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Paniere Diritto Privato

risposte crocette e aperte


2020.2021
Diritto Privato
Università telematica e-Campus (UNIECAMPUS)
141 pag.

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UNIVERVITA’ E-CAMPUS

Paniere Diritto Privato


risposte multiple e aperte 2020.2021

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Lezione 002
01. La fattispecie di una norma giuridica è sempre:
concreta e specifica

astratta e generica

astratta e generale

astratta e specifica

02. Nella struttura della norma "Se a, allora b", "a" cosa indica?

Effetto

Conseguenza

Fattispecie

Sanzione

03. Il carattere giuridico di una norma dipende da:

chi è il destinatario

chi la emana

il contesto in cui è inserita

la sua 'fonte di produzione'

04. Cos'è il principio di effettività?

Un principio secondo il quale chi non osserva le regole dell'ordinamento vigente verrà costretto dallo Stato a rispettarle

Un principio secondo cui lo Stato regolamenta attraverso l'ordinamento i suoi membri

Un principio in base al quale ciascuno è chiamato a rispondere degli effetti della propria condotta

Un principio in base al quale l'ordinamento giuridico previene gli effetti delle condotte dei membri di una collettività

05. In base al principio di effettività, se un membro della collettività non osserva una regola vigente nell'ordinamento, allora interverrrà:

un'autorità giurisdizionale (Tribunale)

un'autorità inferiore che obbligherà a rispettare la norma

un'autorità superiore che obbligherà a rispettare la norma

un'autorità competetente a far rispettare la regola

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Lezione 003
01. Nella gerarchia delle fonti, la legge comunitaria è:
gerarchicamente superiore alla legge ordinaria

equiparata alla legge costituzionale

equiparata alla legge ordinaria. Tuttavia in caso di conflitto, prevale la norma comunitaria

equiparata al regolamento

02. Il codice civile ha natura di:

regolamento

legge costituzionale

legge ordinaria

legge speciale

03. Secondo la gerarchia delle fonti:

la legge regionale prevale sui regolamenti

la legge regionale è equiparata ai regolamenti

la legge regionale prevale sempre sulla legge ordinaria

la legge regionale soccombe dinanzi agli atti di natura regolametare

04. Cosa sono le fonti di produzione?

Gli atti e i fatti in grado di produrre diritto

Gli atti in grado di produrre diritto

Le norme

La giurisprudenza

05. La gerarchia delle fonti è il principio in base al quale:

la norma successiva deroga quella precedente

la norma speciale deroga quella generale

la norma che proviene da una fonte superiore prevale su quella di rango inferiore

la norma che proviene da un'autorità superiore prevale sulle altre

06. Le norme comunitarie, nella gerarchia delle fonti, sono:

equiparate alle leggi ordinarie. Tuttavia, in caso di conflitto, la normainterna prevale sulla norma comunitaria di pari grado.

al di sopra delle leggi ordinarie.

equiparate alle leggi ordinarie. Tuttavia, in caso di conflitto, la norma comunitaria prevale sulla norma interna di pari grado.

al di sotto delle leggi ordinarie.

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Lezione 004
01. Nell'ambito dell'efficacia della legge nel tempo, vigono due principi fondamentali:
1) la legge posteriore abroga la legge anteriore; 2) la legge generale posteriore deroga la disciplina speciale.

1) la legge posteriore abroga la legge anteriore; 2) la legge speciale posteriore deroga la disciplina generale.

1) la legge posteriore non abroga la legge anteriore; 2) la legge speciale speciale posteriore deroga la disciplina genrale.

1) la legge anteriore perde di efficacia dinanzi alla legge posteriore; 2) la legge speciale anteriore deroga la disciplina generale-

02. Al fine di regolare un caso non regolato da singole disposizioni di legge, l'analogia iuris consente di applicare:

i principi che regolano casi simili

disposizioni dell'ordinamento che regolano casi simili

i principi generali dell'ordinamento giridico dello Stato

i principi della Costituzione

03. L'analogia è ammessa dal nostro ordinamento?

Su discrezione del gudice

Mai

Sì, salvo che per le leggi penale e le leggi eccezionali

Sempre

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Lezione 005
01. Sono situazioni giuridiche attive:
il diritto soggettivo, la potestà, la facoltà.

il diritto soggettivo.

la potestà, la facoltà, l'onere.

il diritto soggettivo, la potestà, la facoltà, lo status.

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Lezione 006
01. Quando si acquista la capacità giuridica?
dopo un anno dalla nascita

con il compimento del primo atto giuridicamente rilevante

al momento della nascita

al compimento della maggiore età

02. Quando si acquista la capacità di agire?

con il compimento del primo atto giuridicamente rilevante

con la nascita

dopo un anno dalla nascita

Al compimento del diciottesimo anno di età

03. La capacità giuridica e la capacità di agire.

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Lezione 007
01. Chi viene nominato all'interdetto?
Assistente

Tutore

Amministratore di sostegno

Curatore
può compiere in autoniami dell'assitenza del curatore per quelli di ordinaria amministrazione
02. Il minore emancipato:
può compiere in autoniami dell'assitenza del curatore per quelli di ordinaria amministrazione

ha necessità dell'assitenza del curatore sia per gli atti di ordinaria amministrazione sia per gli atti di straordinaria amministrazione

ha sempre bisogno dell'autorizzazione dell'autorità giudiziaria

può compiere in autonomia sia gli atti di ordinaria amministrazione sia gli atti di straordinaria amministrazione

03. al ricorre di quali condizioni si è dichiarati interdetti?

soggetto maggiorenne che : a) sia infermo di mente; b) tale infermità non sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri
interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione

soggetto maggiorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi;
d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione

soggetto minorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi; d)
sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione

soggetto minorenne che : a) sia infermo di mente; b) tale infermità non sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri
interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione

04. Cosa accomuna l'interdetto e l'inabilitato?

l'assistenza di un curatore

la sostituzione dal tutore.

l'essere soggetti incapaci di agire.

la minore età

05. Chi può promuovere il procedimento di interdizione?

il coniuge, il convivente, i parenti entro il quarto grado

oltre al soggetto interessato, il coniuge, il convivente, i parenti entro il quarto grado

oltre al soggetto interessato, il coniuge, il convivente, i parenti entro il quinto grado

oltre al soggetto interessato, il coniuge, e i parenti entro il quarto grado

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Lezione 008
01. Gli effetti dell'amministrazione di sostegno decorrono:
dal deposito del decreto del giudice tutelare nel registro delle amministrazioni di sostegno

dall'annotazione in margine all'atto di nascita del decreto del giudice tutelare

dall'emssione del decreto del giudice tutelare

dal verificarsi della consizone di infermità, menomazione fisica o psicoficsica

02. Il procedimento per accedere all'istituto dell'amministrazione di sostegno da qual, tra questi soggetti, non può essere avviato?

Da chi ne ha interesse

Dal convivente

Dai parenti fino a quarto grado

Dai medici e personale sanitario che hanno in cura l'interessato

03. Quali poteri ha l'amministratore di sostegno?

Compiere gli atti di ordinaria amministrazione

Compiere gli atti di straordinaria amministrazione

Compiere gli atti indicati nel provvediment giudiziale di nomina

Compiere gli atti sia di ordinaria sia di straordinaria amministrazione

04. L'amministrazione di sostegno.

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Lezione 009
01. La differenza tra società e associazioni è:
che solo le seconde hanno scopo di lucro

che solo le prime mirano a recare vantaggi comuni, con la propria attività, ai soci

che solo le prime hanno scopo di lucro

che entrambe hanno scopo di lucro ma nelle associazioni contano di più gli associati

02. Le associazioni riconosciute:

sono lasciate alla libera determinazione della volontà privata

non devono sottostare a precise regole di legge

non sono dotate di autonomia patrimoniale

sono sottoposte al riconoscimento governativo

03. Il fenomeno associativo:

è di rilevanza costituzionale (art. 18)

è disciplinato solo dal codice civile

è di rilevanza costituzionale (art. 14)

non è contemplato nella Costituzione

04. Quale tra questi enti persegue uno scopo di lucro?

Società

Fondazione

Comitato

Associazione riconosciuta

05. La distinzione tra enti con e senza personalità si fonda sulla:

rappresentanza organica fruibile solo dai primi

autonomia patrimoniale perfetta solo dei primi.

presenza, solo nei primi, di organi dirappresentanza interni ed esterni capaci di agire anche con i terzi

capacità, solo dei seconti di rispondere delle proprie obbligazioni solo con il proprio patrimonio.

06. Le associazioni riconosciute sono rese tali con:

pubblicazione del loro statuto e atto costitutivo

la presentazione del loro atto costitutivo in prefettura

la presentazione del loro atto costitutivo e statuto in prefettura

la affissione del loro statuto in prefettura

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Lezione 010
01. Le associazioni riconosciute, come organi, cosa prevedono?
Soltanto amministratori

Un'assemblea e amministratori

Un'assemblea, amministratori e un collegio sindacale

Soltanto un'assemblea

02. Delle obbligazioni assunte da un'associazione non riconosciuta, chi risponde?

sia l'associazione con il fondo comune, sia tutti gli associati.

soltanto gli associati

soltanto l'associazione con il suo fondo comune

sia l'associazione con il fondo comune, sia gli associati che hanno assunto l'obbligazione in nome e per conto dell'ente

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Lezione 011
01. Di che anno è la riforma del diritto di famiglia?
1968

2000

1982

1975

02. La legge n. 219 del 17 dicembre 2012:

disciplina l'affidamento condiviso di figli di coppie separate

equipara lo status di figli, abrogando la distinzione tra figli legittimi e figli naturali

disciplina la procreazione medicalmente assistita

equipara lo status di figlio adottivo a quello di figlio legittimo

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Lezione 012
01. Quale, tra queste, non è causa di invalidità del matrimonio:
violazione di legge

vizi del consenso

uno dei coniugi era divorziato

interdizione giudiziale di uno dei coniugi

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Lezione 013
01. Il cd. divorzio breve:
riunisce separazione e divorzio in un unico momento

segue la separazione ma è accessibile in tempi più brevi rispetto agli ordinari

sostituisce la separazione

è accessibile solo se la coppia ha figli minori

02. Quali diritti e doveri, tra quelli indicati, sorgono tra i coniugi ai sensi dell'art. 143 cod. civ.:

diritto di vivere in abitazioni separate

obbligo di comunione dei beni

obbligo a contribuire ai bisogni della famiglia secondo la propria volontà

obbligo reciproco alla fedeltà

03. La separazione può essere:

solo giudiziale

consensuale o giudiziale, ma anche quella di fatto provoca effetti giuridici

consensuale o giudiziale

concordata con atto privato tra i coniugi

04. La separazione con addebito:

è un istituto ormai derogato

è accertabile solo a carico di uno dei coniugi

è accertabile quando si violano i doveri coniugali

non è accertabile quando ci sono in gioco gli interessi di figli minori

05. L'assegno divorzile è un obbligo che cessa se:

i figli diventano maggiorenni

se il coniuge beneficiario ha mantenuto il diritto alla reversibilità

il coniuge beneficiario si sposa con nuove nozze

il coniuge beneficiario inizia una convivenza more uxorio

06. quali di questi obblighi non cessa per effetto della separazione?

obbligo di fedeltà

obbligo di collaborazione in relazione alla prole

obbligo di coabitazione

obbligo di assistenza

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Lezione 014
01. Quali tra questi beni non entrano subito in comunione tra i coniugi?
beni, di natura non personale, acquistati dai coniugi durante il matrimonio

i beni, di natura personale, acquistati dai coniugi durante il matrimonio

gli utili di aziende gestite da entrambi i coniugi, anche se appartenenti ad uno solo di essi prima del matrimonio

le aziende gestite dai coniugi e create dopo il matrimonio

02. In regime di comunione dei beni, cosa accade ai beni che prima del matrimonio erano di proprietà di un singolo coniuge?

I beni rimangono di propreità esclusiva del coniuge

I beni cadono in comunione tra i coniugi soltanto se esistenti al momento di scioglimento della comunione

I beni cadono subito in comunione tra i coniugi, salvo vi sia un contrario accordo tra gli stessi

I beni cadono subito in comunione tra i coniugi

03. In caso di presenza di minori, i beni facenti parte un fondo patrimoniale da chi possono essere alienati?

Da ciascuno dei genitori

Da entrambi i genitori, con l'autorizzazione del giudice

I beni non possono essere mai alienati

Da entrambi i genitori, senza necessità di altre autorizzazioni

04. I beni conferiti nel fondo patrimoniale possono essere aggrediti dal creditore del singolo coniuge?

Non è mai possibile, se vi sono figli minori

Si, con l'azione revocatoria, se il conferimento è attuato in sua frode

No, non è possibile, finchè dura il fondo

Si, ma solo con l'autorizzazione dell'altro coniuge

05. In che modo deve sempre avvenire la costituzione del fondo patrimoniale?

attraverso provvedimento giudiziale

tramite scrittura privata non autenticata

per atto pubblico

per scrittura privata autenticata

06. La comunione dei beni tra coniugi.

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Lezione 015
01. Chi, tra i seguenti soggetti, non può promuovere l'azione di disconoscimento della paternità?
la madre

il figlio maggiorenne

il padre

il figlio minorenne

02. Sono riconoscibili i figli incestuosi?

No, mai

Solo dopo il compimento del diciottesimo anno di età

Se i genitori erano in buona fede e sempre dietro autorizzazione giudiziale

Se i genitori non sapevano della loro parentela

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Lezione 016
01. Quanto dura l'affidamento preadottivo?
Non meno di tre mesi

Non meno di due anni

Non meno di sei mesi

Non meno di un anno

02. L'adozione di persone di maggiore età.

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Lezione 017
01. Per quale motivo non potrebbe accedersi alla successione ex lege?
Perché i legittimari non accettano l'eredità

Perché manca il testamento

Perché mancano i parenti del de cuius

Perché vietato dal de cuius

02. Se manca il testamento, e non può accedersi alla successione legittima, l'eredità si devolve:

a chi fa istanza di assegnazione

allo Stato

alla Chiesa Cattolica

ad un trust

03. Se manca il testamento, e non può accedersi alla successione legittima, l'eredità si devolve:

ad un trust

a chi fa istanza di assegnazione

allo Stato

alla Chiesa Cattolica

04. La volontà del de cuius

prevale su qualsiasi disposizione di legge

è contemperata dalla legge a fronte dell'interesse dei legittimari

è contemperata dalla legge a fronte dell'interesse dei figli

è assoluta

05. Se la successione avviene a titolo universale, si parlerà di :

legato

riserva disponibile

eredità, eredi e coeredi

legittimari

06. La successione ex lege è quasi sempre:

a titolo universale

concomitante a quella testamentaria

a titolo di legittima

a titolo particolare

07. Per quale motivo non potrebbe accedersi alla successione ex lege?

Perché vietato dal de cuius

Perché i legittimari non accettano l'eredità

Perché mancano i parenti del de cuius

Perché manca il testamento

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Lezione 018
01. Possono essere chiamate a succedere le persone giuridiche:
dietro autorizzazione del loro organo rappresentativo

senza autorizzazione

solo se godono dell'autonomia patrimoniale perfetta

solo con possesso di personalità giuridica

02. L'indegnità è:

l'incapacità di succedere

la situazione di un soggetto che, per motivi economici non può essere chiamato a succedere

una situazione pronunciabile dal de cuius

la situazione di un soggetto che, per motivi morali, non può essere chiamato a succedere

03. La rappresentazione è possibile se:

sussiste un testamento

il soggetto che non possa o voglia accettare sia il coniuge del de cuius

il soggetto che non possa o voglia accettare sia il figlio o il fratello del de cuius

si accede alla successione ex lege

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Lezione 019
01. Entro quanto tempo si deve fare l'inventario dopo l'accettazione dell'eredità con benficio d'inventario?
Entro due mesi

Entro sei mesi

Entro tre mesi

Entro un mese

02. Il diritto di accettare l'eredità in quanto tempo si prescrive?

10 anni

1 anno

5 anni

20 anni

03. Come può avvenire l'accettazione dell'eredità?

Solo in modo espresso

In modo espresso o tacito

In modo simbolico

Solo in modo tacito

04. In quali casi l'atto di accettazione d'eredità deve essere trascritto?

Se, nella massa ereditaria, sono presenti beni immobili o mobili iscritti nei pubblici registri.

se, nella massa ereditaria, sono presenti soltanto beni immobili

se, nella massa ereditaria, sono presenti soltanto beni mobili iscritti nei pubblici registri

in nessun caso

05. In quanti anni si prescrive il diritto ad accettare l'eredità?

10 anni dall'apertura della successione

5 anni dall'apertura della successione

non è soggetto a prescrizione

20 anni dall'apertura della successione

06. Se il chiamato è nel possesso dei beni ereditari, deve:

dichairare se accettare o meno l'eredità entro il termini di dieci anni dall'apertura della successione

fare l'inventario entro entro i 3 mesi successivi all'apertura della successione

fare l'inventario entro i tre mesi successivi dall'aperutra della successione solo se in possesso di beni mobili registrati

fare l'inventario entro i 12 mesi successivi all'apertura della successione

07. Quale forma deve osservare l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario?

la forma della scrittura privata autenticata

la forma dell'atto pubblico

la forma dell'atto pubblico solo se, nella massa ereditaria, sono presenti beni immobili

nessuna forma è prescritta dalla legge

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Lezione 020
01. L'ipotesi di successione dello Stato. Caratteristiche e obiettivi.

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Lezione 021
01. Quali, tra questi soggetti, non sono ricompresi nella cetegoria dei legittimari?
Coniuge

Ascendenti

Fratelli e sorelle

Figli

02. In materia di successioni, quale azione ha il legittimario pretermesso?

Azione negatoria

Azione di nunciazione

Azione di riduzione

Azione di regolamento dei confini

03. Gli ascendenti legittimi, in qualità di legittimari, quando vedono loro riservata una quota di legittima?

Quando il de cuius lascia un solo figlio

Sempre

Quanto il de cuius non lascia figli

Mai

04. In materia di successioni, quale azione ha il legittimario pretermesso?

Azione negatoria

Azione di regolamento dei confini

Azione di nunciazione

Azione di riduzione

05. Nella succesione necessaria, quando manca il coniuge e i figli sono più di uno, la riserva a favore degli figli è:

due terzi

un terzo

la metà

un quinto

06. Quali, tra questi soggetti, non sono ricompresi nella cetegoria dei legittimari?

Figli

Ascendenti

Coniuge

Fratelli e sorelle

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Lezione 022
01. Il testamento ha natura di:
negozio giuridico recettizio

atto unilaterale recettizio

atto unilaterale e non recettizio

contratto non recettizio

02. Il testamento ha natura di:

negozio giuridico recettizio

atto unilaterale recettizio

contratto non recettizio

atto unilaterale e non recettizio

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Lezione 023
01. Il legato di cosa altrui è:
previo consenso dell'erede

automaticamente, senza facoltà di rinunziarvi

automaticamente, con facoltà di rinunziarvi

con l'accetazione

02. Il testamento olografo, che manchi della sottoscrizione del testarore, come è?

Rescindibile

Revocabile

Annullabile

Nullo

03. Il legato.

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Lezione 024
01. Nella comunione ereditaria:
si seguono le norme della comunione ereditaria salvo quanto concerne esclusivamente la divisione

a differenza della comunione ordinaria, i coeredi che vogliano alienare la quota devono informare gli altri i quali possono esercitare diritto di prelazione

a differenza della comunione ordinaria, i coeredi che vogliano alienare la quota devono pubblicare la notizia nelle maggiori testate giornalistiche locali

si seguono le norme della comunione ordinaria

02. La divisione ha effetto:

irretroattivo

retroattivo

nei confronti di alcuni eredi

solo su determinati beni dell'asse ereditario

03. La divisione dell'eredità fatta dal testatore nel testamento è nulla:

se il testatore omette alcuni beni

se il testatore omette di indicare la quota spettante a ciascuno

se il testatore affidi ad un terzo la stima della quota di ciascun erede

se il testatore omette di indicare uno degli eredi o dei legittimari

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Lezione 025
01. Possono donare le perseone giuridiche?
Si, a prescindere se tale capacità sia riconosciuta dall'atto costitutivo.

No, in nessun caso

si, solo se tale capacità è riconosciuta dall'atto costitutivo

Si, solo a favore di altre persone giuridiche

02. Quali elementi essenziali devono ricorre congiuntamente ai fini di un contratto di donazione?

animus donandi e arricchimento del donatario

spirito di liberalità, arricchimento del donatario,scrittura privata autenticata

spirito di liberalità, arricchimento del donatario, atto pubblico

arricchimento del donatario e atto pubblico

03. Quando può essere risolta per inadempimento la donazione modale?

Mai

Sempre

Sempre, salvo l'inadempimento sia avvenuto per causa non imputabile al donatario

Solo in caso sia stato espressamente previsto nell'atto di donazione

04. Possibile domanda: "Quali elementi essenziali devono ricorrere congiuntamente ai fini di un contratto di donazione?
la datio rei e l'arricchimento del donatario

l'arricchimento del donante e l'atto pubblico

l'animus donandi e la forma libera

lo spirito di liberalità; l'arricchimento del donatario e la forma scritta

05. La donazione è:

una consuetudine

un fatto giuridico

un contratto

un atto unilaterale

06. In ipotesi di incapacità, non sono valide le donazioni al:

rappresentante legale

personale medico che ha in cura l'interessato

curatore

tutore

07. Quali donazioni fanno eccezione alla regola della stipulazione per atto pubblico?

Le donazioni di beni mobili

Le donazioni tra incapaci

Le donazioni di modico valore

Le donazioni di un'universalità di mobili

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08. In quali casi è ammessa la revoca della donazione?

In caso di indegnità del beneficiario

In caso sia assente un atto pubblico

In caso di matrimonio del donante

In caso di sopravvenienza di figli; in caso di ingratitudine del beneficiario

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Lezione 026
01. I beni futuri:
non sono considerati beni giuridici

non possono formare oggetto di rapporti obbligatori

possono formare oggetto di rapporti obbligatori, fatti salvi i casi vietati dalla legge

possono formare oggetto di rapporti obbligatori

02. I beni futuri possono formare oggetto di rapporti obbligatori?

No, mai

Si, sempre

Si, fatti i salvi i casi vietati dalla elgge

Si, ma solo se beni immobili

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Lezione 027
01. Secondo la Corte di Cassazione, l'avviamento può qualificarsi come:
s'identifica con la clientela

un bene immateriale

un prodotto dell'ingegno

una qualità dell'azienda

02. I beni demaniali:

possono essere usucapiti

possono essere commerciati

non possono formare oggetto di negozi di diritto privato

possono formare oggetto di possesso

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Lezione 028
01. Come è classificabile un diritto reale? Domanda poco chiara. Il diritto reale rientra tra i diritti assoluti
Diritto potestativo

Diritto assoluto

Onere

Diritto relativo

02. Non è un diritto reale di godimento

l'uso

l'abitazione

l'enfiteusi

la proprietà

03. Quale, tra questo, non è un diritto reale di godimento?

l'enfiteusi

la servitù

il pegno

l'usufrutto

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Lezione 029
01. Le luci:
sono aperture che consentono il passaggio di aria e luce, ma non permetteno la vista (inspectio), né l'affaccio (prospectio) sul fondo del vicino

sono aperture che consentono il passaggio di aria e luce, e permettono la vista e l'affaccio

sono aperture che consentono di guardare il fondo del vicino, ma non permetteno la vista (inspectio), né l'affaccio per vedere di fronte o obliquamente o lateralmente

sono aperture che consentono di guardare il fondo del vicino e di sporgere il capo su esso per vedere di fronte o obliquamente o lateralmente

02. Luci e vedute.

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Lezione 030
01. L'acquisto della proprietà per invenzione determina l'acquisto della proprietà di quali beni?
Universalità di beni

Beni mobili smarriti

Beni immobili abbandonati

Res nullius

02. Quali dei seguenti modi di acquisto della proprietà non è a titolo derivativo ?

contratto

l'invenzione

esproprziazione per pubblica utilità

confisca

03. Quali sono i modi di acquisto della proprietà a titolo originario?

Invenzione, vendita forzata dei beni del debitore, usucapione

Accessione, espropriazione per pubblica utilità, Invenzione, usucapione

Occupazione, confisca, possesso in buona fede

Occupazione, accessione, invenzione, usucapione, possesso in buona fede dei beni mobili

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Lezione 031
01. Quale azione è concessa al prorpietario di un bene, pe ottenere l'accertamento dell'inesistenza di diritti reali vantati da terzi sul bene?
L'azione negatoria

L'azione di rivendicazione

L'azione di restituzione

L'azione di mero accertamento della proprietà

02. Quale tutela garantisce al proprietario l'azione negatoria?

Risarcimento dei danni subiti

Restituzione del bene da parte di terzi

Determinazione del confine tra due fondi

Dichiarazione dell'inesistenza di diritti altrui sulla cosa

03. Le azioni petitorie.

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Lezione 032
01. I diritti reali di godimento sono
ampliano il potere di godimento del proprietario

comprimono il diritto di disposizione che spetta al proprietario

ampliano il potere di disposizione che spetta al proprietario

comprimono il potere di godimento che spetta al proprietario

02. O diritti di usufrutto e uso

possono avere ad oggetto solo beni mobili

possono avere ad oggetto beni immobili e beni mobili registrati

possono avere ad oggetto beni immobili e beni mobili

possono avere ad oggetto beni demaniali

03. I diritti reali di godimento sono

a numero chiuso

soggetti alla volontà dei singoli

generici

atipici

04. Quale tra questi non è un diritto reale di godimento?

Superficie

Uso

Pegno

Usufrutto

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Lezione 033
01. Il diritto di superficie si costituisce per:
contratto

testamento; contratto con forma scritta ad substantiam; usucapione (per lo meno della proprietà superficiaria)

testamento; contratto con forma scritta ad substantiam; usucapione (per lo meno del diritto di edificare)

testamento e contratto con forma scritta ad probationem

02. Oggetto del diritto di superficie sono:

lo spazio aereo sopra gli edifici

gli alberi sul terreno

le costruzioni al di sopra o al di sotto del suolo

le piantagioni

03. Modi di acquisto della superficie sono:

la destinazione del buon padre di famiglia

solo il contratto, sia oneroso che gratuito

il contratto, il testamento, l'uscuapione

il contratto e il testamento

04. Quale disciplina vige per la durata del diritto di superficie

La superficie può essere solo a tempo indeterminato

La superfice può essere solo a tempo determinato, entro comunque un limite massimo di 30 anni

La superficie può essere solo a tempo determinato, senza vincoli massimi di durata

La superficie può essere sia a termpo determinato sia a termpo determinato

05. La superficie:

può essere perpetua o a termine

può essere solo a termine e non superiore alla vita del beneficiario

può essere solo perpetua

può essere solo a termine non superiore a trenta anni

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Lezione 034
01. L'enfiteusi puà essere:
perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a trenta anni

perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a cinquanta anni

perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a dieci anni

perpetua o a termine, ma non può avere mai durata inferiore a venti anni

02. Cosa distingue l'enfiteuta dall'usufruttuario:

il primo, a differenza del secondo, può modificare la destinazione del fondo, purchè non la deteriori

il secondo, a differenza del primo, può modificare la destinazione del bene

solo il primo gode di un diritto reale di godimento

il primo, a differenza del secondo, può sempre modificare la destinazione del fondo

03. Quale durata minima deve avere l'enfiteusi?

10 anni

non vi è durata minima

15 anni

20 anni

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Lezione 035
01. Cos'è il diritto di ritenzione?
E' il diritto dell'usuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato le migliorie

E' il diritto dell'usufruttuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato interamente migliorie e addizioni

E' previsto dal codice in favore del beneficiario di un diritto di pegno

E' il diritto dell'usufruttuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato le indennità

02. Cosa accomuna il diritto d'uso al diritto di abitazione?

Sono entrambi appendici dell'usufrutto

Sono entrambi diritti reali di garanzia

Si relazionano entrambi con nudi proprietari

La nozione di famiglia: entrambi diritti tendono a soddisfare le esigenze del titolare e della sua famiglia

03. Il nudo proprietario il cui bene è dato in usufrutto ha il dovere di occuparsi:

delle riparazioni ordinarie

delle riparazioni straordinarie

della manutenzione generale

delle migliorie

04. Come si classifica l'usufrutto?

Diritto reale di garanzia

Diritto relativo

Diritto potestativo

Diritto reale di godimento

05. Gli obblighi specifici a carico dell'usufruttuario sono:

usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso;
custodire, amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene

usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; dare idonea garanzia; custodire, amministrare e effettuare l'ordinaria
manutenzione del bene

usare la cosa con diligenza del professionista; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso; dare idonea
garanzia; custodire, amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene

usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso; dare
idonea garanzia; custodire, amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene

06. Si ha usufrutto legale quando:

l'usufrutto p oggetto di donazione

i genitori esercitano la potesta genitoriale sui beni dei figli minori

i coniugi sottoscrivono un contratto oneroso

i genitori esercitano la potesta genitoriale sui beni dei figli minori, eccettuati alcuni beni di particolare provenienza

07. Quale è il limite di durata per un usufrutto costituito a favore di una persona giuridica?

50 anni

10 anni

20 anni

30 anni

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08. Quando si discorre di quasi usufrutto?

quando ha ad oggetto benimobili

quando ha ad oggetto beni mobili deteriorabili

quando ha ad oggetto beni consumabili

quando l'usufrutto ha una durata temporanea

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Lezione 036
01. Le servitù possono essere:

solo atipiche

quelle previste dalla legge

sia tipiche, sia atipiche solo

tipiche

02. In quali di questi casi non si estingue la servitù?

per scadenza del termine

Per prescrizione estintiva decennale

per confusione

per prescrizione estintiva ventennale

03. Le servitù non apparenti:

possono nascere solo per contratto o testamento

possono sorgere per usucapiopne ventennalesolo

possono sorgere per contratto, testamento, usucapione ventennale e destinazione del buon padre di famiglia

possono sorgere per destinazione del buon padre di famiglia

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Lezione 037
01. Per alienare a terzi un bene in comunione tra più comproprietari, quale consenso richiede la legge?

Il consenso di tutti i comproprietari

Il consenso dei comproprietari a maggioranza assoluta

Il consenso dei comproprietari a maggioranza dei 2/3

Il consenso dei comproprietari a maggioranza dei 4/5

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Lezione 38
01. Le parti comuni di un condominio sono:
divisibili

indivisibili

alienabili

di proprietà di ciascun condomino in proporzione alla propria unità immobiliare

02. Quando è obbligatoria la nomina dell'amministratore?

quando il numero dei condomini è superiore a 8

quando il numero dei condomini è superiore a 12

è in ogni caso obbligatoria, a prescindere dal numero dei condomini

quando il numero dei condomini è superiore a 6

03. Il condominio.

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Lezione 39
01. La regola del possesso vale titolo ai sensi dell'art. 1153 c.c., nel consentire l'acquisto immediato della proprietà a non domino di un bene mobile, quali tra
questi requisiti reputa necessario?

che il bene sia stato alienato da chi non era proprietario

che il bene sia stato alienato secondo un titolo astrattamente idoneo al trasferimento della proprietà

che l'acquirente del bene fosse in buona fede

che il titolo d'acquisto sia stato trascritto nei pubblici registri

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Lezione 40
01. Contro chi può essere esperita l'azione di reintegrazione?

Contro chi ha spogliato il possessore di un bene in modo violento o clandestino

Cobtro chi ha spogliato il possessore di un bene in modo non violento o clandestino

Contro chi ha molestato il possessore nel possesso del bene

Contro chi esegue una nuova opera, che può recare danno al fondo del possessore

02. L'azione di manutenzione:

è imprescrittibile

non è soggetta a decadenza e prescrizione

è soggetta la termine di decadenza di un anno dall'avvenuto spoglio

è soggetta al termione di prescrizone decennale

03. A quale termine di decadenza è soggetta l'azione di spoglio?

di un anno dal giorno della sua scoperta

non è soggetto a termine di decadenza

di due anni dal sofferto spoglio

di un anno dal sofferto spoglio

04. A quale termine di decadenza è soggetta l'azione di spoglio clandestino?

di un anno dal sofferto spoglio

di due anni dal sofferto spoglio

non è soggetto a termine di decadenza

di un anno dal giorno della sua scoperta

05. L'azione di manutenzione.

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Lezione 41
01. Il patto commissorio, se stipulato, è dichiarato:
nullo se anteriore al pegno o ipoteca

annullabile

nullo se posteriore alla conclusione del contratto di anticresi

nullo

02. Il patto commisorio, ai sensi dell'art. 2744 cod. civ., è:

può essere rescisso

può essere risolto

annullabile

nullo

03. Il beneficiario di pegno può far propri i frutti del bene pignorato?

No, mai

Si, imputandoli solo agli interessi

Si, insieme alla proprietà del bene

Si, imputandoli alle spese, agli interessi e al debito capitale, nell'ordine

04. Pegno e ipoteca si distinguono dal privilegio generale:

perché possono essere costituiti solo dalla volontà negoziale

perché essi gravano sempre su beni non determinati

per il carattere della realità

perché sono stabiliti solo dalla legge

05. Il pegno ha ad oggetto:

prettamente universalità di beni

beni immobili

beni mobili

beni mobili registrati

06. L'accordo con cui si conviene che, in mancanza di adempimento, la proprietà della cosa posta in garanzia passi al creditore si chiama:

patto leonino

patto successorio

patto commissorio

patto parasociale

07. Che tipo di diritti sono il pegno e l'ipoteca?

Diritti personali di garanzia

Diritti reali di garanzia

Diritti potestativi

Diritti reali di godimento

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Lezione 42
01. Quali di questi beni non può essere concesso in pegno?
università di mobili

diritti mobiliari

beni mobili registrati

crediti

02. La giurisprudenza ritiene il pegno rotativo:

legittimo

illegittimo

paragonabile al suppegno

inesistente

03. Se il pegno ha ad oggetto un bene fruttifero, quale disciplina prevede il codice civile?

I frutti, salvo patto contrario, sono divisi a metà tra creditore e debitore

I frutti, salvo patto contrario, spettano al debitore

Il creditore, salvo patto contrario, ha diritto di far propri i frutti

Il pegno di beni fruttiferi è nullo

04. Il pegno.

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Lezione 43
01. Come si costituisce l'ipoteca?
tramite scrittura privata

mediante iscrizione nei pubblici registri immobiliari

tramite atto pubblico

tramite scrittura privata autenticata

02. L'ipoteca volontaria può essere iscritta:

con un contratto o una dichiarazione unilaterale di volontà del concedente

solo con una dichiarazione unilaterale del concedente

anche se prevista da un testamento

solo a seguito di un contratto stipulato con il concedente

03. L'ipoteca di cosa futura:

può essere validamente iscritta

può essere validamente iscritta solo quando la cosa sia stata preliminarmente identificata

può essere validamente iscritta solo quando la cosa sia venuta a esistenza

non può essere validamente iscritta

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Lezione 44
01. La costituzione della ipoteca avviene:
mediante atto di pignoramento

solo mediante sentenza

mediante accordo tra le parti

mediante la sua iscrizione nei pubblici registri

02. L'ipoteca si iscrive solo su determinati beni:

e su di essi rimane limitata

ma si estende dietro accordo delle parti sui miglioramenti, costruzioni e altre accessioni sul bene, salvo le eccezioni stabilite dalla legge

ma può estendersi dietro accordo delle parti alle pertinenze del bene

ma si estende automaticamente sui miglioramenti, costruzioni e altre accessioni sul bene, salvo le eccezioni stabilite dalla legge

03. L'ipoteca attribuisce al creditore:

il diritto di trattenere e far propri i beni immobili o mobili registrati a garanzia del suo credito

il diritto di espropriare , anche in confronto al terzo acquirente, i beni immobili o mobili registrati a garanzia del suo credito

il diritto di espropriare i beni immobili o mobili registrati a garanzia del suo credito

il diritto di espropriare , anche in confronto al terzo acquirente, i beni immobili a garanzia del suo credito

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Lezione 45
01. Come si classifica il sequuesto conservativo?
Azione risarcitoria

Mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale

Azione petitoria

Azione possessoria

02. I rimedi generali per conservare la garanzia del soddisfacimento del credito sono:

l'azione surrogatoria; l'azione revocatoria fallimentare; il sequestro giudiziale

l'azione di nunciazione; l'azione revocatoria; il sequestro conservativo

l'azione surrogatoria; l'azione di nunciazione; il sequestro conservativo

l'azione surrogatoria; l'azione revocatoria; il sequesto conservativo

03. Quali sono gli effetti dell'azione revocatoria?

L'azione revocatoria elimina l'atto impugnato e consente al creditore di promuovere nei confronti dei terzi le azioni conservative e esecutive del caso

L'azione revocatoria produce l'inefficacia dell'atto impugnato

L'azione revocatoria non elimina l'atto impugnato, ma consente al creditore di promuovere nei confronti dei terzi le azioni conservative e esecutive del caso

L'accoglimento dell'azione revocatoria produce la nullità dell'atto impugnato

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Lezione 46
01. Le cause di estinzione dell'ipoteca sono:
a)l'estinzione dell'obbligazione; b) la rinuncia, in qualsiasi forma; c) la prescrizione

a) l'estinzione dell'obbligazione garantita; 2) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad probationem; 3) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il
bene ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo datore d'ipoteca

a) la novazione dell'obbligazione garantita; b) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad substantiam; 3) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il
bene ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo datore d'ipoteca

a) l'estinzione dell'obbligazione garantita; 2) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad substantiam; 3) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il bene
ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo datore d'ipoteca

02. Gli elementi essenziali dell'obbligazione.

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Lezione 47
01. Affinchè si veirfichi la soluti retentio è necessario che:

il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore; il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento; che la prestazione adempiuta sia
ritenuta doverosa in base alla legge

il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore e che il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento

il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore e che la prestazione adempiuta sia proprorzionale ad un dovere morale o sociale

il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore; il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento; che la prestazione adempiuta sia
proprorzionale ad un dovere morale o sociale

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Lezione 48
01. Cosa si intende per obbligazioni propter rem?
sono tali le obbligazioni solidali passive

sono tali le obbligazioni che derivano dalla titolarità di un diritto reale su un determitato bene

sono tali le obbligazioni solidali attive

sono tali le obbligazioni che derivano dalla contitolarità di un diritto reale su un determinato bene

02. Il contenuto e l'oggetto dell'obbligazione è:

la prestazione

l'obbligo

il pagamento

il dovere

03. Le obbligazioni, che impongono al debitore di eseguire una certa prestazione senza però garantire un risultato sicuro al creditore, come si chiamano?

Obbligazioni parziarie

Obbligazioni di mezzi

Obbligazioni propter rem

Obbligazioni di risultato

04. Quali sono tra queste le obbligazioni di mezzi?

Quelle che prevedono di consegnare un bene determinato

Quelle che prevedono prestazioni che obbligano il debitore a far conseguire al creditore un risultato certo

Quelle che prevedono prestazioni che obbligano il debitore ad eseguiore una certa attività senza però garanitre un risultato sicuro al creditore

Quelle che prevedono il trasporto di cose o persone con un determinato mezzo

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Lezione 49
01. Quale, tra queste tipologie, appartiene alla categoria delle obbligazioni parziarie?
Le obbligazioni gravanti sui coniugi che si sono coobbligati nell'interesse della famiglia

Le obbligazioni gravanti sui singoli condomini

Le obbligazioni gravanti sulla società

Le obbligazioni gravanti sugli eredi

02. In caso di obbligazione solidale passiva, il debiore chiamato all'adempimento dell'intero non può:

agire in regresso nei confronti degli altri

rifiutarsi di adempiere

pretendere, nei rapporti interni tra i debitori, che il carico della prestazione sia tra questi divisa.

opporre al creditore soltanto le eccezioni comuni a tutti i debitori

03. Nelle obbligazioni solidali passive, quale azione ha il debitore chiamato all'adempimento dell'intera prestazione?

L'azione di regresso

L'azione di rivendicazione

L'azione di riduzione

L'azione di manutenzione

04. La solidarietà, nelle obbligazioni, può essere:

solo attiva

solo passiva

attiva o passiva

sempre contemporaneamente attiva e passiva

05. La solidarietà passiva:

deve essere espressa

è configurabile solo se c'è quella attiva

non è prevista dal codice

si presume

06. Affinchè si configuri un'obbligazione solidale è necessario che ci sia almeno:

pluralità di obbligati; identità della prestazione dovuta

pluralità di obbligati

pluralità di obbligazioni; identità della prestazione dovuta nelle obbligazioni

identità della prestazione dovuta

07. Le obbligazioni solidali.

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Lezione 50
01. Un'obbligazione, che sia indivisibile, cosa è in pari tempo?
Un'obbligazione facoltativa

Un'obbligazione parziaria

Un'obbligazione alternativa

Un'obbligazione solidale

02. Quali sono le obbligazioni semplici?

Quelle che hanno ad oggetto un'unica e sola prestazione

quelle che hanno ad oggetto esclusivamente obbligazioni pecuniarie

quelle che hanno ad oggetto una sola prestazione, ma il debiotre ha facoltà di liberarsi eseguendone un'altra

quelle che hanno per oggetto non più di due prestazioni

03. I crediti liquidi ed esigibili producono sempre interessi legali?

solo se stabilito in via convenzionale dalle parti

solo se il credito è superiore ad un certo ammontare determinato dalla legge

si

mai

04. Se la prestazione è divisibile, e ci sono più creditori, si ha:

obbligazione parziaria solo se espressamente previsto

obbligazione parziaria quando ciascuno può pretendere soltanto una quota dell'intera prestazione

obbligazione parziaria quando ciascuno può pretendere una quota dell'intera prestazione (parziarietà attiva)

obbligazione solidale

05. L'indivisibilità dell'obbligazione può essere:

assoluta

relativa

assoluta o relativa

assoluta e relativa

06. Gli interssi compensativi:

servono a remunerare il capitale dato a prestito

servono a riparare il creditore per un danno subito

servono a sanzionare il debitore che adempia fuori termine

servono a riparare il debitore per un danno subito

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Lezione 51
01. I modi di estinzione satisfattori dell'obbligazione, diversi dall'ipotesi tipica, sono:
la compensazione; la confusione; la novazione

l'adempimento; la compensazione; la novazione

la comensazione; la remissione; la novazione

la confusione; l'impossibilità sopravvenuta; la compensazione

02. L'obbligazione si estingue:

in caso di adempimento e anche in caso di morte

in caso di inadempimento

in caso di adempimento e anche in caso di morte, sempre che la prestazione fosse astratta

in caso di adempimento e anche in caso di morte del debitore, sempre che la prestazione fosse di natura infungibile

03. Quale disciplina è prevista dal codice civile nel caso di adempimento parziale ad un'obbligazione?

Il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale

Il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale, salvo si tratti prestazione indivisibile

Il creditore, come regola, è obbligato ad accettare l'adempimento parziale

Il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale, salvo si tratti di prestazione divisibile

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Lezione 52
01. Cosa succede, di regola, se non è determinato un termine per l'adempimento dell'obbligazione?
il creditore può esigere immediatamente l'adempimento

E' facoltà del debitore scegliere quando adempiere

Creditore e debitore devono trovare un accordo sul termine

Biisogna rivolgersi al giudice per chiedere la fissazione di un termine

02. Salvo diverso patto contrario, dove va adempiuta l'obbligazione di consegnare una cosa certa e determinata?

Nel luogo dove la cosa si trovava quando l'obbligazione è sorta

Nel luogo deciso dal giudice

Presso il domicilio del creditore

Presso il domicilio del debitore

03. Se il creditore è incapace, cosa succede se il debitore esegue comunque la prestazione?

il debitore deve ripetere la prestazione nei confronti di chi assite il creditore incapace

il debitore è costretto a ripetere nuovamente l'adempimento, a meno che non provi che la prestazione sia comunque andata a vantaggio del creditore incapace

il debitore è liberato

il debitore è costretto a ripetere nuovamente l'adempimento

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Lezione 053
01. Se il debitore ha più debiti della medesima specie nei confronti dello stesso creditore e adempie parzilmente:
è costretto a imputare il pagamento al debito più datato

deve imputare il pagamento al debito voluto dal creditore

può dichiarare quale, tra i debiti, intende estinguere con il pagamento

deve imputare il pagamento al debito più oneroso

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Lezione 054
01. Il creditore può rifiutare di ricevere la prestazione offerta dal debitore?
Si, purchè vi sia un motivo legittimo

Si, sempre

No, mai

Si, solo se l'offerta è formale

02. L'offerta non formale del creditore:

giova a costituire in mora il creditore

serve ad escludere la mora del debitore

è eseguita dal debitore attraverso ufficiale giudiziario

è seguita dal deposito

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Lezione 055
01. Affinchè si veirfichi la compensazione legale è ncessario che i rispettivi crediti siano:
liquidi ed esigibili, ma non necessariamente omogenei

omogenei, liquidi ed esigibili

liquidi ed omogenei, ma non necessariamente esigibili

omogenei e esigibili, ma non necessariamente liquidi

02. Quale requisiti la legge richiede per la compensazione volontaria?

I crediti compensati non devono essere liquidi, ma di pronta e facile liquidazione

I crediti compensati devono essere omogenei, liquidi ed esigibili

La legge non richiede requisiti

I crediti compensati devono avere ad oggetto beni mobili fungibili

03. La compensazione.

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Lezione 56
01. Affinché sia efficace l'istituto della datio in solutum è necessario:
semplicemente che il debitore adempia con una diversa prestazione

che il debitore acconsenta ad adempiere la diversa prestazione

semplicemente eseguire la diversa prestazione in sostituzione dell'originaria

che il creditore acconsenta a liberare il debitore che non abbia esattamente adempiuto

02. Quali sono i modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento?

compensaizone, confusione, novazione e impossibilità sopravvenuta della prestazione

confusione, novazione, remissione e impossibilità sopravvenuta della prestazione

compensaizone, confusione, novazione, remissione, impossibilità sopravvenuta della prestazione

compensaizone, confusione, novazione, remissione

03. Quali tra i seguenti modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento hanno natura satisfattoria?

compensazione e confusione

confusione e novazione

compensazione e novazione

soltanto la compensazione

04. Quando le parti convengono che, in sostituzione della prestazione inizialmente dedotta in obbligazione, il debitore si liberi eseguendo un'altra prestazione si
ha:

novazione oggettiva

novazione

datio in solutum

confusione

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Lezione 57
01. Si ipotizzi che, a causa di un sopravvenuto provvedimento dell'autorità, è dato impedimento alla realizzazione della prestazione dedotta in obbligazione. In
questo caso:

Il debitore è tenuto ad un indennizzo

Il debitore è comunque chiamato ad adempiere se il creditore lo pretende

Il debitore è esonerato dalla responsabilità per inadempimento

L'obbligazione comunque non si estingue

02. In caso di inadempimento del debitore, in quali ipotesi l'intimazione scritta ad adempiere non è necessaria e la mora si produce automaticamente?

Se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha giustificato per iscritto il motivo dell'inadempimento; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo
termine, al domicilio del creditore

Se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo termine, al
domicilio del creditore

Se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione è sottoposta a condizione risolutiva

Se l'obbligazione deriva da contatto sociale; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo termine, al
domicilio del creditore

03. Cosa si intende per impedimento per fatto di terzo?

Un'ipotesi di forza maggiore

L'impedimento del debitore a compiere il suo dovere a causa di caso fortuito del terzo

L'impedimento del debitore a compiere il suo dovere a causa del comportamento di un soggetto terzo all'obbligazione

Un'ipotesi di factum principis

04. Il debitore è costituito in mora:

mediante offerta reale

mediante offerta non formale

mediante ingiunzione di pagamento

mediante richiesta scritta

05. In quali, tra queste ipotesi, manca l'imputabilità dell'inadempimento in capo al debitore?

In caso di parziale impedimento

In caso di incapacità del debitore

In caso di temporaneo impedimento

In caso di stato di necessità

06. Con l'inadempimento della prestazione:

il debitore è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento sia stato determinato da causa a lui non imputabile

il debitore ha diritto a proporre una nuova prestazione

si costituisce titolo esecutivo per agire nei confronti del debitore

si estingue l'obbligazione

07. La mora del debitore.

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Lezione 58
01. Ai sensi dell'art. 1223 cod. civ., quali danni sono risarcibili in caso di inadempimento?

L'inadempimento non consente il risarcimento dei danni

Solo il danno emergente

Il danno emergente e il lucro cessante

Solo il lucro cessante

02. L'art. 1223 cd. civ. riconosce al creditore due distinte voci di danno attraverso cui essere risarcito dall'inadempimento del debitore. Esse sono:

il danno emergente, ovvero prettamente la perdita di chance, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno

il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno

il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno. Sempre nel limite però del cosiddetto "interesse negativo"

il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno. Sempre che entrambe le voci di danno siano conseguenze
immediate e dirette dell'inadempimento

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Lezione 59
01. La differenza tra cessione del credito e delegazione attiva è:
che solo la prima si configura come un accordo trilatere in cui il debitore prende parte alla pattuizione

che solo la seconda si configura come un accordo trilatere in cui il debitore prende parte alla pattuizione

solo una questione di dicitura

che solo la seconda si configura come un accordo trilatere in cui il terzo prende parte alla pattuizione

02. La regola della par condicio creditorum subisce una importante eccezione:

qualora alcuni creditori abbiano delle legittime cause di prelazione

qualora alcuni creditori abbiano un legittimo titolo esecutivo a loro favore

per tutti i creditori fondiari

qualora il debitore sia un consumatore

03. Cosa accomuna pegno, ipoteca e ipoteca?

Sono mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale

Sono diritti relativi

Sono cause legittime di prelazione

Sono diritti di credito

04. La delegazione attiva è:

una figura non disciplinata dal codice e quindi non ammessa

disciplinata espressamente dal codice, come la delegazione passiva

ammessa, in forza dell'art. 1322 cod. civ., pur se non disciplinata espressamente dal codice

disciplinata espressamente dal codice, a differenza della delegazione passiva

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Lezione 60
01. In tema di successioni nel rapporto obbligatorio, quale tra queste non rifluisce tra le modificazioni dal lato attivo?
surrogazione di pagamento

accollo

delegazione attiva

cessione di credito

02. Le modificazioni dal lato passivo del rapporto obbligatorio avvengono in caso di:

cessione di credito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento

cessione del credito; delegazione attiva; espromissione

cessione di debito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento

cessione di credito; delegazione passiva; sostituzione


Delegazione passiva; espromissione; accollo
03. Le modificazioni dal lato passivo del rapporto obbligatorio avvengono in caso di:

cessione di debito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento

cessione del credito; delegazione attiva; espromissione

cessione di credito; delegazione passiva; sostituzione

cessione di credito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento


Delegazione passiva; espromissione; accollo
04. Le modificazioni dal lato attivo avvengono in caso di:

cessione di credito; delegazione passiva; accollo

cessione di credito, accollo; espromissione

cessione di credito, delegazione attiva, accollo

cessione di credito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento

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Lezione 61
01. Quando il cedente di un credito risponde della solvenza del debitore?
Mai

Soltanto nel caso il credito ceduto abbia ad oggetto una somma di denaro

Sempre

Soltanto nel caso il cedente abbia espressamente garantito la solvenza del debitore

02. Quale delle risposte sulla cessione del credito è falsa?

La cessione può avvenire sia a titolo onoroso sia a titolo gratuito

La cessione diventa efficace verso il debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli è stata notificata

La cessione esige necessariamente il triplice consenso di cedente, cessionario e ceduto

Il credito si trasferisce al cessionario insieme agli accessori

03. Quando si perfeziona la cessione del credito?

con l'accordo tra cedente e ceduto

con l'accordo tra cedente cessionario e ceduto

con l'accordo tra cedente e cessionario

con l'accordo tra cessionario e ceduto

04. La cessione produce effetti nei confronti del debitore ceduto:

con la stipulazione dell'atto di cessione tra cedente e cessionario

con la notifica dell'atto di cessione al debitore ceduto

a seguito del succesivo accordo con il debitore ceduto

con la richiesta del cessionario al debitore ceduto

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Lezione 62
01. Chi sono parti del contartto di facrtoring?
Sempre imprese

Il cosumatore e la banca

Un'impresa e un consumatore

Sempre consumatori

02. Il contratto di factoring. Qualificazione giuridica e disciplina.

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Lezione 064
01. L'espromissione si distingue dalla delegazione passiva perché:
il terzo agisce senza delegazione del creditore

il debitore agisce senza delegazione del terzo

non è richiesta la delegazione da parte del creditore

il terzo agisce senza delegazione del debitore

02. L'espromissione è un contratto tra:

terzo e creditore

terzo, creditore e debitore

creditore e debitore

terzo e debitore

03. L'epromissione si distingue dalla delagazione a promettere:

perché il terzo agisce su delega del debitore

perché è il creditore che chiede il pagamento ad un terzo

perché il terzo agisce in maniera spontanea

perché il terzo è tenuto in forza di legge

04. Chi è l'espromittente?

Il debitore che viene estromesso da un rapporto obbligatorio

Il terzo che viene delegato dal debitore ad adempiere la sua obbligazione verso il creditore

Il terzo che, senza delegazione del debitore, ne assume il debito verso il creditore

Il terzo che, stipulando un accordo con il debitore, si impegna ad accollarsi il suo debito verso il creditore

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Lezione 065
01. è contemplato, nell'accollo, che il debitore originario sia liberato dalla propria obbligazione?
no, il debitore originario non può essere mai liberato dalla propria obbligazione

si, il debitore originario è sempre liberato dalla propria obbligazione

si, purché il creditore esprima, anche tacitamente, la vonlontà di liberarlo.

si, purché il creditore aderisca alla stipulazione e dichiari espressamente di libearare il debitore originario

02. L'accollo è la stipulazione tra debitore e terzo. In tale istituto il creditore:

può rimanere estraneo, oppure dichiarare di voler profittare dell'accollo, così aderendo al contratto

sigla un successivo accordo con il terzo

libera automaticamente il debitore originario dall'obbligazione

rimane del tutto estraneo al contratto

03. L'accollante può opporre al creditore tutte le eccezioni fondate sul contratto di accollo?

Si

Non tutte

No. Tale opposizione spetta al creditore

Si, salvo quelle pertinenti alla validità del contratto

04. L'accollo.

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Lezione 066
01. La definizione di contratto è contenuta:
nell'art. 1321, cod. civ.

nell'art. 1455, cod. civ.

nell'art. 1218, cod. civ.

nell'art. 2043, cod. civ.

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Lezione 067
01. Quale, tra questi, non è un contratto tipico?
Leasing finanziario

Mutuo

Mandato

Vendita

02. Ai sensi dell'art. 1322, comam 2 , cod.civ.,le parti possono anche concludere contratti atipici:

purchè siano diretti a realizzare interessi meritevoli secondo il codice civile

quando lo reputano opportuno

purchè siano diretti a realizzare interessi meritevoli secondo l'ordinamento giuridico

se conformi ai contratti previsti dal codice civile

03. Quando il codice civile permette ai privati di stipulare contratti atipici?

Mai

Sempre, e senza fissazione di alcun limite

Sempre, ma purchè i contratti atipici siano destinati a perseguire funzioni meritevoli di tutela

Sempre, ma purchè vi sia una preventiva autorizzazione da parte del Tribunale

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Lezione 068
01. Quale, tra questi, non è elemento essenziale del contratto?
L'accordo

La causa

L'oggetto

La condizione

02. L'accordo tra le parti può essere:

tacito o implicito

sottoposto a pronta esecuzione

tacito o espresso

solo espresso

03. L'accettazione è effettivamente tale se:

è conforme alla proposta

è inviata entro un determinato tempo

se espressa condeterminati requisiti formali

segue la proposta, avendo anche il potere di modificarla

04. La forma del contratto:

è sempre imposta dalla legge

è di regola scritta

è di regola libera

è sempre stabilita dalle parti

05. Cosa distingue gli elementi accidentali del contratto da quelli essenziali?

i primi, se apposti nel contratto, non vincolano comunque le parti

I primi possono anche non essere presenti nel contratto, tuttavia la loro assenza rende il contratto suscettibile di annullamento

I primi possono anche non essere presenti nel contratto, senza che tale assenza determini l'invalidità del contratto

I primi possono anche non essere presenti nel contratto, tuttavia la loro assenza rende il contratto suscettibile di impugnazione

06. Come si qualifica condizione, termine e modo?

Elementi costitutivi

Elementi naturali

Elementi accidentali

Elementi essenziali

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Lezione 69
01. Nel contratto a favore di terzi, salvo patto contrario, il terzo acquista il diritto nei confronti del promittente:
per effetto della registrazione del contratto

per effetto della trascrizione del contratto

per effetto della dichiarazione di volerne profittare

per effetto della stipulazione del contratto

02. I contratti ad esecuzione istantanea possono essere:

sia ad esecuzione immediata sia ad esecuzione differita

ad esecuzione differita purché la prestazione si ripeta nel tempo

soltanto ad esecuzione immediata se il contratto ha ad oggetto obbligazioni pecuniarie

soltanto ad esecuzione immediata

03. Come si chiamano i contratti in cui sacrifici e vantaggi reciproci delle parti sono certi?

Contratti obbligatori

Contratti reali

Contratti aleatori

Contratti commutativi

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Lezione 70
01. L'accordo tra il creditore e il debitore in base al quale i due stabiliscono che, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, il bene oggetto della
garanzia passa in proprietà al creditore si chiama:

patto commissorio, ed è illecito

patto leonino, ed è illecito

patto commissorio, ed è lecito

patto leonino, ed è lecito

02. Cos'è l'offerta al pubblico?

Una proposta contrattuale valida anche se priva degli estremi essenziali del contratto

Una proposta contrattuale indirizzata a destinatari determinati

Una proposta contrattuale indirizzata a destinatari indeterminati

Una proposta contrattuale che non consente comunque la conclusione del contratto

03. Quando può essere revocata la proposta da parte del proponente?

la proposta può essere revocata solo se il proponente non aveva ancora avuto notizia dell'accettazione

la proposta non è mai revocabile

la proposta è revocabile entro 30 giorni dall'accettazione

la proposta è revocabile solo se espressamente contemplato dalla proposta medesima

04. Il procedimento di formazione del contratto. In particolare, il momento della sua conclusione.

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Lezione 71
01. Sono ammesse, nelle condizioni generali di contratto, le c.d. clausole vessatorie?

Si, purché siano specificamente approvate per iscritto dal contraente debole

si, purché il contraente debole le abbia lette prima della sottoscrizione

non sono ammissibili

si, purché il contraente forte le abbia lette al contraente debole prima della sottoscrizione

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Lezione 72
01. Quale differenza corre tra motivi e causa del contratto?
Non vi è distinzione

Il motivo è la funzione astratta e generale del contratto. La causa, al contrario, è la ragione individuale che spinge il singolo soggetto a concludere il contratto.

Il motivo è la ragione individuale che spinge il singolo soggetto a concludere il contratto. La causa, al contrario, è la funzione astratta e generale del contratto.

I motivi sono astratti e generali, la causa individuali e soggettiva

02. La causa si differenzia dal motivo?

Si, quest'ultimo è comunque elemento essenziale del contratto

No

Si, quest'ultimo è la ragione soggettiva dell'agire della persona

Si, quest'ultimo è la funzione economico sociale del negozio

03. L'assenza di causa nel contratto determina:

la nullità

l'inefficacia

l'annullamento

la risoluzione

04. I motivi:

sono di norma irrilevanti

rilevano sempre ai fini della conclusione del contratto

sono uguali alla causa del contratto

sono irrilevanti anche se sono illeciti, e non rendono nullo il contratto

05. Quando i motivi illeciti determinano la nullità del contratto?

Quando sono propri di almeno una parte, e sono stati per la medesima parte ragione esclusiva della stipulaazione del contratto

Quando sono comuni ad entrambi le parti, e sono stati ragione esclusiva della stipulazione del contratto

Sempre

Quando sono comuni ad entrambi le parti, anche se non sono stati ragione esclusiva della stipulazione del contratot

06. Se le parti si sono determinate a concludere il contratto esclusivamente per un motivo illecito:

il contratto è nullo, se il motivo illecito è comune ad entrambe le parti

il contratto è comunque validamente posto quando il motivo illecito è comune ad entrambe le parti

il contratto è invalido

il contratto è nullo

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Lezione 73
01. L'art. 1346, cod. civ., stabilisce chel'oggetto del contratto deve essere:
possibile, lecito, determinato o determinabile

possibile, determinato o determinabile

possibile, lecito e determinato

lecito, determinato o determinabile

02. La legge prescrive che l'oggetto del contratto deve essere:

possibile, lecito, determinabile

possibile e lecito

possibile, leicito, determinato o determinabile

previsto dalla legge

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Lezione 74
01. La forma del contratto è prescritta sotto pena di invalidità:
nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è risolto

nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è annullabile

nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è nullo

nelle ipotesi di forma ad probationem

02. Per cosa è prevista la forma ad substantiam?

Per la trascrizione del contratto

Per la prova del contratto

Per l'opponibilità del contratto

Per la valida stipulazione del contratto

03. La forma è sempre elemento essenziale del contratto?

l'art. 1325, cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità

l'art. 1326, cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità

l'art. 1325, cod. civ., afferma che la forma è sempre un elemento essenziale del contratto.

l'art. 1324, cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità

04. La forma ad substantiam e la forma ad probationem. Differenze. Esempi.

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Lezione 75
01. Quale disciplina il codice civile prevede ove sia apposta ad un contratto una condizione risolutiva impossibile?
Il contratto è valido, ma inefficace

Il contratto è nullo

Si ha per non apposta

Il contratto è annullabile

02. Ove la condizione risolutiva apposta ad un contratto sia impossibile, cosa succede?

Il contratto è nullo

Il contratto è annullabile

Il contratto è rescindibile

La condizione si ha per non apposta

03. Se la condizone sopsensiva è impossibile:

la condizione si considera non apposta

il contratto è nullo

il contratto è annullabile

il contratto è nullo solo se le parti non satbiliscano diversamente

04. La condizione sospensiva illecita:

rende il contratto temporaneamente inefficace

rende il contratto annullabile

rende il contratto nullo

si considera come non apposta

05. La condizione volontaria è:

un elemento accidentale del contratto che incide sulla volontà

un elemento essenzale del contratto, in assenza del quale il contratto è annullabile

un elemento accidentale del contratto che incide sull'efficacia

un elemento accidentale del contratto che incide sulla validità

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Lezione 76
01. Nel nostro ordinamento vige il principio:
di libertà delle forme

della forma orale

della forma ad probationem

della forma scritta

02. Il termine è apponibile ad ogni atto?

Solo ad atti come il matrimonio o l'accetatzione di eredità

Si

Si, ma solo se le parti sono d'accordo

No, se l'atto è puro o legittimo

03. Si intende per forma convenzionale:

la forma ad probationem

l'accordo con cui le parti decidono di concludere un negozio giuridico attraverso una determinata forma, al di là degli obblighi legali

l'accordo con cui le parti derogano gli obblighi di legge sulla forma

la forma richiesta convenzionalmente dalla legge

04. Il documento informatico e la firma digitale sono:

giuridicamente non rilevanti

del tutto equiparati al documento e scrittura tradizionale

ormai, per molti aspetti, giuridicamente equivalenti al documento e scrittura tradizionale

non disciplinati

05. Qualora si voglia costituire una società, è necessario:

un atto autenticato

un contratto concluso per atto pubblico

un contratto sotto forma di scrittura privata

un negozio unilaterale concluso per atto pubblico

06. Il modo o onere.

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Lezione 77
01. Il contratto concluso dal falsus procurator:
è valido ed efficace solo per il rappresentante che assume gli obblighi

non è efficace né rispetto al rappresentante, né rispetto al rappresentato

è annullabile

è nullo

02. Quale disciplina il codice civile prevede ove il rappresentate stipuli un contratto in conflitto di interessi?

Il contratto è sempre e in ogni caso annullabile

Il contratto è annullabile, salva ratifica da parte del rappresentato

Il contratto rimane valido ed efficace, imponendo il conflitto di interessi soltanto di risarcire i danni eventualmente subiti dal rappresentato

Il contratto è annullabile, a condizione che il conflitto di interessi fosse conosciuto o conoscibile dalla controparte

03. Per quali negozi è escluso l'istituto della rappresentanza?

Nei negozi di diritto societario

Nei negozi di diritto pubblico

Nei negozi di diritto familiare

Nel condominio

04. Nella rappresentanza diretta:

il rappresentante agisce senza mandato

il rappresentante agisce per conto degli organi societari

Il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato

il rappresentante agisce per conto del rappresentato

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Lezione 78
01. Che tipo di efficacia assume la trascrizione nei registri immobiliari di un contratto preliminare?
Efficacia sanante

Efficacia convalidatoria

Efficacia prenotativa

Efficacia costitutiva

02. Il contratto preliminare produce:

effetti obbligatori

effetti reali

nessun effetto

nessun obbligo

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Lezione 080
01. La clausola penale è quella clausola con cui:
si stabilisce, da subito, la misura del danno da risarcire, in caso di inadempimento di una delle parti

una parte assegna all'altra una somma di denaro per il caso di inadempimento

una parte assegna all'altra una somma di denaro per il caso di annullamento del contratto

una parte assegna all'altra una somma di denaro per l'esercizio del diritto di recesso dal contratto

02. In caso di recesso convenzionale, il diritto può essere esercitato:

solo se il beneficiario dichiara di voler profittare del diritto

solo in caso di contratto a prestazioni durature

in ogni momento

solo fino a quando il contratto non è stato eseguito

03. La funzione della clausola penale è quella di:

dare diritto alla parte diligente di ottenere il risarcimento stabilito nella clausola in caso di inadempimento dell'altra parte

ottenere il diritto al recesso convenzionale

dimostrare la serietà di un contraente

trattenere la caparra conformatori

04. Nell'ipotesi di recesso convenzionale, fino a quando, la parte cui è attribuito il diritto di recesso, può esercitarlo?

solo fino a quando il contratto non è stato eseguito, purché si tratti di contratti ad esecuzione continuata o periodica

entro e non oltre il giorno successivo all'esecuzione del contratto.

solo fino a quando il contratto non è stato eseguito, purché si tratti di contratti ad esecuzione istantanea

solo fino a quando il contratto non è stato eseguito

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Lezione 081
01. La differenza tra rappresentanza diretta e contratto a favore di terzo è:
nel primo gli effetti si producono direttamente in capo al rappresentato, nel secondo si producono direttamente in capo al terzo

nel secondo, gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di pretenderli dietro dichiarazione scritta per atto pubblico

nel secondo, gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di pretenderli

nel primo gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di pretenderli

02. A seguito della cessione del contratto:

il ceduto è liberato dalle proprie oblligazioni nei confronti del cedente a meno che il cessionario dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cedente non adempie

il cedente è liberato dalle proprie oblligazioni nei confronti del ceduto, a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cessionario non adempie

il cedente è liberato dalle proprie oblligazioni nei confronti del cessionario a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cessionario non adempie

il cessionario è liberato dalle proprie oblligazioni nei confronti del ceduto, a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cedente non adempie

03. A differenza della cessione del credito, nella cessione del contratto:

il consenso del ceduto non è necessario, salvo che la legge lo richieda

il consenso del ceduto e del cessionario sono necessari per il perfezionamento della cessione

il consenso del ceduto non è necessario per il perfezionamento della cessione

il consenso del ceduto è necessario per il perfezionamento della cessione

04. Un esempio tipico di contratto a favore di terzo è:

la rappresentazione diretta

la cessione del credito

l'assicurazione sulla vita a favore di terzo

tutta la gamma di contratti assicurativi

05. La condizione richiesta dalla legge affinché il contratto a favore di terzo sia valido è:

il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse solo morale che giustifichi l'attribuzione

il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse, anche solo morale, che giustifichi l'attribuzione

il terzo deve avere un interesse, anche solo morale, che giustifichi l'attribuzione

il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse economico che giustifichi l'attribuzione

06. Il contratto a favore del terzo può:

avere effetti sul terzo solo se rispetta una determinata forma

solo favorire il terzo

avere effetti sul terzo solo con la sua pubblicazione

anche favorire il terzo

07. Nel caso di cessione del contratto, il cedente è liberato dalle sue obbligazioni verso il ceduto?

Mai

Sempre

Si, salvo il ceduto abbia espressamente dichiarato di non liberare il cedente

Sì, salvo il cessionario abbia espressamente dichiarato che il cedente non deve essere liberato

08. Il contratto a favore del terzo.

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Lezione 082
01. Cosa si intende per contratto simulato?
è simulato il contratto che, esteriormente valido ed efficace, produce effetto tra le parti, che hanno così tra loro stabilito.

è simulato il contratto che, esteriormente valido ed efficace, non produce però alcun effetto tra le parti, che hanno così tra loro stabilito.

è simulato il contratto che ha causa lecita ed oggetto indeterminato.

è simulato il contratto che ha causa illecita ma oggetto né determinato né determinabile.

02. Si ha simulazione assoluta, quando:

le parti fingono di aver concluso un contratto, quando ne hanno concluso segretamente un altro

le parti si sono accordate su una prestazione ma in realtà ne vogliono un'altra

le parti si sono accordate affinchè il contratto simulato non produca alcun effetto, ma nei loro rapporti interni assume rilievo un contratto diverso, definito dissimulato

le parti si sono accordate affinchè il contratto simulato non produca alcun effetto

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Lezione 083
01. A norma del codice civile, quali sono i vizi del consenso che possono inficiare la valida conclusione del contratto:
errore, violenza e stato di necessità

violenza e dolo

errore, violenza e dolo

errore e simulazione

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Lezione 084
01. La nullità è virtuale se:
spetta all'interprete ricostruire, di volta in volta, se la norma violata dal contratto abbia o meno le caratteristiche di imperatività

è espressamente stabilita dalla legge

manca uno degli elementi essenziali del contratto

il contratto manca della casua

02. Se l'oggetto è illecito, cosa accade al contratto?

Il contratto è rescindibile

Il contratto è annullabile

Il contratto è nullo

Il contratto è inesistente

03. In quanti anni si prescrive l'azione di nullità?

E'imprescrittibile

10 anni

5 anni

3 anni

04. Qualora in un contratto siano nulle singole clausole (c.d. nullità parziale), quale disciplina prevede il codice civile?

La nullità delle singole clausole non si estende mai al contratto

Il contratto è nullo nella sua totalità

La nullità delle singole clausole determina la nullità dell'intero contratto lsalvo le clausole nulle siano covalidate dai contraenti

La nullità delle singole clausole determina la nullità dell'intero contratto ove risulti che i controenti non lo avrebbero conlcluso senza le clausole nulle

05. Da chi può essere proposta l'azione di nullità?

Soltanto dalle parti

Da chiunque vi abbia interesse

Soltanto dalle parti, ma entro 10 anni dalla conclusione del contratto

Da chiunque vi abbia interesse, ma entro i 10 anni dalla conclusione del contratto

06. Qual è il termine di prescrizione dell'azione di nullità?

Il termine è di 5 anni dalla conclusione del contratto

L'azione è imprescrittibile

Il termine è di 10 anni a far data dalla conclusione del contratto

Il termine è di 10 anni a far data dall'esecuzione del contratto

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Lezione 085
01. Affinchè si abbia convalida espressa, cosa richiede il legislatore?
Che la convlida avvenga mediante esecuzione volontaria della prestazione dedotta in contratto

Che la convalida sia redatta in un atto pubblico

Che la convalida rechi menzione del contratto e del relativo motivo di annullabilità

Che la convalida sia dichiarata da una sentenza del giudice

02. Qual è il termine di prescizione dell'azione di annullamento

è imprescrittibile

l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni, che decorre dal momento in cui viene meno il vizio

l'azione di annullamento si prescrive nel termine di dieci anni, che decorre dal momento in cui viene meno il vizio

l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni, che decorre dal momento in cui viene concluso il contratto

03. I raggiri usati dal terzo determinano l'annullabilità del contratto?

si, purchè il contraente raggirato subisca un grave pregiudizio

No, salvo che i raggiri fossero noti al contraente che ne ha tratto vantaggio

Si, sempre

Si, anche se i raggiri non erano noti al contraente che ne ha tratto vantaggio

04. L'annullamento del contratto:

impedisce che il negozio annullabile produca effetti sia nei confronti delle parti sia nei confronti dei terzi

impedisce che il negozio annullabile produca effetti nei confronti dei terzi, ma non delle parti

travolge tutti i diritti acquisiti sulla base del negozio annullabile

non travolge i diritti acquistati, a titolo oneroso, da terzi in buona fede

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Lezione 087
01. Quale termine è previsto per esercitare l'azione di rescissione del contratto?
1 anno

5 anni

10 anni

imprescrittibile

02. Elemento comune tra la rescissione del contratto e la risoluzione è:

l'anomalia genetica che segna il contratto in entrambi i casi

incidere sulla validità del contratto

il far venir meno l'esistenza del contratto

il far venir meno gli effetti del contratto

03. Affinché sia rescindibile il contratto deve verificarsi lesione o stato di pericolo. In quest'ultimo caso occorre:

che lo stato di pericolo sia ignorato dalla controparte

la situazione di rischio in cui si trovava il contraente al momento della sottoscrizione abbia determinato la conclusione dell'accordo, anche se tale situazione sia stata causata
dallo stesso contraente

il contraente in pericolo abbia tratto vantaggio

la situazione di rischio in cui si trovava il contraente al momento della sottoscrizione abbia determinato la conclusione dell'accordo senza essere causata dal contraente

04. L'azione generale di rescissione per lesione non può essere chiesta se:

se il contratto è reale

se il ontratto è consensuale

il contratto è aleatorio

se il contratto è ad effetti obbligatori

05. La rescissione del contratto.

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Lezione 88
01. La parte diligente, in caso di inadempimento dell'altra parte, ha diritto:
ad ottenere un indennizzo

ad ottenere una dichiarazione di colpevolezza dell'iadempiente

ad ottenere sempre il risarcimento dei danni subiti

ad ottenere il risarcimento dei danni subiti solo in caso di domanda di risoluzione

02. Quali sono le due alternative della parte adempiente di fronte all'inadempimento dell'altra parte?

Chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento o per impossibilità sopravvenuta

Chiedere la risoluzione del contratto o la rescissione

Chiedere l'adempimento coattivo o la risoluzione del negozio

Chiedere la risoluzione per inadempimento o per eccessiva onerosità

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Lezione 89
01. Il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l'adempimento nei confronti del debitre inadempiente, deve
provare:

solo il termine di scadenza dell'obbligazione non adempiuta

solo l'inadempimento del debitore

solo la fonte (negoziale o legale) del suo diritto e il relativo termine di scadenza

sia l'inadempimento del debitore, sia la fonte del suo diritto

02. L'eccezione di inadempimento è prevista dall'ordinamento:

solo per i contratti a prestazioni corrispettive, anche se devono eseguirsi in un unico contesto

solo per i contratti a prestazioni corrispettive da eseguirsi in tempi distinti

solo per i contratti a prestazione continuata

per tutti i tipi di negozi giuridici

03. La risoluzione per inadempimento deve essere:

oggetto solo di domanda giudiziale

oggetto di domanda giudiziale, salvo i casi previsti dalla legge

verificata "di diritto"

richiesta dalla parte al giudice competente, salvo i casi di risoluzione per eccessiva onerosità

04. Quale, tra questi casi, non è un'ipotesi di risoluzione di diritto?

La diffida ad adempiere

La clausola di risoluzione espressa

Il termine essenziale

La clausola penale

05. Perché la clausola risolutiva abbia effetto:

deve avverarsi solo l'inadempimento

la parte diligente deve dichiarare l'inadempimento della controparte

la parte diligente deve, in caso di inadempimento della controparte, dichiarare di volerne profittare

deve accertarsi giudizialmente l'inadempimento

06. Nel caso sia apposta ad un contratto una clausola risolutiva espressa, quando si determina la risoluzione di diritto del contratto?

Il contratto si risolve immediatamente una volta che si è verificato l'inadempimento

Il contratti si risolve dopo che sono trascorsi quindici giorni dalla verificazione dell'inadempimento

Il contratto si risolve dopo che il contraente, a seguito dell'inadempimento della controparte, abbia dichiarato di volersi avvalere della clasuola risolutiva

Il contratto si risolve dopo che si è verificato l'inadempimento, e dunque il giudice abbia pronunciato apposita sentenza

07. Il compratore, nel caso il bene venduto sia colpito da vizi che lo rendono inidoneo all'uso a cui è destinato o ne diminuiscono in modo apprezzabile il valore,
come può di regola tutelarsi?

Può chiedere soltanto la riduzione del prezzo

Può alternativamente chiedere o la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo

Non ha nessuna tutela

Può chiedere soltanto la risoluzione del contratto

08. La risoluzione "di diritto" in caso di inadempimento del contratto.

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Lezione 90
01. La risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione riguarda:

tutti i tipi di contratto, nessuno escluso

i soli contratti ad esecuzione continuata o differita

i soli contratti ad esecuzione istantanea

i soli contratti aleatori

02. Quale strumento il codice civile prevede affinchè possa essere evitata la rescissione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta?

Offertà di riconduzione ad equità del contratto

Ratifica

Convalida

Regresso

03. La parte, contro cui è domandata la risoluzione, può evitarla:

offrendo di pagare una somma pari al doppio del valore della controprestazione

se paga quanto richiesto da controparte

offrendo di modificare equamente le condizioni del contratto, fino a ricondurre il rapporto tra le prestazioni entro l'alea normale del contratto

offrendo di modificare, a suo piaciemnto, le condizioni del contratto

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Lezione 91
01. Quale tra questi elementi non rientra tra gli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale indicati dall'art. 2043 cod. civ.?
Colpa

Nesso di causalità

Legittima difesa

Dolo

02. il danneggiante ha l'obbligo di risarcire il pregiudizio causato al danneggiato ove ricorrano i seguenti presupposti

Fatto;
Imputabilità del fatto al danneggiante;
Nesso causale tra fatto ed evento dannoso;
Danno;

Fatto;
Illiceità del fatto;
Imputabilità del fatto al danneggiante;
Nesso causale tra fatto ed evento dannoso;
Danno;

Fatto;
Illiceità del fatto;
Imputabilità del fatto al danneggiato;
Nesso causale tra fatto ed evento dannoso;
Danno;

Fatto;
Illiceità del fatto;
Imputabilità del fatto al danneggiante;
Danno;

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Lezione 92
01. In materia di responsabilità da fatto illecito, il risarcimento del danno in forma specifica:
è ammesso, ma soltanto su domanda del danneggiato e qualora sia possibile

è vietato

è sempre e indistintamente ammesso

è ammesso, ma solo su iniziativa del giudice

02. Quando il danno non è ingiusto?

Quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili

Quando è arrecato senza il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili

Qaundo è arrecata un'offesa non accettabile

Quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti indisponibili

03. La legittima difesa, che esclude l'anitgiuridicità della condotta, opera al ricorrere dei seguenti presupposti:

Illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato;


Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore;
Proporzionalità tra difesa e offesa.

Illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato;


Inevitabilità del pericolo;
Strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore;
Proporzionalità tra difesa e offesa.

Legittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato;


Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore;
Proporzionalità tra difesa e offesa.

Illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato;


Attualità del pericolo;
Strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore;
Proporzionalità tra difesa e offesa.

04. Il danno non si definisce ingiusto nelle seguenti ipotesi

quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili;
quando è subito in occasione della partecipazione involontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività;
quando è cagionato per legittima difesa;Quando è cagionato per stato di necessità

quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili;
quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività;
quando è cagionato per legittima difesa;Quando è cagionato per stato di necessità

quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili;
quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove non siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività;
quando è cagionato per legittima difesa;Quando è cagionato per stato di necessità

quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto;


quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività;
quando è cagionato per legittima difesa;Quando è cagionato per stato di necessità

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05. lo stato di necessità, che esclude l'antigiuridicità della condotta, opera al ricorrere dei seguenti presupposti

Pericolo alla vita, alla salute, all'integrità fisica e ai diritti fondamentali della persona del danneggiante o di un terzo;
Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Involontarietà del pericolo;
Proporzionalità del fatto dannoso al pericolo

Serietà del pericolo;


Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Involontarietà del pericolo;
Proporzionalità del fatto dannoso al pericolo

Pericolo alla vita, alla salute, all'integrità fisica e ai diritti fondamentali della persona del danneggiante o di un terzo;
Serietà del pericolo;
Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Involontarietà del pericolo;
Proporzionalità del fatto dannoso al pericolo

Pericolo alla vita del danneggiante o di un terzo;


Serietà del pericolo;
Attualità del pericolo;
Inevitabilità del pericolo;
Involontarietà del pericolo;
Proporzionalità del fatto dannoso al pericolo

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Lezione 94
01. La norma dell'art. 2049 cod. civ., nel prevedere che il preponente risponda dei danni cagionati dai suoi prepositi nell'esercizio delle incombenze cui sono
adibiti, quale tipo di responsabilità prevede?

Responsabilità aggravata

Responsabilità soggettiva per dolo o colpa

Responsabilità oggettiva

Responsabilità da inadempimento

02. L'art. 2053 prevede la responsabilità del proprietario di un edificio o di una costruzione per danni cagionati dalla loro rovina. In questo caso, il proprietario:

non ne risponde, se in buona fede

ne risponde in ogni caso

ne risponde solo se in mala fede

ne risponde, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o vizio di costruzione

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Lezione 95
01. Nell' 'ipotesi di concorso di colpa del danneggiato nel cagionare l'evento dannoso di un fatto illecito:

il risarcimento è diminuito secondo la gravità di colpa del danneggiato e l'entità delle conseguenze che ne sono derivare

il risarcimento è diminuito secondo la valutazione del giudice

il risarcimento è esclusi

è previsto solo un indennizzo

02. L'onere della prova del concorso di colpa del danneggiato nella 'causazione' dell'evento :

è provabile solo per presunzioni

grava sul danneggiato

dipende dall'evento dannoso

grava sul danneggiante

03. Nel caso in cui un evento dannoso è prodotto da più soggetti:

il risarmento è aumentato in base al numero dei soggetti che hanno concorso alla produzione del danno

ognuno risponde per la parte in cui vi ha concorso

tutti sono obbligati in solido al risarcimento del danno

risponde solo colui che ha realizzato materialmente il danno

04. Il nesso di causalità nell'ambito dell'art. 2043, cod. civ.

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Lezione 96
01. Quale non è un esempio di responsabilità indiretta?
la responsabilità degli insegnati sugli alunni

la responsabilità dei recettori sugli allievi

la responsabilità del coniuge sull'altro coniuge

la responsabilità del tutore sull'incapace

02. Nei casi di responsabilità del proprietario di autovettura per illecito commesso da conducente, la prova liberatoria consiste:

nella prova del controllo sulle capacità del conducente

nella prova dell'incapacità del conducente

nella prova delle garanzie date dal conducente al proprietario sulla capacità della propria guida

nella prova della circolazione contro la sua volontà

03. In tema di responsabilità per fatto altrui, in caso di danni cagionati a terzi da alunni di scuole statali:

la vittima può rivolgersi indistintamente allo Stato o al personae scolastico addetto alla vigilanza

la vittima può rivolgersi anche allo Stato poiché la responsabilità di vigilanza del personale scolastico è nei confronti dello Stato, che potrà rivalersi ove la mancata vigilanza
sia dovuta a dolo o colpa del persoanale scolastico

la vittima può rivolgersi esclusivamente al personae scolastico che risponde personalmente della vigilanza sugli alunni

la vittima può rivolgersi esclusivamente allo Stato poiché la responsabilità di vigilanza del personale scolastico è nei confronti dello Stato, che potrà rivalersi ove la mancata
vigilanza sia dovuta a dolo o colpa del persoanale scolastico

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Lezione 97
01. La lesione di un medesimo interesse tutelato dall'ordinamento giuridico può:
comportare o un danno patrimoniale o un danno morale

comportare solo un danno patrimoniale

comportare sia un danno patrimoniale, sia un danno non patrimoniale

comportare solo un danno non patrimoniale

02. Nell'ambito della responsabilità extracontrattuale, in che modo può avvenire il risarcimento dei danni?

Il risarcimento può avvenire solo in forma specifica

Il risarcimento può avvenire solo per equivalente

Il risarcimento può avvenire sia per equivalente sia in forma specifica

La responsabilità extracontrattuale non implica il risarcimento dei danni

03. Il risarcimento del danno può avvenire in due forme:

per equivalente, ovvero nella dazione al danneggiato di un bene di pari valore a quello perduto in forma specifica, ovvero nella rimozione del pregiudizio verificatosi

per equiparazione ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in minura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; in forma specifica, ovvero nella
rimozione del pregiudizio verificatosi

per equivalente, ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in minura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; per indennizzo ovvero nella dazione al
danneggiato di una somma di denaro inferiore alla perdita ove essa non sia determinabile nella sua quantificazione

per equivalente, ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in minura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; in forma specifica, ovvero nella
rimozione del pregiudizio verificatosi

04. Nella determinazione del lucro cessante secondo l'equa valutazione del giudice, la quantificazione del danno conseguente a perdita o diminuzione della
capacità lavorativa e reddituale del danneggiato è disposta con riferimento a:

lo Statuto dei lavoratori

il Codice dei consumatori

il Codice delle assicurazioni

il Contratto nazionale collettivo

05. Il risarcimento del danno per equivalente. Differenze con quello in forma specifica.

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Lezione 98
01. Ciò che distingue il danno biologico dal danno esistenziale è:
solo una mera dicitura giurisprudenziale priva di distinzioni

che solo il primo è risarcibile

che solo il secondo attiene al danno non patrimoniale

che il primo consiste nella lesione temporanea o permanente dell'integrità psicofisica del danneggiato, tale da incidere sugli aspetti relazionali della sua vita; il secondo,
invece, è la compromissione della dimensione esistenziale della persona, che deriva dalla necessità di cambiare abitudini di vita

02. Il danno non patrimoniale deve essere risarcito:

in ogni caso

in tutti i casi in cui è previsto il risarcimento del danno patrimoniale

solo nei casi in cui è richiesto da danneggiato e danneggiante

solo nei casi previsti dalla legge

03. In ordine alla liquidazione del danno non patrimonaile, l'art. 1226 cod. civ. stabilisce che:

la liquidazione è parametrata al tipo di lesione prodotta

la liquidazione non può essere inferiore a quanto richiesto dal danneggiato

la liquidazione è rimessa all'arbitrio del giudice

la liquidazione è rimessa alla valutazione equitativa del giudice

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Lezione 99
01. Il danno ambientale è quello arrecato:
ad un interesse collettivo

ad un interesse generale

ad un interesse legittimo

ad un interesse pubblico

02. Il diritto al risarcimento dei danni da prodotti difettosi è soggetto a un termine di prescrizione di

tre anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno, del difetto e dell'identità del responsabile.

due anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno, del difetto e dell'identità del responsabile.

tre anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno.

due anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno.

03. I ldiritto al risarcimento dei danni da prodotti difettosi è soggetto a un termine di prescrizione di:

è imprescrittibile

cinque anni

dieci anni

tre anni

04. Il danno da prodotti difettosi è disciplinato dal:

d. lgs. 58/1998

d. lgs. 206/2005

d. lgs. 385/1993

d. lgs. 196/2003

05. Il produttore può esonerarsi da responsabilità da prodotto difettoso, solo fornendo la prova di una delle seguenti circostanze:

che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto;
che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività
professionale;
che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante;
che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso;
che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla
conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata.

di non aver messo il prodotto in circolazione;


che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto;
che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività
professionale;
che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante;
che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla
conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata

di non aver messo il prodotto in circolazione;


che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività
professionale;
che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante;
che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso;
che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla
conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata.

di non aver messo il prodotto in circolazione;


che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto;
che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività
professionale;
che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante;
che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso;
che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla
conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata.

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Lezione 100
01. Se il danno è prodotto da circolazione di veicoli, il termine di prescirizone utile al riscarcimento del danno è:
di cinque anni.

di due anni.

di quattro anni.

di tre anni.

02. Quale di queste affermazioni sulla prescrizione è falsa?

La prescrizione può essere rilevata d'ufficio dal giudice

La prescrizione determina l'estinzione del diritto

La prescrizione può essere oggetto di rinuncia soltanto quando è compiuta

La prescrizione può essere sospesa

03. A quale di questi istituti si può applicare la "sospensione del termine"?

Trascrizione

Condizione

Prescrizione

Decadenza

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Lezione 102
01. Le fonti legali dell'obbligazione sono:
la gestione di affari; la ripetizione di indebito; l'arricchimento senza causa

la ripetizione di indebito; l'arricchimento senza causa

la ripetizione di indebito

la gestione di affari; la ripetizione di indebito

02. Come si classifica la ripetizione d'indebito?

Obbligazione nascente da sentenza giudiziaria

Obbligazione nascente da contratto

Obbligazione nascente da fatto illecito

Obbligazione nascente dalle legge

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Lezione 103
01. Quale tra queste affermazioni è corretta in tema di gestione di affari?
È necessario che l'interessato non sia impedito a provvedere ai propri interessi

Non vi è un obbligo del gestore di continuare la gestione intrapresa

L'intervento del gestore deve essere spontaneo

Non è necessaria la capacità di agire in capo al gestore

02. Obbligo del gestore di affari altrui è:

continuare la gestione finché l'affare non sia concluso o il dominus in grado di occuparsene

agire in nome e per conto del dominus con la consapevolezza di curare un proprio interesse

interrompere la gestione se richiesto dal Giudice

eseguire le obbligazioni della mediazione

03. La gestione di affari altrui presuppone che:

il gestore sia nominato dal Giudice

il destinatario non sia in grado di provvedervi

il destinatario abbia richiesto l'intervento del gestore

il gestore sia chiamato a trattare gli affari altrui

04. Quale tra i seguenti non è un presupposto della gestione di affari altrui?

Utilità iniziale della gestione

Morte dell'interessato

Consapevolezza della gestione

Spontaneità della gestione

05. La gestione degli affari altrui.

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Lezione 104
01. Nella ripetizione di indebito, si ha indebito oggettivo quando:
il pagante crede di essere debitore di un credito che il creditore ha nei confronti invece di un terzo

viene effettuato un pagamento di un debito scaduto

viene effettuato un pagamento anche se non esiste alcun debito

viene effettuato un pagamento a creditore apparente

02. Si ha indebito soggettivo quando:

chi paga spontaneamente un debito di un terzo

viene effettuato un pagamento, ma la prestazione richiesta è un'altra

viene effettuato un pagamento anche se non esiste alcun debito

chi è debitore, credendosi erroneamente tale, paga al creditore quanto è dovuto a quest'ultimo da un terzo

03. La differenza tra indebito soggettivo e oggettivo è che il solvens ha diritto di ripetere dall'accipiens quanto pagato:

solo se si tratta di debito estinto, nel secondo caso; sempre, nel primo caso

sempre, nella prima ipotesi; solo per errore scusabile, nella seconda ipotesi

solo se l'accipiens è d'accordo, nel primo caso; sempre, nel secondo

sempre, nella seconda ipotesi; solo per errore scusabile, nella prima ipotesi

04. Quale disciplina prevede il codice civile nel caso un indebito sia stato ricevuto da un incapace?

Il codice civile eslude la possibilità di ripetere l'indebito dall'incapace

Il codice civile ammette la ripetizione dell'indebito soltanto nei limiti dell'arricchimento dell'incapace

Il codice civile ammette la ripetizione dell'indebito soltanto se l'incapace sia stato in mala fede

Il codice civle ammette la ripetizione dell'indebito senza fissare limiti di sorte

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Lezione 105
01. Quale, tra questi elementi, non è un presupposto per accedere all'azione di ingiustificato arricchimento?
Lo stato di necessità

La diminuzione patrimoniale di uno dei soggetti

L'arricchimento di un soggetto

L'unicità del fatto causativo

02. L'ingiustificato arricchimento impone:

un obbligo di restituire la cosa in natura e, in caso di cosa indeterminata, di indennizzare l'altra parte della diminuzione economica sofferta

l'obbligo di risarcire il danneggiato

un obbligo di restituire la cosa in natura e, in caso di cosa indeterminata, di risarcire l'altra parte della diminuzione economica sofferta

solo l'obbligo di restituire il bene

03. Il soggetto può ricevere un vantaggio dal danno arrecato ad altri?

Solo in ipotesi tipiche

Si, basta che ne dia motivazione

No, in nessun caso

Solo se vi sia una causa che giustifichi lo spostamento patrimoniale da una persona all'altra, come da ipotesi tipiche disciplinate dal codice

04. Quale rimedio giudiziale per i casi in cui vi sia stato vantaggio di alcuno dal danno arrecato ad altri?

L'azione di ingiustificato arricchimento, ma solo se il danneggiato non possa esperire altri rimedi per eliminare il suo pregiudizio

L'azione di nunciazione

Solo l'azione di ingiustificato arricchimento

La ripetizione del debito

05. I presupposti per l'azione di arricchimento sono:

l'arricchimento di un soggetto;
la diminuzione patrimoniale di in altro soggetto;
il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo);
la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno e della perdita dell'altro.
L'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra
parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi.

l'arricchimento di un soggetto;
la diminuzione patrimoniale di in altro soggetto;
il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo);
L'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra
parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi.

l'arricchimento di un soggetto;
la diminuzione patrimoniale di in altro soggetto;
la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno e della perdita dell'altro.
L'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra
parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi.

l'arricchimento di un soggetto;
la diminuzione patrimoniale di in altro soggetto;
il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo);
la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno e della perdita dell'altro.
L'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata.

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Lezione 106
01. Il rimedio dell'autotutela, nel nostro ordinamento è:
contemplato come alternativa alla tutela giudiziaria

è concorrente alla tutela giudiziaria

previsto solo in caso eccezionali

è escluso in tutti i casi

02. Come si chiama colui contro il quale è esperita un'azione ordinaria a piena cognizione?

Ricorrente

Istante

Resistente

Convenuto

03. La procedura di cognizione può:

autorizzare un comportamento in autotutela

dare esecuzione ad un titolo pignorando un immobile

accertare una situazione giuridica soggettiva

esclusivamente inibire un comportamento

04. In quale di queste ipotesi è ammessa di regola la prova testimoniale?

Quando riguarda un contratto sottoposto a forma ad substantiam

Quando riguarda un contratto sottopsto a forma ad probationem

Quando riguarda patti aggiunti o contrari ad un documento, di cui si alleghi che la stipulazione è stata anteriore o contemporanea

Quando riguarda patti aggiunti o contrari ad un documento, di cui si alleghi che la stipulazione è stata successiva ed è verosimile che le parti abbiano fatto aggiunte o
modificazioni al documento

05. Nel caso un'azione revocatoria abbia esito positivo, l'atto dispositivo compiuto dal debitore come risulta?

Invalido

Colpito da inefficacia relativa

Risolto

Colpito da inefficacia assoluta

06. Come si chiama un'azione giudiziaria che sia volta a far accertare in giudizio l'esistenza di un diritto?

Azione amministrativa

Azione cautelare

Azione di cognizione

Azione esecutiva

07. Qual è la finalità del processo cautelare?

Conservare lo stato di fatto esistente

Consentire ad un soggetto di ottenere un comando volto alla parte soccombente a tenere una certa condotta

Realizzare coattivamente il comando contenuto in una sentenza, che non è stata ottemperata

acceratare l'esistenza/inesistenza o il modo di essere di un rapporto giuridico controverso

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Lezione 107
01. Qual è il periodo di efficacia del precetto?
Novanta giorni dalla notificazione dell'atto

Novanta giorni dalla ricezione dell'atto da parte del debitore

Sessanta giorni dalla notificazione dell'atto

E' sempre efficace una volta notificato

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Lezione 108
01. Per ammettere i mezzi di prova, il giudice dovrà valutare:
solo la loro ammissibilità

solo la loro rilevanza

la loro ammissibilità e rilevanza

il loro grado di affidabilità

02. I mezzi di prova. La differenza tra prove costituite e prove costituende.

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Lezione 109
01. Quando può essere data la prova per testimoni di un contratto sottoposto a forma ad substantiam?
Mai, salvo che il contraente abbia perduto senza colpa il documento dove era redatto il contratto

Mai

Sempre

Mai, salvo che la parte dia in giudizio un principio di prova per iscritto

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Lezione 110
01. Per contrastare la forza dell'atto pubblico, quale azione è necessaria?
La querela di falso

L'azione di disconoscimento

L'azione di verificazione

L'azione di nullità

02. Da chi è redatto un contratto stipulato per atto pubblico?

Da un notaio, o da un altro pubblico ufficiali

Dalle parti del contratto

Sia dal notaio, o altro pubblico ufficiale, sia delle parti

Da un giudice

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Lezione 111
01. La prova testimoniale è ammissibile per provare un contratto?
No, mai

Si, sempre

No, a meno che la parte non abbia perduto senza sua colpa il documento che ne forniva la prova

Solo se l'altra parte lo consente

02. la prova testimoniale non è ammissibile se tende a provare un contratto che:

per volontà delle parti o per espressa disposizione di legge, deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem tantum)
per iscritto.

è sempre ammissibile

solo per volontà delle parti deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem tantum) per iscritto.

per espressa disposizione di legge, ma non per volontà delle parti, deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem
tantum) per iscritto.

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Lezione 112
01. Quando il codice civile ammette la revoca della confessione?
La revoca è ammessa quando la confessione è stata determinata da errore di fatto o da violenza

La revoca è ammessa soltanto quando la confessione è stata determinata da violenza

La revoca è sempre e liberamente ammessa

La revoca non è mai ammessa

02. La confessione stragiudiziale, resa fuori dal giudizio, ha lo stesso valore di quella giudiziale se:

fatta all'avvocato senza procura

fatta alla parte o ad un suo rappresentante

fatta ad un terzo imparziale

fatta al Giudice

03. Nell'ambito delle prove nel giudizio, le presunzioni sono assolute quando:

non ammettono prova contraria

non ammettono indizi contrari

ammettono prova contraria

sono iuris tantum

04. Il giuramento non è ammsibile quando si tratti di:

diritti disponibili

di atto per cui sia richiesta la forma scritta ad probationem

fatto illecito

contratto

05. La confessione può essere revocata?

La confessione può essere revocata soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto, non essendo sufficiente la prova della divergenza tra quanto
dichiarato e quanto effettivamente accaduto

La confessione può essere revocata non soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto o da violenza, ma anche se sei allega la prova della divergenza
tra quanto dichiarato e quanto effettivamente accaduto

La confessione può essere revocata soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto o da violenza, non essendo sufficiente la prova della divergenza tra
quanto dichiarato e quanto effettivamente accaduto

è irrevocabile

06. Il giuramento decisorio:

può essere deferito solo a iniziativa di una delle parti. Non può essere mai ammesso d'ufficio dal giudice.

può essere deferito a iniziativa di uno delle parti e ammesso d'ufficio dal giudice.

può essere deferito solo a iniziativa di una delle parti e con il consenso di tutte le altre parti. Non può essere ammesso d'ufficio dal giudice.

Può essere ammesso soltanto d'ufficio dal giudice

07. Per il calcolo dei termini l'art. 2963 cod. civ. detta le seguente regole:

non si conta il giorno iniziale (dies a quo non computatur in termino), soltanto se festivo

si conta sempre il giorno iniziale

non si conta il giorno iniziale (dies a quo non computatur in termino)

si conta sempre il giorno iniziale purché non sia festivo

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08. Per il calcolo dei termini l'art. 2963 cod. civ. detta le seguente regole:

il termine che scade in un giorno festivo è anticipato al primo giorno antecedente non festivo

il termine che scade in un giorno festivo non è prorogabile

il termine che scade in un giorno festivo è prorogato al giorno seguente non festivo

il termine che scade in un giorno festivo è prorogato al secondo giorno successivo non festivo

09. Le presunzioni.

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Lezione 113
01. la prescrizione è rinuciabile dalle parti?
Le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, né prolungare o abbreviare i termini stabiliti dalla legge.

Le parti possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma entro i limiti previsti dalla legge.

Le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma possono abbreviare i termini stabiliti dalla legge.

Le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma possono prolungare i termini stabiliti dalla legge.

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Lezione 114
01. Qual è la differenza giudiziale tra l'eccezione di prescrizione e l'eccezione di interruzione della prescrizione?
La prima può anche essere rilevata d'ufficio

Entrambe non possono essere rilevate d'ufficio se una delle parti si oppone

La seconda può essere sollevata solo dalla parte interessata

La seconda può essere anche rilevata d'ufficio

02. Quale di queste affermazioni sulla prescrizione non è vera?

Le parti possono abbreviare i termini prescrizionali dati dalla legge

Le parti non possono preventivamente rinunciare alla prescrizione

Le parti possono, dietro accordo, prolungare i termini prescrizionali

Le parti possono rinunciare alla prescrizione mentre è in corso il termine prescrizionale e provocare così l'estinzione del diritto

03. I diritti indisponibili a quale termine di prescrizione sono sottoposti?

10 anni

Sono diritti imprescrittibili

20 anni

3 anni

04. La prescrizione produce l'estinzione del diritto soggettivo per effetto di:

trascorrere del tempo

inerzia del titolare

di sentenza

inerzia del titolare e trascorrere del tempo

05. La prescrizione ordinaria e la prescrizione breve. Un esempio tra questi ultimi.

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Lezione 115
01. Alla decadenza:
si applicano sia le norme relative alla sospensione del termine, sia quelle intorno alla interruzione

non si applicano le norme relative alla sospensione del termine, salvo che sia disposto altrimenti, e nemmeno le norme relative all'interruzione

non si applicano le norme relative alla sospensione del termine

non si applicano le sole norme relative all'interruzione del temine

02. Cosa prevede il codice civile per un patto che, nello stabilire un termine di decadenza, rende eccessivamente difficoltoso ad una parte l'esercizio di un diritto?

Il patto è annullabile

Il patto è valido

Il patto è nullo

Il patto è risolubile

03. La decadenza può essere prevista in un contratto?

si, ma solo per i contratti scritti da un notaio o da un pubblico ufficiale

si

si, ma solo se il contratto è scritto

no

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Lezione 116
01. Per quali beni è prevista la trascrizione?
Solo per i beni immobili

Per tutti i tipi di beni, che siano mobili o immobili

Solo per i beni mobili registrati

Sia per i beni immobili sia per i beni mobili registrati

02. La trascrizione è un mezzo di pubblicità che ha ad oggetto:

beni mobili e immobili

solo beni immobili

beni immobili e beni mobili registrati

beni immobili e beni mobili registrati il cui valore supera i 20,000 euro

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Lezione 117
01. La trascrizione può avere efficacia sanante?
Sì, ma solo nel caso vi sia autorizzazione da parte di un giudice

Mai

Sì, ma solo nei casi espressamente previsti dal legislatore

Sempre, senza limiti di sorta

02. In casi eccezionali, può accadere che la trascrizione superi la sua natura dichiarativa e abbia invece il ptere di sanare vizi di cui è affetto l'atto trascritto. Tali
casi sono:

tassativi e consistono nelle ipotesi di nullità o annullamento per incapacità legale; di annullabilità per cause diverse dall'incapacità legale; di acquisti dall'erede o dal
legatario apparente; di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima

idividuati dalla volontà delle parti

tassativi e consistono solo nelle ipotesi di acquisto a non domino.

tassativi e consistono nelle ipotesi di nullità o annullamento per incapacità legale; di annullabilità per cause diverse dall'incapacità legale; di acquisti dall'erede o dal
legatario; di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima

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Lezione 118
01. Nel sistema della trascrizione, la continuità ha il ruolo di:
verificare la perduranza della titolarità di un bene in capo al medesimo soggetto

ricostruire le vicende di un determinato bene

fornire informazioni per la tassazione dell'immobile

tenere aggiornato il registro dello Stato

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Lezione 119
01. Le accettazioni di eredità debbono essere trascritte?
Non è necessario

Si, se comportano acquisti dei diritti citati nell'art. 2643 coc. civ.

Si, se lo prevede il testatore

Solo nel caso di accettazione con beneficio d'inventario

02. Quali tra questi atti deve essere necessariamente trascritto?

si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, ma non quelli costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari.
Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, indipendentemente dalla loro durata.

si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari.
Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, indipendentemente dalla loro durata.

si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari.
Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, soltanto se superano una certa durata.

si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, ma non quelli o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari.
Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, soltanto se superano una certa durata.

03. Gli atti soggetti a trascrizione.

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Lezione 120
01. La funzione principale della trascrizione è:
l'opponibilità ai terzi dell'atto trascritto

costitutiva di diritti

di annotare

costitutiva di atti di destinazione

02. La trascrizione ha funzione costitutiva per quali dei seguenti atti?

Per tutti gli atti e le sentenze dell'Autorità giudiziaria

Per l'ipoteca

Per il pegno

Per tutti i contratti

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Lez 6. La capacità giuridica e la capacità di agire.
-Per capacità giuridica si intende l’idoneità ad essere titolari di situazioni
giuridiche attive e passive, o meglio diritti e doveri, ovvero l’idoneità ad essere
soggetti di diritto. Essa si acquista, ai sensi dell’art.1 c.c., con la nascita, che
coincide con la piena indipendenza dal corpo materno, e si perde con la morte
(che, per l’ordinamento, consiste nell’irreversibile cessazione di tutte le funzioni
dell’encefalo). In alcuni particolari casi è riconosciuta anche al concepito (i diritti
riconosciutigli sono subordinati all’evento della nascita).
-Per capacità di agire si intende l’idoneità a porre in essere, in proprio e
autonomamente, atti negoziali che produrranno effetti nella propria sfera
giuridica, più semplicemente, la capacità di provvedere alle proprie necessità e di
amministrare autonomamente i propri interessi. Essa si acquista, ai sensi
dell’art.2 c.c., al compimento della maggiore età. Non sempre però, il soggetto
maggiorenne, è in grado di provvedere autonomamente a sé, a tale scopo, la
legge predispone una serie di tutele a protezione di tali incapaci: a)Minore età;
b)Interdizione giudiziale; c)Inabilitazione; d)Emancipazione; e)Amministrazione di
sostegno; f)Incapacità d’intendere e di volere.

Lez 8. L’amministrazione di sostegno.


E’ un istituto a protezione degli incapaci, istituito con legge n°6 del 9/01/2004, è
più flessibile e facilmente applicabile rispetto ad interdizione ed inabilitazione. E’
diventato pertanto l’istituto più diffuso nelle ipotesi di tutela di incapace.
Affinchè possa concedersi la nomina dell’amministratore, il soggetto dev’essere
infermo o menomato fisicamente o psichicamente e, a causa di tali handicap,
impossibilitato a provvedere ai propri interessi. L’amministrazione può essere
concessa anche a tempo determinato se il soggetto interessato soffre di
menomazione o infermità temporanea.
Il procedimento può essere avviato dallo stesso interessato, dal coniuge, dal
convivente, dai parenti entro il quarto grado, dai medici e personale sanitario che
abbiano in cura l’interessato.
L’istituto appare molto flessibile, in quanto gli effetti sull’interessato sono stabiliti
di volta in volta dal giudice, a differenza di interdizione e inabilitazione, i cui
effetti sono predeterminati dalla legge.
Il procedimento si compone di varie fasi: ascolto dell’interessato da parte del
giudice; emissione del decreto di nomina; deposito del decreto nel registro delle
amministrazioni di sostegno (dal quale decorrono gli effetti dell’amministrazione).
All’atto della nomina, inoltre, il giudice decide: gli atti che l’amministratore ha il
potere di compiere in nome e per conto dell’interessato; gli atti che l’ultimo può
compiere autonomamente, previo consenso. Relativamente agli altri atti (non
specificati), l’interessato conserva piena capacità di agire. Il decreto può inoltre
essere modificato in corso d’amministrazione, o revocato.

Lez 14. La Comunione dei beni tra coniugi.


La legge prevede che, in mancanza di diverso patto tra i coniugi, il regime
patrimoniale della famiglia sia quello della comunione dei beni. Sono oggetto
della comunione i beni acquistati durante il matrimonio, bisogna però distinguere
tra: beni che entrano in comunione non appena acquistati dai coniugi; beni che
restano di proprietà del singolo coniuge e beni che entrano in comunione dal
momento in cui la stessa si scioglie.
Entrano da subito in comunione: i beni acquistati dai coniugi durante il
matrimonio, ad esclusione di quelli personali; gli utili delle aziende gestite da

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ambedue i coniugi, anche se create prima del matrimonio da uno solo di essi; le
aziende gestite da entrambi e create in costanza di matrimonio. Sono esclusi
dalla comunione: beni che il coniuge possedeva prima del matrimonio; beni che il
coniuge riceve in donazione dopo il matrimonio; beni ad uso personale; beni
necessari all’esercizio della professione di un coniuge; beni ottenuti a titolo di
risarcimento danni; beni acquistati col ricavato di una vendita di beni personali. I
beni in comunione sono amministrati, disgiuntamente, da entrambi i coniugi,
tranne che per gli atti di straordinaria amministrazione, in cui è necessario il
consenso di entrambi; se, in tale ipotesi, uno dei due si rifiuta, l’altro può
chiedere l’intervento del giudice. Le cause di scioglimento della comunione sono:
morte di un coniuge; divorzio; separazione legale; fallimento di uno o entrambi i
coniugi.

Lez 16. L’adozione di persone di maggiore età


L’adozione di persone maggiorenni ha lo scopo di garantire una discendenza a
chi, raggiunti i 50 anni, non ne abbia ancora una.
Effetti in capo all’adottato sono: l’assunzione del cognome dell’adottante,
anteposto al proprio; egli conserva tutti i diritti e doveri verso la sua famiglia di
origine; non acquista alcun rapporto civile con i parenti dell’adottante; acquista i
diritti successori nei confronti dell’adottante.
Mentre l’adottante: non acquista alcun rapporto civile con la famiglia
dell’adottato; non acquista diritti successori nei confronti dell’adottato.
il tribunale, sentito il pubblico ministero, emette una sentenza con cui decide di
far luogo o meno all’adozione.
I presupposti dell’adozione di maggiorenni sono: l’ adottante deve avere
compiuto 35 anni e deve superare di almeno 18 anni l’età di colui che intenda
adottare; l’adottante può essere una persona singola o coniugata (se coniugata,
l’altro coniuge non ha l’obbligo di adottare a sua volta);è necessario il consenso
dell’adottante e dell’adottando, dato da loro personalmente; è necessario
l’assenso dei genitori dell’adottando, del coniuge dell’adottante e dell’adottando
non legalmente separati, ed altresì dei figli (nati nel matrimonio e fuori del
matrimonio) maggiorenni dell’adottante, dato anche non personalmente, ma
tramite una persona munita di procura speciale. L’adozione si può revocare solo
in casi specifici previsti dalla legge, e cioè: per indegnità dell’adottato, e cioè
quando questi abbia tentato alla vita dell’adottante o del suo coniuge, dei suoi
discendenti o ascendenti, ovvero se si sia reso colpevole verso di loro di delitto
punibile con una condanna non inferiore a tre anni. In tale caso la revoca
dell’adozione può essere pronunciata dal tribunale su domanda dell’adottante;
per indegnità dell’adottante, e cioè quando questi abbia tentato alla vita
dell’adottato, oppure contro il coniuge o i discendenti o gli ascendenti di lui.

Lez 20. L’ipotesi di successione dello Stato. Caratteristiche e obiettivi.


L’eredità è devoluta allo Stato se mancano altri successibili (se, cioè, non si dia
alcun parente entro il sesto grado). La successione dello Stato ha caratteristiche
particolari. In primo luogo, si compie
automaticamente, senza bisogno di accettazione. Inoltre, lo Stato non risponde
mai
dei debiti ereditari oltre il valore dei beni acquistati. L'effetto è automatico, senza
bisogno, come invece avverrebbe per ogni altro erede, che lo Stato accetti con
beneficio d'inventario

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La successione dello Stato ha come obiettivo di evitare conflittualità e problemi,
che
deriverebbero dall'assenza di titolarità nei rapporti giuridici di cui prima era
titolare il
defunto. Attraverso la successione dello Stato, quindi, quei rapporti proseguono e
si
acquisisce anche certezza in merito alla loro titolarità. Il che è particolarmente
rilevante quando l'eredità sia composta anche da beni immobili. Alla successione
dello Stato non possono invece ricondursi finalità di carattere fiscale.
A tal scopo, infatti, è prevista una specifica imposta, che colpisce ogni tipo di
successione. La tassa di successione, abolita nel 2001, è stata in parte
reintrodotta
nel 2007,

Lez 23. Il Legato


Il legato è una disposizione a titolo particolare che attribuisce al beneficiario
la titolarità di un bene determinato. Dunque, nella maggior parte dei casi, il
legato
costituisce un vantaggio patrimoniale per il soggetto beneficiato.
Il soggetto beneficiario si definisce legatario. Egli ha diritto di ricevere il bene
destinatogli dal testatore, e non risponde dei debiti ereditari, se non di quelli
relativi
al bene che gli è stato destinato. Oggetto del legato può essere il diritto di
proprietà o altro diritto reale su un bene del testatore. Il legato può anche essere
di “genere”, e avere dunque per oggetto cose determinate solo nel genere. In tale
ultima ipotesi, il legatario diverrà un creditore
dell'erede, il quale avrà l'obbligo di individuare le cose indicate dal testatore solo
nel
genere, e assegnarle al legatario. A differenza dell'eredità, che deve sempre
essere accettata, il legato si acquista automaticamente. Il legatario ha però la
facoltà di rinunziarvi. Se, però, il legatario non si esprime in alcun senso, gli eredi
o altri soggetti interessati possono chiedere al
giudice la fissazione di un termine, entro il quale il legatario sarà obbligato a
pronunciarsi.
Il codice civile elenca e disciplina una serie speciale di legati. Tra i più importanti,
preme ricordare: il legato di cosa altrui, che obbliga il soggetto onerato a
procurare il
bene da assegnare al legatario; il legato alternativo, al quale si applica la
disciplina
delle obbligazioni alternative; il legato di credito, che determinerà una vera e
propria
successione nel credito, che il legatario potrà dunque esigere nei confronti
dell'originario debitore del defunto.

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Lez 29. Luci e Vedute.
Per l’ordinamento, luci e vedute sono aperture sul muro contiguo al fondo vicino,
disciplinate dal cod. civile (artt.900 a 907), per regolare i rapporti di vicinato.
- Le Vedute o prospetti, che consentono di guardare il fondo del vicino e di
sporgere il capo
su esso per vedere di fronte (vedute dirette) o obliquamente (vedute oblique) o
lateralmente (vedute laterali). Gli artt. 905 e 906 cod. civ. stabiliscono che il
proprietario del muro contiguo al fondo altrui può aprire vedute in esso nel
rispetto
delle distanze minime dal confine ivi indicate. Esse non possono essere chiuse dal
proprietario del fondo contiguo;
- Luci, che sono aperture che consentono il passaggio di aria e luce, ma non
permettono
la vista (inspectio), né l’affaccio (prospectio) sul fondo del vicino. Esse devono
avere
determinate caratteristiche ed essere situate ad altezze minime (luci regolari).
Ove
un’apertura sia irregolare, il vicino ha il diritto di esigere che la stessa sia resa
regolare.
Il proprietario può sempre aprire luci nel suo muro, ma il vicino può chiuderle,
costruendo in aderenza o in appoggio al muro in cui sono state aperte.

Lez 31. Le azioni Petitorie


Le azioni petitorie possono essere esperite a difesa della proprietà. Hanno natura
reale,
perché dirette a far valere un diritto reale. Si distinguono in:
a) azione di rivendicazione; b) azione di mero accertamento della proprietà; c)
azione negatoria;
d) azione di regolamento di confini; e) azione per apposizione di termini.
a) L’azione di rivendicazione (reivindicatio ) è concessa a chi si afferma
proprietario del
bene, ma non ne ha il possesso, al fine di ottenere l’accertamento del diritto di
proprietà sul bene stesso e la condanna di chi lo detiene o lo possiede alla sua
restituzione. Legittimato attivo è il proprietario del bene, che non ne ha il
possesso.
Legittimato passivamente è colui che ha il possesso del bene e la facultas
restituendi .
Il detentore può chiedere di essere estromesso dal giudizio, indicando il soggetto
in
nome del quale detiene la cosa (laudatio autoris ), in modo che l’attore possa
proseguire l’azione contro quest’ultimo. Se il convenuto cessa di possedere o
detenere la cosa, l’azione può essere proseguita nei suoi confronti, anche se non
avrà l’effetto restitutorio.
Egli dovrà, comunque, recuperare la cosa a proprie spese o corrispondergliene il
valore, oltre a risarcire il danno. L’attore ha l’onere di provare il suo diritto di
proprietà, secondo la regola generale. Se l’acquisto è a titolo originario, dovrà
fornire la prova di tale titolo.
Se è a titolo derivativo, dovrà provare il titolo di acquisto anche
dei precedenti proprietari sino ad arrivare a un acquisto a titolo originario
(probatio
diabolica). In tal caso la prova sarebbe difficile o impossibile. Per tale motivo

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soccorrono i seguenti istituti:
nel caso di nel caso di beni mobili, il possesso vale titolo, secondo il quale,
anche se egli avesse
effettuato l’acquisto da chi non era legittimo proprietario, ne avrebbe comunque
acquisito la proprietà;
nel caso di nel caso di beni immobili, l’usucapione, in base alla quale egli
ha acquisito la proprietà, avendo avuto il possesso continuato del bene per il
tempo utile al maturarsi della predetta.
L’azione è imprescrittibile. Essa sarà rigettata, se il convenuto dimostri di aver
acquisito la proprietà per usucapione. Si distingue dall’azione di rivendicazione,
quella di restituzione, che viene esperita quando l’attore vanta un diritto alla
restituzione nascente da un contratto, ovvero dalla sua risoluzione. Tale
fattispecie non richiede la prova del diritto di proprietà,
poiché è sufficiente quella dell’obbligo di restituzione.
b) L’azione di mero accertamento della proprietà è riconosciuta a chi ha
interesse ad
una pronuncia giudiziale, che affermi il suo diritto di proprietà sul bene. Non è
diretta
a recuperare la cosa, bensì a chiarire l’incertezza venutasi a creare in ordine alla
proprietà della stessa.
c) L’azione negatoria è concessa al proprietario di un bene, per ottenere
l’accertamento
dell’inesistenza di diritti reali vantati da terzi sul bene, la condanna alla
cessazione
delle molestie e turbative e al risarcimento del danno. L’attore deve dimostrare di
avere un valido titolo di acquisto. Il convenuto dovrà provare l’esistenza del
diritto
che vanta. Tale azione è imprescrittibile. Sarà rigettata, ove il convenuto provi di
aver
acquistato il diritto vantato per usucapione.
d) L’azione di regolamento di confini presuppone l’incertezza del confine tra due
fondi.
In tal caso ricorre un conflitto tra fondi, non di titoli. Essa è diretta a ottenere
l’accertamento giudiziale del confine tra due fondi contigui e ad ottenere la
condanna
alla restituzione di quella parte di terreno che dovesse risultare posseduta dal
non
proprietario. La prova dell’ubicazione del confine può essere proposta con ogni
mezzo. Il giudice, ove manchino altri elementi, sia atterrà al confine delineato
dalle mappe catastali. Tale azione è imprescrittibile.
e) L’azione per apposizione di termini presuppone la certezza del confine ed è
diretta a
far apporre o ristabilire i simboli del confine tra due fondi, che manchino o siano
divenuti irriconoscibili. (pietre, paletti, recinzioni).

Lez 38. Il Condominio


Negli edifici in condominio ciascun condomino ha la proprietà esclusiva di uno o
più
appartamenti e un diritto di comproprietà sulle parti comuni dell’immobile; il
suolo su
cui sorge, le fondazioni, i muri maestri, il tetto, le scale, il cortile, i locali per la

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portineria, l’ascensore etc. (art. 117 cod. civ.)
La destinazione delle parti comuni al servizio degli appartamenti è necessaria e
stabile.
Pertanto, la comunione, di regola, non può venire sciolta e il diritto di quota sulle
parti
comuni costituisce un accessorio inseparabile del diritto di proprietà esclusiva sul
singolo appartamento.
Sulle parti comuni ciascun condomino ha un diritto di quota proporzionale al
valore
della sua proprietà, se il titolo non dispone altrimenti.
Ciascun condomino dovrà rispettare i diritti degli altri condomini.
Vi è un organo deliberativo, l’assemblea dei condomini. Le maggioranze si
calcolano
non solo in relazione al valore delle quote, ma anche al numero delle persone. Le
norme sui poteri della maggioranza sono inderogabili diversamente dalla
comunione
ordinaria. La nomina di un amministratore è obbligatoria se il numero dei
partecipanti è
superiore a otto.
La partecipazione alle spese per la conservazione delle cose comuni è
proporzionale al
valore della proprietà di ciascuno. Se si tratta di cose, destinate a servire i
condomini in
misura diversa, esse sono ripartite in base a criteri che tengono contro della
diversa
utilità. Se il numero dei condomini è superiore a dieci deve essere redatto un
regolamento, che
disciplini l’uso delle cose comuni, la ripartizione delle spese, l’amministrazione e
la tutela
del decoro dell’edificio.
Gli atti di acquisto o una convenzione approvata da tutti i condomini possono
imporre
vincoli sui singoli appartamenti, per assicurare un miglior godimento dell’edificio.
Si parla
in questo caso di regolamento contrattuale.
Le regole sul condominio si applicano anche a tutti i casi in cui più edifici o unità
immobiliari abbiano parti accessorie comuni e destinate al servizio comune.
(supercondominio). Se i singoli edifici costituiscono distinti condomini,
l’organizzazione
del supercondominio si affianca ai singoli condomini.

Lez 40. L’azione di Manutenzione


L’azione di manutenzione, appartenente alla categoria delle azioni possessorie, è
volta a reintegrare nel possesso del bene chi sia stato vittima di uno spoglio non
violento, né clandestino e a far cessare le molestie e le turbative, di cui sia stato
vittima il possessore.
Per molestia o turbativa si intende qualunque attività che arrechi al possessore
un
apprezzabile disturbo, sia che consista in atti materiali (molestia di fatto), sia che
consista in atti giuridici (molestia di diritto).
L’azione di manutenzione è esperibile in presenza dell’animus turbandi .

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-La legittimazione attiva spetta al possessore di un immobile, di un’universalità di
mobili
o di un diritto reale su un immobile e solo a condizione che egli sia possessore da
almeno un anno in modo continuativo e non interrotto.
-La legittimazione passiva spetta all’autore dello spoglio o della turbativa, a coloro
che
debbano rispondere del fatto di quest’ultimo e all’autore morale.
Tale azione è soggetta al termine di decadenza di un anno dall’avvenuto spoglio o
dal
giorno in cui ha avuto inizio l’attività molestatrice.

Lez 42. Il Pegno


Il pegno è un diritto reale di garanzia su beni mobili non registrati del debitore o
di un terzo, che il creditore acquista mediante un accordo con il proprietario a
garanzia del proprio credito.
• Possono essere concessi in pegno, oltre ai beni mobili, crediti, universalità di
mobili e altri diritti
mobiliari (ad es. usufrutto).
• La giurisprudenza ritiene legittimo il pegno rotativo, con il quale le parti
possono sostituire i beni
originariamente costituiti in garanzia con altri, che non devono avere un valore
superiore a quello
dei precedenti .
• E’ vietato il suppegno, ovvero il pegno che ha per oggetto un altro diritto di
pegno.
• Alla scadenza dell’obbligazione, se il debitore non adempie spontaneamente, il
creditore può far
vendere coattivamente la cosa ricevuta in pegno, previa intimazione al debitore
di pagare il debito
e gli accessori. La vendita può essere effettuata ai pubblici incanti o a prezzo
corrente, a mezzo di
privati autorizzati (ad es. agenti di cambio). Il creditore può anche fare istanza al
giudice di
assegnazione del bene in pagamento, fino alla concorrenza del suo credito, al
valore stimato da un
perito, fatto salvo che esso abbia un valore corrente di mercato.
• Il pegno attribuisce al creditore, come già esposto nella precedente lezione, un
diritto di prelazione.
Nel caso di pegno di un credito, perché essa operi, occorrono l’atto scritto e la
notifica al debitore della costituzione del pegno, ovvero l’accettazione da parte di
questi con un atto con data certa.
• A garanzia del credito possono essere consegnate al creditore cose fungibili
(somme di denaro o
titoli di credito), quale cauzione (deposito cauzionale). Il predetto ne acquista la
disponibilità e
ne diviene debitore. Nel caso in cui sorga il credito, il creditore lo compensa in
tutto o in parte
con il debito che ha verso chi ha prestato la cauzione. Tale istituto viene
denominato pegno irregolare.

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• Il diritto di pegno regolare può essere costituito a favore del creditore dal
debitore o da un terzo,
con un accordo contrattuale, che può essere anche verbale. La convenzione si
perfeziona con la
consegna della cosa.
• Il pegno per essere opponibile ai terzi deve recare le seguenti caratteristiche:
a) essere costituito da atto scritto , ove il credito garantito ecceda la somma di €
2,58;
b) la scrittura relativa deve avere data certa;
c) nella scrittura devono essere indicati il credito garantito, il suo ammontare e il
bene costituito in
pegno. •
Il pegno si costituisce a seguito dello spossessamento del debitore, ossia
allorquando la cosa oggetto di pegno sia consegnata al creditore o a un terzo di
sua fiducia.
• La costituzione del pegno produce i seguenti effetti:
a) il creditore, se la cosa data in pegno non è data in custodia a un terzo, ha
diritto di trattenerla e ha l’obbligo di custodirla. Se perde il possesso, può
esercitare l’azione di spoglio e l’azione petitoria di rivendicazione, se essa spetta
al costituente;
b) il creditore non può disporre della cosa, perché viene attribuita solo la
funzione di garanzia. Può far suoi i frutti del bene, imputandoli prima alle spese e
agli interessi, poi al capitale e deve provvedere alla sua restituzione, quando il
debito è stato interamente pagato;
c) il creditore può chiedere che il bene sia venduto ai pubblici incanti, previa
intimazione al debitore o può fare istanza al giudice che il bene gli venga
assegnato, come già illustrato.

Lez 46. Gli elementi essenziali dell’obbligazione.


il rapporto obbligatorio è caratterizzato dalla necessaria presenza
di un soggetto passivo, chiamato debitore, e di un soggetto attivo, chiamato
creditore. Debitore e creditore sono elementi essenziali dell’obbligazione
• Entrambi i soggetti, in particolare, devono essere determinati o determinabili.
Così, ad esempio, nell’ipotesi di contratto di compravendita, la legge determina
con chiarezza che il venditore sarà obbligato nei confronti del compratore.
Venditore e compratore saranno, nel nostro esempio, i soggetti (determinati) del
rapporto obbligatorio.
• La legge consente anche che i soggetti siano semplicemente determinabili. Ad
esempio, se prometto unilateralmente che ricompenserò il soggetto che ritroverà
un
mio gioiello smarrito, allora, in questo esempio, il creditore è un soggetto non
ancora
determinato, ma comunque determinabile in base a precisi criteri (colui il quale
ritroverà il mio gioiello)
• Un caso di determinabiltà direttamente previsto dalla legge è quello delle
obbigazioni
propter rem.
• Altro elemento essenziale del rapporto obbligatorio è il suo oggetto. L’art. 1174,
cod.
civ., chiarisce che oggetto dell’obbligazione è la prestazione dovuta dal debitore
al creditore

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• Nell’ambito della Prestazione dovuta, si distingue solitamente tra obbligazioni
di dare,
di fare, di non fare. Sono obbligazioni di dare, quelle che hanno come oggetto la
prestazione di consegnare un bene al creditore. Sono obbligazioni di fare, quelle
che
hanno per oggetto la prestazione di svolgere un attività che procuri un vantaggio
al
creditore. Sono obbligazioni di non fare, quelle che hanno per oggetto l’obbligo di
astenersi dal compiere una certa attività.
• Sempre l’art. 1174, cod. civ., precisa che la prestazione cui è tenuto il debitore
deve:
essere suscettibile di valutazione economica; rispondere ad un interesse, anche
non
patrimoniale, del creditore. Dunque, la prestazione deve avere carattere
patrimoniale,
pur potendo soddisfare un interesse non direttamente economico del creditore
• Esempio: un soggetto si obblighi nei confronti di un altro ad impartire lezioni di
musica. Avremo
dunque che il debitore è obbligato nei confronti del creditore ad insegnare
musica, tale prestazione soddisfa un interesse non patrimoniale del creditore (il
quale, nel ricevere la prestazione, non si arricchisce economicamente ma al
contrario apprende l’arte della musica)
• L’esempio chiarisce dunque come la prestazione, pur dovendo sempre avere
carattere
patrimoniale e quindi poter sempre essere valutata economicamente, può anche
soddisfare interessi del creditore diversi dall’arricchimento economico.
• E’ poi possibile distinguere tra prestazioni che obbligano il debitore a far
conseguire al creditore un risultato certo (ad es., consegnare un determinato
bene), e prestazioni che obbligano il debitore ad eseguire una certa attività senza
però garantire un risultato sicuro al creditore (ad es., la prestazione del medico
nei confronti del paziente). Il primo tipo di prestazioni è tipico delle cosiddette
obbligazioni di risultato ; il secondo, è tipico delle cosiddette obbligazioni di
mezzi.
• Infine, la prestazione può avere carattere fungibile o infungibile, a seconda che,
per il
creditore, sia essenziale che la prestazione sia eseguita direttamente dal debitore
(infungibile), o possa essere eseguita anche da un terzo (fungibile).

Lez 49. Le Obbligazioni solidali


Le obbligazioni solidali, facenti parte delle obbligazioni plurisogettive, si
distinguono in passive o attive:
• >Si ha obbligazione solidale passiva quando si è in presenza di più debitori, tutti
obbligati insieme nei confronti di un unico creditore e il creditore ha diritto di
chiedere
l’intera prestazione ad uno qualunque dei debitori, il quale sarà obbligato a
pagare
l’intero, salvo poi rivalersi nei confronti degli altri condebitori.
• >Si ha obbligazione solidale attiva quando si è in presenza di più creditori, tutti
aventi
diritto nei confronti dell’unico debitore, e qualunque dei creditori può pretendere
dal

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debitore l’intera prestazione, salvo poi ripartirla con gli altri concreditori.
Tra le citate figure, quella di gran lunga più diffusa e rilevante è l’obbligazione
solidale
passiva. L’art. 1294, cod. civ., stabilisce infatti la cosiddetta presunzione di
solidarietà
passiva. Ovvero, quando si è in presenza di più debitori, tenuti insieme alla
medesima
prestazione, allora si presume che essi siano obbligati in solido. Si presume cioè
che il
creditore possa chiedere l’adempimento integrale a qualunque condebitore
• In tali ipotesi, il debitore chiamato all’adempimento dell’intero non può
rifiutarsi. Egli
può opporre al creditore soltanto le eccezioni comuni a tutti i debitori, non anche
quelle personali. L’adempimento, come è ovvio, estingue l’obbligazione,
• Anche se il debitore ha adempiuto l’intero verso il creditore, nei rapporti interni
tra
debitori il carico della prestazione si divide fra i vari debitori. Dunque, il debitore
che
ha pagato l’intero ha diritto di chiedere agli altri debitori la rispettiva quota di
debito
• Tale diritto del debitore che ha adempiuto l’intera prestazione di definisce
azione di
regresso. Il debitore che ha adempiuto l’intero ha diritto di agire in regresso nei
confronti degli altri.
La legge presume che, in caso di obbligazione solidale, le quote dei singoli
debitori
siano uguali. Così, ad esempio, se il debito è di 100 e i debitori in solido sono 4, la
legge presume che ad ognuno faccia capo un debito di 25. Dunque, se il creditore
chiede l’intero adempimento ad un solo debitore, che pagherà 100, quest’ultimo
avrà
poi diritto di agire in regresso, chiedendo a ciascun debitore la propria quota di
25.

Lez 55. La Compensazione.


La Compensazione fa parte dei modi di estinzione diversi dall’adempimento del
rapporto obbligatorio, essa ha natura “satisfattoria” (il creditore raggiunge
comunque il proprio risultato, nonostante il mancato adempimento).
Essa si verifica quando tra due soggetti intercorrono rapporti obbligatori
reciproci, nel senso che entrambi sono rispettivamente debitore e creditore l’uno
nei confronti dell’altro, allora tali rapporti possono estinguersi senza che sia
necessario che entrambi adempiamo le proprie rispettive obbligazioni. I reciproci
debiti e crediti si “compensano”.
La legge prevede tre tipi di compensazione: legale, giudiziale, volontaria.
• > La compensazione legale si ha allorquando i reciproci crediti abbiano le
seguenti
caratteristiche: omogeneità, liquidità, esigibilità.
• Sono omogenei i crediti che hanno entrambi per oggetto una somma di denaro
o
altra quantità di cose fungibili dello stesso genere. Sono liquidi i crediti già
determinati nel loro preciso ammontare. Sono esigibili i crediti di cui il creditore
può chiedere immediatamente l’adempimento.

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• Affinché la compensazione operi, è necessario che la parte che intenda
valersene ne
faccia espressa eccezione nel corso del giudizio. Il giudice non può infatti rilevarla
d’ufficio.
• Un volta eccepita, essa determina che i debiti si estinguono automaticamente
dal
momento della loro coesistenza.
• > Si ha compensazione giudiziale allorquando, sempre nel corso del giudizio, sia
invocato da una parte un credito liquido ed esigibile e l’altra parte opponga in
compensazione un controcredito omogeneo ed esigibile, ma non ancora liquido.
Il giudice può, in tale ipotesi, dichiarare la compensazione, purché il
controcredito sia di
pronta esigibilità.
• > Infine, si ha compensazione volontaria quando le parti, in forza di uno
specifico
accordo, rinunciano in tutto o in parte ai rispettivi crediti, anche se essi non
presentino le caratteristiche che consentirebbero di ricorrere alla compensazione
legale o giudiziale.
• Come si noterà, la compensazione volontaria offre alle parti maggiore
autonomia.
Esse possono ricorrervi anche se i crediti non siano omogenei, liquidi e esigibili.
Addirittura, le parti possono far luogo a tale forma di compensazione anche
prima
che uno o più crediti siano scaduti.

Lez 57. La mora del debitore


Per mora si intende una situazione in cui il debitore, senza giustificato motivo,
ritarda l'adempimento. Bisogna però specificare che non ogni semplice ritardo
produce le conseguenze della mora, ma solo quelli " tipici", quelli cioè che si
producono in presenza delle condizioni indicate dal codice. Il debitore è costituito
in mora (art.1219 c.c.):
-quando il creditore gli intima per iscritto di adempiere (mora ex persona), in
questo caso, per la costituzione in mora è necessario un atto scritto del creditore;
-quando, senza che sia necessaria alcuna intimazione (mora ex re): 1. il debito
deriva da fatto illecito, in questo caso il debitore è in mora dal momento in cui si
è verificato il fatto illecito;
2. il debitore abbia dichiarato per iscritto di non voler adempiere; 3. quando è
scaduto il termine e la prestazione doveva essere eseguita presso il domicilio del
creditore (obbligazione portabile).
Effetti della costituzione in mora sono, oltre agli interessi moratori: il debitore
deve risarcire i danni al creditore; è interrotta la prescrizione nei confronti del
debitore; il debitore non verrà liberato per l’impossibilità sopravvenuta della
prestazione, anche se causata da fatto non imputabile al debitore, a meno che
non provi che l'oggetto della prestazione sarebbe comunque perito presso il
creditore.

Lez 62. Il contratto di factoring. Qualificazione giuridica e disciplina.


E’ una figura che determina la successione nel lato attivo del rapporto
obbligatorio.
Con tale contratto, un soggetto (factor), a fronte del

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pagamento di una commissione, si impegna a fornire ad un altro soggetto cliente
una
vasta gamma di servizi relativi alla gestione dei crediti dello stesso cliente. Sia il
factor
sia il cliente sono sempre imprese, e i crediti oggetto del contratto sono crediti
maturati nell'esercizio dell'attività dell'impresa cliente. I servizi offerti dal factor
principalmente consistono nella contabilizzazione e nell'incasso dei crediti
Altro elemento essenziale del contratto è che il factor normalmente anticipa al
cliente una somma pari ad una parte del valore dei crediti oggetto del contratto
Alla base del contratto di factoring sta sempre una cessione di credito. L'impresa
cliente cede i propri crediti al factor, il quale sarà dunque libero di gestirli in
favore
del cliente. La cessione può avvenire sia pro solvendo (lasciando al cliente il
rischio dell’eventuale insolvenza dei crediti ceduti) sia pro soluto(il factor si
assume il rischio di insolvenza dei crediti ceduti ed in caso di inadempimento di
questi ultimi non potrà richiedere la restituzione degli anticipi versati al cliente).
Il factoring è stato disciplinato espressamente dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52.
Tale legge prevede alcune eccezioni alla tradizionale disciplina della cessione del
credito, a patto però che i crediti ceduti abbiano natura pecuniaria e il factor sia
una
banca o un intermediario finanziario specializzato.

Lez 65. L’accollo


Una figura di modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio è
l'accollo, disciplinato dagli artt. 1273-1276, cod. civ.
• L'accollo consiste in un accordo bilaterale tra il debitore e un terzo, in forza del
quale
quest'ultimo (accollante) assume a proprio carico l'onere di procurare al
creditore
(accollatario) il pagamento del debito del primo (accollato),
• La figura dell'accollo si distingue in accollo interno ed esterno, di cui solo il
secondo
espressamente disciplinato dal codice
• L'accollo interno (o semplice) si ha quando le parti non intendono attribuire
alcun
diritto al creditore accollatario verso l'accollante. L'accollante si obbliga, quindi,
soltanto
nei confronti del debitore accollato. Tale obbligo può consistere sia nel mettere a
disposizione i mezzi affinché l'accollato paghi l'accollatario, sia nell'estinguere
direttamente il debito.
In ogni caso, nell'accollo interno, il creditore accollatario non acquista alcun
nuovo
debitore. Nei suoi confronti, resterà obbligato solo il debitore originario
Ne derivano tre conseguenze: che l'accollatario non ha diritto di agire
direttamente
nei confronti dell'accollante; che l'accollante, in caso di mancato rispetto
dell'obbligo
assunto, risponde soltanto nei confronti dell'accollato, ma mai nei confronti del
creditore accollatario; che accollante e accollato possono, in qualunque
momento,

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modificare i propri accordi, senza che l'accollatario abbia alcun diritto di
intervento
• Diversa è la figura dell'accollo esterno. Qui, l'accordo tra accollante e accollato
assume la veste del contratto a favore del terzo (v. lezione n. 81). Ne deriva che
accollante e accollato intendono conferire al creditore accollatario il diritto di
pretendere l'adempimento direttamente dall'accollante. L'accordo non è più
interno
tra debitore e terzo, ma coinvolge anche il creditore, cui viene così assegnato un
nuovo debitore. Ne deriva, in primo luogo, che l'accordo tra debitore e terzo è
modificabile solo fin
che il creditore non vi aderisca. Da tale momento in poi, esso diventa infatti
irrevocabile e il creditore potrà pretendere l'adempimento direttamente nei
confronti
dell'accollante
- L'accollo esterno può avere natura cumulativa o privativa. Nel primo caso, il
debitore
originario resta obbligato in solido con il terzo. Nel secondo caso, resta invece
obbligato solo l'accollante, poiché il debitore originario viene liberato. La
liberazione si
verifica solo in seguito a dichiarazione espressa del creditore, o qualora sia
espressa
condizione dell'accordo tra accollante e accollato.
- Al creditore, l'accollante potrà opporre tutte le eccezioni che avrebbe potuto
opporgli
il debitore originario. Potrà, inoltre, opporre tutte le eccezioni direttamente
derivanti
dal contratto di accollo.
Resta da segnalare come sia decisivo determinare, ai fini della disciplina
applicabile,
la natura dell'accollo. A tal fine, è essenziale far riferimento alla circostanza che le
parti dell'accordo abbiano o meno inteso assegnare al creditore il diritto di agire
direttamente nei confronti dell'accollante. Se tale diritto è espressamente
oggetto
dell'accordo di accollo, allora l'accollo avrà natura esterna e si applicherà la
relativa
disciplina.

Lez 70. Procedimento di formazione del contratto. In particolare, il


momento della conclusione.
Per giungere alla conclusione di un contratto spesso è necessario un periodo di
trattative, sia per negoziare il contenuto di accordi in formazione, sia per svolgere
quegli eventuali accorgimenti tecnici e legali che possono servire per valutare la
convenienza dell’affare.
Durante queste trattative le parti debbano comportarsi secondo buona fede.
Il contratto si conclude con la redazione comune del testo negoziale seguita dal
consenso delle parti, attraverso: dichiarazioni congiunte (sottoscrivendo un unico
documento) o simultanee (scambio di 2 dichiarazioni identiche). Nel
procedimento di formazione dei contratti vi sono 2 atti fondamentali (entrambi
pre-negoziali):
1)proposta: atto con il quale una parte prospetta all’altra il contenuto del
contratto.

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2)accettazione: dove si esprime la volontà di vincolarsi al contenuto della
proposta.
Esse costituiscono entrambe dichiarazioni di volontà unilaterali: quando alla
proposta segue l’accettazione allora si ha l’accordo (dove proposta e accettazione
si fondono in unica volontà, quella contrattuale).
Il contratto si considera concluso quando il proponente viene a conoscenza
dell'accettazione dell'altra parte, e nello specifico, la conoscenza si presume nel
momento in cui la dichiarazione giunge all'indirizzo del destinatario, pertanto per
dimostrare che il contratto si è perfezionato, è sufficiente dimostrare che la
dichiarazione di accettazione è pervenuta all’indirizzo del proponente, per es.
tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (teoria della cognizione).
La proposta e l’accettazione possono essere ritirate secondo un atto uguale e
contrario che si chiama revoca: la proposta può essere revocata finché il
contratto non sia concluso; nell’accettazione, la revoca per essere efficace deve
giungere a conoscenza del proponente prima che gli pervenga l’accettazione.

Lez 74. La forma ad Substantiam e la forma ad Probationem. Differenze.


Esempi.
Normalmente la forma prevista per i negozi giuridici è libera.
In certi casi, però, la legge richiede particolari forme per la vendita o costituzione
di diritti su determinate categorie di beni.
Si parla in proposito di:
1. Forma scritta ad substantiam, quando la forma è richiesta per la stessa validità
dell'atto(ad es. la forma scritta per il trasferimento di immobili)
2. Forma scritta ad probationem, quando la forma richiesta non influisce sulla
validità del negozio ma costituisce l'unico mezzo(insieme al giuramento) per
provare l'esistenza di quel negozio.
Per l'azienda la forma scritta è prevista in quest'ultimo senso e non ad
substantiam.
- La differenza tra le due ipotesi è in ciò: che, nei casi di forma ad substantiam, se
le
parti non osservano il requisito di forma, il contratto è nullo; nei casi di forma ad
probationem, se le parti non osservano il requisito di forma, il contratto è valido
ma,
in caso di controversia, esse non potranno fornire in giudizio la prova
dell'esistenza e
del contenuto del contratto stesso.
negozi solenni → è richiesta dalla legge una determinata forma per la loro
validità.
negozi non solenni → la forma è libera.

Lez 76. Il Modo o onere


• Il modo o onere è una clausola accessoria che si può apporre al testamento o
alla
donazione. Scopo del modo è di limitare, in parte, il vantaggio del soggetto
beneficiario, imponendogli un certo dovere di condotta (ad es., ti dono un
immobile
con l’onere di destinarne una parte ad ospedale)
• È bene precisare, però, che il modo non può mai costituire un vero e proprio
corrispettivo dell’atto di liberalità. La liberalità resta tale, cioè un atto a titolo
gratuito,

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senza che l’apposizione dell’onere ne alteri la causa
• Se l’onere è impossibile o illecito, esso si ha per non apposto. Si ragiona, cioè,
come
se tale onere non fosse stato mai stabilito, e l’atto di liberalità produrrà quindi i
propri
normali effetti
• Anche se non altera la natura liberale dell’atto, il modo determina comunque la
nascita di un vero e proprio obbligo in capo al soggetto onerato. L’adempimento
di
tale obbligo può essere chiesto da qualunque interessato
• Se il soggetto obbligato non adempie l’onere, di norma ciò non determina la
risoluzione o l’inefficacia dell’atto di liberalità. A tale conseguenza si giunge
soltanto
se, dal tenore dell’atto, può desumersi che il modo ha costituito il motivo
determinante della liberalità

Lez 81, Il contratto a favore del terzo.


La figura giuridica che consente alle parti di avvantaggiare, attraverso un proprio
accordo, un altro soggetto è appunto il “contratto a favore del terzo”, disciplinato
dagli
artt. 1411-1413, cod. civ.
• Prima di esaminare nel dettaglio tale figura, è bene chiarire che la legge pone
una
condizione, affinché il contratto sia valido: il contraente, che attribuisce al terzo il
vantaggio, deve avere un interesse, anche solo morale, che giustifichi
l’attribuzione.
• Quando le parti concludono un contratto a favore del terzo, esse stabiliscono
che un
terzo, estraneo all’accordo, potrà pretendere dalla parte obbligata l’esecuzione
della
prestazione contrattuale
• Un esempio tipico è il contratto di assicurazione sulla vita a favore del terzo. Il
contratto è concluso tra l’assicurazione e un soggetto, il quale decide che, alla
propria
morte, sarà il terzo da lui indicato ad avere diritto alla prestazione da parte
dell’assicurazione
• E’ importante chiarire che il contratto a favore del terzo si distingue dal
contratto
concluso dal rappresentante (v. lezione n. 77). Gli effetti, nel nostro caso, non si
producono direttamente in capo al terzo, il quale avrà solo diritto di pretendere la
prestazione
• Il terzo ha sempre diritto di rinunciare al beneficio. Fin quando egli non accetta,
anche lo stipulante può decidere di revocare il beneficio concesso al terzo.

Lez 87. La rescissione del contratto.


La rescissione del contratto, al pari della risoluzione, ha come conseguenza il
venir
meno degli effetti, prodotti dal contratto stesso. Essa può chiedersi per anomalie
genetiche, cioè verificatesi al momento della conclusione del contratto
• Tali anomalie sono: a) lo stato di pericolo; b) la lesione. Dunque, per potersi
agire in

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rescissione, bisogna accertare che il contratto è stato concluso, in seguito al
verificarsi
di una di queste due situazioni
• Per stato di pericolo, si intende la situazione di rischio in cui si trovava uno dei
contraenti al momento della conclusione del contratto. Situazione, a cui appunto
il
contraente in pericolo ha voluto porre rimedio, attraverso la conclusione di un
contratto
• Affinché il contratto sia rescindibile, lo stato di pericolo può anche essere stato
causato
• Inoltre, l’azione è proponibile se: a) lo stato di pericolo era noto alla
controparte; b) il
contraente in pericolo ha dovuto soggiacere a circostanze inique.
• Anche se il contratto viene dichiarato rescisso, il giudice ha comunque il potere
di
assegnare al contraente che ha comunque tolto dal pericolo l’altro, un equo
compenso.
• L’altra ipotesi di rescissione è la “lesione”, con tale termine intendendosi una
abnorme sproporzione tra la prestazione di due parti di un contratto
sinallagmatico.
• Affinché l’azione sia proponibile, devono innanzitutto ricorrere: a) la lesione; b)
lo
stato di bisogno della parte danneggiata; c) l’approfittamento di tale stato da
parte
dell’altro contraente.
• La lesione deve consistere in una sproporzione tra le prestazioni, tale per cui il
valore
di una delle prestazioni risulti, al momento della conclusione del contratto,
almeno il
doppio di quella dell’altra. La lesione deve perdurare fino al tempo in cui si
propone la
domanda di rescissione. Ovviamente, se il contratto è aleatorio, la rescissione
non
può essere chiesta
• Lo stato di bisogno significa che una parte si deve trovare in una situazione di
difficoltà economica tale da incidere sulla libera determinazione a contrarre. Il
contraente, cioè, deve accettare la sproporzione tra prestazioni in ragione della
difficoltà in cui si trova
• L’approfittamento dello stato di bisogno si ha, infine, quando la parte,
consapevole
delle difficoltà dell’altra, accetti comunque di concludere il contratto a condizioni
di
evidente sproporzione.
• Il contraente contro cui è proposta l’azione di rescissione per lesione, può
evitare la
rescissione se elimina, spontaneamente, lo squilibrio tra prestazioni. L‘azione si
prescrive in un anno dalla conclusione del contratto
• Infine, preme precisare che la rescissione non ha efficacia retroattiva: ne deriva
che
essa non pregiudica i diritti acquisiti dai terzi, indipendentemente dalla loro
buona fede.

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Lez. 89 La risoluzione “di diritto” in caso di inadempimento del contratto.
• La risoluzione, si è notato, deve essere oggetto di domanda giudiziale. La legge
prevede però anche tre ipotesi in cui la risoluzione per inadempimento si verifica
“di
diritto”. In tali ipotesi, in seguito all'inadempimento di una parte, il contratto si
risolve
automaticamente, senza bisogno che la risoluzione sia dichiarata dal giudice con
una
sentenza
• Il primo caso di risoluzione di diritto è la “clausola risolutiva espressa”. Si
chiama così la
clausola contrattuale, in base alla quale il contratto dovrà automaticamente
considerarsi risolto se una specifica obbligazione contrattuale non sarà
adempiuta (di
solito, nei contratti con molte prestazioni, la clausola ha per oggetto la
prestazione
principale)
• Se in un contratto è presente una clausola risolutiva espressa, e si verifica
l'inadempimento, la parte diligente deve comunicare all'altra di volersi valere
della
clausola. Dal momento in cui la comunicazione è ricevuta dalla parte
inadempiente, il
contratto è risolto
• Il secondo caso in cui la risoluzione avviene di diritto è la “diffida ad
adempiere”. In
tale ipotesi, accade che una parte intimi all'altra di adempiere la propria
prestazione
entro un certo termine, di regola non inferiore a quindici giorni, avvertendola
espressamente che, se la prestazione non sarà eseguita nel termine, il contratto
dovrà intendersi automaticamente risolto
• Il terzo caso in cui la risoluzione avviene di diritto è il “termine essenziale”. Si
dice
essenziale il termine, oltre il quale la prestazione perde di interesse per il
creditore. In
altre parole, se una delle prestazioni contrattuali, per sua stessa natura o per
ragioni
del creditore, deve essere necessariamente eseguita entro un certo termine,
allora la
sua esecuzione tardiva sarà di per sé inutile. Lo scadere del termine senza che la
prestazione sia stata eseguita determinerà quindi l'automatica risoluzione del
contratto
• L'essenzialità del termine può essere oggettiva, se discende dalla stessa natura
della
prestazione; può essere soggettiva, se dipende dall'interesse del creditore nel
ricevere
l'adempimento entro una certa data.

Lez 97. Il risarcimento del danno per equivalente. Diff. con quello in
forma specifica
Il risarcimento può avere due forme:

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a) per equivalente, ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro
in misura
tale da compensarlo del pregiudizio sofferto;
b) in forma specifica, ovvero nella rimozione del pregiudizio verificatosi.
-Consiste nel pagamento, a titolo di risarcimento del danno, di una somma di
denaro. In virtù del principio generale dell'incoercibilità degli obblighi di fare, il
risarcimento per equivalente costituisce il rimedio normale alla causazione di un
danno. Il r. per equivalente e quello in forma specifica sono tra loro alternativi e
non possono quindi cumularsi.

Lez 103. La gestione degli affari altrui.


• La gestione di affari altrui ricorre quando taluno si intrometta scientemente,
senza
esservi obbligato, negli affari di un altro soggetto, che non sia in grado di
provvedervi.
• La fattispecie nasce da un facere del gestore, che si esplica nel compimento di
atti
giuridici o materiali obiettivamente utili all’interessato (dominus ).
• Presupposti sono:
a) l’impedimento dell’interessato a provvedere ai propri interessi (absentia
domini ) o la
sua non opposizione all’ingerenza del negotiorum gestor ;
b) la consapevolezza del gestore di curare un interesse altrui (animus aliena
negotia
gerendi );
c) la spontaneità dell’intervento del gestore;
d) l’utilità iniziale della gestione (utiliter coeptum).
• Ove ricorrano i predetti presupposti sorgono in capo al gestore:
a) l’obbligo di continuare la gestione intrapresa fino a quando l’affare sia
completato o il
dominus possa intervenire direttamente;
b) le obbligazioni che gli deriverebbero da un mandato.
• In capo al dominus sorgono:
a) l’obbligo di adempiere le obbligazioni che il gestore ha assunto in nome di lui
(gestione
rappresentativa);
b) l’obbligo di tenere indenne il gestore dalle obbligazioni che questi ha assunto
per conto
di lui, ma in nome proprio (gestione non rappresentativa);
c) L’obbligo di rimborsare al gestore tutte le spese necessarie o utili, che questi
abbia
affrontato nell’interesse del dominus .
• La legge richiede la capacità di agire in capo al gestore.

Lez 108. I mezzi di prova. La diff. Tra prove costituite e prove costituende
• I mezzi di prova si distinguono in prove precostituite o documentali (es. atto
pubblico), che esistono già prima del giudizio e prove costituende, che si formano
nel corso del giudizio.
-Tutte le materiali manifestazioni dei fatti, di solito formatesi fuori e prima del
processo (prove precostituite), nonché tutti i procedimenti istruttori tesi ad

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acquisirne la conoscenza formati in occasione o all’interno del processo (prove
costituende o semplici) nonché i loro risultati.

Lez 112. Le Presunzioni


• Per presunzione (o prova indiretta) si intende ogni argomento, congettura,
illazione, attraverso cui, essendo già provata una determinata circostanza (fatto -
base o indizio), si giunge a considerare provata un’altra circostanza sfornita di
prova diretta.
• Le presunzioni si definiscono legali, quando la legge attribuisce ad un fatto
valore di prova in ordine ad un altro fatto, che viene presunto.
• Le presunzioni legali possono essere:
nel caso di iuris et de iure (assolute), se non ammettono
prova contraria;
nel caso di iuris tantum (relative) , se ammettono
prova contraria.
• Le presunzioni si definiscono semplici quando non sono prestabilite dalla legge,
ma sono lasciate al prudente apprezzamento del giudice, che può ritenere
provato un fatto, di cui manchino prove
dirette, quando ricorrono indizi gravi, precisi e concordanti.
• Il giudice potrebbe fondare la propria decisione anche solo su presunzioni
semplici.
• Alle predette non si può fare ricorso nei casi in cui la legge esclude la prova per
testimoni.

Lez 114. La Prescrizione ordinaria e la prescrizione breve. Un esempio tra


questi ultimi.
-In ordine alla durata si distinguono la prescrizione ordinaria e le prescrizioni
brevi. La prima, che
matura in dieci anni, si applica tutte le volte in cui la legge non dispone
diversamente. E’ richiesto un periodo di venti anni per l’estinzione dei diritti reali
su cosa altrui.
• Tra i casi di prescrizione breve, si ricorda il termine di cinque anni per il diritto al
risarcimento del danno conseguente a un illecito extracontrattuale, che si riduce
a due nel
caso di danni derivanti da circolazione di veicoli; i diritti a prestazione periodiche
e quelli
derivanti da rapporti societari. Si ricorda, altresì, il termine di un anno della
prescrizione
dei diritti derivanti da alcuni rapporti commerciali.
• Se il titolare del diritto ha proposto azione nel termine di prescrizione breve
previsto dalla
legge e sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, l’azione diretta
all’esecuzione del giudicato è soggetta al termine di dieci anni previsto per la
prescrizione
ordinaria.
Esempi di prescrizioni brevi:
-si prescrive in cinque anni → il diritto derivante da fatto illecito. Se il fatto è
cagionato dalla circolazione di veicoli natanti, il diritto al risarcimento si prescrive
in due anni
(art. 2947 c.c.);
-si prescrivono in cinque anni → i pigioni delle case e tutti corrispettivi delle

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locazioni; gli interessi e tutto ciò deve pagarsi periodicamente ad anno, o a

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termini più brevi; l'indennità spettante dalla cessazione del rapporto di lavoro che
gli altri casi previsti dall'articolo 2948 c.c.;
-si prescrivono in cinque anni → i diritti che derivano da rapporti sociali (art. 2949
c.c.);
-si prescrivono in due anni → i diritti che può esercitare l'assicurato nei confronti
dell'assicurazione e quelli che derivano dal contratto di riassicurazione (art. 2952
come modificato ex l. n. 166\2008);
-si prescrivono in un anno → i diritti derivanti dal contratto di assicurazione per i
premi dovuti all'assicuratore (art. 2952 c.c.);
-si prescrivono in un anno → i diritti del mediatore e quelli derivanti dal contratto
di spedizione trasporto (artt. 2950 e 2951 c.c.).

Lez 119. Gli atti soggetti a trascrizione


Sono soggetti alla trascrizione per gli effetti stabiliti dall'art. 2644:
1) i contratti che trasferiscono la proprieta' o costituiscono la comunione;
2) i contratti che costituiscono o modificano diritti di usufrutto o di uso o che
trasferiscono il diritto di usufrutto;
3) gli atti tra vivi di rinunzia ai diritti indicati dai numeri precedenti;
4) le transazioni che hanno per oggetto controversie sui diritti indicati dai numeri
precedenti;
5) i provvedimenti con i quali nel giudizio di espropriazione si trasferiscono la
proprieta' o gli altri diritti menzionati nei numeri precedenti;
6) le sentenze che operano la costituzione, la modificazione o il trasferimento di
uno dei diritti indicati dai numeri precedenti.

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