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Diritto oggettivo e diritti soggettivi

La parola diritto ha due significati:

Diritto oggettivo: indica l’insieme delle norme giuridiche in vigore in uno


Stato. Il diritto oggettivo di uno Stato è quindi il suo ordinamento
giuridico.

Diritto soggettivo: è la pretesa che un soggetto può far valere nei


confronti di un altro soggetto e che trova protezione nell’ambito
dell’ordinamento giuridico. Possiamo così tutelare i nostri interessi.

I diritti soggettivi esistono solo se previsti dalle norme giuridiche cioè dal
diritto oggettivo, cioè dall’ordinamento giuridico.

Facciamo un esempio:

L’ordinamento giuridico (quindi il diritto oggettivo) stabilisce che:

“Chi causa a qualcuno un danno ingiusto è tenuto a risarcire il danno”.


(art.2043 c.c.).

In questo esempio, la norma attribuisce a colui che è stato danneggiato il


potere di rivolgersi al giudice per ottenere il risarcimento del danno
subito. Questo potere è il diritto soggettivo.

Classificazione dei diritti soggettivi:

Diritti patrimoniali: Diritti non patrimoniali:


Conferiscono al soggetto un Si riferiscono alla persona e hanno un
vantaggio economico (valutabile in contenuto di natura non economica
denaro). Si dividono in due bensì morale. Sono i diritti della
categorie: personalità:
-diritti reali (es. il diritto di es. il diritto al nome, alla vita, alla
proprietà) salute, alla libertà personale,
-diritti di obbligazione (es. il diritto all’immagine e alla riservatezza.
di credito).
Diritti assoluti: Diritti relativi:
Possono essere fatti valere nei Possono essere fatti valere solo nei
confronti di tutti (cioè il titolare del confronti di uno o più soggetti
diritto può pretendere il rispetto determinati .
del diritto da tutta la collettività): -diritti di obbligazione o di credito
-diritti reali
-diritti della personalità

Esempi diritti assoluti:


Il proprietario di un giardino può impedire a chiunque l’accesso alla sua proprietà e,
allo stesso modo, ha il diritto di pretendere che nessuno attenti alla propria integrità
fisica o che nessuno usi indebitamente il suo nome.

Esempi diritti relativi:


Il creditore ha il potere di pretendere dal debitore una determinata prestazione di fare
(es. un certo lavoro), di dare (es. una somma di denaro), di non fare ( es. divieto di
concorrenza).

Diritti trasmissibili o disponibili: Diritti intrasmissibili o indisponibili:


Possono essere trasferiti dal Non possono essere trasferiti dal
titolare del diritto ad altre titolare del diritto ad altre persone.
persone. Sono trasmissibili i diritti Sono intrasmissibili i diritti non
patrimoniali: patrimoniali:
-diritti reali
-diritti di obbligazione o di credito -diritti della personalità

La perdita e l’estinzione del diritto soggettivo

Un diritto soggettivo si può acquistare e, in seguito si può anche perdere o


estinguere: con la perdita il diritto viene acquistato da altre persone e
continua a esistere, mentre con l’estinzione il diritto cessa di esistere senza
che un’altra persona ne acquisti la titolarità.
La perdita di un diritto soggettivo si verifica quando un diritto viene
alienato.
L’alienazione consiste nel trasferimento volontario o coattivo, cioè
forzato, di un diritto soggettivo da una persona ad un’altra.
Esempi:
-Il Sig. Rossi vende o dona un computer al Sig. Bianchi (trasferimento del diritto
volontario).

-Lo Stato, per motivi di pubblica utilità, espropria una parte del terreno del Sig. Verdi
perché deve costruire una strada pubblica (trasferimento del diritto forzato o
coattivo).

L’estinzione del diritto avviene invece per prescrizione.


La prescrizione si realizza quando un diritto soggettivo si estingue perché
il suo titolare non lo esercita per il periodo di tempo stabilito dalla legge.
In base alla legge, quindi, la prescrizione richiede il concorso di due
elementi:
- L’inerzia o il disinteresse del titolare di un diritto, che non lo utilizza
o non lo esercita.
- Il decorso di un certo periodo di tempo.

Esempio: Nel mese di settembre un fornitore consegna una partita di merci a un


commerciante e diviene creditore nei suoi confronti di una somma di denaro che, in
base al contratto di fornitura, può riscuotere dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Il termine di prescrizione inizia dal 1° gennaio, cioè dal momento in cui il fornitore
puo’ esercitare il suo diritto e pretendere il pagamento delle merci dal commerciante.

Di solito un diritto soggettivo si prescrive in dieci anni, a meno che la


legge non preveda espressamente un termine di prescrizione più lungo o
più breve.

Alcuni diritti sono imprescrittibili cioè non si estinguono se il titolare non


li esercita:
Esempi:un elettore non perde il diritto di voto se non partecipa alle elezioni; una
persona può sempre reclamare la condizione giuridica di figlio naturale di un’altra
persona; non si prescrivono i diritti indisponibili; anche il diritto di proprietà non si
prescrive se non viene esercitato.

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