PROGRAMMA:
FAMIGLIA:
□ La famiglia ed il diritto.
□ La famiglia di fatto – Le convivenze e le unioni civili.
□ Il matrimonio.
□ Rapporti personali e rapporti patrimoniali.
□ Crisi del matrimonio: separazione e scioglimento.(Negoziazione assistita-
Divorzio breve).
FILIAZIONE
□ La responsabilità genitoriale.
□ La tutela dei minori.
□ L’adozione
□ L’affidamento
□ L’adozione in casi particoli “Stepchild adoption”.
□ La responsabilità civile in famiglia: illeciti “eso-familiari” e illeciti “endo-
familiari”: cenni di risarcimento del danno.
□ Il processo penale minorile.
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PERSONA al CENTRO
↓
FAMIGLIA
La famiglia è un’istituzione fondata sul matrimonio, al cui interno si creano diritti e
doveri che influiscono sul rapporto personale, ma anche su aspetti di carattere
patrimoniale (microsettori)
La legislazione è intervenuta con modifiche apportate a distanza di ventenni, in quanto
si è reso necessario un lento adeguamento a due ordini di fattori derivanti dal
mutamento sociale: endogeno (generati dalla stessa società) ed esogeno (proveniente
dall’esterno).
Dal 2016, all’interno dell’ordinamento, sono regolamentate le unioni civili (coppie
formate da persone dello stesso sesso) e le convivenze di fatto.
FILIAZIONE
Il rapporto di filiazione è stato modificato nel 2012.
L’ADOZIONE è l’istituto giuridico che si occupa di assegnare bambini a famiglie che
non possono avere figli biologici.
L’art. 1 afferma che il minore ha diritto di crescere nella propria famiglia di origine, in
quanto il legislatore stabilisce che è questo il primo diritto da tutelare e solo quando
gli obiettivi non possono essere raggiunti, viene dichiarato in stato di adottabilità.
(adozioni particolari: adozione del figliastro)
RESPONSABILITA’:
la responsabilità nel codice civile è disciplinata in relazione agli aspetti di carattere
patrimoniale, mentre parleremo di responsabilità familiare, casi in caso di
conflittualità che degenera in lite con azioni giudiziarie e responsabilità medica, in
caso di problematiche rispetto alle quali esiste responsabilità da ascrivere al medico
per errori avvenuti a seguito patologie, parto od operazioni, dove il danno non viene
quantificato a livello patrimoniale, ma rispetto ad un dolore.
SUCCESSIONI:
Oggetto del II libro del Codice Civile sono le successioni a causa di morte:
- testamento come disposizione di lascito del patrimonio
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- per legge con eredi legittimi
- fine vita = testamento biologico (eutanasia – trattamento di fine vita)
DEFINIZIONI ETIMOLOGICHE
● DIRITTO: dal latino DIRECTUS = in equilibrio (vita e norme in equilibrio tra loro),
dove le norme (scritte e non scritte, quali etiche, morali, religiose, della buona
educazione), regolano la vita sociale e che consentono alle persone di associarsi in
maniera ordinata.
Il DIRITTO è dinamico, in quanto riguarda ogni situazione reale della vita quotidiana:
affronteremo esclusivamente le problematiche e gli istituti giuridici riguardanti il
nostro corso, dunque l’ambito del DIRITTO DI FAMIGLIA,
La centralità è la PERSONA ed il diritto che vi ruota attorno: la COSTITUZIONE, quale
FONTE PRIMARIA, fulcro centrale della tutela della dignità.
● LEGGE; dal latino LEX = indica le regole stabilite da un testo normativo, al quale
viene riconosciuta efficacia vincolante.
● NORME GIURIDICHE sono NORME SCRITTE stabilite dal potere legislativo dello
Stato:
- GENERALI (erga omnes): rivolte ed efficaci verso tutti
- ASTRATTE: non possono esistere norme per ogni fattispecie della realtà
art. 1218 C.C. (obbligazioni - resposabilità del debitore): “il debitore che non
esegue esattamente la prestazione dovuta, è tenuto al risarcimento del danno,
se non prova che l’inadempimento o ritardo è stato determinato
dall’impossibilità della prestazione derivante da causa a lui imputabile
- IMPERATIVE: devono essere rispettate (es. la relazione genitori/figli è una
relazione giuridica che non può essere interrotta)
● FONTI DEL DITITTO: (pre-leggi del C.C.) costituiscono le norme giuridiche scritte,
che danno luogo all’ordinamento giudidico. L’elenco delle fonti è dato dall’art. 1 delle
pre-leggi (inizio del Codice Civile)
● CODICE CIVILE: è la struttura su cui sono stati istituiti tutti i manuali di diritto
privato
⁕ 1865 primo Codice Civile
⁕ 1942 seconda riedizione (attualmente in vigore), che si occupa prevalentemente di
aspetti patrimoniali (regolamentazione di scambi economici), tralasciando a livello
marginale il concetto di persona, che trova fondamento nella Costituzione
Quanto il legislatore apporta modifiche al Codice Civile, in caso di:
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- aggiunta, inserisce gli artt. bis-ter-quater
- abrogazione (norma non più in vigore) inserisce parentesi quadra
LA COSTITUZIONE E’ RIGIDA.
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Le leggi dello Stato diventano ufficiali a far data dalla pubblicazione sulla
GAZZETTA UFFICIALE o possono essere RETROATTIVE, con efficacia che colpisce
situazioni verificate in precedenza (es. emanazione legge su affido condiviso, cioè che
in sede di separazione il Giudice come decisione primaria deve affidare ad entrambi i
genitori i figli, ha effetto retroattivo, per permettere a tutte le coppie, sposate anche
in precedenza, di poter usufruire di tale normativa)
Documenti equiparati alle leggi: D.L. e D.LGS e leggi regionali (FVG a Statuto Speciale
con ulteriore potere legislativo).
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(art. 844 C.C.: il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o
calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del
vicino se non superano la normale...)
PERSONA FISICA
nel suo ciclo di vita, con capacità giuridica (art. 1 – Titolo I del Codice Civile) in
contrapposizione con le PERSONE GIURIDICHE, che si associano per raggiungere un
determinato obiettivo (associazioni, comunità).
al compimento della maggiore età dei 18 anni (in passato avveniva a 21 anni)
tra i 16 ed i 18 anni anche il soggetto minorenne può compiere atti giuridici,
con riconoscimento anticipato della capacità di discernimento, di
autodeterminazione, quali il lavoro ed il matrimonio
anche dopo il compimento dei 18 anni, all’uscita dall’area genitoriale, esistono
situazioni che, nonostante l’acquisizione della capacità di agire in base
all’ordinamento giuridico, il soggetto non è in grado di autodeterminarsi per
situazioni che attengono alla sua persona (disabilità, menomazione psico-fisica,
grave disturbo mentale), in quanto non è in grado di intendere e volere a causa
di incapacità naturale
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▪ se la menomazione psico-fisica è successiva, l’ordinamento giuridico trova uno
strumento che tuteli e protegga questi soggetti deboli (ADS o, residuale, l’istituto
dell’interdizione)
Gli animali non sono ancora titolari di una posizione soggettiva, ma, rispetto
all’importanza dell’animale da affezione, esiste la”perdita dell’animale da
affezione”, come perdita del tipo di relazione uomo/animale, a cui segue un
risarcimento del danno.
I principi e le regole dei diritti fondamentali, oltre che nelle fonti primarie come il
Codice Civile, sono contenuti nella Costituzione italiana e nel Sistema
Internazionale di protezione dei diritti fondamentali, i cui testi normativi più importanti
sono la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali – CEDU del 1950 (tratta i diritti fondamentali della persona,
quali diritto alla vita, alla libertà, all’uguaglianza, alla sicurezza, equo processo, diritto
alla privacy e riservatezza) e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea (Nizza)
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DIFFERENZA PERSONA FISICA E GIURIDICA: La persona fisica indica un
individuo identificato da nome e cognome, mentre la persona giuridica è l'insieme
organizzato di persone e di beni che l'ordinamento considera un soggetto di diritto
ARTICOLO 5 codice civile: gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati
quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano
altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume.
FONTI INTERNAZIONALI:
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dell'uomo perché è l'unico dotato di un meccanismo giurisdizionale
permanente che consenta a ogni individuo di richiedere la tutela dei diritti
ivi garantiti, attraverso il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, con sede
a Strasburgo.
COSTITUZIONE
CODICE CIVILE
ESEMPI DI DIRITTI INVIOLABILI: diritto alla vita, all'integrità personale, alla libertà di
pensiero, al matrimonio e all'iniziativa economica.
I PRINCIPALI SONO:
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o DIRITTO ALL’INTEGRITA’ MORALE: Il diritto all'integrità morale è
l'interesse della persona al godimento del suo onore e del suo decoro come
singolo e come membro di una collettività.
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L’Italia arriva sempre in ritardo rispetto agli altri Paesi, infatti gli istituti
dell’amministrazione del sostegno esistevano già in Francia, in Austria e in
Spagna.
AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO:
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Titolo XII del Libro primo del C.C.: delle misure di protezione delle persone
prive in tutto od in parte di autonomia (rispetto a “dell’interdizione...”)
Lo scopo primario dell’ADS è quello di dare un aiuto al soggetto debole nelle
sue relazioni sociali e giuridiche, affiancandosi alla persona per sostenerla
responsabilmente: la legge espressamente fa divieto di limitare la capacità di
agire, se non quando è necessario, ma nella misura minima possibile.
L’art. 104 C.C. stabilisce che l’ADS può essere attivato nei casi in cui una
persona maggiorenne si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea,
di provvedere ai propri interessi, per effetto di unìinfermità, ovvero di una
menomazione fisica o psichica.
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alla nomina dell'amministratore di sostegno con decreto motivato immediatamente
esecutivo, su ricorso di uno dei soggetti indicati nell'articolo 406.
PROCEDIMENTO DI NOMINA
1. presentazione del ricorso (per la nomina) al Giudice Tutelare da
parte dell’interessato stesso, dal coniuge, dalla persona stabilmente
convivente –more uxorio-, dai parenti entro il 4° grado, dagli affini entro
il 2° grado, dal pubblico ministero, dai servizi socio-sanitari, MMG.
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Può essere nominato un ADS anche per il compimento di un atto unitario
(vendita di casa da parte di persona, che non è in grado di agire totalmente in
autonomia).
INTERDIZIONE e INABILITAZIONE
Nel 1942 erano gli unici istituti di protezione previsti: strumenti rigidi, che
avevano lo scopo di proteggere il patrimonio di famiglia, messo a repentaglio
dal comportamento del soggetto debole.
L’incapace veniva escluso dalle relazioni sociali, economiche e giuridiche,
dunque privato della capacità di agire, a tutela dell’ordine e sicurezza nazionale
e segregato nei manicomi. La sentenza del Tribunale prevedeva la nomina di
un soggetto (TUTORE), che sostituiva totalmente la persona, che non era in
grado di provvedere ai propri interessi.
Con la legge Basaglia 180/78, a seguito chiusura manicomi, viene abrogato
l’articolo che prevedeva l’interdizione per le persone istituzionalizzate ed un
Convegno multidisciplinare si riunisce per creare un nuovo strumento giuridico
di protezione delle persone fragili: si prende coscienza dell’esistenza di un più
ampio ventaglio di fragilità, (malato di SLA, ictus, alzheimer, parkinson,
menomati momentanei), quindi l’interdizione non risulta più uno strumento
adatto a prendersi cura della generalità delle persone (strumento omologante),
dunque si predispone una bozza di legge che prevede la creazione di una
nuova figura: l’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO (Legge 6/04).
INTERDIZIONE
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art.414 C.C. – capo II libro I Titolo XII – dell’interdizione, dell’inabilitazione e
delle incapacità naturali: “persone che possono essere interdette: il maggiore
di età ed il minore emancipato, i quali si trovano in condizioni di abituale
infermità di mente, che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono
interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione”
La sentenza viene annotata nel Registro delle Tutele e sui Registri dello stato
civile, a margine dell’atto di nascita; esiste, inoltre, un apposito elenco delle
persone interdette, che viene periodicamente inoltrato ai Notai.
Il soggetto viene esaminato attraverso una consulenza tecnica d’ufficio dal
Tribunale (esame dell’interdicendo), per verificare se la persona è realmente
incapace di provvedere ai propri interessi.
In una prima sentenza della Corte di Cassazione si stabilisce che nei casi di
soggetti fragili con patrimonio ricco e complicato, l’istituto dell’ADS non è
adeguatamente protettivo, dunque viene preferito quello dell’interdizione, il
quale risulta più idoneo, dove il tutore, in maniera rigida, si occupa di gestire il
patrimonio.
Questo provvedimento, però, non risulta tenere in considerazione il benessere
della persona, dunque, in un’altra sentenza, ciò viene smentito e viene stabilita
l’idoneità dell’Amministratore di Sostegno anche nei casi predetti,
sottolineando la posizione residuale dell’interdizione.
I Tribunali della Regione Piemonte prediligono l’istituto dell’interdizione
all’Amministratore di sostegno.
INABILITAZIONE
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art.415 C.C. – capo II libro I Titolo XII – “il maggiore di età infermo di mente,
lo stato del quale non è talmente grave da far luogo all’interdizione, può essere
inabilitato. Possono essere inabilitati per prodigalità o per abuso di bevande
alcooliche o di stupefacenti espongono sè e la loro famiglia a gravi pregiudizi
economici”.
Il soggetto mantiene la sua capacità completa, fatta eccezione per gli ambiti di
carattere patrimoniale, che vengono fatti e svolti con l’assistenza di un
CURATORE, che si affianca alla persone, solo in determinati casi stabiliti dalla
legge (abuso di bevande alcooliche o stupefacenti o prodigalità) → poteri
specifici rispetto al tutore.
Con l’introduzione dell’ADS, l’importanza dell’inabilitazione è marginale, quasi
esclusivamente riconducibile ai casi dei PRODIGHI, con l’evidente scopo
principale di proteggere il patrimonio.
La legge richiama:
- la Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell’uomo, dove il legislatore
sembra dimostrare di aver percepito l’importanza della centralità della persona.
- riporta la caratteristica della gravità della disabilità, non determinata dal naturale
invecchiamento o da patologie connesse alla senilità.
- la presa in carico della persona interessata deve avvenire già durante l’esistenza in
vita dei genitori.
Un’altra legge è stata creata volta alla realizzazione del progetto esistenziale di vita
del soggetto disabile, che ha declinato le esistenze di vita della persona e suoi
obiettivi, in modo da evitare errori od omissioni → centralità della persona all’interno
della legge
Tale legge si rifà al diritto alla salute e quello ad essere curati da parte del Medico
(esprime giuramento ai fini dell’obbligo di intervento di cura) ed è l’attuazione
dell’art. 32 della Carta Costituzionale (diritto ad essere curati, ma a non subire
trattamenti sanitari contro la volontà).
Questo progetto e’ nato alla fine del 2019 con una delibera del consiglio comunale
approvata all’unanimità.
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Al centro dell’azione della Fondazione c’è non solo la persona con disabilità, ma anche
il nucleo familiare
La legge richiama:
▪ la Costituzione, la Carta dei diritti fondamentali dell’uomo, con la persona al
centro
▪ il perseguimento al benessere psico-fisico, alla piena inclusione sociale ed
all’autonomia delle persone con disabilità (riconoscimento di diritti)
▪ le misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse* delle
persone con disabilità (*da art. 12 della convenzione dei diritti del fanciullo)
▪ la caratteristica della gravità della disabilità, non determinata dal naturale
invecchiamento o da patologie connesse alla senilità
▪ la presa in carico della persona interessata deve avvenire già durante
l’esistenza in vita dei genitori
▪ le misure di protezione sono volte ad evitare l’istituzionalizzazione
(Giudice Buffone del Tribunale di Milano stabilisce che le volontà del genitore
rispetto alla “gestione del figlio” in caso di morte propria, devono venire
rispettate da chi, in seguito, verrà nominato Amministratore di Sostegno, che
garantirà una rappresentanza legale strutturata → richiesta di non ingresso in
relazioni istituzionalizzate)
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▪ le misura di protezione sono integrate con il coinvolgimento dei soggetti
interessati nel progetto individuale di vita (pet therapy, musicoterapia,
raccolta della frutta), nel rispetto delle persone con disabilità grave → il
progetto esistenziale si richiama alla legge 328/00, che ha carattere
amministrativo e non può tenere conto dell’individuo in quanto persona, ma si
occupa delle dinamiche burocratico-amministrative.
Un’altra legge è stata creata volta alla realizzazione del progetto esistenziale di
vita del soggetto disabile, che ha declinato le esistenze di vita della persona e
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suoi obiettivi, in modo da evitare errori od omissioni → centralità della persona
all’interno della legge
Tale legge si rifà al diritto alla salute e quello ad essere curati da parte del
Medico (esprime giuramento ai fini dell’obbligo di intervento di cura) ed è
l’attuazione dell’art. 32 della Carta Costituzionale (diritto ad essere
curati, ma a non subire trattamenti sanitari contro la volontà).
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miglior trattamento inteso come benessere psico-fisico voluto dalla definizione
di salute dell’OMS
dal notaio (sia con atto pubblico, sia con scrittura privata in cui la
persona scrive autonomamente le proprie volontà e fa autenticare le
firme dal notaio), in entrambe i casi il notaio conserva l’originale
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presso l'Ufficio di stato civile del Comune di residenza (con scrittura
privata) che provvede all’annotazione in un apposito registro, ove
istituito (vedi la circolare del Ministero dell’interno)
MODIFICARE LE DAT:
Nelle stesse forme le DAT sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni
momento. Nei casi in cui “ragioni di emergenza e urgenza impedissero di
procedere alla revoca delle DAT con le forme previste dai periodi precedenti,
queste possono essere revocate con dichiarazione verbale raccolta o
videoregistrata da un medico, con l'assistenza di due testimoni".
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Articolo 5, comma 1 - pianificazione condivisa delle cure: strumento
dove pianifico in maniera condivisa con medico ed equipe delle cure alle
quali sono tenuti ad attenersi qualora il paziente venga a trovarsi nella
condizione di non poter esprimere il proprio consenso o in una
condizione di incapacità.
LA FAMIGLIA
La famiglia è un’istituzione fondata sul matrimonio, al cui interno si creano
diritti e doveri che influiscono sul rapporto personale, ma anche su aspetti di
carattere patrimoniale (microsettori).
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La definizione di famiglia, oggi riconosciuta, si rifà alle NORME
COSTITUZIONALI:
Art. 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata
sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i
limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche
se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro
compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e
sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
IL MATRIMONIO
Nel 1929 Mussolini ed il Cardinale della Santa Sede hanno fatto un Concordato,
che rende possibile la celebrazione di un matrimonio religioso con effetti civili
→ MATRIMONIO CONCORDATARIO
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(il verbale = atto di matrimonio viene trascritto presso gli Uffici dello Stato
civile)
● rigida tipicità = atto che non può essere diverso da ciò che è disciplinato
dall’ordinamento
● atto puro = atto al quale non si possono apporre termini (a scadenza) o
condizioni che mantengano efficaci l’atto stesso
● esclusivo = avviene tra due persone e non in maniera collettiva
● indisponibilie = non è possibile disporre
● a durata indeterminata
● libero = a livello di consenso
● solenne
● pubblico = atto pubblico di matrimonio, a cui segue verbale con due
testimoni
● personalissimo = interferisce sulla sfera privata, ad eccezione del
matrimonio per procura (art. 111 C.C.), che nasce per avvantaggiare
persone in situazioni di particolare emergenza, quali militari o persone che per
ragioni di servizio si trovano al seguito delle forze armate, in caso di guerra,
delegano un portavoce (procura per atto pubblico da risolversi entro 180 giorni
dalla stipula)
1^ fase
MATRIMONIO ATTO (atto giuridico, non un contratto)
↓
fase prodromica (pre-matrimoniale), riferita a tutte le condizioni che devono
sussistere per la sua celebrazione
PROMESSA DI MATRIMONIO
Condizioni particolari:
- pericolo di vita (tempi di pubblicazione ridotti)
- vi è possibilità di contrarre matrimonio anche su una nave od
aereomobile, in situazione di eccezionalità attraverso il Comandante, che
rappresenta le vesti dell’Ufficiale di Stato Civile → annotato sul giornale
di rotta, poi trascritto immediatamente appena possibile (Autorità
Consolare se in Paese straniero)
- la Legge 218/95 ha disciplinato dettagliatamente il matrimonio dello
straniero in Italia e del cittadino italiano all’estero: deve comunque
essere inserito un nulla osta del Paese di origine che attesti l’assenza di
impedimenti.
2^ fase
MATRIMONIO RAPPORTO
↓
attiene alla parte della vita matrimoniale, dalla quale scaturiscono gli effetti
(anche degenerativi), i diritti e doveri
art. 143 C.C. (diritti e doveri che nascono dal matrimonio) stabilisce che “con
il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti ed assumono gli
stessi doveri” → completa equiparazione, allineamento tra marito e moglie.
art. 144 C.C. stabilisce che “i coniugi concordano tra loro (posizione di
assoluta parità) l’indirizzo della vita familiare, secondo le esigenze di
entrambi”.
art. 147 C.C. (doveri verso i figli) afferma che “il matrimonio impone ad
ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere (fino al raggiungimento
dell’autonomia economica), istruire, educare ed assistere moralmente i figli,
nel rispetto delle loro capacità, aspirazioni, inclinazioni naturali (opposto al
pater familias) secondo quanto previsto dall’art. 315 bis C.C.”
(responsabilità genitoriale).
REGIME PATRIMONIALE
La scelta convenzionale del regime patrimoniale di comunione legale dei beni o
separazione dei beni, viene espressa:
- al momento del matrimonio → l’Ufficiale dello Stato Civile annota a margine
dell’atto di matrimonio il regime di scelta
- durante la vita matrimoniale, in seguito, è possibile modificare il regime
patrimoniale mediante atto notarile con testimoni.
art. 177 C.C. stabilisce quali beni ricadono nella comunione legale dei beni:
a) tutti gli acquisti compiuti insieme o separatamente durante il
matrimonio, ad eccezione dei beni personali di cui all’art. 179 C.C.
b) i frutti dei beni propri da ciascuno dei coniugi percepiti e non consumati
allo scioglimento della comunione (il guadagno dell’affitto di casa propria
è frutto di bene personale ed è possibile scegliere se consumarli o meno
→ se non consumato, rientra nel patrimonio comune)
c) i proventi dell’attività professionale che non sono stati consumati
i punti b) e c) fanno riferimento alla “comunione de residuo”: situzione che
tende a valorizzare la comunità patrimoniale
d) le aziende gestite da entrambi e costituite dopo il matrimonio
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art. 179 C.C. stabilisce quali beni sono esclusi dalla comunione legale dei
beni
a) i beni di cui prima del matrimonio era proprietario o titolare del diritto
reale di godimento (usufrutto, diritto di abitazione, nuda proprietà)
b) i beni che ognuno ha ricevuto per donazione o successione (a meno che
nel testamento non sia espressamente indicato che i beni sono attribuiti
alla comunione)
c) i beni di uso strettamente personale
d) i beni che servono all’esercizio della professione (medico, artigiano,
commercialista)
e) i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno o pensione
f) i beni acquistati a seguito di esclusione dalla comunione, con atto
sottoscritto da entrambi
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celebrazione del matrimonio, in quanto non è ex lege, oppure in seguito,
mediante atto notarile
art. 210 C.C. stabilisce limiti od aggiunte dei beni oggetto della comunione,
dove non possono rientrare quelli personali, a titolo di risarcimento del danno
o di utilità professionale
art. 230 bis C.C. sancisce: salvo che sia configurabile un diverso rapporto (se
non esiste un rapporto di lavoro diverso)
" ter C.C. (inserito a seguito emanazione legge sulle unioni civili)
stabilisce il riconoscimento degli stessi diritti al convivente di fatto
● PRESSO L’UFFICIALE DELLO STATO CIVILE: solo per coppie senza figli e
prive di trasferimento immobiliare.
► GIUDIZIALE: pronunciata dal Tribunale con una Sentenza, nel caso in cui i
coniugi non trovino un accordo sulle condizioni della separazione (iter più
complesso)
- addebito della separazione: all’esito della separazione giudiziale, può
essere addebitata la separazione ad uno dei due coniugi, che non ha
rispetto i doveri nascenti dal matrimonio.
Il parametro relativo al mantenimento del tenore di vita non è più attuale, in
quanto ora si fa riferimento alla “non autosufficienza economica”.
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RICONCILIAZIONE: avviene senza necessità di alcun tipo di provvedimento
ed implica la ricomposizione del nucleo familiare (non è identificata quando si
tratta di visite per motivi di salute)
Se l’esito della riconciliazione è causa di nuova rottura, la nuova istanza di
separazione è basata su motivi diversi dai precedenti.
ELEMENTI SIMBOLICI:
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Questa ricorrenza permette di capire quali possono essere gli strumenti per
combatterla ed il percorso legislativo avviene in tre tappe, a rafforzamento di
reati persecutori già normati:
art. 612 bis CPP afferma che: “salvo che il fatto costituisca il più grave reato, è
punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni, chiunque (astrattezza della norma)
con condotte reiterate (situazione continua, perseverante), fino a creare un
perdurante stato d’ansia e di paura nel soggetto ricevente
Legge 154/01 - artt. 342 bis e ter → ordine di protezione contro gli abusi
familiari:
Quando la condotta del coniuge è pregiudizievole, il Giudice dispone
l’allontamento dalla casa o dispone l’intervento dei Servizi sociali o di altre
agenzie di intermediazione.
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Un altro strumento correttivo a queste situazioni di violenza è l’intervento della
Pubblica autorità a favore dei minori abbandonati od allevati in locali insalubri o
da persone incapaci, collocandolo in posto sicuro.
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ATTI PERSONALISSIMI attengono strettamente alla persona e non possono
essere delegati
Terminologia:
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