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Aprile 2019 Codice della Crisi e

dell’Insolvenza
Relazione illustrativa

Ordine degli AVVOCATI di PERUGIA


Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

RELAZIONE ILLUSTRATIVA la raccomandazione n. 2014/135/UE della Com-


missione del 12 marzo 2014, che ha posto il du-
Il decreto legislativo di attuazione della legge de- plice obiettivo di garantire alle imprese sane in
lega 19 ottobre 2017, n. 155, pubblicata sulla G.U. difficoltà finanziarie l’accesso a un quadro nazio-
n. 254 del 30 ottobre 2017, è espressione dell’esi- nale in materia di insolvenza che permetta di ri-
genza, oramai indifferibile, di operare in modo si- strutturarsi in una fase precoce e di dare una se-
stematico ed organico la riforma della materia conda opportunità in tutta l’Unione agli impren-
dell’insolvenza e delle procedure concorsuali. ditori onesti che falliscono; il regolamento dele-
Il termine di sessanta giorni antecedenti la sca- gato UE 2016/451 della Commissione, che stabili-
denza del termine per l’esercizio della delega, pre- sce i principi e i criteri generali per la strategia
visto dall’articolo 1, comma 3, secondo periodo, d’investimento e le regole di gestione del Fondo di
della legge di delegazione, ha natura meramente risoluzione unico.
ordinatoria e non perentoria, come si evince uni- In tale ambito rileva anche la proposta di direttiva
vocamente dal terzo periodo del medesimo del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 no-
comma, che prevede espressamente la proroga di vembre 2016 in tema di quadri di ristrutturazione
diritto di sessanta giorni del termine per l’eserci- preventiva, seconda opportunità e misure volte ad
zio della delega qualora il termine per l’espres- aumentare l’efficacia delle procedure di ristruttu-
sione del parere delle Commissioni parlamentari razione, insolvenza e liberazione dai debiti che
(pari a giorni trenta) scada nei trenta giorni ante- prosegue sulla strada dell’intervento anticipato
cedenti la scadenza del termine di scadenza della prima che l’impresa versi in gravi difficoltà e della
delega ovvero successivamente (a seguito, eviden- ristrutturazione precoce per preservare le parti di
temente, dell’inoltro dello schema di decreto alle attività economicamente sostenibili, ma anche
Camere intervenuto oltre il sessantesimo della liquidazione dell’attivo se l’impresa non può
giorno). essere salvata in altro modo.
Le modifiche normative che si sono succedute ne- Vanno richiamati anche i principi della Model law,
gli ultimi tempi e soprattutto quella attuata con il elaborati in tema d’insolvenza dalla Commissione
decreto legislativo 9 gennaio 2006, n. 5 hanno am- delle Nazioni Unite per il diritto commerciale in-
piamente modificato la normativa di base costi- ternazionale (UNCITRAL), cui hanno aderito
tuita dal regio decreto 19 marzo 1942, n. 267, ma molti paesi anche in ambito extraeuropeo (tra cui
nel contempo hanno accentuato il divario tra le di- gli Stati uniti d’America), il cui recepimento, in re-
sposizioni riformate e quelle rimaste invariate, gime di reciprocità, consente il riconoscimento dei
che risentono ancora di un’impostazione nata in provvedimenti giurisdizionali emessi nei rispettivi
un contesto temporale e politico ben lontano paesi con evidente vantaggio anche per gli im-
dall’attuale. prenditori italiani operanti all’estero.
Inoltre, la frequenza degli interventi normativi, di La legge n. 155/2017, contenente la delega al Go-
natura episodica ed emergenziale, intervenendo verno per la riforma delle discipline della crisi di
su disposizioni della legge fallimentare modificate impresa e dell’insolvenza, ha come scopo di dare
da poco, ha generato rilevanti difficoltà applica- risposta alle sollecitazioni indicate.
tive e la formazione di indirizzi giurisprudenziali Il decreto legislativo che ne costituisce attuazione
non consolidati, con un incremento delle contro- rappresenta un quadro normativo unitario, che
versie pendenti e il rallentamento notevole dei detta, innanzitutto, principi giuridici comuni al fe-
tempi di definizione delle procedure concorsuali. nomeno dell’insolvenza, destinati ad operare
Di qui l’esigenza, largamente avvertita da tutti gli come punti di riferimento per le diverse proce-
studiosi e dagli operatori del settore, di una ri- dure, pur mantenendo le differenziazioni necessa-
forma organica della materia che riconduca a li- rie in ragione della specificità delle diverse situa-
nearità l’intero sistema normativo. zioni in cui l’insolvenza può manifestarsi.
L’oggetto della delega ha riguardato la riforma or- In quest’ottica sono stati dettati i principi generali
ganica delle procedure concorsuali di cui al regio e sono state definite alcune nozioni fondamentali
decreto 16 marzo 1942, n. 267 e della disciplina nella materia in esame, a cominciare da quella di
sulla composizione delle crisi da sovraindebita- «crisi» (che non equivale all’insolvenza in atto, ma
mento di cui alla legge 27 gennaio 2012, n. 3. implica un pericolo di futura insolvenza) e di «in-
L’evidenziata esigenza di una risistemazione com- solvenza» (ribadendo in realtà la nozione già suf-
plessiva della materia concorsuale è oggi resa an- ficientemente collaudata da molti decenni di espe-
cor più impellente dalle sollecitazioni provenienti rienza giurisdizionale).
dall’Unione europea. Sempre sul piano definitorio, il legislatore ha ab-
Vengono in rilievo il regolamento (UE) 2015/848 bandonato la tradizionale espressione «falli-
del Parlamento e del Consiglio del 20 maggio 2015 mento» (e quelle da essa derivate), in conformità
che tratta dell’efficienza e dell’efficacia delle pro- ad una tendenza già manifestatasi nei principali
cedure di insolvenza per il buon funzionamento ordinamenti europei di civil law (tra cui quelli di
del mercato interno in ragione delle sempre più Francia, Germania e Spagna), volta ad evitare
crescenti implicazioni transfrontaliere; l’aura di negatività e di discredito, anche

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personale, che storicamente a quella parola si ac- formulando tre condizioni –prevedere la difesa
compagna. tecnica nel concordato minore, mantenere la di-
E’ vero, infatti, che anche un diverso approccio sciplina vigente della liquidazione coatta ammini-
lessicale può meglio esprimere una nuova cultura strativa, pur con gli opportuni coordinamenti e
del superamento dell’insolvenza, vista come eve- ferma restando la disposizione di cui all’articolo
nienza fisiologica nel ciclo vitale di un’impresa da 316, comma 1, e sostituire, all’articolo 324, comma
prevenire ed eventualmente regolare al meglio. 1, le parole: «dell’articolo 100 e dell’articolo 101»
La riconduzione della disciplina dell’insolvenza ad con le seguenti: «degli articoli 99, 100 e 101» - e
un quadro sistematico, le cui linee generali risul- diverse osservazioni.
tino bene individuabili, ha come corollario Le condizioni sono state tutte accolte, come illu-
un’opera di semplificazione delle regole proces- strato in prosieguo nel commento agli articoli 76 e
suali di volta in volta applicabili, con conseguente 324 ed al titolo VII del libro primo.
riduzione delle incertezze interpretative ed appli- Quanto alle osservazioni, le stesse sono di seguito
cative e maggiore uniformità agli orientamenti riprodotte testualmente, ciascuna corredata da
giurisprudenziali. sintetico commento:
L’obiettivo principale è soddisfare imprescindibili a) valuti il Governo l’opportunità di mantenere
esigenze di certezza del diritto, che postulano un ferma la scelta di mancato esercizio della delega in
sufficiente grado di prevedibilità della decisione riferimento all'articolo 13, comma 2, della legge
del giudice, e il miglioramento dell’efficienza del n.155 del 2017 al fine di evitare gravi difetti di
sistema economico in modo tale da renderlo più coordinamento del sistema: l’osservazione, che
competitivo anche nel confronto internazionale. corrisponde ad altra, di opposto tenore, contenuta
Il punto di partenza è quello di farsi carico anche nel parere del Consiglio di Stato, è perfettamente
delle disfunzioni e dei disvalori delle procedure in linea con le valutazioni sottese alla decisione di
concorsuali, quali essi sono e vengono percepiti non esercitare la delega su questo punto. Lo
all’esterno e questo per evitare che ci si trovi a do- schema di decreto reca disposizioni sui rapporti
ver constatare, a consuntivo, che una procedura è tra procedimenti penali e procedure concorsuali,
servita soltanto ad assorbire le residue risorse di- sotto il profilo dell’incidenza dei sequestri penali
sponibili dell’impresa. al fine di confisca su beni, in ipotesi destinati a
E’ stata perseguita un’opera di armonizzazione soddisfare gli interessi creditori nell’ambito della
delle procedure di gestione della crisi e dell’insol- procedura di liquidazione giudiziale. L’effetto
venza del datore di lavoro con le forme di tutela delle norme in esame è quello dell’applicazione
dell’occupazione e del reddito dei lavoratori, che del principio di prevalenza del sequestro sulla pro-
ha avuto specifico riguardo alla normativa euro- cedura concorsuale, alle “condizioni” e con i “cri-
pea e in particolare alla Carta sociale europea di teri” già disciplinati per i sequestri nel processo di
Strasburgo del 3 maggio 1996 ratificata ai sensi prevenzione, secondo il principio direttivo di cui
della legge 9 febbraio 1999, n. 30, che si occupa al comma 1 dell’art.13 della legge n.155 del 2017.
dell’attuazione dei diritti e delle libertà oggetto Con riguardo alle misure cautelari previste dalla
della Convenzione di salvaguardia dei diritti disciplina sulla responsabilità amministrativa
dell’uomo e delle libertà fondamentali; alla diret- delle persone giuridiche, delle società e delle asso-
tiva 2008/94/CE del Parlamento europeo e del ciazioni anche prive di personalità giuridica, di cui
Consiglio del 22 ottobre 2008 relativa alla tutela al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, il
dei lavoratori subordinati in caso d’insolvenza del comma 2 dell’art. 13 della medesima legge di de-
datore di lavoro e alla direttiva 2001/23/CE del lega fissa quale principio direttivo quello del “ri-
Consiglio del 12 marzo 2001 come interpretata spetto del principio di prevalenza del regime con-
dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea con- corsuale, salvo che ricorrano ragioni di premi-
cernente il ravvicinamento delle legislazioni degli nente tutela di interessi di carattere penale”, come
Stati membri relative al mantenimento dei diritti tale opposto e antitetico rispetto a quello dettato
dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, per le misure cautelari reali legate alla responsa-
di stabilimenti o di parti di imprese o di stabili- bilità penale delle persone fisiche. La ragione per
menti. la quale si è ritenuto di non esercitare la delega le-
E’ stato, altresì, curato il coordinamento con le di- gislativa sul punto è quella dunque di non creare
sposizioni vigenti e sono state adottate le oppor- uno statuto del sequestro penale nelle sue interfe-
tune disposizioni transitorie. renze con le procedure concorsuali differenziata
secondo che si proceda nei confronti di persone fi-
Lo schema di decreto legislativo, approvato dal siche o giuridiche, identiche essendo le esigenze di
Consiglio dei Ministri in data 8 novembre 2018, il repressione penale sottese al sequestro. Del resto,
successivo 14 novembre è stato trasmesso alle Ca- anche il Consiglio di Stato nel parere espresso giu-
mere per l’acquisizione dei pareri da parte delle dica poco perspicue le ragioni di una differenzia-
Commissioni competenti. zione del regime giuridico paventando, tuttavia, il
La II Commissione (Giustizia) della Camera dei rischio di una violazione della delega: «aver fatto
deputati ha espresso parere favorevole, coincidere le “ragioni di preminente tutela di

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interessi di carattere penale”, id est i motivi della b) all’articolo 13, comma 1, valuti il Governo l’op-
deroga al principio base, con quelle che presie- portunità di sostituire il secondo periodo con il se-
dono all’applicazione dell’opposto principio in guente: «A questi fini, sono indici significativi
materia di sequestri legati alla responsabilità delle quelli che misurano la sostenibilità degli oneri
persone fisiche, è operazione che rischia di con- dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’im-
fondere i piani e dare consistenza ai già profilati presa è in grado di generare e l’adeguatezza dei
dubbi di costituzionalità». L’esercizio della delega mezzi propri rispetto a quelli di terzi.»: l’osserva-
nel senso richiesto esporrebbe tuttavia il sistema a zione è stata accolta, come illustrato nel com-
rischio di distonie a parità di condizioni legitti- mento all’art.13;
manti il sequestro. Se è vero infatti che il sequestro c) valuti il Governo l’opportunità di estendere ai
contro gli enti è volto ad assicurare la sanzione fi- componenti dell’OCRI le medesime prerogative
nale della confisca, analoga funzione sanzionato- che il codice di procedura penale attribuisce ai di-
ria riveste la confisca per equivalente nei confronti fensori e che il decreto legislativo. n. 28 del 2010
delle persone fisiche. Né nel caso è invocabile attribuisce ai mediatori, al fine di favorire un rap-
l’art.27 del d.lgs. n.231 del 2001, in tema di re- porto debitore ed organismo, indispensabile per il
sponsabilità patrimoniale dell'ente, che si limita a buon funzionamento del sistema dell’allerta: l’os-
stabilire che: «dell'obbligazione per il pagamento servazione è stata accolta, attraverso l’aggiunta del
della sanzione pecuniaria risponde soltanto l'ente comma 4 all’art.5, come illustrato nel commento
con il suo patrimonio o con il fondo comune» e in alla norma;
punto di riparto che «i crediti dello Stato derivanti d) si valuti l’opportunità, all’articolo 16, comma
degli illeciti amministrativi dell'ente relativi a 3, di aggiungere dopo le parole «l’ufficio del refe-
reati hanno privilegio secondo le disposizioni del rente» le seguenti: « che può essere costituito an-
codice di procedura penale sui crediti dipendenti che in forma associata da diverse camere di com-
da reato», mediante rinvio alle norme dettate dal mercio,» : l’osservazione è stata accolta, come il-
codice di procedura penale in tema di sequestro lustrato nel commento alla norma;
conservativo e pignoramento (art.320, comma 2, e) si valuti l’opportunità, all’articolo 17, comma
c.p.p.). Nello stesso testo normativo la sanzione 5, di aggiungere dopo le parole: «comma 1, lettera
pecuniaria in oggetto compare accanto alla confi- o)» le seguenti: «, numeri 2 e 3. I professionisti
sca quale una delle sanzioni amministrative cui nominati ed i soggetti con i quali essi sono even-
l’ente può essere condannato in relazione all’ille- tualmente uniti in associazione professionale non
cito amministrativo dell'ente conseguente al devono aver prestato negli ultimi cinque anni atti-
reato. Non sembra, dunque, che la norma di de- vità di lavoro subordinato o autonomo in favore
lega possa leggersi nel senso che la prevalenza del debitore, né essere stati membri degli organi
della procedura concorsuale sia stata dettata al di amministrazione o controllo dell’impresa, né
fine di superare il regime di privilegio della san- aver posseduto partecipazioni in essa»: l’osserva-
zione pecuniaria e per estensione della confisca. In zione è stata accolta, come illustrato nel com-
contrario la norma di riferimento relativamente mento alla norma;
alla confisca resta l’art.53 del medesimo d.lgs. f) all’articolo 25, valuti il Governo l’opportunità
n.231 del 2001. In altri termini, se si conviene che di sostituire il comma 2 con il seguente: « Quando,
il comma 2 dell’art.13 detta una norma del tutto nei reati di cui agli articoli 322, 323, 325, 328,
opposta a quella normalmente valevole in materia 329, 330, 331, 333 e 341, comma 2, lettere a) e b),
di sequestro penale, l’opzione di non intervenire si limitatamente alle condotte poste in essere prima
spiega agevolmente, una volta assunto che la pre- dell’apertura della procedura, il danno cagionato
tesa prevalenza della procedura concorsuale in è di speciale tenuità, non è punibile chi ha tempe-
caso di sequestro contro enti non trova fonda- stivamente presentato l’istanza all’organismo di
mento nella citata disposizione di cui all’art.27 del composizione assistita della crisi d’impresa ov-
d.lgs. n.231 del 2001. Si tratta in contrario di un vero la domanda di accesso a una delle procedure
principio di delega lesivo del sistema ed è autono- di regolazione della crisi o dell’insolvenza di cui al
mamente stabilito tanto da far ritenere legittima presente codice, se a seguito delle stesse viene
la mancata attuazione della delega sul punto. Né aperta una procedura di liquidazione giudiziale o
va enfatizzato il rischio di incostituzionalità, ove si di concordato preventivo ovvero viene omologato
consideri che l’attuazione solo parziale o la man- un accordo di ristrutturazione dei debiti. Fuori dai
cata attuazione della delega possono determinare casi in cui risulta un danno di speciale tenuità, per
una responsabilità politica del Governo verso il chi ha presentato l’istanza o la domanda la pena è
Parlamento ma non integrano una violazione di ridotta fino alla metà quando, alla data di apertura
legge costituzionalmente apprezzabile (Corte della procedura di regolazione della crisi o dell’in-
cost., sent. n. 304/2011, n. 218/1987, n. 8/1977 e solvenza, il valore dell’attivo inventariato o offerto
n. 41/1975), salvo che ciò non determini uno stra- ai creditori assicura il soddisfacimento di almeno
volgimento della legge di delegazione (sent. n. un quinto dell’ammontare dei debiti chirografari
149/2005; ord. n. 283/2013 e n.257/2005); e, comunque, il danno complessivo cagionato non
supera l’importo di 2.000.000 euro.»:

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l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel introdotta: l’osservazione è stata accolta, come il-
commento alla norma; lustrato nel commento alla norma;
g) si valuti l’opportunità, all’articolo 26, di pre- m) si valuti l’opportunità, all’articolo 46, alla ru-
vedere che l’imprenditore deve avere all’estero brica, di espungere il riferimento al giudizio per
non la sede principale, ma il centro degli interessi l’omologazione degli accordi di ristrutturazione,
principali ai fini dell’assoggettamento ad una pro- non disciplinati dalla disposizione, e di specificare
cedura di regolazione della crisi e dell’insolvenza che i creditori non possono acquisire diritti di pre-
nella Repubblica italiana anche se è stata aperta lazione con efficacia rispetto ai creditori concor-
analoga procedura all’estero, a condizione che ab- renti, salvo che vi sia l’autorizzazione: l’osserva-
bia una dipendenza in Italia: l’osservazione è stata zione è stata accolta, come illustrato nel com-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; mento alla norma;
h) al medesimo articolo 26, valuti il Governo n) all’articolo 52, valuti il Governo l’opportunità
l’opportunità di prevedere, ai fini della sussistenza di sostituire il concetto di garanzia con quello di
della giurisdizione italiana, l’inefficacia del trasfe- tutela: l’osservazione è stata accolta, come illu-
rimento della sede dell’impresa all’estero se inter- strato nel commento alla norma;
venuta nell’anno antecedente alla domanda di ac- o) si valuti l’opportunità, all’articolo 54, di chia-
cesso alla procedura: l’osservazione è stata ac- rire, al comma 3, che le misure protettive possono
colta, come illustrato nel commento alla norma; essere richieste dall’imprenditore anche prima del
i) si valuti l’opportunità, all’articolo 27, di chia- deposito della domanda di omologazione e, al
rire che il tribunale nel cui circondario il debitore comma 5, che le misure protettive disposte con-
ha il centro degli interessi principali è competente servano efficacia anche se il debitore, prima della
sia per i procedimenti di regolazione della crisi o scadenza fissata dal giudice, deposita domanda di
dell’insolvenza diversi da quelli relativi alle im- apertura di concordato preventivo : l’osservazione
prese in amministrazione straordinaria e ai gruppi è stata accolta, anche attraverso l’inserimento di
di imprese di rilevante dimensione, sia per le con- un apposito comma, come illustrato nel com-
troversie che ne derivano: l’osservazione è stata mento alla norma;
accolta, come illustrato nel commento alla norma; p) si valuti l’opportunità, all’articolo 55, comma
j) valuti il Governo, all’articolo 42, l’opportunità 3, di specificare che, se il deposito del decreto non
di prevedere che la cancelleria dia tempestiva co- interviene nel termine prescritto, cessano gli ef-
municazione al debitore dell’acquisizione della fetti protettivi prodottisi a norma dell’articolo 54,
documentazione di cui al primo comma: si è rite- comma 2 : l’osservazione è stata accolta, come il-
nuto di non accogliere la proposta. L’art. 42 pre- lustrato nel commento alla norma. Sul punto, si
vede che a seguito del deposito di domanda di osserva che il Consiglio di Stato nel proprio parere
apertura della liquidazione giudiziale o del con- ha invece invitato il Governo a rivedere tale solu-
cordato preventivo la cancelleria del tribunale zione, al fine di evitare che il ritardo del giudice
competente acquisisca dall’agenzia delle Entrate, nell’emissione del decreto di conferma o revoca
dall’INPS e dal registro delle imprese documenta- degli effetti protettivi prodottisi in conseguenza
zione inerente la situazione del debitore, come già della domanda del debitore e della sua pubblica-
attualmente avviene di prassi in forza di provvedi- zione nel registro delle imprese possa pregiudi-
menti di volta in volta adottati dal tribunale o dal care il predetto debitore. La disposizione, tuttavia,
giudice relatore nel corso del procedimento. La anticipa la soluzione accolta dall’art. 6 della pro-
norma, dunque, si limita a rendere più veloce l’ac- posta di direttiva riguardante i quadri di ristruttu-
quisizione di tali documenti. La modifica proposta razione preventiva, la seconda opportunità e mi-
non sarebbe di alcuna concreta utilità, ma aggra- sure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure
verebbe inutilmente l’attività delle cancellerie. In- di ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai
fatti, il debitore è parte del procedimento e dun- debiti, e che modifica la direttiva 2012/30/UE che
que, accedendo al fascicolo, può senza difficoltà subordina la produzione degli effetti protettivi ad
esaminare quanto vi è contenuto; sotto il profilo una valutazione, caso per caso, dell’autorità giudi-
del diritto di difesa, i documenti in questione con- ziaria, sicché, non essendo possibile prescindere
cernono la sua situazione patrimoniale ed econo- da una tale valutazione, si è ritenuto, per tener
mica e dunque gli sono noti; conto della comprensibile preoccupazione del
k) si valuti l’opportunità, all’articolo 44, comma Consiglio di Stato, di portare a trenta giorni il ter-
4, di sostituire le parole «può essere disposta solo mine -di originari quindici- entro il quale il de-
in presenza» con le seguenti: «deve essere dispo- creto deve essere depositato;
sta in presenza»: l’osservazione è stata accolta, q) all’articolo 63, valuti il Governo l’opportunità
come illustrato nel commento alla norma; di prevedere un termine per l’adesione alla propo-
l) all’articolo 45, valuti il Governo l’opportunità sta di transazione fiscale, al fine di un coordina-
di modificare la rubrica facendo riferimento alla mento con quanto previsto all’articolo 48, comma
“comunicazione” e non alla “notificazione”, come 5: l’osservazione è stata accolta, come illustrato
peraltro previsto dalla stessa disposizione nel commento alla norma;

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r) all’articolo 66, valuti il Governo l’opportunità w) si valuti l’opportunità, all’articolo 75, di inse-
di precisare i rapporti tra le diverse procedure che rire un ulteriore comma dal seguente tenore: «
possono applicarsi alle fattispecie di cui al mede- Quando è prevista la continuazione dell’attività
simo articolo e tra i diversi procedimenti che dalle aziendale, è possibile prevedere il rimborso, alla
stesse possano originarsi: l’osservazione è stata scadenza convenuta, delle rate a scadere del con-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; tratto di mutuo con garanzia reale gravante su
s) si valuti l’opportunità, all’articolo 67, di inse- beni strumentali all’esercizio dell’impresa se il de-
rire un comma dal seguente tenore: «E’ possibile bitore, alla data della presentazione della do-
prevedere anche il rimborso, alla scadenza conve- manda di concordato, ha adempiuto le proprie ob-
nuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo bligazioni o se il giudice lo autorizza al pagamento
garantito da ipoteca iscritta sull’abitazione princi- del debito per capitale ed interessi scaduto a tale
pale del debitore se lo stesso, alla data del deposito data. L’OCC attesta anche che il credito garantito
della domanda, ha adempiuto le proprie obbliga- potrebbe essere soddisfatto integralmente con il
zioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del ricavato della liquidazione del bene effettuata a
debito per capitale ed interessi scaduto a tale valore di mercato e che il rimborso delle rate a sca-
data.» : l’osservazione è stata accolta, come illu- dere non lede i diritti degli altri creditori.»: l’os-
strato nel commento alla norma; servazione è stata accolta, come illustrato nel com-
t) si valuti l’opportunità, all’articolo 68, di preve- mento alla norma;
dere che, qualora nel circondario del tribunale x) si valuti l’opportunità, all’articolo 80, di pre-
competente non vi sia un organismo di composi- vedere che il giudice omologa altresì il concordato
zione delle crisi da sovraindebitamento (OCC), i minore anche in mancanza di adesione da parte
compiti e le funzioni attribuiti ad esso possono es- dell’amministrazione finanziaria quando l’ade-
sere svolti anche da un professionista o da una so- sione è decisiva ai fini del raggiungimento della
cietà tra professionisti in possesso dei requisiti di percentuale di cui all’articolo 79, comma 1, e
cui all’articolo 358 nominati dal presidente del tri- quando, anche sulla base delle risultanze della
bunale competente o da un giudice da lui delegato specifica relazione sul punto dell’OCC, la proposta
: l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel di soddisfacimento della predetta amministra-
commento alla norma; zione è conveniente rispetto all’alternativa liqui-
u) agli articoli 68, comma 3, e 78, comma 3, va- datoria, e che solo il creditore che ha colpevol-
luti il Governo l’opportunità di eliminare le parole mente determinato la situazione di indebitamento
da: «A tal fine » fino alla fine del comma : analoga o il suo aggravamento non può presentare opposi-
osservazione è stata svolta dalla Commissione zione o reclamo in sede di omologa, anche se dis-
Giustizia del Senato. Entrambe denunciano l’ina- senziente, né far valere cause di inammissibilità
deguatezza del rinvio all’indice ISEE come para- che non derivino da comportamenti dolosi del de-
metro per valutare quanto occorre al debitore per bitore : l’osservazione è stata accolta, come illu-
mantenere un dignitoso tenore di vita. Secondo la strato nel commento alla norma;
Camera si potrebbe rimettere tale valutazione al y) si valuti l’opportunità, all’articolo 81, di chia-
discrezionale apprezzamento del tribunale; se- rire che il giudice, se approva il rendiconto, pro-
condo il Senato, come meglio si dirà in prosieguo, cede alla liquidazione del compenso “tenuto conto
occorrerebbe sostituire il riferimento al doppio di quanto eventualmente pattuito con il debitore”
dell’indice ISEE di cui all’art.283, con il doppio e che può escludere il diritto al compenso solo se
dell’assegno sociale. Si è ritenuto di accogliere i ri- non approva il rendiconto: l’osservazione è stata
lievi (in realtà riferiti agli articoli 68 e 76), elimi- accolta, come illustrato nel commento alla norma;
nando il rinvio all’art. 283 ed introducendo, per il z) si valuti l’opportunità, all’articolo 84: al
solo piano del consumatore, un riferimento all’as- comma 2, di sostituire le parole: «alla presenta-
segno sociale moltiplicato per un parametro corri- zione del ricorso » con le seguenti: «e purché in
spondente al numero dei componenti il nucleo fa- funzione della presentazione del ricorso» e le pa-
miliare della scala di equivalenza dell'ISEE di cui role: «i successivi due anni» con le seguenti: «un
al DPCM del 5 dicembre 2013, n. 159, in modo da anno dall’omologazione»; al comma 3, di sosti-
tener conto dell’incidenza del carico familiare. tuire le parole: «la metà dei lavoratori in forza»
Quanto al concordato minore, rispetto al quale è con le seguenti: «la metà della media di quelli in
parso incongruo il riferimento tanto all’assegno forza nei due esercizi antecedenti»; al comma 4, di
sociale che all’indice ISEE, si è ritenuto di rimet- aggiungere dopo le parole: « il dieci per cento» le
tere la valutazione al giudice; seguenti: «, rispetto all’alternativa della liquida-
v) si valuti l’opportunità, all’articolo 71, di preci- zione giudiziale,»: l’osservazione è stata accolta,
sare che il giudice, se approva il rendiconto, pro- come illustrato nel commento alla norma;
cede alla liquidazione del compenso “tenuto conto aa) si valuti l’opportunità, all’articolo 90, comma
di quanto eventualmente pattuito con il debitore” 1, di inserire dopo la parola: «data» la seguente:
e che può escludere il diritto al compenso solo se «iniziale» : l’osservazione è stata accolta, come il-
non approva il rendiconto: l’osservazione è stata lustrato nel commento alla norma. Sono state di
accolta, come illustrato nel commento alla norma;

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conseguenza apportate modifiche di mero coordi- ii) all’articolo 216, valuti il Governo l’opportu-
namento lessicale anche agli artt. 104, 105 e 107; nità di prevedere che il giudice possa non disporre
bb) si valuti l’opportunità, all’articolo 99, la vendita telematica quando essa possa risultare
comma 1, di inserire dopo le parole: «la continua- pregiudizievole per gli interessi dei creditori ov-
zione dell’attività aziendale» le seguenti: «anche vero per il sollecito svolgimento della procedura:
in funzione della liquidazione» : l’osservazione è l’osservazione, che peraltro è in sintonia con
stata accolta, come illustrato nel commento alla quanto suggerito anche dal Consiglio di Stato nel
norma. proprio parere, è stata accolta, come illustrato nel
cc) si valuti l’opportunità, all’articolo 100, commento alla norma;
comma 2, primo periodo, di aggiungere dopo le jj) si valuti l’opportunità, all’articolo 222, al
parole: «al rimborso,» le seguenti: «alla scadenza comma 2, di fare salvo il disposto dell’articolo 223
convenuta,» : l’osservazione è stata accolta, come : l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
illustrato nel commento alla norma; commento alla norma;
dd) all’articolo 107, valuti il Governo l’opportu- kk) si valuti l’opportunità, all’articolo 269,
nità di non sottoporre alla sospensione feriale an- comma 3, di sostituire la parola: «tre» con la se-
che i termini previsti dal comma 4 : l’osservazione guente: «sette», al fine di coordinare la disposi-
è stata accolta, come illustrato nel commento alla zione con quanto previsto agli articoli 68 e 76 :
norma, emendata anche dell’erroneo richiamo del l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
comma 2; commento alla norma;
ee) all’articolo 107, si valuti inoltre l’opportunità ll) all’articolo 270, valuti il Governo l’opportu-
– ai fini del coordinamento con quanto previsto nità di integrare la disciplina della liquidazione
all’articolo 47, comma 1, lettera c) - di precisare controllata con riferimento agli effetti dell’aper-
che la data prevista ai commi 3 e 4 è la data iniziale tura sui rapporti giuridici pendenti, richiamando
stabilita per il voto; si valuti quindi l’opportunità la disposizione generale contenuta nell’articolo
di prevedere la medesima modifica anche agli ar- 172 con le opportune modifiche che tengano conto
ticoli 104, commi 2 e 5, e 105, comma 1 : l’osserva- dell’inesistenza del comitato dei creditori e della
zione è stata accolta; maggiore semplicità del procedimento : l’osserva-
ff) si valuti l’opportunità, all’articolo 116, di pre- zione è stata accolta, come illustrato nel com-
vedere che le eventuali operazioni di trasforma- mento alla norma;
zione, fusione o scissione della società debitrice mm) si valuti l’opportunità, all’articolo 272,
devono essere illustrate nel piano e non nella pro- comma 2, di sostituire il secondo periodo con i se-
posta e che il tribunale, nel provvedimento di fis- guenti: «Si applica l’articolo 213, commi 3 e 4, in
sazione d’udienza di cui all’articolo 48, dispone quanto compatibile. Il programma è depositato in
che il piano sia pubblicato nel registro delle im- cancelleria ed approvato dal giudice delegato» :
prese del luogo ove hanno sede le società interes- l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel
sate dalle operazioni di trasformazione, fusione o commento alla norma;
scissione; andrebbe altresì previsto che tra la data nn) all’articolo 275, valuti il Governo l’opportu-
della pubblicazione e l’udienza devono intercor- nità di prevedere espressamente che il pro-
rere almeno trenta giorni : l’osservazione è stata gramma di liquidazione sia approvato dal giudice
accolta, come illustrato nel commento alla norma; delegato : l’osservazione è stata accolta, mediante
gg) si valuti l’opportunità, all’articolo 177: al modifica dell’art. 272, comma 2;
comma 1, di aggiungere dopo le parole: «valori di oo) si valuti l’opportunità, all’articolo 275, al
mercato rispetto al credito residuo in linea capi- comma 2, di inserire i seguenti periodi: «Si appli-
tale» le seguenti: «determinato ai sensi dell’arti- cano le disposizioni sulle vendite nella liquida-
colo 97, comma 13, primo periodo» ; al comma 2, zione giudiziale, in quanto compatibili. Eseguita la
di sostituire le parole: «in sede di verifica del pas- vendita e riscosso interamente il prezzo, il giudice
sivo e salvo conguaglio in sede di riparto sulla base ordina la cancellazione delle iscrizioni relative ai
del ricavato effettivo» con le seguenti: «dal giu- diritti di prelazione, delle trascrizioni dei pignora-
dice delegato» : l’osservazione è stata accolta, menti e dei sequestri conservativi nonché di ogni
come illustrato nel commento alla norma; altro vincolo.»: l’osservazione è stata accolta,
hh) si valuti l’opportunità, all’articolo 211: al come illustrato nel commento alla norma;
comma 2, di inserire dopo le parole: «può derivare pp) si valuti l’opportunità, all’articolo 276,
un grave danno, purché» le seguenti: «la prosecu- comma 2, di sopprimere le seguenti parole: «e or-
zione»; di inserire un ultimo comma dal seguente dina la cancellazione della trascrizione del pigno-
tenore: «Il curatore autorizzato all’esercizio ramento e delle iscrizioni relative ai diritti di pre-
dell’impresa non può partecipare a procedure di lazione, nonché di ogni altro vincolo.» : l’osserva-
affidamento di concessioni e appalti di lavori, for- zione è stata accolta, come illustrato nel com-
niture e servizi ovvero essere affidatario di subap- mento alla norma;
palto.» : l’osservazione è stata accolta, come illu- qq) si valuti l’opportunità, all’articolo 283, di
strato nel commento alla norma; specificare che il debitore è persona fisica :

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l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel della persona fisica responsabile della procedura,
commento alla norma; nonché del legale rappresentante della società tra
rr) si valuti l’opportunità, all’articolo 285, professionisti o di tutti i componenti dello studio
comma 1, di aggiungere il seguente periodo: «Si professionale associato»: l’osservazione è stata ac-
applica tuttavia la sola disciplina del concordato in colta, come illustrato nel commento alla norma;
continuità quando, confrontando i flussi comples- ww) all’articolo 368, comma 4, lettera c), valuti
sivi derivanti dalla continuazione dell’attività con il Governo l’opportunità di eliminare al comma 5
i flussi complessivi derivanti dalla liquidazione, ri- dell’articolo 47 della legge 29 dicembre 1990, n.
sulta che i creditori delle imprese del gruppo sono 428, come ivi sostituito, le parole: «o sottoposi-
soddisfatti in misura prevalente dal ricavato pro- zione all’amministrazione straordinaria», al fine
dotto dalla continuità aziendale diretta o indiretta, di evitare la ripetizione nella medesima disposi-
ivi compresa la cessione del magazzino» : l’osser- zione della fattispecie in cui l'amministrazione
vazione è stata accolta, come illustrato nel com- straordinaria preveda la cessazione dell'attività :
mento alla norma; l’osservazione è stata accolta. L'art. 47 L.
ss) si valuti l’opportunità, all’articolo 287, 428/1990, nelle modifiche apportate con l'art.
comma 2, di chiarire che il tribunale nomina 368, contiene infatti nel testo originario due volte
«salvo che sussistano specifiche ragioni» un unico la regolazione del caso in cui l'amministrazione
giudice delegato, un unico curatore, un comitato straordinaria preveda la cessazione dell'attività,
dei creditori per ciascuna impresa del gruppo : che si ritrova sia al nuovo comma 5, sia al nuovo
l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel comma 5-ter. Per evitare l'inconveniente si è dun-
commento alla norma; que ritenuto opportuno eliminare la dizione "o
tt) si valuti l’opportunità, all’articolo 341, di so- sottoposizione all’amministrazione straordinaria"
stituire il comma 3 con il seguente: «3. Nel caso di dal comma 5 e lasciare intatto il 5 ter che è uguale,
accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa o di quanto all'amministrazione straordinaria, alla
convenzione di moratoria, nonché nel caso di formulazione previgente;
omologa di accordi di ristrutturazione ai sensi xx) si valuti l’opportunità, all’articolo 370, di in-
dell’art.48, comma 5, si applicano le disposizioni trodurre le eventuali modifiche di coordinamento
previste al comma 2, lettere a), b) e d)» : l’osser- formale, in conseguenza della modifica della nu-
vazione è stata accolta, come illustrato nel com- merazione degli articoli del provvedimento: l’os-
mento alla norma; servazione è stata accolta;
uu) si valuti l’opportunità, all’articolo 351, di ag- yy) si valuti l’opportunità, all’articolo 371, di so-
giungere infine il seguente comma: «2. Ai costi stituire le parole «305, 309, 310, 311, 312, 313, e
fissi che gravano sulle camere di commercio per 314 del codice della crisi e dell’insolvenza» con le
consentire il funzionamento degli OCRI si prov- seguenti: «304, 308, 309, 310, 311, 312 e 313 del
vede mediante il versamento di diritti di segreteria codice della crisi e dell’insolvenza»: l’osservazione
determinati ai sensi dell’articolo 18 della legge n. è stata accolta;
580 del 29 dicembre 1993»: l’osservazione è stata zz) all’articolo 377, valuti il Governo l’opportu-
accolta, come illustrato nel commento alla norma; nità di modificare il comma 2 nei seguenti termini:
vv) si valuti l’opportunità, all’articolo 356, di so- «All’articolo 2486 del codice civile dopo il secondo
stituire il comma 2 con il seguente: «2. Possono comma è aggiunto il seguente: “Quando è accer-
ottenere l’iscrizione i soggetti che, in possesso dei tata la responsabilità degli amministratori a
requisiti di cui all’art. 358, comma 1, lettere a), b) norma del presente articolo, e salva la prova di un
e c), dimostrano di aver assolto gli obblighi di for- diverso ammontare, il danno risarcibile si pre-
mazione di cui all’articolo 4, comma 5, lettere b), sume pari alla differenza tra il patrimonio netto
c) e d) del decreto del Ministro della giustizia 24 alla data in cui l’amministratore è cessato dalla ca-
settembre 2014, n.202 e successive modificazioni. rica o, in caso di apertura di una procedura con-
Ai fini del primo popolamento dell’albo, possono corsuale, alla data di apertura di tale procedura e
ottenere l’iscrizione anche i soggetti in possesso il patrimonio netto determinato alla data in cui si
dei requisiti di cui all’articolo 358, comma 1, let- è verificata una causa di scioglimento di cui all’ar-
tere a), b) e c) che documentano di essere stati no- ticolo 2484, detratti i costi sostenuti e da soste-
minati, alla data di entrata in vigore del presente nere, secondo un criterio di normalità, dopo il ve-
articolo, in almeno quattro procedure negli ultimi rificarsi della causa di scioglimento e fino al com-
quattro anni, curatori fallimentari, commissari o pimento della liquidazione. Se è stata aperta una
liquidatori giudiziali. Costituisce condizione per il procedura concorsuale e mancano le scritture
mantenimento dell’iscrizione l’acquisizione di uno contabili o se a causa dell’irregolarità delle stesse
specifico aggiornamento biennale, ai sensi del o per altre ragioni i netti patrimoniali non possono
predetto decreto. La Scuola superiore della magi- essere determinati, il danno è liquidato in misura
stratura elabora le linee guida generali per la defi- pari alla differenza tra attivo e passivo accertati
nizione dei programmi dei corsi di formazione e di nella procedura”»: l’osservazione è stata accolta,
aggiornamento. I requisiti di cui all’articolo 358, come illustrato nel commento all’articolo 378 (già
comma 1, lettera b), devono essere in possesso 377);

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aaa) all’articolo 378, comma 3, valuti il Governo caratteristiche della polizza di assicurazione e il
l’opportunità di sostituire le parole «centoottanta relativo modello standard» : l’osservazione è stata
giorni» con le parole «dodici mesi» : l’osserva- accolta, come illustrato nel commento alla norma
zione (da intendersi riferita al nuovo art. 379) può (ora, art. 386);
essere accolta, estendendo il termine da 6 a 9 mesi ggg) si valuti l’opportunità, all’articolo 388, di
per consentire la compiuta costituzione degli or- prevedere anche l’articolo 376 tra le disposizioni
gani di controllo e il loro pieno funzionamento alla che entreranno in vigore il trentesimo giorno suc-
data di entrata in vigore del codice e, soprattutto, cessivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
dei sistemi di allerta, ciò che non sarebbe garan- del decreto e di prevedere che «Le disposizioni di
tito da un termine più ampio; cui agli articoli 2, 3 e 4 del decreto legislativo 20
bbb) si valuti l’opportunità, all’articolo 378, giugno 2005, n. 122, come modificati dagli articoli
comma 1, di prevedere che l’obbligo di nomina 384 e 385 del presente codice, si applicano anche
dell’organo di controllo o del revisore di cui alla nelle more dell’adozione dei decreti di cui agli ar-
lettera c) del terzo comma cessa quando, per tre ticoli 3, comma 7-bis, e 4, comma 1-bis, del pre-
esercizi consecutivi, e non due esercizi consecu- detto decreto legislativo e il contenuto della fi-
tivi, non è superato alcuno dei predetti limiti.”; si deiussione e della polizza assicurativa è determi-
valuti altresì di prevedere un ulteriore comma dal nato dalle parti nel rispetto di quanto previsto
seguente tenore: «All’articolo 92 delle disposi- dalle richiamate disposizioni» : l’osservazione è
zioni per l’attuazione del codice civile e disposi- stata accolta, come illustrato nel commento alla
zioni transitorie, al primo comma, le parole “capi norma (ora, art. 389).
V e VI” sono sostituite dalle seguenti : “capi V, VI
e VII”» : l’osservazione è stata accolta, come illu- La 2^ Commissione permanente del Senato ha a
strato nel commento alla norma (e dunque al propria volta espresso parere favorevole, subordi-
nuovo art. 379); nato all’accoglimento di nove condizioni, di se-
ccc) all’articolo 379, valuti il Governo l’opportu- guito testualmente riportate e commentate:
nità di aggiungere all’articolo 2484, primo A. è necessario confermare la vigente normativa
comma, del codice civile, al numero 7-bis), ivi in- in materia di liquidazione coatta amministrativa
trodotto, anche il riferimento alla liquidazione per le cooperative: la condizione è stata accolta. I
controllata, considerato che anche tale procedura principi di delega contenuti all’art. 15, comma 1,
ha natura liquidatoria e determina la dissoluzione lettera a) che prevedono l’applicazione della disci-
dell’impresa: l’osservazione è stata accolta (si rin- plina concorsuale ordinaria anche alle imprese in
via, sul punto, al nuovo art. 380); crisi o insolventi soggette attualmente a liquida-
ddd) si valuti l’opportunità, all’articolo 380, di zione coatta amministrativa non sono stati attuati.
sostituire il comma 1 con il seguente: “ All’articolo Sono state di conseguenza reintrodotte le previ-
2545-terdecies, primo comma, del codice civile, il sioni già contenute agli articoli 2, 3 e da 194 a 215
secondo periodo è sostituito dal seguente: «Le della legge fallimentare, con mere modificazioni
cooperative che svolgono attività commerciale letterali e di coordinamento con le nuove disposi-
sono soggette anche a liquidazione giudiziale»” : zioni del codice della crisi e dell’insolvenza;
l’osservazione è stata accolta, come illustrato nel B. deve essere evitato che l'avvio delle procedure
commento alla norma (ora, art. 381); prefallimentari pregiudichi la possibilità per l'Au-
eee) si valuti l’opportunità, all’articolo 384, torità di vigilanza di applicare la sanzione dello
comma 1: alla lettera b), di chiarire che la fideius- scioglimento coatto ed avviare la liquidazione
sione può essere escussa a decorrere dalla data coatta amministrativa: la condizione è stata ac-
dell’attestazione del notaio di non aver ricevuto colta, come già detto sub A) e come sarà ulterior-
per la data dell’atto di trasferimento della pro- mente illustrato nel prosieguo della relazione;
prietà la polizza assicurativa conforme al decreto C. all'articolo 4, si devono ampliare gli obblighi
ministeriale di cui all’articolo 4 del decreto legisla- dei creditori previsti dal comma 3, prevedendo
tivo 20 giugno 2005, n. 122; alla lettera c), di pre- che essi siano tenuti anche a collaborare lealmente
vedere che il fideiussore possa ricevere anche dai con il debitore e con gli organi preposti in sede
contraenti la copia dell’atto di trasferimento : l’os- giudiziale e stragiudiziale: la condizione è stata ac-
servazione è stata accolta, come illustrato nel com- colta, come spiegato nel commento alla norma;
mento alla norma (ora art. 385); D. è necessario modificare gli indicatori signifi-
fff) si valuti l’opportunità, all’articolo 385, di so- cativi della crisi di cui all'articolo 13 dello schema,
stituire il comma 1-bis dell’articolo 4 del decreto sostituendo il rapporto "flusso di cassa/attivo" con
legislativo 20 giugno 2005, n. 122, come ivi inse- quello "flussi di cassa/indebitamento finanziario
rito, con il seguente: «Con decreto del Ministro netto", il rapporto "patrimonio netto/passivo" con
dello sviluppo economico, di concerto con il Mini- quello "patrimonio netto/indebitamento finanzia-
stro della giustizia e con il Ministro dell’economia rio netto" e infine il rapporto "oneri finanziari/ri-
e delle finanze, da adottarsi entro novanta giorni cavi" con quello "oneri finanziari/margine opera-
dalla data di entrata in vigore della presente di- tivo lordo". Peraltro sarebbe opportuno sostituire
sposizione, sono determinati il contenuto e le la parola "indicatori" con "indici": la condizione è

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stata accolta, come spiegato nel commento alla trattamento, rotazione, efficienza; Le procedure
norma, sostituendo l’espressione indicatori con verranno distinte in 7 fasce di valore, tenuto conto
“indici” ed utilizzando criteri equivalenti a quelli delle passività riscontrate in sede prefallimentare;
suggeriti dalla Commissione; la rotazione dovrà tenere conto degli incarichi an-
E. all'articolo 26, che delinea l'ambito della giu- nui conferiti ovvero della fascia di valore asse-
risdizione italiana con riguardo alle procedure di gnata alla procedura. Le fasce dipendenti dallo
regolazione della crisi e dell'insolvenza, sarebbe stato passivo accertato si articolano in gradi: I)
opportuno prevedere la sussistenza della giurisdi- fino a €. 100.000,00; II) da €. 100.000,01 fino ad
zione italiana anche nel caso in cui il trasferimento €. 250.000,00; III) da €. 250.000,01 fino ad €.
della sede dell’impresa all’estero si avvenuto 500.000,00; IV) da €. 500.000,01 fino ad €.
nell’anno antecedente il deposito della domanda 1.000.000,00; V) da €. 1.000.000,01 fino ad €.
di accesso alla procedura: la condizione è stata ac- 5.000.000,00; VI) da €. 5.000.000,01 fino ad €.
colta, come spiegato nel commento alla norma; 10.000.000,00; VII) oltre €. 10.000,000,01; Il
F. con riguardo agli articoli 68 e 76 si deve fare presidente del Tribunale o, nei Tribunali suddivisi
riferimento al dignitoso tenore di vita che non può in Sezioni, il Presidente della Sezione cui è asse-
essere inferiore "all'importo dell'assegno sociale gnata la trattazione delle procedure concorsuali
aumentato della metà" : la condizione è stata ac- vigilia sull’osservanza dei suddetti criteri e ne as-
colta, come spiegato nel commento alle norme. Si sicura l’attuazione mediante l’adozione di proto-
rinvia a quanto esposto sub u) nell’illustrazione colli condivisi con i giudici della Sezione : la preoc-
delle osservazioni svolte dall’omologa Commis- cupazione di assicurare la rotazione e la traspa-
sione della Camera; renza degli incarichi è condivisibile e, infatti, se ne
G. al citato articolo 76, in materia di presenta- è tenuto conto prevedendo: 1) l’istituzione, presso
zione della domanda e attività dell'organismo di il Ministero della Giustizia, di un apposito albo
composizione della crisi, inoltre, devono essere (artt. 356 e 357) dai quali l’autorità deve attingere
soppresse le seguenti parole: "Non è necessaria per la nomina dei professionisti; 2) stabilendo ri-
l'assistenza di un difensore" : la condizione è stata gorosi requisiti per l’iscrizione all’albo, che ten-
accolta, come spiegato nel commento alla norma; gono conto anche delle situazioni di conflitto di in-
H. all'articolo 384, comma 1, lettera b), capo- teressi, delle risultanze dei rapporti riepilogativi
verso comma 3, lettera b), dopo le parole "la data previsti dall’art. 16-bis del decreto-legge
dell'atto" deve essere inserita la seguente "di tra- n.179/2012, degli incarichi in corso, dell’esigenza
sferimento della proprietà": la condizione è stata di rotazione e turnazione, dell’esperienza pre-
accolta, come spiegato nel commento alla norma. gressa del professionista in relazione alla natura
ed all’oggetto dell’incarico (art. 358); 3) preve-
Quanto alle osservazioni, di seguito le stesse così dendo, all’art. 5, che tutte le nomine debbano es-
come formulate e la nota di commento: sere effettuate sulla base di criteri di trasparenza,
- Occorre riformulare l'articolo 3, in materia di rotazione ed efficienza, sotto la vigilanza del pre-
obblighi del debitore, come segue: "1. L'imprendi- sidente del tribunale e mediante l’adozione di ap-
tore individuale deve vigilare sull’andamento positi protocolli da parte delle sezioni cui è affi-
dell’attività d’impresa e sulla regolare tenuta delle data la trattazione della materia concorsuale. La
scritture contabili, e deve adottare ogni misura modifica suggerita avrebbe dunque come effetto
idonea alla gestione dello stato di crisi. 2. L’im- solo quello, per un verso, di irrigidire una valuta-
prenditore collettivo deve adottare un assetto or- zione che il tribunale è già obbligato fare all’atto
ganizzativo adeguato alla dimensione aziendale, ai della nomina, per altro verso creerebbe non pochi
sensi dell’articolo 2086, al fine di assicurare una problemi di ordine applicativo, giacché, al mo-
corretta attività di vigilanza e di gestione dello mento della nomina del professionista non sem-
stato di crisi.”: appare preferibile l’attuale formu- pre (quasi mai nella liquidazione giudiziale, cui si
lazione del comma 1 dell’art. 3 che, in continuità riferisce la dizione “passivo accertato”) è possibile
con i principi di delega (si veda l’art. 14, comma 1, conoscere o anche solo stimare l’entità del pas-
lettera b), impone all’imprenditore individuale di sivo.
adottare le misure più opportuna per rilevare tem- - Relativamente all'articolo 12, comma 5, nella
pestivamente la situazione di crisi e di assumere, parte in cui prevede che gli strumenti di allerta si
altrettanto tempestivamente, le iniziative necessa- applicano anche alle imprese agricole e alle im-
rie per la sua gestione. prese minori "compatibilmente con la loro strut-
- In relazione ai criteri ai quali devono essere im- tura organizzativa" valuti il Governo l'opportunità
prontate le nomine dei professionisti da pare delle di chiarire siffatta espressione: la disposizione fa
autorità preposte alle procedure concorsuali si se- riferimento alla possibilità che tali imprese non
gnala l'opportunità della seguente riformulazione abbiano organi di controllo interno e non siano
del secondo comma dell'articolo 5: “2. Tutte le no- soggette a revisione. Per le imprese minori sog-
mine dei professionisti effettuate dall’autorità giu- gette a lca la disposizione va letta in rapporto
diziaria e dagli organi da esse nominati devono es- all’art. 316, comma 1, lettera b). Non pare che la
sere improntate a criteri di trasparenza, parità di norma ponga particolari problemi interpretativi.

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- nell’articolo 14 sarebbe opportuno prevedere contenuto dell’attestazione deve essere necessa-


l’obbligo di segnalazione degli organi di controllo riamente lo stesso.
societari in quanto non vi è alcuna indicazione dei - All’articolo 22, in tema di segnalazione al PM,
criteri per individuare lo stato di crisi, cosa che in- dopo la parola “referente” sarebbe opportuno in-
vece indica l’articolo 4 lettera c) della legge delega. serire le seguenti “offrendo tutti gli elementi utili
Infatti nella legge delega si indica che si deve far per la prosecuzione dell’attività di impresa in caso
riferimento ai parametri di cui alla lettera h) rela- di apertura della liquidazione giudiziale”: non si
tivo alle misure premiali. Senza tali esplicitazioni condivide la proposta. Obbligare l’OCRI a tale va-
si ritiene che l’organo abbia troppa discrezionalità lutazione comporterebbe inevitabilmente un ri-
: la disposizione va letta in rapporto all’art. 2 che, tardo nella segnalazione; inoltre, il tempo che ine-
al comma 1, lettera a), definisce lo stato di crisi ed vitabilmente intercorre tra la segnalazione al p.m.
all’art. 13 che attribuisce rilievo ai flussi che l’im- –che non è a sua volta obbligato a chiedere l’aper-
presa è in grado di generare –e dunque agli indici tura della liquidazione giudiziale, ma deve verifi-
di rotazione dei crediti, del magazzino e di liqui- care in autonomia che ne ricorrano le condizioni-
dità- ed al rapporto tra mezzi propri e mezzi di e l’eventuale apertura della liquidazione, rende-
terzi. La previsione secondo la quale spetta al Con- rebbe vana l’attività svolta dall’OCRI, giacché è
siglio nazionale dei dottori commercialisti, con evidente che i presupposti per la prosecuzione
l’approvazione del MISE, elaborare gli indici rile- dell’attività imprenditoriale devono sussistere al
vanti ai fini della segnalazione, appare sufficiente momento dell’apertura della procedura. In ogni
ad orientare gli organi di controllo, costituiti da caso, ai sensi dell’art. 211, l’apertura della proce-
professionisti qualificati, nella loro attività. Peral- dura non determina di per sé la cessazione dell’at-
tro, il comma 3 dell’art. 13 consente all’impresa di tività d’impresa.
indicare propri indici, ritenuti più idonei in rap- - All’articolo 42 valuti il Governo l'opportunità di
porto alla sua attività, a fungere da indicatori della prevedere che l’istruttoria sui debiti risultanti dai
crisi, così ulteriormente orientando la vigilanza pubblici registri nei procedimenti per l'apertura
degli organi di controllo. Non si condivide, per- della liquidazione giudiziale o del concordato pre-
tanto, la segnalata opportunità di un ulteriore in- ventivo debba essere resa immediatamente dispo-
tervento sulla norma. nibile al professionista : la documentazione acqui-
- Valuti il Governo l’opportunità di prevedere, sita ai sensi dell’art. 42 confluisce nel fascicolo
all’articolo 15, comma 5, come idonea a steriliz- d’ufficio, liberamente consultabile dalle parti e dai
zare l’obbligo di segnalazione dei creditori pub- professionisti che le assistono. Non è dunque ne-
blici qualificati anche la certificazione rilasciata da cessaria l’integrazione proposta.
altre piattaforme istituite a livello regionale, oltre - All’articolo 44 comma 1, lettera a), sarebbe op-
a quella istituita presso il MEF oltre ad elevare le portuno sostituire le parole “da trenta a sessanta”
soglie per le segnalazioni esterne : non è precisato con le seguenti “da sessanta a novanta giorni”: non
a quali specifiche piattaforme si faccia riferi- si condivide la proposta. Il termine per la predi-
mento. In questi termini, la proposta introdur- sposizione del piano e della proposta o degli ac-
rebbe elementi di eccessiva incertezza e disomo- cordi di ristrutturazione, per effetto dell’eventuale
geneità. proroga, può essere pari a complessivi 120 giorni.
- In relazione all'articolo 18, sarebbe opportuna Si tratta di termine che, anche in considerazione
una riformulazione del comma 2, volta ad attri- delle esigenze di celerità che connotano sempre la
buire al collegio la nomina del presidente e, a mag- gestione della crisi dell’impresa, appare di per sé
gioranza, del relatore : la nomina del relatore co- congruo, tanto più che il ricorso può essere depo-
stituisce, anche nel processo civile e penale, una sitato all’esito della procedura di allerta, nel cui
prerogativa del presidente del collegio. Peraltro, ambito il debitore che abbia formulato istanza di
poiché la nomina del presidente è effettuata a composizione assistita della crisi può fruire a que-
maggioranza da parte dei componenti del collegio, sto fine di un termine di complessivi sei mesi.
è da tale maggioranza che indirettamente pro- - All’articolo 47, in materia di apertura del con-
mana anche la scelta del relatore. Non si ritiene, cordato preventivo, valuti il Governo la possibilità
dunque, di accogliere l’osservazione, che introdur- di prevedere che l’imprenditore possa altresì com-
rebbe solo un elemento di complicazione nel fun- piere gli atti di ordinaria amministrazione : si
zionamento dell’organo. tratta di una precisazione superflua. L’articolo 46
- All' articolo 19 comma 3 valuti il Governo l'op- prevede che debbano essere autorizzati gli atti di
portunità di sostituire le parole “attestare la veri- straordinaria amministrazione. A contrario, si de-
dicità dei dati aziendali” con le seguenti “esami- duce che gli atti di ordinaria amministrazione pos-
nare il contenuto delle scritture contabili”: l’osser- sono essere posti in essere senza necessità di au-
vazione non può essere accolta. L’attestazione torizzazione, atteso che neppure l’apertura del
dell’OCRI è volta a sostituire quella del professio- procedimento di concordato preventivo deter-
nista indipendente nell’ambito del procedimento mina spossessamento.
per l’omologazione degli accordi di ristruttura- - All’articolo 49, relativo alla dichiarazione di
zione o del concordato preventivo. Dunque, il apertura della liquidazione giudiziale, valuti il

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Governo l'opportunità di aggiungere alla fine del rammenta che la legge delega, all’articolo 2,
primo comma le parole “tenuto conto dei dati e comma 1, lettera l), impone di ridurre i costi delle
documenti acquisiti dalla cancelleria” e alla fine procedure concorsuali. In mancanza di previsione
del secondo comma le seguenti parole “non si apre ad hoc, il rinvio, contenuto nel medesimo art. 74,
la liquidazione giudiziale se i debiti scaduti e non al capo III del titolo IV, potrebbe far sorgere il
pagati sono inferiori a 30 mila euro” : la prima dubbio sull’obbligatorietà della nomina dell’atte-
precisazione appare superflua, giacché la sentenza statore.
è dichiarata “accertati i presupposti dell’art. 121”; - All’articolo 68 valuti il governo l'opportunità di
la seconda si condivide ed è stata accolta. prevedere un OCC in ogni circondario e di attri-
- All’articolo 54, in tema di misure cautelari e buire agli OCC la possibilità di verificare tutti i dati
protettive, sarebbe opportuno sopprimere al relativi al debitore: la preoccupazione espressa
comma 5 le parole “Se l'udienza e il deposito del nella prima parte dell’osservazione è condivisibile.
decreto non intervengono nei termini prescritti E’ stato in conseguenza previsto al comma 1
cessano gli effetti protettivi prodottisi a norma del dell’art. 68 che, laddove non sia stato costituito un
comma 2.” e -Senza tale soppressione si reputa OCC, provveda alla nomina di un professionista
che il creditore rimanga senza protezione e il ma- che ne svolge i compiti il presidente del tribunale.
gistrato non può essere passibile di alcuna proce- Non sembra necessario specificare che l’OCC, al
dura di responsabilità per non aver fissato nei ter- fine di adempiere ai propri compiti, debba esami-
mini l’udienza: le due osservazioni sono state ac- nare la situazione del debitore. A questi fini è pre-
colte. Si veda quanto esposto in relazione alle os- visto che, in aggiunta alla documentazione forni-
servazioni della Commissione Giustizia della Ca- tagli da debitore, debba acquisire anche i dati re-
mera, alla lettera p). lativi ai debiti fiscali ed ai debiti affidati all’agente
- Con riguardo all'articolo 63 si segnala l’oppor- della riscossione.
tunità di introdurre un termine certo per addive- - All’articolo 84 comma 1 sarebbe opportuno
nire all'assenso ovvero al diniego della proposta di dopo le parole “il debitore realizza il” inserire la
transazione fiscale e/o previdenziale, precisando seguente “miglior”: non si condivide la proposta.
che, decorso il termine accordato, in mancanza di Il “miglior” soddisfacimento –rispetto, inevitabil-
risposta da parte dell'Ufficio medesimo e dell'A- mente, all’esito possibile della liquidazione giudi-
gente della riscossione, la stessa si intende appro- ziale- diverrebbe così un presupposto di ammissi-
vata; nonché l’opportunità di precisare che la pro- bilità del concordato, sottraendo la valutazione
posta presentata dal debitore ha l'effetto di so- sulla sua convenienza ai creditori ed attribuendola
spendere sino all'adesione dell'Ufficio ogni attività al tribunale.
di riscossione e ogni atto conseguente : la prima - Valuti, inoltre il Governo, l'opportunità di rive-
osservazione è stata accolta, come illustrato nel dere il vincolo di mantenimento dei lavoratori in
commento alla norma. Non si condivide la se- caso di trasferimento d’azienda, di cui all’articolo
conda, giacché il debitore può chiedere l’adozione 84, comma 2, prevedendone l’operatività, non già
di misure protettive ai sensi dell’art. 54, comma 3. per tutti i contratti d’affitto conclusi in data ante-
Non sembra ragionevole introdurre una disciplina riore al deposito del ricorso, ma soltanto per quelli
differenziata in rapporto alla tipologia del debito, stipulati in un arco temporale di riferimento con-
peraltro ripristinando una forma di automatic stay gruo, non superiore comunque a 6 mesi; richie-
non compatibile con la proposta di direttiva ri- dendone l’applicazione non ad almeno la metà dei
guardante i quadri di ristrutturazione preventiva, lavoratori in forza nei due esercizi antecedenti, ma
la seconda opportunità e misure volte ad aumen- al 30% degli stessi; riducendone la durata a un
tare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, anno successivo al deposito del ricorso in luogo
insolvenza e liberazione dai debiti, e che modifica dei due previsti dallo Schema : l’osservazione è
la direttiva 2012/30/UE. stata parzialmente accolta. In luogo di un requi-
- All’articolo 65, che disciplina l'ambito di appli- sito di ordine temporale, che potrebbe prestarsi ad
cazione delle procedure di composizione della abusi, si è chiarito che il contratto di affitto deve
crisi da sovraindebitamento, si rileva l'opportu- essere stato stipulato in funzione della presenta-
nità di sopprimere le parole “la nomina dell’atte- zione del ricorso e si è limitato l’obbligo di mante-
statore è sempre facoltativa”: non si condivide la nimento in forza dei lavoratori ad un anno, preci-
proposta. Fermo restando che il debitore il quale sando, per evitare dubbi interpretativi, che tale
voglia conferire maggiore solidità e credibilità alla termine decorre dal momento dell’omologazione.
sua proposta può ovviamente avvalersi di un atte- Per evitare condotte opportunistiche, si è previsto
statore, non sembra opportuno per situazioni di che il requisito della metà dei lavoratori vada rife-
crisi o insolvenza tendenzialmente “minori” rito alla media di quelli in forza nei due anni ante-
(l’unica eccezione potrebbe essere rappresentata cedenti il deposito del ricorso. Una riduzione mag-
dall’impresa agricola), imporre il ricorso ad un giore depotenzierebbe eccessivamente la previ-
professionista attestatore che si andrebbe ad ag- sione che mira a bilanciare i vantaggi concessi al
giungere, con evidente aggravio dei costi di ac- debitore con l’interesse collettivo alla
cesso alla procedura, al costo dell’OCC. Si

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prosecuzione dell’attività d’impresa ed al mante- creditori ipotecari, pignoratizi o con privilegio


nimento dei livelli occupazionali. speciale”: la doverosità del rispetto delle cause di
- All'articolo 84, comma 3, con riguardo al con- prelazione e delle disposizioni sulla graduazione
cordato in continuità, occorre riformulare la di- dei crediti deriva da regole generali (art. 2741 c.c.),
sposizione nella parte in cui, richiedendo che i cre- sicché la precisazione sembra superflua.
ditori siano soddisfatti in misura prevalente dal ri- - All’articolo 109 al comma 1, dopo il primo pe-
cavato prodotto dalla continuità aziendale e preci- riodo inserire le seguenti parole “In mancanza di
sando che la "prevalenza" sia sussistente quando i comunicazione giudiziale nel termine assegnato,
ricavi attesi dalla continuità per i primi due anni si intende che i creditori abbiano prestato con-
derivino dall'attività di almeno metà dei lavoratori senso alla proposta nei termini in cui è stata loro
addetti al momento del deposito del ricorso, ri- trasmessa”: la modifica prospettata avrebbe quale
duce di fatto la gamma di operazioni che potreb- effetto quello di reintrodurre il voto per silenzio-
bero essere attuate per realizzare efficaci opera- assenso, che non ha dato buona prova di sé, dere-
zioni di turnaround e impedendo così il risana- sponsabilizzando i creditori rispetto alla valuta-
mento di imprese altrimenti recuperabili: non si zione di convenienza del concordato e consen-
condivide l’osservazione. La presunzione stabilita tendo la formazione di maggioranze solo appa-
dal comma 3 dell’art. 84 amplia l’ambito di opera- renti.
tività del concordato in continuità. Interpretando - All'articolo 101, comma 1, il quale disciplina i
letteralmente il principio di delega dovrebbe attri- finanziamenti prededucibili in esecuzione di un
buirsi rilevanza esclusivamente al raffronto arit- concordato preventivo o di accordi di ristruttura-
metico tra flussi derivanti dalla prosecuzione zione dei debiti, è opportuno prevedere che l'isti-
dell’attività e flussi derivanti dalla liquidazione dei tuto della prededucibilità possa trovare applica-
beni, con il risultato, nel caso in cui alla continua- zione non solo nelle ipotesi di ristrutturazione, ma
zione dell’impresa si affianchi la liquidazione di anche nell'ambito di processi di liquidazione: l’os-
beni non strumentali, di escludere dall’accesso al servazione non può essere accolta. L’articolo 101
concordato gli imprenditori che, per mero caso, disciplina i finanziamenti erogati in fase esecutiva
dispongano di beni di valore particolarmente in- del concordato o degli accordi di ristrutturazione,
gente, dalla cui cessione derivi liquidità in misura dunque dopo l’omologazione. In una procedura li-
superiore a quella generata dalla prosecuzione quidatoria nessuna utilità può derivare alla massa
dell’attività e che non dispongano di risorse dei creditori concorsuali dall’erogazione all’im-
esterne, come richiesto dal comma 4 per il concor- prenditore di nuovi finanziamenti, che andreb-
dato liquidatorio. bero solo a generare nuove passività, assistite da
- All'articolo 84, comma 4, in materia di concor- prededuzione, nel caso di successiva apertura
dato preventivo liquidatorio è opportuno soppri- della liquidazione giudiziale.
mere la condizione che impone per l'accesso alla - All’articolo 116, al primo comma, si intravede
procedura che vi sia un apporto di risorse esterne un eccesso di delega nella parte che prevede “Se la
tale da incrementare di almeno il 10 per cento il proposta prevede il compimento, durante la pro-
soddisfacimento della categoria dei creditori chi- cedura oppure dopo la sua omologazione, di ope-
rografari: non si condivide l’osservazione. L’art. 6, razioni di trasformazione, fusione o scissione della
comma 1, lettera a) prevede che l’ammissibilità società debitrice, la validità di queste può essere
delle proposte liquidatorie solo quando sia previ- contestata dai creditori solo con l'opposizione
sto l’apporto di risorse esterne che aumentino in all'omologazione. Infatti le parole “oppure dopo la
misura apprezzabile la soddisfazione dei creditori. sua omologazione” eccedono la delega che all’art.
La quantificazione operata dalla norma è diretta a 6 comma 2, la lettera c) prevede solo le operazioni
prevedere un criterio certo, a garanzia del debitore in caso di operazioni poste in essere nel corso della
e dei creditori. L’alternativa sarebbe quella di ri- procedura e non successivamente: Non si condi-
mettere al tribunale la valutazione di ciò che è o vide la proposta. Un’interpretazione fondata uni-
meno “apprezzabile”. camente sul dato letterale del principio di delega
- All’articolo 97 valuti il Governo l'opportunità di condurrebbe ad una sostanziale disapplicazione
inserire la disciplina degli effetti dei contratti pen- del medesimo principio, dal momento che le ope-
denti in relazione agli esiti possibili della proce- razioni societarie in parole sono fisiologicamente
dura così come richiesto dalla legge delega alla let- poste in essere dopo l’omologazione. L’esercizio
tera h) dell’art. 6: non si condivide la proposta, dei poteri di opposizione in fase di omologazione
considerata l’intrinseca temporaneità della so- è possibile anche se l’operazione non è ancora per-
spensione e che, una volta che il contratto sia fezionata, in quanto la stessa è descritta compiu-
sciolto, quale che sia l’esito della procedura, l’esi- tamente nel piano, sicché il diritto di difesa è ade-
genza di garantire la certezza del diritto e la stabi- guatamente garantito.
lità dei diritti quesiti precludono la reviviscenza - All’articolo 129 valuti il Governo la possibilità
dei contratti. di prevedere che al curatore gli competa anche la
- All’articolo 98 sarebbe opportuno aggiungere fase di riparto di cui all’articolo 230 in conformità
in fine le seguenti parole “salvi i diritti dei peraltro con quanto richiesto dalla legge delega

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all’art. 7 comma 10, lettera a) : l’art. 129 disciplina previsione secondo la quale il giudice delegato au-
la possibilità per il curatore di delegare ad altri torizza senza indugio i pagamenti è coerente con
specifiche operazioni ed individua quelle che, in- l’esigenza di contenere la durata della procedura e
vece, non sono delegabili, in sostanziale conti- consente, non essendovi una predeterminazione
nuità con l’art. 32 legge fallimentare. Si tratta del termine, di bilanciare tale esigenza di celerità
dell’attività di accertamento del passivo e della re- con le peculiarità del caso concreto.
dazione del programma di liquidazione. L’art. 230 - All'articolo 295, comma 1, lett. e) è necessario
disciplina soltanto l’attività di pagamento ai credi- chiarire in che termini l'istituto della liquidazione
tori o ad eventuali cessionari del credito. Non coatta amministrativa si concili con la speciale
sembra che si tratti di attività paragonabili alle al- forma di liquidazione dei fondi comuni di investi-
tre individuate dal primo comma dell’art. 230, né mento, contemplata dal comma 6-bis dell'articolo
consta che, in passato, l’art. 32 della legge falli- 57 del t.u.f. richiamato espressamente dall'arti-
mentare abbia generato problemi interpretativi o colo 295: in accoglimento delle condizioni poste la
applicativi. Peraltro, il richiamato principio di de- delega in materia di lca (art. 15, comma 1, lettera
lega concerne l’intero procedimento di riparto, a) non viene esercitata, sicché anche l’art. 295
mentre l’art. 230 disciplina i pagamenti in esecu- nella versione originaria è stato eliminato.
zione del riparto. - Sempre con riguardo all'ambito soggettivo di
- All'articolo 140, che disciplina le funzioni e le applicazione della liquidazione coatta ammini-
responsabilità del comitato dei creditori e dei suoi strativa, all'articolo 295, comma 1, lett. e) è oppor-
componenti, si rileva l'opportunità di sostituire il tuno inserire nell'elencazione anche le controparti
comma 6 con il seguente: "I componenti del comi- centrali, in quanto tali soggetti - analogamente ai
tato hanno diritto al rimborso delle spese, oltre depositari centrali già inclusi nell'articolo - sono
all'eventuale compenso stabilito dal Giudice Dele- sottoponibili alla liquidazione coatta amministra-
gato su istanza del Curatore o dei componenti del tiva bancaria alla luce del rimando all' articolo 79-
Comitato, nella misura non superiore al 20% bis decies del TUF da parte dell’articolo 79-sexies,
dell’onorario riconosciuto al Curatore" : la modi- comma 1, t.u.f. : in accoglimento delle condizioni
fica, che porterebbe ad aumentare l’ammontare poste la delega in materia di lca (art. 15, comma 1,
del compenso spettante al comitato dei creditori, lettera a) non viene esercitata, sicché anche l’art.
non pare in linea con l’art. 2, comma 1, lettera l) 295 nella versione originaria è stato eliminato.
della legge delega, che impone di ridurre i costi - All'articolo 295, comma 2, nella parte in cui
della procedura a vantaggio delle prospettive di prevede l’applicazione degli articoli 82-95 t.u.b. in
soddisfacimento per i creditori concorrenti. quanto compatibili, sarebbe opportuna una rifor-
- All’articolo 270 relativo all’apertura della liqui- mulazione volta a chiarire la sottoponibilità delle
dazione controllata valuti il Governo l'inserimento società fiduciarie iscritte nell'albo ex articolo 106
del principio per il quale la sentenza di liquida- t.u.b. esclusivamente all’articolo 113-ter t.u.b. : in
zione controllata delle start up innovative non accoglimento delle condizioni poste, la delega in
possa essere revocata per la sopravvenuta perdita materia di lca (art. 15, comma 1, lettera a) non
dei requisiti di cui agli art. 25 dl 179/2012 conver- viene esercitata, sicché anche l’art. 295 nella ver-
tito in l. 221/2012. La legge delega all’art 9 comma sione originaria è stato eliminato.
1, lettera m) chiede di attribuire anche ai creditori - All'articolo 295, comma 2, andrebbe poi chia-
e al pubblico ministero l'iniziativa per la conver- rita la portata del rinvio agli articoli 82-95 t.u.b.
sione in procedura liquidatoria, nei casi di frode o per le società fiduciarie diverse da quelle ricadenti
inadempimento. Ma le start up non sono assog- nell’ambito di applicazione dell’articolo 199 t.u.f.
gettabili a fallimento: la sentenza è pronunciata che sono sottoposte alla vigilanza di autorità di-
con riferimento alla situazione di fatto e di diritto verse dalla Banca d’Italia: in accoglimento delle
esistente in quel momento. L’irrilevanza di modi- condizioni poste la delega in materia di lca (art. 15,
fiche successive della situazione fattuale o giuri- comma 1, lettera a) non viene esercitata, sicché
dica consegue ai principi generali, che non con- anche l’art. 295 nella versione originaria è stato
sentono la “revoca” per fatti sopravvenuti delle eliminato.
sentenze passate in giudicato. La precisazione ri- - All'articolo 298, in materia di effetti dell’accer-
chiesta pare conseguentemente superflua. tamento giudiziario dello stato d’insolvenza, il
- All’articolo 275, recante “Esecuzione del pro- quale sancisce espressamente l’applicazione delle
gramma di liquidazione”, sarebbe opportuno so- disposizioni in materia di revocatoria fallimen-
stituire il comma 1 con il seguente “Il programma tare, con effetto dalla data del provvedimento di
di liquidazione è approvato dal giudice delegato ed accertamento dell’insolvenza (e non dal provvedi-
è eseguito dal liquidatore. Ogni sei mesi il liquida- mento di liquidazione coatta amministrativa.
tore riferisce al giudice delegato per iscritto sullo come previsto dalla vigente formulazione dell’ar-
stato dell’esecuzione” e, al comma 5, sopprimere ticolo 203 l.f.), è necessario chiarire la portata ap-
le parole “senza indugio”: l’osservazione è stata plicativa dell’innovazione rispetto alla decorrenza
accolta con riferimento all’approvazione del giu- del dies a quo del periodo sospetto (se dalla data
dice delegato, mediante modifica dell’art. 272. La del provvedimento di avvio della liquidazione

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coatta amministrativa ovvero dalla data della di- - Con riguardo alle procedure di allerta e di com-
chiarazione giudiziale di insolvenza), tenuto conto posizione assistita della crisi valuti il Governo di
che l’articolo 82 t.u.b. rinvia a tale previsione : rivedere il "sistema delle soglie" di allarme il quale
l’osservazione è stata accolta. Si rinvia al com- può comportare il rischio di incorrere in numerosi
mento sull’articolo 299. falsi positivi e/o negativi travolgendo imprese
- All'articolo 358, comma 1, lettera a), è oppor- sane ma con difficoltà transitorie ovvero imprese
tuno prevedere che possano essere chiamati a le cui difficoltà, pur essendo reali, non emergono
svolgere le funzioni di curatore, commissario giu- dai dati di bilancio: non si reputa di poter acco-
diziale e liquidatore nelle procedure di cui al co- gliere l’osservazione. Le soglie sono state indivi-
dice della crisi e dell'insolvenza, anche i consulenti duate all’esito di articolate interlocuzioni con i
del lavoro: la scelta politica del Governo è stata creditori qualificati ed utilizzando gli esiti di una
quella di recepire l’osservazione. ricerca svolta da CERVED su richiesta del Mini-
- All'articolo 384, comma 1, lettera c), dopo le pa- stero della Giustizia. Si rinvia al commento all’art.
role "dal costruttore" sarebbe opportuno inserire 15 e all’AIR da cui emerge come il rischio di c.d.
le seguenti "o dall'assicurato" : l’osservazione è falsi positivi dovrebbe essere molto contenuto.
stata accolta, come illustrato nel commento all’ar- - Sempre in relazione alle procedure di allerta e
ticolo (divenuto) 385. di composizione assistita della crisi è opportuno
- All’articolo 389, comma 2, dopo le parole “pro- prevede un termine più congruo nel caso in cui la
cedure di cui al comma 1,” occorre aggiungere le soluzione conciliativa interessi imprese multi affi-
seguenti “compresi i procedimenti di liquidazione date: il termine, non superiore a sei mesi, è impo-
coatta amministrativa,”: la modifica proposta ap- sto dall’art. 4, comma 1, lettera b) della legge de-
pare superflua, in presenza del rinvio alle proce- lega; l’osservazione dunque non può essere ac-
dure di cui al comma 1 tra le quali vi è la lca. colta.
- All’articolo 13, dopo il comma 2, è opportuno - In relazione al potenziamento delle regole di
precisare che: “2-bis. Per i soggetti di cui all’arti- governance, è opportuna una riformulazione
colo 300, comma 1, gli indici di cui al comma 1 dell'articolo 378, nella parte in cui, nel modificare
sono elaborati dall’Autorità di vigilanza ed appro- l'articolo 2477 c.c. prevede fra i requisiti che deter-
vati con decreto del Ministero dello Sviluppo eco- minano l'obbligo di nominare l'organo di con-
nomico”: la modifica è superflua poiché è già pre- trollo, anche il superamento per due esercizi con-
vista l’approvazione del MISE. Quanto alle speci- secutivi del limite di 10 dipendenti occupati in me-
ficità delle imprese soggette a lca, l’art. 13 prevede dia durante l'esercizio, in quanto tale previsione
che si debba tener conto delle specifiche caratteri- potrebbe costituire un freno per la crescita dimen-
stiche dell’impresa e dell’attività svolta. sionale delle società interessate: la modifica ri-
- Sarebbe opportuno più in generale dare attua- chiesta contrasta con l’art. 14, comma 1, lettera g)
zione alla legge delega nella parte in cui richiede della legge delega.
l'adozione di norme in tema di specializzazione dei - Infine tenuto conto della gravità delle sanzioni
giudici addetti alla materia fallimentare: la scelta penali previste per il debitore e per i componenti
politica è di non esercitare la delega. dell'organismo di composizione della crisi, di cui
- Valuti il Governo l'opportunità di integrare lo agli articoli 344 e 345, sarebbe opportuno preve-
schema recependo, nel quadro della più ampia re- dere che nell'ambito della procedura di composi-
visione delle regole di diritto internazionale pri- zione della crisi sia data adeguata notizia delle
vato in materia fallimentare, i principi della Legge possibili responsabilità anche penali, conseguenti
Modello sull'insolvenza transfrontaliera adottata alla violazione delle disposizioni che regolamen-
dalla Commissione delle Nazioni Unite per il di- tano tale procedura: i destinatari della sanzione
ritto commerciale internazionale nel 1997 la quale sono professionisti qualificati, iscritti in un albo.
detta regole di soft law per consentire il coordina- L’iscrizione presuppone anche che essi abbiano
mento transfrontaliero tra procedure aperte nei assolto specifici obblighi di formazione. Sembra
confronti di debitori insediati in più giurisdizioni dunque superflua una disposizione ad hoc, priva
: la legge delega impone di tener conto dei principi di contenuto precettivo e diretta solo a richiamare
della model law elaborati in materia di insolvenza. la loro attenzione sui doveri inerenti all’incarico.
Tuttavia, la genericità dell’espressione, conside- Non si reputa, dunque, di accogliere l’osserva-
rato anche che la model law elaborata dall’Unci- zione.
tral non prevede solo principi in materia di giuri-
sdizione e rapporti tra procedure, ma anche, ad Quanto alle Commissioni Bilancio, la V Commis-
esempio, di accesso alle procedure, si ritiene che sione della Camera dei Deputati ha espresso pa-
la delega non autorizzi a modificare le norme della rere favorevole, mentre l’omologa Commissione
legge n.218 del 1995, ma imponga soltanto, al le- del Senato non ha espresso il proprio parere nel
gislatore delegato, di scegliere, tra più soluzioni termine di legge.
possibili nell’attuazione di specifici principi di de-
lega, quella maggiormente conforme alla model
law.

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

E’ pervenuto, infine, il parere del Consiglio di gli indici di natura finanziaria debbano essere in-
Stato, reso ai sensi dell’art. 17, comma 25, lettera dividuati considerando “in particolare” e non
a) della legge 15 maggio 1997, n.127. “esclusivamente” determinati indicatori.
Al di là dei suggerimenti di drafting, che sono stati 4. Con riferimento all’art. 18, comma 3, che im-
recepiti, è utile dar conto degli ulteriori, principali, pone all’OCRI di tener conto, nelle procedure di
rilievi svolti, che vengono di seguito sintetica- allerta, dei crediti vantati dall’imprenditore nei
mente riportati, accompagnati da un breve com- confronti della P.A., se attestati da un professioni-
mento. sta indipendente, il Consiglio di Stato suggerisce
1.All’art. 1, comma 3, l’inciso “in quanto compati- «di prevedere che, in casi del genere, almeno
bili con quanto disposto dal presente codice” è quando l’attestazione provenga dal professionista
stato eliminato ed è stato così accolto il suggeri- indipendente, i crediti in questione debbano es-
mento del Consiglio di Stato. sere, in qualche modo, documentati, oltre che ‘at-
2.Con riferimento all’art. 10, si legge nel parere testati’». Il suggerimento è stato recepito, come il-
che «il secondo comma stabilisce che “Gli organi lustrato nel commento alla norma.
di cui al comma 1 (organi di gestione, controllo o 5. Con riferimento all’art. 20, comma 2, che stabi-
assistenza delle procedure disciplinate dal pre- lisce che il procedimento è regolato dagli articoli
sente codice) assegnano un domicilio digitale, da 54 e 55 in quanto compatibili il Consiglio di Stato
utilizzare esclusivamente per le comunicazioni invita il Governo, «al fine di evitare dubbi e pro-
inerenti alla procedura ...”. Al riguardo, si suggeri- blemi applicativi, valuti il legislatore delegato se
sce di chiarire cosa si intende con il termine ‘asse- eliminare tale inciso (“in quanto compatibili”) o
gnano’, e precisare le modalità e le garanzie con le stabilire quali regole si debbano seguire in caso di
quali tali organi provvedono al riguardo, creando, ‘incompatibilità’, dettando la disciplina alterna-
assegnando e comunicano ai soggetti interessati i tiva, applicabile nei casi in cui non sia possibile ri-
domicili digitali, oltre a chiarire a carico di chi ri- spettare quanto stabilito dagli articoli 54 e 55». Si
mangano le eventuali spese per la gestione del do- reputa inopportuno intervenire sulla disposizione.
micilio stesso». Si è provveduto a modificare l’art. Il rinvio agli articoli 54 e 55 riguarda esclusiva-
10, sostituendo il verbo “assegnare” con il verbo mente le norme procedurali, sicché, sul punto, la
“attivare” e chiarendo che le spese relative sono a disposizione pare sufficientemente chiara. La pre-
carico della massa. cisazione secondo la quale detto rinvio opera nei
3. Con riferimento all’art. 13, comma 3, si legge limiti della compatibilità si rende necessaria in
che «considerata la delicatezza e le ricadute di tale quanto i due articoli regolano sia le misure caute-
procedura (ai fini della presunzione della sussi- lari che quelle protettive e si applicano anche al
stenza di uno stato di crisi dell’impresa), la quale, procedimento di apertura del concordato preven-
in sostanza, consente all’impresa di evitare l’appli- tivo e di omologazione degli accordi di ristruttura-
cazione degli indici elaborati in via generale (dal zione. Le due disposizioni, tuttavia, contengono
Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed previsioni applicabili a tutti i procedimenti, altre
esperti contabili) e di configurare indici ‘persona- espressamente applicabili solo ad alcuni, sicché,
lizzati’ in rapporto alla propria specificità, si ri- nel complesso, non pare possano sorgere dubbi
chiama l’attenzione sull’esigenza prevedere che interpretativi.
tale previsione sia in linea con gli indici di natura 6. Con riferimento all’ultimo comma dell’articolo
finanziaria di cui all’art. 4, co. 1, lett. h), della legge 27 che stabilisce che “l’attuazione delle disposi-
n. 155/2017, da individuare considerando, in par- zioni di cui al presente articolo avviene nei limiti
ticolare, il rapporto tra mezzi propri e mezzi di della dotazione organica del personale ammini-
terzi, l'indice di rotazione dei crediti, l'indice di ro- strativo e di magistratura”, il Consiglio di Stato in-
tazione del magazzino e l'indice di liquidità». Si vita il legislatore delegato «ad eliminare tale di-
evidenzia che l’utilità della disposizione consiste sposizione per evitare di far sorgere il dubbio che
proprio nel consentire ad imprese che ritengano, l’applicazione pratica della normativa in esame, e
motivatamente, che gli indici elaborati per la ge- quindi l’attuazione della legge, dipenda della do-
neralità delle imprese non consentano di cogliere tazione organica degli uffici giudiziari interes-
le loro specificità, di proporne altri, ritagliati sulla sati». La disposizione è stata più opportunamente
loro struttura e sulla natura ed oggetto della loro inserita, come comma 2, nell’art. 391.
attività, sicché ove anche detti indici venissero ri- 7. Con riferimento all’art. 48, comma 5, che pre-
condotti ai medesimi criteri sarebbe la stessa ratio vede che “Il tribunale omologa gli accordi di ri-
della previsione a risultare vanificata. Peraltro, si strutturazione anche in mancanza di adesione da
osserva che la disposizione consente di adottare parte dell'amministrazione finanziaria quando l'a-
indici diversi da quelli elaborati dal Consiglio na- desione è decisiva ai fini del raggiungimento delle
zionale dei dottori commercialisti, ma ferma la percentuali di cui all'art. 57, comma 1, e 60 comma
loro idoneità a far ragionevolmente presumere 1 e quando, anche sulla base delle risultanze della
l’esistenza di uno stato di crisi, come definito relazione del professionista indipendente, la pro-
dall’art. 2, comma 1, lettera a) e che come eviden- posta di soddisfacimento della predetta ammini-
zia anche il Consiglio di Stato, la legge prevede che strazione è conveniente rispetto all'alternativa

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

liquidatoria”, il Consiglio di Stato richiama l’atten- ulteriormente precisato in questa relazione, nel
zione « sul rispetto del principio di uguaglianza, commento alla norma.
posto che si prevede di riservare ad uno dei credi- 11. Con riferimento all’art. 84, si è accolto l’invito
tori (l’amministrazione finanziaria) un tratta- a rendere le previsioni contenute nel comma 3
mento diverso da quello previsto per gli altri cre- omogenee rispetto a quelle contenute nel comma
ditori, in relazione all'adesione prevista ai fini del 2. Nel parere si legge, tuttavia, che si è «inteso li-
raggiungimento delle percentuali di cui all'art. 57, mitare l’ammissibilità del concordato in conti-
comma 1 (accordi di ristrutturazione dei debiti) e nuità ai soli casi in cui i creditori vengano soddi-
dell’art. 60 comma 1 (accordi di ristrutturazione sfatti in misura prevalente dal ricavato prodotto
agevolati)». Si tratta di previsione volta a superare dalla continuità aziendale, diretta o indiretta, ivi
ingiustificati resistenze alle soluzioni concordate, compresa la cessione del magazzino. Valuti il Go-
spesso registrate nella prassi; la diversità di trat- verno l’opportunità di riprodurre testualmente
tamento rispetto agli altri crediti si giustifica in l’indicazione della delega, che facendo riferimento
quanto si tratta di crediti della collettività ed in alla sola ipotesi, disciplinata dal legislatore dele-
quanto la disposizione, subordinando l’omologa- gante, di concordato misto con continuità azien-
zione ad una valutazione di convenienza, non ar- dale e nel contempo la liquidazione dei beni non
reca a detti crediti nessuna lesione. Semmai essa è funzionali all’esercizio dell’impresa, parrebbe
volta ad attuare il principio di buona amministra- escludere l’esistenza di spazi di operatività di ulte-
zione, concorrendo all’efficienza dell’attività di ri- riori entrate diverse dai cespiti conseguenti a ven-
scossione. dita di beni, ancorché reimmessi, in base al piano
8. Con riferimento alle osservazioni inerenti agli e proposta di concordato, nel ciclo produttivo, an-
artt. 54 e 55, si rinvia al punto p) delle osservazioni dando così a supportare la continuità aziendale».
svolte dalla Commissione Giustizia della Camera. L’osservazione non può essere condivisa. Il “ma-
9. Con riferimento agli articoli 56 e 57, i suggeri- gazzino” è costituito proprio dai beni prodotti
menti contenuti nel parere sono stati sostanzial- dall’impresa in attività, sicché correttamente il ri-
mente accolti e di ciò si dà atto nel commento sui cavato della cessione di tali beni va ascritto ai
singoli articoli. Con riferimento, invece all’art. 58, flussi derivanti dalla continuità. Quanto alla pre-
comma 2, il Consiglio di Stato ha osservato po- sunzione di prevalenza introdotta al comma 3, si
trebbe essere opportuno «circoscrivere la portata rinvia a quanto esposto in relazione all’analoga os-
dell’art. 58, comma 2, che consente di apportare servazione svolta dalla Commissione Giustizia del
modifiche sostanziali al piano anche successive Senato in riferimento a tale previsione. Si è invece
all’omologazione, con ciò eliminando il vaglio giu- provveduto alla riformulazione del comma 4, sì da
diziale sulle stesse, fermo restando quello del pro- renderlo di più agevole lettura, specificando che
fessionista indipendente, onde evitare abusi nel l’apporto di risorse esterne deve incrementare il
ricorso alle stesse». Non si condivide tale conclu- soddisfacimento dei creditori chirografari del 10%
sione, considerato che i creditori possono pro- di quanto essi potrebbero conseguire in caso di
porre opposizione al tribunale ai sensi dell’art. 48 apertura della liquidazione giudiziale.
una volta che abbiano avuto notizia delle modifi- 12. Con riferimento all’art. 87, il Consiglio di Stato
che apportate al piano concordatario dopo l’omo- rileva che la norma prevede che «il piano indichi
logazione. “le azioni risarcitorie e recuperatorie esperibili”.
10. Con riferimento all’art. 61, riguardante gli ac- Non figura più il riferimento alle azioni revocato-
cordi di ristrutturazione ad efficacia estesa e, in rie, espressamente contemplate nell’art. 172 della
particolare al comma 5, che disciplina gli accordi L.F., ancorché limitatamente a quelle esperibili
a efficacia estesa verso creditori finanziari, che nei confronti dei terzi. Ove ciò non risponda ad
rappresentino almeno la metà dell’indebitamento una precisa scelta del legislatore, della quale non
complessivo dell’imprenditore, si legge nel parere si è rinvenuta traccia nelle relazioni a corredo del
che « in tale ipotesi, che in relazione illustrativa provvedimento, si suggerisce di reinserire la rela-
viene esplicitata come aver “ribadito” la persi- tiva previsione». Si osserva che l’art. 172 della
stenza dell’istituto, non risulta tuttavia chiaro se legge fallimentare disciplina la relazione del com-
valga comunque la percentuale del 75 % di cui ai missario giudiziale. La previsione corrispondente
commi precedenti, ovvero se si tratti di una scelta è l’art. 105, comma 2, che continua a prevedere
interamente derogatoria. Eccezionalmente, peral- che, in questa sede, il commissario debba riferire
tro, in tale ipotesi viene ammessa l’applicabilità sulle azioni revocatorie esercitabili.
anche in caso di concordato liquidatorio. Valuti il 13. Quanto all’articolo 95, sono stati accolti pres-
Governo se ciò possa considerarsi compatibile con soché tutti i suggerimenti, come illustrato nel
le indicazioni della delega di “estendere” il regime commento alla norma. Si è tuttavia preferito man-
di efficacia imposta preesistente, laddove si è in- tenere il limite attualmente previsto dall’art. 95,
teso in realtà mantenerne uno comunque diversi- comma 5, secondo cui l’impresa in concordato può
ficato anche nei presupposti, senza che ne ven- partecipare alle procedure di affidamento anche
gano neppure esplicitate le ragioni in relazione il- se facente parte di un raggruppamento tempora-
lustrativa». Sul punto, si rinvia a quanto neo di imprese, purché non rivesta la qualità di

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mandataria, considerato che si tratta pur sempre Equitalia Giustizia s.p.a., in conformità a quanto
di un’impresa soggetta alla vigilanza del commis- previsto dall’articolo 2 del decreto legge 16 settem-
sario giudiziale e del tribunale e che necessita di bre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni,
autorizzazione per il compimento di una serie di dalla legge 13 novembre 2008, n. 181”. Siffatta di-
atti. Inoltre, si è accolto il suggerimento di modi- stinzione evidenzierebbe il diverso regime tra il
ficare, coordinandolo alla disciplina dell’art. 95, periodo di vigenza del conto corrente intestato alla
l’art. 110 del codice dei contratti pubblici e, di con- procedura di liquidazione ed il periodo successivo
seguenza, per ragioni di indispensabile coordina- alla chiusura della procedura ed al versamento sul
mento, l’art. 80 del medesimo codice. I contenuti “Fondo unico giustizia”». Tuttavia, si osserva che
dell’intervento, che ha comportato l’introduzione la disposizione riproduce il disposto dell’art. 34,
del nuovo art. 372 e portato il numero complessivo terzo comma, della legge fallimentare, come mo-
degli articoli di cui si compone il codice a 391, sono dificato dall'art. 1, comma 472, della legge 27 di-
illustrati nel commento alla norma. cembre 2017, n. 205, con effetto dal 1° gennaio
14. Con riferimento all’art. 109, il Consiglio di 2018 e non ha creato dubbi di carattere interpre-
Stato osserva che potrebbe essere opportuno «in- tativo.
dicare la sorte, ai fini del computo del quorum, Secondo il Consiglio di Stato, sarebbe inoltre op-
della posizione dei creditori non votanti. In rela- portuno «collocare l’ultimo inciso del comma 4
zione all’ammissibilità al voto del creditore propo- (“La disposizione acquista efficacia a decorrere dal
nente o della società da lui controllata, control- novantesimo giorno successivo alla pubblicazione
lante o sottoposta a comune controllo, nell’ipotesi nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento del re-
di avvenuto inserimento in apposita classe sponsabile dei servizi informativi automatizzati
(comma 6), si suggerisce di chiarire meglio in Re- del Ministero della giustizia, da adottarsi entro un
lazione illustrativa le ragioni della ritenuta com- anno dall’entrata in vigore del presente codice, at-
patibilità con l’obbligo di escludere dal voto e dal testante la piena funzionalità dei sistemi di tra-
computo delle maggioranze i creditori in conflitto smissione”) in apposita disposizione inserita nel
di interesse, cui fa generico riferimento l’ultima Titolo X (“Disposizioni per l’attuazione del codice
frase del comma 5 (cfr. sul punto Cass., SS.UU.,27 della crisi e dell’insolvenza, norme di coordina-
luglio 2018, n. 17816). Quanto detto anche allo mento e disciplina transitoria”), apparendo prefe-
scopo di fornire una lettura armonica di un si- ribile la collocazione in unico titolo di tutte le
stema nel quale la situazione di conflitto viene ri- norme regolanti l’entrata in vigore e la decorrenza
solta talora con l’esclusione dal voto, talaltra con dell’efficacia delle singole norme». Anche in que-
la suddivisione in classi». Quanto al primo rilievo, sto caso, si ritiene di non accogliere la proposta,
il meccanismo di voto pare essere adeguatamente apparendo l’attuale collocazione della disposi-
disciplinato, giacché la proposta è approvata se zione concorrere ad una maggiore chiarezza del
votano a favore della stessa i creditori che rappre- testo.
sentano la maggioranza dei crediti ammessi al 16. Con riferimento all’art. 211, che disciplina
voto, essendo dunque irrilevante, ai fini del quo- l’esercizio dell’impresa assoggettata a liquidazione
rum, la partecipazione o meno alle operazioni di giudiziale da parte del curatore, osserva il Consi-
voto. L’apparente distonia tra il comma 5 ed il glio di Stato che «la norma mantiene il silenzio
comma 6 si spiega perché nell’ipotesi disciplinata dell’art. 104 sul noto problema della possibilità
dal comma 6 la situazione di conflitto di interessi per l’impresa in esercizio provvisorio di conclu-
non è originaria ed inerente ai rapporti tra debi- dere ex novo ovvero di proseguire contratti pub-
tore e creditore, ma deriva dall’aver formulato una blici, disciplinati dal codice dei contratti di cui al
proposta concorrente. Si è dunque inteso non pe- vigente d. lgs. 18 aprile 2016 n.50, né la legge de-
nalizzare il creditore proponente, bilanciando tale lega contiene alcuna disposizione in proposito.
facoltà con la previsione dell’obbligatoria forma- Come già osservato, in materia dispone attual-
zione di una classe. mente l’art. 110 comma 3 del d. lgs. 50/2016, nel
15. Con riferimento alla liquidazione giudiziale, testo che, per comodità, si riporta nuovamente: “Il
sono stati accolte le proposte del Consiglio di Stato curatore del fallimento, autorizzato all'esercizio
in relazione agli articoli 121, 124, 125, 130, 139 e provvisorio, ovvero l'impresa ammessa al concor-
145, come illustrato nel commento alle singole dato con continuità aziendale, su autorizzazione
norme. Nel parere si legge, con riferimento all’art. del giudice delegato possono: a) partecipare a pro-
131, che sarebbe preferibile scindere il comma 3 cedure di affidamento di concessioni e appalti di
«in due distinte disposizioni, separate dal punto lavori, forniture e servizi ovvero essere affidatario
od eventualmente con comma aggiunto, in modo di subappalto; b) eseguire i contratti già stipulati
che risultino i seguenti periodi: “Il prelievo delle dall'impresa fallita o ammessa al concordato con
somme è eseguito su copia conforme del mandato continuità aziendale”.
di pagamento del giudice delegato.”;“Per le In proposito, la dottrina ha ritenuto non pratica-
somme non ritirate, nel periodo di intestazione bile che il curatore autorizzato all’esercizio provvi-
“Fondo unico giustizia” del conto corrente il pre- sorio possa essere ulteriormente autorizzato a
lievo delle somme è eseguito su disposizione di partecipare ad una procedura ad evidenza

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pubblica, per il carattere sostanzialmente conser- concordato fallimentare nel r.d. n.267 del 1942.
vativo e liquidatorio dell’esercizio provvisorio L’assimilazione prospettata tuttavia è in parte im-
stesso, volto a conservare il valore aziendale in vi- possibile – si osserva, a titolo d’esempio, che nel
sta della liquidazione e non ad assumere nuovi ri- concordato liquidatorio giudiziale non esiste il
schi, nonché per la precarietà dello stesso, che può commissario giudiziale- e comunque non oppor-
cessare in ogni momento. Più praticabile invece è tuna, date le profonde diversità che sussistono tra
stata considerata la prosecuzione di contratti già i due istituti, giacché l’uno –il concordato preven-
in corso, considerato da un lato che si tratta di tivo- è diretto a gestire in modo tempestivo e “ne-
svolgere una più semplice valutazione di conve- goziale” una situazione di crisi o insolvenza; l’altro
nienza economica, e dall’altro lato che un’interru- costituisce una modalità di chiusura della proce-
zione potrebbe arrecare un danno. dura di liquidazione giudiziale.
Identiche considerazioni si possono svolgere in 19. Con riferimento agli articoli 278 e 279, il pa-
termini di principio per l’esercizio dell’impresa in rere «rimette al Ministero la valutazione circa
liquidazione, anche se per esso è scomparsa la l’opportunità di una maggior coordinamento tra
qualifica di “provvisorio”; si segnala peraltro che l’applicazione dell’esdebitazione all’esito della
la problematica, con riguardo limitato al concor- procedura liquidatoria agli enti collettivi assogget-
dato in continuità, è affrontata dall’art. 95 della tati ad una procedura di liquidazione giudiziale
bozza, e pertanto si rimanda alle osservazioni re- con le disposizioni che prevedono la cancellazione
lative. Ci si limita in questa sede a suggerire l’ag- della società (cui segue l’estinzione) a seguito del
giunta all’articolo in esame di un comma 9, per cui decreto di chiusura della procedura». Tuttavia, gli
esso “non si applica ai contratti disciplinati dal co- articoli 279 e 280 consentono l’esdebitazione o nel
dice dei contratti pubblici”, rinviando quindi alla corso della liquidazione giudiziale o contestual-
disciplina speciale per essi stabilita». Il suggeri- mente alla chiusura, sicché deve escludersi che il
mento, peraltro conforme ad una delle osserva- rapporto tra la disciplina dell’esdebitazione e l’art.
zioni espresse dalla Camera, è stato in sostanza ac- 233 possa dare origine a problemi di carattere ap-
colto, attraverso l’aggiunta all’art. 211 del comma plicativo.
9, che espressamente esclude che il curatore auto- 19. Con riferimento alle disposizioni del titolo VI,
rizzato all’esercizio dell’impresa possa partecipare concernenti i gruppi di imprese, il Consiglio di
a nuove procedure di affidamento. Stato ha suggerito, con riferimento all’articolo
17. Con riferimento all’art. 213, si legge che «la 284, comma 3, «di aggiungere, dopo la parola
norma innova rispetto all’art. 104 ter anche nella “passive”, la virgola al posto del punto e di seguito
parte in cui, nel quadro di un rafforzamento dei la seguente espressione: “salvo quanto previsto
poteri dell’organo, prevede che il Giudice delegato dal successivo art. 285, comma 1”. La ratio dell’in-
autorizzi non più genericamente “gli atti con- ciso è quella di richiamare l’attenzione dei credi-
formi” al programma, ma “i singoli atti liquida- tori in ordine all’eventualità che i piani di gruppo
tori” sempre in quanto ad esso conformi. Per man- possano prevedere operazioni contrattuali e orga-
tenere la possibilità di uno svolgimento più celere nizzative, ivi inclusi i trasferimenti di risorse in-
e snello di procedure di modesta complessità, che fragruppo, necessarie per la continuità aziendale
nella pratica sono notoriamente la maggioranza, si di talune soltanto delle imprese», proposta che
suggerisce tuttavia di consentire espressamente al non può essere accolta, giacché potrebbe apparire
Giudice delegato di autorizzare gli atti “anche per una deroga alla regola posta dall’art. 3, comma 1,
categorie o tipologie”». La disposizione assicura lettera d) della legge delega che prevede, senza ec-
un più penetrante controllo da parte del giudice cezioni, che le masse attive e passive debbano ri-
delegato ed elimina i dubbi interpretativi ai quali manere distinte. Scrive, inoltre, il Consiglio di
aveva dato origine l’espressione “atti conformi”, Stato, che, all’art. 285, dopo il comma 4, si do-
sicché si ritiene di non dover accogliere il suggeri- vrebbe «creare un comma 5 per inserirvi l’ultimo
mento. capoverso del comma 4: “Il tribunale omologa il
18. Il parere del Consiglio di Stato contiene anche concordato se esclude la sussistenza di un pregiu-
numerosi suggerimenti concernenti la disciplina dizio in considerazione dei vantaggi compensativi
del concordato nella liquidazione giudiziale, che derivanti alle singole società dal piano di gruppo”.
rappresenta l’istituto corrispondente all’attuale In questo modo si avrebbe simmetria espositiva
concordato fallimentare, tesi, in prevalenza, ad rispetto ai precedenti commi 2 e 3, dove le conte-
uniformarne la disciplina a quella del concordato stazioni e l’omologazione sono disciplinate in
preventivo. In effetti, l’articolato, anche in consi- modo separato per i creditori, quindi sembrerebbe
derazione dei limiti posti dalla legge delega, che, opportuno che così fosse anche per i soci». Così
all’art. 7, comma 10, lettera d), prevede unica- facendo, però, verrebbe meno, quale termine di
mente che debbano essere incentivate le proposte paragone, il riferimento a ciò che il singolo credi-
da parte di creditori e di terzi e del debitore, ove tore potrebbe conseguire dalla liquidazione giudi-
questi apporti risorse che incrementino in modo ziale della società sua debitrice, il che non pare
apprezzabile l’attivo, costituisce, in sostanza, la coerente con la regola richiamata, che impone di
mera riscrittura delle norme che disciplinano il mantenere fermo il principio dell’autonomia delle

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

masse. Si ritiene, dunque, di non accogliere la pro- carattere penale”. E’ quindi opportuno che su que-
posta. Le modifiche proposte relativamente agli ste specifiche ragioni e sull’oggetto e funzione
articoli 287 e 289 non sono di carattere mera- della confisca nei confronti degli enti, sia appro-
mente lessicale e, ove accolte, potrebbero determi- fondita la riflessione per non indurre perplessità
nare problemi di coordinamento con la disciplina circa il rispetto della legge delega. Aver fatto coin-
complessiva del titolo VI. cidere le “ragioni di preminente tutela di interessi
20. Con riferimento alla disciplina penale, il Con- di carattere penale”, id est i motivi della deroga al
siglio di Stato, si occupa anche della disciplina principio base, con quelle che presiedono all’ap-
sulla responsabilità amministrativa delle persone plicazione dell’opposto principio in materia di se-
giuridiche, delle società e delle associazioni anche questri legati alla responsabilità delle persone fisi-
prive di personalità giuridica, di cui al decreto le- che, è operazione che rischia di confondere i piani
gislativo 8 giugno 2001, n. 231. Premette che il e dare consistenza ai già profilati dubbi di costitu-
comma 2 dell’art. 13 della legge delega «fissa quale zionalità». Le considerazioni esposte in relazione
principio direttivo quella del “rispetto del princi- alle osservazioni, di segno opposto, espresse dalla
pio di prevalenza del regime concorsuale, salvo Commissione Giustizia della Camera, riportate
che ricorrano ragioni di preminente tutela di inte- sotto la lettera a), inducono a confermare la scelta
ressi di carattere penale”, ictu oculi antitetico ri- già attuata e dunque a non dare seguito alla solle-
spetto a quello dettato per le misure cautelari reali citazione del Consiglio di Stato.
legate alla responsabilità penale delle persone fi- 20. Con riferimento all’art. 351, il Consiglio di
siche, come visto basato sulla prevalenza del se- Stato espone che la norma «individua i parametri
questro sulla procedura concorsuale» e segnala per la fissazione degli importi spettanti all’OCRI e
come problematica la scelta di non esercitare la la suddivisione di essi tra ufficio del referente e
delega sul punto. componenti del collegio degli esperti, distin-
«In quest’ultima infatti si fa un netto e inequivoco guendo in relazione al grado di avanzamento rag-
riferimento al principio di prevalenza della proce- giunto della procedura (mancata comparizione
dura concorsuale, che dovrebbe tradursi in una re- del debitore; sola audizione del debitore; svolgi-
gola simile quella dettata dagli artt. 318 e 319 per mento della composizione assistita). Per la terza
i sequestri cautelari e conservativi, secondo la ipotesi vengono richiamati i compensi ed i rim-
quale, in sintesi, in pendenza della procedura di li- borsi previsti dagli artt. 14, 15 e 16 del d.m.
quidazione giudiziale non dovrebbe potersi di- 202/2014 (in tema di organismi di composizione
sporre sequestro. L’aver affermato o perpetuato, della crisi da sovraindebitamento, attuativo
nella specie, un principio opposto potrebbe ri- dell’art. 15 della legge 3/2012) “in quanto compa-
schiare di essere considerato come una violazione tibili”. Appare opportuno, stante il carattere di
delle legge delega più che una mancata attuazione. principio della disposizione, analogicamente va-
E’ pur vero che la ratio che presiede al diverso te- lido anche per l’OCRI, che venga richiamato anche
nore del comma 2 dell’art. 13 della legge delega, l’art. 17, comma 1, del suddetto d.m., che dispone
rispetto a quanto previsto nel comma 1 non è del l’unicità del compenso in caso di successione
tutto perspicua. Essa potrebbe a ben vedere risie- nell’incarico di più organismi». Non si condivide
dere nel fatto che la confisca prevista dall’art. 19 l’osservazione. Mentre in uno stesso circondario
del d.lgs. n.231 del 2001 (cui il sequestro previsto possono essere costituiti più OCC ed è il debitore
dall’art. 53 cit. è strumentale) sia una vera e pro- a scegliere di quale organismo avvalersi, sicché è
pria sanzione principale, obbligatoria ed auto- possibile la successione di più organismi nell’ese-
noma (sul punto si veda SSUU 11170/2015) frutto cuzione del mandato, non è così per l’OCRI che è
della specialità di un sistema punitivo che supera costituito per legge presso ciascuna camera di
il principio societas deliquere et puniri non potest, commercio ed è competente inderogabilmente per
per la quale rileva, giusto quanto affermato dalle le procedure di allerta che riguardano debitori
SSUU cit., l’art.27 del d.lgs 231/2001. Ai sensi di aventi sede legale nell’ambito territoriale delle ca-
tale ultima disposizione “I crediti dello Stato deri- mere di commercio.
vanti degli illeciti amministrativi dell'ente relativi 21. Con riferimento all’art. 353, che prevede l’isti-
a reati hanno privilegio secondo le disposizioni del tuzione di un osservatorio permanente sull’effi-
codice di procedura penale sui crediti dipendenti cienza delle misure di allerta delle procedure di
da reato. A tale fine, la sanzione pecuniaria si in- composizione assistita della crisi d’impresa, il
tende equiparata alla pena pecuniaria”. Dunque Consiglio di Stato ha suggerito di evitare la formu-
“privilegio” e non prevalenza con stralcio dalla lazione ottativa (“può istituire”), giacché «non
massa attiva come invece previsto per la confisca pare che, nel caso, la soluzione da adottare sia
di cui all’art.321 comma 2 c.p.p.. quella della facoltatività della istituzione, anche in
Ad ogni modo, la legge delega fa espresso riferi- considerazione dell’importanza che l’organo as-
mento alla “prevalenza della procedura concor- sume nel codice, visto che gli artt. 354 e 355 danno
suale”, e in funzione derogatoria rispetto al prin- per scontato che l’osservatorio esista e fornisca le
cipio di prevalenza della procedura concorsuale, indicazioni all’adeguamento dei parametri di cui
alle “ragioni di preminente tutela di interessi di all’art. 15, ed all’elaborazione della relazione al

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Parlamento), e che non vi sono previsioni per re- incertezza derivante, poi, dalla abrogazione così
perire altrimenti tutti i dati necessari». L’osserva- determinata anche delle norme penali contenute
zione è stata condivisa e recepita. nelle leggi abrogate, è fugata dal principio di con-
22. Con riferimento all’art. 354, l’osservazione è tinuità nelle fattispecie criminose esplicitamente,
condivisa ed è stata accolta. e correttamente, richiamato nella relazione illu-
23. Con riferimento all’art. 357, il Consiglio di strativa e di cui è puntuale declinazione il comma
Stato osserva che la norma demanda ad un rego- 3 dell’art. 389, classica ipotesi di abrogatio sine
lamento ministeriale, ai sensi dell’art. 17, comma abolitio (si vedano, su questioni analoghe, le sen-
3, della legge 400/1988, la disciplina del funzio- tenze delle SSUU n. 19601/2008 e 25887/2003).
namento dell’albo di cui all’art. 356. Si legge nel A tutto concedere, al fine di sgombrare il campo
parere che «la elencazione dei contenuti del rego- da ogni residuo dubbio in materia penale, po-
lamento organizzativo, limitata alle modalità di trebbe farsi espresso riferimento, nella disposi-
iscrizione, sospensione e cancellazione dall’albo e zione abrogatrice delle due leggi, alla “salvezza de-
di esercizio del potere ministeriale di vigilanza, gli effetti di cui al comma 3 dell’art. 389”».
non contempla le (altre) modalità organizzative Come spiegato sopra, in ragione della mancanza
che possono presumersi necessarie per l’attiva- di ogni delega per la riforma dei reati fallimentari,
zione ed il funzionamento di uno strumento nuovo e sull’assunto che debba restare “ferma la conti-
(dotazione di personale, sede e incardinamento nuità delle fattispecie criminose” (art.2 legge
nella struttura burocratica, imputazione organica n.155 del 2017) - nonostante la nominale sostitu-
del potere di vigilanza, etc.). La formulazione do- zione dei termini fallimento e fallito con liquida-
vrebbe quindi essere opportunamente integrata in zione giudiziale e imprenditore in liquidazione
tal senso, o quanto meno resa non tassativa (“sono giudiziale - il decreto è volto a stabilire che al mo-
stabilite, in particolare: ...”). Tenuto conto della mento dell’entrata in vigore del codice della crisi e
clausola di invarianza finanziaria di cui all’art. dell’insolvenza, per i fatti di bancarotta commessi
390, fermo restando che è prevista la correspon- antecedentemente e tutte le volte che vengano in
sione di un contributo, occorre precisare chi e essere condotte collegate alle procedure concor-
come farà fronte, in prima applicazione, ai relativi suali per le quali è stabilita la perdurante applica-
costi. Per le stesse ragioni, sembra altresì oppor- zione della disciplina del r.d. n. 267 del 1942, ai
tuno che al comma 2 venga introdotta la precisa- sensi della disposizione transitoria di cui all’art.
zione che la determinazione, tenuto conto delle 390 (già 389), commi 1 e 2, si dovrà far riferi-
spese necessarie per il funzionamento dell’albo, mento agli illeciti penali contenuti nella legge fal-
dell’importo del contributo di iscrizione realizzi limentare (art.216 e ss. l.f.).
l’equilibrio finanziario della gestione dell’albo I commi 1 e 2 dell’art. 390 realizzano, in questa
stesso». L’osservazione viene accolta nella misura prospettiva, quel principio della ultrattività «di
in cui consente una possibile, ulteriore declina- cui il legislatore delegato ha fatto, in questo caso,
zione del contenuto del regolamento attuativo. buono e opportuno uso» come rilevato dallo
Quanto alle spese sostenute in una prima fase stesso Consiglio di Stato.
dall’amministrazione, è espressamente previsto In relazione, tuttavia, alla materia penale va ga-
che l’ammontare del contributo a carico degli rantita anche con riguardo alle procedure concor-
iscritti tenga conto delle spese già sostenute per la suali da definirsi secondo la legge fallimentare (ad
realizzazione dell’albo. esempio, procedure di fallimento pendenti alla
24. Infine, con riguardo alla successione di disci- data di entrata in vigore del decreto legislativo)
pline, il Consiglio di Stato suggerisce l’abroga- adeguata tutela, cosicché le disposizioni penali
zione sic et simpliciter della legge fallimentare e di della legge fallimentare rimangono applicabili e
quella sul c.d. sovraindebitamento, salva la disci- non sono pertanto espressamente abrogate nei li-
plina transitoria, osservando in proposito: «ri- miti di quanto disposto dalla disciplina transito-
guardo alla giustificazione della limitata previ- ria.
sione abrogativa, esposta nella relazione illustra- Si è cioè inteso perseguire, come già osservato in
tiva, va infatti precisato che l’effetto abrogativo – dottrina, la coesistenza di una «duplice normativa
per il quale, salvo diversa previsione, una norma penale nel settore della crisi d’impresa e dell’insol-
non è più applicabile ai comportamenti e agli atti venza (nuovo codice della crisi/legge fallimen-
successivi, restando applicabile a quelli adottati in tare); “doppio binario” che opererà fino al mo-
precedenza – non è assorbito o surrogato dall’esi- mento in cui troverà applicazione la disciplina pe-
stenza di una disciplina transitoria, nel caso det- nalistica della legge fallimentare in relazione a di-
tata dall’art. 389, secondo la quale alle procedure chiarazioni di fallimento anteriori all’entrata in vi-
pendenti o che conseguiranno ad atti di iniziativa gore del nuovo codice o le cui procedure siano
antecedenti all’entrata in vigore del codice conti- pendenti alla medesima data. Le disposizioni pe-
nua ad applicarsi la disciplina previgente (seppur nali della legge fallimentare del ’42 sono destinate
abrogata)». Con specifico riguardo agli effetti così ad esaurire la loro efficacia nel tempo, quando
dell’abrogazione in materia penale, il medesimo saranno chiuse in via definitiva le relative proce-
consesso ha osservato: «Qualunque dubbio o dure secondo la previgente normativa».

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Non si intende tacere il dato che il legislatore non assoggettare ai procedimenti di accertamento
possa imporre esiti intertemporali mediante la dello stato di crisi o insolvenza ogni categoria di
formula secondo cui resta ferma “la continuità debitore, persona fisica o giuridica, ente collettivo,
delle fattispecie criminose”, a fronte dell’avvenuta consumatore, professionista o imprenditore eser-
riformulazione delle fattispecie, che in campo pe- cente un’attività commerciale, agricola o artigia-
nale non si risolve mai in un’operazione neutra; si nale, con esclusione dei soli enti pubblici;
vuole, tuttavia, minimizzare ogni rischio interpre- recepire, ai fini della disciplina della competenza
tativo circa un intento di abolizione, derivante territoriale, la nozione definita dall’ordinamento
dall’attività di riscrittura imposta dal citato art.2 dell’Unione europea di «centro degli interessi
della legge di delega. principale del debitore»;
In particolare si tratta di guidare l’interprete nel dare priorità di trattazione alle proposte che com-
senso che le norme incriminatrici della legge falli- portino il superamento della crisi assicurando la
mentare continuano ad applicarsi anche dopo continuità aziendale, anche tramite un diverso im-
l’entrata in vigore del codice e che esse trovano i prenditore;
loro presupposti civilistici nel complesso norma- uniformare e semplificare, in raccordo con le di-
tivo recato dal regio decreto del 1942, applicabile sposizioni sul processo civile telematico, la disci-
ratione temporis alle procedure anteriori o pen- plina dei diversi riti speciali previsti dalle disposi-
denti all’atto dell’entrata in vigore del nuovo co- zioni in materia concorsuale;
dice. prevedere che la notificazione nei confronti del de-
25. Sempre con riferimento all’art. 390 (già 389), bitore degli atti delle procedure concorsuali e
nella parte in cui collega l’applicabilità della nuova dell’atto che dà inizio al procedimento di accerta-
disciplina all’esistenza, alla data di entrata in vi- mento dello stato di crisi abbia luogo obbligatoria-
gore, del deposito dell’atto di iniziativa destinato a mente all’indirizzo del servizio elettronico di reca-
sfociare nelle procedure di allerta e composizione pito certificato qualificato o di posta elettronica
della crisi o nelle procedure di regolazione della certificata del debitore risultante dal registro delle
crisi e dell’insolvenza, il Consiglio di Stato osserva imprese ovvero dall’indice nazionale degli indi-
che la «formulazione della disposizione non è li- rizzi di posta elettronica certificata delle imprese e
neare, in quanto il comma 2 non aggiunge altro a dei professionisti;
quello che già discende dal comma 1 (se vi è stato ridurre la durata e i costi delle procedure concor-
deposito della domanda, la procedura è pendente, suali;
e le procedure che seguono ai ricorsi consistono riformulare le disposizioni che hanno originato
appunto nella definizione dei ricorsi stessi, già contrasti interpretativi;
considerata dal comma 1)». In realtà, non si tratta istituire presso il Ministero della giustizia un albo
di esito scontato, giacché la procedura concor- dei soggetti destinati a svolgere, su incarico del tri-
suale si apre con la pronuncia della relativa sen- bunale, funzioni di gestione o di controllo nell’am-
tenza. Potrebbe dunque sorgere il dubbio che, ove bito delle procedure concorsuali, con indicazione
la sentenza sia stata pronunciata dopo l’entrata in dei requisiti di professionalità, indipendenza ed
vigore del codice, la relativa procedura sia comun- esperienza necessari per l’iscrizione;
que soggetta alla nuova disciplina (sul punto, si armonizzare le procedure di gestione della crisi e
veda Cass. n. 5294/2009). Non si è ritenuto, dun- dell’insolvenza dl datore di lavoro con le forme di
que, di accogliere il suggerimento. tutela dell’occupazione e del reddito dei lavora-
26. Con riferimento all’art. 374 (già 373), la norma tori.
è stata riformulata, al fine di evitare incertezze in-
terpretative. Procedura di allerta e di composizione
assistita della crisi
Parte prima. Titolo II. Capi I, II, III e IV.
Principi generali contenuti nella legge de- Tra i principali obiettivi della raccomandazione n.
lega (art. 2 legge 19 ottobre 2017, n. 155) 2014/135/UE vi è quello di “consentire alle im-
La riforma organica della disciplina delle proce- prese sane in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi
dure concorsuali si è attenuta ai seguenti principi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e pro-
generali, imposti dalla legge delega: seguire l’attività”.
sostituire il termine «fallimento» con l’espres- La necessità dell'ingresso anticipato in procedura
sione «liquidazione giudiziale»; dell'imprenditore in crisi è principio riconosciuto
introdurre una definizione dello stato di crisi, in- da tutti gli ordinamenti e fa parte dei principi ela-
tesa come probabilità di futura insolvenza, anche borati dall'UNCITRAL e dalla Banca Mondiale per
tenendo conto delle elaborazioni della scienza la corretta gestione della crisi d'impresa.
aziendalistica, mantenendo l’attuale nozione di L’importanza di questo obiettivo è molto evidente
insolvenza; poiché le possibilità di salvaguardare i valori di
adottare un unico modello processuale per l’accer- un’impresa in difficoltà sono direttamente pro-
tamento dello stato di crisi o di insolvenza del de- porzionali alla tempestività dell’intervento risana-
bitore e con caratteristiche di particolare celerità; tore, mentre il ritardo nel percepire i segnali di

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

una crisi fa sì che, nella maggior parte dei casi, revisione, se si tratta di impresa gestita in forma
questa degeneri in vera e propria insolvenza sino societaria.
a divenire irreversibile. Anche le caratteristiche salienti delle procedure di
Recenti studi hanno evidenziato l’incapacità delle allerta e composizione assistita della crisi sono
imprese italiane, per lo più medie o piccole im- state concepite in modo da incoraggiare l’impren-
prese, di promuovere autonomamente processi di ditore ad avvalersene.
ristrutturazione precoce, per una serie di fattori Si è, quindi, previsto che siano contrassegnate da
che ne riducono la competitività (sottodimensio- confidenzialità e si è preferito collocarle al di fuori
namento, capitalismo familiare, personalismo au- del tribunale, per evitare il rischio che l’intervento
toreferenziale dell’imprenditore, debolezza degli del giudice possa essere percepito dal medesimo
assetti di corporate governance, carenze nei si- imprenditore o dai terzi quasi come l’anticamera
stemi operativi, assenza di monitoraggio e di pia- di una successiva procedura concorsuale d’insol-
nificazione, anche a breve termine). venza.
Allo scopo di scongiurare la progressiva disper- Le procedure in esame non si applicano alle so-
sione del valore aziendale e per giungere a «mas- cietà quotate in borsa o in altro mercato regola-
simizzarne il valore totale per creditori, dipen- mentato e alle grandi imprese come definite dalla
denti, proprietari e per l’economia in generale», normativa dell’Unione europea, coerentemente
come prevede l’obiettivo principale posto nella con la previsione contenuta nell’art. 4, comma 1,
raccomandazione 2014/135/UE, (1° conside- lettera a) della legge delega
rando) è stata introdotta una fase preventiva di E’ prevista la possibilità per l’imprenditore di ot-
«allerta», volta ad anticipare l’emersione della tenere, in questa fase e rivolgendosi al tribunale,
crisi intesa come strumento di sostegno, diretto in misure protettive, volte ad impedire o paralizzare
prima battuta ad una rapida analisi delle cause del eventuali aggressioni del patrimonio del debitore
malessere economico e finanziario dell’impresa, e (o comunque dei beni facenti parte dell’impresa)
destinato a risolversi all’occorrenza in un vero e da parte dei creditori nel periodo di tempo occor-
proprio servizio di composizione assistita della rente all’espletamento della procedura ed
crisi, funzionale ai negoziati per il raggiungimento all’eventuale raggiungimento di accordi negoziali
dell’accordo con i creditori o, eventualmente, an- con i creditori medesimi.
che solo con alcuni di essi (ad esempio quelli meno
conflittuali, o più strategici). Procedimento di accertamento giudiziale
Con le misure di allerta si mira a creare un luogo della crisi e dell’insolvenza
d’incontro tra le contrapposte, ma non necessaria- In difetto di soluzioni stragiudiziali, o perché non
mente divergenti, esigenze, del debitore e dei suoi attivate o perché non concluse positivamente, la
creditori, secondo una logica di mediazione e com- crisi o l’insolvenza sono destinate necessaria-
posizione, non improvvisata e solitaria, bensì as- mente a trovare sbocco in ambito giudiziario.
sistita da organismi professionalmente dedicati E’ stato previsto un procedimento «unitario» di
alla ricerca di una soluzione negoziata, con tutti i accertamento giudiziale della crisi e dell’insol-
riflessi positivi che ne possono indirettamente de- venza, che costituisce, in via generale, una sorta di
rivare, anche in termini deflattivi del contenzioso contenitore processuale uniforme delle iniziative
civile e commerciale. di carattere giudiziale fondate sulla prospetta-
E’ stata prevista già dalla legge delega l’istituzione, zione della crisi o dell’insolvenza, fatte salve le di-
presso ciascuna camera di commercio, industria, sposizioni speciali riguardanti l’una o l’altra di tali
artigianato e agricoltura, di un apposito organi- situazioni.
smo che assista il debitore nella procedura di com- Una volta individuata un’unica sede procedimen-
posizione assistita della crisi e la nomina di un col- tale, globalmente destinata all’esame delle situa-
legio di tre esperti. zioni di crisi o insolvenza, attraverso strumenti di
La prospettiva di successo di una tale procedura regolazione conservativa o liquidatoria, è stato di-
dipende in gran parte dalla propensione degli im- sposto che in essa confluiscano tutte le domande
prenditori ad avvalersene tempestivamente. Per- ed istanze, anche contrapposte, di creditori, pub-
ciò è stato configurato un sistema di incentivi (sia blico ministero e debitore, in vista dell’adozione o
di natura patrimoniale, incidenti sulla composi- dell’omologazione, da parte dell’organo giurisdi-
zione del debito, sia di responsabilità personale), zionale competente, della soluzione più appro-
per chi vi ricorra, e di disincentivi per chi invece priata alle situazioni di crisi o insolvenza accer-
non vi ricorra pur quando ne sussistano le condi- tate, nel pieno rispetto del principio del contrad-
zioni, fermo l’obbligo di segnalare i più significa- dittorio su tutte le istanze avanzate.
tivi indizi di difficoltà finanziaria ad opera dei Siffatta impostazione agevola la risoluzione dei
principali creditori istituzionali (l’Agenzia delle problemi di coordinamento tra le molteplici pro-
entrate, l’INPS e gli agenti della riscossione delle cedure concorsuali attualmente in essere (fase
imposte) o ad opera degli organi di controllo so- prefallimentare, concordato preventivo, accordi di
cietari, del revisore contabile o delle società di ristrutturazione dei debiti, dichiarazione di insol-
venza degli imprenditori commerciali soggetti alla

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

liquidazione coatta amministrativa, accordi e li- In coerenza con quanto accade per il concordato
quidazioni dell’imprenditore non assoggettabile a preventivo, si è previsto che, in caso di società con
fallimento nonché del debitore civile, accordi, soci illimitatamente responsabili, gli effetti degli
piani e liquidazione del consumatore), con parti- accordi si estendano anche a detti soci.
colare riferimento alla frequente sovrapposizione
che si verifica, nel sistema vigente, tra procedura La procedura di sovraindebitamento
di concordato preventivo e procedimento per la La revisione della disciplina della composizione
dichiarazione di fallimento. delle crisi da sovraindebitamento, quale attual-
La linea seguita dal legislatore, in coerenza con i mente prevista dalla legge 27 gennaio 2012, n. 3,
principi affermati nella raccomandazione si rende necessaria per un duplice ordine di mo-
2014/135/UE e nel regolamento delegato UE tivi.
2016/451, è segnata dalla prevalenza degli stru- Anzitutto perché occorre armonizzarla con le mo-
menti negoziali di risoluzione della crisi d'impresa difiche che s’intendono apportare alle procedure
e di ristrutturazione rispetto a quelli meramente di regolamentazione dell’insolvenza e della crisi di
disgregatori. impresa, nell’ottica, già ripetutamente richiamata,
L’unicità della procedura si accompagna all’esi- di una rivisitazione sistematica della complessiva
genza che le diverse forme di soluzione negoziale disciplina, attualmente frammentaria e disorga-
della crisi offrano analoghe opportunità al debi- nica, che regola il fenomeno dell’insolvenza. An-
tore di evitare aggressioni del proprio patrimonio che la regolazione del sovraindebitamento do-
(o comunque dei beni facenti parte dell’impresa) vrebbe perciò rispondere a criteri generali il più
che rischino di vanificare ogni possibilità di supe- possibile comuni alle altre procedure liquidatorie
ramento della crisi nel tempo occorrente per met- e conservative; ed è quindi necessario che essa fac-
tere a punto la soluzione più adatta. cia riferimento, come tutte le altre, ad un nucleo
Il percorso protettivo delineato è sostanzialmente essenziale e comune di regole generali, da cui dif-
identico per i diversi istituti, operante su richiesta ferenziarsi solo per gli aspetti che richiedono un
al giudice e con identiche soluzioni quanto all’am- indispensabile adattamento alle peculiarità della
bito oggettivo del divieto, alle conseguenze della fattispecie; la scelta di predisporre un unico testo
violazione ed alla durata della protezione. normativo, contenente tutte le discipline regola-
tive della crisi e dell’insolvenza, richiede anche qui
Piani attestati di risanamento ed accordi un’inevitabile opera di coordinamento.
di ristrutturazione In secondo luogo, la necessità d’intervenire sul
Parte prima. Titolo IV. Capo I. Sezione I corpo normativo attuale deriva dalla quasi totale
e sezione II. disapplicazione dell’istituto, che in Italia – a diffe-
Nella fase stragiudiziale si collocano gli istituti dei renza che in altri paesi europei ed extraeuropei –
piani attestati di risanamento e degli accordi di ri- non sembra ancora avere incontrato il favore degli
strutturazione dei debiti, già presenti nella nor- operatori e dei soggetti destinatari, così fallendo il
mativa vigente, che la riforma va a modificare ed suo obiettivo di concorrere, attraverso l’esdebita-
integrare. Si tratta di istituti recenti, ma già ormai zione, alla ripresa dell’economia.
ben radicati nel panorama del diritto della crisi Data per presupposta l’esigenza di armonizza-
d’impresa, che necessitano sicuramente di una ri- zione con le altre discipline dell’insolvenza, il
vitalizzazione, perché se ne possa apprezzare in primo obiettivo che ci si è proposti è quindi quello
maniera più evidente il proficuo utilizzo nella di semplificare l’attuale testo normativo, per molti
prassi. aspetti troppo complicato e farraginoso, facendo
Ciò dicasi, in particolare, per gli accordi di ristrut- sì che la procedura di composizione delle crisi da
turazione, il ricorso ai quali è divenuto più fre- sovraindebitamento risulti più agile e rapida, non-
quente solo negli ultimi anni e che comunque si è ché meglio comprensibile per gli operatori nelle
voluto ulteriormente incentivare. Allo scopo di sue linee essenziali.
renderli più duttili e meglio fruibili sono state pre- Infine, si è ritenuto di conferire maggior peso al
viste agevolazioni al momento dell’accesso sia at- fenomeno esdebitatorio, che rappresenta il vero
traverso la previsione dei c.d. accordi agevolati, sia obiettivo perseguito dal soggetto destinatario
attraverso la previsione della possibilità di esten- della normativa, al fine di consentirgli nuove op-
derne l’efficacia anche a creditori non aderenti ap- portunità nel mondo del lavoro, liberandolo da un
partenenti a categorie omogenee (anche diverse peso che rischia di divenire insostenibile e di pre-
da quella dei creditori finanziari) – fermo ovvia- cludergli ogni prospettiva futura.
mente il loro diritto di opporsi all’omologazione– In linea con i criteri stabiliti dalla legge delega, si
se l’accordo medesimo venga raggiunto con credi- è deciso di non esigere per l’ammissione alle pro-
tori che rappresentano una rilevante percentuale cedure di sovraindebitamento requisiti soggettivi
(il 75%) del totale dei crediti appartenenti alla me- troppo stringenti, tenuto conto, da un lato,
desima categoria e se l’accordo preveda (e dunque dell’eterogeneità qualitativa dei soggetti destina-
consenta) la prosecuzione dell’esercizio dell’atti- tari (spesso privi di livelli culturali idonei per ren-
vità imprenditoriale. dersi conto del loro progressivo

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

sovraindebitamento), dall’altro dell’oggettiva dif- insolvenza non del tutto irreversibile. Nell’ultimo
ficoltà di individuare rigorosi criteri di meritevo- decennio il legislatore si è perciò indirizzato a fa-
lezza sicuramente verificabili in rapporto vorire, nei limiti del possibile, il ricorso all’istituto
all’estrema varietà delle situazioni di vita che pos- concordatario, e nulla induce ora a sovvertire tale
sono determinare situazioni individuali di grave linea di condotta, pur con i contemperamenti che
indebitamento, senza rischiare di generare un l’esperienza ha già mostrato essere necessari per
contenzioso dalle proporzioni difficilmente preve- evitare possibili abusi in danno dei creditori.
dibili o senza, altrimenti, finire per restringere a La maggiore flessibilità che le riforme dell’ultimo
tal punto la portata dell’istituto da frustrare so- decennio hanno assicurato all’istituto del concor-
stanzialmente le finalità di politica economica ad dato preventivo è certamente alla base del note-
esso sottese: consistenti, come già accennato, non vole incremento fatto registrare nel numero delle
tanto in una forma di premialità soggettiva quanto domande di ammissione a tale procedura. In molti
piuttosto nel consentire una nuova opportunità a casi, tuttavia, le proposte concordatarie hanno
soggetti schiacciati dal peso di un debito divenuto continuato ad assumere il tradizionale contenuto
insopportabile. della cessione dei beni, che raramente rappre-
In tale ottica, si è quindi optato per l’inserimento senta per i creditori una soluzione davvero più
di requisiti negativi, ostativi ai benefici di legge, vantaggiosa rispetto alla liquidazione fallimen-
individuati nella mala fede o nel compimento di tare, e che neppure, ovviamente, salvaguarda in
atti di frode (la mala fede tendenzialmente rile- modo più efficace l’eventuale valore residuo
vante nel momento della contrazione del debito, la dell’impresa. Il favore per l’istituto concordatario
frode normalmente operante nelle fasi precedenti si giustifica, invece, principalmente quando esso
o successive all’ammissione alla procedura). Al valga a garantire la continuità aziendale e, per suo
fine di contemperare l’ampiezza dei requisiti sog- tramite, ricorrendone i presupposti, riesca altresì
gettivi di meritevolezza, si è ipotizzato però un li- ad assicurare nel tempo una migliore soddisfa-
mite temporale per la reiterazione della richiesta zione dei creditori.
di esdebitazione (cinque anni) ed un limite mas- Muovendo da tale empirica constatazione, si è ri-
simo alle richieste (in numero di due tre, salvo che tenuto di incentivare il ricorso al concordato in
la precedente procedura non abbia apportato al- continuità: quando cioè, vertendo l’impresa in si-
cuna utilità ai creditori, nel qual caso l’effetto tuazione di crisi o anche di insolvenza, la proposta
esdebitatorio non è più conseguibile). preveda il superamento di tale situazione me-
Tenendo conto dell’importanza che tuttora riveste diante la prosecuzione (diretta o indiretta) dell’at-
l’istituto della famiglia e del fatto che le presone si tività aziendale, sulla base di un adeguato piano
indebitano spesso per sostenere l’attività di propri che consenta, al tempo stesso, di salvaguardare il
congiunti, è parsa opportuna la previsione di valore dell’impresa e, tendenzialmente, i livelli oc-
norme specifiche per la regolamentazione delle cupazionali, con il soddisfacimento dei creditori.
crisi della famiglia, attraverso la possibilità di pre- La proposta liquidatoria è ammessa solo se essa si
sentazione di un unico piano congiunto ovvero avvalga di risorse poste a disposizione da terzi
mediante la trattazione unitaria delle procedure (c.d. nuova finanza) che aumentino in modo signi-
attivate da più membri dello stesso nucleo fami- ficativo le prospettive di soddisfacimento per i cre-
liare. ditori. Solo a questa condizione, infatti, il concor-
Infine, poiché alla determinazione di una situa- dato, che rappresenta indubbiamente un vantag-
zione di sovraindebitamento del consumatore gio per l’imprenditore –il quale mantiene l’ammi-
concorre spesso il creditore, mediante la viola- nistrazione dei propri beni ed è esposto a rischi
zione di specifiche regole di condotta, si è previsto più limitati sotto il profilo della responsabilità pe-
di responsabilizzare il soggetto concedente il cre- nale- diviene conveniente anche per i creditori, i
dito attraverso la predisposizione di sanzioni prin- quali otterrebbero altrimenti dal concordato addi-
cipalmente di tipo processuale (limitando, in par- rittura meno di quanto potrebbero conseguire
ticolare, le sue facoltà di opposizione). dalla liquidazione giudiziale, attesi i maggiori co-
Alla procedura di sovraindebitamento è assogget- sti che la procedura di concordato comporta.
tato, confermando l’impianto vigente, l’imprendi- Quanto allo svolgimento della procedura, senza
tore agricolo. stravolgere in modo superiore al necessario l’at-
tuale disciplina, sono state introdotte alcune mi-
Il concordato preventivo sure di semplificazione, dirette a rendere il proce-
Parte prima. Titolo IV. Capo III. dimento più snello e più celere. Ad esempio, è
E’ ormai opinione condivisa, tra gli studiosi e gli stata eliminata l’adunanza dei creditori e si è pre-
operatori del settore, quella che ravvisa in mecca- visto che, nel caso in cui la proposta di concordato
nismi di tipo negoziale – primo tra tutti il concor- preveda la necessità di porre in essere operazioni
dato preventivo – gli strumenti più efficaci, se cor- societarie, quali sono le fusioni, le scissioni, le tra-
rettamente adoperati, per risolvere positivamente sformazioni, l’eventuale opposizione a tali atti sia
le crisi d’impresa o per recuperare le potenzialità proposta dai creditori nell’ambito del giudizio di
aziendali tuttora presenti in situazioni di omologazione.

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

La possibilità che l’accesso alla procedura concor- appare opportuno che il legislatore se ne faccia
dataria sia preceduto dallo svolgimento di una espressamente carico.
procedura non giudiziale di allerta e composizione Ciò dicasi non solo con riguardo alla disciplina
assistita della crisi potrebbe in molti casi far ve- dell’esercizio delle azioni di responsabilità nei
nire meno le condizioni che oggi giustificano la confronti di organi della società, ma anche e so-
proposizione di domande di concordato con ri- prattutto con riferimento al funzionamento degli
serva di successiva presentazione della proposta e organi sociali nel corso della procedura concorda-
del piano. Non si è però reputato di dover espun- taria ed al regime, in tale fase, delle eventuali ope-
gere tale possibilità dal sistema, anche tenuto razioni straordinarie (fusione, scissione e trasfor-
conto che non v’è una necessaria propedeuticità mazione della società, nonché aumento del capi-
della procedura di allerta e composizione assistita tale sociale con esclusione o limitazione del diritto
della crisi rispetto a quella concordataria e par- di opzione spettante ai soci). Situazioni, queste ul-
rebbe eccessivo precludere i benefici dalla propo- time, per le quali l’applicazione dell’ordinaria di-
sizione della domanda di concordato con riserva a sciplina del codice civile non sempre risulta coe-
chi, per le più svariate ragioni, non abbia potuto rente con le esigenze di una società in concordato,
avvalersi dell’anzidetta procedura stragiudiziale. che quelle medesime operazioni debba inserire in
Viene prevista, in alcuni casi, l’obbligatoria suddi- un piano da proporre all’approvazione dei credi-
visione dei creditori in classi, tenuto conto che il tori, né con le regole da cui è retta la medesima
sistema maggioritario strutturato sui crediti e non procedura concordataria.
bilanciato da criteri di tipo capitario, presuppone
l’omogeneità delle posizioni dei votanti, garantita La liquidazione giudiziale
dalla ripartizione dei creditori in gruppi omoge- Parte prima. Titolo V. Capo I.
nei. Il raggruppamento, infatti, dei creditori por- Con riguardo alla procedura di liquidazione giudi-
tatori di interessi diversi in un’unica collettività è ziale i molteplici principi di delega sono accomu-
contrario al principio maggioritario che rinviene nati dallo scopo di rendere la procedura più rapida
la propria legittimazione in una premessa di e snella, pur senza stravolgerne gli attuali caratteri
fondo: la comunanza di interessi tra i componenti fondamentali.
di un gruppo. Diversamente, la vincolatività della A tali principi si è data attuazione innanzitutto as-
decisione della maggioranza nei confronti della sicurando, tramite la previsione di un albo, una
minoranza non rinviene un’adeguata giustifica- più elevata professionalità dei curatori e snellendo
zione: si pensi al caso, assai frequente nella pra- le modalità di apprensione dell’attivo.
tica, in cui l’esposizione debitoria dell’imprendi- Non sono state previste modifiche di rilevante
tore sia in prevalenza nei confronti di istituti di portata per quanto riguarda la disciplina delle
credito garantiti da capienti fideiussioni personali azioni revocatorie e la disciplina dei rapporti pen-
dei soci o di altre società del medesimo gruppo, denti, rimanendo invariata l’idea per cui la fun-
come tali incuranti della percentuale di soddisfa- zione liquidatoria della procedura deve realizzarsi
zione loro garantita dalla proposta concordataria. non soltanto attraverso la conversione in denaro
Non meno importante è, però, che venga fissata la dei diritti e dei beni (materiali o immateriali) del
misura massima entro cui è consentito ricono- debitore, ma anche mediante la definizione dei
scere il carattere prededucibile del diritto al com- rapporti giuridici patrimoniali derivanti da con-
penso per i professionisti designati dal debitore, al tratti da lui stipulati e tuttora pendenti quando la
fine di limitare i costi della procedura e salvaguar- procedura prende avvio.
dare, nell’interesse dei creditori, la garanzia rap- Il sistema di accertamento del passivo è stato im-
presentata dal patrimonio del debitore, ai sensi prontato a criteri di maggiore rapidità, snellezza e
dell’articolo 2740 c.c. concentrazione, con la previsione della presenta-
Lo schema di decreto legislativo inoltre semplifica zione telematica delle domande tempestive di cre-
i principali passaggi della procedura e si propone, ditori e terzi, anche non residenti nel territorio na-
in diversi punti, di favorire la risoluzione dei nodi zionale e la fissazione di limiti più stringenti alla
interpretativi ed applicativi posti più frequente- presentazione delle domande tardive.
mente in luce dall’esperienza pregressa. A questo Inoltre, è stata integrata la disciplina della chiu-
scopo sono state introdotte previsioni concernenti sura della procedura in pendenza di procedimenti
il voto dei creditori, i rapporti pendenti, i finanzia- giudiziari, specificando che essa concerne tutti i
menti interinali, l’affitto e la vendita dell’azienda processi nei quali è parte il curatore, comprese le
del debitore e le relative condizioni, la fase esecu- azioni per l’esercizio dei dritti derivanti dalla liqui-
tiva del concordato. dazione giudiziale e dalle procedure esecutive,
Qualche osservazione in più s’impone per l’ipotesi nonché le azioni cautelari ed esecutive finalizzate
in cui il debitore in concordato abbia veste socie- ad ottenere l’attuazione delle decisioni favorevoli
taria. Situazione, questa, alla quale la legge falli- conseguite dalla liquidazione giudiziale.
mentare del 1942 dedica scarsa attenzione e che,
invece, è quella più ricorrente nella pratica, onde

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Il concordato nella liquidazione giudiziale Il legislatore ha voluto colmare una lacuna del re-
Parte prima. Titolo V. Capo VII. gio decreto 16 marzo 1942, n. 267, che dedica poca
L’istituto prende il posto del “vecchio” concordato attenzione all’insolvenza delle imprese costituite
fallimentare e consente che la procedura di liqui- in forma societaria e le peculiarità dell’insolvenza
dazione giudiziale possa concludersi anche con un riguardante i gruppi di imprese.
concordato, se la proposta sia supportata da ulte- Lo scenario europeo, ed in particolare il recentis-
riori risorse tali da rendere tale evenienza più van- simo regolamento delegato UE 2016/451 ed il re-
taggiosa per i creditori rispetto all’ordinaria liqui- golamento UE 2015/848, ulteriormente solleci-
dazione. tano il legislatore nazionale, che dell’insolvenza
Legittimati alla presentazione di una siffatta pro- dei gruppi d’impresa si è occupato finora solo det-
posta, come già oggi per il concordato fallimen- tando alcune incomplete disposizioni in tema di
tare, sono sia i creditori, che i terzi interessati e lo amministrazione straordinaria, a colmare al più
stesso debitore. presto tale lacuna.
Lacuna che, del resto, è da tempo acutamente av-
L’esdebitazione vertita nella pratica: soprattutto per quel che ri-
Parte prima. Titolo V. Capo X. Sezioni I, II. guarda le procedure di concordato preventivo,
L’istituto dell’esdebitazione è andato assumendo, nelle quali si sono spesso contrapposte l’esigenza
negli ultimi anni, un’importanza crescente. Ciò è di considerare unitariamente la realtà imprendi-
riscontrato dal confronto internazionale e dalla toriale del gruppo d’imprese soggette a procedura
particolare attenzione che vi dedica la già più volte concorsuale ed il vigente impianto normativo che
citata raccomandazione 2014/135/UE, in cui si af- impone, per converso, di considerare separata-
ferma come sia dimostrato che “gli imprenditori mente ogni procedura riguardante ciascuna sin-
dichiarati falliti hanno maggiori probabilità di gola impresa.
avere successo una seconda volta” e se ne deduce A questo scopo la riforma prevede una definizione
l’opportunità di “adoperarsi per ridurre gli effetti di gruppo di imprese modellata sulla nozione di
negativi del fallimento sugli imprenditori, preve- direzione e coordinamento di cui agli articoli 2497
dendo la completa liberazione dei debiti dopo un e ss. e 2545-septies c.c., corredata della presun-
lasso di tempo massimo” (20° Considerando). zione semplice di assoggettamento a direzione e
Muovendo da tali presupposti è stata prevista per coordinamento in presenza di un rapporto di con-
le insolvenze di minore portata la possibilità di trollo ai sensi dell’art. 2359 c.c.
un’esdebitazione di diritto contestuale alla chiu- Sono stati, poi, previsti specifici obblighi dichiara-
sura della procedura di liquidazione giudiziale, tivi oltre che il deposito del bilancio consolidato di
che non richiede la formulazione di un’apposita gruppo e il potere all’organo di gestione di richie-
istanza, salva la possibilità di eventuale opposi- dere alla Commissione nazionale per le società e la
zione da parte dei creditori i quali contestino la borsa o a qualsiasi altra pubblica autorità infor-
sussistenza delle prescritte condizioni, che il giu- mazioni utili ad accertare l’esistenza di collega-
dice sarà chiamato in tal caso a verificare. menti di gruppo e alle società fiduciarie le genera-
Per le insolvenze maggiori, invece, l’esdebitazione lità degli effettivi titolari di diritti sulle azioni o
presupporrà che l’interessato presenti una do- sulle quote ad esse intestate.
manda e che il giudice provveda positivamente su Quanto, poi, alla disciplina della crisi e dell’insol-
di essa. venza, il connotato tendenzialmente unitario del
In considerazione del fatto che tali procedure fenomeno di gruppo ha assunto una valenza mag-
maggiori potrebbero non avere durata breve, è giore nelle procedure concordatarie tese a garan-
stato previsto che la domanda possa essere avan- tire il più possibile la continuità aziendale, rispetto
zata non solo dopo la chiusura della procedura alle procedure meramente liquidatorie, in cui è
medesima, ma anche dopo il decorso di un trien- naturalmente destinata a prevalere la visione sta-
nio dalla sua apertura. tica dei diversi patrimoni sui quali i creditori di
In coerenza con la richiamata raccomandazione, ciascun soggetto societario hanno rispettivamente
nel punto in cui precisa che l’ammissione al bene- titolo per soddisfarsi.
ficio della liberazione dai debiti non è opportuna Ciò posto, è stato previsto lo svolgimento di una
sempre e comunque, dovendosi evitare che ne ri- procedura unitaria per la trattazione dell’insol-
sultino avvantaggiati gli imprenditori disonesti o venza delle plurime imprese del gruppo, indivi-
che comunque se ne possa abusare, sono stati in- duando criteri di competenza territoriale idonei
trodotti puntuali requisiti di meritevolezza. allo scopo, precisando che, anche in caso di proce-
dure distinte che si svolgano in sedi giudiziarie di-
La crisi e l’insolvenza dei gruppi verse, vi siano obblighi di reciproca informazione
d’imprese a carico degli organi di tali procedure.
Titolo VI. Capi I, II, III, IV. E’ stata disciplinata la possibilità di proporre un
Un capitolo di notevole importanza nella prospet- unico ricorso sia per l’omologazione di accordi di
tata riforma è certamente quello che riguarda i ristrutturazione dei debiti dell’intero gruppo, sia
gruppi d’impresa. per l’ammissione di tutte le imprese del gruppo

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

alla procedura di concordato preventivo e per la Viene qui in essere il criterio di delega recato dal
successiva eventuale omologazione, anche con comma 1 dell’articolo 13 della legge n.155/2017:
presentazione di un piano concordatario unico o «Nell’esercizio della delega di cui all’articolo 1, il
di piani tra loro collegati. Governo adotta disposizioni di coordinamento
Ciò non comporta il venir meno dell’autonomia con il codice delle leggi antimafia e delle misure di
delle masse attive e passive di ciascuna impresa prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settem-
costituita in forma di società dotata di propria per- bre 2011, n. 159, stabilendo condizioni e criteri di
sonalità giuridica (né esclude la necessità di vota- prevalenza, rispetto alla gestione concorsuale,
zioni separate da parte dei creditori di ciascuna delle misure cautelari adottate in sede penale, an-
società), ma consente di tenere pienamente conto teriormente o successivamente alla dichiarazione
dei riflessi reciproci delle singole operazioni con- di insolvenza».
template dal piano e delle eventuali operazioni or- Il tenore letterale della disposizione avrebbe con-
ganizzative infragruppo. sentito due possibili soluzioni: 1) il mero coordi-
Nell’ipotesi di gestione unitaria della procedura di namento fra normativa in tema di misure di pre-
liquidazione giudiziale di gruppo sono previsti un venzione e liquidazione giudiziale, imponendo la
unico giudice delegato e un unico curatore ma di- prevalenza delle misure adottate nel procedi-
stinti comitati dei creditori per ciascuna imprese mento di prevenzione rispetto alla normale atti-
del gruppo, oltre un criterio di ripartizione pro- vità di liquidazione giudiziale, in tal caso inten-
porzionale dei costi della procedura tra le singole dendo il riferimento alle “misure cautelari adot-
imprese del gruppo. tate in sede penale” in senso atecnico, atteso che i
sequestri di prevenzione non sono annoverabili
La liquidazione coatta amministrativa tra le misure cautelari adottate in sede penale; 2)
Titolo VII. Capo I, II, III, IV. la disciplina del rapporto fra misure cautelari pe-
Le Commissioni parlamentari competenti hanno nali in senso proprio, sequestri preventivi e con-
subordinato il loro parere favorevole al manteni- servativi, e procedure concorsuali secondo il si-
mento, per quanto concerne la liquidazione coatta stema delineato dal decreto legislativo 6 settem-
amministrativa, del sistema vigente e dunque al bre 2011, n.159. Così inteso, il coordinamento con-
mancato esercizio dei principi di delega espressi siste nello stabilire condizioni e criteri di preva-
dall’art. 15, comma 1, lettera a), che prevedono, lenza non dissimili da quelle dettate dal citato de-
fatta eccezione per talune categorie di imprese – creto legislativo, sul presupposto che i sequestri
ora individuate dall’art. 12-, l’applicazione della penali e di prevenzione abbiano una funzione co-
disciplina concorsuale ordinaria anche alle im- mune, quella di assicurare nell’ambito dei proce-
prese in crisi o insolventi soggette attualmente a dimenti in cui si inseriscono l’ablazione finale del
liquidazione coatta amministrativa. Le condizioni bene e dunque la sua confisca.
sono state accolte e conseguentemente è stata con- Le modifiche recate al decreto legislativo n.159 del
fermata la vigente normativa in materia di liqui- 2011 dalla legge n.161 del 2017 successivamente
dazione coatta amministrativa per le coopera- all’entrata in vigore della legge delega muovono in
tive. In particolare, sono state reintrodotte le pre- questa direzione. L'art. 31, comma 1, lett. e), della
visioni già contenute agli articoli 2, 3 e da 194 a legge 17 ottobre 2017, n. 161, ha sostituito il
215 della legge fallimentare, con mere modifica- comma 4-bis dell’articolo 12-sexies del decreto
zioni letterali e di coordinamento con le nuove di- legge n.306 del 1992, stabilendo che «le disposi-
sposizioni del codice della crisi e dell’insolvenza. zioni in materia di amministrazione e destina-
zione dei beni sequestrati e confiscati nonché
Liquidazione giudiziale e misure quelle in materia di tutela dei terzi e di esecuzione
cautelari penali del sequestro previste dal codice di cui al decreto
Titolo VIII. legislativo 6 settembre 2011, n. 159, si applicano ai
Gli articoli 317 e seguenti recano disposizioni in casi di sequestro e confisca previsti dai commi 1 e
tema di rapporti tra procedimenti penali e proce- 2-ter del presente articolo, nonché agli altri casi di
dure concorsuali, sotto il profilo dell’incidenza di sequestro e confisca di beni adottati nei procedi-
misure cautelari reali e dunque dei sequestri pe- menti relativi ai delitti di cui all'articolo 51,
nali su beni in ipotesi destinati a soddisfare gli in- comma 3-bis, del codice di procedura penale».
teressi creditori nell’ambito della procedura di li- Vale a dire che, con intervento normativo imme-
quidazione giudiziale. diatamente successivo alla delega in esame, si è
Il concorso di vincoli di natura diversa sui mede- stabilito che ai sequestri penali funzionali alla
simi beni è ammissibile, sul piano astratto, e paci- confisca per sproporzione o allargata (art.12-
ficamente ammesso in giurisprudenza; in con- sexies citato), così come ai sequestri a scopo di
creto, tuttavia, ha dato luogo a esiti pratici non confisca assunti nell’ambito di procedimenti pe-
soddisfacenti, tanto da richiedere un intervento nali per delitti gravi (quelli menzionati dall’art.51
normativo volto a determinare condizioni e criteri comma 3-bis c.p.p.) si applicano le disposizioni
di prevalenza delle misure adottate in sede penale. del decreto legislativo n.159/2011, non solo relati-
vamente alla amministrazione e gestione dei beni,

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

ma anche con riguardo alla loro destinazione fi- In funzione di coordinamento residua invece la
nale e soprattutto, per quanto qui interessa, alla possibilità di intervenire su quei sequestri, c.d. im-
tutela dei terzi. peditivi, che hanno funzione primaria di impedire
Inoltre, con il decreto legislativo n.21 del 2018 il che il reato sia portato a conseguenze ulteriori e ad
complesso di disposizioni sopra ricordato ha tro- assolvere quindi pura funzione cautelare e per i
vato collocazione nelle norme di attuazione e coor- quali, quando non siano funzionali alla confisca
dinamento del codice di procedura penale e segna- delle cose intrinsecamente illecite, non emergono
tamente nell’articolo 104-bis cui sono stati ag- specifiche ragioni per ritenere la prevalenza del
giunti i commi 1-ter e 1-quater, contestualmente procedimento penale. Una volta interrotto ogni
all’introduzione dell’articolo 240-bis del codice rapporto con l’utilizzatore del bene, indagato o im-
penale e all’abrogazione dell’art.12-sexies citato. putato che sia, a seguito dell’intervenuta apertura
Sicché, se residua un ambito ulteriore di coordina- della procedura di liquidazione, non vi sono infatti
mento esso è riferibile ai sequestri diversi da quelli evidenti ragioni per escludere che il bene possa es-
emessi nell’ambito dei procedimenti penali rela- sere utilmente destinato alla soddisfazione dei
tivi ai delitti indicati dall’art.51 comma 3-bis c.p.p. creditori.
o funzionali alla confisca di sproporzione (già Non si è inteso dare attuazione alla norma di de-
art.12-sexies oggi 240-bis c.p.). lega di cui al comma 2 dell’art.13 della legge
Il decreto legislativo 159 del 2011 contiene le uni- n.155/2017: «Nell’esercizio della delega di cui
che norme in materia di rapporti tra procedura all’articolo 1, il Governo adotta disposizioni di
concorsuale e sequestro, prevedendo la tenden- coordinamento con la disciplina di cui al decreto
ziale prevalenza del sequestro (vedi articoli 63 e legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e in particolare
64) e accordando tuttavia tutela per i diritti di cre- con le misure cautelari previste dalla disciplina
dito dei terzi alle condizioni stabilite dall’art.52 del sulla responsabilità amministrativa delle persone
medesimo decreto legislativo, tutela sin qui ne- giuridiche, delle società e delle associazioni anche
gata per via giurisprudenziale, quando invece si prive di personalità giuridica, nel rispetto del prin-
tratti di sequestri penali che non rientrano nell’or- cipio di prevalenza del regime concorsuale, salvo
bita del decreto in esame. che ricorrano ragioni di preminente tutela di inte-
A fronte dell’esistenza quindi di un doppio statuto ressi di carattere penale».
di tutela nella ricorrenza di ipotesi di concorso sui Il d.lgs. n.231 del 2001 all’art.53 contiene disposi-
medesimi beni di procedimenti penali e procedure zioni in materia di sequestro ai fini della confisca
concorsuali si è privilegiata, dunque, la seconda che rinviano alle norme del codice di procedura
soluzione e si è inteso il coordinamento nel senso penale “in quanto compatibili”. Il richiamo conte-
di disciplinare in maniera uniforme ogni seque- nuto nell’art.317 dello schema di decreto proprio
stro penale destinato a sfociare in un provvedi- alle medesime norme (segnatamente all’art.321
mento di confisca, e ciò mediante rinvio al titolo c.p.p.) già oggetto di rinvio ad opera del d.lgs.
IV del più volte citato decreto legislativo n.231/2001, induce a non creare uno statuto del
n.159/2001 contenuto nell’art.104-bis delle sequestro alternativo, ulteriore e diverso, se esso
norme di attuazione del codice di procedura pe- riguardi persone giuridiche. La norma assolve al
nale per tutto ciò che attiene alla tutela dei terzi e compito di assicurare “le ragioni di preminente tu-
dei rapporti del sequestro con la procedura di li- tela di interessi di carattere penale”, secondo un
quidazione giudiziaria. equo contemperamento di interessi, valevole an-
Ed è in questa prospettiva che si spiega il conte- che quando si agisca nei confronti dell’ente.
nuto ricognitivo dell’articolo 317 del presente Va inoltre rilevato, alla luce della giurisprudenza
schema di decreto legislativo: «1. Le condizioni e i più recente che ritiene ammissibile nei confronti
criteri di prevalenza rispetto alla gestione concor- dell’ente anche il sequestro c.d. “impeditivo” di cui
suale delle misure cautelari reali sulle cose indi- all’art. 321, comma 1, c.p.p., come le norme intro-
cate dall’articolo 142 sono regolate dalle disposi- dotte dal presente schema di decreto legislativo
zioni titolo IV del decreto legislativo 6 settembre siano in grado di adempiere, nei limiti spiegati, il
2011, n.159, salvo quanto previsto dagli articoli criterio di prevalenza del regime concorsuale, sta-
318, 319, 320. 2. Per misure cautelari reali di cui bilendo che il sequestro impeditivo non può essere
al comma 1 si intendono i sequestri delle cose di disposto in pendenza della procedura di liquida-
cui è consentita la confisca disposti ai sensi dell’ar- zione giudiziale e che esso va revocato se la dichia-
ticolo 321, comma 2, del codice di procedura pe- razione di liquidazione giudiziale sopraggiunge
nale, la cui attuazione è disciplinata dall’articolo (art.318), e ciò quando anche il sequestro impedi-
104-bis delle norme di attuazione, di coordina- tivo sia disposto su beni dell’ente. Nella medesima
mento e transitorie del codice di procedura pe- prospettiva la legittimazione del curatore ad im-
nale». E invero l’estensione ai sequestri delle cose pugnare i provvedimenti funzionali all’ablazione
di cui è consentita la confisca delle norme del de- si deve ritenere operante anche nel caso di seque-
creto legislativo n.159/2011 è contenuta stro nei confronti dell’ente. Si ricorda infatti che
nell’art.104-bis dip. att. c.p.p. citato, come modifi- tale legittimazione è stata sin qui negata dalla giu-
cato dall’art.391 dello schema di decreto. risprudenza di legittimità. Il favore per la

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

procedura concorsuale trova applicazione cioè alle contenuto prima nell'art. 4, comma 13, del d.l. n.
stesse condizioni e con le medesime modalità sta- 95 del 2012, conv. con modif. dalla l. n. 135 del
bilite nel caso di procedimento instaurato nei con- 2012 e poi nell'art. 1, comma 3, del d.lgs. n. 175 del
fronti della persona fisica. 2016» (cfr. Cass. n. 17279/2018; Cass.
L’opzione contraria avrebbe infatti dato luogo a n.3196/2017).
un’irragionevole diversità di disciplina a fronte di Pur essendo rimaste estranee a quest’opera di ri-
esigenze di prevenzione e repressive identiche, forma sistematica le discipline speciali di regola-
imponendo peraltro la necessità di ritagliare un zione del fenomeno dell’insolvenza e quelle previ-
ambito “di preminente tutela di interessi di carat- ste per il caso di gravi irregolarità di gestione, si è
tere penale” diverso da quello già regolato. inteso ricondurre il sistema ad unità prevedendo
l’applicabilità dei principi generali del codice, se
Modifiche al codice civile compatibili con dette discipline speciali.
Parte seconda.
Per la definizione della disciplina di attuazione dei
principi e dei criteri direttivi di cui alla riforma or-
ganica della crisi e dell’insolvenza è stato necessa-
rio, così come previsto dall’art. 14 della legge de- Articolo 2
lega, procedere alle modifiche di alcune disposi- Definizioni
zioni del codice civile, del libro V, titoli II e V, oltre
che all’abrogazione di alcune norme. L’articolo 2, con finalità meramente esplicative o
di sintesi, reca le principali definizioni richiamate
nel codice.
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI In particolare:
CAPO I - AMBITO DI APPLICAZIONE - in esecuzione del principio di delega di cui
E DEFINIZIONI all’art. 2, comma 1, n. 1), legge delega n. 155/2017,
è stata mantenuta ferma la vigente nozione di in-
solvenza, intesa come lo stato del debitore che non
Articolo 1 è più in grado di soddisfare regolarmente le pro-
Ambito di applicazione prie obbligazioni e che si manifesta con inadempi-
menti o altri fatti esteriori;
L’art. 1 è espressione dell’esigenza di attuare, sulla - in base al medesimo principio è stata introdotta
base del principio affermato dall’art. 1, comma 1, la definizione di crisi, definita come lo stato di dif-
della legge delega n. 155/2017, una riforma orga- ficoltà economico-finanziaria che rende probabile
nica delle procedure concorsuali che regolano lo l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si
stato di crisi o di insolvenza di qualsiasi debitore - manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa
ivi compresi consumatori, professionisti ed im- prospettici a far fronte regolarmente alle obbliga-
prenditori di ogni dimensione e natura, anche zioni pianificate;
agricoli- operante come persona fisica, persona - si è mantenuta alla lettera c) la nozione di so-
giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese vraindebitamento, ormai invalsa nell’uso comune
o società pubblica, con esclusione dei soli enti (anche a livello di diritto eurounitario), sia perché
pubblici così qualificati dalla legge (art. 2, comma essa include tanto lo stato di crisi quanto quello di
1, lett. e), legge-delega n. 155/2017). insolvenza, sia per evitare confusioni terminologi-
Sono fatte salve, in modo espresso, le disposizioni che sul piano penale, volendosi distinguere chia-
delle leggi speciali in materia di crisi di impresa ramente la posizione dell’imprenditore insol-
delle società pubbliche. La previsione si ricollega vente, assoggettabile alla liquidazione giudiziale
a quanto previsto dall’articolo 14 del d.lgs. n. 175 (già fallimento), e quindi alle fattispecie delittuose
del 2016, a mente del quale le società a partecipa- di bancarotta, da quella dell’imprenditore so-
zione pubblica sono soggette alle disposizioni sul vraindebitato, assoggettabile alla liquidazione
fallimento e sul concordato preventivo, nonché, controllata, il quale invece non risponde di quei
ove ne ricorrano i presupposti, a quelle in materia reati, in quanto titolare di un’impresa agricola o di
di amministrazione straordinaria delle grandi im- un’impresa minore;
prese in stato di insolvenza. In questo senso, pe- - la nuova definizione di “impresa minore” con-
raltro, è la pacifica giurisprudenza di legittimità, tenuta nella lettera d) è stata elaborata mante-
che ha in più occasioni chiarito che tutte le società nendo ferme le soglie previste dall’art. 1 del regio
commerciali a totale o parziale partecipazione decreto 26 marzo 1942, n. 267, per la non assog-
pubblica, quale che sia la composizione del loro gettabilità a fallimento (art. 2, comma 1, lett. e),
capitale sociale, le attività in concreto esercitate, legge delega n. 155/1017), e corrisponde sostan-
ovvero le forme di controllo cui risultano effettiva- zialmente alla figura dell’imprenditore «sotto so-
mente sottoposte, «restano assoggettate al falli- glia» previsto dalla legge vigente. L’unica reale
mento, essendo loro applicabile l'art. 2221 c.c. in modifica consiste nell’eliminazione dell’espres-
forza del rinvio alle norme del codice civile, sione “ricavi lordi”, che, per la sua ambiguità,

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

aveva suscitato qualche dubbio interpretativo. La specifici assetti organizzativi adeguati ai sensi
nuova disposizione parla semplicemente di ricavi, dell’articolo 2086 c.c., anch’esso riformato.
sicché è chiaro il rinvio alla disciplina civilistica e,
in particolare, agli articoli 2425 e 2525 bis del co- Articolo 4
dice civile, che disciplinano le modalità di iscri- Doveri delle parti
zione di tale voce nel bilancio delle società di capi-
tali; Sono resi espliciti i doveri di informazione, corret-
- la definizione di consumatore di cui alla lettera tezza e buona fede cui devono essere improntate
e), ripresa dal codice del consumo, è stata estesa le condotte tanto del debitore quanto dei creditori
anche alla persona fisica che sia contemporanea- che ricorrano a strumenti di regolazione della
mente socia di società di persone, a condizione che crisi, quali sono i piani attestati e gli accordi di ri-
il suo sovraindebitamento riguardi esclusiva- strutturazione, quanto alle procedure concorsuali,
mente i debiti strettamente personali; oltre che nelle trattative che li precedono, secondo
- in esecuzione del principio di cui all’art. 2, la specifica declinazione datane per ciascuna
comma 1, lett. f), legge delega n. 155/2017, è stata parte, con particolare risalto, quanto al debitore,
recepita alla lettera m) la nozione, di matrice eu- agli obblighi di trasparenza, tempestività e pru-
rounitaria, del centro degli interessi principali del denza, e quanto ai creditori agli obblighi di riser-
debitore (noto come COMI, centre of main intere- vatezza, collaborazione e lealtà, in vista dell’obiet-
sts), che ai fini della competenza territoriale valo- tivo comune di individuare la migliore soluzione
rizza il criterio dell’apparenza e della riconoscibi- della crisi o la migliore regolazione dell’insol-
lità dai terzi; venza. Con specifico riferimento all’obbligo di col-
- l’albo dei gestori della crisi e insolvenza delle laborazione esistente in capo al creditore, il
imprese viene definito alla lettera n) come l’albo, comma 3 precisa, così come espressamente richie-
istituito presso il Ministero della giustizia, dei sog- sto dalla Commissione Giustizia del Senato (con-
getti che svolgono su incarico del giudice, anche in dizione C: all'articolo 4, si devono ampliare gli ob-
forma associata o societaria, le funzioni di ge- blighi dei creditori previsti dal comma 3, preve-
stione, supervisione, controllo o custodia nell’am- dendo che essi siano tenuti anche a collaborare
bito delle procedure concorsuali previste dal pre- lealmente con il debitore e con gli organi preposti
sente codice; in sede giudiziale e stragiudiziale), che tale dovere
- nelle lettere t) ed u) sono contenute le defini- sussiste sia nei confronti del debitore che dei sog-
zioni, rispettivamente, degli esistenti organismi di getti preposti alle procedure di allerta e di compo-
composizione delle crisi da sovraindebitamento sizione assistita della crisi, oltre che nei confronti
(OCC), già destinati a svolgere compiti di assi- degli organi nominati dall’autorità giudiziaria
stenza dei soggetti sovraindebitati, ora anche nella nell’ambiti delle procedure di regolazione della
fase successiva alla ricezione della segnalazione di crisi e dell’insolvenza.
allerta per gli imprenditori agricoli e per le im-
prese minori, e dei neo-istituiti organismi di com-
posizione della crisi di impresa (OCRI), chiamati Articolo 5
a ricevere le segnalazioni di allerta per tutte le im- Doveri e prerogative delle
prese, nonché a gestire la fase dell’allerta e, per le autorità preposte
imprese diverse dalle imprese minori e dalle im-
prese agricole, la fase della composizione assistita L’articolo 5 pone l’obbligo di trattare con solleci-
della crisi. tudine le procedure di gestione della crisi e dell’in-
solvenza a carico sia delle autorità giudiziarie, pre-
vedendo anche un meccanismo di trattazione
CAPO II - PRINCIPI GENERALI prioritaria rispetto agli altri procedimenti giuri-
Sezione I sdizionali, che delle autorità amministrative, te-
Obblighi dei soggetti che partecipano alla nute anche al rispetto dell’obbligo di riservatezza
regolazione della crisi o dell’insolvenza (art. 2, comma 1, lett. g), legge delega n. 155/2017).
Tali misure si giustificano per la rilevanza degli in-
teressi coinvolti, ivi compresi l’interesse al buon
Articolo 3 funzionamento del mercato e i diritti dei lavora-
Doveri del debitore tori, cui la normativa eurounitaria presta specifica
attenzione, da ultimo anche la proposta di diret-
L’articolo 4 mira a responsabilizzare esplicita- tiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 22
mente il debitore, prescrivendo, per l’imprendi- novembre 2016 in tema di quadri di ristruttura-
tore individuale, l’adozione di ogni misura diretta zione preventiva, seconda opportunità e misure
alla precoce rilevazione del proprio stato di crisi, volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di
per porvi tempestivamente rimedio; per l’impren- ristrutturazione, insolvenza e liberazione dai de-
ditore collettivo, l’adozione, ai medesimi fini, di biti, che prosegue sulla strada dell’intervento an-
ticipato prima che l’impresa versi in gravi

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 30
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

difficoltà e della ristrutturazione precoce per pre- credito è comunque assistito da un privilegio di
servare le parti di attività economicamente soste- grado elevato (art. 2751 bis, n. 2, c.c.)- può rite-
nibili. nersi aver apportato un reale beneficio alla massa
Viene, altresì, rimarcato che tutte le nomine dei dei creditori e che quindi si giustifica un sacrificio
professionisti effettuate dall’autorità giudiziaria o delle aspettative di soddisfacimento dei creditori
amministrativa, così come quelle effettuate dagli stessi.
organi da esse nominati, devono essere impron- Al fine di incentivare e valorizzare le procedure di
tate a criteri di trasparenza e di rotazione ed effi- allerta e composizione assistita della crisi (vera
cienza, ponendosi a carico del presidente della se- chiave di volta dell’intera riforma) la lettera a) del
zione in materia concorsuale l’obbligo di vigilare comma 1 esenta dalla suddetta limitazione i crediti
sull’osservanza del suddetto obbligo e di assicu- per spese e compensi degli OCC e degli OCRI,
rarne il rispetto in sede giudiziale. mentre il comma 3 esclude radicalmente la prede-
L’ultimo comma, allo scopo di rafforzare il carat- ducibilità dei crediti per prestazioni «parallele»
tere di riservatezza che deve connotare il rapporto rese da professionisti incaricati del debitore du-
tra l’imprenditore/debitore ed i soggetti preposti rante le procedure di allerta e composizione assi-
alle procedure di allerta e composizione assistita stita della crisi. Si vuole così rinforzare il ruolo de-
della crisi e di incentivare l’accesso a tali stru- gli organismi di composizione della crisi, visti
menti, prevede che tali soggetti non possano es- come soggetti qualificati di ausilio e supporto nei
sere tenuti a deporre sul contenuto delle dichiara- confronti dell’imprenditore che voglia regolare
zioni rese dinanzi a loro e delle informazioni ac- precocemente la crisi della propria impresa.
quisite nell’esercizio delle loro funzioni e che ad Restano ferme le regole già vigenti riguardanti la
essi si applichino le disposizioni dell’articolo 200 prededucibilità dei crediti sorti durante le proce-
del codice di procedura penale e le garanzie previ- dure concorsuali e la sua persistenza nelle proce-
ste per il difensore dalle disposizioni dell'articolo dure successivamente aperte.
103 del codice di procedura penale in quanto com-
patibili. In questo modo, la norma estende ai com- Sezione III
ponenti dell’OCRI le medesime prerogative che il Principi di carattere processuale
c.p.p. attribuisce ai difensori e che il d.lgs. n. 28
del 2010 attribuisce ai mediatori e favorisce il rap-
porto confidenziale tra il debitore ed organismo, Articolo 7
indispensabile per il buon funzionamento del si- Trattazione unitaria delle domande di re-
stema dell’allerta. golazione della crisi o dell’insolvenza

Sezione II In attuazione del principio di unitarietà della pro-


Economicità delle procedure cedura diretta all’accertamento dello stato di crisi
o insolvenza ed alla sollecita individuazione della
sua migliore regolazione concorsuale (art. 2,
Articolo 6 comma 1, lettere e) ed l), della legge n. 155/2017),
Prededucibilità dei crediti il comma 1 dell’articolo 7 stabilisce che tutte le do-
mande dirette alla regolazione della crisi o dell’in-
L’articolo 6 è diretto all’attuazione del principio solvenza debbono essere trattate con urgenza e
contenuto nell’art. 2, comma 1, lett. l), legge delega riunite nell’ambito di un unico procedimento.
n. 155/2017, nella parte in cui mira espressamente Il comma 2 prevede che nel caso di proposizione
al contenimento dei costi delle procedure e dun- di più domande, il tribunale tratti in via prioritaria
que delle ipotesi di prededuzione, specie dei pro- quella diretta a regolare la crisi o l’insolvenza con
fessionisti, al fine di evitare che, come attualmente strumenti diversi dalla liquidazione giudiziale o
spesso avviene, il pagamento dei crediti prededu- dalla liquidazione controllata, a condizione che
cibili assorba in misura rilevante l’attivo delle pro- nel piano sia espressamente indicata la conve-
cedure, compromettendo gli stessi obiettivi di sal- nienza per i creditori e che la domanda medesima
vaguardia della continuità aziendale e il miglior non sia manifestamente inammissibile o infon-
soddisfacimento dei creditori. data.
Di conseguenza alle lettere c) e d) del comma 1 si Il comma 3 sancisce che il tribunale, nell’ipotesi in
prevede che, fermo restando l’elevato grado di pri- cui eventuali domande alternative di regolazione
vilegio che assiste i crediti professionali sorti in della crisi non siano accolte, può disporre l’aper-
funzione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti tura della liquidazione giudiziale se sia stato ac-
e del concordato preventivo, la prededuzione certato lo stato di insolvenza. Allo stesso modo il
spetta solo nei limiti del 75% dell’ammontare del tribunale procede nei casi di revoca dei termini
credito, sempre a condizione, rispettivamente, che concessi dal giudice per il deposito di una propo-
l’accordo sia omologato o che la procedura di con- sta di concordato o di un accordo di ristruttura-
cordato sia aperta. E’ infatti unicamente a questa zione e nei casi previsti di arresto precoce della
condizione che l’opera del professionista –il cui

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

procedura di concordato preventivo o di omologa- effettuate, allo scopo di semplificarle e velociz-


zione di un accordo di ristrutturazione. zarle, con modalità telematiche al domicilio digi-
Articolo 8 tale attivato dai medesimi organi ai creditori ed ai
Durata massima delle misure protettive titolari di diritti sui beni che non hanno l’obbligo
di munirsene; ai soggetti che hanno sede o che ri-
L’articolo 8, in linea con il richiamo alla normativa siedono all’estero; al debitore e al legale rappre-
dell’Unione europea contenuto nell’art. 1, comma sentante della società o ente sottoposti a una delle
2, legge delega, n. 155/2017, anticipa la regola det- procedure disciplinate dal codice dell’insolvenza.
tata dall’art. 6, comma 7, della Proposta di diret- Dell’attivazione l’organo preposto alla procedura
tiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 deve dare tempestiva comunicazione all’interes-
novembre 2016 riguardante i quadri di ristruttu- sato.
razione preventiva, la seconda opportunità e le Il comma 3 responsabilizza i destinatari delle co-
misure volte ad aumentare l’efficacia delle proce- municazioni e prevede che, nell’ipotesi di mancata
dure di ristrutturazione, insolvenza e liberazione istituzione o comunicazione del domicilio digitale,
dai debiti, che prevede che la durata complessiva le comunicazioni ai soggetti per i quali la legge
delle misure protettive non può superare il pe- prevede l’obbligo di munirsi di un domicilio digi-
riodo, anche non continuativo, di dodici mesi, in- tale e quelle effettuate ai soggetti cui sia stato co-
clusi rinnovi o proroghe. munque assegnato un domicilio digitale, nonché
nelle ipotesi di mancata consegna del messaggio
elettronico per cause imputabili al destinatario,
Articolo 9 sono eseguite esclusivamente mediante deposito
Sospensione feriale dei termini e in cancelleria.
patrocinio legale L’ultimo comma, recependo una sollecitazione del
Consiglio di Stato di cui si è già dato conto, stabi-
In attuazione dei principi di riduzione della durata lisce che le spese di attivazione dei domicili digitali
e dei costi, nonché di semplificazione delle proce- di cui al comma 2 siano a carico della massa.
dure concorsuali, di cui rispettivamente alle let-
tere l) e h) dell’art. 2, comma 1, legge delega, n. Sezione IV
155/2017, l’articolo 9 pone al comma 1 la regola Giurisdizione internazionale
della trattazione delle procedure concorsuali an-
che nel periodo di sospensione feriale dei termini Articolo 11
di cui alla legge n.742 del 1969, salvo che non sia Attribuzione della giurisdizione
diversamente disposto.
Il comma 2 prevede l’obbligatorietà del patrocinio In coerenza con la disciplina dettata dal r.d. n.267
del difensore, anche in questo caso con possibilità del 1942, l’articolo 11 prevede, al comma 1, che la
di deroga, così chiarendo precedenti dubbi inter- giurisdizione italiana in materia di crisi di impresa
pretativi, sorti soprattutto con riferimento alla sussiste quando in Italia è situato il centro degli
presentazione dell’istanza di fallimento in pro- interessi principali del debitore o una sua dipen-
prio, della domanda di concordato preventivo e di denza, secondo quanto previsto nel Regolamento
accesso alle procedure di sovraindebitamento. (UE) 2015/848 del Parlamento europeo e del Con-
siglio del 20 maggio 2015 e fatte salve le disposi-
zioni di settore dell’Unione Europea (quali, ad
Articolo 10 esempio, quelle relative alle procedure concor-
Comunicazioni telematiche suali di enti creditizi e imprese di assicurazione) e
le disposizioni contenute in convenzioni interna-
L’articolo 10 richiama, in linea con l’art. 2, comma zionali. Il comma 2 prevede che chiunque vi abbia
1, lett. i), legge delega n. 155/2017, alcune delle re- interesse possa proporre impugnazione per di-
gole poste dal codice dell’amministrazione digitale fetto di giurisdizione avverso il provvedimento di
riguardo alle modalità di formazione e comunica- apertura della procedura concorsuale e che è sem-
zione dei documenti informatici, così come il «do- pre ammesso il ricorso per cassazione, come del
micilio digitale» individuato ai sensi del Regola- resto già riconosciuto dalla giurisprudenza (cfr.
mento (UE) 910/2014 del Parlamento europeo e Cass. S.U. ord. n. 20144/2011).
del Consiglio del 23 luglio 2014 in materia di iden- Il comma 3 prevede che siano soggette alla giuri-
tificazione elettronica e servizi fiduciari per le sdizione italiana tutte le controversie che derivino
transazioni elettroniche nel mercato interno, dall’apertura di una procedura concorsuale.
ferme restando le ulteriori previsioni di cui al Re-
golamento (UE) 2015/848 del Parlamento euro-
peo e del Consiglio del 20 maggio 2015 relativo
alle procedure d’insolvenza.
Le comunicazioni poste a carico degli organi di ge-
stione, controllo e assistenza delle procedure sono

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 32
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

quadri di ristrutturazione preventiva, la seconda


TITOLO II - PROCEDURE DI ALLERTA E opportunità e le misure volte ad aumentare l’effi-
DI COMPOSIZIONE A cacia delle procedure di ristrutturazione, insol-
SSISTITA DELLA CRISI venza e liberazione dai debiti, e comunque non in-
cide sulla persistente competenza dell’organismo
CAPO I - STRUMENTI DI ALLERTA di composizione della crisi da sovraindebitamento
(OCC) con riguardo alla successiva (ed eventuale)
fase di composizione assistita della crisi.
Articolo 12 Le situazioni in cui è obbligatoria la presenza del
Nozione, effetti e ambito di applicazione collegio sindacale e l’ammontare dell’esposizione
debitoria in presenza della quale sorge l’obbligo di
L’articolo 12 specifica che rientrano nella catego- segnalazione in capo ai c.d. creditori pubblici qua-
ria degli strumenti di allerta sia gli obblighi di se- lificati sono tali, di per sé, da escludere, seppure in
gnalazione degli indizi di crisi posti a carico di al- via indiretta ed in concreto, l’operatività delle mi-
cuni soggetti qualificati, che, unitamente agli sia sure d’allerta per le imprese di dimensioni parti-
gli obblighi organizzativi posti dal codice civile a colarmente modeste, la cui crisi o insolvenza non
carico dell’imprenditore, in quanto entrambi con- è tale da ledere interessi di rilevanza pubblicistica.
corrono al perseguimento dell’obiettivo di una L’ultimo comma evidenzia che gli obblighi di se-
precoce rilevazione della crisi dell’impresa, in vi- gnalazione posti a carico di soggetti qualificati ces-
sta della tempestiva adozione delle misure idonee sano in pendenza di una procedura concorsuale, la
a superarla o regolarla. cui apertura determina altresì la chiusura del pro-
E’ affermata la natura discrezionale, riservata e cedimento di allerta e composizione assistita della
confidenziale del procedimento di composizione crisi.
assistita della crisi, cui il debitore può accedere
anche prima dell’attivazione della fase dell’allerta.
Il comma 3, al fine di agevolare il ricorso alle pro- Articolo 13
cedure di allerta e composizione assistita della Indicatori della crisi
crisi, dispone che la loro attivazione non costitui-
sca causa di risoluzione dei contratti pendenti, an- In attuazione dei principi di cui all’articolo 4,
che se stipulati con pubbliche amministrazioni, né comma 1, lett. c) e h), della legge delega n.
di revoca degli affidamenti concessi e che sono 155/2017, l’articolo 13 individua i c.d. indicatori
nulli i patti contrari. della crisi negli squilibri di carattere reddituale,
In attuazione del principio di cui all’articolo 4, patrimoniale o finanziario, rapportati alle specifi-
comma 1, lett. a), legge delega n. 155/2017, i che caratteristiche dell’impresa e dell’attività im-
commi successivi tracciano il perimetro di appli- prenditoriale svolta dal debitore, che possono in-
cazione degli strumenti di allerta, destinati ai de- cidere sulla sostenibilità dei debiti per l’esercizio
bitori che svolgono attività imprenditoriale, con in corso o per i sei mesi successivi e sulla conti-
esclusione delle grandi imprese, di gruppi di im- nuità aziendale, tenuto conto anche della presenza
prese di rilevante dimensione e società con azioni di significativi e reiterati ritardi nei pagamenti, di
quotate in mercati regolamentati o diffuse fra il durata diversa in rapporto alle diverse categorie di
pubblico in misura rilevante, delle imprese che debiti.
leggi speciali assoggettano in via esclusiva alla li- Il comma 2 attribuisce ad un organo pubblico tec-
quidazione coatta amministrativa, quali le ban- nicamente qualificato, quale il Consiglio nazionale
che, le imprese che esercitano attività di interme- dei dottori commercialisti ed esperti contabili, il
diazione finanziaria e le imprese assicuratrici, già compito di elaborare con cadenza triennale, in ri-
soggette a specifici regimi di vigilanza. Si tratta di ferimento ad ogni tipologia di attività economica
imprese comunque ammesse a godere delle mi- secondo le classificazioni I.S.T.A.T., appositi in-
sure premiali previste dall’art. 25, quando esse ab- dici economici, che dovranno essere sottoposti
biano assunto tempestivamente iniziative idonee all’approvazione del MISE, che consentono di ri-
ad evitare l’aggravarsi della situazione di crisi. levare in modo più agevole, omogeneo ed obiettivo
In particolare, il comma 8 prevede un procedi- segnali che, unitariamente considerati, fanno ra-
mento di allerta e composizione assistita della gionevolmente presumere la sussistenza di uno
crisi integrato ai sensi dell’articolo 316, comma 1, stato di crisi dell’impresa. La norma precisa che
lettere a) e b) per le imprese soggette a liquida- sono indici significativi quelli che misurano la so-
zione coatta amministrativa ordinaria. stenibilità degli oneri dell’indebitamento con i
La scelta di applicare gli strumenti di allerta anche flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare
alle imprese agricole ed alle imprese minori, com- e l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di
patibilmente con la loro struttura organizzativa, si terzi. Sono state così accolte la condizione posta
pone in linea con l’articolo 3, paragrafo 3, della dalla Commissione Giustizia del Senato e l’osser-
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del vazione svolta dalla corrispondente Commissione
Consiglio del 22 novembre 2016, riguardante i della Camera. In particolare, è stata esattamente

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 33
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

recepita la formulazione proposta dalla Camera, segnalare immediatamente allo stesso organo am-
che, rispetto a quella suggerita dal Senato (« È ne- ministrativo l’eventuale esistenza di fondati indizi
cessario modificare gli indicatori significativi della della crisi.
crisi di cui all'articolo 13 dello schema, sosti- Il comma 2 disciplina in dettaglio le modalità della
tuendo il rapporto "flusso di cassa/attivo" con segnalazione cui sono tenuti gli organi di con-
quello "flussi di cassa/indebitamento finanziario trollo, di modo che essa possa risultare tempestiva
netto", il rapporto "patrimonio netto/passivo" con ed efficace, aprendo una sorta di dialogo tra i due
quello "patrimonio netto/indebitamento finanzia- organi diretto ad individuare le soluzioni possibili
rio netto" e infine il rapporto "oneri finanziari/ri- e le iniziative concretamente intraprese, in difetto
cavi" con quello "oneri finanziari/margine opera- delle quali gli organi di controllo sono tenuti ad at-
tivo lordo. Peraltro sarebbe opportuno sostituire tivare la procedura di allerta «esterna» mediante
la parola "indicatori" con "indici”»), presenta il sollecita ed idonea segnalazione all’organismo di
pregio di sostituire il riferimento esplicito ad indi- composizione della crisi d’impresa, corredata da
catori specifici con l’indicazione delle aree di veri- tutte le informazioni necessarie, anche in deroga
fica più rilevanti, alle quali possono ascriversi i all’obbligo di segretezza prescritto dall’articolo
rapporti indicati. 2407, comma 1, c.c.
E’ anche previsto che il Consiglio nazionale dei In attuazione dei principi di cui all’articolo 4,
commercialisti elabori specifici indici con riferi- comma 1, lett. f), legge delega n. 155/2017, il
mento alle start-up innovative di cui al decreto- comma 3 individua nella tempestiva segnalazione
legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla all’organismo di composizione della crisi una
legge 17 dicembre 2012, n. 221 e alle microimprese causa di esonero dalla responsabilità solidale degli
e piccole e medie imprese di cui al decreto-legge organi di controllo societari per le conseguenze
24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modifica- pregiudizievoli delle omissioni o delle azioni suc-
zioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, alle società cessivamente poste in essere dall’organo ammini-
di liquidazione e alle imprese costituite da meno strativo in difformità dalle prescrizioni ricevute, a
di due anni, allo scopo di individuare criteri di ri- meno che esse siano conseguenza diretta di deci-
levazione il più possibile parametrati alle specifi- sioni assunte prima della segnalazione medesima;
che caratteristiche dell’impresa. Si tratta di elenco il tutto, ferma restando la prosecuzione dell’eser-
non tassativo, considerato che il comma menziona cizio delle funzioni proprie degli organi di con-
espressamente gli “indici di cui al comma 1”, che, trollo, in modo da consentire loro di adempiere in
come si è detto, devono essere elaborati tenuto assoluta autonomia alle proprie funzioni.
conto delle “specifiche caratteristiche dell’im- Per superare eventuali carenze nei meccanismi di
presa”. comunicazione interna tra gli organi societari, e
Inoltre, proprio allo scopo di tener conto delle spe- comunque per stimolare la massima tempestività
cificità delle singole organizzazioni imprendito- nell’attivazione del meccanismo bifasico di allerta
riali, che potrebbe rendere gli indici elaborati con- (prima) interna e (poi) esterna, il comma 4 im-
cretamente inidonei a evidenziare la possibile si- pone agli istituti di credito ed gli altri intermediari
tuazione di crisi, la disposizione prevede che l’im- finanziari di cui all’articolo 106 del testo unico
presa, nella nota integrativa al bilancio di eserci- bancario di dare notizia anche agli organi di con-
zio, possa dichiarare le ragioni per le quali ritiene trollo societari, se esistenti, delle variazioni, revi-
inadeguati gli indici elaborati dal Consiglio nazio- sioni e revoche degli affidamenti comunicate al
nale dei dottori commercialisti ed indicarne altri, cliente.
ritenuti più idonei. In tal caso, un professionista
indipendente attesterà l’adeguatezza di tali indici
in rapporto alla specificità dell’impresa e, a partire Articolo 15
dall’esercizio successivo, l’impresa sarà “valutata” Obbligo di segnalazione di creditori
sulla base di questi diversi indici. pubblici qualificati

L’articolo 15 attua il principio contenuto nell’arti-


Articolo 14 colo 4, comma 1, lett. d), legge delega n. 155/2017,
Obbligo di segnalazione degli organi di individuando nell’Agenzia delle entrate, nell’Isti-
controllo societari tuto nazionale della previdenza sociale e
nell’agente della riscossione delle imposte i credi-
L’articolo 14 pone a carico degli organi di controllo tori pubblici qualificati tenuti alla segnalazione di
societari, del revisore contabile e della società di allerta a fronte di una esposizione debitoria
revisione, ciascuno nell’ambito delle rispettive dell’imprenditore di importo rilevante.
funzioni, il duplice obbligo di verificare che l’or- Per ciascuna categoria di creditori, nel comma 2, è
gano amministrativo monitori costantemente stato determinato, anche all’esito delle audizioni
l’adeguatezza dell’assetto organizzativo dell’im- degli interessati, quando l’esposizione debitoria
presa, il suo equilibrio economico-finanziario ed il deve considerarsi di importo rilevante ai fini
prevedibile andamento della gestione, nonché di dell’allerta.

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 34
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Con riguardo all’Agenzia delle entrate (art. 15, 2.000 stimabili sulla base delle soglie recepite
comma 2, lett. a), si è ritenuto opportuno limitare dalla norma.
il monitoraggio alla sola IVA, in quanto calcolata Va rimarcato che, proprio in ragione della assoluta
sulla base delle dichiarazioni periodiche redatte novità dell’istituto dell’allerta ed al fine di monito-
dagli stessi contribuenti, calibrando la soglia di ri- rarne l’efficacia fin dalle sue prime applicazioni, è
levanza in relazione alle dimensioni dell’impresa, previsto un meccanismo di adeguamento delle di-
quali si evincono dal suo volume d’affari, e fis- sposizioni contenute nell’articolo 15, con riferi-
sando comunque una soglia minima sufficiente- mento sia alla tipologia dei debiti monitorati, sia
mente elevata onde evitare che l’estensione troppo alla loro entità, dapprima entro due anni dalla en-
ampia dell’obbligo di effettuare la segnalazione trata in vigore del codice, e successivamente ogni
generi un effetto contrario rispetto a quello auspi- tre anni. Detto adeguamento avviene anche sulla
cato, paralizzando l’attività degli organismi cui base dei dati elaborati da un Osservatorio perma-
compete gestire tali segnalazioni. Si è perciò de- nente istituito con il compito, tra l’altro, di moni-
ciso di fare riferimento ai debiti IVA scaduti e non torare con cadenza annuale l’andamento delle mi-
versati, se complessivamente pari ad almeno il 30 sure di allerta e di proporre le eventuali modifiche
per cento dei volume d’affari del periodo di riferi- normative necessarie a migliorarne l’efficienza.
mento e purché comunque l’ammontare del de- Completa il quadro di monitoraggio della riforma
bito scaduto non sia inferiore: a 25.000 euro per la previsione secondo la quale, entro due anni
volume d’affari risultante dalla dichiarazione mo- dalla sua entrata in vigore, e successivamente al-
dello IVA relativa all’anno precedente fino a meno ogni tre anni, il Ministro della Giustizia pre-
2.000.000 di euro; a 50.000 euro per volume senta al Parlamento una relazione dettagliata sulla
d’affari risultante dalla dichiarazione modello IVA applicazione del codice, tenuto conto dei dati ela-
relativa all’anno precedente fino a 10.000.000 di borati dall’Osservatorio.
euro; a 100.000 euro, per volume d’affari risul- Sotto il profilo operativo, la norma prevede che,
tante dalla dichiarazione modello IVA relativa quando l’esposizione debitoria superi l’importo ri-
all’anno precedente oltre 10.000.000 di euro levante come sopra individuato, i creditori pub-
Rispetto all’Istituto nazionale della previdenza so- blici hanno l’obbligo di inviare un avviso al debi-
ciale (art. 15, comma 2, lett. b) si è fatto invece ri- tore, con le seguenti modalità:
ferimento ad un ritardo di oltre sei mesi nel versa- l’Agenzia delle entrate, contestualmente alla co-
mento di contributi previdenziali di ammontare municazione di irregolarità di cui all’articolo 54-
superiore alla metà di quelli dovuti nell’anno pre- bis del decreto del Presidente della Repubblica 26
cedente, di ammontare in ogni caso superiore ad ottobre 1972, n.633; l’Istituto nazionale della pre-
euro cinquantamila, importo ritenuto congruo da- videnza sociale entro sessanta giorni dal verifi-
gli stessi esponenti dell’istituto consultati nel carsi dei presupposti del ritardo di oltre sei mesi
corso delle audizioni, i quali hanno evidenziato di cui sopra; l’Agente della riscossione entro ses-
come una soglia più bassa porterebbe il numero santa giorni dalla data di superamento delle so-
dei soggetti da sottoporre alle procedure d’allerta glie.
a quasi 200.000 all’anno (contro i 12.000 circa Quanto al contenuto dell’avviso, i creditori pub-
potenzialmente interessati adottando la soglia dei blici qualificati devono avvertire il debitore che, se
50.000 euro), numero difficilmente gestibile, so- entro i successivi novanta giorni egli non avrà
prattutto in fase di prima applicazione della provveduto, alternativamente, ad estinguere il
norma. proprio debito, a regolarizzarlo nelle diverse mo-
Con riguardo all’agente della riscossione (art. 15, dalità consentite dalla legge (ad esempio, per
comma 2, lett. c), tenuto conto dei compiti ad esso quanto concerne l’agente della riscossione, sono
affidati e dei tempi necessari per la sua attiva- ipotizzabili la rateizzazione ex art. 19 DPR 602/73,
zione, l’inadempimento viene ritenuto rilevante l’adesione alla definizione agevolata, la compensa-
quando la sommatoria dei crediti affidati per la ri- zione ex art. 28-quater DPR 602/73), a presentare
scossione dopo la data di entrata in vigore del co- istanza di composizione assistita della crisi ovvero
dice, limitatamente ai crediti autodichiarati o de- a proporre domanda di accesso ad una procedura
finitivamente accertati (come espressamente pre- concorsuale, essi lo segnaleranno all’organismo di
visto dalla legge delega) e scaduti da oltre novanta composizione assistita della crisi di impresa, an-
giorni superi, per le imprese individuali, la soglia che affinché tale ente, che, essendo istituito presso
di euro 500.000 e, per le imprese collettive, la so- le Camere di commercio, ha maggiore facilità
glia di euro 1.000.000. Importi meno elevati, nell’acquisizione dei dati a tal fine necessari, prov-
come dimostrato dalle elaborazioni effettuate da veda alla segnalazione agli organi societari di con-
Agenzia delle entrate –Riscossione con riferi- trollo.
mento a quanti, che, alla fine del 2017, presenta- Una volta decorso il termine assegnato, ove il de-
vano –rispetto al 2016- un’esposizione debitoria bitore non abbia fornito alcuna risposta, i creditori
superiore porterebbe la platea dei possibili sog- pubblici qualificati procederanno senza indugio
getti interessati alla segnalazione ad un numero alle prescritte segnalazioni.
superiore ai ventimila, contro un totale di circa

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I creditori pubblici qualificati sono esonerati La competenza territoriale dell’OCRI cui devono
dall’obbligo di segnalazione se il debitore fornisca essere indirizzate le segnalazioni è determinata
prova documentale di crediti di imposta o altri dalla sede legale dell’impresa, senza che rilevi
crediti vantati verso pubbliche amministrazioni di l’eventuale diversa localizzazione del centro prin-
ammontare pari ad almeno la metà della soglia di cipale degli interessi del debitore (COMI), volen-
rilevanza stabilita dal comma 2. Si vuole così tener dosi in tal modo escludere, in una fase in cui deve
conto della situazione patrimoniale complessiva essere perseguita la tempestività dell’intervento,
dell‘imprenditore ed evitare ulteriori conseguenze ogni dilazione dovuta all’eventuale incertezza
pregiudizievoli derivanti dal ritardo nel paga- sulla competenza.
mento da parte della stessa amministrazione. La scelta della competenza territoriale «diffusa»
La sanzione per la mancata ottemperanza all’ob- mira a mantenere la maggiore «prossimità» dei
bligo di segnalazione consiste, per l’Agenzia delle nuovi strumenti di allerta e composizione assistita
entrate e l’Istituto nazionale della previdenza so- della crisi rispetto alla localizzazione dell’impresa,
ciale, nell’inefficacia del titolo di prelazione spet- rendendo così più agevole per l’imprenditore l’ac-
tante ai crediti dei quali essi sono titolari, e per cesso a questa fase.
l’agente della riscossione delle imposte, nell’inop- Il comma 3 precisa che l’organismo di composi-
ponibilità alla massa del credito per spese ed oneri zione della crisi d’impresa opera attraverso vari
di riscossione. La differenziazione si è resa neces- soggetti che lo compongono, in particolare: il refe-
saria in considerazione del fatto che è parso iniquo rente, che viene individuato dal legislatore nel se-
penalizzare l’ente impositore, degradando il cre- gretario della camera di commercio o in un suo de-
dito al rango chirografario, per omissioni imputa- legato; l’ufficio del referente, ossia l’apparato co-
bili all’agente incaricato della riscossione. Si è stituito dal personale e dai mezzi messi a disposi-
dunque ritenuto di tradurre il principio di delega, zione dell’organismo dalla camera di commercio;
che prevedeva genericamente la perdita del privi- il collegio degli esperti, nominato di volta in volta
legio, in termini tali da garantire il perseguimento per il singolo affare. L’ufficio del referente, allo
dell’obiettivo indicato dal legislatore delegante e scopo di consentire una maggiore flessibilità orga-
cioè il rafforzamento dell’obbligo di segnalazione nizzativa, può essere costituito, come proposto
attraverso la previsione di una sanzione tale da re- dalla Commissione Giustizia della Camera, anche
sponsabilizzare i destinatari della regola di con- in forma associata da più camere di commercio.
dotta. In questa prospettiva non avrebbe senso Al referente è attribuito il compito di assicurare la
ipotizzare, a carico dell’agente della riscossione, la tempestività del procedimento, sia curando che gli
sanzione della perdita del privilegio per spese ed adempimenti organizzativi vengano effettuati
oneri di riscossione, considerato che è assai dub- senza indugio, sia vigilando affinché tutti i soggetti
bio che il relativo credito abbia carattere privile- coinvolti rispettino i termini loro assegnati.
giato, vista la costante giurisprudenza di legitti- Nell’ottica della certezza, sicurezza e tempestività
mità che ha reiteratamente affermato la natura delle comunicazioni, l’ultimo comma impone
chirografaria del credito per aggi (in questo senso, all’ufficio del referente l’uso della posta elettronica
si vedano Cass. n. 25932/2015; Cass. n. certificata.
7868/2014; Cass. n. 11230/2013 e Cass. n.
28502/2015 per il carattere chirografario del cre- Articolo 17
dito per spese di insinuazione). E’ dunque evi- Nomina e composizione del collegio
dente che sanzionare l’inerzia dell’agente con la
perdita del privilegio equivarrebbe a non preve- L’articolo 17 attua il dettagliato disposto dell’arti-
dere una sanzione. colo 4, comma 1, lettera b), della legge delega n.
155/2017, prevedendo innanzitutto che il refe-
rente, una volta ricevuta la segnalazione da parte
CAPO II - ORGANISMO DI COMPOSI- dei soggetti qualificati, ovvero l’istanza del debi-
ZIONE DELLA CRISI D’IMPRESA tore di assistenza nella composizione della crisi,
deve procedere immediatamente alla segnala-
Articolo 16 zione agli organi di controllo societari ed alla no-
(OCRI) mina del collegio, raccogliendo innanzitutto le de-
signazioni dei relativi componenti provenienti dai
L’articolo prevede la costituzione dell’organismo soggetti legittimati, da scegliersi però (solo) tra gli
di composizione della crisi d’impresa (OCRI) iscritti nell’albo dei gestori della crisi e dell’insol-
presso ciascuna camera di commercio, industria, venza, assicurando trasparenza e rotazione nel
artigianato e agricoltura, con il compito di gestire conferimento degli incarichi.
la fase dell’allerta per tutte le imprese e l’eventuale Al fine di garantire la riservatezza della procedura,
procedimento di composizione assistita della crisi la richiesta non deve contenere elementi idonei ad
per le imprese diverse da quelle minori (o imprese identificare l’impresa, ma unicamente l’indica-
«sotto soglia»). zione del settore in cui la stessa opera e le sue di-
mensioni, deducibili dal numero degli addetti e

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dall’ammontare annuo dei ricavi quale risulta dal commercialisti e degli esperti contabili nonché
registro delle imprese. all’albo degli avvocati che siano in possesso di una
Due dei tre componenti sono individuati mediante specifica esperienza in materia di crisi di impresa,
designazione diretta: uno da parte dal presidente per avere svolto funzioni di commissario giudi-
della sezione specializzata in materia di impresa ziale, attestatore o professionista presentatore
del tribunale individuato a norma dell’articolo 4 della proposta in almeno tre procedure di concor-
del decreto legislativo 27 giugno 2003, n. 168, dato preventivo che abbiano superato la fase
avuto riguardo al luogo in cui si trova la sede dell’apertura, o tre accordi di ristrutturazione dei
dell’impresa, o da un suo delegato, soluzione im- debiti che siano stati omologati.
posta dall’art. 4, comma 1, lett. b) della legge de-
lega, proprio a sottolineare che l’istituto è diretto
ad agevolare l’imprenditore e non è un’anticipa- Articolo 18
zione dell’apertura di una procedura concorsuale ; Audizione del debitore
un altro da parte del presidente della camera di
commercio presso cui opera l’OCRI o da un suo L’articolo 18 impone alla procedura di allerta una
delegato, che non può essere tuttavia lo stesso re- tempistica veloce che inizia con l’audizione del de-
ferente, il cui intervento nella scelta dei compo- bitore e degli organi di controllo societari, se esi-
nenti è limitato ai casi previsti dalla legge; il terzo stenti. La norma dispone che si proceda alla loro
individuato dal referente, sentito il debitore, tra convocazione ed audizione in via riservata e confi-
quelli iscritti nell’elenco trasmesso annualmente denziale. Le modalità di gestione di questa fase de-
all’organismo dalle associazioni imprenditoriali vono essere dunque tali da garantire che i terzi
ed appartenente all’associazione rappresentativa non vengano a conoscenza della procedura, allo
del settore di riferimento del debitore. La previ- scopo di evitare il diffondersi di inutili allarmismi
sione secondo la quale deve essere sentito anche il che potrebbero pregiudicare l’immagine commer-
debitore mira a consentire, da un lato, di meglio ciale dell’impresa e la sua possibilità di accedere
tener conto delle specificità dell’impresa; dall’al- ulteriormente al credito.
tro, è diretta a fare in modo che l’organismo operi Conclusa l’audizione, il collegio deve valutare,
e sia anche correttamente percepito dal debitore sulla base dei dati raccolti, se siano emersi o meno
come un ente “amico”, il cui compito è quello di fondati indizi di crisi, anche alla luce delle infor-
assisterlo e agevolarlo nella gestione della sua si- mazioni fornite circa le iniziative messe in atto in
tuazione di crisi. esito alle segnalazioni. Se ritiene che non sussista
Entro il giorno successivo alla comunicazione una situazione di crisi, il collegio dispone l’archi-
della nomina, i componenti designati debbono viazione delle segnalazioni ricevute, dandone co-
rendere la dichiarazione di loro indipendenza. La municazione per il tramite del referente ai soggetti
disposizione è stata modificata in conformità ad che avevano effettuato la segnalazione. Il collegio
un’osservazione espressa dalla Commissione Giu- dispone in ogni caso l’archiviazione quando l’or-
stizia della Camera, al fine di chiarire il contenuto gano di controllo societario, se esistente o, in sua
di tale dichiarazione e che il rinvio all’art.2, mancanza, un professionista indipendente, attesti
comma 1, lettera o), riguarda soltanto i requisiti di l’esistenza di crediti di imposta o di altri crediti
indipendenza richiesti ai componenti del collegio verso pubbliche amministrazioni per i quali siano
e non anche l’iscrizione all’albo dei revisori. decorsi novanta giorni dalla messa in mora, per un
Poiché la competenza a gestire la composizione ammontare complessivo che, portato in compen-
assistita della crisi da parte dell’OCRI è limitata sazione con i debiti, determina il mancato supera-
agli imprenditori non minori, nel caso in cui la se- mento delle soglie che hanno determinato la se-
gnalazione riguardi un’impresa minore o un’im- gnalazione. Con tale previsione si è voluto evitare
presa agricola, il referente procede alla convoca- che imprese in (apparente) difficoltà a causa del
zione del debitore avanti all’Organismo di compo- mancato pagamento da parte di debitori pubblici
sizione della crisi da sovraindebitamento (OCC) debbano subire conseguenze pregiudizievoli ulte-
competente per territorio, individuandolo in base riori a causa dei tempi delle procedure di liquida-
alle preferenze del debitore e, in difetto, sceglien- zione e di pagamento. I sindaci o l’attestatore, as-
dolo in base ad un criterio di rotazione, per la pro- sumendosene la responsabilità, potranno così at-
secuzione del procedimento. testare l’esistenza anche di crediti non definitiva-
L’articolo 352 prevede che, fino alla istituzione mente accertati, quando ad esempio gli ostacoli
dell’Albo dei soggetti destinati a svolgere funzioni all’accertamento ed al pagamento siano di ordine
di gestione o di controllo nell’ambito delle proce- meramente formale o derivino da contestazioni
dure concorsuali, il presidente della sezione spe- pretestuose o limitate solo ad una parte dell’im-
cializzata, il presidente della camera di commercio porto che l’imprenditore assume essergli dovuto.
e le associazioni rappresentative delle categorie E’ previsto, tuttavia, che l’attestazione sia utilizza-
imprenditoriali (e per esse il referente, secondo il bile solo nel procedimento dinanzi all’OCRI e
meccanismo già descritto) designino i componenti quindi, ad esempio, non possa essere un titolo per
del collegio tra quelli iscritti all’albo dei dottori ottenere un’ingiunzione di pagamento.

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In accoglimento di un suggerimento del Consiglio situazione economica e finanziaria dell’impresa ed


di Stato, si è precisato che all’attestazione devono un elenco dei creditori e dei titolari di diritti reali
essere uniti i documenti inerenti ai crediti esami- e personali, con l’indicazione dell’ammontare dei
nati dall’organo di controllo o dal professionista ai crediti e delle eventuali cause di prelazione; in al-
fini dell’attestazione e che per essi valgono gli ternativa, su istanza del debitore che non sia in
stessi limiti di utilizzabilità. condizioni di produrre la suddetta documenta-
Il comma 4 prevede che se, invece, la valutazione zione, il collegio può provvedere esso stesso a re-
dei dati acquisiti conferma l’esistenza di fondati digerla, suddividendo, se del caso, i compiti tra i
indizi di crisi, il collegio individua con il debitore suoi componenti conformemente alle diverse pro-
le misure che appaiono idonee al suo supera- fessionalità. La ragione dell’acquisizione di tale
mento, fissando un termine entro il quale l’im- documentazione si spiega con l’opportunità di di-
prenditore deve riferire in merito alla relativa at- sporre di tutti gli elementi conoscitivi utili a valu-
tuazione. tare la situazione dell’impresa e ad individuare il
Alla scadenza del termine, se il debitore non ha ot- possibile oggetto delle trattative, ma anche al fine
temperato e, quindi, non ha assunto le iniziative di precostituire la documentazione necessaria per
necessarie, il collegio redige una breve relazione e l’accesso ad una procedura concorsuale, così rea-
la trasmette al referente, che ne dà notizia a coloro lizzandosi evidenti economie di tempi e costi pro-
che hanno effettuato la segnalazione. cedurali in linea con il principio di cui all’articolo
I soggetti pubblici qualificati sono esonerati 2, comma 1, lettera l), legge delega n. 155/2017.
dall’obbligo di segnalazione nel caso in cui il debi- Con le stesse finalità, il comma 3 consente al col-
tore abbia presentato l’istanza di composizione as- legio, su richiesta del debitore, di attestare la veri-
sistita della crisi, fino a quando il procedimento dicità dei dati aziendali. Il falso nell’attestazione è
resta aperto. sanzionato penalmente dall’art. 345.
Dispone l’ultimo comma che se, all’esito delle trat-
tative, il debitore raggiunge un accordo con i cre-
CAPO III - PROCEDIMENTO DI COMPO- ditori, detto accordo debba essere formalizzato
SIZIONE ASSISTITA DELLA CRISI per iscritto e depositato presso l’OCRI, che può
consentirne la visione e l’estrazione di copie solo a
Articolo 19 coloro che l’hanno sottoscritto. Ove le descritte
Composizione della crisi formalità vengano osservate, l’accordo ha la stessa
efficacia degli accordi che danno attuazione al
Mentre la procedura di allerta è finalizzata a far piano attestato di risanamento, con i conseguenti
emergere tempestivamente la crisi dell’impresa, corollari in termini di esenzione dalla revocatoria
ricercando, con l’ausilio degli organi di controllo o in caso di successiva liquidazione giudiziale. Pre-
dello stesso OCRI e senza coinvolgere i creditori, supposto evidente di tale beneficio è che l’accordo
una soluzione alla crisi principalmente mediante sia stato raggiunto con la supervisione e l’appro-
l’adozione di misure riorganizzative dell’attività vazione del collegio, il quale, quindi, si rende indi-
imprenditoriale, diversa è la prospettiva dell’isti- rettamente garante della fattibilità del piano sot-
tuto della composizione assistita della crisi, al cui tostante l’accordo. E’ rimessa al debitore, con il
interno, nel presupposto che sia imprescindibile la consenso dei creditori interessati, la decisione di
ristrutturazione del debito, la soluzione viene ri- iscrivere o meno l’accordo nel registro delle im-
cercata mediante una trattativa con i creditori, fa- prese, rendendolo così conoscibile ai terzi.
vorita dall’intervento dell’OCRI che si pone come
una sorta di mediatore attivo tra le parti. Articolo 20
L’articolo 19 prevede che l’iniziativa per l’attiva- Misure protettive
zione del procedimento di composizione assistita
della crisi appartenga solo al debitore, il quale può Mentre è possibile pretendere che la procedura di
rivolgere all’OCRI l’istanza di intervento all’esito allerta si svolga in via riservata e confidenziale, es-
dell’audizione, ma anche prima e a prescindere sendo in essa coinvolti tendenzialmente solo il de-
dalla stessa. bitore, gli organi societari, i professionisti, gli uf-
Ricevuta l’istanza, il collegio fissa un termine non fici pubblici e l’OCRI, tale riservatezza non può es-
superiore a tre mesi da utilizzare per ricercare una sere del tutto mantenuta nel procedimento di
soluzione concordata con i creditori e incarica il composizione assistita della crisi, nella quale ven-
relatore di seguire le trattative, anche facendosi gono necessariamente coinvolti, almeno in parte,
parte attiva, se ciò sia utile per favorire l’accordo i creditori.
con l’autorevolezza che gli deriva dal ruolo. Il ter- E’ quindi inevitabile che la notizia della crisi possa
mine può essere prorogato fino ad un massimo di diffondersi e conseguentemente è necessario con-
tre mesi solo se risulta che le trattative segnano un sentire al debitore di tutelare l’impresa da inizia-
progresso verso la soluzione concordata. tive dei creditori che potrebbero vanificare le trat-
Nel più breve tempo possibile il collegio deve ac- tative.
quisire dal debitore una relazione aggiornata sulla

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Provvede in proposito l’articolo 20, disponendo documentazione predisposta nell’ambito del pro-
che il debitore, che richiede l’assistenza dell’OCRI cedimento (relazione sulla situazione economica e
per le trattative con i creditori, possa presentare finanziaria dell’impresa, elenco dei creditori e dei
apposita istanza al tribunale, individuato in con- titolari dei diritti reali o personali con l’indica-
formità alla delega, nella sezione specializzata in zione dei rispettivi crediti e delle eventuali cause
materia di crisi di impresa competente per territo- di prelazione, attestazione del collego sulla veridi-
rio in ragione della sede dell’impresa, che prov- cità dei dati aziendali).
vede dopo aver eventualmente sentito a chiari- In tutti i casi in cui il procedimento di composi-
menti i soggetti che hanno effettuato la segnala- zione assistita ha esito negativo e dunque anche
zione e il presidente del collegio avanti al quale nel caso in cui l’imprenditore non provveda a de-
pende la procedura di composizione assistita. positare la domanda di accesso ad una procedura
Il comma 3 fissa la durata delle misure protettive concorsuale, l’OCRI ne dà notizia ai soggetti obbli-
in tre mesi, prorogabili più volte entro il termine gati alla segnalazione che non vi abbiano parteci-
massimo di nove mesi, coincidente con il termine pato, al fine di metterli a conoscenza dell’insussi-
massimo di durata delle trattative, a condizione stenza di ostacoli alla segnalazione, quando do-
che siano stati compiuti progressi significativi vuta o di consentire loro di attivarsi in modo tem-
nelle trattative tali da rendere probabile il rag- pestivo per chiedere l’apertura della liquidazione
giungimento dell’accordo. giudiziale.
Oltre alle misure protettive, nel corso delle tratta- In ossequio al principio della riservatezza e confi-
tive e fino alla conclusione del procedimento di denzialità e al fine di evitare ostacoli in capo al de-
composizione assistita, il debitore può chiedere al bitore nell’illustrare al collegio la reale situazione
giudice competente sulle misure predette i prov- dell’impresa, la documentazione acquisita o pro-
vedimenti volti ad impedire o differire gli obblighi dotta nel procedimento e gli atti dello stesso pos-
previsti dal codice civile in caso di riduzione del sono essere utilizzati unicamente nell’ambito della
capitale sociale per perdite o per riduzione al di liquidazione giudiziale o in un eventuale procedi-
sotto del limite legale. E’ rimessa al debitore la mento penale, naturalmente nel rispetto delle
scelta di richiedere la pubblicazione del provvedi- norme che disciplinano l’acquisizione e l’utilizza-
mento nel registro delle imprese, in tal caso rinun- bilità dei documenti in tale ambito.
ciando al carattere di riservatezza del procedi-
mento, ma ottenendo l’effetto di prevenire inizia- Articolo 22
tive di creditori o soci di minoranza dirette a con- Segnalazione al pubblico ministero
testare l’inosservanza (apparente) degli obblighi
predetti. L’articolo 22 individua i casi nei quali, in conse-
Allo scopo di evitare l’ingiustificato protrarsi delle guenza di una condotta tenuta dal debitore
misure descritte e il conseguente impedimento nell’ambito di una procedura di allerta o di com-
all’esercizio dei diritti dei creditori, l’ultimo posizione assistita della crisi che non possa quali-
comma prevede che esse possano essere revocate ficarsi come connotata dalla buona fede, deve es-
in qualunque momento, anche d’ufficio, se risul- sere effettuata una segnalazione al pubblico mini-
tano atti di frode nei confronti dei creditori o se il stero. La norma attua una precisa indicazione
collegio della composizione assistita segnala che della legge delega, contenuta all’art. 4, comma 1,
non vi è possibilità di soluzione concordata della lettera b).
crisi ovvero, nel caso in cui siano state individuate In queste ipotesi il collegio, se ritiene che gli ele-
misure idonee a superarla, che non vi sono signi- menti raccolti rendano evidente la sussistenza non
ficativi progressi nell’attuazione delle misure solo di uno stato di crisi, ma di uno stato di con-
adottate per superare la crisi. clamata insolvenza, lo segnala con una relazione
motivata al referente, il quale ne dà notizia al pub-
blico ministero presso il tribunale competente a
Articolo 21 norma dell’art. 27; questi, ove ritenga fondata la
Conclusione del procedimento notizia, entro sessanta giorni dalla ricezione della
notizia presenta ricorso per l’apertura della liqui-
L’art. 21 dispone in ordine ai possibili esiti del pro- dazione giudiziale.
cedimento di composizione assistita della crisi.
In particolare, se l’accordo con i creditori non è Articolo 23
stato raggiunto nel termine assegnato o prorogato Liquidazione del compenso
e permane una situazione di crisi, il collegio deve
invitare il debitore a presentare una domanda di L’art. 23 disciplina il diritto al compenso
accesso ad una procedura concorsuale nel termine dell’OCRI prevedendo, in difetto di accordo con il
di trenta giorni. debitore, la sua liquidazione ad opera del presi-
Al fine di non vanificare l’attività già compiuta dal dente della sezione specializzata in materia di crisi
collegio, il debitore, se aderisce all’invito, può uti- di impresa del tribunale competente in base alla
lizzare a corredo della domanda la sede legale dell’impresa interessata, dovendo

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questi tenere conto separatamente, come specifica entrata in vigore, e successivamente almeno ogni
la norma, dell’attività svolta per l’audizione del de- tre anni. Tale adeguamento avviene anche sulla
bitore e di quella eventualmente svolta nella pro- base dei dati elaborati dall’Osservatorio perma-
cedura di composizione assistita della crisi, valu- nente istituito con il compito, tra l’altro, di moni-
tando specificamente l’impegno in concreto ri- torare l’andamento delle misure di allerta e di pro-
chiesto e gli esiti del procedimento. porre le eventuali modifiche normative necessarie
a migliorarne l’efficienza.

Articolo 25
CAPO IV - MISURE PREMIALI Misure premiali

Articolo 24 L’articolo 25 individua le misure premiali alle


Tempestività dell’iniziativa quali ha diritto l’imprenditore che abbia presen-
tato tempestiva istanza all’organismo di composi-
Al fine di assicurare la rilevazione tempestiva delle zione assistita della crisi, attuandone le prescri-
situazioni di crisi d’impresa il legislatore ha previ- zioni, ovvero abbia presentato domanda di ac-
sto l’integrazione del sistema delle misure d’al- cesso a procedura di concordato preventivo o di
lerta, incentrate sulle segnalazioni degli organi di omologazione di accordo di ristrutturazione a
controllo interno e dei creditori pubblici qualifi- condizione, in questi casi, che la domanda non sia
cati, con un sistema di misure premiali a favore stata in seguito dichiarata inammissibile.
degli imprenditori che di propria iniziativa pre- Le prime tre misure riguardano gli interessi e le
sentino tempestivamente istanza di composizione sanzioni fiscali, essendo previste:
assistita della crisi all’organismo di cui all’articolo -la riduzione alla misura legale degli interessi che
19, o direttamente domanda di ammissione ad maturano sui debiti fiscali dell’impresa durante la
una delle procedure giudiziali di regolazione della procedura di composizione assistita della crisi e
crisi o dell’insolvenza. sino alla sua conclusione;
L’articolo 24 definisce il presupposto della tempe- -la riduzione alla misura minima delle sanzioni
stività dell’iniziativa individuando a contrario i tributarie per le quali è prevista l’applicazione in
casi in cui l’iniziativa deve ritenersi tardiva. misura ridotta in caso di pagamento entro un de-
In questa prospettiva sono stati selezionati come terminato termine, quando il termine per il paga-
indicatori di crisi più significativi i ritardi nei pa- mento scade dopo la presentazione dell’istanza
gamenti di salari e stipendi e dei debiti verso for- all’organismo per la ricerca di una soluzione con-
nitori nonché il superamento degli indici di bilan- cordata della crisi dell’impresa;
cio elaborati dal Consiglio nazionale dei dottori -la riduzione della metà, nell’ambito dell’even-
commercialisti ai sensi dell’articolo 13, comma 2. tuale successiva procedura concorsuale, di tutte le
Per le due tipologie di crediti sono stabiliti diversi sanzioni e gli interessi sui debiti tributari oggetto
parametri quantitativi e temporali per determi- della procedura di composizione assistita della
nare la decorrenza del termine di sei mesi oltre il crisi.
quale l’iniziativa dell’imprenditore non è più tem- Ulteriore misura premiale è rappresentata dalla
pestiva ai fini dell’accesso alle misure premiali: possibilità di ottenere una proroga del termine fis-
per salari e stipendi, un ammontare di debiti sca- sato dal giudice per il deposito della proposta di
duti superiore alla metà del complessivo monte concordato preventivo o dell’accordo di ristruttu-
salari mensile e il protrarsi dell’inadempimento razione dei debiti, salvo che l’organismo di com-
per sessanta giorni; posizione della crisi non abbia dato notizia di in-
per i debiti verso fornitori un ammontare supe- solvenza al pubblico ministero.
riore a quello dei debiti non scaduti e il protrarsi E’ inoltre prevista l’inammissibilità della proposta
dell’inadempimento per centoventi giorni. di concordato preventivo in continuità aziendale
Con riferimento al superamento degli indici di bi- concorrente in tutti casi in cui risulta attestato che
lancio, il termine dei sei mesi decorre dall’ultimo la proposta del debitore assicura il soddisfaci-
bilancio approvato o comunque per oltre tre mesi. mento dei creditori chirografari in misura non in-
Per agevolare l’accertamento della sussistenza del feriore al 20% dell’ammontare complessivo dei
presupposto della tempestività e consentire al de- crediti.
bitore di avvalersene nell’ambito di eventuali pro- Le altre misure premiali riguardano la responsa-
cedimenti penali, è previsto che la tempestività bilità penale per fatti antecedenti l’assunzione
possa essere certificata dal presidente del collegio tempestiva dell’iniziativa.
di cui all’articolo 17. La legge delega n. 155/2017 all’art. 4 lett. h) così
Va richiamata l’importante disposizione conte- dispone: «prevedere misure premiali, sia di na-
nuta nell’art. 354 che prevede un meccanismo di tura patrimoniale sia in termini di responsabilità
revisione dei presupposti della tempestività personale, in favore dell’imprenditore che ha tem-
dell’iniziativa ai fini delle misure premiali di na- pestivamente proposto l’istanza di cui alla lettera
tura fiscale, dapprima entro due anni dalla sua b) o che ha tempestivamente chiesto

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l’omologazione di un accordo di ristrutturazione o dell’istanza e se risulta che il danno è di speciale


proposto un concordato preventivo o proposto ri- tenuità, una causa di non punibilità.
corso per l’apertura della procedura di liquida- In questo modo viene significativamente ridotta
zione giudiziale; includere tra le misure premiali l’area del rischio penale perché è assai frequente
in termini di responsabilità personale la causa di che condotte di non corretta destinazione di beni
non punibilità per il delitto di bancarotta semplice dell’impresa, ma con effetti depauperativi del pa-
e per gli altri reati previsti dalla l. fall., quando ab- trimonio estremamente modesti e con incidenza
biano cagionato un danno patrimoniale di speciale minima se non quasi nulla sul soddisfacimento dei
tenuità ai sensi all’articolo 219, terzo comma, del creditori, poste in essere anche in epoca assai risa-
regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, un’attenuante lente, assumano a seguito dell’apertura della pro-
ad effetto speciale per gli altri reati, nonché una cedura concorsuale rilevanza come reati di banca-
congrua riduzione degli interessi e delle sanzioni rotta fraudolenta.
correlati ai debiti fiscali dell’impresa, fino alla Per il caso in cui il danno non sia di speciale te-
conclusione della medesima procedura […]». nuità, ma comunque di ammontare non superiore
Alla luce del tenore letterale della delega in riferi- a due milioni di euro e risulti all’atto dell’apertura
mento agli “altri reati” previsti dalla legge falli- della procedura concorsuale un attivo inventa-
mentare e diversi dalla bancarotta semplice, si è riato o offerto ai creditori che consenta il soddisfa-
prescelta l’opzione di includere anche la banca- cimento di almeno un quinto dell’ammontare dei
rotta fraudolenta e gli ulteriori reati menzionati crediti chirografari, è invece introdotta una circo-
dall’articolo 25 in commento nell’ambito della stanza attenuante ad effetto speciale con riduzione
causa di non punibilità di nuova introduzione. della pena fino alla metà.
In senso contrario, valorizzando cioè il solo riferi- L’individuazione di un criterio quantitativo –è in-
mento alla bancarotta semplice, si dovrebbe rite- fatti necessario che sia assicurato un soddisfaci-
nere che il legislatore delegante abbia escluso l’ap- mento “minimo” dei creditori chirografari e che il
plicabilità della causa di non punibilità per le ipo- danno arrecato ai creditori non superi una soglia
tesi di bancarotta fraudolenta. Se così fosse, tutta- “massima”- nei termini indicati dalla Commis-
via, non residuerebbe ambito innovativo della sione Giustizia della Camera consente di resti-
norma delegante: la bancarotta semplice consente tuire significato alla norma di delega una volta sta-
già l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. e l’esclu- bilito che la causa di non punibilità per tenuità del
sione della punibilità per particolare tenuità del danno è riferibile al delitto di bancarotta semplice
fatto in presenza di condotte non abituali. e agli altri reati e mira ad evitare che sia premiata
Si è ritenuto pertanto di operare nel senso più am- la pianificazione di condotte distrattive o dissipa-
pio prevedendo norme premiali con riguardo alle tive di rilevante entità esclusivamente grazie al
condotte anche più gravi tutte le volte che l’im- successivo –e programmato- accesso ad una pro-
prenditore abbia azionato quei meccanismi di al- cedura di composizione della crisi o di regolazione
lerta di nuova introduzione volti proprio a control- della crisi e dell’insolvenza. L’attenuante spetta, di
lare e mitigare il fenomeno dell’insolvenza. conseguenza, solo nei casi in cui alla tempestività
L’articolo 25, pertanto, individua le misure pre- dell’iniziativa si accompagni un soddisfacimento
miali alle quali ha diritto chi abbia presentato non irrisorio dei creditori ed un danno non esor-
tempestiva istanza all’organismo di composizione bitante, giacché solo in questi casi può ritenersi
assistita della crisi, attuandone le prescrizioni, ov- che la tempestività dell’iniziativa abbia prodotto
vero abbia presentato domanda di accesso a pro- effetti positivi in termini di conservazione del pa-
cedura di concordato preventivo o di omologa- trimonio.
zione di accordo di ristrutturazione a condizione,
in questi casi, che la domanda non sia stata in se-
guito dichiarata inammissibile. La riformulazione TITOLO III - PROCEDURE DI REGOLA-
della norma, che tiene conto delle osservazioni ZIONE DELLA CRISI E
della Commissione Giustizia della Camera, mira a DELL’INSOLVENZA
chiarire che è ammesso godere delle misure pre-
miali penali solo la persona che si è in concreto at- CAPO I - GIURISDIZIONE
tivata per la tempestiva gestione della situazione
di crisi. Il generico riferimento all’imprenditore Articolo 26
avrebbe infatti potuto far sorgere l’equivoco Giurisdizione italiana
dell’estensione di tali misure a tutti i componenti
dell’organo amministrativo e finanche a quelli già Il comma 1 sancisce che l’imprenditore che ha
cessati, anche nell’ipotesi in cui essi non abbiano all’estero il centro principale degli interessi e che
condiviso la scelta di attivare una procedura di al- abbia una dipendenza in Italia può essere assog-
lerta o di regolazione della crisi o dell’insolvenza. gettato ad una procedura di regolazione della crisi
Per tutti i reati di bancarotta è prevista dunque, e dell’insolvenza in Italia anche se è stata aperta
quando sussistono le condizioni di tempestività analoga procedura all’estero.

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

La previsione, coerente con un’osservazione


espressa dalla Commissione Giustizia della Ca- CAPO II - COMPETENZA
mera, dà attuazione alla legge delega, all’articolo
2, comma 1, lettera f), che impone di recepire, ai Articolo 27
fini della competenza territoriale, la nozione di Competenza per materia e per territorio
centro degli interessi principali del debitore come
definita dall’ordinamento dell’Unione europea. La competenza per i procedimenti di accerta-
Deve infatti ritenersi che tale disposizione si rife- mento della crisi e dell’insolvenza è sempre attri-
risca anche alla giurisdizione, considerato che l’at- buita al tribunale, che è dunque competente per
tuale art. 9 l.fall., nonostante la rubrica reciti solo materia rispetto ad altri organi della giurisdizione
“Competenza”, disciplina entrambe. La precisa- ordinaria. Allo stesso tribunale è attribuita la co-
zione secondo la quale la giurisdizione sussiste in gnizione delle azioni che derivano dalla proce-
presenza di una dipendenza in Italia, mira a risol- dura, come attualmente prevede l’art. 24 della
vere un contrasto interpretativo tra quanti in dot- legge fallimentare.
trina e giurisprudenza, ritengono che per radicare Inoltre, in attuazione di uno specifico principio di
la giurisdizione sia sufficiente l’esistenza di beni in delega (art. 2, comma 1, lettera n), è previsto che
Italia e quanti ritengono che l’imprenditore debba per i procedimenti di regolazione della crisi o
avere in Italia una sede secondaria o una dipen- dell’insolvenza e le controversie che ne derivano
denza, come previsto dal regolamento relativi alle imprese in amministrazione straordi-
n.848/2015, applicabile esclusivamente agli Stati naria e ai gruppi di imprese di rilevante dimen-
membri dell’Unione europea. sione sia competente il tribunale sede delle sezioni
Rispetto alla disciplina vigente, inoltre, il comma specializzate in materia di imprese di cui all’arti-
2 prevede, come espressamente richiesto dalla colo 1 del decreto legislativo 27 giugno 2003,
Commissione Giustizia del Senato e come sugge- n.168; per tutti gli altri procedimenti e per le con-
rito, nelle osservazioni, anche dall’omologa Com- troversie che ne derivano è competente il tribu-
missione della Camera dei deputati, l’irrilevanza, nale del luogo in cui il debitore ha il centro degli
anche ai fini della giurisdizione, del trasferimento interessi principali.
del centro principale degli interessi all’estero Si stabilisce, inoltre, come previsto dall’art. 2,
nell’anno antecedente il deposito della domanda comma 1, lett. f), della legge delega, che la compe-
di accesso alla procedura o l’inizio della procedura tenza spetta al tribunale del luogo ove si trova il
di composizione della crisi, se anteriore; è stata centro degli interessi principali del debitore, defi-
inoltre eliminata la disposizione secondo la quale nito nella stessa norma tenuto conto della catego-
il trasferimento della sede dell’impresa all’estero ria di appartenenza del debitore e individuato, in
non esclude la sussistenza della giurisdizione ita- una prospettiva di semplificazione, attraverso il ri-
liana se è avvenuto dopo il deposito della do- corso a presunzioni assolute.
manda di accesso alla procedura, in quanto mera-
mente ripetitiva della regola generale stabilita
dall’art. 5 del codice di procedura civile ed assor- Articolo 28
bita dall’espressa previsione dell’irrilevanza del Trasferimento del centro degli
trasferimento antecedente. interessi principali
Il comma 3 fa salve le convenzioni internazionali
e la normativa dell’Unione europea, che, in parti- L’articolo 28, in continuità con l’art. 9 della l. fall.,
colare, quanto al trasferimento della sede, sanci- prevede che il trasferimento del centro degli inte-
sce, all’art. 3 del Regolamento n.848/2015, l’irri- ressi principali del debitore, intervenuto nell’anno
levanza degli spostamenti avvenuti entro il pe- antecedente alla presentazione della domanda di
riodo di tre mesi precedenti la domanda di aper- regolazione concordata della crisi o dell’insol-
tura della procedura di insolvenza. venza o di apertura della liquidazione giudiziale o
Infine, è previsto che il tribunale, quando apre una successivamente all’inizio della procedura di com-
procedura di insolvenza transfrontaliera ai sensi posizione assistita della crisi, se anteriore, sia irri-
del Regolamento (UE) 2015/848 del Parlamento levante ai fini del radicamento della competenza
europeo e del Consiglio del 20 maggio 2015, debba per territorio.
dichiarare se la procedura è principale, secondaria
o territoriale. Si tratta di disposizione meramente Articolo 29
confermativa di un obbligo che già deriva dal Re- Incompetenza
golamento.
L’art. 29 prevede che il provvedimento con cui il
tribunale dichiara la propria incompetenza sia
reso con ordinanza che indica anche il giudice
competente; questi, trattandosi di competenza in-
derogabile, può sollevare, d’ufficio, regolamento

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di competenza nel rispetto delle previsioni di cui CAPO III - CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’
all’art. 45 c.p.c.. DEL DEBITORE

Articolo 30 Articolo 33
Conflitto positivo di competenza Cessazione dell’attività

L’articolo 30 si occupa dei conflitti positivi di com- L’articolo 33 sostituisce l’art. 10 del regio decreto
petenza risolti a favore del tribunale che si è pro- 16 marzo 1942, n. 267.
nunciato per primo. Rispetto al sistema vigente è stata prevista una re-
Il giudice che si è successivamente pronunciato e gola unica per l’imprenditore collettivo e per
che intenda contestare la competenza del primo, quello individuale, che è quella di consentire
deve sollevare il regolamento di competenza. Al- l’apertura della procedura di liquidazione del de-
trimenti, in una linea di continuità con il r.d. n. bitore che abbia cessato l’attività di impresa da
267 del 1942, egli trasmetterà gli atti al primo giu- non oltre un anno. Allo scopo di colmare una la-
dice. cuna che aveva dato luogo a svariati dubbi inter-
pretativi, si stabilisce che, per il debitore non
Articolo 31 iscritto, la cessazione coincide con il momento in
Salvezza degli effetti cui i terzi ne acquisiscono la conoscenza, secondo
un principio omogeneo ad una regola di opponibi-
L’articolo 31, in continuità con l’art. 9-bis del regio lità già prevista nel codice civile. Per agevolare il
decreto 16 marzo 1942, n. 267, si occupa di rego- processo di notificazione di eventuali iniziative
lare gli effetti degli atti compiuti nel procedimento adottate da terzi, si fa obbligo all’imprenditore di
di regolazione della crisi aperto davanti al tribu- mantenere operativo l’indirizzo di posta elettro-
nale poi rivelatosi incompetente. La soluzione nica certificata per un anno, che decorre dalla can-
adottata, anche per garantire e tutelare l’affida- cellazione, come previsto dalla legge delega.
mento dei terzi, è quella di assicurare che gli effetti Per risolvere una questione che si era posta nel re-
degli atti compiuti si conservino anche davanti al gime attuale, si specifica, poi, che l’imprenditore
giudice competente. cancellato dal registro delle imprese non può fare
ricorso né al concordato preventivo, né all’accordo
Articolo 32 di ristrutturazione, con conseguente inammissibi-
Competenza sulle azioni che derivano lità della domanda presentata.
dall’apertura delle procedure di liquida-
zione
Articolo 34
L’articolo 32 sancisce che il tribunale che ha Apertura della liquidazione giudiziale
aperto le procedure di liquidazione giudiziale è del debitore defunto
competente per tutte le liti che ne derivano, se-
condo la formulazione corrispondente a quella L’articolo 34 sostituisce l’articolo 11 del regio de-
contenuta nel regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, creto 16 marzo 1942, n. 267, sovrapponendosi
interpretata da tempo in modo univoco. La tecnica quasi interamente ad esso, salva la precisazione
enunciativa al «plurale» contenuta nella disposi- contenuta nel comma 3, dove si prevede, nel
zione vuole precisare che identica regola già vi- chiaro intento di accrescere il bagaglio informa-
gente per il fallimento debba applicarsi anche alla tivo del tribunale, che l’erede che chiede l’apertura
procedura liquidatoria del debitore sovraindebi- della liquidazione giudiziale, pur non essendo sog-
tato. Il radicamento della competenza per le cause getto agli obblighi di deposito della documenta-
dipendenti davanti al tribunale che ha aperto la li- zione, è comunque tenuto a presentare una rela-
quidazione impone che, in caso di successiva di- zione sulla situazione economico-patrimoniale.
chiarazione di incompetenza di un tribunale da-
vanti al quale siano state erroneamente avviate liti
dipendenti, queste debbano essere riassunte nel Articolo 35
termine di non oltre trenta giorni davanti al giu- Morte del debitore
dice competente quale giudice speciale del con-
corso, ai sensi dell’articolo 50 del codice di proce- L’articolo 35 non si discosta dalla disciplina già
dura civile. dettata dal r.d. n.267/1942 e prevede che, nell’ipo-
tesi di morte del debitore dopo l’apertura della
procedura di liquidazione concorsuale, questa
prosegue nei confronti degli eredi, anche se hanno
accettato l’eredità con beneficio di inventario. Nel
caso di più eredi, la procedura prosegue nei con-
fronti del rappresentante, che può essere desi-
gnato, in assenza di accordo, dal giudice delegato.

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Articolo 36 da garantire il diritto di difesa e bilanciarne l’eser-


Eredità giacente ed istituzione di erede cizio con l’indispensabile celerità del procedi-
sotto condizione sospensiva mento.
Per l’omologazione degli accordi di ristruttura-
Quando il chiamato non ha accettato l’eredità e zione e per l’accesso al concordato preventivo, in-
non è nel possesso di beni ereditari, la procedura vece, l’iniziativa spetta al debitore e i suoi credi-
procede nei confronti del curatore dell’eredità gia- tori, sebbene interessati alla proposta, non sono
cente, come già prevede l’art. 12 l.fall.; mentre, nel qualificabili come parti del rapporto processuale o
caso in cui l’erede sia istituito sotto condizione so- comunque come vere e proprie controparti. Ne de-
spensiva o l’erede o il legatario non adempie l’ob- riva che, per tali procedure, l’udienza è solo even-
bligo di prestare la garanzia, la procedura procede tuale, costituendo non già il luogo in cui il debitore
nei confronti dell’amministratore nominato a può difendersi dall’iniziativa dei suoi creditori, ma
norma dell’articolo 642 del codice civile. un momento in cui può fornire al tribunale chiari-
menti sulla domanda proposta.

CAPO IV - ACCESSO ALLE PROCEDURE SEZIONE I


DI REGOLAZIONE DELLA CRISI E INIZIATIVA PER L’ACCESSO ALLE PRO-
DELL’INSOLVENZA CEDURE DI REGOLAZIONE DELLA CRISI
O DELL’INSOLVENZA
Tra i principi contenuti nella legge delega vi è (art.
2, comma 1, lett. d), legge n.155/2017) l’adozione Articolo 37
di un unico modello processuale per l’accerta- Iniziativa per l’accesso alle procedure di
mento dello stato di crisi o di insolvenza del debi- regolazione della crisi o dell’insolvenza
tore, ispirato all’articolo 15 del regio decreto 16
marzo 1942, n. 267, caratterizzato da particolare Il debitore è sempre legittimato a proporre do-
celerità anche in fase di reclamo, dall’introduzione manda di accesso ad una procedura di regolazione
della legittimazione ad agire anche dei soggetti della crisi o dell’insolvenza.
con funzioni di controllo sull’impresa e del pub- La domanda di apertura della liquidazione giudi-
blico ministero in ogni caso in cui egli abbia noti- ziale, invece, può essere presentata da una plura-
zia dell’esistenza di uno stato di insolvenza. La lità di soggetti, nel rispetto del principio della più
legge delega impone, inoltre, di specificare la di- ampia legittimazione ad agire di cui all’articolo 2,
sciplina delle misure cautelari, con attribuzione primo comma, lettera d), legge delega n. 155/2017,
della relativa competenza anche alla corte d’ap- compresi, in modo innovativo, anche i soggetti
pello e di armonizzare il regime delle impugna- con funzioni di controllo e vigilanza sull’impresa,
zioni; ancora, prevede (art. 2, comma 1, lettera e), declinati come organi (dunque interni alla orga-
legge n.155/2017) l’assoggettamento al procedi- nizzazione del debitore) e le autorità amministra-
mento di accertamento dello stato di crisi o di in- tive di controllo e vigilanza.
solvenza di ogni categoria di debitore, disciplinan-
done distintamente i diversi esiti possibili, con ri- Articolo 38
guardo all’apertura di procedure di regolazione Iniziativa del pubblico ministero
concordata o coattiva, conservativa o liquidatoria,
tenendo conto delle relative peculiarità soggettive E’ previsto, in attuazione di uno specifico princi-
ed oggettive; di uniformare e semplificare, in rac- pio di delega (art. 2, comma 1, lettera d), che il
cordo con il processo civile telematico, la disci- pubblico ministero presenti il ricorso per l’aper-
plina dei diversi riti speciali previsti dalle disposi- tura della liquidazione giudiziale in ogni caso in
zioni in materia concorsuale. cui ha notizia dell’esistenza di uno stato di insol-
In questa prospettiva, il codice ha adottato un mo- venza e che qualsiasi autorità giudiziaria che rilevi
dello processuale uniforme per l’accertamento l’insolvenza nel corso di un procedimento lo debba
dello stato di crisi e di insolvenza, che si declina segnalare al pubblico ministero.
diversamente, in relazione alle diverse procedure, La disposizione restituisce centralità al ruolo del
in rapporto non tanto o non soltanto ai loro pre- p.m., coerentemente con il ruolo attribuito a tale
supposti, ma anche in relazione ai soggetti legitti- organo nelle procedure di allerta.
mati ed al loro esito.
E’ evidente, infatti, limitandosi ai tratti distintivi Articolo 39
più marcati, che il procedimento di liquidazione Obblighi del debitore che chiede l’accesso
giudiziale pone esigenze di difesa del debitore più a una procedura regolatrice della crisi o
pregnanti, poiché l’iniziativa può essere assunta dell’insolvenza
dai creditori, dagli organi di controllo, dal p.m.,
sicché, in questi casi, è sempre necessaria la fissa- L’articolo 39 elenca la documentazione che il de-
zione di un’udienza ed è opportuno disciplinare in bitore deve depositare, qualunque sia la proce-
modo dettagliato i diversi termini processuali, sì dura alla quale chiede di accedere.

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 44
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

La norma non distingue espressamente tra tipolo- chiunque provenga) riflettono i tratti connotativi
gie di imprenditori e in funzione dei differenti ob- della domanda di accesso alla procedura concor-
blighi di tenuta delle scritture contabili cui essi suale.
sono sottoposti, giacché si propone di operare da Nel procedimento di liquidazione giudiziale, il de-
riferimento generale ogni qual volta il debitore bitore può stare in giudizio personalmente. Que-
proponga una domanda di accesso alla soluzione sto per non imporre, da un lato, ad un imprendi-
concorsuale e giudiziale della crisi o dell’insol- tore già impossibilitato ad adempiere alle proprie
venza. Ciò al fine di porre il tribunale nella condi- obbligazioni, di doversi necessariamente munire
zione di disporre subito di tutti gli elementi cono- di un difensore per adempiere ad un vero e pro-
scitivi necessari per gestire la situazione di crisi. prio obbligo giuridico, qual è quello di non aggra-
Una documentazione essenziale è costituita dalla vare la situazione di insolvenza e, dall’altro, in
certificazione sulla situazione debitoria attinente considerazione della necessaria speditezza del
a particolari debiti, come quelli tributari e atti- procedimento che ha ad oggetto l’accertamento
nenti ai contributi, oltre che ai premi assicurativi. dello stato di insolvenza. Anche la giurisprudenza
Per essi gli articoli 363 e 364 disciplinano un’ap- ha sempre affermato che il diritto di difesa del de-
posita procedura volta ad assicurare l’effettività bitore va esercitato nei limiti compatibili con le re-
della messa a disposizione di tale certificazione. gole del procedimento, che ha carattere sommario
Fino a quando tale procedura non sarà piena- e camerale e che a tal fine è sufficiente che egli, in-
mente operativa, sarà la cancelleria ad acquisire formato dell'iniziativa assunta nei suoi confronti e
gli stessi dati, così da irrobustire a beneficio delle degli elementi su cui questa è fondata, compaia
parti il corredo informativo del processo e assicu- davanti al giudice relatore all'uopo nominato, per
rarne la massima attendibilità. contestare la sussistenza dei presupposti sogget-
Concreta traduzione del dovere di lealtà attiva tivi ed oggettivi per l’apertura della procedura
enunciato all’articolo 4 è la previsione che il debi- concorsuale.
tore debba dare conto degli atti di straordinaria La disposizione disciplina le modalità della notifi-
amministrazione compiuti nei cinque anni antece- cazione del ricorso. Si tratta di notificazione tele-
denti, termine corrispondente a quello di prescri- matica, che dovrebbe essere la regola generale per
zione dell’azione revocatoria ordinaria, così da instaurare il contraddittorio in base alla legge de-
consentire l’acquisizione di ogni elemento idoneo lega n. 155/2017 (articolo 2, primo comma, lettera
a permettere le valutazioni di convenienza sulle i), essendo stato riprodotto, per la prima parte,
sue proposte. l’art. 15, terzo comma, regio decreto 16 marzo
1942, n. 267, con un’importante variante garanti-
stica, per l’ipotesi di notificazione non possibile o
SEZIONE II negativa non per causa riferibile al destinatario.
PROCEDIMENTO UNITARIO PER L’AC- Se per ogni soggetto essa si perfeziona, come nel
CESSO ALLE PROCEDURE DI REGOLA- regime vigente, dopo una ricerca infruttuosa della
ZIONE DELLA CRISI O DELL’INSOL- persona, dunque con il deposito dell’atto presso la
VENZA casa comunale, per i debitori non obbligati a mu-
nirsi di PEC scatta un ulteriore adempimento, con
Articolo 40 intento rafforzativo della notifica avvenuta, co-
Domanda di accesso alla procedura munque non incidente sul momento del perfezio-
namento, e cioè la notizia del deposito con affis-
L’adozione di un unico modello processuale per sione dell’avviso presso l’abitazione o l’ufficio e la
l’accertamento dello stato di crisi e di insolvenza, spedizione di raccomandata con avviso di ricevi-
prevista come principio generale dall’articolo 2, mento.
primo comma, lett. d) della legge delega n. La mancata notifica telematica per causa imputa-
155/2017, non implica la rinuncia al principio bile, come previsto dall’articolo 2, comma 1, let-
della domanda, tant’è vero che il modello proces- tera i), legge delega n. 155/2017, ha imposto una
suale è unitario, ma l’esito è condizionato dal pe- semplificazione degli oneri, con l’inserimento
titum oggetto della domanda dei soggetti legitti- dell’atto non notificato secondo la modalità tele-
mati ad agire, anche quali interventori, né com- matica principale in apposita area web riservata
porta l’introduzione di un sistema propriamente presso il tribunale e con diritto di prelievo in qual-
bifasico, in cui si abbia un previo accertamento siasi momento, mentre la notificazione si ha per
giudiziale dello stato di crisi e di insolvenza e solo eseguita nel terzo giorno successivo a quello in cui
dopo l’avvio della procedura vera e propria. è compiuto l’inserimento.
Il procedimento è unico e l’ingresso nella concor-
sualità è tendenzialmente anticipato, a tutela cre-
scente e a protezione progressiva della proposta
procedura.
Gli elementi caratterizzanti il ricorso (denomina-
zione unica assunta dall’atto introduttivo, da

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Articolo 41 Articolo 43
Procedimento per l’apertura della Rinuncia alla domanda
liquidazione giudiziale
La disciplina prevede che in caso di rinuncia alla
Il procedimento di apertura della liquidazione domanda il procedimento si estingue e il tribunale
giudiziale, su ricorso di uno o più creditori, degli provvede con decreto, con il quale può condan-
organi e delle autorità amministrative che hanno nare la parte che ha dato causa al procedimento
funzioni di controllo e di vigilanza dell’impresa, alla rifusione delle spese. Allo scopo di evitare un
del pubblico ministero nei casi in cui questi abbia uso strumentale del potere di rinunciare alla do-
legittimazione, o dello stesso debitore è un proce- manda, è previsto che permanga comunque, in
dimento semplificato, ma regolato dalla legge nei capo al p.m. che abbia partecipato al procedi-
suoi momenti principali. mento, il potere di chiedere la liquidazione giudi-
Sono predeterminati dalla legge forme e termini ziale, senza necessità di proporre un nuovo ed au-
tanto della fase introduttiva, quanto delle fasi tonomo ricorso. Al p.m., in ogni caso, deve essere
istruttoria e di trattazione e, infine, della fase de- data comunicazione del decreto che dichiara
cisoria: i termini sono brevi, in ossequio alle esi- l’estinzione, al fine di consentirgli l’esercizio del
genze di celerità che caratterizzano la materia, ma suo potere di iniziativa.
rispettosi delle garanzie processuali; le uniche for-
malità che possono essere soppresse sono quelle Articolo 44
non essenziali al contraddittorio. Accesso al concordato preventivo e al giu-
Per garantire quanto più possibile la trattazione dizio per l’omologazione degli accordi
unitaria di più domande proposte nei confronti di ristrutturazione
dello stesso debitore, è previsto come possibile –
ed è l’unico aspetto di reale novità rispetto alla di- La disposizione trova applicazione tanto nei casi
sciplina del r.d. n.267/1942- l’intervento nel me- in cui l’iniziativa sia stata assunta dal debitore,
desimo procedimento dei terzi che hanno legitti- quanto in quelli in cui il debitore, destinatario di
mazione a proporre la domanda e del pubblico mi- una domanda di liquidazione giudiziale, si sia vo-
nistero, con la precisazione che detto intervento luto difendere non limitandosi a chiedere di re-
può avere luogo sino a che la causa non venga ri- spingere tale richiesta bensì instando per regolare
messa al collegio per la decisione. da sé, con il concordato preventivo ovvero l’ac-
La scansione organizzativa del procedimento è cordo di ristrutturazione, la propria crisi o insol-
improntata a particolare celerità. venza.
Solo la domanda proposta dal debitore è soggetta La norma disciplina tanto l’ipotesi in cui il debi-
a pubblicità, al fine di evitare che iniziative desti- tore depositi, unitamente al ricorso, la proposta di
nate a rivelarsi infondate vengano divulgate, cau- concordato, il piano e la relazione attestatrice o gli
sando danni anche irreversibili alla reputazione accordi di ristrutturazione di cui chiede l’omolo-
dell’impresa. gazione, tanto l‘ipotesi in cui il ricorso sia diretto
ad ottenere unicamente l’assegnazione dei termini
per il deposito di tali atti e dei documenti elencati
Articolo 42 dall’art. 39. In questo senso va letta la precisazione
Istruttoria sui debiti risultanti dai pub- contenuta al comma 1, lettera a), secondo la quale
blici registri nei procedimenti per il tribunale assegna “se richiesto” il termine per il
l’apertura della liquidazione giudiziale deposito della proposta e del piano o degli accordi
e del concordato preventivo di ristrutturazione e in questo senso va letto
quanto previsto dall’art. 47, comma 1, lett.b), ai
La norma disciplina l’istruttoria officiosa, in fun- sensi del quale il tribunale, con il decreto di aper-
zione di allestire un corredo documentale con il tura, “nomina ovvero conferma il commissario
minimo onere per le parti, debitori o istanti, nel giudiziale”: la conferma, infatti, presuppone che il
presupposto che, a regime, un collegamento tele- tribunale abbia nominato il commissario giudi-
matico diretto con la cancelleria del tribunale per- ziale a fronte di una domanda c.d. “in bianco” o
metterà di acquisire nel procedimento i dati sa- “con riserva”, provvedendo alla sua conferma
lienti dei debiti tributari, contributivi e per premi all’atto dell’emissione del decreto di apertura.
assicurativi e più in generale i dati anche di bilan- In entrambi i casi, a garanzia della celerità della
cio, secondo il catalogo e le modalità di cui all’ar- procedura e per consentire al debitore di fruire
ticolo 367. senza indugio degli effetti protettivi della do-
manda, il decreto concessivo dei termini può sem-
pre essere emesso senza previa fissazione di
un’udienza.
Nel dettaglio, la norma prevede, in caso di do-
manda c.d. “in bianco” o “con riserva”, terminolo-
gia coniata dagli operatori con riferimento

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all’istituto disciplinato dall’art. 161, sesto comma, espressamente che la pubblicazione debba avve-
del r.d. n.267/1942, la fissazione di un termine mi- nire contestualmente al deposito del ricorso. Dalla
nimo (trenta giorni) e massimo (sessanta), con pubblicazione, come chiarito dall’art. 48, decorre
possibilità di proroga (di non oltre sessanta il termine per l’opposizione da parte dei creditori.
giorni) esclusivamente in mancanza di domande
di liquidazione giudiziale, nell’evidente intento di
scoraggiare un utilizzo abusivo del concordato Articolo 45
come strumento di difesa (e differimento) dalla Comunicazione e pubblicazione del de-
trattazione della richiesta di liquidazione giudi- creto di concessione dei termini
ziale.
Con la concessione del termine viene nominato, a La formulazione originaria della rubrica (in cui si
fini di vigilanza, un commissario giudiziale; la no- parlava di notificazione, invece che di comunica-
mina del commissario è prevista, in conformità ad zione) è stata modificata in accoglimento di una
un’osservazione della Commissione Giustizia osservazione della competente Commissione della
della Camera, anche negli accordi di ristruttura- Camera (all’articolo 45, valuti il Governo l’oppor-
zione ma solo se quando vi siano richieste di aper- tunità di modificare la rubrica facendo riferimento
tura della liquidazione giudiziale. In questo caso, alla “comunicazione” e non alla “notificazione”,
il ricorso agli accordi di ristrutturazione potrebbe come peraltro previsto dalla stessa disposizione
essere se non abusivo o strumentale, comunque introdotta).
intempestivo rispetto alla situazione di crisi Il provvedimento di assegnazione dei termini, al
dell’impresa, rendendo dunque opportuno, pari della domanda di accesso del debitore, va reso
nell’interesse dei creditori, che l’imprenditore sia noto ai terzi che vedono le loro prerogative limi-
immediatamente sottoposto alla vigilanza di tate nell’arco temporale che va dal deposito della
terzo. domanda alla decisione del tribunale sulla do-
Ulteriore statuizione concerne la fissazione degli manda del debitore e per questo deve essere
obblighi informativi e di una somma per le spese iscritto al registro delle imprese.
della procedura.
La norma, al fine di porre termine al dibattito giu-
risprudenziale sul regime dei termini concessi ai Articolo 46
sensi dell’art. 161, sesto comma, del r.d. Effetti della domanda di accesso al
n.267/1942, espressamente dispone che i termini concordato preventivo
assegnati dal tribunale per il completamento della
domanda, per assolvere agli obblighi informativi e La disposizione disciplina gli effetti della presen-
per i versamento del fondo spese non siano sog- tazione della domanda di accesso al concordato
getti a sospensione durante il periodo feriale, coe- preventivo e si pone in una linea di continuità ri-
rentemente con le esigenze di speditezza del pro- spetto alla disciplina previgente. La richiesta di
cedimento e della natura non esclusivamente pro- autorizzazione riguarda gli atti di straordinaria
cessuale di tali termini. amministrazione che il debitore intenda compiere
La disciplina della revoca del provvedimento di «dopo il deposito della domanda di accesso». In
concessione del termine è mutuata dagli articoli assenza dell’autorizzazione del tribunale o del giu-
161, 162 e 173 l. fall.: la revoca è disposta in caso dice delegato gli atti sono inefficaci e il tribunale
di scoperta di atti di frode, quando la condotta del dispone la revoca dei termini concessi. Non si è ri-
debitore è manifestamente inidonea a una solu- tenuto di formulare analoga disposizione –pre-
zione efficace della crisi, si verifichino circostanze sente invece nella legge fallimentare- anche con ri-
tali da pregiudicare una soluzione efficace della ferimento alla domanda di omologazione degli ac-
crisi o in caso grave inadempimento degli obblighi cordi di ristrutturazione, in quanto essa non com-
informativi o di mancato versamento del fondo porta alcun limite o vincolo ai poteri gestori del
spese. Il decreto è emesso previa instaurazione del debitore/ricorrente.
contraddittorio, non è autonomamente reclama- I crediti dei terzi sorti per effetto degli atti legal-
bile (in quanto di per sé determina solo l’arresto mente compiuti dal debitore sono prededucibili e
della procedura) e può essere emesso, con analogo le ipoteche giudiziali, iscritte nei novanta giorni
effetto, ogni qual volta sia negata la stessa conces- che precedono la data di pubblicazione nel regi-
sione del termine (ad esempio per mancato depo- stro delle imprese della domanda di accesso, sono
sito dei documenti o assenza dei requisiti sogget- inefficaci rispetto ai crediti anteriori.
tivi di accesso). Si è anche precisato, su proposta della Commis-
L’ultimo comma prevede, in continuità con l’art. sione Giustizia della Camera e per una maggiore
182-bis del r.d. n.267/1942, che gli accordi di ri- chiarezza del testo, che i creditori non possono ac-
strutturazione siano pubblicati nel registro delle quisire diritti di prelazione opponibili alla massa
imprese ed acquistino efficacia da tale momento. in difetto di autorizzazione; si tratta di previsione,
Al fine di risolvere un dubbio interpretativo che ha già presente nell’art. 168 leg.fall., secondo la
generato qualche difficoltà operativa, è stabilito quale, poiché la concessione di ipoteca è atto di

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

straordinaria amministrazione, la stessa deve es-


sere autorizzata. Articolo 48
Omologazione del concordato preventivo
e degli accordi di ristrutturazione
Articolo 47 dei debiti
Apertura del concordato preventivo
L’omologazione del concordato e dell’accordo di
L’apertura è disposta con decreto che può essere ristrutturazione è diversamente strutturata a se-
emesso o a seguito del deposito di una domanda conda che vi siano o meno opposizioni.
già completa di tutti i suoi elementi ed accompa- Nel concordato, il contraddittorio tra le parti è or-
gnata dalla necessaria documentazione, nel qual ganizzato in modo più efficiente rispetto al pas-
caso il tribunale, dichiarando aperta la procedura, sato, con la previsione di termini sfalsati per le op-
provvederà anche alla nomina del commissario posizioni, da proporsi con memoria depositata nel
giudiziale, oppure verificato l’avvenuto completa- termine perentorio di almeno dieci giorni pima
mento del corredo documentale necessario per dell’udienza, visto che il procedimento si è già in-
un’ulteriore avanzamento della soluzione della cardinato con il deposito del ricorso e le opposi-
crisi o insolvenza regolata su iniziativa del debi- zioni sono, a ben vedere, eccezioni sollevate dai
tore. In tal caso, si procederà alla conferma del creditori e da qualunque interessato alla omologa-
commissario giudiziale nominato. zione.
Con il decreto di apertura si avvia una fase orga- Il debitore potrà replicare ai motivi di opposizione
nizzativa che porrà in rapporto diretto creditori e con memoria da depositare fino a due giorni
debitore sulle proposte di quest’ultimo. prima dell’udienza; tale termine consente di tener
Per questo con il decreto si fa luogo, tra l’altro, alla conto anche del parere del commissario giudiziale
nomina del giudice delegato ed alla fissazione da depositarsi almeno cinque giorni prima
della data iniziale e finale del voto e del termine dell’udienza.
per le comunicazioni ai creditori. La previsione di E’ prevista, solo per la proposizione di eventuali
un termine iniziale si spiega per la necessità di ga- opposizioni all’omologazione degli accordi di ri-
rantire che le dichiarazioni di voto non siano strutturazione, la sospensione nel periodo feriale
espresse prima che il commissario giudiziale ab- del termine per il deposito delle opposizioni. In-
bia depositato la propria relazione, fornendo ai ce- fatti, mentre le opposizioni all’omologazione del
ditori tutto gli elementi utili per valutare la conve- concordato preventivo sono proposte nell’ambito
nienza della proposta di concordato. di una procedura già incardinata e della quale i
All’emissione di questo provvedimento si ricollega creditori sono già a conoscenza, il termine per pro-
la prededucibilità, nei limiti del 75%, dei crediti porre opposizione all’omologazione degli accordi
professionali sorti in funzione della presentazione decorre dalla pubblicazione della domanda nel re-
della domanda di concordato, mentre per i crediti gistro delle imprese, ciò che potrebbe avvenire an-
sorti in funzione della domanda di omologazione che nel periodo della sospensione feriale dei ter-
degli accordi di ristrutturazione è richiesto che mini, durante il quale, notoriamente, imprese e
essi siano omologati. professionisti riducono o sospendono le loro atti-
Se invece mancano le condizioni richieste per vità. La sospensione del termine è stata dunque
l’apertura, tra le quali, recependo una precisa in- prevista al fine di garantire effettività al diritto di
dicazione della legge delega, vi è la verifica della difesa dei creditori.
fattibilità anche economica del piano, il tribunale Al fine di superare ingiustificati resistenze alle so-
dichiara, previa instaurazione del contraddittorio luzioni concordate, spesso registrate nella prassi,
con il debitore, il pubblico ministero e i creditori è previsto che il tribunale possa omologare gli ac-
che avessero depositato ricorso per l’apertura cordi di ristrutturazione anche in mancanza di
della liquidazione giudiziale (procedimenti che sa- adesione da parte dell’amministrazione finanzia-
ranno già stati riuniti alla domanda di concordato ria quando l’adesione è decisiva ai fini del raggiun-
preventivo o di omologazione degli accordi di ri- gimento delle percentuali di legge sempre che, an-
strutturazione), sempre con decreto, l’inammissi- che sulla base delle risultanze della relazione del
bilità della domanda; la pronuncia è reclamabile professionista indipendente, la proposta di soddi-
avanti alla corte d’appello con le regole dei proce- sfacimento della predetta amministrazione è con-
dimenti in camera di consiglio, senza pregiudizio veniente rispetto all’alternativa liquidatoria.
per la sua riproponibilità, mutate le circostanze ed Il tribunale, dopo avere deciso le opposizioni in
esaurito il termine del reclamo. camera di consiglio, provvede con sentenza
all’omologazione del concordato preventivo o
dell’accordo di ristrutturazione dei debiti.
Se il tribunale non omologa il concordato preven-
tivo o l’accordo di ristrutturazione, dichiara con
sentenza, su ricorso di uno dei soggetti legittimati,
l’apertura della liquidazione giudiziale.

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

liquidazione giudiziale se il reclamo è accolto e ri-


Articolo 49 mettendo gli atti al tribunale per i provvedimenti
Dichiarazione di apertura della conseguenti. Si tratta di un aspetto di assoluta no-
liquidazione giudiziale vità, giacché nel regime previgente, la corte di ap-
pello rimetteva le parti dinanzi al tribunale anche
Il tribunale provvede con sentenza all’apertura per la dichiarazione di fallimento. La sentenza è
della liquidazione giudiziale. Alla stessa pronun- ricorribile per cassazione.
cia si perviene in tutti i casi di interruzione del Il decreto di rigetto del reclamo invece non è im-
procedimento di concordato o di omologazione pugnabile, perché la domanda può sempre essere
dell’accordo di ristrutturazione e sempre che vi sia riproposta, ciò in conformità ad un indirizzo ora-
una richiesta. mai consolidato della Corte di cassazione.
La norma riflette l’attuale articolo 16 del regio de-
creto 16 marzo 1942, n. 267, individuando le di- Articolo 51
sposizioni organizzative necessarie per consentire Impugnazioni
agli organi della procedura concorsuale di ope-
rare, fissando altresì la data dell’esame dello stato L’articolo 51 disciplina le impugnazioni: il reclamo
passivo, i termini per le insinuazioni, l’esplicita dinanzi alla corte d’appello e il ricorso per cassa-
autorizzazione al curatore alle ricerche dei dati zione. La legittimazione è riservata alle parti del
sulle banche pubbliche per ricostruire l’attivo e il procedimento concluso con la sentenza impu-
passivo e senza costi di accesso per il curatore in gnata, nel caso dell’omologazione del concordato
ragione della data, della qualifica e delle funzioni preventivo o dell’accordo, ed aperta a qualunque
pubblicistiche svolte. interessato, nel caso della liquidazione giudiziale.
Un aspetto di indubbia novità è rappresentato Il termine per l’impugnazione è sempre di trenta
dalla possibilità di nominare, insieme al curatore, giorni.
se il tribunale lo ritenga utile, uno o più esperti per Il reclamo e il ricorso per cassazione non sospen-
l’esecuzione di compiti specifici in luogo del cura- dono l’efficacia della sentenza, ma per il reclamo
tore. Si tratta di un accorgimento che dovrebbe ga- sono fatte salve le previsioni dell’articolo 52 in
rantire maggiore efficienza e celerità alla proce- tema di sospensione della liquidazione, del piano
dura, ad esempio consentendo di affiancare al cu- o dell’accordo.
ratore un professionista che si occupi della liqui- Un aspetto di assoluta novità è rappresentato
dazione di determinati beni fin dalla fase iniziale dalla previsione secondo la quale con la sentenza
della procedura o dell’esercizio provvisorio che decide l’impugnazione, il giudice dichiara se la
dell’impresa, consentendo al curatore di concen- parte soccombente ha agito o resistito con mala
trarsi sull’attività di analisi dei crediti in vista della fede o colpa grave e, in tal caso, revoca con effica-
redazione del progetto di stato passivo, ove parti- cia retroattiva l’eventuale provvedimento di am-
colarmente complesso. missione della stessa al patrocinio a spese dello
La medesima norma fissa i meccanismi di comu- Stato; inoltre, in caso di società o enti, dichiara se
nicazione e notifica, oltre che di pubblicazione, ai sussiste mala fede del legale rappresentante che
fini della produzione di effetti verso i terzi e della ha conferito la procura e, in caso positivo, lo con-
decorrenza dei termini per le impugnazioni. danna in solido con la società o l’ente al paga-
Come già previsto dall’attuale articolo 15 della mento delle spese dell’intero processo e al paga-
legge fallimentare, non si fa luogo all’apertura mento di una somma pari al doppio del contributo
della liquidazione giudiziale se l'ammontare dei unificato di cui all’articolo 9 del decreto del Presi-
debiti scaduti e non pagati risultanti dagli atti dente della Repubblica 30 maggio 2002, n.115. Si
dell'istruttoria è complessivamente inferiore a tratta di una previsione volta a scoraggiare impu-
trentamila euro. gnazioni pretestuose ed a responsabilizzare gli or-
gani di gestione di società di capitali insolventi.
Non è infrequente, infatti, che sia le procedure che
Articolo 50 i creditori, coinvolti in impugnazioni pretestuose,
Reclamo contro il provvedimento che ri- si scontrino poi con l’impossibilità di ottenere il ri-
getta la domanda di apertura della storo delle spese processuali dalla controparte:
liquidazione giudiziale questa infatti è insolvente e l’amministratore, che
ha conferito la procura, non è parte processuale,
Se la domanda di apertura della liquidazione giu- sicché, secondo le regole ordinarie, non risponde
diziale è respinta, il relativo decreto motivato è co- dei debiti dell’ente che rappresenta.
municato alle parti e, quando è stata disposta la
pubblicità della domanda, è iscritto nel registro
delle imprese. Il decreto del tribunale è, a sua
volta, impugnabile con reclamo avanti alla corte
d’appello. La corte d’appello si pronuncia in ca-
mera di consiglio, dichiarando aperta la

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

dichiarazione di fallimento fosse stata riformata in


Articolo 52 secondo grado, nella quale eventualità gli effetti
Sospensione della liquidazione, dell’ese- della sentenza dichiarativa dell’insolvenza si con-
cuzione del piano o degli accordi servavano pacificamente fino al passaggio in giu-
dicato della pronuncia).
L’art. 52 si pone in una linea di continuità rispetto A questo scopo è stata dettata la disciplina riguar-
alla disciplina previgente e prevede che la sen- dante la revoca della liquidazione giudiziale ad
tenza di omologazione o di apertura della liquida- opera della corte d’appello e la revoca dell’omolo-
zione giudiziale sia immediatamente efficace, sia gazione del concordato o dell’accordo.
in primo grado che in esito al giudizio di reclamo. Per bilanciare i contrapposti interessi ed evitare i
In entrambi i casi la sentenza produce i propri ef- pregiudizi che potrebbero discendere da doversi
fetti dalla data di pubblicazione ai sensi dell’arti- possibili effetti in caso di riforma del provvedi-
colo 133, primo comma, codice procedura civile, mento di primo grado poi seguita dalla cassazione
mentre gli effetti nei riguardi dei terzi si produ- della pronuncia, si è introdotta, nel primo caso, la
cono dall’iscrizione della sentenza nel registro immediata restituzione dell’amministrazione dei
delle imprese. beni e dell’esercizio dell’impresa al debitore, sia
La corte di appello, investita del gravame, su ri- pure sotto la vigilanza del curatore (che rimane in
chiesta di parte o del curatore, può, quando ricor- carica fino al momento in cui diviene definitiva la
rono gravi e fondati motivi, sospendere, in tutto o sentenza che pronuncia sulla revoca). Si è, inoltre,
in parte o temporaneamente, la liquidazione previsto che il debitore assolva ad obblighi infor-
dell’attivo, la formazione dello stato passivo e il mativi periodici disposti dalla corte d’appello. In
compimento di altri atti di gestione. Allo stesso caso di violazione di tali obblighi il tribunale priva
modo può provvedere, in caso di reclamo avverso il debitore del potere di compiere gli atti di ammi-
la omologazione del concordato preventivo o nistrazione, anche ordinari.
dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, ordi- Nel secondo caso, invece, si è previsto che, una
nando l’inibitoria, in tutto o in parte o tempora- volta aperta la liquidazione giudiziale ad opera
nea, dell’attuazione del piano o dei pagamenti. della corte d’appello, sia pure con i provvedimenti
La corte di appello, in un’ottica di bilanciamento organizzatori conseguenti demandati al tribunale,
delle opposte esigenze, può disporre le opportune il debitore possa chiedere a quest’ultimo di so-
tutele per i creditori e per la continuità aziendale, spendere sia i termini per la proposizione delle
sì che la sospensione della liquidazione o dell’ese- impugnazioni dello stato passivo (per evitare la
cuzione del piano concordatario o degli accordi di complicazione originata dal procedere fino al ri-
ristrutturazione non pregiudichi né le aspettative corso per cassazione di giudizi condizionati
dei creditori, né la funzionalità dell’impresa. dall’esito dell’impugnazione proposta nei con-
L’istanza di sospensione può essere proposta solo fronti della sentenza della corte d’appello, e desti-
con l’atto di reclamo e la decisione della corte, in nati ad essere superati dall’eventuale accogli-
ossequio a consolidato indirizzo interpretativo in mento di quest’ultima), sia di sospendere la liqui-
materia cautelare, non è ulteriormente impugna- dazione dell’attivo (per evitare il formarsi di situa-
bile essendo espressamente escluso il ricorso per zioni incompatibili con l’accoglimento dell’impu-
cassazione. gnazione).

Articolo 53
Effetti della revoca della liquidazione giu- SEZIONE III - MISURE CAUTELARI E
diziale, dell’omologazione del concordato PROTETTIVE
e degli accordi di ristrutturazione
Articolo 54
In ossequio a quanto previsto dall’articolo 2, Misure cautelari e protettive
comma 1, lett. d), legge delega n. 155/2017, si è
reso necessario regolare gli effetti dell’accogli- La domanda per l’apertura della liquidazione giu-
mento del reclamo, disciplinando quello che ac- diziale o del concordato preventivo o per l’omolo-
cade quando, omologato il concordato o l’accordo gazione degli accordi di ristrutturazione può es-
di ristrutturazione in primo grado, venga dichia- sere accompagnata dalla richiesta di misure pro-
rata in secondo grado l’apertura della liquidazione tettive o cautelari.
giudiziale, o viceversa. Si è cercato così di superare Gli effetti protettivi, diversamente da quanto av-
le difformità interpretative e di risolvere i dubbi viene per le misure cautelari, si producono, sem-
che si erano creati con riferimento all’ipotesi, su pre che il debitore ne abbia fatto richiesta, dalla
cui ancora non era maturato un orientamento uni- data della pubblicazione della domanda di accesso
forme, in cui il decreto (secondo la forma attuale) nel registro delle imprese. Tuttavia, è escluso ogni
di omologa del concordato o dell’accordo di ri- automatismo prolungato, giacché, come previsto
strutturazione fosse stato revocato dalla corte dall’art. 55, le misure protettive dovranno essere
d’appello (diversamente dal caso in cui la espressamente confermate dal tribunale con

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proprio decreto, nel termine di trenta giorni Con una previsione significativa dell’esigenza di
dall’iscrizione della domanda nel registro delle raccordare la disciplina interna con quella
imprese. dell’Unione Europea, evidenziata dall’articolo 1,
Le misure cautelari sono analoghe a quelle già pre- comma 2, della legge delega n. 155/2017, il comma
viste dall’articolo 15 del regio decreto 16 marzo 7 dell’articolo 54 riconosce la legittimazione ad
1942, n. 267. La formulazione della norma, nel agire anche all’amministratore delle procedure di
connotare il provvedimento del requisito dell’ati- insolvenza nominato dal giudice competente ai
picità, pur senza ovviamente escludere il ricorso a sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, del Regolamento
misure conservative del patrimonio, richiama il (UE) 2015/848 quando nel territorio dello Stato
disposto dell’articolo 700 codice procedura civile, sia stata presentata la domanda di accesso e o an-
ma utilizza, in luogo dell’espressione «assicurare che nel caso in cui essa manchi, e dunque non
provvisoriamente gli effetti della decisione», venga aperta alcuna procedura concorsuale. Per
quella, diversa, di «assicurare provvisoriamente questa seconda eventualità l’amministratore ri-
gli effetti della sentenza» che dichiara l’apertura chiedente dovrà indicare nella richiesta le condi-
della liquidazione giudiziale o che omologa il con- zioni di effettivo e imminente soddisfacimento
cordato preventivo o l’accordo di ristrutturazione non discriminatorio di tutti creditori secondo la
dei debiti, ad indicare l’esigenza che il contenuto procedura concorsuale aperta presso lo Stato.
della misura richiesta non sia modellato intera-
mente sul contenuto di quelle pronunce: non si Articolo 55
avrà perciò, esemplificando, una provvisoria di- Procedimento
chiarazione di apertura della liquidazione giudi-
ziale o del concordato preventivo. Potranno essere Il procedimento per la concessione delle misure (e
dunque richieste misure “tipiche”, come il seque- specificamente dall’articolo 669-sexies codice
stro conservativo o la sospensione delle procedure procedura civile), con la possibilità di adozione
esecutive e cautelari, ma anche misure atipiche, in anche prima dell’udienza di comparizione delle
particolare di carattere inibitorio, come la giuri- parti e dunque con la conferma, modifica o revoca
sprudenza formatasi sulla previgente normativa mediante ordinanza di quanto statuito con de-
fallimentare aveva consentito. Tra le misure pos- creto.
sibili si annovera anche quella di nomina di un cu- Quanto alle misure protettive, il protrarsi dei loro
stode dell’azienda o del patrimonio del debitore, effetti è condizionato alla loro conferma entro
sulla falsariga del sequestro giudiziario di cui trenta giorni di tempo dall’iscrizione della do-
all’articolo 670 codice procedura civile. manda nel registro delle imprese. Il decreto è reso
Il comma 5 disciplina il procedimento e prevede senza necessaria previa audizione del debitore o di
che il presidente del tribunale o il presidente della eventuali altri controinteressati, ma assunte, ove
sezione cui è assegnata la trattazione delle proce- necessario, sommarie informazioni ed è reclama-
dure di regolazione della crisi o dell’insolvenza bile dinanzi al collegio. Se il deposito del decreto
fissi con decreto l'udienza entro un termine non non interviene nel termine prescritto cessano gli
superiore a trenta giorni –che possono divenire effetti protettivi prodottisi ai sensi dell’articolo 54,
quarantacinque in casi particolari- dal deposito comma 2, per effetto dell’istanza formulata dal de-
della domanda. All’esito dell'udienza, il tribunale bitore e dell’iscrizione della domanda di accesso
provvede con decreto motivato, fissando la durata nel registro delle imprese. Si tratta di disposizione
delle misure. adottata in conformità ad un’osservazione
Le misure protettive disposte conservano efficacia espressa dalla Commissione Giustizia della Ca-
anche se il debitore, prima della scadenza fissata mera (si valuti l’opportunità, all’articolo 55,
dal giudice ai sensi dell’articolo 44, comma 1, let- comma 3, di specificare che, se il deposito del de-
tera a), per il deposito degli accordi di ristruttura- creto non interviene nel termine prescritto, ces-
zione, deposita domanda di apertura del concor- sano gli effetti protettivi prodottisi a norma
dato preventivo. Si tratta di previsione inserita re- dell’articolo 54, comma 2). Essa anticipa la solu-
cependo un’osservazione della Commissione Giu- zione accolta dall’art. 6 della proposta di direttiva
stizia della Camera, coerente con la possibilità, riguardante i quadri di ristrutturazione preven-
prevista dal comma 3, di ottenere misure protet- tiva, la seconda opportunità e misure volte ad au-
tive anche a seguito della presentazione di un ri- mentare l’efficacia delle procedure di ristruttura-
corso “in bianco” (si valuti l’opportunità, all’arti- zione, insolvenza e liberazione dai debiti, e che
colo 54, di chiarire, al comma 3, che le misure pro- modifica la direttiva 2012/30/UE che subordina
tettive possono essere richieste dall’imprenditore la produzione degli effetti protettivi ad una valu-
anche prima del deposito della domanda di omo- tazione, caso per caso, dell’autorità giudiziaria. A
logazione e, al comma 5, che le misure protettive fronte tuttavia delle comprensibili preoccupazioni
disposte conservano efficacia anche se il debitore, del Consiglio di Stato e della Commissione Giusti-
prima della scadenza fissata dal giudice, deposita zia del Senato, che il ritardo nel provvedere da
domanda di apertura di concordato preventivo). parte dell’autorità giudiziaria comprometta le esi-
genze di protezione del patrimonio del debitore, si

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

è ritenuto di portare a trenta giorni il termine -di Al fine di scongiurare condotte opportunistiche o
originari quindici- entro il quale il decreto deve es- collusive, è previsto che gli atti unilaterali e i con-
sere depositato. tratti posti in essere in esecuzione del piano de-
Il comma 4 prevede la revoca o la modifica delle vono essere provati per iscritto e devono avere
misure protettive, su istanza di parte, del commis- data certa.
sario giudiziale o del pubblico ministero, in caso
di atti di frode o, in attuazione dell’art. 6, comma
1, lettera b), legge n. 155/2017, quando l’attività SEZIONE II - STRUMENTI NEGOZIALI
intrapresa dal debitore è manifestamente inido- STRAGIUDIZIALI SOGGETTI
nea a pervenire al risultato sperato. In questo AD OMOLOGAZIONE
caso, non si giustifica, infatti, il sacrificio imposto
ai creditori. Articolo 57
Accordi di ristrutturazione dei debiti

TITOLO IV - STRUMENTI DI REGOLA- La legittimazione alla stipulazione degli accordi di


ZIONE DELLA CRISI ristrutturazione dei debiti soggetti ad omologa-
CAPO I - ACCORDI zione è riservata all’imprenditore, anche non com-
SEZIONE I - STRUMENTI NEGOZIALI merciale e diverso dall’imprenditore minore che si
STRAGIUDIZIALI trovi in stato di crisi o insolvenza.
Gli accordi sono omologabili a condizione che
Articolo 56 siano stipulati con creditori che rappresentino al-
Accordi in esecuzione di piani attestati meno il sessanta per cento dei crediti.
di risanamento Essi devono essere accompagnati da un piano eco-
nomico-finanziario che ne consente l’esecuzione,
La disposizione contiene una compiuta disciplina il cui contenuto è conforme a quello dei piani atte-
dei piani attestati di risanamento, sino ad oggi re- stati di risanamento.
golamentati esclusivamente negli effetti, nell’am- Nulla è innovato, rispetto all’art. 182-bis della
bito delle esenzioni all’azione revocatoria falli- legge fallimentare, quanto al pagamento, necessa-
mentare. riamente integrale, dei creditori estranei ed al
La legittimazione è attribuita all’imprenditore in contenuto dell’attestazione.
stato di crisi o di insolvenza.
E’ di tutta evidenza che, poiché il beneficio arre-
cato dal piano è l’esenzione dall’azione revocatoria Articolo 58
disciplinata dalla sezione IV del capo I del titolo V, Rinegoziazione degli accordi o
si tratta di istituto riservato ai soli imprenditori modifiche del piano
assoggettabili alla liquidazione giudiziale.
Il piano è rivolto ai creditori. La norma disciplina l’ipotesi in cui si verifichino,
Il piano mira al risanamento dell’esposizione de- dopo il deposito della domanda e prima dell’omo-
bitoria ed al riequilibrio della situazione finanzia- logazione o in fase esecutiva, circostanze che im-
ria ed è riservato quindi alle ipotesi di continuità pongano di modificare in modo sostanziale il con-
aziendale. tenuto degli accordi o del piano.
In linea con quanto previsto nell’art. 5 comma 1, Qualora, infatti, il debitore apporti modifiche del
lett. e), legge delega n. 155/2017, si precisa che il piano prima dell’omologazione, devono essere
piano deve avere data certa, anche al fine rinnovati l’attestazione del professionista indi-
dell’esenzione da revocatoria, in caso di successiva pendente e le manifestazioni di consenso da parte
liquidazione giudiziale. dei creditori pregiudicati. L’attestazione è neces-
Si definisce il contenuto minimo obbligatorio del saria anche in caso di modificazioni sostanziali de-
piano, anche con riferimento alla tempistica delle gli accordi.
azioni da compiersi e dei rimedi da adottare in Se si rendano necessarie modifiche sostanziali del
caso di scostamento tra gli obiettivi e la situazione piano dopo l’omologazione, l’imprenditore può
in atto. apportare le modifiche idonee ad assicurare l’ese-
Sempre nell’ambito di una più compiuta regola- cuzione degli accordi, richiedendo il rinnovo
mentazione dell’istituto, si specifica che la docu- dell’attestazione. In tal caso, il piano modificato e
mentazione da allegare al piano è quella prescritta l’attestazione sono pubblicati nel registro delle im-
per il debitore che chiede l’accesso ad una proce- prese ed il debitore deve provvedere ad avvisare i
dura regolatrice della crisi o dell’insolvenza. creditori dell’avvenuta pubblicazione. Entro
Viene infine ribadito che il piano deve essere atte- trenta giorni dalla ricezione dell’avviso i creditori
stato da un professionista indipendente e che su possono proporre opposizione nelle forme dell’op-
richiesta del debitore può essere pubblicato nel re- posizione all’omologazione degli accordi.
gistro delle imprese.

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Il comma 2 individua i requisiti necessari per


Articolo 59 l’estensione: viene ribadita la soglia del settanta-
Coobbligati e soci illimitatamente cinque per cento dei creditori aderenti apparte-
responsabili nenti alla medesima classe; la necessità che tutti i
creditori appartenenti alla classe siano stati debi-
La disposizione disciplina gli effetti dell’accordo tamente e compiutamente informati e siano stati
sui coobbligati ed i soci illimitatamente responsa- messi in condizione di partecipare alle trattative;
bili. l’obbligo del debitore di notificare l’accordo, la do-
I creditori aderenti sono assoggettati alla disci- manda di omologazione ed i documenti allegati ai
plina dettata dall’art. 1239 codice civile; disciplina creditori ai quali chiede di estendere gli effetti
che non si applica, in forza del comma 2, ai credi- dell’accordo, i quali, ai sensi del richiamo conte-
tori non aderenti cui siano estesi gli effetti dell’ac- nuto nel successivo quarto comma, potranno al-
cordo, i quali conservano impregiudicati i diritti tresì opporsi all’omologa dell’accordo ai sensi
contro i coobbligati. dell’art. 48, comma 4, del presente Codice.
Il terzo comma, in linea con quanto previsto La principale novità è nel contenuto del piano e
nell’art. 5 comma 1, lett. d) legge delega n. dell’accordo che deve prevedere la prosecuzione
155/2017, estende, salvo patto contrario, l’effica- dell’attività d’impresa, mentre è stato opportuna-
cia dell’accordo della società ai soci illimitata- mente precisato che gli effetti dell’accordo pos-
mente responsabili, i quali, se hanno prestato ga- sono essere estesi ai non aderenti soltanto ove essi
ranzia, continuano a rispondere per tale diverso risultino soddisfatti in misura superiore rispetto
titolo. alla liquidazione giudiziale.
Rimane ferma la tutela dei diritti dei creditori non
Articolo 60 appartenenti alla classe individuata nell’accordo.
Accordi di ristrutturazione agevolati Il comma 3 prevede una tutela rafforzata per i cre-
ditori non aderenti cui vengano estesi gli effetti
L’articolo, in attuazione dell’art. 5 comma 1, lett. dell’accordo, creditori ai quali deve essere notifi-
b) legge delega n. 155/2017, introduce una nuova cata la domanda di omologazione e che potranno
forma di accordi di ristrutturazione, definiti age- proporre opposizione ai sensi dell’art. 48, comma
volati, perché possono essere stipulati con credi- 4. Per essi, il termine per proporre opposizione de-
tori che rappresentino almeno il trenta per cento corre dalla data della notificazione.
dei crediti, a condizione che il debitore non pro- Infine, viene ribadita la persistenza dell’istituto
ponga la moratoria del pagamento dei creditori degli accordi ad efficacia estesa nei confronti di
estranei e non richieda e rinunci a chiedere misure banche e intermediari finanziari, a condizioni so-
protettive temporanee. stanzialmente identiche, anche con riferimento
alla percentuale degli aderenti all’interno della ca-
Articolo 61 tegoria, a quanto già previsto dall’art. 186-septies
Accordi di ristrutturazione ad del r.d. n.267/1942.
efficacia estesa Infatti, l’art. 5, comma 1, lettera f) della legge de-
lega impone di estendere la procedura prevista per
L’articolo 182-septies del regio decreto 16 marzo i creditori finanziari anche fuori da tale ambito,
1942, n. 267, ha introdotto una nuova tipologia di seppur limitatamente agli accordi non liquidatori
accordi con la finalità di sottrarre a creditori fi- ed alla convenzione di moratoria; non impone, in-
nanziari che vantano un credito di piccola entità la vece, di unificare le due procedure, né di eliminare
possibilità di dichiararsi contrari ad operazioni di l’istituto attualmente disciplinato dall’art. 182-
ristrutturazione concordate fra il debitore e la septies, che trova applicazione anche al di fuori
maggioranza dei creditori finanziari, decretando delle ipotesi di continuità aziendale.
in tale modo l'insuccesso complessivo dell'opera-
zione. Articolo 62
Al fine di incentivare l’utilizzo dell’istituto l’art. 5 Convenzione di moratoria
comma 1, lett. a), legge delega n. 155/2017 ha pre-
visto che l’applicazione dell’istituto debba essere Le finalità che hanno condotto all’introduzione
estesa a tutte le ipotesi di ristrutturazione del de- degli accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa
bito e non soltanto all’ipotesi in cui l’ammontare erano alla base anche del secondo strumento giu-
dei debiti sia rappresentato, per almeno la metà, ridico introdotto all’art. 182-septies del regio de-
da debiti verso banche e intermediari finanziari. creto 16 marzo 1942, n. 267: la convenzione di mo-
L’estensione può riguardare solo creditori appar- ratoria temporanea dei crediti.
tenenti alla medesima classe che abbiano, quindi, Anche in questo caso, come prescritto nell’art. 5
posizione giuridica ed interessi economici omoge- comma 1, lett. a) della legge delega n. 155/2017, è
nei e comporta una espressa deroga agli articoli stato esteso l’ambito di applicazione dell’istituto,
1372 e 1411 del codice civile. non più limitato alle convenzioni stipulate con
banche o intermediari finanziari.

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La disposizione regola ora tutte le convenzioni di disciplina che ora è divisa in due articoli. Le uni-
moratoria intervenute tra un imprenditore, anche che novità sono rappresentate dalla valutazione di
non commerciale, ed i suoi creditori. convenienza oggetto dell’attestazione e del giudi-
Nel comma 1 è stato meglio precisato l’oggetto zio del tribunale che non è più riferita generica-
della convenzione che disciplina in via provvisoria mente alle alternative concretamente praticabili
gli effetti della crisi e riguarda ogni tipo di misura ma specificamente alla liquidazione giudiziale,
che non comporti rinuncia al credito. nonché dalla previsione, in accoglimento delle os-
Il comma 2 individua i requisiti necessari per servazioni espresse dalle competenti Commissioni
l’estensione degli effetti della moratoria: viene ri- parlamentari, di un termine di sessanta giorni en-
badita la soglia del settantacinque per cento dei tro il quale le amministrazioni devono esprimere
creditori aderenti appartenenti alla medesima la propria adesione, allo scopo di agevolare l’ap-
classe, la necessità che tutti i creditori apparte- plicazione dell’art. 48, comma 5.
nenti alla classe siano stati debitamente e compiu-
tamente informati e siano stati messi in condi- Articolo 64
zione di partecipare alle trattative, mentre è stato Effetti degli accordi sulla
opportunamente precisato che gli effetti della mo- disciplina societaria
ratoria possono essere estesi ai non aderenti sol-
tanvo ove essi risultino soddisfatti in misura supe- L’articolo riproduce, con riguardo alla domanda di
riore rispetto alla liquidazione giudiziale omologazione degli accordi di ristrutturazione, la
E’ sempre prescritto il deposito di una relazione disposizione attualmente contenuta nell’art. 182-
redatta da un professionista indipendente desi- sexies del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267.
gnato dal debitore: è stato ampliato l’oggetto L’unica novità è costituita dal riferimento alla «ri-
dell’attestazione che riguarda ora anche la veridi- chiesta di misure cautelari e protettive ai sensi
cità dei dati aziendali, l’idoneità della convenzione dell’articolo 54 relative ad una proposta di accordo
a disciplinare provvisoriamente gli effetti della di ristrutturazione e sino all'omologazione» ed ha,
crisi, oltre che la convenienza della convenzione. evidentemente, l’obiettivo di favorire, mediante la
Nel comma 3 vengono ribaditi i limiti dell’esten- sterilizzazione degli effetti dello scioglimento della
sione degli effetti della convenzione ai creditori società, il ricorso a tali misure.
della medesima classe non aderenti.
I commi 4, 5, 6, 7 e 8 disciplinano il procedimento:
il debitore ha l’obbligo di comunicare la conven- CAPO II - PROCEDURE DI COMPOSI-
zione e la relazione del professionista ai creditori ZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBI-
non aderenti i quali possono opporsi entro trenta TAMENTO
giorni. Non è stata ripetuta la previsione, conte-
nuta nell’art. 48, della sottoposizione del termine SEZIONE I - Disposizioni di
per l’opposizione alla sospensione nel periodo fe- carattere generale
riale, considerato che, in questo caso, il termine
decorre da una comunicazione del debitore e non
dall’iscrizione nel registro delle imprese e che i Articolo 65
creditori non aderenti a cui si vuole estendere la Ambito di applicazione delle procedure di
convenzione di moratoria devono essere obbliga- composizione delle crisi da
toriamente informati delle trattative, sicché, di- Sovraindebitamento
versamente da quanto può accadere per i creditori
estranei agli accordi di ristrutturazione, essi sono La disposizione definisce l’ambito di applicazione
già necessariamente a conoscenza dell’iniziativa delle procedure di composizione della crisi da so-
dell’imprenditore. vraindebitamento -il piano di ristrutturazione dei
Il tribunale decide sulle opposizioni in camera di debiti del consumatore, il concordato minore e la
consiglio con sentenza nei cui confronti è am- liquidazione controllata- riservate a tutti i debitori
messo reclamo ai sensi dell’art.51. di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c). Si tratta
dei consumatori e di tutti i soggetti, compresi gli
Articolo 63 imprenditori agricoli, che, pur svolgendo attività
Transazione fiscale e accordi su imprenditoriale non sono soggetti alle procedure
crediti contributivi di liquidazione giudiziale e liquidazione coatta
amministrativa né al concordato preventivo ai
L’articolo 63 disciplina la transazione fiscale negli sensi dell’art. 85, comma 1 del codice.
accordi di ristrutturazione e costituisce la ripropo- Più esattamente, la definizione di sovraindebita-
sizione dei commi 5 e 6 del vecchio art. 182-ter del mento si ricava dall’art. 2, che definisce tale lo
regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, disposizione stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del
che conteneva la disciplina del trattamento dei professionista, dell’imprenditore agricolo,
crediti tributari e contributivi nel concordato pre- dell’imprenditore minore, delle start – up innova-
ventivo e negli accordi di ristrutturazione, tive di cui al decreto legge n.179 del 18 ottobre

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2012 e di ogni altro debitore non assoggettabile Infine, non è stato scalfito il principio di respon-
alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione sabilità patrimoniale personale, sicché le masse
coatta amministrativa o ad altre procedure liqui- attive e passive rimangano distinte, pur se coin-
datorie previste dal codice civile o da leggi speciali volte nel medesimo piano.
per il caso di crisi o insolvenza.
Per le procedure di sovraindebitamento è stata de-
lineata una disciplina più semplice e specifica ri- Sezione II - Ristrutturazione dei debiti
spetto al procedimento unitario, al quale la dispo- del consumatore
sizione in esame rinvia nei soli limiti di compati-
bilità. Tale disposizione è integrata, con riferi- Articolo 67
mento alla procedura di concordato minore, an- Procedura di ristrutturazione dei debiti
che dal rinvio al capo III del titolo IV contenuto
nell’art. 74 ed è in questa prospettiva che si chiari- Il piano di ristrutturazione dei debiti è la proce-
sce che la nomina dell’attestatore è sempre facol- dura di composizione della crisi riservata al con-
tativa. sumatore come definito dall’art. 2, comma 1, let-
La norma precisa anche che i compiti propri del tera e), in assoluta coerenza con la definizione che
commissario e del liquidatore sono sempre svolti ne ha dato il codice del consumo e delle indica-
dall’OCC, l’organismo di composizione della crisi. zioni contenute nella legge delega quanto alla ne-
Il comma 4 prevede, in via generale, che gli effetti cessità di ricomprendere in tale categoria le per-
delle procedure si producono anche nei confronti sone fisiche che siano soci delle società apparte-
dei soci illimitatamente responsabili delle società nenti ad uno dei tipi regolati nei capi III, IV e VI
di persone. del titolo V del libro quinto del codice civile, con
esclusivo riguardo ai debiti diversi da quelli so-
ciali, di cui essi rispondono in ossequio al princi-
Articolo 66 pio della responsabilità illimitata.
Procedure familiari E’ una procedura di particolare favore in quanto
consente al debitore di sottrarsi al giudizio e
In attuazione di uno specifico principio di delega, all’approvazione dei creditori, che può essere in-
espresso dall’art. 9, comma 1, lettera a), della legge fluenzata anche da motivi che originano da rap-
delega, che si è dato carico delle numerose diffi- porti di natura personale e che non riguardano la
coltà applicative originate dalla legge n.3 del 2012, convenienza in sé della proposta, e di sottoporsi
la disposizione introduce una disciplina innova- unicamente alla valutazione, certamente maggior-
tiva con riferimento alle procedure collegate sia mente obiettiva, del giudice.
nei casi in cui i soggetti sovraindebitati siano fa- Proprio perché si tratta di una procedura riservata
miliari conviventi, nel qual caso è quasi inevitabile e a misura della tipologia di creditore, è anche la
che la difficoltà di uno dei componenti della fami- sola alla quale il consumatore può accedere, oltre
glia si rifletta negativamente sull’intero nucleo fa- alla liquidazione controllata.
miliare sia quando la situazione di crisi del Una novità è costituita dalla previsione secondo la
“gruppo familiare” abbia un’origine comune, ad quale è equiparato al consumatore anche il socio
esempio perché derivi da una successione eredita- illimitatamente responsabile di uno dei tipi socie-
ria. In tali casi, in cui è auspicabile –se non neces- tari indicati e che consente a tali soggetti di ge-
saria- una gestione ed una soluzione unitaria del stire, con il piano di ristrutturazione, l’indebita-
problema- è possibile presentare un unico pro- mento derivante da debiti estranei a quelli sociali
getto di risoluzione della crisi e si è previsto che il (anche se la società non è assoggettata ad alcuna
giudice, qualora le richieste non siano contestuali, procedura concorsuale).
adotti i provvedimenti più idonei per assicurare il La domanda deve contenere, oltre al piano,
coordinamento delle procedure collegate. l’elenco dei dati sulla consistenza del patrimonio,
E’ stata anche recepita la sollecitazione espressa l’indicazione degli atti di straordinaria ammini-
dalla Commissione Giustizia della Camera (all’ar- strazione, e quindi sostanzialmente di disposi-
ticolo 66, valuti il Governo l’opportunità di preci- zione del patrimonio, compiuti negli ultimi cinque
sare i rapporti tra le diverse procedure che pos- anni, coerentemente con il termine di prescrizione
sono applicarsi alle fattispecie di cui al medesimo stabilito dal codice civile per la revocatoria ordi-
articolo e tra i diversi procedimenti che dalle naria, la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre
stesse possano originarsi), prevedendo che, nel anni, nonché, al fine di valutare la disponibilità
caso in cui uno dei debitori sia un consumatore ed economica effettivamente utilizzabile per il paga-
un altro sia un imprenditore o un professionista, mento dei debiti, l’indicazione delle entrate del
in presenza di un ricorso e di un progetto unitario debitore da attività lavorativa o da altra fonte, con
di risoluzione della crisi, debba prevalere la disci- la precisazione di quanto occorre per il manteni-
plina del concordato minore, di maggior tutela per mento della famiglia.
i creditori, in quanto sottoposta alla loro approva- Di particolare rilievo è la disposizione, attuativa di
zione. uno specifico principio di delega, che consente di

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prevedere, con il piano, anche la falcidia o la ri- del tribunale competente non si stato costituito un
strutturazione dei debiti derivanti da contratti di OCC.
finanziamento con cessione del quinto dello sti- Spetta infatti all’organismo la presentazione della
pendio, del trattamento di fine rapporto o della domanda in esito all’incarico ricevuto dal debitore
pensione nonché di quelli derivanti da operazioni e all’individuazione concordata della scelta mag-
di prestito su pegno, con conseguente liberazione giormente opportuna.
di risorse a vantaggio di tutti i creditori e possibi- La presentazione della domanda comporta una
lità di soddisfare i crediti derivanti dagli stessi valutazione della condotta del debitore e del pre-
nell’ambito della complessiva sistemazione dei sumibile sviluppo della procedura; a tal fine,
debiti. l’OCC deve indicare gli elementi utili a valutare la
Il comma 4 contiene una previsione, comune ad meritevolezza (indicazione delle cause dell’indebi-
altri istituti, relativa al trattamento dei creditori tamento e l’esposizione delle ragioni dell’incapa-
privilegiati o con garanzia reale, che possono es- cità del debitore di adempiere le obbligazioni as-
sere destinatari di una previsione di soddisfaci- sunte), l’affidabilità dei dati sui quali il piano è
mento anche non integrale solo se non inferiore al fondato (attendibilità della documentazione), i
valore realizzabile nell’alternativa ipotesi di liqui- tempi e i costi della procedura.
dazione, tenuto conto del valore di mercato come Ai fini della valutazione del piano da parte del giu-
attestato dall’OCC. dice, sotto il profilo del trattamento di determinati
Il comma 5, introdotto in accoglimento di un’os- creditori, è anche previsto, in conformità con la
servazione della Commissione Giustizia della Ca- legge delega, che l’OCC debba indicare se il finan-
mera, consente il rimborso, alle date pattuite, ziatore abbia valutato, nell’accordare il finanzia-
delle rate a scadere del contratto di mutuo garan- mento, il merito creditizio del finanziato, tenuto
tito da ipoteca iscritta sull’abitazione principale conto del suo reddito e dell’incidenza sullo stesso
del debitore se, alla data del deposito della do- delle spese necessarie a mantenere un dignitoso
manda, questi ha adempiuto le proprie obbliga- tenore di vita, quantificando tale importo, preso
zioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del atto delle osservazioni espresse dalle Commissioni
debito scaduto. La modifica è volta a favorire l’ac- parlamentari, in misura pari all’assegno sociale
cesso del consumatore alle procedure di sovrain- moltiplicato per un parametro corrispondente al
debitamento e chiarisce, considerata l’esistenza, numero dei componenti il nucleo familiare della
in materia, di orientamenti giurisprudenziali con- scala di equivalenza dell'ISEE di cui al DPCM del
trastanti, come il debito per il rimborso del mutuo 5 dicembre 2013, n. 159, in modo da tener conto
ipotecario contratto per l’acquisto della casa desti- dell’incidenza del carico familiare.
nata a costituire la sua abitazione principale sia L’OCC, entro sette giorni dal conferimento dell’in-
sottratto alle regole del concorso. carico da parte del debitore, deve darne notizia
L’ultimo comma precisa che il procedimento si all’agente della riscossione e agli uffici fiscali, an-
svolge dinanzi al tribunale in composizione mono- che presso gli enti locali, competenti in base all’ul-
cratica, diversamente da quanto previsto per le al- timo domicilio fiscale del debitore. La disposi-
tre procedure di regolazione della crisi dall’art. 40, zione è volta a consentire agli uffici di comunicare
comma 1. la situazione debitoria all’OCC, in modo che ne
possa tener conto nella redazione della relazione e
nella predisposizione della proposta.
Articolo 68 Come avviene in analoghe procedure, il deposito
Presentazione della domanda della domanda sospende, ai soli effetti del con-
e attività dell’OCC corso, il corso degli interessi convenzionali o legali
fino alla chiusura della liquidazione, a meno che i
L’avvio del procedimento necessita dell’intervento crediti non siano garantiti da ipoteca, pegno o pri-
dell’organismo di composizione della crisi costi- vilegio, salvo quanto previsto dagli articoli 2749,
tuito presso il tribunale competente e quindi 2788 e 2855, commi secondo e terzo, del codice
quello nel cui circondario ha la residenza il debi- civile.
tore.
Si è previsto, recependo le osservazioni espresse Articolo 69
sul punto dalle competenti Commissioni parla- Condizioni soggettive ostative
mentari, che, nel caso in cui nel circondario del tri-
bunale competente non vi sia un OCC, i compiti e Il particolare regime di favore accordato al consu-
le funzioni attribuiti all’OCC possano essere svolti matore trova il suo contrappeso nella necessaria
anche da un professionista o da una società tra ricorrenza del requisito della meritevolezza, che
professionisti in possesso dei requisiti di cui all’ar- deve qualificare la sua condotta; quest’ultima deve
ticolo 358 nominati dal presidente del tribunale connotarsi per l’assenza di colpa in relazione alla
competente o da un giudice da lui delegato. Que- situazione di sovraindebitamento nella quale il de-
sto allo scopo di consentire la piena funzionalità bitore si è venuto a trovare.
dell’istituto anche nei casi in cui nel circondario

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Ne consegue che non solo sono ostative all’accesso Se un creditore o un qualunque interessato conte-
alla procedura l’avere già ottenuto l’esdebitazione sta la convenienza della proposta, il giudice pro-
nei cinque anni precedenti o comunque per due cede all’omologazione se comunque ritiene che la
volte, circostanze di per sé indicative di condotta proposta consenta un soddisfacimento per il cre-
imprudente, ma anche l’avere determinato con ditore in misura non inferiore a quello che questi
grave colpa il sovraindebitamento e quindi, ad potrebbe conseguire con la liquidazione control-
esempio, aver assunto obbligazioni sproporzio- lata.
nate alla capacità di adempimento oppure aver Se invece l’omologazione è negata, il giudice pro-
omesso di svolgere una possibile attività lavora- nuncia decreto di rigetto –impugnabile- e revoca
tiva idonea all’adempimento degli obblighi as- le misure protettive concesse.
sunti. Se vi è istanza del debitore o, in casi di inadempi-
A maggior ragione, sono ostative le condotte im- mento o frode, di un creditore o del pubblico mi-
prontate alla frode dei creditori o comunque in nistero, il tribunale provvede con sentenza
malafede. all’apertura della liquidazione controllata.
Tali condotte, come previsto dall’art. 282, impedi-
scono l’esdebitazione di diritto in caso di liquida- Articolo 71
zione controllata. Esecuzione del piano
Innovativa è la previsione del comma 2 che, coe-
rentemente con la legge delega, commina sanzioni Poiché l’omologazione non comporta lo sposses-
processuali al creditore che ha colpevolmente de- samento del debitore né la perdita della capacità
terminato o aggravato la situazione di sovrainde- d’agire, la norma prevede che questi provveda
bitamento anche omettendo, quale finanziatore, all’esecuzione del piano sotto il controllo dell’or-
di verificare adeguatamente il merito creditizio del ganismo.
finanziato; tale creditore, infatti, non può pro- Spetta all’organismo anche la risoluzione di even-
porre opposizione in sede di omologazione né re- tuali difficoltà insorte nella fase attuativa, even-
clamo avverso l’omologazione né far valere cause tualmente ricorrendo al giudice laddove ciò sia ne-
di inammissibilità che non derivino da comporta- cessario.
menti dolosi del debitore. La vigilanza del giudice sulla procedura è assicu-
rata attraverso le relazioni che l’OCC deve seme-
Articolo 70 stralmente depositare.
Omologazione del piano Una volta terminata l’esecuzione del piano, l’OCC
presenta al giudice il rendiconto; se il rendiconto
L’omologazione del piano non necessita della pre- è approvato, il giudice liquida il compenso, tenuto
ventiva approvazione da parte dei creditori, così conto di quanto pattuito tra debitore e OCC e ne
come già avviene anche in altre procedure (ad autorizza il pagamento. La disposizione si allinea,
esempio, nel concordato dell’amministrazione come proposto dalla Commissione Giustizia della
straordinaria di cui al d.lgs. n. 270 del 1999) con Camera, al regolamento adottato con D.M. 24 set-
finalità ulteriori rispetto alla sola tutela dei credi- tembre 2014, n. 202, recante i requisiti di iscri-
tori, che in questo caso consistono nella volontà di zione nel registro degli organismi di composizione
fronteggiare un rilevante problema sociale, acuito della crisi da sovraindebitamento.
dalla crisi economica successiva al 2008 che ha Diversamente, il giudice individua gli atti neces-
reso evidente l’urgenza di istituire strumenti di- sari per l’esatto adempimento del piano omolo-
retti a consentire la liberazione dai debiti civili. gato e il termine entro il quale detti atti devono es-
La disposizione prescrive che, superato il vaglio sere posti in essere. Scaduto inutilmente tale ter-
dell’ammissibilità, il piano e la proposta siano mine l’omologazione è revocata.
pubblicati per decreto del giudice, comunicato ai La norma precisa che nella liquidazione del com-
creditori, i quali potranno presentare osserva- penso il giudice tiene conto della diligenza dimo-
zioni. strata, fino ad escludere il diritto al compenso se
Con lo stesso decreto, su istanza del debitore, il non approva il rendiconto. Vengono così chiariti i
giudice può accordare le misure protettive dirette presupposti in presenza dei quali è consentito al
a porre il patrimonio del debitore al riparo dalle giudice negare il compenso all’OCC.
iniziative individuali dei creditori, tali da pregiu-
dicare l’attuazione piano. Articolo 72
In caso di atti di frode, tali misure possono essere Revoca dell’omologazione
revocate, anche d’ufficio, previa instaurazione del
contraddittorio. L’art. 72 disciplina i casi - ulteriori rispetto a
L’OCC può proporre modifiche al piano, alla luce quella di revoca conseguente alla mancata appro-
delle osservazioni ricevute dai creditori, riferen- vazione del rendiconto - di revoca della sentenza
done al giudice. di omologazione.
Il giudice, se ritiene ammissibile e fattibile il Alla revoca il giudice procede su istanza del pub-
piano, lo omologa con sentenza. blico ministero, di un creditore o di qualunque

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interessato, ma anche d’ufficio, sentito il debitore, esistente. Diversamente da quanto previsto per il
in tutti i casi di frode e falsità, nonché in tutti i casi concordato preventivo ed in considerazione della
in cui il piano divenga inattuabile e non sia possi- maggiore semplicità della procedura e della tipo-
bile modificarlo in modo da consentirne l’attua- logia dei debitori che possono farvi ricorso, non si
zione. è ritenuto, in questo caso, di quantificare l’inci-
L’OCC è tenuto a segnalare al giudice le circo- denza dell’apporto esterno sulla misura del soddi-
stanze che possono comportare la revoca sfacimento dei creditori, lasciando tale valuta-
dell’omologazione. zione al prudente apprezzamento del giudice.
L’istanza o l’iniziativa di ufficio devono interve- La proposta può prevedere il soddisfacimento dei
nire entro sei mesi dall’approvazione del rendi- debiti, anche parziale, in qualsiasi forma, e quindi
conto. non necessariamente in denaro, seppure con mo-
Il giudice decide dopo aver sentito gli interessati, dalità che consentano di rispettare l’ordine delle
anche solo mediante assegnazione di termini per cause di prelazione, e la suddivisione dei creditori
lo scambio di memorie scritte. in classi, con i dovuti adattamenti resi necessari
L’ultimo comma precisa che la revoca dell’omolo- dalla maggiore semplicità e snellezza del procedi-
gazione non pregiudichi i diritti acquistati da terzi mento, che non conosce l’istituto delle proposte
di buona fede. concorrenti.
In generale, le affinità tra concordato minore e
Articolo 73 concordato preventivo giustificano il rinvio alle
Conversione in procedura liquidatoria disposizioni che disciplinano tale secondo istituto,
in quanto compatibili.
L’art. 73 dispone che nei casi di revoca dell’omolo-
gazione il giudice possa disporre la conversione Articolo 75
della procedura in liquidazione controllata se lo ri- Documentazione e trattamento
chiede il debitore oppure, ma solo se la revoca dei crediti privilegiati
consegue ad atti di frode o inadempimento, se vi
sia istanza di un creditore o del pubblico mini- Alla domanda deve essere allegata la documenta-
stero. zione, diversa in rapporto alla qualifica del debi-
Il giudice, quando dispone la conversione, deve tore (imprenditore, professionista o altro), neces-
concedere al debitore un termine per integrare la saria per ricostruirne la situazione economica e fi-
documentazione e provvedere alla nomina del giu- nanziaria, che, in ogni caso, deve indicare l’entità
dice delegato e del liquidatore. e la qualità dei debiti e l’identità dei creditori, gli
atti di straordinaria amministrazione e comunque
Sezione III - Concordato minore di disposizione del patrimonio posti in essere negli
ultimi cinque anni, le entrate del debitore e della
Articolo 74 famiglia e la somma occorrente al mantenimento
Proposta di concordato minore della stessa.
Come in altre tipologie di concordato, la proposta
Tutti i debitori rientranti nella definizione di cui può prevedere il pagamento parziale dei crediti
all’art. 2, comma 1, lettera c), con esclusione del privilegiati, purché in misura non inferiore a
consumatore -per il quale è previsto in via esclu- quanto il creditore otterrebbe in caso di liquida-
siva l’accesso al piano di ristrutturazione dei debiti zione, tenuto conto del valore di mercato dei beni
come alternativa alla liquidazione controllata- su cui grava il privilegio come attestato dall’orga-
possono avere accesso ad una procedura di com- nismo di composizione della crisi.
posizione concordata della crisi o dell’insolvenza L’ultimo comma prevede che quando è prevista la
denominata concordato minore, che si pone in li- continuazione dell’attività aziendale, è possibile
nea di sostanziale continuità con l’accordo disci- prevedere il rimborso, alla scadenza conve-
plinato dagli artt. 10 e seg. della legge n.3 del 2012, nuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo
sulla composizione della crisi da sovraindebita- con garanzia reale gravante su beni strumentali
mento. all’esercizio dell’impresa se il debitore, alla data
Non diversamente da quanto previsto per il con- della presentazione della domanda di concordato,
cordato preventivo ed in ossequio a quanto dispo- ha adempiuto le proprie obbligazioni o se il giu-
sto dall’art. 9, comma 1, lettera b) della legge n. 155 dice lo autorizza al pagamento del debito per capi-
del 2017, la norma privilegia le proposte di con- tale ed interessi scaduto a tale data. In tal caso,
cordato che poggino sulla prosecuzione dell’atti- l’OCC attesta che il credito garantito potrebbe es-
vità imprenditoriale o professionale eventual- sere soddisfatto integralmente con il ricavato della
mente svolta, sicché costituisce requisito di am- liquidazione del bene effettuata a valore di mer-
missibilità del concordato liquidatorio l’apporto di cato e che il rimborso delle rate a scadere non lede
apprezzabili risorse esterne, che consentano un i diritti degli altri creditori. La disposizione, intro-
grado di soddisfacimento dei creditori maggiore dotta a seguito di osservazione della Commissione
di quello assicurato dall’impiego del patrimonio Giustizia della Camera, è volta ad allineare la

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disciplina del concordato minore alla disciplina ne possa tener conto nella redazione della rela-
dettata dall’art. 100 per il concordato preventivo, zione.
trattandosi in entrambi i casi di procedure concor- Come avviene per il concordato preventivo, il de-
suali. posito della domanda sospende, ai soli effetti del
concorso, il corso degli interessi convenzionali o
Articolo 76 legali fino alla chiusura della liquidazione, a meno
Presentazione della domanda che i crediti non siano garantiti da ipoteca, pegno
e attività dell’OCC o privilegio, salvo quanto previsto dagli articoli
2749, 2788 e 2855, commi secondo e terzo, del co-
Anche nel concordato minore svolge un ruolo fon- dice civile.
damentale l’organismo di composizione della L’ultimo comma precisa che il procedimento si
crisi, al quale compete la formulazione della do- svolge dinanzi al tribunale in composizione mono-
manda, del piano e della proposta nella stessa con- cratica, diversamente da quanto previsto per le al-
tenuti. La maggiore complessità del procedi- tre procedure di regolazione della crisi dall’art. 40,
mento, rispetto a quello di omologazione del piano comma 1.
del consumatore e le maggiori dimensioni delle si-
tuazioni di crisi o insolvenza che costituiscono il Articolo 77
presupposto del concordato minore impongono, Inammissibilità della domanda
in questo caso, che all’assistenza prestata dall’OCC di concordato minore
si aggiunga quella del difensore. Diversamente da
quanto previsto per il piano di ristrutturazione dei L’art. 77 prevede alcune particolari cause di inam-
debiti e per la liquidazione controllata, nella pro- missibilità della domanda, che solo in parte coin-
cedura di concordato minore, come richiesto dalle cidono con quelle impediscono al consumatore di
competenti commissioni parlamentari, vi è dun- ottenere l’omologazione del paino di ristruttura-
que l’obbligo della difesa tecnica. L’organismo zione dei debiti. Si tratta dell’incompletezza della
svolge invece le funzioni che, nel concordato pre- documentazione di cui ai due precedenti articoli,
ventivo, spetterebbero al professionista che assi- della mancanza dei requisiti dimensionali dell’im-
ste l’imprenditore nella redazione del piano ed al prenditore, dell’avere il debitore già beneficiato
professionista indipendente incaricato dell’atte- dell’esdebitazione una volta nei cinque anni pre-
stazione. cedenti o, indipendentemente dal periodo in cui è
Alla domanda deve essere allegata una relazione stata concessa, per due volte, nonché nei casi di
particolareggiata redatta dall’OCC, che deve indi- frode accertata.
care innanzitutto le cause dell’indebitamento e la
diligenza impiegata dal debitore nell’assumere le Articolo 78
obbligazioni, nonché le ragioni dell’incapacità di Procedimento
adempiere; la relazione deve anche fornire ele-
menti per valutare la proposta e la sua conve- La norma tratta del procedimento in esito al depo-
nienza rispetto alla liquidazione, i costi presumi- sito della domanda di concordato, prevedendo in-
bili della procedura, la percentuale, le modalità e i nanzitutto il vaglio di ammissibilità da parte del
tempi di soddisfacimento, i criteri utilizzati in caso giudice che, se ritiene la proposta ammissibile, di-
di formazione delle classi. L’organismo viene così chiara aperta la procedura e ne dispone la comu-
ad assumere un duplice ruolo, che è quello di con- nicazione, insieme al decreto di apertura, ai credi-
sulente del debitore e, al tempo stesso, di garante, tori.
nei confronti del tribunale e dei creditori, della se- Con il decreto, il giudice:
rietà ed attendibilità della proposta. - dispone in ordine alle modalità di comunicazione
Di particolare rilievo, in vista della valutazione del decreto stesso;
della proposta di falcidia o dilazione del credito di - dispone la pubblicazione nel registro delle im-
eventuali finanziatori, è la parte di relazione che prese, se il debitore è un imprenditore.
deve chiarire se il soggetto finanziatore abbia te- -dispone la trascrizione del decreto in presenza di
nuto conto, nell’erogare il finanziamento, della ca- beni immobili o mobili registrati di cui sia prevista
pacità del debitore di adempiere. la cessione o l’affidamento a terzi;
Entro sette giorni dal conferimento dell’incarico -assegna ai creditori un termine non superiore a
da parte del debitore finalizzato al deposito del ri- trenta giorni per far pervenire all’OCC a mezzo
corso, l’organismo deve darne notizia all’agente PEC le dichiarazioni favorevoli o contrarie alla
della riscossione e agli uffici fiscali, anche presso proposta e le eventuali contestazioni;
gli enti locali, competenti in base all’ultimo domi- -concede, su istanza del debitore, le opportune mi-
cilio fiscale del debitore. La disposizione è volta a sure protettive del patrimonio. In particolare, sul
consentire agli uffici di predisporre tempestiva- modello della disciplina dettata dal r.d. n.267 del
mente la documentazione necessaria per far va- 1942 per il concordato preventivo, il tribunale di-
lere eventuali crediti, ma soprattutto a comuni- spone che sino al momento in cui il provvedi-
care la situazione debitoria all’OCC, in modo che mento di omologazione diventa definitivo, non

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possano, sotto pena di nullità, essere iniziate o Il concordato minore produce i propri effetti an-
proseguite azioni esecutive individuali ne’ disposti che per i soci illimitatamente responsabili, che
sequestri conservativi o acquistati diritti di prela- quindi restano obbligati nei limiti della proposta,
zione sul patrimonio del debitore da parte dei cre- mentre l’obbligazione rimane immutata per i
ditori aventi titolo o causa anteriore. L’unica ecce- coobbligati, i fideiussori e gli obbligati in via di re-
zione è prevista nei confronti dei titolari di crediti gresso, salvo che la proposta non preveda diversa-
impignorabili. mente.
A curare l’esecuzione del decreto provvede l’OCC,
che viene così ad assolvere ad una terza funzione, Articolo 80
rispetto a quelle che si evincono dalla disciplina Omologazione del concordato minore
del procedimento, che è quella di ausiliare del tri-
bunale nella gestione del procedimento. L’art. 80 disciplina la fase dell’omologazione, di-
Con il comma 4 si impone al creditore di indicare sponendo che il tribunale, verificate l’ammissibi-
un indirizzo PEC cui inviare le comunicazioni, lità giuridica e la fattibilità economica del piano ed
pena la comunicazione mediante deposito in can- il raggiungimento della maggioranza, se non vi
celleria. sono contestazioni omologhi il concordato con
Infine, il comma 5 chiarisce che l’apertura della sentenza, ordinando per il provvedimento una
procedura comporta lo spossessamento attenuato idonea forma di pubblicità e, se necessario, la sua
del debitore, disponendo che gli atti eccedenti l’or- trascrizione. Con la stessa sentenza dichiara anche
dinaria amministrazione, se compiuti senza auto- chiusa la procedura.
rizzazione del giudice, siano inefficaci nei con- Se, invece, vi sono contestazioni circa la conve-
fronti dei creditori anteriori all’effettuazione della nienza della proposta, il tribunale, sentiti il debi-
pubblicità del decreto di apertura. tore e l‘OCC, omologa il concordato quando ri-
tiene che il credito dell’opponente possa ricevere
Articolo 79 in esito all’esecuzione del piano un soddisfaci-
Maggioranza per l’approvazione mento non inferiore a quello che otterrebbe in
del concordato minore caso di liquidazione controllata.
Il giudice omologa il concordato minore anche in
L’art. 79 detta la disciplina relativa al voto sulla mancanza di adesione da parte dell’amministra-
proposta ed ai suoi effetti. zione finanziaria, sebbene decisiva ai fini del rag-
L’approvazione del concordato minore richiede la giungimento della maggioranza, quando, anche
maggioranza assoluta dei crediti, calcolata sulla sulla base delle risultanze della relazione
base dell’elenco dei creditori e dei relativi crediti e dell’OCC, la proposta formulata è per l’ammini-
non più il raggiungimento del 60%, come era in- strazione finanziaria conveniente rispetto all’al-
vece previsto dall’art. 11 della legge n. 3 del 2012. ternativa liquidatoria. La disciplina del concor-
Si tratta di disposizione che equipara il quorum dato minore è stata così allineata, a seguito di os-
necessario all’approvazione del concordato mi- servazione svolta dalla Commissione Giustizia
nore al quorum previsto per l’approvazione della della Camera, a quanto già stabilito dall’art. 48,
proposta di concordato preventivo. E’ apparso in- comma 5, per il concordato preventivo.
fatti irragionevole richiedere una maggioranza più Egualmente innovativa è la previsione del comma
elevata proprio in una procedura che di regola è 4, che inibisce al creditore che ha colpevolmente
destinata alla risoluzione di crisi di minori dimen- determinato o aggravato la situazione di indebita-
sioni. mento (ad esempio: concedendo credito con mo-
Vale il meccanismo del silenzio assenso, sicché ol- dalità incongrue rispetto al merito creditizio del
tre ai voti favorevoli espressi sono considerati tali debitore) di presentare opposizione o reclamo in
anche quelli non espressi. sede di omologa, anche se dissenziente, o di far va-
I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, di lere cause di inammissibilità che non derivino da
cui la proposta prevede l’integrale pagamento, in comportamenti dolosi del debitore. Si tratta di
quanto sostanzialmente privi di interesse rispetto previsione analoga a quella dettata dall’art. 69,
alla proposta, non sono computati ai fini del cal- comma 2, per il piano del consumatore, con
colo della maggioranza, né ammessi al voto se non l’unica vera differenza rappresentata dal mancato
rinunciano in tutto o in parte al diritto di prela- richiamo all’art. 124-bis del d.lgs. n.385 del 1993
zione. che, come fatto rilevare dalla Commissione Giusti-
Stesso trattamento ai fini del calcolo della maggio- zia della Camera, è incongruo ove riferito ai pro-
ranza e del diritto di voto è riservato a coloro che fessionisti ed agli imprenditori.
sono legati da vincoli legali di coppia, di parentela Se il giudice tribunale rigetta la domanda di omo-
o affinità con il debitore, nonché i cessionari o ag- logazione, dichiara l’inefficacia delle misure pro-
giudicatari di crediti degli stessi da meno di un tettive accordate e, se vi è istanza del debitore o, in
anno prima del deposito della domanda e ciò allo caso di frode, del pubblico ministero o di un credi-
scopo evidente di garantire la trasparenza del pro- tore, dichiara aperta la procedura di liquidazione
cesso formativo della volontà dei creditori.

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controllata con decreto reclamabile ai sensi L’ultimo comma prevede che la revoca dell’omolo-
dell’art.50, dinanzi alla corte di appello. gazione non pregiudica i diritti acquistati da terzi
di buona fede.
Articolo 81
Esecuzione del concordato minore Articolo 83
Conversione in procedura liquidatoria
L’art. 81 disciplina l’esecuzione del concordato
che, non diversamente da quanto previsto per il L’art. 83 dispone che nei casi di revoca dell’omo-
piano del consumatore, avviene ad opera del debi- logazione o di risoluzione del concordato minore
tore, sotto il controllo dell’OCC. Anche in questo il giudice possa disporre la conversione della pro-
caso, spetta all’OCC sottoporre al giudice, per un cedura in liquidazione controllata se lo richiede il
suo intervento, le difficoltà insorte durante l’ese- debitore oppure, ma solo se la revoca consegue ad
cuzione. atti di frode o inadempimento, se vi sia istanza di
Una volta eseguito il concordato, l’OCC presenta il un creditore o del pubblico ministero.
rendiconto al giudice che, se lo approva, liquida il Il giudice, quando dispone la conversione, deve
compenso, tenuto conto di quanto pattuito tra il concedere al debitore un termine per integrare la
debitore e l’OCC, e autorizza il pagamento. documentazione e provvedere alla nomina del giu-
Diversamente, il giudice individua gli atti neces- dice delegato e del liquidatore.
sari per l’esatto adempimento del piano omolo-
gato e il termine entro il quale detti atti devono es-
sere posti in essere. Scaduto inutilmente tale ter- CAPO III - CONCORDATO PREVENTIVO
mine, il tribunale pronuncia la risoluzione del SEZIONE I - PRESUPPOSTI E INIZIO
concordato omologato. DELLA PROCEDURA
Costituiscono cause di risoluzione anche la man-
cata integrale esecuzione del piano ed il sopravve- Articolo 84
nire di circostanze che rendano il piano inattua- Finalità del concordato preventivo
bile, senza che sia più possibile modificarlo in
modo da far comunque conseguire ai creditori La disposizione definisce le caratteristiche delle
quanto a loro è stato promesso. diverse figure di concordato.
La norma, allineata a quanto previsto dall’art. 71 Il principale criterio distintivo è rappresentato
per il piano di ristrutturazione dei debiti del con- dalla provenienza delle risorse utilizzate per il
sumatore, precisa anche, al fine di responsabiliz- soddisfacimento dei creditori: è concordato in
zare l’OCC in ordine al corretto esercizio dei suoi continuità aziendale -che è l’opzione che la nuova
compiti di collaborazione e vigilanza, che nella li- disciplina della crisi valorizza maggiormente in
quidazione del compenso il giudice tiene conto quanto finalizzata al recupero della capacità
della diligenza dimostrata, potendo addirittura dell’impresa di rientrare, ristrutturata e risanata,
giungere ad escludere il diritto al compenso nel nel mercato- il concordato che trae i mezzi desti-
caso in cui il rendiconto non sia approvato. nati al soddisfacimento dei creditori in misura ri-
levante dai proventi che derivano dalla prosecu-
zione dell’attività imprenditoriale, mentre è con-
Articolo 82 cordato liquidatorio quello che consente il soddi-
Revoca dell’omologazione sfacimento dei creditori attraverso il ricavato della
liquidazione del patrimonio.
La norma è sovrapponibile all’art. 73 e disciplina i Il comma 2 disciplina il contenuto del piano che
casi di revoca dell’omologazione a seguito della supporta la domanda di concordato con conti-
scoperta di atti fraudolenti commessi dal debitore. nuità aziendale e le diverse forme in cui questa
Alla revoca il giudice procede su istanza del pub- può declinarsi, precisando che l’attività deve es-
blico ministero, di un creditore o di qualunque in- sere funzionale ad assicurare il ripristino
teressato, ma anche d’ufficio, sentito il debitore, in dell’equilibrio economico-finanziario dell’impresa
tutti i casi di frode e falsità. in modo da assicurare che, una volta soddisfatti i
L’OCC, al fine di consentire al giudice di esercitare creditori, la stessa sia in grado di riposizionarsi
tale suo potere, è tenuto a segnalare al giudice le adeguatamente nel mercato.
circostanze che possono comportare la revoca Viene chiarito, al fine di dirimere i dubbi sorti con
dell’omologazione. E’ evidente che tale obbligo di l’attuale disciplina ed in attuazione di uno speci-
segnalazione dovrà essere esercitato in modo tem- fico principio di delega posto dall’art. 6, comma 1,
pestivo, considerato che la norma prevede che lettera i), che la continuità deve essere intesa in
l’istanza o l’iniziativa di ufficio devono intervenire senso oggettivo e non soggettivo e quindi che ciò
entro sei mesi dall’approvazione del rendiconto. che rileva per la qualificazione del concordato e
Il giudice decide dopo aver sentito gli interessati, l’individuazione della disciplina ad esso applica-
anche solo mediante assegnazione di termini per bile è che l’attività di impresa possa continuare an-
lo scambio di memorie scritte. che dopo la conclusione della procedura,

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prescindendo dall’identità dell’imprenditore. proprio in quanto i beni oggetto di cessione sono


Viene perciò fatta rientrare nel concetto di conti- quelli non necessari alla continuazione dell’atti-
nuità non solo la gestione diretta da parte dell’im- vità ed in quanto i creditori vengono comunque
prenditore debitore, ma anche i casi in cui la ge- soddisfatti in misura prevalente con il ricavato
stione sia operata da un soggetto diverso in conse- della prosecuzione dell’attività di impresa. L’in-
guenza, a titolo esemplificativo, della cessione al tento perseguito dal legislatore delegato è infatti
medesimo dell’azienda -ancora in esercizio o di quello di incentivare la conservazione del valore
cui sia prevista la riattivazione tempestiva – o dell’azienda, favorendo la prosecuzione dell’atti-
della sua concessione in usufrutto oppure in esito vità d’impresa e la salvaguardia dei livelli occupa-
alla stipulazione di contratto di affitto, anche se zionali. Si è cercato tuttavia di evitare che una pro-
anteriore alla presentazione del ricorso, se ad esso secuzione solo apparente dell’attività imprendito-
funzionale –condizione necessaria al fine di non riale, ad esempio limitata ad un ramo insignifi-
incoraggiare condotte opportunistiche- o me- cante dell’azienda, consenta l’aggiramento della
diante conferimento dell’azienda in una o più so- previsione secondo la quale il concordato liquida-
cietà anche di nuova costituzione. In questi casi, torio è ammissibile solo ove si avvalga di risorse
tuttavia, è necessario che l’affittuario, il cessiona- poste a disposizione da terzi che accrescano sensi-
rio e comunque il soggetto, diverso dal debitore, bilmente le prospettive di realizzo per i creditori e
destinato a proseguire l’attività imprenditoriale si è voluto, in tale prospettiva, assicurare che i be-
assuma un preciso impegno in tal senso, garan- nefici della continuità spettino soltanto se essa sia
tendo, per almeno un anno dall’omologazione, di reale e consenta un significativo incremento delle
mantenere in forza quantomeno la metà della me- risorse destinate ai creditori. Per tale motivo, la di-
dia dei lavoratori impiegati dal debitore nei due sposizione pone una presunzione di prevalenza,
esercizi antecedenti il deposito del ricorso che, tanto nell’ipotesi di continuità diretta che in
nell’azienda o nel ramo d’azienda di cui è prevista caso di continuità indiretta, si considererà sussi-
la continuazione. In tal modo, si è voluto assicu- stente quando, secondo le previsioni del piano, i
rare l’effettività della dimensione oggettiva della flussi di cassa attesi dalla continuità per almeno
continuità, che costituisce il valore aggiunto in ra- due anni siano generati da un’attività imprendito-
gione del quale il concordato in continuità è privi- riale alla quale siano addetti almeno la metà della
legiato rispetto alle proposte meramente liquida- media dei lavoratori impiegati dal debitore nei
torie. due esercizi antecedenti il deposito del ricorso. Si
Aderendo ad una delle osservazioni della Com- tratta, in sostanza, di una regola di giudizio: in
missione Giustizia della Camera, si è inoltre rite- presenza della previsione descritta, il tribunale
nuto di precisare la durata dell’obbligo di mante- dovrà ritenere soddisfatto il requisito della preva-
nimento della forza lavoro, da un lato limitandola lenza senza necessità di procedere al confronto tra
ad un anno, per evitare che la disposizione finisca flussi derivanti dalla prosecuzione dell’attività im-
per avere un effetto disincentivante e, dall’altro, prenditoriale e flussi generati dalla liquidazione di
precisando che l’obbligo in capo all’affittuario beni.
deve protrarsi anche dopo l’omologazione, sì da La norma, infine, al fine di dirimere dubbi inter-
prevenire, ancora una volta, condotte opportuni- pretativi sorti in relazione al r.d. n.267 del 1942,
stiche. precisa che tra i proventi della continuità sono ri-
La disposizione richiede che, sia nel caso di conti- compresi anche il ricavato della cessione del ma-
nuità diretta che di continuità indiretta, ma, in gazzino e quindi di quanto prodotto dall’impresa,
questo caso, nei limiti della compatibilità, il piano prescindendo dal momento, anteriore o poste-
dia conto della funzionalità della prosecuzione riore all’inizio della procedura, in cui tale produ-
dell’attività ad assicurare il ripristino dell’equili- zione è stata effettuata.
brio economico-finanziario dell’impresa. E’ evi- Lo stesso comma dà una risposta ai contrasti in-
dente infatti che, in caso di continuità indiretta, terpretativi sorti in relazione alla disposizione in-
tale verifica sarà necessaria, ad esempio, in pre- trodotta dall’art. 4 del d.l. 27 giugno 2015 n. 83, a
senza di affitto di azienda, di costituzione di una mente del quale “in ogni caso, la proposta deve in-
nuova società controllata dal debitore, in caso di dicare l’utilità specificatamente individuata ed
cessione dell’azienda con pagamento rateale del economicamente valutabile che il proponente si
prezzo; se ne potrà invece prescindere quando la obbliga ad assicurare a ciascun creditore”; l’ob-
cessione preveda il pagamento contestuale alla sti- bligo viene confermato, con la precisazione che
pulazione, giacché, in questo caso, l’interesse dei l’utilità può essere anche rappresentata anche
creditori è salvaguardato, di per sé, dall’incasso dalla prosecuzione o rinnovazione di rapporti con-
immediato del corrispettivo. trattuali con il debitore o con il suo avente causa,
Il comma 3 disciplina l’ipotesi in cui il piano pre- con ciò consentendosi di soddisfare i creditori non
veda, oltre che alla continuazione dell’azienda o di con denaro od altri beni ma con vantaggi certi ed
suoi rami, la dismissione di beni non funzionali economicamente valutabili.
alla prosecuzione dell’attività. Si tratta di dismis- Con il comma 4, in attuazione dell’art. 6, comma
sione che non incide sulla natura del concordato 1, lettera a) della legge delega, si precisano le

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condizioni alle quali è ammissibile una domanda concordato le attività dell’impresa interessata
di concordato esclusivamente liquidatorio, la cui dalla proposta nonché la possibilità che si costitui-
sopravvivenza nel sistema -a fronte dell’alterna- scano assuntore anche i creditori o società da que-
tiva, in genere meno costosa, costituita dalla liqui- sti partecipate.
dazione giudiziale- risulta giustificata solo nel La suddivisione dei creditori in classi è prevista in
caso in cui ai creditori vengano messe a disposi- generale come facoltativa ma l’articolo in esame
zione risorse ulteriori rispetto a quelle rappresen- ne prevede l’obbligatorietà in presenza di determi-
tate dal patrimonio del debitore. In particolare, nate categorie di creditori che appare opportuno
tali risorse aggiuntive devono incrementare la mi- tenere distinte ai fini del voto per il peculiare inte-
sura del soddisfacimento dei creditori, rispetto a resse che gli appartenenti alle stesse hanno
quanto essi potrebbero conseguire dalla liquida- all’esito del concordato: creditori titolari di crediti
zione giudiziale del patrimonio del debitore, di al- previdenziali o fiscali dei quali non sia previsto
meno il dieci per cento. In continuità con la disci- l’integrale pagamento; creditori che vengono sod-
plina previgente, nel concordato liquidatorio il disfatti anche in parte con utilità diverse dal de-
soddisfacimento non deve comunque essere infe- naro; creditori titolari di garanzie prestate da
riore al venti per cento dell’ammontare comples- terzi; creditori proponenti il concordato e parti ad
sivo del debito chirografario. essi correlate.
Viene infine confermata la possibilità del tratta-
mento differenziato tra creditori appartenenti a
Articolo 85 classi diverse, fermo restando il ribadito divieto di
Presupposti per l’accesso alla procedura alterare l’ordine delle cause legittime di prela-
zione.
La norma chiarisce al comma 1 che l’accesso al La disposizione ribadisce la possibilità di soddi-
concordato è consentito all’imprenditore sia che sfacimento anche non integrale dei creditori mu-
sussista lo stato di crisi che quello di insolvenza, niti di privilegio, pegno o ipoteca purché in misura
precisazione, quest’ultima, che appare ora neces- non inferiore a quella realizzabile sul ricavato, in
saria, rispetto alla disciplina previgente, in quanto caso di liquidazione, dei beni o diritti sui quali sus-
la crisi, alla luce della distinzione operata con l’art. siste la causa di prelazione, avuto riguardo al loro
2, ha acquisito una propria dimensione autonoma valore di mercato, attestato da professionista.
e non può più considerarsi comprensiva dell’insol- Viene precisato, al fine di dirimere un dubbio po-
venza. sto nel vigore dell’attuale disciplina, che tale va-
Può chiedere di essere ammesso alla procedura di lore deve essere decurtato del presumibile am-
concordato preventivo l’imprenditore assoggetta- montare delle spese di procedura inerenti al bene
bile a liquidazione giudiziale, ai sensi dell’art. 121. o diritto e della quota parte delle spese generali e
La disposizione tuttavia fa salvo quanto previsto che la quota residua del debito, degradata per ef-
dall’art. 296, che consente l’accesso al concordato fetto dell’incapienza del bene oggetto della garan-
preventivo anche alle imprese assoggettabili zia o del privilegio, è trattata come credito chiro-
esclusivamente a liquidazione coatta amministra- grafario.
tiva.
La proposta deve essere accompagnata da un Articolo 86
piano delle attività finalizzate all’attuazione della Moratoria nel concordato in continuità
stessa che abbia concrete possibilità di realizza-
zione e dunque che sia fattibile sia in termini giu- Al fine di consentire al debitore di non impegnare
ridici che economici. La legge delega ha previsto immediatamente, come dovrebbe in mancanza
infatti che debbano essere attribuiti al tribunale della presente disposizione, le utilità derivanti
poteri di verifica in ordine alla fattibilità del piano dalla continuità aziendale nel pagamento -inte-
sotto entrambi i profili, dovendosi perciò ritenere grale o per la parte coperta dal valore del bene su
definitivamente superato l’orientamento giuri- cui grava la garanzia (si tratta, ovviamente, dei
sprudenziale che, vigente il r.d. n.267 del 1942, beni dei quali non è prevista la liquidazione)- dei
aveva circoscritto il sindacato del tribunale ai soli creditori il cui credito è assistito da privilegio o ga-
profili di fattibilità giuridica. rantito da pegno o ipoteca, ma di utilizzarle per la
E’ confermata l’attuale libertà di contenuto quanto gestione dell’impresa, è previsto che il debitore
alle modalità di soddisfacimento dei creditori: possa usufruire di una moratoria della durata
cessione dei beni, accollo, o altre operazioni massima di due anni, anziché di un anno, come già
straordinarie, ivi compresa l’attribuzione ai credi- disposto dall’art. 186-bis, secondo comma, r.d.
tori, nonché a società da questi partecipate, di n.267 del 1942, dalla data dell’omologazione.
azioni, quote, ovvero obbligazioni, anche conver- L’estensione del termine costituisce attuazione
tibili in azioni, o altri strumenti finanziari e titoli dell’art. 6, comma 1, lettera i), n. 1) della legge
di debito. n.155 del 2017, avendo il legislatore preso atto
Viene confermata, inoltre, la possibilità di attri- dell’esperienza maturata nei primi anni di appli-
buire ad un soggetto che si accolla il debito da cazione dell’art. 186-bis della l. fall., introdotto dal

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

d.l.22 giugno 2015, n. 83, che ha evidenziato come Tale soluzione è parsa preferibile rispetto alla pos-
eccessivamente penalizzante per il proponente il sibilità di attribuire il diritto di voto per l’intero
termine di un anno. ammontare del credito, che attribuirebbe un peso
A fronte del pregiudizio subito, i creditori privile- eccessivo e quindi creerebbe un rischio eccessivo
giati sono ammessi al voto per la differenza fra il di inquinamento delle maggioranze, a creditori
loro credito maggiorato degli interessi di legge e il comunque destinati ad essere soddisfatti per in-
valore attuale dei pagamenti previsti nel piano cal- tero, oltre che coerente con i principi enunciati
colato alla data di presentazione della domanda di dalla Corte di Cassazione, che ha ritenuto deter-
concordato, determinato sulla base di un tasso di minante ai fini del computo del voto la perdita
sconto pari alla metà del tasso previsto dall’art. 5 economica conseguente al ritardo nel consegui-
del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, in mento della disponibilità delle somme spettanti ai
vigore nel semestre in cui viene presentata la do- creditori (così Cass. n. 10112/2014).
manda di concordato preventivo. Attualizzando i La moratoria non può essere invocata e di conse-
pagamenti, rispetto alla cronologia prevista dal guenza il diritto di voto non spetta se è prevista la
piano, si riesce infatti a quantificare ciò che il cre- liquidazione dei beni sui quali viene esercitato il
ditore privilegiato perde in termini di chance di in- privilegio in quanto, in tal caso, il pagamento deve
vestimento. Il diritto di voto verrà quindi ad essere conseguire immediatamente alla disponibilità da
esercitato in misura corrispondente alla perdita. parte del debitore della somma ricavata dalla li-
In altre parole, il creditore privilegiato vota per la quidazione.
parte del credito che, a causa della dilazione di pa-
gamento, subisce in concreto una perdita. Seb- Articolo 87
bene infatti al creditore privilegiato sia garantito Piano di concordato
l’adeguamento del potere di acquisto monetario
per effetto dell’attribuzione degli interessi al tasso La disposizione disciplina il contenuto necessario
legale, la dilazione causa comunque una perdita, del piano che, unitamente alla proposta rivolta ai
rappresentata dal tasso con cui il creditore remu- creditori ed alla documentazione elencata nell’art.
nera gli investimenti e la liquidità di cui dispone. 39, deve essere depositato dal debitore propo-
Non essendo possibile prevedere un tasso diverso nente il concordato.
per ciascuna tipologia di creditore, è stato utiliz- Il piano, per essere ammissibile, deve obbligato-
zato un sistema forfettario, che risponde dunque riamente indicare:
ad un’esigenza di uniformità e semplificazione, in- 1) le cause della crisi;
dividuando detto tasso nel 50% del tasso di inte- 2) l’illustrazione delle strategie di intervento, al
resse applicato al ritardo nei pagamenti delle tran- fine di consentire un’informata valutazione delle
sazioni commerciali stabilito dal d. lgs. 9 ottobre possibilità di riuscita del piano, nonché, in caso di
2002 n. 231. Detto tasso è determinato applicando continuità diretta, la specificazione dei tempi ne-
una maggiorazione di otto punti al tasso di inte- cessari per assicurare il riequilibrio della situa-
resse applicato dalla Banca centrale europea sulle zione finanziaria;
sue più recenti operazioni di rifinanziamento ed è 3) l’indicazione degli eventuali apporti di nuova fi-
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Di conse- nanza;
guenza, la fonte del tasso è di facile individua- 4) l’indicazione delle azioni recuperatorie e risar-
zione; la sua quantificazione in ragione del 50% ha citorie esercitabili, segnalando, tra queste, quelle
lo scopo di ponderare mediamente il ROI (return proponibili solo dal curatore in caso di apertura
on investment) medio dell’industria italiana che della liquidazione giudiziale ed evidenziando quali
fluttua, alla data di redazione della presente rela- siano le effettive prospettive di recupero. E’ evi-
zione, fra il 7 e l’8% annuo. dente, infatti, che i creditori, per esprimersi sulla
Per ciò che concerne il concreto meccanismo di convenienza della proposta, debbano essere infor-
calcolo sarà sufficiente effettuare questi passaggi: mati non solo dell’esistenza di azioni in astratto
1. acquisire il piano dei pagamenti previsti dal esercitabili, ma anche della situazione patrimo-
piano concordatario al lordo degli interessi legali niale dei potenziali convenuti, in vista della frut-
riconosciuti; tuosità di eventuali azioni esecutive e dell’inci-
2. operare l’attualizzazione dei flussi su base an- denza sulla misura e dei tempi ragionevolmente
nuale o mensile in dipendenza del grado di anali- necessari per conseguire un risultato utile;
ticità del piano stesso; 5) con una disposizione che si propone da un lato
3. determinare l’importo attualizzato e calcolare la di superare le attuali incertezze relative alla ge-
differenza fra l’importo sub 1 e quello sub 3. stione nella fase esecutiva del concordato allor-
La differenza così determinata rappresenta la per- quando si verificano situazioni che impongono
dita virtuale che il creditore privilegiato subisce a uno scostamento rispetto alle previsioni di piano
causa della dilazione del pagamento e dunque co- e dall’altro di consentire un controllo sul rispetto
stituirà l’ammontare del credito per il quale il cre- dell’attuazione dello stesso si richiede l’indica-
ditore eserciterà il suo diritto di voto. zione dei tempi delle attività da porre in essere per
l’esecuzione del piano, nonché degli strumenti da

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adottare per assicurare l’adempimento della pro-


posta nel caso in cui le previsioni su cui il piano è Articolo 89
fondato non si realizzino o comunque si verifi- Riduzione o perdita del capitale
chino nuove circostanze che mettano a rischio il della società in crisi
raggiungimento degli obbiettivi prefissati;
6) si conferma che la prospettiva del miglior sod- La disposizione riproduce, per il solo concordato
disfacimento dei creditori è la condizione che giu- preventivo, le regole già contenute nell’art. 182-
stifica il rischio che gli stessi corrono quando è sexies del r.d. n.267 del 1942.
prevista la continuità aziendale, sicché si impone
al proponente di esplicitare le ragioni per cui la Articolo 90
continuazione dell’esercizio dell’attività impren- Proposte concorrenti
ditoriale dovrebbe consentire risultati migliori,
per i creditori, rispetto alla prospettiva liquidato- La norma, in una linea di continuità rispetto alle
ria; modifiche alla l. fall. introdotte con il decreto-
7) ove sia prevista la prosecuzione dell’attività legge n.83 del 2015, conferma la possibilità di pre-
d’impresa in forma diretta, un’analitica indica- sentazione di proposte alternative a quella presen-
zione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione tata dal debitore, così consentendo da un lato la
dell’attività, delle risorse finanziarie necessarie e contendibilità dell’impresa e quindi stimolando la
delle relative modalità di copertura. Si tratta in- concorrenza nell’interesse del ceto creditorio e
fatti di analisi necessaria solo nei casi in cui la pro- dall’altro lo sviluppo di un mercato dei crediti con-
secuzione dell’attività imprenditoriale da parte del corsuali tra coloro che intendono liquidare imme-
debitore rende i creditori partecipi del rischio diatamente la posizione creditoria e i soggetti in-
d’impresa. Se la continuità è indiretta (ad esem- teressati a valutare le opportunità offerte dalla
pio: affitto dell’azienda) ciò che rileva, invece, è la possibilità di acquisizione dell’impresa.
capacità del soggetto terzo che gestisce l’azienda Sono legittimati alla presentazione della proposta
di onorare le obbligazioni assunte. concorrente e del relativo piano, almeno trenta
La norma, ponendosi in linea di continuità con la giorni prima della data iniziale stabilita per la vo-
disciplina previgente, attribuisce ad un professio- tazione, coloro che, anche se per effetto di acquisti
nista indipendente il compito di redigere una re- successivi alla domanda di concordato, rappre-
lazione che attesti la veridicità dei dati aziendali e sentino almeno il dieci per cento dei crediti risul-
la fattibilità del piano. L’esperienza maturata dai tanti dalla situazione patrimoniale.
professionisti specializzati in materia concorsuale Al fine di assicurare concorrenza e trasparenza
ha reso la relazione dell’attestatore uno strumento della procedura, non possono essere considerati
d’ausilio importante per il tribunale che, in una nel computo della percentuale del dieci per cento
procedura doverosamente connotata da esigenze i crediti della società che controlla la società debi-
di celerità, può fruire immediatamente di un’ana- trice, delle società da questa controllate e di quelle
lisi particolarmente attendibile della situazione sottoposte a comune controllo.
economica, patrimoniale e finanziaria della so- Per le stesse finalità, è esclusa la legittimazione
cietà, utile per la verifica di fattibilità giuridica ed alla presentazione di proposta concorrente dello
ora anche economica, prodromica all’apertura del stesso debitore o di soggetti ad esso collegati per
concordato. In questa prospettiva, nell’esercitare rapporti familiari o in quanto parti correlate, con
la delega, si è scelto di mantenere l’obbligatorietà la precisazione che si intendono per parti correlate
dell’attestazione e di prevedere che essa debba es- i soggetti, costituiti in forma societaria, control-
sere aggiornata nell’ipotesi di modifiche sostan- lati, controllanti o sottoposti a comune controllo,
ziali della proposta o del piano. anche in relazione alla composizione degli organi
In caso di continuità, il professionista indipen- amministrativi o in relazione a legami di carattere
dente dovrà attestare anche la funzionalità della contrattuale.
prosecuzione dell’attività imprenditoriale al mi- Pe evitare inutili costi al proponente concorrente
glior soddisfacimento dei creditori. la relazione sulla fattibilità del piano sottostante la
sua proposta può essere limitata ad aspetti che
non siano già stati oggetto di verifica da parte del
Articolo 88 commissario giudiziale nell’ambito della sua rela-
Trattamento dei crediti tributari zione.
e contributivi Il debitore può evitare il rischio della presenta-
zione di proposte concorrenti e dunque il rischio
L’art. 88 non si discosta dalla formulazione di vedere la propria impresa acquisita, per questa
dell’art. 182-ter l. fall. introdotta con l’art. 1, via, da terzi, se il professionista indipendente,
comma 81, della L. 11 dicembre 2016 n. 232. nella sua attestazione, certifica che la proposta
formulata dal debitore assicura il pagamento di al-
meno il trenta per cento dell’ammontare dei cre-
diti chirografari. La disposizione si raccorda agli

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articoli 24 e 25 del codice, disponendo, quale mi- preliminari aventi ad oggetto beni immobili co-
sura premiale per il debitore che abbia tempesti- struiti da società operanti nel settore immobiliare.
vamente intrapreso una procedura di allerta o La norma disciplina poi gli adempimenti prodro-
utilmente avviato quella di composizione assistita mici alla gara e le sue modalità di svolgimento.
della crisi, che la percentuale è ridotta al venti per In particolare, si dispone che, al fine di valutare
cento. l’opportunità di procedere alla gara, il commissa-
Il comma 6 conferma la libertà di contenuto della rio giudiziale deve pubblicizzare l’offerta, con mo-
proposta concorrente che può anche prevedere dalità indicate con decreto dal tribunale o dal giu-
l’intervento di terzi e, se il debitore ha la forma di dice da esso delegato, invitando i potenziali inte-
società per azioni o a responsabilità limitata, un ressati a manifestare l’interesse alla partecipa-
aumento di capitale della società con esclusione o zione.
limitazione del diritto d’opzione al fine di consen- Se nel termine assegnato dal tribunale perven-
tire anche l’apporto di nuova finanza. gono manifestazioni di interesse è disposta l’aper-
Gli ultimi due commi sono disposizioni di carat- tura del procedimento competitivo, secondo prin-
tere procedurale. In particolare, si prevede che la cipi e con modalità modellate sull’art.163-bis del
proposta concorrente, prima di essere sottoposta r.d. n.267 del 1942. La nuova disposizione, tutta-
ai creditori, debba essere sottoposta all’esame del via, opportunamente chiarisce, rispetto al passato,
tribunale, al fine di consentire il vaglio sui criteri che la vendita può, ma non deve obbligatoria-
adottati in tema di formazione delle classi e che mente avvenire dinanzi al giudice delegato, che,
tutte le proposte presentate possano essere modi- verosimilmente, valuterà discrezionalmente di in-
ficate fino a venti giorni prima della votazione, sì tervenire solo quando la gara abbia ad oggetto
da favorire interventi migliorativi, anche da parte beni di valore particolarmente elevato o quando la
del debitore. sua presenza sia resa opportuna da specifiche cir-
costanze del caso concreto.
Articolo 91 La procedura deve chiudersi almeno venti giorni
Offerte concorrenti prima della data fissata per il voto dei creditori an-
che se la vendita o l’aggiudicazione debbano aver
La disciplina delle offerte concorrenti è finalizzata luogo dopo l’omologazione, affinché i creditori
a contemperare la libertà del debitore di formu- possano tenerne conto nell’effettuare le loro valu-
lare il piano di concordato con l’interesse dei cre- tazioni di convenienza.
ditori alla più proficua liquidazione e gestione del In seguito alla vendita o all’aggiudicazione a sog-
patrimonio contrastando i cosiddetti concordati getti diversi dall’originario offerente, questi e il
chiusi o preconfezionati; l’obiettivo viene perse- debitore sono liberati dalle obbligazioni recipro-
guito stimolando l’interesse dei terzi a mettersi in camente assunte; il commissario giudiziale di-
competizione con gli offerenti individuati dal de- spone il rimborso in favore dell’originario offe-
bitore. rente delle spese e dei costi sostenuti per la formu-
Con i commi 1 e 2 si delinea l’ambito di applica- lazione dell’offerta nei limiti del tre per cento del
zione della disciplina e la prima fase del procedi- prezzo nella stessa indicato.
mento, volta ad accertare l’eventuale interesse di Il debitore, sulla base dell’esito della gara, procede
terzi. In particolare, si prevede che quando il ad aggiornare la proposta ed il piano.
piano si avvale di un’offerta irrevocabile da parte Invece, in mancanza di presentazione di offerte
di un soggetto già individuato dal debitore avente dopo l’indizione della gara, l’offerente originario
ad oggetto l’affitto dell’azienda o il trasferimento a rimane vincolato alla sua offerta.
titolo oneroso, di beni aziendali, dell’azienda La disciplina delle offerte concorrenti si applica
stessa o di suoi rami anche prima dell’omologa- anche, nei limiti di compatibilità, alla fase inter-
zione il tribunale o il giudice dallo stesso delegato corrente tra la presentazione della domanda di ac-
dispone che dell’offerta sia data idonea pubblicità. cesso e quella del deposito della proposta e del
Poiché spesso l’offerta di acquisto di beni, piano nel termine assegnato ai sensi dell’art. 44.
dell’azienda o di suoi rami è contenuta in un con- Dunque, anche in presenza di istanze per l’auto-
tratto preliminare, la disciplina è stata estesa, in rizzazione di atti urgenti di straordinaria ammini-
modo innovativo rispetto al regime previgente, strazione quando questi consistano in uno degli
anche ai contratti che comportino il trasferimento atti individuati dai commi 1 e 2 della norma e vi
non immediato dell’azienda, di suoi rami o di spe- sia una controparte del debitore già univocamente
cifici beni. In tal caso, però, i beni sono solo quelli individuata.
facenti parte del perimetro aziendale, essendosi
voluto evitare il rischio che debbano essere ri-
messi in discussione anche contratti preliminari
aventi ad oggetto i beni prodotti dall’impresa che
il debitore potrebbe aver stipulato anche molto
tempo prima del manifestarsi della situazione di
crisi; si pensi, in particolare, a contratti

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degli atti di straordinaria amministrazione debba


Sezione II - ORGANI essere autorizzato dal giudice delegato, pena
E AMMINISTRAZIONE l’inopponibilità ai creditori concorsuali.
Sono invece innovative la previsione secondo la
Articolo 92 quale l’autorizzazione può essere concessa anche
Commissario giudiziale prima dell’omologazione se l’atto è funzionale al
miglior soddisfacimento dei creditori e l’afferma-
La norma non presenta significativi profili di no- zione della regola secondo la quale l’alienazione e
vità rispetto alla disciplina previgente. l’affitto di azienda, di rami di azienda e di specifici
Il commissario giudiziale è dunque pubblico uffi- beni (sempre che, ovviamente, non debba essere
ciale e gli si applicano le disposizioni dettate in adottata la disciplina prevista per le offerte con-
materia di reclamo contro gli atti e le omissioni del correnti) devono essere in ogni caso effettuati tra-
curatore, di revoca del curatore e responsabilità mite procedure competitive, previa stima ed ade-
del curatore, nonché le disposizioni sul compenso guata pubblicità, a garanzia della trasparenza
del curatore, in quanto compatibili. della procedura ed allo scopo di assicurare il mi-
La disposizione disciplina i doveri informativi del glior risultato possibile per i creditori. Poiché l’in-
commissario giudiziale nei confronti dei creditori teresse dei creditori è l’obiettivo primario che la
o di terzi nella prospettiva della presentazione di procedura deve realizzare, è comunque previsto
proposte concorrenti o di offerte concorrenti sulla che, in caso di urgenza il tribunale possa autoriz-
base delle scritture contabili e fiscali obbligatorie zare l’alienazione o l’affitto di azienda, di suoi rami
del debitore, nonché di ogni altra informazione ri- o di specifici beni senza far luogo a pubblicità e alle
levante in suo possesso. L’attività informativa del procedure competitive, se il tempo a ciò necessa-
commissario giudiziale deve essere volta a favo- rio potrebbe compromettere il realizzo del miglior
rire la competizione ma nello stesso tempo a con- soddisfacimento dei creditori. In tal caso, tuttavia,
sentire l’accesso ai soli richiedenti di riscontrata occorre dare ampia pubblicità al provvedimento
serietà e affidabilità anche con riferimento agli ob- di autorizzazione ed all’atto, in modo da consen-
blighi di riservatezza. tire agli interessati di contestare la decisione del
La norma, infine, ribadisce l’obbligo del commis- tribunale.
sario di comunicare al pubblico ministero fatti che rticolo 95
possono interessare ai fini delle indagini prelimi- Disposizioni speciali per i contratti con le pubbli-
nari conosciuti nell’ambito delle sue funzioni. che amministrazioni
Si specifica che vale, per il commissario giudiziale, L’articolo si pone in una linea di continuità con
il regime di incompatibilità introdotto dal decreto quanto già inserito nella disciplina del concordato
legislativo n.54 del 2018. preventivo con l’art. 33 del decreto-legge 22 giu-
gno 2012 n. 83, convertito dalla legge 7 agosto
Articolo 93 2012 n. 134, con l’integrazione apportata dalla L.
Pubblicità del decreto. 21 febbraio 2014 n. 9, al fine di favorire la conti-
nuità aziendale anche per le imprese che operano
La disposizione pone a carico del commissario nel campo degli appalti pubblici.
giudiziale di provvedere alla trascrizione del de- Sono state apportate, recependo alcuni suggeri-
creto di apertura quando il debitore possiede beni menti contenuti nel parere del Consiglio di Stato,
immobili o altri beni soggetti a pubblica registra- alcune modifiche di ordine lessicale.
zione. Si è tuttavia preferito mantenere, come nella vi-
gente legge fallimentare, il limite attualmente pre-
visto dal comma 5, secondo cui l’impresa in con-
Sezione III - EFFETTI DELLA PRESENTA- cordato può partecipare alle procedure di affida-
ZIONE DELLA DOMANDA DI CONCOR- mento anche se facente parte di un raggruppa-
DATO PREVENTIVO mento temporaneo di imprese, purché non rivesta
la qualità di mandataria, considerato che si tratta
Articolo 94 pur sempre di un’impresa soggetta alla vigilanza
Effetti della presentazione della domanda del commissario giudiziale e del tribunale e che
di concordato necessita di autorizzazione per il compimento di
una serie di atti.
La disposizione conferma la precedente imposta- Come si dirà oltre, si è anche accolto il suggeri-
zione secondo la quale con il concordato si verifica mento di modificare, al fine di coordinarlo alla di-
lo spossessamento attenuato del debitore, il quale sciplina dell’art. 95, l’art. 110 del codice dei con-
conserva l'amministrazione dei suoi beni e l'eser- tratti pubblici e, di conseguenza, per ragioni di in-
cizio dell'impresa sotto la vigilanza del commissa- dispensabile coordinamento, l’art. 80 del mede-
rio giudiziale. simo codice.
In una linea di continuità con la disciplina previ- In sintesi, con la disposizione in esame si prevede
gente, la disposizione prevede che il compimento che, salva in ogni caso la facoltà per il debitore di

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

sciogliersi dal contratto, i contratti in corso di ese- di accesso alla procedura e degli articoli da 153 a
cuzione, anche stipulati con pubbliche ammini- 162 che disciplinano gli effetti per i creditori
strazioni, non si risolvono per effetto del deposito dell’apertura della procedura concorsuale.
della domanda e che sono inefficaci eventuali patti
contrari.
Se si tratta di contratti con le pubbliche ammini- Articolo 97
strazioni pubblici, la continuazione anche dopo la Contratti pendenti
presentazione della domanda di accesso al concor-
dato preventivo è subordinata alla presentazione La norma contiene la definizione e la disciplina dei
dell’attestazione di un professionista circa la con- contratti pendenti e cioè dei contratti ancora non
formità al piano e alla ragionevole capacità di eseguiti o non compiutamente eseguiti nelle pre-
adempimento da parte dell’impresa in concor- stazioni principali da entrambi i contraenti. Op-
dato; in presenza dell’attestazione e dei requisiti portunamente, la disposizione attribuisce rilievo
di legge beneficia della continuazione anche la so- solo alla mancata, compiuta, esecuzione delle pre-
cietà cessionaria o conferitaria dell’azienda o del stazioni principali, sancendo l’irrilevanza
ramo di azienda e, all’atto della cessione o del con- dell’eventuale adempimento integrale delle pre-
ferimento, le trascrizioni e le iscrizioni pregiudi- stazioni accessorie, tema sul quale si sono regi-
zievoli vengono cancellate su disposizione del giu- strati contrasti di giurisprudenza.
dice delegato. La regola generale è che i contratti in corso alla
Al fine di favorire la cessione dell’azienda o di suoi data di deposito della domanda di accesso prose-
rami detta disciplina si applica anche in caso di guono anche durante il concordato; il debitore
concordato liquidatorio, come del resto consente può chiedere l’autorizzazione a sospenderne l'ese-
espressamente anche l’art. 110 del d.lgs. n.50 del cuzione o allo scioglimento.
2016, se un professionista indipendente attesta Al fine di tutelare l’interesse della parte in bonis
che detta continuazione è funzionale a preservare l’istanza può essere proposta quando la prosecu-
il valore dell’azienda e quindi a consentire di zione del contratto non è in linea con le previsioni
trarre un maggior ricavato dalla liquidazione. del piano o comunque non è funzionale alla sua
La norma, coerentemente con la disciplina dettata esecuzione, solo in tal caso giustificandosi il sacri-
dal codice dei contratti pubblici, prevede anche ficio imposto alla controparte.
che l’impresa, dopo la presentazione della do- Per la stessa ragione, mentre l’istanza di sospen-
manda di accesso e dunque anche prima del depo- sione, dagli effetti più limitati, può essere presen-
sito della proposta e del piano, possa partecipare tata in ogni fase della procedura, l'istanza di scio-
a procedure di affidamento di contratti pubblici, glimento presuppone che siano già stati depositati
previa autorizzazione del tribunale o, dopo il de- anche il piano e la proposta, volendosi così garan-
creto di apertura, del giudice delegato, acquisito in tire che il più grave sacrificio imposto alla parte in
entrambi i casi il parere del commissario, quando bonis trovi la sua giustificazione nello stato di
già nominato. maggiore avanzamento della procedura.
L’autorizzazione alla partecipazione è comunque Non è possibile decidere sull'istanza senza che la
subordinata alla presenza di una relazione di un stessa sia stata notificata alla controparte e che
professionista indipendente che attesta la confor- questa sia stata posta in condizione di interlo-
mità al piano, ove predisposto, e comunque la ra- quire, depositando in cancelleria la propria oppo-
gionevole capacità di adempimento del contratto. sizione.
E’ infine previsto che, ferme le condizioni di cui L'istanza, anche se contestuale alla domanda d'ac-
sopra, l'impresa in concordato possa concorrere cesso al concordato, deve essere presentata con
anche riunita in raggruppamento temporaneo di atto autonomo rispetto al ricorso al fine di favo-
imprese, purché non rivesta la qualità di manda- rirne una trattazione celere e deve contenere una
taria e sempre che sia l’unica impresa aderente al proposta di quantificazione dell’indennizzo spet-
raggruppamento ad essere assoggettata ad una tante alla controparte, di cui deve essere data an-
procedura concorsuale. che evidenza nel piano.
Sull’istanza di sospensione presentata prima del
Articolo 96 deposito del piano e della proposta decide con de-
Norme applicabili dalla data di presenta- creto reclamabile il tribunale; sull’istanza di so-
zione della domanda di accesso spensione e su quella di scioglimento proposte
al concordato preventivo dopo il deposito del piano e della proposta decide,
sempre con decreto reclamabile, il giudice dele-
La norma, in continuità con l’art. 169 del r.d. n. gato. Sempre ai fini della tutela della parte con-
267 del 1942, estende al concordato preventivo al- trattuale in bonis l’autorizzazione ha effetto dalla
cune disposizioni dettate dalla disciplina della li- data in cui viene alla stessa notificata a cura del
quidazione giudiziale. S tratta dell’art. 145, che debitore.
prevede l’inopponibilità ai creditori della forma- La sospensione non può avere una durata ecce-
lità eseguite dopo la presentazione della domanda dente il termine accordato per il deposito del

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piano e della proposta; se è autorizzata dopo detto Articolo 98


deposito, non può essere concessa per più di Prededuzione nel concordato preventivo
trenta giorni, non prorogabili. E' evidente, infatti,
che, depositati la proposta ed il piano, tanto il de- La disposizione pone una regola generale, preve-
bitore che il tribunale saranno in condizione di ap- dendo che i crediti prededucibili sono destinati, in
prezzare in via definitiva l'utilità o meno della pro- quanto tali, ad essere soddisfatti in corso di proce-
secuzione del contratto. dura, alla loro naturale scadenza.
Lo scioglimento del contratto non si estende alla
clausola compromissoria in esso contenuta. Articolo 99
Infine, la norma disciplina l’indennizzo cui ha di- Finanziamenti prededucibili autorizzati
ritto il contraente in caso di sospensione o sciogli- prima dell’omologazione del concordato
mento del contratto, che deve essere liquidato, in preventivo o di accordi
mancanza di accordo tra le parti, dal giudice ordi- di ristrutturazione dei debiti
nariamente competente in misura equivalente al
danno per l’anticipato recesso da liquidarsi e che La disposizione disciplina i finanziamenti che il
è trattato come credito chirografario anteriore al debitore può richiedere di contrarre nella fase in-
concordato. tercorrente tra la domanda di accesso alla proce-
Sono invece prededucibili i crediti per le presta- dura di concordato o degli accordi di ristruttura-
zioni legalmente e regolarmente eseguite dopo la zione dei debiti e l’omologazione. Si deve trattare
pubblicazione della domanda di accesso al concor- di finanziamenti funzionali, come attestato da un
dato. professionista indipendente, all’esercizio dell’atti-
La norma, in una linea di continuità con l'art. 169- vità aziendale fino all’omologazione o all’apertura
bis del r.d. n.267/1942, si preoccupa anche di di- e allo svolgimento delle citate procedure o comun-
sciplinare lo scioglimento della locazione finanzia- que all’interesse alla miglior soddisfacimento dei
ria dettando una specifica disciplina. E' previsto creditori; il finanziamento, che gode della prede-
che il concedente abbia diritto alla restituzione del duzione, può essere erogato in qualsiasi forma,
bene, ma sia tenuto a versare al debitore l’even- compresa la richiesta di emissione di garanzie o il
tuale differenza tra la maggior somma eventual- mantenimento delle linee di credito autoliqui-
mente ricavata dalla vendita del bene od altra col- danti in essere al momento del deposito della do-
locazione dello stesso avvenuta a prezzo di mer- manda.
cato rispetto al solo credito residuo in linea capi- Considerata l'ovvia esigenza di bilanciare l'esi-
tale. Rispetto alla formulazione previgente, si pre- genza di agevolare l'imprenditore nell'accesso alle
cisa che il credito del concedente è pari, a tal fine, procedure di regolazione della crisi e dell'insol-
all'ammontare dai canoni scaduti e non pagati fino venza con la protezione degli interessi del ceto cre-
alla data dello scioglimento, dei canoni a scadere ditorio, l'istanza diretta ad ottenere l'autorizza-
in linea capitale e del prezzo pattuito per l'eserci- zione deve dare conto dell’impossibilità per il de-
zio dell'opzione finale di acquisto. Il concedente bitore di reperire altrimenti il finanziamento (ad
ha comunque diritto di far valere verso il debitore esempio, per insufficiente capacità economica di
un credito determinato nella differenza tra il cre- eventuali soci), della sua destinazione, delle ra-
dito vantato alla data del deposito della domanda gioni per cui la sua mancanza determinerebbe un
e quanto ricavato dalla nuova allocazione del bene grave pregiudizio per la continuità aziendale, il
che è soddisfatto come credito anteriore al concor- prosieguo della procedura o le ragioni dei credi-
dato. tori.
Viene precisato che la vendita o la collocazione de- Nel solo caso in cui il tribunale ravvisi l’urgenza di
vono conformarsi ai criteri e alle modalità di cui provvedere per evitare un danno grave ed irrepa-
all'articolo 1, comma 139, della legge 4 agosto rabile all’impresa –requisiti dai quali si ricava che
2017, n. 124 per cui il concedente deve procedere il relativo deve essere esercitato con estrema cau-
in base ai valori risultanti da pubbliche rilevazioni tela, per i possibili effetti pregiudizievoli della
di mercato elaborate da soggetti specializzati o, massa- l’autorizzazione, come già prevede
quando ciò non è possibile, sulla base di una stima l’art.182-quinquies della l. fall., può essere con-
effettuata da un perito scelto dalle parti di comune cessa anche in mancanza della relazione, redatta
accordo o, in caso di mancato accordo, da un pe- da un professionista indipendente, che attesti la
rito indipendente scelto con le modalità di cui alla sussistenza dei requisiti di cui al comma 1.
citata legge. A tutela degli altri creditori, è previsto che, in caso
La disciplina non si applica ad alcune tipologie di apertura della liquidazione giudiziale, la prede-
contrattuali, già previste dalla normativa previ- duzione non spetti nel caso in cui emerga il carat-
gente. Si tratta dei rapporti di lavoro subordinato tere fraudolento del ricorso o dell’attestazione,
e dei contratti disciplinati (nella liquidazione giu- sempre che il curatore dimostri che il finanziatore
diziale) dagli articoli 173, comma 3, 176 e 185, ne aveva conoscenza.
comma 1. La precisazione contenuta nel primo comma, in-
trodotta in accoglimento di un’osservazione della

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Commissione Giustizia della Camera, secondo la Altra disposizione innovativa ed eccezionale, poi-
quale il debitore può essere autorizzato a con- ché deroga alla regola della cristallizzazione del
trarre finanziamenti prededucibili anche quando patrimonio, è quella che consente al debitore,
la prosecuzione dell’attività d’impresa sia funzio- quando è prevista la continuazione dell’attività
nale alla liquidazione dell’azienda e dunque anche aziendale, il pagamento alle scadenze convenute
in caso di concordato liquidatorio, si pone in con- delle rate a scadere del contratto di mutuo con ga-
tinuità con quanto previsto dall’attuale disciplina ranzia reale gravante su beni strumentali all’eser-
della legge fallimentare. cizio dell’impresa, a condizione che, alla data della
presentazione della domanda di concordato, egli
Articolo 100 abbia adempiuto le proprie obbligazioni o che il
Autorizzazione al pagamento tribunale lo autorizzi al pagamento del debito per
di crediti pregressi capitale ed interessi scaduto a tale data. Tutto ciò
a condizione che un professionista indipendente
L’art. 100 consente eccezionalmente, come già attesti che il credito garantito potrebbe essere sod-
l'art. 182-quinquies del r.d. n.267/1942, il paga- disfatto integralmente con il ricavato della liqui-
mento di crediti per prestazioni di beni o servizi dazione del bene effettuata a valore di mercato e
maturati prima della presentazione della do- che il rimborso delle rate a scadere non lede i di-
manda di concordato preventivo, previa autoriz- ritti degli altri creditori.
zazione del tribunale se la richiesta è accompa- Si è inteso in questo modo evitare che il debitore,
gnata dalla relazione di un professionista che atte- al fine di soddisfare un debito per la restituzione
sta che tali prestazioni sono essenziali per la pro- di un prestito, sia costretto a contrarre un nuovo
secuzione dell’attività di impresa e funzionali ad debito, anche a condizioni deteriori (stante il peg-
assicurare la migliore soddisfazione dei creditori. gioramento del merito creditizio), con danno per i
La disposizione ovviamente autorizza un vulnus al creditori.
principio della par condicio creditorum giustifi-
cato dalla opportunità di consentire al debitore di Articolo 101
indurre i fornitori strategici di beni o servizi indi- Finanziamenti prededucibili in esecuzione
spensabili per la gestione dell’impresa, che po- di un concordato preventivo o di accordi
trebbero legittimamente rifiutarsi, ad aderire alla di ristrutturazione dei debiti
richiesta di ulteriori forniture, con la prospettiva
di ottenere anche l’immediato e integrale paga- Alla disciplina dei finanziamenti effettuati in fun-
mento di quelle pregresse. zione dell’accesso o nel corso di una procedura di
La norma innovativamente prevede, al fine di ov- concordato preventivo o di accordi di ristruttura-
viare ad una lacuna molto contestata, che il tribu- zione dei debiti fa seguito quella dei finanziamenti
nale possa autorizzare, alle medesime condizioni, effettuati in qualsiasi forma in esecuzione della
anche il pagamento della retribuzione dovuta per proposta di concordato omologata o degli accordi
la mensilità antecedente il deposito del ricorso ai di ristrutturazione conformemente alle previsioni
lavoratori addetti all’attività di cui è prevista la del piano, di cui si conferma la prededucibilità.
continuazione. E' parso infatti irragionevole im- Anche in questo caso, la prededuzione è esclusa,
porre ai lavoratori un sacrificio maggiore di quello in caso di successiva ammissione del debitore alla
chiesto ai fornitori di beni e servizi, tanto più che, liquidazione giudiziale, quando il piano di concor-
essendo essi titolari di crediti assistiti da privilegio dato preventivo o dell’accordo di ristrutturazione
di rango elevato, il pagamento rappresenta sem- dei debiti risulta, sulla base di una valutazione ex
plicemente un'anticipazione di quanto sarebbe in ante, basato su dati falsi o sull’omissione di infor-
ogni caso (o con elevato grado di probabilità) loro mazioni rilevanti o il debitore ha compiuto atti in
corrisposto. La differenza tra il trattamento previ- frode ai creditori e il curatore dimostra che i sog-
sto per i fornitori, nei cui confronti potrebbe es- getti che hanno erogato i finanziamenti, alla data
sere in tesi autorizzato il pagamento dell’intero dell’erogazione, conoscevano tali circostanze.
credito anteriore e i lavoratori, per i quali è previ-
sto, in questa fase, un limite di ordine quantita- Articolo 102
tivo, si spiega proprio in ragione dell’elevato grado Finanziamenti prededucibili dei soci
di privilegio spettante ai crediti retributivi, desti-
nati comunque ad essere soddisfatti. In parziale deroga al disposto dell’art. 2467 del co-
L’attestazione non è necessaria per i pagamenti ef- dice civile che impone la restituzione del rimborso
fettuati fino a concorrenza dell’ammontare di dei finanziamenti concessi dai soci in un momento
nuove risorse finanziarie che vengano apportate in cui, anche in considerazione del tipo di attività
dal debitore senza obbligo di restituzione o con esercitata dalla società, risulta un eccessivo squili-
obbligo di restituzione postergato alla soddisfa- brio dell'indebitamento rispetto al patrimonio
zione dei creditori, giacché in tal caso il paga- netto oppure in una situazione finanziaria della
mento non intacca il patrimonio del debitore. società nella quale sarebbe stato ragionevole un
conferimento, l’art. 102, in continuità con la

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previsione contenuta nell'art. 182-quater, r.d. comunicazioni sono effettuate a mezzo posta elet-
n.267/1942, al fine di favorire l’apporto di nuova tronica certificata.
finanza finalizzato alla ristrutturazione, riconosce Quando la comunicazione dell’avviso è somma-
il diritto al rimborso nella misura dell’ottanta per mente difficile a causa del numero rilevante di cre-
cento con il beneficio della prededuzione ai finan- ditori o della difficoltà di identificarli tutti il tribu-
ziamenti erogati dai soci in qualsiasi forma nel ri- nale può autorizzare la notifica mediante pubbli-
spetto delle condizioni previste negli artt. 99 e 101. cazione del testo integrale della medesima su uno
E' evidente che il residuo 20% sarà invece soggetto o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.
alla disciplina ordinaria e quindi postergato al Se tra i creditori vi sono degli obbligazionisti, l’ul-
soddisfacimento degli altri creditori. timo comma della disposizione in esame prevede
Il beneficio opera per l’intero ammontare dei fi- che il termine per la votazione debba essere rad-
nanziamenti qualora il finanziatore abbia acqui- doppiato e che la data stabilita per il voto sulla
sito la qualità di socio in esecuzione di un concor- proposta di concordato debba essere in ogni caso
dato preventivo o di accordi di ristrutturazione dei comunicata al loro rappresentante comune nelle
debiti, allo scopo di incentivare l'ingresso nella forme ordinarie.
compagine sociale di investitori interessati a so-
stenere il processo di risanamento. Articolo 105
Operazioni e relazione del commissario

Sezione IV - PROVVEDIMENTI IMME- L’art. 105 detta la disciplina dell’ulteriore attività


DIATI del commissario giudiziale prodromica all’espres-
sione del voto e all’omologazione.
Articolo 103 Innanzitutto, il commissario giudiziale redige l’in-
Scritture contabili ventario del patrimonio del debitore, strumentale
a consentire una verifica sulla veridicità dei dati
L’art. 103 disciplina le formalità da compiersi da esposti nel piano, e la relazione particolareggiata,
parte del commissario giudiziale subito dopo la da depositarsi in cancelleria almeno quarantacin-
nomina e consistenti nella annotazione da parte que giorni prima della data del voto, sulle cause
del medesimo commissario dell’evento dopo l’ul- del dissesto, sulla sussistenza di una situazione di
tima scrittura dei libri contabili. crisi o di insolvenza, sulla condotta del debitore,
Eseguita la formalità i libri devono essere restituiti sulle proposte di concordato e sulle garanzie of-
al debitore che deve tenerli a disposizione del giu- ferte.
dice delegato e del commissario giudiziale per La relazione si deve obbligatoriamente soffermare
l’esercizio del loro potere di controllo. sull’illustrazione delle utilità che potrebbero deri-
vare dall’esercizio nei confronti di terzi di azioni
Articolo 104 risarcitorie, recuperatorie e revocatorie in caso di
Convocazione dei creditori liquidazione giudiziale, al fine di consentire ai cre-
ditori una valutazione consapevole e informata
Il commissario giudiziale, subito dopo la nomina, della convenienza del concordato.
verifica l’elenco dei creditori e dei debitori utiliz- I commi 3 e 4 dispongono che in caso di proposte
zando le scritture contabili ed apportando alle concorrenti il commissario giudiziale riferisce
stesse le rettifiche che si rendono necessarie in sulle stesse con relazione integrativa contenente
base alle informazioni comunque acquisite. anche la comparazione tra tutte le proposte.
La norma disciplina tempi e modalità di comuni- La relazione deve essere depositata e comunicata
cazione ai creditori della data del voto, unitamente ai creditori almeno quindici giorni prima della
alla proposta del debitore, al decreto di apertura, data stabilita per il voto e quindi deve tener conto
all’indirizzo di posta elettronica certificata del delle modifiche che tutti i proponenti, compreso il
commissario medesimo, all'invito ad indicare un debitore, possono apportare fino a venti giorni
indirizzo di posta elettronica certificata ed a co- prima del voto
municarne le eventuali, successive, variazioni. Negli stessi termini una relazione integrativa deve
Le comunicazioni, altrimenti, saranno eseguite essere sempre redatta qualora solo dopo l’aper-
esclusivamente mediante deposito in cancelleria. tura il commissario acquisisca informazioni che
Questo primo avviso è comunicato ai creditori a possono incidere sulla valutazione di convenienza
mezzo posta elettronica certificata se il relativo in- e dunque sulle determinazioni dei creditori.
dirizzo del destinatario risulta dal registro delle
imprese ovvero dall'Indice nazionale degli indi-
rizzi di posta elettronica certificata delle imprese e
dei professionisti e, in ogni altro caso, a mezzo let-
tera raccomandata presso la sede dell'impresa o la
residenza del creditore. Tutte le successive

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Venuta meno l’adunanza come luogo deputato a


Articolo 106 discutere della proposta di concordato ed a con-
Atti di frode e apertura della liquidazione sentire ai creditori di chiedere chiarimenti e svol-
giudiziale nel corso della procedura gere le loro osservazioni, la norma disciplina le
modalità attraverso le quali si instaura il contrad-
L’art. 106 disciplina le conseguenze della scoperta, dittorio tra il commissario, il debitore, quanti ab-
da parte del commissario giudiziale, di atti di biano eventualmente presentato proposte concor-
frode o del compimento di atti di straordinaria renti ed i creditori.
amministrazione non autorizzati. La norma ri- Esaurita tale fase, il commissario giudiziale depo-
prende, l’impostazione dell’art. 173 l. fall.. L’unica sita la propria relazione definitiva che tiene conto
modifica significativa è prevista dall’ultimo di tutte le osservazioni svolte e la comunica ai cre-
comma che prevede, invece che la revoca del con- ditori, al debitore ed agli altri interessati almeno
cordato preventivo, che il tribunale proceda all’ac- cinque giorni prima della data iniziale stabilita per
certamento delle condizioni per l’apertura della li- il voto.
quidazione giudiziale informando il pubblico mi- La norma ribadisce, con riferimento a tali termini,
nistero e, in via telematica, i creditori. la regola generale secondo la quale, al fine di ga-
La disposizione, quanto all’individuazione dei rantire il celere svolgimento della procedura, non
suoi presupposti di applicazione, va letta in rap- opera, rispetto al sub-procedimento diretto all’ac-
porto all’art. 44, che prevede l’obbligo, in capo al quisizione delle manifestazioni di voto, la sospen-
commissario, di segnalare tempestivamente ogni sione feriale dei termini.
atto di frode del debitore non dichiarato nella do- I provvedimenti assunti del giudice delegato sono
manda, così esplicitamente aderendo alla nozione comunicati al debitore, ai creditori, al commissa-
di atto di frode inteso come condotta volta ad oc- rio giudiziale e a tutti gli interessati.
cultare situazioni di fatto idonee ad influire sul Il voto è espresso a mezzo posta elettronica certi-
giudizio dei creditori, con valenza potenzialmente ficata inviata al commissario giudiziale.
decettiva per l'idoneità a pregiudicarne il con- E’ stato dunque confermato che il voto favorevole
senso informato, che si è andata negli anni deli- deve essere manifestato in modo espresso, non
neando in giurisprudenza. potendo il proponente avvantaggiarsi dell’inerzia
Le stesse disposizioni si applicano se, in qualun- dei creditori.
que momento, si accerti che mancavano le condi-
zioni per l'apertura del concordato. Articolo 108
Ammissione provvisoria dei
Sezione V - Voto nel concordato crediti contestati
preventivo
La norma ribadisce e precisa la regola, già
Articolo 107 espressa dall’art. 176 del r.d. n.267/1942, secondo
Voto dei creditori la quale i provvedimenti assunti dal giudice dele-
gato in ordine alla sussistenza, ammontare e
Del tutto innovativa è la disciplina sullo svolgi- rango dei crediti eventualmente contestati, hanno
mento delle operazioni di voto. efficacia solo ai fini dell’ammissione al voto, es-
La legge delega ha imposto di sopprimere l’adu- sendo per contro rimesso al giudice ordinario sta-
nanza dei creditori che è stata sostituita tuire sul diritto al riparto.
dall’espressione del voto per via telematica. Ne consegue che le opposizioni ai provvedimenti
Devono essere sottoposte alla votazione dei credi- del giudice delegato di esclusione dal voto, inci-
tori tutte le proposte presentate dal debitore e dai dendo solo sull’approvazione della proposta, deb-
creditori, seguendo, per queste ultime, l'ordine bono essere decise in sede di omologazione e uni-
temporale del loro deposito. Spetta al giudice de- camente nel caso in cui l’ammissione avrebbe
legato regolare l’ordine e l’orario delle votazioni. avuto influenza sulla formazione della maggio-
Poiché è possibile modificare le proposte di con- ranza.
cordato fino a venti giorni prima del termine sta- Si applica la medesima disciplina in caso di rinun-
bilito per il voto, la norma prevede che almeno cia al privilegio da parte di un creditore.
quindici giorni prima della data iniziale stabilita
per il voto il commissario giudiziale illustri ai cre- Articolo 109
ditori la sua relazione e le proposte definitive del Maggioranza per l'approvazione
debitore e quelle concorrenti eventualmente pre- del concordato
sentate dai creditori.
Alla relazione deve essere allegato, ai soli fini della Viene confermato il principio secondo il quale per
votazione e dunque senza effetto ai fini del defini- l’approvazione del concordato è sufficiente che si
tivo accertamento dei crediti, l’elenco dei creditori esprimano a favore della proposta creditori tito-
legittimati al voto con indicazione dell’ammontare lari della maggioranza dei crediti ammessi al voto.
del credito.

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 72
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

La regola della maggioranza semplice patisce al- sono controllanti o che sono sottoposte a comune
cune eccezioni. controllo.
Innanzitutto, nel caso in cui un unico creditore sia
titolare di crediti in misura superiore alla maggio- Articolo 110
ranza dei crediti ammessi al voto: in tale ipotesi è Adesioni alla proposta di concordato
necessario che venga raggiunta anche la maggio-
ranza per teste dei creditori ammessi al voto. All’esito della votazione il commissario redige una
L’altro caso si verifica se sono previste diverse relazione nella quale indica i voti favorevoli e
classi di creditori: in tale ipotesi, il concordato è quelli contrari, i nominativi dei votanti e l’am-
approvato se la maggioranza è raggiunta anche nel montare dei loro crediti.
maggior numero di classi. Nella relazione, il commissario giudiziale dà conto
Una procedura particolare viene dettata nel caso del nominativo dei creditori che non hanno eser-
in cui siano ammesse al voto più proposte concor- citato il diritto di voto e l’ammontare dei loro cre-
renti: in tale ipotesi, si considera approvata la pro- diti.
posta che ha ottenuto la maggioranza più elevata La relazione, con la documentazione relativa
dei crediti ammessi al voto; in caso di parità pre- all’espressione del voto, deve essere depositata in
vale la proposta del debitore o, in caso di parità tra cancelleria il giorno dopo la votazione.
le proposte dei creditori, quella presentata per In continuità con la previsione contenuta nell’art.
prima. Se nessuna delle proposte ha ottenuto il 179, secondo comma, r.d. n.267/1942, la norma
voto favorevole della maggioranza degli ammessi prevede che quando il commissario giudiziale ri-
al voto e delle classi, il giudice delegato rimette al leva, dopo l'approvazione del concordato, che
voto la proposta che ha ricevuto più consensi e sono mutate le condizioni di fattibilità del piano,
fissa il termine entro il quale i creditori possono ne dà avviso ai creditori, i quali possono costituirsi
far pervenire le manifestazioni di voto a mezzo di nel giudizio di omologazione fino all'udienza di cui
posta elettronica certificata; la proposta si intende all’art. 48, comma 1, per modificare il voto.
approvata se ottiene il voto favorevole della mag-
gioranza dei crediti ammessi al voto e, se previste, Articolo 111
delle classi. Mancato approvazione del concordato
I commi 3 e 4 disciplinano il voto dei creditori mu-
niti di pegno, ipoteca o privilegio, confermando la L’art. 111 disciplina gli adempimenti in esito all’ac-
regola secondo la quali questi non votano se ne è certamento della mancata approvazione del con-
previsto l’integrale pagamento a meno che, ai soli cordato. Il giudice delegato ne riferisce immedia-
fini del concordato, non rinuncino in tutto o in tamente al tribunale, che provvede a norma
parte al diritto di prelazione. Se la rinuncia inter- dell'articolo 49, comma 2) : dunque, in presenza
viene, per la parte del credito non coperta dalla ga- della relativa istanza e verificata la ricorrenza dei
ranzia sono equiparati ai creditori chirografari. relativi presupposti, apre con sentenza la liquida-
Identica equiparazione per la parte residua del zione giudiziale.
credito è prevista per i creditori privilegiati dei
quali la proposta non prevede l’integrale paga-
mento. Sezione VI - OMOLOGAZIONE DEL CON-
Sono esclusi dal voto, come già avveniva vigente la CORDATO PREVENTIVO
l. fall., anche i creditori che si trovano in un parti-
colare rapporto con il proponente: il coniuge, la Articolo 112
parte di un’unione civile tra persone dello stesso Giudizio di omologazione
sesso, il convivente di fatto del debitore, i parenti
e gli affini fino al quarto grado, la società control- L’articolo 112 disciplina solo alcuni aspetti parti-
lante della società debitrice, le società da questa colari del giudizio di omologazione, dovendosi,
controllate e quelle sottoposte a comune controllo, per il resto, fare riferimento alle norme sul proce-
nonché i cessionari o gli aggiudicatari dei loro cre- dimento unitario.
diti da meno di un anno prima della domanda di In particolare, la norma attribuisce al tribunale,
concordato. come già avveniva nella disciplina previgente, il
Di particolare rilievo è la previsione secondo la potere di omologare il concordato nonostante il
quale sono esclusi dal voto e dal computo delle dissenso di una parte dei creditori se essi possono
maggioranze i creditori in conflitto di interessi, il ottenere dall’esecuzione del concordato un soddi-
cui accertamento è rimesso al giudice delegato sfacimento non inferiore a quello che otterrebbero
prima ed al tribunale in sede di omologazione. se si accedesse all’alternativa procedura di liqui-
Non è escluso dal voto, ma può votare solo se in- dazione giudiziale (c.d. cram down).
serito in un’autonoma classe anche il creditore che Il tribunale procede alla comparazione se vi è con-
ha proposto il concordato; la stessa regola è det- testazione in ordine alla convenienza della propo-
tata per le società dallo stesso controllate, che ne sta da parte di un creditore dissenziente apparte-
nente ad una classe dissenziente oppure se la

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 73
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

contestazione proviene da creditori dissenzienti successivamente all’omologazione, delle azioni re-


che rappresentano almeno il venti per cento stitutorie, recuperatorie e dell’azione sociale di re-
dell’ammontare complessivo dei crediti ammessi sponsabilità attribuendole al liquidatore, sia che
al voto. queste debbano essere iniziate in corso di proce-
dura sia che siano già pendenti.
Articolo 113 La disposizione è coerente con l’art. 2740 c.c. e
Chiusura della procedura dunque con la regola della garanzia patrimoniale
generica: spetta al liquidatore realizzare, nell’inte-
La procedura di concordato preventivo si chiude resse dei creditori, tutte le poste attive comprese
con la pronuncia della sentenza di omologazione. nel patrimonio del debitore.
Con particolare riferimento all’azione di responsa-
Articolo 114 bilità, viene sterilizzata, nei confronti della massa
Cessioni dei beni dei creditori e del liquidatore, l’eventuale esclu-
sione di tale azione, da parte della società propo-
L’art. 114 detta la disciplina per la liquidazione dei nente (e cioè, per lo più, dei suoi amministratori,
beni prevista nel piano di concordato, quando il che potrebbero anche essere i potenziali responsa-
concordato consiste nella cessione dei beni e dun- bili dei danni arrecati al patrimonio sociale), dai
que quando è ascrivibile al genus del concordato beni offerti in cessione, escludendo, a fortiori, al
liquidatorio. fine della proposizione di tale azione, la necessità
Dunque, la norma chiarisce definitivamente che, di una delibera assembleare o di una decisione del
nel concordato in continuità aziendale che pre- collegio sindacale.
veda la liquidazione dei beni non funzionali alla Resta tuttavia ferma la legittimazione dei singoli
prosecuzione dell’attività, la liquidazione avviene creditori sociali ad esercitare o proseguire l’azione
a cura del debitore, il cui unico obbligo è quello di prevista dall’art. 2394 c.c. (e, nelle società a re-
assicurare ai creditori le utilità promesse e sulle sponsabilità limitata, dall’art. 2476, comma 5-bis,
quali essi hanno espresso la loro adesione. c.c.), che è di loro esclusiva pertinenza, per far va-
Il tribunale, allorché omologa il concordato liqui- lere l’inosservanza, da parte degli organi di ge-
datorio, nomina uno o più liquidatori e un comi- stione, degli obblighi di conservazione del patri-
tato di tre o cinque creditori, provvedendo a deter- monio sociale. Il danno risarcibile da parte degli
minare le altre modalità della liquidazione. amministratori e degli organi di controllo sarà or-
I liquidatori debbono essere scelti tra gli iscritti dinariamente rappresentato, in questo caso, dalla
all’albo degli incaricati della gestione e del con- differenza tra quanto ricevuto in sede concordata-
trollo nelle procedure e agli stessi si applicano al- ria e l’originaria prestazione dovuta e non rice-
cune norme dettate per il curatore (accettazione vuta.
della nomina; revoca; responsabilità; compenso; Articolo 116
obbligo di rendiconto) in quanto compatibili. Ai Trasformazione, fusione o scissione
membri del comitato dei creditori, sempre in
quanto compatibile, si applica la disciplina Con l’art. 116, in attuazione dell’art. 6, comma 2,
dell’omologo organo della liquidazione giudiziale lettera c), nn. 1) e 2), si risolve altra vexata quae-
(modalità della nomina, funzioni e responsabi- stio circa i rimedi concessi ai creditori avverso
lità). operazioni di trasformazione, fusione o scissione
Alla liquidazione si applica, in quanto compati- da effettuarsi in corso di procedura o dopo l’omo-
bile, la disciplina della liquidazione giudiziale, logazione. La norma dispone che, se il piano di
compresa la previsione che attribuisce al giudice concordato preventivo prevede il compimento,
di disporre la cancellazione delle iscrizioni e delle durante la procedura oppure dopo la sua omolo-
trascrizioni pregiudizievoli, salvo diversa disposi- gazione, di operazioni di trasformazione, fusione
zione contenuta nella sentenza di omologazione o scissione della società debitrice, l’opposizione
per gli atti da compiersi successivamente. all’omologazione è l’unica forma di opposizione
Il liquidatore ha l’onere di riferire al commissario consentita ai creditori. Tali operazioni sono, per il
giudiziale sull’andamento della liquidazione con resto, assoggettate alle norme del codice civile che,
cadenza semestrale. Il commissario giudiziale in generale, le disciplinano. I loro effetti, però, an-
provvede ad informare i creditori e il pubblico mi- che in caso di risoluzione o di annullamento del
nistero e deposita in cancelleria la relazione del li- concordato, sono irreversibili, salvo il diritto al ri-
quidatore, corredata dalle sue osservazioni. sarcimento dei danni spettante ai soci o ai terzi ai
sensi degli articoli 2500-bis, comma primo, 2504-
Articolo 115 quater, comma secondo, e 2506-ter, comma
Azioni del liquidatore giudiziale quinto, del codice civile.
in caso di cessione dei beni Per garantire l’effettività del diritto di proporre
opposizione, il comma 2, riformulato sulla base
L’art. 115 risolve esplicitamente la questione di- delle osservazioni della Commissione Giustizia
battuta circa la legittimazione all’esperimento, della Camera, dispone che al piano concordatario

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 74
Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

sia garantita adeguata pubblicità. Infatti, il tribu- Articolo 118


nale, nel provvedimento di fissazione dell’udienza Esecuzione del concordato
di omologazione, dispone che il piano sia pubbli-
cato nel registro delle imprese del luogo ove hanno L’art. 118 risolve i dubbi che si sono manifestati
sede le società interessate dalle operazioni di tra- con l’attuale disciplina circa gli strumenti di con-
sformazione, fusione o scissione e che tra la data trollo e di intervento del tribunale nella fase ese-
della pubblicazione e l’udienza devono intercor- cutiva del concordato mutuandoli dall’intervento
rere almeno trenta giorni. operato con l’art. 3 del D.L. 27 giugno 2015 n. 83
La scelta di concentrare nel giudizio di omologa- convertito dalla L. 6 agosto 2015 n. 132 relativa-
zione e nelle eventuali opposizioni ivi convergenti mente all’esecuzione delle proposte concorrenti.
anche gli strumenti di tutela dei creditori si spiega La disposizione, dopo aver confermato che il debi-
in ragione dell’obiettivo di dare nei tempi più brevi tore è obbligato a dare esecuzione alla proposta
possibili stabilità al concordato approvato dalle omologata, anche se formulata da uno dei credi-
prescritte maggioranze, evitando che un concor- tori e che è compito del commissario giudiziale
dato ormai omologato ed in fase di esecuzione re- sorvegliare l’adempimento del concordato e rife-
sti in situazione di precaria certezza per effetto di rire al giudice per ogni fatto dal quale possa deri-
impugnazioni o opposizioni successivamente pro- vare pregiudizio per i creditori e, in particolare,
poste a norma del codice civile. dell’inerzia o del ritardo del debitore nel dare ese-
Non deve stupire la previsione secondo la quale cuzione alla proposta, prevede che il tribunale
anche le operazioni destinate ad essere realizzate possa attribuire al commissario giudiziale i poteri
dopo l’omologazione del concordato debbano es- necessari a porre in atto gli adempimenti omessi
sere contestate attraverso l’opposizione all’omolo- dal debitore, in violazione dell’obbligo che su di lui
gazione, considerato che anche l’opposizione pre- incombe di compiere tutto ciò che è necessario per
vista dall’art. 2503 c.c. è diretta ad impedire il per- dare esecuzione alla proposta, sia stata questa da
fezionamento dell’iter avviato con la deliberazione lui presentata o sia stata omologata quella presen-
di fusione. tata da un creditore.
Vero è che la legge delega fa generico riferimento Nel caso in cui la proposta omologata sia quella
alle operazioni da compiersi durante la procedura. presentata da uno o più creditori l’iniziativa della
Tuttavia, considerato che, nella maggior parte dei denuncia dei ritardi o delle omissioni del debitore
casi, le operazioni di fusione o scissione sono at- può essere assunta anche dagli stessi con ricorso
tuate nella fase esecutiva del concordato e che l’al- da notificarsi al debitore e al commissario giudi-
tro principio espresso in materia dalla legge de- ziale che può contenere anche la richiesta al tribu-
lega mira ad assicurare la stabilità degli effetti nale di attribuzione a quest’ultimo dei poteri ne-
delle operazioni previste dal piano, sicché una let- cessari a darvi corretta esecuzione oppure di re-
tura restrittiva della delega non consentirebbe di voca dell’organo amministrativo, se si tratta di so-
realizzare tale scopo, pare più ragionevole ritenere cietà, e di nomina di un amministrazione giudizia-
che il legislatore abbia fatto riferimento alla “pro- rio, fatti salvi i diritti di informazione e di voto dei
cedura” intesa in senso ampio, comprensiva anche soci di minoranza.
della fase successiva alla pronuncia della sentenza Il tribunale provvede in camera di consiglio, sen-
di omologazione. titi il debitore e il commissario giudiziale, e, nel
caso nomini un amministratore giudiziario, deter-
Articolo 117 mina la durata dell’incarico e i poteri che possono
Effetti del concordato per i creditori essere particolarmente ampi, comprendendo, se il
piano prevede un aumento del capitale sociale o
L’art. 117 è l’esatta riproduzione dell’art. 184 r.d. altra deliberazione di competenza dell’assemblea,
n.267/1942 e ribadisce che tutti i creditori per ti- quello di convocare l’assemblea e l’esercizio nella
tolo anteriore alla pubblicazione domanda sono stessa del diritto di voto per le azioni o quote fa-
vincolati al concordato, che essi conservano im- centi capo al socio di maggioranza.
pregiudicati i loro diritti nei confronti di coobbli- Come già prevedeva l’art. 185 r.d. n.267/1942, per
gati, fideiussori e obbligati in via di regresso, che effetto delle modifiche introdotte dall’art. 2,
il concordato di società con soci illimitatamente comma 2) del decreto-legge 27 giugno 2015 n. 83,
responsabili ha efficacia anche nei confronti di convertito dalla legge 6 agosto 2015 n. 132, alle
questi ultimi, con la precisazione che -salvo patto cancellazioni delle formalità iscritte sui beni tra-
contrario- se i soci hanno prestato autonoma ga- sferiti provvede, su richiesta del commissario giu-
ranzia continuano a rispondere integralmente per diziale, il tribunale, eventualmente delegando il
tale diverso titolo. notaio rogante, con l’innovativa precisazione se-
condo cui il tribunale opera in composizione mo-
nocratica.
La norma, infine, conferma il principio, già pre-
sente nell’attuale disciplina, secondo cui in deroga
all’articolo 2560 del codice civile, l’acquirente o

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

cessionario dell’azienda non risponde dei debiti


pregressi, salvo diversa previsione del piano di TITOLO V - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
concordato. CAPO I - Imprenditori individuali
e società
Articolo 119
Risoluzione del concordato SEZIONE I - Presupposti della liquida-
zione giudiziale e organi preposti
L’art. 119 sulla risoluzione del concordato con-
tiene una rilevante novità rispetto all’attuale disci- Articolo 121
plina in quanto dispone che la legittimazione ad Presupposti della liquidazione giudiziale
agire per la risoluzione spetti non soltanto ai cre-
ditori ma anche al commissario giudiziale ove un La prima norma del Titolo V ha per oggetto la “li-
creditore gliene faccia richiesta. L’attribuzione an- quidazione giudiziale”, e cioè la procedura che so-
che al commissario giudiziale della legittimazione, stituisce il fallimento e finalizzata a liquidare il pa-
espressamente prevista dalla legge delega (art. 6, trimonio dell’imprenditore insolvente, ripartendo
comma 1, lettera m) è finalizzata ad evitare che vi il ricavato in favore dei creditori sulla base della
siano procedure concordatarie che si prolungano graduazione dei loro crediti. La definizione della
per anni ineseguite in quanto i creditori, spesso procedura muove dal presupposto che il falli-
scoraggiati dall’andamento della procedura e mento ha perso negli anni la sua connotazione di
preoccupati dei costi per l’avvio di un procedi- strumento volto essenzialmente ad espellere dal
mento giudiziale, non si vogliono assumere mercato l’imprenditore insolvente, gravato anche
l’onere di chiederne giudizialmente la risoluzione. dal marchio della colpevole incapacità di corretta
Quanto all’ulteriore contenuto, la norma non si di- gestione degli affari. La mancata riuscita dell’atti-
scosta dall’attuale assetto per cui si conferma che vità imprenditoriale non è dunque valutata quale
il concordato non può essere risolto se l’inadem- esclusiva conseguenza di colpevole inettitudine o
pimento o il ritardo hanno scarsa importanza, che di attività fraudolente, ma quale possibile evento
al procedimento è chiamato a partecipare anche che può interessare un’attività intrinsecamente
l’eventuale garante, che il termine per la proposi- connotata dal rischio economico. Coerentemente
zione dell’azione è di un anno dall’ultimo adempi- con tale impostazione, non solo è stata confer-
mento previsto, che la risoluzione non può essere mata l’esclusione di qualsiasi sanzione automati-
pronunciata quando gli obblighi da concordato camente conseguente alla decozione, ma è stato
sono stati assunti da un terzo con liberazione im- anche modificato il titolo della procedura, in con-
mediata del debitore. siderazione del risalente stigma legato alla quali-
Si precisa che anche per la risoluzione si procede fica di fallito.
secondo il rito uniforme. L’art. 121 delimita l’ambito di applicabilità sogget-
tivo ed oggettivo della liquidazione giudiziale in-
Articolo 120 dividuandoli, quanto al primo, nell’imprenditore
Annullamento del concordato commerciale, e quindi, come di desume dall’art. 1,
in chi esercita, anche non a fini di lucro, un’attività
Per l’annullamento del concordato viene confer- commerciale o artigiana, operando quale persona
mata l’attuale disciplina che prevede la legittima- fisica, persona giuridica o altro ente collettivo,
zione del commissario giudiziale e di qualunque gruppo di persone o società pubblica, con esclu-
creditore allorquando emerga l’esistenza di atti in sione dello Stato e degli enti qualificati pubblici
frode ai creditori (dolosa esagerazione del passivo dalla legge.
ovvero sottrazione o dissimulazione di una parte Sono escluse dalla liquidazione giudiziale, in
rilevante dell’attivo) con esclusione di qualunque quanto assoggettate ad una specifica procedura
altra azione di nullità. semplificata denominata liquidazione controllata
Il ricorso deve essere proposto entro sei mesi dalla del sovraindebitato (capo IX del titolo V), l’im-
scoperta del dolo e comunque non oltre due anni presa minore come definita nell’art. 2 comma 1,
dalla scadenza del termine fissato per l’ultimo lett. d), caratterizzata dal mancato superamento
adempimento previsto nel concordato. delle soglie dimensionali quanto all’attivo patri-
moniale, ai ricavi e all’indebitamento e l’impresa
agricola, per la specificità dell’attività che ne costi-
tuisce oggetto e per la necessità di tener conto del
duplice rischio al quale essa è soggetta: quello che
deriva dalle incertezze dell’ambiente naturale che
si aggiunge a quello (comune anche alle altre tipo-
logie di imprese) legato all’andamento del mer-
cato.
Requisito oggettivo per l’apertura della liquida-
zione giudiziale è la sussistenza dello stato di

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

insolvenza quale definito, in continuità con l’at- - è competente a decidere sui ricorsi proposti av-
tuale disciplina, nell’art. 2, comma 1 lett. b). verso gli atti del curatore e del comitato dei credi-
tori;
Articolo 122 - autorizza il curatore a stare in giudizio come at-
Poteri del tribunale concorsuale tore o convenuto. Tale autorizzazione presuppone
un controllo sull’opportunità dell’iniziativa sia
Il tribunale concorsuale è l’organo apicale della sotto il profilo della fondatezza della pretesa sia
procedura ed opera in composizione collegiale. sotto quello della presumibile utilità e ciò al fine di
Ha competenza diffusa su tutta la procedura in evitare che iniziative, pur fondate sotto il profilo
quanto: giuridico, non apportino reale beneficio ai credi-
- provvede alla nomina e alla revoca degli organi tori. Esemplificando, il giudice dovrà negare l’au-
della procedura, salvo che non sia prevista specifi- torizzazione quando la situazione patrimoniale
catamente la competenza del giudice delegato; del convenuto è tale da rendere verosimilmente
- ha il compito di vigilanza sulla procedura, che si infruttuosa la futura esecuzione della sentenza o
estrinseca anche nella facoltà di sentire in qualun- quando il beneficio economico conseguente
que momento in camera di consiglio il curatore, il all’esperimento, pur vittorioso, dell’azione, appaia
comitato dei creditori e il debitore, al fine di otte- insignificante in rapporto all’entità del passivo, sì
nere informazioni e chiarimenti; da non giustificare l’attesa della sentenza ed i costi
- decide sulle controversie relative alla procedura della difesa tecnica.
laddove non sia prevista la competenza del giudice L’autorizzazione è necessaria per ogni grado di
delegato. giudizio, non è per contro necessaria nei casi in cui
L’ultimo comma contiene una disposizione rela- il curatore esprime una volontà del tutto auto-
tiva alla forma che debbono assumere i provvedi- noma e non soggetta al controllo del giudice dele-
menti del tribunale, che dispone con decreti moti- gato: accertamento del passivo, reclamo avverso i
vati laddove non sia prevista una forma diversa. decreti del giudice delegato e del tribunale, re-
clamo avverso il provvedimento concernente la re-
Articolo 123 voca del curatore, impugnazione del decreto di
Poteri del giudice delegato esecutività dello stato passivo;
- su proposta del curatore, designa gli arbitri che
Al giudice delegato sono attribuite, in continuità spetta al medesimo curatore nominare;
con l’attuale impostazione, non più funzioni di di- - procede all’accertamento del passivo e dei diritti
rezione della procedura, ma di vigilanza e di con- dei terzi compresi nella liquidazione giudiziale
trollo sulla regolarità della stessa, essendo l’ammi- con le modalità di cui al capo III;
nistrazione dei beni del debitore rimessa al cura- - esercita il potere di vigilanza e controllo anche
tore. richiedendo al curatore relazioni ulteriori rispetto
I suoi compiti sono in parte connessi al suo ruolo a quelle previste nell’art. 130.
di vigilanza e controllo, in parte volti ad assicurare Nel secondo comma viene confermata l’incompa-
funzionalità alla procedura e in parte di natura tibilità del giudice delegato a trattare i giudizi per
giurisdizionale: i quali ha autorizzato il curatore ad agire come at-
- riferisce al tribunale, integrando il collegio quale tore o convenuto nonché quella a far parte del col-
relatore, sugli affari in cui è richiesto un provvedi- legio che deve pronunciarsi sul reclamo proposto
mento del medesimo; contro suoi atti.
- emette i provvedimenti urgenti a tutela della Il terzo comma definisce la forma che debbono
conservazione del patrimonio (i c.d. decreti di ac- avere i provvedimenti del giudice delegato indivi-
quisizione), senza limitazioni se la pretesa ha per duandola nel decreto motivato.
destinatario l’imprenditore o terzi che con i beni
hanno un rapporto di mero fatto, mentre è escluso Articolo 124
che il potere sia esercitabile se destinato ad inci- Reclamo contro i decreti del giudice
dere su diritti soggettivi di terzi che rivendicano delegato e del tribunale
un diritto incompatibile con l’acquisizione, doven-
dosi in tale caso agire con gli ordinari strumenti di La norma contiene la disciplina del reclamo av-
tutela; verso i decreti del tribunale concorsuale e del giu-
- può convocare gli organi non giudiziari (curatore dice delegato, attribuendo la legittimazione attiva
e comitato dei creditori) anche quando lo ravvisi al curatore, al comitato dei creditori, al debitore e
solo opportuno sia per ottenere informazioni e a qualunque interessato.
chiarimenti sia per eventualmente sollecitarli al Contro i decreti del giudice delegato il reclamo va
corretto adempimento delle loro funzioni. proposto al tribunale, mentre contro i decreti
- su proposta del curatore, liquida i compensi e di- emessi dal tribunale per le materie allo stesso at-
spone la revoca dall’incarico delle persone la cui tribuite in primo grado il reclamo deve essere in-
nomina è stata richiesta dal curatore; dirizzato alla corte d’appello.

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La forma del reclamo è il ricorso; viene previsto procedura, quali cause impeditive della nomina. Il
espressamente che la proposizione del reclamo comma 3 dell’art. 358 indica i criteri di valuta-
non è causa di sospensione dell’esecutività del zione ai fini della nomina, che deve tener conto:
provvedimento impugnato. - delle risultanze dei rapporti riepilogativi e finali
Il procedimento di reclamo è connotato dalla bre- di procedure concluse che il curatore deve redi-
vità in quanto, designato il relatore, l’udienza di gere e quindi della diligenza dimostrata nella ge-
comparizione deve essere fissata entro quaranta stione della procedura quale dovrebbe emergere
giorni dal deposito del ricorso il quale, unitamente dalle citate relazioni.
al decreto di fissazione dell’udienza, deve essere - di quanto emerge dalla gestione degli incarichi in
notificato dal reclamante al curatore, mediante corso in relazione alla necessità di assicurare
trasmissione al suo domicilio digitale, e ai con- l’espletamento diretto, personale e tempestivo
trointeressati entro cinque giorni dalla comunica- delle funzioni;
zione del decreto. - delle esigenze di trasparenza e di turnazione
A tutela del diritto di difesa tra la data di notifica- nell’assegnazione degli incarichi, valutata l’espe-
zione del ricorso e del decreto di fissazione e rienza richiesta dalla natura e dall’ oggetto dell’in-
quella dell’udienza non deve intercorrere un ter- carico.
mine minore di quindici giorni. Lo scopo è, da un lato, di autorizzare l’effettua-
La costituzione del resistente deve avvenire al- zione di turnazioni nell’ambito più circoscritto di
meno cinque giorni prima dell’udienza con memo- professionisti idonei per particolare esperienza e
ria contenente le indicazioni atte ad identificarlo, diligenza in relazione alla complessità della speci-
unitamente a quelle relative all’eventuale difen- fica procedura e, dall’altro, non potendosi esclu-
sore e al loro domicilio digitale, nonché l’esposi- dere l’inserimento di professionisti al primo inca-
zione delle difese in fatto e diritto e l’indicazione rico, di assegnare a queste procedure di minore
dei mezzi di prova e dei documenti prodotti. complessità.
Entro lo stesso termine e con le stesse modalità Il comma 3 della disposizione, come già l’art. 28
può essere proposto intervento nel giudizio. del r.d. n.267/1942, richiama poi le disposizioni
E’ comunque prevista la possibilità di abbrevia- del codice delle leggi antimafia: l’ art. 35.1 sulla di-
zione dei termini quando ricorrono particolari ra- chiarazione di incompatibilità, l’art. 35.2. sulla vi-
gioni di urgenza. gilanza del Presidente della Corte d’Appello (arti-
L’udienza si svolge avanti al collegio il quale, sen- coli inseriti dall'art. 1, comma 1, lett. b), D.Lgs. 18
tite le parti, ammette anche d’ufficio e assume i maggio 2018, n. 54, a decorrere dal 25 giugno
mezzi di prova, se non ritiene di delegarne l’assun- 2018, ai sensi di quanto disposto dall'art. 6,
zione al relatore. comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 54/2018), l’art.
L’ultimo comma dispone che il reclamo venga de- 35 co. 4 bis sulle incompatibilità.
ciso entro trenta giorni dall’udienza di compari- L‘ultimo comma prevede che i provvedimenti di
zione. nomina dei curatori, dei commissari giudiziali e
dei liquidatori giudiziali confluiscono nel registro
Articolo 125 nazionale istituito presso il Ministero della giusti-
Nomina del curatore zia, nel quale sono annotati anche i provvedimenti
di chiusura del fallimento e di omologazione del
La norma dispone che alla nomina del curatore concordato, nonché l'ammontare dell'attivo e del
provveda il tribunale concorsuale nella sentenza passivo delle procedure chiuse.
che apre la liquidazione giudiziale, osservati gli ar- La disposizione è stata introdotta, recependo una
ticoli 356 e 358 e quindi, fino alla piena operatività sollecitazione espressa dal Consiglio di Stato nel
dell’albo previsto dall’art. 356, scegliendolo tra gli proprio parere, per soddisfare un’esigenza pubbli-
iscritti agli albi degli avvocati e dei dottori com- cità, trasparenza e diffusione di informazioni da
mercialisti e degli esperti contabili, o tra gli studi parte delle pubbliche amministrazioni in ragione
professionali associati o società tra professionisti, della quale detto registro, previsto dall’ultimo
sempre che i soci delle stesse siano iscritti agli albi comma dell’art. 28 del r.d. n. 267 del 1942 (ag-
degli avvocati e dei dottori commercialisti e degli giunto dall’art. 5, comma 1, lett. b) d.l. 27 giugno
esperti contabili (in tal caso, all'atto dell'accetta- 2015, n. 83, convertito con modificazioni dalla
zione dell'incarico, deve essere designata la per- legge 6 agosto 2015, n. 132), è stato istituito.
sona fisica responsabile della procedura), oppure
tra coloro che hanno svolto funzioni di ammini- Articolo 126
strazione, direzione e controllo in società di capi- Accettazione del curatore
tali o società cooperative, dando prova di adeguate
capacità imprenditoriali e purché non sia interve- L’art. 126, come già l’art. 29 della l. fall., prevede
nuta nei loro confronti dichiarazione di apertura l’obbligo per il curatore di comunicare tempesti-
della procedura di liquidazione giudiziale. Il vamente l’accettazione della nomina, sanzionan-
comma 2 dell’art. 358 disciplina le cause di in- done l’inottemperanza con la sua sostituzione con
compatibilità e il conflitto di interessi con la

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

altro curatore con provvedimento d’urgenza del specifiche operazioni e di farsi coadiuvare da tec-
tribunale. nici nella sua attività.
Una volta intervenuta l’accettazione, al curatore Le due figure cui può ricorrere il curatore, con
vengono comunicate dall’ufficio le credenziali di l’autorizzazione del comitato dei creditori sono il
accesso al domicilio digitale assegnato alla proce- delegato e il coadiutore.
dura dal Ministero. Il delegato svolge funzioni proprie del curatore in
luogo del medesimo (ad esempio: operazioni di in-
Articolo 127 ventario da svolgersi in luoghi lontani). Alcune
Qualità di pubblico ufficiale operazioni non possono essere delegate in quanto
di particolare rilievo: formazione degli elenchi dei
La norma conferma la qualifica di pubblico uffi- creditori e dei titolari di diritti immobiliari e mo-
ciale del curatore per quanto attiene all’esercizio biliari e redazione del bilancio (art. 198); comuni-
delle funzioni. cazione dell’avviso ai creditori e agli altri interes-
sati delle notizie relative alla formazione dello
Articolo 128 stato passivo (art. 200); formazione del progetto
Gestione della procedura di stato passivo (art. 203); comunicazione
dell’esito del procedimento di accertamento del
La disposizione ribadisce la netta distinzione di passivo (art. 209); redazione del programma di li-
ruolo tra i vari organi della procedura già prevista quidazione (art. 213). Il compenso del delegato è
dall’attuale disciplina, assegnando al solo curatore liquidato dal giudice delegato e viene detratto da
l’amministrazione del patrimonio compreso nella quello del curatore.
liquidazione e prevedendo, per contro, che tutte le Il coadiutore è invece un soggetto che affianca il
attività compiute dal medesimo nell’ambito delle curatore nell’esercizio delle sue funzioni quando è
sue funzioni siano soggette alla vigilanza del cura- richiesto l’apporto di conoscenze che il curatore
tore e del comitato dei creditori. non è tenuto ad avere (ad esempio: assistenza in
Il secondo comma conferma quanto già previsto operazioni di inventario concernenti cose la cui
dall’art. 123 circa la necessità dell’autorizzazione utilità in vista della liquidazione è apprezzabile
del giudice delegato affinché il curatore possa solo da tecnici). Possono essere nominati coadiu-
agire o resistere in giudizio, salvo che nei procedi- tori non solo tecnici ma anche altre persone tra cui
menti in cui lo stesso può assumere una posizione il debitore e gli amministratori dell’impresa in li-
di potenziale conflitto con gli organi giurisdizio- quidazione giudiziale (ad esempio: dipendenti per
nali e quindi nei procedimenti di accertamento del la ricostruzione di contabilità complessa e non ag-
passivo, di reclamo avverso i decreti del giudice giornata; il debitore o gli amministratori per la va-
delegato e del tribunale, di reclamo avverso il lutazione dell’utilità di contratti in corso). Anche
provvedimento concernente la revoca del cura- il compenso del coadiutore viene liquidato dal giu-
tore, nei procedimenti di impugnazione del de- dice, al cui prudente apprezzamento è rimessa
creto di esecutività dello stato passivo. l’eventuale incidenza del relativo onere sulla de-
Il terzo comma, per ragioni di opportunità in terminazione del compenso del curatore.
quanto si tratta di giudizi che possono coinvolgere
la responsabilità del curatore, dispone che questi Articolo 130
non può assumere la veste di avvocato nei giudizi Relazioni e rapporti riepilogativi
che riguardano la liquidazione giudiziale. del curatore
Fa eccezione a tale divieto, l’assunzione della veste
di difensore nei giudizi tributari in cui è parte il L’esigenza di consentire un costante esercizio
debitore sempre che il curatore abbia la qualifica della vigilanza e del controllo da parte del giudice
previste per il patrocinio avanti tale giurisdi- delegato e del comitato dei creditori, e ragioni di
zione. Si è inteso in questo caso tener conto del trasparenza e informazione dei creditori e di qua-
fatto che si tratta di giudizi per i quali è importante lunque interessato, costituiscono la ratio della di-
una compiuta conoscenza della situazione conta- sciplina dell’art. 130 che, in una linea di sostan-
bile e delle vicende economiche dell’impresa. La ziale continuità con l’art. 33 della l. fall., detta gli
scelta di non avvalersi di un difensore terzo ha co- obblighi informativi del curatore, sia quelli da
munque come presupposto che essa contribuisca adempiersi in determinate fasi della procedura
a ridurre i costi della procedura e cioè che essa sia che quelli periodici.
funzionale ad un risparmio per la massa. La prima relazione deve essere presentata al giu-
dice delegato entro trenta giorni dalla data di
Articolo 129 apertura della procedura e deve contenere l’infor-
Esercizio delle attribuzioni del curatore mazione circa gli accertamenti compiuti, e quanto
è stato accertato sulle cause dell’insolvenza non-
La norma conferma il principio dell’obbligo del ché sull’eventuale responsabilità del debitore, de-
curatore di esercitare personalmente le funzioni gli amministratori o degli organi di controllo.
ma anche la possibilità di delegare ad altri

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

In previsione della redazione della relazione, la di- le altre ogni sei mesi, riferendo in ordine all’atti-
sposizione richiede un approfondimento partico- vità compiuta e su eventuali ulteriori informazioni
lare, oltre alla segnalazione della circostanza al raccolte dopo il deposito delle prime due relazioni
pubblico ministero, se il debitore non ha deposi- particolari.
tato, come invece prescrive l’art. 49, comma 3, lett. Alle relazioni devono essere allegati il conto della
c), copia dei bilanci e delle scritture contabili e fi- gestione e gli estratti del conto della procedura re-
scali obbligatorie, nonché dell’elenco dei creditori lativi ai diversi periodi.
oppure se le scritture contabili sono incomplete o La relazione e la documentazione sono trasmessi
inattendibili. In presenza di tali carenze, il cura- in copia al comitato dei creditori che nei quindici
tore, oltre ad accedere alle banche dati delle pub- giorni successivi può formulare osservazioni;
bliche amministrazioni, deve reperire la docu- nello stesso termine analoga facoltà hanno i sin-
mentazione idonea a ricostruire la situazione eco- goli componenti.
nomica e finanziaria dell’impresa acquisendo, con Entri i quindici giorni successivi, copia della rela-
l’autorizzazione del giudice, tutti i dati, le informa- zione e i suoi allegati, unitamente alle eventuali
zioni e la documentazione indicati dalla norma. osservazioni sono trasmessi tramite PEC al debi-
Un’ulteriore informativa, oltre a quella necessa- tore, ai creditori e ai titolari di diritti sui beni.
riamente parziale di cui sopra, deve essere tra-
smessa dal curatore entro sessanta giorni dal de- Articolo 131
posito del decreto di esecutività dello stato passivo Deposito delle somme riscosse
e quindi in esito alla formazione di un quadro suf-
ficientemente esaustivo dell’indebitamento com- L’art. 131 disciplina la conservazione e l’utilizza-
plessivo e delle cause dello stesso. zione del denaro da parte del curatore, preve-
In particolare, il curatore deve riferire in modo dendo innanzitutto l’obbligo di immediato depo-
particolareggiato in ordine alla sussistenza della sito di quanto riscosso a qualunque titolo nel
responsabilità del debitore o di terzi, evidenziando conto aperto presso un ufficio postale o una banca
tutti gli elementi informativi acquisiti e rilevanti ai a sua scelta, sanzionando con l’eventuale revoca
fini delle indagini preliminari in sede penale con l’inadempimento.
riferimento ai reati di cui al Titolo IX. Il prelievo di somme può essere eseguito solo su
Se si tratta di società, la relazione deve esprimersi mandato di pagamento del giudice delegato e, per
sulla responsabilità degli amministratori e degli le somme non ritirate una volta decorsi i cinque
organi di controllo, nonché dei soci e di terzi e, nel anni dalla chiusura della procedura e versate sul
caso in cui la società o l’ente faccia parte di un Fondo unico Giustizia s.p.a, su disposizione di
gruppo, è previsto che il curatore relazioni anche Equitalia Giustizia s.p.a.
sulla natura dei rapporti con le altre società o enti, La trasmissione del mandato, sottoscritto dal giu-
allegando le informazioni raccolte sulle responsa- dice delegato e dal cancelliere con firma digitale,
bilità di questi ultimi, avuto riguardo agli effetti al soggetto che gestisce il deposito è effettuata te-
dei rapporti economici e contrattuali con le altre lematicamente secondo le modalità da definirsi
imprese del gruppo. con decreto del Ministro della Giustizia.
Nei casi in cui, in conseguenza della previsione di E’ rimessa al responsabile dei sistemi informativi
insufficienza realizzo, non si fa luogo all’accerta- automatizzati del Ministero della giustizia l’ado-
mento del passivo, la relazione integrativa deve zione, entro un anno dall’entrata in vigore del de-
essere depositata entro centottanta giorni dalla creto in oggetto, del provvedimento attestante la
apertura della procedura di liquidazione giudi- piena funzionalità dei sistemi di redazione e tra-
ziale. smissione telematica, alla cui pubblicazione sulla
Copia delle relazioni sono trasmesse al pubblico Gazzetta Ufficiale è subordinata l’efficacia della
ministero entro cinque giorni dal deposito. disposizione.
A tutela della segretezza delle indagini penali, con
provvedimento del giudice delegato, sono segre- Articolo 132
tate le parti della relazione che contengono infor- Integrazione dei poteri del curatore
mazioni riguardanti la responsabilità penale del
debitore, degli amministratori, degli organi di Il principio generale affermato dalla disposizione
controllo o di terzi. A tutela della riservatezza del è quello secondo cui gli atti di straordinaria ammi-
debitore sono altresì secretate le circostanze irri- nistrazione possono essere compiuti dal curatore
levanti ai fini della procedura o che attengono alla solo in esito ad autorizzazione del comitato dei
sua sfera personale. creditori, in ossequio all’impostazione della disci-
Per finalità di trasparenza del suo operato e per in- plina della liquidazione giudiziale, secondo la
formazione dei creditori, oltre alle relazioni colle- quale l’amministrazione del patrimonio è affidata
gate a specifici momenti procedurali, il curatore è al curatore fallimentare con la necessaria interlo-
tenuto a presentare al giudice delegato relazioni cuzione, in taluni casi, dell’organo rappresenta-
periodiche, la prima entro quattro mesi dal depo- tivo dei creditori.
sito del decreto di esecutività dello stato passivo e

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Non viene data una definizione di straordinaria Articolo 134


amministrazione, peraltro dalla prevalente opi- Revoca del curatore
nione identificata con gli atti che producono o pos-
sono produrre una diminuzione della consistenza Fatti salvi i casi in cui la revoca è prevista espres-
e qualità del patrimonio o un rischio di diminu- samente per specifiche inadempienze (si veda, ad
zione, ma ne viene fornita un’esemplificazione: le es., l’art. 131), l’art. 134 prevede in generale tale
riduzioni di crediti, le transazioni, i compromessi, sanzione, applicabile quindi a casi di scarsa dili-
le rinunzie alle liti, le ricognizioni di diritti di terzi, genza e solerzia oppure per reiterate violazioni ad
la cancellazione di ipoteche, la restituzione di pe- obblighi che, singolarmente considerate, non giu-
gni, lo svincolo delle cauzioni, l'accettazione di stificherebbero un drastico provvedimento.
eredità e donazioni. Legittimati all’iniziativa sono il giudice delegato
Nella richiesta di autorizzazione il curatore espone ed il comitato dei creditori; il tribunale, come già
al comitato dei creditori anche le sue considera- nella legislazione vigente, può procedere anche
zioni sulla convenienza della proposta. d’ufficio.
Per consentire al giudice delegato l’esercizio delle Il procedimento è conforme a quello disciplinato
sue funzioni di vigilanza, per le richieste che con- dall’art. 37 della l. fall..
cernono atti di maggior valore o comunque che Contro il provvedimento nel merito di revoca o di
implicano valutazioni anche giuridiche il curatore rigetto della relativa istanza è ammesso reclamo
deve avvisare preventivamente il giudice delegato alla corte d’appello con il procedimento di cui
se il valore degli atti da autorizzare da parte del all’art. 124 ma l’impugnazione non sospende l’ef-
comitato eccede gli € 50.000 (limite adeguabile ficacia del decreto.
con decreto del Ministro della Giustizia) o se si
tratti di transazioni, qualunque ne sia il valore. La Articolo 135
comunicazione non è richiesta se il giudice ha già Sostituzione del curatore
autorizzato detti atti in quanto proposti in esecu-
zione del programma di liquidazione. L’art. 135 disciplina, come già il primo comma
dell’art. 37-bis della l. fall., una particolare ipotesi
Articolo 133 di sostituzione del curatore conseguente alla mo-
Reclamo contro gli atti e le omissioni tivata richiesta dei creditori che rappresentano la
del curatore maggioranza dei crediti ammessi (sola maggio-
ranza per somme).
Per ragioni di omogeneità con la materia relativa Dal computo della maggioranza sono esclusi i cre-
al curatore trattata negli articoli precedenti e in ditori che si trovano in conflitto di interessi, come,
quelli seguenti, la disciplina del reclamo avverso a titolo esemplificativo, il titolare di un’impresa
gli atti e le omissioni di tale organo della proce- concorrente con quella in liquidazione giudiziale e
dura viene inserita in una norma autonoma ri- quindi contrario al progetto di esercizio dell’im-
spetto a quella che tratta analogo argomento con presa da parte del curatore.
riferimento agli atti del comitato dei creditori. Se la motivazione è fondata su elementi oggettivi
Legittimati attivamente sono il comitato dei credi- che indicano come inopportuna la presenza del
tori, il debitore ed ogni altro interessato. professionista nominato, il tribunale accoglie la ri-
Il reclamo deve essere presentato con ricorso al chiesta e procede alla nomina del nuovo curatore.
giudice delegato entro il termine perentorio di Non viene più previsto che siano i creditori ad in-
otto giorni dalla conoscenza dell’atto. Se oggetto dicare il nominativo del nuovo curatore, trattan-
del reclamo è una condotta omissiva, deve essere dosi di nomina che presuppone un giudizio di ido-
inviata al curatore una diffida ad adempiere con- neità che non può essere sottratto al giudice.
tenente l’indicazione di un termine entro il quale
provvedere e il reclamo deve essere presentato en- Articolo 136
tro otto giorni dalla scadenza di detto termine. Responsabilità del curatore
Il reclamo può essere proposto solo per violazione
di legge, con esclusione, dunque, del sindacato di La diligenza che può pretendersi dal curatore, che
merito. deve adempiere ai doveri del proprio ufficio, im-
Il procedimento è deformalizzato, salvo il rispetto posti dalla legge o derivanti dal piano di liquida-
del contraddittorio, e la decisione del giudice de- zione approvato, con la “diligenza richiesta dalla
legato deve intervenire entro quindici giorni dal natura dell'incarico”, è la stessa che il codice civile
deposito del ricorso. richiede agli amministratori di s.p.a. per i quali
L’accoglimento del reclamo obbliga il curatore ad l’art. 2392 codice civile prevede che “devono
uniformarsi al decisum. adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e
Contro il decreto del giudice delegato può essere dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura
proposto il reclamo al tribunale concorsuale con il dell'incarico e dalle loro specifiche competenze”.
procedimento di cui all’art. 124. Si tratta di una diligenza particolare, in quanto
non generica ma qualificata dall’alto grado di

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professionalità necessario per svolgere le funzioni solo in esito a ripartizioni parziali e quindi conte-
di curatore, tenuto conto della complessità del stualmente al pagamento anche dei creditori.
ruolo e delle competenze tecniche richieste. Per l’ipotesi di successione di più curatori nell’in-
La disposizione prevede alcuni specifici obblighi e carico viene liquidato un compenso complessivo
cioè la tenuta di un registro informatico, consulta- al termine della procedura, al fine di evitare liqui-
bile telematicamente, oltre che dal giudice dele- dazioni parziali eccessive rispetto al risultato fi-
gato, da ciascuno dei componenti del comitato dei nale, e questo viene ripartito proporzionalmente
creditori e in cui il curatore deve annotare giorno all’attività compiuta dagli interessati. E’ prevista
per giorno le operazioni relative alla sua ammini- la possibilità di riconoscere acconti ai curatori ces-
strazione, apponendo la firma digitale e la marca sati.
temporale, nonché la tenuta della contabilità Il comma 4 inibisce ogni pretesa ulteriore del cu-
dell’impesa conformemente alle regole del codice ratore rispetto al compenso liquidato, nemmeno a
civile e ai principi contabili della specifica attività; titolo di spese.
Il comma 3 prevede che l’azione di responsabilità Viene comminata la nullità per i pagamenti effet-
nei confronti del curatore revocato o sostituito tuati in violazione del divieto e ammessa la ripeti-
possa essere proposta solo dal nuovo curatore, zione di quanto indebitamente percepito, salva
previa autorizzazione del giudice delegato, con l’azione penale.
una limitazione alla legittimazione attiva volta ad Il comma 5 dispone sulla liquidazione del com-
evitare eventuali azioni di mera ritorsione. penso agli esperti nominati ai sensi dell’articolo
Il comma 4 disciplina i casi in cui sussiste l’obbligo 49 comma 3, lett. b), stabilendo che il compenso
di presentazione del rendiconto a norma dell’art. complessivamente liquidato debba essere ripar-
231 e ciò quello in cui il curatore cessa dall’ufficio, tito tra il curatore e gli esperti di cui si è avvalso,
anche se ciò avviene nel corso della procedura di in proporzione all’attività svolta da ognuno.
liquidazione giudiziale, e quello in cui vi è una per-
manenza nell’incarico anche dopo la chiusura Articolo 138
della procedura per la pendenza di giudizi o di al- Nomina del comitato dei creditori
tre operazioni e l’incarico cessa con il termine de-
gli stessi. La disciplina dell’organo rappresentativo del ceto
Il rendiconto deve essere comunicato dal curatore creditorio è stata definita nella linea di tendenza
cessato anche al curatore eventualmente nomi- sviluppata dalla stagione delle riforme iniziata nei
nato in sua vece il quale può presentare osserva- primi anni duemila, che ne ha modificato e valo-
zioni e contestazioni. rizzato il ruolo, da organo deputato a rilasciare pa-
reri obbligatori ma quasi mai vincolanti, ad or-
Articolo 137 gano titolare di poteri sempre più ampi (pareri
Compenso del curatore vincolanti, autorizzazioni), che si pone come ne-
cessario interlocutore del curatore nella gestione
L’art. 137 afferma il principio del diritto del cura- del patrimonio oggetto della liquidazione.
tore al compenso per la sua attività, anche quando L’impostazione viene confermata dalla riforma.
la liquidazione si chiude con il concordato. La nomina del comitato compete al giudice dele-
Alla liquidazione provvede il tribunale su rela- gato che vi deve provvedere entro trenta giorni
zione del giudice delegato applicando i parametri dalla sentenza che apre la liquidazione giudiziale
stabiliti dal Ministero della Giustizia, tenendo tenendo presenti le indicazioni sui possibili com-
conto dei risultati ottenuti con l’esercizio dell’im- ponenti desumibili dalla documentazione già ac-
presa e quindi dei benefici economici ricevuti dai quisita (e quindi anche di quella presentata
creditori e degli effetti conservativi dell’azienda. nell’ambito del procedimento unitario), dalle in-
Alla liquidazione si procede dopo l’approvazione formazioni che può fornire il curatore, dalle mani-
del rendiconto e quindi in esito all’accertamento festazioni di diponibilità eventualmente espresse
della mancanza di criticità nell’operato del cura- dai creditori nelle domande di ammissione al pas-
tore e, in caso di concordato, dopo la sua esecu- sivo o precedentemente.
zione. La norma indica i criteri da seguire affinché l’or-
Se, dopo la chiusura della procedura, vi è stata gano, la cui composizione può essere di tre o cin-
prosecuzione nell’incarico finalizzata a portare a que membri, sia rappresentativo delle varie tipo-
termine giudizi pendenti o altre operazioni, spetta logie di creditori, dovendo il giudice delegato cu-
al curatore un’integrazione del compenso per l’ul- rare che nel comitato siano rappresentati i porta-
teriore attività svolta. tori di crediti di diversa entità e qualifica (e quindi
Prima della liquidazione finale, è possibile liqui- privilegiati e chirografi), avuto riguardo alla pos-
dare al curatore acconti sul compenso ma, salvo sibilità di soddisfacimento dei crediti stessi e
giustificati motivi (esempio: impegnativa gestione quindi escludendo dalla nomina sia i creditori di
del patrimonio e di giudizi in corso che impedi- cui appare certo il soddisfacimento sia quelli a ele-
scono la prosecuzione della liquidazione), si con- vato rischio di insoddisfazione in quanto meno in-
ferma che detti acconti possono essere accordati teressati alla gestione.

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Considerate le variazioni dello stato passivo che Il comitato è convocato dal presidente ogni volta
possono intervenire o altri giustificati motivi (es: che è richiesta una sua deliberazione e comunque
modifica delle aspettative di soddisfacimento) il quando lo richiede almeno un terzo dei suoi com-
giudice delegato può variare la composizione del ponenti.
comitato, sempre tenendo presenti i criteri di cui Le deliberazioni del comitato, che debbono essere
sopra. concisamente motivate, sono prese a maggioranza
Il comitato si considera costituito con l’accetta- nel termine massimo di quindici giorni da quando
zione della nomina e deve essere convocato entro la richiesta è pervenuta al presidente e al voto si
dieci giorni dalla stessa affinché individui, a mag- può pervenire sia in riunioni collegiali che attra-
gioranza, il presidente. verso consultazioni telematiche a condizione che
Il sesto e il settimo comma attengono alle moda- sia possibile conservare la prova della manifesta-
lità di funzionamento del comitato prevedendo, ri- zione di voto (ad esempio: verbalizzazione o fono-
spettivamente, l’obbligo di astensione del compo- registrazione della videoconferenza).
nente del comitato che si trovi in conflitto di inte- Come disposizione di chiusura, è previsto che se il
ressi e la possibilità che un componente possa de- comitato non può essere costituito per insuffi-
legare, a sue spese e previa comunicazione al giu- cienza del numero o indisponibilità dei creditori,
dice delegato, a un avvocato o un dottore commer- se quello costituito è inerte o per qualsiasi ragione
cialista l’espletamento delle sue funzioni anche non funziona oppure se c’è urgenza di deliberare
solo in parte e quindi, ad esempio, quando gli atti provvede il giudice delegato.
da autorizzare o i pareri da fornire comportino Per l’esercizio delle funzioni di vigilanza si prevede
complesse valutazioni tecniche. che il comitato, ma anche ciascuno dei suoi com-
ponenti, possa ispezionare le scritture contabili e
Articolo 139 di documenti della procedura nonché chiedere no-
Sostituzione e compenso dei componenti tizie e chiarimenti al curatore.
del comitato dei creditori In caso di mancata costituzione o di mancato fun-
zionamento del comitato, gli stessi poteri possono
La disposizione regola la sostituzione dei compo- essere esercitati da ciascun creditore, previa auto-
nenti del comitato ad iniziativa dei creditori che rizzazione del giudice delegato.
rappresentano la maggioranza dei crediti già am- Il comma 7 regola la responsabilità dei compo-
messi allo stato passivo (maggioranza per nenti il comitato dei creditori, e la conforma, come
somme). già l’art. 41 del r.d. n.267 del 1942, a quella previ-
La richiesta di sostituzione deve essere accompa- sta per i sindaci dall’art. 2407 commi 1 e 3 del co-
gnata dalla designazione dei nuovi componenti e dice civile, a mente del quale sussiste l’obbligo di
il giudice delegato può accoglierla se sono rispet- adempiere ai doveri propri della funzione con la
tati i criteri di composizione di cui all’art. 138. diligenza del mandatario (e quindi la diligenza del
Al fine del calcolo della maggioranza richiesta non buon padre di famiglia, con la conseguenza che
si tiene conto dei creditori che si trovano in con- l’eventuale colpa deve essere valutata con minor
flitto di interessi. rigore se l’incarico è gratuito), e di conservare il
Attiene invece ad un diverso profilo il dettato segreto sui fatti e sui documenti di cui si ha cono-
dell’ultimo comma, che legittima la maggioranza scenza per ragione dell’ufficio. Non viene invece
dei creditori di cui al primo comma a deliberare richiamato anche il comma 2 e quindi non sussiste
che ai componenti del comitato, oltre al rimborso la responsabilità per omessa vigilanza che, nella
delle spese comunque spettante, venga ricono- fattispecie, comporterebbe l’obbligo di attivarsi
sciuto un compenso per la loro attività in una mi- per verificare l’assenza di condotte dannose da
sura che, complessivamente, non può eccedere il parte del curatore.
dieci per cento del compenso liquidato al curatore. L’azione di responsabilità nei confronti dei com-
ponenti il comitato può essere proposta dal cura-
Articolo 140 tore nel corso della procedura, e il giudice dele-
Funzioni e responsabilità del comitato dei gato, allorquando concede l’autorizzazione ad
creditori e dei suoi componenti agire, provvede alla sostituzione dei componenti
nei cui confronti è rivolta l’azione.
La norma disciplina le funzioni del comitato dei
creditori, le modalità con cui si esprime, i criteri Articolo 141
della loro responsabilità e l’azione volta ad accer- Reclamo contro gli atti del comitato
tarla. dei creditori
Il ruolo fondamentale del comitato dei creditori è
quello di vigilare sull’operato del curatore e di au- L’articolo disciplina il reclamo contro le autorizza-
torizzarne gli atti laddove previsto. Il comitato zioni o i dinieghi di autorizzazione del comitato
esprime altresì pareri quando la legge lo prevede dei creditori, e prevede un’ampia legittimazione
ma anche ogni volta che ne facciano richiesta il attiva riconoscendola al curatore, ai creditori e a
giudice delegato e il curatore. qualunque interessato.

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Non è previsto il reclamo avverso le omissioni del Rapporti processuali


comitato, alla cui inerzia si può dunque ovviare
con il ricorso al giudice delegato che provvede in Poiché il passaggio della gestione e della disponi-
via sostitutiva. bilità del patrimonio non sarebbe completo se per-
Il reclamo deve essere proposto entro il termine manesse in capo al debitore la legittimazione a ge-
perentorio di otto giorni dalla conoscenza dell’atto stire il contenzioso riguardante rapporti patrimo-
e può essere proposto solo per violazione di legge, niali compresi nella liquidazione, la norma sanci-
con esclusione, dunque, del sindacato di merito, sce, come già l’art. 43 della l. fall. vigente, l’esclu-
così come previsto in relazione al reclamo avverso siva legittimazione processuale del curatore sosti-
atti del curatore. tutiva di quella del debitore, il quale può interve-
Sul reclamo decide il giudice delegato senza for- nire in giudizio solo allorquando la definizione
malità che non siano essenziali per il rispetto del delle questioni oggetto dello stesso può influire
contraddittorio. sull’esito di un’imputazione di carattere penale a
Il provvedimento del giudice delegato è reclama- suo carico o quando l’intervento è previsto dalla
bile avanti al tribunale concorsuale con il rito pre- legge.
visto per i reclami avverso i decreti degli organi Al fine di consentire al curatore di costituirsi nei
giurisdizionali. giudizi che hanno ad oggetto rapporti patrimoniali
compresi nella liquidazione, l’apertura della
stessa comporta di diritto l’interruzione automa-
SEZIONE II Effetti dell’apertura della li- tica del processo, ma, per assicurare il diritto di di-
quidazione giudiziale per il debitore fesa delle parti, il termine della riassunzione de-
corre dal momento in cui il giudice dichiara l’av-
Articolo 142 venuta interruzione.
Beni del debitore
Articolo 144
L’art. 142 conferma una delle norme cardine della Atti compiuti dal debitore dopo l’apertura
procedura di liquidazione giudiziale e cioè quella della liquidazione giudiziale
che sancisce, quale effetto della sentenza di aper-
tura della procedura, il pieno spossessamento del Conseguenza della perdita dell’amministrazione e
debitore nei cui confronti la sentenza viene pro- della disponibilità del patrimonio da parte del de-
nunciata. Si tratta di una disposizione che non bitore è l’insensibilità del patrimonio stesso ad
presenta contenuti di novità rispetto all’art. 42 ogni azione del suo titolare il quale dunque non ne
della l. fall. vigente. può disporre con atti aventi efficacia nei confronti
Lo spossessamento riguarda sia l’amministra- dei creditori nemmeno effettuando pagamenti,
zione dei beni, la cui gestione viene affidata al cu- che possono quindi essere ripetuti, o incassando
ratore, sia la disponibilità dei medesimi e quindi crediti dei quali il curatore può comunque richie-
la legittimazione a compiere atti dispositivi del pa- dere nuovamente il pagamento.
trimonio destinato alla liquidazione anch’essa af-
fidata al curatore. Articolo 145
Poiché il debitore risponde delle obbligazioni as- Formalità eseguite dopo l’apertura della
sunte con tutti i beni presenti e futuri (art. 2704 liquidazione giudiziale
del codice civile) del patrimonio liquidabile en-
trano a far parte anche i beni che pervengono al In base al principio della cristallizzazione dei rap-
debitore durante la procedura ma se per l’acquisi- porti patrimoniali del debitore e quindi dell’insen-
zione è necessario sostenere degli oneri questi sibilità del suo patrimonio ad aggressioni succes-
debbono essere soddisfatti integralmente in sive viene confermata l’inefficacia rispetti ai credi-
quanto sorti dopo l’apertura della liquidazione e tori delle formalità necessarie a rendere opponi-
quindi non soggetti a falcidia. bili ai terzi gli atti e le domande giudiziali se com-
Al fine di evitare che le acquisizioni al patrimonio piute dopo l’apertura della liquidazione giudiziale.
da liquidarsi non vadano a vantaggio dei creditori
comportando oneri di acquisizione o gestione su- Articolo 146
periori al valore del bene è previsto che il curatore, Beni non compresi nella
con l’autorizzazione del comitato dei creditori, se liquidazione giudiziale
già costituito, o, in mancanza, del giudice dele-
gato, possa rinunciare sia ad acquisire beni che La disposizione mira ad escludere dallo sposses-
pervengono dopo l’apertura ma anche a recupe- samento non solo i beni e i diritti di contenuto non
rare beni che già si trovavano nel patrimonio se il patrimoniale ma anche quelli a contenuto patri-
presumibile valore di realizzo sia inferiore agli moniale ma strettamente personali, oppure la cui
oneri di acquisizione o di conservazione. esclusione dalla liquidazione trova giustificazione
nella loro destinazione al soddisfacimento dei bi-
Articolo 143 sogni essenziali, quali il ricavato dalla attività

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lavorativa del debitore o ciò che riceve a titolo di


assegno alimentare. Quanto al ricavato dell’atti- Articolo 149
vità lavorativa, il diritto all’esclusione dall’appren- Obblighi del debitore
sione al patrimonio liquidabile e quindi il mante-
nimento della disponibilità in capo al debitore, è Al fine di consentire agli organi della procedura di
condizionato dal provvedimento del giudice dele- ottenere i necessari chiarimenti e comunque le in-
gato, che deve fissare il limite quantitativo neces- formazioni utili alla gestione del patrimonio og-
sario al mantenimento del medesimo e della sua getto della liquidazione, la disposizione in esame
famiglia. prevede l’obbligo per il debitore persona fisica e
Per analoghe ragioni sono esclusi dalla liquida- per gli amministratori e i liquidatori della società
zione i frutti derivanti dall’usufrutto legale sui o ente debitore di comunicare la loro reperibilità
beni dei figli, i beni costituiti in fondo patrimo- ed eventuali cambiamenti della stessa.
niale e i frutti di essi, salvo quanto è disposto Per le stesse finalità è altresì previsto l’obbligo di
dall’articolo 170 del codice civile. comparizione avanti agli organi della procedura. I
Sono infine escluse le cose che non possono essere soggetti tenuti a comparire debbono presentarsi
pignorate per disposizione di legge (art. 514 personalmente ma possono essere autorizzati dal
c.p.c.). giudice delegato a comparire a mezzo di procura-
tore in caso di legittimo impedimento.
Articolo 147 Non è prevista la possibilità di accompagnamento
Alimenti ed abitazione del debitore coattivo, ma la violazione dell’obbligo di compari-
zione trova la sua sanzione nella valutazione di
L’art. 147 prevede, come l’art. 47 della l. fall., i casi tale condotta ai fini dell’esdebitazione.
in cui una parte del patrimonio può essere attri-
buita al debitore definitivamente o temporanea-
mente. SEZIONE III - Effetti dell’apertura della li-
La prima ipotesi è quella della mancanza in capo quidazione giudiziale per i creditori
al debitore dei mezzi di sussistenza per lui e la fa-
miglia; in tal caso il giudice, sentiti il curatore e il Articolo 150
comitato dei creditori, può concedergli un sussi- Divieto di azioni esecutive
dio a titolo di alimenti a carico del patrimonio og- e cautelari individuali
getto della liquidazione, presumibilmente quando
questo sia di consistenza tale da far prevedere un La disposizione, che costituisce la mera riproposi-
soddisfacimento non irrisorio dei creditori. zione, con i necessari adattamenti lessicali,
Il secondo comma opportunamente garantisce dell’art. 51 della l. fall., fissa il fondamentale prin-
che la casa di abitazione, di cui il debitore sia pro- cipio dell’intangibilità del patrimonio del debitore
prietario o di cui abbia il godimento in quanto ti- dal momento in cui la procedura viene aperta.
tolare di un diritto reale limitato sulla stessa, non L’impossibilità di iniziare o proseguire azioni ese-
possa essere distratta da tale uso, nei limiti in cui cutive o cautelari è assoluta e, salvo sia diversa-
è necessaria per lui e la sua famiglia, fino a quando mente disposto dalla legge, riguarda anche i cre-
l’immobile non è stato liquidato. diti sorti in corso di procedura, dovendo la liqui-
dazione svolgersi in modo ordinato ad opera del
solo curatore e dovendo il suo ricavato essere di-
stribuito in ossequio alla regola della par condicio
Articolo 148 creditorum.
Corrispondenza diretta al debitore
Articolo 151
La disposizione è volta a contemperare il diritto Concorso dei creditori
alla riservatezza del debitore con le esigenze del
curatore di avere contezza di tutto ciò che attiene La disposizione conferma un altro dei principi car-
all’attività economica dallo stesso svolta. dine della liquidazione giudiziale, sancito nella le-
E’ quindi previsto che la corrispondenza indiriz- gislazione vigente dall’art. 52 della l. fall., e cioè il
zata al debitore persona fisica gli venga diretta- principio secondo il quale tutte le pretese a conte-
mente recapitata con l’obbligo del medesimo di nuto patrimoniale, compresi i crediti prededuci-
consegnare al curatore tutto ciò che concerne i bili, da far valere sul ricavato della liquidazione
rapporti compresi nella liquidazione e quindi tutta debbono essere accertate secondo il rito della ve-
la corrispondenza commerciale. rifica del passivo.
Se il debitore non è una persona fisica e quindi La regola si applica anche ai creditori esonerati dal
non può essere destinatario di corrispondenza di divieto di agire esecutivamente sul patrimonio del
natura personale tutto deve essere direttamente debitore, i quali, dunque, al fine di poter tratte-
recapitato al curatore o comunque a lui conse- nere quanto ricavato debbono essere ammessi al
gnato. passivo.

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essere detratto per la distribuzione agli altri credi-


Articolo 152 tori quanto ottenuto dalle ripartizioni anteriori. Se
Creditori muniti di pegno invece l’importo ricavato dalla liquidazione dei
o privilegio su mobili beni vincolati alla garanzia copre solo una parte
del credito, i creditori privilegiati possono tratte-
La disposizione pone un’eccezione al divieto di nere su quanto ottenuto dalle ripartizioni prece-
agire singolarmente sui beni del debitore per i cre- denti solo la percentuale che è stata definitiva-
diti assistiti da pegno o da privilegio speciale ai mente attribuita ai creditori chirografari, essendo
sensi degli articoli 2756 del codice civile (crediti a questi equiparati per la quota di credito che non
per spese di conservazione e miglioramento di ha trovato capienza.
beni mobili con privilegio sugli stessi purché si Il terzo comma rende applicabile anche alla ripar-
trovino presso chi ha fatto la prestazione o la tizione nella liquidazione giudiziale le regole del
spesa) e 2761 del codice civile (crediti del vettore, codice civile circa l’estensione del privilegio anche
del mandatario, del depositario e del sequestrata- agli interessi dettate dagli articoli 2749 (per i cre-
rio con privilegio rispettivamente sulle cose tra- diti assistiti da privilegio), 2788 (per i crediti assi-
sportate e ancora detenute per le spese di imposta stiti da pegno) e 2855 (per i crediti assistiti da ipo-
anticipate, per le spese di esecuzione del mandato teca) equiparando alla data del pignoramento
sulle cose del mandante detenute per l’esecuzione, quella di apertura della liquidazione giudiziale,
per i crediti derivanti dal deposito o dal sequestro ferma la previsione, per i crediti assistiti da privi-
convenzionale con privilegio sulle cose detenute legio generale, della cessazione del decorso degli
per effetto del deposito o del sequestro). interessi alla data di deposito del progetto di ri-
Il creditore ammesso al passivo può infatti essere parto in cui viene prevista la soddisfazione anche
autorizzato dal giudice delegato a procedere egli parziale del credito.
stesso alla vendita dei beni su cui insiste il privile- I commi successivi disciplinano l’estensione del
gio, se la liquidazione a cura del creditore appare privilegio che spetta al credito anche alle spese ne-
più vantaggiosa; in alternativa, il giudice delegato, cessarie per la sua gestione nell’ambito della pro-
in conformità al disposto dell’art. 53 della l. fall., cedura e a quelle necessarie per la costituzione e
può autorizzare il curatore a riprendere il bene, manutenzione del privilegio. E quindi: per i crediti
pagando il creditore o a procedere lui stesso alla garantiti da ipoteca l’estensione della garanzia si
vendita. estende anche alle spese di costituzione, iscrizione
e rinnovazione dell’ipoteca; per i crediti garantiti
da pegno oppure dal privilegio spettante per le
spese di conservazione e miglioramento (art. 2756
Articolo 153 c.c.) o da quello che afferisce ai crediti del vettore,
Diritto dei creditori privilegiati nella del mandatario, del depositario o del sequestrata-
ripartizione dell’attivo rio (art. 2761 c.c.) la prelazione che assiste il cre-
dito si estende anche alle spese della costituzione,
La disposizione, in continuità con l’art. 54 della l. della conservazione e della vendita del pegno e del
fall., disciplina le modalità con le quali i creditori bene oggetto del privilegio, nonché alle spese
garantiti da pegno, ipoteca o privilegio fanno va- dell’individuazione e della consegna del bene og-
lere i loro diritti sul ricavato della liquidazione getto di pegno non possessorio.
prevedendo che gli stessi devono essere soddi-
sfatti con precedenza sul ricavato dei beni vinco- Articolo 154
lati per capitale, interessi e spese e che, se non Crediti pecuniari
sono in tal modo soddisfatti integralmente, con-
corrono per quanto ancora dovuto nelle riparti- La disposizione apporta modifiche solo lessicali
zioni dell’attivo con i creditori chirografari e sono alla regola posta dall’art. 53 del r.d. n.267 del 1942
agli stessi parificati. della sospensione degli interessi sui crediti chiro-
Al fine di evitare che i creditori privilegiati pos- grafari. La sospensione interviene con la dichiara-
sano essere pregiudicati dalla tardiva liquidazione zione di apertura della procedura e cessa con la
dei beni sui quali grava il privilegio nel caso in cui chiusura della stessa, o eventualmente della fase
il ricavato della liquidazione degli stessi non sia di prosecuzione dei giudizi in corso. Poiché il
sufficiente al pagamento del loro credito, è previ- corso degli interessi è solo sospeso, gli interessi
sto il loro diritto a partecipare quali chirografari maturati in corso di procedura potranno essere ri-
anche alle ripartizioni del prezzo ricavato dalla li- chiesti al debitore tornato in bonis.
quidazione di altri beni che si eseguono prima Il secondo comma riafferma il principio della sca-
della distribuzione del prezzo dei beni vincolati denza di tutti i crediti pecuniari alla data di aper-
alla loro garanzia. Se al momento della riparti- tura della procedura.
zione del prezzo dei beni vincolati il loro credito, Il terzo comma disciplina la partecipazione al con-
computati in primo luogo gli interessi, trova inte- corso dei crediti condizionali.
grale capienza, dalla somma loro assegnata deve

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Articolo 155 diritto. Si tratta di un mero adeguamento lessicale


Compensazione dell’art. 58 della l. fall..

La disposizione riafferma, per evidenti esigenze di Articolo 158


equità, la possibilità di opporre in compensazione Crediti non pecuniari
a un debito nei confronti del soggetto sopposto a
liquidazione giudiziale un controcredito anche I crediti non scaduti aventi ad oggetto una presta-
non scaduto prima dell’apertura. zione in denaro da determinarsi in base a determi-
La disposizione del comma 2, dettata dalla neces- nati parametri e quelli aventi ad oggetto una pre-
sità di evitare operazioni in danno della massa stazione diversa dal denaro sono ammessi al pas-
consistenti nell’acquistare a prezzo vile di crediti sivo sulla base dei parametri di riferimento valo-
verso il debitore assoggettato alla liquidazione rizzati alla data di apertura della liquidazione giu-
privi di apprezzabili probabilità di soddisfaci- diziale, secondo quanto già previsto dall’art. 59
mento e quindi opporli in compensazione per l’in- della l. fall..
tero valore nominale a debiti dell’acquirente nei
confronti dello stesso soggetto, ha carattere par- Articolo 159
zialmente innovativo. Prevede infatti che la com- Rendita perpetua e rendita vitalizia
pensazione non abbia luogo se il creditore ha ac-
quistato il credito per atto tra vivi dopo il deposito L’attuazione del principio in base al quale tutti i
della domanda cui è seguita l’apertura della liqui- crediti si considerano scaduti alla data di apertura
dazione giudiziale o nell’anno anteriore, prescin- della liquidazione giudiziale impone una disci-
dendo dalla circostanza, cui invece attribuisce ri- plina specifica anche per la rendita.
levanza la norma vigente, che il credito sia o no In continuità con l’art. 60 r.d. n.267 del 1942, se si
scaduto prima dell’apertura. La ratio dell’origina- tratta di rendita perpetua l’ammissione viene ef-
ria disposizione, che è quella di evitare condotte fettuata al valore di riscatto come calcolato in base
abusive e opportunistiche a danno della massa, ri- all’art. 1866 del codice civile.
corre infatti nella stessa misura sia in caso di ac- Per la rendita vitalizia l’ammissione viene effet-
quisto di crediti non scaduti che nell’ipotesi di ces- tuata per una somma equivalente al valore capi-
sioni successive all’apertura della liquidazione di tale al momento dell’apertura della procedura.
crediti scaduti.
Articolo 160
Articolo 156 Creditore di più coobbligati solidali
Crediti infruttiferi
Gli artt. 160, 161 e 162 attengono alla disciplina
L’articolo ribadisce la regola stabilita dall’art. 57 dell’ammissione e del soddisfacimento del credito
della l. fall. per i crediti infruttiferi con scadenza nei confronti di più coobbligati in solido in caso di
successiva alla data di apertura della liquidazione apertura della procedura di liquidazione giudi-
ed è volto ad evitare un’ingiustificata locupleta- ziale nei confronti di uno o più di questi. Non vi è
zione del creditore nel caso in cui il suo credito alcuna sostanziale novità rispetto agli articoli 61,
venga soddisfatto in tutto o in parte prima della 62 e 63 della vigente l. fall., come già interpretati
scadenza dell’obbligazione. dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
Si prevede infatti che il credito venga ammesso al La prima disposizione prevede il diritto del credi-
passivo per l’intero, ma che ad ogni singola ripar- tore di più coobbligati in solido di essere ammessi
tizione l’importo spettante venga diminuito degli al passivo per l’intero valore del credito (capitale e
interessi composti calcolati in ragione del saggio accessori) nella liquidazione giudiziale di ciascuno
di cui all’art. 1284 del codice civile per il tempo dei debitori fino all’integrale soddisfacimento, es-
corrispondente all’anticipazione del pagamento sendo ciascuno di questi debitore per l’intero.
rispetto alla scadenza del credito. Al fine di evitare che il regresso esercitato da un
condebitore nei confronti di un altro comporti, ol-
Articolo 157 tre alla duplicazione della pretesa, una diminu-
Obbligazioni ed altri titoli di debito zione delle possibilità di soddisfacimento del cre-
ditore, la relativa domanda può essere proposta
La disposizione disciplina un’altra particolare ca- solo dopo l’integrale soddisfacimento di quest’ul-
tegoria di crediti (le obbligazioni ed altri titoli di timo.
debito) che sono ammessi al passivo per il valore
nominale, detratti eventuali rimborsi ottenuti
prima dell’apertura della procedura. Nel caso in
cui sia prevista l’attribuzione di un premio da
estrarre a sorte, l’estrazione non ha luogo ma il
premio viene attribuito pro quota a tutti gli aventi

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Lo strumento giuridico per addivenire alla ricosti-


Articolo 161 tuzione del patrimonio da liquidare si conferma
Creditore di più coobbligati solidali essere quello dell’inefficacia nei confronti della
parzialmente soddisfatto massa dei creditori degli atti che ne hanno modi-
ficato in peius la consistenza o la qualità rendendo
La seconda disposizione disciplina il diritto di in- disponibili alla liquidazione le utilità fuoruscite
sinuazione al passivo del creditore nella proce- dal patrimonio stesso.
dura di liquidazione giudiziale del patrimonio di In questo ambito, una rilevante novità è data
un debitore nel caso in cui prima dell’apertura dall’individuazione della data da cui calcolare a ri-
della stessa sia intervenuto un pagamento parziale troso il cosiddetto periodo sospetto che viene sta-
da parte di altro condebitore o del fideiussore: in bilita, come previsto dall’art.7, comma 4, lettera b)
tal caso, egli si insinuerà solo per la parte di cre- della legge delega, in quella in cui è stata presen-
dito non riscossa. tata la domanda cui è seguita l’apertura della liqui-
E’ previso altresì che il coobbligato che ha conse- dazione giudiziale, e ciò al fine di evitare che il
guentemente diritto di regresso verso il debitore tempo decorrente tra il deposito e l’apertura non
sottoposto a liquidazione possa esercitarlo per la vada in danno dei creditori rendendo irrevocabili
somma pagata, ma il comune creditore ha diritto gli atti maggiormente risalenti.
di farsi assegnare la quota di riparto spettante a Si pone invece in una linea di continuità con l’art.
colui che ha esercitato il regresso fino alla concor- 64 della l. fall. l’art. 163 che sancisce l’inefficacia
renza di quanto dovutogli. degli atti a titolo gratuito compiuti dal debitore
Se il comune creditore non risulta integralmente dopo il deposito della domanda o nei due anni an-
soddisfatto, resta impregiudicato il suo diritto nei teriori, esclusi i regali d'uso e gli atti compiuti in
confronti del coobbligato. adempimento di un dovere morale o a scopo di
pubblica utilità, in quanto la liberalità sia propor-
zionata al patrimonio del donante. Non è previsto
Articolo 162 il presupposto della conoscenza dello stato di in-
Coobbligato o fideiussore con diritto di ga- solvenza in capo al beneficiario dell’atto dal mo-
ranzia mento che non si ritiene necessario tutelare la
buona fede in una situazione in cui il danno per il
La terza norma disciplina il rapporto tra il diritto soggetto che subisce la perdita è pari al beneficio
del coobbligato e del fideiussore di debitore nei cui che ha gratuitamente ottenuto.
confronti è stata aperta la liquidazione e che sia ti- Al fine di accelerare la procedura e di contenerne i
tolare di diritto di ipoteca o di pegno sui beni del costi, è previsto che l’inefficacia si verifichi di di-
medesimo a garanzia del diritto di regresso e ritto con la trascrizione della sentenza che apre la
quello del comune creditore. liquidazione, con la possibilità per chiunque vi ab-
In tale ipotesi si prevede che il coobbligato o il fi- bia interesse di opporsi mediante reclamo avanti
deiussore escussi possano concorrere nella liqui- al giudice delegato.
dazione giudiziale per la somma per la quale
hanno la garanzia, ma che il ricavato della vendita Articolo 164
dei beni ipotecati o dati in pegno spettino al co- Pagamenti di crediti non scaduti
mune creditore in deduzione della somma even- e postergati
tualmente ancora dovuta.
La disposizione prevede l’inefficacia di pagamenti
SEZIONE IV - Effetti della liquidazione effettuati anticipatamente rispetto alla scadenza,
giudiziale sugli atti pregiudizievoli se questa cade nel giorno dell’apertura della liqui-
ai creditori dazione o posteriormente e quindi in una data che,
se rispettata, avrebbe comunque reso inefficace il
pagamento.
Articolo 163 L’inefficacia colpisce i pagamenti effettuati dopo il
Atti a titolo gratuito deposito della domanda in esito alla quale è stata
aperta la liquidazione o nei due anni anteriori.
Le disposizioni della sezione IV danno attuazione Sono altresì inefficaci i pagamenti i rimborsi dei
al principio della par condicio creditorum. finanziamenti dei soci a favore della società e dei
E’ in ossequio a tale principio che il patrimonio del finanziamenti effettuati a favore della società as-
debitore deve essere ricostruito qual era nell’im- soggettata alla liquidazione giudiziale da chi eser-
minenza dell’apertura della procedura, in modo cita attività di direzione e coordinamento nei suoi
da evitare che qualche creditore si avvantaggi in confronti o da altri soggetti ad essa sottoposti, se
danno degli altri evitando di subire una falcidia sono stati eseguiti dal debitore dopo il deposito
del proprio credito diversa da quella subita da altri della domanda cui è seguita l’apertura della pro-
creditori nella stessa posizione giuridica. cedura concorsuale o nell'anno anteriore, nelle

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condizioni previste dall’articolo 2467, secondo di debiti liquidi ed esigibili, gli atti a titolo oneroso
comma, codice civile. e quelli costitutivi di un diritto di prelazione per
debiti, anche di terzi, contestualmente creati, se
Articolo 165 compiuti dal debitore dopo il deposito della do-
Azione revocatoria ordinaria manda cui è seguita l’apertura della liquidazione
giudiziale o nei sei mesi anteriori.
Con la disposizione in esame si conferma la legit- Il terzo comma conferma la previsione di cause di
timazione del curatore ad esercitare anche l’azione esenzione dalla revocabilità di atti che diversa-
di revocatoria ordinaria secondo le norme del co- mente rientrerebbero nelle fattispecie sopra elen-
dice civile. cate.
E’ prevista la competenza esclusiva del tribunale La norma ripropone le cause di esenzione già pre-
che ha aperto la liquidazione giudiziale sia che viste dall’art. 67 della l. fall.
l’azione sia diretta nei confronti del contraente Con riferimento agli atti compiuti, ai pagamenti
immediato sia, se proponibile, che si rivolta nei effettuati e alle garanzie concesse su beni del debi-
confronti degli aventi causa del medesimo. tore posti in essere in esecuzione di piani attestati
di risanamento, poiché il beneficio si giustifica
Articolo 166 solo in presenza di una seria iniziativa l’esenzione
Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie è previsto che esso non si applichi in presenza di
atti che evidenziano dolo o colpa grave o di situa-
La disposizione si sostituisce all’art. 67 della vi- zione che renda improbabile la riuscita del piano.
gente l. fall.. Per tali atti, come per quelli compiuti in esecu-
Al primo comma sono indicati gli atti revocabili zione del concordato preventivo e di accordi di ri-
senza che il curatore debba provare la conoscenza strutturazione omologati, è stato previsto espres-
in capo alla controparte dello stato di insolvenza samente che l’esenzione opera anche con riferi-
in cui versava il debitore; la presunzione (iuris mento alla revocatoria ordinaria, così risolvendo il
tantum) di conoscenza è giustificata dalla circo- contrasto giurisprudenziale esistente sul punto. Si
stanza, comune a tali atti, di essere normalmente tratta di disposizioni dirette ad incentivare il ri-
estranei, in quanto dannosi, alla condotta dell’im- corso a tali strumenti di regolazione della crisi, ga-
prenditore in grado di gestire l’impresa senza con- rantendo stabilità agli atti compiuti in presenza di
dizionamenti derivanti dalla sua situazione econo- una situazione di insolvenza o di rischio di insol-
mico finanziaria. venza in caso di non impossibile esito negativo
Si tratta: della procedura.
-degli atti in cui vi è una rilevante sproporzione L’ultimo comma ribadisce l’inapplicabilità della
(oltre un quarto), in danno del debitore, tra pre- disciplina della revocatoria contenuta nell’articolo
stazione e controprestazione, se compiuti dopo il in esame all'istituto di emissione, alle operazioni
deposito della domanda cui è seguita la liquida- di credito su pegno e di credito fondiario e la sal-
zione giudiziale o nell’anno anteriore; vezza delle disposizioni delle leggi speciali.
-degli atti estintivi di debiti pecuniari scaduti e esi-
gibili effettuati con mezzi anomali e cioè non con Articolo 167
denaro o altri mezzi abitualmente utilizzati nelle Patrimoni destinati ad uno
transazioni commerciali, compiuti nello stesso specifico affare
lasso di tempo;
-dei pegni, delle anticresi, delle ipoteche volonta- La disposizione corrisponde all’attuale 67-bis
rie costituiti nello stesso periodo a garanzia di de- della l. fall. e prevede la revocabilità di atti che non
biti preesistenti non scaduti e quindi evidente- incidono direttamente sul patrimonio della so-
mente in esito a sopravvenuta valutazione nega- cietà assoggettata alla liquidazione giudiziale, ma
tiva sulla solvibilità; su quello, separato, destinato ad uno specifico af-
-dei pegni, delle anticresi, e delle ipoteche volon- fare, allorquando il loro compimento sia comun-
tarie e giudiziali costituite dopo il deposito della que pregiudizievole per la società.
domanda o nei sei mesi anteriori per debiti sca-
duti, ove la minore estensione del periodo rile- Articolo 168
vante si giustifica con la considerazione che l’atto Pagamento di cambiale scaduta
di acquisizione della garanzia trova la sua giustifi-
cazione nello specifico inadempimento. La disposizione corrisponde all’attuale art. 68 l.
Nel secondo comma sono elencati gli atti conformi fall. e pone un’eccezione alla regola della revoca-
alla normale prassi commerciale e quindi di per sé bilità del pagamento ottenuto dal creditore nel
non indicativi di approfittamento della minorata caso in cui quest’ultimo abbia dovuto accettarlo
forza contrattuale del debitore, che sono revoca- pena la perdita dell’azione cambiaria di regresso
bili solo se compiuti nella consapevolezza (da di- (art. 80 legge cambiaria). In tale caso la revocato-
mostrarsi da parte del curatore) dello stato di in- ria per la somma riscossa può essere indirizzata
solvenza in cui si trovava il debitore: i pagamenti verso l’ultimo obbligato in via di regresso per il

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quale il curatore è in grado di provare la cono- Il terzo comma conferma la disciplina già intro-
scenza dello stato di insolvenza dell’obbligato dotta al fine di evitare che atti estintivi derivanti
principale quando ha tratto o girato la cambiale. da posizioni passive di conto corrente bancario o
comunque da rapporti continuativi o reiterati poi
Articolo 169 seguiti da nuovi incrementi del debito comportino
Atti compiuti tra coniugi, parti di un'u- la revoca di somme nel complesso non corrispon-
nione civile tra persone dello stesso sesso denti all’effettiva diminuzione del debito al mo-
o conviventi di fatto mento dell’apertura della procedura disponendo
che l’ammontare che il terzo deve restituire per ef-
In considerazione del particolare rapporto di fa- fetto della revoca sia pari alla differenza tra l’am-
miliarità che lega i coniugi, ovvero le parti di montare massimo del suo credito nel periodo in
un’unione civile tra persone dello stesso sesso e i cui ha avuto conoscenza dello stato di insolvenza
conviventi di fatto, e quindi della presumibile ap- e l’ammontare residuo dello stesso all’epoca di
profondita conoscenza che gli stessi hanno degli apertura del concorso.
affari del debitore, la consapevolezza dello stato di Gli effetti sono prodotti nei confronti del destina-
insolvenza viene presunta, salvo la prova contra- tario della prestazione.
ria, per tutti gli atti previsti dall’art. 166, compiuti Colui il quale restituisce quanto ricevuto è am-
nel tempo il cui il debitore esercitava un’impresa e messo al passivo della liquidazione.
per quelli a titolo gratuito compiuti anche oltre
due anni prima della data di deposito della do-
manda cui è seguita la liquidazione ma nel tempo SEZIONE V - Effetti della liquidazione giu-
di esercizio dell’impresa. diziale sui rapporti giuridici pendenti

Articolo 170 Articolo 172


Limiti temporali delle azioni revocatorie Rapporti pendenti
e d’inefficacia
La disposizione si pone in una linea di continuità
Al fine di limitare i tempi di instabilità degli effetti con l’art. 72 del r.d. n.267 del 1942 e disciplina i
degli atti compiuti con il debitore nei cui confronti contratti che alla data di apertura della liquida-
è stata aperta una procedura di liquidazione giu- zione giudiziale risultino ancora ineseguiti o non
diziale, vengono confermati il termine di deca- compiutamente eseguiti nelle prestazioni princi-
denza di tre anni dalla data di apertura e comun- pali da entrambe le parti, prevedendo come regola
que quello di prescrizione di cinque anni dal com- generale, e quindi salvo che sia diversamente di-
pimento dell’atto per l’esercizio delle azioni revo- sposto in questa stessa sezione, che essi restino so-
catorie e di inefficacia cui è legittimato il curatore. spesi. Tale effetto permane fino a quando il cura-
tore, eventualmente messo in mora dall’altro con-
traente che può fargli assegnare dal giudice un ter-
Articolo 171 mine non superiore a sessanta giorni per decidere,
Effetti della revocazione dichiari di sciogliersi dal contratto (effetto che co-
munque si verifica se il curatore non si pronuncia
La disposizione disciplina al primo comma la le- nel termine assegnato) oppure, con l’autorizza-
gittimazione passiva all’azione revocatoria zione del comitato dei creditori, di subentrare; in
nell’ipotesi in cui il pagamento al debitore venga caso di subentro il curatore assume dalla data
effettuato tramite intermediari specializzati, pro- della dichiarazione tutti gli obblighi contrattuali;
cedure di compensazione multilaterale o società lo scioglimento non è ammesso nei contratti ad ef-
previste dall’articolo 1 della legge 23 novembre fetti reali se è già avvenuto il trasferimento del di-
1939, n. 1966 ( si tratta delle società fiduciarie e di ritto.
revisione e cioè “quelle che, comunque denomi- La prosecuzione nel contratto comporta la prede-
nate, si propongono, sotto forma di impresa, di as- ducibilità dei soli crediti maturati in corso di pro-
sumere l'amministrazione dei beni per conto di cedura, e ciò in ossequio alla prescrizione del legi-
terzi, l'organizzazione e la revisione contabile di slatore delegante di limitare le ipotesi di prededu-
aziende e la rappresentanza dei portatori di azioni zione, al fine di salvaguardare il più possibile le
e di obbligazioni”), prevedendo che questa spetti a aspettative di soddisfacimento dei creditori.
colui che è il destinatario della prestazione e che Trattandosi di esercizio da parte del curatore di
nei suoi confronti si verifichino anche gli effetti so- una facoltà riconosciuta dalla legge, se il contratto
stanziali. viene sciolto, l’altro contraente non ha alcun di-
Il secondo comma disciplina il diritto spettante a ritto al risarcimento del danno, ma può insinuarsi
chi, per effetto della revoca, ha dovuto restituire per il solo credito conseguente al mancato adem-
quanto ricevuto dal debitore prevedendo che pimento.
venga ammesso al passivo per l’eventuale credito Le clausole negoziali che fanno dipendere la riso-
originario. luzione del contratto dall’apertura della

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liquidazione giudiziale nei confronti di uno o più del codice civile, sia oggetto di scioglimento il pro-
dei contraenti sono inefficaci. missario acquirente ha diritto di far valere il pro-
Come già previsto dalle norme vigenti, se prima prio credito al passivo, escluso il risarcimento del
dell’apertura della liquidazione è già stata pro- danno, con il privilegio di cui all’art. 2775-bis del
mossa l’azione di risoluzione, e nei casi previsti è codice civile che grava sull’immobile oggetto del
stata debitamente trascritta, essa spiega i suoi ef- contratto, se gli effetti della trascrizione non siano
fetti anche nei confronti del curatore. Tuttavia se cessati prima dell’apertura della liquidazione giu-
il contraente intende ottenere non solo la pronun- diziale per omesso verificarsi, nei termini previsti,
cia di risoluzione per inadempimento ma anche la di uno degli eventi di cui al citato art. 2645-bis.
restituzione di una somma o di un bene ovvero il Al fine di tutelare il contraente che persegue il sod-
risarcimento del danno la domanda deve essere disfacimento del primario bisogno abitativo o
proposta secondo le disposizioni sull’accerta- l’esercizio di attività produttiva, ritenuta di preva-
mento del passivo. Poiché il giudice delegato, nel lente interesse, è previsto che non possa essere
corso dell’accertamento del passivo deve poter co- sciolto il contratto preliminare di vendita regolar-
noscere con pienezza dei suoi poteri della do- mente trascritto se ha ad oggetto un immobile ad
manda di ammissione, verificandone la fonda- uso abitativo destinato a costituire l'abitazione
tezza sia in rapporto al petitum che alla causa pe- principale del promissario acquirente o di suoi pa-
tendi, ne consegue che la controparte in bonis avrà renti ed affini entro il terzo grado ovvero un im-
interesse a coltivare l’azione di risoluzione intro- mobile ad uso non abitativo destinato a costituire
dotta prima dell’apertura della liquidazione giudi- la sede principale dell'attività di impresa del pro-
ziale solo in presenza di un interesse giuridico, at- missario acquirente, sempre a condizione che gli
tuale e concreto, diverso da quello all’accogli- effetti della trascrizione non siano cessati prima
mento della domanda restitutoria o di ammis- dell’apertura della liquidazione giudiziale per
sione al passivo del credito. omesso verificarsi nei termini previsti di uno degli
L’ultimo comma fa salve le disposizioni speciali in eventi di cui al citato art. 2645-bis.
materia di contratti pubblici. Si tratta di precisa- Condizione ulteriore perché lo scioglimento non
zione necessaria, in presenza della speciale disci- possa verificarsi è, diversamente da quanto previ-
plina dettata dal Codice dei contratti pubblici in sto dalla l. fall., che il promissario acquirente
materia di prosecuzione dei contratti stipulati con chieda l’esecuzione del preliminare con le forme e
le pubbliche amministrazioni, a fronte di molte- nei termini previsti per l’accertamento dei diritti
plici e multiformi rapporti negoziali (non sussu- dei terzi sui beni compresi nella procedura.
mibili unicamente nel modello dell’appalto, disci- Al fine di non gravare la massa di oneri derivanti
plinato dall’art. 186) che possono vedere l’aggiu- dalla non coincidenza dello stato dell’immobile ri-
dicatario privato sottoposto ad una procedura spetto a quanto contrattualmente previsto il bene
concorsuale. è trasferito nello stato in cui si trova.
La norma, inoltre, in attuazione della delega (art.
Articolo 173 7, comma 2, lettera d), allo scopo di tutelare l’inte-
Contratti preliminari resse del promissario acquirente ad acquistare un
bene libero da iscrizioni e trascrizioni pregiudizie-
Il curatore può sciogliersi dal contratto prelimi- voli e di dirimere i contrasti giurisprudenziali in
nare di vendita immobiliare anche se il promissa- ordine alla natura –coattiva o meno- della vendita
rio acquirente abbia proposto prima dell’apertura effettuata dal curatore in adempimento del con-
della liquidazione giudiziale domanda di esecu- tratto preliminare- prevede che il giudice dele-
zione in forma specifica (art. 2932 codice civile), gato, venduto l’immobile e riscosso interamente il
ma se la domanda è stata trascritta e viene succes- prezzo, ordini con decreto la cancellazione delle
sivamente accolta lo scioglimento, per effetto della iscrizioni relative ai diritti di prelazione, nonché
retrodatazione degli effetti della sentenza alla data delle trascrizioni dei pignoramenti e dei sequestri
di proposizione della domanda, non è opponibile conservativi e di ogni altro vincolo. Tuttavia, allo
al promissario acquirente. La disposizione inter- scopo di bilanciare l’esigenza di tutela del promis-
viene così a portare chiarezza su una questione sario acquirente con la salvaguardia dell’interesse
largamente dibattuta in giurisprudenza, anche dei creditori che, secondo l’orientamento da ul-
successivamente alla pronuncia dalle Sezioni timo espresso dalla giurisprudenza di legittimità
Unite della Corte di cassazione n.18131/2015. La (cfr. Cass. n. 3310/2017), potrebbero perdere le
soluzione adottata coniuga il rispetto dei principi garanzie del credito, senza ottenere l’adempi-
in materia di trascrizione delle domande giudiziali mento (così nel caso, non infrequente, in cui il
e del relativo effetto prenotativo, con la salvaguar- promissario acquirente abbia pagato la maggior
dia delle ragioni della massa, nel caso in cui la do- parte del prezzo prima dell’apertura della proce-
manda di esecuzione in forma specifica del con- dura e ciò malgrado il curatore non abbia rinve-
tratto preliminare non sia accolta. nuto, nel patrimonio del debitore, risorse suffi-
Nel caso in cui il contratto preliminare di vendita cienti al pagamento del creditore ipotecario), è
immobiliare, trascritto ai sensi dell’art. 2645-bis previsto che gli acconti che il promissario

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acquirente dimostri di aver pagato prima Se l’impedimento non sussiste il curatore, sentito
dell’apertura della liquidazione giudiziale siano il comitato dei creditori, può decidere di suben-
opponibili alla massa in misura pari alla metà trare alla società assumendo gli obblighi relativi.
dell’importo, sì da garantire comunque, ai credi- In caso di mancato subentro, la norma tutela le
tori, l’acquisizione alla massa di almeno la residua aspettative del finanziatore, il quale può chiedere
metà del prezzo. al giudice delegato di essere autorizzato, sentito il
comitato dei creditori (che esprime ancora un pa-
rere obbligatorio ma non vincolante), a realizzare
Articolo 174 o continuare l’operazione in proprio o con affida-
Contratti relativi a immobili da costruire mento a terzi, con facoltà di trattenere i proventi
dell’affare in pagamento del proprio credito, an-
La norma corrisponde all’attuale art. 72-bis LF e che nel caso, quindi, che non ne fosse ab origine
disciplina i contratti aventi ad oggetto il trasferi- prevista contrattualmente tale destinazione, e di
mento non immediato della proprietà o di altro di- insinuarsi al passivo in via chirografaria per
ritto reale di godimento di immobili di cui all’art. l’eventuale credito residuo.
5 del d.lgs. n. 122/2005, per il caso in cui l’acqui- Nelle ipotesi previste nel secondo e terzo comma,
rente abbia escusso la fideiussione al cui rilascio è e cioè quando il curatore subentra nel contratto di
obbligato il costruttore a garanzia dell’eventuale finanziamento o quando il finanziatore ottiene di
obbligo di restituzione di importi corrisposti dal realizzare o continuare l’operazione, resta ferma la
medesimo, prevedendo che detti contratti si sciol- disciplina prevista dall'articolo 2447-decies, terzo,
gono se, prima che il curatore comunichi la scelta quarto e quinto comma, del codice civile e quindi
tra esecuzione o scioglimento, l'acquirente abbia il principio della separatezza dei proventi dell’af-
escusso la fideiussione, dandone comunicazione fare e della loro destinazione al pagamento del fi-
al curatore, e che in ogni caso la fideiussione non nanziatore con esclusione dell’ammissibilità di
può essere escussa dopo che il curatore ha comu- azioni da parte dei creditori sociali.
nicato di voler dare esecuzione al contratto. Se non si verifica alcuna delle ipotesi sopra de-
scritte cessano le limitazioni alle azioni esecutive
Articolo 175 sui beni strumentali alla realizzazione dell’affare.
Contratti di carattere personale
Articolo 177
Per i contratti di carattere personale, e quindi Locazione finanziaria
quelli nei quali la considerazione della qualità sog-
gettiva della parte nei cui confronti è aperta la li- La norma disciplina le conseguenze dello sciogli-
quidazione giudiziale è stata un motivo determi- mento del contratto di locazione finanziaria, con-
nante, è logico ritenere che non possano sic et sim- fermando il diritto del concedente di ottenere la
pliciter proseguire se alla persona sottoposta alla restituzione del bene con obbligo di versamento
liquidazione si sostituisce il curatore: si prevede alla curatela della differenza tra la somma ricavata
dunque lo scioglimento automatico per effetto dalla vendita o altra allocazione del bene a valori
della apertura della liquidazione giudiziale a di mercato (se maggiore) e il credito residuo cal-
meno che il curatore, con l’autorizzazione del co- colando, in quest’ultimo, la sola parte afferente al
mitato dei creditori e il consenso dell’altro con- capitale, con le modalità indicate per il concordato
traente, manifesti la volontà di subentrarvi in preventivo, per evidenti ragioni di uniformità
luogo del debitore, assumendo, a decorrere dalla della disciplina; le somme già riscosse prima
data del subentro, tutti i relativi obblighi. dell’apertura della liquidazione sono revocabili se
non sussiste la causa di esenzione prevista per i
pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio
Articolo 176 dell'attività d'impresa nei termini d'uso.
Effetti sui finanziamenti destinati Il concedente ha diritto di insinuarsi al passivo se
ad uno specifico affare il credito (comprensivo di interessi) vantato alla
data di apertura della procedura è maggiore di
La norma corrisponde all’art. 76 ter l. fall. e disci- quanto ricavabile dalla nuova allocazione, se-
plina gli effetti dell’apertura della liquidazione condo la stima che verrà disposta dal giudice dele-
giudiziale della società che ha istituito il patrimo- gato in vista dell’accertamento del passivo, con un
nio destinato ad uno specifico affare sul contratto effetto di semplificazione del meccanismo di ac-
di finanziamento stipulato per la realizzazione certamento del passivo per i crediti del concedente
delle finalità dell’affare stesso (art. 2447 bis co. 1 nel caso non vi sia subentro nel contratto, come
c.c.), prevedendo che detta apertura di per sé non prospettato in una delle osservazioni della Com-
costituisce causa di scioglimento del contratto ma missione Giustizia della Camera.
solo se lo stato di liquidazione giudiziale in cui si Al fine di non pregiudicare l’attività dell’utilizza-
trova la società è ostativo alla continuazione o rea- tore, se soggetta alla liquidazione giudiziale è la
lizzazione dell’operazione. società autorizzata alla concessione di

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finanziamenti in forma di locazione finanziaria, il passivo il credito per il prezzo, così come è facoltà
contratto prosegue e l’utilizzatore conserva diritti del curatore pretendere la consegna della cosa pa-
e obblighi contrattuali. gandone integralmente il prezzo.

Articolo 181
Articolo 178 Contratto di borsa a termine
Vendita con riserva di proprietà
La norma corrisponde all’art. 181 l. fall., preve-
La disciplina della vendita con riserva di proprietà dendo che il contratto di borsa a termine si scioglie
ricalca quella attuale e prevede che, se il prezzo dalla data dell’apertura della procedura di liquida-
deve essere pagato a termine o a rate, il curatore zione giudiziale se scade dopo l’apertura di questa,
della liquidazione giudiziale del compratore, può e regolando le conseguenze dello scioglimento.
subentrare nel contratto, con l’autorizzazione del
comitato dei creditori; a tutela del venditore, in Articolo 182
caso di sua istanza il curatore deve prestare cau- Associazione in partecipazione
zione ma può pagare anche immediatamente il
prezzo con lo sconto dell’interesse legale. La norma corrisponde all’art. 182 della l. fall. e
Se il curatore si scioglie dal contratto, il venditore prevede che il contratto di associazione in parteci-
deve restituire le rate di prezzo già riscosse, salvo pazione si scioglie ex lege per effetto dell’apertura
il diritto ad un equo compenso per l'uso della cosa, della liquidazione giudiziale nei confronti dell’as-
che può essere compensato con il credito di resti- sociante; l’associato può far valere nel passivo il
tuzione delle rate pagate. credito per la restituzione del valore di quella
Nessuna influenza sul contratto ha invece l’aper- parte dei conferimenti che non è assorbita dalla
tura della liquidazione giudiziale nei confronti del perdite a suo carico, mentre è tenuto a versare la
venditore. differenza tra il valore delle perdite e quello dei
conferimenti al curatore che può anche chiedere al
Articolo 179 giudice l’emissione del decreto come previsto per
Contratti ad esecuzione continuata i versamenti ancora dovuti dei soci a responsabi-
o periodica lità limitata.

La disciplina relativa al subentro da parte del cu- Articolo 183


ratore in un contratto ad esecuzione continuata o Conto corrente, mandato, commissione
periodica, è innovativa poiché prevede, al fine di
limitare le ipotesi di prededuzione, che se il cura- Conforme all’attuale disciplina è quella prevista
tore subentra in un contratto ad esecuzione conti- per contratti di conto corrente, anche bancario, e
nuata o periodica deve pagare integralmente solo di commissione che si sciolgono di diritto per ef-
le consegne avvenute e i servizi erogati dopo fetto dell’apertura della liquidazione giudiziale nei
l’apertura della liquidazione giudiziale, mentre confronti di una delle parti, nonché del contratto
per le consegne avvenute e i servizi erogati in pre- di mandato che si scioglie per effetto dell’apertura
cedenza, l’altra parte può chiedere di essere am- della liquidazione giudiziale nei confronti del
messa al passivo della procedura in base alla disci- mandatario.
plina dei crediti concorsuali. Conforme è anche l’attribuzione della prededu-
zione al credito del mandatario per l’attività svolta
Articolo 180 dopo l’apertura della liquidazione giudiziale nei
Restituzione di cose non pagate confronti del mandante se il curatore subentra nel
contratto.
La norma disciplina in modo conforme a quanto
previsto dall’art. 75 della l. fall. l’ipotesi in cui la Articolo 184
cosa mobile non ancora pagata dalla parte nei cui Contratto di affitto di azienda
confronti è stata aperta la procedura di liquida-
zione giudiziale sia stata alla stessa già spedita La nuova disciplina del contratto di affitto di
prima dell’apertura ma non sia ancora giunta al azienda in caso di apertura della liquidazione giu-
luogo di destinazione né altri abbia acquistato diziale è parzialmente diversa da quella vigente, in
sulla stessa diritti, prevedendo che il venditore quanto diversifica le conseguenze a seconda che
possa riprenderne il possesso assumendosi le alla procedura sia sottoposto il locatore o il con-
spese e restituendo gli acconti ricevuti al fine di duttore concedente o l’affittuario.
evitare che la fase esecutiva del contratto si perfe- Nel primo caso è previsto che il rapporto prose-
zioni in corso di procedura ma il venditore riceva gua, ma il curatore, con l’autorizzazione del comi-
il pagamento solo in moneta concorsuale; è tutta- tato dei creditori, può recedere entro sessanta
via facoltà del venditore optare per dar corso giorni corrispondendo alla controparte un equo
ugualmente al contratto facendo valere nel indennizzo che, nel dissenso delle parti, è

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determinato dal giudice delegato e può essere in- all’esecuzione dell’opera o del servizio oppure al
sinuato al passivo come credito concorsuale e pagamento del corrispettivo, che grava sulla parte
quindi non in prededuzione. in bonis.
Anche nel secondo caso il rapporto prosegue, ma E’ tuttavia possibile che il curatore, con l’autoriz-
il curatore può recedere, con l’autorizzazione del zazione del comitato dei creditori, dichiari di voler
comitato dei creditori, senza limiti di tempo, cor- subentrare nel rapporto dandone comunicazione
rispondendo al concedente un equo indennizzo, all'altra parte nel termine di sessanta giorni
da liquidarsi dal giudice delegato in caso di man- dall’apertura della procedura ed offrendo idonee
cato accordo, e da insinuarsi al passivo come cre- garanzie
dito concorsuale. Tuttavia, se la liquidazione giudiziale viene aperta
In caso di recesso del curatore e comunque alla nei confronti dell’appaltatore e la qualità sogget-
scadenza del contratto, si applica la disciplina pre- tiva del medesimo è stata un motivo determinante
vista in relazione alla cessazione dell’esercizio del contratto il curatore può subentrare nel con-
provvisorio, che prevede che la retrocessione alla tratto solo se l’altra parte lo consente.
liquidazione giudiziale di aziende, o rami di
aziende, non comporta la responsabilità della pro- Articolo 187
cedura per i debiti maturati sino alla retroces- Contratto di assicurazione
sione, in deroga a quanto previsto dagli articoli
2112 e 2560 del codice civile e che ai rapporti pen- La norma conferma l’applicabilità al contratto di
denti al momento della retrocessione si applicano assicurazione della disciplina generale sui rap-
le disposizioni di questa sezione. porti giuridici pendenti, ma fa salvo il diritto di re-
cesso dell’assicuratore nel caso in cui la prosecu-
Articolo 185 zione del contratto comporti un aggravamento del
Contratto di locazione di immobili rischio (art. 1898 codice civile).
In ossequio al principio di limitazione delle ipotesi
Anche per il contratto di locazione di immobili, di prededuzione, solo i crediti per premi maturati
come però già prevedeva l’art. 80 della l. fall., la dopo l’apertura della liquidazione giudiziale go-
disciplina è diversificata al fine di tutelare l’inte- dono di tale qualifica.
resse del conduttore all’utilizzo del bene, che può
essere destinato ad abitazione ma anche all’eserci- Articolo 188
zio dell’impresa. Contratto di edizione
Nell’ipotesi di liquidazione aperta nei confronti
del locatore, il contratto non si scioglie e il cura- La norma corrisponde all’art. 83 della vigente l.
tore subentra nel medesimo. Tuttavia, al fine di fall., escludendo dal regime ordinario sui rapporti
non impedire una proficua liquidazione, se la du- giuridici pendenti dei contratti di edizione,
rata residua del contratto è superiore a quattro nell’ipotesi in cui alla liquidazione giudiziale sia
anni il curatore, entro un anno dall’apertura della assoggettato l’editore, rinviando alla legislazione
procedura può, con l’autorizzazione del comitato speciale.
dei creditori, recedere dal contratto con effetto
una volta decorsi quattro anni dall’apertura della Articolo 189
liquidazione giudiziale; compete all’altro con- Rapporti di lavoro subordinato
traente un indennizzo che, in caso di mancato ac-
cordo, è liquidato dal giudice delegato e insinuato La disposizione attua l’articolo 7, comma 7, della
al passivo quale credito concorsuale e quindi, an- legge delega ed è volta ad assicurare l’applica-
che in questo caso, con esclusione della prededu- zione, in occasione delle decisioni del curatore al
zione. momento dell’apertura della liquidazione giudi-
Se invece la liquidazione giudiziale è aperta nei ziale, dei principi di fondo dell’ordinamento lavo-
confronti del conduttore, il curatore può in qua- ristico. La legge delega richiede infatti che la nor-
lunque tempo, previa l’autorizzazione del comi- mativa, in ambito di liquidazione giudiziale, sia
tato dei creditori, recedere dal contratto; il diritto “coordinata con la legislazione vigente in materia
all’indennizzo e il suo regime concorsuale è disci- di diritto del lavoro, per quanto concerne il licen-
plinato come sopra. ziamento” (art. 7, comma 7).
I principi indicati sono anche espressi dall’art. 24
Articolo 186 della Carta Sociale Europea (richiamato anche
Contratto di appalto dall’art. 2, lett. p, della legge delega) oltre che
dall’art. 30 della c.d. Carta di Nizza.
La disposizione corrisponde all’art. 81 LF, preve- Muovendo dall’ormai condiviso principio secondo
dendo, come conseguenza automatica dell’aper- cui la liquidazione giudiziale, nei casi diversi
tura della liquidazione giudiziale a carico di un dall’esercizio dell’impresa da parte del curatore,
contraente, lo scioglimento del contratto, stante il comporta la sospensione dei rapporti di lavoro in
rischio concreto di inadempimento, in relazione attesa delle decisioni del curatore, le regole

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generali di recesso sono state mantenute con una Naturalmente, durante l’esercizio dell’impresa del
semplificazione per la procedura di licenziamento debitore in liquidazione giudiziale da parte del cu-
collettivo, tenuto conto che in molti casi la neces- ratore i rapporti di lavoro subordinato in essere
sità di dismettere il personale dovrebbe essere proseguono, salvo che il curatore non intenda so-
pressoché scontata per il venire meno spenderli o esercitare la facoltà di recesso ai sensi
dell’azienda. della disciplina lavoristica vigente.
Al recesso da parte del curatore, che deve essere
comunicato per iscritto, consegue, come negli altri Articolo 190
casi di scioglimento del rapporto, il diritto all’in- Trattamento NASpI
dennità sostitutiva del preavviso, ammessa al pas-
sivo come credito anteriore all’apertura della li- La disposizione chiarisce che la cessazione del
quidazione. rapporto di lavoro ai sensi dell’articolo 189 costi-
La disciplina si applica anche a rapporti diversi da tuisce perdita involontaria dell’occupazione ai fini
quello a tempo indeterminato. di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 4 marzo
Per rendere la procedura celere e a definizione 2015, n. 22 e al lavoratore è riconosciuto il tratta-
certa si è anche previsto che, se entro quattro mesi mento NASpI a condizione che ricorrano tutti i re-
il curatore non abbia comunicato il subentro nei quisiti ai quali il decreto legislativo n. 22 del 2015
rapporti di lavoro, essi si intendono risolti alla subordina detto trattamento. Si è inteso, in questo
data di apertura della liquidazione giudiziale. modo, tener conto del suggerimento dell’11^ Com-
Al tempo stesso, per incentivare la salvaguardia missione permanente (Lavoro pubblico e privato,
dei livelli occupazionali, è previsto che, nei casi in previdenza sociale) del Senato, di confermare che
cui sia ipotizzabile la ripresa dell’attività o il tra- il d. lgs. n.22/2015 si applica nella sua interezza,
sferimento a terzi dell’azienda, il giudice delegato, anche per ciò che concerne i requisiti generali per
anche su istanza di singoli lavoratori, può accor- l’accesso alle prestazioni.
dare una proroga del medesimo termine. Se
l’istanza proviene dai singoli lavoratori la proroga Articolo 191
ha effetto solo nei confronti dei lavoratori istanti. Effetti del trasferimento di azienda sui
Qualora nel termine così prorogato il curatore non rapporti di lavoro
proceda al subentro o al recesso, i rapporti di la-
voro subordinato che non siano già cessati, si in- Al trasferimento di azienda nell’ambito delle pro-
tendono risolti di diritto. In tale ipotesi, a favore cedure di liquidazione giudiziale, concordato pre-
di ciascun lavoratore nei cui confronti è stata di- ventivo e al trasferimento d’azienda in esecuzione
sposta la proroga e che, per tutto il periodo, è ri- di accordi di ristrutturazione si applicano l’arti-
masto a disposizione del curatore (nella prospet- colo 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, l’ar-
tiva di una possibile ripresa dell’attività), è ricono- ticolo 11 del decreto legge 23 dicembre 2013, n.
sciuta un’indennità che è ammessa al passivo 145, convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 9 e
come credito prededucibile. le altre disposizioni vigenti in materia. Con
Nulla si è precisato rispetto ai recessi successivi al l’espresso rinvio alla disciplina lavoristica si è in-
subentro del curatore nei contratti di lavoro, es- teso dare attuazione al principio enunciato dalla
sendo evidente in tal caso la necessità di applicare legge delega, che impone di “armonizzare le pro-
il regime ordinario dei licenziamenti. Analoga- cedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del
mente non si sono regolate le conseguenze di tali datore di lavoro con le forme di tutela dell’occupa-
recessi che risultassero illegittimi, rimesse alla di- zione e del reddito dei lavoratori che trovano fon-
sciplina ordinaria. damento ...... nella direttiva 2001/23/CE del Con-
Il comma 5 disciplina le eventuali dimissioni del siglio, del 12 marzo 2001, come interpretata dalla
lavoratore trascorsi quattro mesi dall’apertura Corte di giustizia dell’Unione europea”.
della liquidazione giudiziale, al recesso per giusta
causa ex art. 2119 c.c. Articolo 192
Il comma 6 richiama le prescrizioni dell’art. 4, Clausola arbitrale
comma 1, e 24, comma 1, della legge 23 luglio 1991
n. 223, indicando talune deroghe all’art. 4 commi E’ riprodotta senza variazioni la disposizione con-
da 2 a 8, di natura non sostanziale, rese necessarie tenuta nell’art. 83-bis della vigente l. fall..
per adeguare le disposizioni alla peculiare fatti-
specie di licenziamento conseguente ad una liqui-
dazione giudiziale dell’impresa.
Ulteriori disposizioni disciplinano l’indennità so-
stitutiva del preavviso, il trattamento di fine rap-
porto e il c.d. contributo Naspi, che, ai fini dell’am-
missione al passivo, sono considerati come crediti
anteriori all’apertura della liquidazione giudiziale.

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Articolo 196
CAPO II - CUSTODIA E AMMINISTRA- Inventario di altri beni
ZIONE DEI BENI COMPRESI NELLA LI-
QUIDAZIONE GIUDIZIALE L’articolo in esame, al primo comma, riproduce il
testo del previgente art. 87-bis l. fall., sostituito al
Articolo 193 consenso del curatore e del comitato dei creditori
Sigilli il parere espresso da tali organi, in quanto il giu-
dice delegato, nel disporre la restituzione dei beni
L’articolo in esame disciplina l’apposizione dei si- mobili sui quali terzi vantano diritti reali o perso-
gilli prevedendo che, dichiarata aperta la liquida- nali chiaramente e immediatamente riconoscibili,
zione giudiziale, il curatore procede alla ricogni- esercita – come nel richiamato art. 210 di cui si
zione sommaria dei beni, nonché all'apposizione esplicita la deroga – un potere giurisdizionale che
dei sigilli sui beni che si trovano nella sede princi- non può essere subordinato all’approvazione da
pale dell'impresa e sugli altri beni del debitore, se- parte di altri organi.
condo le norme stabilite dal codice di procedura E’ stato invece eliminato l’originario secondo
civile. La disposizione precisa che a tale incom- comma perché superfluo (i beni restituiti non
bente il curatore procede solo “se necessario” ed in vanno inventariati e di essi resta traccia nel prov-
quanto non sia possibile procedere direttamente vedimento del giudice delegato).
alla redazione dell’inventario. Infine, la disposizione ribadisce che sono inventa-
Nel resto, la disposizione ricalca il testo introdotto riati anche i beni di proprietà del debitore dei
con la riforma del 2006, salva la precisazione che quali il terzo detentore ha diritto di godimento in
se i beni o le cose si trovano in più luoghi e non è virtù di un titolo opponibile al curatore; è stata eli-
agevole l'immediato completamento delle opera- minata la previsione che tali beni non sono presi
zioni, il giudice delegato può autorizzare il cura- in consegna dal curatore e che, invece, è stata ri-
tore ad avvalersi di uno o più coadiutori. prodotta nell’articolo 200.
Si è dunque sostituito il potere di autorizzazione
del giudice delegato all’originario potere di desi- Articolo 197
gnazione dei delegati o coadiutori. Presa in consegna dei beni del debitore da
parte del curatore

Articolo 194 L’articolo in esame disciplina la presa in consegna


Consegna del denaro, titoli, scritture con- dei beni del debitore da parte del curatore in modo
tabili e di altra documentazione sostanzialmente analogo all’articolo 88 l. fall. vi-
gente.
La disposizione in esame disciplina la consegna
del denaro, titoli, scritture contabili e di altra do- Articolo 198
cumentazione, la loro conservazione e la facoltà Elenchi dei creditori e dei titolari di diritti
per ogni interessato, se autorizzato dal curatore e immobiliari o mobiliari e bilancio
a sue spese, di esaminare le scritture contabili e gli
altri documenti acquisiti dallo stesso curatore, an- L’articolo in esame disciplina la formazione degli
che se custoditi nella cancelleria del tribunale o al- elenchi dei creditori e dei titolari di diritti immo-
trove, ed estrarne copia. biliari o mobiliari e la redazione del bilancio
dell’ultimo esercizio senza sostanziali modifiche
rispetto all’art. 89 l.f..
Articolo 195
Inventario
Articolo 199
L’articolo in esame corrisponde all’art. 87 della l. Fascicolo della procedura
fall. e disciplina la redazione dell’inventario, la no-
mina dello stimatore e le dichiarazioni che il debi- L’articolo disciplina la formazione del fascicolo
tore o i rappresentanti della società debitrice deb- della procedura, prevedendo che con la pubblica-
bono rendere in ordine alle altre attività da com- zione della sentenza di liquidazione giudiziale
prendere nell’inventario: rispetto alla disciplina viene assegnato il domicilio digitale e viene for-
previgente, è stata eliminata la necessità di assi- mato il fascicolo informatico della procedura, nel
stenza del cancelliere, allo scopo di rendere le ope- quale devono essere contenuti tutti gli atti, i prov-
razioni più snelle, valorizzando la qualità di pub- vedimenti e i ricorsi attinenti al procedimento,
blico ufficiale del curatore. esclusi quelli che, per ragioni di riservatezza, deb-
bono essere custoditi nel fascicolo riservato.
Il secondo comma disciplina la facoltà per i com-
ponenti del comitato dei creditori e il debitore di
prendere visione ed estrarre copia di tutti gli atti,

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i documenti e i provvedimenti inseriti nel fasci- la liquidazione giudiziale) della presentazione


colo, fatta eccezione per quelli di cui il giudice de- della domanda di partecipazione al riparto delle
legato ha ordinato la segretazione, mentre il terzo somme ricavate dalla liquidazione dei beni com-
comma prevede che il giudice delegato, sentito il presi nella procedura e ipotecati a garanzia di de-
curatore, può autorizzare ogni altro interessato a biti altrui. E’ conseguentemente integrato il conte-
prendere visione ed estrarre copia, a sue spese, di nuto del ricorso (comma 3, lettera b) nella parte in
specifici atti o provvedimenti. cui si impone al soggetto che propone la domanda
L’ultimo comma prevede che i creditori possono di partecipazione al riparto di determinare l’am-
prendere visione ed estrarre copia, a proprie montare del credito per cui intende partecipare.
spese, degli atti, dei documenti e dei provvedi- E’ dunque stabilito, circa le modalità di presenta-
menti del procedimento di accertamento del pas- zione della domanda di ammissione, che il ricorso
sivo e dei diritti dei terzi sui beni compresi nella può essere sottoscritto anche personalmente dalla
liquidazione giudiziale. parte ed è formato ai sensi degli articoli 21, comma
2, ovvero 22, comma 3, del decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni e,
Capo III - ACCERTAMENTO DEL PASSIVO nel termine stabilito dal primo comma dell’arti-
E DEI DIRITTI DEI TERZI SUI BENI COM- colo, è trasmesso all'indirizzo di posta elettronica
PRESI NELLA LIQUIDAZIONE GIUDI- certificata del curatore indicato nell'avviso di cui
ZIALE all'articolo 205, insieme ai documenti. Si ribadi-
sce, come nell’attuale legge fallimentare, che l'ori-
Articolo 200 ginale del titolo di credito allegato al ricorso è de-
Avviso ai creditori e agli altri interessati positato presso la cancelleria del tribunale.
E’ previsto che il ricorso debba contenere, oltre
L’articolo 200 disciplina, analogamente a quanto all'indicazione della procedura cui si intende par-
attualmente previsto dall’art. 92 l.fall., il conte- tecipare e le generalità del creditore (come attual-
nuto dell’avviso ai creditori e agli altri interessati, mente previsto), anche il numero di codice fiscale
prevedendo che il curatore comunichi senza indu- e le coordinate bancarie dell’istante (ovvero, in
gio a coloro che risultano creditori o titolari di di- mancanza, la dichiarazione di voler essere pagato
ritti reali o personali su beni mobili e immobili di con modalità diversa dall’accredito in conto cor-
proprietà o in possesso del debitore compresi rente bancario stabilita dal giudice delegato ai
nella liquidazione giudiziale, per mezzo della po- sensi dell’articolo 230, comma 1), nonché (in linea
sta elettronica certificata, ovvero, in caso di im- con l’attuale legge fallimentare) la determinazione
possibilità, mediante lettera raccomandata indi- della somma che si intende insinuare al passivo,
rizzata alla sede, alla residenza o al domicilio del ovvero la descrizione del bene di cui si chiede la
destinatario. restituzione o la rivendicazione; la concisa esposi-
L’individuazione dei creditori e degli altri interes- zione dei fatti e degli elementi di diritto che costi-
sati è effettuata dal creditore sulla base della do- tuiscono la ragione della domanda; l'eventuale in-
cumentazione in suo possesso e sulla scorta delle dicazione di un titolo di prelazione, nonché la de-
informazioni da lui acquisite. scrizione del bene sul quale la prelazione si eser-
E’ riproposta la disposizione dell’art. 92, secondo cita, se questa ha carattere speciale; l'indicazione
comma, l.fall. per cui, se il creditore ha sede o ri- dell'indirizzo di posta elettronica certificata, al
siede all’estero, la comunicazione può essere effet- quale ricevere tutte le comunicazioni relative alla
tuata al suo rappresentante in Italia, se esistente. procedura, le cui variazioni è onere comunicare al
curatore.
Articolo 201 L’aggiunta, nel contenuto del ricorso, dell’indica-
Domanda di ammissione al passivo zione del codice fiscale delle coordinate bancarie
dell’istante è prevista in attuazione dei criteri di
La disposizione illustrata disciplina tempi e moda- maggiore rapidità snellezza e concentrazione
lità di presentazione della domanda di ammis- dell’accertamento del passivo espressi dall’arti-
sione al passivo riproponendo sostanzialmente il colo 7, comma 8, della legge di delegazione.
contenuto dell’articolo 93 della vigente l. fall.. E’ disciplinata, come attualmente nella legge falli-
Nella formulazione del comma 1 viene aggiunta mentare, la conseguenza dell’omissione o incer-
una previsione con la quale è data attuazione allo tezza dei requisiti del ricorso ovvero dell’indica-
specifico criterio di delega concernente il sistema zione del domicilio digitale.
dell’accertamento del passivo per cui devono es- La disposizione illustrata prevede, come già at-
sere chiarite le modalità di verifica dei diritti van- tualmente, la possibilità che, con la domanda di
tati su beni del debitore che sia costituito terzo da- restituzione o rivendica il terzo possa chiedere la
tore d’ipoteca (articolo 7, comma 8, lettera a), sospensione della liquidazione di quanto recla-
della legge di delega n. 155 del 2017). A tal fine è mato.
previsto l’obbligo (da parte del creditore di sog- In attuazione del principio generale di delega di
getto diverso da quello nei cui confronti è aperta cui all’articolo 2, comma 1, lettera m), della legge

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n. 155 del 2017 (superamento dei contrasti inter- esigenze di speditezza del procedimento. In rela-
pretativi) è stabilito che il procedimento intro- zione al numero dei creditori e alla entità del pas-
dotto con la domanda di ammissione al passivo è sivo, il giudice delegato può stabilire che l'udienza
soggetto alla sospensione feriale dei termini di cui sia svolta in via telematica con modalità idonee a
all’articolo 1 della legge n. 742 del 1969. salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva parte-
cipazione dei creditori, anche utilizzando le strut-
Articolo 202 ture informatiche messe a disposizione della pro-
Effetti della domanda cedura da soggetti terzi. Il debitore può chiedere
di essere sentito.
L’articolo illustrato disciplina gli effetti della do- E’ previsto che delle operazioni si redige processo
manda di ammissione al passivo, equiparandoli, verbale.
come nell’attuale regime, agli effetti della do-
manda giudiziale, e prevedendone la persistenza Articolo 204
fino all'esaurimento dei giudizi e delle altre opera- Formazione ed esecutività
zioni che, a norma dell'articolo 234, proseguono dello stato passivo
dopo il decreto di chiusura della liquidazione giu-
diziale. La disposizione illustrata prevede, in modo del
tutto analogo all’attuale articolo 96 l.fall., la disci-
Articolo 203 plina della formazione ed esecutività dello stato
Progetto di stato passivo e udienza passivo stabilendo che il giudice delegato, con de-
di discussione creto concisamente motivato, accoglie in tutto o in
parte ovvero respinge o dichiara inammissibile la
L’articolo 203 reca, come l’attuale articolo 95 domanda proposta.
l.fall., la disciplina riguardante il progetto di stato E’ confermata la regola per cui la dichiarazione di
passivo redatto dal curatore e l’udienza di discus- inammissibilità della domanda non ne preclude la
sione. successiva riproposizione.
Nella disposizione illustrata la disciplina dell'ac- La disposizione disciplina i casi di ammissione
certamento del passivo conserva la prima fase di con riserva limitandoli - oltre che nei casi espres-
formazione del progetto dello stato passivo diret- samente stabiliti dalla legge – alle ipotesi di crediti
tamente da parte del curatore, il quale, previo condizionati e di quelli indicati all’articolo 154,
esame delle domande di ammissione, predispone comma 3 (i crediti che non possono essere fatti va-
un completo progetto di stato passivo, con elenchi lere contro il debitore il cui patrimonio è sottopo-
separati dei creditori e dei titolari di altri diritti sto alla liquidazione giudiziale, se non previa
immobiliari e mobiliari rassegnando per ciascuna escussione di un obbligato principale); di crediti
domanda le sue motivate conclusioni. per i quali la mancata produzione del titolo di-
In tale fase, è previsto, come nell’attuale disci- pende da fatto non riferibile al creditore, salvo che
plina, che il curatore può eccepire direttamente i la produzione avvenga nel termine assegnato dal
fatti estintivi, modificativi e impeditivi del diritto giudice; di crediti accertati con sentenza del giu-
azionato, nonché l'inefficacia del titolo su cui si dice ordinario o speciale non passata in giudicato,
fondano il credito o la prelazione. pronunziata prima della dichiarazione di apertura
La norma prevede, analogamente alla disciplina della liquidazione giudiziale, con salvezza della fa-
vigente, che il progetto sia depositato in cancelle- coltà per il curatore di proporre o proseguire il
ria almeno quindici giorni prima della udienza fis- giudizio di impugnazione.
sata per l'esame dello stato passivo e comunicato Esaurite le operazioni – anche in successive
ai creditori e ai titolari di diritti sui beni del debi- udienze – e terminato l'esame di tutte le domande,
tore, i quali possono esaminare il progetto e pre- il giudice delegato forma lo stato passivo e lo rende
sentare al curatore, con le modalità indicate esecutivo con decreto depositato in cancelleria.
dall'articolo 201, comma 2, osservazioni scritte e In attuazione della delega (art. 7, comma 8, lettera
documenti integrativi fino a cinque giorni prima d), della legge n. 155 del 2017), l’ultimo comma
dell'udienza. della disposizione illustrata prevede che l’efficacia
La disposizione illustrata prosegue ricalcando le meramente endoconcorsuale del decreto che
regole attualmente in vigore con gli adattamenti rende esecutivo lo stato passivo e delle decisioni
necessitati dalle modifiche del testo. assunte dal tribunale all'esito delle impugnazioni
Quindi, all'udienza fissata per l'esame dello stato sia limitata all’accertamento dei crediti mentre
passivo, il giudice delegato, anche in assenza delle hanno efficacia di giudicato le decisioni sulle do-
parti, decide su ciascuna domanda, nei limiti delle mande di rivendica o restituzione, disciplinate più
conclusioni formulate e avuto riguardo alle ecce- avanti.
zioni del curatore, a quelle rilevabili d'ufficio ed a
quelle formulate dagli altri interessati. Il giudice
delegato può procedere ad atti di istruzione su ri-
chiesta delle parti, compatibilmente con le

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

E’ previsto che il curatore, anche quando decide di


Articolo 205 non costituirsi in giudizio, ad esempio perché la
Comunicazione dell’esito del procedi- procedura è priva di attivo e quindi è, in qualche
mento di accertamento del passivo misura, disinteressata all’esito dell’opposizione o
in quanto la controversia verte unicamente su
L’articolo in esame, con formulazione sovrapponi- questioni di diritto, sicché può essere utile non af-
bile al vigente articolo 97 l.fall., disciplina la co- frontare i costi della difesa tecnica e rimettersi alla
municazione dell'esito del procedimento di accer- decisione del tribunale, debba comunque parteci-
tamento del passivo ai ricorrenti ai fini della pro- pare personalmente all’udienza per essere interro-
posizione di eventuali impugnazioni. gato liberamente e fornire così al tribunale ed alla
controparte informazioni sullo stato e sulle pro-
Articolo 206 spettive della procedura. La disposizione risponde
Impugnazioni a finalità deflattive, giacché è possibile che il cre-
ditore opponente, informato in modo circostan-
L’articolo in esame disciplina le impugnazioni ziato e tempestivo del fatto che l’attivo della pro-
dello stato passivo distinguendo le opposizioni, le cedura non consentirà il soddisfacimento del suo
impugnazioni dei crediti ammessi e le revocazioni credito, decida di non coltivare oltre l’impugna-
alla stessa stregua dell’attuale articolo 98 l.fall.. zione o che, in ogni caso, il contatto tra le parti
In ossequio al criterio di concentrazione conte- agevoli l’individuazione del reale thema deciden-
nuto nella delega e sopra richiamato, è innovati- dum.
vamente previsto, al comma 4 della disposizione Resta, come già previsto dall’art. 99 l. fall., l’in-
illustrata, che, nei casi di opposizione allo stato compatibilità del giudice delegato alla liquida-
passivo e di impugnazione dei crediti ammessi, la zione giudiziale, il quale non può far parte del col-
parte contro cui l’impugnazione è proposta può legio.
avanzare impugnazione incidentale nei limiti delle La fase decisoria e la previsione della possibilità di
conclusioni rassegnate nel procedimento di accer- ricorrere in cassazione contro il decreto del tribu-
tamento e ciò anche se è decorso il termine fissato nale sono disciplinate come per il passato.
dall’articolo 207 per la proposizione dell’impu- Infine, è innovativamente disciplinata la corre-
gnazione in via principale. zione di errori materiali, anche senza necessità di
E’ ribadita la possibilità di procedere alla corre- instaurazione del contraddittorio se tutte le parti
zione degli errori materiali su istanza del creditore concordano nel chiedere la stessa correzione.
o del titolare di diritti sui beni o del curatore, sulla In attuazione del principio generale di delega di
quale provvede il giudice delegato sentito il cura- cui all’articolo 2, comma 1, lettera m), della legge
tore o la parte interessata. n. 155 del 2017 (superamento dei contrasti inter-
pretativi) è stabilito che i procedimenti di impu-
Articolo 207 gnazione sono soggetti alla sospensione feriale dei
Procedimento termini di cui all’articolo 1 della legge n. 742 del
1969.
L’articolo in esame disciplina il procedimento da
seguire per impugnazioni previste dall’articolo Articolo 208
precedente in modo analogo alla vigente previ- Domande tardive
sione dell’articolo 99 l.fall..
E’ dunque previsto che le impugnazioni si propon- L’articolo illustrato disciplina le domande tardive
gono con ricorso entro il termine perentorio di di ammissione al passivo di un credito, di restitu-
trenta giorni dalla comunicazione di cui all'arti- zione o rivendicazione di beni mobili e immobili
colo 205 ovvero, nel caso dell’istanza di revoca- confermando lo schema introdotto con le riforme
zione, dalla scoperta della falsità, del dolo, dell’er- alla legge fallimentare del 2006/2007 e, dunque,
rore o del documento. assimilando il procedimento a quello di accerta-
E’ disciplinato il contenuto del ricorso e quello mento tempestivo del passivo.
della memoria di costituzione del resistente. Peraltro, in applicazione del criterio di delega pre-
E’ conservata la possibilità di intervento di qua- vedente la riduzione della possibilità di insinuarsi
lunque interessato non oltre il termine stabilito tardivamente (art. 7, comma 8, lettera a), della
per la costituzione delle parti resistenti con le mo- legge n. 155 del 2017) il termine oltre il quale la
dalità per queste previste. domanda è considerata “ultra-tardiva” e la cui am-
In attuazione del criterio di delega diretto all’acce- missibilità è subordinata alla prova della non im-
lerazione del procedimento, l’articolo in esame putabilità del ritardo, è stato ridotto da dodici
prevede che, se nessuna delle parti costituite com- mesi a sei mesi. E’ conseguentemente rimodulato
pare alla prima udienza, il giudice ordina che la (da diciotto mesi a dodici mesi) il termine in caso
causa sia cancellata dal ruolo e dichiara l'estin- di particolare complessità della procedura.
zione del processo e provvede allo stesso modo an- Viene ribadita la previsione per cui il procedi-
che se non compare il solo ricorrente costituito. mento di accertamento delle domande tardive si

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svolge nelle stesse forme della formazione dello


stato passivo ed è espressamente previsto che il CAPO IV - Esercizio provvisorio e liquida-
giudice delegato fissa apposita udienza per zione dell’attivo
l’esame delle domande presentate entro i succes-
sivi quattro mesi. Per il curatore è stabilito l’ob- SEZIONE I - Disposizioni generali
bligo di comunicazione della fissazione
dell’udienza a tutti i creditori già ammessi al pas- Articolo 211
sivo. Esercizio dell’impresa del debitore
Il comma 3 della disposizione illustrata reca la di-
sciplina delle c.d. domande supertadive e in parti- Un’esigenza immanente alla maggior parte delle
colare l’ipotesi in cui la domanda risulti manife- disposizioni della legge delega, sia laddove essa
stamente inammissibile, così dirimendo una serie prevede le misure d’allerta come strumento per fa-
di dubbi interpretativi, inerenti i limiti di tempo vorire l’emersione tempestiva della crisi e per evi-
entro i quali è possibile la proposizione di do- tare che essa degeneri in insolvenza, sia laddove
mande tardive e la possibilità di dichiarare l’inam- impone di privilegiare le proposte di concordato in
missibilità manifesta della domanda senza previa continuità aziendale, sia ove richiede di armoniz-
instaurazione del contraddittorio, che hanno ori- zare le procedure di gestione della crisi e dell’in-
ginato contrasti giurisprudenziali. solvenza con la tutela dell’occupazione, ha indotto
ad apportare alcune modifiche all'istituto dell'e-
Articolo 209 sercizio provvisorio dell'impresa, allo scopo di in-
Previsione di insufficiente realizzo centivare –sempre che ciò sia possibile senza ar-
recare pregiudizio alle aspettative di soddisfaci-
Con l’articolo in esame è stata riprodotta la disci- mento dei creditori- la prosecuzione dell'attività di
plina dell’omissione dell’accertamento del passivo impresa nel corso della liquidazione giudiziale.
per la previsione di insufficiente realizzo attual- E’ stata così enunciata la regola generale secondo
mente disciplinata dall’articolo 102 l.fall.. la quale l’apertura della liquidazione giudiziale
non determina la cessazione dell’attività di im-
presa, fermo restando, al fine di tutelare i credi-
Articolo 210 tori, che la prosecuzione dell’esercizio dell’attività
Procedimenti relativi a domande imprenditoriale da parte del curatore deve essere
di rivendica e restituzione autorizzata espressamente: dal tribunale, con la
sentenza che dichiara aperta la liquidazione giudi-
L’articolo in esame disciplina in modo sostanzial- ziale, quando dall’interruzione può derivare un
mente analogo al testo previgente i procedimenti danno grave o, successivamente, dal giudice dele-
relativi a domande di rivendica e restituzione. Si gato, con il parere favorevole del comitato dei cre-
ribadisce l’applicabilità del regime probatorio pre- ditori, cui è attribuito un ruolo decisivo, essendo
visto nell'articolo 621 del codice di procedura ci- tale organo chiamato, con cadenza trimestrale, a
vile e la previsione che, se il bene non è stato ac- pronunciarsi sull’opportunità della prosecuzione.
quisito all'attivo della procedura, il titolare del di- Per il resto, la norma conferma le disposizioni
ritto, anche nel corso dell'udienza di cui all'arti- dell’art. 104 della l.fall. con riferimento alle sorti
colo 207, può modificare l'originaria domanda e dei contratti pendenti ed alla natura prededucibile
chiedere l'ammissione al passivo del controvalore dei crediti sorti nell’esercizio dell’impresa.
del bene alla data di apertura del concorso. Se il Il comma 7, tuttavia, fa salve le disposizioni con-
curatore perde il possesso della cosa dopo averla tenute nell’art. 110 del Codice dei contratti pub-
acquisita, il titolare del diritto può chiedere che il blici, che subordina la prosecuzione di tale tipolo-
controvalore del bene sia corrisposto in prededu- gia di contratti all’autorizzazione espressa del giu-
zione. Sono fatte salve le disposizioni dell'articolo dice delegato e il comma 9, aggiunto a seguito di
1706 del codice civile (sulla rivendica del man- un’osservazione della Commissione Giustizia
dante per gli acquisti fatti per suo conto dal man- della Camera e di una sollecitazione del Consiglio
datario). di Stato, preclude al curatore autorizzato all’eser-
E’ stato aggiunto, rispetto alla formulazione del vi- cizio dell’impresa la partecipazione a procedure di
gente articolo 103 l.fall., un ulteriore comma affidamento, coerentemente con le finalità liqui-
(comma 3), che stabilisce la pubblicità legale del datorie della procedura e con i vincoli cui soggiace
decreto che accoglie la domanda di rivendica nelle il curatore autorizzato a proseguire l’esercizio
stesse forme cui il trasferimento è soggetto. dell’impresa.

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alla indicazione del subentro nelle liti pendenti,


Articolo 212 con i costi per il primo grado di giudizio.
Affitto dell’azienda o di suoi rami Inoltre il programma deve indicare gli atti neces-
sari per la conservazione del valore dell'impresa,
La disposizione illustrata riproduce sostanzial- quali l’esercizio dell’impresa da parte del curatore
mente l’articolo 104-bis l.fall. dettando la disci- e l’affitto di azienda, ove in atto, ancorché relativi
plina dell’affitto di azienda e dei suoi rami che può a singoli rami dell’azienda, nonché le modalità di
essere autorizzato dal giudice delegato anche cessione unitaria dell'azienda, di singoli rami, di
prima della presentazione del programma di liqui- beni o di rapporti giuridici individuabili in blocco.
dazione su proposta del curatore e previo parare Il programma deve, altresì, indicare il termine di
favorevole del comitato dei creditori. presumibile completamento della liquidazione
dell’attivo, che non può eccedere cinque anni dal
deposito della sentenza di apertura della proce-
Articolo 213 dura, salvi casi di eccezionale complessità in cui il
Programma di liquidazione termine può essere prolungato fino a sette anni
con provvedimento del giudice delegato. Tale di-
Rispetto alla corrispondente disposizione dell’ar- sciplina semplifica e rende più realistica quella già
ticolo 104-ter l.fall., la disciplina del programma introdotta dal citato art. 6, comma 1, del decreto-
di liquidazione è stata oggetto di razionalizzazione legge n. 83 del 2015.
e di alcuni mutamenti in linea con i principi e cri- Allo scopo di accelerare lo svolgimento della pro-
teri di delega. cedura è stato tuttavia fissato un termine entro il
Sono rimasti invariati i termini per la redazione quale l’attività liquidatoria deve avere inizio.
del programma di liquidazione da parte del cura- È stata conservata la possibilità per il curatore di
tore (art. 6, comma 1, del decreto-legge 27 giugno redigere un supplemento del programma di liqui-
2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla l. dazione per sopravvenute esigenze, mentre viene
6 agosto 2015 n. 132), che non può più affidare ad eliminata la possibilità per il comitato dei creditori
altri professionisti o a società specializzate alcune di proporre al curatore modifiche al programma,
incombenze della procedura di liquidazione possibilità che complica la programmazione della
dell’attivo liquidazione, restando d’altra parte fermo il potere
Per ragioni di razionalizzazione, è stata spostata del comitato di approvare il programma stesso.
dall’ottavo comma al comma 2 la disciplina della Rimane, infine, invariata, rispetto alla disciplina
cd. derelictio dei beni di proprietà del debitore per vigente, la disposizione che prevede la possibile
i quali l’attività di liquidazione non è conveniente, revoca del curatore in caso di mancato ingiustifi-
precisandosi che, con riferimento a tali beni, i cre- cato rispetto dei termini previsti dalla disposi-
ditori possono chiedere al curatore di procedere zione.
alla liquidazione a loro spese ovvero l’assegna- Il programma di liquidazione è sempre approvato
zione. Si è previsto, in particolare, che quando vi dal comitato dei creditori che, peraltro, come
siano stati sei esperimenti di vendita infruttuosi il detto perde il potere di proporre modifiche.
curatore debba rinunciare alla liquidazione, salvo Ai fini di un maggior controllo sulla liquidazione è
che il giudice delegato, per giustificati motivi, au- poi previsto che i singoli atti debbano essere ap-
torizzi altri tentativi di vendita. E’ infatti evidente provati dal giudice delegato, previa verifica di con-
che, nella generalità dei casi, il prolungato disin- formità con il programma. Viene dunque elimi-
teresse del mercato rispetto al bene è sintomatico nata la possibilità di un’autorizzazione generaliz-
del suo scarso valore, sicché la prosecuzione zata al curatore degli atti conformi al programma
dell’attività liquidatoria aggrava inutilmente il di liquidazione.
passivo ed incide negativamente sulla durata della
procedura.
Non è indicato più un contenuto dettagliato e om- SEZIONE II - Vendita dei beni
nicomprensivo del programma di liquidazione,
come nell’articolo 104-ter l.fall.; la norma si limita Articolo 214
a precisare che il programma è diviso in sezioni Vendita dell’azienda o di suoi rami o di
avuto riguardo: beni o rapporti in blocco
ai criteri e alle modalità della liquidazione dei beni
immobili; La disposizione è sostanzialmente analoga all’art.
ai criteri e alle modalità della liquidazione degli al- 105 l.fall.. Due le novità che rispondono alle esi-
tri beni; genze di razionalizzazione imposte dalla delega.
ai criteri e alle modalità della riscossione dei cre- Viene soppresso ogni riferimento ai rapporti di la-
diti, con indicazione dei costi e dei presumibili voro nella disciplina dei trasferimenti aziendali,
tempi di realizzo; poiché la riforma introduce una specifica disposi-
alla indicazione delle azioni giudiziali di qualun- zione a riguardo.
que natura;

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Come nella disciplina della legge fallimentare è Il giudice delegato, nella prospettiva della riforma,
previsto che la liquidazione dei singoli beni venga è destinato a riacquistare, dunque, un ruolo cen-
disposta (solo) quando risulta prevedibile che la trale poiché a lui è affidata la determinazione delle
vendita dell'intero complesso aziendale, di suoi modalità di liquidazione dei beni, attualmente ri-
rami, di beni o rapporti giuridici individuabili in messa alle scelte del curatore.
blocco non consenta una maggiore soddisfazione Allo stesso è dato, altresì, il potere di ordinare la
dei creditori. liberazione dei beni immobili occupati dal debi-
Il curatore può procedere altresì alla cessione tore (salvo che si tratti della sua abitazione) o da
delle attività e delle passività dell’azienda o dei terzi in forza di titolo non opponibile alla proce-
suoi rami, nonché di beni o rapporti giuridici indi- dura. Per i beni immobili e gli altri beni iscritti nei
viduali in blocco, esclusa comunque la responsa- pubblici registri, prima del completamento delle
bilità dell’alienante prevista dall’articolo 2560 del operazioni di vendita, è data notizia mediante no-
codice civile. tificazione da parte del curatore, a ciascuno dei
La vendita è comunque effettuata con le modalità creditori ipotecari o comunque muniti di privile-
di cui all'articolo 216 (modalità della liquidazione) gio.
e in conformità a quanto disposto dall’art. 2556 Il comma 4 prevede che tutte le vendite avvengano
c.c. sulle forme del trasferimento. con modalità telematiche attraverso il portale
delle vendite pubbliche istituito presso il Mini-
stero della giustizia purché tali modalità non siano
Articolo 215 pregiudizievoli per gli interessi dei creditori o per
Cessioni di crediti, azioni revocatorie e il sollecito svolgimento della procedura. Si tratta
partecipazioni e mandato a di eccezione introdotta a seguito di un’osserva-
riscuotere crediti zione svolta dalla Commissione Giustizia della Ca-
mera (“valuti il Governo l’opportunità di preve-
La disposizione corrisponde all’art. 106 l.fall., che dere che il giudice possa non disporre la vendita
regola la cessione dei crediti, compresi quelli di telematica quando essa possa risultare pregiudi-
natura fiscale o futuri, dei diritti e delle azioni e zievole per gli interessi dei creditori ovvero per il
che consente al curatore, in alternativa alla ces- sollecito svolgimento della procedura”) e di una
sione, di stipulare contratti di mandato per la ri- sollecitazione del Consiglio di Stato, sul modello
scossione dei crediti. della disciplina dettata per l’esecuzione indivi-
duale dall’art. 569 c.p.c. (“La Commissione os-
Articolo 216 serva però che il testo proposto non contiene una
Modalità della liquidazione norma analoga a quella dell’art. 569 comma 4 del
codice di procedura civile, che consente di non di-
La disposizione, omologa all’art. l.fall., ha subito sporre la vendita con modalità telematiche nel
un radicale intervento di rimodulazione fin dalla caso in cui essa “sia pregiudizievole per gli inte-
rubrica (si parla ora di modalità di liquidazione e ressi dei creditori o per il sollecito svolgimento
non più di modalità delle vendite), anche in ra- della procedura”. Si tratta di scelta che si ritiene
gione dell’introduzione del portale dei servizi di inopportuna, sia per ragioni pratiche di duttilità
vendita telematica forniti dal Ministero della giu- della procedura, sia per ragioni di principio, già
stizia. evidenziate in dottrina. Infatti la disciplina della
Il comma 1 prevede che tutti i beni acquisiti alla vendita telematica di cui al codice di procedura ci-
procedura, fatta eccezione per quelli di modesto vile è contenuta anzitutto in una fonte subprima-
valore, vengano sottoposti a stima da esperti no- ria, il regolamento D.M. Giustizia 26 febbraio
minati dal curatore. La relazione va redatta, pena 2015 n.32, e non tiene conto delle peculiarità della
la revoca dell’incarico, secondo il modello infor- vendita fallimentare, alla quale potrebbe risultare
matico pubblicato sul portale delle vendite pubbli- in pratica non applicabile…”).
che e, quando riguarda gli immobili, deve conte- I commi 5, 6 e 7 dettano, quindi, la disciplina spe-
nere le indicazioni di cui all’art. 173-bis disp. att. cifica delle modalità di vendita che avviene con
cod. proc. civ. Detta relazione è previsto che sia l’utilizzo del portale delle vendite pubbliche sotto
depositata con modalità telematiche e i relativi il controllo del giudice delegato.
dati vengano pubblicati sul portale delle vendite. A tutte le vendite, ivi comprese quelle che avven-
Il comma 2 stabilisce, come il vecchio art. 107 gono con procedure competitive, si applicano gli
l.fall., che le vendite devono avvenire attraverso artt. 585 (Versamento del prezzo) e 590-bis (Asse-
procedure competitive, anche mediante il ricorso gnazione a favore di un terzo) cod. proc. civ., in
a soggetti specializzati. Alle vendite procede il cu- quanto compatibili (comma 10).
ratore o un soggetto da lui delegato, secondo le Il comma 8, nell’affermare che le vendite e gli atti
modalità stabilite dal giudice delegato (il quale di liquidazione possono prevedere che il versa-
può disporre anche in conformità del codice di mento del prezzo abbia luogo ratealmente e che si
procedura civile: cfr. comma 3). applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di
cui agli articoli 569, terzo comma, terzo periodo,

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574, primo comma, secondo periodo, e 587, primo


comma, secondo periodo, cod. proc. civ. ribadisce CAPO V - Ripartizione dell’attivo
quanto già previsto dall’art. 107, primo comma,
secondo periodo, l.fall. a seguito delle modifiche di Articolo 220
cui all’art. 11 del d.l. n. 83 del 2015, cit.. Procedimento di ripartizione
Il comma 9 stabilisce che entro cinque giorni dal
trasferimento di ciascun bene, il curatore ne dà Il comma 1 costituisce sostanzialmente una ri-
notizia agli organi della procedura mediante depo- scrittura dell’originario dell’art. 110, primo
sito nel fascicolo informatico, così sostituendosi in comma, l.fall. (nella versione vigente anterior-
senso evolutivo la vecchia disposizione dell’art. mente alla modifica introdotta dal d.l. 3 maggio
107, quinto comma, l.fall.. 2016, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla l.
Il comma 10 ricalca sostanzialmente l’analoga 30 giugno 2016, n. 119), con la opportuna precisa-
previsione dell’art. 107, sesto comma, l.fall. in ma- zione (derivante dalla prassi) che il riparto delle
teria di subentro del curatore nelle procedure ese- somme disponibili vi sarà unicamente allor-
cutive pendenti, con la opportuna previsione della quando l’entità del passivo accertato consenta una
salvezza degli effetti conservativi sostanziali del ripartizione in maniera apprezzabile (altrimenti il
pignoramento in favore dei creditori. rischio è che il riparto dia luogo solamente ad una
La disposizione illustrata si chiude con una norma procedura superflua, foriera di spese ed inutili in-
che prevede, a fini statistici e per una verifica di combenti). Il deposito del prospetto e del progetto
trasparenza del sistema, la classificazione ed ela- di ripartizione sono stati poi sostituiti, in conside-
borazione dei dati delle relazioni di stima a cura razione delle nuove modalità telematiche con cui
del Ministero della giustizia. si svolge la procedura fallimentare, con la trasmis-
sione degli stessi ai creditori; il che ha consentito
Articolo 217 la soppressione del secondo comma dell’art. 110
Poteri del giudice delegato l.fall.
Il comma 2 contiene, invece, l’integrazione all’ori-
La disposizione contiene una trascrizione dell’art. ginario primo comma dell’art. 110 l.fall. introdotta
108 l.fall. che è rimasta sostanzialmente inalte- dal d.l. n. 59 del 2016, cit., con l’indicazione delle
rata, salva le necessità di adattamento alla nuova modalità di ripartizione dell’attivo in caso di pen-
disciplina con la sostituzione del termine fallito denza di impugnazioni allo stato passivo.
con debitore e la correzione dei richiami norma- Il comma 3 prevede il reclamo al giudice delegato
tivi. avverso il progetto di ripartizione ed è sostanzial-
mente ripetitivo dell’art. 110, terzo comma, l.fall..
Articolo 218 I commi 4 e 5 ripropongono la disciplina dell’at-
Vendita dei diritti sulle opere dell’inge- tuale art. 110, quarto comma, l.fall. sulla dichiara-
gno, sulle invenzioni industriali zione di esecutività del progetto di ripartizione e
e sui marchi sull’accantonamento delle somme corrispondenti
ai crediti oggetto di contestazione in caso di re-
La disposizione è meramente ripetitiva dell’art. clamo contro il progetto.
108-ter l.fall. e ribadisce che la vendita dei diritti Il comma 4 prevede infatti che, decorso il termine
su beni immateriali, il trasferimento di marchi per proporre reclamo, il giudice delegato, su
e la cessione di banche-dati è effettuata a norma istanza del curatore alla quale devono essere alle-
delle disposizioni contenute nelle rispettive leggi gati il progetto di riparto e la documentazione
speciali. della sua trasmissione ai creditori, dichiara esecu-
tivo il progetto di ripartizione.
Articolo 219 In caso di reclamo (comma 5), come accennato, è
Procedimento di distribuzione della previsto che il progetto di ripartizione è dichiarato
somma ricavata ugualmente esecutivo, provvedendosi peraltro ai
necessari accantonamenti, salva la presentazione
La disposizione è meramente ripetitiva dell’art. di idonea fideiussione. Il provvedimento che de-
109 l.fall., salva la necessità di adattamenti lessi- cide il reclamo decide anche sugli accantona-
cali alla nuova disciplina. Essa contiene il ri- menti.
chiamo alle disposizioni del capo seguente che
reca la disciplina sulla ripartizione dell’attivo e
prevede la possibilità che il tribunale stabilisca, Articolo 221
con prelievo sulla somma ricavata dalla vendita, Ordine di distribuzione delle somme
l’acconto da attribuire al curatore in conto del
compenso finale. La disposizione ripropone l’attuale art. 111 l.fall.
per quanto riguarda il primo comma, laddove
viene stabilito l’ordine di erogazione delle somme
ricavate dalla liquidazione dell’attivo, con la

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previsione delle tre tipologie di crediti già conte- assistito da cause di prelazione o se il ritardo sia
nuti nella disciplina vigente (quelli prededucibili, dipeso da cause a lui non imputabili.
quelli prelatizi e quelli chirografari) e l’aggiunta Si prevede, altresì, che il titolare di diritti su beni
dei crediti postergati. mobili o immobili, se prova che il ritardo è dipeso
La disposizione dell’articolo 221 non contiene una da causa non imputabile, può chiedere che siano
qualificazione dei crediti prededucibili (come al sospese le attività di liquidazione del bene sino
secondo comma dell’art. 111, l.fall.), rimessa in via all'accertamento del diritto.
generale all’art. 6 del testo.

Articolo 227
Articolo 222 Ripartizioni parziali
Disciplina dei crediti prededucibili
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art.
immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art. 113 l.fall. sui limiti delle ripartizioni parziali (80%
111-bis l.fall., sull’accertamento dei crediti prede- delle somme da ripartire, percentuale eventual-
ducibili e sul loro concreto soddisfacimento. Rece- mente ridotta in presenza di somme ritenute ne-
pendo un’osservazione della Commissione Giusti- cessarie per spese future) e sulle categorie dei cre-
zia della Camera si è soltanto provveduto a ren- diti rispetto ai quali devono essere trattenute e de-
dere esplicito il collegamento con l’art. 223 per positate somme in caso di ripartizioni parziali.
quanto attiene all’incidenza dei debiti prededuci-
bili sulle singole masse.
Articolo 228
Articolo 223 Scioglimento delle ammissioni con riserva
Conti speciali
La disposizione è ripetitiva dell’art. 113-bis l.fall.
La disposizione è ripetitiva dell’art. 111-ter l.fall. sulle modifiche allo stato passivo conseguenti allo
sulla formazione della massa liquida immobiliare scioglimento delle ammissioni al passivo con ri-
e mobiliare e sulla formazione, da parte del cura- serva.
tore, dei relativi conti autonomi.

Articolo 224 Articolo 229


Crediti assistiti da prelazione Restituzione di somme riscosse

La disposizione è la trasposizione sostanzialmente La disposizione è ripetitiva dell’art. 114 l.fall. sulla


immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art. irripetibilità dei pagamenti effettuati in esecu-
111-quater l.fall., sull’esercizio del diritto di prela- zione dei piani di riparto e sulla restituzione di
zione per i crediti assistiti da privilegio generale somme riscosse dai creditori e non dovute.
sui mobili e per i crediti garantiti da ipoteca e pe-
gno o assistiti da privilegio speciale.
Articolo 230
Articolo 225 Pagamento ai creditori
Partecipazione dei creditori
ammessi tardivamente La disposizione è ripetitiva dell’art. 115 l.fall. sulle
modalità di pagamento delle somme assegnate ai
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente creditori da parte del curatore e sul pagamento ai
immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art. creditori cessionari dei crediti ammessi.
112 l.fall. sul concorso alle ripartizioni posteriori
alla loro ammissione dei crediti ammessi tardiva-
mente. Articolo 231
Rendiconto del curatore

Articolo 226 La disposizione ricalca la previsione vigente


Ripartizioni e diritti in favore del credi- dell’art. 116 l.fall. con due elementi di diversità.
tore con domanda tardiva Al comma 1 si prevede che il curatore debba pre-
sentare al giudice delegato l'esposizione analitica
Si prevede che il creditore tardivo ha diritto di par- delle operazioni contabili e dell’attività di gestione
tecipare al concorso con riferimento alle somme della procedura, indicando in particolare sia le
già distribuite nei limiti delle quote che sarebbero modalità con cui ha attuato il programma di liqui-
a lui spettate nelle precedenti ripartizioni se dazione, sia l’esito dell’attività di liquidazione.

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Al comma 3 si prevede che la comunicazione del


deposito e della fissazione dell’udienza fissata per Articolo 234
il rendiconto avvenga con modalità analoghe per Prosecuzione di giudizi e procedimenti
tutti i soggetti della procedura e, dunque, anche esecutivi dopo la chiusura
per il debitore, nel rispetto di quanto previsto
dall’art. 10 sulle comunicazioni telematiche. L’articolo in esame disciplina la prosecuzione di
giudizi e procedimenti esecutivi dopo la chiusura
Articolo 232 c.d. anticipata.
Ripartizione finale La disposizione contiene la gran parte delle norme
introdotte con il d.l. 27 giugno 2015, n. 83, le quali
La disposizione è la trasposizione sostanzialmente avevano implementato in modo rilevante il conte-
immutata, salvo che nei richiami testuali, dell’art. nuto dell’art. 118 l.fall., mentre ragioni di chia-
117 l.fall. sulla disciplina della ripartizione finale rezza e sistematiche hanno indotto a disciplinare
dell’attivo liquidato secondo le disposizioni prece- con autonomo articolo l’ipotesi della c.d. chiusura
denti. anticipata, la quale si ha, nel caso di chiusura della
procedura previsto dalla lettera c) del comma 1
dell’articolo 233 (ripartizione finale dell’attivo),
Capo VI - CESSAZIONE DELLA PROCE- quando pendono giudizi o procedimenti esecutivi,
DURA DI LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE rispetto ai quali il curatore ha l’esclusiva legittima-
zione processuale, anche nei successivi stati e
Articolo 233 gradi del giudizio.
Casi di chiusura In attuazione della delega (art. 7, comma 10, let-
tera b), della legge n. 155 del 2017) si è chiarito che
L’articolo in esame disciplina i casi di chiusura per tali giudizi si intendono, in particolare, quelli
della procedura, confermate nelle seguenti ipotesi aventi ad oggetto i diritti derivanti dalla liquida-
attualmente previste dall’art. 118 l.fall.: a) man- zione giudiziale e quelli, anche di natura cautelare
canza di insinuazioni al passivo; b) pagamento dei o esecutiva, finalizzati ad ottenere l'attuazione
crediti e delle spese, anche prima del riparto fi- delle decisioni favorevoli conseguite dalla liquida-
nale; c) ripartizione finale; d) accertamento della zione giudiziale.
inutilità della prosecuzione della procedura per Nell’ipotesi di chiusura “anticipata”, in deroga
insufficienza di attivo. all'articolo 132, anche le rinunzie alle liti e le tran-
E’ previsto, analogamente all’attuale disciplina, sazioni sono autorizzate dal giudice delegato. Le
che, nell’ipotesi di chiusura di cui ai numeri c) e d) somme necessarie per spese future ed eventuali
del comma 1 dell’articolo in esame, ove si tratti di oneri relativi ai giudizi pendenti, nonché le
procedura di liquidazione giudiziale di società e somme ricevute dal curatore per effetto di provve-
fatta salva l’ipotesi di chiusura di cui all’articolo dimenti provvisoriamente esecutivi e non ancora
234, il curatore ne chiede la cancellazione dal re- passati in giudicato, sono trattenute dal curatore
gistro delle imprese. secondo quanto previsto dall'articolo 232, comma
In attuazione di specifico principio di delega (art. 2.E’ stabilito che, dopo la chiusura della procedura
7, comma 10, lettera c), della legge n. 155 del ai sensi della disposizione in esame, le somme ri-
2017) si è disposto invece che, in caso di chiusura cevute dal curatore per effetto di provvedimenti
della procedura di liquidazione giudiziale di so- definitivi e gli eventuali residui degli accantona-
cietà di capitali, nei casi di cui al comma 1, lettere menti sono fatti oggetto di riparto supplementare
a) e b), il curatore convoca l’assemblea ordinaria fra i creditori secondo le modalità disposte dal tri-
dei soci per le deliberazioni necessarie ai fini della bunale con il decreto di cui all'articolo 235. In ogni
ripresa dell’attività o della sua cessazione ovvero caso, in relazione alle eventuali sopravvenienze at-
per la trattazione di argomenti sollecitati, con ri- tive derivanti dai giudizi pendenti non si fa luogo
chiesta scritta, da un numero di soci che rappre- a riapertura della procedura.
senti il venti per cento del capitale sociale. Con il decreto di chiusura, pronunciato ai sensi
Si ribadisce, poi, che la chiusura della procedura della disposizione illustrata, il tribunale imparti-
di liquidazione giudiziale della società nei casi di sce le disposizioni necessarie per il deposito del
cui alle lettere a) e b) determina anche la chiusura rapporto riepilogativo previsto dall’articolo 130,
della procedura estesa ai soci ai sensi dell'articolo comma 9, di un supplemento di rendiconto, del ri-
256, salvo che nei confronti del socio non sia stata parto supplementare e del rapporto riepilogativo
aperta una procedura di liquidazione giudiziale finale.
come imprenditore individuale. La chiusura c.d. “anticipata” della procedura non
comporta la cancellazione della società dal regi-
stro delle imprese, sino alla conclusione dei giu-
dizi in corso e alla effettuazione dei riparti supple-
mentari, anche all’esito delle ulteriori attività li-
quidatorie che si siano rese necessarie.

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La disciplina è completata dalla previsione per la


quale, eseguito l’ultimo progetto di ripartizione o Articolo 238
comunque definiti tutti i giudizi o procedimenti Concorso dei vecchi e nuovi creditori
pendenti, il curatore chiede al tribunale di archi-
viare con decreto la procedura di liquidazione giu- L’articolo in commento disciplina il concorso dei
diziale e, entro dieci giorni dal decreto di archivia- vecchi e nuovi creditori nell’ipotesi di riapertura
zione, il curatore chiede la cancellazione della so- della procedura di liquidazione, riproducendo,
cietà dal registro delle imprese. con gli opportuni adattamenti lessicali, l’art. 122 l.
fall.

Articolo 235 Articolo 239


Decreto di chiusura Effetti della riapertura sugli atti
pregiudizievoli ai creditori
L’articolo in esame disciplina le forme della chiu-
sura della procedura, la quale è disposta con de- Anche l’articolo in commento disciplina gli effetti
creto reclamabile alla Corte di appello, che decide della riapertura sugli atti pregiudizievoli ai credi-
con provvedimento ricorribile per cassazione. La tori, riproducendo, con gli opportuni adattamenti
norma riproduce il testo dell’art. 119 l. fall. con le lessicali, l’art. 123 l. fall..
dovute modifiche lessicali.

Articolo 236 CAPO VII - Concordato nella


Effetti della chiusura liquidazione giudiziale

L’articolo in esame disciplina gli effetti della chiu-


sura riproducendo – con i necessari adattamenti Articolo 240
lessicali – il contenuto dell’art. 120 l. fall., come Proposta di concordato nella
modificato dalle riforme del 2006/2007 e dall’in- liquidazione giudiziale
tervento del d.l. 27 giugno 2015, n. 83.
Sono dunque riaffermati: la cessazione degli ef- Si conferma che uno dei modi di chiusura della
fetti della procedura di liquidazione sul patrimo- procedura liquidatoria è il concordato la cui disci-
nio del debitore; la cessazione delle incapacità plina non muta rispetto a quella attuale quanto
personali dello stesso debitore; la decadenza degli alla legittimazione.
organi preposti alla procedura; l’improseguibilità Possono dunque proporre il concordato un credi-
delle azioni esperite dal curatore, salvo quanto tore o un terzo e, al fine di accelerare i tempi di
previsto dall’articolo 234; il riacquisto, da parte chiusura, la proposta può esser formulata anche
dei creditori, del libero esercizio delle azioni verso prima che lo stato passivo sia stato reso esecutivo,
il debitore, salvi gli effetti dell’esdebitazione. a condizione che sia stata tenuta dal debitore una
Infine, si ribadisce che nell’ipotesi di chiusura in contabilità che, unitamente alle informazioni che
pendenza di giudizi ai sensi dell’articolo 234, il può assumere, consenta al curatore di predisporre
giudice delegato e il curatore restano in carica ai un elenco provvisorio di creditori dotato di un
soli fini di quanto ivi previsto. In nessun caso i cre- grado di affidabilità idoneo a farlo approvare dal
ditori possono agire su quanto è oggetto dei giu- giudice delegato.
dizi medesimi. Viene ribadito, rispetto alla disciplina vigente, che
può proporre il concordato anche il debitore, o
Articolo 237 una società alla quale egli partecipi o da società
Casi di riapertura della procedura sottoposta a comune controllo, ma non prima che
di liquidazione giudiziale sia trascorso un anno dall’apertura della proce-
dura di liquidazione al fine di indurlo a ricercare,
La disposizione in commento disciplina i casi di avendone la possibilità, soluzioni concordate anti-
riapertura della procedura di liquidazione giudi- cipando quella della liquidazione giudiziale la cui
ziale e i provvedimenti pronunciati dal tribunale pendenza può indurre i creditori ad accettare pro-
con la sentenza che riapre la liquidazione, sostan- poste deteriori; la proposta del debitore non può
zialmente riproducendo l’art. 121 l. fall., salvo che neppure essere presentata una volta che siano de-
per il richiamo all’esdebitazione (che non con- corsi due anni dal decreto che rende esecutivo lo
sente la riapertura della procedura), la quale ov- stato passivo e questo al fine di non consentirgli di
viamente impedisce la riapertura della liquida- posticipare la soluzione proponendo soluzioni de-
zione. teriori approfittando dell’aspirazione dei creditori
alla sollecita chiusura della procedura.
Un elemento di novità è costituito dalla condi-
zione, imposta al solo debitore, della necessità
che, come nel concordato preventivo liquidatorio,

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vengano apportate risorse che incrementino il va- essere sottoposte ai creditori per il voto se lo
lore dell’attivo di almeno il dieci per cento. chiede il curatore e il giudice delegato le ritiene pa-
Non vi sono invece novità, rispetto al vigente art. rimenti convenienti.
124 l.fall., quanto al contenuto della proposta che Si conferma la diposizione di carattere generale
può prevedere la suddivisione dei creditori in secondo la quale, in caso di mancanza o inerzia del
classi (con obbligatorietà della formazione di una comitato, provvede il giudice delegato.
classe se vi sono portatori di obbligazioni o stru- E’ necessario anche l’esame da parte del tribunale
menti finanziari), il trattamento differenziato tra circa la correttezza dei criteri utilizzati per la loro
le classi, un contenuto libero quanto alle modalità formazione se una delle proposte prevede la pre-
satisfattive, il soddisfacimento non integrale dei senza di classi e condizioni differenziate tra le
crediti muniti di privilegio, pegno o ipoteca, pur- stesse.
ché non inferiore al valore di mercato, in caso di
liquidazione giudiziale, dei beni o diritti sui quali Articolo 242
grava la prelazione quale attestato da un profes- Concordato nel caso di
sionista indipendente iscritto all’albo dei soggetti numerosi creditori
incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di
gestione e di controllo nelle procedure regolate dal La disposizione disciplina l’ipotesi, prevista
codice dell’insolvenza e nominato dal tribunale; si dall’art. 126 l.fall, in cui vi sia un numero rilevante
conferma che il trattamento delle varie classi non di creditori da coinvolgere nella procedura di con-
può alterare l’ordine delle cause legittime di pre- cordato, indicando la possibilità che la notizia
lazione. della proposta sia data esclusivamente mediante
Si conferma, infine, la possibilità che la proposta pubblicazione del testo integrale della medesima
possa prevedere anche la cessione delle azioni di su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o lo-
pertinenza della massa purché già autorizzate dal cale.
giudice delegato e che il proponente può limitare
il suo impegno ai si soli crediti ammessi al passivo Articolo 243
anche provvisoriamente e a quelli che hanno pro- Voto nel concordato
posto opposizione al passivo o presentato do-
manda tardiva al tempo della proposta. L’articolo dispone, analogamente a quanto previ-
In presenza di tale limitazione di responsabilità, sto dall’art. 127 l.fall., sui criteri di ammissione al
verso gli altri creditori continua a rispondere il de- voto sia nel caso in cui la proposta sia stata pre-
bitore, salvi gli effetti dell’esdebitazione. sentata prima della definizione dello stato passivo,
prevedendo che in tal caso possano votare i credi-
tori inseriti nell’elenco formato dal curatore e au-
Articolo 241 torizzato dal giudice delegato, sia in quello in cui
Esame della proposta e comunicazione la proposta sia presentata dopo l’intervenuta ese-
ai creditori cutività dello stato passivo, prevedendo allora che
votino i creditori ammessi, anche se provvisoria-
La norma disciplina - analogamente al vigente art. mente o con riserva.
125 l.fall. - l’iter della proposta prevedendo che la I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca,
stessa, una volta acquisito il parere del curatore, anche se contestati, per i quali è previsto l’inte-
che deve indicare anche quale sia il presumibile grale pagamento non hanno diritto al voto a meno
esito alternativo della liquidazione e esprimere che non rinuncino in tutto o in parte (con effetto
una valutazione sulle garanzie prestate, sia sotto- solo ai fini del concordato) alla prelazione; se vi è
posta anche al parere del comitato dei creditori; rinuncia, per la parte non coperta dalla garanzia
solo se questo è favorevole la proposta prosegue il sono assimilati ai creditori chirografari.
suo iter e il giudice delegato, se la ritiene rituale, Sono considerati altresì creditori chirografari per
ne ordina la comunicazione, unitamente ai pareri la parte residua del credito anche i creditori privi-
acquisiti, ai creditori a mezzo PEC specificando legiati per i quali è previsto il soddisfacimento solo
dove possono essere reperiti i dati per la sua valu- parziale.
tazione e informandoli che la mancata risposta I commi da 5 a 7 prevedono una disciplina parti-
verrà considerata come voto favorevole. colare ai fini del voto per alcune categorie di cre-
Nel provvedimento è anche indicato il termine en- ditori: sono esclusi i creditori che hanno partico-
tro il quale debbono pervenire eventuali voti non lari rapporti di vicinanza con il debitore per rap-
favorevoli. porti familiari o di affinità oppure per rapporti so-
La norma prende in considerazione anche il caso cietari di controllo, e i cessionari o aggiudicatari
in cui siano presentate più proposte prima dell’iter dei loro crediti da meno di un anno prima della
descritto o comunque prima della comunicazione domanda di concordato; sono altresì esclusi dal
dell’unica proposta prevedendo che il comitato dei voto e dal computo delle maggioranze i creditori
creditori scelga quella da presentare per l’appro- in conflitto di interessi e cioè i portatori di un in-
vazione ma che anche altre proposte possano teresse che non sia quello derivante dalle cause

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legittime di prelazione, in conflitto con il miglior qualunque interessato, e per il deposito da parte
soddisfacimento dei creditori; può votare solo se del comitato dei creditori di una relazione moti-
inserito in una classe il creditore che propone il vata con il parere definitivo, onere che compete in-
concordato e la stessa condizione vale per le so- vece in via surrogatoria al curatore se il comitato
cietà collegate a detto creditore, in quanto dallo non provvede tempestivamente.
stesso controllate o controllanti o sottoposte a co- Se non vengono proposte opposizioni il tribunale
mune controllo. procede all’omologazione previo controllo della
Infine, per evitare manovre sulle maggioranze, è regolarità della procedura.
prevista l’esclusione dal voto dei titolari di crediti Se invece sono proposte opposizioni il tribunale
trasferiti dopo la sentenza che ha aperto la liqui- procede all’istruttoria, eventualmente delegando
dazione giudiziale, salvo che il trasferimento non un suo componente.
sia avvenuto a favore di banche o altri interme- In caso di approvazione in un concordato con
diari finanziari, non ritenendosi, in tal caso, so- classi da parte della maggioranza delle stesse, se
spetto il trasferimento. un creditore dissenziente appartenente ad una
classe dissenziente contesta la convenienza della
Articolo 244 proposta il tribunale sottopone la stessa alla prova
Approvazione del concordato nella di convenienza.
liquidazione giudiziale Sul ricorso per omologazione il tribunale provvede
con decreto motivato pubblicato a norma dell'ar-
Quanto alla maggioranza occorrente per l’appro- ticolo 45.
vazione si conferma la regola, contenuta nell’art.
128 l.fall., del necessario raggiungimento della Articolo 246
maggioranza dei crediti ammessi al voto; se sono Efficacia del decreto
previste classi per l’approvazione è necessario che
la maggioranza sia raggiunta anche nel maggior L’art. 246 prevede, con formulazione sostanzial-
numero di classi, ferma restando la regola per cui mente corrispondente a quella dell’art. 130 l.fall.,
sono ritenuti consenzienti i creditori che non quale sia il momento in cui il concordato diviene
esprimono il loro dissenso. efficace e quindi diviene obbligatorio per tutti i
Il comma 3 conferma l’irrilevanza, ai fini del cal- creditori e può essere eseguito individuandolo nel
colo delle maggioranze, della variazioni del nu- momento in cui scadono i termini per l’opposi-
mero dei creditori o dell’ammontare dei singoli zione all’omologazione o si esauriscono le impu-
crediti intervenuti per effetto di provvedimento gnazioni previste dall’articolo 206 e quindi quelle
emessi successivamente alla scadenza del termine contro il decreto di esecutività dello stato passivo.
per la votazione. Si conferma quindi l’efficacia anticipata rispetto
L’ultimo comma dell’articolo in esame ripropone alla definitività dell’omologazione in difetto di op-
la disciplina della votazione nel caso in cui siano posizioni.
più le proposte ammesse al voto, prevedendo che Una volta divenuto definitivo il decreto di omolo-
risulti approvata quella che ha raggiunto il mag- gazione, è previsto, come nella disciplina attuale,
gior numero di consensi e, in caso di parità, quella che il curatore deve presentare il conto della ge-
presentata per prima. stione e il tribunale dichiara chiusa la procedura
di liquidazione giudiziale.
Articolo 245
Giudizio di omologazione
Articolo 247
Salvo rilevare che, se la proposta non viene appro- Reclamo
vata è plausibile che il tribunale, ricevuta dal cu-
ratore, tramite il giudice delegato, la relazione L’art. 247 disciplina, con formulazione sovrappo-
sull’esito negativo comunque provveda a certifi- nibile al vigente art. 131 l.fall., l’impugnazione del
care l’improcedibilità del ricorso del proponente, decreto di omologazione affidandola al reclamo
l’articolo illustrato, in modo analogo all’art. 129 dinanzi alla corte d’appello da discutersi in ca-
l.fall, detta la disciplina per il caso in cui sia invece mera di consiglio in un’udienza da fissarsi entro
intervenuta l’approvazione della proposta di con- sessanta giorni dal deposito del ricorso.
cordato da parte dei creditori. La norma individua i termini per il reclamo e i re-
Senza innovare sull’attuale regime, si prevede che, quisiti dello stesso nonché i termini intermedi per
di seguito alla relazione del curatore sull’esito la designazione del relatore, per la notifica del de-
della votazione, il giudice delegato dispone che il creto di fissazione dell’udienza nonché quelli che
curatore ne dia notizia al proponente affinché ri- debbono intercorrere tra detta notifica e l’udienza
chieda l’omologazione e ai creditori dissenzienti. e, infine, quelli per la costituzione delle parti resi-
Quindi, con decreto da pubblicarsi a norma stenti.
dell’art. 45, detta i termini per la proposizione di All’udienza la corte assume in mezzi di prova,
eventuali opposizioni, anche da parte di eventualmente mediante delega al relatore, e

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quindi provvede sul reclamo con decreto moti- La sentenza che risolve il concordato riapre la pro-
vato, da notificarsi alle parti e pubblicarsi a norma cedura di liquidazione giudiziale, è provvisoria-
dell’articolo 45, ricorribile per cassazione entro mente esecutiva, è reclamabile ai sensi dell’arti-
trenta giorni dalla notificazione colo 51.
Gli ultimi due commi ripropongono i limiti alla
Articolo 248 proponibilità della risoluzione escludendola
Effetti del concordato nella quando gli obblighi derivanti dal concordato sono
liquidazione giudiziale stati assunti dal proponente o da uno o più credi-
tori con liberazione immediata del debitore e ne-
L’art. 248 disciplina, in conformità al vigente art. gando la legittimazione dei creditori verso cui il
135 l.fall., gli effetti del concordato prevedendone terzo.
l’obbligatorietà per tutti i creditori anteriori
all’apertura della liquidazione giudiziale, prescin- Articolo 251
dendo dall’aver presentato domanda di ammis- Annullamento del concordato nella
sione allo stato passivo; per coloro che non hanno liquidazione giudiziale
presentato la domanda, tuttavia, non si estendono
le garanzie date nel concordato da terzi. Anche per l’annullamento del concordato viene ri-
Resta fermo il principio della permanenza in fa- proposta l’attuale disciplina che lo prevede, su
vore dei creditori dell’azione per l’intero credito istanza del debitore, quando si scopre che è stato
contro i coobbligati, i fideiussori del debitore e gli dolosamente esagerato il passivo o che è stata sot-
obbligati in via di regresso. tratta o dissimulata una parte rilevante dell'attivo.
Il termine per la proposizione del ricorso per an-
nullamento è di sei mesi dalla scoperta del dolo e
Articolo 249 comunque di due anni dalla scadenza del termine
Esecuzione del concordato nella fissato per l’ultimo adempimento previsto nel con-
liquidazione giudiziale cordato. Si conferma che quella di annullamento è
l’unica azione di nullità possibile.
L’art. 249 ripropone l’attuale formulazione del Il procedimento è lo stesso di quello per la risolu-
corrispondente art. 136 l.fall. prevedendo la sorve- zione del concordato.
glianza da parte del giudice delegato, del curatore La sentenza che annulla il concordato e riapre la
e del comitato dei creditori sull’esecuzione del liquidazione giudiziale è provvisoriamente esecu-
concordato omologato secondo le modalità stabi- tiva ed è reclamabile.
lite nel decreto di omologazione, il deposito delle
somme spettanti ai creditori contestati, irreperi- Articolo 252
bili o condizionati secondo le modalità stabilite Effetti della riapertura della
dal giudice delegato, lo svincolo, ad opera del me- liquidazione giudiziale
desimo giudice, delle cauzioni e la cancellazione
delle ipoteche iscritte a garanzia nonché l’ado- L’art. 252 contiene la disciplina degli effetti della
zione di ogni misura idonea per il conseguimento riapertura della liquidazione giudiziale richia-
delle finalità del concordato da adottarsi con prov- mando quelli previsti dagli artt. 238 e 239 per
vedimento pubblicato e affisso ai sensi dell’arti- l’analoga situazione processuale che si verifica
colo 45 a spese del debitore. quando, dopo la chiusura della liquidazione, ri-
sulta che nel patrimonio del debitore esistono at-
tività in misura tale da rendere utile il provvedi-
Articolo 250 mento di riapertura della stessa.
Risoluzione del concordato nella Viene precisato che possono essere riproposte le
liquidazione giudiziale azioni revocatorie già iniziate e interrotte per ef-
fetto del concordato.
Anche la disposizione sulla risoluzione del concor- Viene infine previsto che i creditori anteriori con-
dato ricalca l’attuale disciplina (art. 137 l.fall.), servano le garanzie per le somme ancora ad essi
prevedendo che possa essere richiesta da ciascun dovute in base al concordato risolto o annullato e
creditore se le garanzie promesse non vengono co- che concorrono per l’importo del primitivo cre-
stituite o se il proponente non adempie regolar- dito, detratta la parte riscossa in parziale esecu-
mente agli obblighi derivanti dal concordato. zione del concordato che resta comunque definiti-
Il ricorso per la risoluzione deve essere proposto vamente acquisita.
entro un anno dalla scadenza del termine fissato Anche la disposizione ora illustrata ripropone so-
per l'ultimo adempimento previsto nel concordato stanzialmente l’attuale art. 140 l.fall. sugli effetti
e al procedimento, che è regolato dall’articolo 41 della riapertura del fallimento.
sull’apertura della liquidazione giudiziale, è chia-
mato a partecipare anche l'eventuale garante.

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Articolo 253 generali (art. 2396 c.c.) della società in liquida-


Nuova proposta di concordato zione giudiziale, nonché i soci della società a re-
sponsabilità limitata che abbiano intenzional-
L’ultima disposizione in tema di concordato nella mente deciso o autorizzato l’atto di mala gestio de-
liquidazione giudiziale prende in considerazione gli amministratori della società in liquidazione
l’ipotesi, contemplata dal vigente art. 141 l.fall., giudiziale (art. 2476, settimo comma, c.c.) ed i
che il proponente, dopo la riapertura della liqui- soggetti ai quali le predette norme si applicano,
dazione, depositi una nuova domanda di concor- come i componenti del consiglio di gestione o del
dato e, nel prevederne l’ammissibilità, dispone consiglio di sorveglianza nel sistema dualistico
che l’omologa del concordato sia possibile solo a (artt. 2409-decies e art. 2409-undecies c.c.) ed i
condizione che prima dell’udienza siano deposi- componenti del consiglio di amministrazione del
tate, nei modi stabiliti del giudice delegato, le sistema monistico (art. 2409-noviesdecies, primo
somme occorrenti per il suo integrale adempi- comma, c.c.).
mento o prestate garanzie equivalenti. La disposizione in esame, inoltre, attribuisce al
curatore della liquidazione giudiziale della società
soggetta ad altrui direzione e coordinamento la le-
CAPO VIII - LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE gittimazione ad esercitare l’azione attribuita ai re-
E CONCORDATO NELLA LIQUIDAZIONE lativi creditori dall’art. 2497, quarto comma, c.c..
GIUDIZIALE DELLE SOCIETÀ La disposizione, poi, con una norma di chiusura a
carattere generale, ha stabilito che il curatore è le-
gittimato ad esercitare le (sole) azioni di respon-
Articolo 254 sabilità che (nel rispetto della riserva prevista
Doveri degli amministratori dall’art. 81 c.p.c.) gli sono attribuite da singole di
e dei liquidatori disposizioni di legge, in tal modo superando l’in-
certa disposizione in vigore, che attribuisce al cu-
La norma riproduce il testo del primo comma ratore la legittimazione ad esercitare “le azioni di
dell’art. 146 l.fall. nella parte in cui sono previsti, responsabilità” senza altra precisazione.
a carico degli amministratori e dei liquidatori La norma, infine, non ha riprodotto la previsione
delle società in liquidazione giudiziale, gli obblighi per cui le azioni di responsabilità in esame devono
di fornire le informazioni o i chiarimenti necessari essere esercitate dal curatore previa autorizza-
per la gestione della procedura richiesti dal cura- zione del giudice delegato e sentito il comitato dei
tore o dal comitato dei creditori. Gli stessi soggetti creditori, in tal modo semplificandone l’esercizio,
rappresentanti dell’ente in liquidazione sono sen- che rimane, così, assoggettato alle medesime di-
titi in tutti i casi in cui la legge richiede che sia sen- sposizioni che regolano ogni altro tipo di iniziativa
tito il debitore. giudiziaria del curatore.

Articolo 255 Articolo 256


Azioni di responsabilità Società con soci a responsabilità illimitata

La disposizione prevede l’attribuzione al curatore La norma riproduce, nella sostanza, l’art. 147
della legittimazione ad esercitare o, se pendenti, a l.fall., con l’introduzione di alcune significative
proseguire - anche separatamente e, quindi, non novità.
più in forma necessariamente cumulativa, come La prima è l’espressa previsione che, se dopo
ritenuto dalla giurisprudenza prevalente con ri- l’apertura della procedura di liquidazione giudi-
guardo alla disciplina in vigore: ferma restando, ziale della società risulta l'esistenza di altri soci il-
naturalmente, l’esclusione, se si tratta del mede- limitatamente responsabili, la domanda di esten-
simo pregiudizio, di plurimi risarcimenti - le sione della procedura di liquidazione a questi ul-
azioni risarcitorie previste in favore della società timi può essere proposta, oltre che dal curatore, da
(come nei casi previsti dagli artt. 2392, 2393, un creditore della società ovvero di un socio nei
2476, 2485 e 2486 c.c.) e dei creditori sociali (a confronti del quale la procedura sia già stata
norma degli artt. 2394 e 2476, comma 5-bis, c.c. e, aperta, come finora è accaduto, anche dal pubblico
in quanto ad esse riconducibili, degli artt. 2485 e ministero, nonché dagli stessi soci nei cui con-
2486 c.c.), nei confronti dei relativi legittimati fronti la procedura dev’essere estesa nonché dai
passivi (che, a differenza della normativa ante- loro creditori personali.
riore, la norma non prevede più espressamente, La seconda trova il suo fondamento nella più re-
onde evitare questioni di una più o meno vasta cente giurisprudenza della Corte di cassazione
area di differente applicazione soggettiva), vale a (Cass. n. 1095 del 2016) e della Corte costituzio-
dire: gli amministratori (artt. 2392, 2393, 2394, nale (C. Cost. n. 255 del 2017) e consiste nella
2485, 2486 c.c.), i liquidatori (art. 2489 c.c.), i sin- espressa previsione che, in caso di apertura della
daci (artt. 2407 e 2477 c.c.), i revisori contabili procedura di liquidazione giudiziale nei confronti
(art. 15 del d.lgs. n. 39 del 2010) ed i direttori di una società, ove si accerti che l’impresa è, in

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realtà, riferibile ad una società di fatto, di cui la Articolo 259


società in liquidazione è socio illimitatamente re- Liquidazione giudiziale nei confronti di
sponsabile, il tribunale dispone l’apertura della enti ed imprenditori collettivi
procedura di liquidazione giudiziale nei confronti non societari
della società di fatto così accertata e degli altri soci
illimitatamente responsabili della stessa. La norma estende, sia pur nei limiti della possibile
La terza novità consiste nella espressa previsione compatibilità tra le discipline, le norme dettate
che al giudizio di reclamo sono parti necessarie il per la liquidazione giudiziale delle società agli enti
curatore, il creditore, il socio ovvero il pubblico collettivi non societari, sempre che, secondo le re-
ministero che hanno proposto la domanda di gole generali, abbiano i requisiti oggettivi per es-
estensione, nonché il creditore che ha proposto il sere assoggettati a siffatta procedura, ed ai relativi
ricorso per l’apertura della procedura di liquida- componenti, ove rispondano personalmente e illi-
zione giudiziale, così superando le difformi inter- mitatamente delle obbligazioni dell’ente in base
pretazioni che, al riguardo, sono state fornite dalla alle norme che li disciplinano, come, ad esempio,
giurisprudenza. nel caso di coloro che abbiano agito in nome e per
conto dell’associazione non riconosciuta a norma
Articolo 257 dell’art. 38 c.c..
Liquidazione giudiziale della Con l’introduzione della norma ora illustrata si dà
società e dei soci attuazione al principio di delega contenuto nell’ar-
ticolo 2, comma 1, lettera e), della legge n. 155 del
La disposizione di cui all’articolo illustrato ripro- 2017.
duce il testo dell’art. 148 l.fall., con tre importanti
novità.
In primo luogo, la norma dispone che il credito di- Articolo 260
chiarato dai creditori sociali nella liquidazione Versamenti dei soci a
giudiziale della società si intende ammesso (e non responsabilità limitata
più semplicemente “dichiarato”), per l’intero e con
il medesimo privilegio generale, anche nella liqui- La norma ripropone, con i necessari adattamenti
dazione giudiziale aperta o estesa nei confronti dei lessicali, l’art. 150 l.fall. per la parte in cui viene
singoli soci, e sempre che questi ultimi rispondano disciplinata la possibilità che il giudice delegato,
delle relative obbligazioni, con la conseguente ne- su proposta del curatore, possa ingiungere ai soci
cessità, in difetto (come, ad es., nel caso della li- a responsabilità limitata e ai precedenti titolari
quidazione giudiziale del socio receduto o delle quote o delle azioni di eseguire i versamenti
escluso), dell’esplicita esclusione di tale effetto ancora dovuti.
estensivo dallo stato passivo della procedura.
In secondo luogo, si prevede che, in caso di liqui-
dazione giudiziale della società e dei soci, il cura- Articolo 261
tore ha diritto ad un solo compenso. Liquidazione giudiziale di società a re-
Infine, in attuazione di uno specifico criterio diret- sponsabilità limitata: polizza assicurativa
tivo della legge delega (art. 7, comma 5, lettera c), e fideiussione bancaria
della legge n. 155 del 2017), l’ultimo comma pre-
vede che, in caso di liquidazione giudiziale della La norma riproduce, con i necessari adattamenti
società con soci illimitatamente responsabili, il lessicali, l’art. 151 l.fall. sulla escussione da parte
curatore può promuovere l’azione sociale di re- del curatore della polizza assicurativa o della fi-
sponsabilità nei confronti di quelli che hanno am- deiussione bancaria stipulata dal socio di s.r.l. in
ministrato la società ma che, per la cessazione sostituzione degli obblighi di conferimento conse-
della responsabilità illimitata da oltre un anno o guenti alla sottoscrizione dell’atto costitutivo.
per qualsiasi altro motivo, non siano stati perso-
nalmente assoggettati alla procedura di liquida- Articolo 262
zione giudiziale. Patrimoni destinati ad uno
specifico affare

Articolo 258 La norma riproduce, con i necessari adattamenti


Effetti sulla società dell’apertura della lessicali, l’art. 155 l.fall. sulla attribuzione al cura-
liquidazione giudiziale nei confronti tore dell’amministrazione del patrimonio desti-
dei soci nato previsto dall’art. 2447-bis, primo comma, let-
tera a), c.c., sulla sua cessione e sull’acquisizione
L’articolo riproduce, con i necessari adattamenti all’attivo della procedura del residuo attivo della
lessicali, l’art. 149 l.fall., per il quale il fallimento liquidazione.
di uno o più soci illimitatamente responsabile non
produce il fallimento della società.

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socio a responsabilità illimitata di proporre un


Articolo 263 concordato ai creditori sociali e particolari.
Patrimonio destinato incapiente e viola-
zione delle regole di separatezza
CAPO IX - Liquidazione controllata del so-
La norma riproduce, con i necessari adattamenti vraindebitato
lessicali, l’art. 156 l.fall. sulla liquidazione del pa-
trimonio destinato incapiente secondo le regole Articolo 268
della liquidazione della società e sull’azione di re- Liquidazione controllata
sponsabilità proposta dal curatore in caso di vio-
lazione delle regole di separatezza fra uno o più La liquidazione controllata è il procedimento,
patrimoni destinati costituiti dalla società ed il equivalente alla liquidazione giudiziale, finaliz-
patrimonio della società medesima. zato alla liquidazione del patrimonio del consu-
matore, del professionista, dell’imprenditore agri-
Articolo 264 colo, dell’imprenditore minore e di ogni altro de-
Attribuzione al curatore dei poteri bitore non assoggettabile alla liquidazione giudi-
dell’assemblea ziale, che si trovi in stato di crisi o di insolvenza.
La disciplina trova il suo antecedente in quella
La norma attribuisce al curatore il potere di com- contenuta nella sezione seconda del capo secondo
piere atti ed operazioni riguardanti l’organizza- della l. 27 gennaio 2012, n. 3 sulla liquidazione del
zione e la struttura finanziaria della società e, più patrimonio del debitore sovraindebitato.
in generale, il potere di esercitare, per determinati Considerato che la liquidazione concerne patri-
atti od operazioni, le prerogative dell’assemblea moni tendenzialmente di limitato valore e situa-
dei soci, a condizione che lo preveda il programma zioni economico finanziarie connotate da ridotta
di liquidazione. complessità, la procedura è semplificata rispetto
E’ previsto che gli atti compiuti dal curatore alla liquidazione giudiziale.
nell’esercizio di tali poteri sono impugnabili con La legittimazione a richiedere l’apertura della li-
reclamo al tribunale e trovano applicazione, nei li- quidazione controllata appartiene al debitore. La
miti della compatibilità, le norme che, in generale, legittimazione spetta inoltre ai creditori, anche se
disciplinano la validità delle delibere dell’assem- a carico del debitore pendono procedure esecutive
blea dei soci e delle decisioni dei soci, stabilite da- individuali. E’ prevista infine la legittimazione del
gli articoli da 2377 a 2378-ter e dall’art. 2479- pubblico ministero, ma l’interesse pubblico che la
ter c.c. giustifica si ritiene sussistere solo se il debitore è
un imprenditore.
L’estensione della legittimazione appena richia-
Articolo 265 mata a creditori e pubblico ministero costituisce
Proposta di concordato nella liquidazione attuazione dello specifico criterio di delega di cui
giudiziale della società all’articolo 9, comma 1, lettera h), della legge n.
155 del 2017.
La norma riproduce, con i necessari adattamenti Alcuni componenti del patrimonio sono esclusi
lessicali, l’art. 152 l.fall. sulle modalità di proposta dalla liquidazione, come già previsto dall’art. 14-
del concordato liquidatorio giudiziale nelle società ter, comma 6, della l. 27 gennaio 2012, n. 3:
di persone e nelle società per azioni. a) i crediti impignorabili ai sensi dell’articolo 545
del codice di procedura civile;
Articolo 266 b) i crediti aventi carattere alimentare e di mante-
Effetti del concordato nella liquidazione nimento, gli stipendi, le pensioni, i salari e ciò che
giudiziale della società il debitore guadagna con la sua attività, nei limiti,
indicati dal giudice, di quanto occorra al manteni-
La norma riproduce, con i necessari adattamenti mento suo e della sua famiglia;
lessicali, l’art. 153 l.fall., che stabilisce che il con- c) i frutti derivanti dall’usufrutto legale sui beni
cordato fatto da una società con soci a responsabi- dei figli, i beni costituiti in fondo patrimoniale e i
lità illimitata ha efficacia anche per i soci e fa ces- frutti di essi, salvo quanto disposto dall’articolo
sare gli effetti della procedura anche nei loro con- 170 del codice civile;
fronti. d) le cose che non possono essere pignorate per di-
sposizione di legge.
Articolo 267 Come previsto anche per la liquidazione giudi-
Concordato del socio ziale, dalla data di deposito della domanda, ai soli
fini del concorso, e fino alla chiusura della liquida-
La norma riproduce, con i necessari adattamenti zione è sospeso il corso degli interessi convenzio-
lessicali, l’art. 154 l.fall. sulla legittimazione del nali o legali, salvo che i crediti non siano garantiti
da ipoteca, pegno o privilegio e salvo quanto

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previsto dagli artt. 2749, 2788 e 2855, commi se- liquidatore anche un diverso gestore della crisi,
condo e terzo, del codice civile. scegliendolo, di regola, nell’elenco di cui al DM
Giustizia 24 settembre 2014 n. 202, tra i residenti
Articolo 269 nel circondario del tribunale competente. E’ pos-
Domanda del debitore sibile derogare a tale indicazione, ma la diversa
scelta deve essere espressamente motivata e se ne
Al fine di contenere i costi della procedura, è pre- deve dare notizia al presidente del tribunale. Se la
visto che la presentazione del ricorso contenente domanda è stata presentata da un creditore o dal
la domanda di liquidazione sia effettuata perso- pubblico ministero, la scelta del liquidatore non è
nalmente dal debitore, senza il patrocinio di un le- condizionata dalla presenza dell’OCC incaricato
gale, in quanto l’assistenza è assicurata dall’inter- dell’assistenza dal debitore, tranne il caso in cui
vento obbligatorio dell’organismo di composi- l’incarico sia stato conferito nella fase precedente
zione della crisi disciplinato dal D.M. Giustizia 24 alla decisione del tribunale e l’OCC vi abbia parte-
settembre 2014, n. 202 (OCC), che, in persona del cipato.
gestore della crisi, deve redigere una relazione, da E’ previsto che il tribunale, con la sentenza con cui
allegarsi al ricorso, in cui espone la situazione eco- dichiara l’apertura della liquidazione controllata,
nomico finanziaria del debitore (dalla quale deve adotti ulteriori provvedimenti che consistono:
risultare la sussistenza dello stato di crisi o insol- - nell’ordine al debitore, che non vi abbia provve-
venza) ed esprime una valutazione sull’attendibi- duto nella precedente fase, di depositare i bilanci
lità della documentazione fornita dal debitore. e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, non-
E’ compito esclusivo dell’OCC, entro sette (ter- ché l’elenco dei creditori;
mine così allineato a quanto previsto per il piano - nell’assegnare ai creditori un termine non supe-
di ristrutturazione dei debiti del consumatore e riore a sessanta giorni, per far pervenire al liqui-
per il concordato minore) giorni dal conferimento datore la domanda di restituzione, rivendicazione
dell’incarico da parte del debitore, finalizzato al o ammissione al passivo;
deposito del ricorso, darne notizia all’agente della - nell’ordinare la consegna o il rilascio dei beni fa-
riscossione e agli uffici fiscali, compresi quelli de- centi parte del patrimonio da liquidare, salva la
gli enti locali, competenti in base all’ultimo domi- possibilità, in presenza di gravi e specifiche ra-
cilio fiscale del debitore. La disposizione è volta a gioni (ad esempio, necessità abitative), di autoriz-
consentire agli uffici di predisporre tempestiva- zare il debitore o un terzo ad utilizzarne alcuni;
mente la documentazione necessaria per far va- l’ordine è titolo esecutivo ed è posto in esecuzione
lere eventuali crediti nella liquidazione e a far co- dal liquidatore;
noscere la situazione debitoria all’OCC, in modo - nel disporre la pubblicità della sentenza nel sito
che l’organismo ne possa tener conto nella reda- web del tribunale o altro sito analogo predisposto
zione della relazione. dal Ministero della giustizia e, se il debitore è un
imprenditore, la pubblicazione della stessa presso
Articolo 270 il registro delle imprese;
Apertura della liquidazione controllata - nell’ordine di trascrizione della sentenza, ove vi
siano beni immobili o mobili registrati.
A differenza di quanto previsto dalla vigente disci- E’ inserito il richiamo della disciplina sulla incom-
plina dettata dalla l. n. 3 del 2012, che prevede un patibilità degli amministratori giudiziari, da ap-
procedimento del tutto autonomo rispetto a plicarsi al liquidatore nominato nella procedura in
quello fallimentare, l’articolo illustrato innesta esame, come introdotta nel codice antimafia di cui
anche la liquidazione controllata del sovraindebi- al decreto legislativo n. 159 del 2011.
tato nel procedimento unitario regolato dagli art. Al comma 4 si dispone che gli adempimenti pub-
44 e seguenti, in quanto applicabili, e disciplina la blicitari vengano curati dal liquidatore e che la
procedura di liquidazione controllata sul modello sentenza debba essere notificata al debitore, ai
della liquidazione giudiziale, adattandola alle ca- creditori e ai titolari di diritti sui beni oggetto di
ratteristiche dei soggetti sovraindebitati. liquidazione mediante strumenti telematici, posto
La norma, dando per presupposto lo svolgimento che, potendo essere assoggettati alla liquidazione
della precedente fase in esito al deposito della do- debitori non imprenditori, manca uno strumento,
manda di un soggetto legittimato, prevede che il quale il registro delle imprese, idoneo a rendere
tribunale, valutata l’assenza di domande alterna- conoscibile agli interessati l’apertura della liqui-
tive di composizione concordata e la sussistenza dazione.
del presupposto della crisi o dell’insolvenza, di- Si precisa, infine, che si applicano l’articolo 143 in
chiari l’apertura della liquidazione giudiziale e quanto compatibile, con conseguente interruzione
detti i provvedimenti per l’ulteriore corso. del processo per effetto dell’apertura della liquida-
Con lo stesso provvedimento il tribunale nomina zione controllata, oltre che gli articoli 150 e 151 e,
il giudice delegato ed il liquidatore, confermando sempre nei limiti della compatibilità, le disposi-
normalmente il gestore della crisi che già assiste il zioni sul procedimento unitario.
debitore. Il tribunale può, tuttavia, nominare

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L’ultimo comma, introdotto a seguito di un’osser-


vazione svolta dalla Commissione Giustizia della Articolo 272
Camera prevede che se un contratto è ancora ine- Elenco dei creditori, inventario dei beni e
seguito o non compiutamente eseguito nelle pre- programma di liquidazione
stazioni principali da entrambe le parti al mo-
mento in cui è aperta la procedura di liquidazione La disposizione, nell’imporre al liquidatore di ag-
controllata, l'esecuzione del contratto rimanga so- giornare l’elenco dei creditori, dispone che lo
spesa fino a quando il liquidatore, sentito il debi- stesso provveda a notificare la sentenza di aper-
tore, non decida di subentrare nel contratto in tura della liquidazione ai nuovi soggetti inseriti
luogo del debitore; diversamente, il liquidatore nell’elenco, così come avvenuto in precedenza per
potrà decidere di sciogliersi dal medesimo salvo quelli già noti al momento dell’apertura della pro-
che, nei contratti ad effetti reali, sia già avvenuto cedura; la formalità deve essere adempiuta entro
il trasferimento del diritto. Il contraente, non di- trenta giorni dalla sentenza, in modo da consen-
versamente da quanto accade nella liquidazione tire la tempestiva presentazione della domanda di
giudiziale, può mettere in mora il liquidatore, fa- ammissione al passivo; in ogni caso, è previsto che
cendogli assegnare dal giudice delegato un ter- il tribunale possa prorogare di trenta giorni il ter-
mine non superiore a sessanta giorni, decorso il mine per la presentazione delle domande.
quale il contratto si intende sciolto. La norma pre- Il comma 2 della disposizione illustrata fissa i ter-
cisa inoltre che in caso di prosecuzione del con- mini (90 giorni dall’apertura della liquidazione)
tratto, sono prededucibili soltanto i crediti matu- assegnati al liquidatore per completare l’inventa-
rati nel corso della procedura e che in caso di scio- rio dei beni del debitore e per redigere un pro-
glimento del contratto, il contraente ha diritto di gramma di liquidazione, contenente l’indicazione
far valere nel passivo della liquidazione control- dei tempi (in modo da assicurare una ragionevole
lata il credito conseguente al mancato adempi- durata) e delle modalità della liquidazione. La di-
mento, senza che gli sia dovuto risarcimento del sposizione, con riferimento al contenuto del pro-
danno. Con tale previsione si è dunque inteso in- gramma di liquidazione, rinvia alla liquidazione
tegrare la disciplina della liquidazione controllata, giudiziale, nei limiti della compatibilità. Prevede
rispetto a quanto originariamente previsto dalla inoltre, come proposto dalla Commissione Giusti-
legge n.3 del 2012 con riferimento agli effetti zia della Camera, che il programma sia depositato
dell’apertura sui rapporti giuridici pendenti, repli- in cancelleria ed approvato dal giudice delegato.
cando la disposizione generale contenuta nell’art.
172, con gli opportuni aggiustamenti che tengono Articolo 273
conto dell’inesistenza del comitato dei creditori e Formazione del passivo
della maggiore semplicità del procedimento.
Anche la formazione dello stato passivo è impron-
Articolo 271 tata alla semplificazione del rito rispetto a quello
Concorso di procedure della liquidazione giudiziale e l’elemento di mag-
gior rilievo, peraltro già presente nella l. n. 3 del
L’art. 271 introduce una variante semplificatoria 2012 (art. 14-octies), è dato dalla previsione
alla disciplina del processo unitario per il caso di dell’intervento del giudice solo in caso di contesta-
concorso di procedure prevedendo che il tribu- zione non superabile nella predisposizione dello
nale, in presenza di domanda di liquidazione pro- stato passivo operata dal liquidatore.
posta dai creditori o dal pubblico ministero, se il Si prevede, in particolare, che, scaduto il termine,
debitore chiede l’accesso ad una procedura alter- eventualmente prorogato, fissato dal tribunale per
nativa di regolazione della crisi a lui riservata, la presentazione delle domande, il liquidatore
conceda un termine per integrare la domanda. deve predisporre un progetto di stato passivo
E’ altresì previsto, in ossequio al principio secondo comprendente, oltre, come è logico, l’elenco dei
il quale la liquidazione può essere disposta solo creditori con l’indicazione dei rispettivi crediti e
quando non sono proposte o non sono percorribili della eventuali cause di prelazione, anche l’elenco
soluzioni concorsuali alternative, che durante il dei titolari di diritti su beni mobili o immobili in
termine concesso non possa essere aperta la liqui- possesso o di proprietà del debitore e comunicarlo
dazione controllata e che, nel caso in cui venga all’indirizzo di posta elettronica indicato nella do-
aperta una procedura di composizione della crisi manda o, in difetto di indicazione, mediante depo-
da sovraindebitamento, la domanda di liquida- sito in cancelleria.
zione debba essere dichiarata improcedibile. Eventuali osservazioni possono essere proposte
Se, tuttavia, alla scadenza del termine concesso il entro quindi giorni. In mancanza di osservazioni,
debitore non integra la domanda o la procedura il liquidatore approva lo stato passivo e lo deposita
non viene aperta o viene dichiarata cessata, il tri- in cancelleria, dandone notizia mediante pubbli-
bunale dispone l’apertura della liquidazione con- cazione sul sito web del tribunale o in altro sito
trollata con sentenza reclamabile innanzi alla analogo predisposto dal Ministero della Giustizia.
Corte di appello.

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Se, invece, vengono proposte osservazioni e il li- sulle vendite nella liquidazione giudiziale, in
quidatore le ritiene fondate, entro i quindi giorni quanto compatibili, in modo da assicurare il ri-
successivi predispone un nuovo progetto di stato spetto, anche in questa procedura, del principio
passivo e lo comunica con le stesse modalità di co- della necessaria competitività delle vendite, fun-
municazione del progetto. zionale al miglior esito della liquidazione.
Nel caso in cui il liquidatore non ritenga fondate Inoltre, si è previsto che, eseguita la vendita e ri-
le osservazioni rimette gli atti al giudice delegato, scosso interamente il prezzo, il giudice debba or-
il quale procede alla formazione dello stato pas- dinare la cancellazione delle iscrizioni relative ai
sivo definitivo con decreto motivato, che deve es- diritti di prelazione, delle trascrizioni dei pignora-
sere depositato in cancelleria e inserito sul sito menti e dei sequestri conservativi nonché di ogni
web del tribunale o in altro sito analogo predispo- altro vincolo.
sto dal Ministero della giustizia. Esaurita la liquidazione, è previsto che il liquida-
Il decreto di formazione dello stato passivo defini- tore presenti il conto della gestione al giudice de-
tivo è reclamabile avanti al tribunale e del collegio legato, che, se lo approva, procede alla liquida-
non può far parte il giudice delegato. zione del compenso.
Il procedimento è deformalizzato, salvo quanto è Diversamente, il giudice prescrive al liquidatore
necessario per assicurare il rispetto del contrad- gli adempimenti che ritiene necessari e il termine,
dittorio. prorogabile, per adempiere. Se le prescrizioni non
sono tempestivamente adempiute, il giudice prov-
Articolo 274 vede alla sostituzione del liquidatore e il com-
Azioni del liquidatore penso, tenuto conto della diligenza prestata, può
essere ridotto o anche escluso.
Il liquidatore esercita, con l’autorizzazione del Il liquidatore provvede quindi alla distribuzione
giudice delegato, ogni azione prevista dalla legge secondo l’ordine di prelazione risultante dallo
per conseguire la disponibilità dei beni e il recu- stato passivo approvato. Prima di procedere, deve
pero dei crediti del debitore. Si tratta di disposi- predisporre un progetto di riparto da comunicare
zione analoga a quella dell’art. 14-decises della l. ai creditori affinché possano, nel termine indicato,
n. 3 del 2012. non superiore a quindici giorni, fare osservazioni.
Il comma 2 della disposizione illustrata attribuisce Se non vi sono contestazioni, il liquidatore comu-
espressamente al liquidatore la legittimazione ad nica il progetto al giudice delegato e dopo sette
esercitare, con l’autorizzazione del giudice dele- giorni (decorso un lasso temporale tale da consen-
gato, le azioni volte a far dichiarare inefficaci gli tire al giudice di formulare eventuali rilievi e di
atti compiuti dal debitore in pregiudizio dei credi- chiedere al liquidatore di apportare modifiche) ne
tori, così colmando una lacuna evidenziata dalla cura l’esecuzione.
dottrina e dalla giurisprudenza in relazione alla Se vi sono contestazioni che il liquidatore non ri-
disciplina dettata dalla l. n.3 del 2012. tiene di poter comporre apportando le opportune
Nell’autorizzare l’esercizio delle azioni, il giudice modifiche, gli atti sono rimessi al giudice delegato,
delegato dovrà tener conto non solo della loro ve- che provvede con decreto motivato, reclamabile
rosimile fondatezza, ma anche dell’utilità concreta avanti al tribunale.
che l’esercizio vittorioso di tali azioni potrebbe ar-
recare ai creditori, sia in termini quantitativi che Articolo 276
temporali. Chiusura della procedura

Articolo 275 Anche la chiusura della procedura ricalca quella


Esecuzione del programma della liquidazione giudiziale in quanto si prevede
di liquidazione che, una volta accertata la completa esecuzione del
programma di liquidazione e approvato il rendi-
L’articolo 275 in esame disciplina l’ulteriore corso conto, il giudice dichiari chiusa la liquidazione
della procedura, confermando innanzitutto lo controllata.
spossessamento del debitore come effetto E’ altresì previsto che il giudice, con il medesimo
dell’apertura della liquidazione controllata e decreto e su istanza del liquidatore autorizzi il pa-
dell’attribuzione al liquidatore, e quindi eventual- gamento del compenso liquidato al professionista
mente all’OCC incaricato dal debitore, dell’ammi- a norma dell’articolo 275, comma 3.
nistrazione dei beni. Il liquidatore ha il compito di
provvedere alla liquidazione e deve riferire al giu- Articolo 277
dice sul suo andamento ogni sei mesi, pena la re- Creditori posteriori
voca dell’incarico, con perdita o riduzione del
compenso. La disciplina della liquidazione controllata si
Si è chiarito, recependo un’osservazione della chiude con la disciplina dei crediti sorti in corso di
Commissione Giustizia della Camera che nell’atti- procedura (con disposizione analoga a quella con-
vità di liquidazione si applicano le disposizioni tenuta nell’art. 14-duodecies della l. n. 3 del 2012).

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In particolare, al comma 1, si prevede l’improcedi-


bilità di azioni esecutive sui beni oggetto di liqui- Articolo 279
dazione da parte dei creditori per titolo o causa Condizioni temporali di accesso
posteriore alla pubblicazione della sentenza di
apertura della procedura sul sito web del Mini- L’articolo 279 stabilisce, in attuazione del princi-
stero e, se si tratta di imprenditore, presso il regi- pio di delega di cui all’articolo 8, comma 1, lettera
stro delle imprese. a), della l. n. 155 del 2017, che il beneficio della
Al comma 2, si attribuisce la prededucibilità ai esdebitazione può essere conseguito al momento
crediti sorti in occasione o in funzione della liqui- della chiusura della procedura di liquidazione, e
dazione, con esclusione della possibilità di soddi- comunque decorsi almeno tre anni dalla sua aper-
sfacimento sul ricavato della liquidazione dei beni tura.
oggetto di pegno e ipoteca, per la parte destinata Il secondo comma fissa invece il termine più breve
ai creditori garantiti. di soli due anni a favore dell’imprenditore che ab-
bia tempestivamente attivato la procedura di com-
posizione assistita della crisi; si tratta di un asse-
CAPO X - ESDEBITAZIONE gnare un incentivo indiretto alla rilevazione tem-
pestiva della crisi dell’impresa.
Sezione I - Condizioni e procedimento
della esdebitazione nella liquidazione giu- Articolo 280
diziale e nella liquidazione controllata Condizioni per l’esdebitazione

Il riconoscimento del beneficio dell’esdebitazione


Articolo 278 è previsto che sia subordinato all’insussistenza di
Oggetto e ambito di applicazione condizioni ostative, individuate nell’articolo 280
illustrato, che sono ritenute dal legislatore indica-
L’articolo 278 stabilisce i tratti fondamentali tive della non meritevolezza del debitore.
dell’istituto dell’esdebitazione, disponendo: La prima condizione è costituita dall’assenza di
- che esso è accessibile a tutti i debitori – con effi- condanne definitive per reati commessi in connes-
cacia anche verso i soci illimitatamente responsa- sione con l’attività di impresa e gravemente pre-
bili, ove si tratti di società ¬– ma solo nell’ambito giudizievoli per il corretto svolgersi dei rapporti
delle procedure concorsuali liquidatorie; economici (tra i quali, specificatamente, la banca-
- che se il debitore è una società o altro ente, le rotta fraudolenta e i delitti contro l’economia pub-
condizioni personali vengono riferite alle persone blica, l’industria e il commercio), salvo l’interve-
dei soci illimitatamente responsabili o dei legali nuta riabilitazione.
rappresentanti, avuto riguardo ai tre anni prece- Essendo richiesto, per l’esclusione del beneficio,
denti la domanda cui sia seguita l’apertura della che la condanna sia passata in giudicato, si pre-
procedura di liquidazione; vede che, nel caso in cui il procedimento penale
- che per “liberazione dai debiti” non si intende per uno di tali reati sia ancora pendente o nel caso
l’estinzione dei debiti rimasti insoddisfatti, ma più in cui vi sia stata applicazione di una misura di
riduttivamente la loro inesigibilità, restando per- prevenzione in relazione agli stessi, il beneficio
ciò fermi i diritti dei creditori nei confronti di può essere concesso, sussistendone le condizioni,
eventuali coobbligati, obbligati in via di regresso o solo all’esito conclusivo del procedimento penale.
fideiussori del debitore e, per le stesse ragioni, po- Ulteriore condizione ostativa è determinata
tendosi ipotizzare la persistenza di una obbliga- dall’aver tenuto il debitore una condotta dannosa
zione naturale in capo al debitore per il paga- per i creditori attraverso la distrazione dell’attivo
mento del debito residuo; o l’esposizione di passività inesistenti – e quindi
- che l’esdebitazione opera anche nei confronti dei falsando le loro valutazioni – oppure aver cagio-
creditori anteriori che non hanno partecipato al nato o aggravato il dissesto con modalità tali da
concorso, ma per la sola parte eccedente la per- rendere gravemente difficile la ricostruzione degli
centuale attribuita ai creditori concorsuali aventi affari da parte degli organi della procedura, o, an-
la stessa posizione giuridica. cora, facendo ricorso abusivo al credito.
L’ultimo comma precisa che restano comunque Impedisce il riconoscimento del beneficio anche
esclusi dall'esdebitazione i debiti derivanti: - dagli una condotta che risulti di ostacolo al corretto e
obblighi di mantenimento e alimentari; - dall’ob- tempestivo svolgimento della procedura, anche
bligo di risarcimento del danno da illecito extra- consistente nell’aver omesso di fornire le informa-
contrattuale; - dall’applicazione di sanzioni penali zioni utili e i documenti necessari.
e amministrative di carattere pecuniario che non Vi sono infine due ulteriori condizioni ostative de-
siano accessorie a debiti estinti. rivanti dall’aver già beneficiato dell’esdebitazione
nei cinque anni precedenti, o comunque di averne
già beneficiato per due volte, posto che il verifi-
carsi dell’ulteriore situazione di crisi denota una

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colpevole incapacità di gestione della propria sfera l’esdebitazione consegua di diritto alla chiusura
economica. della liquidazione controllata, o comunque de-
corsi tra anni dalla sua apertura, pur essendo ne-
Articolo 281 cessario un provvedimento dichiarativo del tribu-
Procedimento nale, che, se concerne un imprenditore, va iscritto
al registro delle imprese a fini di pubblicità.
L’articolo 281 disciplina il procedimento per la Il provvedimento può essere reclamato dal pub-
pronuncia dell’esdebitazione e chiarisce in rela- blico ministero e dai creditori.
zione a quali crediti la stessa opera. Osta al beneficio la commissione di fatti costi-
Quanto al procedimento, la pronuncia può inter- tuenti reato come individuati nell’articolo 280,
venire o contestualmente al decreto di chiusura comma 1, lettera a), nonché la sussistenza della
della procedura – se non sono ancora decorsi tre condizione di cui all’articolo 69, comma 1, se si
anni dalla data in cui la stessa è stata aperta, ed tratta di consumatore.
anche se proseguono i giudizi e le operazioni come
previsto dall’articolo 289 – oppure, se tale lasso Articolo 283
temporale è già trascorso e la procedura è ancora Debitore incapiente
pendente, quando il debitore ne fa istanza.
Prima di provvedere il tribunale deve sentire gli Una rilevante novità introdotta nella disciplina del
organi della procedura; ai fini del giudizio da sovraindebitamento attiene alla possibilità per i
esprimere, si pone a carico del curatore l’obbligo debitori -persone fisiche- meritevoli di ottenere il
di indicare nei rapporti riepilogativi semestrali, beneficio dell’esdebitazione anche quando essi
anche in negativo, la sussistenza delle condotte e non sono in grado di offrire ai creditori alcuna uti-
dei fatti rilevanti per l’esdebitazione. lità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva
Il terzo comma dispone che il decreto con il quale futura, tenuto ovviamente conto della prevalente
il tribunale pronuncia sull’esdebitazione sia co- necessità di assicurare il mantenimento della fa-
municato agli organi della procedura, al debitore, miglia.
al pubblico ministero e (solo) ai creditori non in- La ratio della norma – che prende atto della esi-
tegralmente soddisfatti (quelli integralmente sod- stenza, anche a livello europeo, di una larga fascia
disfatti essendo privi di interesse), i quali possono di soggetti qualificabili come sovraindebitati –
proporre reclamo. Il termine per il reclamo è di consiste nell’offrire una seconda chance a coloro
trenta giorni, come previsto anche per l’esdebita- che non avrebbero alcuna prospettiva di superare
zione di diritto e come suggerito dal Consiglio di lo stato di sovraindebitamento, per fronteggiare
Stato nel proprio parere. un problema sociale e reimmettere nel mercato
Gli ultimi due commi disciplinano il rapporto tra soggetti potenzialmente produttivi.
esdebitazione e diritti dei creditori in relazione Il beneficio ha carattere di straordinarietà in
alle utilità che pervengono dopo la chiusura della quanto può essere concesso, sulle predette basi,
procedura, in esito ai giudizi o alle operazioni che sola per una volta; esso è inoltre mitigato dalla
proseguono anche dopo la chiusura stessa. persistenza di un obbligo di pagamento dei debiti
In applicazione del principio secondo il quale i ove entro il quadriennio dall’esdebitazione so-
creditori partecipano al riparto di quanto ricavato pravvengano rilevanti utilità – diverse dai finan-
dalla liquidazione di beni – e quindi anche dei di- ziamenti ricevuti – tali da consentire il soddisfaci-
ritti compresi nel patrimonio del debitore al mo- mento dei creditori in misura non inferiore al dieci
mento dell’apertura della liquidazione, o perve- per cento.
nuti nel corso della stessa – le utilità material- Ai fini della valutazione di rilevanza delle soprav-
mente acquisite dopo la chiusura, ma in forza di venienze, da calcolarsi su base annua, vanno de-
diritti preesistenti nel patrimonio del debitore, de- tratte le spese occorrenti per la produzione del
vono essere oggetto di riparto, incidendo l’esdebi- reddito nonché quelle necessarie al decoroso man-
tazione unicamente sulla quota di credito even- tenimento del debitore e della sua famiglia, che ex
tualmente residuata al riparto integrativo. lege vengono calcolate in misura pari all'assegno
sociale aumentato della metà e moltiplicato per un
parametro corrispondente al numero dei compo-
Sezione II - Esdebitazione nenti il nucleo familiare della scala di equivalenza
del sovraindebitato dell'ISEE di cui al DPCM del 5 dicembre 2013, n.
159, in modo da tener conto dell’incidenza del ca-
Articolo 282 rico familiare.
Esdebitazione di diritto La domanda di esdebitazione è presentata al giu-
dice tramite l’OCC (i cui compensi sono tuttavia
In relazione all’obbiettivo di semplificazione delle ridotti della metà) insieme alla documentazione
procedure che riguardano i soggetti sovraindebi- necessaria ad individuare i creditori e l’ammon-
tati, nonché della limitata incidenza dei loro debiti tare dei crediti, gli atti di straordinaria ammini-
sul tessuto economico, è previsto che strazione compiuti nel biennio, i redditi dichiarati

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negli ultimi tre anni, tutte le entrate del debitore e d’imprese, tuttavia, è frequente che la crisi investa
del nucleo familiare; l’OCC espone inoltre gli ele- tutte o molte delle imprese facenti parte del
menti idonei a valutare la meritevolezza del debi- gruppo ed è indispensabile affrontarla in un’ottica
tore sotto il profilo delle cause dell’indebitamento, unitaria laddove la frammentazione delle relative
della diligenza impiegata nell’assumere obbliga- procedure si rivela disfunzionale.
zioni e delle ragioni che hanno comportato l’inca- A questo fine sono preordinati i criteri di delega
pacità ad adempierle. contenuti nell’articolo 3, comma 1, lettere d) ed e),
Viene altresì richiesta una specifica indicazione da della legge n. 155 del 2017:
parte dell’OCC sulla corretta valutazione del me- d) prevedere per le imprese, in crisi o insolventi,
rito creditizio del debitore da parte dell’eventuale del gruppo sottoposte alla giurisdizione dello
finanziatore – considerato anche il carico di spese Stato italiano la facoltà di proporre con unico ri-
per il mantenimento della famiglia, sempre calco- corso domanda di omologazione di un accordo
lato su base ISEE – trattandosi di elemento utile unitario di ristrutturazione dei debiti, di ammis-
per valutare se il debitore sia stato indotto a so- sione al concordato preventivo o di liquidazione
pravvalutare le sue capacità di adempimento. giudiziale, ferma restando in ogni caso l'autono-
Per ottenere l’esdebitazione è necessario un de- mia delle rispettive masse attive e passive, con
creto del giudice, il quale valuta la sussistenza predeterminazione del criterio attributivo della
della meritevolezza e l’insussistenza di atti di competenza, ai fini della gestione unitaria delle ri-
frode, ovvero di dolo o colpa grave nell’indebita- spettive procedure concorsuali, ove le imprese ab-
mento. biano la propria sede in circoscrizioni giudiziarie
Nel provvedimento il giudice deve indicare con diverse;
quali modalità e in quale termine il debitore deve e) stabilire obblighi reciproci di informazione e di
presentare, a pena di perdita del beneficio con- collaborazione tra gli organi di gestione delle di-
cesso, la dichiarazione annuale nel caso in cui in- verse procedure, nel caso in cui le imprese insol-
tervengano sopravvenienze rilevanti nel senso già venti del gruppo siano soggette a separate proce-
indicato. Per agevolare il controllo, è previsto che dure concorsuali, in Italia o all'estero.
l’OCC vigili sul tempestivo deposito della dichia- In attuazione del criterio di cui alla citata lettera
razione annuale da parte del debitore e svolga, d), si è perciò previsto che sia consentita la presen-
nell’arco dei quattro anni successivi al decreto, le tazione di un’unica domanda di accesso alle pro-
indagini che il giudice ritenga utili al fine di verifi- cedure di concordato preventivo o di omologa-
care il persistere delle condizioni per usufruire del zione di un accordo di ristrutturazione dei debiti
beneficio. quando la crisi o l’insolvenza abbiano investito
Il decreto è comunicato ai creditori che possono imprese appartenenti al medesimo gruppo (per la
proporre opposizioni entro trenta giorni dalla ri- cui definizione si rinvia all’articolo 2, lettera h).
cezione della comunicazione in esito alle quali il Resta aperta, in presenza di una domanda unita-
giudice convoca gli opponenti e il debitore oppure ria, la scelta tra la predisposizione di un unico
provoca tra gli stessi un contraddittorio scritto e piano di concordato pure unitario o di piani di-
quindi conferma o revoca il provvedimento versi, ma pur sempre reciprocamente collegati,
sull’esdebitazione con decreto motivato soggetto a ferma la necessità di esplicitare le ragioni di tale
reclamo. scelta in funzione del miglior soddisfacimento del
Naturalmente, in caso di reiezione della domanda creditori.
il provvedimento deve essere comunicato anche al Poiché la presentazione della domanda riguar-
debitore il quale può proporre reclamo. dante le diverse imprese del gruppo non comporta
in alcun modo la confusione delle rispettive masse
attive e passive, anche il requisito del miglior sod-
TITOLO VI - Disposizioni relative ai disfacimento dei creditori deve essere verificato
gruppi di imprese avendo riguardo ai creditori di ciascuna singola
CAPO I - Regolazione della crisi o insol- impresa.
venza del gruppo E’ previsto, in attuazione dello specifico criterio di
delega di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b),
Articolo 284 della l. n. 155 del 2017, che la domanda deve con-
Concordato, accordi di ristrutturazione e tenere informazioni analitiche sulla struttura del
piano attestato di gruppo gruppo e sui vincoli partecipativi o contrattuali
esistenti tra le imprese del gruppo e che ad essa
Nella legislazione vigente gli istituti di risoluzione deve essere allegato il bilancio consolidato al fine
della crisi d’impresa – concordato preventivo ed di fornire elementi di conoscenza sulla comples-
accordi di ristrutturazione dei debiti – sono con- siva situazione patrimoniale ed economica del me-
cepiti avendo riguardo ad imprese singole, indivi- desimo gruppo.
duali o gestite in forma societaria, con poca o nes-
suna attenzione al fenomeno dei gruppi d’im-
prese. Quando si è in presenza di un gruppo

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tribunale, individuato in base a criteri che sono


Articolo 285 apparsi di più immediata ed univoca individua-
Contenuto del piano o dei piani di gruppo zione per eliminare ogni possibile incertezza al ri-
e azioni a tutela dei creditori e dei soci guardo.
La procedura è disegnata in conformità ai dettami
E’ stabilito dalla disposizione illustrata che il della legge delega, discostandosi il meno possibile
piano o i piani di concordato di gruppo possono dal modello generale enunciato nel Titolo III del
prevedere, contemporaneamente, la continuità di Codice: nomina di un unico giudice delegato, di un
alcune delle imprese facenti parte del gruppo e la unico commissario giudiziale per tutte le imprese
liquidazione di altre. del gruppo e deposito di un unico fondo per le
Come proposto dalla Commissione Giustizia della spese di giustizia; contemporanea e separata vota-
Camera, si applica tuttavia la sola disciplina del zione dei creditori di ciascuna impresa.
concordato in continuità quando le risorse desti- Nel dare attuazione all’ulteriore criterio enunciato
nate ai creditori provengano in misura prevalente dall’articolo 3, comma 2, lettera c), della legge de-
dalla prosecuzione dell’attività d’impresa e perciò lega, tenuto conto della logica unitaria che ispira il
quando, confrontando i flussi complessivi deri- concordato di gruppo, è previsto che, dopo l’inter-
vanti dalla continuazione dell’attività con i flussi venuta omologazione, esso possa esser annullato
complessivi derivanti dalla liquidazione, risulta o risolto solo per ragioni riferibili alla totalità delle
che i creditori delle imprese del gruppo sono sod- imprese facenti parte del gruppo, a meno che i mo-
disfatti in misura prevalente dal ricavato prodotto tivi di annullamento o di risoluzione riferibili solo
dalla continuità aziendale diretta o indiretta, ivi ad una o ad alcune di dette imprese non siano tali
compresa la cessione del magazzino. da compromettere in modo significativo l’attua-
Sempre nella logica volta a privilegiare – come vo- zione del concordato anche per le altre.
luto dalla delega – il carattere unitario del gruppo,
dal punto di vista imprenditoriale, è consentito
contemplare nel piano di concordato operazioni CAPO II - Procedura unitaria di liquida-
infragruppo implicanti il trasferimento di risorse zione giudiziale
da una società all’altra, purché ciò sia confacente
al miglior soddisfacimento delle ragioni dei credi- Articolo 287
tori di ciascuna impresa; è stabilito che se ne dia Liquidazione giudiziale di gruppo
espressamente atto nel piano ed un professionista
indipendente che ne attesti l’importanza determi- Quando l’insolvenza colpisce più imprese facenti
nante ai fini della continuità aziendale, ferma re- parte del medesimo gruppo l’esigenza di unificare
stando la facoltà per i soci delle società interessate i relativi procedimenti liquidatori è meno evidente
di tutelare i propri diritti mediante opposizione di quanto non lo sia in caso di procedure volte al
all’omologazione. risanamento delle imprese. Nondimeno l’unifica-
L’omologazione, tanto del concordato quanto zione delle procedure può risultare opportuna, an-
dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, presup- che per ragioni di economicità delle procedure
pone una valutazione complessiva della situazione medesime e per meglio assicurare l’uniformità del
del gruppo, ma richiede comunque che i creditori trattamento dei creditori.
di ciascuna impresa siano soddisfatti in misura E’ dunque previsto, in questa logica: la possibilità
non inferiore a quella che potrebbe risultare di presentazione di un unico ricorso dinanzi ad un
all’esito della liquidazione della singola impresa unico tribunale; l’apertura di una procedura di li-
debitrice. quidazione unitaria; quindi la nomina di un unico
Al fine di assicurare la stabilità del concordato, giudice delegato e di un unico curatore, salvo che
una volta che esso sia stato omologato, è previsto non sussistano ragioni specifiche che lo sconsi-
di concentrare nel giudizio di omologazione anche glino, come, ad esempio, quando siano prevedibili
la tutela dei soci eventualmente dissenzienti ri- situazioni di conflitto di interesse che darebbero
spetto ad operazioni societarie straordinarie pre- luogo alla necessità reiterata di nominare curatori
viste nel piano di concordato (ciò che costituisce speciali per singoli atti; l’individuazione di un pro-
specifica attuazione del criterio di delega conte- gramma unitario di liquidazione coordinata delle
nuto nell’articolo. 3, comma 2, lettera f), della l. n. singole masse.
155 del 2017). In ogni caso, è ribadita l’autonomia delle masse at-
tive e passive riferibili a ciascuno dei soggetti giu-
Articolo 286 ridici posti in liquidazione.
Procedimento di concordato di gruppo Come per le procedure di cui al Capo I, sono pre-
visti criteri di individuazione del giudice compe-
Evidenti esigenze di semplificazione e di concen- tente di facile ed univoca determinazione.
trazione delle procedure riguardanti imprese fa- Per agevolare l’eventuale riconduzione ad unità di
centi parte di un medesimo gruppo implicano la procedure afferenti ad imprese del medesimo
gestione delle stesse dinanzi ad un unico gruppo, è altresì previsto che, quando solo una di

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tali imprese sia assoggettata a liquidazione giudi- logica cui è ispirata la disposizione dell’art. 2497,
ziale, il curatore si dia carico di segnalarlo agli or- primo comma, del codice civile.
gani di amministrazione e controllo delle altre im- La presunzione relativa di conoscenza del pregiu-
prese, implicitamente sollecitandoli a verificare dizio da parte della società beneficiaria appare
l’eventuale stato d’insolvenza anche si queste ul- pienamente giustificata dalla stessa esistenza del
time, e, se del caso, promuova egli stesso il relativo rapporto di gruppo.
accertamento.
Articolo 291
Articolo 288 Azioni di responsabilità e denuncia di
Procedure concorsuali autonome di im- gravi irregolarità di gestione nei confronti
prese appartenenti allo stesso gruppo di imprese del gruppo

Il regolamento europeo sull’insolvenza transfron- L’attribuzione al curatore della legittimazione


taliera, di recente rinnovato (Reg. 2015/848) offre all’esercizio di tutte le azioni di responsabilità con-
il modello al quale si uniforma anche la normativa template dall’art. 2497 c.c., sia nel caso di apertura
nazionale in ordine agli obblighi di collaborazione di una procedura unitaria che nel caso di apertura
ed informazione reciproca tra gli organi di proce- di una pluralità di procedure, e l’attribuzione del
dure riguardanti imprese di un medesimo gruppo potere di denuncia di cui all’art. 2409 del mede-
trattate separatamente dallo stesso tribunale o simo codice (nei confronti di amministratori e sin-
pendenti dinanzi a tribunali diversi. daci delle società del gruppo non assoggettate alla
procedura di liquidazione giudiziale) costitui-
scono attuazione dei criteri di delega di cui all’ar-
CAPO III - Procedure di regolazione della ticolo 3, comma 3, lettera c), n. 2) e 3), della legge
crisi o dell’insolvenza di imprese apparte- n. 155 del 2017.
nenti ad un gruppo
Articolo 292
Articolo 289 Postergazione del rimborso dei crediti da
Domanda di accesso e obblighi di informa- finanziamenti infragruppo
zione e collaborazione
Anche la disposizione di questo articolo ha un suo
Anche in presenza di procedure concorsuali auto- preciso referente nella legge delega (articolo 3,
nome riguardanti imprese che facciano parte di un comma 1, lettera f)).
medesimo gruppo, la disposizione illustrata riba- E’ quindi prevista la postergazione dei crediti che
disce gli obblighi informativi gravanti su chi pro- la società o l’ente o la persona fisica esercente l’at-
pone una domanda di accesso alla procedura con- tività di direzione o coordinamento vanta nei con-
corsuale, volti a fare chiarezza sulla composizione fronti delle imprese sottoposte a direzione e coor-
e sulla struttura del gruppo, nonché sulle sue con- dinamento, o che queste ultime vantano nei con-
dizioni economico-patrimoniali; e ribadisce al- fronti dei primi sulla base di rapporti di finanzia-
tresì il potere del curatore di richiedere alle pub- mento contratti dopo il deposito della domanda
bliche autorità, compresa la CONSOB, le oppor- che ha dato luogo all’apertura della liquidazione
tune informazioni. giudiziale o nell’anno anteriore.
Nel caso in cui i crediti sono stati rimborsati
CAPO IV - Norme comuni nell’anno anteriore alla domanda che ha dato
luogo all’apertura della liquidazione giudiziale, è
Articolo 290 prevista espressamente l’applicazione del rimedio
Azioni di inefficacia fra dell’inefficacia dei crediti postergati.
imprese del gruppo E’ fatta salva, al comma 2 dell’articolo in esame,
l’applicazione della disposizione di cui all’articolo
Le operazioni infragruppo destinate a modificare 102 sui finanziamenti prededucibili dei soci.
la condizione patrimoniale di alcune delle imprese
del gruppo a vantaggio di altre si risolvono in pos-
sibili atti pregiudizievoli per i creditori. Ciò spiega, TITOLO VII - Liquidazione coatta
in conformità a quanto stabilito dall’art. 3, comma amministrativa
3, lettera c), n.1, della l. n.155/2017, la necessità di
un regime di maggior rigore in tema di azioni La legge delega, con l’art. 15, comma 1, prevedeva
aventi ad oggetto siffatte operazioni, in analogia a una profonda rivisitazione dell’istituto della liqui-
quanto già previsto dal legislatore nella disciplina dazione coatta amministrativa, ed il manteni-
dell’amministrazione straordinaria, con l’oppor- mento della configurazione prevista dalla disci-
tuna precisazione che nel valutare la dannosità di plina previgente solo per alcune categorie di im-
un’operazione occorre tener conto anche degli prese: le banche, delle società di intermediazione
eventuali vantaggi compensativi, nella medesima

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finanziaria, delle imprese di assicurazioni e, in ge-


nerale, le imprese indicate all’art. 12. Articolo 296
Le competenti Commissioni parlamentari hanno Rapporti tra concordato preventivo e li-
condizionato il loro parere favorevole al manteni- quidazione coatta amministrativa
mento della disciplina vigente della liquidazione
coatta amministrativa, fatta eccezione per i neces- La disposizione costituisce la mera riscrittura
sari interventi di coordinamento con la riforma dell’art. 3 l.fall. e chiarisce che tutte le imprese per
complessiva delle procedure concorsuali e per le quali la legge prevede la soggezione alla proce-
l’estensione anche a parte delle imprese soggette a dura di liquidazione coatta amministrativa, anche
liquidazione coatta amministrativa delle proce- quando non siano assoggettabili alla liquidazione
dure di allerta. giudiziale, sono anche ammesse a formulare pro-
Accolte tali condizioni, le norme contenute nel Ti- poste di concordato preventivo.
tolo VII rappresentano, in sostanza, la mera rifor-
mulazione delle previsioni contenute nel r.d. Articolo 297
n.267 del 1942, alle quali sono state apportate cor- Accertamento giudiziario dello stato di in-
rezioni lessicali e modifiche dettate dalla necessità solvenza anteriore alla liquidazione coatta
di coordinamento con la disciplina della liquida- amministrativa
zione giudiziale. La disposizione rappresenta la mera riscrittura
dell’art. 195 l.fall.
CAPO I - Natura e norme applicabili
Articolo 298
Articolo 293 Accertamento giudiziario dello stato di in-
Disciplina applicabile e presupposti solvenza successivo alla liquidazione
coatta amministrativa
La disposizione definisce la liquidazione coatta
amministrativa come il procedimento concorsuale La disposizione si pone in una linea di continuità
amministrativo che si applica esclusivamente nei rispetto all’art. 202 del r.d. n. 267 del 1942 e regola
casi espressamente previsti dalla legge, che deter- l’accertamento giudiziario dello stato d’insolvenza
mina anche i casi per i quali la liquidazione coatta successivo all’apertura della liquidazione coatta
amministrativa può essere disposta e l’autorità amministrativa.
competente a disporla, riprendendo il disposto L’accertamento può essere richiesto dal commis-
dell’art. 2 l.fall.. sario liquidatore o dal pubblico ministero.
Conseguentemente nulla è mutato quanto alla pla- Per il resto, il procedimento è regolato mediante
tea degli enti sottoposti alla procedura di liquida- rinvio all’art.297.
zione coatta amministrativa. La norma fa salve in modo espresso le diverse di-
sposizioni delle leggi speciali relative all’accerta-
Articolo 294 mento dello stato di insolvenza successivo
Rinvio alle norme speciali all’apertura della liquidazione coatta amministra-
tiva.
La disposizione riprende il disposto dell’art. 194
della legge fallimentare e ribadisce che le previ- Articolo 299
sioni del Titolo VII non trovano applicazione per Effetti dell’accertamento giudiziario dello
gli enti pubblici, secondo l’esplicita esenzione stato di insolvenza
dell’articolo 2, comma 1, lettera e), legge delega n.
155/2017. La disposizione disciplina il regime degli effetti
dell’accertamento dello stato di insolvenza, esten-
dendo all’impresa insolvente assoggettata a liqui-
CAPO II - LIQUIDAZIONI COATTE AMMI- dazione coatta amministrativa, in conformità alle
NISTRATIVE SPECIALI previsioni dell’art. 203 l.fall., il regime della inef-
ficacia e delle azioni revocatorie di atti pregiudi-
Articolo 295 zievoli posti in essere dal soggetto debitore, come
Liquidazione coatta amministrativa e li- già disponeva il r.d. n.267 del 1942.
quidazione giudiziale Conformemente all’elaborazione giurispruden-
ziale oramai consolidata, la disposizione attribui-
La disposizione costituisce la mera riscrittura sce rilievo alla data del provvedimento che accerta
dell’art. 2 l.fall., secondo e terzo comma e dell’art. lo stato di insolvenza e non già di quella del prov-
196 della medesima legge, e disciplina i rapporti vedimento che apre la liquidazione coatta ammi-
tra liquidazione coatta amministrativa e liquida- nistrativa.
zione giudiziale nei casi in cui la legge consente Per la determinazione del periodo sospetto, acco-
che l’imprenditore sia assoggettato ad entrambe le gliendo la sollecitazione espressa sul punto dalla
procedure. 2^ Commissione permanente del Senato, rileva,

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coerentemente con il nuovo regime delle azioni re- giuridiche cessano, salvo il caso di proposizione di
vocatorie, alle quali la norma in esame rinvia, il concordato della liquidazione.
deposito della domanda per l’accertamento dello La norma attribuisce al commissario la rappresen-
stato di insolvenza invece che il deposito della do- tanza, anche processuale, dell’ente assoggettato
manda di apertura della liquidazione giudiziale. alla liquidazione e gli assegna il compito di proce-
Quanto al termine di decadenza, questo decorre dere all’accertamento del passivo.
dalla data del provvedimento di nomina del com-
missario liquidatore, se successivo all’accerta-
mento dello stato di insolvenza, perché è solo da Articolo 304
questo momento che l’azione revocatoria può es- Effetti della liquidazione per i creditori e
sere esercitata (anche in questo caso in recepi- sui rapporti giuridici preesistenti
mento dell’orientamento unanime della Corte di
cassazione). La norma regola, in modo conforme a quanto già
previsto dall’art. 201 della l. fall., gli effetti della
Articolo 300 liquidazione per i creditori e sui rapporti giuridici
Provvedimento di liquidazione preesistenti.

L’art. 300 mutua la disciplina della pubblicità del Articolo 305


provvedimento che ordina la liquidazione coatta Commissario liquidatore
amministrativa a cura dell’autorità che lo ha ema-
nato dall’art. 197 del r.d. n.267 del 1942. L’art. 306 riprende la disciplina dell’art. 204 del
r.d. n. 267 del 1942, stabilendo i compiti del com-
missario liquidatore nell’attività di liquidazione,
la sua soggezione ai poteri di indirizzo dell’auto-
Articolo 301 rità di vigilanza, l’obbligo di presa in consegna dei
Organi della liquidazione coatta amministrativa beni.

La norma disciplina, in linea di continuità con Articolo 306


l’art. 198 della l. fall., gli organi della liquidazione, Relazione del commissario
che sono il commissario liquidatore ed il comitato
di sorveglianza. La norma, come già l’art. 205 della l. fall., prevede
La nomina di tre commissari resta eccezionale ed l’obbligo in capo all’imprenditore individuale o
è prevista qualora l’importanza dell’impresa o agli amministratori delle imprese esercitate in
dell’ente lo consigli, per il numero dei dipendenti, forma societaria o di enti di rendere il conto al
l’attività svolta, l’entità del passivo o la composi- commissario liquidatore relativo al tempo poste-
zione dell’attivo. riore dell’ultimo bilancio e regolamenta gli obbli-
Il comitato di sorveglianza riflette una composi- ghi di organizzazione contabile e amministrativa
zione di tre o cinque componenti, scelti fra per- cui è tenuto il commissario liquidatore, ivi com-
sone particolarmente esperte nel ramo di attività prese le relazioni periodiche che vanno trasmesse
esercitato dall’impresa, possibilmente fra i credi- a mezzo di posta elettronica certificata.
tori. Il comma 2 stabilisce innovativamente che, nella
relazione il commissario deve dare conto della
Articolo 302 sussistenza di eventuali indicatori della crisi, quali
Responsabilità del commissario definiti dall’art. 13. Ciò al fine di renderne tempe-
liquidatore stivamente edotta l’autorità di vigilanza e di con-
sentire ad essa l’esercizio dei poteri e dei compiti
Il commissario liquidatore, come già prevedeva di cui all’art. 316.
l’art. 199 del r.d. n.267 del 1942, è pubblico uffi-
ciale e ha i doveri di informazione e rendiconta- Articolo 307
zione periodica propri del curatore fallimentare. Poteri del commissario

Il commissario liquidatore, come già previsto


Articolo 303 dall’art. 206 della l. fall., di cui la presente dispo-
Effetti del provvedimento di liquidazione sizione rappresenta la riscrittura, può esercitare
l’azione di responsabilità contro gli amministra-
La norma riprende le previsioni dell’art. 200 della tori e i componenti degli organi di controllo con
l. fall. e disciplina gli effetti del provvedimento di l’autorizzazione dell’autorità che vigila sulla liqui-
liquidazione sul patrimonio dell’impresa o dazione.
dell’ente e di opponibilità degli atti ai creditori. Per il compimento degli atti di straordinaria am-
Le funzioni delle assemblee e degli organi di am- ministrazione di valore indeterminato o superiore
ministrazione e di controllo delle società, persone a euro 1.032,91 e per la continuazione

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

dell'esercizio dell'impresa, il commissario deve es- acquisizione del parere del comitato di sorve-
sere autorizzato dall'autorità di vigilanza, sentito glianza e con l’autorizzazione dell’autorità che vi-
il comitato di sorveglianza. gila sulla liquidazione.

Articolo 308 Articolo 313


Comunicazioni ai creditori e ai terzi Chiusura della liquidazione

L’art. 309 disciplina le comunicazioni ai creditori La norma riproduce l’art. 213 della l. fall. e disci-
e le attività preparatorie per la formazione dello plina gli obblighi del commissario liquidatore di
stato passivo, privilegiando l’uso della posta elet- rendere il conto della gestione e predisporre il ri-
tronica certificata, come già l’art. 207 della l. fall.. parto finale ai creditori, cui possono seguire l’eser-
cizio dei poteri di impugnazione e i giudizi sulle
relative contestazioni.
Articolo 309 Il richiamo alle disposizioni civilistiche conferma
Domande dei creditori e dei terzi la successiva cancellazione della società e il depo-
sito dei libri sociali.
La norma disciplina l’ipotesi in cui i creditori e i
terzi non abbiano ricevuto la comunicazione pre- Articolo 314
vista dall’art. 308, confermando quanto disposto Concordato della liquidazione
dall’art. 208 l.fall..
La disposizione è meramente riproduttiva dell’art.
Articolo 310 214 l.fall..
Formazione dello stato passivo Per la proposizione del concordato diretto al sod-
disfacimento dei creditori è necessario che la pre-
L’art. 311 detta le regole sulla formazione dello sentazione della proposta sia autorizzata dall’au-
stato passivo e conferma quanto già previsto torità che vigila sulla liquidazione, su parere del
dall’art. 209 l.fall.. La principale differenza, ri- commissario liquidatore e sentito il comitato di
spetto alla liquidazione giudiziale, alla quale per il sorveglianza.
resto si rinvia, è rappresentata dal ruolo del com- Viene mantenuta la forma semplificata del proce-
missario liquidatore, il quale forma l’elenco dei dimento, che non prevede la sottoposizione al voto
crediti ammessi o respinti, che diviene esecutivo da parte dei creditori, bensì che i creditori e ogni
con il deposito nella cancelleria del tribunale nel altro interessato possano opporsi e che il tribunale
cui circondario l’impresa o l’ente ha il proprio cen- tenga conto di tali opposizioni nel decidere sulla
tro degli interessi principali. L’autorità giudiziaria proposta.
interviene nel procedimento solo nella fase
dell’impugnazione, disciplinata mediante rinvio Articolo 315
alle norme corrispondenti dettate per la liquida- Risoluzione e annullamento
zione giudiziale. del concordato
Con riferimento alla liquidazione delle imprese
che esercitano il credito restano salve le disposi- L’art. 315 disciplina le conseguenze del concordato
zioni delle leggi speciali relative all’accertamento non eseguito, prevedendone, come già l’art. 215 l.
dei crediti chirografari. fall., la risoluzione o l’annullamento. In caso di ri-
soluzione o annullamento del concordato si riapre
Articolo 311 la liquidazione coatta amministrativa e l’autorità
Liquidazione dell’attivo che vigila sulla liquidazione adotta i provvedi-
menti che ritiene necessari. La disposizione po-
L’art. 312 riproduce il testo dell’art. 210 della l. stula l’esistenza di norme speciali che disciplinano
fall., attribuendo al commissario liquidatore il il concordato nella liquidazione coatta ammini-
compito di procedere alla liquidazione dell’attivo. strativa (qual è, ad esempio, l’art. 93 del d.lgs.
La norma prevede che la vendita degli immobili o n.385 del 1993).
di beni mobili in blocco debba essere autorizzata
dall’autorità che vigila sulla liquidazione, con il
parere del comitato di sorveglianza.

Articolo 312
Ripartizione dell’attivo

La norma regola la ripartizione dell’attivo, preve-


dendo anche, come già l’art. 212 della l. fall., la
possibilità di distribuire acconti parziali a tutti i
creditori o ad alcune categorie di essi, previa

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

quei sequestri, c.d. impeditivi, che hanno funzione


primaria di impedire che il reato sia portato a con-
CAPO III - FUNZIONI DELLE AUTORITA’ seguenze ulteriori e ad assolvere quindi pura fun-
AMMINISTRATIVE DI VIGILANZA PER zione cautelare. Sempre che tali sequestri non
LA CRISI E L’INSOLVENZA siano funzionali alla confisca delle cose intrinseca-
mente illecite, non emergono specifiche ragioni
Articolo 316 per ritenere la prevalenza del procedimento pe-
Funzioni delle autorità amministrative nale. Una volta interrotto ogni rapporto con l’uti-
di vigilanza lizzatore del bene, indagato o imputato che sia, a
seguito dell’intervenuta apertura della procedura
La norma attua l’art. 15, comma 1, lett. b), della di liquidazione, non vi sono evidenti ragioni per
legge n.155/2017 e definisce le specifiche compe- escludere che il bene possa essere utilmente desti-
tenze spettanti alle autorità amministrative di vi- nato alla soddisfazione dei creditori.
gilanza in relazione ai nuovi istituti preposti ad All’articolo 318 si dispone pertanto che sui beni
agevolare l’emersione anticipata della crisi, fina- acquisiti alla procedura non può essere disposto
lità cui partecipano tutti i comparti in cui è orga- sequestro, a meno che non si tratti di cose in sé
nizzato il mondo imprenditoriale, inclusi i soggetti illecite, salva l’ipotesi che tali cose illecite possano
vigilati e con eccezione solo di quelli sottoposti a circolare a seguito di regolarizzazione ammnistra-
regime speciale. tiva (si pensi, per esempio, a beni usurpativi di
Le autorità amministrative di vigilanza –ovvia- marchi o agli immobili abusivi).
mente si tratta delle autorità che vigilano sulle im- Analogamente, ove sui beni in sequestro soprag-
prese soggette alle procedure di allerta- sono dun- giunga la dichiarazione di liquidazione, successi-
que competenti a ricevere dagli organi interni di vamente all’adozione del provvedimento penale, il
controllo, nonché da quelli esterni incaricati della curatore può chiederne la revoca e quindi la re-
revisione e dell’ispezione e dai creditori qualifi- stituzione.
cati, le segnalazioni sulla crisi proprie del sistema Nel caso di revoca o chiusura della procedura il cu-
di allerta. ratore ha l’onere di informare il pubblico mini-
La composizione assistita della crisi coinvolge stero presso il giudice competente, astenendosi
inoltre direttamente l’autorità di vigilanza cui è af- per il termine di novanta giorni dall’operare le
fidata la nomina di due dei componenti del colle- cancellazioni di iscrizioni e trascrizioni sui beni re-
gio di cui all’articolo 17, riflettendo in tal modo la sidui, che potrebbero rilevarsi pregiudizievoli, al
peculiarità dei soggetti vigilati. fine di consentire eventuali ulteriori iniziative di
Rientra tra le funzioni delle autorità amministra- natura penale sui medesimi beni.
tive di vigilanza anche la presentazione della do- Al comma 4 dell’articolo 318 si chiarisce che le li-
manda di accertamento dello stato di insolvenza mitazioni all’iniziativa penale non riguardano i
con apertura della liquidazione coatta ammini- beni esclusi ex lege dalla procedura o comunque
strativa. non sottoponibili a liquidazione.

Articolo 319
TITOLO VIII - LIQUIDAZIONE GIUDI- Sequestro conservativo
ZIALE E MISURE CAUTELARI PENALI
L’articolo 319 disciplina il sequestro conservativo
Articolo 317 nel senso di ribadire che trattandosi di sequestro
Principio di prevalenza delle misure funzionale a un’esecuzione individuale è destinata
cautelari reali e tutela dei terzi ad arrestarsi ove intervenga la procedura concor-
suale, coerentemente con quanto previsto
La norma ha un contenuto essenzialmente rico- dall’art.150.
gnitivo, in quanto l’estensione ai sequestri delle
cose di cui è consentita la confisca delle norme del Articolo 320
decreto legislativo n.159/2011 è contenuta Legittimazione del curatore
nell’art.104-bis dip. att. c.p.p. citato, come modifi-
cato dall’art.391 dello schema di decreto. Per le ra- All’articolo 320 si riconosce la legittimazione del
gioni che sorreggono tale scelta, si rinvia a quanto curatore ad impugnare l’eventuale decreto di se-
diffusamente illustrato nella parte introduttiva questro disposto in difetto delle condizioni di cui
della presente relazione. al comma 1 ovvero ad appellare il diniego della re-
voca con le modalità e nei termini stabiliti dall’ar-
Articolo 318 ticolo 322 e ss. del c.p.p.
Sequestro preventivo

In funzione di coordinamento, in attuazione dei


principi di delega, si è ritenuto di intervenire su

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i rinvii ai singoli articoli che regolano i corrispon-


denti istituti della legge fallimentare.
Articolo 321 Le norme penali in parola troveranno applica-
Liquidazione coatta amministrativa e mi- zione, dunque, nei riguardi dell’imprenditore “se
sure di prevenzione è dichiarato in liquidazione giudiziale”, esclusiva-
mente con riguardo alle condotte realizzate suc-
Le disposizioni trovano applicazione anche nel cessivamente all’entrata in vigore del presente de-
caso di liquidazione coatta amministrativa. creto legislativo.
Non si è inteso operare, come si è ampiamente il-
TITOLO IX - DISPOSIZIONI PENALI lustrato, l’abrogazione delle corrispondenti norme
CAPO I, CAPO II e CAPO III - REATI COM- penali dettate nella legge fallimentare, stante la
MESSI DALL’IMPRENDITORE IN LIQUI- persistente applicazione alle procedure in essere
DAZIONE GIUDIZIALE, REATI COM- al momento dell’entrata in vigore del decreto legi-
MESSI DA PERSONE DIVERSE DALL’IM- slativo di quel complesso normativo (art.390 dello
PRENDITORE IN LIQUIDAZIONE GIUDI- schema di decreto).
ZIALE E DISPOSIZIONI APPLICABILI Pertanto ai fatti commessi dall’imprenditore di-
NEL CASO DI CONCORDATO PREVEN- chiarato fallito anteriormente all’entrata in vigore
TIVO, ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE della riforma si applicheranno le disposizioni vi-
DEI DEBITI, PIANI ATTESTATI E LIQUI- genti recate dagli articoli 216 e seguenti della legge
DAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA fallimentare. Tali disposizioni sono naturalmente
destinate ad esaurire la loro efficacia nel tempo,
Il titolo IX è dedicato alle disposizioni penali ed è quando saranno definite le relative procedure se-
distinto in cinque capi. condo la previgente normativa, producendosi per
L’art. 2 della legge di delega in relazione alle di- questa via la loro abrogazione implicita.
sposizioni penali si limita a prevedere di: «a) so- In questa prospettiva è garantita di fatto conti-
stituire il termine «fallimento» e i suoi derivati nuità normativa, non contenendo la delega dispo-
con l’espressione «liquidazione giudiziale», ade- sizioni che autorizzassero modifiche di natura so-
guando dal punto di vista lessicale anche le rela- stanziale al trattamento penale riservato alle con-
tive disposizioni penali, ferma restando la conti- dotte di bancarotta e alle altre condotte contem-
nuità delle fattispecie criminose». plate oggi dal titolo sesto della legge fallimentare.
La legge di delega esclude, quindi, la bancarotta Né la mera sostituzione terminologica cui fa rife-
dal campo di intervento del decreto attuativo; per rimento l’articolo 2 della legge di delega avrebbe
quanto si sia in presenza di una rivisitazione gene- potuto investire le norme del regio decreto del
rale della materia cui è sotteso un diverso modo di 1942, una volta che si è giustificata l’opzione di
porsi del legislatore di fronte al fenomeno dell’in- adottare ex novo il codice dell’insolvenza.
solvenza, manca ogni indicazione volta alla rifor- Le norme penali recate dai due corpi normativi
mulazione delle disposizioni incriminatrici della sono destinate quindi a coesistere fintanto che tro-
legge fallimentare verà applicazione la disciplina previgente in rela-
Gli articoli che compongono i capi in cui è suddi- zione a dichiarazioni di fallimento anteriori all’en-
viso il titolo in esame contengono, pertanto, le trata in vigore delle nuove norme del codice o le
norme penali incriminatrici in materia di: reati cui procedure siano pendenti alla medesima
commessi dall’imprenditore in liquidazione giudi- data.
ziale (capo I); da persone diverse dall’imprendi- Gli articoli da 322 a 328 di cui al capo III corri-
tore in liquidazione giudiziale (capo II); le dispo- spondono pertanto, nel senso sopra precisato, agli
sizioni applicabili nel caso di concordato preven- articoli da 216 a 222 del r.d. 16 marzo 1942, n.267
tivo, accordi di ristrutturazione dei debiti, piani e puniscono allo stesso modo le condotte del fallito
attestati e liquidazione coatta amministrativa e dell’imprenditore in liquidazione giudiziale. Tra
(capo III); reati commessi nelle procedure di com- le esenzioni dai reati di bancarotta, recependo una
posizione delle crisi da sovraindebitamento e reati delle condizioni poste dalla Commissione Giusti-
commessi nella procedura di composizione della zia della Camera, vi è anche l’ipotesi in cui un pa-
crisi (capo IV); le disposizioni di procedura (capo gamento o un’operazione di finanziamento sia
V). stata autorizzata, ai sensi dell’art. 99, prima
Salvo quanto si precisa con riguardo alle condotte dell’omologazione del concordato preventivo o di
descritte al capo IV (articoli 344 e 345), si tratta di accordi di ristrutturazione. Analogamente gli arti-
norme che riproducono sul piano delle condotte coli 329-340 riproducono gli articoli 223-234
incriminate le corrispondenti previsioni della della legge fallimentare. Rispetto all’attuale art.
legge fallimentare. Le norme in esame sono ri- 236-bis è stata meglio precisata la condotta incri-
scritte, quindi, sostituendo al termine “fallimento” minata, specificando il contenuto delle informa-
quello di “liquidazione giudiziale” e al termine zioni rilevanti la cui omissione costituisce reato.
“fallito” quello di “imprenditore in liquidazione L’art. 341 corrisponde all’art. 236 della legge falli-
giudiziale”; al contempo si è proceduto a innovare mentare. Accogliendo un’osservazione della

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Commissione Giustizia della Camera, la disposi- esente da pena quando abbia attestato il falso per
zione prevede che, oltre che nel caso di accordi di poter accedere al beneficio.
ristrutturazione ad efficacia estesa o di conven- Il comma 3, come già l’art. 16 della legge n.3 del
zione di moratoria, le disposizioni previste al 2012, prevede sanzioni penali per il componente
comma 2, lettere a), b) e d) si applichino anche nel dell’organismo di composizione che attesti il falso
caso di omologazione di accordi di ristruttura- con riguardo alla consistenza del patrimonio del
zione ai sensi dell’art.48, comma 5. E’ evidente, in- debitore. In questo ambito, l’unico elemento di
fatti, che l’ipotesi di un accordo omologato in as- novità è rappresentato dall’estensione delle mede-
senza della necessaria maggioranza (e dunque im- sime sanzioni al componente dell’OCC che attesti
posto ad un creditore non aderente) costituisce il falso nella procedura disciplinata dall’art. 283.
ipotesi sovrapponibile all’ipotesi degli accordi ad
efficacia estesa. Articolo 345
Non trovano ingresso nel nuovo codice le disposi- Falso nelle attestazioni dei
zioni dell’art. 235 della legge fallimentare in mate- componenti dell’OCRI
ria di omessa trasmissione dell’elenco dei protesti
cambiari, il cui presupposto (l’obbligo di trasmis- L’articolo 345 punisce il componente dell’organi-
sione dei protesti levati) è abrogato da tempo. smo di composizione della crisi che renda dichia-
razioni false sui dati aziendali del debitore che in-
tenda presentare domanda di omologazione di ac-
CAPO IV - REATI COMMESSI NELLE cordi di ristrutturazione dei debiti o di apertura
PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLE del concordato preventivo.
CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO E Tale falsità si inserisce in una procedura prodro-
REATI COMMESSI NELLA PROCEDURA mica a quella concorsuale e la norma, pertanto, ri-
DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI sulta modellata su quanto già previsto dall’articolo
342 in tema di falso in attestazioni e relazioni in
tema di accesso al concordato preventivo. L’arti-
Articolo 344 colo 342 riproduce sostanzialmente sul punto il
Sanzioni per il debitore e per i compo- contenuto del vigente art.236-bis della l. fall., me-
nenti dell'organismo di glio descrivendo, però, la condotta incriminata e,
composizione della crisi a tal fine, precisando il contenuto delle informa-
zioni rilevanti la cui omissione costituisce reato.
Il capo IV è intitolato ai reati commessi nelle pro- La circostanza che, nella prospettiva di riforma re-
cedure di composizione delle crisi da sovraindebi- cata dal codice, al concordato preventivo si possa
tamento e ai reati commessi nella procedura di addivenire anche all’esito del procedimento di
composizione della crisi. composizione assistita della crisi, nell’ambito
In particolare l’articolo 344 dello schema di de- della quale fanno capo ai componenti dell’organi-
creto è volto a punire le condotte di falso com- smo obblighi di verità nell’esposizione della situa-
messe al fine di ottenere l’accesso alle relative pro- zione patrimoniale del richiedente, ha indotto a
cedure, ivi compreso il c.d. concordato minore, e a sanzionare l’esposizione di dati falsi, non diversa-
quelle di liquidazione controllata del sovraindebi- mente dall’ipotesi in cui analoghi obblighi sono
tato. imposti al professionista indipendente nell’am-
La previsione di disposizioni penali discende bito della procedura concorsuale.
dall’opzione di regolare in maniera unitaria all’in- Le norme in esame non hanno quindi contenuto
terno del codice della crisi istituti già presenti nel di novità in relazione alle condotte punite, proprio
sistema e regolati dalla legge 27 gennaio 2012, n.3, perché derivano da disposizioni analoghe già vi-
che già stabiliva identiche sanzioni all’articolo 16. genti, e individuano n i soggetti responsabili in
L’articolo 344 in commento riproduce pertanto, conformità alle nuove competenze delineate dal
attraverso il rinvio ai corrispondenti istituti del co- codice.
dice, le disposizioni vigenti.
Il comma 2 ha invece contenuto di novità e pre-
vede le medesime pene quando sia prodotta docu-
mentazione falsa o contraffatta al fine di ottenere
l’accesso alla procedura di esdebitazione, come re-
golata dall’art.283 del codice o nell’ipotesi in cui il
debitore incapiente, ammesso ad usufruire del be-
neficio dell’esdebitazione, non adempia agli obbli-
ghi informativi a suo carico. L’esdebitazione del
debitore incapiente è infatti istituto nuovo e sa-
rebbe irragionevole immaginare che il debitore,
ammesso a godere del beneficio dell’esdebitazione
senza nulla corrispondere ai propri creditori, vada

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Modifiche alla disciplina dell’amministra-


zione straordinaria
CAPO V - DISPOSIZIONI DI PROCEDURA
La disposizione, coerentemente con le modifiche
Articolo 346 in tema di competenza introdotte in attuazione
Esercizio dell'azione penale per reati in della legge delega, apporta le necessarie variazioni
materia di liquidazione giudiziale lessicali alla disciplina dell’amministrazione
straordinaria, tanto all’articolo 3, comma 1, del
L’articolo 346 riproduce il contenuto dell’articolo decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, tanto
238 della legge fallimentare. all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 23 di-
cembre 2003, n.347, convertito, con modifica-
Articolo 347 zioni, in legge 18 febbraio 2004, n. 39.
Costituzione di parte civile
Articolo 351
L’articolo 347 riproduce il contenuto dell’articolo Disposizioni sui compensi dell’OCRI
240 della legge fallimentare, sostituendo al com-
missario giudiziale, organo che ha funzioni di vi- La norma in esame prevede che i compensi spet-
gilanza sulla procedura, con il liquidatore giudi- tanti all’organismo di composizione della crisi di
ziale, che invece è un mandatario dei creditori impresa per i costi amministrativi e i compensi dei
concorsuali ed esercita tutte le azioni strumentali componenti del collegio siano determinati di co-
alla liquidazione del patrimonio, comprese le mune accordo con il debitore.
azioni risarcitorie. Se manca l’accordo i compensi sono liquidati dal
presidente della sezione specializzata in materia di
imprese o da un suo delegato tenuto conto dell’im-
TITOLO X - DISPOSIZIONI PER L’ATTUA- pegno in concreto richiesto e degli esiti del proce-
ZIONE DEL CODICE DELLA CRISI E dimento. L’attribuzione del compito di provvedere
DELL’INSOLVENZA, NORME DI COORDI- alla liquidazione del compenso spettante all’OCRI
NAMENTO E DISCIPLINA TRANSITORIA al presidente della sezione specializzata in materia
CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI, di imprese è conseguenza dell’attribuzione a tale
STRUMENTI DI ALLERTA E COMPOSI- organo del potere di nomina di uno dei compo-
ZIONE ASSISTITA DELLA CRISI nenti del collegio investito del procedimento. Tale
attribuzione è espressamente prevista dalla legge
Articolo 348 delega.
Adeguamento delle soglie La norma stabilisce anche i parametri di riferi-
dell’impresa minore mento che sono rapportati al compenso dovuto al
curatore nella liquidazione giudiziale e variano in
L’articolo in commento prevede che i limiti di- relazione alle specifiche attività svolte nelle di-
mensionali propri dell’impresa minore e delle verse fasi del procedimento.
grandi imprese possano essere rivisti nel corso del L’ultimo comma, introdotto a seguito di un’osser-
tempo. A tal fine, il Ministro della giustizia, ogni vazione della Commissione Giustizia della Ca-
tre anni, può procedere all’aggiornamento dei va- mera, dispone che ai costi fissi che gravano sulle
lori, tenuto conto anche della media delle varia- camere di commercio per consentire il funziona-
zioni degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per mento degli OCRI si provveda mediante il versa-
le famiglie di operai ed impiegati intervenute nel mento di diritti di segreteria determinati ai sensi
periodo di riferimento. dell’articolo 18 della legge n. 580 del 29 dicembre
1993. Si è inteso così assicurare le risorse necessa-
Articolo 349 rie per rendere possibile il funzionamento degli
Sostituzione dei termini OCRI, distinguendo in modo chiaro i costi ammi-
fallimento e fallito nistrativi (variabili) da quelli fissi (di segreteria)
necessari per garantire una copertura minima del
La norma prevede la sostituzione delle parole «fal- servizio sul territorio.
limento», «procedura fallimentare» e «fallito»
contenute in qualsivoglia disposizione normativa Articolo 352
vigente, con le espressioni «liquidazione giudi- Disposizioni transitorie sul funziona-
ziale», «procedura di liquidazione giudiziale» e mento dell’OCRI
«debitore assoggettato a liquidazione giudiziale»,
precisando che la disposizione non opera con rife- L’articolo in esame stabilisce che, nel tempo ne-
rimento alle fattispecie venute in essere prima cessario all’istituzione, ad opera del Ministro della
dell’entrata in vigore del codice. giustizia, di un albo nazionale dei soggetti incari-
cati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di ge-
Articolo 350 stione e controllo nelle procedure di regolazione

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 127


Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

della crisi e dell’insolvenza, i componenti del col- onorabilità che gli stessi debbono possedere, oltre
legio degli esperti siano individuati tra i soggetti che un obbligo di aggiornamento biennale. Si
iscritti all’albo dei dottori commercialisti e degli vuole così garantire che il conferimento degli in-
esperti contabili o all’albo degli avvocati i quali ab- carichi avvenga a favore di soggetti di comprovata
biano svolto funzioni di commissario giudiziale o professionalità e di specchiata onestà.
di attestatore o abbiano assistito il debitore nella L’albo è istituito presso il Ministero della giustizia,
presentazione della domanda di accesso in almeno che esercita anche la vigilanza sull’attività degli
tre procedure di concordato preventivo che ab- iscritti.
biano superato la fase dell’apertura o tre accordi Recependo un’osservazione della Commissione
di ristrutturazione dei debiti che siano stati omo- Giustizia della Camera, sono individuati i requisiti
logati. per l’iscrizione all’albo di quanti abbiano già
svolto le funzioni di curatore alla data di entrata in
Articolo 353 vigore della riforma e per garantire uniformità
Istituzione di un osservatorio permanente nella formazione, si è rimessa alla Scuola della
Magistratura, l’elaborazione delle linee guida cui
L’articolo in commento introduce l’osservatorio devono attenersi i corsi di formazione.
permanente sull’efficienza delle misure di allerta e
delle procedure di composizione assistita della Articolo 357
crisi di impresa. Funzionamento dell’albo

Articolo 354 L’articolo in esame prevede che con decreto del


Revisione dei parametri Ministro della giustizia siano individuate le moda-
lità di iscrizione all’albo, le modalità di sospen-
La previsione riguarda la revisione dei parametri sione e cancellazione dal medesimo albo e le mo-
previsti dall’articolo 15 del codice in presenza dei dalità di esercizio del potere di vigilanza da parte
quali i creditori pubblici qualificati devono segna- del Ministero della giustizia. Tali contenuti sono
lare le situazioni di crisi dell’impresa. L’adegua- quelli minimi del decreto. L’elencazione, dunque,
mento riguarda sia la tipologia dei debiti, sia l’en- non ha carattere tassativo.
tità degli stessi, sia i parametri di tempestività
dell’iniziativa ed è previsto che avvenga, ove ne- Articolo 358
cessario, con regolamento adottato a norma Requisiti per la nomina agli incarichi
dell’articolo 17, comma 2, della l. n. 400 del 1988. nelle procedure

Articolo 355 La norma disciplina in positivo e in negativo i re-


Relazione al Parlamento quisiti per la nomina agli incarichi di gestione e di
controllo nelle procedure, estendendo la possibi-
La norma prevede che il Ministro della giustizia lità di essere nominati curatori, commissari o li-
presenti al Parlamento una relazione dettagliata quidatori giudiziali anche ai consulenti del lavoro.
sull’applicazione del codice entro due anni dalla La nomina è fatta dall’autorità giudiziaria tenuto
sua entrata in vigore, e successivamente ogni tre conto delle risultanze dei rapporti riepilogativi pe-
anni, sulla base dei dati forniti dall’osservatorio riodici e finali redatti dai soggetti incaricati e degli
permanente sull’efficienza delle misure di allerta e incarichi in corso, in modo da assicurare che il
delle procedure di composizione assistita della professionista nominato abbia realmente il tempo
crisi di impresa. per dedicarsi al nuovo incarico. Le nomine devono
essere effettuate secondo criteri di trasparenza e
turnazione nell’assegnazione degli incarichi, esi-
CAPO II - ALBO DEGLI INCARICATI genza che l’esistenza di un albo nazionale renderà
DELLA GESTIONE E DEL CONTROLLO più facile assicurare, pur dovendo essere bilan-
NELLE PROCEDURE ciata con l’esigenza di nominare professionisti do-
tati delle necessarie, specifiche esperienze in rap-
Articolo 356 porto alla natura ed all’oggetto dell’incarico.
Albo dei soggetti incaricati dall’autorità
giudiziaria delle funzioni di gestione e di
controllo nelle procedure di cui al codice CAPO III - DISCIPLINA
della crisi e dell’insolvenza DEI PROCEDIMENTI

La norma disciplina l’istituzione dell’albo unico Articolo 359


nazionale dei soggetti destinati a svolgere le fun- Area web riservata
zioni di curatore, commissario giudiziale o liqui-
datore nelle procedure contenute nel codice della La norma disciplina l’istituzione dell’area web ri-
crisi e dell’insolvenza e prevede i requisiti di servata a cura del Ministero dello sviluppo

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

economico, sentita l’Agenzia per l’Italia digitale. Si congruo rispetto ai procedimenti pendenti e per-
tratta dell’area destinata ad ospitare gli atti che venuti e dell’urgenza della definizione.
non sia possibile notificare a mezzo di posta elet-
tronica certificata causa imputabile al destinata- Articolo 363
rio, come previsto dall’art. 40, comma 6. Certificazione dei debiti contributivi e per
Un decreto emanato dal Ministero dello sviluppo premi assicurativi
economico, di concerto con il Ministero della giu-
stizia e con il Ministro della pubblica amministra- La norma, per rendere più agevole l’istruttoria nei
zione, definirà le modalità tecniche e i contenuti procedimenti di regolazione della crisi e dell’insol-
dell’area web riservata. venza, prevede le modalità di rilascio, da stabilirsi
con provvedimento degli enti certificatori, su ri-
chiesta del debitore o del tribunale, della certifica-
Articolo 360 zione dei debiti contributivi e dei debiti per premi
Disposizioni in materia di obbligatorietà assicurativi da parte dell’INPS e dell’INAIL.
del deposito con modalità telematiche de-
gli atti del procedimento di accertamento Articolo 364
dello stato di crisi o di insolvenza Certificazione dei debiti tributari

L a norma in esame dispone l’obbligo del deposito Analogamente a quanto previsto per i debiti nei
con modalità telematiche degli atti di parte e degli confronti di INPS e INAIL, prevede l’obbligo di ri-
atti degli ausiliari del giudice nel procedimento di lascio della certificazione dei debiti tributari in
accertamento dello stato di crisi o di insolvenza, in capo agli uffici dell’Amministrazione finanziaria e
tutti i gradi di giudizio. degli enti preposti all’accertamento dei tributi di
loro competenza, rimettendo ad Agenzia delle en-
Articolo 361 trate l’elaborazione della modulistica necessaria.
Norma transitoria sul deposito
telematico delle notifiche Articolo 365
Informazioni sui debiti fiscali, contribu-
La disciplina transitoria prevede che, fino alla rea- tivi e per premi assicurativi
lizzazione dell’area web riservata prevista dall’art.
378, nelle ipotesi in cui la notificazione telematica Fino a quando non saranno regolamentate le mo-
non sia possibile o non abbia esito positivo per dalità di rilascio della certificazione dei debiti con-
causa imputabile al destinatario, la notifica, a cura tributivi e per premi assicurativi e dei debiti tribu-
del ricorrente, si esegua esclusivamente di per- tari, la norma dispone che la cancelleria acquisisca
sona a norma dell’articolo 107, primo comma, del direttamente le certificazioni dagli uffici compe-
decreto del Presidente della Repubblica 15 dicem- tenti.
bre 1959, n. 1229, presso la sede risultante dal re-
gistro delle imprese o, per i soggetti non iscritti nel Articolo 366
registro delle imprese, presso la residenza. Modifica all’articolo 147 del Testo unico in
Quando la notificazione non può essere compiuta materia di spese di giustizia
con queste modalità, si esegue con il deposito
dell’atto nella casa comunale della sede che risulta La norma prevede che in caso di revoca della liqui-
iscritta nel registro delle imprese ovvero presso la dazione giudiziale le spese della procedura, com-
residenza per i soggetti non iscritti nel registro preso il compenso del curatore, siano poste a ca-
delle imprese, e si perfeziona nel momento del de- rico del creditore istante, anche se non condan-
posito stesso. Per le persone fisiche non obbligate nato ai danni, se con il suo comportamento ha
a munirsi del domicilio digitale, del deposito è dato causa all’apertura della procedura. La dispo-
data notizia anche mediante affissione dell’avviso sizione mira dunque a stabilire un criterio chiaro
in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione di individuazione del soggetto tenuto a farsi carico
o dell’ufficio e per raccomandata con avviso di ri- di tali spese e ad agevolare il curatore, il quale non
cevimento. ha titolo per partecipare personalmente al giudi-
zio di reclamo, nel recupero del compenso liquida-
Articolo 362 togli dal tribunale.
Trattazione delle controversie concorsuali E’ dettata una disposizione transitoria diretta a
presso la Corte di cassazione stabilire l’immediata applicazione della disposi-
zione di cui al presente articolo alle revoche delle
L’articolo in oggetto mira ad assicurare la celerità dichiarazioni di fallimento.
nella definizione delle controversie “concorsuali”
e perciò prevede la destinazione alla sezione cui è
assegnata presso la Corte di cassazione la tratta-
zione della materia di magistrati in numero

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

parte in cui (comma 5) sospendeva le garanzie


Articolo 367 dell'art. 2112 c.c., non solo nei casi ammessi dalla
Modalità di accesso alle informazioni sui direttiva europea (procedure fallimentari o proce-
debiti risultanti da banche dati pubbliche dure di insolvenza analoghe aperte in vista della
liquidazione dei beni del cedente, e dunque senza
In un’ottica di anticipata emersione della crisi e di prosecuzione dell’attività di impresa), ma anche
efficiente gestione dell’insolvenza, la norma pre- nei casi di crisi aziendali senza finalità liquidato-
vede una serie di oneri di collaborazione a carico rie.
delle pubbliche amministrazioni nella trasmis- Al fine di adeguare la normativa al dettato comu-
sione di dati sui debiti risultanti dalle banche dati nitario, con l’art. 19-quater del d.l. 25 settembre
in loro possesso. In particolare, disciplina, nei 2009 n. 135, convertito con modifiche in L. 20 no-
procedimenti per l’apertura della liquidazione vembre 2009 n. 166, era stato inserito nella norma
giudiziale e di concordato preventivo, le modalità il comma 4-bis, per effetto del quale la deroga
con cui le pubbliche amministrazioni che gesti- all’art. 2112 c.c., in caso di procedure con finalità
scono le banche dati del Registro delle imprese, non liquidatorie, era subordinata al caso in cui
dell’Anagrafe tributaria e dell’Istituto nazionale di fosse stato raggiunto un accordo circa “il manteni-
previdenza sociale trasmettono alla cancelleria, mento anche parziale dell’occupazione”.
mediante il sistema di cooperazione applicativa ai Tuttavia anche tale modifica ha sollevato dubbi
sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, sulla conformità al diritto europeo, che impone il
Codice dell’amministrazione digitale, i dati e i do- trasferimento dei rapporti di lavoro al cessionario,
cumenti che devono essere acquisiti nel corso dei per cui la giurisprudenza ha proceduto ad un’in-
procedimenti. terpretazione comunitariamente orientata della
disposizione, ritenendo che la deroga all’art. 2112
c.c. fosse lecita solo prevedendo modifiche delle
CAPO IV - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI condizioni di lavoro al fine del mantenimento dei
DIRITTO DEL LAVORO livelli occupazionali, senza poter prevedere limita-
zioni al trasferimento dei rapporti di lavoro all’im-
Articolo 368 presa cessionaria.
Coordinamento con la disciplina del di- Nell’ottica di un superamento di tali criticità ap-
ritto del lavoro plicative della citata disciplina, l’art. 385 sostitui-
sce i commi 4-bis e 5 dell’art. 47 cit., prevedendo
La disposizione, in attuazione dei principi della espressamente, conformemente alle direttive eu-
legge di delegazione sul coordinamento con la di- ropee, il trasferimento al cessionario dei rapporti
sciplina dei rapporti di lavoro pendenti, adegua di lavoro sia in caso di procedure non liquidatorie
(commi 1-3) al nuovo testo, sul piano formale e dei (art. 4-bis) che liquidatorie (co. 5), e consentendo
richiami interni, la normativa in materia di licen- la possibilità di deroghe all’art. 2112 c.c., per
ziamenti collettivi, ed introduce modifiche, sul quanto attiene alle condizioni di lavoro, nei ter-
piano sostanziale, all’art. 47 L. 428/1990 (“Dispo- mini e con le limitazioni previste da accordi sinda-
sizioni per l'adempimento di obblighi derivanti cali, che sono fatti salvi per lo scopo precipuo di
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità euro- salvaguardia dell’occupazione, e che in entrambi i
pee - legge comunitaria per il 1990)”, che disci- casi presuppongono che il trasferimento al cessio-
plina la procedura applicabile ad un trasferimento nario dei diritti dei lavoratori abbia già avuto
d’azienda ai sensi dell’art. 2112 c.c. in cui siano luogo, conformemente all’art. 5 n. 3 della Direttiva
complessivamente occupati più di quindici lavora- 2001/23 e alla sentenza della Corte di Giustizia
tori. dell’11 giugno 2009.
La norma è volta ad un equo contemperamento
delle esigenze di tutela dei diritti dei lavoratori e
di salvaguardia dei livelli occupazionali, anche alla CAPO V - DISPOSIZIONI DI COORDINA-
luce del diritto e giurisprudenza europee, e le esi- MENTO IN TEMA DI LIQUIDAZIONE
genze tecnico-produttive ed occupazionali COATTA AMMINISTRATIVA E IN ALTRE
dell’impresa subentrante, nelle vicende circolato- MATERIE
rie delle imprese in crisi.
La modifica è volta anche al superamento delle Articolo 369
problematiche interpretative cui l’art. 47 cit. ha Norme di coordinamento con le disposi-
dato luogo nell’applicazione giurisprudenziale, al zioni del decreto legislativo
fine di uniformarla al diritto europeo. 1° settembre 1993, n. 385
La Corte di Giustizia della Comunità europea
aveva infatti rilevato che l'art. 47 cit., discipli- L’articolo in commento modifica alcune disposi-
nando le possibili deroghe all’art. 2112 c.c., non zioni del Testo unico delle leggi in materia banca-
era conforme al diritto comunitario (Direttiva ria e creditizia. Sono interessate all’intervento an-
CEE 2001/23 artt. 3 e 4) in particolar modo nella che le disposizioni in materia di competenza nel

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procedimento di liquidazione coatta amministra- un operatore economico <<sia in corso un proce-


tiva, giacché il criterio determinante diviene per dimento per la dichiarazione di una di tali situa-
tutte le procedure concorsuali quello del centro zioni>>.
principale degli interessi, e tutte le disposizioni Ragioni di coordinamento con le modifiche appor-
che rinviano a norme del r.d. n.267/1942. tate agli articoli 80 e 110 impongono, infine, anche
la riformulazione dei commi 17 e 18 dell’art. 48.
Articolo 370 La disposizione in esame, anche in considerazione
Norme di coordinamento con le disposi- del contrasto giurisprudenziale esistente al ri-
zioni del decreto legislativo guardo, modifica dunque l’art. 80, chiarendo, at-
7 settembre 2005, n. 209 traverso il rinvio all’art. 95 del codice della crisi e
dell’insolvenza ed all’art. 110 del codice dei con-
L’articolo in oggetto disciplina le modificazioni tratti pubblici, che il deposito di una domanda di
apportate al Codice delle assicurazioni private. accesso al concordato preventivo, seppure “con ri-
Sono interessate all’intervento le disposizioni in serva” di deposito della proposta concordataria e
materia di competenza nel procedimento di liqui- del piano, non osta alla partecipazione a proce-
dazione coatta amministrativa, giacché il criterio dure di affidamento. Lo scopo è quello di evitare
determinante diviene per tutte le procedure con- che paradossalmente, tale domanda, da stru-
corsuali quello del centro principale degli inte- mento di tutela per l’imprenditore, divenga un
ressi, e tutte le disposizioni che rinviano a norme ostacolo alla prosecuzione dell’attività imprendi-
del r.d. n.267/1942. toriale.
Quanto alle modifiche apportate all’art.110 del
Articolo 371 d.lgs. n.50/2006, si ribadisce che il curatore della
Norme di coordinamento con l’articolo 16 procedura di liquidazione giudiziale, autorizzato
delle disposizioni di attuazione all'esercizio dell’impresa, può eseguire i contratti
del codice civile già stipulati dall'impresa assoggettata alla liquida-
zione giudiziale su autorizzazione del giudice de-
La norma dispone la sostituzione degli articoli legato, con esclusione, invece, della possibilità di
201, 207, 208, 209, 210, 212 e 213 del regio de- partecipare a nuove procedure di gara, coerente-
creto 16 marzo 1942, n. 267, richiamati dall’arti- mente con quanto stabilito all’art.211.
colo 16 delle disposizioni di attuazione del codice Per le imprese che hanno depositato la domanda
civile -che disciplina la liquidazione di associa- di accesso al concordato preventivo la disposi-
zioni e fondazioni- con gli articoli 305, 309, 310, zione rinvia invece all’art.95, che reca “disposi-
311, 312, 313 e 314 del codice. zioni speciali per i contratti con le pubbliche am-
ministrazioni” e, poiché sono ben chiare le esi-
genze di evitare ritardi ed incertezze legati ai
Articolo 372 dubbi su come evolverà la domanda “con ri-
Modifiche al codice dei contratti pubblici serva”, prevede che per la partecipazione alle pro-
di cui al decreto legislativo cedure di affidamento di contratti pubblici tra il
18 aprile 2016, n.50 momento del deposito della domanda di cui al
primo periodo ed il momento del deposito del de-
La norma in esame è stata introdotta recependo creto di apertura sia sempre necessario l’avvali-
un giusto suggerimento del Consiglio di Stato, che mento dei requisiti di un altro soggetto.
ha evidenziato come, avendo il legislatore richie- La riformulazione del comma 6, laddove prevede
sto al Governo di operare il coordinamento con le che l’ANAC può subordinare ad avvalimento la
disposizioni vigenti <<anche modificando la for- partecipazione, l'affidamento di subappalti e la
mulazione e la collocazione delle norme non diret- stipulazione dei relativi contratti solo quando
tamente investite dai principi e criteri direttivi di l'impresa in concordato non è in possesso dei re-
delega, in modo da renderle ad essi conformi, e quisiti aggiuntivi individuati con apposite linee
adottando le opportune disposizioni transito- guida, tiene conto del fatto che è normale che
rie>>, sia necessaria una riformulazione dell’art. un’impresa in crisi o insolvente abbia debiti era-
110 del vigente codice dei contratti pubblici (d.lgs. riali e contributivi e del fatto che, con il deposito
18 aprile 2016, n. 50, come modificato dal d.lgs. 19 della domanda di concordato non le è comunque
aprile 2017, n. 56) per renderlo coerente con la più consentito il pagamento dei debiti anteriori
nuova disciplina dei contratti pendenti con le pub- che, peraltro, potrebbero essere soddisfatti, in
bliche amministrazioni. corso di procedura, anche in modo non integrale.
Tale modifica impone di intervenire, come ulte- I requisiti di regolarità contributiva devono essere
riormente segnalato dal Consiglio di Stato, anche perciò riferiti solo ai debiti sorti in costanza di pro-
sull’art. 80 del medesimo codice dei contratti pub- cedura; sotto tale profilo, tuttavia, l’impresa am-
blici, al fine di chiarire l’esatta accezione messa al concordato preventivo non è diversa da
dell’espressione utilizzata al comma 5, lett. b), lad- una qualsiasi altra impresa in bonis.
dove si fa riferimento ai casi in cui nei riguardi di

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Il comma 2 dell’art. 372, al fine di prevenire incer- rapporti con le procedure concorsuali. Il rinvio te-
tezze interpretative ed applicative, precisa che le stuale è volto a fugare ogni dubbio.
nuove disposizioni si applicano unicamente alle
procedure in cui, alla data di entrata in vigore del
codice della crisi e dell’insolvenza, non è ancora CAPO VII - ABROGAZIONI
stato pubblicato il bando di gara o non sono stati
ancora trasmessi gli inviti a presentare le offerte. Articolo 374
Abrogazioni

CAPO VI - DISPOSIZIONI DI COORDINA- Le disposizioni del r.d. n.267 del 1942 e della legge
MENTO DELLA DISCIPLINA PENALE n.3 del 2012, come spiegato nel commento all’art.
389, sono destinate a trovare applicazione anche
Articolo 373 successivamente all’entrata in vigore del codice
Coordinamento con le norme di attua- della crisi e dell’insolvenza, sia pure esclusiva-
zione del codice di procedura penale mente per i procedimenti e per le procedure pen-
denti a quella data, oltre che per le procedure
Con l’articolo 373 si interviene sull’articolo 104- aperte a seguito della definizione di domande de-
bis delle norme di attuazione del codice di proce- positate prima dell’entrata in vigore della riforma.
dura penale. Va richiamato quanto valutato a illu- E’ parso invece necessario provvedere all’abroga-
strazione degli articoli 317 e seguenti con riguardo zione espressa del comma 43 dell’art. 23 del d.l.
all’estensione della disciplina del titolo IV del n.98/2011, ai sensi del quale gli imprenditori agri-
d.lgs. 159/2011 ai sequestri funzionali alla confi- coli in stato di crisi o di insolvenza possono acce-
sca, onde assicurare la tendenziale prevalenza del dere alle procedure di cui agli articoli 182-bis e
sequestro penale in attuazione della delega di cui 182-ter del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in
all’articolo 13 della legge n.155/2017. quanto norma assorbita negli articoli 57 e 63.
Come sopra rilevato, l’articolo 104-bis ha esteso le
norme in materia di amministrazione dettate
prima dalla legge 575/1965 poi dal decreto legisla- PARTE SECONDA - MODIFICHE AL
tivo n.159 del 2011 ai sequestri penali che avessero CODICE CIVILE
ad oggetto aziende, società e beni comunque biso-
gnosi di gestione (vedi comma 1). Con la legge Articolo 375
n.161 del 2017 si è estesa l’intera disciplina Assetti organizzativi dell’impresa
dell’amministrazione (titolo III del d.lgs.
n.159/2011) a questa categoria di sequestri, seb- L’articolo in oggetto riformula il titolo della ru-
bene il richiamo integrale sia incongruo, nella mi- brica dell’articolo 2086 del codice civile e, in at-
sura in cui il titolo III regola anche le attribuzioni tuazione di uno specifico principio di delega,
dell’Agenzia dei beni confiscati, estranee a tali se- vi inserisce il comma 2, per favorire l’emersione
questri. Da qui la necessità di integrare la norma tempestiva della crisi, obbliga l’imprenditore di-
facendo espresso riferimento alla disciplina in verso dall’imprenditore individuale, ad istituire
materia di nomina e revoca dell’amministratore, un assetto organizzativo, amministrativo e conta-
di compiti dello stesso e di poteri di gestione. bile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’im-
Il comma 1-quater (già inserito dalla legge n. presa, anche in funzione della rilevazione tempe-
161del 2017 nel d.l. n. 306/1992 che regolava la stiva della crisi dell’impresa e della perdita della
confisca per sproporzione, art.12 sexies e poi tra- continuità aziendale, nonché di attivarsi senza in-
sposto nel corpo delle norme di attuazione del co- dugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli
dice di procedura penale senza modifiche, sulla strumenti previsti dall’ordinamento per il supera-
base della delega in materia di riserva di codice) mento della crisi e il recupero della continuità
ha espressamente stabilito che ai sequestri e alle aziendale.
confische per sproporzione e ai sequestri penali
per i delitti di mafia, terrorismo ecc. (elenco di Articolo 376
reati di cui all’art.51 comma 3 bis c.p.p.) si appli- Crisi dell’impresa e rapporti di lavoro
cassero le norme del d.lgs. n. 159/2011 in materia
di amministrazione, destinazione dei beni e di tu- La norma prevede la sostituzione del comma 2
tela dei terzi. Sulla tutela dei terzi è stato di fatto dell’articolo 2119 del codice civile: l’elemento di
normato un principio giurisprudenziale. La di- novità è rappresentato dal rinvio al codice della
zione “tutela dei terzi” potrebbe dare luogo a qual- crisi e dell’insolvenza per la disciplina degli effetti
che dubbio, dacché il titolo IV del d.lgs. n. della liquidazione giudiziale sui rapporti di lavoro.
159/2011 - tutela dei terzi e rapporti con le procure
concorsuali - è suddiviso in più capi: I disposizioni
generali, II accertamento dei diritti dei terzi, III

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

Il comma 3, sulla base di un’osservazione della II


Articolo 377 Commissione (Giustizia) della Camera, fissa in
Assetti organizzativi societari nove mesi il termine entro il quale le società inte-
ressate all’intervento dovranno provvedere alla
L’articolo in commento estende a tutti i tipi di so- compiuta costituzione degli organi di controllo.
cietà gli obblighi previsti dall’articolo 2086, se- Un termine più ampio non garantirebbe il pieno
condo comma del codice civile. A tal fine, vengono funzionamento degli organi alla data di entrata in
modificati l’articolo 2257 del codice civile, l’arti- vigore della riforma e, soprattutto, dei sistemi di
colo 2380-bis del codice civile, l’articolo 2409-no- allerta.
vies del codice civile, l’articolo 2475 del codice ci- L’ultimo comma allinea l’art. 92 delle disposizioni
vile e l’articolo 2475 del codice civile, con l’inseri- di attuazione del codice civile alla modifica con-
mento del sesto comma. cernente l’ambito applicativo dell’art. 2409 c.c.
prevista dal comma 2.
Art. 378
Responsabilità degli amministratori Articolo 380
Cause di scioglimento delle
La norma dispone l’inserimento del comma 6 società di capitali
nell’articolo 2476 del codice civile e del comma 3
nell’articolo 2486 del codice civile. La norma prevede l’inserimento del numero «7-
Con la prima disposizione, si responsabilizzano bis» nell’articolo 2484, comma 1, del codice civile
maggiormente gli amministratori rispetto agli ob- e perciò che l’apertura sia della liquidazione giudi-
blighi di conservazione del patrimonio sociale, in ziale che della liquidazione controllata siano causa
quanto si prevede espressamente che essi rispon- di scioglimento della società.
dono verso i creditori quando il patrimonio sociale
risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro Articolo 381
crediti. Disposizioni in materia di società coope-
La seconda, come richiesto dalla legge delega, in- rative ed enti mutualistici
troduce un criterio di liquidazione dei danni con-
seguenti all’inosservanza dell’obbligo di gestire la L’articolo in esame dispone la sostituzione dell’ar-
società, dopo il verificarsi di una causa di sciogli- ticolo 2545-terdecies, primo comma, secondo pe-
mento, al solo fine di preservare integrità e valore riodo, confermando l’assoggettabilità anche alla
del patrimonio. La norma si fa carico di risolvere, procedura di liquidazione giudiziale delle società
anche in funzione deflattiva, il contrasto giuri- cooperative che svolgono attività commerciale, ol-
sprudenziale esistente in materia e l’obiettiva dif- tre che dell’articolo 2545-sexiesdecies, comma 1,
ficoltà di quantificare il danno in tutti i casi, nella primo periodo. In particolare, viene così attribuito
pratica molto frequenti, in cui mancano le scrit- al commissario nominato nel procedimento di li-
ture contabili o le stesse sono state tenute in modo quidazione coatta amministrativa la legittima-
irregolare. zione, nel caso di crisi o insolvenza, a domandare
La norma riguarda tutte le azioni di responsabi- la nomina del collegio o del commissario per la
lità, anche quando siano state promosse senza che composizione assistita della crisi stessa o l’accesso
si sia aperta una procedura concorsuale; per le a una delle procedure regolatrici previste nel co-
stesse ragioni il criterio di liquidazione del danno dice della crisi e dell’insolvenza.
deve trovare applicazione in caso di apertura di
qualsiasi procedura regolata dal codice della crisi Articolo 382
e dell’insolvenza. La legge n.155/2017 sul punto Sostituzione dei termini fallito
(art. 14, comma 1, lettera e), non limita l’operati- e fallimento
vità della delega alle sole procedure concorsuali,
ma impone semplicemente di disciplinare i criteri Le modificazioni disposte dalla norma servono ad
di quantificazione del danno risarcibile nei casi di- adeguare, da un punto di vista lessicale, le dispo-
sciplinati dall’art. 2486 c.c.. sizioni del codice civile al nuovo diritto della crisi
di impresa, sostituendo le parole fallito e falli-
Articolo 379 mento con liquidazione giudiziale.
Nomina degli organi di controllo
Articolo 383
La norma, sempre al fine di favorire l’emersione e Finanziamenti dei soci
la gestione tempestiva della crisi, in attuazione di
uno specifico e dettagliato principio di delega, am- L’articolo in esame modifica l’articolo 2467,
plia le ipotesi in cui, nelle società a responsabilità comma 1, del codice civile, eliminando le parole
limitata, è obbligatoria la nomina degli organi di «e, se avvenuto nell’anno precedente la dichiara-
controllo interni e dei revisori. zione di fallimento della società, deve essere resti-
tuito»; la medesima previsione è stata inserita, per

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Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

ragioni di coerenza sistematica, nel codice della • infine, si affida ad un decreto ministeriale la de-
crisi e dell’insolvenza, all’articolo 164. terminazione del modello standard della fideius-
sione.
Articolo 384 Modifiche dell’art. 4 del decreto legislativo n. 122
Abrogazioni di disposizioni del del 2005:
codice civile • viene previsto che all’inadempimento dell’ob-
bligo assicurativo consegua la nullità (relativa) del
La norma prevede l’abrogazione, a far tempo dalla contratto, che può essere fatta valere solo dall’ac-
entrata in vigore del presente codice, dell’art. 2221 quirente;
del codice civile, che conteneva l’indicazione degli • si demanda ad un decreto ministeriale la deter-
imprenditori fallibili. minazione del contenuto e delle caratteristiche
della polizza decennale, nonché del relativo mo-
dello standard;
PARTE TERZA - GARANZIE IN FAVORE • si collega al recesso dell’acquirente in caso di
DEGLI ACQUIRENTI DI IMMOBILI DA mancato rilascio della polizza assicurativa il di-
COSTRUIRE ritto di escutere la fideiussione;
• si prevede l’obbligo di menzionare nel con-
La parte terza del codice reca disposizioni che tratto di trasferimento gli estremi della polizza de-
danno attuazione ai principi di delega contenuti cennale conforme al decreto ministeriale.
nell’art. 12 della legge 19 ottobre 2017, n.155 in Modifiche dell’art. 5 del decreto legislativo n. 122
materia di garanzie in favore degli acquirenti di del 2005:
immobili da costruire. • si ricollega l’applicazione della normativa mo-
La delega è attuata anche tenuto conto che la pre- dificata alla presentazione del titolo abilitativo o
detta disposizione richiama le modalità e termini alla sua richiesta successivamente all’entrata in vi-
di esercizio della delega di cui all’art.1 (per il quale gore delle modifiche.
il Governo “cura altresì il coordinamento con le di- Modifiche dell’art. 6 del decreto legislativo n. 122
sposizioni vigenti, anche modificando la formula- del 2005:
zione e la collocazione delle norme non diretta- • si prevede che i contratti preliminari e quelli
mente investite dai principi e criteri direttivi di de- comunque diretti al trasferimento non immediato
lega, in modo da renderle ad essi conformi, adot- di un immobile da costruire devono essere stipu-
tando le opportune disposizioni transitorie”). lati per atto pubblico o scrittura privata autenti-
In attuazione della delega sono previste agli arti- cata, come espressamente richiesto dalla delega;
coli da 385 a 388: • si prevede che il contratto contenga l’attesta-
Modifiche dell’art. 3 del decreto legislativo n. 122 zione di conformità della fideiussione al modello
del 2005: ministeriale.
• viene eliminato il riferimento all’art.107 del
TUB (ormai superato);
• al fine di apprestare tutela sostanziale all’ac- PARTE QUARTA - DISPOSIZIONI
quirente per il caso di inadempimento del costrut- FINALI E TRANSITORIE
tore all’obbligo legale di rilascio della polizza assi-
curativa indennitaria decennale, si prevede che la Articolo 389
fideiussione garantisca la restituzione delle Entrata in vigore
somme versate (comma 3, lettera b) anche in caso
di recesso dal contratto preliminare dell’acqui- La norma distingue, ai fini dell’entrata in vigore
rente che abbia ottenuto da parte del notaio l’atte- del decreto legislativo, tra le disposizioni dirette a
stazione di non aver ricevuto per la data dell’atto disciplinare gli istituti di regolazione della crisi e
di trasferimento della proprietà la polizza assicu- dell’insolvenza, che entreranno in vigore dopo di-
rativa; poiché la legge delega prevede che la man- ciotto mesi dalla data della sua pubblicazione
canza di assicurazione determini nullità del con- nella Gazzetta Ufficiale, allo scopo di consentire ai
tratto, qualora il mancato rilascio della polizza sia soggetti destinatari della disciplina di adottare le
accertato dal notaio deve essere consentito all’ac- necessarie misure organizzative, oltre che un pe-
quirente di recedere dal contratto ricevendo tutela riodo adeguato di studio del testo ed alcune dispo-
delle proprie ragioni restitutorie relative ai corri- sizioni destinate ad entrare quasi immediata-
spettivi versati; conseguentemente, il comma 7 mente in vigore. Si tratta delle disposizioni che
prevede che la fideiussione perda efficacia solo nel possono immediatamente agevolare una migliore
momento in cui il fideiussore riceva dal costrut- gestione delle procedure –così, la disposizione
tore o comunque da uno dei contraenti copia sulla competenza per le procedure di amministra-
dell’atto di trasferimento che contenga menzione zione straordinaria ed i gruppi di imprese di rile-
degli estremi della polizza decennale e della sua vanti dimensioni (e perciò gli articoli 27, comma 1
conformità ; e 350)- o che possono immediatamente agevolare
l’attività istruttoria nelle procedure concorsuali

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 134


Relazione illustrativa al Codice della Crisi e dell’Insolvenza

(tali gli articoli 363 e 364), nonché le modifiche


del codice civile che hanno una funzione in qual-
che modo preparatoria dell’entrata in vigore delle
disposizioni in materia di misure d’allerta. Anche
le disposizioni concernenti le garanzie in favore
degli acquirenti di immobili da costruire di cui alla
parte terza entrano in vigore il trentesimo giorno
successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Uffi-
ciale, non necessitando la loro attuazione di parti-
colari attività preparatorie.
La norma, accogliendo un’osservazione della
Commissione Giustizia della Camera, prevede an-
che che le disposizioni di cui agli articoli 3 e 4 del
decreto legislativo 20 giugno 2005, n. 122, nella
loro nuova formulazione, si applichino anche nelle
more dell’adozione dei decreti di cui agli articoli 3,
comma 7-bis, e 4, comma 1-bis e che il contenuto
della fideiussione e della polizza assicurativa
debba essere determinato dalle parti nel rispetto
di quanto previsto dalle richiamate disposizioni.

Articolo 390
Disciplina transitoria

La regola generale adottata, per evidenti ragioni di


semplificazione, è quella secondo la quale restano
disciplinati dal r.d. n. 267 del 1942, nonché dalla
legge n. 3 del 2012, sia i procedimenti pendenti
alla data dell’entrata in vigore del codice, sia le
procedure pendenti alla medesima data. Anche le
procedure aperte a seguito della definizione dei ri-
corsi e delle domande depositati prima dell’en-
trata in vigore del decreto legislativo, per le mede-
sime esigenze di semplificazione e per evitare dif-
ficoltà operative nel passaggio da una sentenza o
un decreto pronunciati ai sensi del r.d. n.267 del
1942 o della legge n.3 del 2012 a procedure defi-
nite diversamente anche solo sotto il profilo lessi-
cale.
In materia penale, al fine di garantire la continuità
delle fattispecie criminose, si prevede che quando,
in relazione alle procedure che continuano ad es-
sere regolate dal predetto r.d. n. 267, nonché dalla
legge n. 3 del 2012, sono commessi i fatti puniti
dalle disposizioni penali del titolo sesto dello
stesso regio decreto n. 267, nonché della sezione
terza del capo II della legge n. 3 del 2012, si appli-
cano ai medesimi fatti le predette disposizioni.

Articolo 391
Disposizioni finanziarie

La disposizione contiene la clausola di invarianza


finanziaria, coerentemente con quanto previsto
dall’articolo 16 della legge delega.

IL CASO.it - O R D I N E degli A V V O C A T I di R O M A 135

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