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Sia la pubblicazione che la vacatio legis hanno lobiettivo di far conoscere a tutti la
disposizione, dal momento che il nostro ordinamento non ammette lignoranza
della legge.
Come abbiamo gi detto, lordinamento soggetto a cambiamenti nel corso del tempo
e questo vuol dire che anche le leggi si susseguono nel tempo e, quindi, lordinamento
si arricchisce con nuove disposizioni. Dal momento che leggi nuove possono entrare in
contrasto con quelle vecchie, vige il criterio cronologico, in base al quale la legge
successiva abroga quella precedente. Labrogazione pu essere tacita o espressa:
- Tacita: quando manca una dichiarazione formale che abroghi la norma, le
nuove disposizioni o sono incompatibili con le precedenti o regolano unintera
materia regolata precedentemente da una legge.
- Espressa:quando la legge posteriore dichiara abrogata una legge anteriore.
Non sempre il criterio cronologico sufficiente, si ricorre, infatti, ad un criterio
gerarchico e uno di competenza:
- Criterio gerarchico:se le disposizioni sono di grado diverso, prevale quella di
grado superiore.
- Criterio di competenza:se le disposizioni si occupano di ambiti di materia
diversa, prevale quella che appare competente.
Infine, se una disposizione ordinaria entra in contrasto con una disposizione
costituzionale, la Corte costituzionale dichiara lillegittimit della prima che
cessa di avere efficacia.
6. Irretroattivit delle leggi e successione delle leggi nel tempo. La disposizione che
viene abrogata non viene eliminata dallordinamento, ma perde vigore. La
disposizione abrogata, infatti, continua ad avere forza normativa per le controversie
nate prima dellabrogazione. Per stabilire quanto la nuova disposizione possa
modificare i rapporti passati e quanto duri la sua vigenza, intervengono le norme
transitorie, che hanno la funzione di regolare i rapporti sottoposti al passaggio di
legislazione.
In mancanza di queste, si fa riferimento al principio dellirretroattivit, secondo il
quale la nuova legge non ha effetto per i fatti avvenuti prima della sua emanazione.
Con lirretroattivit, la disposizione rimane in vita ma cambia il suo contenuto: ad es.
un matrimonio contratto con la vecchia normativa, continuer ad avere valore anche
con la nuova, ma sar sottoposto alle nuove regole che disciplinano i rapporti tra i
coniugi.
Sarebbe un errore, per, applicare questi principi meccanicamente, infatti, a volte, la
nuova legge pu valere anche per il passato: ad es. le norme che disciplinano lordine
pubblico, quindi per la tutela degli interessi fondamentali della collettivit.
Si parla, invece, di ultrattivit quando i rapporti che nascono sotto la nuova
normativa, vengono disciplinati da una legge anteriore.
7. Il diritto internazionale privato.Dal momento che i rapporti giuridici possono
interessare anche le persone di cittadinanza diversa, bisogna risolvere gli eventuali
conflitti tra le diverse legislazioni. A questo scopo ci sono le convenzioni
internazionali tra gli Stati, per dato che queste non sono sempre sufficienti, ogni
Stato provvede ad emanare proprie disposizioni per disciplinare le diverse materie
(diritto internazionale privato). Queste disposizioni hanno un ruolo strumentale,
in quanto servono ad individuare la normativa da applicare nel caso concreto. Queste
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Chi nasce da genitori ignoti o apolidi (ai quali non attribuito uno status
civitatis).
- Chi non segue la cittadinanza dei genitori, in base allordinamento del proprio
Stato.
Inoltre la cittadinanza si pu acquistare anche per matrimonio con un cittadino italiano
(iuris communicatio) e per naturalizzazione:
- Lacquisto della cittadinanza per matrimonio si verifica quando lo straniero
risiede legalmente da due anni Italia o quando, non essendo residente, risieda
in Italia per almeno tre anni dopo il matrimonio, se non siano sopraggiunti atti di
scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
- Lacquisto della cittadinanza per naturalizzazione possibile da parte di uno
straniero il cui genitore o unascendente il linea retta di secondo grado sia stato
cittadino italiano per nascita; dal cittadino di uno Stato dellUE che risieda in
Italia da almeno quattro anni; o dal cittadino straniero che risiede legalmente in
Italia da almeno dieci anni.
Lo status familiaeindica la posizione del soggetto nella formazione sociale famiglia;
si attribuisce, quindi, lo status di figlio, lo status coniugale e cos via.
Lo status familiae si acquista con latto di matrimonio o con il riconoscimento dei
figli nati fuori dal matrimonio.
speciale, quando non pu essere negoziato solo per alcune ipotesi (es.
inalienabilit dei soli beni che costituiscono il fondo patrimoniale).
Beni pubblici (demaniali) e beni privati: in base al titolare del diritto sulla
cosa: Stato, o ente pubblico,bene pubblico; il privatobene privato. I beni
pubblici possono essere definiti tali funzionalmente, quando il bene appartiene
solo ad un ente pubblico (es. lido del mare), o occasionalmente (es. strade).
Beni culturali: beni mobili o immobili che presentano un interesse artistico,
archeologico o etnoantropologico. Questi beni sono sottoposti alla vigilanza del
Ministero per i beni e le attivit culturali e vengono riconosciuti dallart 9 della
Costituzione. Essi non possono essere distrutti, danneggiati o utilizzati in modo
diverso dalluso previsto dalla loro natura. I beni culturali possono anche essere
oggetto di contratti di alienazione ad eccezioni di quelli indicati dal legislatore
(es. beni archeologici).
Beni mobili e beni immobili: i beni immobili sono il suolo, le sorgenti e i
corsi dacqua, gli alberi, gli edifici e ogni costruzione anche se
temporaneamente unita al suolo, quindi sia ci che naturale, sia ci che
artificiale. I beni mobili, invece, vengono definiti in via residuale, quindi sono
tutti quelli che non sono immobili.
Una particolare categoria di beni mobili sono quelli registrati, perch
vengono iscritti nei pubblici registri (es. automobili).
Poi ci sono i valori mobiliari, cio i beni del mercato finanziario che vengono
individuati in un documento rappresentativo di diritti derivanti da operazioni di
massa (es. certificati di credito).
Beni divisibili e beni indivisibili: il bene divisibile quel bene che pu
essere diviso in parti omogenee capaci di far conservare alla cosa un valore
economico proporzionale allintero (es. fondo). Il bene indivisibile quello che
non presenta queste caratteristiche o per la natura del bene (es. animale vivo),
o per volont delle parti (es. gli eredi che decidono di non dividere il
patrimonio).
Beni fungibili e beni infungibili: il bene fungibile quando pu essere
sostituito da un altro bene della stessa quantit e qualit (es. denaro). Il bene
infungibile quando non pu essere sostituito da un altro bene identico (es. il
dipinto di un certo pittore).
Beni generici e beni specifici: i beni generici hanno rilevanza per il loro
peso, numero e misura (es. grano). I beni specifici hanno rilevanza per la loro
individualit (es. appartamento al terzo piano in Via). I beni fungibili sono
caratterizzati dallappartenenza ad uno stesso genere e perci sono generici,
ma non vanno confusi con questo in quanto un bene pu essere fungibili e, pur
appartenendo ad un genere, anche specifica (specificazione).
Beni consumabili e beni inconsumabili: i beni consumabili sono quelli che
con luso si estinguono (es. cibo). I beni inconsumabili sono quelli destinati ad
essere utilizzati nel tempo, anche se soggetti a deterioramento (es. abiti).
Beni fruttiferi: beni che producono altri beni chiamati frutti. I frutti possono
essere:
o Naturali: derivano naturalmente da un altro bene a prescindere
dallintervento delluomo (es. un albero da frutto).
o Civili: derivano da un certo utilizzo economico che si fa di un bene e
coincidono con i redditi che derivano dal godimento concesso ad altri del
bene (es. canone di locazione di un appartamento).
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Beni produttivi: beni che producono frutti che, per le loro qualit intrinseche,
vengono definiti produttivi (es. lappartamento pu essere fruttifero, a secondo
delluso che ne faccia il proprietario, ma non pu essere produttivo. Il campo di
grano un bene fruttifero, ma anche produttivo perch, a prescindere dalluso
che ne faccia il proprietario, produce frutti per s stesso).
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4. Il decorso del tempo e la sua durata.Per poter far valere la prescrizione necessario
il mancato esercizio della situazione per un certo periodo di tempo. Il calcolo del
tempo si basa sullart 2963:
- Si fa riferimento al calendario Gregoriano.
- Non si tiene conto del giorno iniziale, ma lultimo istante del giorno finale
(mezzanotte di quel giorno).
- Se il giorno di scadenza festivo, il termine viene automaticamente trasferito al
primo giorno successivo non festivo.
- Se il termine a mesi, si tiene conto del mese di scadenza e il giorno di questo
corrispondente al mese iniziale; se nel mese manca questo giorno, il termine
scade lultimo giorno dello stesso mese.
La prescrizione incomincia a decorrere dal giorno in cui il diritto pu essere
fatto valere; sintende la possibilit legale (es. il diritto che deriva da un contratto
sottoposto a condizione sospensiva si pu far valere solo quando si verifica levento) e
dipende da situazione a situazione (es. il diritto di propriet prevede la possibilit
di godere e di disporre dei beni nei limiti dellordinamento; ma se il contraente
caduto in errore, lazione di annullamento possibile solo quando si ha
consapevolezza dellerrore.
Affinch la prescrizione abbia effetto estintivo, necessario che linerzia del titolare
duri, di regola, per 10 anni senza interruzione. possibile, per, prevedere termini
pi o meno lunghi in base agli interessi coinvolti:
- 5 anni per prescrivere lazione di annullamento.
- 1 anno per prescrivere lazione di rescissione.
- 21 anni per prescrivere i diritti reali limitati di godimento in base al tempo
necessario per usucapirli.
5. Interruzione e sospensione della prescrizione.Affinch la prescrizione possa avere il
suo effetto estintivo, necessaria linerzia del titolare della situazione e che questi
possa esercitarla. Se il decorso della prescrizione iniziato, nonostante il titolare non
possa esercitare la situazione, lordinamento la sospendee il tempo inizia a decorrere
nuovamente dal momento in cui cessata la causa che ha determinato limpossibilit
di esercizio.
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Non solo la necessit di non guardare il negozio come mera dichiarazione di volont,
ma, in particolare, la necessit di non guardare al contratto come mero accordo. In
questambito di rileva il processo di astrazione che il contratto ha subito nel tempo;
insufficiente guardare al suo profilo strutturale, cio tutti quegli elementi caratterizzati
da un accordo fra due o pi parti avente contenuto patrimoniale, ma bisogna guardare
anche agli effetti, quindi al regolamento di interessi, in considerazione della funzione
per la quale laccordo nato (causa del negozio).
6. Lincidenza della Costituzione e della normativa comunitaria.Il negozio, nato in una
concezione che poneva come punto di riferimento il fattore economico, stato
soggetto a diverse trasformazioni, dovute soprattutto dallincidenza della Costituzione
e della normativa comunitaria:
- Con la Costituzione si avuta una depatrimonializzazione del contratto,
perch come punti di riferimento sono stati presi altri valori, diversi da quelli
economici, ma basati sullindividuo e sulla realizzazione della sua personalit
Solo se il negozio conforme a questi valori pu essere considerato meritevole
di tutela.
- La normativa comunitaria ha influito sul piano economico, modificando i
rapporti contrattuali, soprattutto quelli tra professionista e consumatore. I
diversi interventi si sono mossi per salvaguardare la situazione di debolezza del
consumatore di fronte alle imposizioni del mercato e per non discriminare le
imprese costrette a rapporti diversificati in base al soggetto con il quale
operano.
Questi interventi hanno assunto rilevanza generale per tutto il sistema
contrattuale: es. la disciplina della pubblicit ingannevole in base a quanto
previsto dal codice in tema di errore e di dolo. Oppure la disciplina sullabuso di
dipendenza economica nei contratti di subfornitura. O, ancora, i contratti tra
imprenditori, soprattutto quelli di franchising.
Vengono criticati coloro che scompongo i contratti in tre categorie:
- Contratti comuni:accordi conclusi sulla base di unipotetica eguale forza
contrattuale tra le parti.
- Contratti dei consumatori:accordi conclusi tra un consumatore, pi debole, e
un professionista (imprenditore), pi forte.
- Terzo contratto:tutti quegli accordi, conclusi soprattutto tra imprenditori, che
non sono riconducibili n alla categoria dei contratti comuni, n a quella dei
contratti dei consumatori, ma che, in realt, presentano un forte squilibrio di
forza contrattuale tra le parti.
Oggi non si tiene conto di questa tripartizione, ma si considera solo la categoria dei
contratti comuni contrapposta a quella dei contratti de consumatori.
7. La libert contrattuale.Lart 1322 afferma il principio della libert
contrattuale, che si realizza attraverso:
- La libert di concludere un contratto:vengono fissati dei limiti dalla legge
(interventi sulla programmazione economica) e dalle parti (contratto
preliminare), ma anche alcuni obblighi a contrarre (per le imprese in regime di
monopolio legale). A questa libert si affianca la libert di scegliere il
contraente.
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credito, come nel caso della cambiale, non priva di causa, infatti il debitore pu
opporre al possessore del titolo le azioni causali. Inoltre il debitore non pu opporre al
possessore del titolo di credito le eccezioni fondate sui rapporti personali, ma ci
soltanto se il possessore in buona fede).
Il legislatore non fornisce una precisa nozione di causa, ma distingue:
- Causa illecita, se contraria alle norme imperative, allordine pubblico e al buon
costume, e rende nullo il negozio.
- Motivo illecito,cio il motivo che ha spinto il soggetto a porre in essere
unattivit negoziale, e rende illecito il negozio.
La causa svolge la funzione socio-economica del negozio, quindi rappresenta la
traduzione giuridica di una certa operazione in ambito sociale:
- Per i negozi tipici, la causa viene preventivamente determinata
dallordinamento (causa astratta).
- Per i negozi atipici, la causa deve corrispondere ad uno scopo socialmente e
giuridicamente utile.
Per quanto riguarda i negozi tipici, la valutazione di meritevolezza in re ipsam, dal
momento che stata preventivamente determinata dallordinamento. Un negozio
tipico, per, pu anche non essere meritevole di tutela, ma comunque previsto
dallordinamento. Per eliminare ogni dubbio, si fa riferimento alla causa in concreto,
che risulta dai concreti interessi delle parti e pu essere individuata dalla sintesi degli
effetti essenziali del negozio.
Nellindividuazione della causa in concreto, anche i motivi possono assumere
rilevanza nella misura in cui essi possono essere rapportati agli effetti essenziali di un
determinato negozio.
La distinzione tra causa in astratto e causa in concreto si pu cogliere da un
semplice esempio: la causa del mutuo, come trasferimento di denaro, o di altre cose
fungibili, ad unaltra parte, la quale simpegna a restituirne lequivalente, causa in
astratto. Una parte, daccordo con laltra, finalizza luso del denaro alla realizzazione di
un particolare scopo, conforme ai suoi interessi; questa la causa in concreto.
13. Loggetto.Ogni dichiarazione deve avere un punto di riferimento oggettivo. Il
legislatore non fornisce una precisa definizione di oggetto del negozio, per questo
motivo si prendono in considerazione diversi casi:
- Oggetto e comportamento:si collega alla nozione di oggetto a quella di
comportamento esercitato dalle parti per la regolamentazione dei propri
interessi.
- Oggetto e cosa:loggetto collegato alla cosa, quindi ad unentit materiale o
immateriale (es. art 1472la vendita che ha ad oggetto una cosa futura).
- Oggetto e contenuto:loggetto si collega al contenuto del negozio (es. art
1322libert dei contraenti di determinare il contenuto del contratto).
- Oggetto e regolamento di interessi:in realt, sembra si possa escludere che
loggetto coincida con il contenuto del negozio; esso invece coincide con il
regolamento di interessi concordato dalle parti (es. sia la compravendita che la
donazione sono caratterizzate dal trasferimento di un diritto su un bene, ma
solo dal contenuto si pu stabilire la causa del trasferimento).
Dalloggetto del negozio si distingue la prestazione, quindi il comportamento che si
pu concretizzare in dare, fare o non fare. In questo modo la prestazione
lelemento strutturaledel rapporto e non del negozio (es. la compravendita
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uno dei due contraenti nei confronti dellaltro (es. contratti bancarila
legittimazione ad agire per la nullit prevista solo da parte del cliente). In
questi casi si parla di nullit di protezione.
Nonostante il negozio nullo non produca effetti, pu essere ugualmente
eseguito (es. concludere il contratto di compravendita in forma orale, quando invece
prevista la forma scritta). Quando il negozio nullo viene eseguito, e la nullit viene
accertata, si deve restituire quanto ricevuto. Lunica eccezione a questa regole per i
negozi immorali, cio contrari al buon costume, dove non prevista la restituzione.
Quando la nullit colpisce tutto il negozio, si parla di nullit totale; quando la nullit
colpisce solo alcune clausole del negozio, si parla di nullit parziale.In questultimo
caso bisogna distingueredue ipotesi:
- Quando la clausola nulla pu essere sostituita automaticamente da una
norma imperativa. La nullit non influisce sulla validit del negozio.
- Quando la clausola nullanon pu essere sostituita da una norma
imperativa. Si svolge unindagine sul ruolo che le parti hanno voluto attribuire
a quelle clausole nelleconomia del negozio.
Anche per i negozi plurilaterali, la nullit pu anche colpire il vincolo di una sola
delle parti, senza influire sullintero negozio, a meno che la partecipazione di quella
parte non fosse essenziale.
Si parla di annullabilit quando gli elementi del negozio sono viziati e, la parte
interessata, pu farli cadere. Quindi lannullabilit costituisce uninvalidit non
radicale e sanabilein due modi:
- Con linerzia del soggetto che, conoscendo il vizio, esegue il negozio
(convalida tacita).
- Con una dichiarazione del soggetto attraverso la quale egli manifesta la sua
volont di eseguire il negozio (convalida espressa).
Cos come per la nullit, anche per lannullabilit, se questa colpisce il vincolo di una
sola parte, non incide sullintero negozio, a meno che quella parte non fosse ritenuta
essenziale.
Diversamente dalla nullit, lannullamento si prescrive in cinque anni e solo da parte
del soggetto interessato. imprescrittibile solo leccezione di annullamento.
Anche per lannullabilit sono previste delle eccezioni alla prescrittibilit, infatti in
alcuni casi, chiunque pu agire per far valere lannullabilit (es. un contratto concluso
da un interdetto legale). A prescindere dalle eccezioni, di norma, dopo la dichiarazione
di annullamento, le parti devono restituire quanto ricevuto.
Linvalidit del negozio il frutto di una valutazione a posteriori e relativa,
che si attua sulla base degli interessi coinvolti in uno specifico contesto. Infatti con la
nascita della Costituzione, i parametri di riferimento sono cambiati rispetto al passato,
ponendo al centro dellordinamento la persona umana e la realizzazione della sua
personalit.
18. Classificazioni dei negozi giuridici.I negozi giuridici si classificano in:
- I negozi unilateralisono riconducibili ad un unico centro di interessi, quindi
ununica parte (es. la procura, dove un soggetto attribuisce ad un altro il potere
di rappresentarlo nel compimento di uno o pi atti).
Si parla anche di negozi personalissimi, in quanto possono essere posti solo
ed esclusivamente da una determinata persona (es. testamento).
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19. Classificazione dei negozi sulla base della formazione, degli effetti,
dellesecuzione. Per quanto riguarda la formazione e gli effetti del negozio, si deve
precisare che nel nostro ordinamento vige il principio consensualistico, in base al
quale i negozi che hanno ad oggetto il trasferimento della propriet di una cosa, la
costituzione o iltrasferimento di un diritto reale, la propriet o il diritto si acquistano o
si trasferiscono in seguito al consenso legittimamente manifestato (es.
compravendita).
Limportanza di questo principio di rileva soprattutto nel caso di perimento della cosa
al momento del trasferimento dal venditore al compratore: il perimento della cosa
sempre a carico del compratore (principio res perit domino), il quale dovr comunque
pagare il prezzo stabilito.
Questa regola, per, prevede delle eccezioni in riferimento a negozi che hanno ad
oggetto determinati beni, per i quali sono stati previsti strumenti per risolvere
eventuali conflitti tra pi aventi causa (es. trascrizione). Infatti il principio
consensualistico non previsto per i negozi che hanno ad oggetto il trasferimento di
cose che si qualificano solo nel genere (es. una certa quantit di grano).
Per quanto riguarda il perfezionamento,si devono distinguere i negozi consensuali
dai negozi reali:
- I negozi consensuali si perfezionano solo con lo scambio di consensi (es.
compravendita).
- I negozi realisi perfezionano con la consegna materiale della cosa (es. obbligo
di restituire una somma di denaro ottenuta in prestito attraverso un mutuo).
Per quanto riguarda gli effetti distinguiamo i negozi aeffetti reali e i negozi a
effetti obbligatori:
- I negozi a effetti reali:trasferiscono la propriet della cosa (es.
compravendita).
- I negozi a effetti obbligatori:producono obbligazioni (es. comodato).
Per quanto riguarda lesecuzione,distinguiamo i negozi a esecuzione istantanea e
i negozi di durata:
- I negozi a esecuzione istantanea:esauriscono la loro esistenza in un unico
momento (es. compravendita di cosa futura).
- I negozi di durata:prolungano i loro effetti nel tempo. Tra questi distinguiamo:
o I negozi a esecuzione continuata: lesecuzione della prestazione ha
una sua continuit ininterrotta nel tempo (es. godimento del bene da
parte del conduttore).
o I negozi a esecuzione periodica:lesecuzione del contratto avviene ad
intervalli, cio attraverso la ripetizione di diversi atti uniti tra di loro
nell0unicit del contratto (es. contratto di somministrazione di beni
allattivit produttiva dellimpresa).
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conflitto (es. la famigliase i genitori vogliono vendere un bene del figlio minorenne,
devono chiedere lautorizzazione al giudice cautelare).
3. Principio dispositivo e onere della prova.Il diritto privato fonda le sue disposizioni
sulla disponibilit delle situazioni, questo vuol dire che il soggetto a decidere la
sorte di quelle situazioni.
La disponibilit delle situazioni soggettive si manifesta con il principio dispositivo, in
base al quale deve essere il soggetto ad iniziare il processo civile e valutare il modo
attraverso il quale dimostrare le sue pretese. In base al principio dellonere della
prova, lattore deve dimostrare i fatti fondamento del suo diritto e il convenuto deve
dimostrare linefficacia di questi fatti. Le prove vengono fornite in base a strumenti
pervisti dal legislatore e di distinguono in base a diversi criteri:
- Pe quanto riguarda il tipo di valutazione che pu essere fatta dal giudice,
individuiamo: le prove legali (es. latto pubblico e giuramento) e le prove
libere (es. testimonianze).
- Unaltra distinzione : le prove storiche, tendono a ricostruire il fatto da
dimostrare (es. testimonianze, giuramento, confessione) e le prove logiche,
che fanno desumere da un fatto noto la dimostrazione di un fatto incerto (si
parla di presunzioni).
Il giudice dovr emettere una decisione sulla base di ci che gli viene richiesto e sulla
base delle prove addotte. Diverso per gli interessi indisponibili, per i quali il
giudice pu andare oltre il petitum (es. interventi dufficio del giudice, che pone in
essere a prescindere dalla richiesta dei soggetti).
Le parti, cos come il legislatore, possono stabilire linversione dellonere della
prova, in base alla disponibilit del diritto e al fatto che non deve ostacolare laltra
parte nellesercizio dei propri diritti.
4. Le prove documentali.Le prove documentali sono documenti in senso ampio (es.
ricevute, scritture, fotocopie, fatture), tra cui troviamo latto pubblico e la scrittura
privata:
- Latto pubblico:atto redatto dal notaio o da un altro pubblico ufficiale,
autorizzato ad attribuirgli pubblica fede (es. rogito notarile). Lefficacia dellatto
pubblico consiste nel dare piena prova che le dichiarazioni sono state fate da
quei determinati soggetti in presenza del pubblico ufficiale e, quindi, vincolano
la valutazione del giudice. La prova resiste fino a querela del falso, fatta con un
apposito giudizio al fine di verificare oggettivamente la falsit del documento.
- La scrittura privata:qualunque documento scrittoda un privato e sottoscritto
con firma autografa o con firma digitale dal soggetto interessato (es. ricevuta di
pagamento sottoscritta dal creditore). Lefficacia della scrittura privata consiste
nel dare piena prova della provenienza delle dichiarazioni solo se colui verso il
quale rivolta riconosce la sottoscrizione o se questa autenticata da un
pubblico ufficiale. Anche in questo caso, la prova resiste fino a querela del falso.
Unimportanza fondamentale assume la data della scrittura privata, la
quale, finch la scrittura non venga autentica o registrata, non ha efficacia di
data certa. Essa, quindi, costituisce la prova soltanto tra le parti.
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Non solo gode delle garanzie offerte dallart 10 cost., ma anche dei principi di
libert e democraticit sancite dagli artt 6 e 9 del Trattato Ue.
Vengono garantite alcune situazioni tipiche dello status civitatis, per questo
motivo si parla di cittadinanza europea.
11. La fine della persona.Per lordinamento, la fine della persona si ha con la sua
morte. Di morte si parlato in pi sensi con il progredire della scienza, tanto che oggi
viene indicata sia come morte cardiaca, che come morte celebrale. (Momento in
cui, cio, cessano irreversibilmente le attivit del sistema nervoso centrale); con ci
intendendosi due diverse modalit di accertamento di un unico fenomeno: la fine
della persona.
Il momento della morte assume importanza sotto diversi profili:
- Nei rapporti patrimoniali: con la morte si apre la successione nei rapporti del
defunto.
- Per la possibilit di trapiantare gli organi.
Nellipotesi di pi persone che muoiono nella stessa circostanza (es. incidente
automobilistico, di una inondazione, di un incidente aereo), pu essere importante
stabilire se una di esse morta prima dellaltra e viceversa. Per evitare complicazioni
lart 4 stabilisce che quando un effetto giuridico dipende dalla sopravvivenza
di una persona a unaltra e non consta quale di essa sia morta prima, tutte si
considerano morte nello stesso momento.
In questo caso, si di fronte a una presunzione (c.d. di commorienza) relativa,
ammette cio la prova contraria, per cui data comunque la possibilit a chi vi abbia
interesse di dimostrare la sopravvivenza delluna allaltra persona.
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1. Atipicit dei cc.dd. diritti della personalit e valore unitario della persona umana.
Alla base del nostro ordinamento ci sono i valori della persona umana, che hanno
acquisito una posizione di supremazia rispetto ai valori patrimonialistici. Gli strumenti
introdotti per garantire la realizzazione di questi valori sono i diritti della
personalit, definiti come situazioni esistenziali.
Per quanto riguarda la funzione esse garantiscono lo sviluppo e la realizzazione della
personalit; per quanto riguarda la struttura non vi la possibilit di distinguere tra il
soggetto titolare della situazione soggettiva e il valore tutelato, poich la persona sia
il soggetto titolare che loggetto della tutela.
I diritti della personalit, per, non trovano unadeguata disciplina nel Codice civile,
ma nella Costituzione, dove con lart. 2 che costituisce una clausola generale aperta a
tutela della persona, infatti ad essa possono essere ricondotte tutte le situazioni
necessarie per la realizzazione della personalit.
Esistono due teorie:
- Teoria atomistica, in base alla quale i diritti della personalit assumono la
natura di diritti soggettivi disciplinati singolarmente.
- Teoria monistica,in base alla quale si afferma lesistenza di un unico diritto
soggettivo della personalit, che rappresenta il punto di confluenza di tutti i
singoli diritti.
Si pu dire che i diritti della personalit non assumono rilevanza autonoma, ma
sono strumentali alla realizzazione della persona considerata unitariamente.
2. Le tecniche di garanzia dei diritti della personalit.Lordinamento ha predisposto
diversi mezzi di tutela per garantire la realizzazione delle situazioni esistenziali.
Questi strumenti costituiscono sia il momento fisiologico del diritto, sia il momento
patologico della loro violazione.
Sotto il profilo fisiologico, i diritti della personalit sono considerati di natura
personalissima, in quanto non possono mai mancare e sono esercitabili sono dal
titolare. Le situazioni esistenziali, quindi, sono:
- Indisponibili.
- Intrasmissibili mortis causa.
- Imprescrittibili: nascono, vivono e si estinguono con luomo.
- Di natura non patrimoniale.
- Assolute: si possono far valere nei confronti di tutti.
Dal momento che sono situazioni assolute, lordinamento prevede:
- Da una parte, il dovere di astensione da parte di tutti i consociati nel porre in
essere qualsiasi comportamento, positivo o negativo, che impedisca la
realizzazione del diritto della personalit.
- Dallaltra, riconosce la pretesa del titolare affinch queste situazioni vengano
rispettate. In questo caso si fa riferimento al dovere di solidariet sancito
dallart. 2 cost., il quale viene garantito dallo Stato, cio esso lo impone ai
soggetti in quanto strumentale alla realizzazione dei diritti della personalit.
Sotto il profilo patologico, cio quando le situazioni esistenziali vengono violate,
lordinamento protegge il soggetto dal punto di vista monetario e dal punto di
vista inibitorio:
- Dal punto di vista monetario,il soggetto viene tutelato dallart. 2043, che
garantisce il diritto di risarcimento del danno contro colui che ha cagionato ad
altri un danno ingiusto (danno esistenziale).
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personale, il giudice pu vietare alla moglie luso del cognome del marito o
autorizzarlo a non usarlo.
Al nome si affianca, a livello di tutela, lo pseudonimo, ma solo se questo abbia
acquistato la stessa importanza del nome della persona (es. nomi darte).
La tutela offerta al diritto al nome di carattere inibitorio: si pu chiedere al
giudice la cessazione del fato lesivo.
7. Il diritto alla riservatezza.La riservatezza indica la tutela del diritto alla privatezza,
indirizzata a salvaguardare la persona dalle intromissioni altrui nella propria vita
intima e viene riconosciuta dallart. 8 della Convenzione europea sui diritti delluomo e
delle libert fondamentali (CEDU).
Diverse sono le disposizioni che mirano a tutelare la riservatezza dellindividuiamo,
tra cui troviamo:
- Inviolabilit del diritto alla libert, alla segretezza della corrispondenza e ad ogni
altra forma di comunicazione, se non per atto giudiziale e con annesse tutte le
garanzie di rispetto della dignit umana.
- Riservatezza per tutto ci che riguarda la vita familiare del prestatore di lavoro.
- Divieto di pubblicare, riprodurre o portare a conoscenza del pubblico senza il
consenso dellautore le corrispondenze epistolari, le memorie familiari e
personali.
- Divieto imposto al datore di effettuare indagini sulle opinioni politiche, religiose
e sindacali del lavoratore.
- Diritto alla propria immagine.
Il diritto alla riservatezza visto come diritto a starsene soli, cos come previsto da oltre
un secolo negli Stati Uniti dAmerica, nel nostro ordinamento trova una diversa
disciplina, in quanto luomo non solo poich vive in comunit nei confronti della
quale assume doveri e nella quale possibile realizzare la personalit. In questo modo
nascono dei conflitti tra riservatezza e libert di informazione, in questi casi
bisogna far riferimento ai casi concreti: il coniuge pu sacrificare la privacy per il
diritto dellaltro di conoscere le sue condizioni di salute, ma lo stesso non vale nei
rapporti di lavoro.
Una particolare rilevanza assume il diritto alla cronaca.Con il passare del tempo,
infatti, il pericolo di aggressione della sfera personale aumenta, sia con riferimento ai
personaggi pubblici, sia a persone sconosciute al pubblico. In questi casi,
lordinamento deve bilanciare l0interesse collettivo a ricevere quella notizia e
linteresse del singolo.
Rilevante anche la riservatezza dei dati sensibili, cio raccolte di notizie sulla vita,
sulle attivit o sulle opinioni personali contenute nelle banche dati. Per tutelare il
soggetto, stato previsto che luso di queste notizie sia espressamente autorizzato
dallinteressato ed stata istituita unAutorit garante delle privacy.
Di fronte alla violazione, linteressato pu chiedere la cessazione dellabuso
(carattere inibitorio) o il risarcimento del danno (carattere monetario).
8. I diritti della libert.Accanto ai diritti illustrati, se ne pongono altri riconosciuti dalle
disposizioni costituzionali o riconducibili allampia sfera delle libert individuali:
- Libert in campo patrimoniale(es. la libert contrattuale, libert
testamentaria, libert matrimoniale).
- Libert tipiche, previste dallordinamento perch sono utilizzate come
parametro di riferimento per la meritevolezza di tutela delle attivit umane (es.
61
Da quanto appena detto risultano profonde differenza tra il codice del 1865 e quello
del 1942:
- Il codice del 1865 voleva tutelare la libert di associazione dellindividuo.
- Il codice del 1942 disciplina le persona giuridiche che hanno finalit non
economiche, al fine di controllare e limitare la libert dei privati che perseguono
scopi non produttivi e, quindi, socialmente irrilevanti.
Con lavvento della Costituzione avviene una completa rilettura delle disposizioni del
codice: con lart. 18, insieme allart. 2, lente, in quanto formazione sociale, non
viene tutelato perch costituisce uno strumento del processo produttivo, ma perch
garantisce lo sviluppo e la realizzazione della personalit individuale.
Lente diventa soggetto e acquista capacit con la semplice aggregazione di una
pluralit di persone per il perseguimento di uno scopo: lente non pu contrarre un
matrimonio, per pu essere proprietario o creditore e pu agire, attraverso le persone
fisiche, per disporre dei suoi diritti e per rispondere dei suoi doveri.
La distinzione tra persone giuridiche , cio gli enti ai quali viene riconosciuta la
personalit giuridica, e gli enti ai quali questa personalit non viene riconosciuta,
viene fatta solo ai fini della diversa responsabilit attribuita ai membri. Si parla di:
- Autonomia patrimoniale perfetta, per gli enti con personalit giuridica.
- Autonomia patrimoniale imperfetta, per gli enti che non hanno personalit
giuridica.
3. Lelemento formale e materiale delle persone giuridiche.Le persone giuridiche
presentano:
- Un elemento materiale: lorganizzazione.
- Un elemento formale: il riconoscimento della personalit giuridica.
4. Le associazioni.Lassociazione unorganizzazione composta da una pluralit di
persone per il perseguimento di uno scopo comune e nellinteressi degli associati.
- Atto costitutivo:un contratto bi o plurilaterale aperto con il quale si costituisce
lassociazione: contratto perch disciplina un rapporto patrimoniale; bi o
plurilaterale perch le parti possono essere due o pi di due; aperto perch
possibile ladesione di altri soggetti anche in un momento successivo.
Latto costitutivo e lo statuto, cio il complesso di regole che disciplina
lorganizzazione e il funzionamento dellassociazione, devono costituire un atto
pubblico contenente: la denominazione dellente, il patrimonio, la sede, lo scopo
prefissato, i diritti e i doveri dei membri e le condizioni della loro ammissione.
- Gli organi:dal momento che lassociazione non ha la possibilit di esprimere
una sua volont, si serve di due organi: lassemblea degli associati e gli
amministratori:
o Assemblea:organo deliberativo dellassociazione che viene convocata
una volta allanno per lapprovazione del bilancio. Essa convocata dagli
amministratori e viene riunita per approvare una serie di atti necessari
alla vita dellente (nomina e revoca degli amministratori, esclusione degli
associati ecc.), a maggioranza di voti e con almeno la met degli
associati, nella prima convocazione, qualunque si il numero degli
intervenuti, nella seconda convocazione. Dal momento che nella seconda
convocazione indifferente il numero degli intervenuti, per evitare che il
governo dellente venga affidato ad una minoranza, il legislatore ha
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Tra i
-
7. Gli enti non riconosciuti.Gli enti non riconosciuti sono quelli che non hanno
chiesto o non hanno ricevuto il riconoscimento della personalit giuridica.
Per quanto riguarda lelemento materiale, essi sono assimilabili agli enti
riconosciuti: le associazioni non riconosciute alle associazioni e i comitati alle
fondazioni.
Per quanto riguarda il patrimonio, invece, essi presentano unautonomia
patrimoniale imperfetta: il patrimonio dellente pu essere aggredito dai creditori,
che possono rivalersi sia sul patrimonio dellente, sia sul patrimonio di colui che ha
agito per conto dellente stesso.
La scelta legislativa di unautonomia patrimoniale imperfetta viene giustificata dalla
mancanza di riconoscimento, il quale prevede ladeguatezza del patrimonio alla
realizzazione del fine prefissato. Mancando il riconoscimento, quindi, manca anche il
controllo sulladeguatezza del patrimonio.
8. Le associazioni non riconosciute.Le associazioni non riconosciute sono
caratterizzate da:
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Pluralit di soggetti. Oltre che la costituzione per una pluralit di persone che
perseguono un determinato scopo, essa pu avvenire anche per trasformazione
di una societ di capitali in associazione non riconosciuta.
Patrimonio:un fondo comune costituto dai contributi dei singoli associati, i
quali, fino a quando dura lassociazione, non ne possono chiedere la divisione,
n pretendere la quota di partecipazione in caso di recesso.
Scopo, indicato dallatto costitutivo e dallo statuto.
Controllo: esercitato attraverso i limiti imposti dallordinamento allesercizio
dellautonomia privata. Lorganizzazione delle associazioni non riconosciute si
basa sugli accordi degli associati disciplinati dallart 36 e trova ulteriori limiti
nella compatibilit con gli artt. 2 e 18 cost.
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10. Modi di acquisto della propriet a titolo originario.Tra i modi di acquisto a titolo
originario, troviamo:
- Occupazione:materiale impossessamento di una cosa con la volont di farla
propria. Oggetto di occupazione possono essere solo le cose mobili che non
sono di propriet di nessuno; le cose immobili che non sono di propriet di
nessuno, spettano al patrimonio dello Stato.
- Invenzione:per le cose smarrite, delle quali non si perde il diritto, ma solo il
possesso. Il ritrovatore pu acquistare il diritto di propriet sulla cosa smarrita
solo se non possibile restituirla al proprietario: il ritrovare ha lobbligo di
consegnare la cosa al comune del luogo affinch si possa rendere pubblico il
ritrovamento. Se il proprietario reclama la cosa smarrita, il ritrovatore avr
diritto ad un premio; se, invece, trascorre un anno dal giorno della pubblicazione
senza risultati, il ritrovatore ne acquista la propriet per invenzione.
- Tesoro:quando si trova una cosa mobile di cui nessuno possa provare di
esserne proprietario, ma che sia di pregio. Se la cosa ritrovata un bene
culturale spetta allo Stato: al ritrovate spettatore spetter un premio da parte
del Ministero competente dei beni culturali. Se la cosa ritrovata non
qualificabile come bene culturale, essa acquistata dal proprietario del fondo o
per met ciascuno da questi e dal ritrovatore se la cosa stata ritrovata in un
fondo altrui.
- Accessione:quando cose appartenenti a proprietari diversi di uniscano,
costituendo ununica situazione. Dal momento che allespansione di un diritto di
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nel nulla. Per questo motivo la situazione di godimento temporanea, quindi cessa
quando la situazione altrui si estingue (elasticit del diritto di propriet).
Le situazioni di godimento su cosa altrui sono disciplinate dagli art. 952 ss., e sono
situazioni limitate solo alle situazioni reali, quali: la superficie,lenfiteusi,
lusufrutto, luso, labitazione e le servit prediali.Le situazioni di godimento,
inoltre, possono nascere anche dai contratti e, in questo caso, vengono ricondotte
allambito dei contratti di utilizzazione dei beni; sono: la locazione, laffitto, il
leasing, il comodato.
2. La superficie.La superficie quel diritto che un terzo acquista dal proprietario di un
suolo o per costruirvi unopera o per diventare proprietario della costruzione costruita
su di esso. Per questo si parla di propriet superficiaria, caratterizzata dal fatto che il
diritto non si estende pi verticalmente, ma orizzontalmente.
Pur perseguendo lo stesso fine, il diritto sulla costruzione e il diritto di edificare
producono fenomeni diversi:
- Diritto sulla costruzione: la costruzione esiste gi e quindi si acquista il
diritto di propriet su di essa. In questo caso lacquisto della propriet a titolo
derivativo.
- Diritto di edificare:possibilit del terzo di costruire; il diritto di propriet si
acquister solo al termine dellopera. In questo caso lacquisto della propriet
a titolo originario.
Il legislatore ha distinto i due fenomeni sulla base del diverso momenti in cui si
acquista il diritto di propriet:
- Il diritto sulla costruzione un diritto imprescrittibile.
- Il diritto di edificare un diritto prescrittibile.
Costituzione.Il diritto di superficie si costituisce per:
- Contratto
- Testamento.
- Usucapione, cio si acquista la propriet sul fondo e sulla costruzione, con il
possesso continuato per 20 anni.
Il diritto di superficie pu essere previsto a tempo determinato o indeterminato, a
tempo determinato, allo scadere del termine il proprietario del suolo diventer
proprietario anche dellopera costruita.
Estinzione.Il diritto di superficie si estingue per:
- Decorrenza del termine.
- Rinuncia del superficiario.
- Consolidazione.
Non si estingue nel caso di perimento della costruzione; in questo caso, infatti, si
ricostituisce il diritto di edificare.
3. Lenfiteusi.Con lenfiteusi il proprietario cede ad un soggetto il potere di godimento
su un fondo e questi assume lobbligo di migliorarlo e di pagare un canone periodico
(somma di denaro o quantit fissa di prodotti naturali).
Costituzione.Lenfiteusi si costituisce per:
- Usucapione.
- Contratto.
- Testamento.
Lenfiteusi pu avere ad oggetto fondi rustici e fondi urbani.In questultimo caso
concessa o su un fondo gi edificato, o su un fondo sul quale possibile costruire.
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di atto. Le maggioranze sono calcolate secondo le quote (per valore) e non secondo il
numero di partecipanti (per teste).
Le maggioranze, come abbiamo detto, sono diverse:
- Per gli atti di ordinaria amministrazione:occorre la maggioranza di
partecipanti che rappresenti la maggioranza del valore delle quote.
- Per gli atti di straordinaria amministrazione:occorre la maggioranza di
partecipanti che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della
cosa comune.
- Per le innovazione:le modifiche apportate alla cosa comune che ne modificano
lentit materiale o la destinazione al fine di migliorare la cosa o renderla pi
comoda per il suo godimento. Cos come gli atti di straordinaria
amministrazione, occorrela maggioranza di partecipanti che rappresenti almeno
i due terzi del valore complessivo della cosa comune.
- Per gli atti di alienazione o di costituzione di diritti reali sul fondo e per
le locazioni di durata superiore a 9 anni: occorre lunanimit dei consensi.
Le delibere contrarie alla legge o al regolamento possono essere impugnate davanti
lautorit giudiziaria dai dissenzienti e dagli assenti:
- Un termine di decadenza di 30 giorni dalla deliberazione, per i dissenzienti.
- Un termine di decadenza di 30 giorni dalla comunicazione, per gli assenti.
Il legislatore prevede una situazione di contitolarit temporanea, in quanto ciascun
partecipante pu chiedere lo scioglimento della comunione con la divisione. La
divisione valida: se non si tratti di comunione forzosa; se non sia stabilito il
permanere della contitolarit per un certo periodo di tempo, e se si tratti di cose
divisibili.
Lo scioglimento della comunione un diritto potestativo riconosciuto a ciascun
partecipante e pu nascere sia da un accordo tra essi (divisione negoziale), sia da
una disposizione dellautorit giudiziale (divisione giudiziale). In entrambi i casi lo
scioglimento ha efficacia retroattiva.
Nonostante sia un diritto potestativo, chiedendo la divisione giudiziale, non sempre si
pu ottenere lo scioglimento della comunione, poich al giudice lasciato un certo
margine di discrezionalit.
2. Il condominio negli edifici.Nel condominio coesistono una pluralit di diritti
esclusivi di propriet su specifiche unit immobiliari accanto alla comunione su alcune
parti delledificio necessarie per il miglior godimento dei primi. I condmini, quindi,
sono in parte titolari esclusivi, in parte titolari in comune.
Il condominio si costituisce con il primo atto di trasferimento dellunit immobiliare
dalloriginario proprietario ad un altro soggetto.
Il condominio, nella sua unitariet tra titolarit esclusiva e titolarit in comune,
costituisce una formazione sociale in funzione abitativa.
Dal momento che le parti comuni sono strumentali al miglior godimento dellintero
edificio, esse sono indivisibili. Le parti comuni possono essere sottratte allutilizzo
comune solo quando si rispetti la loro destinazione e quando la decisione sia presa
dallunanimit dei condomini. Il diritto dei condmini sulle parti comuni
irrinunziabile, quindi ognuno di essi deve obbligatoriamente partecipare alle spese
necessarie per la loro conservazione.
Sulle parti comuni, il diritto di ognuno si basa sul valore della propriet esclusiva, il
quale rapportato a millesimi sulle tabelle millesimali.Queste tabelle sono
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6. gli effetti del possesso.Gli effetti del possesso si possono riscontrare in diversi casi:
- Quando il possessore perde il suo potere in seguito alla rivendicazione
del bene da parte del proprietario:il possessore perdente, se in buona fede
e se il bene fruttifero, riceve i frutti fino al giorno della domanda giudiziale. Se
il possessore in mala fede dovr restituire tutti i frutti, anche quelli avuti
precedentemente della domanda giudiziale. Il possessore che ha sostenuto le
spese, inoltre, ha diritto al rimborso;ad unindennit per le addizioni e i
miglioramenti recati alla cosa e alla ritenzione della cosa finch non gli vengano
fornite le indennit dovute.
- Lacquisto del possesso: quando ci sono i seguenti presupposti: la buona fede
dellacquirente; un atto valido di acquisto; lacquisto del possesso da parte
dellacquirente (in base al principio possesso vale titolo). Il possesso vale
titolo valido nei casi di pi alienazioni di uno stesso bene da uno stesso
dante causa a pi acquirenti, tra i quali il legislatore ha preferito chi per primo
ha acquistato in buona fede il possesso. Il principio non valido per
luniversalit di mobili e per i beni mobili registrati.
7. Lusucapione.Lusucapione un modo di acquisto a titolo originario, con il quale il
possessore pu acquistare la propriet, o il diritto reale di godimento, del bene sul
quale ha esercitato il potere per un periodo continuato nel tempo.
Essendo compatibili, per allusucapione si applicano le regole del possesso.
Lusucapione, inoltre, favorisce:
- Chi svolge una funzione socialmente utile.
- Il proprietario che vuole dimostrare il suo diritto:invece di ricorrere
allazione di rivendicazione, il proprietario potr dimostrare di aver posseduto la
cosa per il tempo stabilito per lusucapione.
I presupposti affinch possa esserci usucapione sono:
- Possesso non viziato.
- Il possesso deve essere esercitato su un bene suscettibile di appropriazione.
- Il possesso deve durare per un certo periodo di tempo e in modo continuato.
In base alla durata del possesso necessaria per lacquisto attraverso usucapione, si
distingue tra:
- Usucapione ordinaria:permette lacquisto del diritto con il possesso
continuato per 20 anni, se si tratta di beni immobili, universalit di mobili e di
mobili non registrati; per 10 anni s si tratta di beni mobili registrati.
- Usucapione abbreviata: il possessore acquista il diritto se in buona fede e
se c un atto di acquisto valido. Per i beni immobili, il decorso del tempo ha
inizio dalla data di trascrizione dellatto di alienazione. Per i beni mobili
registrati, lusucapione avviene con il decorso di 3 anni dalla trascrizione del
titolo; per i beni mobili non registrati, con il possesso continuato per 10 anni.
Per lusucapione dei fondi rustici, occorre un possesso continuato di 15 anni, ridotti
a 5 anni dalla data di trascrizione dellatto se colui che acquista il fondo da chi non ne
proprietario in buona fede e abbia un titolo idoneo a trasferire la propriet
trascritta debitamente.
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salvaguardare lautonomia familiare, sia nei rapporti tra i coniugi sia nei rapporti con i
figli.
La libert dei coniugi di scegliere il contenuto dei loro accordi non illimitata: non si
potranno mai contrastare i doveri imposti dal matrimonio.
Gli accordi hanno natura negoziale, ma si tratta di particolari negozi giuridici nei
confronti dei quali le disposizioni per questi atti si applicano solo nei limiti di
compatibilit. Laccordo deve essere sempre meritevole di tutela.
Nel caso di contrasto, a ciascuno dei coniugi data la possibilit di rivolgersi
allautorit giudiziaria: il giudice deve tentare di raggiungere una soluzione concordata
e soltanto se venga fatta richiesta dai coniugi stessi, e il disaccordo riguardi la
residenza familiari o altri affari essenziali, pu adottare la soluzione che ritiene
migliore per tutelare lunit e la vita della famiglia. Per quanto riguarda le decisioni
relative ai figli, invece, il giudice adotta una soluzione nellinteresse del minore e
soltanto se il contrasto permane attribuisce il potere di decisione ai genitori.
3. I rapporti personali tra coniugi.Il rapporto tra coniugi prevede lattribuzione degli
stessi diritti e doveri sia alla moglie, che al marito, in base al principio di
eguaglianza.
I doveri dei coniugi servono a garantire le libert e i diritti fondamentali
dellindividuo sia come soggetto, che come membro di una formazione sociale in cui
realizza la sua personalit. Tra questi doveri troviamo:
- Dovere di fedelt:si estende ad ogni relazione che offenda quei sentimenti e
quegli affetti sui quali si basa il consenso del rapporto coniugale. Dovere di
fedeltdovere di lealt.
- Dovere di assistenza:si distingue in due profili:
o Morale:sostegno reciproco nella sfera affettiva, psicologica e spirituale.
o Materiale:sostengo reciproco nei bisogni quotidiani.
- Dovere di collaborazione:nellinteresse dellintera famiglia.
- Dovere di coabitazione:deve andare oltre al semplice coabitare sotto lo
stesso tetto, ma non fino al punto di equipararlo alla convivenza morale e
materiale. Lobbligo di coabitare prevede, quindi, una componente spirituale,
ma comunque fa riferimento a caratteri fisici collegati ai luoghi e allabitazione.
I doveri coniugali assumono rilevanza in sede di separazione personale tra coniugi
ai fini delladdebitabilit della separazione stessa.
4. I rapporti genitori-figli.Il rapporto genitori-figli riguarda il diritto e il dovere da
parte dei genitori di educare, istruire e mantenere la prole in considerazione delle
capacit, dellinclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. Ai figli imposto
lobbligo di rispettare i genitori e di contribuire, in base al proprio reddito, al
mantenimento della famiglia.
I doveri dei genitori nei confronti dei figli, nascono a prescindere dallatto di
matrimonio, ma solo con la procreazione. Lo status filiationis, inoltre, unico,
quindi identico sia nel caso di filiazione nel matrimonio, che nel caso di filiazione
fuori dal matrimonio.
In primo luogo, mantenere, istruire ed educare la prole permette di realizzare la
solidariet familiare; in secondo luogo, i doveri di genitori devono essere
strumentali allo sviluppo e alla realizzazione della personalit dei figli. Questo vuol
dire che i genitori non devono far crescere il figlio a propria immagino, ma tenendo
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presente la sua personalit e la sua graduale autonomia nel compiere scelte sempre
pi importanti.
I genitori, inoltre, devono provvedere in base alle rispettive sostanze e secondo
la loro capacit di lavoro professionale o casalingo. In questo modo il legislatore
ha voluto: da una parte, intendere che dovere dei coniugi quello di impegnarsi per
mettere a frutto la propria capacit di lavoro; dallaltra, che anche il lavoro casalingo
capace di soddisfare i bisogni della famiglia.
5. Linadempimento dei doveri coniugali.I doveri coniugali costituiscono veri e propri
doveri giuridici, ai quali sono collegate conseguenze per il loro inadempimento in base
alla natura patrimoniale o personale:
- Inadempimento dei doveri patrimoniali:si applicano le tutele previste per
linadempimento delle obbligazioni. Nel caso di inadempimento dellobbligo di
mantenimento a favore del coniuge separato, il giudice pu stabilire il sequestro
di parte dei beni del coniuge obbligato o ordinare ai suoi debitori di versare i
debiti a favore del coniuge che ha diritto al mantenimento.
- Inadempimento dei doveri personali:si fa riferimento soprattutto alla
violazione del dovere di fedelt. Anche per i doveri personali si fa strada
lopinione secondo la quale possibile chiedere il risarcimento del danno
quando il danno subito diretta e immediata conseguenza della violazione.
6. I rapporti patrimoniali. Il regime primario.I rapporti patrimoniali sono necessari
alla famiglia, in quanto strumento per la realizzazione della personalit dei suoi
membri, nel rispetto dei principi di solidariet e di eguaglianza. I rapporti patrimoniali
sono stati armonizzati alle esigenze della famiglia grazie alla riforma del 1975.
La riforma del 1975 prevede:
- Il regime patrimoniale primario:si basa sul dovere imposto ai coniugi di
contribuire ai bisogni della famiglia, in proporzione alle diverse potenzialit
economiche.Questo contributo deve essere dato in funzione dei bisogni della
famiglia: bisogni individuali che vengono soddisfatti perch servono a realizzare
lo sviluppo della personalit (es. lesigenza del figlio di raggiungere
unistruzione corrispondente alle sue capacit).
- Il regime patrimoniale secondario:la modificazione del regime patrimoniale
lasciato allautonoma scelta dei coniugi.
7. La comunione dei beni.La comunione legale dei beni tra coniugi viene disciplinata
dagli artt. 177 ss. che prevedono: gli acquisti compiuti dai coniugi durante il
matrimonio e le aziende gestite da entrambi i coniugi e costitute dopo il matrimonio.
Gli acquisti possono essere:
- Congiunti:quando derivano da un atto al quale partecipano entrambi i coniugi.
- Separati:quando derivano da un atto al quale partecipa solo uno dei coniugi.
Lacquisto pu essere a titolo derivativo o originario e pu riguardare: la propriet
o altro diritto su qualsiasi bene o un diritto di credito.
Dalla comunione vengono esclusi i beni personali, cio quelli dei quali il coniuge era
proprietario gi prima del matrimonio; i beni che servono allesercizio della professione
dei coniugi; i beni ottenuti come risarcimento del danno; la pensione attinente alla
perdita della capacit lavorativa.
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Altri beni, invece, non entrano immediatamente a far parte della comunione. In questo
caso si parla di comunione residuale, cio beni che costituiscono oggetto di
divisione tra i coniugi se risultano presenti al momento dello scioglimento della
comunione. In questo caso il legislatore non considera immediatamente questi beni,
ma lascia la piena disponibilit a ciascuno dei coniugi.
Dal momento che vige leguaglianza dei coniugi anche nei rapporti patrimoniali,
lamministrazione dei beni della comunione spetta a ciascuno di essi e, in casi di
straordinaria amministrazione, richiesto il consenso di entrambi. Sia nei casi di
ordinaria, che di straordinaria amministrazione vige sempre il principio dellaccordo
tra coniugi.Gli atti compiuti senza il consenso dellaltro coniuge sono:
- Annullabili se riguardano beni immobili e beni mobili registrati.
- Determinano lobbligo di ricostituire la comunione come era prima del
compimento dellatto se sono beni mobili non registrati.
In casi straordinari possibile lamministrazione dei beni di comunione solo da
parte di uno solo dei due coniugi (es. lontananza). In questo caso si deve comunque
chiedere autorizzazione al giudice, a meno che non si tratti di un possesso di procura
risultante da un atto pubblico o da scrittura privata autentica.
Nei rapporti esterni, la responsabilit dei coniugi si manifesta in base alla natura
dellobbligazione: se nellinteresse della famiglia o nellinteresse di uno dei
coniugi:
- Per unobbligazione contratta nellinteresse della famiglia, il creditore pu
rivalersi sulla totalit dei beni della comunione e, se questi sono insufficienti,
pu rivalersi sui beni personali di ciascun coniuge.
- Per unobbligazione contratta nellinteresse di uno dei coniugi,il creditore
pu agire solo sui beni personali del coniuge obbligato e, solo successivamente,
sula valore corrispondente alla sua quota di beni comuni.
La comunione si scioglie per:
- Interdizione o inabilitazione di uno dei coniugi o cattiva amministrazione.
- Dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi.
- Annullamento.
- Scioglimento del matrimonio civile.
- Separazione personale.
- Mutamento convenzionale del regime patrimoniale.
- Fallimento di uno dei coniugi.
Dopo lo scioglimento della comunione bisogna procedere alla divisione dei beni, che
si effettua separando in parti uguali lattivo e il passivo.
8. Le convenzioni matrimoniali.Ogni deroga alla riforma del 1975 deve essere prevista
da un accordo tra i coniugi. Questi accordi sono chiamati convenzioni matrimoniali
e possono riguardare:
- La separazione dei beni.
- Una comunione convenzionale.
- La modificazione di uno dei regimi precedentemente scelti.
- La costituzione di un fondo patrimoniale.
Le convenziona matrimoniali non possono derogare i diritti e i doveri derivanti dal
matrimonio e si costituiscono per atto pubblico.
Per essere opposte ai terzi, le convenzioni devono essere annotate nellatto di
matrimonio.
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Lamministrazione dei beni del fondo affidata dalle norme relative alla comunione
legale, mentre i frutti sono impiegati per i bisogni della famiglia.
12. Limpresa familiare.La caratteristica dellimpresa familiare data dallesercizio di
lavoro svolto insieme e in modo continuato da pi membri della famiglia.
Ai membri della famiglia che vi partecipano viene riconosciuto il mantenimento e,
inoltre, essi partecipano allutile in una percentuale che non supera il 49%
dellammontare totale. Ai familiari spetta una quota sa sui beni acquistati con gli utili,
sia sugli incrementi dellazienda.
Limpresa familiare viene considerata unimpresa individuale perch:
- Le decisioni devono essere prese a maggioranza.
- La gestione e la direzione, per, viene affidata allesclusiva competenza del
titolare.
Il diritto di partecipazione intrasferibile, per pu essere ceduto ai familiari che
collaborano allimpresa. Inoltre, in caso di divisione ereditaria o di trasferimento
dellazienda, i partecipanti hanno un diritto di prelazione.
Limpresa familiare non va confusa con limpresa coniugale, cio le aziende gestite
da entrambi i coniugi e nei confronti dei quali entrambi assumono la posizione di
imprenditori.
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I genitori esercitano il potere di rappresentanza del figlio minore in tutti gli atti civili
e ne amministranoi beni. Per bisogno fare una distinzione in base alla natura
dellatto: gli atti di ordinaria amministrazione possono essere posti in esse
disgiuntamente da ciascun genitori; gli atti di straordinaria amministrazione
devono essere posti in essere congiuntamente da entrambi i genitori e si richiede
lautorizzazione del giudice tutelare. Nel caso di conflitto di interessi o di vari ostacoli
allesercizio dei genitori, il legislatore prevede che sia nominato un curatore speciale
per il figlio.
I genitori hanno lusufrutto legale sui beni del figlio, ma i frutti percepiti sono
vincolati al mantenimento, allistruzione e alleducazione dei figli stessi.
Tutti gli atti posti in essere dai genitori contrari alle disposizioni imposte, sono
annullabili.
In caso di disaccordo dei genitori, il giudice ascolter loro e il figlio e suggerir la
soluzione pi adatta nellinteresse del minore.
Nel caso in cui i genitori prendano decisioni contrarie allinteresse del figlio, il
tribunale per i minorenni prender gli adeguati provvedimenti. Il giudice, infatti, pu
dichiarare la decadenza della responsabilit genitoriale (es. genitore condannato
allergastolo) o la sospensione della responsabilit genitoriale per tutta la durata
della pensa quando il genitore venga condannato ad una pena detentiva superiore a 5
anni per un delitto non colposo.
11. La tutela degli incapaci. La curatela.Quando i genitori sono morti o, per altri motivi,
non possano esercitare la responsabilit genitoriale, il giudice nomina un tutore e un
protutore:
- Il tutore sostituisce i genitori e la sua attivit sottoposta al controllo del
giudice. Il tutore nominato dal giudice il quale deve: ascoltare il minore e
scegliere, come tutore, una persona ineccepibile che possa garantire
listruzione, leducazione e il mantenimento cos come un genitore.
Il tutore decade quando: sia accusato di negligenza, abbia abusato dei suoi
poteri, non abbia adempiuto ai suoi doveri, sia diventato immeritevole
dellufficio.
La tutela viene attribuita anche a garanzia degli incapaci, quindi anche degli
interdetti.
- Il protutore nel caso di conflitti di interessi tra il tutore i gli interessi del minore.
Il protutore detiene il compito di rappresentanza e pu nominare un nuovo
tutore.
La curatela un istituto a protezione degli inabilitati e dei minori emancipati (minori
che hanno contratto il matrimonio). Il curatore non sostituisce lincapace, ma lo assiste
in tutti gli atti di straordinaria amministrazione.
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Queste cause specifiche, per, sono insufficienti da sole, infatti serve laccertamento
da parte del giudice dellimpossibilit di mantenere o ricostituire la comunione di vita
spirituale e materiale.
La domanda di divorzio pu essere presentata da uno o entrambi i coniugi e deve
contenere lesposizione dei fatti e lindicazione delleventuale presenza di figli.
Con il divorzio, i coniugi riacquistano lo stato libero, ma il legislatore prevede misure
protettive a favore del coniuge pi debole, come la corresponsione di un assegno
periodico basandosi su criteri assistenziali, risarcitori e compensativi rapportati alla
durata del matrimonio.Lassegno di divorzio non pi dovuto quando il coniuge
passa a nuove nozze.
In caso di morte dellex coniuge e in assenza di un coniuge superstite che abbia i
requisiti per la pensione di reversibilit, il coniuge rispetto al quale stato
pronunciato il divorzio, ha diritto alla pensione di reversibilit.
Tra gli effetti del divorzio vi troviamo soprattutto quelli nei confronti dei figli.Il
giudice, infatti, deve provvedere allassegnazione della casa familiare, in base al
loro prioritario interesse. Il genitore che convive con il figlio deve informare laltro su
ogni cambiamento di residenza, in modo da mantenere vive le sue relazioni.
6. Gli altri casi previsti dalla legge.Accanto al divorzio, altre cause di scioglimento del
matrimonio sono: la morte di uno dei coniugi, la dichiarazione di morte presunta e
le ipotesi di invalidit.
Con la morte, il matrimonio continua a produrre effetti:
- Dal punto di vista successorio:il coniuge superstite acquista i diritti sul
patrimonio del coniuge defunto e ha diritto alla pensione di reversibilit.
- Dal punti di vista dello stato civile:il cittadino straniero che ha contratto il
matrimonio con un cittadino italiano, mantiene la cittadinanza italiana.
- Alla donna riconosciuto il diritto di continuare ad usare il cognome del marito
defunto ed soggetto al divieto temporaneo di non sposarsi.
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4. La successione legittima.
La successione legittima la successione alla quale si fa ricorso quando
manchi, in tutto o in parte, un testamento e della quale si avvantaggiano il
coniuge e alcuni parenti del de cuius.
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Errore sui motivi:rileva solo dal testamento risulti che il motivo stato
elemento determinante della disposizione.
- Errore sulla persona:irrilevante quando dal testamento risulti in modo non
equivoco quale persona voleva nominare il testatore.
- Errore sulla cosa:rileva quando certo a quale cosa il testatore voleva
riferirsi.
Per quanto riguarda la violenza e il dolo, il legislatore tiene conto della minaccia e
del raggiro.Nelle ipotesi di dolo si prendono in considerazione le suggestioni che
abbiano potuto spingere il de cuius a disporre in un certo modo (captazione).
7. La revoca del testamento.Il testamento sempre revocabile e anche la revoca
negozio giuridico. Distinguiamo:
- Revoca totale e revoca parziale: quando investe la totalit delle disposizioni
o solo alcune di esse.
- Revoca espressa e revoca tacita: espressa quando il testatore, con una
dichiarazione, manifesta esplicitamente la sua volont di revocare il
testamento; tacita quando si manifesta con un comportamento incompatibile
con la recedente disposizione.
La revoca tacita presa in considerazione con riferimento ad alcune ipotesi in
cui il legislatore presume la volont di porre nel nulla le precedenti disposizioni;
in questo caso ammessa la prova contraria. Questo avviene quando il
testatore distrugga, danneggi o cancelli un testamento olografo e anche quando
il testatore ritiri il testamento segreto dalle mani del notaio presso il quale fu
depositato.
La revoca tacita viene presa in considerazione anche quando il testatore alieni o
trasformi la cosa legata.
- Revoca di diritto:quando il testatore, al momento della sua redazione, non
aveva o ignorava lesistenza di figli o discendenti.
8. La pubblicazione e lesecuzione dei testamenti.Per eseguire le disposizioni
testamentarie, necessario farle conoscere alle persone che hanno interesse alla
successione. A questo proposito si parla di pubblicazione del testamento.
La pubblicazione riguarda il testamento olografo e il testamento segreto.In questi
casi avviene un preciso procedimento:
- Il testamento viene presentato al notaio.
- Il notaio redige, in forma pubblica e in presenza di due testimoni, una verbale
pubblicazione.
- Il notaio comunica lesistenza del testamento agli eredi e ai legatari affinch vi
si possa dare esecuzione.
Per lesecuzione del testamento, il de cuius pu nominare un esecutore
testamentario, che deve essere una persona avente la piena capacit di obbligarsi.
Lesecutore deve accettare la nomina con una dichiarazione fatta presso la cancellaria
dove si aperta la successione. Laccettazione un atto puro che non prevede termini
e condizioni e, con esso, si assume un incarico gratuito, salvo diverse disposizioni del
de cuius.
Lesecutore testamentario prende possesso delleredit per un periodo non
superiore ad 1 anno. Egli, inoltre, deve consegnare allerede che ne faccia richiesta
tutti i beni delleredit che non dovessero risultare utili per lo svolgimento del suo
incarico.
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Lamministrazione dei beni ereditari deve essere con la diligenza del buon padre
di famiglia, solo cos lesecutore potr compiere tutti gli atti di gestione dei beni e,
previa autorizzazione del giudice, anche alienare i beni. Al termine dellincarico egli
deve rendere conto della sua gestione e, nel caso di colpa, obbligato a risarcire i
danni agli eredi e ai legatari.
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compongono la sua quota e si considera come se non fosse mai stato proprietario
degli altri beni ereditati.
Proprio per questo consentito al coerede si alienare i singoli beni ma, se uno dei
coeredi subisce levizione del bene, delle conseguenza si devono far carico tutti.
Ciascun coerede ha la possibilit di chiedere la sua parte in natura dei beni mobili e
immobili delleredit. In questo caso si effettua la stima dei beni secondo il loro valore
venale e, dopo, si formano le porzioni (apporzionamento) che spettano a ciascuno in
base alle rispettive quote.
Non sempre i beni ereditari sono facilmente divisibili; in questo caso il legislatore
stabilisce di considerare i beni nella loro interezza, attribuendo il bene al coerede con il
diritto alla quota maggiore o ai coeredi che ne facciano richiesta, imponendo a
questultimi di versare un conguaglio per leccedenza agli altri coeredi. Se nessuno dei
coeredi disposto a ci, si procede alla vendita allincanto, dividendo il ricavato fra
tutti.
La divisione pu essere:
- Convenzionale:riveste la forma di contratto ed valida solo se vi partecipano
tutti i coeredi e se, per i beni immobili, presenta la forma scritta. Oggetto della
divisione possono essere o tutti i beni, o una parte di essi.
Particolari disposizioni sono previste per i vizi della volont e per la
rescissione.La divisione pu essere impugnata per violenza o dolo, invece
non ha rilevanza lerrore.
Lomissione di uno o pi beni dalleredit dalla divisione conferisce il diritto ad
un supplemento della divisione stessa; quando, invece, uno dei coeredi
stato leso dalla quantit di beni che avrebbe dovuto ricevere secondo la sua
quota, si ricorre alla rescissione.
- Giudiziale:quando i coeredi non raggiungono un accordo, la divisione viene
disposta dal giudice. Alla divisione devono partecipare tutti i coeredi.
- Per volont del testatore:il testatore pu formare le porzioni oppure
incaricare un terzo: quando le porzioni sono stabilite dal testatore, queste
sono vincolanti per i coeredi, a meno che il loro valore non corrisponda alle
quote stabilite; se le porzioni sono stabilite da un terzo,queste non vincolano
gli eredi se il giudice le riconosce contrarie alla volont del testatore o inique.
La divisione fatta dal testatore pu riguardare sia la totalit dei beni, sia una
parte di esse, compresa la quota indisponibile.
La divisione che non consideri qualcuno dei legittimari o degli eredi, nulla.
3. La collazione.Si parla di collazione quando loggetto della divisione si arricchisce di
nuovi beni, dal momento che si considerano anche le donazioni del de cuius fate in
vita a favore dei figli, dei loro discendenti, o del coniuge. In questo caso il legislatore
presume che la donazione costituisca una sorta di anticipazione sulla successione
futura e, sulla base di questa presunzione, il legislatore impone al donatario la
collazione dei beni ricevuti, cio lobbligo di conferire ai coeredi tutto ci che egli ha
ricevuto per donazione.
I soggetti legittimati al conferimento o quelli che si avvantaggiano con la
collazione, sono i figli legittimi o naturale, i loro discendenti e il coniuge.
Il de cuius pu anche liberare il chiamato dalla collazione; in questo caso i beni
ricevuti non devono essere conferiti agli altri coeredi, ma solo calcolati per
lindividuazione della massa patrimoniale netta.
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Oggetto della collazione sono le donazioni ricevute dal defunto, le spese sostenute a
favore dei discendenti per lassegnazione fatte a causa di matrimonio, per avviarli ad
unattivit professionale, per pagare i loro debiti o per soddisfare premi relativi a
contratti di assicurazione sulla vita.
Il conferimento dei beni dipende dalloggetto:
- Beni mobili: la collazione si fa per imputazione, cio imputando alla propria
porzione il valore dei beni ricevuti per donazione.
- Beni immobili:la collazione si fa per imputazione o in natura: per imputazione,
tenendo presente il valore dellimmobile al momento di apertura della
successione: in natura, conferendo il bene immobile stesso, tenendo presente
che, se questo stato alienato o ipotecato, la collazione si fa soltanto con
limputazione.
- Somma di denaro: la collazione si fa prelevando dalleredit o versandovi il
denaro a conguaglio della propria porzione.
Si coglie, infine, la differenza tra riunione fittizia e collazione:
- Con la riunione fittizia si calcola in astratto lammontare del patrimonio netto;
con la collazione si riuniscono realmente i beni ricevuti in donazione.
- La riunione fittizia prende in considerazione tutte le donazioni fatte dal de
cuius; la collazione prende in considerazione solo le donazioni fatte ai
discendenti e al coniuge.
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