'ambito soggettivo di
- All'articolo 140, che disciplina le funzioni e le applicazione della liquidazione coatta ammini-
responsabilità del comitato dei creditori e dei suoi strativa, all'articolo 295, comma 1, lett. e) è oppor-
componenti, si rileva l'opportunità di sostituire il tuno inserire nell'elencazione anche le controparti
comma 6 con il seguente: "I componenti del comi- centrali, in quanto tali soggetti - analogamente ai
tato hanno diritto al rimborso delle spese, oltre depositari centrali già inclusi nell'articolo - sono
all'eventuale compenso stabilito dal Giudice Dele- sottoponibili alla liquidazione coatta amministra-
gato su istanza del Curatore o dei componenti del tiva bancaria alla luce del rimando all' articolo 79-
Comitato, nella misura non superiore al 20% bis decies del TUF da parte dell’articolo 79-sexies,
dell’onorario riconosciuto al Curatore" : la modi- comma 1, t.u.f. : in accoglimento delle condizioni
fica, che porterebbe ad aumentare l’ammontare poste la delega in materia di lca (art. 15, comma 1,
del compenso spettante al comitato dei creditori, lettera a) non viene esercitata, sicché anche l’art.
non pare in linea con l’art. 2, comma 1, lettera l) 295 nella versione originaria è stato eliminato.
della legge delega, che impone di ridurre i costi - All'articolo 295, comma 2, nella parte in cui
della procedura a vantaggio delle prospettive di prevede l’applicazione degli articoli 82-95 t.u.b. in
soddisfacimento per i creditori concorrenti. quanto compatibili, sarebbe opportuna una rifor-
- All’articolo 270 relativo all’apertura della liqui- mulazione volta a chiarire la sottoponibilità delle
dazione controllata valuti il Governo l'inserimento società fiduciarie iscritte nell'albo ex articolo 106
del principio per il quale la sentenza di liquida- t.u.b. esclusivamente all’articolo 113-ter t.u.b. : in
zione controllata delle start up innovative non accoglimento delle condizioni poste, la delega in
possa essere revocata per la sopravvenuta perdita materia di lca (art. 15, comma 1, lettera a) non
dei requisiti di cui agli art. 25 dl 179/2012 conver- viene esercitata, sicché anche l’art. 295 nella ver-
tito in l. 221/2012. La legge delega all’art 9 comma sione originaria è stato eliminato.
1, lettera m) chiede di attribuire anche ai creditori - All'articolo 295, comma 2, andrebbe poi chia-
e al pubblico ministero l'iniziativa per la conver- rita la portata del rinvio agli articoli 82-95 t.u.b.
sione in procedura liquidatoria, nei casi di frode o per le società fiduciarie diverse da quelle ricadenti
inadempimento. Ma le start up non sono assog- nell’ambito di applicazione dell’articolo 199 t.u.f.
gettabili a fallimento: la sentenza è pronunciata che sono sottoposte alla vigilanza di autorità di-
con riferimento alla situazione di fatto e di diritto verse dalla Banca d’Italia: in accoglimento delle
esistente in quel momento. L’irrilevanza di modi- condizioni poste la delega in materia di lca (art. 15,
fiche successive della situazione fattuale o giuri- comma 1, lettera a) non viene esercitata, sicché
dica consegue ai principi generali, che non con- anche l’art. 295 nella versione originaria è stato
sentono la “revoca” per fatti sopravvenuti delle eliminato.
sentenze passate in giudicato. La precisazione ri- - All'articolo 298, in materia di effetti dell’accer-
chiesta pare conseguentemente superflua. tamento giudiziario dello stato d’insolvenza, il
- All’articolo 275, recante “Esecuzione del pro- quale sancisce espressamente l’applicazione delle
gramma di liquidazione”, sarebbe opportuno so- disposizioni in materia di revocatoria fallimen-
stituire il comma 1 con il seguente “Il programma tare, con effetto dalla data del provvedimento di
di liquidazione è approvato dal giudice delegato ed accertamento dell’insolvenza (e non dal provvedi-
è eseguito dal liquidatore. Ogni sei mesi il liquida- mento di liquidazione coatta amministrativa.
tore riferisce al giudice delegato per iscritto sullo come previsto dalla vigente formulazione dell’ar-
stato dell’esecuzione” e, al comma 5, sopprimere ticolo 203 l.f.), è necessario chiarire la portata ap-
le parole “senza indugio”: l’osservazione è stata plicativa dell’innovazione rispetto alla decorrenza
accolta con riferimento all’approvazione del giu- del dies a quo del periodo sospetto (se dalla data
dice delegato, mediante modifica dell’art. 272. La del provvedimento di avvio della liquidazione
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coatta amministrativa ovvero dalla data della di- - Con riguardo alle procedure di allerta e di com-
chiarazione giudiziale di insolvenza), tenuto conto posizione assistita della crisi valuti il Governo di
che l’articolo 82 t.u.b. rinvia a tale previsione : rivedere il "sistema delle soglie" di allarme il quale
l’osservazione è stata accolta. Si rinvia al com- può comportare il rischio di incorrere in numerosi
mento sull’articolo 299. falsi positivi e/o negativi travolgendo imprese
- All'articolo 358, comma 1, lettera a), è oppor- sane ma con difficoltà transitorie ovvero imprese
tuno prevedere che possano essere chiamati a le cui difficoltà, pur essendo reali, non emergono
svolgere le funzioni di curatore, commissario giu- dai dati di bilancio: non si reputa di poter acco-
diziale e liquidatore nelle procedure di cui al co- gliere l’osservazione. Le soglie sono state indivi-
dice della crisi e dell'insolvenza, anche i consulenti duate all’esito di articolate interlocuzioni con i
del lavoro: la scelta politica del Governo è stata creditori qualificati ed utilizzando gli esiti di una
quella di recepire l’osservazione. ricerca svolta da CERVED su richiesta del Mini-
- All'articolo 384, comma 1, lettera c), dopo le pa- stero della Giustizia. Si rinvia al commento all’art.
role "dal costruttore" sarebbe opportuno inserire 15 e all’AIR da cui emerge come il rischio di c.d.
le seguenti "o dall'assicurato" : l’osservazione è falsi positivi dovrebbe essere molto contenuto.
stata accolta, come illustrato nel commento all’ar- - Sempre in relazione alle procedure di allerta e
ticolo (divenuto) 385. di composizione assistita della crisi è opportuno
- All’articolo 389, comma 2, dopo le parole “pro- prevede un termine più congruo nel caso in cui la
cedure di cui al comma 1,” occorre aggiungere le soluzione conciliativa interessi imprese multi affi-
seguenti “compresi i procedimenti di liquidazione date: il termine, non superiore a sei mesi, è impo-
coatta amministrativa,”: la modifica proposta ap- sto dall’art. 4, comma 1, lettera b) della legge de-
pare superflua, in presenza del rinvio alle proce- lega; l’osservazione dunque non può essere ac-
dure di cui al comma 1 tra le quali vi è la lca. colta.
- All’articolo 13, dopo il comma 2, è opportuno - In relazione al potenziamento delle regole di
precisare che: “2-bis. Per i soggetti di cui all’arti- governance, è opportuna una riformulazione
colo 300, comma 1, gli indici di cui al comma 1 dell'articolo 378, nella parte in cui, nel modificare
sono elaborati dall’Autorità di vigilanza ed appro- l'articolo 2477 c.c. prevede fra i requisiti che deter-
vati con decreto del Ministero dello Sviluppo eco- minano l'obbligo di nominare l'organo di con-
nomico”: la modifica è superflua poiché è già pre- trollo, anche il superamento per due esercizi con-
vista l’approvazione del MISE. Quanto alle speci- secutivi del limite di 10 dipendenti occupati in me-
ficità delle imprese soggette a lca, l’art. 13 prevede dia durante l'esercizio, in quanto tale previsione
che si debba tener conto delle specifiche caratteri- potrebbe costituire un freno per la crescita dimen-
stiche dell’impresa e dell’attività svolta. sionale delle società interessate: la modifica ri-
- Sarebbe opportuno più in generale dare attua- chiesta contrasta con l’art. 14, comma 1, lettera g)
zione alla legge delega nella parte in cui richiede della legge delega.
l'adozione di norme in tema di specializzazione dei - Infine tenuto conto della gravità delle sanzioni
giudici addetti alla materia fallimentare: la scelta penali previste per il debitore e per i componenti
politica è di non esercitare la delega. dell'organismo di composizione della crisi, di cui
- Valuti il Governo l'opportunità di integrare lo agli articoli 344 e 345, sarebbe opportuno preve-
schema recependo, nel quadro della più ampia re- dere che nell'ambito della procedura di composi-
visione delle regole di diritto internazionale pri- zione della crisi sia data adeguata notizia delle
vato in materia fallimentare, i principi della Legge possibili responsabilità anche penali, conseguenti
Modello sull'insolvenza transfrontaliera adottata alla violazione delle disposizioni che regolamen-
dalla Commissione delle Nazioni Unite per il di- tano tale procedura: i destinatari della sanzione
ritto commerciale internazionale nel 1997 la quale sono professionisti qualificati, iscritti in un albo.
detta regole di soft law per consentire il coordina- L’iscrizione presuppone anche che essi abbiano
mento transfrontaliero tra procedure aperte nei assolto specifici obblighi di formazione. Sembra
confronti di debitori insediati in più giurisdizioni dunque superflua una disposizione ad hoc, priva
: la legge delega impone di tener conto dei principi di contenuto precettivo e diretta solo a richiamare
della model law elaborati in materia di insolvenza. la loro attenzione sui doveri inerenti all’incarico.
Tuttavia, la genericità dell’espressione, conside- Non si reputa, dunque, di accogliere l’osserva-
rato anche che la model law elaborata dall’Unci- zione.
tral non prevede solo principi in materia di giuri-
sdizione e rapporti tra procedure, ma anche, ad Quanto alle Commissioni Bilancio, la V Commis-
esempio, di accesso alle procedure, si ritiene che sione della Camera dei Deputati ha espresso pa-
la delega non autorizzi a modificare le norme della rere favorevole, mentre l’omologa Commissione
legge n.218 del 1995, ma imponga soltanto, al le- del Senato non ha espresso il proprio parere nel
gislatore delegato, di scegliere, tra più soluzioni termine di legge.
possibili nell’attuazione di specifici principi di de-
lega, quella maggiormente conforme alla model
law.
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E’ pervenuto, infine, il parere del Consiglio di gli indici di natura finanziaria debbano essere in-
Stato, reso ai sensi dell’art. 17, comma 25, lettera dividuati considerando “in particolare” e non
a) della legge 15 maggio 1997, n.127. “esclusivamente” determinati indicatori.
Al di là dei suggerimenti di drafting, che sono stati 4. Con riferimento all’art. 18, comma 3, che im-
recepiti, è utile dar conto degli ulteriori, principali, pone all’OCRI di tener conto, nelle procedure di
rilievi svolti, che vengono di seguito sintetica- allerta, dei crediti vantati dall’imprenditore nei
mente riportati, accompagnati da un breve com- confronti della P.A., se attestati da un professioni-
mento. sta indipendente, il Consiglio di Stato suggerisce
1.All’art. 1, comma 3, l’inciso “in quanto compati- «di prevedere che, in casi del genere, almeno
bili con quanto disposto dal presente codice” è quando l’attestazione provenga dal professionista
stato eliminato ed è stato così accolto il suggeri- indipendente, i crediti in questione debbano es-
mento del Consiglio di Stato. sere, in qualche modo, documentati, oltre che ‘at-
2.Con riferimento all’art. 10, si legge nel parere testati’». Il suggerimento è stato recepito, come il-
che «il secondo comma stabilisce che “Gli organi lustrato nel commento alla norma.
di cui al comma 1 (organi di gestione, controllo o 5. Con riferimento all’art. 20, comma 2, che stabi-
assistenza delle procedure disciplinate dal pre- lisce che il procedimento è regolato dagli articoli
sente codice) assegnano un domicilio digitale, da 54 e 55 in quanto compatibili il Consiglio di Stato
utilizzare esclusivamente per le comunicazioni invita il Governo, «al fine di evitare dubbi e pro-
inerenti alla procedura ...”. Al riguardo, si suggeri- blemi applicativi, valuti il legislatore delegato se
sce di chiarire cosa si intende con il termine ‘asse- eliminare tale inciso (“in quanto compatibili”) o
gnano’, e precisare le modalità e le garanzie con le stabilire quali regole si debbano seguire in caso di
quali tali organi provvedono al riguardo, creando, ‘incompatibilità’, dettando la disciplina alterna-
assegnando e comunicano ai soggetti interessati i tiva, applicabile nei casi in cui non sia possibile ri-
domicili digitali, oltre a chiarire a carico di chi ri- spettare quanto stabilito dagli articoli 54 e 55». Si
mangano le eventuali spese per la gestione del do- reputa inopportuno intervenire sulla disposizione.
micilio stesso». Si è provveduto a modificare l’art. Il rinvio agli articoli 54 e 55 riguarda esclusiva-
10, sostituendo il verbo “assegnare” con il verbo mente le norme procedurali, sicché, sul punto, la
“attivare” e chiarendo che le spese relative sono a disposizione pare sufficientemente chiara. La pre-
carico della massa. cisazione secondo la quale detto rinvio opera nei
3. Con riferimento all’art. 13, comma 3, si legge limiti della compatibilità si rende necessaria in
che «considerata la delicatezza e le ricadute di tale quanto i due articoli regolano sia le misure caute-
procedura (ai fini della presunzione della sussi- lari che quelle protettive e si applicano anche al
stenza di uno stato di crisi dell’impresa), la quale, procedimento di apertura del concordato preven-
in sostanza, consente all’impresa di evitare l’appli- tivo e di omologazione degli accordi di ristruttura-
cazione degli indici elaborati in via generale (dal zione. Le due disposizioni, tuttavia, contengono
Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed previsioni applicabili a tutti i procedimenti, altre
esperti contabili) e di configurare indici ‘persona- espressamente applicabili solo ad alcuni, sicché,
lizzati’ in rapporto alla propria specificità, si ri- nel complesso, non pare possano sorgere dubbi
chiama l’attenzione sull’esigenza prevedere che interpretativi.
tale previsione sia in linea con gli indici di natura 6. Con riferimento all’ultimo comma dell’articolo
finanziaria di cui all’art. 4, co. 1, lett. h), della legge 27 che stabilisce che “l’attuazione delle disposi-
n. 155/2017, da individuare considerando, in par- zioni di cui al presente articolo avviene nei limiti
ticolare, il rapporto tra mezzi propri e mezzi di della dotazione organica del personale ammini-
terzi, l'indice di rotazione dei crediti, l'indice di ro- strativo e di magistratura”, il Consiglio di Stato in-
tazione del magazzino e l'indice di liquidità». Si vita il legislatore delegato «ad eliminare tale di-
evidenzia che l’utilità della disposizione consiste sposizione per evitare di far sorgere il dubbio che
proprio nel consentire ad imprese che ritengano, l’applicazione pratica della normativa in esame, e
motivatamente, che gli indici elaborati per la ge- quindi l’attuazione della legge, dipenda della do-
neralità delle imprese non consentano di cogliere tazione organica degli uffici giudiziari interes-
le loro specificità, di proporne altri, ritagliati sulla sati». La disposizione è stata più opportunamente
loro struttura e sulla natura ed oggetto della loro inserita, come comma 2, nell’art. 391.
attività, sicché ove anche detti indici venissero ri- 7. Con riferimento all’art. 48, comma 5, che pre-
condotti ai medesimi criteri sarebbe la stessa ratio vede che “Il tribunale omologa gli accordi di ri-
della previsione a risultare vanificata. Peraltro, si strutturazione anche in mancanza di adesione da
osserva che la disposizione consente di adottare parte dell'amministrazione finanziaria quando l'a-
indici diversi da quelli elaborati dal Consiglio na- desione è decisiva ai fini del raggiungimento delle
zionale dei dottori commercialisti, ma ferma la percentuali di cui all'art. 57, comma 1, e 60 comma
loro idoneità a far ragionevolmente presumere 1 e quando, anche sulla base delle risultanze della
l’esistenza di uno stato di crisi, come definito relazione del professionista indipendente, la pro-
dall’art. 2, comma 1, lettera a) e che come eviden- posta di soddisfacimento della predetta ammini-
zia anche il Consiglio di Stato, la legge prevede che strazione è conveniente rispetto all'alternativa
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liquidatoria”, il Consiglio di Stato richiama l’atten- ulteriormente precisato in questa relazione, nel
zione « sul rispetto del principio di uguaglianza, commento alla norma.
posto che si prevede di riservare ad uno dei credi- 11. Con riferimento all’art. 84, si è accolto l’invito
tori (l’amministrazione finanziaria) un tratta- a rendere le previsioni contenute nel comma 3
mento diverso da quello previsto per gli altri cre- omogenee rispetto a quelle contenute nel comma
ditori, in relazione all'adesione prevista ai fini del 2. Nel parere si legge, tuttavia, che si è «inteso li-
raggiungimento delle percentuali di cui all'art. 57, mitare l’ammissibilità del concordato in conti-
comma 1 (accordi di ristrutturazione dei debiti) e nuità ai soli casi in cui i creditori vengano soddi-
dell’art. 60 comma 1 (accordi di ristrutturazione sfatti in misura prevalente dal ricavato prodotto
agevolati)». Si tratta di previsione volta a superare dalla continuità aziendale, diretta o indiretta, ivi
ingiustificati resistenze alle soluzioni concordate, compresa la cessione del magazzino. Valuti il Go-
spesso registrate nella prassi; la diversità di trat- verno l’opportunità di riprodurre testualmente
tamento rispetto agli altri crediti si giustifica in l’indicazione della delega, che facendo riferimento
quanto si tratta di crediti della collettività ed in alla sola ipotesi, disciplinata dal legislatore dele-
quanto la disposizione, subordinando l’omologa- gante, di concordato misto con continuità azien-
zione ad una valutazione di convenienza, non ar- dale e nel contempo la liquidazione dei beni non
reca a detti crediti nessuna lesione. Semmai essa è funzionali all’esercizio dell’impresa, parrebbe
volta ad attuare il principio di buona amministra- escludere l’esistenza di spazi di operatività di ulte-
zione, concorrendo all’efficienza dell’attività di ri- riori entrate diverse dai cespiti conseguenti a ven-
scossione. dita di beni, ancorché reimmessi, in base al piano
8. Con riferimento alle osservazioni inerenti agli e proposta di concordato, nel ciclo produttivo, an-
artt. 54 e 55, si rinvia al punto p) delle osservazioni dando così a supportare la continuità aziendale».
svolte dalla Commissione Giustizia della Camera. L’osservazione non può essere condivisa. Il “ma-
9. Con riferimento agli articoli 56 e 57, i suggeri- gazzino” è costituito proprio dai beni prodotti
menti contenuti nel parere sono stati sostanzial- dall’impresa in attività, sicché correttamente il ri-
mente accolti e di ciò si dà atto nel commento sui cavato della cessione di tali beni va ascritto ai
singoli articoli. Con riferimento, invece all’art. 58, flussi derivanti dalla continuità. Quanto alla pre-
comma 2, il Consiglio di Stato ha osservato po- sunzione di prevalenza introdotta al comma 3, si
trebbe essere opportuno «circoscrivere la portata rinvia a quanto esposto in relazione all’analoga os-
dell’art. 58, comma 2, che consente di apportare servazione svolta dalla Commissione Giustizia del
modifiche sostanziali al piano anche successive Senato in riferimento a tale previsione. Si è invece
all’omologazione, con ciò eliminando il vaglio giu- provveduto alla riformulazione del comma 4, sì da
diziale sulle stesse, fermo restando quello del pro- renderlo di più agevole lettura, specificando che
fessionista indipendente, onde evitare abusi nel l’apporto di risorse esterne deve incrementare il
ricorso alle stesse». Non si condivide tale conclu- soddisfacimento dei creditori chirografari del 10%
sione, considerato che i creditori possono pro- di quanto essi potrebbero conseguire in caso di
porre opposizione al tribunale ai sensi dell’art. 48 apertura della liquidazione giudiziale.
una volta che abbiano avuto notizia delle modifi- 12. Con riferimento all’art. 87, il Consiglio di Stato
che apportate al piano concordatario dopo l’omo- rileva che la norma prevede che «il piano indichi
logazione. “le azioni risarcitorie e recuperatorie esperibili”.
10. Con riferimento all’art. 61, riguardante gli ac- Non figura più il riferimento alle azioni revocato-
cordi di ristrutturazione ad efficacia estesa e, in rie, espressamente contemplate nell’art. 172 della
particolare al comma 5, che disciplina gli accordi L.F., ancorché limitatamente a quelle esperibili
a efficacia estesa verso creditori finanziari, che nei confronti dei terzi. Ove ciò non risponda ad
rappresentino almeno la metà dell’indebitamento una precisa scelta del legislatore, della quale non
complessivo dell’imprenditore, si legge nel parere si è rinvenuta traccia nelle relazioni a corredo del
che « in tale ipotesi, che in relazione illustrativa provvedimento, si suggerisce di reinserire la rela-
viene esplicitata come aver “ribadito” la persi- tiva previsione». Si osserva che l’art. 172 della
stenza dell’istituto, non risulta tuttavia chiaro se legge fallimentare disciplina la relazione del com-
valga comunque la percentuale del 75 % di cui ai missario giudiziale. La previsione corrispondente
commi precedenti, ovvero se si tratti di una scelta è l’art. 105, comma 2, che continua a prevedere
interamente derogatoria. Eccezionalmente, peral- che, in questa sede, il commissario debba riferire
tro, in tale ipotesi viene ammessa l’applicabilità sulle azioni revocatorie esercitabili.
anche in caso di concordato liquidatorio. Valuti il 13. Quanto all’articolo 95, sono stati accolti pres-
Governo se ciò possa considerarsi compatibile con soché tutti i suggerimenti, come illustrato nel
le indicazioni della delega di “estendere” il regime commento alla norma. Si è tuttavia preferito man-
di efficacia imposta preesistente, laddove si è in- tenere il limite attualmente previsto dall’art. 95,
teso in realtà mantenerne uno comunque diversi- comma 5, secondo cui l’impresa in concordato può
ficato anche nei presupposti, senza che ne ven- partecipare alle procedure di affidamento anche
gano neppure esplicitate le ragioni in relazione il- se facente parte di un raggruppamento tempora-
lustrativa». Sul punto, si rinvia a quanto neo di imprese, purché non rivesta la qualità di
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mandataria, considerato che si tratta pur sempre Equitalia Giustizia s.p.a., in conformità a quanto
di un’impresa soggetta alla vigilanza del commis- previsto dall’articolo 2 del decreto legge 16 settem-
sario giudiziale e del tribunale e che necessita di bre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni,
autorizzazione per il compimento di una serie di dalla legge 13 novembre 2008, n. 181”. Siffatta di-
atti. Inoltre, si è accolto il suggerimento di modi- stinzione evidenzierebbe il diverso regime tra il
ficare, coordinandolo alla disciplina dell’art. 95, periodo di vigenza del conto corrente intestato alla
l’art. 110 del codice dei contratti pubblici e, di con- procedura di liquidazione ed il periodo successivo
seguenza, per ragioni di indispensabile coordina- alla chiusura della procedura ed al versamento sul
mento, l’art. 80 del medesimo codice. I contenuti “Fondo unico giustizia”». Tuttavia, si osserva che
dell’intervento, che ha comportato l’introduzione la disposizione riproduce il disposto dell’art. 34,
del nuovo art. 372 e portato il numero complessivo terzo comma, della legge fallimentare, come mo-
degli articoli di cui si compone il codice a 391, sono dificato dall'art. 1, comma 472, della legge 27 di-
illustrati nel commento alla norma. cembre 2017, n. 205, con effetto dal 1° gennaio
14. Con riferimento all’art. 109, il Consiglio di 2018 e non ha creato dubbi di carattere interpre-
Stato osserva che potrebbe essere opportuno «in- tativo.
dicare la sorte, ai fini del computo del quorum, Secondo il Consiglio di Stato, sarebbe inoltre op-
della posizione dei creditori non votanti. In rela- portuno «collocare l’ultimo inciso del comma 4
zione all’ammissibilità al voto del creditore propo- (“La disposizione acquista efficacia a decorrere dal
nente o della società da lui controllata, control- novantesimo giorno successivo alla pubblicazione
lante o sottoposta a comune controllo, nell’ipotesi nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento del re-
di avvenuto inserimento in apposita classe sponsabile dei servizi informativi automatizzati
(comma 6), si suggerisce di chiarire meglio in Re- del Ministero della giustizia, da adottarsi entro un
lazione illustrativa le ragioni della ritenuta com- anno dall’entrata in vigore del presente codice, at-
patibilità con l’obbligo di escludere dal voto e dal testante la piena funzionalità dei sistemi di tra-
computo delle maggioranze i creditori in conflitto smissione”) in apposita disposizione inserita nel
di interesse, cui fa generico riferimento l’ultima Titolo X (“Disposizioni per l’attuazione del codice
frase del comma 5 (cfr. sul punto Cass., SS.UU.,27 della crisi e dell’insolvenza, norme di coordina-
luglio 2018, n. 17816). Quanto detto anche allo mento e disciplina transitoria”), apparendo prefe-
scopo di fornire una lettura armonica di un si- ribile la collocazione in unico titolo di tutte le
stema nel quale la situazione di conflitto viene ri- norme regolanti l’entrata in vigore e la decorrenza
solta talora con l’esclusione dal voto, talaltra con dell’efficacia delle singole norme». Anche in que-
la suddivisione in classi». Quanto al primo rilievo, sto caso, si ritiene di non accogliere la proposta,
il meccanismo di voto pare essere adeguatamente apparendo l’attuale collocazione della disposi-
disciplinato, giacché la proposta è approvata se zione concorrere ad una maggiore chiarezza del
votano a favore della stessa i creditori che rappre- testo.
sentano la maggioranza dei crediti ammessi al 16. Con riferimento all’art. 211, che disciplina
voto, essendo dunque irrilevante, ai fini del quo- l’esercizio dell’impresa assoggettata a liquidazione
rum, la partecipazione o meno alle operazioni di giudiziale da parte del curatore, osserva il Consi-
voto. L’apparente distonia tra il comma 5 ed il glio di Stato che «la norma mantiene il silenzio
comma 6 si spiega perché nell’ipotesi disciplinata dell’art. 104 sul noto problema della possibilità
dal comma 6 la situazione di conflitto di interessi per l’impresa in esercizio provvisorio di conclu-
non è originaria ed inerente ai rapporti tra debi- dere ex novo ovvero di proseguire contratti pub-
tore e creditore, ma deriva dall’aver formulato una blici, disciplinati dal codice dei contratti di cui al
proposta concorrente. Si è dunque inteso non pe- vigente d. lgs. 18 aprile 2016 n.50, né la legge de-
nalizzare il creditore proponente, bilanciando tale lega contiene alcuna disposizione in proposito.
facoltà con la previsione dell’obbligatoria forma- Come già osservato, in materia dispone attual-
zione di una classe. mente l’art. 110 comma 3 del d. lgs. 50/2016, nel
15. Con riferimento alla liquidazione giudiziale, testo che, per comodità, si riporta nuovamente: “Il
sono stati accolte le proposte del Consiglio di Stato curatore del fallimento, autorizzato all'esercizio
in relazione agli articoli 121, 124, 125, 130, 139 e provvisorio, ovvero l'impresa ammessa al concor-
145, come illustrato nel commento alle singole dato con continuità aziendale, su autorizzazione
norme. Nel parere si legge, con riferimento all’art. del giudice delegato possono: a) partecipare a pro-
131, che sarebbe preferibile scindere il comma 3 cedure di affidamento di concessioni e appalti di
«in due distinte disposizioni, separate dal punto lavori, forniture e servizi ovvero essere affidatario
od eventualmente con comma aggiunto, in modo di subappalto; b) eseguire i contratti già stipulati
che risultino i seguenti periodi: “Il prelievo delle dall'impresa fallita o ammessa al concordato con
somme è eseguito su copia conforme del mandato continuità aziendale”.
di pagamento del giudice delegato.”;“Per le In proposito, la dottrina ha ritenuto non pratica-
somme non ritirate, nel periodo di intestazione bile che il curatore autorizzato all’esercizio provvi-
“Fondo unico giustizia” del conto corrente il pre- sorio possa essere ulteriormente autorizzato a
lievo delle somme è eseguito su disposizione di partecipare ad una procedura ad evidenza
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pubblica, per il carattere sostanzialmente conser- concordato fallimentare nel r.d. n.267 del 1942.
vativo e liquidatorio dell’esercizio provvisorio L’assimilazione prospettata tuttavia è in parte im-
stesso, volto a conservare il valore aziendale in vi- possibile – si osserva, a titolo d’esempio, che nel
sta della liquidazione e non ad assumere nuovi ri- concordato liquidatorio giudiziale non esiste il
schi, nonché per la precarietà dello stesso, che può commissario giudiziale- e comunque non oppor-
cessare in ogni momento. Più praticabile invece è tuna, date le profonde diversità che sussistono tra
stata considerata la prosecuzione di contratti già i due istituti, giacché l’uno –il concordato preven-
in corso, considerato da un lato che si tratta di tivo- è diretto a gestire in modo tempestivo e “ne-
svolgere una più semplice valutazione di conve- goziale” una situazione di crisi o insolvenza; l’altro
nienza economica, e dall’altro lato che un’interru- costituisce una modalità di chiusura della proce-
zione potrebbe arrecare un danno. dura di liquidazione giudiziale.
Identiche considerazioni si possono svolgere in 19. Con riferimento agli articoli 278 e 279, il pa-
termini di principio per l’esercizio dell’impresa in rere «rimette al Ministero la valutazione circa
liquidazione, anche se per esso è scomparsa la l’opportunità di una maggior coordinamento tra
qualifica di “provvisorio”; si segnala peraltro che l’applicazione dell’esdebitazione all’esito della
la problematica, con riguardo limitato al concor- procedura liquidatoria agli enti collettivi assogget-
dato in continuità, è affrontata dall’art. 95 della tati ad una procedura di liquidazione giudiziale
bozza, e pertanto si rimanda alle osservazioni re- con le disposizioni che prevedono la cancellazione
lative. Ci si limita in questa sede a suggerire l’ag- della società (cui segue l’estinzione) a seguito del
giunta all’articolo in esame di un comma 9, per cui decreto di chiusura della procedura». Tuttavia, gli
esso “non si applica ai contratti disciplinati dal co- articoli 279 e 280 consentono l’esdebitazione o nel
dice dei contratti pubblici”, rinviando quindi alla corso della liquidazione giudiziale o contestual-
disciplina speciale per essi stabilita». Il suggeri- mente alla chiusura, sicché deve escludersi che il
mento, peraltro conforme ad una delle osserva- rapporto tra la disciplina dell’esdebitazione e l’art.
zioni espresse dalla Camera, è stato in sostanza ac- 233 possa dare origine a problemi di carattere ap-
colto, attraverso l’aggiunta all’art. 211 del comma plicativo.
9, che espressamente esclude che il curatore auto- 19. Con riferimento alle disposizioni del titolo VI,
rizzato all’esercizio dell’impresa possa partecipare concernenti i gruppi di imprese, il Consiglio di
a nuove procedure di affidamento. Stato ha suggerito, con riferimento all’articolo
17. Con riferimento all’art. 213, si legge che «la 284, comma 3, «di aggiungere, dopo la parola
norma innova rispetto all’art. 104 ter anche nella “passive”, la virgola al posto del punto e di seguito
parte in cui, nel quadro di un rafforzamento dei la seguente espressione: “salvo quanto previsto
poteri dell’organo, prevede che il Giudice delegato dal successivo art. 285, comma 1”. La ratio dell’in-
autorizzi non più genericamente “gli atti con- ciso è quella di richiamare l’attenzione dei credi-
formi” al programma, ma “i singoli atti liquida- tori in ordine all’eventualità che i piani di gruppo
tori” sempre in quanto ad esso conformi. Per man- possano prevedere operazioni contrattuali e orga-
tenere la possibilità di uno svolgimento più celere nizzative, ivi inclusi i trasferimenti di risorse in-
e snello di procedure di modesta complessità, che fragruppo, necessarie per la continuità aziendale
nella pratica sono notoriamente la maggioranza, si di talune soltanto delle imprese», proposta che
suggerisce tuttavia di consentire espressamente al non può essere accolta, giacché potrebbe apparire
Giudice delegato di autorizzare gli atti “anche per una deroga alla regola posta dall’art. 3, comma 1,
categorie o tipologie”». La disposizione assicura lettera d) della legge delega che prevede, senza ec-
un più penetrante controllo da parte del giudice cezioni, che le masse attive e passive debbano ri-
delegato ed elimina i dubbi interpretativi ai quali manere distinte. Scrive, inoltre, il Consiglio di
aveva dato origine l’espressione “atti conformi”, Stato, che, all’art. 285, dopo il comma 4, si do-
sicché si ritiene di non dover accogliere il suggeri- vrebbe «creare un comma 5 per inserirvi l’ultimo
mento. capoverso del comma 4: “Il tribunale omologa il
18. Il parere del Consiglio di Stato contiene anche concordato se esclude la sussistenza di un pregiu-
numerosi suggerimenti concernenti la disciplina dizio in considerazione dei vantaggi compensativi
del concordato nella liquidazione giudiziale, che derivanti alle singole società dal piano di gruppo”.
rappresenta l’istituto corrispondente all’attuale In questo modo si avrebbe simmetria espositiva
concordato fallimentare, tesi, in prevalenza, ad rispetto ai precedenti commi 2 e 3, dove le conte-
uniformarne la disciplina a quella del concordato stazioni e l’omologazione sono disciplinate in
preventivo. In effetti, l’articolato, anche in consi- modo separato per i creditori, quindi sembrerebbe
derazione dei limiti posti dalla legge delega, che, opportuno che così fosse anche per i soci». Così
all’art. 7, comma 10, lettera d), prevede unica- facendo, però, verrebbe meno, quale termine di
mente che debbano essere incentivate le proposte paragone, il riferimento a ciò che il singolo credi-
da parte di creditori e di terzi e del debitore, ove tore potrebbe conseguire dalla liquidazione giudi-
questi apporti risorse che incrementino in modo ziale della società sua debitrice, il che non pare
apprezzabile l’attivo, costituisce, in sostanza, la coerente con la regola richiamata, che impone di
mera riscrittura delle norme che disciplinano il mantenere fermo il principio dell’autonomia delle
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masse. Si ritiene, dunque, di non accogliere la pro- carattere penale”. E’ quindi opportuno che su que-
posta. Le modifiche proposte relativamente agli ste specifiche ragioni e sull’oggetto e funzione
articoli 287 e 289 non sono di carattere mera- della confisca nei confronti degli enti, sia appro-
mente lessicale e, ove accolte, potrebbero determi- fondita la riflessione per non indurre perplessità
nare problemi di coordinamento con la disciplina circa il rispetto della legge delega. Aver fatto coin-
complessiva del titolo VI. cidere le “ragioni di preminente tutela di interessi
20. Con riferimento alla disciplina penale, il Con- di carattere penale”, id est i motivi della deroga al
siglio di Stato, si occupa anche della disciplina principio base, con quelle che presiedono all’ap-
sulla responsabilità amministrativa delle persone plicazione dell’opposto principio in materia di se-
giuridiche, delle società e delle associazioni anche questri legati alla responsabilità delle persone fisi-
prive di personalità giuridica, di cui al decreto le- che, è operazione che rischia di confondere i piani
gislativo 8 giugno 2001, n. 231. Premette che il e dare consistenza ai già profilati dubbi di costitu-
comma 2 dell’art. 13 della legge delega «fissa quale zionalità». Le considerazioni esposte in relazione
principio direttivo quella del “rispetto del princi- alle osservazioni, di segno opposto, espresse dalla
pio di prevalenza del regime concorsuale, salvo Commissione Giustizia della Camera, riportate
che ricorrano ragioni di preminente tutela di inte- sotto la lettera a), inducono a confermare la scelta
ressi di carattere penale”, ictu oculi antitetico ri- già attuata e dunque a non dare seguito alla solle-
spetto a quello dettato per le misure cautelari reali citazione del Consiglio di Stato.
legate alla responsabilità penale delle persone fi- 20. Con riferimento all’art. 351, il Consiglio di
siche, come visto basato sulla prevalenza del se- Stato espone che la norma «individua i parametri
questro sulla procedura concorsuale» e segnala per la fissazione degli importi spettanti all’OCRI e
come problematica la scelta di non esercitare la la suddivisione di essi tra ufficio del referente e
delega sul punto. componenti del collegio degli esperti, distin-
«In quest’ultima infatti si fa un netto e inequivoco guendo in relazione al grado di avanzamento rag-
riferimento al principio di prevalenza della proce- giunto della procedura (mancata comparizione
dura concorsuale, che dovrebbe tradursi in una re- del debitore; sola audizione del debitore; svolgi-
gola simile quella dettata dagli artt. 318 e 319 per mento della composizione assistita). Per la terza
i sequestri cautelari e conservativi, secondo la ipotesi vengono richiamati i compensi ed i rim-
quale, in sintesi, in pendenza della procedura di li- borsi previsti dagli artt. 14, 15 e 16 del d.m.
quidazione giudiziale non dovrebbe potersi di- 202/2014 (in tema di organismi di composizione
sporre sequestro. L’aver affermato o perpetuato, della crisi da sovraindebitamento, attuativo
nella specie, un principio opposto potrebbe ri- dell’art. 15 della legge 3/2012) “in quanto compa-
schiare di essere considerato come una violazione tibili”. Appare opportuno, stante il carattere di
delle legge delega più che una mancata attuazione. principio della disposizione, analogicamente va-
E’ pur vero che la ratio che presiede al diverso te- lido anche per l’OCRI, che venga richiamato anche
nore del comma 2 dell’art. 13 della legge delega, l’art. 17, comma 1, del suddetto d.m., che dispone
rispetto a quanto previsto nel comma 1 non è del l’unicità del compenso in caso di successione
tutto perspicua. Essa potrebbe a ben vedere risie- nell’incarico di più organismi». Non si condivide
dere nel fatto che la confisca prevista dall’art. 19 l’osservazione. Mentre in uno stesso circondario
del d.lgs. n.231 del 2001 (cui il sequestro previsto possono essere costituiti più OCC ed è il debitore
dall’art. 53 cit. è strumentale) sia una vera e pro- a scegliere di quale organismo avvalersi, sicché è
pria sanzione principale, obbligatoria ed auto- possibile la successione di più organismi nell’ese-
noma (sul punto si veda SSUU 11170/2015) frutto cuzione del mandato, non è così per l’OCRI che è
della specialità di un sistema punitivo che supera costituito per legge presso ciascuna camera di
il principio societas deliquere et puniri non potest, commercio ed è competente inderogabilmente per
per la quale rileva, giusto quanto affermato dalle le procedure di allerta che riguardano debitori
SSUU cit., l’art.27 del d.lgs 231/2001. Ai sensi di aventi sede legale nell’ambito territoriale delle ca-
tale ultima disposizione “I crediti dello Stato deri- mere di commercio.
vanti degli illeciti amministrativi dell'ente relativi 21. Con riferimento all’art. 353, che prevede l’isti-
a reati hanno privilegio secondo le disposizioni del tuzione di un osservatorio permanente sull’effi-
codice di procedura penale sui crediti dipendenti cienza delle misure di allerta delle procedure di
da reato. A tale fine, la sanzione pecuniaria si in- composizione assistita della crisi d’impresa, il
tende equiparata alla pena pecuniaria”. Dunque Consiglio di Stato ha suggerito di evitare la formu-
“privilegio” e non prevalenza con stralcio dalla lazione ottativa (“può istituire”), giacché «non
massa attiva come invece previsto per la confisca pare che, nel caso, la soluzione da adottare sia
di cui all’art.321 comma 2 c.p.p.. quella della facoltatività della istituzione, anche in
Ad ogni modo, la legge delega fa espresso riferi- considerazione dell’importanza che l’organo as-
mento alla “prevalenza della procedura concor- sume nel codice, visto che gli artt. 354 e 355 danno
suale”, e in funzione derogatoria rispetto al prin- per scontato che l’osservatorio esista e fornisca le
cipio di prevalenza della procedura concorsuale, indicazioni all’adeguamento dei parametri di cui
alle “ragioni di preminente tutela di interessi di all’art. 15, ed all’elaborazione della relazione al
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Parlamento), e che non vi sono previsioni per re- incertezza derivante, poi, dalla abrogazione così
perire altrimenti tutti i dati necessari». L’osserva- determinata anche delle norme penali contenute
zione è stata condivisa e recepita. nelle leggi abrogate, è fugata dal principio di con-
22. Con riferimento all’art. 354, l’osservazione è tinuità nelle fattispecie criminose esplicitamente,
condivisa ed è stata accolta. e correttamente, richiamato nella relazione illu-
23. Con riferimento all’art. 357, il Consiglio di strativa e di cui è puntuale declinazione il comma
Stato osserva che la norma demanda ad un rego- 3 dell’art. 389, classica ipotesi di abrogatio sine
lamento ministeriale, ai sensi dell’art. 17, comma abolitio (si vedano, su questioni analoghe, le sen-
3, della legge 400/1988, la disciplina del funzio- tenze delle SSUU n. 19601/2008 e 25887/2003).
namento dell’albo di cui all’art. 356. Si legge nel A tutto concedere, al fine di sgombrare il campo
parere che «la elencazione dei contenuti del rego- da ogni residuo dubbio in materia penale, po-
lamento organizzativo, limitata alle modalità di trebbe farsi espresso riferimento, nella disposi-
iscrizione, sospensione e cancellazione dall’albo e zione abrogatrice delle due leggi, alla “salvezza de-
di esercizio del potere ministeriale di vigilanza, gli effetti di cui al comma 3 dell’art. 389”».
non contempla le (altre) modalità organizzative Come spiegato sopra, in ragione della mancanza
che possono presumersi necessarie per l’attiva- di ogni delega per la riforma dei reati fallimentari,
zione ed il funzionamento di uno strumento nuovo e sull’assunto che debba restare “ferma la conti-
(dotazione di personale, sede e incardinamento nuità delle fattispecie criminose” (art.2 legge
nella struttura burocratica, imputazione organica n.155 del 2017) - nonostante la nominale sostitu-
del potere di vigilanza, etc.). La formulazione do- zione dei termini fallimento e fallito con liquida-
vrebbe quindi essere opportunamente integrata in zione giudiziale e imprenditore in liquidazione
tal senso, o quanto meno resa non tassativa (“sono giudiziale - il decreto è volto a stabilire che al mo-
stabilite, in particolare: ...”). Tenuto conto della mento dell’entrata in vigore del codice della crisi e
clausola di invarianza finanziaria di cui all’art. dell’insolvenza, per i fatti di bancarotta commessi
390, fermo restando che è prevista la correspon- antecedentemente e tutte le volte che vengano in
sione di un contributo, occorre precisare chi e essere condotte collegate alle procedure concor-
come farà fronte, in prima applicazione, ai relativi suali per le quali è stabilita la perdurante applica-
costi. Per le stesse ragioni, sembra altresì oppor- zione della disciplina del r.d. n. 267 del 1942, ai
tuno che al comma 2 venga introdotta la precisa- sensi della disposizione transitoria di cui all’art.
zione che la determinazione, tenuto conto delle 390 (già 389), commi 1 e 2, si dovrà far riferi-
spese necessarie per il funzionamento dell’albo, mento agli illeciti penali contenuti nella legge fal-
dell’importo del contributo di iscrizione realizzi limentare (art.216 e ss. l.f.).
l’equilibrio finanziario della gestione dell’albo I commi 1 e 2 dell’art. 390 realizzano, in questa
stesso». L’osservazione viene accolta nella misura prospettiva, quel principio della ultrattività «di
in cui consente una possibile, ulteriore declina- cui il legislatore delegato ha fatto, in questo caso,
zione del contenuto del regolamento attuativo. buono e opportuno uso» come rilevato dallo
Quanto alle spese sostenute in una prima fase stesso Consiglio di Stato.
dall’amministrazione, è espressamente previsto In relazione, tuttavia, alla materia penale va ga-
che l’ammontare del contributo a carico degli rantita anche con riguardo alle procedure concor-
iscritti tenga conto delle spese già sostenute per la suali da definirsi secondo la legge fallimentare (ad
realizzazione dell’albo. esempio, procedure di fallimento pendenti alla
24. Infine, con riguardo alla successione di disci- data di entrata in vigore del decreto legislativo)
pline, il Consiglio di Stato suggerisce l’abroga- adeguata tutela, cosicché le disposizioni penali
zione sic et simpliciter della legge fallimentare e di della legge fallimentare rimangono applicabili e
quella sul c.d. sovraindebitamento, salva la disci- non sono pertanto espressamente abrogate nei li-
plina transitoria, osservando in proposito: «ri- miti di quanto disposto dalla disciplina transito-
guardo alla giustificazione della limitata previ- ria.
sione abrogativa, esposta nella relazione illustra- Si è cioè inteso perseguire, come già osservato in
tiva, va infatti precisato che l’effetto abrogativo – dottrina, la coesistenza di una «duplice normativa
per il quale, salvo diversa previsione, una norma penale nel settore della crisi d’impresa e dell’insol-
non è più applicabile ai comportamenti e agli atti venza (nuovo codice della crisi/legge fallimen-
successivi, restando applicabile a quelli adottati in tare); “doppio binario” che opererà fino al mo-
precedenza – non è assorbito o surrogato dall’esi- mento in cui troverà applicazione la disciplina pe-
stenza di una disciplina transitoria, nel caso det- nalistica della legge fallimentare in relazione a di-
tata dall’art. 389, secondo la quale alle procedure chiarazioni di fallimento anteriori all’entrata in vi-
pendenti o che conseguiranno ad atti di iniziativa gore del nuovo codice o le cui procedure siano
antecedenti all’entrata in vigore del codice conti- pendenti alla medesima data. Le disposizioni pe-
nua ad applicarsi la disciplina previgente (seppur nali della legge fallimentare del ’42 sono destinate
abrogata)». Con specifico riguardo agli effetti così ad esaurire la loro efficacia nel tempo, quando
dell’abrogazione in materia penale, il medesimo saranno chiuse in via definitiva le relative proce-
consesso ha osservato: «Qualunque dubbio o dure secondo la previgente normativa».
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Non si intende tacere il dato che il legislatore non assoggettare ai procedimenti di accertamento
possa imporre esiti intertemporali mediante la dello stato di crisi o insolvenza ogni categoria di
formula secondo cui resta ferma “la continuità debitore, persona fisica o giuridica, ente collettivo,
delle fattispecie criminose”, a fronte dell’avvenuta consumatore, professionista o imprenditore eser-
riformulazione delle fattispecie, che in campo pe- cente un’attività commerciale, agricola o artigia-
nale non si risolve mai in un’operazione neutra; si nale, con esclusione dei soli enti pubblici;
vuole, tuttavia, minimizzare ogni rischio interpre- recepire, ai fini della disciplina della competenza
tativo circa un intento di abolizione, derivante territoriale, la nozione definita dall’ordinamento
dall’attività di riscrittura imposta dal citato art.2 dell’Unione europea di «centro degli interessi
della legge di delega. principale del debitore»;
In particolare si tratta di guidare l’interprete nel dare priorità di trattazione alle proposte che com-
senso che le norme incriminatrici della legge falli- portino il superamento della crisi assicurando la
mentare continuano ad applicarsi anche dopo continuità aziendale, anche tramite un diverso im-
l’entrata in vigore del codice e che esse trovano i prenditore;
loro presupposti civilistici nel complesso norma- uniformare e semplificare, in raccordo con le di-
tivo recato dal regio decreto del 1942, applicabile sposizioni sul processo civile telematico, la disci-
ratione temporis alle procedure anteriori o pen- plina dei diversi riti speciali previsti dalle disposi-
denti all’atto dell’entrata in vigore del nuovo co- zioni in materia concorsuale;
dice. prevedere che la notificazione nei confronti del de-
25. Sempre con riferimento all’art. 390 (già 389), bitore degli atti delle procedure concorsuali e
nella parte in cui collega l’applicabilità della nuova dell’atto che dà inizio al procedimento di accerta-
disciplina all’esistenza, alla data di entrata in vi- mento dello stato di crisi abbia luogo obbligatoria-
gore, del deposito dell’atto di iniziativa destinato a mente all’indirizzo del servizio elettronico di reca-
sfociare nelle procedure di allerta e composizione pito certificato qualificato o di posta elettronica
della crisi o nelle procedure di regolazione della certificata del debitore risultante dal registro delle
crisi e dell’insolvenza, il Consiglio di Stato osserva imprese ovvero dall’indice nazionale degli indi-
che la «formulazione della disposizione non è li- rizzi di posta elettronica certificata delle imprese e
neare, in quanto il comma 2 non aggiunge altro a dei professionisti;
quello che già discende dal comma 1 (se vi è stato ridurre la durata e i costi delle procedure concor-
deposito della domanda, la procedura è pendente, suali;
e le procedure che seguono ai ricorsi consistono riformulare le disposizioni che hanno originato
appunto nella definizione dei ricorsi stessi, già contrasti interpretativi;
considerata dal comma 1)». In realtà, non si tratta istituire presso il Ministero della giustizia un albo
di esito scontato, giacché la procedura concor- dei soggetti destinati a svolgere, su incarico del tri-
suale si apre con la pronuncia della relativa sen- bunale, funzioni di gestione o di controllo nell’am-
tenza. Potrebbe dunque sorgere il dubbio che, ove bito delle procedure concorsuali, con indicazione
la sentenza sia stata pronunciata dopo l’entrata in dei requisiti di professionalità, indipendenza ed
vigore del codice, la relativa procedura sia comun- esperienza necessari per l’iscrizione;
que soggetta alla nuova disciplina (sul punto, si armonizzare le procedure di gestione della crisi e
veda Cass. n. 5294/2009). Non si è ritenuto, dun- dell’insolvenza dl datore di lavoro con le forme di
que, di accogliere il suggerimento. tutela dell’occupazione e del reddito dei lavora-
26. Con riferimento all’art. 374 (già 373), la norma tori.
è stata riformulata, al fine di evitare incertezze in-
terpretative. Procedura di allerta e di composizione
assistita della crisi
Parte prima. Titolo II. Capi I, II, III e IV.
Principi generali contenuti nella legge de- Tra i principali obiettivi della raccomandazione n.
lega (art. 2 legge 19 ottobre 2017, n. 155) 2014/135/UE vi è quello di “consentire alle im-
La riforma organica della disciplina delle proce- prese sane in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi
dure concorsuali si è attenuta ai seguenti principi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e pro-
generali, imposti dalla legge delega: seguire l’attività”.
sostituire il termine «fallimento» con l’espres- La necessità dell'ingresso anticipato in procedura
sione «liquidazione giudiziale»; dell'imprenditore in crisi è principio riconosciuto
introdurre una definizione dello stato di crisi, in- da tutti gli ordinamenti e fa parte dei principi ela-
tesa come probabilità di futura insolvenza, anche borati dall'UNCITRAL e dalla Banca Mondiale per
tenendo conto delle elaborazioni della scienza la corretta gestione della crisi d'impresa.
aziendalistica, mantenendo l’attuale nozione di L’importanza di questo obiettivo è molto evidente
insolvenza; poiché le possibilità di salvaguardare i valori di
adottare un unico modello processuale per l’accer- un’impresa in difficoltà sono direttamente pro-
tamento dello stato di crisi o di insolvenza del de- porzionali alla tempestività dell’intervento risana-
bitore e con caratteristiche di particolare celerità; tore, mentre il ritardo nel percepire i segnali di
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
una crisi fa sì che, nella maggior parte dei casi, revisione, se si tratta di impresa gestita in forma
questa degeneri in vera e propria insolvenza sino societaria.
a divenire irreversibile. Anche le caratteristiche salienti delle procedure di
Recenti studi hanno evidenziato l’incapacità delle allerta e composizione assistita della crisi sono
imprese italiane, per lo più medie o piccole im- state concepite in modo da incoraggiare l’impren-
prese, di promuovere autonomamente processi di ditore ad avvalersene.
ristrutturazione precoce, per una serie di fattori Si è, quindi, previsto che siano contrassegnate da
che ne riducono la competitività (sottodimensio- confidenzialità e si è preferito collocarle al di fuori
namento, capitalismo familiare, personalismo au- del tribunale, per evitare il rischio che l’intervento
toreferenziale dell’imprenditore, debolezza degli del giudice possa essere percepito dal medesimo
assetti di corporate governance, carenze nei si- imprenditore o dai terzi quasi come l’anticamera
stemi operativi, assenza di monitoraggio e di pia- di una successiva procedura concorsuale d’insol-
nificazione, anche a breve termine). venza.
Allo scopo di scongiurare la progressiva disper- Le procedure in esame non si applicano alle so-
sione del valore aziendale e per giungere a «mas- cietà quotate in borsa o in altro mercato regola-
simizzarne il valore totale per creditori, dipen- mentato e alle grandi imprese come definite dalla
denti, proprietari e per l’economia in generale», normativa dell’Unione europea, coerentemente
come prevede l’obiettivo principale posto nella con la previsione contenuta nell’art. 4, comma 1,
raccomandazione 2014/135/UE, (1° conside- lettera a) della legge delega
rando) è stata introdotta una fase preventiva di E’ prevista la possibilità per l’imprenditore di ot-
«allerta», volta ad anticipare l’emersione della tenere, in questa fase e rivolgendosi al tribunale,
crisi intesa come strumento di sostegno, diretto in misure protettive, volte ad impedire o paralizzare
prima battuta ad una rapida analisi delle cause del eventuali aggressioni del patrimonio del debitore
malessere economico e finanziario dell’impresa, e (o comunque dei beni facenti parte dell’impresa)
destinato a risolversi all’occorrenza in un vero e da parte dei creditori nel periodo di tempo occor-
proprio servizio di composizione assistita della rente all’espletamento della procedura ed
crisi, funzionale ai negoziati per il raggiungimento all’eventuale raggiungimento di accordi negoziali
dell’accordo con i creditori o, eventualmente, an- con i creditori medesimi.
che solo con alcuni di essi (ad esempio quelli meno
conflittuali, o più strategici). Procedimento di accertamento giudiziale
Con le misure di allerta si mira a creare un luogo della crisi e dell’insolvenza
d’incontro tra le contrapposte, ma non necessaria- In difetto di soluzioni stragiudiziali, o perché non
mente divergenti, esigenze, del debitore e dei suoi attivate o perché non concluse positivamente, la
creditori, secondo una logica di mediazione e com- crisi o l’insolvenza sono destinate necessaria-
posizione, non improvvisata e solitaria, bensì as- mente a trovare sbocco in ambito giudiziario.
sistita da organismi professionalmente dedicati E’ stato previsto un procedimento «unitario» di
alla ricerca di una soluzione negoziata, con tutti i accertamento giudiziale della crisi e dell’insol-
riflessi positivi che ne possono indirettamente de- venza, che costituisce, in via generale, una sorta di
rivare, anche in termini deflattivi del contenzioso contenitore processuale uniforme delle iniziative
civile e commerciale. di carattere giudiziale fondate sulla prospetta-
E’ stata prevista già dalla legge delega l’istituzione, zione della crisi o dell’insolvenza, fatte salve le di-
presso ciascuna camera di commercio, industria, sposizioni speciali riguardanti l’una o l’altra di tali
artigianato e agricoltura, di un apposito organi- situazioni.
smo che assista il debitore nella procedura di com- Una volta individuata un’unica sede procedimen-
posizione assistita della crisi e la nomina di un col- tale, globalmente destinata all’esame delle situa-
legio di tre esperti. zioni di crisi o insolvenza, attraverso strumenti di
La prospettiva di successo di una tale procedura regolazione conservativa o liquidatoria, è stato di-
dipende in gran parte dalla propensione degli im- sposto che in essa confluiscano tutte le domande
prenditori ad avvalersene tempestivamente. Per- ed istanze, anche contrapposte, di creditori, pub-
ciò è stato configurato un sistema di incentivi (sia blico ministero e debitore, in vista dell’adozione o
di natura patrimoniale, incidenti sulla composi- dell’omologazione, da parte dell’organo giurisdi-
zione del debito, sia di responsabilità personale), zionale competente, della soluzione più appro-
per chi vi ricorra, e di disincentivi per chi invece priata alle situazioni di crisi o insolvenza accer-
non vi ricorra pur quando ne sussistano le condi- tate, nel pieno rispetto del principio del contrad-
zioni, fermo l’obbligo di segnalare i più significa- dittorio su tutte le istanze avanzate.
tivi indizi di difficoltà finanziaria ad opera dei Siffatta impostazione agevola la risoluzione dei
principali creditori istituzionali (l’Agenzia delle problemi di coordinamento tra le molteplici pro-
entrate, l’INPS e gli agenti della riscossione delle cedure concorsuali attualmente in essere (fase
imposte) o ad opera degli organi di controllo so- prefallimentare, concordato preventivo, accordi di
cietari, del revisore contabile o delle società di ristrutturazione dei debiti, dichiarazione di insol-
venza degli imprenditori commerciali soggetti alla
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liquidazione coatta amministrativa, accordi e li- In coerenza con quanto accade per il concordato
quidazioni dell’imprenditore non assoggettabile a preventivo, si è previsto che, in caso di società con
fallimento nonché del debitore civile, accordi, soci illimitatamente responsabili, gli effetti degli
piani e liquidazione del consumatore), con parti- accordi si estendano anche a detti soci.
colare riferimento alla frequente sovrapposizione
che si verifica, nel sistema vigente, tra procedura La procedura di sovraindebitamento
di concordato preventivo e procedimento per la La revisione della disciplina della composizione
dichiarazione di fallimento. delle crisi da sovraindebitamento, quale attual-
La linea seguita dal legislatore, in coerenza con i mente prevista dalla legge 27 gennaio 2012, n. 3,
principi affermati nella raccomandazione si rende necessaria per un duplice ordine di mo-
2014/135/UE e nel regolamento delegato UE tivi.
2016/451, è segnata dalla prevalenza degli stru- Anzitutto perché occorre armonizzarla con le mo-
menti negoziali di risoluzione della crisi d'impresa difiche che s’intendono apportare alle procedure
e di ristrutturazione rispetto a quelli meramente di regolamentazione dell’insolvenza e della crisi di
disgregatori. impresa, nell’ottica, già ripetutamente richiamata,
L’unicità della procedura si accompagna all’esi- di una rivisitazione sistematica della complessiva
genza che le diverse forme di soluzione negoziale disciplina, attualmente frammentaria e disorga-
della crisi offrano analoghe opportunità al debi- nica, che regola il fenomeno dell’insolvenza. An-
tore di evitare aggressioni del proprio patrimonio che la regolazione del sovraindebitamento do-
(o comunque dei beni facenti parte dell’impresa) vrebbe perciò rispondere a criteri generali il più
che rischino di vanificare ogni possibilità di supe- possibile comuni alle altre procedure liquidatorie
ramento della crisi nel tempo occorrente per met- e conservative; ed è quindi necessario che essa fac-
tere a punto la soluzione più adatta. cia riferimento, come tutte le altre, ad un nucleo
Il percorso protettivo delineato è sostanzialmente essenziale e comune di regole generali, da cui dif-
identico per i diversi istituti, operante su richiesta ferenziarsi solo per gli aspetti che richiedono un
al giudice e con identiche soluzioni quanto all’am- indispensabile adattamento alle peculiarità della
bito oggettivo del divieto, alle conseguenze della fattispecie; la scelta di predisporre un unico testo
violazione ed alla durata della protezione. normativo, contenente tutte le discipline regola-
tive della crisi e dell’insolvenza, richiede anche qui
Piani attestati di risanamento ed accordi un’inevitabile opera di coordinamento.
di ristrutturazione In secondo luogo, la necessità d’intervenire sul
Parte prima. Titolo IV. Capo I. Sezione I corpo normativo attuale deriva dalla quasi totale
e sezione II. disapplicazione dell’istituto, che in Italia – a diffe-
Nella fase stragiudiziale si collocano gli istituti dei renza che in altri paesi europei ed extraeuropei –
piani attestati di risanamento e degli accordi di ri- non sembra ancora avere incontrato il favore degli
strutturazione dei debiti, già presenti nella nor- operatori e dei soggetti destinatari, così fallendo il
mativa vigente, che la riforma va a modificare ed suo obiettivo di concorrere, attraverso l’esdebita-
integrare. Si tratta di istituti recenti, ma già ormai zione, alla ripresa dell’economia.
ben radicati nel panorama del diritto della crisi Data per presupposta l’esigenza di armonizza-
d’impresa, che necessitano sicuramente di una ri- zione con le altre discipline dell’insolvenza, il
vitalizzazione, perché se ne possa apprezzare in primo obiettivo che ci si è proposti è quindi quello
maniera più evidente il proficuo utilizzo nella di semplificare l’attuale testo normativo, per molti
prassi. aspetti troppo complicato e farraginoso, facendo
Ciò dicasi, in particolare, per gli accordi di ristrut- sì che la procedura di composizione delle crisi da
turazione, il ricorso ai quali è divenuto più fre- sovraindebitamento risulti più agile e rapida, non-
quente solo negli ultimi anni e che comunque si è ché meglio comprensibile per gli operatori nelle
voluto ulteriormente incentivare. Allo scopo di sue linee essenziali.
renderli più duttili e meglio fruibili sono state pre- Infine, si è ritenuto di conferire maggior peso al
viste agevolazioni al momento dell’accesso sia at- fenomeno esdebitatorio, che rappresenta il vero
traverso la previsione dei c.d. accordi agevolati, sia obiettivo perseguito dal soggetto destinatario
attraverso la previsione della possibilità di esten- della normativa, al fine di consentirgli nuove op-
derne l’efficacia anche a creditori non aderenti ap- portunità nel mondo del lavoro, liberandolo da un
partenenti a categorie omogenee (anche diverse peso che rischia di divenire insostenibile e di pre-
da quella dei creditori finanziari) – fermo ovvia- cludergli ogni prospettiva futura.
mente il loro diritto di opporsi all’omologazione– In linea con i criteri stabiliti dalla legge delega, si
se l’accordo medesimo venga raggiunto con credi- è deciso di non esigere per l’ammissione alle pro-
tori che rappresentano una rilevante percentuale cedure di sovraindebitamento requisiti soggettivi
(il 75%) del totale dei crediti appartenenti alla me- troppo stringenti, tenuto conto, da un lato,
desima categoria e se l’accordo preveda (e dunque dell’eterogeneità qualitativa dei soggetti destina-
consenta) la prosecuzione dell’esercizio dell’atti- tari (spesso privi di livelli culturali idonei per ren-
vità imprenditoriale. dersi conto del loro progressivo
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
sovraindebitamento), dall’altro dell’oggettiva dif- insolvenza non del tutto irreversibile. Nell’ultimo
ficoltà di individuare rigorosi criteri di meritevo- decennio il legislatore si è perciò indirizzato a fa-
lezza sicuramente verificabili in rapporto vorire, nei limiti del possibile, il ricorso all’istituto
all’estrema varietà delle situazioni di vita che pos- concordatario, e nulla induce ora a sovvertire tale
sono determinare situazioni individuali di grave linea di condotta, pur con i contemperamenti che
indebitamento, senza rischiare di generare un l’esperienza ha già mostrato essere necessari per
contenzioso dalle proporzioni difficilmente preve- evitare possibili abusi in danno dei creditori.
dibili o senza, altrimenti, finire per restringere a La maggiore flessibilità che le riforme dell’ultimo
tal punto la portata dell’istituto da frustrare so- decennio hanno assicurato all’istituto del concor-
stanzialmente le finalità di politica economica ad dato preventivo è certamente alla base del note-
esso sottese: consistenti, come già accennato, non vole incremento fatto registrare nel numero delle
tanto in una forma di premialità soggettiva quanto domande di ammissione a tale procedura. In molti
piuttosto nel consentire una nuova opportunità a casi, tuttavia, le proposte concordatarie hanno
soggetti schiacciati dal peso di un debito divenuto continuato ad assumere il tradizionale contenuto
insopportabile. della cessione dei beni, che raramente rappre-
In tale ottica, si è quindi optato per l’inserimento senta per i creditori una soluzione davvero più
di requisiti negativi, ostativi ai benefici di legge, vantaggiosa rispetto alla liquidazione fallimen-
individuati nella mala fede o nel compimento di tare, e che neppure, ovviamente, salvaguarda in
atti di frode (la mala fede tendenzialmente rile- modo più efficace l’eventuale valore residuo
vante nel momento della contrazione del debito, la dell’impresa. Il favore per l’istituto concordatario
frode normalmente operante nelle fasi precedenti si giustifica, invece, principalmente quando esso
o successive all’ammissione alla procedura). Al valga a garantire la continuità aziendale e, per suo
fine di contemperare l’ampiezza dei requisiti sog- tramite, ricorrendone i presupposti, riesca altresì
gettivi di meritevolezza, si è ipotizzato però un li- ad assicurare nel tempo una migliore soddisfa-
mite temporale per la reiterazione della richiesta zione dei creditori.
di esdebitazione (cinque anni) ed un limite mas- Muovendo da tale empirica constatazione, si è ri-
simo alle richieste (in numero di due tre, salvo che tenuto di incentivare il ricorso al concordato in
la precedente procedura non abbia apportato al- continuità: quando cioè, vertendo l’impresa in si-
cuna utilità ai creditori, nel qual caso l’effetto tuazione di crisi o anche di insolvenza, la proposta
esdebitatorio non è più conseguibile). preveda il superamento di tale situazione me-
Tenendo conto dell’importanza che tuttora riveste diante la prosecuzione (diretta o indiretta) dell’at-
l’istituto della famiglia e del fatto che le presone si tività aziendale, sulla base di un adeguato piano
indebitano spesso per sostenere l’attività di propri che consenta, al tempo stesso, di salvaguardare il
congiunti, è parsa opportuna la previsione di valore dell’impresa e, tendenzialmente, i livelli oc-
norme specifiche per la regolamentazione delle cupazionali, con il soddisfacimento dei creditori.
crisi della famiglia, attraverso la possibilità di pre- La proposta liquidatoria è ammessa solo se essa si
sentazione di un unico piano congiunto ovvero avvalga di risorse poste a disposizione da terzi
mediante la trattazione unitaria delle procedure (c.d. nuova finanza) che aumentino in modo signi-
attivate da più membri dello stesso nucleo fami- ficativo le prospettive di soddisfacimento per i cre-
liare. ditori. Solo a questa condizione, infatti, il concor-
Infine, poiché alla determinazione di una situa- dato, che rappresenta indubbiamente un vantag-
zione di sovraindebitamento del consumatore gio per l’imprenditore –il quale mantiene l’ammi-
concorre spesso il creditore, mediante la viola- nistrazione dei propri beni ed è esposto a rischi
zione di specifiche regole di condotta, si è previsto più limitati sotto il profilo della responsabilità pe-
di responsabilizzare il soggetto concedente il cre- nale- diviene conveniente anche per i creditori, i
dito attraverso la predisposizione di sanzioni prin- quali otterrebbero altrimenti dal concordato addi-
cipalmente di tipo processuale (limitando, in par- rittura meno di quanto potrebbero conseguire
ticolare, le sue facoltà di opposizione). dalla liquidazione giudiziale, attesi i maggiori co-
Alla procedura di sovraindebitamento è assogget- sti che la procedura di concordato comporta.
tato, confermando l’impianto vigente, l’imprendi- Quanto allo svolgimento della procedura, senza
tore agricolo. stravolgere in modo superiore al necessario l’at-
tuale disciplina, sono state introdotte alcune mi-
Il concordato preventivo sure di semplificazione, dirette a rendere il proce-
Parte prima. Titolo IV. Capo III. dimento più snello e più celere. Ad esempio, è
E’ ormai opinione condivisa, tra gli studiosi e gli stata eliminata l’adunanza dei creditori e si è pre-
operatori del settore, quella che ravvisa in mecca- visto che, nel caso in cui la proposta di concordato
nismi di tipo negoziale – primo tra tutti il concor- preveda la necessità di porre in essere operazioni
dato preventivo – gli strumenti più efficaci, se cor- societarie, quali sono le fusioni, le scissioni, le tra-
rettamente adoperati, per risolvere positivamente sformazioni, l’eventuale opposizione a tali atti sia
le crisi d’impresa o per recuperare le potenzialità proposta dai creditori nell’ambito del giudizio di
aziendali tuttora presenti in situazioni di omologazione.
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
La possibilità che l’accesso alla procedura concor- appare opportuno che il legislatore se ne faccia
dataria sia preceduto dallo svolgimento di una espressamente carico.
procedura non giudiziale di allerta e composizione Ciò dicasi non solo con riguardo alla disciplina
assistita della crisi potrebbe in molti casi far ve- dell’esercizio delle azioni di responsabilità nei
nire meno le condizioni che oggi giustificano la confronti di organi della società, ma anche e so-
proposizione di domande di concordato con ri- prattutto con riferimento al funzionamento degli
serva di successiva presentazione della proposta e organi sociali nel corso della procedura concorda-
del piano. Non si è però reputato di dover espun- taria ed al regime, in tale fase, delle eventuali ope-
gere tale possibilità dal sistema, anche tenuto razioni straordinarie (fusione, scissione e trasfor-
conto che non v’è una necessaria propedeuticità mazione della società, nonché aumento del capi-
della procedura di allerta e composizione assistita tale sociale con esclusione o limitazione del diritto
della crisi rispetto a quella concordataria e par- di opzione spettante ai soci). Situazioni, queste ul-
rebbe eccessivo precludere i benefici dalla propo- time, per le quali l’applicazione dell’ordinaria di-
sizione della domanda di concordato con riserva a sciplina del codice civile non sempre risulta coe-
chi, per le più svariate ragioni, non abbia potuto rente con le esigenze di una società in concordato,
avvalersi dell’anzidetta procedura stragiudiziale. che quelle medesime operazioni debba inserire in
Viene prevista, in alcuni casi, l’obbligatoria suddi- un piano da proporre all’approvazione dei credi-
visione dei creditori in classi, tenuto conto che il tori, né con le regole da cui è retta la medesima
sistema maggioritario strutturato sui crediti e non procedura concordataria.
bilanciato da criteri di tipo capitario, presuppone
l’omogeneità delle posizioni dei votanti, garantita La liquidazione giudiziale
dalla ripartizione dei creditori in gruppi omoge- Parte prima. Titolo V. Capo I.
nei. Il raggruppamento, infatti, dei creditori por- Con riguardo alla procedura di liquidazione giudi-
tatori di interessi diversi in un’unica collettività è ziale i molteplici principi di delega sono accomu-
contrario al principio maggioritario che rinviene nati dallo scopo di rendere la procedura più rapida
la propria legittimazione in una premessa di e snella, pur senza stravolgerne gli attuali caratteri
fondo: la comunanza di interessi tra i componenti fondamentali.
di un gruppo. Diversamente, la vincolatività della A tali principi si è data attuazione innanzitutto as-
decisione della maggioranza nei confronti della sicurando, tramite la previsione di un albo, una
minoranza non rinviene un’adeguata giustifica- più elevata professionalità dei curatori e snellendo
zione: si pensi al caso, assai frequente nella pra- le modalità di apprensione dell’attivo.
tica, in cui l’esposizione debitoria dell’imprendi- Non sono state previste modifiche di rilevante
tore sia in prevalenza nei confronti di istituti di portata per quanto riguarda la disciplina delle
credito garantiti da capienti fideiussioni personali azioni revocatorie e la disciplina dei rapporti pen-
dei soci o di altre società del medesimo gruppo, denti, rimanendo invariata l’idea per cui la fun-
come tali incuranti della percentuale di soddisfa- zione liquidatoria della procedura deve realizzarsi
zione loro garantita dalla proposta concordataria. non soltanto attraverso la conversione in denaro
Non meno importante è, però, che venga fissata la dei diritti e dei beni (materiali o immateriali) del
misura massima entro cui è consentito ricono- debitore, ma anche mediante la definizione dei
scere il carattere prededucibile del diritto al com- rapporti giuridici patrimoniali derivanti da con-
penso per i professionisti designati dal debitore, al tratti da lui stipulati e tuttora pendenti quando la
fine di limitare i costi della procedura e salvaguar- procedura prende avvio.
dare, nell’interesse dei creditori, la garanzia rap- Il sistema di accertamento del passivo è stato im-
presentata dal patrimonio del debitore, ai sensi prontato a criteri di maggiore rapidità, snellezza e
dell’articolo 2740 c.c. concentrazione, con la previsione della presenta-
Lo schema di decreto legislativo inoltre semplifica zione telematica delle domande tempestive di cre-
i principali passaggi della procedura e si propone, ditori e terzi, anche non residenti nel territorio na-
in diversi punti, di favorire la risoluzione dei nodi zionale e la fissazione di limiti più stringenti alla
interpretativi ed applicativi posti più frequente- presentazione delle domande tardive.
mente in luce dall’esperienza pregressa. A questo Inoltre, è stata integrata la disciplina della chiu-
scopo sono state introdotte previsioni concernenti sura della procedura in pendenza di procedimenti
il voto dei creditori, i rapporti pendenti, i finanzia- giudiziari, specificando che essa concerne tutti i
menti interinali, l’affitto e la vendita dell’azienda processi nei quali è parte il curatore, comprese le
del debitore e le relative condizioni, la fase esecu- azioni per l’esercizio dei dritti derivanti dalla liqui-
tiva del concordato. dazione giudiziale e dalle procedure esecutive,
Qualche osservazione in più s’impone per l’ipotesi nonché le azioni cautelari ed esecutive finalizzate
in cui il debitore in concordato abbia veste socie- ad ottenere l’attuazione delle decisioni favorevoli
taria. Situazione, questa, alla quale la legge falli- conseguite dalla liquidazione giudiziale.
mentare del 1942 dedica scarsa attenzione e che,
invece, è quella più ricorrente nella pratica, onde
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
Il concordato nella liquidazione giudiziale Il legislatore ha voluto colmare una lacuna del re-
Parte prima. Titolo V. Capo VII. gio decreto 16 marzo 1942, n. 267, che dedica poca
L’istituto prende il posto del “vecchio” concordato attenzione all’insolvenza delle imprese costituite
fallimentare e consente che la procedura di liqui- in forma societaria e le peculiarità dell’insolvenza
dazione giudiziale possa concludersi anche con un riguardante i gruppi di imprese.
concordato, se la proposta sia supportata da ulte- Lo scenario europeo, ed in particolare il recentis-
riori risorse tali da rendere tale evenienza più van- simo regolamento delegato UE 2016/451 ed il re-
taggiosa per i creditori rispetto all’ordinaria liqui- golamento UE 2015/848, ulteriormente solleci-
dazione. tano il legislatore nazionale, che dell’insolvenza
Legittimati alla presentazione di una siffatta pro- dei gruppi d’impresa si è occupato finora solo det-
posta, come già oggi per il concordato fallimen- tando alcune incomplete disposizioni in tema di
tare, sono sia i creditori, che i terzi interessati e lo amministrazione straordinaria, a colmare al più
stesso debitore. presto tale lacuna.
Lacuna che, del resto, è da tempo acutamente av-
L’esdebitazione vertita nella pratica: soprattutto per quel che ri-
Parte prima. Titolo V. Capo X. Sezioni I, II. guarda le procedure di concordato preventivo,
L’istituto dell’esdebitazione è andato assumendo, nelle quali si sono spesso contrapposte l’esigenza
negli ultimi anni, un’importanza crescente. Ciò è di considerare unitariamente la realtà imprendi-
riscontrato dal confronto internazionale e dalla toriale del gruppo d’imprese soggette a procedura
particolare attenzione che vi dedica la già più volte concorsuale ed il vigente impianto normativo che
citata raccomandazione 2014/135/UE, in cui si af- impone, per converso, di considerare separata-
ferma come sia dimostrato che “gli imprenditori mente ogni procedura riguardante ciascuna sin-
dichiarati falliti hanno maggiori probabilità di gola impresa.
avere successo una seconda volta” e se ne deduce A questo scopo la riforma prevede una definizione
l’opportunità di “adoperarsi per ridurre gli effetti di gruppo di imprese modellata sulla nozione di
negativi del fallimento sugli imprenditori, preve- direzione e coordinamento di cui agli articoli 2497
dendo la completa liberazione dei debiti dopo un e ss. e 2545-septies c.c., corredata della presun-
lasso di tempo massimo” (20° Considerando). zione semplice di assoggettamento a direzione e
Muovendo da tali presupposti è stata prevista per coordinamento in presenza di un rapporto di con-
le insolvenze di minore portata la possibilità di trollo ai sensi dell’art. 2359 c.c.
un’esdebitazione di diritto contestuale alla chiu- Sono stati, poi, previsti specifici obblighi dichiara-
sura della procedura di liquidazione giudiziale, tivi oltre che il deposito del bilancio consolidato di
che non richiede la formulazione di un’apposita gruppo e il potere all’organo di gestione di richie-
istanza, salva la possibilità di eventuale opposi- dere alla Commissione nazionale per le società e la
zione da parte dei creditori i quali contestino la borsa o a qualsiasi altra pubblica autorità infor-
sussistenza delle prescritte condizioni, che il giu- mazioni utili ad accertare l’esistenza di collega-
dice sarà chiamato in tal caso a verificare. menti di gruppo e alle società fiduciarie le genera-
Per le insolvenze maggiori, invece, l’esdebitazione lità degli effettivi titolari di diritti sulle azioni o
presupporrà che l’interessato presenti una do- sulle quote ad esse intestate.
manda e che il giudice provveda positivamente su Quanto, poi, alla disciplina della crisi e dell’insol-
di essa. venza, il connotato tendenzialmente unitario del
In considerazione del fatto che tali procedure fenomeno di gruppo ha assunto una valenza mag-
maggiori potrebbero non avere durata breve, è giore nelle procedure concordatarie tese a garan-
stato previsto che la domanda possa essere avan- tire il più possibile la continuità aziendale, rispetto
zata non solo dopo la chiusura della procedura alle procedure meramente liquidatorie, in cui è
medesima, ma anche dopo il decorso di un trien- naturalmente destinata a prevalere la visione sta-
nio dalla sua apertura. tica dei diversi patrimoni sui quali i creditori di
In coerenza con la richiamata raccomandazione, ciascun soggetto societario hanno rispettivamente
nel punto in cui precisa che l’ammissione al bene- titolo per soddisfarsi.
ficio della liberazione dai debiti non è opportuna Ciò posto, è stato previsto lo svolgimento di una
sempre e comunque, dovendosi evitare che ne ri- procedura unitaria per la trattazione dell’insol-
sultino avvantaggiati gli imprenditori disonesti o venza delle plurime imprese del gruppo, indivi-
che comunque se ne possa abusare, sono stati in- duando criteri di competenza territoriale idonei
trodotti puntuali requisiti di meritevolezza. allo scopo, precisando che, anche in caso di proce-
dure distinte che si svolgano in sedi giudiziarie di-
La crisi e l’insolvenza dei gruppi verse, vi siano obblighi di reciproca informazione
d’imprese a carico degli organi di tali procedure.
Titolo VI. Capi I, II, III, IV. E’ stata disciplinata la possibilità di proporre un
Un capitolo di notevole importanza nella prospet- unico ricorso sia per l’omologazione di accordi di
tata riforma è certamente quello che riguarda i ristrutturazione dei debiti dell’intero gruppo, sia
gruppi d’impresa. per l’ammissione di tutte le imprese del gruppo
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
alla procedura di concordato preventivo e per la Viene qui in essere il criterio di delega recato dal
successiva eventuale omologazione, anche con comma 1 dell’articolo 13 della legge n.155/2017:
presentazione di un piano concordatario unico o «Nell’esercizio della delega di cui all’articolo 1, il
di piani tra loro collegati. Governo adotta disposizioni di coordinamento
Ciò non comporta il venir meno dell’autonomia con il codice delle leggi antimafia e delle misure di
delle masse attive e passive di ciascuna impresa prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settem-
costituita in forma di società dotata di propria per- bre 2011, n. 159, stabilendo condizioni e criteri di
sonalità giuridica (né esclude la necessità di vota- prevalenza, rispetto alla gestione concorsuale,
zioni separate da parte dei creditori di ciascuna delle misure cautelari adottate in sede penale, an-
società), ma consente di tenere pienamente conto teriormente o successivamente alla dichiarazione
dei riflessi reciproci delle singole operazioni con- di insolvenza».
template dal piano e delle eventuali operazioni or- Il tenore letterale della disposizione avrebbe con-
ganizzative infragruppo. sentito due possibili soluzioni: 1) il mero coordi-
Nell’ipotesi di gestione unitaria della procedura di namento fra normativa in tema di misure di pre-
liquidazione giudiziale di gruppo sono previsti un venzione e liquidazione giudiziale, imponendo la
unico giudice delegato e un unico curatore ma di- prevalenza delle misure adottate nel procedi-
stinti comitati dei creditori per ciascuna imprese mento di prevenzione rispetto alla normale atti-
del gruppo, oltre un criterio di ripartizione pro- vità di liquidazione giudiziale, in tal caso inten-
porzionale dei costi della procedura tra le singole dendo il riferimento alle “misure cautelari adot-
imprese del gruppo. tate in sede penale” in senso atecnico, atteso che i
sequestri di prevenzione non sono annoverabili
La liquidazione coatta amministrativa tra le misure cautelari adottate in sede penale; 2)
Titolo VII. Capo I, II, III, IV. la disciplina del rapporto fra misure cautelari pe-
Le Commissioni parlamentari competenti hanno nali in senso proprio, sequestri preventivi e con-
subordinato il loro parere favorevole al manteni- servativi, e procedure concorsuali secondo il si-
mento, per quanto concerne la liquidazione coatta stema delineato dal decreto legislativo 6 settem-
amministrativa, del sistema vigente e dunque al bre 2011, n.159. Così inteso, il coordinamento con-
mancato esercizio dei principi di delega espressi siste nello stabilire condizioni e criteri di preva-
dall’art. 15, comma 1, lettera a), che prevedono, lenza non dissimili da quelle dettate dal citato de-
fatta eccezione per talune categorie di imprese – creto legislativo, sul presupposto che i sequestri
ora individuate dall’art. 12-, l’applicazione della penali e di prevenzione abbiano una funzione co-
disciplina concorsuale ordinaria anche alle im- mune, quella di assicurare nell’ambito dei proce-
prese in crisi o insolventi soggette attualmente a dimenti in cui si inseriscono l’ablazione finale del
liquidazione coatta amministrativa. Le condizioni bene e dunque la sua confisca.
sono state accolte e conseguentemente è stata con- Le modifiche recate al decreto legislativo n.159 del
fermata la vigente normativa in materia di liqui- 2011 dalla legge n.161 del 2017 successivamente
dazione coatta amministrativa per le coopera- all’entrata in vigore della legge delega muovono in
tive. In particolare, sono state reintrodotte le pre- questa direzione. L'art. 31, comma 1, lett. e), della
visioni già contenute agli articoli 2, 3 e da 194 a legge 17 ottobre 2017, n. 161, ha sostituito il
215 della legge fallimentare, con mere modifica- comma 4-bis dell’articolo 12-sexies del decreto
zioni letterali e di coordinamento con le nuove di- legge n.306 del 1992, stabilendo che «le disposi-
sposizioni del codice della crisi e dell’insolvenza. zioni in materia di amministrazione e destina-
zione dei beni sequestrati e confiscati nonché
Liquidazione giudiziale e misure quelle in materia di tutela dei terzi e di esecuzione
cautelari penali del sequestro previste dal codice di cui al decreto
Titolo VIII. legislativo 6 settembre 2011, n. 159, si applicano ai
Gli articoli 317 e seguenti recano disposizioni in casi di sequestro e confisca previsti dai commi 1 e
tema di rapporti tra procedimenti penali e proce- 2-ter del presente articolo, nonché agli altri casi di
dure concorsuali, sotto il profilo dell’incidenza di sequestro e confisca di beni adottati nei procedi-
misure cautelari reali e dunque dei sequestri pe- menti relativi ai delitti di cui all'articolo 51,
nali su beni in ipotesi destinati a soddisfare gli in- comma 3-bis, del codice di procedura penale».
teressi creditori nell’ambito della procedura di li- Vale a dire che, con intervento normativo imme-
quidazione giudiziale. diatamente successivo alla delega in esame, si è
Il concorso di vincoli di natura diversa sui mede- stabilito che ai sequestri penali funzionali alla
simi beni è ammissibile, sul piano astratto, e paci- confisca per sproporzione o allargata (art.12-
ficamente ammesso in giurisprudenza; in con- sexies citato), così come ai sequestri a scopo di
creto, tuttavia, ha dato luogo a esiti pratici non confisca assunti nell’ambito di procedimenti pe-
soddisfacenti, tanto da richiedere un intervento nali per delitti gravi (quelli menzionati dall’art.51
normativo volto a determinare condizioni e criteri comma 3-bis c.p.p.) si applicano le disposizioni
di prevalenza delle misure adottate in sede penale. del decreto legislativo n.159/2011, non solo relati-
vamente alla amministrazione e gestione dei beni,
IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 27
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
ma anche con riguardo alla loro destinazione fi- In funzione di coordinamento residua invece la
nale e soprattutto, per quanto qui interessa, alla possibilità di intervenire su quei sequestri, c.d. im-
tutela dei terzi. peditivi, che hanno funzione primaria di impedire
Inoltre, con il decreto legislativo n.21 del 2018 il che il reato sia portato a conseguenze ulteriori e ad
complesso di disposizioni sopra ricordato ha tro- assolvere quindi pura funzione cautelare e per i
vato collocazione nelle norme di attuazione e coor- quali, quando non siano funzionali alla confisca
dinamento del codice di procedura penale e segna- delle cose intrinsecamente illecite, non emergono
tamente nell’articolo 104-bis cui sono stati ag- specifiche ragioni per ritenere la prevalenza del
giunti i commi 1-ter e 1-quater, contestualmente procedimento penale. Una volta interrotto ogni
all’introduzione dell’articolo 240-bis del codice rapporto con l’utilizzatore del bene, indagato o im-
penale e all’abrogazione dell’art.12-sexies citato. putato che sia, a seguito dell’intervenuta apertura
Sicché, se residua un ambito ulteriore di coordina- della procedura di liquidazione, non vi sono infatti
mento esso è riferibile ai sequestri diversi da quelli evidenti ragioni per escludere che il bene possa es-
emessi nell’ambito dei procedimenti penali rela- sere utilmente destinato alla soddisfazione dei
tivi ai delitti indicati dall’art.51 comma 3-bis c.p.p. creditori.
o funzionali alla confisca di sproporzione (già Non si è inteso dare attuazione alla norma di de-
art.12-sexies oggi 240-bis c.p.). lega di cui al comma 2 dell’art.13 della legge
Il decreto legislativo 159 del 2011 contiene le uni- n.155/2017: «Nell’esercizio della delega di cui
che norme in materia di rapporti tra procedura all’articolo 1, il Governo adotta disposizioni di
concorsuale e sequestro, prevedendo la tenden- coordinamento con la disciplina di cui al decreto
ziale prevalenza del sequestro (vedi articoli 63 e legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e in particolare
64) e accordando tuttavia tutela per i diritti di cre- con le misure cautelari previste dalla disciplina
dito dei terzi alle condizioni stabilite dall’art.52 del sulla responsabilità amministrativa delle persone
medesimo decreto legislativo, tutela sin qui ne- giuridiche, delle società e delle associazioni anche
gata per via giurisprudenziale, quando invece si prive di personalità giuridica, nel rispetto del prin-
tratti di sequestri penali che non rientrano nell’or- cipio di prevalenza del regime concorsuale, salvo
bita del decreto in esame. che ricorrano ragioni di preminente tutela di inte-
A fronte dell’esistenza quindi di un doppio statuto ressi di carattere penale».
di tutela nella ricorrenza di ipotesi di concorso sui Il d.lgs. n.231 del 2001 all’art.53 contiene disposi-
medesimi beni di procedimenti penali e procedure zioni in materia di sequestro ai fini della confisca
concorsuali si è privilegiata, dunque, la seconda che rinviano alle norme del codice di procedura
soluzione e si è inteso il coordinamento nel senso penale “in quanto compatibili”. Il richiamo conte-
di disciplinare in maniera uniforme ogni seque- nuto nell’art.317 dello schema di decreto proprio
stro penale destinato a sfociare in un provvedi- alle medesime norme (segnatamente all’art.321
mento di confisca, e ciò mediante rinvio al titolo c.p.p.) già oggetto di rinvio ad opera del d.lgs.
IV del più volte citato decreto legislativo n.231/2001, induce a non creare uno statuto del
n.159/2001 contenuto nell’art.104-bis delle sequestro alternativo, ulteriore e diverso, se esso
norme di attuazione del codice di procedura pe- riguardi persone giuridiche. La norma assolve al
nale per tutto ciò che attiene alla tutela dei terzi e compito di assicurare “le ragioni di preminente tu-
dei rapporti del sequestro con la procedura di li- tela di interessi di carattere penale”, secondo un
quidazione giudiziaria. equo contemperamento di interessi, valevole an-
Ed è in questa prospettiva che si spiega il conte- che quando si agisca nei confronti dell’ente.
nuto ricognitivo dell’articolo 317 del presente Va inoltre rilevato, alla luce della giurisprudenza
schema di decreto legislativo: «1. Le condizioni e i più recente che ritiene ammissibile nei confronti
criteri di prevalenza rispetto alla gestione concor- dell’ente anche il sequestro c.d. “impeditivo” di cui
suale delle misure cautelari reali sulle cose indi- all’art. 321, comma 1, c.p.p., come le norme intro-
cate dall’articolo 142 sono regolate dalle disposi- dotte dal presente schema di decreto legislativo
zioni titolo IV del decreto legislativo 6 settembre siano in grado di adempiere, nei limiti spiegati, il
2011, n.159, salvo quanto previsto dagli articoli criterio di prevalenza del regime concorsuale, sta-
318, 319, 320. 2. Per misure cautelari reali di cui bilendo che il sequestro impeditivo non può essere
al comma 1 si intendono i sequestri delle cose di disposto in pendenza della procedura di liquida-
cui è consentita la confisca disposti ai sensi dell’ar- zione giudiziale e che esso va revocato se la dichia-
ticolo 321, comma 2, del codice di procedura pe- razione di liquidazione giudiziale sopraggiunge
nale, la cui attuazione è disciplinata dall’articolo (art.318), e ciò quando anche il sequestro impedi-
104-bis delle norme di attuazione, di coordina- tivo sia disposto su beni dell’ente. Nella medesima
mento e transitorie del codice di procedura pe- prospettiva la legittimazione del curatore ad im-
nale». E invero l’estensione ai sequestri delle cose pugnare i provvedimenti funzionali all’ablazione
di cui è consentita la confisca delle norme del de- si deve ritenere operante anche nel caso di seque-
creto legislativo n.159/2011 è contenuta stro nei confronti dell’ente. Si ricorda infatti che
nell’art.104-bis dip. att. c.p.p. citato, come modifi- tale legittimazione è stata sin qui negata dalla giu-
cato dall’art.391 dello schema di decreto. risprudenza di legittimità. Il favore per la
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procedura concorsuale trova applicazione cioè alle contenuto prima nell'art. 4, comma 13, del d.l. n.
stesse condizioni e con le medesime modalità sta- 95 del 2012, conv. con modif. dalla l. n. 135 del
bilite nel caso di procedimento instaurato nei con- 2012 e poi nell'art. 1, comma 3, del d.lgs. n. 175 del
fronti della persona fisica. 2016» (cfr. Cass. n. 17279/2018; Cass.
L’opzione contraria avrebbe infatti dato luogo a n.3196/2017).
un’irragionevole diversità di disciplina a fronte di Pur essendo rimaste estranee a quest’opera di ri-
esigenze di prevenzione e repressive identiche, forma sistematica le discipline speciali di regola-
imponendo peraltro la necessità di ritagliare un zione del fenomeno dell’insolvenza e quelle previ-
ambito “di preminente tutela di interessi di carat- ste per il caso di gravi irregolarità di gestione, si è
tere penale” diverso da quello già regolato. inteso ricondurre il sistema ad unità prevedendo
l’applicabilità dei principi generali del codice, se
Modifiche al codice civile compatibili con dette discipline speciali.
Parte seconda.
Per la definizione della disciplina di attuazione dei
principi e dei criteri direttivi di cui alla riforma or-
ganica della crisi e dell’insolvenza è stato necessa-
rio, così come previsto dall’art. 14 della legge de- Articolo 2
lega, procedere alle modifiche di alcune disposi- Definizioni
zioni del codice civile, del libro V, titoli II e V, oltre
che all’abrogazione di alcune norme. L’articolo 2, con finalità meramente esplicative o
di sintesi, reca le principali definizioni richiamate
nel codice.
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI In particolare:
CAPO I - AMBITO DI APPLICAZIONE - in esecuzione del principio di delega di cui
E DEFINIZIONI all’art. 2, comma 1, n. 1), legge delega n. 155/2017,
è stata mantenuta ferma la vigente nozione di in-
solvenza, intesa come lo stato del debitore che non
Articolo 1 è più in grado di soddisfare regolarmente le pro-
Ambito di applicazione prie obbligazioni e che si manifesta con inadempi-
menti o altri fatti esteriori;
L’art. 1 è espressione dell’esigenza di attuare, sulla - in base al medesimo principio è stata introdotta
base del principio affermato dall’art. 1, comma 1, la definizione di crisi, definita come lo stato di dif-
della legge delega n. 155/2017, una riforma orga- ficoltà economico-finanziaria che rende probabile
nica delle procedure concorsuali che regolano lo l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si
stato di crisi o di insolvenza di qualsiasi debitore - manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa
ivi compresi consumatori, professionisti ed im- prospettici a far fronte regolarmente alle obbliga-
prenditori di ogni dimensione e natura, anche zioni pianificate;
agricoli- operante come persona fisica, persona - si è mantenuta alla lettera c) la nozione di so-
giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese vraindebitamento, ormai invalsa nell’uso comune
o società pubblica, con esclusione dei soli enti (anche a livello di diritto eurounitario), sia perché
pubblici così qualificati dalla legge (art. 2, comma essa include tanto lo stato di crisi quanto quello di
1, lett. e), legge-delega n. 155/2017). insolvenza, sia per evitare confusioni terminologi-
Sono fatte salve, in modo espresso, le disposizioni che sul piano penale, volendosi distinguere chia-
delle leggi speciali in materia di crisi di impresa ramente la posizione dell’imprenditore insol-
delle società pubbliche. La previsione si ricollega vente, assoggettabile alla liquidazione giudiziale
a quanto previsto dall’articolo 14 del d.lgs. n. 175 (già fallimento), e quindi alle fattispecie delittuose
del 2016, a mente del quale le società a partecipa- di bancarotta, da quella dell’imprenditore so-
zione pubblica sono soggette alle disposizioni sul vraindebitato, assoggettabile alla liquidazione
fallimento e sul concordato preventivo, nonché, controllata, il quale invece non risponde di quei
ove ne ricorrano i presupposti, a quelle in materia reati, in quanto titolare di un’impresa agricola o di
di amministrazione straordinaria delle grandi im- un’impresa minore;
prese in stato di insolvenza. In questo senso, pe- - la nuova definizione di “impresa minore” con-
raltro, è la pacifica giurisprudenza di legittimità, tenuta nella lettera d) è stata elaborata mante-
che ha in più occasioni chiarito che tutte le società nendo ferme le soglie previste dall’art. 1 del regio
commerciali a totale o parziale partecipazione decreto 26 marzo 1942, n. 267, per la non assog-
pubblica, quale che sia la composizione del loro gettabilità a fallimento (art. 2, comma 1, lett. e),
capitale sociale, le attività in concreto esercitate, legge delega n. 155/1017), e corrisponde sostan-
ovvero le forme di controllo cui risultano effettiva- zialmente alla figura dell’imprenditore «sotto so-
mente sottoposte, «restano assoggettate al falli- glia» previsto dalla legge vigente. L’unica reale
mento, essendo loro applicabile l'art. 2221 c.c. in modifica consiste nell’eliminazione dell’espres-
forza del rinvio alle norme del codice civile, sione “ricavi lordi”, che, per la sua ambiguità,
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aveva suscitato qualche dubbio interpretativo. La specifici assetti organizzativi adeguati ai sensi
nuova disposizione parla semplicemente di ricavi, dell’articolo 2086 c.c., anch’esso riformato.
sicché è chiaro il rinvio alla disciplina civilistica e,
in particolare, agli articoli 2425 e 2525 bis del co- Articolo 4
dice civile, che disciplinano le modalità di iscri- Doveri delle parti
zione di tale voce nel bilancio delle società di capi-
tali; Sono resi espliciti i doveri di informazione, corret-
- la definizione di consumatore di cui alla lettera tezza e buona fede cui devono essere improntate
e), ripresa dal codice del consumo, è stata estesa le condotte tanto del debitore quanto dei creditori
anche alla persona fisica che sia contemporanea- che ricorrano a strumenti di regolazione della
mente socia di società di persone, a condizione che crisi, quali sono i piani attestati e gli accordi di ri-
il suo sovraindebitamento riguardi esclusiva- strutturazione, quanto alle procedure concorsuali,
mente i debiti strettamente personali; oltre che nelle trattative che li precedono, secondo
- in esecuzione del principio di cui all’art. 2, la specifica declinazione datane per ciascuna
comma 1, lett. f), legge delega n. 155/2017, è stata parte, con particolare risalto, quanto al debitore,
recepita alla lettera m) la nozione, di matrice eu- agli obblighi di trasparenza, tempestività e pru-
rounitaria, del centro degli interessi principali del denza, e quanto ai creditori agli obblighi di riser-
debitore (noto come COMI, centre of main intere- vatezza, collaborazione e lealtà, in vista dell’obiet-
sts), che ai fini della competenza territoriale valo- tivo comune di individuare la migliore soluzione
rizza il criterio dell’apparenza e della riconoscibi- della crisi o la migliore regolazione dell’insol-
lità dai terzi; venza. Con specifico riferimento all’obbligo di col-
- l’albo dei gestori della crisi e insolvenza delle laborazione esistente in capo al creditore, il
imprese viene definito alla lettera n) come l’albo, comma 3 precisa, così come espressamente richie-
istituito presso il Ministero della giustizia, dei sog- sto dalla Commissione Giustizia del Senato (con-
getti che svolgono su incarico del giudice, anche in dizione C: all'articolo 4, si devono ampliare gli ob-
forma associata o societaria, le funzioni di ge- blighi dei creditori previsti dal comma 3, preve-
stione, supervisione, controllo o custodia nell’am- dendo che essi siano tenuti anche a collaborare
bito delle procedure concorsuali previste dal pre- lealmente con il debitore e con gli organi preposti
sente codice; in sede giudiziale e stragiudiziale), che tale dovere
- nelle lettere t) ed u) sono contenute le defini- sussiste sia nei confronti del debitore che dei sog-
zioni, rispettivamente, degli esistenti organismi di getti preposti alle procedure di allerta e di compo-
composizione delle crisi da sovraindebitamento sizione assistita della crisi, oltre che nei confronti
(OCC), già destinati a svolgere compiti di assi- degli organi nominati dall’autorità giudiziaria
stenza dei soggetti sovraindebitati, ora anche nella nell’ambiti delle procedure di regolazione della
fase successiva alla ricezione della segnalazione di crisi e dell’insolvenza.
allerta per gli imprenditori agricoli e per le im-
prese minori, e dei neo-istituiti organismi di com-
posizione della crisi di impresa (OCRI), chiamati Articolo 5
a ricevere le segnalazioni di allerta per tutte le im- Doveri e prerogative delle
prese, nonché a gestire la fase dell’allerta e, per le autorità preposte
imprese diverse dalle imprese minori e dalle im-
prese agricole, la fase della composizione assistita L’articolo 5 pone l’obbligo di trattare con solleci-
della crisi. tudine le procedure di gestione della crisi e dell’in-
solvenza a carico sia delle autorità giudiziarie, pre-
vedendo anche un meccanismo di trattazione
CAPO II - PRINCIPI GENERALI prioritaria rispetto agli altri procedimenti giuri-
Sezione I sdizionali, che delle autorità amministrative, te-
Obblighi dei soggetti che partecipano alla nute anche al rispetto dell’obbligo di riservatezza
regolazione della crisi o dell’insolvenza (art. 2, comma 1, lett. g), legge delega n. 155/2017).
Tali misure si giustificano per la rilevanza degli in-
teressi coinvolti, ivi compresi l’interesse al buon
Articolo 3 funzionamento del mercato e i diritti dei lavora-
Doveri del debitore tori, cui la normativa eurounitaria presta specifica
attenzione, da ultimo anche la proposta di diret-
L’articolo 4 mira a responsabilizzare esplicita- tiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 22
mente il debitore, prescrivendo, per l’imprendi- novembre 2016 in tema di quadri di ristruttura-
tore individuale, l’adozione di ogni misura diretta zione preventiva, seconda opportunità e misure
alla precoce rilevazione del proprio stato di crisi, volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di
per porvi tempestivamente rimedio; per l’impren- ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai de-
ditore collettivo, l’adozione, ai medesimi fini, di biti, che prosegue sulla strada dell’intervento an-
ticipato prima che l’impresa versi in gravi
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difficoltà e della ristrutturazione precoce per pre- credito è comunque assistito da un privilegio di
servare le parti di attività economicamente soste- grado elevato (art. 2751 bis, n. 2, c.c.)- può rite-
nibili. nersi aver apportato un reale beneficio alla massa
Viene, altresì, rimarcato che tutte le nomine dei dei creditori e che quindi si giustifica un sacrificio
professionisti effettuate dall’autorità giudiziaria o delle aspettative di soddisfacimento dei creditori
amministrativa, così come quelle effettuate dagli stessi.
organi da esse nominati, devono essere impron- Al fine di incentivare e valorizzare le procedure di
tate a criteri di trasparenza e di rotazione ed effi- allerta e composizione assistita della crisi (vera
cienza, ponendosi a carico del presidente della se- chiave di volta dell’intera riforma) la lettera a) del
zione in materia concorsuale l’obbligo di vigilare comma 1 esenta dalla suddetta limitazione i crediti
sull’osservanza del suddetto obbligo e di assicu- per spese e compensi degli OCC e degli OCRI,
rarne il rispetto in sede giudiziale. mentre il comma 3 esclude radicalmente la prede-
L’ultimo comma, allo scopo di rafforzare il carat- ducibilità dei crediti per prestazioni «parallele»
tere di riservatezza che deve connotare il rapporto rese da professionisti incaricati del debitore du-
tra l’imprenditore/debitore ed i soggetti preposti rante le procedure di allerta e composizione assi-
alle procedure di allerta e composizione assistita stita della crisi. Si vuole così rinforzare il ruolo de-
della crisi e di incentivare l’accesso a tali stru- gli organismi di composizione della crisi, visti
menti, prevede che tali soggetti non possano es- come soggetti qualificati di ausilio e supporto nei
sere tenuti a deporre sul contenuto delle dichiara- confronti dell’imprenditore che voglia regolare
zioni rese dinanzi a loro e delle informazioni ac- precocemente la crisi della propria impresa.
quisite nell’esercizio delle loro funzioni e che ad Restano ferme le regole già vigenti riguardanti la
essi si applichino le disposizioni dell’articolo 200 prededucibilità dei crediti sorti durante le proce-
del codice di procedura penale e le garanzie previ- dure concorsuali e la sua persistenza nelle proce-
ste per il difensore dalle disposizioni dell'articolo dure successivamente aperte.
103 del codice di procedura penale in quanto com-
patibili. In questo modo, la norma estende ai com- Sezione III
ponenti dell’OCRI le medesime prerogative che il Principi di carattere processuale
c.p.p. attribuisce ai difensori e che il d.lgs. n. 28
del 2010 attribuisce ai mediatori e favorisce il rap-
porto confidenziale tra il debitore ed organismo, Articolo 7
indispensabile per il buon funzionamento del si- Trattazione unitaria delle domande di re-
stema dell’allerta. golazione della crisi o dell’insolvenza
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recepita la formulazione proposta dalla Camera, segnalare immediatamente allo stesso organo am-
che, rispetto a quella suggerita dal Senato (« È ne- ministrativo l’eventuale esistenza di fondati indizi
cessario modificare gli indicatori significativi della della crisi.
crisi di cui all'articolo 13 dello schema, sosti- Il comma 2 disciplina in dettaglio le modalità della
tuendo il rapporto "flusso di cassa/attivo" con segnalazione cui sono tenuti gli organi di con-
quello "flussi di cassa/indebitamento finanziario trollo, di modo che essa possa risultare tempestiva
netto", il rapporto "patrimonio netto/passivo" con ed efficace, aprendo una sorta di dialogo tra i due
quello "patrimonio netto/indebitamento finanzia- organi diretto ad individuare le soluzioni possibili
rio netto" e infine il rapporto "oneri finanziari/ri- e le iniziative concretamente intraprese, in difetto
cavi" con quello "oneri finanziari/margine opera- delle quali gli organi di controllo sono tenuti ad at-
tivo lordo. Peraltro sarebbe opportuno sostituire tivare la procedura di allerta «esterna» mediante
la parola "indicatori" con "indici”»), presenta il sollecita ed idonea segnalazione all’organismo di
pregio di sostituire il riferimento esplicito ad indi- composizione della crisi d’impresa, corredata da
catori specifici con l’indicazione delle aree di veri- tutte le informazioni necessarie, anche in deroga
fica più rilevanti, alle quali possono ascriversi i all’obbligo di segretezza prescritto dall’articolo
rapporti indicati. 2407, comma 1, c.c.
E’ anche previsto che il Consiglio nazionale dei In attuazione dei principi di cui all’articolo 4,
commercialisti elabori specifici indici con riferi- comma 1, lett. f), legge delega n. 155/2017, il
mento alle start-up innovative di cui al decreto- comma 3 individua nella tempestiva segnalazione
legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla all’organismo di composizione della crisi una
legge 17 dicembre 2012, n. 221 e alle microimprese causa di esonero dalla responsabilità solidale degli
e piccole e medie imprese di cui al decreto-legge organi di controllo societari per le conseguenze
24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modifica- pregiudizievoli delle omissioni o delle azioni suc-
zioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, alle società cessivamente poste in essere dall’organo ammini-
di liquidazione e alle imprese costituite da meno strativo in difformità dalle prescrizioni ricevute, a
di due anni, allo scopo di individuare criteri di ri- meno che esse siano conseguenza diretta di deci-
levazione il più possibile parametrati alle specifi- sioni assunte prima della segnalazione medesima;
che caratteristiche dell’impresa. Si tratta di elenco il tutto, ferma restando la prosecuzione dell’eser-
non tassativo, considerato che il comma menziona cizio delle funzioni proprie degli organi di con-
espressamente gli “indici di cui al comma 1”, che, trollo, in modo da consentire loro di adempiere in
come si è detto, devono essere elaborati tenuto assoluta autonomia alle proprie funzioni.
conto delle “specifiche caratteristiche dell’im- Per superare eventuali carenze nei meccanismi di
presa”. comunicazione interna tra gli organi societari, e
Inoltre, proprio allo scopo di tener conto delle spe- comunque per stimolare la massima tempestività
cificità delle singole organizzazioni imprendito- nell’attivazione del meccanismo bifasico di allerta
riali, che potrebbe rendere gli indici elaborati con- (prima) interna e (poi) esterna, il comma 4 im-
cretamente inidonei a evidenziare la possibile si- pone agli istituti di credito ed gli altri intermediari
tuazione di crisi, la disposizione prevede che l’im- finanziari di cui all’articolo 106 del testo unico
presa, nella nota integrativa al bilancio di eserci- bancario di dare notizia anche agli organi di con-
zio, possa dichiarare le ragioni per le quali ritiene trollo societari, se esistenti, delle variazioni, revi-
inadeguati gli indici elaborati dal Consiglio nazio- sioni e revoche degli affidamenti comunicate al
nale dei dottori commercialisti ed indicarne altri, cliente.
ritenuti più idonei. In tal caso, un professionista
indipendente attesterà l’adeguatezza di tali indici
in rapporto alla specificità dell’impresa e, a partire Articolo 15
dall’esercizio successivo, l’impresa sarà “valutata” Obbligo di segnalazione di creditori
sulla base di questi diversi indici. pubblici qualificati
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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
Con riguardo all’Agenzia delle entrate (art. 15, 2.000 stimabili sulla base delle soglie recepite
comma 2, lett. a), si è ritenuto opportuno limitare dalla norma.
il monitoraggio alla sola IVA, in quanto calcolata Va rimarcato che, proprio in ragione della assoluta
sulla base delle dichiarazioni periodiche redatte novità dell’istituto dell’allerta ed al fine di monito-
dagli stessi contribuenti, calibrando la soglia di ri- rarne l’efficacia fin dalle sue prime applicazioni, è
levanza in relazione alle dimensioni dell’impresa, previsto un meccanismo di adeguamento delle di-
quali si evincono dal suo volume d’affari, e fis- sposizioni contenute nell’articolo 15, con riferi-
sando comunque una soglia minima sufficiente- mento sia alla tipologia dei debiti monitorati, sia
mente elevata onde evitare che l’estensione troppo alla loro entità, dapprima entro due anni dalla en-
ampia dell’obbligo di effettuare la segnalazione trata in vigore del codice, e successivamente ogni
generi un effetto contrario rispetto a quello auspi- tre anni. Detto adeguamento avviene anche sulla
cato, paralizzando l’attività degli organismi cui base dei dati elaborati da un Osservatorio perma-
compete gestire tali segnalazioni. Si è perciò de- nente istituito con il compito, tra l’altro, di moni-
ciso di fare riferimento ai debiti IVA scaduti e non torare con cadenza annuale l’andamento delle mi-
versati, se complessivamente pari ad almeno il 30 sure di allerta e di proporre le eventuali modifiche
per cento dei volume d’affari del periodo di riferi- normative necessarie a migliorarne l’efficienza.
mento e purché comunque l’ammontare del de- Completa il quadro di monitoraggio della riforma
bito scaduto non sia inferiore: a 25.000 euro per la previsione secondo la quale, entro due anni
volume d’affari risultante dalla dichiarazione mo- dalla sua entrata in vigore, e successivamente al-
dello IVA relativa all’anno precedente fino a meno ogni tre anni, il Ministro della Giustizia pre-
2.000.000 di euro; a 50.000 euro per volume senta al Parlamento una relazione dettagliata sulla
d’affari risultante dalla dichiarazione modello IVA applicazione del codice, tenuto conto dei dati ela-
relativa all’anno precedente fino a 10.000.000 di borati dall’Osservatorio.
euro; a 100.000 euro, per volume d’affari risul- Sotto il profilo operativo, la norma prevede che,
tante dalla dichiarazione modello IVA relativa quando l’esposizione debitoria superi l’importo ri-
all’anno precedente oltre 10.000.000 di euro levante come sopra individuato, i creditori pub-
Rispetto all’Istituto nazionale della previdenza so- blici hanno l’obbligo di inviare un avviso al debi-
ciale (art. 15, comma 2, lett. b) si è fatto invece ri- tore, con le seguenti modalità:
ferimento ad un ritardo di oltre sei mesi nel versa- l’Agenzia delle entrate, contestualmente alla co-
mento di contributi previdenziali di ammontare municazione di irregolarità di cui all’articolo 54-
superiore alla metà di quelli dovuti nell’anno pre- bis del decreto del Presidente della Repubblica 26
cedente, di ammontare in ogni caso superiore ad ottobre 1972, n.633; l’Istituto nazionale della pre-
euro cinquantamila, importo ritenuto congruo da- videnza sociale entro sessanta giorni dal verifi-
gli stessi esponenti dell’istituto consultati nel carsi dei presupposti del ritardo di oltre sei mesi
corso delle audizioni, i quali hanno evidenziato di cui sopra; l’Agente della riscossione entro ses-
come una soglia più bassa porterebbe il numero santa giorni dalla data di superamento delle so-
dei soggetti da sottoporre alle procedure d’allerta glie.
a quasi 200.000 all’anno (contro i 12.000 circa Quanto al contenuto dell’avviso, i creditori pub-
potenzialmente interessati adottando la soglia dei blici qualificati devono avvertire il debitore che, se
50.000 euro), numero difficilmente gestibile, so- entro i successivi novanta giorni egli non avrà
prattutto in fase di prima applicazione della provveduto, alternativamente, ad estinguere il
norma. proprio debito, a regolarizzarlo nelle diverse mo-
Con riguardo all’agente della riscossione (art. 15, dalità consentite dalla legge (ad esempio, per
comma 2, lett. c), tenuto conto dei compiti ad esso quanto concerne l’agente della riscossione, sono
affidati e dei tempi necessari per la sua attiva- ipotizzabili la rateizzazione ex art. 19 DPR 602/73,
zione, l’inadempimento viene ritenuto rilevante l’adesione alla definizione agevolata, la compensa-
quando la sommatoria dei crediti affidati per la ri- zione ex art. 28-quater DPR 602/73), a presentare
scossione dopo la data di entrata in vigore del co- istanza di composizione assistita della crisi ovvero
dice, limitatamente ai crediti autodichiarati o de- a proporre domanda di accesso ad una procedura
finitivamente accertati (come espressamente pre- concorsuale, essi lo segnaleranno all’organismo di
visto dalla legge delega) e scaduti da oltre novanta composizione assistita della crisi di impresa, an-
giorni superi, per le imprese individuali, la soglia che affinché tale ente, che, essendo istituito presso
di euro 500.000 e, per le imprese collettive, la so- le Camere di commercio, ha maggiore facilità
glia di euro 1.000.000. Importi meno elevati, nell’acquisizione dei dati a tal fine necessari, prov-
come dimostrato dalle elaborazioni effettuate da veda alla segnalazione agli organi societari di con-
Agenzia delle entrate –Riscossione con riferi- trollo.
mento a quanti, che, alla fine del 2017, presenta- Una volta decorso il termine assegnato, ove il de-
vano –rispetto al 2016- un’esposizione debitoria bitore non abbia fornito alcuna risposta, i creditori
superiore porterebbe la platea dei possibili sog- pubblici qualificati procederanno senza indugio
getti interessati alla segnalazione ad un numero alle prescritte segnalazioni.
superiore ai ventimila, contro un totale di circa
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I creditori pubblici qualificati sono esonerati La competenza territoriale dell’OCRI cui devono
dall’obbligo di segnalazione se il debitore fornisca essere indirizzate le segnalazioni è determinata
prova documentale di crediti di imposta o altri dalla sede legale dell’impresa, senza che rilevi
crediti vantati verso pubbliche amministrazioni di l’eventuale diversa localizzazione del centro prin-
ammontare pari ad almeno la metà della soglia di cipale degli interessi del debitore (COMI), volen-
rilevanza stabilita dal comma 2. Si vuole così tener dosi in tal modo escludere, in una fase in cui deve
conto della situazione patrimoniale complessiva essere perseguita la tempestività dell’intervento,
dell‘imprenditore ed evitare ulteriori conseguenze ogni dilazione dovuta all’eventuale incertezza
pregiudizievoli derivanti dal ritardo nel paga- sulla competenza.
mento da parte della stessa amministrazione. La scelta della competenza territoriale «diffusa»
La sanzione per la mancata ottemperanza all’ob- mira a mantenere la maggiore «prossimità» dei
bligo di segnalazione consiste, per l’Agenzia delle nuovi strumenti di allerta e composizione assistita
entrate e l’Istituto nazionale della previdenza so- della crisi rispetto alla localizzazione dell’impresa,
ciale, nell’inefficacia del titolo di prelazione spet- rendendo così più agevole per l’imprenditore l’ac-
tante ai crediti dei quali essi sono titolari, e per cesso a questa fase.
l’agente della riscossione delle imposte, nell’inop- Il comma 3 precisa che l’organismo di composi-
ponibilità alla massa del credito per spese ed oneri zione della crisi d’impresa opera attraverso vari
di riscossione. La differenziazione si è resa neces- soggetti che lo compongono, in particolare: il refe-
saria in considerazione del fatto che è parso iniquo rente, che viene individuato dal legislatore nel se-
penalizzare l’ente impositore, degradando il cre- gretario della camera di commercio o in un suo de-
dito al rango chirografario, per omissioni imputa- legato; l’ufficio del referente, ossia l’apparato co-
bili all’agente incaricato della riscossione. Si è stituito dal personale e dai mezzi messi a disposi-
dunque ritenuto di tradurre il principio di delega, zione dell’organismo dalla camera di commercio;
che prevedeva genericamente la perdita del privi- il collegio degli esperti, nominato di volta in volta
legio, in termini tali da garantire il perseguimento per il singolo affare. L’ufficio del referente, allo
dell’obiettivo indicato dal legislatore delegante e scopo di consentire una maggiore flessibilità orga-
cioè il rafforzamento dell’obbligo di segnalazione nizzativa, può essere costituito, come proposto
attraverso la previsione di una sanzione tale da re- dalla Commissione Giustizia della Camera, anche
sponsabilizzare i destinatari della regola di con- in forma associata da più camere di commercio.
dotta. In questa prospettiva non avrebbe senso Al referente è attribuito il compito di assicurare la
ipotizzare, a carico dell’agente della riscossione, la tempestività del procedimento, sia curando che gli
sanzione della perdita del privilegio per spese ed adempimenti organizzativi vengano effettuati
oneri di riscossione, considerato che è assai dub- senza indugio, sia vigilando affinché tutti i soggetti
bio che il relativo credito abbia carattere privile- coinvolti rispettino i termini loro assegnati.
giato, vista la costante giurisprudenza di legitti- Nell’ottica della certezza, sicurezza e tempestività
mità che ha reiteratamente affermato la natura delle comunicazioni, l’ultimo comma impone
chirografaria del credito per aggi (in questo senso, all’ufficio del referente l’uso della posta elettronica
si vedano Cass. n. 25932/2015; Cass. n. certificata.
7868/2014; Cass. n. 11230/2013 e Cass. n.
28502/2015 per il carattere chirografario del cre- Articolo 17
dito per spese di insinuazione). E’ dunque evi- Nomina e composizione del collegio
dente che sanzionare l’inerzia dell’agente con la
perdita del privilegio equivarrebbe a non preve- L’articolo 17 attua il dettagliato disposto dell’arti-
dere una sanzione. colo 4, comma 1, lettera b), della legge delega n.
155/2017, prevedendo innanzitutto che il refe-
rente, una volta ricevuta la segnalazione da parte
CAPO II - ORGANISMO DI COMPOSI- dei soggetti qualificati, ovvero l’istanza del debi-
ZIONE DELLA CRISI D’IMPRESA tore di assistenza nella composizione della crisi,
deve procedere immediatamente alla segnala-
Articolo 16 zione agli organi di controllo societari ed alla no-
(OCRI) mina del collegio, raccogliendo innanzitutto le de-
signazioni dei relativi componenti provenienti dai
L’articolo prevede la costituzione dell’organismo soggetti legittimati, da scegliersi però (solo) tra gli
di composizione della crisi d’impresa (OCRI) iscritti nell’albo dei gestori della crisi e dell’insol-
presso ciascuna camera di commercio, industria, venza, assicurando trasparenza e rotazione nel
artigianato e agricoltura, con il compito di gestire conferimento degli incarichi.
la fase dell’allerta per tutte le imprese e l’eventuale Al fine di garantire la riservatezza della procedura,
procedimento di composizione assistita della crisi la richiesta non deve contenere elementi idonei ad
per le imprese diverse da quelle minori (o imprese identificare l’impresa, ma unicamente l’indica-
«sotto soglia»). zione del settore in cui la stessa opera e le sue di-
mensioni, deducibili dal numero degli addetti e
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dall’ammontare annuo dei ricavi quale risulta dal commercialisti e degli esperti contabili nonché
registro delle imprese. all’albo degli avvocati che siano in possesso di una
Due dei tre componenti sono individuati mediante specifica esperienza in materia di crisi di impresa,
designazione diretta: uno da parte dal presidente per avere svolto funzioni di commissario giudi-
della sezione specializzata in materia di impresa ziale, attestatore o professionista presentatore
del tribunale individuato a norma dell’articolo 4 della proposta in almeno tre procedure di concor-
del decreto legislativo 27 giugno 2003, n. 168, dato preventivo che abbiano superato la fase
avuto riguardo al luogo in cui si trova la sede dell’apertura, o tre accordi di ristrutturazione dei
dell’impresa, o da un suo delegato, soluzione im- debiti che siano stati omologati.
posta dall’art. 4, comma 1, lett. b) della legge de-
lega, proprio a sottolineare che l’istituto è diretto
ad agevolare l’imprenditore e non è un’anticipa- Articolo 18
zione dell’apertura di una procedura concorsuale ; Audizione del debitore
un altro da parte del presidente della camera di
commercio presso cui opera l’OCRI o da un suo L’articolo 18 impone alla procedura di allerta una
delegato, che non può essere tuttavia lo stesso re- tempistica veloce che inizia con l’audizione del de-
ferente, il cui intervento nella scelta dei compo- bitore e degli organi di controllo societari, se esi-
nenti è limitato ai casi previsti dalla legge; il terzo stenti. La norma dispone che si proceda alla loro
individuato dal referente, sentito il debitore, tra convocazione ed audizione in via riservata e confi-
quelli iscritti nell’elenco trasmesso annualmente denziale. Le modalità di gestione di questa fase de-
all’organismo dalle associazioni imprenditoriali vono essere dunque tali da garantire che i terzi
ed appartenente all’associazione rappresentativa non vengano a conoscenza della procedura, allo
del settore di riferimento del debitore. La previ- scopo di evitare il diffondersi di inutili allarmismi
sione secondo la quale deve essere sentito anche il che potrebbero pregiudicare l’immagine commer-
debitore mira a consentire, da un lato, di meglio ciale dell’impresa e la sua possibilità di accedere
tener conto delle specificità dell’impresa; dall’al- ulteriormente al credito.
tro, è diretta a fare in modo che l’organismo operi Conclusa l’audizione, il collegio deve valutare,
e sia anche correttamente percepito dal debitore sulla base dei dati raccolti, se siano emersi o meno
come un ente “amico”, il cui compito è quello di fondati indizi di crisi, anche alla luce delle infor-
assisterlo e agevolarlo nella gestione della sua si- mazioni fornite circa le iniziative messe in atto in
tuazione di crisi. esito alle segnalazioni. Se ritiene che non sussista
Entro il giorno successivo alla comunicazione una situazione di crisi, il collegio dispone l’archi-
della nomina, i componenti designati debbono viazione delle segnalazioni ricevute, dandone co-
rendere la dichiarazione di loro indipendenza. La municazione per il tramite del referente ai soggetti
disposizione è stata modificata in conformità ad che avevano effettuato la segnalazione. Il collegio
un’osservazione espressa dalla Commissione Giu- dispone in ogni caso l’archiviazione quando l’or-
stizia della Camera, al fine di chiarire il contenuto gano di controllo societario, se esistente o, in sua
di tale dichiarazione e che il rinvio all’art.2, mancanza, un professionista indipendente, attesti
comma 1, lettera o), riguarda soltanto i requisiti di l’esistenza di crediti di imposta o di altri crediti
indipendenza richiesti ai componenti del collegio verso pubbliche amministrazioni per i quali siano
e non anche l’iscrizione all’albo dei revisori. decorsi novanta giorni dalla messa in mora, per un
Poiché la competenza a gestire la composizione ammontare complessivo che, portato in compen-
assistita della crisi da parte dell’OCRI è limitata sazione con i debiti, determina il mancato supera-
agli imprenditori non minori, nel caso in cui la se- mento delle soglie che hanno determinato la se-
gnalazione riguardi un’impresa minore o un’im- gnalazione. Con tale previsione si è voluto evitare
presa agricola, il referente procede alla convoca- che imprese in (apparente) difficoltà a causa del
zione del debitore avanti all’Organismo di compo- mancato pagamento da parte di debitori pubblici
sizione della crisi da sovraindebitamento (OCC) debbano subire conseguenze pregiudizievoli ulte-
competente per territorio, individuandolo in base riori a causa dei tempi delle procedure di liquida-
alle preferenze del debitore e, in difetto, sceglien- zione e di pagamento. I sindaci o l’attestatore, as-
dolo in base ad un criterio di rotazione, per la pro- sumendosene la responsabilità, potranno così at-
secuzione del procedimento. testare l’esistenza anche di crediti non definitiva-
L’articolo 352 prevede che, fino alla istituzione mente accertati, quando ad esempio gli ostacoli
dell’Albo dei soggetti destinati a svolgere funzioni all’accertamento ed al pagamento siano di ordine
di gestione o di controllo nell’ambito delle proce- meramente formale o derivino da contestazioni
dure concorsuali, il presidente della sezione spe- pretestuose o limitate solo ad una parte dell’im-
cializzata, il presidente della camera di commercio porto che l’imprenditore assume essergli dovuto.
e le associazioni rappresentative delle categorie E’ previsto, tuttavia, che l’attestazione sia utilizza-
imprenditoriali (e per esse il referente, secondo il bile solo nel procedimento dinanzi all’OCRI e
meccanismo già descritto) designino i componenti quindi, ad esempio, non possa essere un titolo per
del collegio tra quelli iscritti all’albo dei dottori ottenere un’ingiunzione di pagamento.
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Provvede in proposito l’articolo 20, disponendo documentazione predisposta nell’ambito del pro-
che il debitore, che richiede l’assistenza dell’OCRI cedimento (relazione sulla situazione economica e
per le trattative con i creditori, possa presentare finanziaria dell’impresa, elenco dei creditori e dei
apposita istanza al tribunale, individuato in con- titolari dei diritti reali o personali con l’indica-
formità alla delega, nella sezione specializzata in zione dei rispettivi crediti e delle eventuali cause
materia di crisi di impresa competente per territo- di prelazione, attestazione del collego sulla veridi-
rio in ragione della sede dell’impresa, che prov- cità dei dati aziendali).
vede dopo aver eventualmente sentito a chiari- In tutti i casi in cui il procedimento di composi-
menti i soggetti che hanno effettuato la segnala- zione assistita ha esito negativo e dunque anche
zione e il presidente del collegio avanti al quale nel caso in cui l’imprenditore non provveda a de-
pende la procedura di composizione assistita. positare la domanda di accesso ad una procedura
Il comma 3 fissa la durata delle misure protettive concorsuale, l’OCRI ne dà notizia ai soggetti obbli-
in tre mesi, prorogabili più volte entro il termine gati alla segnalazione che non vi abbiano parteci-
massimo di nove mesi, coincidente con il termine pato, al fine di metterli a conoscenza dell’insussi-
massimo di durata delle trattative, a condizione stenza di ostacoli alla segnalazione, quando do-
che siano stati compiuti progressi significativi vuta o di consentire loro di attivarsi in modo tem-
nelle trattative tali da rendere probabile il rag- pestivo per chiedere l’apertura della liquidazione
giungimento dell’accordo. giudiziale.
Oltre alle misure protettive, nel corso delle tratta- In ossequio al principio della riservatezza e confi-
tive e fino alla conclusione del procedimento di denzialità e al fine di evitare ostacoli in capo al de-
composizione assistita, il debitore può chiedere al bitore nell’illustrare al collegio la reale situazione
giudice competente sulle misure predette i prov- dell’impresa, la documentazione acquisita o pro-
vedimenti volti ad impedire o differire gli obblighi dotta nel procedimento e gli atti dello stesso pos-
previsti dal codice civile in caso di riduzione del sono essere utilizzati unicamente nell’ambito della
capitale sociale per perdite o per riduzione al di liquidazione giudiziale o in un eventuale procedi-
sotto del limite legale. E’ rimessa al debitore la mento penale, naturalmente nel rispetto delle
scelta di richiedere la pubblicazione del provvedi- norme che disciplinano l’acquisizione e l’utilizza-
mento nel registro delle imprese, in tal caso rinun- bilità dei documenti in tale ambito.
ciando al carattere di riservatezza del procedi-
mento, ma ottenendo l’effetto di prevenire inizia- Articolo 22
tive di creditori o soci di minoranza dirette a con- Segnalazione al pubblico ministero
testare l’inosservanza (apparente) degli obblighi
predetti. L’articolo 22 individua i casi nei quali, in conse-
Allo scopo di evitare l’ingiustificato protrarsi delle guenza di una condotta tenuta dal debitore
misure descritte e il conseguente impedimento nell’ambito di una procedura di allerta o di com-
all’esercizio dei diritti dei creditori, l’ultimo posizione assistita della crisi che non possa quali-
comma prevede che esse possano essere revocate ficarsi come connotata dalla buona fede, deve es-
in qualunque momento, anche d’ufficio, se risul- sere effettuata una segnalazione al pubblico mini-
tano atti di frode nei confronti dei creditori o se il stero. La norma attua una precisa indicazione
collegio della composizione assistita segnala che della legge delega, contenuta all’art. 4, comma 1,
non vi è possibilità di soluzione concordata della lettera b).
crisi ovvero, nel caso in cui siano state individuate In queste ipotesi il collegio, se ritiene che gli ele-
misure idonee a superarla, che non vi sono signi- menti raccolti rendano evidente la sussistenza non
ficativi progressi nell’attuazione delle misure solo di uno stato di crisi, ma di uno stato di con-
adottate per superare la crisi. clamata insolvenza, lo segnala con una relazione
motivata al referente, il quale ne dà notizia al pub-
blico ministero presso il tribunale competente a
Articolo 21 norma dell’art. 27; questi, ove ritenga fondata la
Conclusione del procedimento notizia, entro sessanta giorni dalla ricezione della
notizia presenta ricorso per l’apertura della liqui-
L’art. 21 dispone in ordine ai possibili esiti del pro- dazione giudiziale.
cedimento di composizione assistita della crisi.
In particolare, se l’accordo con i creditori non è Articolo 23
stato raggiunto nel termine assegnato o prorogato Liquidazione del compenso
e permane una situazione di crisi, il collegio deve
invitare il debitore a presentare una domanda di L’art. 23 disciplina il diritto al compenso
accesso ad una procedura concorsuale nel termine dell’OCRI prevedendo, in difetto di accordo con il
di trenta giorni. debitore, la sua liquidazione ad opera del presi-
Al fine di non vanificare l’attività già compiuta dal dente della sezione specializzata in materia di crisi
collegio, il debitore, se aderisce all’invito, può uti- di impresa del tribunale competente in base alla
lizzare a corredo della domanda la sede legale dell’impresa interessata, dovendo
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questi tenere conto separatamente, come specifica entrata in vigore, e successivamente almeno ogni
la norma, dell’attività svolta per l’audizione del de- tre anni. Tale adeguamento avviene anche sulla
bitore e di quella eventualmente svolta nella pro- base dei dati elaborati dall’Osservatorio perma-
cedura di composizione assistita della crisi, valu- nente istituito con il compito, tra l’altro, di moni-
tando specificamente l’impegno in concreto ri- torare l’andamento delle misure di allerta e di pro-
chiesto e gli esiti del procedimento. porre le eventuali modifiche normative necessarie
a migliorarne l’efficienza.
Articolo 25
CAPO IV - MISURE PREMIALI Misure premiali
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di competenza nel rispetto delle previsioni di cui CAPO III - CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’
all’art. 45 c.p.c.. DEL DEBITORE
Articolo 30 Articolo 33
Conflitto positivo di competenza Cessazione dell’attività
L’articolo 30 si occupa dei conflitti positivi di com- L’articolo 33 sostituisce l’art. 10 del regio decreto
petenza risolti a favore del tribunale che si è pro- 16 marzo 1942, n. 267.
nunciato per primo. Rispetto al sistema vigente è stata prevista una re-
Il giudice che si è successivamente pronunciato e gola unica per l’imprenditore collettivo e per
che intenda contestare la competenza del primo, quello individuale, che è quella di consentire
deve sollevare il regolamento di competenza. Al- l’apertura della procedura di liquidazione del de-
trimenti, in una linea di continuità con il r.d. n. bitore che abbia cessato l’attività di impresa da
267 del 1942, egli trasmetterà gli atti al primo giu- non oltre un anno. Allo scopo di colmare una la-
dice. cuna che aveva dato luogo a svariati dubbi inter-
pretativi, si stabilisce che, per il debitore non
Articolo 31 iscritto, la cessazione coincide con il momento in
Salvezza degli effetti cui i terzi ne acquisiscono la conoscenza, secondo
un principio omogeneo ad una regola di opponibi-
L’articolo 31, in continuità con l’art. 9-bis del regio lità già prevista nel codice civile. Per agevolare il
decreto 16 marzo 1942, n. 267, si occupa di rego- processo di notificazione di eventuali iniziative
lare gli effetti degli atti compiuti nel procedimento adottate da terzi, si fa obbligo all’imprenditore di
di regolazione della crisi aperto davanti al tribu- mantenere operativo l’indirizzo di posta elettro-
nale poi rivelatosi incompetente. La soluzione nica certificata per un anno, che decorre dalla can-
adottata, anche per garantire e tutelare l’affida- cellazione, come previsto dalla legge delega.
mento dei terzi, è quella di assicurare che gli effetti Per risolvere una questione che si era posta nel re-
degli atti compiuti si conservino anche davanti al gime attuale, si specifica, poi, che l’imprenditore
giudice competente. cancellato dal registro delle imprese non può fare
ricorso né al concordato preventivo, né all’accordo
Articolo 32 di ristrutturazione, con conseguente inammissibi-
Competenza sulle azioni che derivano lità della domanda presentata.
dall’apertura delle procedure di liquida-
zione
Articolo 34
L’articolo 32 sancisce che il tribunale che ha Apertura della liquidazione giudiziale
aperto le procedure di liquidazione giudiziale è del debitore defunto
competente per tutte le liti che ne derivano, se-
condo la formulazione corrispondente a quella L’articolo 34 sostituisce l’articolo 11 del regio de-
contenuta nel regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, creto 16 marzo 1942, n. 267, sovrapponendosi
interpretata da tempo in modo univoco. La tecnica quasi interamente ad esso, salva la precisazione
enunciativa al «plurale» contenuta nella disposi- contenuta nel comma 3, dove si prevede, nel
zione vuole precisare che identica regola già vi- chiaro intento di accrescere il bagaglio informa-
gente per il fallimento debba applicarsi anche alla tivo del tribunale, che l’erede che chiede l’apertura
procedura liquidatoria del debitore sovraindebi- della liquidazione giudiziale, pur non essendo sog-
tato. Il radicamento della competenza per le cause getto agli obblighi di deposito della documenta-
dipendenti davanti al tribunale che ha aperto la li- zione, è comunque tenuto a presentare una rela-
quidazione impone che, in caso di successiva di- zione sulla situazione economico-patrimoniale.
chiarazione di incompetenza di un tribunale da-
vanti al quale siano state erroneamente avviate liti
dipendenti, queste debbano essere riassunte nel Articolo 35
termine di non oltre trenta giorni davanti al giu- Morte del debitore
dice competente quale giudice speciale del con-
corso, ai sensi dell’articolo 50 del codice di proce- L’articolo 35 non si discosta dalla disciplina già
dura civile. dettata dal r.d. n.267/1942 e prevede che, nell’ipo-
tesi di morte del debitore dopo l’apertura della
procedura di liquidazione concorsuale, questa
prosegue nei confronti degli eredi, anche se hanno
accettato l’eredità con beneficio di inventario. Nel
caso di più eredi, la procedura prosegue nei con-
fronti del rappresentante, che può essere desi-
gnato, in assenza di accordo, dal giudice delegato.
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La norma non distingue espressamente tra tipolo- chiunque provenga) riflettono i tratti connotativi
gie di imprenditori e in funzione dei differenti ob- della domanda di accesso alla procedura concor-
blighi di tenuta delle scritture contabili cui essi suale.
sono sottoposti, giacché si propone di operare da Nel procedimento di liquidazione giudiziale, il de-
riferimento generale ogni qual volta il debitore bitore può stare in giudizio personalmente. Que-
proponga una domanda di accesso alla soluzione sto per non imporre, da un lato, ad un imprendi-
concorsuale e giudiziale della crisi o dell’insol- tore già impossibilitato ad adempiere alle proprie
venza. Ciò al fine di porre il tribunale nella condi- obbligazioni, di doversi necessariamente munire
zione di disporre subito di tutti gli elementi cono- di un difensore per adempiere ad un vero e pro-
scitivi necessari per gestire la situazione di crisi. prio obbligo giuridico, qual è quello di non aggra-
Una documentazione essenziale è costituita dalla vare la situazione di insolvenza e, dall’altro, in
certificazione sulla situazione debitoria attinente considerazione della necessaria speditezza del
a particolari debiti, come quelli tributari e atti- procedimento che ha ad oggetto l’accertamento
nenti ai contributi, oltre che ai premi assicurativi. dello stato di insolvenza. Anche la giurisprudenza
Per essi gli articoli 363 e 364 disciplinano un’ap- ha sempre affermato che il diritto di difesa del de-
posita procedura volta ad assicurare l’effettività bitore va esercitato nei limiti compatibili con le re-
della messa a disposizione di tale certificazione. gole del procedimento, che ha carattere sommario
Fino a quando tale procedura non sarà piena- e camerale e che a tal fine è sufficiente che egli, in-
mente operativa, sarà la cancelleria ad acquisire formato dell'iniziativa assunta nei suoi confronti e
gli stessi dati, così da irrobustire a beneficio delle degli elementi su cui questa è fondata, compaia
parti il corredo informativo del processo e assicu- davanti al giudice relatore all'uopo nominato, per
rarne la massima attendibilità. contestare la sussistenza dei presupposti sogget-
Concreta traduzione del dovere di lealtà attiva tivi ed oggettivi per l’apertura della procedura
enunciato all’articolo 4 è la previsione che il debi- concorsuale.
tore debba dare conto degli atti di straordinaria La disposizione disciplina le modalità della notifi-
amministrazione compiuti nei cinque anni antece- cazione del ricorso. Si tratta di notificazione tele-
denti, termine corrispondente a quello di prescri- matica, che dovrebbe essere la regola generale per
zione dell’azione revocatoria ordinaria, così da instaurare il contraddittorio in base alla legge de-
consentire l’acquisizione di ogni elemento idoneo lega n. 155/2017 (articolo 2, primo comma, lettera
a permettere le valutazioni di convenienza sulle i), essendo stato riprodotto, per la prima parte,
sue proposte. l’art. 15, terzo comma, regio decreto 16 marzo
1942, n. 267, con un’importante variante garanti-
stica, per l’ipotesi di notificazione non possibile o
SEZIONE II negativa non per causa riferibile al destinatario.
PROCEDIMENTO UNITARIO PER L’AC- Se per ogni soggetto essa si perfeziona, come nel
CESSO ALLE PROCEDURE DI REGOLA- regime vigente, dopo una ricerca infruttuosa della
ZIONE DELLA CRISI O DELL’INSOL- persona, dunque con il deposito dell’atto presso la
VENZA casa comunale, per i debitori non obbligati a mu-
nirsi di PEC scatta un ulteriore adempimento, con
Articolo 40 intento rafforzativo della notifica avvenuta, co-
Domanda di accesso alla procedura munque non incidente sul momento del perfezio-
namento, e cioè la notizia del deposito con affis-
L’adozione di un unico modello processuale per sione dell’avviso presso l’abitazione o l’ufficio e la
l’accertamento dello stato di crisi e di insolvenza, spedizione di raccomandata con avviso di ricevi-
prevista come principio generale dall’articolo 2, mento.
primo comma, lett. d) della legge delega n. La mancata notifica telematica per causa imputa-
155/2017, non implica la rinuncia al principio bile, come previsto dall’articolo 2, comma 1, let-
della domanda, tant’è vero che il modello proces- tera i), legge delega n. 155/2017, ha imposto una
suale è unitario, ma l’esito è condizionato dal pe- semplificazione degli oneri, con l’inserimento
titum oggetto della domanda dei soggetti legitti- dell’atto non notificato secondo la modalità tele-
mati ad agire, anche quali interventori, né com- matica principale in apposita area web riservata
porta l’introduzione di un sistema propriamente presso il tribunale e con diritto di prelievo in qual-
bifasico, in cui si abbia un previo accertamento siasi momento, mentre la notificazione si ha per
giudiziale dello stato di crisi e di insolvenza e solo eseguita nel terzo giorno successivo a quello in cui
dopo l’avvio della procedura vera e propria. è compiuto l’inserimento.
Il procedimento è unico e l’ingresso nella concor-
sualità è tendenzialmente anticipato, a tutela cre-
scente e a protezione progressiva della proposta
procedura.
Gli elementi caratterizzanti il ricorso (denomina-
zione unica assunta dall’atto introduttivo, da
IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 45
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza
Articolo 41 Articolo 43
Procedimento per l’apertura della Rinuncia alla domanda
liquidazione giudiziale
La disciplina prevede che in caso di rinuncia alla
Il procedimento di apertura della liquidazione domanda il procedimento si estingue e il tribunale
giudiziale, su ricorso di uno o più creditori, degli provvede con decreto, con il quale può condan-
organi e delle autorità amministrative che hanno nare la parte che ha dato causa al procedimento
funzioni di controllo e di vigilanza dell’impresa, alla rifusione delle spese. Allo scopo di evitare un
del pubblico ministero nei casi in cui questi abbia uso strumentale del potere di rinunciare alla do-
legittimazione, o dello stesso debitore è un proce- manda, è previsto che permanga comunque, in
dimento semplificato, ma regolato dalla legge nei capo al p.m. che abbia partecipato al procedi-
suoi momenti principali. mento, il potere di chiedere la liquidazione giudi-
Sono predeterminati dalla legge forme e termini ziale, senza necessità di proporre un nuovo ed au-
tanto della fase introduttiva, quanto delle fasi tonomo ricorso. Al p.m., in ogni caso, deve essere
istruttoria e di trattazione e, infine, della fase de- data comunicazione del decreto che dichiara
cisoria: i termini sono brevi, in ossequio alle esi- l’estinzione, al fine di consentirgli l’esercizio del
genze di celerità che caratterizzano la materia, ma suo potere di iniziativa.
rispettosi delle garanzie processuali; le uniche for-
malità che possono essere soppresse sono quelle Articolo 44
non essenziali al contraddittorio. Accesso al concordato preventivo e al giu-
Per garantire quanto più possibile la trattazione dizio per l’omologazione degli accordi
unitaria di più domande proposte nei confronti di ristrutturazione
dello stesso debitore, è previsto come possibile –
ed è l’unico aspetto di reale novità rispetto alla di- La disposizione trova applicazione tanto nei casi
sciplina del r.d. n.267/1942- l’intervento nel me- in cui l’iniziativa sia stata assunta dal debitore,
desimo procedimento dei terzi che hanno legitti- quanto in quelli in cui il debitore, destinatario di
mazione a proporre la domanda e del pubblico mi- una domanda di liquidazione giudiziale, si sia vo-
nistero, con la precisazione che detto intervento luto difendere non limitandosi a chiedere di re-
può avere luogo sino a che la causa non venga ri- spingere tale richiesta bensì instando per regolare
messa al collegio per la decisione. da sé, con il concordato preventivo ovvero l’ac-
La scansione organizzativa del procedimento è cordo di ristrutturazione, la propria crisi o insol-
improntata a particolare celerità. venza.
Solo la domanda proposta dal debitore è soggetta La norma disciplina tanto l’ipotesi in cui il debi-
a pubblicità, al fine di evitare che iniziative desti- tore depositi, unitamente al ricorso, la proposta di
nate a rivelarsi infondate vengano divulgate, cau- concordato, il piano e la relazione attestatrice o gli
sando danni anche irreversibili alla reputazione accordi di ristrutturazione di cui chiede l’omolo-
dell’impresa. gazione, tanto l‘ipotesi in cui il ricorso sia diretto
ad ottenere unicamente l’assegnazione dei termini
per il deposito di tali atti e dei documenti elencati
Articolo 42 dall’art. 39. In questo senso va letta la precisazione
Istruttoria sui debiti risultanti dai pub- contenuta al comma 1, lettera a), secondo la quale
blici registri nei procedimenti per il tribunale assegna “se richiesto” il termine per il
l’apertura della liquidazione giudiziale deposito della proposta e del piano o degli accordi
e del concordato preventivo di ristrutturazione e in questo senso va letto
quanto previsto dall’art. 47, comma 1, lett.b), ai
La norma disciplina l’istruttoria officiosa, in fun- sensi del quale il tribunale, con il decreto di aper-
zione di allestire un corredo documentale con il tura, “nomina ovvero conferma il commissario
minimo onere per le parti, debitori o istanti, nel giudiziale”: la conferma, infatti, presuppone che il
presupposto che, a regime, un collegamento tele- tribunale abbia nominato il commissario giudi-
matico diretto con la cancelleria del tribunale per- ziale a fronte di una domanda c.d. “in bianco” o
metterà di acquisire nel procedimento i dati sa- “con riserva”, provvedendo alla sua conferma
lienti dei debiti tributari, contributivi e per premi all’atto dell’emissione del decreto di apertura.
assicurativi e più in generale i dati anche di bilan- In entrambi i casi, a garanzia della celerità della
cio, secondo il catalogo e le modalità di cui all’ar- procedura e per consentire al debitore di fruire
ticolo 367. senza indugio degli effetti protettivi della do-
manda, il decreto concessivo dei termini può sem-
pre essere emesso senza previa fissazione di
un’udienza.
Nel dettaglio, la norma prevede, in caso di do-
manda c.d. “in bianco” o “con riserva”, terminolo-
gia coniata dagli operatori con riferimento
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all’istituto disciplinato dall’art. 161, sesto comma, espressamente che la pubblicazione debba avve-
del r.d. n.267/1942, la fissazione di un termine mi- nire contestualmente al deposito del ricorso. Dalla
nimo (trenta giorni) e massimo (sessanta), con pubblicazione, come chiarito dall’art. 48, decorre
possibilità di proroga (di non oltre sessanta il termine per l’opposizione da parte dei creditori.
giorni) esclusivamente in mancanza di domande
di liquidazione giudiziale, nell’evidente intento di
scoraggiare un utilizzo abusivo del concordato Articolo 45
come strumento di difesa (e differimento) dalla Comunicazione e pubblicazione del de-
trattazione della richiesta di liquidazione giudi- creto di concessione dei termini
ziale.
Con la concessione del termine viene nominato, a La formulazione originaria della rubrica (in cui si
fini di vigilanza, un commissario giudiziale; la no- parlava di notificazione, invece che di comunica-
mina del commissario è prevista, in conformità ad zione) è stata modificata in accoglimento di una
un’osservazione della Commissione Giustizia osservazione della competente Commissione della
della Camera, anche negli accordi di ristruttura- Camera (all’articolo 45, valuti il Governo l’oppor-
zione ma solo se quando vi siano richieste di aper- tunità di modificare la rubrica facendo riferimento
tura della liquidazione giudiziale. In questo caso, alla “comunicazione” e non alla “notificazione”,
il ricorso agli accordi di ristrutturazione potrebbe come peraltro previsto dalla stessa disposizione
essere se non abusivo o strumentale, comunque introdotta).
intempestivo rispetto alla situazione di crisi Il provvedimento di assegnazione dei termini, al
dell’impresa, rendendo dunque opportuno, pari della domanda di accesso del debitore, va reso
nell’interesse dei creditori, che l’imprenditore sia noto ai terzi che vedono le loro prerogative limi-
immediatamente sottoposto alla vigilanza di tate nell’arco temporale che va dal deposito della
terzo. domanda alla decisione del tribunale sulla do-
Ulteriore statuizione concerne la fissazione degli manda del debitore e per questo deve essere
obblighi informativi e di una somma per le spese iscritto al registro delle imprese.
della procedura.
La norma, al fine di porre termine al dibattito giu-
risprudenziale sul regime dei termini concessi ai Articolo 46
sensi dell’art. 161, sesto comma, del r.d. Effetti della domanda di accesso al
n.267/1942, espressamente dispone che i termini concordato preventivo
assegnati dal tribunale per il completamento della
domanda, per assolvere agli obblighi informativi e La disposizione disciplina gli effetti della presen-
per i versamento del fondo spese non siano sog- tazione della domanda di accesso al concordato
getti a sospensione durante il periodo feriale, coe- preventivo e si pone in una linea di continuità ri-
rentemente con le esigenze di speditezza del pro- spetto alla disciplina previgente. La richiesta di
cedimento e della natura non esclusivamente pro- autorizzazione riguarda gli atti di straordinaria
cessuale di tali termini. amministrazione che il debitore intenda compiere
La disciplina della revoca del provvedimento di «dopo il deposito della domanda di accesso». In
concessione del termine è mutuata dagli articoli assenza dell’autorizzazione del tribunale o del giu-
161, 162 e 173 l. fall.: la revoca è disposta in caso dice delegato gli atti sono inefficaci e il tribunale
di scoperta di atti di frode, quando la condotta del dispone la revoca dei termini concessi. Non si è ri-
debitore è manifestamente inidonea a una solu- tenuto di formulare analoga disposizione –pre-
zione efficace della crisi, si verifichino circostanze sente invece nella legge fallimentare- anche con ri-
tali da pregiudicare una soluzione efficace della ferimento alla domanda di omologazione degli ac-
crisi o in caso grave inadempimento degli obblighi cordi di ristrutturazione, in quanto essa non com-
informativi o di mancato versamento del fondo porta alcun limite o vincolo ai poteri gestori del
spese. Il decreto è emesso previa instaurazione del debitore/ricorrente.
contraddittorio, non è autonomamente reclama- I crediti dei terzi sorti per effetto degli atti legal-
bile (in quanto di per sé determina solo l’arresto mente compiuti dal debitore sono prededucibili e
della procedura) e può essere emesso, con analogo le ipoteche giudiziali, iscritte nei novanta giorni
effetto, ogni qual volta sia negata la stessa conces- che precedono la data di pubblicazione nel regi-
sione del termine (ad esempio per mancato depo- stro delle imprese della domanda di accesso, sono
sito dei documenti o assenza dei requisiti sogget- inefficaci rispetto ai crediti anteriori.
tivi di accesso). Si è anche precisato, su proposta della Commis-
L’ultimo comma prevede, in continuità con l’art. sione Giustizia della Camera e per una maggiore
182-bis del r.d. n.267/1942, che gli accordi di ri- chiarezza del testo, che i creditori non possono ac-
strutturazione siano pubblicati nel registro delle quisire diritti di prelazione opponibili alla massa
imprese ed acquistino efficacia da tale momento. in difetto di autorizzazione; si tratta di previsione,
Al fine di risolvere un dubbio interpretativo che ha già presente nell’art. 168 leg.fall., secondo la
generato qualche difficoltà operativa, è stabilito quale, poiché la concessione di ipoteca è atto di
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Articolo 53
Effetti della revoca della liquidazione giu- SEZIONE III - MISURE CAUTELARI E
diziale, dell’omologazione del concordato PROTETTIVE
e degli accordi di ristrutturazione
Articolo 54
In ossequio a quanto previsto dall’articolo 2, Misure cautelari e protettive
comma 1, lett. d), legge delega n. 155/2017, si è
reso necessario regolare gli effetti dell’accogli- La domanda per l’apertura della liquidazione giu-
mento del reclamo, disciplinando quello che ac- diziale o del concordato preventivo o per l’omolo-
cade quando, omologato il concordato o l’accordo gazione degli accordi di ristrutturazione può es-
di ristrutturazione in primo grado, venga dichia- sere accompagnata dalla richiesta di misure pro-
rata in secondo grado l’apertura della liquidazione tettive o cautelari.
giudiziale, o viceversa. Si è cercato così di superare Gli effetti protettivi, diversamente da quanto av-
le difformità interpretative e di risolvere i dubbi viene per le misure cautelari, si producono, sem-
che si erano creati con riferimento all’ipotesi, su pre che il debitore ne abbia fatto richiesta, dalla
cui ancora non era maturato un orientamento uni- data della pubblicazione della domanda di accesso
forme, in cui il decreto (secondo la forma attuale) nel registro delle imprese. Tuttavia, è escluso ogni
di omologa del concordato o dell’accordo di ri- automatismo prolungato, giacché, come previsto
strutturazione fosse stato revocato dalla corte dall’art. 55, le misure protettive dovranno essere
d’appello (diversamente dal caso in cui la espressamente confermate dal tribunale con
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proprio decreto, nel termine di trenta giorni Con una previsione significativa dell’esigenza di
dall’iscrizione della domanda nel registro delle raccordare la disciplina interna con quella
imprese. dell’Unione Europea, evidenziata dall’articolo 1,
Le misure cautelari sono analoghe a quelle già pre- comma 2, della legge delega n. 155/2017, il comma
viste dall’articolo 15 del regio decreto 16 marzo 7 dell’articolo 54 riconosce la legittimazione ad
1942, n. 267. La formulazione della norma, nel agire anche all’amministratore delle procedure di
connotare il provvedimento del requisito dell’ati- insolvenza nominato dal giudice competente ai
picità, pur senza ovviamente escludere il ricorso a sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, del Regolamento
misure conservative del patrimonio, richiama il (UE) 2015/848 quando nel territorio dello Stato
disposto dell’articolo 700 codice procedura civile, sia stata presentata la domanda di accesso e o an-
ma utilizza, in luogo dell’espressione «assicurare che nel caso in cui essa manchi, e dunque non
provvisoriamente gli effetti della decisione», venga aperta alcuna procedura concorsuale. Per
quella, diversa, di «assicurare provvisoriamente questa seconda eventualità l’amministratore ri-
gli effetti della sentenza» che dichiara l’apertura chiedente dovrà indicare nella richiesta le condi-
della liquidazione giudiziale o che omologa il con- zioni di effettivo e imminente soddisfacimento
cordato preventivo o l’accordo di ristrutturazione non discriminatorio di tutti creditori secondo la
dei debiti, ad indicare l’esigenza che il contenuto procedura concorsuale aperta presso lo Stato.
della misura richiesta non sia modellato intera-
mente sul contenuto di quelle pronunce: non si Articolo 55
avrà perciò, esemplificando, una provvisoria di- Procedimento
chiarazione di apertura della liquidazione giudi-
ziale o del concordato preventivo. Potranno essere Il procedimento per la concessione delle misure (e
dunque richieste misure “tipiche”, come il seque- specificamente dall’articolo 669-sexies codice
stro conservativo o la sospensione delle procedure procedura civile), con la possibilità di adozione
esecutive e cautelari, ma anche misure atipiche, in anche prima dell’udienza di comparizione delle
particolare di carattere inibitorio, come la giuri- parti e dunque con la conferma, modifica o revoca
sprudenza formatasi sulla previgente normativa mediante ordinanza di quanto statuito con de-
fallimentare aveva consentito. Tra le misure pos- creto.
sibili si annovera anche quella di nomina di un cu- Quanto alle misure protettive, il protrarsi dei loro
stode dell’azienda o del patrimonio del debitore, effetti è condizionato alla loro conferma entro
sulla falsariga del sequestro giudiziario di cui trenta giorni di tempo dall’iscrizione della do-
all’articolo 670 codice procedura civile. manda nel registro delle imprese. Il decreto è reso
Il comma 5 disciplina il procedimento e prevede senza necessaria previa audizione del debitore o di
che il presidente del tribunale o il presidente della eventuali altri controinteressati, ma assunte, ove
sezione cui è assegnata la trattazione delle proce- necessario, sommarie informazioni ed è reclama-
dure di regolazione della crisi o dell’insolvenza bile dinanzi al collegio. Se il deposito del decreto
fissi con decreto l'udienza entro un termine non non interviene nel termine prescritto cessano gli
superiore a trenta giorni –che possono divenire effetti protettivi prodottisi ai sensi dell’articolo 54,
quarantacinque in casi particolari- dal deposito comma 2, per effetto dell’istanza formulata dal de-
della domanda. All’esito dell'udienza, il tribunale bitore e dell’iscrizione della domanda di accesso
provvede con decreto motivato, fissando la durata nel registro delle imprese. Si tratta di disposizione
delle misure. adottata in conformità ad un’osservazione
Le misure protettive disposte conservano efficacia espressa dalla Commissione Giustizia della Ca-
anche se il debitore, prima della scadenza fissata mera (si valuti l’opportunità, all’articolo 55,
dal giudice ai sensi dell’articolo 44, comma 1, let- comma 3, di specificare che, se il deposito del de-
tera a), per il deposito degli accordi di ristruttura- creto non interviene nel termine prescritto, ces-
zione, deposita domanda di apertura del concor- sano gli effetti protettivi prodottisi a norma
dato preventivo. Si tratta di previsione inserita re- dell’articolo 54, comma 2). Essa anticipa la solu-
cependo un’osservazione della Commissione Giu- zione accolta dall’art. 6 della proposta di direttiva
stizia della Camera, coerente con la possibilità, riguardante i quadri di ristrutturazione preven-
prevista dal comma 3, di ottenere misure protet- tiva, la seconda opportunità e misure volte ad au-
tive anche a seguito della presentazione di un ri- mentare l’efficacia delle procedure di ristruttura-
corso “in bianco” (si valuti l’opportunità, all’arti- zione, insolvenza e liberazione dai debiti, e che
colo 54, di chiarire, al comma 3, che le misure pro- modifica la direttiva 2012/30/UE che subordina
tettive possono essere richieste dall’imprenditore la produzione degli effetti protettivi ad una valu-
anche prima del deposito della domanda di omo- tazione, caso per caso, dell’autorità giudiziaria. A
logazione e, al comma 5, che le misure protettive fronte tuttavia delle comprensibili preoccupazioni
disposte conservano efficacia anche se il debitore, del Consiglio di Stato e della Commissione Giusti-
prima della scadenza fissata dal giudice, deposita zia del Senato, che il ritardo nel provvedere da
domanda di apertura di concordato preventivo). parte dell’autorità giudiziaria comprometta le esi-
genze di protezione del patrimonio del debitore, si
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è ritenuto di portare a trenta giorni il termine -di Al fine di scongiurare condotte opportunistiche o
originari quindici- entro il quale il decreto deve es- collusive, è previsto che gli atti unilaterali e i con-
sere depositato. tratti posti in essere in esecuzione del piano de-
Il comma 4 prevede la revoca o la modifica delle vono essere provati per iscritto e devono avere
misure protettive, su istanza di parte, del commis- data certa.
sario giudiziale o del pubblico ministero, in caso
di atti di frode o, in attuazione dell’art. 6, comma
1, lettera b), legge n. 155/2017, quando l’attività SEZIONE II - STRUMENTI NEGOZIALI
intrapresa dal debitore è manifestamente inido- STRAGIUDIZIALI SOGGETTI
nea a pervenire al risultato sperato. In questo AD OMOLOGAZIONE
caso, non si giustifica, infatti, il sacrificio imposto
ai creditori. Articolo 57
Accordi di ristrutturazione dei debiti
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La disposizione regola ora tutte le convenzioni di disciplina che ora è divisa in due articoli. Le uni-
moratoria intervenute tra un imprenditore, anche che novità sono rappresentate dalla valutazione di
non commerciale, ed i suoi creditori. convenienza oggetto dell’attestazione e del giudi-
Nel comma 1 è stato meglio precisato l’oggetto zio del tribunale che non è più riferita generica-
della convenzione che disciplina in via provvisoria mente alle alternative concretamente praticabili
gli effetti della crisi e riguarda ogni tipo di misura ma specificamente alla liquidazione giudiziale,
che non comporti rinuncia al credito. nonché dalla previsione, in accoglimento delle os-
Il comma 2 individua i requisiti necessari per servazioni espresse dalle competenti Commissioni
l’estensione degli effetti della moratoria: viene ri- parlamentari, di un termine di sessanta giorni en-
badita la soglia del settantacinque per cento dei tro il quale le amministrazioni devono esprimere
creditori aderenti appartenenti alla medesima la propria adesione, allo scopo di agevolare l’ap-
classe, la necessità che tutti i creditori apparte- plicazione dell’art. 48, comma 5.
nenti alla classe siano stati debitamente e compiu-
tamente informati e siano stati messi in condi- Articolo 64
zione di partecipare alle trattative, mentre è stato Effetti degli accordi sulla
opportunamente precisato che gli effetti della mo- disciplina societaria
ratoria possono essere estesi ai non aderenti sol-
tanvo ove essi risultino soddisfatti in misura supe- L’articolo riproduce, con riguardo alla domanda di
riore rispetto alla liquidazione giudiziale omologazione degli accordi di ristrutturazione, la
E’ sempre prescritto il deposito di una relazione disposizione attualmente contenuta nell’art. 182-
redatta da un professionista indipendente desi- sexies del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.
gnato dal debitore: è stato ampliato l’oggetto L’unica novità è costituita dal riferimento alla «ri-
dell’attestazione che riguarda ora anche la veridi- chiesta di misure cautelari e protettive ai sensi
cità dei dati aziendali, l’idoneità della convenzione dell’articolo 54 relative ad una proposta di accordo
a disciplinare provvisoriamente gli effetti della di ristrutturazione e sino all'omologazione» ed ha,
crisi, oltre che la convenienza della convenzione. evidentemente, l’obiettivo di favorire, mediante la
Nel comma 3 vengono ribaditi i limiti dell’esten- sterilizzazione degli effetti dello scioglimento della
sione degli effetti della convenzione ai creditori società, il ricorso a tali misure.
della medesima classe non aderenti.
I commi 4, 5, 6, 7 e 8 disciplinano il procedimento:
il debitore ha l’obbligo di comunicare la conven- CAPO II - PROCEDURE DI COMPOSI-
zione e la relazione del professionista ai creditori ZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBI-
non aderenti i quali possono opporsi entro trenta TAMENTO
giorni. Non è stata ripetuta la previsione, conte-
nuta nell’art. 48, della sottoposizione del termine SEZIONE I - Disposizioni di
per l’opposizione alla sospensione nel periodo fe- carattere generale
riale, considerato che, in questo caso, il termine
decorre da una comunicazione del debitore e non
dall’iscrizione nel registro delle imprese e che i Articolo 65
creditori non aderenti a cui si vuole estendere la Ambito di applicazione delle procedure di
convenzione di moratoria devono essere obbliga- composizione delle crisi da
toriamente informati delle trattative, sicché, di- Sovraindebitamento
versamente da quanto può accadere per i creditori
estranei agli accordi di ristrutturazione, essi sono La disposizione definisce l’ambito di applicazione
già necessariamente a conoscenza dell’iniziativa delle procedure di composizione della crisi da so-
dell’imprenditore. vraindebitamento -il piano di ristrutturazione dei
Il tribunale decide sulle opposizioni in camera di debiti del consumatore, il concordato minore e la
consiglio con sentenza nei cui confronti è am- liquidazione controllata- riservate a tutti i debitori
messo reclamo ai sensi dell’art.51. di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c). Si tratta
dei consumatori e di tutti i soggetti, compresi gli
Articolo 63 imprenditori agricoli, che, pur svolgendo attività
Transazione fiscale e accordi su imprenditoriale non sono soggetti alle procedure
crediti contributivi di liquidazione giudiziale e liquidazione coatta
amministrativa né al concordato preventivo ai
L’articolo 63 disciplina la transazione fiscale negli sensi dell’art. 85, comma 1 del codice.
accordi di ristrutturazione e costituisce la ripropo- Più esattamente, la definizione di sovraindebita-
sizione dei commi 5 e 6 del vecchio art. 182-ter del mento si ricava dall’art. 2, che definisce tale lo
regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, disposizione stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del
che conteneva la disciplina del trattamento dei professionista, dell’imprenditore agricolo,
crediti tributari e contributivi nel concordato pre- dell’imprenditore minore, delle start – up innova-
ventivo e negli accordi di ristrutturazione, tive di cui al decreto legge n.179 del 18 ottobre
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2012 e di ogni altro debitore non assoggettabile Infine, non è stato scalfito il principio di respon-
alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione sabilità patrimoniale personale, sicché le masse
coatta amministrativa o ad altre procedure liqui- attive e passive rimangano distinte, pur se coin-
datorie previste dal codice civile o da leggi speciali volte nel medesimo piano.
per il caso di crisi o insolvenza.
Per le procedure di sovraindebitamento è stata de-
lineata una disciplina più semplice e specifica ri- Sezione II - Ristrutturazione dei debiti
spetto al procedimento unitario, al quale la dispo- del consumatore
sizione in esame rinvia nei soli limiti di compati-
bilità. Tale disposizione è integrata, con riferi- Articolo 67
mento alla procedura di concordato minore, an- Procedura di ristrutturazione dei debiti
che dal rinvio al capo III del titolo IV contenuto
nell’art. 74 ed è in questa prospettiva che si chiari- Il piano di ristrutturazione dei debiti è la proce-
sce che la nomina dell’attestatore è sempre facol- dura di composizione della crisi riservata al con-
tativa. sumatore come definito dall’art. 2, comma 1, let-
La norma precisa anche che i compiti propri del tera e), in assoluta coerenza con la definizione che
commissario e del liquidatore sono sempre svolti ne ha dato il codice del consumo e delle indica-
dall’OCC, l’organismo di composizione della crisi. zioni contenute nella legge delega quanto alla ne-
Il comma 4 prevede, in via generale, che gli effetti cessità di ricomprendere in tale categoria le per-
delle procedure si producono anche nei confronti sone fisiche che siano soci delle società apparte-
dei soci illimitatamente responsabili delle società nenti ad uno dei tipi regolati nei capi III, IV e VI
di persone. del titolo V del libro quinto del codice civile, con
esclusivo riguardo ai debiti diversi da quelli so-
ciali, di cui essi rispondono in ossequio al princi-
Articolo 66 pio della responsabilità illimitata.
Procedure familiari E’ una procedura di particolare favore in quanto
consente al debitore di sottrarsi al giudizio e
In attuazione di uno specifico principio di delega, all’approvazione dei creditori, che può essere in-
espresso dall’art. 9, comma 1, lettera a), della legge fluenzata anche da motivi che originano da rap-
delega, che si è dato carico delle numerose diffi- porti di natura personale e che non riguardano la
coltà applicative originate dalla legge n.3 del 2012, convenienza in sé della proposta, e di sottoporsi
la disposizione introduce una disciplina innova- unicamente alla valutazione, certamente maggior-
tiva con riferimento alle procedure collegate sia mente obiettiva, del giudice.
nei casi in cui i soggetti sovraindebitati siano fa- Proprio perché si tratta di una procedura riservata
miliari conviventi, nel qual caso è quasi inevitabile e a misura della tipologia di creditore, è anche la
che la difficoltà di uno dei componenti della fami- sola alla quale il consumatore può accedere, oltre
glia si rifletta negativamente sull’intero nucleo fa- alla liquidazione controllata.
miliare sia quando la situazione di crisi del Una novità è costituita dalla previsione secondo la
“gruppo familiare” abbia un’origine comune, ad quale è equiparato al consumatore anche il socio
esempio perché derivi da una successione eredita- illimitatamente responsabile di uno dei tipi socie-
ria. In tali casi, in cui è auspicabile –se non neces- tari indicati e che consente a tali soggetti di ge-
saria- una gestione ed una soluzione unitaria del stire, con il piano di ristrutturazione, l’indebita-
problema- è possibile presentare un unico pro- mento derivante da debiti estranei a quelli sociali
getto di risoluzione della crisi e si è previsto che il (anche se la società non è assoggettata ad alcuna
giudice, qualora le richieste non siano contestuali, procedura concorsuale).
adotti i provvedimenti più idonei per assicurare il La domanda deve contenere, oltre al piano,
coordinamento delle procedure collegate. l’elenco dei dati sulla consistenza del patrimonio,
E’ stata anche recepita la sollecitazione espressa l’indicazione degli atti di straordinaria ammini-
dalla Commissione Giustizia della Camera (all’ar- strazione, e quindi sostanzialmente di disposi-
ticolo 66, valuti il Governo l’opportunità di preci- zione del patrimonio, compiuti negli ultimi cinque
sare i rapporti tra le diverse procedure che pos- anni, coerentemente con il termine di prescrizione
sono applicarsi alle fattispecie di cui al medesimo stabilito dal codice civile per la revocatoria ordi-
articolo e tra i diversi procedimenti che dalle naria, la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre
stesse possano originarsi), prevedendo che, nel anni, nonché, al fine di valutare la disponibilità
caso in cui uno dei debitori sia un consumatore ed economica effettivamente utilizzabile per il paga-
un altro sia un imprenditore o un professionista, mento dei debiti, l’indicazione delle entrate del
in presenza di un ricorso e di un progetto unitario debitore da attività lavorativa o da altra fonte, con
di risoluzione della crisi, debba prevalere la disci- la precisazione di quanto occorre per il manteni-
plina del concordato minore, di maggior tutela per mento della famiglia.
i creditori, in quanto sottoposta alla loro approva- Di particolare rilievo è la disposizione, attuativa di
zione. uno specifico principio di delega, che consente di
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prevedere, con il piano, anche la falcidia o la ri- del tribunale competente non si stato costituito un
strutturazione dei debiti derivanti da contratti di OCC.
finanziamento con cessione del quinto dello sti- Spetta infatti all’organismo la presentazione della
pendio, del trattamento di fine rapporto o della domanda in esito all’incarico ricevuto dal debitore
pensione nonché di quelli derivanti da operazioni e all’individuazione concordata della scelta mag-
di prestito su pegno, con conseguente liberazione giormente opportuna.
di risorse a vantaggio di tutti i creditori e possibi- La presentazione della domanda comporta una
lità di soddisfare i crediti derivanti dagli stessi valutazione della condotta del debitore e del pre-
nell’ambito della complessiva sistemazione dei sumibile sviluppo della procedura; a tal fine,
debiti. l’OCC deve indicare gli elementi utili a valutare la
Il comma 4 contiene una previsione, comune ad meritevolezza (indicazione delle cause dell’indebi-
altri istituti, relativa al trattamento dei creditori tamento e l’esposizione delle ragioni dell’incapa-
privilegiati o con garanzia reale, che possono es- cità del debitore di adempiere le obbligazioni as-
sere destinatari di una previsione di soddisfaci- sunte), l’affidabilità dei dati sui quali il piano è
mento anche non integrale solo se non inferiore al fondato (attendibilità della documentazione), i
valore realizzabile nell’alternativa ipotesi di liqui- tempi e i costi della procedura.
dazione, tenuto conto del valore di mercato come Ai fini della valutazione del piano da parte del giu-
attestato dall’OCC. dice, sotto il profilo del trattamento di determinati
Il comma 5, introdotto in accoglimento di un’os- creditori, è anche previsto, in conformità con la
servazione della Commissione Giustizia della Ca- legge delega, che l’OCC debba indicare se il finan-
mera, consente il rimborso, alle date pattuite, ziatore abbia valutato, nell’accordare il finanzia-
delle rate a scadere del contratto di mutuo garan- mento, il merito creditizio del finanziato, tenuto
tito da ipoteca iscritta sull’abitazione principale conto del suo reddito e dell’incidenza sullo stesso
del debitore se, alla data del deposito della do- delle spese necessarie a mantenere un dignitoso
manda, questi ha adempiuto le proprie obbliga- tenore di vita, quantificando tale importo, preso
zioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del atto delle osservazioni espresse dalle Commissioni
debito scaduto. La modifica è volta a favorire l’ac- parlamentari, in misura pari all’assegno sociale
cesso del consumatore alle procedure di sovrain- moltiplicato per un parametro corrispondente al
debitamento e chiarisce, considerata l’esistenza, numero dei componenti il nucleo familiare della
in materia, di orientamenti giurisprudenziali con- scala di equivalenza dell'ISEE di cui al DPCM del
trastanti, come il debito per il rimborso del mutuo 5 dicembre 2013, n. 159, in modo da tener conto
ipotecario contratto per l’acquisto della casa desti- dell’incidenza del carico familiare.
nata a costituire la sua abitazione principale sia L’OCC, entro sette giorni dal conferimento dell’in-
sottratto alle regole del concorso. carico da parte del debitore, deve darne notizia
L’ultimo comma precisa che il procedimento si all’agente della riscossione e agli uffici fiscali, an-
svolge dinanzi al tribunale in composizione mono- che presso gli enti locali, competenti in base all’ul-
cratica, diversamente da quanto previsto per le al- timo domicilio fiscale del debitore. La disposi-
tre procedure di regolazione della crisi dall’art. 40, zione è volta a consentire agli uffici di comunicare
comma 1. la situazione debitoria all’OCC, in modo che ne
possa tener conto nella redazione della relazione e
nella predisposizione della proposta.
Articolo 68 Come avviene in analoghe procedure, il deposito
Presentazione della domanda della domanda sospende, ai soli effetti del con-
e attività dell’OCC corso, il corso degli interessi convenzionali o legali
fino alla chiusura della liquidazione, a meno che i
L’avvio del procedimento necessita dell’intervento crediti non siano garantiti da ipoteca, pegno o pri-
dell’organismo di composizione della crisi costi- vilegio, salvo quanto previsto dagli articoli 2749,
tuito presso il tribunale competente e quindi 2788 e 2855, commi secondo e terzo, del codice
quello nel cui circondario ha la residenza il debi- civile.
tore.
Si è previsto, recependo le osservazioni espresse Articolo 69
sul punto dalle competenti Commissioni parla- Condizioni soggettive ostative
mentari, che, nel caso in cui nel circondario del tri-
bunale competente non vi sia un OCC, i compiti e Il particolare regime di favore accordato al consu-
le funzioni attribuiti all’OCC possano essere svolti matore trova il suo contrappeso nella necessaria
anche da un professionista o da una società tra ricorrenza del requisito della meritevolezza, che
professionisti in possesso dei requisiti di cui all’ar- deve qualificare la sua condotta; quest’ultima deve
ticolo 358 nominati dal presidente del tribunale connotarsi per l’assenza di colpa in relazione alla
competente o da un giudice da lui delegato. Que- situazione di sovraindebitamento nella quale il de-
sto allo scopo di consentire la piena funzionalità bitore si è venuto a trovare.
dell’istituto anche nei casi in cui nel circondario
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Ne consegue che non solo sono ostative all’accesso Se un creditore o un qualunque interessato conte-
alla procedura l’avere già ottenuto l’esdebitazione sta la convenienza della proposta, il giudice pro-
nei cinque anni precedenti o comunque per due cede all’omologazione se comunque ritiene che la
volte, circostanze di per sé indicative di condotta proposta consenta un soddisfacimento per il cre-
imprudente, ma anche l’avere determinato con ditore in misura non inferiore a quello che questi
grave colpa il sovraindebitamento e quindi, ad potrebbe conseguire con la liquidazione control-
esempio, aver assunto obbligazioni sproporzio- lata.
nate alla capacità di adempimento oppure aver Se invece l’omologazione è negata, il giudice pro-
omesso di svolgere una possibile attività lavora- nuncia decreto di rigetto –impugnabile- e revoca
tiva idonea all’adempimento degli obblighi as- le misure protettive concesse.
sunti. Se vi è istanza del debitore o, in casi di inadempi-
A maggior ragione, sono ostative le condotte im- mento o frode, di un creditore o del pubblico mi-
prontate alla frode dei creditori o comunque in nistero, il tribunale provvede con sentenza
malafede. all’apertura della liquidazione controllata.
Tali condotte, come previsto dall’art. 282, impedi-
scono l’esdebitazione di diritto in caso di liquida- Articolo 71
zione controllata. Esecuzione del piano
Innovativa è la previsione del comma 2 che, coe-
rentemente con la legge delega, commina sanzioni Poiché l’omologazione non comporta lo sposses-
processuali al creditore che ha colpevolmente de- samento del debitore né la perdita della capacità
terminato o aggravato la situazione di sovrainde- d’agire, la norma prevede che questi provveda
bitamento anche omettendo, quale finanziatore, all’esecuzione del piano sotto il controllo dell’or-
di verificare adeguatamente il merito creditizio del ganismo.
finanziato; tale creditore, infatti, non può pro- Spetta all’organismo anche la risoluzione di even-
porre opposizione in sede di omologazione né re- tuali difficoltà insorte nella fase attuativa, even-
clamo avverso l’omologazione né far valere cause tualmente ricorrendo al giudice laddove ciò sia ne-
di inammissibilità che non derivino da comporta- cessario.
menti dolosi del debitore. La vigilanza del giudice sulla procedura è assicu-
rata attraverso le relazioni che l’OCC deve seme-
Articolo 70 stralmente depositare.
Omologazione del piano Una volta terminata l’esecuzione del piano, l’OCC
presenta al giudice il rendiconto; se il rendiconto
L’omologazione del piano non necessita della pre- è approvato, il giudice liquida il compenso, tenuto
ventiva approvazione da parte dei creditori, così conto di quanto pattuito tra debitore e OCC e ne
come già avviene anche in altre procedure (ad autorizza il pagamento. La disposizione si allinea,
esempio, nel concordato dell’amministrazione come proposto dalla Commissione Giustizia della
straordinaria di cui al d.lgs. n. 270 del 1999) con Camera, al regolamento adottato con D.M. 24 set-
finalità ulteriori rispetto alla sola tutela dei credi- tembre 2014, n. 202, recante i requisiti di iscri-
tori, che in questo caso consistono nella volontà di zione nel registro degli organismi di composizione
fronteggiare un rilevante problema sociale, acuito della crisi da sovraindebitamento.
dalla crisi economica successiva al 2008 che ha Diversamente, il giudice individua gli atti neces-
reso evidente l’urgenza di istituire strumenti di- sari per l’esatto adempimento del piano omolo-
retti a consentire la liberazione dai debiti civili. gato e il termine entro il quale detti atti devono es-
La disposizione prescrive che, superato il vaglio sere posti in essere. Scaduto inutilmente tale ter-
dell’ammissibilità, il piano e la proposta siano mine l’omologazione è revocata.
pubblicati per decreto del giudice, comunicato ai La norma precisa che nella liquidazione del com-
creditori, i quali potranno presentare osserva- penso il giudice tiene conto della diligenza dimo-
zioni. strata, fino ad escludere il diritto al compenso se
Con lo stesso decreto, su istanza del debitore, il non approva il rendiconto. Vengono così chiariti i
giudice può accordare le misure protettive dirette presupposti in presenza dei quali è consentito al
a porre il patrimonio del debitore al riparo dalle giudice negare il compenso all’OCC.
iniziative individuali dei creditori, tali da pregiu-
dicare l’attuazione piano. Articolo 72
In caso di atti di frode, tali misure possono essere Revoca dell’omologazione
revocate, anche d’ufficio, previa instaurazione del
contraddittorio. L’art. 72 disciplina i casi - ulteriori rispetto a
L’OCC può proporre modifiche al piano, alla luce quella di revoca conseguente alla mancata appro-
delle osservazioni ricevute dai creditori, riferen- vazione del rendiconto - di revoca della sentenza
done al giudice. di omologazione.
Il giudice, se ritiene ammissibile e fattibile il Alla revoca il giudice procede su istanza del pub-
piano, lo omologa con sentenza. blico ministero, di un creditore o di qualunque
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interessato, ma anche d’ufficio, sentito il debitore, esistente. Diversamente da quanto previsto per il
in tutti i casi di frode e falsità, nonché in tutti i casi concordato preventivo ed in considerazione della
in cui il piano divenga inattuabile e non sia possi- maggiore semplicità della procedura e della tipo-
bile modificarlo in modo da consentirne l’attua- logia dei debitori che possono farvi ricorso, non si
zione. è ritenuto, in questo caso, di quantificare l’inci-
L’OCC è tenuto a segnalare al giudice le circo- denza dell’apporto esterno sulla misura del soddi-
stanze che possono comportare la revoca sfacimento dei creditori, lasciando tale valuta-
dell’omologazione. zione al prudente apprezzamento del giudice.
L’istanza o l’iniziativa di ufficio devono interve- La proposta può prevedere il soddisfacimento dei
nire entro sei mesi dall’approvazione del rendi- debiti, anche parziale, in qualsiasi forma, e quindi
conto. non necessariamente in denaro, seppure con mo-
Il giudice decide dopo aver sentito gli interessati, dalità che consentano di rispettare l’ordine delle
anche solo mediante assegnazione di termini per cause di prelazione, e la suddivisione dei creditori
lo scambio di memorie scritte. in classi, con i dovuti adattamenti resi necessari
L’ultimo comma precisa che la revoca dell’omolo- dalla maggiore semplicità e snellezza del procedi-
gazione non pregiudichi i diritti acquistati da terzi mento, che non conosce l’istituto delle proposte
di buona fede. concorrenti.
In generale, le affinità tra concordato minore e
Articolo 73 concordato preventivo giustificano il rinvio alle
Conversione in procedura liquidatoria disposizioni che disciplinano tale secondo istituto,
in quanto compatibili.
L’art. 73 dispone che nei casi di revoca dell’omolo-
gazione il giudice possa disporre la conversione Articolo 75
della procedura in liquidazione controllata se lo ri- Documentazione e trattamento
chiede il debitore oppure, ma solo se la revoca dei crediti privilegiati
consegue ad atti di frode o inadempimento, se vi
sia istanza di un creditore o del pubblico mini- Alla domanda deve essere allegata la documenta-
stero. zione, diversa in rapporto alla qualifica del debi-
Il giudice, quando dispone la conversione, deve tore (imprenditore, professionista o altro), neces-
concedere al debitore un termine per integrare la saria per ricostruirne la situazione economica e fi-
documentazione e provvedere alla nomina del giu- nanziaria, che, in ogni caso, deve indicare l’entità
dice delegato e del liquidatore. e la qualità dei debiti e l’identità dei creditori, gli
atti di straordinaria amministrazione e comunque
Sezione III - Concordato minore di disposizione del patrimonio posti in essere negli
ultimi cinque anni, le entrate del debitore e della
Articolo 74 famiglia e la somma occorrente al mantenimento
Proposta di concordato minore della stessa.
Come in altre tipologie di concordato, la proposta
Tutti i debitori rientranti nella definizione di cui può prevedere il pagamento parziale dei crediti
all’art. 2, comma 1, lettera c), con esclusione del privilegiati, purché in misura non inferiore a
consumatore -per il quale è previsto in via esclu- quanto il creditore otterrebbe in caso di liquida-
siva l’accesso al piano di ristrutturazione dei debiti zione, tenuto conto del valore di mercato dei beni
come alternativa alla liquidazione controllata- su cui grava il privilegio come attestato dall’orga-
possono avere accesso ad una procedura di com- nismo di composizione della crisi.
posizione concordata della crisi o dell’insolvenza L’ultimo comma prevede che quando è prevista la
denominata concordato minore, che si pone in li- continuazione dell’attività aziendale, è possibile
nea di sostanziale continuità con l’accordo disci- prevedere il rimborso, alla scadenza conve-
plinato dagli artt. 10 e seg. della legge n.3 del 2012, nuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo
sulla composizione della crisi da sovraindebita- con garanzia reale gravante su beni strumentali
mento. all’esercizio dell’impresa se il debitore, alla data
Non diversamente da quanto previsto per il con- della presentazione della domanda di concordato,
cordato preventivo ed in ossequio a quanto dispo- ha adempiuto le proprie obbligazioni o se il giu-
sto dall’art. 9, comma 1, lettera b) della legge n. 155 dice lo autorizza al pagamento del debito per capi-
del 2017, la norma privilegia le proposte di con- tale ed interessi scaduto a tale data. In tal caso,
cordato che poggino sulla prosecuzione dell’atti- l’OCC attesta che il credito garantito potrebbe es-
vità imprenditoriale o professionale eventual- sere soddisfatto integralmente con il ricavato della
mente svolta, sicché costituisce requisito di am- liquidazione del bene effettuata a valore di mer-
missibilità del concordato liquidatorio l’apporto di cato e che il rimborso delle rate a scadere non lede
apprezzabili risorse esterne, che consentano un i diritti degli altri creditori. La disposizione, intro-
grado di soddisfacimento dei creditori maggiore dotta a seguito di osservazione della Commissione
di quello assicurato dall’impiego del patrimonio Giustizia della Camera, è volta ad allineare la
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disciplina del concordato minore alla disciplina ne possa tener conto nella redazione della rela-
dettata dall’art. 100 per il concordato preventivo, zione.
trattandosi in entrambi i casi di procedure concor- Come avviene per il concordato preventivo, il de-
suali. posito della domanda sospende, ai soli effetti del
concorso, il corso degli interessi convenzionali o
Articolo 76 legali fino alla chiusura della liquidazione, a meno
Presentazione della domanda che i crediti non siano garantiti da ipoteca, pegno
e attività dell’OCC o privilegio, salvo quanto previsto dagli articoli
2749, 2788 e 2855, commi secondo e terzo, del co-
Anche nel concordato minore svolge un ruolo fon- dice civile.
damentale l’organismo di composizione della L’ultimo comma precisa che il procedimento si
crisi, al quale compete la formulazione della do- svolge dinanzi al tribunale in composizione mono-
manda, del piano e della proposta nella stessa con- cratica, diversamente da quanto previsto per le al-
tenuti. La maggiore complessità del procedi- tre procedure di regolazione della crisi dall’art. 40,
mento, rispetto a quello di omologazione del piano comma 1.
del consumatore e le maggiori dimensioni delle si-
tuazioni di crisi o insolvenza che costituiscono il Articolo 77
presupposto del concordato minore impongono, Inammissibilità della domanda
in questo caso, che all’assistenza prestata dall’OCC di concordato minore
si aggiunga quella del difensore. Diversamente da
quanto previsto per il piano di ristrutturazione dei L’art. 77 prevede alcune particolari cause di inam-
debiti e per la liquidazione controllata, nella pro- missibilità della domanda, che solo in parte coin-
cedura di concordato minore, come richiesto dalle cidono con quelle impediscono al consumatore di
competenti commissioni parlamentari, vi è dun- ottenere l’omologazione del paino di ristruttura-
que l’obbligo della difesa tecnica. L’organismo zione dei debiti. Si tratta dell’incompletezza della
svolge invece le funzioni che, nel concordato pre- documentazione di cui ai due precedenti articoli,
ventivo, spetterebbero al professionista che assi- della mancanza dei requisiti dimensionali dell’im-
ste l’imprenditore nella redazione del piano ed al prenditore, dell’avere il debitore già beneficiato
professionista indipendente incaricato dell’atte- dell’esdebitazione una volta nei cinque anni pre-
stazione. cedenti o, indipendentemente dal periodo in cui è
Alla domanda deve essere allegata una relazione stata concessa, per due volte, nonché nei casi di
particolareggiata redatta dall’OCC, che deve indi- frode accertata.
care innanzitutto le cause dell’indebitamento e la
diligenza impiegata dal debitore nell’assumere le Articolo 78
obbligazioni, nonché le ragioni dell’incapacità di Procedimento
adempiere; la relazione deve anche fornire ele-
menti per valutare la proposta e la sua conve- La norma tratta del procedimento in esito al depo-
nienza rispetto alla liquidazione, i costi presumi- sito della domanda di concordato, prevedendo in-
bili della procedura, la percentuale, le modalità e i nanzitutto il vaglio di ammissibilità da parte del
tempi di soddisfacimento, i criteri utilizzati in caso giudice che, se ritiene la proposta ammissibile, di-
di formazione delle classi. L’organismo viene così chiara aperta la procedura e ne dispone la comu-
ad assumere un duplice ruolo, che è quello di con- nicazione, insieme al decreto di apertura, ai credi-
sulente del debitore e, al tempo stesso, di garante, tori.
nei confronti del tribunale e dei creditori, della se- Con il decreto, il giudice:
rietà ed attendibilità della proposta. - dispone in ordine alle modalità di comunicazione
Di particolare rilievo, in vista della valutazione del decreto stesso;
della proposta di falcidia o dilazione del credito di - dispone la pubblicazione nel registro delle im-
eventuali finanziatori, è la parte di relazione che prese, se il debitore è un imprenditore.
deve chiarire se il soggetto finanziatore abbia te- -dispone la trascrizione del decreto in presenza di
nuto conto, nell’erogare il finanziamento, della ca- beni immobili o mobili registrati di cui sia prevista
pacità del debitore di adempiere. la cessione o l’affidamento a terzi;
Entro sette giorni dal conferimento dell’incarico -assegna ai creditori un termine non superiore a
da parte del debitore finalizzato al deposito del ri- trenta giorni per far pervenire all’OCC a mezzo
corso, l’organismo deve darne notizia all’agente PEC le dichiarazioni favorevoli o contrarie alla
della riscossione e agli uffici fiscali, anche presso proposta e le eventuali contestazioni;
gli enti locali, competenti in base all’ultimo domi- -concede, su istanza del debitore, le opportune mi-
cilio fiscale del debitore. La disposizione è volta a sure protettive del patrimonio. In particolare, sul
consentire agli uffici di predisporre tempestiva- modello della disciplina dettata dal r.d. n.267 del
mente la documentazione necessaria per far va- 1942 per il concordato preventivo, il tribunale di-
lere eventuali crediti, ma soprattutto a comuni- spone che sino al momento in cui il provvedi-
care la situazione debitoria all’OCC, in modo che mento di omologazione diventa definitivo, non
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possano, sotto pena di nullità, essere iniziate o Il concordato minore produce i propri effetti an-
proseguite azioni esecutive individuali ne’ disposti che per i soci illimitatamente responsabili, che
sequestri conservativi o acquistati diritti di prela- quindi restano obbligati nei limiti della proposta,
zione sul patrimonio del debitore da parte dei cre- mentre l’obbligazione rimane immutata per i
ditori aventi titolo o causa anteriore. L’unica ecce- coobbligati, i fideiussori e gli obbligati in via di re-
zione è prevista nei confronti dei titolari di crediti gresso, salvo che la proposta non preveda diversa-
impignorabili. mente.
A curare l’esecuzione del decreto provvede l’OCC,
che viene così ad assolvere ad una terza funzione, Articolo 80
rispetto a quelle che si evincono dalla disciplina Omologazione del concordato minore
del procedimento, che è quella di ausiliare del tri-
bunale nella gestione del procedimento. L’art. 80 disciplina la fase dell’omologazione, di-
Con il comma 4 si impone al creditore di indicare sponendo che il tribunale, verificate l’ammissibi-
un indirizzo PEC cui inviare le comunicazioni, lità giuridica e la fattibilità economica del piano ed
pena la comunicazione mediante deposito in can- il raggiungimento della maggioranza, se non vi
celleria. sono contestazioni omologhi il concordato con
Infine, il comma 5 chiarisce che l’apertura della sentenza, ordinando per il provvedimento una
procedura comporta lo spossessamento attenuato idonea forma di pubblicità e, se necessario, la sua
del debitore, disponendo che gli atti eccedenti l’or- trascrizione. Con la stessa sentenza dichiara anche
dinaria amministrazione, se compiuti senza auto- chiusa la procedura.
rizzazione del giudice, siano inefficaci nei con- Se, invece, vi sono contestazioni circa la conve-
fronti dei creditori anteriori all’effettuazione della nienza della proposta, il tribunale, sentiti il debi-
pubblicità del decreto di apertura. tore e l‘OCC, omologa il concordato quando ri-
tiene che il credito dell’opponente possa ricevere
Articolo 79 in esito all’esecuzione del piano un soddisfaci-
Maggioranza per l’approvazione mento non inferiore a quello che otterrebbe in
del concordato minore caso di liquidazione controllata.
Il giudice omologa il concordato minore anche in
L’art. 79 detta la disciplina relativa al voto sulla mancanza di adesione da parte dell’amministra-
proposta ed ai suoi effetti. zione finanziaria, sebbene decisiva ai fini del rag-
L’approvazione del concordato minore richiede la giungimento della maggioranza, quando, anche
maggioranza assoluta dei crediti, calcolata sulla sulla base delle risultanze della relazione
base dell’elenco dei creditori e dei relativi crediti e dell’OCC, la proposta formulata è per l’ammini-
non più il raggiungimento del 60%, come era in- strazione finanziaria conveniente rispetto all’al-
vece previsto dall’art. 11 della legge n. 3 del 2012. ternativa liquidatoria. La disciplina del concor-
Si tratta di disposizione che equipara il quorum dato minore è stata così allineata, a seguito di os-
necessario all’approvazione del concordato mi- servazione svolta dalla Commissione Giustizia
nore al quorum previsto per l’approvazione della della Camera, a quanto già stabilito dall’art. 48,
proposta di concordato preventivo. E’ apparso in- comma 5, per il concordato preventivo.
fatti irragionevole richiedere una maggioranza più Egualmente innovativa è la previsione del comma
elevata proprio in una procedura che di regola è 4, che inibisce al creditore che ha colpevolmente
destinata alla risoluzione di crisi di minori dimen- determinato o aggravato la situazione di indebita-
sioni. mento (ad esempio: concedendo credito con mo-
Vale il meccanismo del silenzio assenso, sicché ol- dalità incongrue rispetto al merito creditizio del
tre ai voti favorevoli espressi sono considerati tali debitore) di presentare opposizione o reclamo in
anche quelli non espressi. sede di omologa, anche se dissenziente, o di far va-
I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, di lere cause di inammissibilità che non derivino da
cui la proposta prevede l’integrale pagamento, in comportamenti dolosi del debitore. Si tratta di
quanto sostanzialmente privi di interesse rispetto previsione analoga a quella dettata dall’art. 69,
alla proposta, non sono computati ai fini del cal- comma 2, per il piano del consumatore, con
colo della maggioranza, né ammessi al voto se non l’unica vera differenza rappresentata dal mancato
rinunciano in tutto o in parte al diritto di prela- richiamo all’art. 124-bis del d.lgs. n.385 del 1993
zione. che, come fatto rilevare dalla Commissione Giusti-
Stesso trattamento ai fini del calcolo della maggio- zia della Camera, è incongruo ove riferito ai pro-
ranza e del diritto di voto è riservato a coloro che fessionisti ed agli imprenditori.
sono legati da vincoli legali di coppia, di parentela Se il giudice tribunale rigetta la domanda di omo-
o affinità con il debitore, nonché i cessionari o ag- logazione, dichiara l’inefficacia delle misure pro-
giudicatari di crediti degli stessi da meno di un tettive accordate e, se vi è istanza del debitore o, in
anno prima del deposito della domanda e ciò allo caso di frode, del pubblico ministero o di un credi-
scopo evidente di garantire la trasparenza del pro- tore, dichiara aperta la procedura di liquidazione
cesso formativo della volontà dei creditori.
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controllata con decreto reclamabile ai sensi L’ultimo comma prevede che la revoca dell’omolo-
dell’art.50, dinanzi alla corte di appello. gazione non pregiudica i diritti acquistati da terzi
di buona fede.
Articolo 81
Esecuzione del concordato minore Articolo 83
Conversione in procedura liquidatoria
L’art. 81 disciplina l’esecuzione del concordato
che, non diversamente da quanto previsto per il L’art. 83 dispone che nei casi di revoca dell’omo-
piano del consumatore, avviene ad opera del debi- logazione o di risoluzione del concordato minore
tore, sotto il controllo dell’OCC. Anche in questo il giudice possa disporre la conversione della pro-
caso, spetta all’OCC sottoporre al giudice, per un cedura in liquidazione controllata se lo richiede il
suo intervento, le difficoltà insorte durante l’ese- debitore oppure, ma solo se la revoca consegue ad
cuzione. atti di frode o inadempimento, se vi sia istanza di
Una volta eseguito il concordato, l’OCC presenta il un creditore o del pubblico ministero.
rendiconto al giudice che, se lo approva, liquida il Il giudice, quando dispone la conversione, deve
compenso, tenuto conto di quanto pattuito tra il concedere al debitore un termine per integrare la
debitore e l’OCC, e autorizza il pagamento. documentazione e provvedere alla nomina del giu-
Diversamente, il giudice individua gli atti neces- dice delegato e del liquidatore.
sari per l’esatto adempimento del piano omolo-
gato e il termine entro il quale detti atti devono es-
sere posti in essere. Scaduto inutilmente tale ter- CAPO III - CONCORDATO PREVENTIVO
mine, il tribunale pronuncia la risoluzione del SEZIONE I - PRESUPPOSTI E INIZIO
concordato omologato. DELLA PROCEDURA
Costituiscono cause di risoluzione anche la man-
cata integrale esecuzione del piano ed il sopravve- Articolo 84
nire di circostanze che rendano il piano inattua- Finalità del concordato preventivo
bile, senza che sia più possibile modificarlo in
modo da far comunque conseguire ai creditori La disposizione definisce le caratteristiche delle
quanto a loro è stato promesso. diverse figure di concordato.
La norma, allineata a quanto previsto dall’art. 71 Il principale criterio distintivo è rappresentato
per il piano di ristrutturazione dei debiti del con- dalla provenienza delle risorse utilizzate per il
sumatore, precisa anche, al fine di responsabiliz- soddisfacimento dei creditori: è concordato in
zare l’OCC in ordine al corretto esercizio dei suoi continuità aziendale -che è l’opzione che la nuova
compiti di collaborazione e vigilanza, che nella li- disciplina della crisi valorizza maggiormente in
quidazione del compenso il giudice tiene conto quanto finalizzata al recupero della capacità
della diligenza dimostrata, potendo addirittura dell’impresa di rientrare, ristrutturata e risanata,
giungere ad escludere il diritto al compenso nel nel mercato- il concordato che trae i mezzi desti-
caso in cui il rendiconto non sia approvato. nati al soddisfacimento dei creditori in misura ri-
levante dai proventi che derivano dalla prosecu-
zione dell’attività imprenditoriale, mentre è con-
Articolo 82 cordato liquidatorio quello che consente il soddi-
Revoca dell’omologazione sfacimento dei creditori attraverso il ricavato della
liquidazione del patrimonio.
La norma è sovrapponibile all’art. 73 e disciplina i Il comma 2 disciplina il contenuto del piano che
casi di revoca dell’omologazione a seguito della supporta la domanda di concordato con conti-
scoperta di atti fraudolenti commessi dal debitore. nuità aziendale e le diverse forme in cui questa
Alla revoca il giudice procede su istanza del pub- può declinarsi, precisando che l’attività deve es-
blico ministero, di un creditore o di qualunque in- sere funzionale ad assicurare il ripristino
teressato, ma anche d’ufficio, sentito il debitore, in dell’equilibrio economico-finanziario dell’impresa
tutti i casi di frode e falsità. in modo da assicurare che, una volta soddisfatti i
L’OCC, al fine di consentire al giudice di esercitare creditori, la stessa sia in grado di riposizionarsi
tale suo potere, è tenuto a segnalare al giudice le adeguatamente nel mercato.
circostanze che possono comportare la revoca Viene chiarito, al fine di dirimere i dubbi sorti con
dell’omologazione. E’ evidente che tale obbligo di l’attuale disciplina ed in attuazione di uno speci-
segnalazione dovrà essere esercitato in modo tem- fico principio di delega posto dall’art. 6, comma 1,
pestivo, considerato che la norma prevede che lettera i), che la continuità deve essere intesa in
l’istanza o l’iniziativa di ufficio devono intervenire senso oggettivo e non soggettivo e quindi che ciò
entro sei mesi dall’approvazione del rendiconto. che rileva per la qualificazione del concordato e
Il giudice decide dopo aver sentito gli interessati, l’individuazione della disciplina ad esso applica-
anche solo mediante assegnazione di termini per bile è che l’attività di impresa possa continuare an-
lo scambio di memorie scritte. che dopo la conclusione della procedura,
IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 61
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condizioni alle quali è ammissibile una domanda concordato le attività dell’impresa interessata
di concordato esclusivamente liquidatorio, la cui dalla proposta nonché la possibilità che si costitui-
sopravvivenza nel sistema -a fronte dell’alterna- scano assuntore anche i creditori o società da que-
tiva, in genere meno costosa, costituita dalla liqui- sti partecipate.
dazione giudiziale- risulta giustificata solo nel La suddivisione dei creditori in classi è prevista in
caso in cui ai creditori vengano messe a disposi- generale come facoltativa ma l’articolo in esame
zione risorse ulteriori rispetto a quelle rappresen- ne prevede l’obbligatorietà in presenza di determi-
tate dal patrimonio del debitore. In particolare, nate categorie di creditori che appare opportuno
tali risorse aggiuntive devono incrementare la mi- tenere distinte ai fini del voto per il peculiare inte-
sura del soddisfacimento dei creditori, rispetto a resse che gli appartenenti alle stesse hanno
quanto essi potrebbero conseguire dalla liquida- all’esito del concordato: creditori titolari di crediti
zione giudiziale del patrimonio del debitore, di al- previdenziali o fiscali dei quali non sia previsto
meno il dieci per cento. In continuità con la disci- l’integrale pagamento; creditori che vengono sod-
plina previgente, nel concordato liquidatorio il disfatti anche in parte con utilità diverse dal de-
soddisfacimento non deve comunque essere infe- naro; creditori titolari di garanzie prestate da
riore al venti per cento dell’ammontare comples- terzi; creditori proponenti il concordato e parti ad
sivo del debito chirografario. essi correlate.
Viene infine confermata la possibilità del tratta-
mento differenziato tra creditori appartenenti a
Articolo 85 classi diverse, fermo restando il ribadito divieto di
Presupposti per l’accesso alla procedura alterare l’ordine delle cause legittime di prela-
zione.
La norma chiarisce al comma 1 che l’accesso al La disposizione ribadisce la possibilità di soddi-
concordato è consentito all’imprenditore sia che sfacimento anche non integrale dei creditori mu-
sussista lo stato di crisi che quello di insolvenza, niti di privilegio, pegno o ipoteca purché in misura
precisazione, quest’ultima, che appare ora neces- non inferiore a quella realizzabile sul ricavato, in
saria, rispetto alla disciplina previgente, in quanto caso di liquidazione, dei beni o diritti sui quali sus-
la crisi, alla luce della distinzione operata con l’art. siste la causa di prelazione, avuto riguardo al loro
2, ha acquisito una propria dimensione autonoma valore di mercato, attestato da professionista.
e non può più considerarsi comprensiva dell’insol- Viene precisato, al fine di dirimere un dubbio po-
venza. sto nel vigore dell’attuale disciplina, che tale va-
Può chiedere di essere ammesso alla procedura di lore deve essere decurtato del presumibile am-
concordato preventivo l’imprenditore assoggetta- montare delle spese di procedura inerenti al bene
bile a liquidazione giudiziale, ai sensi dell’art. 121. o diritto e della quota parte delle spese generali e
La disposizione tuttavia fa salvo quanto previsto che la quota residua del debito, degradata per ef-
dall’art. 296, che consente l’accesso al concordato fetto dell’incapienza del bene oggetto della garan-
preventivo anche alle imprese assoggettabili zia o del privilegio, è trattata come credito chiro-
esclusivamente a liquidazione coatta amministra- grafario.
tiva.
La proposta deve essere accompagnata da un Articolo 86
piano delle attività finalizzate all’attuazione della Moratoria nel concordato in continuità
stessa che abbia concrete possibilità di realizza-
zione e dunque che sia fattibile sia in termini giu- Al fine di consentire al debitore di non impegnare
ridici che economici. La legge delega ha previsto immediatamente, come dovrebbe in mancanza
infatti che debbano essere attribuiti al tribunale della presente disposizione, le utilità derivanti
poteri di verifica in ordine alla fattibilità del piano dalla continuità aziendale nel pagamento -inte-
sotto entrambi i profili, dovendosi perciò ritenere grale o per la parte coperta dal valore del bene su
definitivamente superato l’orientamento giuri- cui grava la garanzia (si tratta, ovviamente, dei
sprudenziale che, vigente il r.d. n.267 del 1942, beni dei quali non è prevista la liquidazione)- dei
aveva circoscritto il sindacato del tribunale ai soli creditori il cui credito è assistito da privilegio o ga-
profili di fattibilità giuridica. rantito da pegno o ipoteca, ma di utilizzarle per la
E’ confermata l’attuale libertà di contenuto quanto gestione dell’impresa, è previsto che il debitore
alle modalità di soddisfacimento dei creditori: possa usufruire di una moratoria della durata
cessione dei beni, accollo, o altre operazioni massima di due anni, anziché di un anno, come già
straordinarie, ivi compresa l’attribuzione ai credi- disposto dall’art. 186-bis, secondo comma, r.d.
tori, nonché a società da questi partecipate, di n.267 del 1942, dalla data dell’omologazione.
azioni, quote, ovvero obbligazioni, anche conver- L’estensione del termine costituisce attuazione
tibili in azioni, o altri strumenti finanziari e titoli dell’art. 6, comma 1, lettera i), n. 1) della legge
di debito. n.155 del 2017, avendo il legislatore preso atto
Viene confermata, inoltre, la possibilità di attri- dell’esperienza maturata nei primi anni di appli-
buire ad un soggetto che si accolla il debito da cazione dell’art. 186-bis della l. fall., introdotto dal
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d.l.22 giugno 2015, n. 83, che ha evidenziato come Tale soluzione è parsa preferibile rispetto alla pos-
eccessivamente penalizzante per il proponente il sibilità di attribuire il diritto di voto per l’intero
termine di un anno. ammontare del credito, che attribuirebbe un peso
A fronte del pregiudizio subito, i creditori privile- eccessivo e quindi creerebbe un rischio eccessivo
giati sono ammessi al voto per la differenza fra il di inquinamento delle maggioranze, a creditori
loro credito maggiorato degli interessi di legge e il comunque destinati ad essere soddisfatti per in-
valore attuale dei pagamenti previsti nel piano cal- tero, oltre che coerente con i principi enunciati
colato alla data di presentazione della domanda di dalla Corte di Cassazione, che ha ritenuto deter-
concordato, determinato sulla base di un tasso di minante ai fini del computo del voto la perdita
sconto pari alla metà del tasso previsto dall’art. 5 economica conseguente al ritardo nel consegui-
del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, in mento della disponibilità delle somme spettanti ai
vigore nel semestre in cui viene presentata la do- creditori (così Cass. n. 10112/2014).
manda di concordato preventivo. Attualizzando i La moratoria non può essere invocata e di conse-
pagamenti, rispetto alla cronologia prevista dal guenza il diritto di voto non spetta se è prevista la
piano, si riesce infatti a quantificare ciò che il cre- liquidazione dei beni sui quali viene esercitato il
ditore privilegiato perde in termini di chance di in- privilegio in quanto, in tal caso, il pagamento deve
vestimento. Il diritto di voto verrà quindi ad essere conseguire immediatamente alla disponibilità da
esercitato in misura corrispondente alla perdita. parte del debitore della somma ricavata dalla li-
In altre parole, il creditore privilegiato vota per la quidazione.
parte del credito che, a causa della dilazione di pa-
gamento, subisce in concreto una perdita. Seb- Articolo 87
bene infatti al creditore privilegiato sia garantito Piano di concordato
l’adeguamento del potere di acquisto monetario
per effetto dell’attribuzione degli interessi al tasso La disposizione disciplina il contenuto necessario
legale, la dilazione causa comunque una perdita, del piano che, unitamente alla proposta rivolta ai
rappresentata dal tasso con cui il creditore remu- creditori ed alla documentazione elencata nell’art.
nera gli investimenti e la liquidità di cui dispone. 39, deve essere depositato dal debitore propo-
Non essendo possibile prevedere un tasso diverso nente il concordato.
per ciascuna tipologia di creditore, è stato utiliz- Il piano, per essere ammissibile, deve obbligato-
zato un sistema forfettario, che risponde dunque riamente indicare:
ad un’esigenza di uniformità e semplificazione, in- 1) le cause della crisi;
dividuando detto tasso nel 50% del tasso di inte- 2) l’illustrazione delle strategie di intervento, al
resse applicato al ritardo nei pagamenti delle tran- fine di consentire un’informata valutazione delle
sazioni commerciali stabilito dal d. lgs. 9 ottobre possibilità di riuscita del piano, nonché, in caso di
2002 n. 231. Detto tasso è determinato applicando continuità diretta, la specificazione dei tempi ne-
una maggiorazione di otto punti al tasso di inte- cessari per assicurare il riequilibrio della situa-
resse applicato dalla Banca centrale europea sulle zione finanziaria;
sue più recenti operazioni di rifinanziamento ed è 3) l’indicazione degli eventuali apporti di nuova fi-
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Di conse- nanza;
guenza, la fonte del tasso è di facile individua- 4) l’indicazione delle azioni recuperatorie e risar-
zione; la sua quantificazione in ragione del 50% ha citorie esercitabili, segnalando, tra queste, quelle
lo scopo di ponderare mediamente il ROI (return proponibili solo dal curatore in caso di apertura
on investment) medio dell’industria italiana che della liquidazione giudiziale ed evidenziando quali
fluttua, alla data di redazione della presente rela- siano le effettive prospettive di recupero. E’ evi-
zione, fra il 7 e l’8% annuo. dente, infatti, che i creditori, per esprimersi sulla
Per ciò che concerne il concreto meccanismo di convenienza della proposta, debbano essere infor-
calcolo sarà sufficiente effettuare questi passaggi: mati non solo dell’esistenza di azioni in astratto
1. acquisire il piano dei pagamenti previsti dal esercitabili, ma anche della situazione patrimo-
piano concordatario al lordo degli interessi legali niale dei potenziali convenuti, in vista della frut-
riconosciuti; tuosità di eventuali azioni esecutive e dell’inci-
2. operare l’attualizzazione dei flussi su base an- denza sulla misura e dei tempi ragionevolmente
nuale o mensile in dipendenza del grado di anali- necessari per conseguire un risultato utile;
ticità del piano stesso; 5) con una disposizione che si propone da un lato
3. determinare l’importo attualizzato e calcolare la di superare le attuali incertezze relative alla ge-
differenza fra l’importo sub 1 e quello sub 3. stione nella fase esecutiva del concordato allor-
La differenza così determinata rappresenta la per- quando si verificano situazioni che impongono
dita virtuale che il creditore privilegiato subisce a uno scostamento rispetto alle previsioni di piano
causa della dilazione del pagamento e dunque co- e dall’altro di consentire un controllo sul rispetto
stituirà l’ammontare del credito per il quale il cre- dell’attuazione dello stesso si richiede l’indica-
ditore eserciterà il suo diritto di voto. zione dei tempi delle attività da porre in essere per
l’esecuzione del piano, nonché degli strumenti da
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articoli 24 e 25 del codice, disponendo, quale mi- preliminari aventi ad oggetto beni immobili co-
sura premiale per il debitore che abbia tempesti- struiti da società operanti nel settore immobiliare.
vamente intrapreso una procedura di allerta o La norma disciplina poi gli adempimenti prodro-
utilmente avviato quella di composizione assistita mici alla gara e le sue modalità di svolgimento.
della crisi, che la percentuale è ridotta al venti per In particolare, si dispone che, al fine di valutare
cento. l’opportunità di procedere alla gara, il commissa-
Il comma 6 conferma la libertà di contenuto della rio giudiziale deve pubblicizzare l’offerta, con mo-
proposta concorrente che può anche prevedere dalità indicate con decreto dal tribunale o dal giu-
l’intervento di terzi e, se il debitore ha la forma di dice da esso delegato, invitando i potenziali inte-
società per azioni o a responsabilità limitata, un ressati a manifestare l’interesse alla partecipa-
aumento di capitale della società con esclusione o zione.
limitazione del diritto d’opzione al fine di consen- Se nel termine assegnato dal tribunale perven-
tire anche l’apporto di nuova finanza. gono manifestazioni di interesse è disposta l’aper-
Gli ultimi due commi sono disposizioni di carat- tura del procedimento competitivo, secondo prin-
tere procedurale. In particolare, si prevede che la cipi e con modalità modellate sull’art.163-bis del
proposta concorrente, prima di essere sottoposta r.d. n.267 del 1942. La nuova disposizione, tutta-
ai creditori, debba essere sottoposta all’esame del via, opportunamente chiarisce, rispetto al passato,
tribunale, al fine di consentire il vaglio sui criteri che la vendita può, ma non deve obbligatoria-
adottati in tema di formazione delle classi e che mente avvenire dinanzi al giudice delegato, che,
tutte le proposte presentate possano essere modi- verosimilmente, valuterà discrezionalmente di in-
ficate fino a venti giorni prima della votazione, sì tervenire solo quando la gara abbia ad oggetto
da favorire interventi migliorativi, anche da parte beni di valore particolarmente elevato o quando la
del debitore. sua presenza sia resa opportuna da specifiche cir-
costanze del caso concreto.
Articolo 91 La procedura deve chiudersi almeno venti giorni
Offerte concorrenti prima della data fissata per il voto dei creditori an-
che se la vendita o l’aggiudicazione debbano aver
La disciplina delle offerte concorrenti è finalizzata luogo dopo l’omologazione, affinché i creditori
a contemperare la libertà del debitore di formu- possano tenerne conto nell’effettuare le loro valu-
lare il piano di concordato con l’interesse dei cre- tazioni di convenienza.
ditori alla più proficua liquidazione e gestione del In seguito alla vendita o all’aggiudicazione a sog-
patrimonio contrastando i cosiddetti concordati getti diversi dall’originario offerente, questi e il
chiusi o preconfezionati; l’obiettivo viene perse- debitore sono liberati dalle obbligazioni recipro-
guito stimolando l’interesse dei terzi a mettersi in camente assunte; il commissario giudiziale di-
competizione con gli offerenti individuati dal de- spone il rimborso in favore dell’originario offe-
bitore. rente delle spese e dei costi sostenuti per la formu-
Con i commi 1 e 2 si delinea l’ambito di applica- lazione dell’offerta nei limiti del tre per cento del
zione della disciplina e la prima fase del procedi- prezzo nella stessa indicato.
mento, volta ad accertare l’eventuale interesse di Il debitore, sulla base dell’esito della gara, procede
terzi. In particolare, si prevede che quando il ad aggiornare la proposta ed il piano.
piano si avvale di un’offerta irrevocabile da parte Invece, in mancanza di presentazione di offerte
di un soggetto già individuato dal debitore avente dopo l’indizione della gara, l’offerente originario
ad oggetto l’affitto dell’azienda o il trasferimento a rimane vincolato alla sua offerta.
titolo oneroso, di beni aziendali, dell’azienda La disciplina delle offerte concorrenti si applica
stessa o di suoi rami anche prima dell’omologa- anche, nei limiti di compatibilità, alla fase inter-
zione il tribunale o il giudice dallo stesso delegato corrente tra la presentazione della domanda di ac-
dispone che dell’offerta sia data idonea pubblicità. cesso e quella del deposito della proposta e del
Poiché spesso l’offerta di acquisto di beni, piano nel termine assegnato ai sensi dell’art. 44.
dell’azienda o di suoi rami è contenuta in un con- Dunque, anche in presenza di istanze per l’auto-
tratto preliminare, la disciplina è stata estesa, in rizzazione di atti urgenti di straordinaria ammini-
modo innovativo rispetto al regime previgente, strazione quando questi consistano in uno degli
anche ai contratti che comportino il trasferimento atti individuati dai commi 1 e 2 della norma e vi
non immediato dell’azienda, di suoi rami o di spe- sia una controparte del debitore già univocamente
cifici beni. In tal caso, però, i beni sono solo quelli individuata.
facenti parte del perimetro aziendale, essendosi
voluto evitare il rischio che debbano essere ri-
messi in discussione anche contratti preliminari
aventi ad oggetto i beni prodotti dall’impresa che
il debitore potrebbe aver stipulato anche molto
tempo prima del manifestarsi della situazione di
crisi; si pensi, in particolare, a contratti
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sciogliersi dal contratto, i contratti in corso di ese- di accesso alla procedura e degli articoli da 153 a
cuzione, anche stipulati con pubbliche ammini- 162 che disciplinano gli effetti per i creditori
strazioni, non si risolvono per effetto del deposito dell’apertura della procedura concorsuale.
della domanda e che sono inefficaci eventuali patti
contrari.
Se si tratta di contratti con le pubbliche ammini- Articolo 97
strazioni pubblici, la continuazione anche dopo la Contratti pendenti
presentazione della domanda di accesso al concor-
dato preventivo è subordinata alla presentazione La norma contiene la definizione e la disciplina dei
dell’attestazione di un professionista circa la con- contratti pendenti e cioè dei contratti ancora non
formità al piano e alla ragionevole capacità di eseguiti o non compiutamente eseguiti nelle pre-
adempimento da parte dell’impresa in concor- stazioni principali da entrambi i contraenti. Op-
dato; in presenza dell’attestazione e dei requisiti portunamente, la disposizione attribuisce rilievo
di legge beneficia della continuazione anche la so- solo alla mancata, compiuta, esecuzione delle pre-
cietà cessionaria o conferitaria dell’azienda o del stazioni principali, sancendo l’irrilevanza
ramo di azienda e, all’atto della cessione o del con- dell’eventuale adempimento integrale delle pre-
ferimento, le trascrizioni e le iscrizioni pregiudi- stazioni accessorie, tema sul quale si sono regi-
zievoli vengono cancellate su disposizione del giu- strati contrasti di giurisprudenza.
dice delegato. La regola generale è che i contratti in corso alla
Al fine di favorire la cessione dell’azienda o di suoi data di deposito della domanda di accesso prose-
rami detta disciplina si applica anche in caso di guono anche durante il concordato; il debitore
concordato liquidatorio, come del resto consente può chiedere l’autorizzazione a sospenderne l'ese-
espressamente anche l’art. 110 del d.lgs. n.50 del cuzione o allo scioglimento.
2016, se un professionista indipendente attesta Al fine di tutelare l’interesse della parte in bonis
che detta continuazione è funzionale a preservare l’istanza può essere proposta quando la prosecu-
il valore dell’azienda e quindi a consentire di zione del contratto non è in linea con le previsioni
trarre un maggior ricavato dalla liquidazione. del piano o comunque non è funzionale alla sua
La norma, coerentemente con la disciplina dettata esecuzione, solo in tal caso giustificandosi il sacri-
dal codice dei contratti pubblici, prevede anche ficio imposto alla controparte.
che l’impresa, dopo la presentazione della do- Per la stessa ragione, mentre l’istanza di sospen-
manda di accesso e dunque anche prima del depo- sione, dagli effetti più limitati, può essere presen-
sito della proposta e del piano, possa partecipare tata in ogni fase della procedura, l'istanza di scio-
a procedure di affidamento di contratti pubblici, glimento presuppone che siano già stati depositati
previa autorizzazione del tribunale o, dopo il de- anche il piano e la proposta, volendosi così garan-
creto di apertura, del giudice delegato, acquisito in tire che il più grave sacrificio imposto alla parte in
entrambi i casi il parere del commissario, quando bonis trovi la sua giustificazione nello stato di
già nominato. maggiore avanzamento della procedura.
L’autorizzazione alla partecipazione è comunque Non è possibile decidere sull'istanza senza che la
subordinata alla presenza di una relazione di un stessa sia stata notificata alla controparte e che
professionista indipendente che attesta la confor- questa sia stata posta in condizione di interlo-
mità al piano, ove predisposto, e comunque la ra- quire, depositando in cancelleria la propria oppo-
gionevole capacità di adempimento del contratto. sizione.
E’ infine previsto che, ferme le condizioni di cui L'istanza, anche se contestuale alla domanda d'ac-
sopra, l'impresa in concordato possa concorrere cesso al concordato, deve essere presentata con
anche riunita in raggruppamento temporaneo di atto autonomo rispetto al ricorso al fine di favo-
imprese, purché non rivesta la qualità di manda- rirne una trattazione celere e deve contenere una
taria e sempre che sia l’unica impresa aderente al proposta di quantificazione dell’indennizzo spet-
raggruppamento ad essere assoggettata ad una tante alla controparte, di cui deve essere data an-
procedura concorsuale. che evidenza nel piano.
Sull’istanza di sospensione presentata prima del
Articolo 96 deposito del piano e della proposta decide con de-
Norme applicabili dalla data di presenta- creto reclamabile il tribunale; sull’istanza di so-
zione della domanda di accesso spensione e su quella di scioglimento proposte
al concordato preventivo dopo il deposito del piano e della proposta decide,
sempre con decreto reclamabile, il giudice dele-
La norma, in continuità con l’art. 169 del r.d. n. gato. Sempre ai fini della tutela della parte con-
267 del 1942, estende al concordato preventivo al- trattuale in bonis l’autorizzazione ha effetto dalla
cune disposizioni dettate dalla disciplina della li- data in cui viene alla stessa notificata a cura del
quidazione giudiziale. S tratta dell’art. 145, che debitore.
prevede l’inopponibilità ai creditori della forma- La sospensione non può avere una durata ecce-
lità eseguite dopo la presentazione della domanda dente il termine accordato per il deposito del
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Commissione Giustizia della Camera, secondo la Altra disposizione innovativa ed eccezionale, poi-
quale il debitore può essere autorizzato a con- ché deroga alla regola della cristallizzazione del
trarre finanziamenti prededucibili anche quando patrimonio, è quella che consente al debitore,
la prosecuzione dell’attività d’impresa sia funzio- quando è prevista la continuazione dell’attività
nale alla liquidazione dell’azienda e dunque anche aziendale, il pagamento alle scadenze convenute
in caso di concordato liquidatorio, si pone in con- delle rate a scadere del contratto di mutuo con ga-
tinuità con quanto previsto dall’attuale disciplina ranzia reale gravante su beni strumentali all’eser-
della legge fallimentare. cizio dell’impresa, a condizione che, alla data della
presentazione della domanda di concordato, egli
Articolo 100 abbia adempiuto le proprie obbligazioni o che il
Autorizzazione al pagamento tribunale lo autorizzi al pagamento del debito per
di crediti pregressi capitale ed interessi scaduto a tale data. Tutto ciò
a condizione che un professionista indipendente
L’art. 100 consente eccezionalmente, come già attesti che il credito garantito potrebbe essere sod-
l'art. 182-quinquies del r.d. n.267/1942, il paga- disfatto integralmente con il ricavato della liqui-
mento di crediti per prestazioni di beni o servizi dazione del bene effettuata a valore di mercato e
maturati prima della presentazione della do- che il rimborso delle rate a scadere non lede i di-
manda di concordato preventivo, previa autoriz- ritti degli altri creditori.
zazione del tribunale se la richiesta è accompa- Si è inteso in questo modo evitare che il debitore,
gnata dalla relazione di un professionista che atte- al fine di soddisfare un debito per la restituzione
sta che tali prestazioni sono essenziali per la pro- di un prestito, sia costretto a contrarre un nuovo
secuzione dell’attività di impresa e funzionali ad debito, anche a condizioni deteriori (stante il peg-
assicurare la migliore soddisfazione dei creditori. gioramento del merito creditizio), con danno per i
La disposizione ovviamente autorizza un vulnus al creditori.
principio della par condicio creditorum giustifi-
cato dalla opportunità di consentire al debitore di Articolo 101
indurre i fornitori strategici di beni o servizi indi- Finanziamenti prededucibili in esecuzione
spensabili per la gestione dell’impresa, che po- di un concordato preventivo o di accordi
trebbero legittimamente rifiutarsi, ad aderire alla di ristrutturazione dei debiti
richiesta di ulteriori forniture, con la prospettiva
di ottenere anche l’immediato e integrale paga- Alla disciplina dei finanziamenti effettuati in fun-
mento di quelle pregresse. zione dell’accesso o nel corso di una procedura di
La norma innovativamente prevede, al fine di ov- concordato preventivo o di accordi di ristruttura-
viare ad una lacuna molto contestata, che il tribu- zione dei debiti fa seguito quella dei finanziamenti
nale possa autorizzare, alle medesime condizioni, effettuati in qualsiasi forma in esecuzione della
anche il pagamento della retribuzione dovuta per proposta di concordato omologata o degli accordi
la mensilità antecedente il deposito del ricorso ai di ristrutturazione conformemente alle previsioni
lavoratori addetti all’attività di cui è prevista la del piano, di cui si conferma la prededucibilità.
continuazione. E' parso infatti irragionevole im- Anche in questo caso, la prededuzione è esclusa,
porre ai lavoratori un sacrificio maggiore di quello in caso di successiva ammissione del debitore alla
chiesto ai fornitori di beni e servizi, tanto più che, liquidazione giudiziale, quando il piano di concor-
essendo essi titolari di crediti assistiti da privilegio dato preventivo o dell’accordo di ristrutturazione
di rango elevato, il pagamento rappresenta sem- dei debiti risulta, sulla base di una valutazione ex
plicemente un'anticipazione di quanto sarebbe in ante, basato su dati falsi o sull’omissione di infor-
ogni caso (o con elevato grado di probabilità) loro mazioni rilevanti o il debitore ha compiuto atti in
corrisposto. La differenza tra il trattamento previ- frode ai creditori e il curatore dimostra che i sog-
sto per i fornitori, nei cui confronti potrebbe es- getti che hanno erogato i finanziamenti, alla data
sere in tesi autorizzato il pagamento dell’intero dell’erogazione, conoscevano tali circostanze.
credito anteriore e i lavoratori, per i quali è previ-
sto, in questa fase, un limite di ordine quantita- Articolo 102
tivo, si spiega proprio in ragione dell’elevato grado Finanziamenti prededucibili dei soci
di privilegio spettante ai crediti retributivi, desti-
nati comunque ad essere soddisfatti. In parziale deroga al disposto dell’art. 2467 del co-
L’attestazione non è necessaria per i pagamenti ef- dice civile che impone la restituzione del rimborso
fettuati fino a concorrenza dell’ammontare di dei finanziamenti concessi dai soci in un momento
nuove risorse finanziarie che vengano apportate in cui, anche in considerazione del tipo di attività
dal debitore senza obbligo di restituzione o con esercitata dalla società, risulta un eccessivo squili-
obbligo di restituzione postergato alla soddisfa- brio dell'indebitamento rispetto al patrimonio
zione dei creditori, giacché in tal caso il paga- netto oppure in una situazione finanziaria della
mento non intacca il patrimonio del debitore. società nella quale sarebbe stato ragionevole un
conferimento, l’art. 102, in continuità con la
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previsione contenuta nell'art. 182-quater, r.d. comunicazioni sono effettuate a mezzo posta elet-
n.267/1942, al fine di favorire l’apporto di nuova tronica certificata.
finanza finalizzato alla ristrutturazione, riconosce Quando la comunicazione dell’avviso è somma-
il diritto al rimborso nella misura dell’ottanta per mente difficile a causa del numero rilevante di cre-
cento con il beneficio della prededuzione ai finan- ditori o della difficoltà di identificarli tutti il tribu-
ziamenti erogati dai soci in qualsiasi forma nel ri- nale può autorizzare la notifica mediante pubbli-
spetto delle condizioni previste negli artt. 99 e 101. cazione del testo integrale della medesima su uno
E' evidente che il residuo 20% sarà invece soggetto o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.
alla disciplina ordinaria e quindi postergato al Se tra i creditori vi sono degli obbligazionisti, l’ul-
soddisfacimento degli altri creditori. timo comma della disposizione in esame prevede
Il beneficio opera per l’intero ammontare dei fi- che il termine per la votazione debba essere rad-
nanziamenti qualora il finanziatore abbia acqui- doppiato e che la data stabilita per il voto sulla
sito la qualità di socio in esecuzione di un concor- proposta di concordato debba essere in ogni caso
dato preventivo o di accordi di ristrutturazione dei comunicata al loro rappresentante comune nelle
debiti, allo scopo di incentivare l'ingresso nella forme ordinarie.
compagine sociale di investitori interessati a so-
stenere il processo di risanamento. Articolo 105
Operazioni e relazione del commissario
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La regola della maggioranza semplice patisce al- sono controllanti o che sono sottoposte a comune
cune eccezioni. controllo.
Innanzitutto, nel caso in cui un unico creditore sia
titolare di crediti in misura superiore alla maggio- Articolo 110
ranza dei crediti ammessi al voto: in tale ipotesi è Adesioni alla proposta di concordato
necessario che venga raggiunta anche la maggio-
ranza per teste dei creditori ammessi al voto. All’esito della votazione il commissario redige una
L’altro caso si verifica se sono previste diverse relazione nella quale indica i voti favorevoli e
classi di creditori: in tale ipotesi, il concordato è quelli contrari, i nominativi dei votanti e l’am-
approvato se la maggioranza è raggiunta anche nel montare dei loro crediti.
maggior numero di classi. Nella relazione, il commissario giudiziale dà conto
Una procedura particolare viene dettata nel caso del nominativo dei creditori che non hanno eser-
in cui siano ammesse al voto più proposte concor- citato il diritto di voto e l’ammontare dei loro cre-
renti: in tale ipotesi, si considera approvata la pro- diti.
posta che ha ottenuto la maggioranza più elevata La relazione, con la documentazione relativa
dei crediti ammessi al voto; in caso di parità pre- all’espressione del voto, deve essere depositata in
vale la proposta del debitore o, in caso di parità tra cancelleria il giorno dopo la votazione.
le proposte dei creditori, quella presentata per In continuità con la previsione contenuta nell’art.
prima. Se nessuna delle proposte ha ottenuto il 179, secondo comma, r.d. n.267/1942, la norma
voto favorevole della maggioranza degli ammessi prevede che quando il commissario giudiziale ri-
al voto e delle classi, il giudice delegato rimette al leva, dopo l'approvazione del concordato, che
voto la proposta che ha ricevuto più consensi e sono mutate le condizioni di fattibilità del piano,
fissa il termine entro il quale i creditori possono ne dà avviso ai creditori, i quali possono costituirsi
far pervenire le manifestazioni di voto a mezzo di nel giudizio di omologazione fino all'udienza di cui
posta elettronica certificata; la proposta si intende all’art. 48, comma 1, per modificare il voto.
approvata se ottiene il voto favorevole della mag-
gioranza dei crediti ammessi al voto e, se previste, Articolo 111
delle classi. Mancato approvazione del concordato
I commi 3 e 4 disciplinano il voto dei creditori mu-
niti di pegno, ipoteca o privilegio, confermando la L’art. 111 disciplina gli adempimenti in esito all’ac-
regola secondo la quali questi non votano se ne è certamento della mancata approvazione del con-
previsto l’integrale pagamento a meno che, ai soli cordato. Il giudice delegato ne riferisce immedia-
fini del concordato, non rinuncino in tutto o in tamente al tribunale, che provvede a norma
parte al diritto di prelazione. Se la rinuncia inter- dell'articolo 49, comma 2) : dunque, in presenza
viene, per la parte del credito non coperta dalla ga- della relativa istanza e verificata la ricorrenza dei
ranzia sono equiparati ai creditori chirografari. relativi presupposti, apre con sentenza la liquida-
Identica equiparazione per la parte residua del zione giudiziale.
credito è prevista per i creditori privilegiati dei
quali la proposta non prevede l’integrale paga-
mento. Sezione VI - OMOLOGAZIONE DEL CON-
Sono esclusi dal voto, come già avveniva vigente la CORDATO PREVENTIVO
l. fall., anche i creditori che si trovano in un parti-
colare rapporto con il proponente: il coniuge, la Articolo 112
parte di un’unione civile tra persone dello stesso Giudizio di omologazione
sesso, il convivente di fatto del debitore, i parenti
e gli affini fino al quarto grado, la società control- L’articolo 112 disciplina solo alcuni aspetti parti-
lante della società debitrice, le società da questa colari del giudizio di omologazione, dovendosi,
controllate e quelle sottoposte a comune controllo, per il resto, fare riferimento alle norme sul proce-
nonché i cessionari o gli aggiudicatari dei loro cre- dimento unitario.
diti da meno di un anno prima della domanda di In particolare, la norma attribuisce al tribunale,
concordato. come già avveniva nella disciplina previgente, il
Di particolare rilievo è la previsione secondo la potere di omologare il concordato nonostante il
quale sono esclusi dal voto e dal computo delle dissenso di una parte dei creditori se essi possono
maggioranze i creditori in conflitto di interessi, il ottenere dall’esecuzione del concordato un soddi-
cui accertamento è rimesso al giudice delegato sfacimento non inferiore a quello che otterrebbero
prima ed al tribunale in sede di omologazione. se si accedesse all’alternativa procedura di liqui-
Non è escluso dal voto, ma può votare solo se in- dazione giudiziale (c.d. cram down).
serito in un’autonoma classe anche il creditore che Il tribunale procede alla comparazione se vi è con-
ha proposto il concordato; la stessa regola è det- testazione in ordine alla convenienza della propo-
tata per le società dallo stesso controllate, che ne sta da parte di un creditore dissenziente apparte-
nente ad una classe dissenziente oppure se la
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insolvenza quale definito, in continuità con l’at- - è competente a decidere sui ricorsi proposti av-
tuale disciplina, nell’art. 2, comma 1 lett. b). verso gli atti del curatore e del comitato dei credi-
tori;
Articolo 122 - autorizza il curatore a stare in giudizio come at-
Poteri del tribunale concorsuale tore o convenuto. Tale autorizzazione presuppone
un controllo sull’opportunità dell’iniziativa sia
Il tribunale concorsuale è l’organo apicale della sotto il profilo della fondatezza della pretesa sia
procedura ed opera in composizione collegiale. sotto quello della presumibile utilità e ciò al fine di
Ha competenza diffusa su tutta la procedura in evitare che iniziative, pur fondate sotto il profilo
quanto: giuridico, non apportino reale beneficio ai credi-
- provvede alla nomina e alla revoca degli organi tori. Esemplificando, il giudice dovrà negare l’au-
della procedura, salvo che non sia prevista specifi- torizzazione quando la situazione patrimoniale
catamente la competenza del giudice delegato; del convenuto è tale da rendere verosimilmente
- ha il compito di vigilanza sulla procedura, che si infruttuosa la futura esecuzione della sentenza o
estrinseca anche nella facoltà di sentire in qualun- quando il beneficio economico conseguente
que momento in camera di consiglio il curatore, il all’esperimento, pur vittorioso, dell’azione, appaia
comitato dei creditori e il debitore, al fine di otte- insignificante in rapporto all’entità del passivo, sì
nere informazioni e chiarimenti; da non giustificare l’attesa della sentenza ed i costi
- decide sulle controversie relative alla procedura della difesa tecnica.
laddove non sia prevista la competenza del giudice L’autorizzazione è necessaria per ogni grado di
delegato. giudizio, non è per contro necessaria nei casi in cui
L’ultimo comma contiene una disposizione rela- il curatore esprime una volontà del tutto auto-
tiva alla forma che debbono assumere i provvedi- noma e non soggetta al controllo del giudice dele-
menti del tribunale, che dispone con decreti moti- gato: accertamento del passivo, reclamo avverso i
vati laddove non sia prevista una forma diversa. decreti del giudice delegato e del tribunale, re-
clamo avverso il provvedimento concernente la re-
Articolo 123 voca del curatore, impugnazione del decreto di
Poteri del giudice delegato esecutività dello stato passivo;
- su proposta del curatore, designa gli arbitri che
Al giudice delegato sono attribuite, in continuità spetta al medesimo curatore nominare;
con l’attuale impostazione, non più funzioni di di- - procede all’accertamento del passivo e dei diritti
rezione della procedura, ma di vigilanza e di con- dei terzi compresi nella liquidazione giudiziale
trollo sulla regolarità della stessa, essendo l’ammi- con le modalità di cui al capo III;
nistrazione dei beni del debitore rimessa al cura- - esercita il potere di vigilanza e controllo anche
tore. richiedendo al curatore relazioni ulteriori rispetto
I suoi compiti sono in parte connessi al suo ruolo a quelle previste nell’art. 130.
di vigilanza e controllo, in parte volti ad assicurare Nel secondo comma viene confermata l’incompa-
funzionalità alla procedura e in parte di natura tibilità del giudice delegato a trattare i giudizi per
giurisdizionale: i quali ha autorizzato il curatore ad agire come at-
- riferisce al tribunale, integrando il collegio quale tore o convenuto nonché quella a far parte del col-
relatore, sugli affari in cui è richiesto un provvedi- legio che deve pronunciarsi sul reclamo proposto
mento del medesimo; contro suoi atti.
- emette i provvedimenti urgenti a tutela della Il terzo comma definisce la forma che debbono
conservazione del patrimonio (i c.d. decreti di ac- avere i provvedimenti del giudice delegato indivi-
quisizione), senza limitazioni se la pretesa ha per duandola nel decreto motivato.
destinatario l’imprenditore o terzi che con i beni
hanno un rapporto di mero fatto, mentre è escluso Articolo 124
che il potere sia esercitabile se destinato ad inci- Reclamo contro i decreti del giudice
dere su diritti soggettivi di terzi che rivendicano delegato e del tribunale
un diritto incompatibile con l’acquisizione, doven-
dosi in tale caso agire con gli ordinari strumenti di La norma contiene la disciplina del reclamo av-
tutela; verso i decreti del tribunale concorsuale e del giu-
- può convocare gli organi non giudiziari (curatore dice delegato, attribuendo la legittimazione attiva
e comitato dei creditori) anche quando lo ravvisi al curatore, al comitato dei creditori, al debitore e
solo opportuno sia per ottenere informazioni e a qualunque interessato.
chiarimenti sia per eventualmente sollecitarli al Contro i decreti del giudice delegato il reclamo va
corretto adempimento delle loro funzioni. proposto al tribunale, mentre contro i decreti
- su proposta del curatore, liquida i compensi e di- emessi dal tribunale per le materie allo stesso at-
spone la revoca dall’incarico delle persone la cui tribuite in primo grado il reclamo deve essere in-
nomina è stata richiesta dal curatore; dirizzato alla corte d’appello.
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La forma del reclamo è il ricorso; viene previsto procedura, quali cause impeditive della nomina. Il
espressamente che la proposizione del reclamo comma 3 dell’art. 358 indica i criteri di valuta-
non è causa di sospensione dell’esecutività del zione ai fini della nomina, che deve tener conto:
provvedimento impugnato. - delle risultanze dei rapporti riepilogativi e finali
Il procedimento di reclamo è connotato dalla bre- di procedure concluse che il curatore deve redi-
vità in quanto, designato il relatore, l’udienza di gere e quindi della diligenza dimostrata nella ge-
comparizione deve essere fissata entro quaranta stione della procedura quale dovrebbe emergere
giorni dal deposito del ricorso il quale, unitamente dalle citate relazioni.
al decreto di fissazione dell’udienza, deve essere - di quanto emerge dalla gestione degli incarichi in
notificato dal reclamante al curatore, mediante corso in relazione alla necessità di assicurare
trasmissione al suo domicilio digitale, e ai con- l’espletamento diretto, personale e tempestivo
trointeressati entro cinque giorni dalla comunica- delle funzioni;
zione del decreto. - delle esigenze di trasparenza e di turnazione
A tutela del diritto di difesa tra la data di notifica- nell’assegnazione degli incarichi, valutata l’espe-
zione del ricorso e del decreto di fissazione e rienza richiesta dalla natura e dall’ oggetto dell’in-
quella dell’udienza non deve intercorrere un ter- carico.
mine minore di quindici giorni. Lo scopo è, da un lato, di autorizzare l’effettua-
La costituzione del resistente deve avvenire al- zione di turnazioni nell’ambito più circoscritto di
meno cinque giorni prima dell’udienza con memo- professionisti idonei per particolare esperienza e
ria contenente le indicazioni atte ad identificarlo, diligenza in relazione alla complessità della speci-
unitamente a quelle relative all’eventuale difen- fica procedura e, dall’altro, non potendosi esclu-
sore e al loro domicilio digitale, nonché l’esposi- dere l’inserimento di professionisti al primo inca-
zione delle difese in fatto e diritto e l’indicazione rico, di assegnare a queste procedure di minore
dei mezzi di prova e dei documenti prodotti. complessità.
Entro lo stesso termine e con le stesse modalità Il comma 3 della disposizione, come già l’art. 28
può essere proposto intervento nel giudizio. del r.d. n.267/1942, richiama poi le disposizioni
E’ comunque prevista la possibilità di abbrevia- del codice delle leggi antimafia: l’ art. 35.1 sulla di-
zione dei termini quando ricorrono particolari ra- chiarazione di incompatibilità, l’art. 35.2. sulla vi-
gioni di urgenza. gilanza del Presidente della Corte d’Appello (arti-
L’udienza si svolge avanti al collegio il quale, sen- coli inseriti dall'art. 1, comma 1, lett. b), D.Lgs. 18
tite le parti, ammette anche d’ufficio e assume i maggio 2018, n. 54, a decorrere dal 25 giugno
mezzi di prova, se non ritiene di delegarne l’assun- 2018, ai sensi di quanto disposto dall'art. 6,
zione al relatore. comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 54/2018), l’art.
L’ultimo comma dispone che il reclamo venga de- 35 co. 4 bis sulle incompatibilità.
ciso entro trenta giorni dall’udienza di compari- L‘ultimo comma prevede che i provvedimenti di
zione. nomina dei curatori, dei commissari giudiziali e
dei liquidatori giudiziali confluiscono nel registro
Articolo 125 nazionale istituito presso il Ministero della giusti-
Nomina del curatore zia, nel quale sono annotati anche i provvedimenti
di chiusura del fallimento e di omologazione del
La norma dispone che alla nomina del curatore concordato, nonché l'ammontare dell'attivo e del
provveda il tribunale concorsuale nella sentenza passivo delle procedure chiuse.
che apre la liquidazione giudiziale, osservati gli ar- La disposizione è stata introdotta, recependo una
ticoli 356 e 358 e quindi, fino alla piena operatività sollecitazione espressa dal Consiglio di Stato nel
dell’albo previsto dall’art. 356, scegliendolo tra gli proprio parere, per soddisfare un’esigenza pubbli-
iscritti agli albi degli avvocati e dei dottori com- cità, trasparenza e diffusione di informazioni da
mercialisti e degli esperti contabili, o tra gli studi parte delle pubbliche amministrazioni in ragione
professionali associati o società tra professionisti, della quale detto registro, previsto dall’ultimo
sempre che i soci delle stesse siano iscritti agli albi comma dell’art. 28 del r.d. n. 267 del 1942 (ag-
degli avvocati e dei dottori commercialisti e degli giunto dall’art. 5, comma 1, lett. b) d.l. 27 giugno
esperti contabili (in tal caso, all'atto dell'accetta- 2015, n. 83, convertito con modificazioni dalla
zione dell'incarico, deve essere designata la per- legge 6 agosto 2015, n. 132), è stato istituito.
sona fisica responsabile della procedura), oppure
tra coloro che hanno svolto funzioni di ammini- Articolo 126
strazione, direzione e controllo in società di capi- Accettazione del curatore
tali o società cooperative, dando prova di adeguate
capacità imprenditoriali e purché non sia interve- L’art. 126, come già l’art. 29 della l. fall., prevede
nuta nei loro confronti dichiarazione di apertura l’obbligo per il curatore di comunicare tempesti-
della procedura di liquidazione giudiziale. Il vamente l’accettazione della nomina, sanzionan-
comma 2 dell’art. 358 disciplina le cause di in- done l’inottemperanza con la sua sostituzione con
compatibilità e il conflitto di interessi con la
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altro curatore con provvedimento d’urgenza del specifiche operazioni e di farsi coadiuvare da tec-
tribunale. nici nella sua attività.
Una volta intervenuta l’accettazione, al curatore Le due figure cui può ricorrere il curatore, con
vengono comunicate dall’ufficio le credenziali di l’autorizzazione del comitato dei creditori sono il
accesso al domicilio digitale assegnato alla proce- delegato e il coadiutore.
dura dal Ministero. Il delegato svolge funzioni proprie del curatore in
luogo del medesimo (ad esempio: operazioni di in-
Articolo 127 ventario da svolgersi in luoghi lontani). Alcune
Qualità di pubblico ufficiale operazioni non possono essere delegate in quanto
di particolare rilievo: formazione degli elenchi dei
La norma conferma la qualifica di pubblico uffi- creditori e dei titolari di diritti immobiliari e mo-
ciale del curatore per quanto attiene all’esercizio biliari e redazione del bilancio (art. 198); comuni-
delle funzioni. cazione dell’avviso ai creditori e agli altri interes-
sati delle notizie relative alla formazione dello
Articolo 128 stato passivo (art. 200); formazione del progetto
Gestione della procedura di stato passivo (art. 203); comunicazione
dell’esito del procedimento di accertamento del
La disposizione ribadisce la netta distinzione di passivo (art. 209); redazione del programma di li-
ruolo tra i vari organi della procedura già prevista quidazione (art. 213). Il compenso del delegato è
dall’attuale disciplina, assegnando al solo curatore liquidato dal giudice delegato e viene detratto da
l’amministrazione del patrimonio compreso nella quello del curatore.
liquidazione e prevedendo, per contro, che tutte le Il coadiutore è invece un soggetto che affianca il
attività compiute dal medesimo nell’ambito delle curatore nell’esercizio delle sue funzioni quando è
sue funzioni siano soggette alla vigilanza del cura- richiesto l’apporto di conoscenze che il curatore
tore e del comitato dei creditori. non è tenuto ad avere (ad esempio: assistenza in
Il secondo comma conferma quanto già previsto operazioni di inventario concernenti cose la cui
dall’art. 123 circa la necessità dell’autorizzazione utilità in vista della liquidazione è apprezzabile
del giudice delegato affinché il curatore possa solo da tecnici). Possono essere nominati coadiu-
agire o resistere in giudizio, salvo che nei procedi- tori non solo tecnici ma anche altre persone tra cui
menti in cui lo stesso può assumere una posizione il debitore e gli amministratori dell’impresa in li-
di potenziale conflitto con gli organi giurisdizio- quidazione giudiziale (ad esempio: dipendenti per
nali e quindi nei procedimenti di accertamento del la ricostruzione di contabilità complessa e non ag-
passivo, di reclamo avverso i decreti del giudice giornata; il debitore o gli amministratori per la va-
delegato e del tribunale, di reclamo avverso il lutazione dell’utilità di contratti in corso). Anche
provvedimento concernente la revoca del cura- il compenso del coadiutore viene liquidato dal giu-
tore, nei procedimenti di impugnazione del de- dice, al cui prudente apprezzamento è rimessa
creto di esecutività dello stato passivo. l’eventuale incidenza del relativo onere sulla de-
Il terzo comma, per ragioni di opportunità in terminazione del compenso del curatore.
quanto si tratta di giudizi che possono coinvolgere
la responsabilità del curatore, dispone che questi Articolo 130
non può assumere la veste di avvocato nei giudizi Relazioni e rapporti riepilogativi
che riguardano la liquidazione giudiziale. del curatore
Fa eccezione a tale divieto, l’assunzione della veste
di difensore nei giudizi tributari in cui è parte il L’esigenza di consentire un costante esercizio
debitore sempre che il curatore abbia la qualifica della vigilanza e del controllo da parte del giudice
previste per il patrocinio avanti tale giurisdi- delegato e del comitato dei creditori, e ragioni di
zione. Si è inteso in questo caso tener conto del trasparenza e informazione dei creditori e di qua-
fatto che si tratta di giudizi per i quali è importante lunque interessato, costituiscono la ratio della di-
una compiuta conoscenza della situazione conta- sciplina dell’art. 130 che, in una linea di sostan-
bile e delle vicende economiche dell’impresa. La ziale continuità con l’art. 33 della l. fall., detta gli
scelta di non avvalersi di un difensore terzo ha co- obblighi informativi del curatore, sia quelli da
munque come presupposto che essa contribuisca adempiersi in determinate fasi della procedura
a ridurre i costi della procedura e cioè che essa sia che quelli periodici.
funzionale ad un risparmio per la massa. La prima relazione deve essere presentata al giu-
dice delegato entro trenta giorni dalla data di
Articolo 129 apertura della procedura e deve contenere l’infor-
Esercizio delle attribuzioni del curatore mazione circa gli accertamenti compiuti, e quanto
è stato accertato sulle cause dell’insolvenza non-
La norma conferma il principio dell’obbligo del ché sull’eventuale responsabilità del debitore, de-
curatore di esercitare personalmente le funzioni gli amministratori o degli organi di controllo.
ma anche la possibilità di delegare ad altri
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In previsione della redazione della relazione, la di- le altre ogni sei mesi, riferendo in ordine all’atti-
sposizione richiede un approfondimento partico- vità compiuta e su eventuali ulteriori informazioni
lare, oltre alla segnalazione della circostanza al raccolte dopo il deposito delle prime due relazioni
pubblico ministero, se il debitore non ha deposi- particolari.
tato, come invece prescrive l’art. 49, comma 3, lett. Alle relazioni devono essere allegati il conto della
c), copia dei bilanci e delle scritture contabili e fi- gestione e gli estratti del conto della procedura re-
scali obbligatorie, nonché dell’elenco dei creditori lativi ai diversi periodi.
oppure se le scritture contabili sono incomplete o La relazione e la documentazione sono trasmessi
inattendibili. In presenza di tali carenze, il cura- in copia al comitato dei creditori che nei quindici
tore, oltre ad accedere alle banche dati delle pub- giorni successivi può formulare osservazioni;
bliche amministrazioni, deve reperire la docu- nello stesso termine analoga facoltà hanno i sin-
mentazione idonea a ricostruire la situazione eco- goli componenti.
nomica e finanziaria dell’impresa acquisendo, con Entri i quindici giorni successivi, copia della rela-
l’autorizzazione del giudice, tutti i dati, le informa- zione e i suoi allegati, unitamente alle eventuali
zioni e la documentazione indicati dalla norma. osservazioni sono trasmessi tramite PEC al debi-
Un’ulteriore informativa, oltre a quella necessa- tore, ai creditori e ai titolari di diritti sui beni.
riamente parziale di cui sopra, deve essere tra-
smessa dal curatore entro sessanta giorni dal de- Articolo 131
posito del decreto di esecutività dello stato passivo Deposito delle somme riscosse
e quindi in esito alla formazione di un quadro suf-
ficientemente esaustivo dell’indebitamento com- L’art. 131 disciplina la conservazione e l’utilizza-
plessivo e delle cause dello stesso. zione del denaro da parte del curatore, preve-
In particolare, il curatore deve riferire in modo dendo innanzitutto l’obbligo di immediato depo-
particolareggiato in ordine alla sussistenza della sito di quanto riscosso a qualunque titolo nel
responsabilità del debitore o di terzi, evidenziando conto aperto presso un ufficio postale o una banca
tutti gli elementi informativi acquisiti e rilevanti ai a sua scelta, sanzionando con l’eventuale revoca
fini delle indagini preliminari in sede penale con l’inadempimento.
riferimento ai reati di cui al Titolo IX. Il prelievo di somme può essere eseguito solo su
Se si tratta di società, la relazione deve esprimersi mandato di pagamento del giudice delegato e, per
sulla responsabilità degli amministratori e degli le somme non ritirate una volta decorsi i cinque
organi di controllo, nonché dei soci e di terzi e, nel anni dalla chiusura della procedura e versate sul
caso in cui la società o l’ente faccia parte di un Fondo unico Giustizia s.p.a, su disposizione di
gruppo, è previsto che il curatore relazioni anche Equitalia Giustizia s.p.a.
sulla natura dei rapporti con le altre società o enti, La trasmissione del mandato, sottoscritto dal giu-
allegando le informazioni raccolte sulle responsa- dice delegato e dal cancelliere con firma digitale,
bilità di questi ultimi, avuto riguardo agli effetti al soggetto che gestisce il deposito è effettuata te-
dei rapporti economici e contrattuali con le altre lematicamente secondo le modalità da definirsi
imprese del gruppo. con decreto del Ministro della Giustizia.
Nei casi in cui, in conseguenza della previsione di E’ rimessa al responsabile dei sistemi informativi
insufficienza realizzo, non si fa luogo all’accerta- automatizzati del Ministero della giustizia l’ado-
mento del passivo, la relazione integrativa deve zione, entro un anno dall’entrata in vigore del de-
essere depositata entro centottanta giorni dalla creto in oggetto, del provvedimento attestante la
apertura della procedura di liquidazione giudi- piena funzionalità dei sistemi di redazione e tra-
ziale. smissione telematica, alla cui pubblicazione sulla
Copia delle relazioni sono trasmesse al pubblico Gazzetta Ufficiale è subordinata l’efficacia della
ministero entro cinque giorni dal deposito. disposizione.
A tutela della segretezza delle indagini penali, con
provvedimento del giudice delegato, sono segre- Articolo 132
tate le parti della relazione che contengono infor- Integrazione dei poteri del curatore
mazioni riguardanti la responsabilità penale del
debitore, degli amministratori, degli organi di Il principio generale affermato dalla disposizione
controllo o di terzi. A tutela della riservatezza del è quello secondo cui gli atti di straordinaria ammi-
debitore sono altresì secretate le circostanze irri- nistrazione possono essere compiuti dal curatore
levanti ai fini della procedura o che attengono alla solo in esito ad autorizzazione del comitato dei
sua sfera personale. creditori, in ossequio all’impostazione della disci-
Per finalità di trasparenza del suo operato e per in- plina della liquidazione giudiziale, secondo la
formazione dei creditori, oltre alle relazioni colle- quale l’amministrazione del patrimonio è affidata
gate a specifici momenti procedurali, il curatore è al curatore fallimentare con la necessaria interlo-
tenuto a presentare al giudice delegato relazioni cuzione, in taluni casi, dell’organo rappresenta-
periodiche, la prima entro quattro mesi dal depo- tivo dei creditori.
sito del decreto di esecutività dello stato passivo e
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professionalità necessario per svolgere le funzioni solo in esito a ripartizioni parziali e quindi conte-
di curatore, tenuto conto della complessità del stualmente al pagamento anche dei creditori.
ruolo e delle competenze tecniche richieste. Per l’ipotesi di successione di più curatori nell’in-
La disposizione prevede alcuni specifici obblighi e carico viene liquidato un compenso complessivo
cioè la tenuta di un registro informatico, consulta- al termine della procedura, al fine di evitare liqui-
bile telematicamente, oltre che dal giudice dele- dazioni parziali eccessive rispetto al risultato fi-
gato, da ciascuno dei componenti del comitato dei nale, e questo viene ripartito proporzionalmente
creditori e in cui il curatore deve annotare giorno all’attività compiuta dagli interessati. E’ prevista
per giorno le operazioni relative alla sua ammini- la possibilità di riconoscere acconti ai curatori ces-
strazione, apponendo la firma digitale e la marca sati.
temporale, nonché la tenuta della contabilità Il comma 4 inibisce ogni pretesa ulteriore del cu-
dell’impesa conformemente alle regole del codice ratore rispetto al compenso liquidato, nemmeno a
civile e ai principi contabili della specifica attività; titolo di spese.
Il comma 3 prevede che l’azione di responsabilità Viene comminata la nullità per i pagamenti effet-
nei confronti del curatore revocato o sostituito tuati in violazione del divieto e ammessa la ripeti-
possa essere proposta solo dal nuovo curatore, zione di quanto indebitamente percepito, salva
previa autorizzazione del giudice delegato, con l’azione penale.
una limitazione alla legittimazione attiva volta ad Il comma 5 dispone sulla liquidazione del com-
evitare eventuali azioni di mera ritorsione. penso agli esperti nominati ai sensi dell’articolo
Il comma 4 disciplina i casi in cui sussiste l’obbligo 49 comma 3, lett. b), stabilendo che il compenso
di presentazione del rendiconto a norma dell’art. complessivamente liquidato debba essere ripar-
231 e ciò quello in cui il curatore cessa dall’ufficio, tito tra il curatore e gli esperti di cui si è avvalso,
anche se ciò avviene nel corso della procedura di in proporzione all’attività svolta da ognuno.
liquidazione giudiziale, e quello in cui vi è una per-
manenza nell’incarico anche dopo la chiusura Articolo 138
della procedura per la pendenza di giudizi o di al- Nomina del comitato dei creditori
tre operazioni e l’incarico cessa con il termine de-
gli stessi. La disciplina dell’organo rappresentativo del ceto
Il rendiconto deve essere comunicato dal curatore creditorio è stata definita nella linea di tendenza
cessato anche al curatore eventualmente nomi- sviluppata dalla stagione delle riforme iniziata nei
nato in sua vece il quale può presentare osserva- primi anni duemila, che ne ha modificato e valo-
zioni e contestazioni. rizzato il ruolo, da organo deputato a rilasciare pa-
reri obbligatori ma quasi mai vincolanti, ad or-
Articolo 137 gano titolare di poteri sempre più ampi (pareri
Compenso del curatore vincolanti, autorizzazioni), che si pone come ne-
cessario interlocutore del curatore nella gestione
L’art. 137 afferma il principio del diritto del cura- del patrimonio oggetto della liquidazione.
tore al compenso per la sua attività, anche quando L’impostazione viene confermata dalla riforma.
la liquidazione si chiude con il concordato. La nomina del comitato compete al giudice dele-
Alla liquidazione provvede il tribunale su rela- gato che vi deve provvedere entro trenta giorni
zione del giudice delegato applicando i parametri dalla sentenza che apre la liquidazione giudiziale
stabiliti dal Ministero della Giustizia, tenendo tenendo presenti le indicazioni sui possibili com-
conto dei risultati ottenuti con l’esercizio dell’im- ponenti desumibili dalla documentazione già ac-
presa e quindi dei benefici economici ricevuti dai quisita (e quindi anche di quella presentata
creditori e degli effetti conservativi dell’azienda. nell’ambito del procedimento unitario), dalle in-
Alla liquidazione si procede dopo l’approvazione formazioni che può fornire il curatore, dalle mani-
del rendiconto e quindi in esito all’accertamento festazioni di diponibilità eventualmente espresse
della mancanza di criticità nell’operato del cura- dai creditori nelle domande di ammissione al pas-
tore e, in caso di concordato, dopo la sua esecu- sivo o precedentemente.
zione. La norma indica i criteri da seguire affinché l’or-
Se, dopo la chiusura della procedura, vi è stata gano, la cui composizione può essere di tre o cin-
prosecuzione nell’incarico finalizzata a portare a que membri, sia rappresentativo delle varie tipo-
termine giudizi pendenti o altre operazioni, spetta logie di creditori, dovendo il giudice delegato cu-
al curatore un’integrazione del compenso per l’ul- rare che nel comitato siano rappresentati i porta-
teriore attività svolta. tori di crediti di diversa entità e qualifica (e quindi
Prima della liquidazione finale, è possibile liqui- privilegiati e chirografi), avuto riguardo alla pos-
dare al curatore acconti sul compenso ma, salvo sibilità di soddisfacimento dei crediti stessi e
giustificati motivi (esempio: impegnativa gestione quindi escludendo dalla nomina sia i creditori di
del patrimonio e di giudizi in corso che impedi- cui appare certo il soddisfacimento sia quelli a ele-
scono la prosecuzione della liquidazione), si con- vato rischio di insoddisfazione in quanto meno in-
ferma che detti acconti possono essere accordati teressati alla gestione.
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Considerate le variazioni dello stato passivo che Il comitato è convocato dal presidente ogni volta
possono intervenire o altri giustificati motivi (es: che è richiesta una sua deliberazione e comunque
modifica delle aspettative di soddisfacimento) il quando lo richiede almeno un terzo dei suoi com-
giudice delegato può variare la composizione del ponenti.
comitato, sempre tenendo presenti i criteri di cui Le deliberazioni del comitato, che debbono essere
sopra. concisamente motivate, sono prese a maggioranza
Il comitato si considera costituito con l’accetta- nel termine massimo di quindici giorni da quando
zione della nomina e deve essere convocato entro la richiesta è pervenuta al presidente e al voto si
dieci giorni dalla stessa affinché individui, a mag- può pervenire sia in riunioni collegiali che attra-
gioranza, il presidente. verso consultazioni telematiche a condizione che
Il sesto e il settimo comma attengono alle moda- sia possibile conservare la prova della manifesta-
lità di funzionamento del comitato prevedendo, ri- zione di voto (ad esempio: verbalizzazione o fono-
spettivamente, l’obbligo di astensione del compo- registrazione della videoconferenza).
nente del comitato che si trovi in conflitto di inte- Come disposizione di chiusura, è previsto che se il
ressi e la possibilità che un componente possa de- comitato non può essere costituito per insuffi-
legare, a sue spese e previa comunicazione al giu- cienza del numero o indisponibilità dei creditori,
dice delegato, a un avvocato o un dottore commer- se quello costituito è inerte o per qualsiasi ragione
cialista l’espletamento delle sue funzioni anche non funziona oppure se c’è urgenza di deliberare
solo in parte e quindi, ad esempio, quando gli atti provvede il giudice delegato.
da autorizzare o i pareri da fornire comportino Per l’esercizio delle funzioni di vigilanza si prevede
complesse valutazioni tecniche. che il comitato, ma anche ciascuno dei suoi com-
ponenti, possa ispezionare le scritture contabili e
Articolo 139 di documenti della procedura nonché chiedere no-
Sostituzione e compenso dei componenti tizie e chiarimenti al curatore.
del comitato dei creditori In caso di mancata costituzione o di mancato fun-
zionamento del comitato, gli stessi poteri possono
La disposizione regola la sostituzione dei compo- essere esercitati da ciascun creditore, previa auto-
nenti del comitato ad iniziativa dei creditori che rizzazione del giudice delegato.
rappresentano la maggioranza dei crediti già am- Il comma 7 regola la responsabilità dei compo-
messi allo stato passivo (maggioranza per nenti il comitato dei creditori, e la conforma, come
somme). già l’art. 41 del r.d. n.267 del 1942, a quella previ-
La richiesta di sostituzione deve essere accompa- sta per i sindaci dall’art. 2407 commi 1 e 3 del co-
gnata dalla designazione dei nuovi componenti e dice civile, a mente del quale sussiste l’obbligo di
il giudice delegato può accoglierla se sono rispet- adempiere ai doveri propri della funzione con la
tati i criteri di composizione di cui all’art. 138. diligenza del mandatario (e quindi la diligenza del
Al fine del calcolo della maggioranza richiesta non buon padre di famiglia, con la conseguenza che
si tiene conto dei creditori che si trovano in con- l’eventuale colpa deve essere valutata con minor
flitto di interessi. rigore se l’incarico è gratuito), e di conservare il
Attiene invece ad un diverso profilo il dettato segreto sui fatti e sui documenti di cui si ha cono-
dell’ultimo comma, che legittima la maggioranza scenza per ragione dell’ufficio. Non viene invece
dei creditori di cui al primo comma a deliberare richiamato anche il comma 2 e quindi non sussiste
che ai componenti del comitato, oltre al rimborso la responsabilità per omessa vigilanza che, nella
delle spese comunque spettante, venga ricono- fattispecie, comporterebbe l’obbligo di attivarsi
sciuto un compenso per la loro attività in una mi- per verificare l’assenza di condotte dannose da
sura che, complessivamente, non può eccedere il parte del curatore.
dieci per cento del compenso liquidato al curatore. L’azione di responsabilità nei confronti dei com-
ponenti il comitato può essere proposta dal cura-
Articolo 140 tore nel corso della procedura, e il giudice dele-
Funzioni e responsabilità del comitato dei gato, allorquando concede l’autorizzazione ad
creditori e dei suoi componenti agire, provvede alla sostituzione dei componenti
nei cui confronti è rivolta l’azione.
La norma disciplina le funzioni del comitato dei
creditori, le modalità con cui si esprime, i criteri Articolo 141
della loro responsabilità e l’azione volta ad accer- Reclamo contro gli atti del comitato
tarla. dei creditori
Il ruolo fondamentale del comitato dei creditori è
quello di vigilare sull’operato del curatore e di au- L’articolo disciplina il reclamo contro le autorizza-
torizzarne gli atti laddove previsto. Il comitato zioni o i dinieghi di autorizzazione del comitato
esprime altresì pareri quando la legge lo prevede dei creditori, e prevede un’ampia legittimazione
ma anche ogni volta che ne facciano richiesta il attiva riconoscendola al curatore, ai creditori e a
giudice delegato e il curatore. qualunque interessato.
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condizioni previste dall’articolo 2467, secondo di debiti liquidi ed esigibili, gli atti a titolo oneroso
comma, codice civile. e quelli costitutivi di un diritto di prelazione per
debiti, anche di terzi, contestualmente creati, se
Articolo 165 compiuti dal debitore dopo il deposito della do-
Azione revocatoria ordinaria manda cui è seguita l’apertura della liquidazione
giudiziale o nei sei mesi anteriori.
Con la disposizione in esame si conferma la legit- Il terzo comma conferma la previsione di cause di
timazione del curatore ad esercitare anche l’azione esenzione dalla revocabilità di atti che diversa-
di revocatoria ordinaria secondo le norme del co- mente rientrerebbero nelle fattispecie sopra elen-
dice civile. cate.
E’ prevista la competenza esclusiva del tribunale La norma ripropone le cause di esenzione già pre-
che ha aperto la liquidazione giudiziale sia che viste dall’art. 67 della l. fall.
l’azione sia diretta nei confronti del contraente Con riferimento agli atti compiuti, ai pagamenti
immediato sia, se proponibile, che si rivolta nei effettuati e alle garanzie concesse su beni del debi-
confronti degli aventi causa del medesimo. tore posti in essere in esecuzione di piani attestati
di risanamento, poiché il beneficio si giustifica
Articolo 166 solo in presenza di una seria iniziativa l’esenzione
Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie è previsto che esso non si applichi in presenza di
atti che evidenziano dolo o colpa grave o di situa-
La disposizione si sostituisce all’art. 67 della vi- zione che renda improbabile la riuscita del piano.
gente l. fall.. Per tali atti, come per quelli compiuti in esecu-
Al primo comma sono indicati gli atti revocabili zione del concordato preventivo e di accordi di ri-
senza che il curatore debba provare la conoscenza strutturazione omologati, è stato previsto espres-
in capo alla controparte dello stato di insolvenza samente che l’esenzione opera anche con riferi-
in cui versava il debitore; la presunzione (iuris mento alla revocatoria ordinaria, così risolvendo il
tantum) di conoscenza è giustificata dalla circo- contrasto giurisprudenziale esistente sul punto. Si
stanza, comune a tali atti, di essere normalmente tratta di disposizioni dirette ad incentivare il ri-
estranei, in quanto dannosi, alla condotta dell’im- corso a tali strumenti di regolazione della crisi, ga-
prenditore in grado di gestire l’impresa senza con- rantendo stabilità agli atti compiuti in presenza di
dizionamenti derivanti dalla sua situazione econo- una situazione di insolvenza o di rischio di insol-
mico finanziaria. venza in caso di non impossibile esito negativo
Si tratta: della procedura.
-degli atti in cui vi è una rilevante sproporzione L’ultimo comma ribadisce l’inapplicabilità della
(oltre un quarto), in danno del debitore, tra pre- disciplina della revocatoria contenuta nell’articolo
stazione e controprestazione, se compiuti dopo il in esame all'istituto di emissione, alle operazioni
deposito della domanda cui è seguita la liquida- di credito su pegno e di credito fondiario e la sal-
zione giudiziale o nell’anno anteriore; vezza delle disposizioni delle leggi speciali.
-degli atti estintivi di debiti pecuniari scaduti e esi-
gibili effettuati con mezzi anomali e cioè non con Articolo 167
denaro o altri mezzi abitualmente utilizzati nelle Patrimoni destinati ad uno
transazioni commerciali, compiuti nello stesso specifico affare
lasso di tempo;
-dei pegni, delle anticresi, delle ipoteche volonta- La disposizione corrisponde all’attuale 67-bis
rie costituiti nello stesso periodo a garanzia di de- della l. fall. e prevede la revocabilità di atti che non
biti preesistenti non scaduti e quindi evidente- incidono direttamente sul patrimonio della so-
mente in esito a sopravvenuta valutazione nega- cietà assoggettata alla liquidazione giudiziale, ma
tiva sulla solvibilità; su quello, separato, destinato ad uno specifico af-
-dei pegni, delle anticresi, e delle ipoteche volon- fare, allorquando il loro compimento sia comun-
tarie e giudiziali costituite dopo il deposito della que pregiudizievole per la società.
domanda o nei sei mesi anteriori per debiti sca-
duti, ove la minore estensione del periodo rile- Articolo 168
vante si giustifica con la considerazione che l’atto Pagamento di cambiale scaduta
di acquisizione della garanzia trova la sua giustifi-
cazione nello specifico inadempimento. La disposizione corrisponde all’attuale art. 68 l.
Nel secondo comma sono elencati gli atti conformi fall. e pone un’eccezione alla regola della revoca-
alla normale prassi commerciale e quindi di per sé bilità del pagamento ottenuto dal creditore nel
non indicativi di approfittamento della minorata caso in cui quest’ultimo abbia dovuto accettarlo
forza contrattuale del debitore, che sono revoca- pena la perdita dell’azione cambiaria di regresso
bili solo se compiuti nella consapevolezza (da di- (art. 80 legge cambiaria). In tale caso la revocato-
mostrarsi da parte del curatore) dello stato di in- ria per la somma riscossa può essere indirizzata
solvenza in cui si trovava il debitore: i pagamenti verso l’ultimo obbligato in via di regresso per il
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quale il curatore è in grado di provare la cono- Il terzo comma conferma la disciplina già intro-
scenza dello stato di insolvenza dell’obbligato dotta al fine di evitare che atti estintivi derivanti
principale quando ha tratto o girato la cambiale. da posizioni passive di conto corrente bancario o
comunque da rapporti continuativi o reiterati poi
Articolo 169 seguiti da nuovi incrementi del debito comportino
Atti compiuti tra coniugi, parti di un'u- la revoca di somme nel complesso non corrispon-
nione civile tra persone dello stesso sesso denti all’effettiva diminuzione del debito al mo-
o conviventi di fatto mento dell’apertura della procedura disponendo
che l’ammontare che il terzo deve restituire per ef-
In considerazione del particolare rapporto di fa- fetto della revoca sia pari alla differenza tra l’am-
miliarità che lega i coniugi, ovvero le parti di montare massimo del suo credito nel periodo in
un’unione civile tra persone dello stesso sesso e i cui ha avuto conoscenza dello stato di insolvenza
conviventi di fatto, e quindi della presumibile ap- e l’ammontare residuo dello stesso all’epoca di
profondita conoscenza che gli stessi hanno degli apertura del concorso.
affari del debitore, la consapevolezza dello stato di Gli effetti sono prodotti nei confronti del destina-
insolvenza viene presunta, salvo la prova contra- tario della prestazione.
ria, per tutti gli atti previsti dall’art. 166, compiuti Colui il quale restituisce quanto ricevuto è am-
nel tempo il cui il debitore esercitava un’impresa e messo al passivo della liquidazione.
per quelli a titolo gratuito compiuti anche oltre
due anni prima della data di deposito della do-
manda cui è seguita la liquidazione ma nel tempo SEZIONE V - Effetti della liquidazione giu-
di esercizio dell’impresa. diziale sui rapporti giuridici pendenti
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liquidazione giudiziale nei confronti di uno o più del codice civile, sia oggetto di scioglimento il pro-
dei contraenti sono inefficaci. missario acquirente ha diritto di far valere il pro-
Come già previsto dalle norme vigenti, se prima prio credito al passivo, escluso il risarcimento del
dell’apertura della liquidazione è già stata pro- danno, con il privilegio di cui all’art. 2775-bis del
mossa l’azione di risoluzione, e nei casi previsti è codice civile che grava sull’immobile oggetto del
stata debitamente trascritta, essa spiega i suoi ef- contratto, se gli effetti della trascrizione non siano
fetti anche nei confronti del curatore. Tuttavia se cessati prima dell’apertura della liquidazione giu-
il contraente intende ottenere non solo la pronun- diziale per omesso verificarsi, nei termini previsti,
cia di risoluzione per inadempimento ma anche la di uno degli eventi di cui al citato art. 2645-bis.
restituzione di una somma o di un bene ovvero il Al fine di tutelare il contraente che persegue il sod-
risarcimento del danno la domanda deve essere disfacimento del primario bisogno abitativo o
proposta secondo le disposizioni sull’accerta- l’esercizio di attività produttiva, ritenuta di preva-
mento del passivo. Poiché il giudice delegato, nel lente interesse, è previsto che non possa essere
corso dell’accertamento del passivo deve poter co- sciolto il contratto preliminare di vendita regolar-
noscere con pienezza dei suoi poteri della do- mente trascritto se ha ad oggetto un immobile ad
manda di ammissione, verificandone la fonda- uso abitativo destinato a costituire l'abitazione
tezza sia in rapporto al petitum che alla causa pe- principale del promissario acquirente o di suoi pa-
tendi, ne consegue che la controparte in bonis avrà renti ed affini entro il terzo grado ovvero un im-
interesse a coltivare l’azione di risoluzione intro- mobile ad uso non abitativo destinato a costituire
dotta prima dell’apertura della liquidazione giudi- la sede principale dell'attività di impresa del pro-
ziale solo in presenza di un interesse giuridico, at- missario acquirente, sempre a condizione che gli
tuale e concreto, diverso da quello all’accogli- effetti della trascrizione non siano cessati prima
mento della domanda restitutoria o di ammis- dell’apertura della liquidazione giudiziale per
sione al passivo del credito. omesso verificarsi nei termini previsti di uno degli
L’ultimo comma fa salve le disposizioni speciali in eventi di cui al citato art. 2645-bis.
materia di contratti pubblici. Si tratta di precisa- Condizione ulteriore perché lo scioglimento non
zione necessaria, in presenza della speciale disci- possa verificarsi è, diversamente da quanto previ-
plina dettata dal Codice dei contratti pubblici in sto dalla l. fall., che il promissario acquirente
materia di prosecuzione dei contratti stipulati con chieda l’esecuzione del preliminare con le forme e
le pubbliche amministrazioni, a fronte di molte- nei termini previsti per l’accertamento dei diritti
plici e multiformi rapporti negoziali (non sussu- dei terzi sui beni compresi nella procedura.
mibili unicamente nel modello dell’appalto, disci- Al fine di non gravare la massa di oneri derivanti
plinato dall’art. 186) che possono vedere l’aggiu- dalla non coincidenza dello stato dell’immobile ri-
dicatario privato sottoposto ad una procedura spetto a quanto contrattualmente previsto il bene
concorsuale. è trasferito nello stato in cui si trova.
La norma, inoltre, in attuazione della delega (art.
Articolo 173 7, comma 2, lettera d), allo scopo di tutelare l’inte-
Contratti preliminari resse del promissario acquirente ad acquistare un
bene libero da iscrizioni e trascrizioni pregiudizie-
Il curatore può sciogliersi dal contratto prelimi- voli e di dirimere i contrasti giurisprudenziali in
nare di vendita immobiliare anche se il promissa- ordine alla natura –coattiva o meno- della vendita
rio acquirente abbia proposto prima dell’apertura effettuata dal curatore in adempimento del con-
della liquidazione giudiziale domanda di esecu- tratto preliminare- prevede che il giudice dele-
zione in forma specifica (art. 2932 codice civile), gato, venduto l’immobile e riscosso interamente il
ma se la domanda è stata trascritta e viene succes- prezzo, ordini con decreto la cancellazione delle
sivamente accolta lo scioglimento, per effetto della iscrizioni relative ai diritti di prelazione, nonché
retrodatazione degli effetti della sentenza alla data delle trascrizioni dei pignoramenti e dei sequestri
di proposizione della domanda, non è opponibile conservativi e di ogni altro vincolo. Tuttavia, allo
al promissario acquirente. La disposizione inter- scopo di bilanciare l’esigenza di tutela del promis-
viene così a portare chiarezza su una questione sario acquirente con la salvaguardia dell’interesse
largamente dibattuta in giurisprudenza, anche dei creditori che, secondo l’orientamento da ul-
successivamente alla pronuncia dalle Sezioni timo espresso dalla giurisprudenza di legittimità
Unite della Corte di cassazione n.18131/2015. La (cfr. Cass. n. 3310/2017), potrebbero perdere le
soluzione adottata coniuga il rispetto dei principi garanzie del credito, senza ottenere l’adempi-
in materia di trascrizione delle domande giudiziali mento (così nel caso, non infrequente, in cui il
e del relativo effetto prenotativo, con la salvaguar- promissario acquirente abbia pagato la maggior
dia delle ragioni della massa, nel caso in cui la do- parte del prezzo prima dell’apertura della proce-
manda di esecuzione in forma specifica del con- dura e ciò malgrado il curatore non abbia rinve-
tratto preliminare non sia accolta. nuto, nel patrimonio del debitore, risorse suffi-
Nel caso in cui il contratto preliminare di vendita cienti al pagamento del creditore ipotecario), è
immobiliare, trascritto ai sensi dell’art. 2645-bis previsto che gli acconti che il promissario
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acquirente dimostri di aver pagato prima Se l’impedimento non sussiste il curatore, sentito
dell’apertura della liquidazione giudiziale siano il comitato dei creditori, può decidere di suben-
opponibili alla massa in misura pari alla metà trare alla società assumendo gli obblighi relativi.
dell’importo, sì da garantire comunque, ai credi- In caso di mancato subentro, la norma tutela le
tori, l’acquisizione alla massa di almeno la residua aspettative del finanziatore, il quale può chiedere
metà del prezzo. al giudice delegato di essere autorizzato, sentito il
comitato dei creditori (che esprime ancora un pa-
rere obbligatorio ma non vincolante), a realizzare
Articolo 174 o continuare l’operazione in proprio o con affida-
Contratti relativi a immobili da costruire mento a terzi, con facoltà di trattenere i proventi
dell’affare in pagamento del proprio credito, an-
La norma corrisponde all’attuale art. 72-bis LF e che nel caso, quindi, che non ne fosse ab origine
disciplina i contratti aventi ad oggetto il trasferi- prevista contrattualmente tale destinazione, e di
mento non immediato della proprietà o di altro di- insinuarsi al passivo in via chirografaria per
ritto reale di godimento di immobili di cui all’art. l’eventuale credito residuo.
5 del d.lgs. n. 122/2005, per il caso in cui l’acqui- Nelle ipotesi previste nel secondo e terzo comma,
rente abbia escusso la fideiussione al cui rilascio è e cioè quando il curatore subentra nel contratto di
obbligato il costruttore a garanzia dell’eventuale finanziamento o quando il finanziatore ottiene di
obbligo di restituzione di importi corrisposti dal realizzare o continuare l’operazione, resta ferma la
medesimo, prevedendo che detti contratti si sciol- disciplina prevista dall'articolo 2447-decies, terzo,
gono se, prima che il curatore comunichi la scelta quarto e quinto comma, del codice civile e quindi
tra esecuzione o scioglimento, l'acquirente abbia il principio della separatezza dei proventi dell’af-
escusso la fideiussione, dandone comunicazione fare e della loro destinazione al pagamento del fi-
al curatore, e che in ogni caso la fideiussione non nanziatore con esclusione dell’ammissibilità di
può essere escussa dopo che il curatore ha comu- azioni da parte dei creditori sociali.
nicato di voler dare esecuzione al contratto. Se non si verifica alcuna delle ipotesi sopra de-
scritte cessano le limitazioni alle azioni esecutive
Articolo 175 sui beni strumentali alla realizzazione dell’affare.
Contratti di carattere personale
Articolo 177
Per i contratti di carattere personale, e quindi Locazione finanziaria
quelli nei quali la considerazione della qualità sog-
gettiva della parte nei cui confronti è aperta la li- La norma disciplina le conseguenze dello sciogli-
quidazione giudiziale è stata un motivo determi- mento del contratto di locazione finanziaria, con-
nante, è logico ritenere che non possano sic et sim- fermando il diritto del concedente di ottenere la
pliciter proseguire se alla persona sottoposta alla restituzione del bene con obbligo di versamento
liquidazione si sostituisce il curatore: si prevede alla curatela della differenza tra la somma ricavata
dunque lo scioglimento automatico per effetto dalla vendita o altra allocazione del bene a valori
della apertura della liquidazione giudiziale a di mercato (se maggiore) e il credito residuo cal-
meno che il curatore, con l’autorizzazione del co- colando, in quest’ultimo, la sola parte afferente al
mitato dei creditori e il consenso dell’altro con- capitale, con le modalità indicate per il concordato
traente, manifesti la volontà di subentrarvi in preventivo, per evidenti ragioni di uniformità
luogo del debitore, assumendo, a decorrere dalla della disciplina; le somme già riscosse prima
data del subentro, tutti i relativi obblighi. dell’apertura della liquidazione sono revocabili se
non sussiste la causa di esenzione prevista per i
pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio
Articolo 176 dell'attività d'impresa nei termini d'uso.
Effetti sui finanziamenti destinati Il concedente ha diritto di insinuarsi al passivo se
ad uno specifico affare il credito (comprensivo di interessi) vantato alla
data di apertura della procedura è maggiore di
La norma corrisponde all’art. 76 ter l. fall. e disci- quanto ricavabile dalla nuova allocazione, se-
plina gli effetti dell’apertura della liquidazione condo la stima che verrà disposta dal giudice dele-
giudiziale della società che ha istituito il patrimo- gato in vista dell’accertamento del passivo, con un
nio destinato ad uno specifico affare sul contratto effetto di semplificazione del meccanismo di ac-
di finanziamento stipulato per la realizzazione certamento del passivo per i crediti del concedente
delle finalità dell’affare stesso (art. 2447 bis co. 1 nel caso non vi sia subentro nel contratto, come
c.c.), prevedendo che detta apertura di per sé non prospettato in una delle osservazioni della Com-
costituisce causa di scioglimento del contratto ma missione Giustizia della Camera.
solo se lo stato di liquidazione giudiziale in cui si Al fine di non pregiudicare l’attività dell’utilizza-
trova la società è ostativo alla continuazione o rea- tore, se soggetta alla liquidazione giudiziale è la
lizzazione dell’operazione. società autorizzata alla concessione di
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finanziamenti in forma di locazione finanziaria, il passivo il credito per il prezzo, così come è facoltà
contratto prosegue e l’utilizzatore conserva diritti del curatore pretendere la consegna della cosa pa-
e obblighi contrattuali. gandone integralmente il prezzo.
Articolo 181
Articolo 178 Contratto di borsa a termine
Vendita con riserva di proprietà
La norma corrisponde all’art. 181 l. fall., preve-
La disciplina della vendita con riserva di proprietà dendo che il contratto di borsa a termine si scioglie
ricalca quella attuale e prevede che, se il prezzo dalla data dell’apertura della procedura di liquida-
deve essere pagato a termine o a rate, il curatore zione giudiziale se scade dopo l’apertura di questa,
della liquidazione giudiziale del compratore, può e regolando le conseguenze dello scioglimento.
subentrare nel contratto, con l’autorizzazione del
comitato dei creditori; a tutela del venditore, in Articolo 182
caso di sua istanza il curatore deve prestare cau- Associazione in partecipazione
zione ma può pagare anche immediatamente il
prezzo con lo sconto dell’interesse legale. La norma corrisponde all’art. 182 della l. fall. e
Se il curatore si scioglie dal contratto, il venditore prevede che il contratto di associazione in parteci-
deve restituire le rate di prezzo già riscosse, salvo pazione si scioglie ex lege per effetto dell’apertura
il diritto ad un equo compenso per l'uso della cosa, della liquidazione giudiziale nei confronti dell’as-
che può essere compensato con il credito di resti- sociante; l’associato può far valere nel passivo il
tuzione delle rate pagate. credito per la restituzione del valore di quella
Nessuna influenza sul contratto ha invece l’aper- parte dei conferimenti che non è assorbita dalla
tura della liquidazione giudiziale nei confronti del perdite a suo carico, mentre è tenuto a versare la
venditore. differenza tra il valore delle perdite e quello dei
conferimenti al curatore che può anche chiedere al
Articolo 179 giudice l’emissione del decreto come previsto per
Contratti ad esecuzione continuata i versamenti ancora dovuti dei soci a responsabi-
o periodica lità limitata.
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determinato dal giudice delegato e può essere in- all’esecuzione dell’opera o del servizio oppure al
sinuato al passivo come credito concorsuale e pagamento del corrispettivo, che grava sulla parte
quindi non in prededuzione. in bonis.
Anche nel secondo caso il rapporto prosegue, ma E’ tuttavia possibile che il curatore, con l’autoriz-
il curatore può recedere, con l’autorizzazione del zazione del comitato dei creditori, dichiari di voler
comitato dei creditori, senza limiti di tempo, cor- subentrare nel rapporto dandone comunicazione
rispondendo al concedente un equo indennizzo, all'altra parte nel termine di sessanta giorni
da liquidarsi dal giudice delegato in caso di man- dall’apertura della procedura ed offrendo idonee
cato accordo, e da insinuarsi al passivo come cre- garanzie
dito concorsuale. Tuttavia, se la liquidazione giudiziale viene aperta
In caso di recesso del curatore e comunque alla nei confronti dell’appaltatore e la qualità sogget-
scadenza del contratto, si applica la disciplina pre- tiva del medesimo è stata un motivo determinante
vista in relazione alla cessazione dell’esercizio del contratto il curatore può subentrare nel con-
provvisorio, che prevede che la retrocessione alla tratto solo se l’altra parte lo consente.
liquidazione giudiziale di aziende, o rami di
aziende, non comporta la responsabilità della pro- Articolo 187
cedura per i debiti maturati sino alla retroces- Contratto di assicurazione
sione, in deroga a quanto previsto dagli articoli
2112 e 2560 del codice civile e che ai rapporti pen- La norma conferma l’applicabilità al contratto di
denti al momento della retrocessione si applicano assicurazione della disciplina generale sui rap-
le disposizioni di questa sezione. porti giuridici pendenti, ma fa salvo il diritto di re-
cesso dell’assicuratore nel caso in cui la prosecu-
Articolo 185 zione del contratto comporti un aggravamento del
Contratto di locazione di immobili rischio (art. 1898 codice civile).
In ossequio al principio di limitazione delle ipotesi
Anche per il contratto di locazione di immobili, di prededuzione, solo i crediti per premi maturati
come però già prevedeva l’art. 80 della l. fall., la dopo l’apertura della liquidazione giudiziale go-
disciplina è diversificata al fine di tutelare l’inte- dono di tale qualifica.
resse del conduttore all’utilizzo del bene, che può
essere destinato ad abitazione ma anche all’eserci- Articolo 188
zio dell’impresa. Contratto di edizione
Nell’ipotesi di liquidazione aperta nei confronti
del locatore, il contratto non si scioglie e il cura- La norma corrisponde all’art. 83 della vigente l.
tore subentra nel medesimo. Tuttavia, al fine di fall., escludendo dal regime ordinario sui rapporti
non impedire una proficua liquidazione, se la du- giuridici pendenti dei contratti di edizione,
rata residua del contratto è superiore a quattro nell’ipotesi in cui alla liquidazione giudiziale sia
anni il curatore, entro un anno dall’apertura della assoggettato l’editore, rinviando alla legislazione
procedura può, con l’autorizzazione del comitato speciale.
dei creditori, recedere dal contratto con effetto
una volta decorsi quattro anni dall’apertura della Articolo 189
liquidazione giudiziale; compete all’altro con- Rapporti di lavoro subordinato
traente un indennizzo che, in caso di mancato ac-
cordo, è liquidato dal giudice delegato e insinuato La disposizione attua l’articolo 7, comma 7, della
al passivo quale credito concorsuale e quindi, an- legge delega ed è volta ad assicurare l’applica-
che in questo caso, con esclusione della prededu- zione, in occasione delle decisioni del curatore al
zione. momento dell’apertura della liquidazione giudi-
Se invece la liquidazione giudiziale è aperta nei ziale, dei principi di fondo dell’ordinamento lavo-
confronti del conduttore, il curatore può in qua- ristico. La legge delega richiede infatti che la nor-
lunque tempo, previa l’autorizzazione del comi- mativa, in ambito di liquidazione giudiziale, sia
tato dei creditori, recedere dal contratto; il diritto “coordinata con la legislazione vigente in materia
all’indennizzo e il suo regime concorsuale è disci- di diritto del lavoro, per quanto concerne il licen-
plinato come sopra. ziamento” (art. 7, comma 7).
I principi indicati sono anche espressi dall’art. 24
Articolo 186 della Carta Sociale Europea (richiamato anche
Contratto di appalto dall’art. 2, lett. p, della legge delega) oltre che
dall’art. 30 della c.d. Carta di Nizza.
La disposizione corrisponde all’art. 81 LF, preve- Muovendo dall’ormai condiviso principio secondo
dendo, come conseguenza automatica dell’aper- cui la liquidazione giudiziale, nei casi diversi
tura della liquidazione giudiziale a carico di un dall’esercizio dell’impresa da parte del curatore,
contraente, lo scioglimento del contratto, stante il comporta la sospensione dei rapporti di lavoro in
rischio concreto di inadempimento, in relazione attesa delle decisioni del curatore, le regole
IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 94
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generali di recesso sono state mantenute con una Naturalmente, durante l’esercizio dell’impresa del
semplificazione per la procedura di licenziamento debitore in liquidazione giudiziale da parte del cu-
collettivo, tenuto conto che in molti casi la neces- ratore i rapporti di lavoro subordinato in essere
sità di dismettere il personale dovrebbe essere proseguono, salvo che il curatore non intenda so-
pressoché scontata per il venire meno spenderli o esercitare la facoltà di recesso ai sensi
dell’azienda. della disciplina lavoristica vigente.
Al recesso da parte del curatore, che deve essere
comunicato per iscritto, consegue, come negli altri Articolo 190
casi di scioglimento del rapporto, il diritto all’in- Trattamento NASpI
dennità sostitutiva del preavviso, ammessa al pas-
sivo come credito anteriore all’apertura della li- La disposizione chiarisce che la cessazione del
quidazione. rapporto di lavoro ai sensi dell’articolo 189 costi-
La disciplina si applica anche a rapporti diversi da tuisce perdita involontaria dell’occupazione ai fini
quello a tempo indeterminato. di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 4 marzo
Per rendere la procedura celere e a definizione 2015, n. 22 e al lavoratore è riconosciuto il tratta-
certa si è anche previsto che, se entro quattro mesi mento NASpI a condizione che ricorrano tutti i re-
il curatore non abbia comunicato il subentro nei quisiti ai quali il decreto legislativo n. 22 del 2015
rapporti di lavoro, essi si intendono risolti alla subordina detto trattamento. Si è inteso, in questo
data di apertura della liquidazione giudiziale. modo, tener conto del suggerimento dell’11^ Com-
Al tempo stesso, per incentivare la salvaguardia missione permanente (Lavoro pubblico e privato,
dei livelli occupazionali, è previsto che, nei casi in previdenza sociale) del Senato, di confermare che
cui sia ipotizzabile la ripresa dell’attività o il tra- il d. lgs. n.22/2015 si applica nella sua interezza,
sferimento a terzi dell’azienda, il giudice delegato, anche per ciò che concerne i requisiti generali per
anche su istanza di singoli lavoratori, può accor- l’accesso alle prestazioni.
dare una proroga del medesimo termine. Se
l’istanza proviene dai singoli lavoratori la proroga Articolo 191
ha effetto solo nei confronti dei lavoratori istanti. Effetti del trasferimento di azienda sui
Qualora nel termine così prorogato il curatore non rapporti di lavoro
proceda al subentro o al recesso, i rapporti di la-
voro subordinato che non siano già cessati, si in- Al trasferimento di azienda nell’ambito delle pro-
tendono risolti di diritto. In tale ipotesi, a favore cedure di liquidazione giudiziale, concordato pre-
di ciascun lavoratore nei cui confronti è stata di- ventivo e al trasferimento d’azienda in esecuzione
sposta la proroga e che, per tutto il periodo, è ri- di accordi di ristrutturazione si applicano l’arti-
masto a disposizione del curatore (nella prospet- colo 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, l’ar-
tiva di una possibile ripresa dell’attività), è ricono- ticolo 11 del decreto legge 23 dicembre 2013, n.
sciuta un’indennità che è ammessa al passivo 145, convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 9 e
come credito prededucibile. le altre disposizioni vigenti in materia. Con
Nulla si è precisato rispetto ai recessi successivi al l’espresso rinvio alla disciplina lavoristica si è in-
subentro del curatore nei contratti di lavoro, es- teso dare attuazione al principio enunciato dalla
sendo evidente in tal caso la necessità di applicare legge delega, che impone di “armonizzare le pro-
il regime ordinario dei licenziamenti. Analoga- cedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del
mente non si sono regolate le conseguenze di tali datore di lavoro con le forme di tutela dell’occupa-
recessi che risultassero illegittimi, rimesse alla di- zione e del reddito dei lavoratori che trovano fon-
sciplina ordinaria. damento ...... nella direttiva 2001/23/CE del Con-
Il comma 5 disciplina le eventuali dimissioni del siglio, del 12 marzo 2001, come interpretata dalla
lavoratore trascorsi quattro mesi dall’apertura Corte di giustizia dell’Unione europea”.
della liquidazione giudiziale, al recesso per giusta
causa ex art. 2119 c.c. Articolo 192
Il comma 6 richiama le prescrizioni dell’art. 4, Clausola arbitrale
comma 1, e 24, comma 1, della legge 23 luglio 1991
n. 223, indicando talune deroghe all’art. 4 commi E’ riprodotta senza variazioni la disposizione con-
da 2 a 8, di natura non sostanziale, rese necessarie tenuta nell’art. 83-bis della vigente l. fall..
per adeguare le disposizioni alla peculiare fatti-
specie di licenziamento conseguente ad una liqui-
dazione giudiziale dell’impresa.
Ulteriori disposizioni disciplinano l’indennità so-
stitutiva del preavviso, il trattamento di fine rap-
porto e il c.d. contributo Naspi, che, ai fini dell’am-
missione al passivo, sono considerati come crediti
anteriori all’apertura della liquidazione giudiziale.
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Articolo 196
CAPO II - CUSTODIA E AMMINISTRA- Inventario di altri beni
ZIONE DEI BENI COMPRESI NELLA LI-
QUIDAZIONE GIUDIZIALE L’articolo in esame, al primo comma, riproduce il
testo del previgente art. 87-bis l. fall., sostituito al
Articolo 193 consenso del curatore e del comitato dei creditori
Sigilli il parere espresso da tali organi, in quanto il giu-
dice delegato, nel disporre la restituzione dei beni
L’articolo in esame disciplina l’apposizione dei si- mobili sui quali terzi vantano diritti reali o perso-
gilli prevedendo che, dichiarata aperta la liquida- nali chiaramente e immediatamente riconoscibili,
zione giudiziale, il curatore procede alla ricogni- esercita – come nel richiamato art. 210 di cui si
zione sommaria dei beni, nonché all'apposizione esplicita la deroga – un potere giurisdizionale che
dei sigilli sui beni che si trovano nella sede princi- non può essere subordinato all’approvazione da
pale dell'impresa e sugli altri beni del debitore, se- parte di altri organi.
condo le norme stabilite dal codice di procedura E’ stato invece eliminato l’originario secondo
civile. La disposizione precisa che a tale incom- comma perché superfluo (i beni restituiti non
bente il curatore procede solo “se necessario” ed in vanno inventariati e di essi resta traccia nel prov-
quanto non sia possibile procedere direttamente vedimento del giudice delegato).
alla redazione dell’inventario. Infine, la disposizione ribadisce che sono inventa-
Nel resto, la disposizione ricalca il testo introdotto riati anche i beni di proprietà del debitore dei
con la riforma del 2006, salva la precisazione che quali il terzo detentore ha diritto di godimento in
se i beni o le cose si trovano in più luoghi e non è virtù di un titolo opponibile al curatore; è stata eli-
agevole l'immediato completamento delle opera- minata la previsione che tali beni non sono presi
zioni, il giudice delegato può autorizzare il cura- in consegna dal curatore e che, invece, è stata ri-
tore ad avvalersi di uno o più coadiutori. prodotta nell’articolo 200.
Si è dunque sostituito il potere di autorizzazione
del giudice delegato all’originario potere di desi- Articolo 197
gnazione dei delegati o coadiutori. Presa in consegna dei beni del debitore da
parte del curatore
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n. 155 del 2017 (superamento dei contrasti inter- esigenze di speditezza del procedimento. In rela-
pretativi) è stabilito che il procedimento intro- zione al numero dei creditori e alla entità del pas-
dotto con la domanda di ammissione al passivo è sivo, il giudice delegato può stabilire che l'udienza
soggetto alla sospensione feriale dei termini di cui sia svolta in via telematica con modalità idonee a
all’articolo 1 della legge n. 742 del 1969. salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva parte-
cipazione dei creditori, anche utilizzando le strut-
Articolo 202 ture informatiche messe a disposizione della pro-
Effetti della domanda cedura da soggetti terzi. Il debitore può chiedere
di essere sentito.
L’articolo illustrato disciplina gli effetti della do- E’ previsto che delle operazioni si redige processo
manda di ammissione al passivo, equiparandoli, verbale.
come nell’attuale regime, agli effetti della do-
manda giudiziale, e prevedendone la persistenza Articolo 204
fino all'esaurimento dei giudizi e delle altre opera- Formazione ed esecutività
zioni che, a norma dell'articolo 234, proseguono dello stato passivo
dopo il decreto di chiusura della liquidazione giu-
diziale. La disposizione illustrata prevede, in modo del
tutto analogo all’attuale articolo 96 l.fall., la disci-
Articolo 203 plina della formazione ed esecutività dello stato
Progetto di stato passivo e udienza passivo stabilendo che il giudice delegato, con de-
di discussione creto concisamente motivato, accoglie in tutto o in
parte ovvero respinge o dichiara inammissibile la
L’articolo 203 reca, come l’attuale articolo 95 domanda proposta.
l.fall., la disciplina riguardante il progetto di stato E’ confermata la regola per cui la dichiarazione di
passivo redatto dal curatore e l’udienza di discus- inammissibilità della domanda non ne preclude la
sione. successiva riproposizione.
Nella disposizione illustrata la disciplina dell'ac- La disposizione disciplina i casi di ammissione
certamento del passivo conserva la prima fase di con riserva limitandoli - oltre che nei casi espres-
formazione del progetto dello stato passivo diret- samente stabiliti dalla legge – alle ipotesi di crediti
tamente da parte del curatore, il quale, previo condizionati e di quelli indicati all’articolo 154,
esame delle domande di ammissione, predispone comma 3 (i crediti che non possono essere fatti va-
un completo progetto di stato passivo, con elenchi lere contro il debitore il cui patrimonio è sottopo-
separati dei creditori e dei titolari di altri diritti sto alla liquidazione giudiziale, se non previa
immobiliari e mobiliari rassegnando per ciascuna escussione di un obbligato principale); di crediti
domanda le sue motivate conclusioni. per i quali la mancata produzione del titolo di-
In tale fase, è previsto, come nell’attuale disci- pende da fatto non riferibile al creditore, salvo che
plina, che il curatore può eccepire direttamente i la produzione avvenga nel termine assegnato dal
fatti estintivi, modificativi e impeditivi del diritto giudice; di crediti accertati con sentenza del giu-
azionato, nonché l'inefficacia del titolo su cui si dice ordinario o speciale non passata in giudicato,
fondano il credito o la prelazione. pronunziata prima della dichiarazione di apertura
La norma prevede, analogamente alla disciplina della liquidazione giudiziale, con salvezza della fa-
vigente, che il progetto sia depositato in cancelle- coltà per il curatore di proporre o proseguire il
ria almeno quindici giorni prima della udienza fis- giudizio di impugnazione.
sata per l'esame dello stato passivo e comunicato Esaurite le operazioni – anche in successive
ai creditori e ai titolari di diritti sui beni del debi- udienze – e terminato l'esame di tutte le domande,
tore, i quali possono esaminare il progetto e pre- il giudice delegato forma lo stato passivo e lo rende
sentare al curatore, con le modalità indicate esecutivo con decreto depositato in cancelleria.
dall'articolo 201, comma 2, osservazioni scritte e In attuazione della delega (art. 7, comma 8, lettera
documenti integrativi fino a cinque giorni prima d), della legge n. 155 del 2017), l’ultimo comma
dell'udienza. della disposizione illustrata prevede che l’efficacia
La disposizione illustrata prosegue ricalcando le meramente endoconcorsuale del decreto che
regole attualmente in vigore con gli adattamenti rende esecutivo lo stato passivo e delle decisioni
necessitati dalle modifiche del testo. assunte dal tribunale all'esito delle impugnazioni
Quindi, all'udienza fissata per l'esame dello stato sia limitata all’accertamento dei crediti mentre
passivo, il giudice delegato, anche in assenza delle hanno efficacia di giudicato le decisioni sulle do-
parti, decide su ciascuna domanda, nei limiti delle mande di rivendica o restituzione, disciplinate più
conclusioni formulate e avuto riguardo alle ecce- avanti.
zioni del curatore, a quelle rilevabili d'ufficio ed a
quelle formulate dagli altri interessati. Il giudice
delegato può procedere ad atti di istruzione su ri-
chiesta delle parti, compatibilmente con le
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Come nella disciplina della legge fallimentare è Il giudice delegato, nella prospettiva della riforma,
previsto che la liquidazione dei singoli beni venga è destinato a riacquistare, dunque, un ruolo cen-
disposta (solo) quando risulta prevedibile che la trale poiché a lui è affidata la determinazione delle
vendita dell'intero complesso aziendale, di suoi modalità di liquidazione dei beni, attualmente ri-
rami, di beni o rapporti giuridici individuabili in messa alle scelte del curatore.
blocco non consenta una maggiore soddisfazione Allo stesso è dato, altresì, il potere di ordinare la
dei creditori. liberazione dei beni immobili occupati dal debi-
Il curatore può procedere altresì alla cessione tore (salvo che si tratti della sua abitazione) o da
delle attività e delle passività dell’azienda o dei terzi in forza di titolo non opponibile alla proce-
suoi rami, nonché di beni o rapporti giuridici indi- dura. Per i beni immobili e gli altri beni iscritti nei
viduali in blocco, esclusa comunque la responsa- pubblici registri, prima del completamento delle
bilità dell’alienante prevista dall’articolo 2560 del operazioni di vendita, è data notizia mediante no-
codice civile. tificazione da parte del curatore, a ciascuno dei
La vendita è comunque effettuata con le modalità creditori ipotecari o comunque muniti di privile-
di cui all'articolo 216 (modalità della liquidazione) gio.
e in conformità a quanto disposto dall’art. 2556 Il comma 4 prevede che tutte le vendite avvengano
c.c. sulle forme del trasferimento. con modalità telematiche attraverso il portale
delle vendite pubbliche istituito presso il Mini-
stero della giustizia purché tali modalità non siano
Articolo 215 pregiudizievoli per gli interessi dei creditori o per
Cessioni di crediti, azioni revocatorie e il sollecito svolgimento della procedura. Si tratta
partecipazioni e mandato a di eccezione introdotta a seguito di un’osserva-
riscuotere crediti zione svolta dalla Commissione Giustizia della Ca-
mera (“valuti il Governo l’opportunità di preve-
La disposizione corrisponde all’art. 106 l.fall., che dere che il giudice possa non disporre la vendita
regola la cessione dei crediti, compresi quelli di telematica quando essa possa risultare pregiudi-
natura fiscale o futuri, dei diritti e delle azioni e zievole per gli interessi dei creditori ovvero per il
che consente al curatore, in alternativa alla ces- sollecito svolgimento della procedura”) e di una
sione, di stipulare contratti di mandato per la ri- sollecitazione del Consiglio di Stato, sul modello
scossione dei crediti. della disciplina dettata per l’esecuzione indivi-
duale dall’art. 569 c.p.c. (“La Commissione os-
Articolo 216 serva però che il testo proposto non contiene una
Modalità della liquidazione norma analoga a quella dell’art. 569 comma 4 del
codice di procedura civile, che consente di non di-
La disposizione, omologa all’art. l.fall., ha subito sporre la vendita con modalità telematiche nel
un radicale intervento di rimodulazione fin dalla caso in cui essa “sia pregiudizievole per gli inte-
rubrica (si parla ora di modalità di liquidazione e ressi dei creditori o per il sollecito svolgimento
non più di modalità delle vendite), anche in ra- della procedura”. Si tratta di scelta che si ritiene
gione dell’introduzione del portale dei servizi di inopportuna, sia per ragioni pratiche di duttilità
vendita telematica forniti dal Ministero della giu- della procedura, sia per ragioni di principio, già
stizia. evidenziate in dottrina. Infatti la disciplina della
Il comma 1 prevede che tutti i beni acquisiti alla vendita telematica di cui al codice di procedura ci-
procedura, fatta eccezione per quelli di modesto vile è contenuta anzitutto in una fonte subprima-
valore, vengano sottoposti a stima da esperti no- ria, il regolamento D.M. Giustizia 26 febbraio
minati dal curatore. La relazione va redatta, pena 2015 n.32, e non tiene conto delle peculiarità della
la revoca dell’incarico, secondo il modello infor- vendita fallimentare, alla quale potrebbe risultare
matico pubblicato sul portale delle vendite pubbli- in pratica non applicabile…”).
che e, quando riguarda gli immobili, deve conte- I commi 5, 6 e 7 dettano, quindi, la disciplina spe-
nere le indicazioni di cui all’art. 173-bis disp. att. cifica delle modalità di vendita che avviene con
cod. proc. civ. Detta relazione è previsto che sia l’utilizzo del portale delle vendite pubbliche sotto
depositata con modalità telematiche e i relativi il controllo del giudice delegato.
dati vengano pubblicati sul portale delle vendite. A tutte le vendite, ivi comprese quelle che avven-
Il comma 2 stabilisce, come il vecchio art. 107 gono con procedure competitive, si applicano gli
l.fall., che le vendite devono avvenire attraverso artt. 585 (Versamento del prezzo) e 590-bis (Asse-
procedure competitive, anche mediante il ricorso gnazione a favore di un terzo) cod. proc. civ., in
a soggetti specializzati. Alle vendite procede il cu- quanto compatibili (comma 10).
ratore o un soggetto da lui delegato, secondo le Il comma 8, nell’affermare che le vendite e gli atti
modalità stabilite dal giudice delegato (il quale di liquidazione possono prevedere che il versa-
può disporre anche in conformità del codice di mento del prezzo abbia luogo ratealmente e che si
procedura civile: cfr. comma 3). applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di
cui agli articoli 569, terzo comma, terzo periodo,
previsione delle tre tipologie di crediti già conte- assistito da cause di prelazione o se il ritardo sia
nuti nella disciplina vigente (quelli prededucibili, dipeso da cause a lui non imputabili.
quelli prelatizi e quelli chirografari) e l’aggiunta Si prevede, altresì, che il titolare di diritti su beni
dei crediti postergati. mobili o immobili, se prova che il ritardo è dipeso
La disposizione dell’articolo 221 non contiene una da causa non imputabile, può chiedere che siano
qualificazione dei crediti prededucibili (come al sospese le attività di liquidazione del bene sino
secondo comma dell’art. 111, l.fall.), rimessa in via all'accertamento del diritto.
generale all’art. 6 del testo.
Articolo 227
Articolo 222 Ripartizioni parziali
Disciplina dei crediti prededucibili
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art.
immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art. 113 l.fall. sui limiti delle ripartizioni parziali (80%
111-bis l.fall., sull’accertamento dei crediti prede- delle somme da ripartire, percentuale eventual-
ducibili e sul loro concreto soddisfacimento. Rece- mente ridotta in presenza di somme ritenute ne-
pendo un’osservazione della Commissione Giusti- cessarie per spese future) e sulle categorie dei cre-
zia della Camera si è soltanto provveduto a ren- diti rispetto ai quali devono essere trattenute e de-
dere esplicito il collegamento con l’art. 223 per positate somme in caso di ripartizioni parziali.
quanto attiene all’incidenza dei debiti prededuci-
bili sulle singole masse.
Articolo 228
Articolo 223 Scioglimento delle ammissioni con riserva
Conti speciali
La disposizione è ripetitiva dell’art. 113-bis l.fall.
La disposizione è ripetitiva dell’art. 111-ter l.fall. sulle modifiche allo stato passivo conseguenti allo
sulla formazione della massa liquida immobiliare scioglimento delle ammissioni al passivo con ri-
e mobiliare e sulla formazione, da parte del cura- serva.
tore, dei relativi conti autonomi.
vengano apportate risorse che incrementino il va- essere sottoposte ai creditori per il voto se lo
lore dell’attivo di almeno il dieci per cento. chiede il curatore e il giudice delegato le ritiene pa-
Non vi sono invece novità, rispetto al vigente art. rimenti convenienti.
124 l.fall., quanto al contenuto della proposta che Si conferma la diposizione di carattere generale
può prevedere la suddivisione dei creditori in secondo la quale, in caso di mancanza o inerzia del
classi (con obbligatorietà della formazione di una comitato, provvede il giudice delegato.
classe se vi sono portatori di obbligazioni o stru- E’ necessario anche l’esame da parte del tribunale
menti finanziari), il trattamento differenziato tra circa la correttezza dei criteri utilizzati per la loro
le classi, un contenuto libero quanto alle modalità formazione se una delle proposte prevede la pre-
satisfattive, il soddisfacimento non integrale dei senza di classi e condizioni differenziate tra le
crediti muniti di privilegio, pegno o ipoteca, pur- stesse.
ché non inferiore al valore di mercato, in caso di
liquidazione giudiziale, dei beni o diritti sui quali Articolo 242
grava la prelazione quale attestato da un profes- Concordato nel caso di
sionista indipendente iscritto all’albo dei soggetti numerosi creditori
incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di
gestione e di controllo nelle procedure regolate dal La disposizione disciplina l’ipotesi, prevista
codice dell’insolvenza e nominato dal tribunale; si dall’art. 126 l.fall, in cui vi sia un numero rilevante
conferma che il trattamento delle varie classi non di creditori da coinvolgere nella procedura di con-
può alterare l’ordine delle cause legittime di pre- cordato, indicando la possibilità che la notizia
lazione. della proposta sia data esclusivamente mediante
Si conferma, infine, la possibilità che la proposta pubblicazione del testo integrale della medesima
possa prevedere anche la cessione delle azioni di su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o lo-
pertinenza della massa purché già autorizzate dal cale.
giudice delegato e che il proponente può limitare
il suo impegno ai si soli crediti ammessi al passivo Articolo 243
anche provvisoriamente e a quelli che hanno pro- Voto nel concordato
posto opposizione al passivo o presentato do-
manda tardiva al tempo della proposta. L’articolo dispone, analogamente a quanto previ-
In presenza di tale limitazione di responsabilità, sto dall’art. 127 l.fall., sui criteri di ammissione al
verso gli altri creditori continua a rispondere il de- voto sia nel caso in cui la proposta sia stata pre-
bitore, salvi gli effetti dell’esdebitazione. sentata prima della definizione dello stato passivo,
prevedendo che in tal caso possano votare i credi-
tori inseriti nell’elenco formato dal curatore e au-
Articolo 241 torizzato dal giudice delegato, sia in quello in cui
Esame della proposta e comunicazione la proposta sia presentata dopo l’intervenuta ese-
ai creditori cutività dello stato passivo, prevedendo allora che
votino i creditori ammessi, anche se provvisoria-
La norma disciplina - analogamente al vigente art. mente o con riserva.
125 l.fall. - l’iter della proposta prevedendo che la I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca,
stessa, una volta acquisito il parere del curatore, anche se contestati, per i quali è previsto l’inte-
che deve indicare anche quale sia il presumibile grale pagamento non hanno diritto al voto a meno
esito alternativo della liquidazione e esprimere che non rinuncino in tutto o in parte (con effetto
una valutazione sulle garanzie prestate, sia sotto- solo ai fini del concordato) alla prelazione; se vi è
posta anche al parere del comitato dei creditori; rinuncia, per la parte non coperta dalla garanzia
solo se questo è favorevole la proposta prosegue il sono assimilati ai creditori chirografari.
suo iter e il giudice delegato, se la ritiene rituale, Sono considerati altresì creditori chirografari per
ne ordina la comunicazione, unitamente ai pareri la parte residua del credito anche i creditori privi-
acquisiti, ai creditori a mezzo PEC specificando legiati per i quali è previsto il soddisfacimento solo
dove possono essere reperiti i dati per la sua valu- parziale.
tazione e informandoli che la mancata risposta I commi da 5 a 7 prevedono una disciplina parti-
verrà considerata come voto favorevole. colare ai fini del voto per alcune categorie di cre-
Nel provvedimento è anche indicato il termine en- ditori: sono esclusi i creditori che hanno partico-
tro il quale debbono pervenire eventuali voti non lari rapporti di vicinanza con il debitore per rap-
favorevoli. porti familiari o di affinità oppure per rapporti so-
La norma prende in considerazione anche il caso cietari di controllo, e i cessionari o aggiudicatari
in cui siano presentate più proposte prima dell’iter dei loro crediti da meno di un anno prima della
descritto o comunque prima della comunicazione domanda di concordato; sono altresì esclusi dal
dell’unica proposta prevedendo che il comitato dei voto e dal computo delle maggioranze i creditori
creditori scelga quella da presentare per l’appro- in conflitto di interessi e cioè i portatori di un in-
vazione ma che anche altre proposte possano teresse che non sia quello derivante dalle cause
legittime di prelazione, in conflitto con il miglior qualunque interessato, e per il deposito da parte
soddisfacimento dei creditori; può votare solo se del comitato dei creditori di una relazione moti-
inserito in una classe il creditore che propone il vata con il parere definitivo, onere che compete in-
concordato e la stessa condizione vale per le so- vece in via surrogatoria al curatore se il comitato
cietà collegate a detto creditore, in quanto dallo non provvede tempestivamente.
stesso controllate o controllanti o sottoposte a co- Se non vengono proposte opposizioni il tribunale
mune controllo. procede all’omologazione previo controllo della
Infine, per evitare manovre sulle maggioranze, è regolarità della procedura.
prevista l’esclusione dal voto dei titolari di crediti Se invece sono proposte opposizioni il tribunale
trasferiti dopo la sentenza che ha aperto la liqui- procede all’istruttoria, eventualmente delegando
dazione giudiziale, salvo che il trasferimento non un suo componente.
sia avvenuto a favore di banche o altri interme- In caso di approvazione in un concordato con
diari finanziari, non ritenendosi, in tal caso, so- classi da parte della maggioranza delle stesse, se
spetto il trasferimento. un creditore dissenziente appartenente ad una
classe dissenziente contesta la convenienza della
Articolo 244 proposta il tribunale sottopone la stessa alla prova
Approvazione del concordato nella di convenienza.
liquidazione giudiziale Sul ricorso per omologazione il tribunale provvede
con decreto motivato pubblicato a norma dell'ar-
Quanto alla maggioranza occorrente per l’appro- ticolo 45.
vazione si conferma la regola, contenuta nell’art.
128 l.fall., del necessario raggiungimento della Articolo 246
maggioranza dei crediti ammessi al voto; se sono Efficacia del decreto
previste classi per l’approvazione è necessario che
la maggioranza sia raggiunta anche nel maggior L’art. 246 prevede, con formulazione sostanzial-
numero di classi, ferma restando la regola per cui mente corrispondente a quella dell’art. 130 l.fall.,
sono ritenuti consenzienti i creditori che non quale sia il momento in cui il concordato diviene
esprimono il loro dissenso. efficace e quindi diviene obbligatorio per tutti i
Il comma 3 conferma l’irrilevanza, ai fini del cal- creditori e può essere eseguito individuandolo nel
colo delle maggioranze, della variazioni del nu- momento in cui scadono i termini per l’opposi-
mero dei creditori o dell’ammontare dei singoli zione all’omologazione o si esauriscono le impu-
crediti intervenuti per effetto di provvedimento gnazioni previste dall’articolo 206 e quindi quelle
emessi successivamente alla scadenza del termine contro il decreto di esecutività dello stato passivo.
per la votazione. Si conferma quindi l’efficacia anticipata rispetto
L’ultimo comma dell’articolo in esame ripropone alla definitività dell’omologazione in difetto di op-
la disciplina della votazione nel caso in cui siano posizioni.
più le proposte ammesse al voto, prevedendo che Una volta divenuto definitivo il decreto di omolo-
risulti approvata quella che ha raggiunto il mag- gazione, è previsto, come nella disciplina attuale,
gior numero di consensi e, in caso di parità, quella che il curatore deve presentare il conto della ge-
presentata per prima. stione e il tribunale dichiara chiusa la procedura
di liquidazione giudiziale.
Articolo 245
Giudizio di omologazione
Articolo 247
Salvo rilevare che, se la proposta non viene appro- Reclamo
vata è plausibile che il tribunale, ricevuta dal cu-
ratore, tramite il giudice delegato, la relazione L’art. 247 disciplina, con formulazione sovrappo-
sull’esito negativo comunque provveda a certifi- nibile al vigente art. 131 l.fall., l’impugnazione del
care l’improcedibilità del ricorso del proponente, decreto di omologazione affidandola al reclamo
l’articolo illustrato, in modo analogo all’art. 129 dinanzi alla corte d’appello da discutersi in ca-
l.fall, detta la disciplina per il caso in cui sia invece mera di consiglio in un’udienza da fissarsi entro
intervenuta l’approvazione della proposta di con- sessanta giorni dal deposito del ricorso.
cordato da parte dei creditori. La norma individua i termini per il reclamo e i re-
Senza innovare sull’attuale regime, si prevede che, quisiti dello stesso nonché i termini intermedi per
di seguito alla relazione del curatore sull’esito la designazione del relatore, per la notifica del de-
della votazione, il giudice delegato dispone che il creto di fissazione dell’udienza nonché quelli che
curatore ne dia notizia al proponente affinché ri- debbono intercorrere tra detta notifica e l’udienza
chieda l’omologazione e ai creditori dissenzienti. e, infine, quelli per la costituzione delle parti resi-
Quindi, con decreto da pubblicarsi a norma stenti.
dell’art. 45, detta i termini per la proposizione di All’udienza la corte assume in mezzi di prova,
eventuali opposizioni, anche da parte di eventualmente mediante delega al relatore, e
quindi provvede sul reclamo con decreto moti- La sentenza che risolve il concordato riapre la pro-
vato, da notificarsi alle parti e pubblicarsi a norma cedura di liquidazione giudiziale, è provvisoria-
dell’articolo 45, ricorribile per cassazione entro mente esecutiva, è reclamabile ai sensi dell’arti-
trenta giorni dalla notificazione colo 51.
Gli ultimi due commi ripropongono i limiti alla
Articolo 248 proponibilità della risoluzione escludendola
Effetti del concordato nella quando gli obblighi derivanti dal concordato sono
liquidazione giudiziale stati assunti dal proponente o da uno o più credi-
tori con liberazione immediata del debitore e ne-
L’art. 248 disciplina, in conformità al vigente art. gando la legittimazione dei creditori verso cui il
135 l.fall., gli effetti del concordato prevedendone terzo.
l’obbligatorietà per tutti i creditori anteriori
all’apertura della liquidazione giudiziale, prescin- Articolo 251
dendo dall’aver presentato domanda di ammis- Annullamento del concordato nella
sione allo stato passivo; per coloro che non hanno liquidazione giudiziale
presentato la domanda, tuttavia, non si estendono
le garanzie date nel concordato da terzi. Anche per l’annullamento del concordato viene ri-
Resta fermo il principio della permanenza in fa- proposta l’attuale disciplina che lo prevede, su
vore dei creditori dell’azione per l’intero credito istanza del debitore, quando si scopre che è stato
contro i coobbligati, i fideiussori del debitore e gli dolosamente esagerato il passivo o che è stata sot-
obbligati in via di regresso. tratta o dissimulata una parte rilevante dell'attivo.
Il termine per la proposizione del ricorso per an-
nullamento è di sei mesi dalla scoperta del dolo e
Articolo 249 comunque di due anni dalla scadenza del termine
Esecuzione del concordato nella fissato per l’ultimo adempimento previsto nel con-
liquidazione giudiziale cordato. Si conferma che quella di annullamento è
l’unica azione di nullità possibile.
L’art. 249 ripropone l’attuale formulazione del Il procedimento è lo stesso di quello per la risolu-
corrispondente art. 136 l.fall. prevedendo la sorve- zione del concordato.
glianza da parte del giudice delegato, del curatore La sentenza che annulla il concordato e riapre la
e del comitato dei creditori sull’esecuzione del liquidazione giudiziale è provvisoriamente esecu-
concordato omologato secondo le modalità stabi- tiva ed è reclamabile.
lite nel decreto di omologazione, il deposito delle
somme spettanti ai creditori contestati, irreperi- Articolo 252
bili o condizionati secondo le modalità stabilite Effetti della riapertura della
dal giudice delegato, lo svincolo, ad opera del me- liquidazione giudiziale
desimo giudice, delle cauzioni e la cancellazione
delle ipoteche iscritte a garanzia nonché l’ado- L’art. 252 contiene la disciplina degli effetti della
zione di ogni misura idonea per il conseguimento riapertura della liquidazione giudiziale richia-
delle finalità del concordato da adottarsi con prov- mando quelli previsti dagli artt. 238 e 239 per
vedimento pubblicato e affisso ai sensi dell’arti- l’analoga situazione processuale che si verifica
colo 45 a spese del debitore. quando, dopo la chiusura della liquidazione, ri-
sulta che nel patrimonio del debitore esistono at-
tività in misura tale da rendere utile il provvedi-
Articolo 250 mento di riapertura della stessa.
Risoluzione del concordato nella Viene precisato che possono essere riproposte le
liquidazione giudiziale azioni revocatorie già iniziate e interrotte per ef-
fetto del concordato.
Anche la disposizione sulla risoluzione del concor- Viene infine previsto che i creditori anteriori con-
dato ricalca l’attuale disciplina (art. 137 l.fall.), servano le garanzie per le somme ancora ad essi
prevedendo che possa essere richiesta da ciascun dovute in base al concordato risolto o annullato e
creditore se le garanzie promesse non vengono co- che concorrono per l’importo del primitivo cre-
stituite o se il proponente non adempie regolar- dito, detratta la parte riscossa in parziale esecu-
mente agli obblighi derivanti dal concordato. zione del concordato che resta comunque definiti-
Il ricorso per la risoluzione deve essere proposto vamente acquisita.
entro un anno dalla scadenza del termine fissato Anche la disposizione ora illustrata ripropone so-
per l'ultimo adempimento previsto nel concordato stanzialmente l’attuale art. 140 l.fall. sugli effetti
e al procedimento, che è regolato dall’articolo 41 della riapertura del fallimento.
sull’apertura della liquidazione giudiziale, è chia-
mato a partecipare anche l'eventuale garante.
La disposizione prevede l’attribuzione al curatore La norma riproduce, nella sostanza, l’art. 147
della legittimazione ad esercitare o, se pendenti, a l.fall., con l’introduzione di alcune significative
proseguire - anche separatamente e, quindi, non novità.
più in forma necessariamente cumulativa, come La prima è l’espressa previsione che, se dopo
ritenuto dalla giurisprudenza prevalente con ri- l’apertura della procedura di liquidazione giudi-
guardo alla disciplina in vigore: ferma restando, ziale della società risulta l'esistenza di altri soci il-
naturalmente, l’esclusione, se si tratta del mede- limitatamente responsabili, la domanda di esten-
simo pregiudizio, di plurimi risarcimenti - le sione della procedura di liquidazione a questi ul-
azioni risarcitorie previste in favore della società timi può essere proposta, oltre che dal curatore, da
(come nei casi previsti dagli artt. 2392, 2393, un creditore della società ovvero di un socio nei
2476, 2485 e 2486 c.c.) e dei creditori sociali (a confronti del quale la procedura sia già stata
norma degli artt. 2394 e 2476, comma 5-bis, c.c. e, aperta, come finora è accaduto, anche dal pubblico
in quanto ad esse riconducibili, degli artt. 2485 e ministero, nonché dagli stessi soci nei cui con-
2486 c.c.), nei confronti dei relativi legittimati fronti la procedura dev’essere estesa nonché dai
passivi (che, a differenza della normativa ante- loro creditori personali.
riore, la norma non prevede più espressamente, La seconda trova il suo fondamento nella più re-
onde evitare questioni di una più o meno vasta cente giurisprudenza della Corte di cassazione
area di differente applicazione soggettiva), vale a (Cass. n. 1095 del 2016) e della Corte costituzio-
dire: gli amministratori (artt. 2392, 2393, 2394, nale (C. Cost. n. 255 del 2017) e consiste nella
2485, 2486 c.c.), i liquidatori (art. 2489 c.c.), i sin- espressa previsione che, in caso di apertura della
daci (artt. 2407 e 2477 c.c.), i revisori contabili procedura di liquidazione giudiziale nei confronti
(art. 15 del d.lgs. n. 39 del 2010) ed i direttori di una società, ove si accerti che l’impresa è, in
previsto dagli artt. 2749, 2788 e 2855, commi se- liquidatore anche un diverso gestore della crisi,
condo e terzo, del codice civile. scegliendolo, di regola, nell’elenco di cui al DM
Giustizia 24 settembre 2014 n. 202, tra i residenti
Articolo 269 nel circondario del tribunale competente. E’ pos-
Domanda del debitore sibile derogare a tale indicazione, ma la diversa
scelta deve essere espressamente motivata e se ne
Al fine di contenere i costi della procedura, è pre- deve dare notizia al presidente del tribunale. Se la
visto che la presentazione del ricorso contenente domanda è stata presentata da un creditore o dal
la domanda di liquidazione sia effettuata perso- pubblico ministero, la scelta del liquidatore non è
nalmente dal debitore, senza il patrocinio di un le- condizionata dalla presenza dell’OCC incaricato
gale, in quanto l’assistenza è assicurata dall’inter- dell’assistenza dal debitore, tranne il caso in cui
vento obbligatorio dell’organismo di composi- l’incarico sia stato conferito nella fase precedente
zione della crisi disciplinato dal D.M. Giustizia 24 alla decisione del tribunale e l’OCC vi abbia parte-
settembre 2014, n. 202 (OCC), che, in persona del cipato.
gestore della crisi, deve redigere una relazione, da E’ previsto che il tribunale, con la sentenza con cui
allegarsi al ricorso, in cui espone la situazione eco- dichiara l’apertura della liquidazione controllata,
nomico finanziaria del debitore (dalla quale deve adotti ulteriori provvedimenti che consistono:
risultare la sussistenza dello stato di crisi o insol- - nell’ordine al debitore, che non vi abbia provve-
venza) ed esprime una valutazione sull’attendibi- duto nella precedente fase, di depositare i bilanci
lità della documentazione fornita dal debitore. e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, non-
E’ compito esclusivo dell’OCC, entro sette (ter- ché l’elenco dei creditori;
mine così allineato a quanto previsto per il piano - nell’assegnare ai creditori un termine non supe-
di ristrutturazione dei debiti del consumatore e riore a sessanta giorni, per far pervenire al liqui-
per il concordato minore) giorni dal conferimento datore la domanda di restituzione, rivendicazione
dell’incarico da parte del debitore, finalizzato al o ammissione al passivo;
deposito del ricorso, darne notizia all’agente della - nell’ordinare la consegna o il rilascio dei beni fa-
riscossione e agli uffici fiscali, compresi quelli de- centi parte del patrimonio da liquidare, salva la
gli enti locali, competenti in base all’ultimo domi- possibilità, in presenza di gravi e specifiche ra-
cilio fiscale del debitore. La disposizione è volta a gioni (ad esempio, necessità abitative), di autoriz-
consentire agli uffici di predisporre tempestiva- zare il debitore o un terzo ad utilizzarne alcuni;
mente la documentazione necessaria per far va- l’ordine è titolo esecutivo ed è posto in esecuzione
lere eventuali crediti nella liquidazione e a far co- dal liquidatore;
noscere la situazione debitoria all’OCC, in modo - nel disporre la pubblicità della sentenza nel sito
che l’organismo ne possa tener conto nella reda- web del tribunale o altro sito analogo predisposto
zione della relazione. dal Ministero della giustizia e, se il debitore è un
imprenditore, la pubblicazione della stessa presso
Articolo 270 il registro delle imprese;
Apertura della liquidazione controllata - nell’ordine di trascrizione della sentenza, ove vi
siano beni immobili o mobili registrati.
A differenza di quanto previsto dalla vigente disci- E’ inserito il richiamo della disciplina sulla incom-
plina dettata dalla l. n. 3 del 2012, che prevede un patibilità degli amministratori giudiziari, da ap-
procedimento del tutto autonomo rispetto a plicarsi al liquidatore nominato nella procedura in
quello fallimentare, l’articolo illustrato innesta esame, come introdotta nel codice antimafia di cui
anche la liquidazione controllata del sovraindebi- al decreto legislativo n. 159 del 2011.
tato nel procedimento unitario regolato dagli art. Al comma 4 si dispone che gli adempimenti pub-
44 e seguenti, in quanto applicabili, e disciplina la blicitari vengano curati dal liquidatore e che la
procedura di liquidazione controllata sul modello sentenza debba essere notificata al debitore, ai
della liquidazione giudiziale, adattandola alle ca- creditori e ai titolari di diritti sui beni oggetto di
ratteristiche dei soggetti sovraindebitati. liquidazione mediante strumenti telematici, posto
La norma, dando per presupposto lo svolgimento che, potendo essere assoggettati alla liquidazione
della precedente fase in esito al deposito della do- debitori non imprenditori, manca uno strumento,
manda di un soggetto legittimato, prevede che il quale il registro delle imprese, idoneo a rendere
tribunale, valutata l’assenza di domande alterna- conoscibile agli interessati l’apertura della liqui-
tive di composizione concordata e la sussistenza dazione.
del presupposto della crisi o dell’insolvenza, di- Si precisa, infine, che si applicano l’articolo 143 in
chiari l’apertura della liquidazione giudiziale e quanto compatibile, con conseguente interruzione
detti i provvedimenti per l’ulteriore corso. del processo per effetto dell’apertura della liquida-
Con lo stesso provvedimento il tribunale nomina zione controllata, oltre che gli articoli 150 e 151 e,
il giudice delegato ed il liquidatore, confermando sempre nei limiti della compatibilità, le disposi-
normalmente il gestore della crisi che già assiste il zioni sul procedimento unitario.
debitore. Il tribunale può, tuttavia, nominare
Se, invece, vengono proposte osservazioni e il li- sulle vendite nella liquidazione giudiziale, in
quidatore le ritiene fondate, entro i quindi giorni quanto compatibili, in modo da assicurare il ri-
successivi predispone un nuovo progetto di stato spetto, anche in questa procedura, del principio
passivo e lo comunica con le stesse modalità di co- della necessaria competitività delle vendite, fun-
municazione del progetto. zionale al miglior esito della liquidazione.
Nel caso in cui il liquidatore non ritenga fondate Inoltre, si è previsto che, eseguita la vendita e ri-
le osservazioni rimette gli atti al giudice delegato, scosso interamente il prezzo, il giudice debba or-
il quale procede alla formazione dello stato pas- dinare la cancellazione delle iscrizioni relative ai
sivo definitivo con decreto motivato, che deve es- diritti di prelazione, delle trascrizioni dei pignora-
sere depositato in cancelleria e inserito sul sito menti e dei sequestri conservativi nonché di ogni
web del tribunale o in altro sito analogo predispo- altro vincolo.
sto dal Ministero della giustizia. Esaurita la liquidazione, è previsto che il liquida-
Il decreto di formazione dello stato passivo defini- tore presenti il conto della gestione al giudice de-
tivo è reclamabile avanti al tribunale e del collegio legato, che, se lo approva, procede alla liquida-
non può far parte il giudice delegato. zione del compenso.
Il procedimento è deformalizzato, salvo quanto è Diversamente, il giudice prescrive al liquidatore
necessario per assicurare il rispetto del contrad- gli adempimenti che ritiene necessari e il termine,
dittorio. prorogabile, per adempiere. Se le prescrizioni non
sono tempestivamente adempiute, il giudice prov-
Articolo 274 vede alla sostituzione del liquidatore e il com-
Azioni del liquidatore penso, tenuto conto della diligenza prestata, può
essere ridotto o anche escluso.
Il liquidatore esercita, con l’autorizzazione del Il liquidatore provvede quindi alla distribuzione
giudice delegato, ogni azione prevista dalla legge secondo l’ordine di prelazione risultante dallo
per conseguire la disponibilità dei beni e il recu- stato passivo approvato. Prima di procedere, deve
pero dei crediti del debitore. Si tratta di disposi- predisporre un progetto di riparto da comunicare
zione analoga a quella dell’art. 14-decises della l. ai creditori affinché possano, nel termine indicato,
n. 3 del 2012. non superiore a quindici giorni, fare osservazioni.
Il comma 2 della disposizione illustrata attribuisce Se non vi sono contestazioni, il liquidatore comu-
espressamente al liquidatore la legittimazione ad nica il progetto al giudice delegato e dopo sette
esercitare, con l’autorizzazione del giudice dele- giorni (decorso un lasso temporale tale da consen-
gato, le azioni volte a far dichiarare inefficaci gli tire al giudice di formulare eventuali rilievi e di
atti compiuti dal debitore in pregiudizio dei credi- chiedere al liquidatore di apportare modifiche) ne
tori, così colmando una lacuna evidenziata dalla cura l’esecuzione.
dottrina e dalla giurisprudenza in relazione alla Se vi sono contestazioni che il liquidatore non ri-
disciplina dettata dalla l. n.3 del 2012. tiene di poter comporre apportando le opportune
Nell’autorizzare l’esercizio delle azioni, il giudice modifiche, gli atti sono rimessi al giudice delegato,
delegato dovrà tener conto non solo della loro ve- che provvede con decreto motivato, reclamabile
rosimile fondatezza, ma anche dell’utilità concreta avanti al tribunale.
che l’esercizio vittorioso di tali azioni potrebbe ar-
recare ai creditori, sia in termini quantitativi che Articolo 276
temporali. Chiusura della procedura
colpevole incapacità di gestione della propria sfera l’esdebitazione consegua di diritto alla chiusura
economica. della liquidazione controllata, o comunque de-
corsi tra anni dalla sua apertura, pur essendo ne-
Articolo 281 cessario un provvedimento dichiarativo del tribu-
Procedimento nale, che, se concerne un imprenditore, va iscritto
al registro delle imprese a fini di pubblicità.
L’articolo 281 disciplina il procedimento per la Il provvedimento può essere reclamato dal pub-
pronuncia dell’esdebitazione e chiarisce in rela- blico ministero e dai creditori.
zione a quali crediti la stessa opera. Osta al beneficio la commissione di fatti costi-
Quanto al procedimento, la pronuncia può inter- tuenti reato come individuati nell’articolo 280,
venire o contestualmente al decreto di chiusura comma 1, lettera a), nonché la sussistenza della
della procedura – se non sono ancora decorsi tre condizione di cui all’articolo 69, comma 1, se si
anni dalla data in cui la stessa è stata aperta, ed tratta di consumatore.
anche se proseguono i giudizi e le operazioni come
previsto dall’articolo 289 – oppure, se tale lasso Articolo 283
temporale è già trascorso e la procedura è ancora Debitore incapiente
pendente, quando il debitore ne fa istanza.
Prima di provvedere il tribunale deve sentire gli Una rilevante novità introdotta nella disciplina del
organi della procedura; ai fini del giudizio da sovraindebitamento attiene alla possibilità per i
esprimere, si pone a carico del curatore l’obbligo debitori -persone fisiche- meritevoli di ottenere il
di indicare nei rapporti riepilogativi semestrali, beneficio dell’esdebitazione anche quando essi
anche in negativo, la sussistenza delle condotte e non sono in grado di offrire ai creditori alcuna uti-
dei fatti rilevanti per l’esdebitazione. lità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva
Il terzo comma dispone che il decreto con il quale futura, tenuto ovviamente conto della prevalente
il tribunale pronuncia sull’esdebitazione sia co- necessità di assicurare il mantenimento della fa-
municato agli organi della procedura, al debitore, miglia.
al pubblico ministero e (solo) ai creditori non in- La ratio della norma – che prende atto della esi-
tegralmente soddisfatti (quelli integralmente sod- stenza, anche a livello europeo, di una larga fascia
disfatti essendo privi di interesse), i quali possono di soggetti qualificabili come sovraindebitati –
proporre reclamo. Il termine per il reclamo è di consiste nell’offrire una seconda chance a coloro
trenta giorni, come previsto anche per l’esdebita- che non avrebbero alcuna prospettiva di superare
zione di diritto e come suggerito dal Consiglio di lo stato di sovraindebitamento, per fronteggiare
Stato nel proprio parere. un problema sociale e reimmettere nel mercato
Gli ultimi due commi disciplinano il rapporto tra soggetti potenzialmente produttivi.
esdebitazione e diritti dei creditori in relazione Il beneficio ha carattere di straordinarietà in
alle utilità che pervengono dopo la chiusura della quanto può essere concesso, sulle predette basi,
procedura, in esito ai giudizi o alle operazioni che sola per una volta; esso è inoltre mitigato dalla
proseguono anche dopo la chiusura stessa. persistenza di un obbligo di pagamento dei debiti
In applicazione del principio secondo il quale i ove entro il quadriennio dall’esdebitazione so-
creditori partecipano al riparto di quanto ricavato pravvengano rilevanti utilità – diverse dai finan-
dalla liquidazione di beni – e quindi anche dei di- ziamenti ricevuti – tali da consentire il soddisfaci-
ritti compresi nel patrimonio del debitore al mo- mento dei creditori in misura non inferiore al dieci
mento dell’apertura della liquidazione, o perve- per cento.
nuti nel corso della stessa – le utilità material- Ai fini della valutazione di rilevanza delle soprav-
mente acquisite dopo la chiusura, ma in forza di venienze, da calcolarsi su base annua, vanno de-
diritti preesistenti nel patrimonio del debitore, de- tratte le spese occorrenti per la produzione del
vono essere oggetto di riparto, incidendo l’esdebi- reddito nonché quelle necessarie al decoroso man-
tazione unicamente sulla quota di credito even- tenimento del debitore e della sua famiglia, che ex
tualmente residuata al riparto integrativo. lege vengono calcolate in misura pari all'assegno
sociale aumentato della metà e moltiplicato per un
parametro corrispondente al numero dei compo-
Sezione II - Esdebitazione nenti il nucleo familiare della scala di equivalenza
del sovraindebitato dell'ISEE di cui al DPCM del 5 dicembre 2013, n.
159, in modo da tener conto dell’incidenza del ca-
Articolo 282 rico familiare.
Esdebitazione di diritto La domanda di esdebitazione è presentata al giu-
dice tramite l’OCC (i cui compensi sono tuttavia
In relazione all’obbiettivo di semplificazione delle ridotti della metà) insieme alla documentazione
procedure che riguardano i soggetti sovraindebi- necessaria ad individuare i creditori e l’ammon-
tati, nonché della limitata incidenza dei loro debiti tare dei crediti, gli atti di straordinaria ammini-
sul tessuto economico, è previsto che strazione compiuti nel biennio, i redditi dichiarati
negli ultimi tre anni, tutte le entrate del debitore e d’imprese, tuttavia, è frequente che la crisi investa
del nucleo familiare; l’OCC espone inoltre gli ele- tutte o molte delle imprese facenti parte del
menti idonei a valutare la meritevolezza del debi- gruppo ed è indispensabile affrontarla in un’ottica
tore sotto il profilo delle cause dell’indebitamento, unitaria laddove la frammentazione delle relative
della diligenza impiegata nell’assumere obbliga- procedure si rivela disfunzionale.
zioni e delle ragioni che hanno comportato l’inca- A questo fine sono preordinati i criteri di delega
pacità ad adempierle. contenuti nell’articolo 3, comma 1, lettere d) ed e),
Viene altresì richiesta una specifica indicazione da della legge n. 155 del 2017:
parte dell’OCC sulla corretta valutazione del me- d) prevedere per le imprese, in crisi o insolventi,
rito creditizio del debitore da parte dell’eventuale del gruppo sottoposte alla giurisdizione dello
finanziatore – considerato anche il carico di spese Stato italiano la facoltà di proporre con unico ri-
per il mantenimento della famiglia, sempre calco- corso domanda di omologazione di un accordo
lato su base ISEE – trattandosi di elemento utile unitario di ristrutturazione dei debiti, di ammis-
per valutare se il debitore sia stato indotto a so- sione al concordato preventivo o di liquidazione
pravvalutare le sue capacità di adempimento. giudiziale, ferma restando in ogni caso l'autono-
Per ottenere l’esdebitazione è necessario un de- mia delle rispettive masse attive e passive, con
creto del giudice, il quale valuta la sussistenza predeterminazione del criterio attributivo della
della meritevolezza e l’insussistenza di atti di competenza, ai fini della gestione unitaria delle ri-
frode, ovvero di dolo o colpa grave nell’indebita- spettive procedure concorsuali, ove le imprese ab-
mento. biano la propria sede in circoscrizioni giudiziarie
Nel provvedimento il giudice deve indicare con diverse;
quali modalità e in quale termine il debitore deve e) stabilire obblighi reciproci di informazione e di
presentare, a pena di perdita del beneficio con- collaborazione tra gli organi di gestione delle di-
cesso, la dichiarazione annuale nel caso in cui in- verse procedure, nel caso in cui le imprese insol-
tervengano sopravvenienze rilevanti nel senso già venti del gruppo siano soggette a separate proce-
indicato. Per agevolare il controllo, è previsto che dure concorsuali, in Italia o all'estero.
l’OCC vigili sul tempestivo deposito della dichia- In attuazione del criterio di cui alla citata lettera
razione annuale da parte del debitore e svolga, d), si è perciò previsto che sia consentita la presen-
nell’arco dei quattro anni successivi al decreto, le tazione di un’unica domanda di accesso alle pro-
indagini che il giudice ritenga utili al fine di verifi- cedure di concordato preventivo o di omologa-
care il persistere delle condizioni per usufruire del zione di un accordo di ristrutturazione dei debiti
beneficio. quando la crisi o l’insolvenza abbiano investito
Il decreto è comunicato ai creditori che possono imprese appartenenti al medesimo gruppo (per la
proporre opposizioni entro trenta giorni dalla ri- cui definizione si rinvia all’articolo 2, lettera h).
cezione della comunicazione in esito alle quali il Resta aperta, in presenza di una domanda unita-
giudice convoca gli opponenti e il debitore oppure ria, la scelta tra la predisposizione di un unico
provoca tra gli stessi un contraddittorio scritto e piano di concordato pure unitario o di piani di-
quindi conferma o revoca il provvedimento versi, ma pur sempre reciprocamente collegati,
sull’esdebitazione con decreto motivato soggetto a ferma la necessità di esplicitare le ragioni di tale
reclamo. scelta in funzione del miglior soddisfacimento del
Naturalmente, in caso di reiezione della domanda creditori.
il provvedimento deve essere comunicato anche al Poiché la presentazione della domanda riguar-
debitore il quale può proporre reclamo. dante le diverse imprese del gruppo non comporta
in alcun modo la confusione delle rispettive masse
attive e passive, anche il requisito del miglior sod-
TITOLO VI - Disposizioni relative ai disfacimento dei creditori deve essere verificato
gruppi di imprese avendo riguardo ai creditori di ciascuna singola
CAPO I - Regolazione della crisi o insol- impresa.
venza del gruppo E’ previsto, in attuazione dello specifico criterio di
delega di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b),
Articolo 284 della l. n. 155 del 2017, che la domanda deve con-
Concordato, accordi di ristrutturazione e tenere informazioni analitiche sulla struttura del
piano attestato di gruppo gruppo e sui vincoli partecipativi o contrattuali
esistenti tra le imprese del gruppo e che ad essa
Nella legislazione vigente gli istituti di risoluzione deve essere allegato il bilancio consolidato al fine
della crisi d’impresa – concordato preventivo ed di fornire elementi di conoscenza sulla comples-
accordi di ristrutturazione dei debiti – sono con- siva situazione patrimoniale ed economica del me-
cepiti avendo riguardo ad imprese singole, indivi- desimo gruppo.
duali o gestite in forma societaria, con poca o nes-
suna attenzione al fenomeno dei gruppi d’im-
prese. Quando si è in presenza di un gruppo
tali imprese sia assoggettata a liquidazione giudi- logica cui è ispirata la disposizione dell’art. 2497,
ziale, il curatore si dia carico di segnalarlo agli or- primo comma, del codice civile.
gani di amministrazione e controllo delle altre im- La presunzione relativa di conoscenza del pregiu-
prese, implicitamente sollecitandoli a verificare dizio da parte della società beneficiaria appare
l’eventuale stato d’insolvenza anche si queste ul- pienamente giustificata dalla stessa esistenza del
time, e, se del caso, promuova egli stesso il relativo rapporto di gruppo.
accertamento.
Articolo 291
Articolo 288 Azioni di responsabilità e denuncia di
Procedure concorsuali autonome di im- gravi irregolarità di gestione nei confronti
prese appartenenti allo stesso gruppo di imprese del gruppo
coerentemente con il nuovo regime delle azioni re- giuridiche cessano, salvo il caso di proposizione di
vocatorie, alle quali la norma in esame rinvia, il concordato della liquidazione.
deposito della domanda per l’accertamento dello La norma attribuisce al commissario la rappresen-
stato di insolvenza invece che il deposito della do- tanza, anche processuale, dell’ente assoggettato
manda di apertura della liquidazione giudiziale. alla liquidazione e gli assegna il compito di proce-
Quanto al termine di decadenza, questo decorre dere all’accertamento del passivo.
dalla data del provvedimento di nomina del com-
missario liquidatore, se successivo all’accerta-
mento dello stato di insolvenza, perché è solo da Articolo 304
questo momento che l’azione revocatoria può es- Effetti della liquidazione per i creditori e
sere esercitata (anche in questo caso in recepi- sui rapporti giuridici preesistenti
mento dell’orientamento unanime della Corte di
cassazione). La norma regola, in modo conforme a quanto già
previsto dall’art. 201 della l. fall., gli effetti della
Articolo 300 liquidazione per i creditori e sui rapporti giuridici
Provvedimento di liquidazione preesistenti.
dell'esercizio dell'impresa, il commissario deve es- acquisizione del parere del comitato di sorve-
sere autorizzato dall'autorità di vigilanza, sentito glianza e con l’autorizzazione dell’autorità che vi-
il comitato di sorveglianza. gila sulla liquidazione.
L’art. 309 disciplina le comunicazioni ai creditori La norma riproduce l’art. 213 della l. fall. e disci-
e le attività preparatorie per la formazione dello plina gli obblighi del commissario liquidatore di
stato passivo, privilegiando l’uso della posta elet- rendere il conto della gestione e predisporre il ri-
tronica certificata, come già l’art. 207 della l. fall.. parto finale ai creditori, cui possono seguire l’eser-
cizio dei poteri di impugnazione e i giudizi sulle
relative contestazioni.
Articolo 309 Il richiamo alle disposizioni civilistiche conferma
Domande dei creditori e dei terzi la successiva cancellazione della società e il depo-
sito dei libri sociali.
La norma disciplina l’ipotesi in cui i creditori e i
terzi non abbiano ricevuto la comunicazione pre- Articolo 314
vista dall’art. 308, confermando quanto disposto Concordato della liquidazione
dall’art. 208 l.fall..
La disposizione è meramente riproduttiva dell’art.
Articolo 310 214 l.fall..
Formazione dello stato passivo Per la proposizione del concordato diretto al sod-
disfacimento dei creditori è necessario che la pre-
L’art. 311 detta le regole sulla formazione dello sentazione della proposta sia autorizzata dall’au-
stato passivo e conferma quanto già previsto torità che vigila sulla liquidazione, su parere del
dall’art. 209 l.fall.. La principale differenza, ri- commissario liquidatore e sentito il comitato di
spetto alla liquidazione giudiziale, alla quale per il sorveglianza.
resto si rinvia, è rappresentata dal ruolo del com- Viene mantenuta la forma semplificata del proce-
missario liquidatore, il quale forma l’elenco dei dimento, che non prevede la sottoposizione al voto
crediti ammessi o respinti, che diviene esecutivo da parte dei creditori, bensì che i creditori e ogni
con il deposito nella cancelleria del tribunale nel altro interessato possano opporsi e che il tribunale
cui circondario l’impresa o l’ente ha il proprio cen- tenga conto di tali opposizioni nel decidere sulla
tro degli interessi principali. L’autorità giudiziaria proposta.
interviene nel procedimento solo nella fase
dell’impugnazione, disciplinata mediante rinvio Articolo 315
alle norme corrispondenti dettate per la liquida- Risoluzione e annullamento
zione giudiziale. del concordato
Con riferimento alla liquidazione delle imprese
che esercitano il credito restano salve le disposi- L’art. 315 disciplina le conseguenze del concordato
zioni delle leggi speciali relative all’accertamento non eseguito, prevedendone, come già l’art. 215 l.
dei crediti chirografari. fall., la risoluzione o l’annullamento. In caso di ri-
soluzione o annullamento del concordato si riapre
Articolo 311 la liquidazione coatta amministrativa e l’autorità
Liquidazione dell’attivo che vigila sulla liquidazione adotta i provvedi-
menti che ritiene necessari. La disposizione po-
L’art. 312 riproduce il testo dell’art. 210 della l. stula l’esistenza di norme speciali che disciplinano
fall., attribuendo al commissario liquidatore il il concordato nella liquidazione coatta ammini-
compito di procedere alla liquidazione dell’attivo. strativa (qual è, ad esempio, l’art. 93 del d.lgs.
La norma prevede che la vendita degli immobili o n.385 del 1993).
di beni mobili in blocco debba essere autorizzata
dall’autorità che vigila sulla liquidazione, con il
parere del comitato di sorveglianza.
Articolo 312
Ripartizione dell’attivo
Articolo 319
TITOLO VIII - LIQUIDAZIONE GIUDI- Sequestro conservativo
ZIALE E MISURE CAUTELARI PENALI
L’articolo 319 disciplina il sequestro conservativo
Articolo 317 nel senso di ribadire che trattandosi di sequestro
Principio di prevalenza delle misure funzionale a un’esecuzione individuale è destinata
cautelari reali e tutela dei terzi ad arrestarsi ove intervenga la procedura concor-
suale, coerentemente con quanto previsto
La norma ha un contenuto essenzialmente rico- dall’art.150.
gnitivo, in quanto l’estensione ai sequestri delle
cose di cui è consentita la confisca delle norme del Articolo 320
decreto legislativo n.159/2011 è contenuta Legittimazione del curatore
nell’art.104-bis dip. att. c.p.p. citato, come modifi-
cato dall’art.391 dello schema di decreto. Per le ra- All’articolo 320 si riconosce la legittimazione del
gioni che sorreggono tale scelta, si rinvia a quanto curatore ad impugnare l’eventuale decreto di se-
diffusamente illustrato nella parte introduttiva questro disposto in difetto delle condizioni di cui
della presente relazione. al comma 1 ovvero ad appellare il diniego della re-
voca con le modalità e nei termini stabiliti dall’ar-
Articolo 318 ticolo 322 e ss. del c.p.p.
Sequestro preventivo
Commissione Giustizia della Camera, la disposi- esente da pena quando abbia attestato il falso per
zione prevede che, oltre che nel caso di accordi di poter accedere al beneficio.
ristrutturazione ad efficacia estesa o di conven- Il comma 3, come già l’art. 16 della legge n.3 del
zione di moratoria, le disposizioni previste al 2012, prevede sanzioni penali per il componente
comma 2, lettere a), b) e d) si applichino anche nel dell’organismo di composizione che attesti il falso
caso di omologazione di accordi di ristruttura- con riguardo alla consistenza del patrimonio del
zione ai sensi dell’art.48, comma 5. E’ evidente, in- debitore. In questo ambito, l’unico elemento di
fatti, che l’ipotesi di un accordo omologato in as- novità è rappresentato dall’estensione delle mede-
senza della necessaria maggioranza (e dunque im- sime sanzioni al componente dell’OCC che attesti
posto ad un creditore non aderente) costituisce il falso nella procedura disciplinata dall’art. 283.
ipotesi sovrapponibile all’ipotesi degli accordi ad
efficacia estesa. Articolo 345
Non trovano ingresso nel nuovo codice le disposi- Falso nelle attestazioni dei
zioni dell’art. 235 della legge fallimentare in mate- componenti dell’OCRI
ria di omessa trasmissione dell’elenco dei protesti
cambiari, il cui presupposto (l’obbligo di trasmis- L’articolo 345 punisce il componente dell’organi-
sione dei protesti levati) è abrogato da tempo. smo di composizione della crisi che renda dichia-
razioni false sui dati aziendali del debitore che in-
tenda presentare domanda di omologazione di ac-
CAPO IV - REATI COMMESSI NELLE cordi di ristrutturazione dei debiti o di apertura
PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLE del concordato preventivo.
CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO E Tale falsità si inserisce in una procedura prodro-
REATI COMMESSI NELLA PROCEDURA mica a quella concorsuale e la norma, pertanto, ri-
DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI sulta modellata su quanto già previsto dall’articolo
342 in tema di falso in attestazioni e relazioni in
tema di accesso al concordato preventivo. L’arti-
Articolo 344 colo 342 riproduce sostanzialmente sul punto il
Sanzioni per il debitore e per i compo- contenuto del vigente art.236-bis della l. fall., me-
nenti dell'organismo di glio descrivendo, però, la condotta incriminata e,
composizione della crisi a tal fine, precisando il contenuto delle informa-
zioni rilevanti la cui omissione costituisce reato.
Il capo IV è intitolato ai reati commessi nelle pro- La circostanza che, nella prospettiva di riforma re-
cedure di composizione delle crisi da sovraindebi- cata dal codice, al concordato preventivo si possa
tamento e ai reati commessi nella procedura di addivenire anche all’esito del procedimento di
composizione della crisi. composizione assistita della crisi, nell’ambito
In particolare l’articolo 344 dello schema di de- della quale fanno capo ai componenti dell’organi-
creto è volto a punire le condotte di falso com- smo obblighi di verità nell’esposizione della situa-
messe al fine di ottenere l’accesso alle relative pro- zione patrimoniale del richiedente, ha indotto a
cedure, ivi compreso il c.d. concordato minore, e a sanzionare l’esposizione di dati falsi, non diversa-
quelle di liquidazione controllata del sovraindebi- mente dall’ipotesi in cui analoghi obblighi sono
tato. imposti al professionista indipendente nell’am-
La previsione di disposizioni penali discende bito della procedura concorsuale.
dall’opzione di regolare in maniera unitaria all’in- Le norme in esame non hanno quindi contenuto
terno del codice della crisi istituti già presenti nel di novità in relazione alle condotte punite, proprio
sistema e regolati dalla legge 27 gennaio 2012, n.3, perché derivano da disposizioni analoghe già vi-
che già stabiliva identiche sanzioni all’articolo 16. genti, e individuano n i soggetti responsabili in
L’articolo 344 in commento riproduce pertanto, conformità alle nuove competenze delineate dal
attraverso il rinvio ai corrispondenti istituti del co- codice.
dice, le disposizioni vigenti.
Il comma 2 ha invece contenuto di novità e pre-
vede le medesime pene quando sia prodotta docu-
mentazione falsa o contraffatta al fine di ottenere
l’accesso alla procedura di esdebitazione, come re-
golata dall’art.283 del codice o nell’ipotesi in cui il
debitore incapiente, ammesso ad usufruire del be-
neficio dell’esdebitazione, non adempia agli obbli-
ghi informativi a suo carico. L’esdebitazione del
debitore incapiente è infatti istituto nuovo e sa-
rebbe irragionevole immaginare che il debitore,
ammesso a godere del beneficio dell’esdebitazione
senza nulla corrispondere ai propri creditori, vada
della crisi e dell’insolvenza, i componenti del col- onorabilità che gli stessi debbono possedere, oltre
legio degli esperti siano individuati tra i soggetti che un obbligo di aggiornamento biennale. Si
iscritti all’albo dei dottori commercialisti e degli vuole così garantire che il conferimento degli in-
esperti contabili o all’albo degli avvocati i quali ab- carichi avvenga a favore di soggetti di comprovata
biano svolto funzioni di commissario giudiziale o professionalità e di specchiata onestà.
di attestatore o abbiano assistito il debitore nella L’albo è istituito presso il Ministero della giustizia,
presentazione della domanda di accesso in almeno che esercita anche la vigilanza sull’attività degli
tre procedure di concordato preventivo che ab- iscritti.
biano superato la fase dell’apertura o tre accordi Recependo un’osservazione della Commissione
di ristrutturazione dei debiti che siano stati omo- Giustizia della Camera, sono individuati i requisiti
logati. per l’iscrizione all’albo di quanti abbiano già
svolto le funzioni di curatore alla data di entrata in
Articolo 353 vigore della riforma e per garantire uniformità
Istituzione di un osservatorio permanente nella formazione, si è rimessa alla Scuola della
Magistratura, l’elaborazione delle linee guida cui
L’articolo in commento introduce l’osservatorio devono attenersi i corsi di formazione.
permanente sull’efficienza delle misure di allerta e
delle procedure di composizione assistita della Articolo 357
crisi di impresa. Funzionamento dell’albo
economico, sentita l’Agenzia per l’Italia digitale. Si congruo rispetto ai procedimenti pendenti e per-
tratta dell’area destinata ad ospitare gli atti che venuti e dell’urgenza della definizione.
non sia possibile notificare a mezzo di posta elet-
tronica certificata causa imputabile al destinata- Articolo 363
rio, come previsto dall’art. 40, comma 6. Certificazione dei debiti contributivi e per
Un decreto emanato dal Ministero dello sviluppo premi assicurativi
economico, di concerto con il Ministero della giu-
stizia e con il Ministro della pubblica amministra- La norma, per rendere più agevole l’istruttoria nei
zione, definirà le modalità tecniche e i contenuti procedimenti di regolazione della crisi e dell’insol-
dell’area web riservata. venza, prevede le modalità di rilascio, da stabilirsi
con provvedimento degli enti certificatori, su ri-
chiesta del debitore o del tribunale, della certifica-
Articolo 360 zione dei debiti contributivi e dei debiti per premi
Disposizioni in materia di obbligatorietà assicurativi da parte dell’INPS e dell’INAIL.
del deposito con modalità telematiche de-
gli atti del procedimento di accertamento Articolo 364
dello stato di crisi o di insolvenza Certificazione dei debiti tributari
L a norma in esame dispone l’obbligo del deposito Analogamente a quanto previsto per i debiti nei
con modalità telematiche degli atti di parte e degli confronti di INPS e INAIL, prevede l’obbligo di ri-
atti degli ausiliari del giudice nel procedimento di lascio della certificazione dei debiti tributari in
accertamento dello stato di crisi o di insolvenza, in capo agli uffici dell’Amministrazione finanziaria e
tutti i gradi di giudizio. degli enti preposti all’accertamento dei tributi di
loro competenza, rimettendo ad Agenzia delle en-
Articolo 361 trate l’elaborazione della modulistica necessaria.
Norma transitoria sul deposito
telematico delle notifiche Articolo 365
Informazioni sui debiti fiscali, contribu-
La disciplina transitoria prevede che, fino alla rea- tivi e per premi assicurativi
lizzazione dell’area web riservata prevista dall’art.
378, nelle ipotesi in cui la notificazione telematica Fino a quando non saranno regolamentate le mo-
non sia possibile o non abbia esito positivo per dalità di rilascio della certificazione dei debiti con-
causa imputabile al destinatario, la notifica, a cura tributivi e per premi assicurativi e dei debiti tribu-
del ricorrente, si esegua esclusivamente di per- tari, la norma dispone che la cancelleria acquisisca
sona a norma dell’articolo 107, primo comma, del direttamente le certificazioni dagli uffici compe-
decreto del Presidente della Repubblica 15 dicem- tenti.
bre 1959, n. 1229, presso la sede risultante dal re-
gistro delle imprese o, per i soggetti non iscritti nel Articolo 366
registro delle imprese, presso la residenza. Modifica all’articolo 147 del Testo unico in
Quando la notificazione non può essere compiuta materia di spese di giustizia
con queste modalità, si esegue con il deposito
dell’atto nella casa comunale della sede che risulta La norma prevede che in caso di revoca della liqui-
iscritta nel registro delle imprese ovvero presso la dazione giudiziale le spese della procedura, com-
residenza per i soggetti non iscritti nel registro preso il compenso del curatore, siano poste a ca-
delle imprese, e si perfeziona nel momento del de- rico del creditore istante, anche se non condan-
posito stesso. Per le persone fisiche non obbligate nato ai danni, se con il suo comportamento ha
a munirsi del domicilio digitale, del deposito è dato causa all’apertura della procedura. La dispo-
data notizia anche mediante affissione dell’avviso sizione mira dunque a stabilire un criterio chiaro
in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione di individuazione del soggetto tenuto a farsi carico
o dell’ufficio e per raccomandata con avviso di ri- di tali spese e ad agevolare il curatore, il quale non
cevimento. ha titolo per partecipare personalmente al giudi-
zio di reclamo, nel recupero del compenso liquida-
Articolo 362 togli dal tribunale.
Trattazione delle controversie concorsuali E’ dettata una disposizione transitoria diretta a
presso la Corte di cassazione stabilire l’immediata applicazione della disposi-
zione di cui al presente articolo alle revoche delle
L’articolo in oggetto mira ad assicurare la celerità dichiarazioni di fallimento.
nella definizione delle controversie “concorsuali”
e perciò prevede la destinazione alla sezione cui è
assegnata presso la Corte di cassazione la tratta-
zione della materia di magistrati in numero
Il comma 2 dell’art. 372, al fine di prevenire incer- rapporti con le procedure concorsuali. Il rinvio te-
tezze interpretative ed applicative, precisa che le stuale è volto a fugare ogni dubbio.
nuove disposizioni si applicano unicamente alle
procedure in cui, alla data di entrata in vigore del
codice della crisi e dell’insolvenza, non è ancora CAPO VII - ABROGAZIONI
stato pubblicato il bando di gara o non sono stati
ancora trasmessi gli inviti a presentare le offerte. Articolo 374
Abrogazioni
CAPO VI - DISPOSIZIONI DI COORDINA- Le disposizioni del r.d. n.267 del 1942 e della legge
MENTO DELLA DISCIPLINA PENALE n.3 del 2012, come spiegato nel commento all’art.
389, sono destinate a trovare applicazione anche
Articolo 373 successivamente all’entrata in vigore del codice
Coordinamento con le norme di attua- della crisi e dell’insolvenza, sia pure esclusiva-
zione del codice di procedura penale mente per i procedimenti e per le procedure pen-
denti a quella data, oltre che per le procedure
Con l’articolo 373 si interviene sull’articolo 104- aperte a seguito della definizione di domande de-
bis delle norme di attuazione del codice di proce- positate prima dell’entrata in vigore della riforma.
dura penale. Va richiamato quanto valutato a illu- E’ parso invece necessario provvedere all’abroga-
strazione degli articoli 317 e seguenti con riguardo zione espressa del comma 43 dell’art. 23 del d.l.
all’estensione della disciplina del titolo IV del n.98/2011, ai sensi del quale gli imprenditori agri-
d.lgs. 159/2011 ai sequestri funzionali alla confi- coli in stato di crisi o di insolvenza possono acce-
sca, onde assicurare la tendenziale prevalenza del dere alle procedure di cui agli articoli 182-bis e
sequestro penale in attuazione della delega di cui 182-ter del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in
all’articolo 13 della legge n.155/2017. quanto norma assorbita negli articoli 57 e 63.
Come sopra rilevato, l’articolo 104-bis ha esteso le
norme in materia di amministrazione dettate
prima dalla legge 575/1965 poi dal decreto legisla- PARTE SECONDA - MODIFICHE AL
tivo n.159 del 2011 ai sequestri penali che avessero CODICE CIVILE
ad oggetto aziende, società e beni comunque biso-
gnosi di gestione (vedi comma 1). Con la legge Articolo 375
n.161 del 2017 si è estesa l’intera disciplina Assetti organizzativi dell’impresa
dell’amministrazione (titolo III del d.lgs.
n.159/2011) a questa categoria di sequestri, seb- L’articolo in oggetto riformula il titolo della ru-
bene il richiamo integrale sia incongruo, nella mi- brica dell’articolo 2086 del codice civile e, in at-
sura in cui il titolo III regola anche le attribuzioni tuazione di uno specifico principio di delega,
dell’Agenzia dei beni confiscati, estranee a tali se- vi inserisce il comma 2, per favorire l’emersione
questri. Da qui la necessità di integrare la norma tempestiva della crisi, obbliga l’imprenditore di-
facendo espresso riferimento alla disciplina in verso dall’imprenditore individuale, ad istituire
materia di nomina e revoca dell’amministratore, un assetto organizzativo, amministrativo e conta-
di compiti dello stesso e di poteri di gestione. bile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’im-
Il comma 1-quater (già inserito dalla legge n. presa, anche in funzione della rilevazione tempe-
161del 2017 nel d.l. n. 306/1992 che regolava la stiva della crisi dell’impresa e della perdita della
confisca per sproporzione, art.12 sexies e poi tra- continuità aziendale, nonché di attivarsi senza in-
sposto nel corpo delle norme di attuazione del co- dugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli
dice di procedura penale senza modifiche, sulla strumenti previsti dall’ordinamento per il supera-
base della delega in materia di riserva di codice) mento della crisi e il recupero della continuità
ha espressamente stabilito che ai sequestri e alle aziendale.
confische per sproporzione e ai sequestri penali
per i delitti di mafia, terrorismo ecc. (elenco di Articolo 376
reati di cui all’art.51 comma 3 bis c.p.p.) si appli- Crisi dell’impresa e rapporti di lavoro
cassero le norme del d.lgs. n. 159/2011 in materia
di amministrazione, destinazione dei beni e di tu- La norma prevede la sostituzione del comma 2
tela dei terzi. Sulla tutela dei terzi è stato di fatto dell’articolo 2119 del codice civile: l’elemento di
normato un principio giurisprudenziale. La di- novità è rappresentato dal rinvio al codice della
zione “tutela dei terzi” potrebbe dare luogo a qual- crisi e dell’insolvenza per la disciplina degli effetti
che dubbio, dacché il titolo IV del d.lgs. n. della liquidazione giudiziale sui rapporti di lavoro.
159/2011 - tutela dei terzi e rapporti con le procure
concorsuali - è suddiviso in più capi: I disposizioni
generali, II accertamento dei diritti dei terzi, III
ragioni di coerenza sistematica, nel codice della • infine, si affida ad un decreto ministeriale la de-
crisi e dell’insolvenza, all’articolo 164. terminazione del modello standard della fideius-
sione.
Articolo 384 Modifiche dell’art. 4 del decreto legislativo n. 122
Abrogazioni di disposizioni del del 2005:
codice civile • viene previsto che all’inadempimento dell’ob-
bligo assicurativo consegua la nullità (relativa) del
La norma prevede l’abrogazione, a far tempo dalla contratto, che può essere fatta valere solo dall’ac-
entrata in vigore del presente codice, dell’art. 2221 quirente;
del codice civile, che conteneva l’indicazione degli • si demanda ad un decreto ministeriale la deter-
imprenditori fallibili. minazione del contenuto e delle caratteristiche
della polizza decennale, nonché del relativo mo-
dello standard;
PARTE TERZA - GARANZIE IN FAVORE • si collega al recesso dell’acquirente in caso di
DEGLI ACQUIRENTI DI IMMOBILI DA mancato rilascio della polizza assicurativa il di-
COSTRUIRE ritto di escutere la fideiussione;
• si prevede l’obbligo di menzionare nel con-
La parte terza del codice reca disposizioni che tratto di trasferimento gli estremi della polizza de-
danno attuazione ai principi di delega contenuti cennale conforme al decreto ministeriale.
nell’art. 12 della legge 19 ottobre 2017, n.155 in Modifiche dell’art. 5 del decreto legislativo n. 122
materia di garanzie in favore degli acquirenti di del 2005:
immobili da costruire. • si ricollega l’applicazione della normativa mo-
La delega è attuata anche tenuto conto che la pre- dificata alla presentazione del titolo abilitativo o
detta disposizione richiama le modalità e termini alla sua richiesta successivamente all’entrata in vi-
di esercizio della delega di cui all’art.1 (per il quale gore delle modifiche.
il Governo “cura altresì il coordinamento con le di- Modifiche dell’art. 6 del decreto legislativo n. 122
sposizioni vigenti, anche modificando la formula- del 2005:
zione e la collocazione delle norme non diretta- • si prevede che i contratti preliminari e quelli
mente investite dai principi e criteri direttivi di de- comunque diretti al trasferimento non immediato
lega, in modo da renderle ad essi conformi, adot- di un immobile da costruire devono essere stipu-
tando le opportune disposizioni transitorie”). lati per atto pubblico o scrittura privata autenti-
In attuazione della delega sono previste agli arti- cata, come espressamente richiesto dalla delega;
coli da 385 a 388: • si prevede che il contratto contenga l’attesta-
Modifiche dell’art. 3 del decreto legislativo n. 122 zione di conformità della fideiussione al modello
del 2005: ministeriale.
• viene eliminato il riferimento all’art.107 del
TUB (ormai superato);
• al fine di apprestare tutela sostanziale all’ac- PARTE QUARTA - DISPOSIZIONI
quirente per il caso di inadempimento del costrut- FINALI E TRANSITORIE
tore all’obbligo legale di rilascio della polizza assi-
curativa indennitaria decennale, si prevede che la Articolo 389
fideiussione garantisca la restituzione delle Entrata in vigore
somme versate (comma 3, lettera b) anche in caso
di recesso dal contratto preliminare dell’acqui- La norma distingue, ai fini dell’entrata in vigore
rente che abbia ottenuto da parte del notaio l’atte- del decreto legislativo, tra le disposizioni dirette a
stazione di non aver ricevuto per la data dell’atto disciplinare gli istituti di regolazione della crisi e
di trasferimento della proprietà la polizza assicu- dell’insolvenza, che entreranno in vigore dopo di-
rativa; poiché la legge delega prevede che la man- ciotto mesi dalla data della sua pubblicazione
canza di assicurazione determini nullità del con- nella Gazzetta Ufficiale, allo scopo di consentire ai
tratto, qualora il mancato rilascio della polizza sia soggetti destinatari della disciplina di adottare le
accertato dal notaio deve essere consentito all’ac- necessarie misure organizzative, oltre che un pe-
quirente di recedere dal contratto ricevendo tutela riodo adeguato di studio del testo ed alcune dispo-
delle proprie ragioni restitutorie relative ai corri- sizioni destinate ad entrare quasi immediata-
spettivi versati; conseguentemente, il comma 7 mente in vigore. Si tratta delle disposizioni che
prevede che la fideiussione perda efficacia solo nel possono immediatamente agevolare una migliore
momento in cui il fideiussore riceva dal costrut- gestione delle procedure –così, la disposizione
tore o comunque da uno dei contraenti copia sulla competenza per le procedure di amministra-
dell’atto di trasferimento che contenga menzione zione straordinaria ed i gruppi di imprese di rile-
degli estremi della polizza decennale e della sua vanti dimensioni (e perciò gli articoli 27, comma 1
conformità ; e 350)- o che possono immediatamente agevolare
l’attività istruttoria nelle procedure concorsuali
Articolo 390
Disciplina transitoria
Articolo 391
Disposizioni finanziarie