Sei sulla pagina 1di 8

Le norme, derogabili e inderogabili

Le fonti del diritto

L’interpretazione della legge

L’equità

Situazioni giuridiche soggettive

Capacità giuridica, capacità di succedere, capacità di agire, incapacità


naturale

Gli enti (associazioni e fondazioni)

La clausola penale

Norme primarie e secondarie

La rappresentanza
Gli ordinamenti giuridici

Le relazioni tra uomini determinano la necessità di regole

Le regole tecnicamente si denominano norme giuridiche.

1. la norma dal punto di vista della formulazione

Una norma giuridica per essere tale deve essere formulata attraverso la fattispecie, la fattispecie è
astratta.

La parola fattispecie significa che il legislatore prende in considerazione delle ipotesi dirette
a regolare tutti i possibili conflitti futuri riconducibile a quella previsione.

2. la norma dal punto di vista storico

Il rispetto della norma si realizza attraverso la forza imposta dalla sanzione giuridica.

Nel diritto penale la sanzione comporta anche la limitazione della libertà personale

La a sanzione giuridica distingue la norma giuridica da quella morale la cui osservanza (della
norma morale) è frutto di un’adesione spontanea
Norma morale  Le norme morali sono le regole dettate dalla coscienza dell'uomo.
Esempio: non uccido perché trovo l'omicidio un atto ripugnante

L’ordinamento giuridico è l’insieme delle norme giuridiche che caratterizzano lo stato italiano.

- Diritto pubblico  regola gli interessi pubblicistici cioè gli interessi dell’intera comunità

Le norme di diritto pubblico sono inderogabili: la norma inderogabile è quella che si


impone e si applica anche contro la volontà dei soggetti essendo irrilevante una loro
eventuale manifestazione di volontà.

- Diritto privato  regola i rapporti interpartes

Le norme di diritto privato posso essere:


Inderogabili:

All’interno delle norme inderogabili ci sono anche le norme imperative: è una


norma inderogabile che pone un limite al contenuto del comportamento.
Inderogabile: es. testamento, imperativa: i prezzi imposti nel contratto.

Derogabili:

Le norme di diritto privato sono anche derogabili, cioè trovano applicazione in


presenza di una manifestazione di volontà

In particolare queste norme possono essere dispositive cioè dispongono la regola o


suppletive cioè suppliscono, ad una carenza del comportamento posto in essere dal
privato.

Art 1193 stabilisce il tempo e il luogo del pagamento ed è una norma suppletiva e si
applica se le parti non hanno previsto il tempo del pagamento

Le fonti del diritto


Le fonti del diritto sono:

- La Costituzione: la costituzione, nel diritto, è l'atto normativo fondamentale che definisce la


natura, la forma, la struttura, l'attività e le regole fondamentali di un'organizzazione

- Le leggi: ogni norma o complesso di norme che regolano la condotta individuale o sociale degli
uomini

- Gli usi (consuetudine): vengono originati dalla ripetizione generale, uniforme e costante di
pratiche osservate da soggetti nella libera convinzione di ottemperare a norme giuridicamente
vincolanti.
L’interpretazione delle leggi
Art. 12  Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese
dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del
legislatore.

Abbiamo 2 tipi di interpretazioni:

Interpretazione letterale  volta ad attribuire alla norma il significato che si evince


immediatamente dalle parole utilizzate.

Interpretazione logica  superando il significato immediato della disposizione, mira a stabilire il


suo vero contenuto ossia lo scopo che il legislatore ha inteso realizzare, emanandola.

L’equità
Può essere definita come la “giustizia del caso singolo”.

Il giudice può fare ricorso all'equità solo nei casi in cui gli sia permesso dalla legge.

L'equità è quindi un criterio di decisione della controversia.

Si distinguono due specie di equità:

 l'equità integrativa  ha ambito limitato, e permette al giudice solo di specificare la


portata di alcune norme (ad es., determinare l'ammontare di un'indennità);

 l'equità sostitutiva  permette invece proprio di superare il dettato di una regola


astratta, sostituita da un'altra regola che viene creata e applicata dal giudice in
riferimento al caso concreto
Situazioni giuridiche soggettive
Il soggetto (persona fisica) o persona giuridica (gli enti) e il destinatario delle norme giuridiche.

Le norme giuridiche tutelano gli interessi dei soggetti (esistenziali: tutela gli aspetti legati
all’esistenza o patrimoniali: gli aspetti legati al patrimonio).

L’ordinamento giuridico nei confronti degli interessi dei soggetti può esprimere 3 giudizi:

• Indifferenza: quell’interesse in un determinato momento storico non è apprezzabile e dunque


non è tutelato

• Meritevolezza: l’interesse è tutelato

• Illiceità (illecito): un interesse è chiamato illecito quando è contrario/avversativo alle norme


imperative, dell’ordine pubblico e al buon costume

Con riguardo all’interesse di meritevolezza si può il concetto di

Situazioni giuridiche soggettive  il risultato della valutazione fatta dall’ordinamento


giuridico che valuta rilevanti, meritevoli di tutela determinanti interessi

Le situazioni giuridiche soggettive si classificano in 2 categorie: le situazioni attive (cioè di


vantaggio al destinatario della norma) e le situazioni passive (cioè di svantaggio al destinatario
della norma)

Es. Situazioni attive:

• Diritto soggettivo: è la più intensa situazione giuridica soggettiva attiva e rappresenta la


massima sintesi fra la forza e la libertà

forza —> soggetto titolare del diritto è in grado di realizzare l’interesse


libertà —> il soggetto è libero di avvalersi del potere ad esso conferito

Es. Situazioni passive:

• Potestà: comporta l’esercizio di un potere-dovere perché in tal caso non vi è coincidenza


fra il titolare del diritto e chi esercita il diritto

Es. potestà dei genitori sui figli


La capacità giuridica: La capacità giuridica è l'attitudine alla titolarità di diritti e di
doveri giuridici, ovvero la sua capacità di essere soggetto di diritti e di obblighi

La capacità giuridica assicura il riconoscimento alla titolarità delle situazioni giuridiche.

La capacità giuridica si acquisisce con la nascita e si perde con la morte.

La capacità di succedere: è l’idoneità di una persona fisica a poter diventare erede di una
persona defunta.

Art. 462  la possibilità che ricevano per testamento i figli di una persona vivente al tempo
della morte del testatore affinché siano stati concepiti.

Art. 784  prevede oltre alla donazione a favore di chi è concepito anche la donazione a
favore dei figli non ancora concepiti della persona vivente al tempo della donazione.

La capacità di agire: È l'attitudine del soggetto a compiere atti che incidano nella propria sfera
giuridica

Si acquista con la maggiore età (18 anni) e si conserva fino alla morte

L’anticipazione giudiziale della capacità di compiere un atto è subordinata all’accertamento


della maturità psico-fisica del minore.

Incapcità di agire

L’incapacità è generalmente disposta per tutelare le persone che non sono in grado di rendersi
conto del significato delle conseguenze delle proprie azioni.

Ci sono 2 tipi di incapacità

Incapacità assoluta: che impedisce il compimento di qualsiasi atto

Fanno parte di questa categoria i minorenni e gli interdetti

Interdizione: divieto imposto dalle autorità

Incapacità relativa: impedisce al soggetto soltanto il compimento di atti importanti

Fanno parte di questa categoria i minori emancipati e gli inabilitati

Inablitazione: strumento di protezione rivolta a soggetti che si trovano in particolari


condizioni psicofisiche
L’incapacità naturale: è la rilevanza della capacità di intendere (ossia di comprendere il
significato delle proprie azioni) o di volere (ossia l’attitudine dell’autodeterminazione)

Si ha quando un soggetto che, pur non essendo legalmente incapace di agire, è considerato
per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace di intendere e di volere al momento in cui
gli atti sono compiuti

Gli enti

Associazione: una associazione, in diritto, indica un ente costituito da un insieme di persone


fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune.

Delle obbligazioni assunte da un’associazione non riconosciuta rispondono non solo il


fondo comune costituito con i contributi degli associati, con i redditi e le altre entrate
dell’associazione, ma anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in
nome per conto dell’associazione.

Delle obbligazioni assunte dall’associazione riconosciute come persone giuridiche e dalle


fondazioni, invece, risponde solo il soggetto metaindividuale con il suo patrimonio.

Fondazione: La fondazione è un ente costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di


un determinato scopo.

L’ente può diventare un’attività commerciale soltanto quando l’esercizio professionale


dell’attività economica non sia più strumentale ad uno scopo di utilità sociale.

Associazioni e fondazioni si estinguono, oltre che per le cause previste nell’atto costitutivo
e dello statuto, quando lo scopo è stato raggiunto o è divenuto impossibile.

L’associazione si estingue altresì quando tutti gli associati sono venuti a mancare

Una volta dichiarata l’estinzione della persona giuridica o disposto scioglimento


dell’associazione, si procede alla liquidazione del patrimonio secondo le norme di
attuazione del codice.
La clausola penale

È una clausola inserita in un accordo principale che ha la funzione di determinare preventivamente


l'entità del danno che si potrebbe subire in caso di inadempimento o ritardo

Norme primarie e secondarie

Tutte le norme presenti nell’ordinamento sono norme primarie

Le norme secondarie sono tutte quelle norme che si riferiscono e nascono dalle norme primarie

Es. Norma primaria: la sanzione per chi fuma in un luogo publlico è di 100€
Norma secondaria: non fumare

La rappresentanza

È l’istituto che consente di sostituire un soggetto con un altro nel compimento di uno o più negozi
giuridici.

Al rappresentante viene conferito il potere di agire in nome e per conto del rappresentato, così
che gli effetti dei negozi compiuti dal primo ricadono direttamente nella sfera giuridica del
secondo.

Potrebbero piacerti anche