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Opinioni

Giustizia amministrativa

La giurisprudenza amministrativa e la pandemia


di Giulio Vesperini
La Relazione sull’attività della giustizia amministra- che copre il periodo intercorrente tra il D.L. n. 6/2020
tiva del Presidente del Consiglio di Stato dedica una e il D.L. n. 19/2020, che abroga il primo, i d.P.C.M
quindicina di pagine (poco meno di un quarto del sono adottati sotto l’ombrello protettivo di una
totale) al diritto della pandemia. Essa, in primo luogo, disposizione “in bianco” del D.L. n. 6/2020, la
traccia un quadro delle caratteristiche e dei problemi quale si limita ad attribuire il potere e a fornire un
generali posti dalla normativa adottata durante que- elenco meramente esemplificativo delle misure da
sto periodo; esamina, poi, in particolare, le regole adottare, in violazione sia del principio di legalità, sia
dettate sulla giustizia amministrativa; illustra, infine, dei principi posti dalla Corte costituzionale quali
un tratto caratteristico del diritto giurisprudenziale condizioni del legittimo esercizio dei poteri di neces-
dell’emergenza. sità e urgenza. Tuttavia, anche quando il D.L. n. 19/
Tra i tre aspetti, il primo è quello più sviluppato (a 2020, dopo oltre un mese, corregge la rotta, dettando
esso sono dedicate una decina di pagine della Rela- una disciplina accurata del contenuto, dei principi ai
zione) e più articolato. Il Consiglio di Stato prende ad quali si devono attenere e del relativo procedimento
oggetto, infatti, le tensioni che si sono innestate tra il di adozione, i d.P.C.M. continuano a disporre di
governo e il Parlamento, da un lato; tra lo Stato e le margini di discrezionalità consistenti e, in partico-
regioni, dall’altro lato. Segue un “primo bilancio” di lare, rappresentano la sede primaria del contempera-
come “il diritto pubblico abbia risposto a questo mento tra il diritto alla salute e gli altri diritti
sconvolgimento istituzionale” (p. 11). costituzionalmente tutelati e della conseguente rego-
Circa il rapporto tra il governo e il Parlamento, il lamentazione della materia. La conseguenza più
Consiglio di Stato dà atto che, specie nella fase importante, sul piano dell’assetto delle fonti, è quella
iniziale della pandemia, il Parlamento è stato relegato per cui gli atti amministrativi generali si sostitui-
in una posizione marginale; dà conto delle posizioni scono, per larga parte, alle fonti primarie (e, in
di quanti hanno rivendicato, per converso, l’esigenza particolare, ai decreti-legge, fonte costituzional-
di un rafforzamento dei poteri di controllo e di indi- mente deputata a fronteggiare le situazioni di straor-
rizzo del Parlamento stesso ed espresso, più in gene- dinaria necessità e urgenza). Tuttavia, i primi, a
rale, preoccupazioni circa le possibili lesioni delle differenza delle seconde, non sono soggetti all’inter-
libertà fondamentali conseguenti a una dubbia appli- vento del Parlamento, al controllo del Presidente
cazione del principio di legalità. Secondo la Rela- della Repubblica, al controllo eventuale della
zione, tuttavia, seppure in parte giustificate, le Corte costituzionale. Sono modesti, d’altro canto, i
critiche “andrebbero (...) modulate alla luce della temperamenti introdotti dalle previsioni del D.L. n.
situazione emergenziale”: le esigenze di duttilità e 19/2020 per assegnare un ruolo al Parlamento: l’ob-
di flessibilità della regolamentazione che tale situa- bligo di comunicare il d.P.C.M. alle Camere entro il
zione impone, infatti, possono essere soddisfatte giorno successivo a quello della sua pubblicazione e
meno dalla legge, più dai d.P.C.M. Questi trovano, l’obbligo del presidente del consiglio (o di un mini-
peraltro, già un precedente normativo nel potere del stro da lui delegato) di riferire ogni quindici giorni
ministro della salute di adottare ordinanze “libere” alle Camere medesime circa le misure adottate in
(art. 32, L. n. 833/1978) e sono, al pari di queste, base al decreto-legge.
soggetti a una serie di principi consolidati della giuri- Circa il rapporto tra lo Stato e le regioni, il Consiglio
sprudenza costituzionale. di Stato ravvisa, con brevi cenni, due tipi di problemi:
La Relazione espone, però, solo in parte i termini del l’assenza di una effettiva cooperazione tra l’uno e le
problema e non assume posizione sulla qualificazione altre, dovuta, a sua volta, ai difetti della riforma
giuridica dei d.P.C.M. e sul loro conseguente regime. costituzionale del 2001; la ritrosia dello Stato a uti-
Essi appartengono, infatti, al novero degli atti ammi- lizzare poteri di propria competenza esclusiva (quali
nistrativi generali, a contenuto normativo, e non a quelli in materia di profilassi internazionale) e a fare
quello delle fonti di normazione secondaria, come ricorso al potere sostitutivo. Un approfondimento
lascerebbero intendere, invece, un paio di passaggi importante della disciplina di questi rapporti, per
della Relazione medesima. In una prima fase, quella converso, si deve alla Corte costituzionale che, con

294 Giornale di diritto amministrativo 3/2021


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l’ordinanza Corte cost. n. 4/2021 (del 14 gennaio) e la potere discutere oralmente la controversia, sempre
sentenza Corte cost. n. 37/2021 (del 12 marzo), che il Collegio ritenga che il differimento richiesto da
dichiara l’illegittimità costituzionale di una legge una parte non comprometta il diritto della contro-
della regione Valle d’Aosta del 2020 (recante parte ad una ragionevole durata del processo e
“Misure di contenimento della diffusione del virus quando la causa non sia di tale semplicità da rendere
SARS-COV-2 nelle attività sociali ed economiche inutile la discussione” (pp. 20-21). Sulla spinta delle
della Regione autonoma Valle D’Aosta in relazione preoccupazioni espresse dagli studiosi, dagli avvocati
allo stato di emergenza”) per avere invaso la compe- e dai giudici, il menzionato D.L. n. 28/2020 ha cor-
tenza esclusiva dello Stato in materia di profilassi retto la norma sul “processo cartolare coatto” e intro-
internazionale; definisce i confini della materia stessa dotto l’udienza “ad oralità mediata”. In questo caso,
e i suoi rapporti con quella, di competenza concor- l’udienza non è pubblica, ma consente ai difensori di
rente, di tutela della salute. intervenire da remoto: essa costituisce, secondo il
È positivo, infine, nel suo complesso, il giudizio che il commento del Consiglio di Stato, “l’attuale assetto
Consiglio di Stato esprime circa la risposta che il ‘ordinario nell’emergenza’ del processo amministra-
diritto pubblico ha dato (finora) alla situazione di tivo, ragionevole punto di ricaduta di esigenze con-
emergenza. “Il nostro sistema costituzionale ha dimo- correnti”. (p. 20). In questo modo, quindi, grazie
strato capacità di adattamento, rimanendo fedele alle anche alle opportunità offerte dal processo telema-
premesse dello Stato di diritto (...) senza snaturarsi e tico, si ottengono tre risultati importanti: si garanti-
senza ‘rotture’ dei paradigmi consolidati. La premi- sce la continuità dell’esercizio della funzione
nenza del diritto alla salute non lo ha sottratto al giurisdizionale; si evita l’accumularsi di un conten-
bilanciamento con altri valori costituzionali (...); le zioso arretrato; si assicura un regime processuale “che,
misure limitative dell’ordinario svolgimento della per quanto derogatorio in ragione dell’emergenza, [è]
vita sociale, ove sorrette da proporzionalità e rispet- in grado di garantire difesa e contraddittorio” (p. 19).
tose della dignità umana, non hanno prodotto alte- La terza serie di considerazioni (anche esse occupano
razioni irreversibili dei nostri diritti costituzionali un paio di pagine) riguarda il diritto giurisprudenziale
individuali e collettivi” (p. 13). dell’emergenza. Nella Relazione si trova al proposito
Le considerazioni circa le regole dettate sulla giustizia una indicazione generale circa gli indirizzi ai quali il
amministrativa durante la pandemia sono conden- giudice amministrativo si è attenuto in questo
sate in un paio di pagine. Esse riguardano la previ- periodo: “I tempi dell’epidemia saranno ricordati
sione dell’art. 84, D.L. n. 18/2020, sul c.d. “processo come i tempi della tutela immediata. La giustizia
cartolare coatto”, l’interpretazione giurisprudenziale amministrativa non si è mai fermata grazie alla
che ne è stata data, la modifica di quella stessa piena funzionalità del processo telematico, che ha
previsione con l’art. 4, comma 1, D.L. n. 28/2020. consentito di prendere una moltitudine di decisioni
La norma sul “processo cartolare coatto” ha com- cautelari depositate in tempi rapidissimi” (p. 22). La
presso la facoltà di discussione dell’avvocato e susci- diffusione della tutela cautelare, si legge nella Rela-
tato addirittura il timore che il diritto dell’emergenza, zione, si può spiegare con la proliferazione delle
dopo un secolo di evoluzione, avesse ricondotto il misure adottate, con il loro frequente mutamento,
processo amministrativo a una mera procedura di con i mutamenti, anche, dello scenario sociale, eco-
ricorso. Il Consiglio di Stato, innanzitutto con le nomico e territoriale per effetto dell’epidemia; e ha la
ordinanze n. 2539/2020 e n. 2540/2020, ha suggerito sua espressione più importante nella espansione
una interpretazione della norma conforme a Costi- quantitativa delle decisioni adottate di urgenza in
tuzione, “nel senso che ciascuna delle parti ha facoltà via monocratica, nelle more della decisione colle-
di chiedere il differimento dell’udienza a data succes- giale, delle quali la Relazione elenca una decina di
siva al termine della fase emergenziale allo scopo di esempi.

Giornale di diritto amministrativo 3/2021 295

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