Es. La riforma del diritto di famiglia nel 1975 che riguarda il patrimonio regime della famiglia.
-il regime patrimoniale che vigeva tra i coniugi era il regime di separazione, cioè i beni che ognuno acquista
rimane il proprietario del proprio bene acquistato.
-ma con la riforma tutto è cambiato perché tutti i beni che viene acquistato da ognuno dopo il matrimonio
diventa proprietà di entrambi coniugi (la comunione legale).
-il legislatore dice che se c’è un legame spirituale dovrebbe esserci anche un legame legale.
Codice civile - diviso in 6 libri, significa che ogni libro corrisponde ad una specifica materia.
-ogni disposizione è rappresentato all'articolo
-il c.c. È diviso anche in titoli e capi. (es. Art 1 c.c. - capacità giuridica)
-ogni singolo capo verso si chiama comma.
I libri sono:
1. Libro delle persone e della famiglia
-lo studio dei soggetti giuridici - le persone fisiche o persone giuridiche (enti collettivi, associazioni, fondazioni).
-nozione di capacità giuridica, capacità di agire
-gli enti collettivi del 1°libro – senza fine di lucro
-società fisiche sono più quelli che hanno lo scopo lucrativo.
Diritto privato si occupa prevalentemente dei rapporti fra i privati o persone fisiche, o persone fisiche che
persone giuridiche.
Fonti di produzione riguarda l’insieme degli atti e dei fatti riconosciuto dall’ordinamento come adatti a
produrre, modificare o estinguere norme giuridiche.
Fonti di cognizione è quella rappresentata dagli strumenti che permettono di capire le fonti di produzione.
-cronologico serve invece per risolvere possibili contrasti tra norme giuridiche emanate in tempi diversi dalla
stessa fonte.
*è un principio che non si applica sempre, ma viene applicato solo quando una nuova norma è incompatibili a
quella precedente. Il principio è prevale la norma creata per ultimo. L’abrogazione può essere espressa o tacita.
-tacita, si ha l’abrogazione tacita quando la nuova norma non è compatibile con quella precedente.
-espressa, si ha quando la nuova norma dice che abroga tutta la norma precedente.
Dottrina di giurisprudenza
Giurisprudenza è quello che interpreta gli ordinamenti giuridici, quindi non è un vero e proprio fonte del
diritto. Interpreta e applica le norme
Dottrina invece riguarda l’insieme delle conoscenze e riflessioni teorici dagli studiosi del diritto.
*common law quello che hanno in america in cui la base della ragionevolezza di una determinata situazione
giuridica è basato sui giudizi pronunciati dei giudici, ovvero le fonti giuridici sono quelli fatti dai giudici quindi
non hanno il codice civile.
*civil law riguarda le leggi emanate dal parlamento che viene usato nel campo giuridico
Irretroattività della legge
Cioè la regola generale afferma che la legge non ha un’efficacia retroattiva, ovvero effetti nelle fattispecie
concrete che si sono posti in essere prima dell’entrata in vigore della legge.
-si ha soltanto quando lo prevede espressamente il legislatore.
-il divieto assoluto vale solo per le legge penali.
Interpretazione della legge
Quello strumento che viene utilizzato dalla dottrina o il giudice per interpretare le leggi.
-loro interpretano le leggi utilizzando diversi criteri come:
-l’interpretazione letterale, in cui bisogna interpretare la normativa secondo il comune significato del testo che
hanno in lingua italiana
-interpretazione sistematica confronta la norma da interpretare con le altre che regolano la stessa materia.
Diritto di proprietà art 832 c.c. È un diritto soggettivo per eccellenza e assoluto ed imprescrittibile.
*facoltà di godimento o facoltà di usare o godere il bene, quindi si riferisce l’attività di carattere materiale
*facoltà di disposizione si riferisce ad un potere o facoltà di tipo giuridico cioè legata all’attività negoziale o
contrattuale. (es. Vendita della proprietà, testamento, o donazione ma con questa è necessario l’atto pubblico
dal notaio con la presenza di due testimoni…. Alienare = trasferire)
Altre caratteristiche di diritti soggettivi:
Diritti patrimoniali riguardano quei diritti che hanno una rilevanza economica quindi es. Diritti di proprietà,
diritto al credito ecc.
Diritti non patrimoniali capacità
Diritti soggettivi:
Diritti assoluti (valevoli erga omnes - verso tutti - lat. Brocardo)
-quello che possono far valere a chiunque, nei confronti di tutti
-sono diritti autosufficienti proprio perché un individuo per godere il proprio diritto non necessita il
comportamento degli altri.
Diritti della personalità (diritto al nome, immagine ecc.)
Diritti reali (proprietà, ma anche di godimento) è imprescrittibile.
Diritti sui beni immateriali (diritti su file, documenti ecc.)
Diritti relativi
-quelli al contrario dei diritti assoluti, possiamo far valere nei confronti dei determinati soggetti
Diritto di crediti
Diritti personali di godimento, perché lo può godere solo la persona interessata (es. Diritto del locatorio)
Diritti di famiglia - i coniugi hanno determinati diritti
Potestà
-è un diritto relativo
-attribuisce ad una persona (titolare) il potere che incide su altri soggetti o interessa gli altri persone
-il titolare non può scegliere se esercitare o meno i poteri attribuiti
Es. Potestà genitoriale
-è anche soggetto a controlli esterni es. Giudice (bambino erede)
-quindi il rapporto che si viene a creare fra titolare del diritto potestativo e soggetto si chiama “soggezione”,
cioè la persona soggetto alla potestà si trova in uno stato di “soggezione”
Status
Una qualità di un soggetto che va ad indicare la titolarità di poteri e doveri (es. Cittadino, coniuge ecc.)
Interesse legittimo
Un potere attribuito ad un soggetto a tutela di un suo interesse individuale, mediata e indiretta
Il potere è a tutela diretta e immediata di un interesse generale che comprendere interesse individuale
Individua un rapporto fra privato e pubblico
Rappresenta il potere promuovere giurisdizionale sugli atti del p.a
Non è concesso a ciascun cittadino, deve esserci un interesse specifico
-la p.a deve svolgere la propria attività in conformità alla legge: in caso di violazione il titolare può ottenere:
Annullamento illegittimo
Emanazione dell'atto rifiutato
Art. 2043 del cc è sempre rimasto quello - 1999 cambiò la modalità di applicarlo
Cass. 22 luglio 1999, n. 500
*la normativa sulla responsabilità aquiliana ex art 2043 cc, ha la funzione di consentire il risarcimento del danno
ingiusto (danno arrecato non iure, ovvero l'assenza di una causa giustificativa)
Interessi collettivi e diffusi
Int. Collettivi - riguarda l'interesse di un determinato categorie sociali o professionali (es. Consumatori)
Int. Diffusi - riguarda genericamente l'interesse si tutti i membri della collettività (es. Ambiente, fridays for
future di greta thunberg)
*entrambi tutelati dal sistem giuridico
Situazioni soggettive passivo
Dovere - ha un contenuto generico
Situazione giuridica che comprende i diritti soggettivi
Obbligo - sinonimo obbligazioni (fare, dare, non fare)
Soggezione - corrisponde al diritto potestativo, non richiede attività di cooperazione o adempimento (es.
Servitù)
Azione giudiziale
È il rimedio previsto dal leggere contro la violazione di un diritto soggettivo o interesse legittimo.
Spetta alla magistratura (giurisdizione civile, penale ecc.)
Tutela dei diritti
Tutela giurisdizionale - difesa del diritto all'autorità competente
Mezzi di tutela
Restituzioni - ristabilisce situazione quo ante (es. Reintegra nel possesso)
Risarcimento dei danni
Fo me di tutela dei diritti
Realizzazione in via primaria del proprio diritto (es. Art 2932)
Prevenzione ovvero azione inibitoria (es. Art 7)
Forme di tutela stragiudiziali (es. Art 1456)
Espropriazione o privazione forzata per responsabilità patrimoniale del debitore (es. Art 2740/2910 cc)
Fatto giuridico
Qualsiasi evento o avvenimento che la legge riconosce delle conseguenze giuridiche, che può essere causato
dall'uomo o da fenomeni naturali.
Sono classificati in: fatti materiali o fatti interni (fatti psicologici o omissioni)
Si dongotono poi da atti giuridici cioè riguarda l'attività umana.
Ci sono inoltre:
*operazioni riguarda tipo la presa di possesso dì un determinato bene
*dichiarazione invece quello che riguarda manifestazione di volontà
All'interno degli atti giuridici una delle categorie fondamentali è il negozio giuridico.
L'elemento che caratterizza questo negozio giuridico è dato dalla manifestazione di volontà che si rivolge alla
produzione di determinati effetti giuridici.
Quindi il negozio giuridico riguarda la manifestazione di volontà di un soggetto che prevede l'atto e effetto
giuridico
Mentre nell'atto giuridico invece ce solo una manifestazione di volontà che riguarda l'atto
Atti giuridici unilaterali sono quelli atti giuridici che provengono ad un solo soggetto (es. Testamento)
Il testamento non è un negozio giuridico tra vivi, ma un negozio giuridico mortis causa.
-la produzione degli effetti giudici del negozio testamentario si realizza solo dopo la morte del testamentario.
*il negozio testamentario è un negozio unilaterale perché proviene da un solo soggetto ovvero non c'è stato un
accordo fra due soggetti.
*il contratto stipulato fra testamentario ed erede per il trasferimento dei patrimoni dopo la morte del
testamentario, è un patto successorio invalido perché l'ordinamento giuridico non prevede la possibilità che si
trasferiscano nomi a titolo mortis causa attraverso i contratti, ma solo con testamento.
*lo strumento che consente di tutelare fino al massimo la volontà del testatore è che il testamento sia un atto
revocabile (il testamento può essere revocato 5 minuti prima di cessare di vivere).
Atto collegiale - le diverse manifestazione di volontà sono dirette a formare la volontà di un organo
rappresentato da più persone o da una persona giuridica. (es. La delibera di un’assemblea in cui la volontà si
forma attraverso il principio maggioritario, cioè le decisioni vengono presi se la maggior parte sono concordi)
Atto complesso - in questo caso riguarda le manifestazioni di volontà di due soggetti che sono entrambi
fondamentali o importante per formare un’unica manifestazione di volontà (es. Fra emancipato e curatore).
L’interdizione
La capacità di agire, quando acquistata, si conserva fino alla morte.
-Nei casi, però, in cui il soggetto risulti totalmente inidoneo al compimento di atti giuridici, il legislatore prevede
l’istituto dell’interdizione, che conduce:
-Incapacità legale di agire assoluta o totale che conduce all’interdizione giudiziale.
-Qualora i soggetti (maggiorenni o minorenni emancipati) si trovino in una condizione di abituale infermità
mentale che li renda incapaci a provvedere ai propri interessi, sono interdetti, quando ciò è necessario per
assicurare la loro adeguata protezione.
-Incapacità legale di agire relativa o parziale: qualora lo stato di abituale infermità non sia tale da pregiudicare
totalmente la capacità di intendere e volere di una persona, le stesse persone legittimate a chiedere
l’interdizione possono domandare l’inabilitazione.
-Tale infermità, pur essendo meno grave di quella richiesta per l’interdizione, deve essere comunque abituale.
-Istituto di protezione: negli ultimi decenni il ricorso all’interdizione e all’inabilitazione è stato più raro, essendo
molto pesanti le conseguenze derivanti dalle sentenze per l’infermo.
-Emerge sempre di più la necessità di rendere la protezione più flessibile, modellata su specifici bisogni e
transitoria.
Prescrizione e decadenza
Prescrizione estintiva art. 2934 cc: ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per
un determinato tempo previsto dalla legge.
*quindi la prescrizione estintiva provoca l'estinzione del diritto per mancato esercizio per un certo arco di tempo.
*però ci sono determinati diritti che non si estinguono per mancato di esercizio come diritto al nome, diritto alla
personalità ecc.
*anche il diritto di proprietà non si estingue salvo usucapione, però non vuol dire che la proprietà si è estinta
proprio perché un altro soggetto ha solo acquisito il diritto sulla proprietà.
*art 2936 cc. È nullo ogni patto diretto a modificare la disciplina legale della prescrizione, perché è una disciplina
inderogabile.
*norme inderogabili = le parti non si possono accordare per modificare il carattere principale delle norme
*norme derogabile = sono tutte quelle norme che il carattere generale possono essere modificati con l'accordo
delle parti
Prescrizione acquisitiva art. 1158 cc: (es. Usucapione) quando un soggetto si comporta come se fosse il
proprietario di un determinato bene per 20 anni, non perde il diritto sul bene ma acquisisce invece.
Sospensione di prescrizione “()”
È disciplinato art. 2941 cc.
Opera in determinati situazioni che riguardano le parti.
Interruzione di prescrizione “.”
Opera quando si fa valere un diritto.
Decadenza
La decadenza consiste nella perdita della possibilità di far valere un diritto che non sia stato esercitato entro un
termine fissato dalla legge, in questo caso il soggetto non può più acquisire il diritto e l’esercizio del potere.
15/10
Obbligazioni
- Secondo l’art 1173 c.c le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito o da ogni atto o fatto idoneo a
produrle.
- In sensi dell’art 1218 c.c. Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al
risarcimento del danno.
*se viene eseguito correttamente la prestazione si realizza quello che si chiama adempimento
*se non viene eseguito esattamente invece ci sarà un inadempimento contrattuale e scatta art 1218 c.c. Ovvero
risarcimento del danno, a meno che non è stato voluto.
*la relazione fra il debito e creditore si chiama prestazione.
- In sensi dell’art 2043 c.c. L’obbligazione anche in assenza di un contratto fra due soggetti si può nascere
attraverso fatti illeciti, perché l’atto colposo o doloso obbliga chiunque a risarcire danni.
- Promesse unilaterali è anche un fonte di obbligazioni
Art 1174 c.c. La prestazione che forma oggetto dell’obbligazione deve essere suscettibile di valutazione
economica e deve corrispondere a un interesse anche non patrimoniale del creditore.
Ci sono casi in cui ce una prestazione suscettibile di valore economica che ce un interesse del creditore che può
essere non patrimoniale (art 1411 c.c.)
Categorie di norme:
Analitiche
Clausole generali:
- In sensi dell’art. 1337 c.c. Nella stipula delle trattative e responsabilità contrattuale le parti devono
comportarsi secondo buona fede.
- In sensi dell’art 1175 c.c il debitore e creditore devono comportarsi secondo le regole di coretezza.
Interesse legittimo
-il pagamento deve essere fatto al creditore o al suo rappresentante, ovvero alla persona indicata dal creditore o
autorizzata dalla legg o dal giudice a riceverlo.
Il pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo libera il debitore, se il creditore lo ratifica o se ne ha
approfittato
-1189 cc, ll debitore che esegue il pagamento a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche, è
liberato se prova di essere stato in buona fede. Chi ha ricevuto il pagamento è tenuto alla restituzione verso il
vero creditore secondo le regole stabilite per la ripetizione dell'indebito.
-1190 cc, il pagamento di una prestazione ad un incapace non libera il debitore finché non provare che sia in
buona fede o l’ha fatto a vantaggio dell’incapace.
-è una norma che tutela il debitore incapace di essere sfruttato dai creditori in mala fede.
-1191 cc, dice che il debitore incapace che esegue una prestazione a favore del creditore, l’ordinamento non
prevede provvedimenti necessari come annullamento del contratto solo perché è incapace.
-1218 cc, dice che il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del
danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione
derivante da causa a lui non imputabile.
-quindi la norma disciplina l’inadempimento del contratto cioè nel caso in cui l’inadempimento del contratto è
dovuta da una forza maggiore il debitore non è tenuto a risarcire danni, proprio perché il mancato di pagamento
non è stato voluto da lui.
-quando muore invece un debitore il rapporto obbligatorio continuerà con gli eredi.
-l’articolo 1206 cc, disciplina la mora del creditore, dice che il creditore deve anche cooperarsi adeguatamente con
il debitore finché non adempie la prestazione e quindi deve evitare tutti quei comportamenti che potrebbero
ostacolare il debitore di eseguire pagamento nei termini previsto dal contratto.
-se il creditore ostacola il debitore nell’esecuzione del suo obbligo, il debitore può fare l’offerta formale reale o
per intimazione per liberarsene dal rapporto obbligatorio.
Estinzione dell’obbligazione
Non satisfattori
-riguarda la remissione del debito, ovvero un atto giuridico negoziale ricettizio in cui il creditore rinuncia al
proprio credito totalmente o parzialmente attraverso una dichiarazione espressa che avrà effetto soltanto quando
verrà a conoscenza del debitore
-riguarda anche la novazione cioè il creditore rinuncia il proprio diritto nella prestazione soddisfacendo i suoi
interessi in un altro modo, ovviamente tutto ha validità se entrambi le parti sono d’accordi
*novazione oggettiva = si ha quando ce la modifica di un rapporto obbligatorio sostituendolo con una nuova
obbligazione.
*novazione soggettiva = si ha quando ce una modificazione dei soggetti del rapporto obbligatorio rimanendo
immutato la prestazione principale.
-datio in solutum sempre un mezzo di estinzione dell'obbligazione con il quale il debitore si libera
dall'obbligazione eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta.
-quindi in questo caso ce sempre la sostituzione del rapporto obbligatorio ma la finalità è di carattere estintiva
cioè l’intenzione è di estinguere il rapporto obbligatorio, mentre nella novazione la volontà o l’intenzione non è
quello di estinguere immediatamente il rapporto obbligatorio ma farlo continuare in un altro modo.
Obbligazioni
-art 1173 cc: le obbligazioni derivano da contratto, fatto illecito o da ogni altro fatto o atto idoneo a produrle in
conformità dell’ordinamento giuridico.
-l’oggetto dell’obbligazione è la prestazione, che deve essere suscettibile di valutazione economica
La prestazione può dar luogo:
- a un comportamento positivo: dare o fare
- a un comportamento negativo: non fare
Prestazione di dare.
-consiste nel pagamento di una somma di denaro o nella consegna di un bene (es compravendita: prestazione di
pagare somma di denaro, e prestazione di consegnare bene)
Prestazioni di fare
Tali prestazioni si articolano in:
-prestazioni di mezzi: il debitore si obbliga a compiere una determinata attività idonea a realizzare il risultato che
il creditore si aspetta e sono quelle dei professionisti intellettuali.
-prestazioni di risultato: il debitore si obbliga a realizzare il risultato che il creditore attende.
La differenza tra le due: nelle obbligazioni di mezzi il debitore è considerato adempiente quando ha svolto la
prestazione oggetto dell’obbligazione con il dovuto grado di diligenza, anche quando il risultato che il creditore si
aspettava non viene raggiunto; nella prestazione di risultato, invece, il debitore è inadempiente se, nonostante la
diligenza, non abbia realizzato il risultato.
Obbligazione alternative
-si tratta di obbligazioni in cui ci sono due o più prestazioni, ma il debitore si libera eseguendo l’una o l’altra
prestazione.
-1285 cc, dice che il debitore di un'obbligazione alternativa si libera eseguendo una delle due prestazioni che ci
sono nelle obbligazioni, ma non può costringere il creditore a ricevere parte dell'una e parte dell'altra.
-il creditore ha quindi ius eligendi (diritto di scelta)
Obbligazioni facoltative
-non riguarda due prestazioni, ma riguarda una sola prestazione principale, però in questo caso il debitore può
liberarsi dal rapporto obbligatorio attraverso il conseguimento di una prestazione diversa.
-se la prestazione principale non può essere eseguita per causa non imputabile al debitore, l’obbligazione si
estingue, e non si può pretendere l’adempimento della prestazione facoltativa
*la differenza fra due obbligazioni, la prima se una delle prestazioni diventa impossibile per caso non
imputabile al debitore si può ridurre l’obbligazione da due a una, la seconda invece se diventa impossibile la
principale prestazione si estingue il rapporto.
Obbligazioni soggettivamente complesse (il rapporto obbligatorio ha più di un soggetto)
Obbligazioni solidali
-si ha quando c’è una pluralità di debitori in cui ciascuno dei debitori può essere costretto dal creditore a pagare
per intero la prestazione, mentre con pluralità di creditori ciascuno dei creditori può rivolgersi al debitore per
chiedere la prestazione per intero.
-il creditore con il quale ha riscosso l’intera prestazione deve corrispondere alle altre parti le prestazioni che spetta
a loro.
-il debitore invece che conseguito l’intera prestazione ha azione di regresso nei confronti di altri condebitori per
recuperare il denaro versato per intero, se uno dei condebitori risulta insolvente, la perdita viene ripartito fra tutti
gli altri debitori compreso quello che ha pagato.
-però non significa che il debitore insolvente sia già libero dai suoi debiti, secondo il codice (2740) il debitore
deve rispondere con tutti i suoi beni presenti e futuri.
Le obbligazioni parziarie
18/10
Obbligazioni naturali
-le obbligazioni naturali sono obbligazioni in cui la prestazione è dovuta in adempimento di doveri morali o
sociali. -si tratta di doveri dove l’inosservanza comporta soltanto un giudizio di riprovazione da parte della
comunità.
-quindi una persona che esegue una prestazione in base ai doveri morali ad un altro non ha il diritto o non può
chiedere il pagamento indietro della prestazione eseguita.
Espromissione
-in questo caso un terzo estraneo (espromittente) senza delegazione, promette al creditore (espromissario) di
assumere il pagamento del debito del debitore originario (espromesso).
-nell’ordinamento italiano, l’espromissione è disciplinata dall’articolo 1272 e seguenti del codice civile ed è retta
dalla funzione di assumersi un debito altrui.
-è un accordo bilaterale tra espromittente e espromissario cioè nuovo debitore e creditore.
-può essere cumulativa (l’espromittente è obbligato in solido con l’espromesso) o privativa (l’espromittente
diventa un unico debitore, liberando l’espromesso)
L’accollo 1273cc
-è un accordo fra due debitori, in cui ce un contratto fra colui che accolla il debito e il debitore accollato.
-l’accollante assume il debito nei confronti del creditore che si chiama accollatario soltanto nei limiti che ha
assunto il debito e può opporre al creditore le eccezioni basate sul contratto.
-è un anche un contratto bilaterale, tra accollante e accollato.
- viene considerato un contratto a favore del terzo, perché se non è stata prevista la liberazione del debitore
originario il codice dice che nel caso di accollo ce un’obbligazione in solido, fra accollante e accollato.
-è un vantaggio per il creditore perché prima può solo disporre di una sola garanzia patrimoniale generica,
mentre in questo caso ci sono i patrimoni di 2 debitori a cui può ricorrere nel caso dell’inadempimento della
prestazione.
-a differenza dell’espromissione dove l’accordo intercorre fra nuovo debitore e creditore, l’accordo in questo caso
intercorre fra il nuovo debitore (accollante) e vecchio debitore (accollato).
-prima il nuovo debitore assume la responsabilità, in questo caso invece il nuovo debitore si obbliga nei confronti
dell’accollatario.
-poi mentre nella delegazione ci sono due contratti che sono il mandato dal debitore al delegato e contratto fa il
delegato e il creditore, nell’accollo ce solo un contratto.
19/10
*contratti consensuali e reali si hanno nel momento della conclusione del contratto, ovvero al momento in cui gli
effetti giuridici iniziano a prodursi
22/10
Responsabilità pre-contrattuale
-però anche prima che le parti stipulano il contratto, ci sono già gli obblighi pre-contrattuali che la legge prevede
il risarcimento del danno nel caso dell’inadempimento.
-per ciò responsabilità pre-contrattuale si considera come una responsabilità extracontrattuale, applicando l’art.
2043 cc.
-è importante sapere il tipo della responsabilità pre-contrattuale se una contrattuale o extracontrattuale.
-la diversità si riferisce al termine di prescrizione quello extracontrattuale si prescrivono brevemente tipo 5 anni
-quello contrattuale si prescrive in 10 anni.
-poi l’onere della prova, nel caso di responsabilità extracontrattuale colui che ha subito il danno da parte del
danneggiante deve dimostrare il dolo e la colpa del danneggiante.
-nel caso di contrattuale il danneggiato deve solo provare l’esistenza del contratto.
-se un contratto sta per essere stipulato dopo tutti gli impegni investiti dalle parti, e ad un certo punto uno delle
parti scioglie o disdice unilateralmente senza una giustificazione valida secondo le norme è un atto illecito
precontrattuale.
-se la giustificazione è valida come per esempio se il bene, oggetto del contratto, è frutto di una truffa, o ci sono
dei vizi nascosti ad un bene, la giustificazione per recedere dal contratto è valida, e se non esiste una
giustificazione valida l’ordinamento dice che la parte che ha fatto il recesso ingiustificato è tenuto a risarcire
danni.
-1326 cc secondo comma, dice che l’accettazione del contratto deve giungere il proponente nel termine da lui
stabilito.
-1328cc dice che la proposta può essere revocata finché il contratto non sia ancora concluso, quindi il proponente
può revocare finché l’accettazione non è ancora stata fatta.
-però se l’accettante aspettava già che il contratto sarebbe stato concluso prima che gli arriva la notizia della
revoca da parte del proponente. Il proponente deve compensare le spese sostenute dall’accettante.
-l’articolo dice che anche l’accettazione può essere anche revocata soltanto se il proponente viene a conoscenza
della revoca prima dell’accettazione medesima. --se non fosse così il contratto viene concluso.
-il contratto una volta concluso si può sciogliere solo per mutuo consenso non unilateralmente.
-il patto di opzione si distingue anche dalla prelazione che può essere convenzionale o legale.
-Accordo tra due parti con cui una (promittente) si obbliga a stipulare un contratto, mentre l'altro (promissario),
che non è obbligato, ha il diritto di esigere che si giunga alla stipulazione del contratto con preferenza su ogni
altra persona.
- la differenza sta nel fatto che nel patto opzione è sufficiente che la parte accetti la proposta oggetto
dell’opzione e il contratto sarà immediatamente concluso, mentre nella prelazione non si conclude
immediatamente il contratto dopo l’accettazione, viene poi seguito dalla stipula dell’altro contratto oggetto della
prelazione.
-la prelazione convenzionale la proposta è pura e semplice, mentre la prelazione legale è irrevocabile (amplius
infra)
Contratto unilaterale
-contratto unilaterale, si quando l’obbligo pesa solo su una parte.
-in questo caso il contratto si può concludere senza un atto formale dell’accettazione, ma è sufficiente il mancato
rifiuto, inattività o silenzio da parte del destinatario della proposta per concludere l’accordo contrattuale.
-però nel caso del contratto a favore del terzo l’ordinamento dice che finché ce sempre un effetto favorevole nei
confronti del terzo non è necessario la sua accettazione del contratto, però la legge li attribuisce o lì dà il potere
di rifiutare.
Contratto preliminare
-1351 cc, dice che il contratto preliminare è nullo se non viene fatto nella stessa “forma” che la legge prescrive per
un contratto definitivo quindi il preliminare deve essere già in “forma scritta” come nel definitivo.
-ma cos’è il contratto preliminare?
-è un accordo in cui le parti si obbligano a stipulare un ulteriore contratto che verrà chiamato definitivo.
-il contratto preliminare non ha effetti reali proprio perché è solo una fase in cui le parti iniziano ad impegnarsi
per avere un contratto definitivo.
-però il contratto preliminari ha un effetto meramente obbligatorio perché le parti si obbligano a stipulare un
nuovo contratto che è definitivo.
-nel caso una delle parti non adempie il proprio obbligo previsto dal contratto preliminare ce una tutela che si
chiama “esecuzione forzata in forma specifica” una sentenza di tipo costitutivo dove il titolare del diritto che
l'esecuzione stessa deve garantire abbia la necessità di ottenere una prestazione specifica che non possa essere
sostituita con un adempimento alternativo.
-è disciplinato dall’art 2932cc.
-recando dal giudice si può ottenere la sentenza costitutivo che si sostituisce al contratto definitivo e provoca
l’effetto traslativo cioè il trasferimento della proprietà di un bene.
-il contratto preliminare è anche un atto soggetto a trascrizione.
25/10
Autonomia contrattuale
-ha due aspetti fondamentali: aspetto relativo al potere delle parti di determinare il contenuto del contratto
(contratti tipici) es. Contratto di compravendita in cui le parti hanno il potere di identificare in modo specifico le
modalità con le quali dovrà essere corrisposto il prezzo .
-potere delle parti a dare vita ai contratti atipici, cioè contratti che non sono previsti dall’ordinamento giuridico e
non sono disciplinati all’interno del codice civile.
-1322cc, secondo comma dice che le parti possono anche stipulare contratti atipici.
-l’unico limite e che sono previsti dalla legge, è che questi contratti devono corrispondere agli interessi meritevoli
di tutela secondo l’ordinamento giuridico, cioè quando si dà vita ad un contratto atipico l’ordinamento prevede
un controllo di meritevolezza più intenso di quelli contratti tipici.
-1470 cc, la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento
di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
-ce un’altra definizione di causa da giovanbattista ferri che definisce la causa come funzione economico
individuale.
-la causa viene definito dai giuristi quando ci sono delle lacune profonde.
*la mancanza della causa determina la nullità del contratto.
Causa e motivi
-la causa non va confusa con i motivi che inducono le parti a stipulare un contratto:
- la causa è la ragione oggettiva dell’atto di autonomia privata
- i motivi sono la ragione soggettiva dello stesso
-1345cc, dice che il motivo è illecito che porta alla nullità del contratto solo quando è stato determinante alla fine
della conclusione del contratto e quando è comune ad entrambi le parti.
-i motivi molte volte sono quei motivi psicologici soggettive delle persone che non sono esplicitamente espresse
nel contratto però sono ciò li portano a stipulare un contratto.
-1343cc dice causa e illecita
-il concetto di causa si può trovare anche quando si parla delle classificazioni di varie tipologie dei contratti.
-la causa che consente di classificare un contratto come contratto a prestazione corrispettive o sinallagmatico (la
compravendita: io ti consegno un oggetto, tu mi versi un prezzo) in cui le prestazioni sono in funzione dell’altra.
-la causa è quello che consente anche di distinguere fra contratti commutativi e contratti aleatori, contratti
governati dall’alea che rientra all’interno della causa del contratto.
*contratti sinallagmatici sono contratti a prestazione correspettivo, quindi è quel negozio che fa sorgere delle
obbligazioni corrispettive fra le parti contraenti.
Oggetto
-definito dal 1346 cc.
-deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile.
-possibile nel senso deve essere materialmente possibile, non si può stipulare un contratto in cui l’oggetto o
l’obiettivo è impossibile.
-lecito cioè non deve essere contrario a norme imperative, buon costume e ordine pubblico
*ordine pubblico riguarda tutti principi cardine dell’ordinamento giuridico
*buon costume riferisce a una sfera extragiuridica che riguarda la moralità, es. Contratto che riguarda la
prestazione sessuale in cambio di un correspettivo prezzo, sarebbe un contratto illecito perché è una cosa
immorale.
-determinato o determinabile, nella compravendita, riguarda le informazioni sulla casa che permette a
compratore di capire la casa che sta comprando.
-ci sono casi in cui un bene non è ancora esistente ma c’è già lo strumento per determinarlo.
-nel caso della vendita di un bene futura, il contratto è valido ed efficace ma l’effetto traslativo del contratto
avviene soltanto quando il bene verrà in esistenza.
-un altro aspetto da valutare quando si parla della determinazione del contratto la figura del l’arbitraggio. (1349
cc).
-riguarda la possibilità di rimettere al terzo la determinazione dell’oggetto del contratto cioè rimettendo alla sua
più ampia libertà la determinazione del contenuto del contratto.
*quindi è possibile la rimessione al terzo dell’oggetto del contratto”
La forma
-disciplinato dal 1350 cc, riguarda gli atti che devono farsi per iscritto.
-ci sono diverse forme di contratto, il più importante è la forma scritta “ab substansiam” (cioè bisogna dirigere il
contratto per scritta altrimenti è nullo).
-esistono altre tipologie di forme che la forma non è prevista ad substansiam ma prevista esclusivamente “ad
probationem” cioè solo ai fini della prova, quindi il contratto non è necessariamente in forma scritta ma viene
scritta ugualmente in modo da avere una prova dell’esistenza di un rapporto.
-l’articolo dice che devono farsi per scritto l’atto pubblico cioè quel documento che le parti presentano al notaio
per autenticare la validità o la prova di un atto.
*se non si stipula il contratto in base sulla prescrizione del cc 1350, e quel contratto rientra nell’elenco definito, la
sanzione è l’invalidità più grave cioè la nullità.
Conditio iuris
-un’altra peculiare ipotesi di condizione è la condizione legale.
-es. La capacità giuridica del nascituro, perché i beni che vengono attribuiti al nascituro sono sottoposti alle
condizioni legale del verificarsi dell’evento della nascita, in questo caso la caratteristica fondamentale della
condizione è data dal fatto che previsto dalla legge, nel caso invece di elementi accidentali riguarda le
condizioni che sono le parti ad inserirlo nel contratto.
Il contratto di transazione
-1965 cc
-è un contratto in cui ci sono le reciproche concessioni cioè ciascuno delle parti rinuncia a qualcosa in modo di
avere una via di mezzo.
-in modo che invece di non dare nulla o non ricevere nulla almeno entrambi avranno il vantaggio
-le transazioni sono proprio caratterizzate da questa reciprocità di concessione che servono per porre fine le liti o
un potenziale lite.
-questo contratto si può fare anche oralmente, perché non è prevista una forma ab substansiam cioè non rientra
nell’elenco definito dall’art 1350, però deve essere provato anche per scritto come dice l’art 1967 in modo che se
uno dovesse dimostrare in giudizio che ce stata questa transazione ha la prova dell’avvenimento quindi la forma
ha la funzione ad aprobationem.
-quindi la forma scritta non è prescritta ai fine della validità del contratto perché ce un altro tipo di forma del
contratto nella quale la forma scritta è solo prescritto ai fini della prova.
-ci sono anche forme convenzionali previsti dal 1352 cc.
-cioè se una delle parti decide con la controparte che preferisce che il contratto viene stipulato in forma scritta
anche se non è requisito, ma non viene fatto come si sono accordati il contratto si deve considerare invalido.
-1351cc riguarda il contratto preliminare che deve essere nella stessa forma del contratto definitivo.
*nb. Nel caso in cui un soggetto effettua un contratto preliminare rispetto ad un contratto che non rientra nel
novero dell’art 1350 la forma in quel caso è libera.
Validità e invalidità
- validità e invalidità, accanto al tema di queste ce anche il tema dell’efficacia, non sono le stesse cose.
-cioè non è detto che se un contratto è valido significa che sia già efficace, o se un contratto è invalido non è
detto che è già inefficace.
*es. Un contratto annullabile, è un contratto che produce effetti finché non ce la pronuncia dell’annullamento,
quindi ci sono casi in cui un determinato contratto invalido produce effetti giuridici fino ad un certo punto.
-poi ci sono anche ipotesi in cui ce un contratto pienamente valido ma inefficace.
-es. Contratti a condizione sospensiva, come un edificio in costruzione il contratto concluso fra le parti è già valido
ma ancora inefficace proprio perché l’efficacia avviene soltanto dopo la fine della costruzione.
-la condizione può essere sospensiva quando si sospende l’effetto del contratto, o risolutiva, che si ha quando
l’evento futuro è incerto nel senso che non si sa se una cosa avviene o meno come per esempio la morte che non
è una condizione ma un termine perché è un evento certo.
26/10
Integrazione del contratto, clausola penale e caparra confirmatoria, recesso e rappresentanza
-1339cc, le clausole, i prezzi di beni o di servizi, imposti dalla legge o da norme corporative sono di diritto inseriti
nel contratto, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti.
-riguarda le clausole previsti della legge che sostituiscono le clausole previsti dal contratto.
-1340 cc dice che le clausole d'uso si intendono inserite nel contratto, se non risulta che non sono volute dalle
parti.
-nel caso degli usi negoziali sono delle clausole inseriti automaticamente nel contratto perché fanno parte della
prassi ma non hanno un carattere normativo.
*il contenuto del contratto si può anche arricchire attraverso pattuizione o clausole.
Clausola penale
-é una ipotesi di clausola disciplinato dal 1382 cc.
-è una clausola accessoria, con cui si conviene che, nel caso inadempimento o ritardo nell’adempimento, uno dei
contraenti è tenuto a una determinata prestazione
-è molto frequente nei contratti che servono per quantificare o per predeterminare il quantum del danno nel caso
di inadempimento.
-però bisogna identificare anche quali sono le obbligazioni che l'inadempimento provoca il risarcimento del
danno, se non si identifica si può fare solo il normale richiesta del risarcimento del danno, che poi sarà il giudice a
quantificare il danno e si perde il vantaggio di non avere più il bisogno di provare danno, perché il danno è già
sostanzialmente quantificato dalle clausole nel contratto.
-ci sono anche penali che non hanno una funzione riparatoria ma sanzionatoria.
-nel caso di penale eccessivamente gravosa il giudice può diminuire il penale
-quindi il soggetto che si trova di fronte di una penale eccessiva può rivolgere al giudice e chiedere attraverso una
causa ordinaria che venga limitata il penale.
Caparra confirmatoria
-la caparra si differenzia dalla clausola.
-la clausola è un patto, un accordo, la caparra invece è un patto di carattere reale, ha la funzione di rafforzare
l’impegno contrattuale.
-nel caso ci sia un inadempimento da parte del versatore della caparra confirmatoria il destinatario della caparra
può tenere la caparra come risarcimento del danno.
-nel caso invece che è il destinatario ad essere inadempiente il versatore può recedere dal contratto e può
richiedere il doppio della caparra.
-in questo caso la caparra ha una funzione risarcitoria perché la parte non inadempiente che trattiene la caparra si
soddisfa il proprio danno trattenendo la caparra.
Recesso unilaterale.
-il recesso è una causa di scioglimento unilaterale di un contratto.
-il recesso è un diritto potestativo, se si esercita il recesso si esercita la facoltà di formazione, cioè il diritto di
modificare unilateralmente la sfera giuridica altrui quindi la controparte non può fare nulla se non quello che
rimettersi in mero consenso.
Rappresentanza.
-è una forma di sostituzione di una persona.
-quindi è l’istituto giuridico per il quale la volontà negoziale è dichiarata da un soggetto, detto rappresentante,
mentre gli effetti del negozio fanno capo a un soggetto diverso, detto rappresentato.
-a volte l’intervento del rappresentante è imposto dalla legge, es per la gestione dei patrimoni di soggetti
incapaci.
-la rappresentanza per eccellenza, è quello che nasce attraverso un’attività negoziale.
La procura
-è un atto unilaterale con il quale il rappresentato conferisce al rappresentante il potere di stipulare un
determinato atto per conto suo e di spendere il nome.
-è un negozio unilaterale e un atto revocabile
-la procura, poiché conferisce al rappresentante un potere, ma in sé per sé non gli impone alcun obbligo, produce
i suoi effetti senza bisogno di accettazione da parte del rappresentante stesso, per questo si parla di negozio
unilaterale
-ha una prescrizione di “forma” e lo dice 1392cc, cioè se si conferisce la procura a rappresentante di acquistare
un immobile un bene che appartiene al novero dell’art 1350 la procura deve essere fatto per scritto altrimenti non
produce effetti.
-se invece si conferisce la procura per l’acquisto di un bene che non rientra nel novero dell’art 1350 la forma può
essere di forma libera.
Il contratto di mandato
-è un contratto disciplinato dal cc 1703, con il quale una parte si obbliga compiere atti giuridici per conto
dell’altro.
-essendo un contratto ci vuole quindi l’accordo.
-prevede che il mandato non agisce in nome del mandante, ma per l’interesse del mandante.
-1293 cc, questa norma si applica in tutti gli ipotesi in cui ce l’obbligo di contrarre che ce nel contratto di
preliminare come ce anche nel contratto di mandato.
-nell’ambito della rappresentanza con riferimento ai rapporti fra rappresentanti e rappresentato c’è il cosiddetto
conflitto d’interesse disciplinato dal 1394 cc.
-1394 cc, dice che il contratto concluso dal rappresentante in conflitto d'interessi col rappresentato può
essere annullato su domanda del rappresentato, se il conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo.
-la norma tutela il rappresentato negli eventuali casi in cui il rappresentante esegue degli atti a svantaggio del
rappresentato.
29/10
Negozio trilaterale
-un negozio come la delegazione perché riguarda il delegante, delegato e delegatario.
-poi un altro esempio, è la modificazione soggettiva nel rapporto obbligatorio come il contratto di accollo,
perché è un contratto fra il debitore originario e collante a favore del terzo o creditore.
-il creditore non è parte del contratto, ma avere due persone che assumono la responsabilità è un vantaggio per
lui, perché quando l’accollo è cumulativo, cioè si aggiungono le due responsabilità patrimoniali, il creditore è
tutelato doppiamente nel caso dell’inadempimento del debitore perché può rifarsi sia sul patrimonio
dell’accollato che dell’accollante.
-un’altro esempio di contratto a favore di terzi è il contratto per persona da nominare.
-art 1402 cc, dice la dichiarazione di nomina deve essere comunicata all'altra parte nel termine di tre giorni dalla
stipulazione del contratto, se le parti non hanno stabilito un termine diverso. La dichiarazione non ha effetto se
non è accompagnata dall'accettazione della persona nominata o se non esiste una procura anteriore al contratto.
-nella conclusione del contratto, 1401 cc, dice che una parte può riservarsi la facoltà di nominare
successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal contratto.
-in questo caso una delle parti fa una riserva di nomi delle persone che possono essere nominati entro un
congruo termine che assumeranno sia la responsabilità che i diritti.
Quali sono le modalità e termini che devono essere compiuti la dichiarazione di nomina?
-la dichiarazione di nomina deve essere comunicata nell’altra parte nel termine di 3 giorni dalla stipula contratto
se le parti non hanno stabilito un termine diverso.
-perché il soggetto che verrà nominato deve assumere delle obbligazioni e dovrà esserci l’accettazione della
dichiarazione.
-la differenza fra contratto a favore di terzo e contratto per la dichiarazione di nomina, è che nel contratto di
dichiarazione per la nomina, ci vuole l’accettazione perché assumerà una situazione complessa e diventerà parte
del contratto, nel contratto a favore del terzo invece il terzo è solo un beneficiario.
2 tipologie di vizi:
-genetici - che si verificano nel contratto fin dalla sua formazione e viene risolto con la nullità, annullabilità e
recessione
-vizi funzionali - cioè vizi che si verificano durante l’esecuzione dell’attività esecutiva che riguarda ogni singolo
contratto che viene risolto con la risoluzione.
*risoluzione per inadempimento
*per eccessiva onerosità sopravvenuta
*per impossibilità sopravvenuta
*comprare un bene da un’altra persona che è già mio, il contratto è nullo per la mancanza di causa. Perché
essendo il proprietario del bene non ce lo scambio e quindi ce l’assenza di causa.
-un’altra causa di nullità del contratto si ha quando il contratto è stato stipulato con violenza fisica.
2 tipi di violenza:
-morale cioè la minaccia di un grave danno che un soggetto farà nei confronti dei suoi contraenti, provoca
l’annullabilità del contratto perché comunque ce l’accordo ma formata male. Quindi il contratto è solo
annullabile e non nullo.
-fisica, il contratto stipulato con la violenza fisica è nullo proprio per la mancanza dell’accordo fra le parti .
*art 1419 cc e 1420 cc disciplinano la nullità parziale e la nullità del contratto plurilaterale.
-1419 cc dice anche che la nullità parziale del contratto o singole clausole importa la nullità dell’intero contratto
se resulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che determina la
nullità.
-quindi la norma promuove anche il principio di conservazione del contratto cioè l’ordinamento tende a fare
tutto per salva guardare gli effetti del contratto
-se ce un’invalidità che riguarda una singola clausola del contratto, la nullità rimane in quella parte.
Errore
-errore-vizio è il primo difetto che provoca l’annullamento del contratto, l’errore è la falsa rappresentazione, ad
opera delle parti, della “realtà presente” che induce un soggetto a dichiarare una volontà che altrimenti non
avrebbe dichiarato
-errore ostativo, in questo caso non ce una rappresentazione falsa della realtà di fatto o di diritto, ma solo nella
comunicazione sbagliata.
-cioè se un soggetto stipula un contratto con un’altra persona un certo punto sbaglia un determinato
informazione, il contratto non viene annullato perché ce la giusta volontà, ma conduce all’annullabilità del
contratto perché ce stato un errore nella comunicazione.
-siccome l’errore è la causa dell’annullamento del contratto deve essere essenziale e riconoscibile.
-è essenziale quando è determinante del consenso, quindi determina la volontà del contratto. L’errore deve
cadere su determinati elementi che dice 1429 cc, come l’oggetto del contratto, motivi del contratto, sull’identità
o sulle qualità dell’altro contraente ecc.
-quindi per essere riconosciuto come un errore nel contratto deve essere un errore essenziale.
-riconoscibile, art 1431 cc, dice l’errore deve essere anche riconoscibile.
-quindi se l’errore in contratto non è riconoscibile non è possibile annullare il contratto.
Il dolo
-il dolo contrattuale, indica il raggiro o l’inganno posto in essere da una parte nei confronti dell’altra. Una parte,
dunque, cade in errore, poiché vi è stata la macchinazione dell’altra: errore indotto (es truffa)
-il dolo è anche causa dell’annullamento del contratto se è una causa determinabile.
-1440 cc, dice se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido, benché senza di essi
sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
1) Dolo determinante, quando diventa la causa dell’annullamento del contratto e quando i raggiri usati da uno
dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l’altra parte non avrebbe stipulato il contratto.
-La vittima del dolo ha una tutela più ampia rispetto a colui che cade in un errore non indotto: ai fini
dell’annullamento del contratto per dolo è sufficiente che la vittima dimostri che l’inganno sia stato per lui
determinante per il consenso.
-La vittima del dolo, inoltre, può chiedere alla controparte il risarcimento dei danni per responsabilità
precontrattuale.
2) Dolo incidente, quando, nonostante i raggiri, la parte avrebbe comunque contratto, ma a condizioni diverse: in
questo caso il contratto è valido, ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
-Il danno risarcibile non si esaurisce nella considerazione dell’interesse contrattuale negativo, ma si estende ad
ogni conseguenza pregiudizievole derivante dalla condotta del deceptor.
3) Dolo del terzo: quando i raggiri sono usati da un terzo, il contratto è annullabile se essi erano noti al
contraente che ne ha tratto vantaggio, e non è richiesto che il contraente abbia ordito l’inganno col terzo.
-Se il contraente è all’oscuro dell’inganno, il contratto è valido
4) Dolo commissivo, allorché vi sia una condotta attiva di inganno o raggiro. Il dolo può anche essere omissivo:
reticenza, che implica gli estremi del dolo quando, avuto riguardo a particolari circostanze del contratto, deve
ritenersi che il contraente avesse l’obbligo di informare l’altra parte.
5) Dolus bonus: ci si riferisce alle esagerate vanterie della qualità di un proprio bene o di un proprio servizio, al
fine di indurre il potenziale contraente ad acquistare il bene o ad utilizzare il servizio.
02/10
Nullità e annullabilità
Differenze:
-le differenze della causa della nullità sono diverse a quella di annullabilità
-le cause di nullità rientra più che altro i vizi e difetti che riguardano il negozio del contratto
-le cause dell’annullabilità riguarda di più i difetti di volontà, vizi del consenso che si manifestano, gli errori e
il dolo.
Contratto annullabile
-Il contratto annullabile può essere “risanato o convalidato” secondo l’art. 1444 cc.
-Il codice 1444 disciplina 2 diverse forma di convalida:
-convalida espressa, 1 comma, un soggetto che si trovava davanti di un contratto annullabile per vari motivi può
convalidare il contratto attraverso dichiarazione di volontà in cui fa menzione del contratto e della causa che
affligge il contratto stesso ed esprimere nello stesso tempo la volontà di volere convalidare il contratto.
-convalida tacita, 2 comma, il contratto è pure convalidato se il contraente che spettava l'azione di annullamento
dà volontariamente il consenso di eseguire lo stesso la stipula del contratto nonostante conosce il motivo di
annullabilità
Attention*
-Il contratto annullabile può essere sanato
-Il contratto nullo non può essere sanato, quello ammissibile è la conversione disciplinato dal cc 1424.
-Dice che se non si può convalidare un contratto nullo, è possibile convertire il contratto nullo in un altro
contratto basta che abbia i requisiti di sostanza e di forma.
-Quindi con la convalida viene sanato un contratto, con la conversione no, perché si va a convertire un contratto
in un altro, contratto che abbia i requisiti e che non potrebbero causare la nullità del contratto.
Singoli contratti.
Il contratto di compravendita:
-secondo art.1470 cc, è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di un soggetto ad un altro
verso il correspettivo prezzo.
-è un contratto ad effetti reali perché ce il trasferimento di un diritto reale, e non è un contratto ad effetti
obbligatori perché con questo si ha solo la nascita di un rapporto obbligatorio fra le parti.
-è anche un contratto consensuale perché si perfeziona con il mero consenso delle parti ad effetti reali.
Evizione
-1483 cc, dice che se nel caso in cui un terzo rivendichi diritto sul bene il venditore deve risarcire il danno causato
al compratore e la sanzione prevede
-1479 cc, dice che il compratore può chiedere la risoluzione del contratto, se, quando l'ha concluso, ignorava che
la cosa non era di proprietà del venditore, e se frattanto il venditore non gliene ha fatto acquistare la proprietà.
-È diverso dalla vendita di cosa altrui perché in quel caso il compratore è consapevole che la cosa in vendita è di
un’altra persona, mentre il cc 1479 dice che il compratore può chiedere la risoluzione quando il venditore ha
tenuto nascosto la verità sul bene, cioè non suo.
-Il compratore quindi può agire attraverso sia il risarcimento del danno che risoluzione.
Evizione parziale
-1484 cc, quando un immobile è parzialmente di un’altra persona, il compratore può chiedere la risoluzione del
contratto, quindi lo scioglimento e il risarcimento del danno, lo può fare quando se non fosse per quella parzialità
non avrebbe voluto stipulato il contratto di compravendita.
-Come rimedio si può chiedere la risoluzione del contratto o chiedere la riduzione del prezzo.
05/11
Contratto di compravendita
Vendita a rate
-È definita con la riserva di proprietà in cui il trasferimento del diritto di proprietà avviene nell’ultimo pagamento
della rata del prezzo.
-l’effetto reale, si verifica in un momento successivo rispetto al consenso.
*La vendita a compatto riscatto è diverso dalla vendita con patto retro vendita
-Nella vendita con patto retrovendita ce il caso in cui solo il compratore ha l’obbligo di concludere una nuova
vendita, si definisce anche come un contratto preliminare unilaterale.
-Cioè nel patto ce l’obbligo di trasferire il diritto di proprietà che però a carico solo del compratore, e non ce
neanche l’obbligo al venditore di prestare consenso.
*Essere di fronte di un obbligo unilaterale significa che i rimedi per l’inadempimento potranno essere utilizzati
solo da uno delle parti, cioè il venditore può agire ai sensi dell’articolo 2932 nel caso in cui il compratore non
abbia voglia di effettuare il trasferimento, mentre il compratore non potrà agire invece nei confronti del venditore
perché l’obbligo è solo a carico del compratore.
*il mandato - mandante e mandatario, è una rappresentanza volontaria perché il potere di compiere attività
giuridica per un altro soggetto rappresentato, avviene sulla base di un’attività negoziale perché si stipula un
contratto col qual si conferisce l’incarico al mandatario di compiere atti giuridici per conto del mandante.
-l’oggetto del contratto in questo caso è la prestazione che deve seguire il mandatario, una prestazione di
carattere giuridico.
-quando si invia uno ad acquistare un bene in forza di mandato ma ad un certo punto il mandatario decide di non
voler effettuare l’obbligo perché se né interessato del bene, ce un rimedio previsto dal cc 2932, quello che
sancisce anche il soggetto inadempiente nei casi di contratti preliminari.
-1706cc 2 comma, dice che anche in questo caso si può applicare la norma 2932 cc nel caso dell’inadempimento,
cioè l’esecuzione forzata in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto.
-1706 cc dice che se il mandatario ha acquistato un bene o immobile iscritti nei registri pubblici è obbligato a
ritrasferire il bene acquistato al mandante.
-bisogna ricordare anche quindi che non è applicabile però per tutti i beni ma solo a quelli registrati.
Recapitolando:
-Nel mandato senza rappresentanza l’acquisto effettuato dal mandatario rimane a suo nome e quindi ce
l’obbligo di ri-trasferimento.
-Nel mandato con rappresentanza invece il trasferimento è immediato.
-Rappresentanza organica, un caso in cui si è di fronte degli enti collettivi che operano attraverso gli organi.
9/11
Risoluzione del contratto
-la risoluzione per inadempimento di categoria giudiziale cioè quella risoluzione che l'effetto di un provvedimento
da parte di un giudice. (studiato con montanari)
-la risoluzione di diritto cioè quella che avviene in base alle attività compiuta da una delle parti che prende
un'iniziativa nel caso di un adempimento di una delle prestazioni allo scopo di risoluzione del contratto.
-ma l'iniziativa che nella risoluzione di diritto che la parte prende non è un’iniziativa giudiziale ma un'iniziativa
extragiudiziale o di carattere giudiziale.
*la differenza con la diffida è che, la diffida è un atto unilaterale cioè uno si diffida ad adempiere le obbligazioni
nel termine di 15 giorni se l'altra parte non adempie entro il termine previsto il contratto viene risolto.
-La clausola risolutiva espressa invece è un accordo, le parti individuano gli obbligazioni che una volta
inadempiuti provocano la risoluzione del contratto.
*inoltre, la rilevanza dell'inadempimento che risente nella diffida d'adempiere è rigido rispetto nella clausola
espressa risolutiva perché qui sono le parti che dicono quali sono gli obbligazioni rilevanti e non rilevanti e il
potere di autonomia privata li consente di selezionare gli obbligazioni rilevanti e non rilevanti.
*un po' simile alla condizione risolutiva, però la differenza è che nella condizione risolutiva è che la risoluzione del
contratto avviene nel venir meno di un evento incerto, qui invece l'evento che provoca la risoluzione del contratto
è l'inadempimento delle parti.
12/12
Pubblicità legale
-quel sistema che serve per dare notizia ufficiale di certi fatti
Trascrizione
-riferisce ai registri immobiliari, libro sesto del cc.
-la trascrizione è come il mezzo di pubblicità delle vicende giuridiche relativi ai beni immobili.
-ha l’effetto di rendere opponibili ai terzi le vicende che sono riportate nel registro immobiliare
-è anche un procedimento che si inserisce in un altro procedimento
-2645 cc stabilisce quali sono gli altri atti soggetti a trascrizione precisando che deve rendersi pubblico agli effetti
dell’articolo precedente o ogni altro atto che introduce in relazione ai beni immobili indicati dall’articolo 2643 cc.
-quindi dice che non c’è un’atipicità degli atti cioè anche se un determinato atto non rientrasse nelle categorie
indicati dall’art. 2643 ma comunque produce effetti reali relativo ai beni mobili deve essere ugualmente trascritto.
Catasto
-un pubblico registro però costituisce la presentazione geometrico particellare dell’intero territorio nazionale.
-serve solo ai fini fiscali quindi se uno risulta proprietario di un bene, l’agenzia di entrate chiederà l’imposto per
quel bene.
16/12
Contratto d’appalto
-quando si parla di imprenditore si intende alle imprese individuali in cui ce solo un soggetto che effettua le
attività imprenditoriale, ma l’attività di impresa può essere fatta anche in forma societaria
-2247 cc dice che il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di
un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili.
-le società quindi sono quegli strumenti con il quale si può svolgere l’attività economica o attività imprenditoriale.
-poi le società possono essere anche distinti in società di persone società di capitali.
-il contratto di appalto si dice anche do ut faccias ovvero ti do qualcosa finché tu fai qualcosa.
-1656 cc, l'appaltatore non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio, se non è stato
autorizzato dal committente.
-Questa norma è molto importante proprio perché impedisce l’imprenditore a dare in subappalto o affidare ad un
terzo in tutto o in parte lo svolgimento del lavoro che gli è stato appaltato se non c’è il consenso dell’altra parte.
-1674 cc, dice che alla morte dell’appaltatore non si scioglie il contratto di appalto a meno che la figura
dell’appaltatore è essenziale alla stipula del contratto, dice anche che se l’impresa dopo la morte dell’appaltatore
viene continuato e gestita dagli eredi il committente comunque ha sempre il diritto di recedere dal contratto
soprattutto se questi eredi danno un’impressione che non sono in grado di continuare il lavoro.
-in questo caso il recesso è di tipo legale perché nonostante che il contratto non prevede una clausola di recesso
(es. Se succede questa cosa si può recedere dal contratto) è sempre lecito recedere dal contratto soprattutto se il
committente si trova nella situazione prevista dall’art 1674 cc dove cioè se gli eredi dell’appaltatore non danno
una bella impressione che saranno in grado di finire bene il lavoro.
-quindi il committente è legittimato ad eseguire la recessione unilateralmente proprio perché è un diritto che
deriva dalla legge, quindi è anche di carattere potestativo perché va ad incidere sulla sfera giuridica degli altri.
- bisogna ricordare comunque che il contratto non può essere sciolto arbitrariamente che unilateralmente
soprattutto se non è previsto dall’ordinamento come di l’art. 1372 cc.
-secondo l’art. 1662 cc, il committente ha anche il diritto di verificare lo stato dell’opera sia durante che alla fine.
-se ci sono dei vizi secondo l’art. 1667 cc, dice che l’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e vizi del
lavoro. Poi dice anche che la garanzia non è dovuta se il committente ha accettato il lavoro conoscendo i vizi e le
difformità proprio perché non ce stato una malafede da parte dell’appaltatore, se ce la malafede la garanzia vale.
-nel caso dei vizi che si verificano successivamente, il committente deve denunciarlo entro 60 giorni (decadenza)
dalla scoperta della difformità o dei vizi, mentre l’azione contro l’appaltatore per i vizi si prescrive in due anni
(prescrizione) dal giorno della consegna dell’opera.
-se questi vizi sono gravissimi da rendere l’opera inadatta al suo destino d’uso, il committente può chiedere la
risoluzione del contratto per inadempimento, se nel contratto non è prevista una clausola risolutiva espressa,
diffida ad adempiere o termine essenziale non si può realizzare una risoluzione ma si può agire con una
risoluzione di tipo giudiziale.
-1669 cc, è importante perché per determinati beni o edifici di cui l’uso prevede una lunga durata la garanzia è
per 10 anni, però la garanzia in questo caso si ha soltanto nel caso in cui ci sia un vizio del suolo perché magari il
costruttore non ha verificato che il suolo era edificabile oppure per difetto della costruzione.
Contratto d’opera
-2222 cc, quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo [2225] un'opera o un servizio, con
lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le
norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro iv [1655].
*ricordare: il contratto d’opera è sempre uguale all’appalto in cui ce un committente che affida un lavoro ad un
soggetto per un determinato lavoro, quello che cambia è che non ce una figura dell’appaltatore intesa come un
imprenditore ma un soggetto individuale fa certi lavori, quindi i soggetti sono committenti e appaltatori non
imprenditori.
Comodato
-1803 cc e seguenti, il comodato è il contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile,
affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il
comodato è essenzialmente gratuito. Quindi il comodatario non deve pagare nulla.
-la differenza del comodato nel mutuo secondo art. 1803 cc il comodatario ha l’obbligo di restituire il bene
ricevuto, nel mutuo invece secondo art 1813 cc, è il contratto col quale una parte consegna all'altra(2) una
determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa
specie e qualità.
-quindi quello che cambia è l’oggetto, perché nel mutuo
-l’altra differenza è che il comodato è un contratto essenzialmente gratuito mentre il mutuo è un contratto
oneroso perché il mutuatario deve pagare degli interessi.
-le obbligazioni del comodatario secondo art 1804 cc, è tenuto a custodire e a conservare la cosa con la diligenza
del buon padre di famiglia e non può cambiare il destino d’uso del bene.
-poi non può anche effettuare un subcomodato quando non ha il consenso del comodante del bene.
-se il comodatario non adempie i suoi obblighi il comodante può chiedere sia il risarcimento del danno che la
restituzione della cosa.
19/12
Fideiussione
-19936 cc, è fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore garantisce l'adempimento di
un'obbligazione altrui.
-la fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.
-è un contratto di “garanzia” proprio perché uno va a garantire l’adempimento giusto delle prestazioni degli altri
soggetti in modo che si conclude positivamente.
-quindi non è una garanzia reali ma una garanzia personale, proprio perché è il fideiussore che garantisce per
altri.
-nel caso in cui il debitore dovesse fallire ad adempiere le sue obbligazioni, il creditore può rincorrere sui
patrimoni del fideiussore.
-le garanzie reali sono il pegno ed ipoteca, sono garanzie che riferisco a specifici beni nel caso di pegno, beni
mobili, nel caso di ipoteca, beni immobili.
-quindi il titolare della garanzia può rincorre invece in quei beni immobili.
-il contratto di fideiussione è anche di natura bilaterale perché comunque anche il debitore non sa nulla i negozi
giuridici possono comunque continuare anche solo tra fideiussore e creditore.
-il fideiussore può anche garantire un’obbligazione già presente che quello che deve ancora sorgere, quindi sia
un’obbligazione futura che condizionale cioè contratti sottoposti in condizione sospensiva.
-1939 cc, dice che la fideiussione è invalida se l’obbligazione è fondata sui principi invalidi.
-il contratto di fideiussione riguarda le obbligazioni solidali in cui ci sono una pluralità di debitori o creditori.
-nelle obbligazioni solidali il creditore nel caso che ci siano una pluralità di debitore può chiedere l’adempimento
delle intere prestazioni ad un solo debitore che poi sarà lui a mettersi d’accordo con gli altri debitori su come sarà
la divisione del pagamento in modo proporzionale.
-1944 cc, dice che fideiussore è obbligato in solido col debitore principale al pagamento del debito. Cioè il
creditore può chiedere indifferentemente fra fideiussore e creditore il pagamento del debito.
-questa prevede anche che il fideiussore è tenuto a pagare la prestazione soltanto quando non ci sia un esito
favorevole al debitore.
Contratto di trasporto
-1678 cc, dice che col contratto di trasporto il vettore si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da
un luogo a un altro, quindi non si può trasferire solo persone ma anche cose.
-l’altro aspetto di questo contratto è che un contratto oneroso perché il vettore realizza una prestazione
suscettibile da una valutazione economica.
-1680 cc, dice invece che se non ci sono delle deroghe dal codice di navigazioni o leggi speciali, tutto quello che
riguarda il contratto di trasporto è scritto in queste norme.
-1681 cc, è una norma che dice, a parte il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto,
il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o
dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se ci sono delle prove che il vettore non aveva adottato le
misure adeguate per evitare il problema. È una forma di responsabilità extracontrattuale.
-sono nulle le clausole che limitano la responsabilità del vettore per i sinistri che colpiscono il viaggiatore. Quindi
la regola della responsabilità in questo caso è una regola inderogabile cioè il vettore non è responsabile se
dovesse succedere qualcosa di male durante il viaggio.
Le norme di questo articolo si osservano anche nei contratti di trasporto gratuito.
22/12
Contratto di locazione
-1571 cc, è il contratto [1350 n. 8] col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa
mobile o immobile(2) per un dato tempo [1573, 1574], verso un
determinato corrispettivo [820, 1639, 1803, 2948 n. 3; 180 disp. Att.]
-i soggetti sono il locatore che sono il proprietario dell’immobile mentre quello che gode il bene verso un
corrispettivo si chiama locatario o conduttore.
-è anche un contratto bilaterale con effetti obbligatori, che contribuisce anche al conduttore il diritto personale di
godimento.
-l’essere messo in godimento di questo bene significa che non potrà mai diventare per almeno sulla carta un
possesso ovvero quel potere che provoca l’usucapione in cui il conduttore diventa proprietario del bene dopo un
determinato soprattutto se il proprietario non comunica non il locatario
-in questo contratto il conduttore non può modificare la sua detenzione in possesso proprio perché è solo
legittimato a godere quel ben in virtù di un contratto specifico.
-le locazioni sono soggette a onere di forma scritta e trascritta solo quando si tratta di una locazione
ultranovennalle che sono atti che costituiscono dei diritti personali di godimento per una durata superiore di 9
anni.
-gli altri obblighi del locatore secondo art 1575 cc, il locatore deve consegnare il bene in buono stato di
manutenzione quindi deve essere utilizzabile e deve essere garantito anche il pacifico godimento durante il
contratto di locazione.
-secondo il codice il locatore deve eseguire quella manutenzione straordinaria mentre il conduttore invece deve
effettuare quella manutenzione ordinaria.
-1586 cc, specifica anche quell’obbligo del locatore che deve garantire il conduttore dalle molestie da parte dei
terzi che pretendono di avere il diritto nello stesso bene che sta godendo il locatore, infatti garantire il pacifico
godimento durante il contratto è uno degli obblighi fondamentali di un proprietario.
-il locatore ha anche l’obbligo di garantire la cosa dai vizi, i vizi in questo caso possono essere un difetto
intrinseco che impedisce al conduttore di godere il bene locato il rimedio è il risarcimento del danno e la
risoluzione del contratto.
-in questo caso la risoluzione è una risoluzione per inadempimento, in alternativa se il vizio non è così grave può
chiedere la riduzione del canone.
*sentenza del tribunale di busto arsizio 24 giugno ‘99
-dice che quando ci sono dei vizi che potrebbero interessare l’incolumità del conduttore o dei famigliari del
conduttore la risoluzione in questo caso è irrinunciabile e sia applica anche quando il conduttore è a conoscenza
dei vizi al momento della stipula del contratto.
-ai sensi del 1576 cc il locatore deve mantenere la cosa in buono stato, infatti lui deve effettuare quelle
riparazioni, escluse le riparazioni piccole che sono a carico del conduttore, soprattutto se favoriscono al
godimento del bene.
-nella manutenzione ordinaria rientrano tutti quelle riparazioni del danno che il conduttore ha causato durante
l’uso del bene.
-secondo la corte di cass. N. 271 ’99, non rientrano a carico del conduttore quelle manutenzioni che riguardano
l’impianto elettrico, idrico e termico quando i danni non siano stati causati direttamente dell’inquilino.
-secondo la corte di cass. N. 7896 ’96 anche la riparazione degli infissi esterni sono a carico del conduttore
proprio perché sono elementi strutturali.
-il conduttore invece oltre al pagamento del canone di locazione e deve servirsi della cosa con la diligenza di
buon padre di famiglia, e deve restituire la cosa locata nello stesso stato della consegna.
-quindi non può utilizzare il bene in modo difforme dal contratto che ha stipulato con il locatore.
-una regola analoga è quello che riguarda l’usufrutto.
-siccome il conduttore deve pagare il canone periodicamente ha il diritto di avere la quietanza ovvero la ricevuta
che il locatore ha ricevuto il pagamento, quindi ha l’effetto probatorio.
-secondo la sentenza della corte di cass. N. 2099 2013, dice che il conduttore non può rifiutare e auto ridurre
unilateralmente il canone solo perché si è trovato male durante l’uso della locazione, proprio perché il contratto
può essere sciolto soltanto con il mutuo consenso delle parti e se previsto dalla legge.
-il conduttore deve restituire la cosa per come l’ha ricevuta ma nel caso delle difformità gli è consentito solo tutto
ciò che dipende dal suo utilizzo del bene in conformità del contratto.
-il conduttore poi non risponde ai deterioramenti dovuti al fatto che il bene è vecchio/vetusto.
-1591 cc, dice che se il contratto di un conduttore dovesse scadere in un certo tempo ma lui utilizza il bene per un
ulteriore tot di tempo è tenuto a corrispondere alla cosiddetta indennità di appropriazione oltre a questo deve
anche al risarcimento del danno per l’inadempimento di riconsegnare il bene entro il termine previsto.
-1592 cc, dice che anche se il conduttore effettua dei miglioramenti all’interno del bene, senza il consenso del
locatore non può ottenere un rimborso ma se ha il consenso sì.
-quindi il locatore è tenuto a pagare un'indennità corrispondente alla minor somma tra l'importo della spesa e il
valore del risultato utile al tempo della riconsegna.
-1953 cc, dice che se ci sono delle addizioni separabile dal bene il conduttore deve toglierlo senza danneggiare il
bene soprattutto se il locatore non vuole mantenerlo, nel caso preferisce mantenerlo deve corrispondere ad
un’indennità misurata tra il minor importo della spesa e il valore del risultato utile al tempo della riconsegna.
23/12
Contratto di assicurazione
-1882 cc, l'assicurazione è il contratto col quale l'assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a
rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un
capitale o una rendita [1872] al verificarsi di un evento attinente alla vita umana [1919]).
-è una norma che riguarda 2 forme di assicurazione quello per danni e vita.
-è un contratto aleatorio ovvero un contratto in cui la funzione economica è rappresentata dal rischio.
-quindi si distingue da tutti quei contratti commutativi in cui ci sono le predeterminazioni delle prestazioni al
momento della stipula del contratto, in questo caso invece questa predestinazione delle prestazioni non ci sono al
momento della stipula.
-la particolarità dei contratti aleatori non sono relative solo alla funzione di questo contratto ma sulla disciplina,
non tanto la disciplina dei contratti speciali ma anche nella parte generale del contratto in cui è previsto una
disciplina particolare cioè in questi tipi di contratti non vengono applicati gli istituti che vengono applicati a quegli
commutativi.
-come per esempio la risoluzione per eccessiva onerosità sopravenuta e alla rescissione per lesione entrambi
questi non si applicano ai contratti aleatori ma a quegli commutativi.
-proprio perché nei contratti aleatori non ci sono la predeterminazione delle prestazioni, non è possibile
nell’assicurazione perché non si sa se il momento in cui ci sarà la necessità del contratto si realizzerà o meno.
-quindi la prestazione dell’assicuratore è una prestazione incerta sia su lan o sul se si avverrà che quantum cioè su
quanto sarà l’importo che l’assicuratore deve sostenere.
-1885 cc, le assicurazioni contro i rischi della navigazione sono disciplinate dalle norme del presente capo per
quanto non è regolato dal codice della navigazione.
-es. Nell’ambito dell’assicurazione contro i rischi della navigazione, non essendo disciplinato dal codice civile è
disciplinato invece dal codice della navigazione.
-1887 cc, la proposta scritta diretta all'assicuratore rimane ferma [1329] per il termine di quindici giorni, o di trenta
giorni quando occorre una visita medica [2964. Il termine decorre dalla data della consegna o della spedizione
della proposta.
-è un’ipotesi di una proposta irrevocabile in cui ci sono due una è quando è proprio la proposta revocabile per
l’atto del proponente cioè se la proposta viene revocata dal proponente la revoca è inefficace.
-1888 cc, il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto cioè serve come prova dell’esistenza
dell’assicurazione nel caso uno dovesse far valere i suoi diritti davanti ad un giudizio. L'assicuratore è obbligato a
rilasciare al contraente la polizza di assicurazione o altro documento da lui sottoscritto [187 disp.att.].
L'assicuratore è anche tenuto a rilasciare, a richiesta e a spese del contraente, duplicati o copie della polizza; ma in
tal caso può esigere la presentazione o la restituzione dell'originale.
-1892 cc, dice che le dichiarazioni inesatti o le omissioni dovuti dai contraenti che se non ci fossero state
l’assicuratore non avrebbe stipulato il contratto provocano l’annullamento del contratto nel caso in cui il
contraente ha agito con dolo e colpa grave.
*nel dolo ci sono: dolo determinante (l’insieme degli inganni che uno usa per indurre nell’errore un altro, provoca
l’annullamento del contratto solo nel caso è determinante del consenso) e dolo incidente (invece quello quando
uno aveva avuto in qualche modo la possibilità di conoscere il rischio di una cosa prima della stipula del contratto
che comunque avrebbe stipulato ma con condizioni diversi)
-1440 cc, dice che se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il contratto è valido, benché senza di
essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala fede risponde dei danni.
-1893 cc, dice che se il contraente ha agito senza dolo o colpa grave, le dichiarazioni inesatte non provocano
l’annullamento del contratto, ma l'assicuratore avrà la possibilità di recedere dal contratto stesso, attraverso una
dichiarazione da farsi all'assicurato nei tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l'inesattezza della dichiarazione.
*il diritto di recesso è un diritto potestativo che consente alla parte di sciogliersi unilateralmente dal vincolo
contrattuale.
-1372 cc, dice che il contratto può essere solamente sciolto per mutuo consenso delle parti salvo i casi previsti
dalla legge, in questo caso recedere dal contratto è legittimo proprio perché lo permetto l’ordinamento.
*è necessario la forza di legge fra le parti perché il contratto è un accordo bilaterale quindi per modificarlo o
scioglierlo deve esserci il mutuo consenso dei contraenti.
-1896 cc, dice che il contratto si scioglie se il rischio cessa di esistere ovviamente il contratto non avendo più la
causa verrà sciolto.
*es. Se una macchina assicurata viene rubata o incendiata il rischio previsto all’uso di quella macchina cessa
proprio perché non c’è più. E in un contratto la causa della sua esistenza è fondamentale, se non c’è il contratto è
nullo.
-1898 cc il contraente ha l'obbligo di dare immediato avviso all'assicuratore dei mutamenti che aggravano il
rischio in modo tale che fosse stata conosciuta prima della conclusione l'assicuratore non avrebbe consentito
l'assicurazione. L'assicuratore può recedere dal contratto comunicandolo per iscritto all'assicurato entro un mese
dal giorno in cui ha ricevuto l'avviso o ha avuto in altro modo conoscenza dell'aggravamento del rischio.
-1900 cc, dice l'assicuratore non è obbligato a pagare sinistri causati volutamente dal contraente, dell'assicurato o
del beneficiario.
-1901 cc, dice che se il contraente non paga il premio o la prima rata stabilita dal contratto, l'assicurazione
viene sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente pagherà. Se alla scadenza il contraente non
paga i premi successivi, l'assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello
della scadenza.
-1904 cc, il contratto di assicurazione contro i danni è nullo se, nel momento in cui l'assicurazione deve avere
inizio non esiste più il rischio. Cioè se uno assicura la sua nuova casa ma nel momento in cui l’assicurazione parte,
la casa viene incendiata, il contratto è nullo proprio per la mancanza della causa.
-1911 cc, qualora la medesima assicurazione o l'assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra più
assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore è tenuto al pagamento dell'indennità assicurata soltanto
in proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori
-1916 cc, l'assicuratore che ha pagato l'indennità è surrogato, fino alla concorrenza dell'ammontare di essa, nei
diritti dell'assicurato verso i terzi responsabili
30/11
Altri atti e fatti
-1173 cc, le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo [2043] a
produrle in conformità dell'ordinamento giuridico.
Lite temeraria
-1971 cc, se una delle parti era consapevole della temerarietà della sua pretesa, l'altra può chiedere
l'annullamento della transazione.
13/12
Responsabilità extra contrattuale
-1173 cc, dice che le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo [2043]
a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico
-2043 cc, dice che qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
commesso il fatto a risarcire il danno [2058]. Quindi la responsabilità che nasce da questi fatti sono anche fonti
delle obbligazioni.
-bisogna ricordare che le responsabilità che nasce dal fatto illecito è diverso dalla responsabilità contrattuale
perché nel caso delle responsabilità contrattuale ci sono obblighi che una delle parti non ha adempiuto, mentre
nelle responsabilità extracontrattuale invece c’è solo fatto illecito colposo o doloso che arreca un danno e quello
che ha commesso il fatto illecito venga tenuto a risarcire il danno.
-quindi la differenza caratterizzante è che nella responsabilità extracontrattuale trova origine nel fatto, mentre
nella responsabilità contrattuale invece trova origine dall’inadempimento di un’obbligazione che provoca il
danno.
-la responsabilità extracontrattuale o civile si distingue anche dalla responsabilità penale, perché in quello penale
si ha quando il fatto è anche un reato in quello civile invece non c’è.
-poi un altro aspetto fondamentale che nella responsabilità penale è sostanzialmente una responsabilità tipica
ovvero reati che il legislatore ha preso in considerazione proprio perché un soggetto non può essere condannato
per una fattispecie atipica cioè per un’ipotesi non previsto dall’ordinamento giuridico o non regolamentato dal
codice civile o leggi speciali.
-mentre la responsabilità civile come prevede il codice 2043, è una norma aperta quindi qualsiasi fatto doloso o
colposo è una fonte di obbligazioni.
-fra gli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale uno di questi è il “danno ingiusto”
-nella versione originaria dell’interpretazione del codice nel 1942 è che l’ingiustizia del danno è rilevante soltanto
quando c’è una lesione del diritto soggettivo assoluto, quindi non erano risarcibili i danni sui diritti relativi proprio
perché non venivano considerati come danni ingiusti.
-col passare del tempo c’è stato una rivisitazione e modificazione del modello originario dell’art. 2043, che da una
norma di carattere secondario ad una norma di carattere primario o a norma che contiene precetti direttamente
applicabili che sono anche in grado di produrre il risarcimento del danno rispetto a una varietà di situazioni
giuridiche soggettive molto più ampio rispetto a quello originariamente considerate e quindi anche a tutte quelle
situazioni che non potevano essere qualificate come diritti soggettivi assoluti.
-quindi il primo aspetto che dà vita in un danno ingiusto è la violazione di una situazione soggettiva
giuridicamente relativamente.
-un altro aspetto è che il danno ingiusto deve essere fatta anche in assenza di una causa di giustificazione cioè se
uno aggredisce un soggetto che potrebbe causarli la morte e nel mentre il soggetto aggredito per difendersi tira
una botta sulla testa dell’aggressore e perde conoscenza, il soggetto aggredito arreca un danno ma è stata fatta
giustamente e non ingiustamente proprio per una legittima difesa.
-un altro elemento costitutivo del fatto illecito è la presenza di un fatto umano cioè un fatto posto in essere da
umano.
-accanto al fatto umano ci deve essere un dolo o colpa, ma ci sono 2 tipi di dolo.
-il dolo contrattuale è diverso dal dolo sui fatti illeciti
-il dolo contrattuale è l’insieme dei raggiri che porta all’annullamento del contratto, riguarda l’intenzionalità del
fatto posto in essere quindi incide sulla validità del contratto e provoca l’annullamento del contratto.
-il dolo che dice il cc 2043 invece non ce l’intenzionalità di compiere un atto illecito però serve per consentire il
risarcimento del danno.
-2046 cc dice quando siamo di fronte ad un fatto imputabile ovvero un fatto che può essere ricondotto ai fini de
risarcimento del danno dal soggetto che obbligato a risarcire il danno e questa norma dice che il fatto illecito
deve essere fatto da un soggetto che aveva la capacità di intendere e volere nel momento che lo ha commesso.
-l’imputabilità che il codice 2046 sta dicendo, riguarda la capacità di intendere e volere è quella capacità che
consente ad un soggetto a capire e apprezzare le conseguenze che pone in essere, che non viene valutata dal
legislatore ma del giudice volta in volta
-il fatto umano può essere omissivo o commissivo
-omissivo è quando un soggetto in un evento di incidente stradale non ha fatto nulla nonostante abbia tutta la
capacità di aiutare, poi se questo atto omissivo provoca un danno ingiusto sarà pari ad un fatto commissivo che
provoca invece l’obbligo del risarcimento del danno.
-l’atto commissivo invece è quando uno investe un pedone inconsapevolmente.
-poi questo fatto deve avvenire anche in assenza di una causa di giustificazione ovvero la legittima difesa o stato
di necessità disciplinato dall’art. 2044 e art. 2045 cc.
-art. 2044 cc, dice che non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri, art. 52.
Nei casi di cui all'articolo 52, commi secondo, terzo e quarto, del codice penale, la responsabilità di chi ha
compiuto il fatto è esclusa.
-quindi se uno si difende quando viene aggredito non è responsabile o non è obbligato a risarcire il danno se
dovesse arrecare un danno all’aggressore solo se la difesa è stata proporzionata all’offesa.
-2045 cc, quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal
pericolo attuale di un danno grave alla persona [1447] e il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né
era altrimenti evitabile, al danneggiato è dovuta un'indennità, la cui misura è rimessa all'equo apprezzamento del
giudice.
-cioè se per salvare una persona che sta annegando c’era la necessità di spingere le persone drasticamente che
stanno bloccando il passaggio se si dovesse arrecarli un danno, il soggetto che li ha spinto che stava salvando
un’altra persona non è dovuto a risarcirli il danno cagionato.
-infatti questi vengono definiti anche come atti leciti dannosi proprio perché sono atti che non vengono
considerati illeciti anche se possono causare un vero e proprio danno.
-comunque, quindi il danno per essere ingiusto deve essere lesivo e deve essere effettuato in assenza di una
causa di giustificazione che sono la legittima difesa e stato di necessità.
-un altro elemento caratterizzante del fatto illecito è il rapporto di causalità o nesso di causalità, ovvero ci deve
essere un rapporto di causa effetto fra la condotta che il soggetto danneggiante mette in atto e il danno.
-quando si parla del rapporto di causalità nell’ambito della materia civilistica quello che viene applicato è il criterio
“dell’irregolarità statistica” cioè una sorta di giudizio probabilistico ex ante (a priori, prima dell’evento) attraverso
con il quale l’evento dannoso deve apparire come la conseguenza prevedibile di un certo fatto.
-nel caso invece in cui che non c’è solo una causa che può provocare solo un danno ma una pluralità di cause o
concause.
-nel caso in cui tra varie concause soltanto una causa è stata determinante dell’evento in quel caso varrà soltanto
quella causa come causa dell’evento stesso.
-2055 cc, dice che se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del
danno. Quindi la persona aggredita o credito in questo caso può chiedere il risarcimento del danno a ciascun
aggressore o debitore. Colui che ha risarcito il danno ha regresso contro ciascuno degli altri, nella misura
determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che ne sono derivate. Nel dubbio,
le singole colpe si presumono uguali.
-il dolo e colpa previsto dall’art. 2043 del codice civile ha delle similitudini anche nell’articolo 43 del codice penale
il delitto:
-è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od
omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e “voluto” come
conseguenza della propria azione od omissione
-è colposo, o contro l'intenzione, quando l'evento, anche se preveduto, “non è voluto” dall'agente e si verifica a
causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline
-nella responsabilità contrattuale non devono essere dimostrati i requisiti soggettivi cioè la colpa e il dolo.
-nella responsabilità extracontrattuale l’onere probatorio è a carico del soggetto danneggiato, quindi per ottenere
il risarcimento del danno deve provare il dolo e la colpa.
-poi l’azione di responsabilità contrattuale ha una prescrizione ordinaria quindi decennale, mentre a quello di
extracontrattuale invece ha una prescrizione breve quindi quinquennale.
-per quanto riguarda la mora, nel caso di responsabilità contrattuale la mora scatta dopo l’intimazione proprio
perché in questo caso si effettua un atto formale di intimazione mentre nel caso di extracontrattuale scatta
automaticamente cioè la mora opera ex re.
17/12
-il danno ingiusto all'inizia valeva soltanto ai diritti soggettivi assoluti, ma grazie all'opera della giurisprudenza
anche i diritti soggettivi relativi sono stati considerati impugnabile anche il danno ingiusto.
-responsabilità da contatto sociale, cioè quella responsabilità che un medico nel caso un paziente viene
introdotto in ospedale.
-questo tipo di responsabilità, sia la dottrina che la giurisprudenza, si sono soffermati perché da un lato alcune
parte della dottrina ha ritenuto che essendoci un contatto sociale cioè una relazione giuridicamente rilevante fra il
medico e paziente questa responsabilità doveva qualificarsi nei termini di responsabilità contrattuali, nell'altro lato
invece ritenevano che doveva essere una responsabilità extracontrattuale.
-inoltre, questo strumento di contatto sociale è stato utilizzato anche per definire la responsabilità pre-
contrattuale come una responsabilità di tipo contrattuale, un'altra parte della dottrina per lungo tempo
configuravano che la responsabilità pre-contrattuale come una responsabilità extracontrattuale siccome non ci
sono le regole giuridiche che regolano le responsabilità pre contrattuale.
-la recente legge Gelli - bianco dice che nel caso della responsabilità del medico c'è un sistema binario ovvero
una responsabilità di tipo extracontrattuale quando riguarda il rapporto fra medico e paziente, mentre
contrattuale quando riguarda il rapporto fra la struttura sanitaria che accoglie il medico e il paziente che subisce
la lesione.
-il danno non patrimoniale per tanto tempo è stato ricondotto all’ambito della responsabilità extracontrattuale, e
attraverso una pronuncia la cassazione delle sezioni uniti 11 novembre 2008, 26972, 26973, 26974, 26975 hanno
istituito che anche dall’inadempimento di un’obbligazione contrattuale può derivare un danno non patrimoniale
risarcibile nei casi previsti dalla legge o tutelato dalla costituzione.
Responsabilità indiretta
-ci sono delle ipotesi responsabilità extracontrattuale che vengono definite come ipotesi di responsabilità
indiretta.
-l’elemento che caratterizza questa responsabilità è che un soggetto che non ha commesso il fatto risponde
alle responsabilità del soggetto che ha commesso il fatto illecito.
-come per esempio: la responsabilità dei padroni e dei committenti, responsabilità dei genitori, dei tutori e
precettori, anche la responsabilità del proprietario del veicolo.
-2049 cc, dice che i padroni e i committenti sono responsabili per i danni [2056 ss.] Arrecati dal fatto illecito dei
loro domestici e commessi nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti [1900].
-se tipo io ho un domestico che compie un atto illecito in questo atto risponde sia il padrone che i committenti.
Però in questo caso è necessario che ci sia un “rapporto di preposizione” tra i soggetti in cui il preposto è quello
che ha il potere di direzione e vigilanza del preponente.
-quindi la responsabilità non ricade direttamente al committente ma al responsabile.
-2047 cc, dice che in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere, il risarcimento è
dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto [2048].
Nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza, il
giudice, in considerazione delle condizioni economiche delle parti, può condannare l'autore del danno a
un'equa indennità [843 comma 2, 924, 925, 1038, 1053, 1328, 2045]
-quindi il risarcimento del danno non cada direttamente al committente ma al responsabile che avrebbe dovuto
sorvegliare questo soggetto.
-però in questo caso c’è una prova liberatoria, ovvero io che sono tenuto sempre a sorveglianza questo soggetto
incapace non sono sempre responsabile per il fatto compiuto dal soggetto incapace, ma posso essere esonerato
da questa responsabilità nel caso posso dimostrare che non ho potuto fare nulla per impedire il fatto.
-2048 cc, dice che il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli
minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La stessa disposizione si applica
all'affiliante. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal
fatto illecito dei loro allievi e apprendisti(2) nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.
-in questo caso la responsabilità genitoriale è di tipo indiretta, che viene definito culpa in vigilando o culpa in
educando.
-quindi i genitori, tutori o soggetti preposti saranno responsabili degli atti illeciti che un minore, sotto la loro
responsabilità, va a compiere.
-i genitori saranno anche responsabili se educano male il minore perché con questo facilitano il compimento del
fatto illecito.
-2050 cc, dice che chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o
per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a
evitare il danno [1681, 2054]
-2050 cc, dice che ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi
il caso fortuito [1218, 1256, 2052]
-quindi questa norma intende che se un determinato oggetto, in possesso o in custodia di un soggetto, dovesse
cagionare un danno ad altri sarà responsabile del danno.
-2052 cc, dice che il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei
danni [2056] cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che
provi il caso fortuito [1218, 1256, 2051].
-la norma quindi intende che il proprietario di un animale che cagiona un danno ad altri è sempre responsabile
anche se fosse smarrito o fuggito a meno che prova che il fatto è stato un incidente.
-anche se il comportamento di un animale nella maggior parte delle volte fosse incontrollabile, la norma tutela
l’ordinamento tutela sempre l’uomo e nonostante l’imprevedibilità dei comportamenti degli animali ci deve essere
sempre un responsabile che va a risarcire il danno.
-2054 cc, dice che il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a
persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
-un altro caso di una responsabilità indiretta è quando il proprietario di un veicolo concede la sua macchina ad
una persona non diligente che causa un danno altri con il proprio veicolo.
-nel caso dove il proprietario di un veicolo non è responsabile del fatto è nel caso di furto proprio perché è un
atto contro la sua volontà.
-quella rappresentata dal 2043 cc è una responsabilità diretta proprio perché chiunque cagiona un fatto illecito è
responsabile del danno.
10/01
Contratti atipici
Autonomia contrattuale
-1321 cc dice, il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto
giuridico patrimoniale.
-1322 cc riguarda 2 comma, la prima riguarda i contratti tipici e la seconda i contratti atipici.
- (1) le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge e dalle
norme corporative.
-Cioè se io ho un modello contrattuale come quello del mutuo, compravendita ecc, per come mi conviene o per
come mi soddisfa, posso determinare le clausole contenuto contrattuale nel miglior modo possibile proprio per
soddisfare gli interessi delle parti.
-la determinazione del contenuto contrattuale riguarda i contratti tipici, però ci sono delle modifiche che
inducono le parti alla stipula di un contratto atipico.
- (2) le parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare
[1323], purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico.
-dice che l’autonomia contrattuale non ci consente soltanto di stipulare contratti tipici e modificare il contenuto
contrattuale, ma ci consente anche di stipulare dei contratti atipici che non sono previsti dall’ordinamento
giuridico come tipi contrattuali.
-però in questo caso l’ordinamento è più rigido ed impone un limite ulteriore rispetto a quello tipico, impone il
limite della meritevole za dell’interesse proprio perché non avendo una norma che lo disciplina il legislatore ha
imposto un controllo in più in modo da tutelare gli interessi delle parti.
-infatti non avendo una disciplina legislativa non si sa quale norma applicare se una delle parti dovesse risultare
inadempiente.
-quando succedono questi casi si può ricorrere alla disciplina della parte generale del contratto.
-nel caso non si dovessero trovare delle risposte con questa norma, si procede invece per “analogia”
-ci sono altri tipi del contratto atipico che viene chiamato contratto misto caratterizzato dalla fusione di due cause
contrattuali diverse che creano un contratto autonomo.
-nei contratti misti, la giurisprudenza e la dottrina, dicono che questi contratti possono essere disciplinati in 2
modi:
-prima, la teoria della prevalenza ovvero in un contratto misto in cui ci sono due cause viene applicato la
disciplina dello schema contrattuale prevalente cioè viene preso in considerazione quello più importante.
-secondo, la teoria della combinazione perché ci sono casi in cui la teoria della prevalenza non è applicabile
perché una parte del contratto viene mortificato perciò è stata data vita allo schema della combinazione.
-quindi tutto ciò che riguarda ilo trasferimento del bene, viene disciplinato dalle regole della compravendita,
mentre quello che riguarda invece la prestazione dell’opera si va a ricorrere invece alle discipline d’appalto.
Come viene interpretato un contratto?
-secondo l’art. 1362, nell'interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti
e non limitarsi al senso letterale delle parole.
-per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche
posteriore alla conclusione del contratto.
- 1363 dice che, le clausole del contratto si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il
senso che risulta dal complesso dell'atto.
-questa è l’interpretazione sistematica, che riguarda non solo le clausole contrattuale ma anche la legge.
- 1372 invece dice, che il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo
consenso o per cause ammesse dalla legge. Questa invece è una interpretazione letterale.
*le clausole sono dei singoli patti
- 1364 dice, per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto, questo non comprende che gli oggetti
sui quali le parti si sono proposte di contrattare.
- 1365 quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono esclusi i casi
non espressi, ai quali, secondo ragione, può estendersi lo stesso patto
- 1366 dice che, il contratto deve essere interpretato secondo buona fede. Però in questo caso l’interprete non
deve limitarsi solo nel concetto di buona fede ma deve vincolarsi anche dalle regole del contratto che discendono
dall’applicazione della clausola generale di buona fede.
- 1367 dice che, nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere
qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno. In base al principio di conservazione del
negozio giuridico deve essere preferita, nel dubbio, l'interpretazione contrattuale che produca effetti utili rispetto
a quella che non produca alcuna utilità.
- 1368 dice che, le clausole ambigue s'interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui
il contratto è stato concluso. Cioè se ci sono delle clausole ambigue o clausole che possono dare a vita più
interpretazione viene considerato quello più vicino a quella determinata pratica.
- 1369 dice che, le espressioni che possono avere più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più
conveniente alla natura e all'oggetto del contratto. Ovvero la regola deve garantire che l'interpretazione del
contratto sia logica, cioè coerente con la sua funzione economico-sociale.
- 1370 dice che, le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da
uno dei contraenti s'interpretano, nel dubbio, a favore dell'altro cioè la pare più debole. La norma è posta a
protezione della parte debole che, nelle ipotesi contemplate, non ha, di regola, alcun potere di influenzare il
contenuto del contratto.
- 1371, qualora, nonostante l'applicazione delle norme contenute in questo capo, il contratto rimanga oscuro,
esso deve essere inteso nel senso meno gravoso per l'obbligato, se è a titolo gratuito, e nel senso che realizzi
l'equo contemperamento degli interessi delle parti, se è a titolo oneroso. La norma individua un criterio
interpretativo che tende a contemperare l'interesse delle parti: pertanto, se il contratto è a titolo gratuito, deve
essere inteso nel senso meno gravoso per colui che riceve già un sacrificio; se a titolo oneroso, poiché entrambe
le parti subiscono un sacrificio, è necessario compensare le opposte pretese
11/01
Ripasso
-le norme imperative sono regole che ha un precetto che viene dato dal legislatore che è imperativa ovvero non
può essere derogato dalle parti o in altre parole non può essere tolto la validità o modificato dalle parti.
-le norme dispositive invece sono norme che si possono modificare il contenuto e si possono regolare i rapporti
in maniera diversa da quanto previsto nella norma stessa.
*è importante sapere se una norma è imperativa o dispositiva perché incide sul concetto dell’autonomia privata.
Diritto privato
-regolamenta i rapporti fra i privati, le persone fisiche, persone giuridiche ecc.
Diritto pubblico
-si occupa dell’organizzazione della macchina dello stato e tutto ciò che riguarda la carta costituzionale.
Diritto penale
Diritto civile
La suddivisione del codice civile
-composto da articoli che hanno all’interno un titolo e poi suddiviso i vari commi.
-il codice civile ha subito anche delle modifiche nel corso degli anni che ha dato vita a quell’opera chiamata
novelazione dato che è codice ancora del 1942 aveva necessitato delle modifiche in modo da venir contro alla
soddisfazione degli interessi degli individui.
-come per esempio la riforma del diritto della famiglia nel 1975, in cui è stato modificato la norma sulla
suddivisione dei beni patrimoniali.
-la norma dice che qualsiasi acquisto che viene compiuto dai coniugi dopo il matrimonio entra a far parte di un
regime speciale che si chiama “comunione legale”, proprio perché la famiglia si bassa si bassa su una comunione
spirituale secondo la carta costituzionale.
-però non significa che non possono più prendere un regime diverso dalla comunione legale, possono comunque
adottare come la comunione convenzionale.