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Il diritto privato: profili generali e rapporto tra le fonti di rilevanza per il settore turistico (Codice
civile, Codice del turismo, Codice del consumo, Codice del terzo settore)
I soggetti del diritto privato: persone fisiche ed enti giuridici, il turista-consumatore, le imprese
turistiche e gli enti del terzo settore
Diritti soggettivi e forme di tutela
I diritti della personalità
Proprietà, comproprietà e multiproprietà
Le obbligazioni: nozione, tipologie, adempimento e inadempimento
Il contratto: nozione, elementi, conclusione, effetti, invalidità
I contratti del turismo e la tutela del consumatore-turista
I fatti illeciti
LIBRO DI TESTO: Enrico Gabrielli (a cura di), Lineamenti di diritto privato (Estratto da Diritto
privato a cura di E. Gabrielli), Giappichelli, 2021 (o edizioni successive): capitoli I, V, IX, XII
(esclusa sez. II), XV, XVI, XVII, XXI, XXII, XLIII
Necessario è studiare il libro di testo consultando un Codice civile aggiornato
Lezione 03/04
Diritto di rapporti tra partecipanti di una stessa società, regola i rapporti tra i vari membri della
comunità. Il diritto privato è anche Europeo. Quando stipuliamo un contratto ci avvaliamo del
diritto privato.
I rapporti con utenti in ambito turistici sono sempre regolati dal diritto pubblico. Tra aziende
alberghiere-clienti-enti-fornitori. Le norme giuridiche creano opportunità se le si conoscono.
L’unione europea tutela i consumatori nei contratti tra imprese, tra chi offre/compra servizi.
Una parte del diritto si compone di norme giuridiche. Diritto oggettivo: ordinamento giuridico che
si applicano una comunità. L e norme giuridiche sono delle regole di natura giuridica.
Come facciamo individuare una norma giuridica piuttosto che un’altra norma? Se non si rispetta
norma giuridica si ricorre ad una sanzione penale, civile, o amministrativa (le sanzioni possono
essere anche morali e sociali se la norma non è giuridica).
La norma giuridica non può essere individuata sulla sua sanzione.
Si individua per fatto formale, le norme giuridiche infatti sono quelle dettate dalla Fonte del
Diritto. Quelle che non hanno origine dalla fonte del diritto, non sono regole giuridiche.
1. Fonti del Diritto: La Costituzione Italiana (fonte che si trova al livello più alto delle fonti).
2. Le Leggi: Sono continuamente approvate da un organo attivo (Il Parlamento)
(Il Governo oltre a governare lo Stato può fare leggi: Decreti legge e decreti legislativo, sono atti la
cui forma e forza sono come le leggi, ma sono diverse perché non deliberate dal Parlamento.
Evita l’accentramento di poteri per evitare dell’abuso di poteri, ci sono tanti organi. (Vasta
suddivisione rallenta tutti i processi)
Decreto Legge ha due presupporti: l'esistenza di casi straordinari di necessità e urgenza, legge
dura soltanto per 60 giorni, o è confermato dalle camere oppure decade.
Decreto Legislativo: il Parlamento da autorizzazione al Governo, non c’e bisogno di una
autorizzazione successiva. Un decreto legislativo è, secondo il diritto costituzionale, un atto
normativo avente valore di leggeadottato dall'organo costituzionale che ha il potere
esecutivo (Governo) per delega espressa e formale dell'organo costituzionale che ha il potere
legislativo (Parlamento).
Questo ordinamento giuridico aspira ad avere un ordine, cessa di essere ordinato nel
momento in mio esistono le contraddizioni all’interno del sistema giuridico, quando delle
norme giuridiche dicono cose diverse.
I criteri elaborati per la risoluzione delle antinomie generalmente accettati sono quattro: quello
gerarchico, quello della competenza, quello cronologico e quello della specialità.
- Criterio gerarchico: in quanto ci sono fonti più importanti di altre: una fonte sotto ordinata
non può contraddire una fonte sovraordinata. (Se la costituzione dice che che esiste la
proprietà privata, la legge non può dire il contrario.)
- Criterio Cronologico: prevale la norme che è stata introdotta dopo criterio cronologico
regola la successione degli atti normativi nel tempo. Esso,
infatti, studia le norme in base al momento in cui esse sono state emanate.
Antinomia sono dei contrasti tra norme, in questo caso lo stato non si può permettere di essere
contraddittorio, qui entra in gioco i criteri di risoluzione delle antinomie. La risoluzione dipende dal
tipo di norma:
Ci possono essere dei casi in cui la norme rimane valida, però smetterà di essere vincolante.
Vale la norma che è entrata in vigore dopo. L’ altra legge viene quindi abrogata.
Quando due norme hanno la stessa forza una deve essere per forza abrogata se sono in
contrasto.
Le norme contenute nella legge sono valide solo se rispettano tutti i parametri.
Il diritto privato si occupa di regolare i rapporti tra i singoli consociati, non soltanto tra le persone
fisiche.
Ad es: un contratto di alloggio in un albergo: se l’ospite non paga al termine del servizio il
proprietaria si attiverà per i suoi interessi per ottenere tutela
Lezione 04/03
Il diritto privato si occupa delle persone e se ne occupa per proteggere i loro interessi nelle
relazioni con gli altri componenti della comunità. Supporta e promuove gli interessi che ciascuno
ha. Importante l’interesse alla salute che viene riconosciuto dal diritto privato in quanto
la Costituzione riconosce ad ognuno si noi il diritto alla salute. Si tratta di un interesse economico
ma anche non economico. (Se sto bene posso lavorare)
I diritti soggettivi (salute, nome ecc..) possono essere riconosciuti solo a ci è ritenuto soggetto
giuridico munito di capacità giuridica. Diritto ha una sua realtà e ha la possibilità di crearsi un
aerata che non sempre coincide con quella materiale. Lo strumento per capire chi può essere
titolare di diritti soggettivi è la capacità giuridica, è una sorta di abilitazione astratta al mondo
giuridico.
Chi ha la capacità giuridica trova in una situazione migliore perché può avere dei diritti.
Nel nostro ordinamento la capacità giuridica la acquisiscono tutte le persone fisiche dal momento
della nascita. (Ad es. una volta schiavi non avevano capacità giuridica). Alla nascita non abbiamo
però ancora tutti. (Diritti credito, diritti di proprietà)
La capacità giuridica si perde al momento della morte.
Ci sono alcuni casi di incapacità giuridica: esistono persone fisiche private da alcune capacità
giuridiche
• Sotto i 16 anni non si ha capacità giuridica in materia matrimoniale
• Sotto i 15 anni non c’è capacità giuridica in campo lavorativo
I diritto potrebbe dare soggettività giuridica a cose non materiali (enti giuridici) entità di varia
natura a cui il diritto riconosce soggettività giuridica. Sono degli strumenti giuridici con cui
possiamo raggiungere i nostri interessi
- Università
• Comune
• La regione
• Asl
Capacità di agire:
• La capacità d’agire o capacità legale è l’attitudine del soggetto a compiere atti giuridici
finalizzati ad acquistare o ad esercitare i propri diritti e ad assumere obblighi.
• L’art. 2 del codice civile stabilisce che la capacità di agire si acquista al raggiungimento
della maggiore età.
• non ha a che fare con la possibilità di avere diritti, ma con la possibilità di esercitare i
propri diritti. Non riguarda la possibilità di essere titolare di diritti, ma di esercitare i diritti
che già si possiedono. (Un minorenne, seppur disponendo del diritto di proprietà non può
giuridicamente disporre dei propri diritti di proprietà in quanto capace di agire)
• È la capacità di esercitare validamente i propri diritti
• La ragione per cui si prevede questa incapacità è una logica protettiva (come quella
matrimoniale) è una persona ritenuta a rischio di farsi del male
• Le persone incapaci di agire sono: minore di età, (il minore emancipato ha una capacità
maggiore di agire) tuttavia non è detto i maggiori di età che siano in grado di curare i propri
interessi, questi possono essere dichiarati interdetti o inabilitati, e perdere del tutto o in
parte la loro capacità di agire (figura affetta d una grave malattia mentale che non è in
grado agire nei suoi interessi, rimane interdetto e riceve il trattamento giuridico di agire.
• Il maggiorenne che ha una malattia mentale, soggetto affetto da gravi dipendenze
possono essere inabilitati (trattati come minorenne emancipato) hanno quindi incapacità di
agire in atti di straordinaria amministrazione (posso compiere atti di ordinaria
amministrazione)
• Il minore emancipato e l’inabilitato sono incapaci di agire in atti di straordinari
amministrazione, possono però compiere atti di ordinaria amministrazione
• Il fatto di essere incapace di agire blocca la capacità giuridica, è quindi necessario che
vengano previsti degli strumenti alternativi per movimentare la sua sfera giuridica
(strumenti della capacità genitoriale, gli atti di cui il minore ha bisogno devono essere
compiuti dai genitori - responsabilità genitoriale, quando gli atti sono particolarmente
delicati serve l’autorizzazione del giudice tutelare)
• L’interdetto ha un tutore che viene nominato da un giudice, ha la stessa funzione del
genitore del minore, compie gli atti di straordinaria amministrazione con autorizzazione del
giudice tutelare
• Anche il genitore può essere interdetto, verrà nominato un tutore al suo posto
• Un minore è già incapace di agire, quindi non avrebbe senso dichiararlo interdetto
• Viene nominato un curatore per il minore emancipato o per l’inabilitato, negli atti di
straordinaria amministrazione si affianca al minore emancipato o inabilitato, compie l’atto
assieme al minore o all’interdetto, l’atto è dunque valido sono se è presente il minore
emancipato o l’interdetto, non è necessaria autorizzazione del giudice
• L’annullabilità è un rimedio, ma se l’azione è stata fruttuosa non viene annullato
Amministrazione di sostegno
L’amministratore di sostegno è una figura istituita per tutelare quelle persone che, a causa di
un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o
temporanea, di provvedere ai propri interessi. La misura di protezione dell’amministrazione di
sostegno è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 9 gennaio 2004, n. 6, che ha
attuato una vera e propria rivoluzione giuridica e culturale nella tutela delle persone fragili,
affiancando ai più rigidi istituti tradizionali (interdizione e inabilitazione) un nuovo strumento, più
flessibile e quindi maggiormente adattabile alla specificità delle singole situazioni.
L’amministrazione di sostegno si pone, così, come uno strumento modulabile, in grado di fornire
ai soggetti deboli un supporto (declinato in termini di rappresentanza o di assistenza), che miri a
sostenere la capacità residua del soggetto, valorizzando la centralità della persona e il principio di
autodeterminazione.
La disciplina normativa del nuovo istituto è contenuta negli articoli 404 e ss. del codice civile.
la misura è stata disposta in favore di un’ampia categoria di beneficiari, tra i quali, a titolo
esemplificativo e non esaustivo:
• persone affette da infermità mentali e menomazioni psichiche: patologie psichiatriche,
ritardo mentale, sindrome di down, autismo, malattia di Alzheimer, demenze, abuso di
sostanze stupefacenti e alcoldipendenza; ma, anche, prodigalità, shopping compulsivo,
ludopatia (talvolta anche in assenza di una specifica patologia (Cass. Civ., 07/03/2018, n.
5492).
• persone affetta da infermità fisiche: ictus, malattie degenerative o in fase
terminale, handicap fisici e motori, condizioni di coma e stato vegetativo, patologie
tumorali.
Nel linguaggio giuridico moderno si preferisce dare al termine ente un significato più ampio di
quello di persona giuridica, riferendosi in generale a un'organizzazione di persone o di beni che
assume una qualche rilevanza per l'ordinamento giuridico.
Enti giuridici sono aggregazioni sociali, formatosi grazie a degli interessi comuni dei consociati,
tutti hanno diritto ad associarsi liberamente per scopi non illeciti.
Autonomia patrimoniale perfetta: Il capitale societario e quello del singolo socio sono separati,
in caso di debiti si risponde solo con il capitale sociale.
Autonomia patrimoniale imperfetta: In caso di debiti si risponde per prima cosa del capitale
sociale, se esso non bastasse si risponderebbe con il capitale proprio del singolo socio.
Riconoscimento: Può derivare dalla legge e dall'iscrizione in appositi registri. Devono essere
allegati, per conseguire il riconoscimento, l'atto costitutivo e lo statuto.
Ogni ente giuridico ha degli organi, anche lo Stato ad esempio, e questi sono composti da
persone fisiche. Ad ogni organo si attribuisce una funzione. Questi organi possono essere
monocratici (1 persona) o collegiali (più persone)
Lezione 11/04
Enti sono strutture organizzative necessarie. Gli enti non esistono nella realtà naturale, ma solo
nella realtà giuridica (ha diritti di un individuo) enti giuridici sono strumenti di cui ci possiamo
avvalere per perseguire i nostri interessi.