Sei sulla pagina 1di 10

Crisi d’impresa

Dal Decreto Crescita le norme


per evitare il fallimento
di Marcello Pollio (*)

Dall’11 settembre 2012 sono operative le novità, apportate dal c.d. «decreto crescita», di carattere

Bilancio&Reddito
concorsuale (e para concorsuale) che migliorano e agevolano la gestione delle crisi aziendali.
Si tratta di una serie di innovazioni volte ad evitare il fallimento delle imprese, agevolando
l’emersione e la composizione negoziale della crisi, preservando la continuità aziendale e,
soprattutto, anticipando gli effetti di protezione del patrimonio dell’impresa (tipici del
concordato preventivo) durante la «scelta» e la «negoziazione» (con i creditori) dello strumento
più idoneo per il superamento della crisi. Il decreto crescita, in particolare, interviene su accordi
di ristrutturazione di debiti e concordato preventivo, sostanzialmente «equiparando» i due istituti
- sotto il profilo della convenienza e delle opportunità - e consentendo all’impresa in crisi di
«prenotare» (riservandosi) l’utilizzo dell’uno per poi scegliere di adottare l’altro, e viceversa,
secondo un percorso c.d. «ad X» orientato alla flessibilità degli strumenti anti crisi ed ispirato a
logiche di gestione della crisi spiccatamente «negoziali».

Il D.L. n. 83/2012 (cd «decreto crescita»), 1) anticipazione della «protezione» del patri-
convertito con modificazioni dalla legge n. monio del debitore nelle more dell’utilizzo di
134/2012, nel mettere mano nuovamente alla uno strumento anti crisi (accordo di ristrut-
revisione del diritto della crisi d’impresa, ha turazione o concordato preventivo);
introdotto una serie di innovazioni ed oppor- 2) introduzione del c.d. «concordato in bian-
tunità nell’utilizzo degli strumenti di compo- co», nonché possibilità di «conversione» (di
sizione negoziale della crisi alternativi al fal- una proposta di concordato preventivo) in
limento, disciplinati dal Legge fallimentare un accordo di ristrutturazione
(Regio Decreto n. 267/1942). 3) salvaguardia della continuità aziendale
Le novità - introdotte nel segno della dichia- con autorizzazione a contrarre nuova finan-
rata «crescita del paese» - sono, invero, fina- za (prededucibile) e ad effettuare pagamenti
lizzate a scongiurare il default delle imprese in continuità a fornitori strategici;
in crisi, consentendo di: 4) introduzione specifica del «concordato in
– anticipare l’emerzione della crisi; continuità», con possibilità di partecipazione
– favorire effettivamente (ovvero non dispen- ad appalti pubblici e/o in raggruppamenti
dere) la tutela del going concern; temporanei d’impresa;
– intensificare ed anticipare la protezione del 5) sospensione della causa di scioglimento e
patrimonio nella fase di scelta e/o di negozia- degli obblighi di reintegro delle perdite del
zione, quindi precedente al perfezionamento capitale per la società che ricorre al concor-
del (prescelto) strumento di superamento dato o all’accordo di ristrutturazione, fino al
della crisi. momento dell’omologa dello strumento pre-
scelto;
La «nuova» revisione del diritto 5) retrodatazione dei termini per il computo
della crisi d’impresa
L’art. 33 del decreto crescita ha introdotto le Nota:
seguenti molteplici novità nel testo della leg- (*) Commercialista e revisore legale dei conti in Genova e
ge fallimentare: Milano - Partner Pollio & Associati Law and Tax Adviser

1/2013 25
Crisi d’impresa

della revocatoria fallimentare alla data di presentare una domanda di concordato, pur
pubblicazione nel registro imprese del ricor- non completa di tutta la documentazione ne-
so per concordato preventivo, laddove a tale cessaria per accedere alla procedura, riser-
procedura segue il fallimento del debitore; vandosi di depositare la documentazione in-
6) inefficacia delle ipoteche iscritte nei no- tegrativa entro un termine stabilito dal giu-
vanta giorni precedenti alla pubblicazione dice a seconda della complessità della vicen-
nel registro delle imprese del ricorso per l’ac- da. Secondo Assonime, con la presentazione
cesso al concordato preventivo ed intensifi- di una domanda incompleta il debitore si
cazione della protezione accordata al debito- sottoporrebbe al controllo dell’autorità giudi-
re; ziaria al primo manifestarsi della crisi, il suo
Bilancio&Reddito

7) sospensione o scioglimento dei contratti patrimonio sarebbe sollecitamente protetto e


pendenti in caso di concordato preventivo; il professionista potrebbe svolgere con serie-
8) possibilità di ottenere la moratoria dei de- tà le proprie verifiche. Cosı̀ pure, il documen-
biti pregressi in caso di concordato con con- to evidenziava come risultasse necessaria
tinuità e mantenimento delle ipotesi di paga- l’introduzione di una disciplina specifica
mento a stralcio dei creditori; per favorire i concordati con finalità di risa-
9) semplificazione delle modalità di espres- namento, in modo da rendere effettivamente
sione del voto dei creditori nel concordato compatibile la procedura di concordato pre-
preventivo ed aumento dei «poteri» del com- ventivo con la continuazione dell’attività
missario giudiziale nelle more dell’omologa; aziendale in capo allo stesso titolare o a sog-
10) estensione del c.d. «cram down» del tri- getti terzi.
bunale anche al concordato preventivo senza
classi; Cosa cambia per la gestione
11) facoltà per il debitore di chiedere la pub- della crisi delle imprese
blicazione nel registro delle imprese del pia- Le novità sono moltissime e interessano tutte
no attestato di risanamento; le procedure ed istituti contemplati dalla leg-
12) responsabilità specifica per falso in atte- ge fallimentare: piani attestati di risanamen-
stazioni e relazioni a carico dei professionisti to, accordi di ristrutturazione di debiti, con-
coinvolti nella presentazione dei piani di ri- cordato preventivo, fallimento.
strutturazione.
1) Revocatoria e fallimento
Le esigenze delle imprese: lo studio Il decreto crescita ha introdotto nuove regole
di Assonime sulla revocatoria fallimentare e soprattutto
Le novità sono il frutto del lavoro del tavolo una nuova disciplina di computo e retroda-
tecnico che aveva avviato il ministero delle tazione dei termini per l’esercizio della azio-
giustizia ed al quale avevano partecipato i ne revocatoria, cosa che permette, di fatto, di
più importanti esperti della materia, anche ripristinare quel «cordone sanitario» di cui
per dare una risposta alle carenze che il do- necessita un’impresa in difficoltà.
cumento di studio di Assonime (4/2012) ave- La possibilità che le azioni revocatorie ven-
va messo in evidenza (1). gano esperite dal curatore fallimentare par-
Il monitoraggio ha fatto emergere come an- tendo dalla data di iscrizione del ricorso per
che il novellato concordato preventivo non concordato preventivo al registro imprese,
sia stato utilizzato in modo efficiente, rite-
nendo che occorresse rendere vantaggioso
Nota:
per il debitore il ricorso al concordato, in (1) Nel 2011, infatti, Assonime aveva avviato una seconda
modo da favorire il raggiungimento di una indagine (la prima era del 2007) sull’attuazione della rifor-
soluzione molto prima che l’attività cessi ed ma fallimentare, ritenendo ormai maturi i tempi per una
evitando che l’istituto sia utilizzato con fina- rilevazione statistica approfondita sulle procedure, nel
lità esclusivamente liquidatorie. In primo pieno regime della nuova legge. All’indagine hanno par-
tecipato la direzione statistica del ministero di giustizia,
luogo, favorendo l’accelerazione della fase che ha raccolto i dati dai giudici delegati, dai curatori e
di avvio della procedura, consentendo al de- dai commissari giudiziali, cui è stato inviato un questiona-
bitore di proteggere subito il patrimonio e di rio.

26 1/2013
Crisi d’impresa

infatti, allontana la minaccia di strumenta- di concodato preventivo segue il fallimento


lizzazione del fallimento da parte dei credi- del debitore: in tal caso i termini per l’indi-
tori che hanno in realtà ottenuto benefici viduazione del c.d. periodo sospetto (per tut-
nell’ultimo periodo di vita in bonis dell’im- ti gli atti revocabili ex artt. 64, 65, 67 e 69,
presa. La retrodatazione parte oggi (senza l.f.) retroagiscono (come sopra rilevato) alla
dubbio) dalla domanda di concordato pre- data di pubblicazine nel registro delle impre-
ventivo, per cui il ricorrere alla procedura se del ricorso per l’accesso al concordato pre-
di concordato preventivo evita comporta- ventivo;
menti scorretti da parte dei creditori più av- c) (specifica deroga in caso di) rapporti pen-
veduti e spegiudciati. denti (art. 72 l.f.). La regola generale, secon-

Bilancio&Reddito
Nel dettaglio, le innovazioni specifiche in te- do cui nei contratti pendenti il curatore può
ma di fallimento hanno riguardato i seguenti scegliere se subentrarvi o sciogliersi dal vin-
aspetti: colo negoziale, è derogata nel caso di preli-
a) (nuove) esenzioni da revocatoria, relativa- minare di vendita trascritto avente ad ogget-
mente a: to (anche) immobili destinati (non solo a di-
– vendite ed preliminari di vendita (trascritti ventare l’abitazione principale, ma anche) a
e conclusi a giusto prezzo), aventi ad oggetto costituire la sede principale dell’attività d’im-
immobili destinati a costiuire la sede princi- presa del promissario acquirente. Il terzo
pale dell’attività d’impresa (art. 27, co. 3, lett. contraente, quindi, può chiedere al curatore
c. l.f.). L’esenzione opera a condizione che di eseguire il preliminare, stipulando il con-
alla data di fallimento (del venditore) l’attivi- tratto definitivo e perfezionando l’acquisto
tà d’impresa (dell’acquirente) sia effettiva- dell’immobile.
mente esercitata, ovvero siano stati compiuti
investimenti per darvi inizio;
– atti, pagamenti e garanzie legalmente posti 2) Nomina, requisiti e responsabilità
in essere dal debitore dopo il deposito della in tema di attestazioni
sola domanda di concordato in bianco (art. Le nuove norme sulla nomina ed attestazio-
67, co. 3, lett. e, l.f.): l’esenzione si collega ne dei piani di ristrutturazione (Tavola 1)
alla possibilità per il debitore di compiere danno maggiore certezza e solidità al lavoro
atti (in regime di autorizzazione da parte del professionista chiamato a validare i piani
del giudice) nel periodo ad interim (tra il de- e allontano, insieme al nuovo reato per false
posito del ricorso e l’ammissione al concor- attestazioni e relazioni il rischio di avere de-
dato); gli abusi, ancorché la norma penale debba
b) (nuovo) computo dei termini della revoca- essere messa alla prova concreta delle inter-
toria (art. 69 bis, l.f.), laddove alla proposta pretazioni della giurisprudenza.

Tavola 1 - Nomina, funzioni e responsabilità dell’attestatore


Nomina e funzioni dell’attestatore
(art. 67, co. 3, lett. d, L.F.)

L’attestatore, designato del debitore, deve essere un professionista indipendente.


L’attestatore è indipendente se:
a) non è legato al debitore e a coloro che hanno interesse al risanamento da rapporti personali o
professionali che possono compromettere l’indipendenza del giudizio
b) possiede i requisiti ex art. 2399 c.c. (esclusione cause di ineleggibilità e decadenza per la
Requisiti attestatore nomina di amministratore e sindaco)
ed oggetto c) negli ultimi 5 anni non ha lavorato per il debitore o svolto consulenza (anche tramite colleghi
attestazione con cui è associato), o assunto carica di amministratore o sindaco.
La sua relazione deve riguardare sia la veridicità dei dati aziendali, sia la fattibilità del piano di
risanamento.
Tali requisiti devono persistere in relazione alle attestazioni rese nell’ambito di piani di risana-
mento, concordato preventivo ed accordi di ristrutturazione di debiti.
(segue)

1/2013 27
Crisi d’impresa

(continua)
Falso in attestazioni e relazioni
(nuovo art. 236 bis, L.F.)

Introduzione del nuovo reato da false relazioni ed attestazioni rese dai professionisti designati
Oggetto dal debitore nell’ambito di piani di risanamento, concordati preventivi (anche in continuità) ed
accordi di ristrutturazione.

Fattispecie Esposizione di informazioni false od omissione di informazioni rilevanti

Soggetto attivo Professionista attestatore

Sanzione Reclusione da 2 a 5 anni e multa da E 50.000 ad E 100.000


Bilancio&Reddito

Aumento della pena se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per
Aggravanti altri.
Aumento della pena fino alla metà se dal fatto conseguono danni ai creditori

In ambito penale, inoltre, deve registrarsi mente anche convertendolo in un accordo di


l’up grade in tema di esenzione da taluni reati ristrutturazione dei debiti.
fallimentare, per esigenze di coerenza con
l’introduzione delle novità in tema di atti e Le linee guida del Tribunale di Milano in tema
finanziamenti autorizzati posti in essere dal- di «concordato in bianco»
l’imprenditore in crisi nel periodo ad interim. Le novità introdotte in tema di concordato in
In particolare - per effetto delle modifiche bianco (in particolare commi 6 e 7 del novel-
apportate all’art. 217 bis, l.f., - le disposizioni lato art. 160, l.f.) sono state oggetto di «im-
in tema di bancarotta semplice e preferenzia- mediata» interpretazione da parte del Tribu-
le vengono disapplicate (anche) ai pagamenti nale di Milano che ha diramato - assemble
ed alle operazioni di finanziamento autoriz- plenaria del 20 settembre 2012 - le linee gui-
zati dal giudice nell’ambito di un concordato da per un utilizzo corretto e non abusato nel-
preventivo (anche in continuità) e di un ac- la nuova possibilità introdotta dal decreto
cordo di ristrutturazione di debiti. crescita, ed in particolare specifici indirizzi
per i giudici fallimentari meneghini nella va-
3) Concordato preventivo lutazione e trattazione delle istanze di preno-
In tema di concordato preventivo (Tavola 2), tazione del concordato (2).
le innovazioni sono state numerose e tutte Il documento, invero, oltre che dare compor-
rilevanti. tamenti univoci ai giudici fallimentari e faci-
È stato, innanzitutto, stabilito che il piano litare quindi il lavoro di cancelleria nasconde
deve essere tenuto distinto dal ricorso e deve tra le pieghe alcuni «accorgimenti» che ren-
specificare le «modalità ed i tempi della pro- de più farraginoso l’utilizzo delle disposizio-
cedura», ciò per dare certezza alla proposta e ni del decreto crescita n. 83/2012 da parte
chiarezza ai creditori che possono cosı̀ com- delle imprese in crisi.
prendere gli eventuali inadempimenti del de-
bitore. 4) Concordato in continuità
Il decreto crescita ha inttodotto una specifica
Ma la più significativa novità - che va proprio
disposizione che disciplina e definisce il con-
nel solco delle raccomandazioni di Assonime
cordato in continuità (Tavola 4).
- è la possibilità di «prenotare» il concordato
(c.d. «concordato in bianco» - Tavola 3), ov-
vero di presentare il ricorso dichiarando la Nota:
volontà di presentare una proposta ed un (2) Nei primi giorni di vigenza delle norme, infatti, la dispo-
piano ai creditori, ma riservandosi di depo- sizione più attesa e innovativa - di presentare la sola do-
sitare i documenti e l’attestazione entro il manda di concordato preventivo, priva di qualsiasi alle-
termine che il tribunale deve assegnare. In gazione e informazione, se non solo munita degli ultimi tre
bilanci - ha letteralmente «sommerso» molti tribunali falli-
quel periodo le azioni esecutive e cautelari mentari, che si sono visti e si vedono costretti a valutare le
sono sospese, cosicché il debitore può ap- richieste, pur in assenza di obblighi pre informativi fissati
punto valutare e negoziare il piano, eventual- dalla legge.

28 1/2013
Crisi d’impresa

Tavola 2 - Concordato preventivo


Requisiti e contenuti della domanda (art. 161, L.F.)

La domanda deve essere sempre corredata da apposito Piano che descriva modalità e tempi di
Presentazione adempimento della proposta.
e pubblicità La domanda è pubblicata nel registro delle imprese a cura del cancelliere, entro il giorno
successivo al deposito in cancelleria.

Il piano e la documentazione devono essere attestati da un professionista indipendente (con i


Attestazione requisiti soggettivi ed oggettivi previsti in tema di piani di risanamento).

Bilancio&Reddito
e nuova attestazione In caso di modifiche sostanziali della proposta o del piano originari è necessaria una nuova
attestazione.

Il debitore può depositare il ricorso, riservandosi di presentare proposta, piano, allegati ed


attestazione entro un termine fissato dal giudice tra 60 e 120 gg, prorogabile non oltre 60 gg.
(se è pendente istanza di fallimento il termine è di 60 gg, prorogabili non oltre ulteriori 60 gg)
Al ricorso devono, però, essere allegati i bilanci relativi agli ultimi 3 esercizi.
Nel termine assegnato, il debitore può presentare, IN ALTERNATIVA, un accordo di ristruttura-
zione, senza perdere gli ‘‘effetti’’ della presentazione del ricorso iniziale.
Istanza Nelle more del termine assegnato per l’integrazione del ricorso, il debitore deve rendere infor-
di ‘‘pre-concordato’’ mativa periodica (stabilita con decreto dal tribunale), anche relativa alla gestione finanziaria
(o domanda dell’impresa.
‘‘in bianco’’)
Qualora il ricorso non venga ‘‘integrato’’, oppure in alternativa non sia stato presentato un
accordo di ristrutturazione, ovvero siano stati omessi gli obblighi di informativa periodica, il
tribunale può dichiarare l’inammissibilità della proposta e procedere, su istanza del pm o dei
creditori, a dichiarare il fallimento del debitore.
L’istanza di pre-concordato è altresı̀ inammissibile quando il debitore, nei 2 anni precedenti, ha
presentato analoga istanza cui non è seguita l’ammissione al concordato o l’omologa dell’ac-
cordo di ristrutturazione.

Dopo il deposito e fino al decreto di ammissione, il debitore può compiere atti urgenti di straor-
Atti di gestione dinaria amministrazione (previa autorizzazione del tribunale) ed atti di ordinaria amministrazio-
ante apertura ne.
del concordato
Eventuali sopravvenuti crediti di terzi sono prededucibili ex art. 111 L.F.

Effetti della presentazione del ricorso (art. 168, L.F.)

Il blocco delle azioni dei creditori (non solo esecutive ma anche cautelari) opera dalla data di
Operatività pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese.
e contenuto
dell’automatic stay Le ipoteche giudiziali, iscritte nei 90 gg anteriori alla data di pubblicazione del ricorso nel
registro delle imprese, sono inefficaci nei confronti dei creditori anteriori.

Contratti in corso di esecuzione (nuovo art. 169 bis, L.F.)

Il tribunale o, dopo l’ammissione, il giudice delegato, possono autorizzare il debitore a:


Scioglimento – sciogliersi dai contratti in corso di esecuzione alla data di presentazione del ricorso;
e sospensione – sospendere il contratto per non più di 60 gg (prorogabili di 60 gg).
di contratti pendenti
Lo scioglimento del contratto non si applica alla clausola compromissoria in esso contenuta.

In caso di scioglimento o sospensione del contratto, il contraente ha diritto ad un indennizzo


Indennizzo equivalente al risarcimento del danno, ed il relativo credito è soddisfatto come credito anteriore
al concordato.

Tale disposizione non opera per i seguenti contratti:


– lavoro subordinato
Esclusioni – preliminare di vendita trascritto
– locazione immobiliare
– finanziamenti destinati ad uno specifico affare
(segue)

1/2013 29
Crisi d’impresa

(continua)
Adesione dei creditori (art. 178, L.F.)

In esso vanno inseriti (non solo i voti favorevoli e quelli contrari alla proposta, ma) anche
Verbale di adunanza l’indicazione nominativa dei creditori che in quella sede non hanno votato e l’ammontare dei
dei creditori loro crediti.

Informativa
ai creditori non Viene precisato che, in caso di continuazione in una successiva udienza delle operazioni di voto, il
presenti in udienza giudice deve comunicare la fissazione della nuova data ai creditori assenti.

I creditori che in sede di adunanza si sono astenuti, possono manifestare il proprio dissenso via
Inerzia dei creditori telegramma, lettera, fax o posta elettronica nei 20 gg successivi dalla chiusura del verbale.
Bilancio&Reddito

e effetti In mancanza si ritengono CONSENZIENTI (silenzio-assenso).


sulla votazione
Le manifestazioni di dissenso e di assenso sono annotate dal cancelliere in calce al verbale.

Mancata approvazione (art. 179, L.F.)

Qualora, dopo l’approvazione della maggioranza, il commissario giudiziale rilevi che sono mutate
Ruolo le condizioni di fattibilità del piano, questi ne da comunicazione ai creditori, i quali si possono
del commissario costituire nel giudizio di omologazione e, in quella sede, modificare il voto, cambiando cosı̀ le
giudiziale maggioranze precedentemente raggiunte.

Omologazione (art. 180, L.F.)

Il tribunale può disporre l’omologa del concordato in base al giudizio di ‘‘convenienza’’ anche in
Estensione assenza di suddivisioni in classi, se la contestazione (sulla convenienza della proposta) provenga
del cram down da tanti creditori (dissenzienti) che rappresentino almeno il 20% dei crediti ammessi al voto.

Effetti del concordato omologato (art. 180, L.F.)

Il concordato omologato è obbligatorio per tutti i creditori anteriori (non più al decreto di apertura,
Efficacia erga omnes ma) alla pubblicazione nel registro delle imprese del ricorso per l’ammissione alla procedura.

Tavola 3 - Le linee guida del tribunale di Milano in tema di concordato in bianco


– il giudice relatore è unico e resta quale giudice delegato anche nella procedura conseguente, si tratti di concordato
preventivo o di accordo di ristrutturazione

– va comunicata anche la domanda di pre concordato al P.M.

– la domanda è una sola e sempre identica, sia quando viene presentato un concordato definitivo, sia quando viene
presentato un concordato con riserva (o pre-concordato)

– trattandosi di domanda formulanda con ricorso, occorre l’assistenza sempre di un avvocato. Se manca la procura, è
possibile dare corso ad integrazioni istruttorie successive con la sua produzione.

– la domanda di pre-concordato può essere accolta anche se formulata nel modo più semplice, con il suo contenuto
minimo, ma almeno alla condizione che il debitore richieda espressamente la concessione del termine per effettuare le
successive produzioni.
– sono sempre possibili integrazioni istruttorie.

– presentando la domanda di pre-concordato il debitore deve depositare anche un aggiornato certificato camerale e i
bilanci relativi agli ultimi tre esercizi per «consentire al tribunale di valutare quantomeno la sussistenza dei presuppo-
sti dimensionali di fallibilità dell’impresa». In mancanza vi è la possibilità di dichiarare inammissibile la domanda.

– il tribunale potrà e dovrà verificare:


i) la propria competenza ex artt. 9 e 161 l.fall.;
ii) la regolarità formale della domanda e i poteri in capo al soggetto che l’ha sottoscritta;
iii) che nel biennio precedente l’imprenditore non abbia presentato analoga domanda senza esito positivo.

– il termine per il deposito del piano e della proposta andrà sempre concesso nel minimo (60 giorni, da aumentare di 5-
10 giorni per dare modo alla cancelleria di effettuare le comunicazioni) indicando sempre la data precisa di scadenza.
Domande immotivate o non documentate di maggiore termine vanno respinte.

(segue)

30 1/2013
Crisi d’impresa

(continua)
– il termine può essere concesso sempre e solo con provvedimento del collegio, mentre il giudice relatore può
compiere i necessari atti istruttori.

– in caso di istanza di proroga essa può essere anche rigettata de plano dal Collegio senza previa convocazione della
parte.

– il tribunale ha ampio potere per fissare sia la periodicità, che il contenuto degli obblighi informativi, che potranno
spaziare dalla periodica predisposizione di relazioni informative di contenuto più o meno analitico, a report di carattere
più specifico (sulle operazioni industriali compiute, su quelle finanziarie, ecc.).

– è consigliato di imporre obblighi d’informativa periodica solo quando si tratti di concordati preventivi di grande
rilievo o, negli altri casi, quando siano fatte richieste particolari (finanziamenti, pagamenti, atti di straordinaria ammi-

Bilancio&Reddito
nistrazione ecc.) e soprattutto se si tratti di concordati in continuità o di concordati che intervengono senza la previa
pendenza di un’istanza di fallimento in cui il debitore sia stato già sentito dando contezza della sua situazione patri-
moniale e finanziaria.

Tavola 4 - Concordato preventivo con continuità


CONCORDATO PREVENTIVO CON CONTINUITÀ AZIENDALE
(nuovo art. 186 bis, L.F.)

Norme applicabili Unicamente l’art. 186 bis L.F. e le specifiche disposizioni in esso richiamate.

Ricorre quando il Piano prevede la prosecuzione dell’attività:


Fattispecie – direttamente in capo al debitore
di concordato – tramite cessione d’azienda in esercizio
in continuità – tramite conferimento d’azienda in esercizio in altre società (anche new co)

Il Piano:
– deve esplicitare costi/ricavi attesi dalla prosecuzione dell’attività, risorse finanziarie necessa-
rie e relativa copertura
Contenuti del piano – può prevedere la liquidazione di beni non strategici alla continuazione dell’attività
– può prevedere anche una moratoria fino a 1 anno dall’omologazione per il pagamento dei
creditori prelatizi, salvo che sia prevista la liquidazione dei beni su cui insiste la causa di
prelazione (in tal caso i creditori prelatizi non hanno diritto al voto).

L’attestazione deve ‘‘validare/verificare’’ che la continuazione dell’attività è funzionale al miglior


Oggetto attestazione soddisfacimento dei creditori.

Restano salve le previsioni dell’art. 169 bis, l.f.


I contratti in corso (anche pubblici) non si risolvono per effetto dell’apertura del concordato, e
proseguono se il professionista attestatore ha attestato conformità del piano e ragionevole
Contratti in corso capacità di adempimento.
I contratti pubblici possono proseguire anche in capo a conferitaria/cessionaria d’azienda (o
ramo d’azienda) in cui i contratti siano trasferiti. Il giudice delegato, all’atto di cessione/confe-
rimento dispone la cancellazione di iscrizioni e trascrizioni

L’impresa ammessa al concordato vi può prendere parte se presenta in gara:


– relazione del professionista indipendente che attesta conformità del piano e ragionevole ca-
pacità di adempimento del contratto
– dichiarazione di altro operatore (in possesso dei requisiti per l’affidamento dell’appalto) di
Partecipazioni impegno nei confronti del concorrente e della stazione appaltante a mettere a disposizione
a gare di appalti (per la durata del contratto) le risorse necessarie all’esecuzione dell’appalto e a subentrare
pubblici all’impresa concorrente se questa fallisca nel corso della gara o dopo la stipula del contratto,
ovvero non risulti essere più idoneo. Si applica in tal caso l’art. 49, d.lgs. 163/2006 (avvalimento).
L’impresa in concordato può concorrere anche in R.T.I. purché non sia la mandataria e le altre
associate non siano assoggettate ad una procedura concorsuale. In tal caso, la dichiarazione
d’impegno del terzo può provenire anche da altro associato del R.T.I.

Revoca
del concordato Se nel corso della procedura l’attività cessa o risulta manifestamente dannosa per i creditori, il
e nuova proposta tribunale revoca il concordato, salvo che il debitore non modifichi la proposta.

1/2013 31
Crisi d’impresa

Non si tratta di una vera novità, ma di una cosı̀ evitando comportamenti distorsivi del-
importante precisazione e «perimetrazione» la par condicio creditorum da parte dei cre-
delle possibilità offerte al debitore. ditori.
Inoltre, la norma dovrebbe fare chiarezza
nella giurisprudenza che è chiamata a valu- 6) Finanziazmenti e crediti prededucibili
tare i piani di concordato in continuità, che Sulla prededucibilità e nuova finanza il de-
rappresentano sino ad oggi l’eccezione alla creto crescita ha accolto tutte le sollecitazio-
regola dei concordati liquidatori, meglio visti ni dello studio di Assonime e interviene age-
ed apprezzati dai tribunali. Una mancanza volando il ricorso al finanziamento durante
che è molto dovuta anche alla carenza di spe- gli strumenti di risanamento.
Bilancio&Reddito

cifica cultura professionale anche in chi svol- Tuttavia vengono introdotte specifici obbli-
ge il ruolo di commissario giudiziale, ma che ghi di attestazione e dichiarazione per evitare
era poco attuata per il ricorso troppo tardivo che la nuova finanza pregiudichi i diritti dei
al concordato. creditori. Le nuove disposizioni trovano spe-
cifica e comune applicazione ai concordati
5) Accordi di ristrutturazione preventivi ed agli accordi di ristrutturazione
dei debiti (Tavola 6).
Gli accordi di ristrutturazione (Tavola 5) so-
no stati incentivati significativamente (oltre 7) (Deroga a) Copertura perdite e messa
che dalla nuova disciplina fiscale, soprattut- in liquidazione
to) dalla possibilità di pagare i creditori Da ultimo va evidenziata l’importante inno-
estranei all’accordo, seppure integralmente, vazione introdotta in tema di deroga alla di-
non già immediatamente all’omologazione sciplina delle regole sulla capitalizzazione
dell’accordo ma entro 120 giorni dalla sca- delle società, in presenza di perdite. Infatti,
denza del debito se non ancora scaduto ed l’art. 182 sexies l.f. viene introdotto per so-
entro 120 giorni dalla omologazione se il spendere la causa di scioglimento e l’obbligo
debito già scaduto. L’eventuale preaccordo di copertura delle perdite in caso di presen-
può essere convertito in concordato preven- tazione di una domanda di ammissione al
tivo lasciando fermi gli effetti della doman- concordato preventivo. Ciò agevola l’emer-
da di accordo di ristrutturazione dei debiti, sione della crisi e rende più semplice la con-

Tavola 5 - Accordi di ristrutturazione dei debiti


ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI (art. 182 bis, L.F.)

L’attestatore deve essere un professionista indipendente designato del debitore (e possedere i


Professionista medesimi requisiti d’indipendenza previsti in tema di piani di risanamento).
attestatore
L’attestazione deve riguardare sia la veridicità dei dati aziendali, sia l’attuabilità dell’accordo.

Viene precisato che il regolare pagamento dei creditori estranei e/o non aderenti è tale se è
integrale.
Attuabilità accordo
e trattamento L’accordo è attuabile se idoneo ad assicurare il pagamento integrale dei creditori estranei nei
creditori estranei seguenti termini:
– entro 120 giorni dall’omologazione, per i crediti scaduti;
– entro 120 giorni dalla scadenza, per i crediti non ancora scaduti.

Blocco azioni Opera per 60 gg dalla data di pubblicazione dell’accordo nel registro delle imprese e riguarda
creditori anche l’acquisizione di titoli di prelazione (salvo che non siano concordati).

Non sussiste obbligo, in fase di deposito della proposta di accordo (istanza cautelare ex art. 182
Proposta di accordo bis, co. 6) di allegare anche il Piano analitico che descriva modalità e tempi di pagamento dei
creditori (poiché in fase di trattative con i creditori).

È ammessa la possibilità di presentare una proposta di concordato preventivo (in luogo della
Richiesta richiesta di omologa dell’accordo definitivo), senza che vengano meno gli effetti del blocco
di concordato (cautelare) delle azioni dei creditori (nelle more) disposto dal tribunale.

32 1/2013
Crisi d’impresa

tinuità aziendale, cosı̀ come permette alle ti (D.lgs. 163/2006), prevedendo disposizioni
imprese di ricapitalizzarsi grazie al bonus a derogative di evidente vantaggio per la tutela
seguito della riduzione dei debiti (Tavola 7). della salvaguardia delle imprese appaltatrici,
che possono realmente agevolare la salva-
8) Continuità aziendale e pubblici appalti guardia delle imprese in difficoltà.
La continuità aziendale in caso di appalti In particolare è ammessa la partecipazione a
pubblici era impossibile prima del decreto procedure di affidamento di concessioni, ap-
crescita, in quanto le stringenti norme del
palti lavori, forniture e servizi pubblici (an-
codice degli appalti, in presenza di procedu-
che in subappalto), nonché la stipula dei re-

Bilancio&Reddito
re concorsuali facevano decadere tutti i con-
tratti in essere e vietavano la possibilità di lativi contratti ai soggetti ammessi al concor-
partecipazione a gare. Ora la Legge 134/ dato preventivo in continuità (ove rispettino
2012 modifica l’art. 38 del codice degli appal- i requisiti previsti dal nuovo art. 186 bis, l.f.)

Tavola 6 - Disposizioni in tema di finanziamenti e crediti prededucibili


PREDEDUCIBILITÀ DI FINANZIAMENTI E CREDITI (art. 182 quater, L.F.)

Sono considerati (o parificati ai) prededucibili tutti i crediti da finanziamenti ricevuti dal debitore
Finanziamenti in esecuzione di un concordato o di un accordo omologato (ovvero in funzione dell’accesso ai
di terzi suddetti istituti), anche se erogati da soggetti diversi da banche ed intermediari finanziari

Chiarita la prededucibilità dei finanziamenti erogati dai soci (sempre parziale, nei limiti dell’80%
del loro ammontare) sia in esecuzione, sia in funzione dell’accesso ad un concordato o ad un
Finanziamenti accordo di ristrutturazione.
dei soci
La prededucibilità opera quando il finanziatore ha acquisito la qualità di socio in esecuzione
dell’accordo di ristrutturazione o del concordato preventivo.

Viene precisato che i creditori dell’impresa in crisi per finanziamenti erogati in funzione del-
Esclusione dal voto l’accesso ad un concordato o ad un accordo di ristrutturazione, anche se soci, restano sempre
esclusi dal voto

Crediti Abrogato il comma 4 che riconosce(va), alle condizioni ivi previste, la prededucibilità dei com-
del professionista pensi spettanti al professionista attestatore nell’ambito del concordato preventivo e degli ac-
attestatore cordi di ristrutturazione

NUOVA FINANZA E CONTINUTÀ AZIENDALE (nuovo art. 182 quinquies, L.F.)

Il debitore può chiedere al tribunale l’autorizzazione a contrarre finanziamenti prededucibili ex


Novità art. 111 L.F., sia all’atto della presentazione di concordato, sia all’atto di richiesta di omologa di
un accordo di ristrutturazione (ovvero di proposta di accordo ex art. 182 bis, co. 6, L.F.)

Occorre che un professionista indipendente designato del debitore (avente i requisiti ex art. 67
Requisiti L.F.), verificato il complessivo fabbisogno finanziario dell’impresa nel periodo ‘‘interinale’’, at-
testi che i finanziamenti siano funzionali alla migliore soddisfazione dei creditori.

Tipologia
di finanziamenti Possono essere anche finanziamenti non ancora in trattativa e il tribunale può autorizzare il
e garanzie debitore a concedere pegno o ipoteca a garanzia di tali finanziamenti.

Il debitore che presenta un concordato preventivo con continuità aziendale (anche con il solo
deposito del ricorso e riserva di integrare la documentazione nel termine assegnato dal tribunale)
può essere autorizzato dal tribunale a pagare creditori anteriori (per prestazioni di servizi e
Pagamento fornitori consegna di beni), a condizione che un professionista indipendente designato del debitore (avente
strategici i requisiti ex art. 67 L.F.) attesti che tali prestazioni siano funzionali ad assicurare la migliore
nel concordato soddisfazione dei creditori. L’attestazione non è richiesta se i pagamenti vengono effettuati con
in continuità nuova finanza del debitore apportata a titolo di capitale e/o di finanziamento postergato.
L’autorizzazione ai pagamenti può essere richiesta anche dal debitore che presenta domanda di
omologa di un accordo di ristrutturazione, (ovvero proposta di accordo art. 182 bis, co. 6, L.F.). In
tal caso i pagamenti effettuati sono esenti da revocatoria.

1/2013 33
Crisi d’impresa

Entrata in vigore delle nuove regole di concordato, gli accordi di ristrutturazione


e i piani di risanamento elaborati dopo l’en-
Le novità di carattere concorsuale e le modi-
fiche al codice degli appalti sono entrate in trata in vigore.
vigore lo scorso11 settembre 2012, ovvero 30 Per «elaborati» si intende:
giorni dopo la pubblicazione della legge di – la data di presentazione, per i concordati
conversione 134/2012, (ancorché vi sia stata preventivi o gli accordi di ristrutturazione
una errata corrige della legge). dei debiti;
La legge, infatti, ha specificato che l’operati- – la data di attestazione o pubblicazione per i
vità delle nuove norme riguarda le procedure piani di risanamento.
Bilancio&Reddito

Tavola 7 - Riduzione o perdita del capitale di società e cooperative in crisi


RIDUZIONE O PERDITA DEL CAPITALE DI SOCIETÀ E COOPERATIVE IN CRISI
(nuovo art. 182 sexies, L.F.)

Dalla data di deposito della domanda per l’ammissione al concordato preventivo, della domanda
di omologa di un accordo di ristrutturazione (ovvero proposta di accordo ex art. 182 bis, co. 6, l.f.)
Novità e sino all’omologa non operano:
– le disposizioni sulla riduzione del capitale per perdite;
– la causa di scioglimento per perdita del capitale.

‘‘Sospensione’’ obblighi amministratori e sindaci ex artt. 2446, 2447. 2482 bis, 2482 ter.
Effetti ‘‘Sospensione’’ causa di scioglimento ex 2484, n. 4, c.c.

Per il periodo anteriore al deposito delle domande, resta ferma l’applicazione dell’art. 2486 c.c. :
Poteri – obbligo degli amministratori, fino alla nomina del liquidatore, di gestire la società con finalità
e responsabilità esclusivamente conservativa
amministratori – responsabilità in caso di violazioni dell’obbligo suddetto.

34 1/2013

Potrebbero piacerti anche