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Il codice civile introdotto nel 1942 quando ce stato il referendum per scegliere tra monarchia o repubblica.

*codice civile col tempo è cambiato, modificato. 

Es. La riforma del diritto di famiglia nel 1975 che riguarda il patrimonio regime della famiglia.
-il regime patrimoniale che vigeva tra i coniugi era il regime di separazione, cioè i beni che ognuno acquista
rimane il proprietario del proprio bene acquistato.
-ma con la riforma tutto è cambiato perché tutti i beni che viene acquistato da ognuno dopo il matrimonio
diventa proprietà di entrambi coniugi (la comunione legale).
-il legislatore dice che se c’è un legame spirituale dovrebbe esserci anche un legame legale.
 
Codice civile - diviso in 6 libri, significa che ogni libro corrisponde ad una specifica materia.
-ogni disposizione è rappresentato all'articolo
-il c.c. È diviso anche in titoli e capi. (es. Art 1 c.c. - capacità giuridica)
-ogni singolo capo verso si chiama comma.

I libri sono:
1. Libro delle persone e della famiglia
-lo studio dei soggetti giuridici - le persone fisiche o persone giuridiche (enti collettivi, associazioni, fondazioni).
-nozione di capacità giuridica, capacità di agire
-gli enti collettivi del 1°libro – senza fine di lucro
-società fisiche sono più quelli che hanno lo scopo lucrativo.

2. Libero delle successioni art. 456 c.c.


-riguarda i regolamenti quando un soggetto muore (post mortem), il testamento o come vuole che i suoi
patrimoni andranno gestiti quando muore (decuius dispone in sostanza il proprio patrimonio)
-prevalentemente sulle persone fisiche

3. Libro della proprietà art. 832 c.c.


-proprietà (titolarità, possesso)
-il titolare è il proprietario di una proprietà
-il titolo (originario o derivativo)
*originario è quando uno entra in possesso di una proprietà attraverso una compravendita
*derivativo invece quando uno entra in possesso di una proprietà attraverso l’eredità, donazione ecc.
-il possessore è colui che si comporta come un proprietario perché non ha il titolo

4. Libro delle obbligazioni (attention)


-l'obbligazione è un rapporto giuridico fra 2 soggetti (creditore e debitore)
-art 1173 c.c. Le obbligazioni derivano dal fatto illecito, contratto ecc.
-art 2043 c.c. Fatto illecito - doloso (ce l'intenzione, negligenza) o colposo (non ce l’intenzione)
-fatto illecito deriva dall'attività involontaria o atti che l'ordinamento deve sanzionare (ce l'obbligo di pagare una
sanzione)
-contratto (tipici e atipici)
*tipici - previsti dall'ordinamento giuridico
*atipici - non previsto dall'ordinamento giuridico ma in entrambi le parti sì.

5. Libro del lavoro


-gli enti collettivi del 5°libro - sono quelli che hanno il fine di lucro

6. Libro della tutela dei diritti


-trascrizione forma di pubblicità
-prescrizione

Diritto privato si occupa prevalentemente dei rapporti fra i privati o persone fisiche, o persone fisiche che
persone giuridiche.
 Fonti di produzione riguarda l’insieme degli atti e dei fatti riconosciuto dall’ordinamento come adatti a
produrre, modificare o estinguere norme giuridiche.
 Fonti di cognizione è quella rappresentata dagli strumenti che permettono di capire le fonti di produzione.

Principio gerarchico e principi cronologico


 -gerarchico dice che non tutte le fonti sono sullo stesso piano, perché ci sono fonti in grado superiore e grado
inferiore.
*le fonti di grado inferiore non possono immettere nell’ordinamento norme diverse o contrastanti con quelle
superiori, né abrogarla.
*la costituzione - fonte fondamentale

 -cronologico serve invece per risolvere possibili contrasti tra norme giuridiche emanate in tempi diversi dalla
stessa fonte.
*è un principio che non si applica sempre, ma viene applicato solo quando una nuova norma è incompatibili a
quella precedente. Il principio è prevale la norma creata per ultimo. L’abrogazione può essere espressa o tacita.
 -tacita, si ha l’abrogazione tacita quando la nuova norma non è compatibile con quella precedente.
-espressa, si ha quando la nuova norma dice che abroga tutta la norma precedente.

Fonti euro unitari


Caratterizzati dai regolamenti comunitari e direttive
 Regolamenti sono direttamente applicabili nel sistema italiano nonostante che non sia un regolamento
interno dello stato.
 Regolamenti direttive danno solo una linea guida all'ordinamento interno, quindi non sono direttamente
applicabile all’interno dell’ordinamento giuridico di uno stato, il quale poi è obbligato ad adeguarsi.
 
Fonti esecutivi
 Sono i regolamenti emanate dal governo o dai singoli ministeri.
 
Uso e consuetudine
 Ipotesi in cui un determinato comportamento, non previsto dalla legge, viene praticato costantemente da una
comunità con i pensieri di seguire di rispettare una certa norma che in realtà non esiste.

Dottrina di giurisprudenza
 Giurisprudenza è quello che interpreta gli ordinamenti giuridici, quindi non è un vero e proprio fonte del
diritto. Interpreta e applica le norme
 Dottrina invece riguarda l’insieme delle conoscenze e riflessioni teorici dagli studiosi del diritto.

*common law quello che hanno in america in cui la base della ragionevolezza di una determinata situazione
giuridica è basato sui giudizi pronunciati dei giudici, ovvero le fonti giuridici sono quelli fatti dai giudici quindi
non hanno il codice civile.
*civil law riguarda le leggi emanate dal parlamento che viene usato nel campo giuridico
 
Irretroattività della legge
 Cioè la regola generale afferma che la legge non ha un’efficacia retroattiva, ovvero effetti nelle fattispecie
concrete che si sono posti in essere prima dell’entrata in vigore della legge.
-si ha soltanto quando lo prevede espressamente il legislatore.
-il divieto assoluto vale solo per le legge penali.
Interpretazione della legge
 Quello strumento che viene utilizzato dalla dottrina o il giudice per interpretare le leggi.
-loro interpretano le leggi utilizzando diversi criteri come:
-l’interpretazione letterale, in cui bisogna interpretare la normativa secondo il comune significato del testo che
hanno in lingua italiana
-interpretazione sistematica confronta la norma da interpretare con le altre che regolano la stessa materia.

Se ci sono delle lacune, si ricorre al criterio analogico.


Analogia
 Quello dove si va a guardare alle discipline o disposizioni che regolamentano casi simili, se non basta si va a
ricorrere invece ai principi generali dell’ordinamento

Diritto oggettivo e diritto soggettivo


 Diritto oggettivo riguarda le norme giuridiche che regolano il sistema giuridico
 Diritto soggettivo riguarda l’insieme dei diritti riconosciuti dalla legge ad un soggetto.

Diritto di proprietà art 832 c.c. È un diritto soggettivo per eccellenza e assoluto ed imprescrittibile.
 *facoltà di godimento o facoltà di usare o godere il bene, quindi si riferisce l’attività di carattere materiale
 *facoltà di disposizione si riferisce ad un potere o facoltà di tipo giuridico cioè legata all’attività negoziale o
contrattuale. (es. Vendita della proprietà, testamento, o donazione ma con questa è necessario l’atto pubblico
dal notaio con la presenza di due testimoni…. Alienare = trasferire)
 
Altre caratteristiche di diritti soggettivi:
 Diritti patrimoniali riguardano quei diritti che hanno una rilevanza economica quindi es. Diritti di proprietà,
diritto al credito ecc.
 Diritti non patrimoniali capacità

Diritti soggettivi:
Diritti assoluti (valevoli erga omnes - verso tutti - lat. Brocardo)
-quello che possono far valere a chiunque, nei confronti di tutti
-sono diritti autosufficienti proprio perché un individuo per godere il proprio diritto non necessita il
comportamento degli altri.
 Diritti della personalità (diritto al nome, immagine ecc.)
 Diritti reali (proprietà, ma anche di godimento) è imprescrittibile.
 Diritti sui beni immateriali (diritti su file, documenti ecc.)
Diritti relativi
-quelli al contrario dei diritti assoluti, possiamo far valere nei confronti dei determinati soggetti
 Diritto di crediti
 Diritti personali di godimento, perché lo può godere solo la persona interessata (es. Diritto del locatorio)
 Diritti di famiglia - i coniugi hanno determinati diritti
 
Potestà
-è un diritto relativo
 -attribuisce ad una persona (titolare) il potere che incide su altri soggetti o interessa gli altri persone
 -il titolare non può scegliere se esercitare o meno i poteri attribuiti
Es. Potestà genitoriale
 -è anche soggetto a controlli esterni es. Giudice (bambino erede)
 -quindi il rapporto che si viene a creare fra titolare del diritto potestativo e soggetto si chiama “soggezione”,
cioè la persona soggetto alla potestà si trova in uno stato di “soggezione”

Diritto potestativo e potestà (o responsabilità genitoriale) non sono uguali:


*diritto potestativo è un diritto relativo perché si fa valere solo nei confronti di un soggetto ed è caratterizzato
dalla facoltà di “formazione”.
*potestà invece è più complessa perché non riguarda solo i diritti o poteri nei confronti del minore o del
soggetto interessato, ma hanno anche dei doveri o obblighi.
 
 L’aspettativa giuridica
 È una situazione “in fieri” cioè viene consolidato in un determinato tempo quando le aspettative del
compratore di un bene vengano realizzati, perciò è sottoposto ad un contratto a condizione sospensiva.
 Quindi diventa solo un vero e proprio diritto soggettivo soltanto quando le aspettative si realizzano.
 Però comunque questo caratteristico del contratto ha un determinato termine che viene concordato fra le
parti
Onere
 Un comportamento imposto dalla legge che serve per di ottenere o conservare un vantaggio giuridico.
*si ha quando bisogna provare di aver subito un danno ingiusto cagionato da qualcun altro.
 Può essere, onere di trascrizione
 L’onere si distingue dall’obbligo perché, semplicemente, non riguarda un comportamento obbligatorio ovvero
il soggetto non è obbligato a far valere i suoi vantaggi giuridici non rischia di essere sanzionato.
*nell’obbligo invece quando un debitore non esegue le sue obbligazioni, l’ordinamento prevede una sanzione
economica

Status
 Una qualità di un soggetto che va ad indicare la titolarità di poteri e doveri (es. Cittadino, coniuge ecc.)
 

Interesse legittimo
 Un potere attribuito ad un soggetto a tutela di un suo interesse individuale, mediata e indiretta
 Il potere è a tutela diretta e immediata di un interesse generale che comprendere interesse individuale
 
 Individua un rapporto fra privato e pubblico
 Rappresenta il potere promuovere giurisdizionale sugli atti del p.a
 Non è concesso a ciascun cittadino, deve esserci un interesse specifico

-la p.a deve svolgere la propria attività in conformità alla legge: in caso di violazione il titolare può ottenere:
 Annullamento illegittimo
 Emanazione dell'atto rifiutato
 
Art. 2043 del cc è sempre rimasto quello - 1999 cambiò la modalità di applicarlo
Cass. 22 luglio 1999, n. 500
*la normativa sulla responsabilità aquiliana ex art 2043 cc, ha la funzione di consentire il risarcimento del danno
ingiusto (danno arrecato non iure, ovvero l'assenza di una causa giustificativa)
 
Interessi collettivi e diffusi
 Int. Collettivi - riguarda l'interesse di un determinato categorie sociali o professionali (es. Consumatori)
 Int. Diffusi - riguarda genericamente l'interesse si tutti i membri della collettività (es. Ambiente, fridays for
future di greta thunberg)
*entrambi tutelati dal sistem giuridico
 
Situazioni soggettive passivo
 Dovere - ha un contenuto generico
 Situazione giuridica che comprende i diritti soggettivi
 Obbligo - sinonimo obbligazioni (fare, dare, non fare)
 Soggezione - corrisponde al diritto potestativo, non richiede attività di cooperazione o adempimento (es.
Servitù)

Azione giudiziale
 È il rimedio previsto dal leggere contro la violazione di un diritto soggettivo o interesse legittimo.
 Spetta alla magistratura (giurisdizione civile, penale ecc.)

 
Tutela dei diritti
 Tutela giurisdizionale - difesa del diritto all'autorità competente
 Mezzi di tutela
 Restituzioni - ristabilisce situazione quo ante (es. Reintegra nel possesso)
 Risarcimento dei danni
 
Fo me di tutela dei diritti
 Realizzazione in via primaria del proprio diritto (es. Art 2932)
 Prevenzione ovvero azione inibitoria (es. Art 7)
 Forme di tutela stragiudiziali (es. Art 1456)
 Espropriazione o privazione forzata per responsabilità patrimoniale del debitore (es. Art 2740/2910 cc)
 
 Fatto giuridico
 Qualsiasi evento o avvenimento che la legge riconosce delle conseguenze giuridiche, che può essere causato
dall'uomo o da fenomeni naturali.
 Sono classificati in: fatti materiali o fatti interni (fatti psicologici o omissioni)
 Si dongotono poi da atti giuridici cioè riguarda l'attività umana.

Fra atti giuridici ci sono anche:


*atti leciti sono gli atti compiuti in conformità delle regole prevista dall'ordinamento giuridico
*atti illeciti invece sono gli atti compiuti in violazione di determinate regole previsto dall'ordinamento giuridico
che provoca generalmente una lesione di un diritto soggettivo.

Ci sono inoltre:
*operazioni riguarda tipo la presa di possesso dì un determinato bene
*dichiarazione invece quello che riguarda manifestazione di volontà
 All'interno degli atti giuridici una delle categorie fondamentali è il negozio giuridico.
 L'elemento che caratterizza questo negozio giuridico è dato dalla manifestazione di volontà che si rivolge alla
produzione di determinati effetti giuridici.
 Quindi il negozio giuridico riguarda la manifestazione di volontà di un soggetto che prevede l'atto e effetto
giuridico
 Mentre nell'atto giuridico invece ce solo una manifestazione di volontà che riguarda l'atto
 
Atti giuridici unilaterali sono quelli atti giuridici che provengono ad un solo soggetto (es. Testamento)
 
Il testamento non è un negozio giuridico tra vivi, ma un negozio giuridico mortis causa.
 -la produzione degli effetti giudici del negozio testamentario si realizza solo dopo la morte del testamentario.
*il negozio testamentario è un negozio unilaterale perché proviene da un solo soggetto ovvero non c'è stato un
accordo fra due soggetti.
*il contratto stipulato fra testamentario ed erede per il trasferimento dei patrimoni dopo la morte del
testamentario, è un patto successorio invalido perché l'ordinamento giuridico non prevede la possibilità che si
trasferiscano nomi a titolo mortis causa attraverso i contratti, ma solo con testamento.
*lo strumento che consente di tutelare fino al massimo la volontà del testatore è che il testamento sia un atto
revocabile (il testamento può essere revocato 5 minuti prima di cessare di vivere).
 
Atto collegiale - le diverse manifestazione di volontà sono dirette a formare la volontà di un organo
rappresentato da più persone o da una persona giuridica. (es. La delibera di un’assemblea in cui la volontà si
forma attraverso il principio maggioritario, cioè le decisioni vengono presi se la maggior parte sono concordi)
Atto complesso - in questo caso riguarda le manifestazioni di volontà di due soggetti che sono entrambi
fondamentali o importante per formare un’unica manifestazione di volontà (es. Fra emancipato e curatore).
 

Negozi ricettizi e negozi non ricettizi


 Sono ricettizi quei negozi che producono effetti nel momento in cui giungono l'obiettivo, o il destinatario della
dichiarazione. Art 1321.
 Sono non ricettizi invece sono tutti quei negozi che producono effetti anche prima che raggiungono il loro
destinatario.
 
Negozi bilaterali e plurilaterali
 Bilaterali sono negozi che intercorrono fra due parti
 Plurilaterali invece sono quei negozi che intercorrono fra almeno 2 parti.
 
Negozi inter vivos e negozi mortis causa
 Inter vivos sono quei negozi che si realizzano durante la vita delle parti
 Mortis causa sono invece quei negozi che hanno come funzione di regolamentare situazione patrimoniale o
non patrimoniale del de cuius.
 
Negozi di accertamento
 Sono quei negozi che si hanno quando ce una situazione incerta e le parti lo effettuano per avere chiarimenti
sulle incertezze.
 
Negozi a titolo oneroso e gratuiti
 Negozio a titolo oneroso c'è lo scambio come contatto di compravendita, perché si trasferisce un bene e in
cambio un corrispettivo prezzo (es. Mutuo in cambio rate con interesse)
 Negozio a titolo gratuito invece manca l'aspetto corrispettivo (es. Donazione)
 
Elementi che caratterizzano i contratti:
 Elementi essenziali del contratto
 Sono quei elementi che senza di quelli il contratto si può ritenere invalido, ovvero quelli che devono esistere
per forza altrimenti il contratto è nullo

 Ai sensi dell'articolo 1325 c.c sono:


*accordo delle parti
*la causa
*l'oggetto (deve essere determinato, determinabile, lecito ecc.)
*la forma - forma subsanniamo - è un elemento essenziale di un contratto soltanto quando è richiesta a pena di
nullità (per scritto)
 Elementi accidentali del contratto
*sono quei elementi che possono essere anche previsti all'interno del contratto ma nel momento che sono
previsti condonano l'efficacia del contratto.
*condizione: sospensiva o risolutiva
-condizione sospensiva – sospende gli effetti del contratto, cioè quando l’efficacia del contratto è
condizionato da un evento futuro insicuro o incerto. (es. Eredità per i concepiti, se non nasce, non si acquista i
diritti).
-condizione risolutiva – quando consegue la cessazione degli effetti del contratto.
*condizione al termine (condizione = evento futuro incerto) (termine = evento futuro certo)
*condizione al modo o onere (es. Donazione)
 Elementi naturali
*sono elementi che non sono previsti come elementi essenziali ma comunque condizionano il contratto.

 Capacità è nel diritto privato riguarda la capacità giuridica e capacità di agire.


 
Capacità giuridica
 È presente nell'art. 1 del codice civile, riguarda che la capacità giuridica si acquista nel momento della nascita.
 Poi secondo gli studiosi la capacità giuridica non è altro che l'attitudine di essere titolare di situazioni giuridiche
soggettive (es. L'eredità, destinatario di una donazione)
 Secondo la seconda comma dell'articolo 1 è possibile anche attribuire dei diritti a quelli che non sono ancora
nati o solo concepiti, però avrà solo effetti definitivi quando il soggetto è nato.
 È un’attitudine passiva cioè l'attitudine ad essere anche destinatari di determinati attribuzione
 
Atti di ordinaria amministrazione sono gli atti che non creano delle modifiche nel patrimonio del nascituro.
 
Gli atti di ordinaria amministrazione sono soggetti da:
 Amministrazione disgiuntiva è quel potere che ciascun coniuge può esercitare separatamente
 Amministrazione congiuntiva si ha quando ci sono atti di maggiore importanza che riguarda direttamente il
patrimonio del soggetto rappresentato in questo caso è necessario il consenso di entrambi i genitori.
*nb ci sono determinati atti in cui nonostante ci sono entrambi i consensi dei genitori ci sarà sempre la necessità
dell'autorizzazione del giudice tutelare o del tribunale per poter compiere quei atti.
-questi atti possono essere compiuti solo per l'interesse del minore solo nel caso di necessità evidente.
In riferimento dell'art 784 e 320 riguarda la rappresentanza legale, e non volontaria.
 
Rappresentanza legale:
La rappresentanza è legale quando questo meccanismo di sostituzione di un soggetto nell'attività giuridica è
previsto espressamente dalla legge.
La rappresentanza è volontaria invece si ha quando sono le parti che si accordano per la sostituzione di un
soggetto attraverso il contratto di procura o mandato.
 
Art. 2 cc parla della maggiore età che ha la capacità di agire che è 18 anni, però i 16 anni possono già compiere il
matrimonio.
 Art. 84 cc. Ipotesi che l'età si può abbassare in determinate situazione, però ci sono casi eccezionali come per i
16 anni che il tribunale può consentire il compimento del matrimonio.
 
*i soggetti incapaci, legalmente, di agire che effettuano degli atti giuridici vengono considerati invalidi o
annullabili, non nulli.
 
Gli incapaci legali sono:
 I minori
 Interdetti
 Inabilitato
 Emancipato
 
L'incapacità di intendere e volere è data da una causa temporanea (es. Stato di ubriachezza ecc.), però quando
diventa permanente si passa da incapacità di intendere e volere a incapacità legale
*gli atti effettuati da soggetti incapaci di intendere e volere sono annullabili. Art. 428
*se dopo 5 anni un determinato caso o contratto non è stato annullato, si perde il diritto di annullare.
 
L’emancipazione.
-La capacità giuridica al matrimonio, di regola, si acquista al compimento del diciottesimo anno.
-In un caso la capacità giuridica al matrimonio si acquista al compimento del sedicesimo anno di età,
eccezionalmente autorizzato dal tribunale e previa verifica della sua maturità psico-fisica.
-Con il matrimonio, il minorenne (maggiore di 16 anni) acquista lo status di minore emancipato, che, per il solo
fatto di aver contratto matrimonio, acquista una parziale capacità di agire, pur non diventando completamente
capace.
-Al minore emancipato si assegna un curatore (la legge lo fa coincidere con il coniuge, se maggiorenne).
-Se entrambi i coniugi sono minorenni, il giudice nomina un unico curatore, scelto preferibilmente tra i genitori.
-l’emancipazione conferisce al minore la capacità di compiere da solo atti che non eccedono l’ordinaria
amministrazione, mentre per gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione, oltre il consenso del curatore, è
necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare o del tribunale.
-Diversamente, tali atti sono annullabili.
-Nel caso in cui il curatore rifiuti il consenso, il minore può ricorrere al giudice, che, se stima ingiustificato rifiuto,
nomina un curatore speciale, per assistere il minore nel compimento dell’atto.
-Il minore emancipato può esercitare un’impresa commerciale senza l’assistenza del curatore, se autorizzato dal
tribunale e previo parere del giudice; in questo caso può compiere anche atti che eccedono l’ordinaria
amministrazione, da solo.

L’interdizione
La capacità di agire, quando acquistata, si conserva fino alla morte.
-Nei casi, però, in cui il soggetto risulti totalmente inidoneo al compimento di atti giuridici, il legislatore prevede
l’istituto dell’interdizione, che conduce:
-Incapacità legale di agire assoluta o totale che conduce all’interdizione giudiziale.
-Qualora i soggetti (maggiorenni o minorenni emancipati) si trovino in una condizione di abituale infermità
mentale che li renda incapaci a provvedere ai propri interessi, sono interdetti, quando ciò è necessario per
assicurare la loro adeguata protezione.
-Incapacità legale di agire relativa o parziale: qualora lo stato di abituale infermità non sia tale da pregiudicare
totalmente la capacità di intendere e volere di una persona, le stesse persone legittimate a chiedere
l’interdizione possono domandare l’inabilitazione.
-Tale infermità, pur essendo meno grave di quella richiesta per l’interdizione, deve essere comunque abituale.
-Istituto di protezione: negli ultimi decenni il ricorso all’interdizione e all’inabilitazione è stato più raro, essendo
molto pesanti le conseguenze derivanti dalle sentenze per l’infermo.
-Emerge sempre di più la necessità di rendere la protezione più flessibile, modellata su specifici bisogni e
transitoria.

Prescrizione e decadenza
 Prescrizione estintiva art. 2934 cc: ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per
un determinato tempo previsto dalla legge.
*quindi la prescrizione estintiva provoca l'estinzione del diritto per mancato esercizio per un certo arco di tempo.
*però ci sono determinati diritti che non si estinguono per mancato di esercizio come diritto al nome, diritto alla
personalità ecc.
*anche il diritto di proprietà non si estingue salvo usucapione, però non vuol dire che la proprietà si è estinta
proprio perché un altro soggetto ha solo acquisito il diritto sulla proprietà.
*art 2936 cc. È nullo ogni patto diretto a modificare la disciplina legale della prescrizione, perché è una disciplina
inderogabile.
*norme inderogabili = le parti non si possono accordare per modificare il carattere principale delle norme
*norme derogabile = sono tutte quelle norme che il carattere generale possono essere modificati con l'accordo
delle parti
 Prescrizione acquisitiva art. 1158 cc: (es. Usucapione) quando un soggetto si comporta come se fosse il
proprietario di un determinato bene per 20 anni, non perde il diritto sul bene ma acquisisce invece.
 
Sospensione di prescrizione “()”
 È disciplinato art. 2941 cc.
 Opera in determinati situazioni che riguardano le parti.
Interruzione di prescrizione “.”
 Opera quando si fa valere un diritto.

Decadenza
 La decadenza consiste nella perdita della possibilità di far valere un diritto che non sia stato esercitato entro un
termine fissato dalla legge, in questo caso il soggetto non può più acquisire il diritto e l’esercizio del potere.

15/10
Obbligazioni
- Secondo l’art 1173 c.c le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito o da ogni atto o fatto idoneo a
produrle.
- In sensi dell’art 1218 c.c. Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al
risarcimento del danno.
*se viene eseguito correttamente la prestazione si realizza quello che si chiama adempimento
*se non viene eseguito esattamente invece ci sarà un inadempimento contrattuale e scatta art 1218 c.c. Ovvero
risarcimento del danno, a meno che non è stato voluto.
*la relazione fra il debito e creditore si chiama prestazione.

- In sensi dell’art 2043 c.c. L’obbligazione anche in assenza di un contratto fra due soggetti si può nascere
attraverso fatti illeciti, perché l’atto colposo o doloso obbliga chiunque a risarcire danni.
- Promesse unilaterali è anche un fonte di obbligazioni
Art 1174 c.c. La prestazione che forma oggetto dell’obbligazione deve essere suscettibile di valutazione
economica e deve corrispondere a un interesse anche non patrimoniale del creditore.

Ci sono casi in cui ce una prestazione suscettibile di valore economica che ce un interesse del creditore che può
essere non patrimoniale (art 1411 c.c.)

Categorie di norme:
 Analitiche
 Clausole generali:
- In sensi dell’art. 1337 c.c. Nella stipula delle trattative e responsabilità contrattuale le parti devono
comportarsi secondo buona fede.
- In sensi dell’art 1175 c.c il debitore e creditore devono comportarsi secondo le regole di coretezza.

Interesse legittimo 

-il pagamento deve essere fatto al creditore o al suo rappresentante, ovvero alla persona indicata dal creditore o
autorizzata dalla legg o dal giudice a riceverlo.
Il pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo libera il debitore, se il creditore lo ratifica  o se ne ha
approfittato

-1189 cc, ll debitore che esegue il pagamento a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche, è
liberato se prova di essere stato in buona fede. Chi ha ricevuto il pagamento è tenuto alla restituzione verso il
vero creditore secondo le regole stabilite per la ripetizione dell'indebito.
-1190 cc, il pagamento di una prestazione ad un incapace non libera il debitore finché non provare che sia in
buona fede o l’ha fatto a vantaggio dell’incapace.
-è una norma che tutela il debitore incapace di essere sfruttato dai creditori in mala fede.
-1191 cc, dice che il debitore incapace che esegue una prestazione a favore del creditore, l’ordinamento non
prevede provvedimenti necessari come annullamento del contratto solo perché è incapace.

Inadempimento del contratto

-1218 cc, dice che il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del
danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione
derivante da causa a lui non imputabile.
-quindi la norma disciplina l’inadempimento del contratto cioè nel caso in cui l’inadempimento del contratto è
dovuta da una forza maggiore il debitore non è tenuto a risarcire danni, proprio perché il mancato di pagamento
non è stato voluto da lui.
-quando muore invece un debitore il rapporto obbligatorio continuerà con gli eredi.

Mora del debitore


-la mora del debitore è si ha quando il debitore non adempie le sue obbligazioni entro il termine prestabilito dalle
parti.
-il ritardo equivale all’inadempimento definitivo quando la prestazione eseguita non è più utile al creditore e
quando non è più possibile eseguire.
-poi ci sono gli ipotesi in cui il debitore non esegue le proprie obbligazioni senza alcun motivo giustificato e qui il
creditore può effettuare l’atto di costituzione in mora, mentre non vi è mora invece quando il ritardo è
giustificato.

2 ipotesi di mora del debitore


-il codice definisce mora ex re cioè mora automatica in cui non è necessaria la costituzione in mora:
1) quando il debito deriva da fatto illecito.
2) quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler eseguire l'obbligazione, quindi qui il creditore non
deve fare nessun atto perché la costituzione della mora si realizzerà automaticamente.
3) quando è scaduto il termine, se la prestazione deve essere eseguita al domicilio del creditore. Se il termine
scade dopo la morte del debitore, gli eredi non sono costituiti in mora che mediante intimazione o richiesta fatta
per iscritto, e decorsi otto giorni dall'intimazione o dalla richiesta.
-mentre la mora ex persona invece riguarda la costituzione della mora attraverso un’intimazione formale ovvero
attraverso un ufficiale giudiziario o un atto per scritto

Effetti della mora del debitore sono:


-il debitore dovrà continuare a rispondere alla prestazione
-rispondere all’obbligo risarcitorio cioè il debitore dovrà rispondere agli interessi moratori
-interrompe la prescrizione cioè la lettera messa in mora interrompe la prescrizione ovvero esaurisce la possibilità
di evitare la estinzione del diritto di credito.
-perpetuatio obligationis cioè il passaggio del rischio che prima della mora grava sul creditore, passa in capo al
debitore. Quindi se la prestazione diviene impossibile per una causa non imputabile al debitore, questi ne
risponde ugualmente, a meno che l'impossibilità sia imputabile al creditore. Il debitore può sottrarsi a tale
responsabilità dimostrando che l'oggetto della prestazione sarebbe ugualmente perito presso il creditore.
-gli effetti della mora vengono applicati anche durante un caso di impossibilità sopravenuta basta che sia stata
verificata nel momento successivo della costituzione in mora

Mora del creditore

-l’articolo 1206 cc, disciplina la mora del creditore, dice che il creditore deve anche cooperarsi adeguatamente con
il debitore finché non adempie la prestazione e quindi deve evitare tutti quei comportamenti che potrebbero
ostacolare il debitore di eseguire pagamento nei termini previsto dal contratto. 
-se il creditore ostacola il debitore nell’esecuzione del suo obbligo, il debitore può fare l’offerta formale reale o
per intimazione per liberarsene dal rapporto obbligatorio. 

Gli effetti della mora del creditore sono:


-impossibilità sopravvenuta della prestazione, per causa non imputabile al debitore.
-il debitore non deve rispondere agli interessi su somme dovute.
-il creditore deve risarcire il danno subito dal creditore per la mora, e deve corrispondere al debitore le spese che
ha sostenuto per la custodia dei beni non consegnati per il suo comportamento ostruzionistico.

Estinzione dell’obbligazione

Modi per estinguere un rapporto obbligatorio:


Modi satisfattori
-riguarda quel modo con il quale anche se il debitore non ha adempiuto le sue obbligazioni, ma l’interesse del
creditore viene comunque soddisfatto. 
-potrebbe essere attraverso l’esatto conseguimento della prestazione, compensazione o confusione.

Non satisfattori
-riguarda la remissione del debito, ovvero un atto giuridico negoziale ricettizio in cui il creditore rinuncia al
proprio credito totalmente o parzialmente attraverso una dichiarazione espressa che avrà effetto soltanto quando
verrà a conoscenza del debitore
-riguarda anche la novazione cioè il creditore rinuncia il proprio diritto nella prestazione soddisfacendo i suoi
interessi in un altro modo, ovviamente tutto ha validità se entrambi le parti sono d’accordi
*novazione oggettiva = si ha quando ce la modifica di un rapporto obbligatorio sostituendolo con una nuova
obbligazione.
*novazione soggettiva = si ha quando ce una modificazione dei soggetti del rapporto obbligatorio rimanendo
immutato la prestazione principale.
-datio in solutum sempre un mezzo di estinzione dell'obbligazione con il quale il debitore si libera
dall'obbligazione eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta.
-quindi in questo caso ce sempre la sostituzione del rapporto obbligatorio ma la finalità è di carattere estintiva
cioè l’intenzione è di estinguere il rapporto obbligatorio, mentre nella novazione la volontà o l’intenzione non è
quello di estinguere immediatamente il rapporto obbligatorio ma farlo continuare in un altro modo.
Obbligazioni
-art 1173 cc: le obbligazioni derivano da contratto, fatto illecito o da ogni altro fatto o atto idoneo a produrle in
conformità dell’ordinamento giuridico.
-l’oggetto dell’obbligazione è la prestazione, che deve essere suscettibile di valutazione economica
La prestazione può dar luogo:
- a un comportamento positivo: dare o fare
- a un comportamento negativo: non fare

Prestazione di dare.
-consiste nel pagamento di una somma di denaro o nella consegna di un bene (es compravendita: prestazione di
pagare somma di denaro, e prestazione di consegnare bene)

Prestazioni di fare
Tali prestazioni si articolano in:
-prestazioni di mezzi: il debitore si obbliga a compiere una determinata attività idonea a realizzare il risultato che
il creditore si aspetta e sono quelle dei professionisti intellettuali.
-prestazioni di risultato: il debitore si obbliga a realizzare il risultato che il creditore attende.

La differenza tra le due: nelle obbligazioni di mezzi il debitore è considerato adempiente quando ha svolto la
prestazione oggetto dell’obbligazione con il dovuto grado di diligenza, anche quando il risultato che il creditore si
aspettava non viene raggiunto; nella prestazione di risultato, invece, il debitore è inadempiente se, nonostante la
diligenza, non abbia realizzato il risultato.

Le prestazioni di non fare


-quelle in cui il debitore si obbliga a non fare qualcosa.
-frequente è il patto di non concorrenza, stipulato tra due imprenditori.

Obbligazioni oggettivamente complesse (il rapporto obbligatorio ha più di un oggetto)


Le obbligazioni cumulative
-si tratta di obbligazioni in cui il debitore è tenuto a eseguire due o più prestazioni.
-l’estinzione del rapporto non si ha, quindi, con l’esecuzione di una sola prestazione, ma con l’adempimento di
tutte le prestazioni previste.

Obbligazione alternative 

-si tratta di obbligazioni in cui ci sono due o più prestazioni, ma il debitore si libera eseguendo l’una o l’altra
prestazione.
-1285 cc, dice che il debitore di un'obbligazione alternativa si libera eseguendo una delle due prestazioni che ci
sono nelle obbligazioni, ma non può costringere il creditore a ricevere parte dell'una e parte dell'altra.
-il creditore ha quindi ius eligendi (diritto di scelta)

Obbligazioni facoltative

-non riguarda due prestazioni, ma riguarda una sola prestazione principale, però in questo caso il debitore può
liberarsi dal rapporto obbligatorio attraverso il conseguimento di una prestazione diversa. 
-se la prestazione principale non può essere eseguita per causa non imputabile al debitore, l’obbligazione si
estingue, e non si può pretendere l’adempimento della prestazione facoltativa

*la differenza fra due obbligazioni, la prima se una delle prestazioni diventa impossibile per caso non
imputabile al debitore si può ridurre l’obbligazione da due a una, la seconda invece se diventa impossibile la
principale prestazione si estingue il rapporto. 
Obbligazioni soggettivamente complesse (il rapporto obbligatorio ha più di un soggetto)
Obbligazioni solidali
-si ha quando c’è una pluralità di debitori in cui ciascuno dei debitori può essere costretto dal creditore a pagare
per intero la prestazione, mentre con pluralità di creditori ciascuno dei creditori può rivolgersi al debitore per
chiedere la prestazione per intero.
-il creditore con il quale ha riscosso l’intera prestazione deve corrispondere alle altre parti le prestazioni che spetta
a loro.
-il debitore invece che conseguito l’intera prestazione ha azione di regresso nei confronti di altri condebitori per
recuperare il denaro versato per intero, se uno dei condebitori risulta insolvente, la perdita viene ripartito fra tutti
gli altri debitori compreso quello che ha pagato.
-però non significa che il debitore insolvente sia già libero dai suoi debiti, secondo il codice (2740) il debitore
deve rispondere con tutti i suoi beni presenti e futuri.

Le obbligazioni parziarie

-si tratta anche di obbligazioni con la presenza di più condebitori o concreditori.


-in questo caso ciascuno dei debitori, nell’obbligazione parziaria passiva, è tenuto a eseguire soltanto una parte
dell’intera prestazione e ciascuno dei creditori, nell’obbligazione parziaria attiva, ha diritto a ricevere solo una
parte dell’intera prestazione.
 
Fideiussione
-garante di una prestazione, non è obbligato a pagare il debito del debitore a cui garantisce, proprio perché è
solo un garante che nel caso il debitore non paga lui lo sostituisce al pagamento però dopo può richiedere al vero
debitore il pagamento di tutta la prestazione che ha pagato nel momento della sua impossibilità, nelle
obbligazioni sodali invece la responsabilità è metà metà.

18/10

Obbligazioni naturali
-le obbligazioni naturali sono obbligazioni in cui la prestazione è dovuta in adempimento di doveri morali o
sociali. -si tratta di doveri dove l’inosservanza comporta soltanto un giudizio di riprovazione da parte della
comunità.
-quindi una persona che esegue una prestazione in base ai doveri morali ad un altro non ha il diritto o non può
chiedere il pagamento indietro della prestazione eseguita.

Cessione del credito


-è l’atto giuridico dove il cedente trasferisce a un’altra (cessionario) il credito di cui è titolare, cioè il suo diritto a
ricevere la prestazione dal debitore (ceduto).
-una volta perfezionata la cessione, il debitore ceduto non dovrà più eseguire la prestazione in favore del cedente,
ma del cessionario.

Ci sono crediti che sono cedibili non sono cedibili


-si può trasferire un credito sia a titolo oneroso cioè con correspettivo prezzo o a titolo gratuito.
-il negozio in questo caso è bilaterale, perché si realizza fra cedente e cessionario, anche senza il consenso del
debitore. 
-quando si trasferisce un credito e su quello ci sono garanzie reali (pegno o ipoteca) o personali (fideiussione)
seguono il credito.
-nel momento che ce il trasferimento del credito ci sono 2 scenari:
-cessione pro soluto se non ci sono diversi accordi fra le parti il cedente deve solo garantire che sia proprio il
titolare del credito, in questo caso il cedente garantisce solo la l’esistenza del credito.
-cessione pro solvendo il cedente garantisce anche l’adempimento del debitore nei confronti della prestazione. 
Delegazione 
-è una modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio del lato passivo (debitore)
-si tratta di un negozio trilaterale che riguarda tre soggetti nel quale il debitore originario chiamato delegante,
conferisce ad un altro soggetto chiamato delegato l’incarico di eseguire la prestazione a favore del creditore detto
delegatario.
-essendo un accordo trilaterale è necessario l’accordo di tutti i tre soggetti: il delegante, delegato e creditore.

Espromissione
-in questo caso un terzo estraneo (espromittente) senza delegazione, promette al creditore (espromissario) di
assumere il pagamento del debito del debitore originario (espromesso).
-nell’ordinamento italiano, l’espromissione è disciplinata dall’articolo 1272 e seguenti del codice civile ed è retta
dalla funzione di assumersi un debito altrui.
-è un accordo bilaterale tra espromittente e espromissario cioè nuovo debitore e creditore.
-può essere cumulativa (l’espromittente è obbligato in solido con l’espromesso) o privativa (l’espromittente
diventa un unico debitore, liberando l’espromesso)

L’accollo 1273cc
-è un accordo fra due debitori, in cui ce un contratto fra colui che accolla il debito e il debitore accollato.
-l’accollante assume il debito nei confronti del creditore che si chiama accollatario soltanto nei limiti che ha
assunto il debito e può opporre al creditore le eccezioni basate sul contratto.
-è un anche un contratto bilaterale, tra accollante e accollato.
- viene considerato un contratto a favore del terzo, perché se non è stata prevista la liberazione del debitore
originario il codice dice che nel caso di accollo ce un’obbligazione in solido, fra accollante e accollato.
-è un vantaggio per il creditore perché prima può solo disporre di una sola garanzia patrimoniale generica,
mentre in questo caso ci sono i patrimoni di 2 debitori a cui può ricorrere nel caso dell’inadempimento della
prestazione.

-a differenza dell’espromissione dove l’accordo intercorre fra nuovo debitore e creditore, l’accordo in questo caso
intercorre fra il nuovo debitore (accollante) e vecchio debitore (accollato).
-prima il nuovo debitore assume la responsabilità, in questo caso invece il nuovo debitore si obbliga nei confronti
dell’accollatario.
-poi mentre nella delegazione ci sono due contratti che sono il mandato dal debitore al delegato e contratto fa il
delegato e il creditore, nell’accollo ce solo un contratto.

19/10

Il contratto: classificazione dei contratti


-il contratto è uno strumento di regolamentazione dei propri interessi che incide in maniera vincolante, proprio
per l’accordo, sulle situazioni giuridiche delle parti.
-è uno strumento di circolazione giuridica: è uno degli strumenti più diffusi per l’acquisto della proprietà, l’utilizzo
dei beni giuridici e per il trasferimento dei diritti.

Contratto a titolo oneroso e gratuito


-nel contratto oneroso ce un vantaggio patrimoniale nei confronti di un individuo che però subisce anche una
perdita. (es. Il contratto di compravendita, il venditore perde un bene che fa parte del suo patrimonio però con il
prezzo corrispettivo).
- il contratto a titolo gratuito ce un vantaggio patrimoniale nei confronti di un determinato soggetto che però
non subisce nessuna perdita. Es. Donazioni 

Contratti unilaterali bilaterali e plurilaterali


-contratti unilaterali, sono contratti in cui l’obbligazione pesa solo su una parte. 
-bilaterale quando ci sono 2 “parti” centri di interessi diversi quindi non riguarda i soggetti.
-plurilaterali invece quando ci sono più di due centri di interessi diversi.
Contratto di scambio e con comunione di scopo:
-per contratti di scambio, riguarda tipo quei rapporti fra un compratore e venditore che hanno entrambi il
vantaggio, uno riceve un bene e uno riceve un corrispettivo.
-con comunione di scopo, riguarda quei negozi in cui le parti si accordano per raggiungere uno determinato
scopo comune fra le parti.
-2247 cc, riguarda il contratto di società 

-il contratto si conclude quando la proposta e l’accettazione si incrociano


-però ci sono gli ipotesi in cui il contratto si conclude in modo diverso, come nel Contratto con obbligazioni del
solo proponente, quando un soggetto non esprime nulla su un determinato contratto si prende in
considerazione come un’accettazione, cioè il silenzio vale come un sì quindi il contratto in questo caso viene
concluso. 
-infatti come dice il cc 1333 secondo comma, ll destinatario può rifiutare la proposta nel termine richiesto dalla
natura dell'affare o dagli usi. In mancanza di tale rifiuto il contratto è concluso

Contratti commutativi e contratti aleatori:


-commutativi sono quei contratti in cui le prestazioni sono ben determinati sin stipula del contratto.
-aleatori invece sono quei contratti che si bassa su alea cioè rischio quindi la prestazione è incerta o non definita
proprio perché si bassa sull’avvenire dei fatti. Es assicurazioni.

Contratti consensuali e contratti reali.


-consensuali riguarda quei contratti che si perfezionano con il mero consenso ovvero con il semplice accordo
delle parti. 
-la maggior parte dei contratti consensuali sono anche contratti a effetti obbligatori che fanno nascere
obbligazioni in capefetti o alle parti, impegnando una parte o entrambe all’esecuzione di prestazioni.
- poi ci sono anche contratti consensuali con effetti reali per cui vale il principio consensualistico. Es. Quelli che
realizzano il trasferimento di proprietà.
-reali, sono contratti in cui oltre al consenso, è necessario anche che ci sia la consegna della cosa. Es. Mutuo dove
il contratto si perfeziona con la consegna delle chiavi.

*contratti consensuali e reali si hanno nel momento della conclusione del contratto, ovvero al momento in cui gli
effetti giuridici iniziano a prodursi

*il contratto di compravendita è un contratto sia ad effetti reali che obbligatori.

Contratti istantanea e contratti di durata


-istantanea, sono contratti in cui la prestazione si conclude immediatamente. Es. Vendita.
-durata, continua nel tempo o si ripete periodicamente dopo la conclusione del contratto. Es. Contratto di
locazione.

22/10

Trattative e responsabilità pre-contrattuale


-1337 cc, dice che le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi
secondo buona fede.
-è una buona fede oggettiva ovvero individua i criteri i modelli di comportamento quindi intesa come dovere di
lealtà e correttezza.
-buona fede soggettiva rappresenta l’ignoranza di ledere un diritto altrui.
-1338 cc, dice che la parte che, conoscendo o dovendo conoscere l'esistenza di una causa di invalidità
del contratto, non ne ha dato notizia all'altra parte è tenuta a risarcire il danno da questa risentito per avere
confidato, senza sua colpa, nella validità del contratto
-se tipo un venditore vende un bene dannoso e non comunica lo stato attuale di quel bene al compratore,
l’articolo dice che il venditore sarà tenuto a risarcire il danno cagionato nei confronti del compratore, e nasce
l’obbligo di risarcire il danno

Responsabilità pre-contrattuale
-però anche prima che le parti stipulano il contratto, ci sono già gli obblighi pre-contrattuali che la legge prevede
il risarcimento del danno nel caso dell’inadempimento.
-per ciò responsabilità pre-contrattuale si considera come una responsabilità extracontrattuale, applicando l’art.
2043 cc.
-è importante sapere il tipo della responsabilità pre-contrattuale se una contrattuale o extracontrattuale.
-la diversità si riferisce al termine di prescrizione quello extracontrattuale si prescrivono brevemente tipo 5 anni
-quello contrattuale si prescrive in 10 anni.
-poi l’onere della prova, nel caso di responsabilità extracontrattuale colui che ha subito il danno da parte del
danneggiante deve dimostrare il dolo e la colpa del danneggiante. 
-nel caso di contrattuale il danneggiato deve solo provare l’esistenza del contratto.

Il risarcimento del danno nei casi di responsabilità precontrattuale.


-il danno da responsabilità pre-contrattuale è commisurato all’interesse negativo, cioè l’interesse che deriva dalla
mancanza della stipula del contratto, quella positiva invece quello che coincide con prestazione nel rapporto
obbligatorio.

-se un contratto sta per essere stipulato dopo tutti gli impegni investiti dalle parti, e ad un certo punto uno delle
parti scioglie o disdice unilateralmente senza una giustificazione valida secondo le norme è un atto illecito
precontrattuale.
-se la giustificazione è valida come per esempio se il bene, oggetto del contratto, è frutto di una truffa, o ci sono
dei vizi nascosti ad un bene, la giustificazione per recedere dal contratto è valida, e se non esiste una
giustificazione valida l’ordinamento dice che la parte che ha fatto il recesso ingiustificato è tenuto a risarcire
danni.

Requisiti del contratto


-1325cc riguarda i requisiti essenziali del contratto:
-l’accordo delle parti, 
-la causa
-l’oggetto
-la forma, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità ovvero e parti possono scegliere la
forma che prediligono per concludere il contratto se la legge non ne impone una particolare. 
 
-1326 cc dice il contratto è concluso quando il proponente è venuto a conoscenza dell’accentazione dell’altra
parte.
-nel caso in cui il contratto che intercorre fra persone lontane l’art. 1326 dice che il contratto è concluso nel
momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte.
-nel caso i contraenti invece sono vicini o entrambi presenti nel momento della stipula del contratto, la trattiva si
ritiene chiusa.
-quindi gli elementi da ritenere in considerazione sono la proposta e l’accettazione, sono due atti che si possono
definire pre negoziali cioè atti che arrivano prima della conclusione del contratto ma una volta consolidati
provocano la conclusione del contratto.

-1326 cc secondo comma, dice che l’accettazione del contratto deve giungere il proponente nel termine da lui
stabilito. 
-1328cc dice che la proposta può essere revocata finché il contratto non sia ancora concluso, quindi il proponente
può revocare finché l’accettazione non è ancora stata fatta.
-però se l’accettante aspettava già che il contratto sarebbe stato concluso prima che gli arriva la notizia della
revoca da parte del proponente. Il proponente deve compensare le spese sostenute dall’accettante.
-l’articolo dice che anche l’accettazione può essere anche revocata soltanto se il proponente viene a conoscenza
della revoca prima dell’accettazione medesima. --se non fosse così il contratto viene concluso. 
-il contratto una volta concluso si può sciogliere solo per mutuo consenso non unilateralmente.

-1329 cc parla della proposta irrevocabile


- sono ipotesi in cui la proposta non può più essere revocata dal proponente. 
-sono casi in cui se, per esempio il proponente dice che il contratto sarebbe irrevocabile per un determinato
tempo, e quindi finché non si esaurisce o finché non termina il tempo stabilito da lui il contratto rimane
irrevocabile.
-un’altra ipotesi è il cosiddetto patto di opzione regolato dall’art 1331 cc.
-è un accordo fra proponente e accettante nel quale il primo si obbliga a mantenere ferma e irrevocabile per un
tot di tempo il contratto.
-la differenza dal 1329 cc è che prevede la proposta sia irrevocabile per una attività unilaterale, cioè è il
proponente che dice fino quando è irrevocabile il contratto.
-nel patto d’opzione invece riguarda quel vero e proprio accordo in cui ci sono già gli elementi necessari di un
contratto, che lo rende irrevocabile.
-però per non far rimanere in attesa troppo lungo il proponente l’art. 1331 cc 2comma dice che se nel contratto il
termine non è fissata può essere fissato dal giudice.

-il patto di opzione si distingue anche dalla prelazione che può essere convenzionale o legale.
-Accordo tra due parti con cui una (promittente) si obbliga a stipulare un contratto, mentre l'altro (promissario),
che non è obbligato, ha il diritto di esigere che si giunga alla stipulazione del contratto con preferenza su ogni
altra persona.
- la differenza sta nel fatto che nel patto opzione è sufficiente che la parte accetti la proposta oggetto
dell’opzione e il contratto sarà immediatamente concluso, mentre nella prelazione non si conclude
immediatamente il contratto dopo l’accettazione, viene poi seguito dalla stipula dell’altro contratto oggetto della
prelazione.
-la prelazione convenzionale la proposta è pura e semplice, mentre la prelazione legale è irrevocabile (amplius
infra)

Contratto unilaterale
-contratto unilaterale, si quando l’obbligo pesa solo su una parte. 
-in questo caso il contratto si può concludere senza un atto formale dell’accettazione, ma è sufficiente il mancato
rifiuto, inattività o silenzio da parte del destinatario della proposta per concludere l’accordo contrattuale.

-però nel caso del contratto a favore del terzo l’ordinamento dice che finché ce sempre un effetto favorevole nei
confronti del terzo non è necessario la sua accettazione del contratto, però la legge li attribuisce o lì dà il potere
di rifiutare. 

Contratto preliminare
-1351 cc, dice che il contratto preliminare è nullo se non viene fatto nella stessa “forma” che la legge prescrive per
un contratto definitivo quindi il preliminare deve essere già in “forma scritta” come nel definitivo.
-ma cos’è il contratto preliminare?
-è un accordo in cui le parti si obbligano a stipulare un ulteriore contratto che verrà chiamato definitivo.
-il contratto preliminare non ha effetti reali proprio perché è solo una fase in cui le parti iniziano ad impegnarsi
per avere un contratto definitivo.
-però il contratto preliminari ha un effetto meramente obbligatorio perché le parti si obbligano a stipulare un
nuovo contratto che è definitivo.
-nel caso una delle parti non adempie il proprio obbligo previsto dal contratto preliminare ce una tutela che si
chiama “esecuzione forzata in forma specifica” una sentenza di tipo costitutivo dove il titolare del diritto che
l'esecuzione stessa deve garantire abbia la necessità di ottenere una prestazione specifica che non possa essere
sostituita con un adempimento alternativo.
-è disciplinato dall’art 2932cc.
-recando dal giudice si può ottenere la sentenza costitutivo che si sostituisce al contratto definitivo e provoca
l’effetto traslativo cioè il trasferimento della proprietà di un bene.
-il contratto preliminare è anche un atto soggetto a trascrizione.

Attention: può essere chiesto all’esame:


-quale la natura di questo contratto. Che contratto è?
-se è un contratto ad effetto reale o meno? No perché è un contratto ad effetto obbligatorio.
-cosa consiste questo obbligo? L’obbligo in questo caso è un obbligo di prestare il consenso ai fini della stipula
del contratto definitivo.
-qual è la forma? Come dice 1351 che deve avere la stessa forma che il legislatore prevede per il contratto
definitivo, se non viene rispettata la sanzione è la “nullità” cioè l’invalidità più grave.
-quali sono i rimedi? Il rimedio è l’esecuzione forzata in forma specifica che consente di ottenere l’effetto che
avremmo avuto nella stipula del contratto definitivo rivolgendo al giudice chiedendo una sentenza a carattere
costitutiva degli effetti traslativi.
-poi pur essendo un contratto ad effetto obbligatorio che è solitamente non soggetto alla trascrizione la riforma
del ‘96 ha variato l’assetto originale del codice civile che nel ‘42 non provvedeva la trascrizione
-la trascrizione di questo contratto ha anche un effetto prenotativo degli effetti del contratto definitivo se viene
trascritto entro il termine stabilito dalla legge.

25/10

Autonomia contrattuale
-ha due aspetti fondamentali: aspetto relativo al potere delle parti di determinare il contenuto del contratto
(contratti tipici) es. Contratto di compravendita in cui le parti hanno il potere di identificare in modo specifico le
modalità con le quali dovrà essere corrisposto il prezzo .
-potere delle parti a dare vita ai contratti atipici, cioè contratti che non sono previsti dall’ordinamento giuridico e
non sono disciplinati all’interno del codice civile.
-1322cc, secondo comma dice che le parti possono anche stipulare contratti atipici. 
-l’unico limite e che sono previsti dalla legge, è che questi contratti devono corrispondere agli interessi meritevoli
di tutela secondo l’ordinamento giuridico, cioè quando si dà vita ad un contratto atipico l’ordinamento prevede
un controllo di meritevolezza più intenso di quelli contratti tipici.

Elementi essenziali del contratto (1325 cc)


Causa
- secondo il codice tutti i contratti, sia onerosi che gratuiti, devono avere una causa.
-non ce definizione nemmeno all’interno del codice civile.
-la definizione più seguito dagli studiosi è quello di emilio betti che definiva la causa come funzione economico
sociale del contratto.
-secondo betti, la funzione del contratto di compravendita è la funzione dello scambio di un bene contro un
prezzo, funzione economico sociale.
-è stato criticato perché la nozione di causa era uguale alla nozione di tipo contrattuale. 
-quindi non è grado di fornire distinzione fra nozioni di causa e nozioni di tipo. 
-parlare di cause vuol dire cercare di capire qual è la funzione del contratto.
-es. Contratto compravendita che da un lato ce il trasferimento di diritto di proprietà e l’altro lato ce pagamento
di un prezzo.

-1470 cc, la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento
di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
-ce un’altra definizione di causa da giovanbattista ferri che definisce la causa come funzione economico
individuale.
-la causa viene definito dai giuristi quando ci sono delle lacune profonde.
*la mancanza della causa determina la nullità del contratto.

Causa e motivi
-la causa non va confusa con i motivi che inducono le parti a stipulare un contratto:
- la causa è la ragione oggettiva dell’atto di autonomia privata
- i motivi sono la ragione soggettiva dello stesso
-1345cc, dice che il motivo è illecito che porta alla nullità del contratto solo quando è stato determinante alla fine
della conclusione del contratto e quando è comune ad entrambi le parti.
-i motivi molte volte sono quei motivi psicologici soggettive delle persone che non sono esplicitamente espresse
nel contratto però sono ciò li portano a stipulare un contratto.
-1343cc dice causa e illecita

-il concetto di causa si può trovare anche quando si parla delle classificazioni di varie tipologie dei contratti.
-la causa che consente di classificare un contratto come contratto a prestazione corrispettive o sinallagmatico (la
compravendita: io ti consegno un oggetto, tu mi versi un prezzo) in cui le prestazioni sono in funzione dell’altra.
-la causa è quello che consente anche di distinguere fra contratti commutativi e contratti aleatori, contratti
governati dall’alea che rientra all’interno della causa del contratto. 

*contratti sinallagmatici sono contratti a prestazione correspettivo, quindi è quel negozio che fa sorgere delle
obbligazioni corrispettive fra le parti contraenti.

Illiceità della causa


La causa può essere illecita (esprime forte riprovazione per il risultato che le parti si propongono di realizzare) per
una serie di motivi (art 1343):
1) Quando è contraria a norme imperative: l’operazione economico-giuridica perseguita con il contratto è
contraria a un divieto inderogabile previsto dalla legge.
2) Quando è contraria all’ordine pubblico: l’operazione economico-giuridica perseguita col contratto sia
contraria a un divieto, ricavabile da un insieme di principi e valori, che sono:
a) Sanciti da norme del nostro ordinamento;
-b) Si ricavano, attraverso un’operazione interpretativa-sistematica, da un complesso di norme che disciplinano
una materia.
3) Quando è contraria al buon costume: l’operazione economico-giuridica perseguita dalle parti sia contraria a
un divieto che si rinviene nei principi della morale esistenti nella comunità.

Oggetto
-definito dal 1346 cc.
-deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile.
-possibile nel senso deve essere materialmente possibile, non si può stipulare un contratto in cui l’oggetto o
l’obiettivo è impossibile.

-lecito cioè non deve essere contrario a norme imperative, buon costume e ordine pubblico
*ordine pubblico riguarda tutti principi cardine dell’ordinamento giuridico 
*buon costume riferisce a una sfera extragiuridica che riguarda la moralità, es. Contratto che riguarda la
prestazione sessuale in cambio di un correspettivo prezzo, sarebbe un contratto illecito perché è una cosa
immorale.

*la sanzione dell’illecita dell’oggetto del contratto è nullità 

-determinato o determinabile, nella compravendita, riguarda le informazioni sulla casa che permette a
compratore di capire la casa che sta comprando.
-ci sono casi in cui un bene non è ancora esistente ma c’è già lo strumento per determinarlo.
-nel caso della vendita di un bene futura, il contratto è valido ed efficace ma l’effetto traslativo del contratto
avviene soltanto quando il bene verrà in esistenza.

-un altro aspetto da valutare quando si parla della determinazione del contratto la figura del l’arbitraggio. (1349
cc).
-riguarda la possibilità di rimettere al terzo la determinazione dell’oggetto del contratto cioè rimettendo alla sua
più ampia libertà la determinazione del contenuto del contratto.
*quindi è possibile la rimessione al terzo dell’oggetto del contratto”

La forma
-disciplinato dal 1350 cc, riguarda gli atti che devono farsi per iscritto.
-ci sono diverse forme di contratto, il più importante è la forma scritta “ab substansiam” (cioè bisogna dirigere il
contratto per scritta altrimenti è nullo).
-esistono altre tipologie di forme che la forma non è prevista ad substansiam ma prevista esclusivamente “ad
probationem” cioè solo ai fini della prova, quindi il contratto non è necessariamente in forma scritta ma viene
scritta ugualmente in modo da avere una prova dell’esistenza di un rapporto. 
-l’articolo dice che devono farsi per scritto l’atto pubblico cioè quel documento che le parti presentano al notaio
per autenticare la validità o la prova di un atto. 
*se non si stipula il contratto in base sulla prescrizione del cc 1350, e quel contratto rientra nell’elenco definito, la
sanzione è l’invalidità più grave cioè la nullità.

Elementi accidentali del contratto


-Gli elementi accidentali del contratto sono quegli elementi che le parti sono libere, nell’ambito della loro
autonomia contrattuale, di apporre o meno nel regolamento contrattuale. Una volta apposti, tali elementi
incidono sugli effetti del contratto. Gli elementi accidentali sono:
• Condizione
• Termine
• Modo
• Clausola penale (in alcuni casi)
• Caparra (in alcuni casi)

Conditio iuris
-un’altra peculiare ipotesi di condizione è la condizione legale.
-es. La capacità giuridica del nascituro, perché i beni che vengono attribuiti al nascituro sono sottoposti alle
condizioni legale del verificarsi dell’evento della nascita, in questo caso la caratteristica fondamentale della
condizione è data dal fatto che previsto dalla legge, nel caso invece di elementi accidentali riguarda le
condizioni che sono le parti ad inserirlo nel contratto. 

La condizione può essere illecita e anche impossibile.


-impossibile quando non ce la possibilità materiale.
-illecita invece quando la condizione non è conforme secondo all’ordinamento pubblico e buon costume.

Il contratto di transazione
-1965 cc
-è un contratto in cui ci sono le reciproche concessioni cioè ciascuno delle parti rinuncia a qualcosa in modo di
avere una via di mezzo.
-in modo che invece di non dare nulla o non ricevere nulla almeno entrambi avranno il vantaggio
-le transazioni sono proprio caratterizzate da questa reciprocità di concessione che servono per porre fine le liti o
un potenziale lite.
-questo contratto si può fare anche oralmente, perché non è prevista una forma ab substansiam cioè non rientra
nell’elenco definito dall’art 1350, però deve essere provato anche per scritto come dice l’art 1967 in modo che se
uno dovesse dimostrare in giudizio che ce stata questa transazione ha la prova dell’avvenimento quindi la forma
ha la funzione ad aprobationem.
-quindi la forma scritta non è prescritta ai fine della validità del contratto perché ce un altro tipo di forma del
contratto nella quale la forma scritta è solo prescritto ai fini della prova.
-ci sono anche forme convenzionali previsti dal 1352 cc.
-cioè se una delle parti decide con la controparte che preferisce che il contratto viene stipulato in forma scritta
anche se non è requisito, ma non viene fatto come si sono accordati il contratto si deve considerare invalido.

-1351cc riguarda il contratto preliminare che deve essere nella stessa forma del contratto definitivo.
*nb. Nel caso in cui un soggetto effettua un contratto preliminare rispetto ad un contratto che non rientra nel
novero dell’art 1350 la forma in quel caso è libera.

Validità e invalidità 
- validità e invalidità, accanto al tema di queste ce anche il tema dell’efficacia, non sono le stesse cose.
-cioè non è detto che se un contratto è valido significa che sia già efficace, o se un contratto è invalido non è
detto che è già inefficace.
*es. Un contratto annullabile, è un contratto che produce effetti finché non ce la pronuncia dell’annullamento,
quindi ci sono casi in cui un determinato contratto invalido produce effetti giuridici fino ad un certo punto.
-poi ci sono anche ipotesi in cui ce un contratto pienamente valido ma inefficace.
-es. Contratti a condizione sospensiva, come un edificio in costruzione il contratto concluso fra le parti è già valido
ma ancora inefficace proprio perché l’efficacia avviene soltanto dopo la fine della costruzione.
-la condizione può essere sospensiva quando si sospende l’effetto del contratto, o risolutiva, che si ha quando
l’evento futuro è incerto nel senso che non si sa se una cosa avviene o meno come per esempio la morte che non
è una condizione ma un termine perché è un evento certo.

L’art 1372 efficacia del contratto.


-generalmente il contratto può essere sciolto solo tramite il consenso delle parti perché il contratto è vincolante
per le parti.
-nel caso invece del testamento in quanto un negozio unilaterale può essere sciolto unilateralmente fino a 5
minuti della morte del testatore.
-mentre il contratto essendo un accordo bilaterali può essere sciolto o modificato solo tramite mutuo consenso.
-nel contratto a favore del terzo invece avendo un altro soggetto detto terzo, il contratto rimarrà vincolante solo
ai soggetti contraenti.

26/10
Integrazione del contratto, clausola penale e caparra confirmatoria, recesso e rappresentanza

-nel mutuo oltre al consenso è necessario anche la consegna della cosa.


-l'ordinamento è bassato anche sul principio consensualistico cioè il mero consenso è idoneo a produrre effetti
giuridici. 
-nei contratti reali, il contratto oltre al consenso è necessario anche la consegna per avere il pieno effetto.
-art 1374 cc riguarda che gli obblighi che nascono dal contratto non hanno come fonte esclusivamente solo il
contratto stesso, in alcuni casi anche dalla legge.
-es. Il principio della buona fede e della correttezza sono clausole generali che provocano un’integrazione del
rapporto obbligatorio, cioè questa norma prevede anche degli obblighi aggiunti ai contraenti. 

-1339cc, le clausole, i prezzi di beni o di servizi, imposti dalla legge o da norme corporative sono di diritto inseriti
nel contratto, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti.
-riguarda le clausole previsti della legge che sostituiscono le clausole previsti dal contratto.
-1340 cc dice che le clausole d'uso si intendono inserite nel contratto, se non risulta che non sono volute dalle
parti.
-nel caso degli usi negoziali sono delle clausole inseriti automaticamente nel contratto perché fanno parte della
prassi ma non hanno un carattere normativo. 
*il contenuto del contratto si può anche arricchire attraverso pattuizione o clausole. 

Clausola penale
-é una ipotesi di clausola disciplinato dal 1382 cc.
-è una clausola accessoria, con cui si conviene che, nel caso inadempimento o ritardo nell’adempimento, uno dei
contraenti è tenuto a una determinata prestazione
-è molto frequente nei contratti che servono per quantificare o per predeterminare il quantum del danno nel caso
di inadempimento.
-però bisogna identificare anche quali sono le obbligazioni che l'inadempimento provoca il risarcimento del
danno, se non si identifica si può fare solo il normale richiesta del risarcimento del danno, che poi sarà il giudice a
quantificare il danno e si perde il vantaggio di non avere più il bisogno di provare danno, perché il danno è già
sostanzialmente quantificato dalle clausole nel contratto. 
-ci sono anche penali che non hanno una funzione riparatoria ma sanzionatoria.
-nel caso di penale eccessivamente gravosa il giudice può diminuire il penale
-quindi il soggetto che si trova di fronte di una penale eccessiva può rivolgere al giudice e chiedere attraverso una
causa ordinaria che venga limitata il penale. 

Caparra confirmatoria
-la caparra si differenzia dalla clausola.
-la clausola è un patto, un accordo, la caparra invece è un patto di carattere reale, ha la funzione di rafforzare
l’impegno contrattuale. 
-nel caso ci sia un inadempimento da parte del versatore della caparra confirmatoria il destinatario della caparra
può tenere la caparra come risarcimento del danno.
-nel caso invece che è il destinatario ad essere inadempiente il versatore può recedere dal contratto e può
richiedere il doppio della caparra.
-in questo caso la caparra ha una funzione risarcitoria perché la parte non inadempiente che trattiene la caparra si
soddisfa il proprio danno trattenendo la caparra. 

Recesso unilaterale.
-il recesso è una causa di scioglimento unilaterale di un contratto.
-il recesso è un diritto potestativo, se si esercita il recesso si esercita la facoltà di formazione, cioè il diritto di
modificare unilateralmente la sfera giuridica altrui quindi la controparte non può fare nulla se non quello che
rimettersi in mero consenso.

Rappresentanza. 
-è una forma di sostituzione di una persona. 
-quindi è l’istituto giuridico per il quale la volontà negoziale è dichiarata da un soggetto, detto rappresentante,
mentre gli effetti del negozio fanno capo a un soggetto diverso, detto rappresentato.
-a volte l’intervento del rappresentante è imposto dalla legge, es per la gestione dei patrimoni di soggetti
incapaci.
-la rappresentanza per eccellenza, è quello che nasce attraverso un’attività negoziale. 

La procura
-è un atto unilaterale con il quale il rappresentato conferisce al rappresentante il potere di stipulare un
determinato atto per conto suo e di spendere il nome.
-è un negozio unilaterale e un atto revocabile
-la procura, poiché conferisce al rappresentante un potere, ma in sé per sé non gli impone alcun obbligo, produce
i suoi effetti senza bisogno di accettazione da parte del rappresentante stesso, per questo si parla di negozio
unilaterale
-ha una prescrizione di “forma” e lo dice 1392cc, cioè se si conferisce la procura a rappresentante di acquistare
un immobile un bene che appartiene al novero dell’art 1350 la procura deve essere fatto per scritto altrimenti non
produce effetti.
-se invece si conferisce la procura per l’acquisto di un bene che non rientra nel novero dell’art 1350 la forma può
essere di forma libera.

Il contratto di mandato
-è un contratto disciplinato dal cc 1703, con il quale una parte si obbliga compiere atti giuridici per conto
dell’altro.
-essendo un contratto ci vuole quindi l’accordo.
-prevede che il mandato non agisce in nome del mandante, ma per l’interesse del mandante.
-1293 cc, questa norma si applica in tutti gli ipotesi in cui ce l’obbligo di contrarre che ce nel contratto di
preliminare come ce anche nel contratto di mandato.

-nell’ambito della rappresentanza con riferimento ai rapporti fra rappresentanti e rappresentato c’è il cosiddetto
conflitto d’interesse disciplinato dal 1394 cc.
-1394 cc, dice che il contratto concluso dal rappresentante in conflitto d'interessi col rappresentato può
essere annullato su domanda del rappresentato, se il conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo.
-la norma tutela il rappresentato negli eventuali casi in cui il rappresentante esegue degli atti a svantaggio del
rappresentato.

Falsus procurator o rappresentanza senza potere.


-1398 cc dice che se un soggetto stipula un contratto con un altro soggetto per conto di un terzo pretendendo
che sia il suo rappresentante ma non lo è, questo falso rappresentante sarà responsabile di tutti i danni che subirà
il terzo e il contratto non avrà nessuna validità. 
-1399cc, dice che il soggetto rappresentato potrà avere il potere di rettifica nel contratto che è stato stipulato dal
rappresentante senza potere perché comunque potrebbe essere a lui conveniente quindi la norma dà il consenso
al rappresentato di usufruirle.

29/10

Negozio o contratto simulato


-1414 cc, dice che il contratto simulato non produce effetto tra le parti
-assoluta, il contratto simulato appare esteriormente e si ha quando si fa finta che un contratto sia efficace ma
assolutamente priva di effetti giuridici.
-relativa, si ha quando si simula un negozio o un determinato contratto ma in realtà si pone in essere un’altra.
-es. Quando per esempio un soggetto vuole donare un bene ad un altro soggetto che non è un suo figlio o
moglie o parente legittimo, per evitare che venga ripreso dai suoi parenti perché possono agire in riduzione può
effettuare un contratto simulatorio. Fa finta che ci sia stato un contratto di compravendita in mezzo ma con il con
il contratto simulatorio ce la prova che è stata una donazione.  

Efficacia del contratto


-1372 cc, dice che il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto se non per mutuo
consenso o per cause ammesse dalla legge. Il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti
dalla legge.
-1376 cc, dice che nei contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, la
costituzione o il trasferimento di un diritto reale ovvero il trasferimento di un altro diritto, la proprietà o il diritto si
trasmettono e si acquistano per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato.
-questi articoli richiamano 2 principi diversi.
-1376cc, parla dell’efficacia traslativa del consenso. 
1372cc, quindi non disciplina il principio consensualistico, disciplina il principio della relatività del contratto cioè il
contratto ha forze di leggi tra le parti vuol dire il contratto obbliga solo i soggetti che stipulano il contratto e il
contratto non produce effetti nei confronti di terzi cioè il contratto intercorre fra due persone non può incidere
sulla sfera giuridica di un soggetto terzo.
-e siccome l’art 1372, dice che il contratto obbliga solo gli stipulanti del contratto, nello stesso tempo lo
scioglimento del contratto può avvenire solo attraverso la manifestazione del consenso che riguarda tutti i
soggetti che hanno provveduto alla stipula del contratto stesso.
-quindi se un contratto fosse stato stipulato da 10 persone per sciogliere il contratto occorre lo stesso numero
degli stipulanti del contratto.
 
Il contratto a favore del terzo
-art. 1412 cc, dice se la prestazione deve essere fatta al terzo dopo la morte dello stipulante, questi
può revocare il beneficio anche con una disposizione testamentaria e quantunque il terzo abbia dichiarato di
volerne profittare, salvo che, in quest'ultimo caso, lo stipulante abbia rinunciato per iscritto al potere di revoca

-riguarda 3 soggetti: stipulante, promittente e beneficiario.


-il contratto in questo caso non è trilaterale, ma bilaterale proprio perché non è necessario il consenso del terzo,
riguarda solo il rapporto fra stipulante e promettente.
-il terzo non deve accettare, però l’accettazione del terzo può servire perché finché non accetta, lo stipulante può
revocare o modificare il contratto secondo art 1411 cc.
-la dichiarazione del terzo di voler accettare non ha efficacia ai fini dell’acquisizione del diritto, ma ha un’efficacia
ai fini di impedire la revoca o la modifica dell’attribuzione da parte dello stipulante.

Negozio trilaterale
-un negozio come la delegazione perché riguarda il delegante, delegato e delegatario.
-poi un altro esempio, è la modificazione soggettiva nel rapporto obbligatorio come il contratto di accollo,
perché è un contratto fra il debitore originario e collante a favore del terzo o creditore.
-il creditore non è parte del contratto, ma avere due persone che assumono la responsabilità è un vantaggio per
lui, perché quando l’accollo è cumulativo, cioè si aggiungono le due responsabilità patrimoniali, il creditore è
tutelato doppiamente nel caso dell’inadempimento del debitore perché può rifarsi sia sul patrimonio
dell’accollato che dell’accollante.
-un’altro esempio di contratto a favore di terzi è il contratto per persona da nominare.
-art 1402 cc, dice la dichiarazione di nomina deve essere comunicata all'altra parte nel termine di tre giorni dalla
stipulazione del contratto, se le parti non hanno stabilito un termine diverso. La dichiarazione non ha effetto se
non è accompagnata dall'accettazione della persona nominata o se non esiste una procura anteriore al contratto.
-nella conclusione del contratto, 1401 cc, dice che una parte può riservarsi la facoltà di nominare
successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal contratto.
-in questo caso una delle parti fa una riserva di nomi delle persone che possono essere nominati entro un
congruo termine che assumeranno sia la responsabilità che i diritti. 

Quali sono le modalità e termini che devono essere compiuti la dichiarazione di nomina?
-la dichiarazione di nomina deve essere comunicata nell’altra parte nel termine di 3 giorni dalla stipula contratto
se le parti non hanno stabilito un termine diverso.
-perché il soggetto che verrà nominato deve assumere delle obbligazioni e dovrà esserci l’accettazione della
dichiarazione.
-la differenza fra contratto a favore di terzo e contratto per la dichiarazione di nomina, è che nel contratto di
dichiarazione per la nomina, ci vuole l’accettazione perché assumerà una situazione complessa e diventerà parte
del contratto, nel contratto a favore del terzo invece il terzo è solo un beneficiario.

Cessione del contratto


-un altro ipotesi è sulla cessione del contratto disciplinato dal 1406 cc, ciascuna parte può essere sostituito da un
terzo nei rapporti derivanti da un contratto con prestazioni corrispettive basta che ci sia il consenso e che va a
conoscenza dell’altra parte.
- quindi oltre al soggetto cedente (creditore originario) e cessionario (nuovo creditore) è necessario il consenso
del contraente ceduto (debitore) quindi è un negozio trilaterale. 

Patologia della del contratto.

2 tipologie di vizi:
-genetici - che si verificano nel contratto fin dalla sua formazione e viene risolto con la nullità, annullabilità e
recessione
-vizi funzionali - cioè vizi che si verificano durante l’esecuzione dell’attività esecutiva che riguarda ogni singolo
contratto che viene risolto con la risoluzione.
*risoluzione per inadempimento 
*per eccessiva onerosità sopravvenuta
*per impossibilità sopravvenuta

Il concetto dell’invalidità è diverso.


-si ha quando il contratto che poniamo in essere è concretamente difforme rispetto al modello che
l’ordinamento ha prospettato.
-quando si parla di invalidità si riferisce alle forme della patologia più gravi come la nullità e annullabilità. 

Nullità del contratto


-il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative.
-la nullità del contratto si verifica anche quando manca uno dei requisiti indicati dall’articolo 1325 cc cioè
l’accordo, la causa, la forma, l’oggetto. 
-l’illecita dei motivi è un’altra causa di nullità del contratto.
-1345 cc dice che il contratto è illecito quando le parti si sono determinate a concluderlo esclusivamente per
un motivo illecito comune ad entrambe.
-un’altra causa dell’annullabilità del contratto è la mancanza dell’oggetto o nel caso in cui l’oggetto non abbia i
requisiti previsti dall’art 1346 cc. 

*comprare un bene da un’altra persona che è già mio, il contratto è nullo per la mancanza di causa. Perché
essendo il proprietario del bene non ce lo scambio e quindi ce l’assenza di causa.

-un’altra causa di nullità del contratto si ha quando il contratto è stato stipulato con violenza fisica.
2 tipi di violenza:
-morale cioè la minaccia di un grave danno che un soggetto farà nei confronti dei suoi contraenti, provoca
l’annullabilità del contratto perché comunque ce l’accordo ma formata male. Quindi il contratto è solo
annullabile e non nullo.
-fisica, il contratto stipulato con la violenza fisica è nullo proprio per la mancanza dell’accordo fra le parti . 

*art 1419 cc e 1420 cc disciplinano la nullità parziale e la nullità del contratto plurilaterale.

-1419 cc dice anche che la nullità parziale del contratto o singole clausole importa la nullità dell’intero contratto
se resulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che determina la
nullità. 
-quindi la norma promuove anche il principio di conservazione del contratto cioè l’ordinamento tende a fare
tutto per salva guardare gli effetti del contratto
-se ce un’invalidità che riguarda una singola clausola del contratto, la nullità rimane in quella parte.

Cause dell’annullabilità del contratto


-l’incapacità legale e naturale sono entrambe cause dell’annullabilità del contratto.
-l'incapacità legale e l'incapacità naturale si distinguono per le seguenti ragioni: l'incapacità legale opera de iure,
mentre l'incapacità naturale ha rilevanza giuridica solo quando si può dare la prova rigorosa che il soggetto era
effettivamente incapace nel momento in cui compiva l'atto.

Errore
-errore-vizio è il primo difetto che provoca l’annullamento del contratto, l’errore è la falsa rappresentazione, ad
opera delle parti, della “realtà presente” che induce un soggetto a dichiarare una volontà che altrimenti non
avrebbe dichiarato
-errore ostativo, in questo caso non ce una rappresentazione falsa della realtà di fatto o di diritto, ma solo nella
comunicazione sbagliata.
-cioè se un soggetto stipula un contratto con un’altra persona un certo punto sbaglia un determinato
informazione, il contratto non viene annullato perché ce la giusta volontà, ma conduce all’annullabilità del
contratto perché ce stato un errore nella comunicazione. 

-siccome l’errore è la causa dell’annullamento del contratto deve essere essenziale e riconoscibile.
-è essenziale quando è determinante del consenso, quindi determina la volontà del contratto. L’errore deve
cadere su determinati elementi che dice 1429 cc, come l’oggetto del contratto, motivi del contratto, sull’identità
o sulle qualità dell’altro contraente ecc.
-quindi per essere riconosciuto come un errore nel contratto deve essere un errore essenziale.

-riconoscibile, art 1431 cc, dice l’errore deve essere anche riconoscibile.
-quindi se l’errore in contratto non è riconoscibile non è possibile annullare il contratto.

Il dolo
-il dolo contrattuale, indica il raggiro o l’inganno posto in essere da una parte nei confronti dell’altra. Una parte,
dunque, cade in errore, poiché vi è stata la macchinazione dell’altra: errore indotto (es truffa)
-il dolo è anche causa dell’annullamento del contratto se è una causa determinabile.
-1440 cc, dice se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido, benché senza di essi
sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala fede risponde dei danni.

Diversi tipi di dolo:

1) Dolo determinante, quando diventa la causa dell’annullamento del contratto e quando i raggiri usati da uno
dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l’altra parte non avrebbe stipulato il contratto.
-La vittima del dolo ha una tutela più ampia rispetto a colui che cade in un errore non indotto: ai fini
dell’annullamento del contratto per dolo è sufficiente che la vittima dimostri che l’inganno sia stato per lui
determinante per il consenso.
-La vittima del dolo, inoltre, può chiedere alla controparte il risarcimento dei danni per responsabilità
precontrattuale.
2) Dolo incidente, quando, nonostante i raggiri, la parte avrebbe comunque contratto, ma a condizioni diverse: in
questo caso il contratto è valido, ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
-Il danno risarcibile non si esaurisce nella considerazione dell’interesse contrattuale negativo, ma si estende ad
ogni conseguenza pregiudizievole derivante dalla condotta del deceptor.
3) Dolo del terzo: quando i raggiri sono usati da un terzo, il contratto è annullabile se essi erano noti al
contraente che ne ha tratto vantaggio, e non è richiesto che il contraente abbia ordito l’inganno col terzo.
-Se il contraente è all’oscuro dell’inganno, il contratto è valido
4) Dolo commissivo, allorché vi sia una condotta attiva di inganno o raggiro. Il dolo può anche essere omissivo:
reticenza, che implica gli estremi del dolo quando, avuto riguardo a particolari circostanze del contratto, deve
ritenersi che il contraente avesse l’obbligo di informare l’altra parte.
5) Dolus bonus: ci si riferisce alle esagerate vanterie della qualità di un proprio bene o di un proprio servizio, al
fine di indurre il potenziale contraente ad acquistare il bene o ad utilizzare il servizio.

02/10

Nullità e annullabilità 
Differenze:
-le differenze della causa della nullità sono diverse a quella di annullabilità 

-le cause di nullità rientra più che altro i vizi e difetti che riguardano il negozio del contratto
-le cause dell’annullabilità riguarda di più i difetti di volontà, vizi del consenso che si manifestano, gli errori e
il dolo.

-l’azione di nullità è caratterizzata da legittimazione ad agire assoluta.


Ce anche la possibilità che la nullità sia rilevata d’ufficio, cioè il giudice può rilevare d’ufficio la nullità di un
contratto.
-nella prescrizione la rilevazione d’ufficio non esiste.

Contratto annullabile
-Il contratto annullabile può essere “risanato o convalidato” secondo l’art. 1444 cc.
-Il codice 1444 disciplina 2 diverse forma di convalida:
-convalida espressa, 1 comma, un soggetto che si trovava davanti di un contratto annullabile per vari motivi può
convalidare il contratto attraverso dichiarazione di volontà in cui fa menzione del contratto e della causa che
affligge il contratto stesso ed esprimere nello stesso tempo la volontà di volere convalidare il contratto. 
-convalida tacita, 2 comma, il contratto è pure convalidato se il contraente che spettava l'azione di annullamento
dà volontariamente il consenso di eseguire lo stesso la stipula del contratto nonostante conosce il motivo di
annullabilità 

Attention*
-Il contratto annullabile può essere sanato
-Il contratto nullo non può essere sanato, quello ammissibile è la conversione disciplinato dal cc 1424.
-Dice che se non si può convalidare un contratto nullo, è possibile convertire il contratto nullo in un altro
contratto basta che abbia i requisiti di sostanza e di forma.
-Quindi con la convalida viene sanato un contratto, con la conversione no, perché si va a convertire un contratto
in un altro, contratto che abbia i requisiti e che non potrebbero causare la nullità del contratto.

Azione di nullità ed annullamento


-l’azione di annullamento si prescrive in 5 anni.
-l’azione di nullità invece è imprescrittibile.

La sentenza di contratto nullo e annullabile.


-la sentenza che dichiara la nullità è una sentenza meramente dichiarativa quindi la sentenza è di mero
accertamento.
-la sentenza di annullamento invece si definisce costitutiva, perché produce un mutamento nella realtà giuridica.
C’è il contratto finché non ce la sentenza, produce i suoi effetti, quindi l’annullamento del contratto si ha efficacia
solo quando ce la sentenza. 

Difetto del contratto.


-Difetti che ha come rimedio rescissione. 
-1447 cc - Il contratto con cui una parte ha assunto obbligazioni a condizioni inique, per la necessità, nota alla
controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, può essere rescisso sulla
domanda della parte che si è obbligata.
-Il giudice nel pronunciare la rescissione può, secondo le circostanze, assegnare un equo compenso all'altra parte
per l'opera prestata.
-quindi un contratto concluso in stato di pericolo o in stato di bisogno
*il rescissione ha come obiettivo quello di far venire meno gli effetti del contratto
-è diverso dalla risoluzione.
-Col rescisso il vizio, il difetto c’è già nel contratto, nella risoluzione invece il difetto si verifica nell’esecuzione del
contratto che può essere inadempimento o impossibilità sopravvenuta di una delle prestazioni.

Singoli contratti.
Il contratto di compravendita:
-secondo art.1470 cc, è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di un soggetto ad un altro
verso il correspettivo prezzo.
-è un contratto ad effetti reali perché ce il trasferimento di un diritto reale, e non è un contratto ad effetti
obbligatori perché con questo si ha solo la nascita di un rapporto obbligatorio fra le parti.
-è anche un contratto consensuale perché si perfeziona con il mero consenso delle parti ad effetti reali. 

Vendita ad effetti obbligatori.


-Sono ipotesi nelle quali il consenso non è sufficiente a realizzare l’effetto traslativo. 
-come per esempio la vendita di cose future, 1472cc, es.
-Quando si compra un immobile ancora inesistente o in costruzione, il contratto potrebbe essere già stipulato
quindi c’erano già i requisiti come il consenso del compratore, oggetto ecc. Però questa non basta per avere
l’effetto traslativo ovvero il trasferimento del bene, perché è ancora inesistente la cosa.
-la vendita di cosa altrui, in questa ipotesi al momento della stipula del contratto non ce subito l’effetto
traslativo ma obbligatorio.
-1478 cc, dice che se al momento della stipula del contratto la cosa venduta non era di proprietà del venditore, il
venditore è obbligato a procurarne l'acquisto al compratore.
-Il compratore diventa proprietario solo nel momento in cui il venditore acquista la proprietà dal titolare
originario, perché potrebbe capitare che il vero proprietario non vuole vendere la cosa.
-Ciò significa che al momento in cui il venditore acquista la cosa dal terzo si verificano due passaggi di proprietà;
il primo dal terzo al venditore della cosa altrui; il secondo dal venditore della cosa altrui al compratore; doppio
passaggio che è contemporaneo dal punto di visto cronologico, ma successivo dal punto di vista logico.
-vendita con riserva di proprietà, 1523 cc, nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista
la proprietà della cosa col pagamento dell'ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna.
-vendita alternativa, è quella che può avere per oggetto più cose alternativamente, e che diventa perfetta solo
dopo la scelta l’effetto quindi l’effetto traslativo in questo caso si realizza nel momento in cui viene compiuta la
scelta rispetto al bene da trasferire fra quelli che sono all’interno del contratto.

Obbligazioni del compratore.


-pagamento del prezzo, delle spese della vendita, ovvero le spese per il trasferimento di un bene è a carico del
compratore se non pattuito diversamente secondo l’art. 1475 cc.

Obblighi del venditore


-secondo l’art. 1476 cc, il venditore ha gli obblighi di consegnare la cosa al compratore.
-La consegna delle chiavi invece è solo una prestazione accessorie che non influisce ai fini del perfezionamento
del contratto.
-fare acquistare al compratore la proprietà nel caso in cui l’effetto traslativo non è immediato. 
-garantire il compratore sia l’evizione che i vizi della cosa, cioè deve garantire che il bene sia essente da vizi.

Evizione
-1483 cc, dice che se nel caso in cui un terzo rivendichi diritto sul bene il venditore deve risarcire il danno causato
al compratore e la sanzione prevede
-1479 cc, dice che il compratore può chiedere la risoluzione del contratto, se, quando l'ha concluso, ignorava che
la cosa non era di proprietà del venditore, e se frattanto il venditore non gliene ha fatto acquistare la proprietà.
-È diverso dalla vendita di cosa altrui perché in quel caso il compratore è consapevole che la cosa in vendita è di
un’altra persona, mentre il cc 1479 dice che il compratore può chiedere la risoluzione quando il venditore ha
tenuto nascosto la verità sul bene, cioè non suo.
-Il compratore quindi può agire attraverso sia il risarcimento del danno che risoluzione.

Evizione parziale
-1484 cc, quando un immobile è parzialmente di un’altra persona, il compratore può chiedere la risoluzione del
contratto, quindi lo scioglimento e il risarcimento del danno, lo può fare quando se non fosse per quella parzialità
non avrebbe voluto stipulato il contratto di compravendita.
-Come rimedio si può chiedere la risoluzione del contratto o chiedere la riduzione del prezzo.

Garanzia per evizione.


-1487 cc, dice che gli effetti riferito alla garanzia per evizione possono essere derogati dalle parti cioè le parti
possono sia aumentare che diminuire l’effetto dell’evizione
-l'evizione consiste nella perdita, totale o parziale, di un diritto in forza del diritto preesistente di un terzo.
-In tema di vendita è prevista la garanzia per evizione: se totale il venditore deve risarcire il danno all’acquirente,
oltre al rimborso del prezzo, le spese e del valore dei frutti restituiti al terzo; se parziale l’acquirente ha diritto ad
ottenere la risoluzione del contratto, ovvero una riduzione del prezzo e il risarcimento del danno

Garanzia per vizi


-1490 cc, il venditore deve garantire oltre l’assenza di un terzo che possa vendicarsi al bene, deve garantire anche
che il bene sia privo di vizi che possono rendere la cosa inidonea all’uso per quale è stata effettuata il negozio.
-Anche in questo caso è possibile pattuire l’effetto della garanzia per vizi ma non ha effetto quando il venditore in
malafede taciuto al compratore i vizi del bene.
-1491 cc, dice che la garanzia non si applica se al momento della stipula del contratto il compratore conosceva i
vizi, non è dovuta anche quando i vizi sono facilmente conoscibili a meno che il venditore abbia dolosamente e
malafede dichiarato che sia essente dai vizi.

Effetti della garanzia per i vizi


-1491 cc, l’acquirente può chiedere la risoluzione o riduzione del prezzo.
-Per agire, 1495 cc, dice che il compratore entro 8 giorni deve denunciare i vizi manifestati (decadenza), per la
riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto si prescrive in un anno di consegna (prescrizione).

05/11
Contratto di compravendita

Vendita a rate
-È definita con la riserva di proprietà in cui il trasferimento del diritto di proprietà avviene nell’ultimo pagamento
della rata del prezzo. 
-l’effetto reale, si verifica in un momento successivo rispetto al consenso.

Vendita con patto di riscatto da 1500 e seguenti cc.


-In questa ipotesi il venditore si riserva il diritto di avere la proprietà del bene esercitando quello che viene
chiamato il diritto di riscatto, però nel momento che esercita questa attività deve corrispondere il prezzo
rimborsando anche le spese che sono stati sostenuti per la vendita. 
-cioè la vendita con patto di riscatto in una compravendita (di beni mobili o immobili) è caratterizzata dal fatto
che il venditore si riserva il diritto di riacquistare la proprietà della cosa venduta con la restituzione del prezzo e
delle spese legittimamente fatte per la vendita e di quelle necessarie alla conservazione del bene.
-La clausola di riscatto, consiste in una condizione risolutiva potestativa, che attribuisce al venditore il diritto
potestativo di “risolvere il contratto entro un tempo determinato, così automaticamente riacquistando la proprietà
del bene contro restituzione del prezzo e rimborso delle spese”.
-Il prezzo del riscatto non può essere superiore a quello pattuito per la vendita, altrimenti il contratto è nullo per
l’eccedenza
-l’esercizio del riscatto è un diritto soggettivo che diritto potestativo perché si modifica la situazione giuridica
soggettiva dell’altro, unilateralmente, e non può fare niente perché si trova in una situazione di mera soggezione.

*La vendita a compatto riscatto è diverso dalla vendita con patto retro vendita

-Nella vendita con patto retrovendita ce il caso in cui solo il compratore ha l’obbligo di concludere una nuova
vendita, si definisce anche come un contratto preliminare unilaterale.
-Cioè nel patto ce l’obbligo di trasferire il diritto di proprietà che però a carico solo del compratore, e non ce
neanche l’obbligo al venditore di prestare consenso.

*Essere di fronte di un obbligo unilaterale significa che i rimedi per l’inadempimento potranno essere utilizzati
solo da uno delle parti, cioè il venditore può agire ai sensi dell’articolo 2932 nel caso in cui il compratore non
abbia voglia di effettuare il trasferimento, mentre il compratore non potrà agire invece nei confronti del venditore
perché l’obbligo è solo a carico del compratore.

Contratti reali (per eccellenza) 

-Nb: differenza tra contratti reali e contratti consensuali.


*nei contratti consensuali il contratto si perfeziona con lo scambio dei consensi.
*nei contratti reali invece il contratto si perfeziona con la consegna.
-Nb: sia il mutuo che la compravendita sono entrambi contratti ad effetti reali, proprio perché ce il trasferimento
della proprietà del bene.
-Se entrambi hanno un effetto reale quello che cambia è il momento perfezionativo del contratto.
-Nel contratto di compravendita è sufficiente il consenso per il perfezionamento del contratto, mentre nel
contratto di mutuo invece il consenso non basta ma è necessario anche la consegna.

Mutuo (1813 cc)


-Il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all'altra una determinata quantità di danaro o di altre cose
fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità.
-Quindi il mutuatario visto che con il mutuo quello che riceverà è una certa somma di denaro, deve quindi anche
restituire quella somma di denaro e gli interessi connessi. 
-Secondo 1814 cc, il mutuatario diventa proprietario dei beni date per mutuo e lo può utilizzare come meglio
crede, l’unico obbligo è la restituzione della stessa somma e gli interessi entro il tempo prestabilito. 
-Se sono convenuti interessi usurari cioè interessi così elevato da causare un eccessivo aggravio per il mutuatario
la clausola che prevede questi tipi di interessi è nulla e non sono dovuti interessi. 
-1816 cc definisce il termine della restituzione della somma del mutuo.
-Se è stabilito a favore di entrambi le parti nessuno può rinunciare al termine, se invece è stabilito esclusivamente
a favore del mutuatario può rinunciare al termine. 
-1817 cc, definisce invece il termine della restituzione, dice che se non è fissato un termine per la restituzione sarà
il giudice a fissarlo. 
-1819 cc, invece dice che se il mutuatario non adempie l’obbligo del pagamento anche di una sola rata in quel
caso il mutuante potrà chiedere anche l’immediata restituzione dell’intero.
-1820 cc, dice che se il mutuatario non adempie l’obbligo degli interessi il mutuante può chiedere la risoluzione
del contratto.
-Nb. Si applica l’istituto della risoluzione in questo caso perché il mutuo che prevede anche il pagamento degli
interessi è configurato come un contratto a prestazione corrispettivo.

Promessa di mutuo 1822 cc.


-chi ha promesso di dare a mutuo può rifiutare l'adempimento della sua obbligazione, se le condizioni
patrimoniali dell'altro contraente sono divenute tali da rendere notevolmente difficile la restituzione, e non gli
sono offerte idonee garanzie.
-il mutuatario in questo caso può far venir meno l’impegno di dare la somma di denaro.

*il mandato - mandante e mandatario, è una rappresentanza volontaria perché il potere di compiere attività
giuridica per un altro soggetto rappresentato, avviene sulla base di un’attività negoziale perché si stipula un
contratto col qual si conferisce l’incarico al mandatario di compiere atti giuridici per conto del mandante. 
-l’oggetto del contratto in questo caso è la prestazione che deve seguire il mandatario, una prestazione di
carattere giuridico. 

Mandato senza rappresentanza e con rappresentanza.


*con rappresentanza, ha un mandato al quale si affianca anche una procura quindi ce la spendita del nome
*senza rappresentanza, il mandatario agisce in proprio nome ma non ha il potere di spendere il nome del
mandante.

*la rappresentanza volontaria è diverso dalla rappresentanza legale.


-la legale si ha solitamente per i soggetti incapaci per le quali vengono nominati.
-Nel caso della rappresentanza legale la fonte dell’attività sostitutiva è la legge. 
-nel caso di mandato invece non è la legge ma è un’attività negoziale disciplinato dalla legge del contratto di
mandato perché senza il contratto di mandato non il mandatario non può effettuare atti per gli interessi del
mandante.
-I genitori invece non hanno bisogno di un mandato per esercitare la responsabilità genitoriale nei confronti del
figlio.
*il mandato è diverso dalla procura, con la procura ce il potere di spendere il nome ed è un negozio unilaterale,
mentre con il mandato ce sempre un accordo.

-quando si invia uno ad acquistare un bene in forza di mandato ma ad un certo punto il mandatario decide di non
voler effettuare l’obbligo perché se né interessato del bene, ce un rimedio previsto dal cc 2932, quello che
sancisce anche il soggetto inadempiente nei casi di contratti preliminari.
-1706cc 2 comma, dice che anche in questo caso si può applicare la norma 2932 cc nel caso dell’inadempimento,
cioè l’esecuzione forzata in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto.
-1706 cc dice che se il mandatario ha acquistato un bene o immobile iscritti nei registri pubblici è obbligato a
ritrasferire il bene acquistato al mandante.
-bisogna ricordare anche quindi che non è applicabile però per tutti i beni ma solo a quelli registrati.

Responsabilità del mandante


-il mandante è tenuto a fornire i mezzi necessari per il mandatario per poter compiere le sue obbligazioni.
-il mandato si presuppone oneroso cioè si presume che per quel incarico il mandatario ha diritto un corrispettivo.
-Se si vuole invece che sia gratuito bisogna scrivere nel contratto che le attività svolte dal mandatario non è
previsto nessun compenso. 
*se si tratta di un contratto oneroso, ma ce il mancato pagamento del corrispettivo è un vero e proprio
inadempimento contrattuale quindi si applica tutti rimedi previsti dal codice sull’inadempimento del contratto. 

Recapitolando:
-Nel mandato senza rappresentanza l’acquisto effettuato dal mandatario rimane a suo nome e quindi ce
l’obbligo di ri-trasferimento.
-Nel mandato con rappresentanza invece il trasferimento è immediato.
-Rappresentanza organica, un caso in cui si è di fronte degli enti collettivi che operano attraverso gli organi. 

9/11
Risoluzione del contratto
-la risoluzione per inadempimento di categoria giudiziale cioè quella risoluzione che l'effetto di un provvedimento
da parte di un giudice. (studiato con montanari)
-la risoluzione di diritto cioè quella che avviene in base alle attività compiuta da una delle parti che prende
un'iniziativa nel caso di un adempimento di una delle prestazioni allo scopo di risoluzione del contratto.
-ma l'iniziativa che nella risoluzione di diritto che la parte prende non è un’iniziativa giudiziale ma un'iniziativa
extragiudiziale o di carattere giudiziale.

Quando si parla della risoluzione bisogna pensare subito a 3 ipotesi


-diffidata adempiere
-clausola risolutiva espressa
-termine essenziale
*la risoluzione del contratto di diritto riferisce a questi qui.

Diffidata adempiere (1454 cc.)


-in questo caso la parte non inadempiente intima l'altra parte inadempiente prefissando una determinata data
che se entro quella data, in cui abbia inizio dal ricevimento della diffida, la prestazione non viene messo in atto il
contratto può essere considerato risolto cioè privo di effetti.
-è una fattispecie uguale all'istituto della mora in cui l'intimazione ad adempiere si realizza tutto gli effetti della
mora come la corresponsione dell'interessi moratori, risarcimento del danno ecc.
-In questo caso invece l'intimazione è diverso perché diffidiamo la parte ad avere la possibilità ad adempiere le
sue obbligazioni altrimenti si intende privo di effetti.
-1458 cc dice in sostanza che quando si diffida l'alta parte inadempiente bisogna concedere un termine che non
sia inferiore a 15 giorni perché il termine troppo breve renderebbe difficile nell'altra parte di eseguire la
prestazione.
-comma 3 dell'art. 1454 cc dice che alla scadenza dei 15 giorni concessi per l'adempimento della prestazione, se
non viene realizzato nulla il contratto verrà considerato sciolto.
-ai fini della risoluzione per inadempimento non è sufficiente un inadempimento di scarsa importanza ma
l'inadempimento deve essere rilevante.

Clausola risolutiva espressa (1556 cc)


-con questa clausola abbiamo un patto accessorio al contratto in cui le parti dicono ce se un obbligazione
prevista dal contratto non viene adempiuta da uno delle parti il contratto si risolverà automaticamente.
-è importante perché con questa clausola si può derogare a quella norma che viene applicato per la risoluzione in
generale in cui l'inadempimento deve essere rilevante, perché sono le parti con questo accordo dicono quali sono
le prestazione rilevanti ai fini della risoluzione, quindi dice in sostanza quando, quale occasione e quale
circostanze può provocare la risoluzione del contratto.

*la differenza con la diffida è che, la diffida è un atto unilaterale cioè uno si diffida ad adempiere le obbligazioni
nel termine di 15 giorni se l'altra parte non adempie entro il termine previsto il contratto viene risolto.
-La clausola risolutiva espressa invece è un accordo, le parti individuano gli obbligazioni che una volta
inadempiuti provocano la risoluzione del contratto.
*inoltre, la rilevanza dell'inadempimento che risente nella diffida d'adempiere è rigido rispetto nella clausola
espressa risolutiva perché qui sono le parti che dicono quali sono gli obbligazioni rilevanti e non rilevanti e il
potere di autonomia privata li consente di selezionare gli obbligazioni rilevanti e non rilevanti.
*un po' simile alla condizione risolutiva, però la differenza è che nella condizione risolutiva è che la risoluzione del
contratto avviene nel venir meno di un evento incerto, qui invece l'evento che provoca la risoluzione del contratto
è l'inadempimento delle parti.

Termine essenziale (1457 cc)


-in questa ipotesi invece il termine per l’esecuzione della prestazione è molto importante, ad esempio se un
determinato prestazione non viene effettuato ad un termine preciso il contratto viene sciolto.
-nel caso viene superato invece il termine previsto, la parte non inadempiente che vuole avere la prestazione,
deve dare notizia entro 3 giorni dalla scadenza del termine.
-se l’altra parte, nel giro di 3 giorni, non dichiara di voler effettuare la prestazione da lì si avrà la risoluzione del
contratto.
*la sua differenza con clausola risolutiva espressa è che, in termine essenziale l’elemento fondamentale è il tempo
alla scadenza del termine si ha la risoluzione, mentre nell’altra invece ce la possibilità di determinare prima quali
sono gli adempimenti o gli inadempimenti rilevanti che potrebbero provocare la risoluzione del contratto, quindi
non riguarda il tempo ma la qualità della prestazione.

Retroattività degli effetti della risoluzione del contratto.


-vuol dire si torna nella situazione come era prima nella stipula del contratto, si parla della retroattività
obbligatoria quando riguarda solo le parti e reali invece quando riguarda anche i terzi.
*esempio importante: il contratto di compravendita e contratto di locazione.
-nel contratto di compravendita una volta stipulata poi successivamente si verifica un vizio che provoca la
risoluzione del contratto, con la retroattività, le prestazioni rimangono come se fossero al giorno prima della
stipula del contratto, il venditore rimane proprietario del bene e l’acquirente riceverà la somma del denaro
versato.
-nel contratto di locazione invece non può avere l’effetto della retroattività perché la risoluzione in questo caso
vale solo per il futuro ovvero se un contratto di locazione vale 5 anni e nel primo anno si verifica un vizio, le
prestazioni non può tornare come prima perché il locatore comunque ha percepito il canone mensile mentre il
conduttore invece ha goduto il bene.
*quindi la retroattività della risoluzione opera in maniera differente asseconda della natura del contratto.

Risoluzione nel contratto plurilaterale (1459 cc)


-riguarda che nei contratti indicati dall'articolo 1420 l'inadempimento di una delle parti non importa la risoluzione
del contratto rispetto alle altre, salvo che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze, considerarsi
essenziale.

Eccezione dell’inadempimento (1460 cc)


- Nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua
obbligazione, se l'altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini
diversi per l'adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.

-quando si parla dell’attività processuale in generale si intende l’azione e l’eccezione.


*l’azione è quando uno si rivolge ad un giudice per far valere una pretesa
*l’eccezione invece è la facoltà del debitore di opporsi nella pretesa dell’altra

Modificazione o mutamenti delle condizioni patrimoniali del contratto (1461 cc)


-è analoga al mutuo in cui il mutuatario che ha promesso di dare il mutuo al mutuante che eventualmente subisce
crisi economici, può rifiutare di eseguire la prestazione promessa proprio perché il mutuante non offre più
garanzie idonee per poter prendere il mutuo.
-quindi questo strumento permette al mutuatario di evitare i problemi.
-ugualmente nei contratti con prestazioni corrispettive, solo che la differenza è che in questo caso entrambi le
parti possono sospendere l’esecuzione della prestazione dato che nei contratti a prestazioni corrispettive
entrambi le parti devono realizzare una prestazione.
-cioè se una delle parti venga a conoscenza dei mutamenti delle condizioni patrimoniali della controparte può
tutelarsi sospendendo la propria prestazione se sa benissimo che può non essere ricambiata adeguatamente.

Clausola limitativa (1462 cc)


-in questo caso le parti possono mettere un patto accessorio all’accordo con il quale si stabilisce che una delle
parti non può porre determinate eccezioni, non può perché questa possibilità potrebbe ritardare la prestazione.

Risoluzione per impossibilità sopravvenuta (1463 cc)


-se la prestazione di una delle parti diventa impossibile, parlando dell’impossibilità totale ed assoluta, quella parte
non può chiedere la prestazione dell’altra parte perché ci sarebbe un’ingiustizia fra le parti.
-Quindi se uno non può effettuare la sua prestazione non può pretendere che l’altra continua la sua prestazione.

Impossibilità parziale (1464 cc)


-quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l'altra parte ha diritto a una
corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia
un interesse apprezzabile all'adempimento parziale.
-proprio perché in questo caso ci sarebbe anche un arricchimento ingiustificato cioè se la prestazione dell’altra
parte è superiore dalla controparte non riceverà lo stesso guadagno se non avrà questo tipo di diritto.

Risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta


-questo tipo di risoluzione non si applica all’istituto della rescissione per lesione o contratti aleatori perché non si
può determinare le variazioni delle prestazioni.

12/12
Pubblicità legale
-quel sistema che serve per dare notizia ufficiale di certi fatti

Pubblicità dei fatti giuridici


-sono fatti naturali, fatti umani alcuni sono differenti per diritto.

Trascrizione 
-riferisce ai registri immobiliari, libro sesto del cc.
-la trascrizione è come il mezzo di pubblicità delle vicende giuridiche relativi ai beni immobili.
-ha l’effetto di rendere opponibili ai terzi le vicende che sono riportate nel registro immobiliare
-è anche un procedimento che si inserisce in un altro procedimento
-2645 cc stabilisce quali sono gli altri atti soggetti a trascrizione precisando che deve rendersi pubblico agli effetti
dell’articolo precedente o ogni altro atto che introduce in relazione ai beni immobili indicati dall’articolo 2643 cc.
-quindi dice che non c’è un’atipicità degli atti cioè anche se un determinato atto non rientrasse nelle categorie
indicati dall’art. 2643 ma comunque produce effetti reali relativo ai beni mobili deve essere ugualmente trascritto.

Trascrizione del contratto preliminare


-introdotta alla fine del 96, dopo un lungo dibattito notarile, per tutelare gli acquirenti di un immobile.
-Perché se un costruttore costruisce 100 appartamenti e per poterlo acquistare gli acquirenti devono versare una
somma di caparra, poi eventualmente la cooperativa che ha incassato la caparra svanisce con la trascrizione del
contratto preliminare gli acquirenti sono tutelati.
-In questo modo viene riconoscibile ai terzi che quel appartamento è stata venduta per ciò nessuno andrà a
comprarlo.

Trascrizione degli acquisti per causa di morte


-2648 cc, dice si devono trascrivere l'accettazione dell'eredità che importi acquisto dei diritti enunciati nei numeri
1, 2 e 4 dell'articolo 2643 o liberazione dai medesimi e l'acquisto del legato che abbia lo stesso oggetto.
-La trascrizione dell'accettazione dell'eredità si opera in base alla dichiarazione del chiamato all'eredità, contenuta
in un atto pubblico ovvero in una scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente 

Catasto
-un pubblico registro però costituisce la presentazione geometrico particellare dell’intero territorio nazionale.
-serve solo ai fini fiscali quindi se uno risulta proprietario di un bene, l’agenzia di entrate chiederà l’imposto per
quel bene.

Le funzioni del sistema di pubblicità 


-possono essere di pubblicità notizia cioè di rendere noto un fatto
-la forma più interessante della pubblicità che non si limita solo nel rendere noto un fatto ma ne determina la
opponibilità cioè la presunzione di conoscenza da parte dei terzi è la forma della pubblicità dichiarativa

16/12
Contratto d’appalto
-quando si parla di imprenditore si intende alle imprese individuali in cui ce solo un soggetto che effettua le
attività imprenditoriale, ma l’attività di impresa può essere fatta anche in forma societaria
-2247 cc dice che il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di
un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili.
-le società quindi sono quegli strumenti con il quale si può svolgere l’attività economica o attività imprenditoriale.
-poi le società possono essere anche distinti in società di persone società di capitali.
-il contratto di appalto si dice anche do ut faccias ovvero ti do qualcosa finché tu fai qualcosa.
-1656 cc, l'appaltatore non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio, se non è stato
autorizzato dal committente.
-Questa norma è molto importante proprio perché impedisce l’imprenditore a dare in subappalto o affidare ad un
terzo in tutto o in parte lo svolgimento del lavoro che gli è stato appaltato se non c’è il consenso dell’altra parte.
-1674 cc, dice che alla morte dell’appaltatore non si scioglie il contratto di appalto a meno che la figura
dell’appaltatore è essenziale alla stipula del contratto, dice anche che se l’impresa dopo la morte dell’appaltatore
viene continuato e gestita dagli eredi il committente comunque ha sempre il diritto di recedere dal contratto
soprattutto se questi eredi danno un’impressione che non sono in grado di continuare il lavoro.
-in questo caso il recesso è di tipo legale perché nonostante che il contratto non prevede una clausola di recesso
(es. Se succede questa cosa si può recedere dal contratto) è sempre lecito recedere dal contratto soprattutto se il
committente si trova nella situazione prevista dall’art 1674 cc dove cioè se gli eredi dell’appaltatore non danno
una bella impressione che saranno in grado di finire bene il lavoro.
-quindi il committente è legittimato ad eseguire la recessione unilateralmente proprio perché è un diritto che
deriva dalla legge, quindi è anche di carattere potestativo perché va ad incidere sulla sfera giuridica degli altri.
- bisogna ricordare comunque che il contratto non può essere sciolto arbitrariamente che unilateralmente
soprattutto se non è previsto dall’ordinamento come di l’art. 1372 cc.
-secondo l’art. 1662 cc, il committente ha anche il diritto di verificare lo stato dell’opera sia durante che alla fine.
-se ci sono dei vizi secondo l’art. 1667 cc, dice che l’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e vizi del
lavoro. Poi dice anche che la garanzia non è dovuta se il committente ha accettato il lavoro conoscendo i vizi e le
difformità proprio perché non ce stato una malafede da parte dell’appaltatore, se ce la malafede la garanzia vale.
-nel caso dei vizi che si verificano successivamente, il committente deve denunciarlo entro 60 giorni (decadenza)
dalla scoperta della difformità o dei vizi, mentre l’azione contro l’appaltatore per i vizi si prescrive in due anni
(prescrizione) dal giorno della consegna dell’opera.
-se questi vizi sono gravissimi da rendere l’opera inadatta al suo destino d’uso, il committente può chiedere la
risoluzione del contratto per inadempimento, se nel contratto non è prevista una clausola risolutiva espressa,
diffida ad adempiere o termine essenziale non si può realizzare una risoluzione ma si può agire con una
risoluzione di tipo giudiziale.
-1669 cc, è importante perché per determinati beni o edifici di cui l’uso prevede una lunga durata la garanzia è
per 10 anni, però la garanzia in questo caso si ha soltanto nel caso in cui ci sia un vizio del suolo perché magari il
costruttore non ha verificato che il suolo era edificabile oppure per difetto della costruzione.

Contratto d’opera
-2222 cc, quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo [2225] un'opera o un servizio, con
lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le
norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro iv [1655].
*ricordare: il contratto d’opera è sempre uguale all’appalto in cui ce un committente che affida un lavoro ad un
soggetto per un determinato lavoro, quello che cambia è che non ce una figura dell’appaltatore intesa come un
imprenditore ma un soggetto individuale fa certi lavori, quindi i soggetti sono committenti e appaltatori non
imprenditori.

Comodato
-1803 cc e seguenti, il comodato è il contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile,
affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il
comodato è essenzialmente gratuito. Quindi il comodatario non deve pagare nulla.
-la differenza del comodato nel mutuo secondo art. 1803 cc il comodatario ha l’obbligo di restituire il bene
ricevuto, nel mutuo invece secondo art 1813 cc, è il contratto col quale una parte consegna all'altra(2) una
determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa
specie e qualità.
-quindi quello che cambia è l’oggetto, perché nel mutuo
-l’altra differenza è che il comodato è un contratto essenzialmente gratuito mentre il mutuo è un contratto
oneroso perché il mutuatario deve pagare degli interessi.
-le obbligazioni del comodatario secondo art 1804 cc, è tenuto a custodire e a conservare la cosa con la diligenza
del buon padre di famiglia e non può cambiare il destino d’uso del bene.
-poi non può anche effettuare un subcomodato quando non ha il consenso del comodante del bene.
-se il comodatario non adempie i suoi obblighi il comodante può chiedere sia il risarcimento del danno che la
restituzione della cosa.

19/12
Fideiussione
-19936 cc, è fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore garantisce l'adempimento di
un'obbligazione altrui.
-la fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.
-è un contratto di “garanzia” proprio perché uno va a garantire l’adempimento giusto delle prestazioni degli altri
soggetti in modo che si conclude positivamente.
-quindi non è una garanzia reali ma una garanzia personale, proprio perché è il fideiussore che garantisce per
altri.
-nel caso in cui il debitore dovesse fallire ad adempiere le sue obbligazioni, il creditore può rincorrere sui
patrimoni del fideiussore.
-le garanzie reali sono il pegno ed ipoteca, sono garanzie che riferisco a specifici beni nel caso di pegno, beni
mobili, nel caso di ipoteca, beni immobili.
-quindi il titolare della garanzia può rincorre invece in quei beni immobili.
-il contratto di fideiussione è anche di natura bilaterale perché comunque anche il debitore non sa nulla i negozi
giuridici possono comunque continuare anche solo tra fideiussore e creditore.
-il fideiussore può anche garantire un’obbligazione già presente che quello che deve ancora sorgere, quindi sia
un’obbligazione futura che condizionale cioè contratti sottoposti in condizione sospensiva.
-1939 cc, dice che la fideiussione è invalida se l’obbligazione è fondata sui principi invalidi.
-il contratto di fideiussione riguarda le obbligazioni solidali in cui ci sono una pluralità di debitori o creditori.
-nelle obbligazioni solidali il creditore nel caso che ci siano una pluralità di debitore può chiedere l’adempimento
delle intere prestazioni ad un solo debitore che poi sarà lui a mettersi d’accordo con gli altri debitori su come sarà
la divisione del pagamento in modo proporzionale.
-1944 cc, dice che fideiussore è obbligato in solido col debitore principale al pagamento del debito. Cioè il
creditore può chiedere indifferentemente fra fideiussore e creditore il pagamento del debito.
-questa prevede anche che il fideiussore è tenuto a pagare la prestazione soltanto quando non ci sia un esito
favorevole al debitore.

Contratto di trasporto
-1678 cc, dice che col contratto di trasporto il vettore si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da
un luogo a un altro, quindi non si può trasferire solo persone ma anche cose.
-l’altro aspetto di questo contratto è che un contratto oneroso perché il vettore realizza una prestazione
suscettibile da una valutazione economica.
-1680 cc, dice invece che se non ci sono delle deroghe dal codice di navigazioni o leggi speciali, tutto quello che
riguarda il contratto di trasporto è scritto in queste norme.
-1681 cc, è una norma che dice, a parte il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto,
il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o
dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se ci sono delle prove che il vettore non aveva adottato le
misure adeguate per evitare il problema. È una forma di responsabilità extracontrattuale.
-sono nulle le clausole che limitano la responsabilità del vettore per i sinistri che colpiscono il viaggiatore. Quindi
la regola della responsabilità in questo caso è una regola inderogabile cioè il vettore non è responsabile se
dovesse succedere qualcosa di male durante il viaggio.
Le norme di questo articolo si osservano anche nei contratti di trasporto gratuito.

Le fonti delle obbligazioni


-1173 cc, le obbligazioni derivano da contratto(1), da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo [2043] a
produrle in conformità dell'ordinamento giuridico.
-sui fatti idonei rientrano le promesse unilaterali disciplinato dal 1987 cc, la promessa unilaterale di una
prestazione non produce effetti obbligatori fuori dei casi ammessi dalla legge.
-per le promesse unilaterale è previsto un principio diverso da quello che regola la materia contrattuale.
-secondo 1322 cc, dice che le parti possono anche concludere contratti che non hanno una disciplina particolare,
quindi legittima le parti a stipulare contratti atipici e quindi anche di avere obbligazioni atipici.
-1987 cc, per le promesse che sono atti unilaterali perché provengono da un solo soggetto, secondo questa
norma, sono fonti di obbligazioni soltanto nelle occasioni previsti dalla legge.
-quindi non sono ammesse le promesse “atipiche” a produrre obbligazioni proprio perché non hanno una validità
giuridica, solo le promesse “tipiche”
-le promesse unilaterali sono: le promesse di pagamento e ricognizione di debito (1988 cc), la promessa al
pubblico (1989) e tutti quelli previsti dall’art 1992 cc.
-le promesse di pagamento e ricognizione di debito, l’effetto in questo caso è l’effetto inversione dell’onere
probatorio cioè con la promessa e ricognizione del debito il creditore quando andrà ad agire per riprendere i suoi
soldi non dovrà provare l’esistenza di rapporti ma sarà la controparte a dover dire che il rapporto è estinto. Non è
considerato una fonte delle obbligazioni ma li genera. 2997cc
-la promessa al pubblico invece quello che fa una promessa al pubblico è vincolato una volta resa pubblica
perché è previsto dalla legge, se un soggetto promette di dare soldi per chiunque che trova un cane smarrito
questo soggetto è tenuto a realizzarlo.
-però se entro l’anno in cui è stato pubblicato l’annuncio nessuno trova un cane smarrito, il vincolo del
promittente verrà cessato perché nessuno può essere sottoposto ad un vincolo a carattere perpetua.
-1990 cc, dice che la promessa può essere revocata prima della scadenza del termine indicato dall'articolo
precedente solo per giusta causa, purché la revoca sia resa pubblica nella stessa forma della promessa o in forma
equivalente. In nessun caso la revoca può avere effetto se la situazione prevista nella promessa si è già verificata o
se l'azione è già stata compiuta.
*ricordare che la promessa e ricognizione del debito non sono promesse di fonti di obbligazione, la promessa al
pubblico è quello di fonte dell’obbligo.

22/12
Contratto di locazione
-1571 cc, è il contratto [1350 n. 8] col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa
mobile o immobile(2) per un dato tempo [1573, 1574], verso un
determinato corrispettivo [820, 1639, 1803, 2948 n. 3; 180 disp. Att.]
-i soggetti sono il locatore che sono il proprietario dell’immobile mentre quello che gode il bene verso un
corrispettivo si chiama locatario o conduttore.
-è anche un contratto bilaterale con effetti obbligatori, che contribuisce anche al conduttore il diritto personale di
godimento.
-l’essere messo in godimento di questo bene significa che non potrà mai diventare per almeno sulla carta un
possesso ovvero quel potere che provoca l’usucapione in cui il conduttore diventa proprietario del bene dopo un
determinato soprattutto se il proprietario non comunica non il locatario
-in questo contratto il conduttore non può modificare la sua detenzione in possesso proprio perché è solo
legittimato a godere quel ben in virtù di un contratto specifico.
-le locazioni sono soggette a onere di forma scritta e trascritta solo quando si tratta di una locazione
ultranovennalle che sono atti che costituiscono dei diritti personali di godimento per una durata superiore di 9
anni.
-gli altri obblighi del locatore secondo art 1575 cc, il locatore deve consegnare il bene in buono stato di
manutenzione quindi deve essere utilizzabile e deve essere garantito anche il pacifico godimento durante il
contratto di locazione.
-secondo il codice il locatore deve eseguire quella manutenzione straordinaria mentre il conduttore invece deve
effettuare quella manutenzione ordinaria.
-1586 cc, specifica anche quell’obbligo del locatore che deve garantire il conduttore dalle molestie da parte dei
terzi che pretendono di avere il diritto nello stesso bene che sta godendo il locatore, infatti garantire il pacifico
godimento durante il contratto è uno degli obblighi fondamentali di un proprietario.
-il locatore ha anche l’obbligo di garantire la cosa dai vizi, i vizi in questo caso possono essere un difetto
intrinseco che impedisce al conduttore di godere il bene locato il rimedio è il risarcimento del danno e la
risoluzione del contratto.
-in questo caso la risoluzione è una risoluzione per inadempimento, in alternativa se il vizio non è così grave può
chiedere la riduzione del canone.
*sentenza del tribunale di busto arsizio 24 giugno ‘99
-dice che quando ci sono dei vizi che potrebbero interessare l’incolumità del conduttore o dei famigliari del
conduttore la risoluzione in questo caso è irrinunciabile e sia applica anche quando il conduttore è a conoscenza
dei vizi al momento della stipula del contratto.
-ai sensi del 1576 cc il locatore deve mantenere la cosa in buono stato, infatti lui deve effettuare quelle
riparazioni, escluse le riparazioni piccole che sono a carico del conduttore, soprattutto se favoriscono al
godimento del bene.
-nella manutenzione ordinaria rientrano tutti quelle riparazioni del danno che il conduttore ha causato durante
l’uso del bene.
-secondo la corte di cass. N. 271 ’99, non rientrano a carico del conduttore quelle manutenzioni che riguardano
l’impianto elettrico, idrico e termico quando i danni non siano stati causati direttamente dell’inquilino.
-secondo la corte di cass. N. 7896 ’96 anche la riparazione degli infissi esterni sono a carico del conduttore
proprio perché sono elementi strutturali.
-il conduttore invece oltre al pagamento del canone di locazione e deve servirsi della cosa con la diligenza di
buon padre di famiglia, e deve restituire la cosa locata nello stesso stato della consegna.
-quindi non può utilizzare il bene in modo difforme dal contratto che ha stipulato con il locatore.
-una regola analoga è quello che riguarda l’usufrutto.
-siccome il conduttore deve pagare il canone periodicamente ha il diritto di avere la quietanza ovvero la ricevuta
che il locatore ha ricevuto il pagamento, quindi ha l’effetto probatorio.
-secondo la sentenza della corte di cass. N. 2099 2013, dice che il conduttore non può rifiutare e auto ridurre
unilateralmente il canone solo perché si è trovato male durante l’uso della locazione, proprio perché il contratto
può essere sciolto soltanto con il mutuo consenso delle parti e se previsto dalla legge.
-il conduttore deve restituire la cosa per come l’ha ricevuta ma nel caso delle difformità gli è consentito solo tutto
ciò che dipende dal suo utilizzo del bene in conformità del contratto.
-il conduttore poi non risponde ai deterioramenti dovuti al fatto che il bene è vecchio/vetusto.
-1591 cc, dice che se il contratto di un conduttore dovesse scadere in un certo tempo ma lui utilizza il bene per un
ulteriore tot di tempo è tenuto a corrispondere alla cosiddetta indennità di appropriazione oltre a questo deve
anche al risarcimento del danno per l’inadempimento di riconsegnare il bene entro il termine previsto.
-1592 cc, dice che anche se il conduttore effettua dei miglioramenti all’interno del bene, senza il consenso del
locatore non può ottenere un rimborso ma se ha il consenso sì.
-quindi il locatore è tenuto a pagare un'indennità corrispondente alla minor somma tra l'importo della spesa e il
valore del risultato utile al tempo della riconsegna.
-1953 cc, dice che se ci sono delle addizioni separabile dal bene il conduttore deve toglierlo senza danneggiare il
bene soprattutto se il locatore non vuole mantenerlo, nel caso preferisce mantenerlo deve corrispondere ad
un’indennità misurata tra il minor importo della spesa e il valore del risultato utile al tempo della riconsegna.

23/12
Contratto di assicurazione
-1882 cc, l'assicurazione è il contratto col quale l'assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a
rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un
capitale o una rendita [1872] al verificarsi di un evento attinente alla vita umana [1919]).
-è una norma che riguarda 2 forme di assicurazione quello per danni e vita.
-è un contratto aleatorio ovvero un contratto in cui la funzione economica è rappresentata dal rischio.
-quindi si distingue da tutti quei contratti commutativi in cui ci sono le predeterminazioni delle prestazioni al
momento della stipula del contratto, in questo caso invece questa predestinazione delle prestazioni non ci sono al
momento della stipula.
-la particolarità dei contratti aleatori non sono relative solo alla funzione di questo contratto ma sulla disciplina,
non tanto la disciplina dei contratti speciali ma anche nella parte generale del contratto in cui è previsto una
disciplina particolare cioè in questi tipi di contratti non vengono applicati gli istituti che vengono applicati a quegli
commutativi.
-come per esempio la risoluzione per eccessiva onerosità sopravenuta e alla rescissione per lesione entrambi
questi non si applicano ai contratti aleatori ma a quegli commutativi.
-proprio perché nei contratti aleatori non ci sono la predeterminazione delle prestazioni, non è possibile
nell’assicurazione perché non si sa se il momento in cui ci sarà la necessità del contratto si realizzerà o meno.
-quindi la prestazione dell’assicuratore è una prestazione incerta sia su lan o sul se si avverrà che quantum cioè su
quanto sarà l’importo che l’assicuratore deve sostenere.
-1885 cc, le assicurazioni contro i rischi della navigazione sono disciplinate dalle norme del presente capo per
quanto non è regolato dal codice della navigazione.
-es. Nell’ambito dell’assicurazione contro i rischi della navigazione, non essendo disciplinato dal codice civile è
disciplinato invece dal codice della navigazione.
-1887 cc, la proposta scritta diretta all'assicuratore rimane ferma [1329] per il termine di quindici giorni, o di trenta
giorni quando occorre una visita medica [2964. Il termine decorre dalla data della consegna o della spedizione
della proposta.
-è un’ipotesi di una proposta irrevocabile in cui ci sono due una è quando è proprio la proposta revocabile per
l’atto del proponente cioè se la proposta viene revocata dal proponente la revoca è inefficace.

-1888 cc, il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto cioè serve come prova dell’esistenza
dell’assicurazione nel caso uno dovesse far valere i suoi diritti davanti ad un giudizio. L'assicuratore è obbligato a
rilasciare al contraente la polizza di assicurazione o altro documento da lui sottoscritto [187 disp.att.].
L'assicuratore è anche tenuto a rilasciare, a richiesta e a spese del contraente, duplicati o copie della polizza; ma in
tal caso può esigere la presentazione o la restituzione dell'originale.
-1892 cc, dice che le dichiarazioni inesatti o le omissioni dovuti dai contraenti che se non ci fossero state
l’assicuratore non avrebbe stipulato il contratto provocano l’annullamento del contratto nel caso in cui il
contraente ha agito con dolo e colpa grave.
*nel dolo ci sono: dolo determinante (l’insieme degli inganni che uno usa per indurre nell’errore un altro, provoca
l’annullamento del contratto solo nel caso è determinante del consenso) e dolo incidente (invece quello quando
uno aveva avuto in qualche modo la possibilità di conoscere il rischio di una cosa prima della stipula del contratto
che comunque avrebbe stipulato ma con condizioni diversi)
-1440 cc, dice che se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido, benché senza di
essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
-1893 cc, dice che se il contraente ha agito senza dolo o colpa grave, le dichiarazioni inesatte non provocano
l’annullamento del contratto, ma l'assicuratore avrà la possibilità di recedere dal contratto stesso, attraverso una
dichiarazione da farsi all'assicurato nei tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l'inesattezza della dichiarazione.
*il diritto di recesso è un diritto potestativo che consente alla parte di sciogliersi unilateralmente dal vincolo
contrattuale.
-1372 cc, dice che il contratto può essere solamente sciolto per mutuo consenso delle parti salvo i casi previsti
dalla legge, in questo caso recedere dal contratto è legittimo proprio perché lo permetto l’ordinamento.
*è necessario la forza di legge fra le parti perché il contratto è un accordo bilaterale quindi per modificarlo o
scioglierlo deve esserci il mutuo consenso dei contraenti.
-1896 cc, dice che il contratto si scioglie se il rischio cessa di esistere ovviamente il contratto non avendo più la
causa verrà sciolto.
*es. Se una macchina assicurata viene rubata o incendiata il rischio previsto all’uso di quella macchina cessa
proprio perché non c’è più. E in un contratto la causa della sua esistenza è fondamentale, se non c’è il contratto è
nullo.
-1898 cc il contraente ha l'obbligo di dare immediato avviso all'assicuratore dei mutamenti che aggravano il
rischio in modo tale che fosse stata conosciuta prima della conclusione l'assicuratore non avrebbe consentito
l'assicurazione. L'assicuratore può recedere dal contratto comunicandolo per iscritto all'assicurato entro un mese
dal giorno in cui ha ricevuto l'avviso o ha avuto in altro modo conoscenza dell'aggravamento del rischio.
-1900 cc, dice l'assicuratore non è obbligato a pagare sinistri causati volutamente dal contraente, dell'assicurato o
del beneficiario.
-1901 cc, dice che se il contraente non paga il premio o la prima rata stabilita dal contratto, l'assicurazione
viene sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente pagherà. Se alla scadenza il contraente non
paga i premi successivi, l'assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello
della scadenza.
-1904 cc, il contratto di assicurazione contro i danni è nullo se, nel momento in cui l'assicurazione deve avere
inizio non esiste più il rischio. Cioè se uno assicura la sua nuova casa ma nel momento in cui l’assicurazione parte,
la casa viene incendiata, il contratto è nullo proprio per la mancanza della causa.
-1911 cc, qualora la medesima assicurazione o l'assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra più
assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore è tenuto al pagamento dell'indennità assicurata soltanto
in proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori
-1916 cc, l'assicuratore che ha pagato l'indennità è surrogato, fino alla concorrenza dell'ammontare di essa, nei
diritti dell'assicurato verso i terzi responsabili

30/11
Altri atti e fatti
-1173 cc, le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo [2043] a
produrle in conformità dell'ordinamento giuridico.

Gestione d’affari altrui


-2028 cc, dice che chi senza esservi obbligato, assume scientemente (con consapevolezza) la gestione di
un affare altrui, è tenuto a continuarla e a condurla a termine finché l'interessato non sia in grado di provvedervi
da se stesso.
-2029 cc, dice che il gestore deve avere la capacità di contrattare cioè la capacità legale di agire.
-questa assomiglianza della gestione d’affari altrui è disciplinato dal 2030 cc, il gestore è soggetto alle stesse
obbligazioni previsto da un mandato.
-un’altra fonte delle obbligazioni che non è previsto nel 1173 cc ma che comunque rientra negli altri atti e fatti
idoneo a produrli è il pagamento dell’indebito.
-2033 cc, dice che chi ha eseguito un pagamento non dovuto [1189] ha diritto di ripetere ciò che ha pagato. Ha
inoltre diritto ai frutti e agli interessi dal giorno del pagamento, se chi lo ha ricevuto era in mala fede, oppure, se
questi era in buona fede, dal giorno della domanda.
-questo riferisce ad un debito che un soggetto non deve pagare, come per esempio in un contratto di
compravendita stipulata nonostante dei difetti che provoca poi la nullità del contratto, in questo caso il soggetto
che ha già eseguito il pagamento che non era tenuto, ha il diritto di ripetere ciò che ha pagato o ottenere la
restituzione del pagamento.
-2034 cc, dice che non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione
di doveri morali o sociali, a meno che la prestazione sia stata eseguita da un incapace.
-cioè se un soggetto effettua il pagamento all’improvviso, per motivi morali, di un debito ormai prescritto non ha
il diritto di riavere o di ottenere la restituzione del pagamento effettuato. Proprio perché l’adempimento di un
dovere morale o sociale è una giusta causa di attribuzione.
-i doveri indicati dal comma precedente, e ogni altro per cui la legge non accorda azione ma esclude la ripetizione
di ciò che è stato spontaneamente pagato, non producono altri effetti.
-questa norma fa capire quindi quali sono gli effetti delle obbligazioni naturali cioè una è quello che tutto ciò che
è stato adempiuto nell’esecuzione dei doveri morali e sociali sono irripetibili ovvero non si può chiedere la
restituzione, l’altro invece è quello di “non accorda azione” ovvero nelle obbligazioni naturali o obbligazioni che
non hanno un vincolo civilistico il creditore di un debito prescritto non ha l’azione o potere di far valere il suo
credito nei confronti del debitore, però se il debitore dovesse pagare spontaneamente il suo debito lui poi non ha
più il diritto alla restituzione del pagamento effettuato
-2036 cc, chi ha pagato un debito altrui, credendosi debitore in base a un errore scusabile, può ripetere ciò che ha
pagato, sempre che il creditore non si sia privato in buona fede [1147] del titolo o delle garanzie del credito. Cioè
se uno paga per sbaglio il debito di un’altra persona ha il diritto di avere la ripetizione del debito.

L’azione di arricchimento senza giusta causa


-2041 cc dice che, chi senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto, nei limiti
dell'arricchimento, a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale.
-Qualora l'arricchimento abbia per oggetto una cosa determinata, colui che l'ha ricevuta è tenuto a restituirla in
natura, se sussiste al tempo della domanda.

Differenza fra negozio e transazione


-transazione serve a prevenire una lite che sta per sorgere
-la caratteristica fondamentale della transazione è la reciproca concessione, cioè se uno pretende di avere un tot
di soldi ma la controparte ritiene che non deve nulla, le parti posso accordarsi per 50. Quindi entrambi devono
rinunciare qualcosa in modo che ottengono lo stesso soddisfacimento.
-nel negozio di accertamento invece non ci sono reciprocità delle concessioni, in questo caso sono le parti che
stipulano un negozio di accertamento che ha efficacia vincolante per le parti in assenza della reciprocità delle
concessioni.

Lite temeraria
-1971 cc, se una delle parti era consapevole della temerarietà della sua pretesa, l'altra può chiedere
l'annullamento della transazione.

Distinzione fra contatti aleatori e commutativi


-nei contatti aleatori ci sono i contratti come quella dell’assicurazione in cui ci sono due soggetti: l’assicurato è
quello che deve pagare il premio, l’assicuratore invece è quello obbligato a una prestazione che aleatoria cioè si
bassa sul rischio.
-nei contratti commutativi invece le prestazioni sono già ben definiti anche quelli che devono ancora esistere
come per esempio nel contratto di compravendita in cui prima dell’acquisto del bene, l’acquirente ha la possibilità
di definire, di capire qual è e com’è il bene che andrà ad acquistare.
-la conseguenza di questo

13/12
Responsabilità extra contrattuale

-1173 cc, dice che le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo [2043]
a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico
-2043 cc, dice che qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
commesso il fatto a risarcire il danno [2058]. Quindi la responsabilità che nasce da questi fatti sono anche fonti
delle obbligazioni.
-bisogna ricordare che le responsabilità che nasce dal fatto illecito è diverso dalla responsabilità contrattuale
perché nel caso delle responsabilità contrattuale ci sono obblighi che una delle parti non ha adempiuto, mentre
nelle responsabilità extracontrattuale invece c’è solo fatto illecito colposo o doloso che arreca un danno e quello
che ha commesso il fatto illecito venga tenuto a risarcire il danno.
-quindi la differenza caratterizzante è che nella responsabilità extracontrattuale trova origine nel fatto, mentre
nella responsabilità contrattuale invece trova origine dall’inadempimento di un’obbligazione che provoca il
danno.
-la responsabilità extracontrattuale o civile si distingue anche dalla responsabilità penale, perché in quello penale
si ha quando il fatto è anche un reato in quello civile invece non c’è.
-poi un altro aspetto fondamentale che nella responsabilità penale è sostanzialmente una responsabilità tipica
ovvero reati che il legislatore ha preso in considerazione proprio perché un soggetto non può essere condannato
per una fattispecie atipica cioè per un’ipotesi non previsto dall’ordinamento giuridico o non regolamentato dal
codice civile o leggi speciali.
-mentre la responsabilità civile come prevede il codice 2043, è una norma aperta quindi qualsiasi fatto doloso o
colposo è una fonte di obbligazioni.
-fra gli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale uno di questi è il “danno ingiusto”
-nella versione originaria dell’interpretazione del codice nel 1942 è che l’ingiustizia del danno è rilevante soltanto
quando c’è una lesione del diritto soggettivo assoluto, quindi non erano risarcibili i danni sui diritti relativi proprio
perché non venivano considerati come danni ingiusti.
-col passare del tempo c’è stato una rivisitazione e modificazione del modello originario dell’art. 2043, che da una
norma di carattere secondario ad una norma di carattere primario o a norma che contiene precetti direttamente
applicabili che sono anche in grado di produrre il risarcimento del danno rispetto a una varietà di situazioni
giuridiche soggettive molto più ampio rispetto a quello originariamente considerate e quindi anche a tutte quelle
situazioni che non potevano essere qualificate come diritti soggettivi assoluti.
-quindi il primo aspetto che dà vita in un danno ingiusto è la violazione di una situazione soggettiva
giuridicamente relativamente.
-un altro aspetto è che il danno ingiusto deve essere fatta anche in assenza di una causa di giustificazione cioè se
uno aggredisce un soggetto che potrebbe causarli la morte e nel mentre il soggetto aggredito per difendersi tira
una botta sulla testa dell’aggressore e perde conoscenza, il soggetto aggredito arreca un danno ma è stata fatta
giustamente e non ingiustamente proprio per una legittima difesa.
-un altro elemento costitutivo del fatto illecito è la presenza di un fatto umano cioè un fatto posto in essere da
umano.
-accanto al fatto umano ci deve essere un dolo o colpa, ma ci sono 2 tipi di dolo.
-il dolo contrattuale è diverso dal dolo sui fatti illeciti
-il dolo contrattuale è l’insieme dei raggiri che porta all’annullamento del contratto, riguarda l’intenzionalità del
fatto posto in essere quindi incide sulla validità del contratto e provoca l’annullamento del contratto.
-il dolo che dice il cc 2043 invece non ce l’intenzionalità di compiere un atto illecito però serve per consentire il
risarcimento del danno.
-2046 cc dice quando siamo di fronte ad un fatto imputabile ovvero un fatto che può essere ricondotto ai fini de
risarcimento del danno dal soggetto che obbligato a risarcire il danno e questa norma dice che il fatto illecito
deve essere fatto da un soggetto che aveva la capacità di intendere e volere nel momento che lo ha commesso.
-l’imputabilità che il codice 2046 sta dicendo, riguarda la capacità di intendere e volere è quella capacità che
consente ad un soggetto a capire e apprezzare le conseguenze che pone in essere, che non viene valutata dal
legislatore ma del giudice volta in volta
-il fatto umano può essere omissivo o commissivo
-omissivo è quando un soggetto in un evento di incidente stradale non ha fatto nulla nonostante abbia tutta la
capacità di aiutare, poi se questo atto omissivo provoca un danno ingiusto sarà pari ad un fatto commissivo che
provoca invece l’obbligo del risarcimento del danno.
-l’atto commissivo invece è quando uno investe un pedone inconsapevolmente.
-poi questo fatto deve avvenire anche in assenza di una causa di giustificazione ovvero la legittima difesa o stato
di necessità disciplinato dall’art. 2044 e art. 2045 cc.
-art. 2044 cc, dice che non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri, art. 52.
Nei casi di cui all'articolo 52, commi secondo, terzo e quarto, del codice penale, la responsabilità di chi ha
compiuto il fatto è esclusa.
-quindi se uno si difende quando viene aggredito non è responsabile o non è obbligato a risarcire il danno se
dovesse arrecare un danno all’aggressore solo se la difesa è stata proporzionata all’offesa.
-2045 cc, quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal
pericolo attuale di un danno grave alla persona [1447] e il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né
era altrimenti evitabile, al danneggiato è dovuta un'indennità, la cui misura è rimessa all'equo apprezzamento del
giudice.
-cioè se per salvare una persona che sta annegando c’era la necessità di spingere le persone drasticamente che
stanno bloccando il passaggio se si dovesse arrecarli un danno, il soggetto che li ha spinto che stava salvando
un’altra persona non è dovuto a risarcirli il danno cagionato.
-infatti questi vengono definiti anche come atti leciti dannosi proprio perché sono atti che non vengono
considerati illeciti anche se possono causare un vero e proprio danno.
-comunque, quindi il danno per essere ingiusto deve essere lesivo e deve essere effettuato in assenza di una
causa di giustificazione che sono la legittima difesa e stato di necessità.
-un altro elemento caratterizzante del fatto illecito è il rapporto di causalità o nesso di causalità, ovvero ci deve
essere un rapporto di causa effetto fra la condotta che il soggetto danneggiante mette in atto e il danno.
-quando si parla del rapporto di causalità nell’ambito della materia civilistica quello che viene applicato è il criterio
“dell’irregolarità statistica” cioè una sorta di giudizio probabilistico ex ante (a priori, prima dell’evento) attraverso
con il quale l’evento dannoso deve apparire come la conseguenza prevedibile di un certo fatto.
-nel caso invece in cui che non c’è solo una causa che può provocare solo un danno ma una pluralità di cause o
concause.
-nel caso in cui tra varie concause soltanto una causa è stata determinante dell’evento in quel caso varrà soltanto
quella causa come causa dell’evento stesso.
-2055 cc, dice che se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del
danno. Quindi la persona aggredita o credito in questo caso può chiedere il risarcimento del danno a ciascun
aggressore o debitore. Colui che ha risarcito il danno ha regresso contro ciascuno degli altri, nella misura
determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che ne sono derivate. Nel dubbio,
le singole colpe si presumono uguali.
-il dolo e colpa previsto dall’art. 2043 del codice civile ha delle similitudini anche nell’articolo 43 del codice penale
il delitto:
-è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od
omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e “voluto” come
conseguenza della propria azione od omissione
-è colposo, o contro l'intenzione, quando l'evento, anche se preveduto, “non è voluto” dall'agente e si verifica a
causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline
-nella responsabilità contrattuale non devono essere dimostrati i requisiti soggettivi cioè la colpa e il dolo.
-nella responsabilità extracontrattuale l’onere probatorio è a carico del soggetto danneggiato, quindi per ottenere
il risarcimento del danno deve provare il dolo e la colpa.
-poi l’azione di responsabilità contrattuale ha una prescrizione ordinaria quindi decennale, mentre a quello di
extracontrattuale invece ha una prescrizione breve quindi quinquennale.
-per quanto riguarda la mora, nel caso di responsabilità contrattuale la mora scatta dopo l’intimazione proprio
perché in questo caso si effettua un atto formale di intimazione mentre nel caso di extracontrattuale scatta
automaticamente cioè la mora opera ex re.
17/12

-il danno ingiusto all'inizia valeva soltanto ai diritti soggettivi assoluti, ma grazie all'opera della giurisprudenza
anche i diritti soggettivi relativi sono stati considerati impugnabile anche il danno ingiusto.
-responsabilità da contatto sociale, cioè quella responsabilità che un medico nel caso un paziente viene
introdotto in ospedale.
-questo tipo di responsabilità, sia la dottrina che la giurisprudenza, si sono soffermati perché da un lato alcune
parte della dottrina ha ritenuto che essendoci un contatto sociale cioè una relazione giuridicamente rilevante fra il
medico e paziente questa responsabilità doveva qualificarsi nei termini di responsabilità contrattuali, nell'altro lato
invece ritenevano che doveva essere una responsabilità extracontrattuale.
-inoltre, questo strumento di contatto sociale è stato utilizzato anche per definire la responsabilità pre-
contrattuale come una responsabilità di tipo contrattuale, un'altra parte della dottrina per lungo tempo
configuravano che la responsabilità pre-contrattuale come una responsabilità extracontrattuale siccome non ci
sono le regole giuridiche che regolano le responsabilità pre contrattuale.
-la recente legge Gelli - bianco dice che nel caso della responsabilità del medico c'è un sistema binario ovvero
una responsabilità di tipo extracontrattuale quando riguarda il rapporto fra medico e paziente, mentre
contrattuale quando riguarda il rapporto fra la struttura sanitaria che accoglie il medico e il paziente che subisce
la lesione.

Danno non patrimoniale


-si ha quando c'è una lesione di un interesse che non è suscettibile di valutazione economica.
-2059 cc, il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge.
-il danno a cui riferisce è il danno morale soggettivo ovvero sofferenze fisiche o psichiche del danneggiato
-la versione originaria di questa norma il danno non patrimoniale è risarcibile se previsto dalla legge, però col
tempo con l’opera della giurisprudenza è stata allargata il campo di applicazione di questa norma quindi non
viene più limitato cioè non viene applicato solo nei casi previsti dalla legge.
-proprio perché ci sono gli ipotesi in cui è impossibile la risarcibilità del danno come per esempio il danno
biologico perché non c’erano discipline che prevedessero il risarcimento del danno di questo tipo.
-infatti questa impossibilità ha portato la giurisprudenza a dire che il danno alla salute o biologico debba essere
risarcito non ai sensi dell’art. 2059 ma ai sensi dell’art. 2043 del codice civile che deve essere letto in maniera
costituzionalmente orientata proprio perché il diritto alla salute è un diritto previsto e tutelato dall’art. 32 della
costituzione.
-quindi l’art. 2043 cc non risarcisce soltanto il danno patrimoniale ma anche il danno alla salute.
-negli anni 90’ invece l’art. 2043 viene collocato anche in un altro tipo di danno che viene chiamato “danno
esistenziale” ovvero il danno qualificabile come peggioramento della qualità di vita in conseguenza del
compimento degli atti illeciti.

-il danno non patrimoniale per tanto tempo è stato ricondotto all’ambito della responsabilità extracontrattuale, e
attraverso una pronuncia la cassazione delle sezioni uniti 11 novembre 2008, 26972, 26973, 26974, 26975 hanno
istituito che anche dall’inadempimento di un’obbligazione contrattuale può derivare un danno non patrimoniale
risarcibile nei casi previsti dalla legge o tutelato dalla costituzione.
 
Responsabilità indiretta
-ci sono delle ipotesi responsabilità extracontrattuale che vengono definite come ipotesi di responsabilità
indiretta.
-l’elemento che caratterizza questa responsabilità è che un soggetto che non ha commesso il fatto risponde
alle responsabilità del soggetto che ha commesso il fatto illecito.
-come per esempio: la responsabilità dei padroni e dei committenti, responsabilità dei genitori, dei tutori e
precettori, anche la responsabilità del proprietario del veicolo.
-2049 cc, dice che i padroni e i committenti sono responsabili per i danni [2056 ss.] Arrecati dal fatto illecito dei
loro domestici e commessi nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti [1900].
-se tipo io ho un domestico che compie un atto illecito in questo atto risponde sia il padrone che i committenti.
Però in questo caso è necessario che ci sia un “rapporto di preposizione” tra i soggetti in cui il preposto è quello
che ha il potere di direzione e vigilanza del preponente.
-quindi la responsabilità non ricade direttamente al committente ma al responsabile.
-2047 cc, dice che in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere, il risarcimento è
dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto [2048].
Nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza, il
giudice, in considerazione delle condizioni economiche delle parti, può condannare l'autore del danno a
un'equa indennità [843 comma 2, 924, 925, 1038, 1053, 1328, 2045]
-quindi il risarcimento del danno non cada direttamente al committente ma al responsabile che avrebbe dovuto
sorvegliare questo soggetto.
-però in questo caso c’è una prova liberatoria, ovvero io che sono tenuto sempre a sorveglianza questo soggetto
incapace non sono sempre responsabile per il fatto compiuto dal soggetto incapace, ma posso essere esonerato
da questa responsabilità nel caso posso dimostrare che non ho potuto fare nulla per impedire il fatto.
-2048 cc, dice che il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli
minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La stessa disposizione si applica
all'affiliante. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal
fatto illecito dei loro allievi e apprendisti(2) nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.
-in questo caso la responsabilità genitoriale è di tipo indiretta, che viene definito culpa in vigilando o culpa in
educando.
-quindi i genitori, tutori o soggetti preposti saranno responsabili degli atti illeciti che un minore, sotto la loro
responsabilità, va a compiere.
-i genitori saranno anche responsabili se educano male il minore perché con questo facilitano il compimento del
fatto illecito.
-2050 cc, dice che chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o
per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a
evitare il danno [1681, 2054]
-2050 cc, dice che ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi
il caso fortuito [1218, 1256, 2052]
-quindi questa norma intende che se un determinato oggetto, in possesso o in custodia di un soggetto, dovesse
cagionare un danno ad altri sarà responsabile del danno.
-2052 cc, dice che il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei
danni [2056] cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che
provi il caso fortuito [1218, 1256, 2051].
-la norma quindi intende che il proprietario di un animale che cagiona un danno ad altri è sempre responsabile
anche se fosse smarrito o fuggito a meno che prova che il fatto è stato un incidente.
-anche se il comportamento di un animale nella maggior parte delle volte fosse incontrollabile, la norma tutela
l’ordinamento tutela sempre l’uomo e nonostante l’imprevedibilità dei comportamenti degli animali ci deve essere
sempre un responsabile che va a risarcire il danno.
-2054 cc, dice che il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a
persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
-un altro caso di una responsabilità indiretta è quando il proprietario di un veicolo concede la sua macchina ad
una persona non diligente che causa un danno altri con il proprio veicolo.
-nel caso dove il proprietario di un veicolo non è responsabile del fatto è nel caso di furto proprio perché è un
atto contro la sua volontà.

-quella rappresentata dal 2043 cc è una responsabilità diretta proprio perché chiunque cagiona un fatto illecito è
responsabile del danno.

10/01

Contratti atipici

Autonomia contrattuale
-1321 cc dice, il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto
giuridico patrimoniale.
-1322 cc riguarda 2 comma, la prima riguarda i contratti tipici e la seconda i contratti atipici.
- (1) le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge e dalle
norme corporative.
-Cioè se io ho un modello contrattuale come quello del mutuo, compravendita ecc, per come mi conviene o per
come mi soddisfa, posso determinare le clausole contenuto contrattuale nel miglior modo possibile proprio per
soddisfare gli interessi delle parti.
-la determinazione del contenuto contrattuale riguarda i contratti tipici, però ci sono delle modifiche che
inducono le parti alla stipula di un contratto atipico.
- (2) le parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare
[1323], purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico.
-dice che l’autonomia contrattuale non ci consente soltanto di stipulare contratti tipici e modificare il contenuto
contrattuale, ma ci consente anche di stipulare dei contratti atipici che non sono previsti dall’ordinamento
giuridico come tipi contrattuali.
-però in questo caso l’ordinamento è più rigido ed impone un limite ulteriore rispetto a quello tipico, impone il
limite della meritevole za dell’interesse proprio perché non avendo una norma che lo disciplina il legislatore ha
imposto un controllo in più in modo da tutelare gli interessi delle parti.
-infatti non avendo una disciplina legislativa non si sa quale norma applicare se una delle parti dovesse risultare
inadempiente.
-quando succedono questi casi si può ricorrere alla disciplina della parte generale del contratto.
-nel caso non si dovessero trovare delle risposte con questa norma, si procede invece per “analogia”
-ci sono altri tipi del contratto atipico che viene chiamato contratto misto caratterizzato dalla fusione di due cause
contrattuali diverse che creano un contratto autonomo.
-nei contratti misti, la giurisprudenza e la dottrina, dicono che questi contratti possono essere disciplinati in 2
modi:
-prima, la teoria della prevalenza ovvero in un contratto misto in cui ci sono due cause viene applicato la
disciplina dello schema contrattuale prevalente cioè viene preso in considerazione quello più importante.
-secondo, la teoria della combinazione perché ci sono casi in cui la teoria della prevalenza non è applicabile
perché una parte del contratto viene mortificato perciò è stata data vita allo schema della combinazione.
-quindi tutto ciò che riguarda ilo trasferimento del bene, viene disciplinato dalle regole della compravendita,
mentre quello che riguarda invece la prestazione dell’opera si va a ricorrere invece alle discipline d’appalto.
 
Come viene interpretato un contratto?
-secondo l’art. 1362, nell'interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti
e non limitarsi al senso letterale delle parole.
-per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche
posteriore alla conclusione del contratto.
- 1363 dice che, le clausole del contratto si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il
senso che risulta dal complesso dell'atto.
-questa è l’interpretazione sistematica, che riguarda non solo le clausole contrattuale ma anche la legge.
- 1372 invece dice, che il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo
consenso o per cause ammesse dalla legge. Questa invece è una interpretazione letterale.
*le clausole sono dei singoli patti
- 1364 dice, per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto, questo non comprende che gli oggetti
sui quali le parti si sono proposte di contrattare.
- 1365 quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono esclusi i casi
non espressi, ai quali, secondo ragione, può estendersi lo stesso patto
- 1366 dice che, il contratto deve essere interpretato secondo buona fede. Però in questo caso l’interprete non
deve limitarsi solo nel concetto di buona fede ma deve vincolarsi anche dalle regole del contratto che discendono
dall’applicazione della clausola generale di buona fede.
- 1367 dice che, nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere
qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno.  In base al principio di conservazione del
negozio giuridico deve essere preferita, nel dubbio, l'interpretazione contrattuale che produca effetti utili rispetto
a quella che non produca alcuna utilità.
- 1368 dice che, le clausole ambigue s'interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui
il contratto è stato concluso. Cioè se ci sono delle clausole ambigue o clausole che possono dare a vita più
interpretazione viene considerato quello più vicino a quella determinata pratica.
- 1369 dice che, le espressioni che possono avere più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più
conveniente alla natura e all'oggetto del contratto. Ovvero la regola deve garantire che l'interpretazione del
contratto sia logica, cioè coerente con la sua funzione economico-sociale.
- 1370 dice che, le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da
uno dei contraenti s'interpretano, nel dubbio, a favore dell'altro cioè la pare più debole. La norma è posta a
protezione della parte debole che, nelle ipotesi contemplate, non ha, di regola, alcun potere di influenzare il
contenuto del contratto.
- 1371, qualora, nonostante l'applicazione delle norme contenute in questo capo, il contratto rimanga oscuro,
esso deve essere inteso nel senso meno gravoso per l'obbligato, se è a titolo gratuito, e nel senso che realizzi
l'equo contemperamento degli interessi delle parti, se è a titolo oneroso. La norma individua un criterio
interpretativo che tende a contemperare l'interesse delle parti: pertanto, se il contratto è a titolo gratuito, deve
essere inteso nel senso meno gravoso per colui che riceve già un sacrificio; se a titolo oneroso, poiché entrambe
le parti subiscono un sacrificio, è necessario compensare le opposte pretese

11/01
Ripasso

Norme giuridiche imperative e dispositive

-le norme imperative sono regole che ha un precetto che viene dato dal legislatore che è imperativa ovvero non
può essere derogato dalle parti o in altre parole non può essere tolto la validità o modificato dalle parti.

-le norme dispositive invece sono norme che si possono modificare il contenuto e si possono regolare i rapporti
in maniera diversa da quanto previsto nella norma stessa.

*è importante sapere se una norma è imperativa o dispositiva perché incide sul concetto dell’autonomia privata.

Diritto privato
-regolamenta i rapporti fra i privati, le persone fisiche, persone giuridiche ecc.

Diritto pubblico
-si occupa dell’organizzazione della macchina dello stato e tutto ciò che riguarda la carta costituzionale.

Diritto penale

Diritto civile
La suddivisione del codice civile
-composto da articoli che hanno all’interno un titolo e poi suddiviso i vari commi.
-il codice civile ha subito anche delle modifiche nel corso degli anni che ha dato vita a quell’opera chiamata
novelazione dato che è codice ancora del 1942 aveva necessitato delle modifiche in modo da venir contro alla
soddisfazione degli interessi degli individui.
-come per esempio la riforma del diritto della famiglia nel 1975, in cui è stato modificato la norma sulla
suddivisione dei beni patrimoniali.
-la norma dice che qualsiasi acquisto che viene compiuto dai coniugi dopo il matrimonio entra a far parte di un
regime speciale che si chiama “comunione legale”, proprio perché la famiglia si bassa si bassa su una comunione
spirituale secondo la carta costituzionale.
-però non significa che non possono più prendere un regime diverso dalla comunione legale, possono comunque
adottare come la comunione convenzionale.

Principio gerarchico e principio cronologico


-gerarchico dice che non tutte le fonti sono sullo stesso piano, perché ci sono fonti in grado superiore e grado
inferiore.
*le fonti di grado inferiore non possono immettere nell’ordinamento norme diverse o contrastanti con quelle
superiori, né abrogarla.
*la costituzione - fonte fondamentale
-cronologico serve invece per risolvere possibili contrasti tra norme giuridiche emanate in tempi diversi dalla
stessa fonte.
*il principio è prevale la norma creata per ultimo.
-l’abrogazione può essere espressa o tacita:
-tacita, quando u

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