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I SOGGETTI

DELL’ORDINAMENTO
Status Not started
4.1 Capacità giuridica
Scomparsa, assenza, morte presunta
Domicilio e residenza
4.2 Il concepito
Il concepturus
Danni al nascituro
4.3 Capacità di agire (legale)
Incapacità legale
4.4 Minore età
Minore emancipato
4.5 Interdizione (giudiziale)
Interdizione legale
4.6 Inabilitazione
4.7 Ordinaria e straordinaria amministrazione
4.8 Amministrazione di sostegno
4.9 Capacità legale e capacità naturale
4.10 Atti compiuti dall’incapace naturale
4.11 Enti
4.12 Associazioni
Recesso ed esclusione
Estinzione e liquidazione
4.15 Fondazioni
4.16 Comitati
4.17 Enti non profit e attività di impresa

4.1 Capacità giuridica


La capacità giuridica è la capacità di essere
Art 1 - Capacità giuridica

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Art. 1 Capacità giuridica
titolare di diritti, obblighi e doveri. Si
La capacità giuridica si acquista con la nascita da vivi, anche se il
acquista dal momento della soggetto è destinato a morire entro breve
tempo, e si perde con la morte. Compete a
nascita.
tutti per il principio di uguaglianza.
I diritti che la legge
Esistono limitazioni temporanee ed
riconosce a favore del
eccezionali (es. fallito).
concepito sono subordinati
all'evento della nascita.

Scomparsa, assenza, morte presunta


Nel caso di scomparsa, il tribunale può nominare un curatore che amministri i beni dello
scomparso.
Trascorsi 2 anni dall’ultima notizia, si può chiedere una dichiarazione formale di assenza che
consente l’apertura del testamento dello scomparso.
Trascorsi 10 anni, si può chiedere la dichiarazione di morte presunta.

Domicilio e residenza
Il domicilio è il luogo in cui una persona ha stabilito sede principali dei suoi affari ed interessi. Il
domicilio generale è unico, ma di volta in volta si può eleggere un domicilio speciale.
La residenza è il luogo in cui la persona ha dimora abituale e si trova nei registri anagrafici. Il
luogo di residenza è quello di effettiva dimora abituale, ma resta possibile dimostrare che
l’effettiva residenza non coincide con le indicazioni anagrafiche.

4.2 Il concepito
Il concepito non è un soggetto di diritto perché i suoi diritti sono subordinati alla nascita.
Altrimenti, non sarebbe possibile l’interruzione di gravidanza.

Le capacità riconosciute al concepito non sono diritti ma aspettative:

capacità di succedere (di ricevere per successione mortis causa)

capacità di ricevere per donazione

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Il concepturus
Colui che sarà concepito ha capacità di succedere e di ricevere per donazione, ammesso che sia
concepito da persona vivente al momento della donazione o dell’apertura della successione.

Danni al nascituro
La giurisprudenza ha affermato che il soggetto che nasca vivo ha diritto a far causa al medico che
ne ha determinato la malformazione o al terzo che abbia causato la morte del padre prima della
nascita.

4.3 Capacità di agire (legale)


La capacità di agire è la capacità di disporre di diritti ed assumersi validamente obblighi, i.e. di
porre in essere validamente atti di natura negoziale che hanno effetto nella sfera giuridica propria
ed eventualmente di terzi.

Si acquista con la maggiore età.

Incapacità legale
Nel caso di soggetto privo di capacità legale, esiste l’istituto della rappresentanza, in forza del
quale il rappresentante esercita i diritti e gli obblighi del soggetto incapace di agire, gestendone il
patrimonio. L’incapacità è prevista a protezione del soggetto.

4.4 Minore età


Tutti i minori d’età sono incapaci legali e la rappresentanza spetta ai genitori.

Minore emancipato
Il giudice può autorizzare il minore ultra-sedicenne a contrarre matrimonio se ricorrono gravi
motivi. Il minore diviene emancipato di diritto con la celebrazione effettiva del matrimonio.
Il minore emancipato ha un’incapacità relativa (con anticipazione parziale della capacità
legale):

può compiere autonomamente atti di ordinaria amministrazione

ha bisogno dell’assistenza del curatore per atti di straordinaria amministrazione

4.5 Interdizione (giudiziale)

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Si chiede al giudice di interdire una persona (maggiorenne) con grave infermità di natura abituale
per proteggerla; è un caso di volontaria giurisdizione. Il giudice dispone una perizia medica.
Se vengono meno le cause dell’interdizione, la sentenza può essere revocata con un’altra
consulenza tecnica.

L’interdizione comporta totale incapacità: l’interdetto non può compiere validamente nessun
negozio giuridico. Il giudice nomina un tutore che diviene rappresentante legale dell’interdetto e
pone in essere gli atti che l’interdetto non può compiere.

Interdizione legale
L’interdizione giudiziale è una misura di protezione, mentre l’interdizione legale ha funzione
sanzionatoria ed è pena accessoria nel caso di condanna all’ergastolo o alla reclusione non
inferiore a 5 anni per delitto non colposo. Gli atti di gestione del patrimonio spettano al tutore,
mentre sono possibili gli atti di carattere personale.

4.6 Inabilitazione
L’inabilitato può essere il soggetto infermo di mente il cui stato non sia così grave da giustificare
l’interdizione, per prodigalità, per abuso abituale di alcolici e stupefacenti, per il sordo e il cieco
senza una sufficiente educazione.
Si tratta di incapacità relativa:

può compiere autonomamente atti di ordinaria amministrazione

ha bisogno dell’assistenza del curatore per atti di straordinaria amministrazione

Il curatore è diverso dal tutore: il tutore sostituisce l’interdetto in quanto rappresentante legale,
mentre il curatore si affianca all’inabilitato.

4.7 Ordinaria e straordinaria amministrazione


Gli atti di ordinaria amministrazione: Gli atti di straordinaria amministrazione:

conservazione del capitale disposizione del capitale

disposizione del reddito

4.8 Amministrazione di sostegno

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Nel 2004 è stata istituita l’amministrazione di sostegno per menomazione fisica o psichica che
porta ad impossibilità di provvedere ai propri interessi.

Si tratta di incapacità relativa: il giudice indica gli atti per cui l’amministratore si sostituisce al
beneficiario, gli atti per cui il beneficiario dev’essere assistito dall’amministratore e gli atti che il
beneficiario può compiere liberamente.

4.9 Capacità legale e capacità naturale


La capacità legale è un concetto di giuridico e situazione di diritto, mentre la capacità naturale
(di intendere e di volere) è una situazione di fatto.

Se un atto negoziale è compiuto da un incapace legale, l’atto è annullabile.

4.10 Atti compiuti dall’incapace naturale


atti sempre annullabili: matrimonio, testamento, donazione

atto unilaterale a contenuto patrimoniale: annullabile se gravemente pregiudizievole per


l’incapace

contratto: annullabile se c’è mala fede dell’altra parte

4.11 Enti
Le persone giuridiche sono enti (gruppi organizzati) considerati soggetti dall’ordinamento che,
al pari di persone fisiche, possono essere titolari di obblighi e diritti, ma sono soggetti distinti
rispetto alle persone che gli hanno dato vita.

Per gli enti vige il principio della tipicità.

Nel diritto privato:

autonomia patrimoniale perfetta istituzioni: nascono per enti profit: a


(personalità giuridica): perseguire uno scopo scopo di
separazione netta tra patrimonio prestabilito immutabile lucro (Libro
dell’ente e delle persone fisiche (fondazione) V)

autonomia patrimoniale corporazioni: il gruppo enti non


imperfetta: cambia di volta in che ha dato vita all’ente profit: non a
volta se il creditore si può può cambiare lo scopo scopo di

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rivalere verso le persone fisiche perseguito (associazioni, lucro (Libro
o verso l’ente società) I)

Gli organi dell’ente possono essere individuali o collegiali. L’organo amministrativo può essere
amministratore unico o consiglio di amministrazione. L’assemblea è presente nelle corporazioni
ma non nelle istituzioni ed è l’organo sovrano dell’ente. Ci sono poi organi di controllo.

4.12 Associazioni
Un’associazione persegue uno scopo ideale non lucrativo.
Nasce dall’atto costitutivo tra i fondatori e dallo statuto. Per le a. riconosciute l’atto costitutivo
deve avere la forma dell’atto pubblico.

Sono riconosciute (hanno personalità giuridica) con l’iscrizione nel registro delle persone
giuridiche. Solo le a. riconosciute hanno autonomia patrimoniale perfetta e sono soggette, in
sede di riconoscimento, al controllo dell’autorità riguardo alla sufficienza del patrimonio per il
raggiungimento dello scopo.

I partiti politici e i sindacati sono associazioni non riconosciute.

In tutte le associazioni il fondo è separato rispetto al patrimonio dei singoli e una volta versate
le quote, queste sono acquisite al fondo in via definitiva.
L’assemblea si basa sui principi della democrazia. L’eventuale controllo del giudice sulle
deliberazioni dell’assemblea è di mera legalità e non di merito. L’assemblea nomina e revoca gli
amministratori.

Le associazioni sono di solito aperte, ma l’ammissione è discrezionale, anche se maggiore è il


numero di associati, più facilmente lo scopo è raggiungibile.

Recesso ed esclusione
Il diritto di recesso dell’associato è libero. Ci può essere un impegno a non recedere per un certo
periodo (ragionevole), salvo causa giusta. Il vincolo non è ammesso in associazioni a carattere
politico o religioso.
Il socio può essere escluso per decisioni dell’assemblea per motivi gravi e la delibera di
esclusione può essere impugnata, con controllo di legalità del giudice.

Estinzione e liquidazione

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Ragioni di estinzione:

scopo raggiunto o impossibile

tutti gli associati sono venuti meno

cause di estinzione previste dall’atto costitutivo o dallo statuto

delibera a maggioranza qualificata dell’assemblea

L’associazione entra in liquidazione: i liquidatori devono vendere eventuali beni


dell’associazione per pagare i debiti residui.

Essendo l’associazione un ente non profit, se rimane un attivo non può essere distribuito agli
associati, ma dev’essere devoluto secondo quanto previsto dall’atto costitituvo/statuto/assemblea.

4.15 Fondazioni
La fondazione è l’unica istituzione dell’ordinamento. Nasce per volontà di fondatore/i per
perseguire uno scopo ideale, di solito altruistico e immutabile. Il fondatore costituisce la
fondazione con parte del proprio patrimonio ed esce di scena.

A volte i beneficiari sono indicati nell’atto costitutivo, che dev’essere un atto pubblico o
testamento.
Il riconoscimento avviene mediante iscrizione al registro delle persone giuridiche con controllo
del patrimonio. Non si ammettono fondazioni non riconosciute.
La fondazione è dotata di un organo amministrativo ma priva di assemblea.
Avviene la trasformazione se cambia lo scopo

scopo raggiunto o impossibile

patrimonio insufficiente

fusione con altra fondazione

Si richiede che la fondazione abbia fini altruistici, quindi non sono ammesse fondazioni di
famiglia o impresa.
Esistono fondazioni atipiche.

4.16 Comitati

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Il comitato ha uno scopo predeterminato raggiungibile attraverso raccolta fondi. Lo scopo
dichiarato all’inizio è vincolante.

Il fondo è del comitato, non degli organizzatori o degli oblatori.


Il comitato è dotato di autonomia patrimoniale imperfetta.
Se chiede il riconoscimento, diventa fondazione.

4.17 Enti non profit e attività di impresa


L’ente non profit è caratterizzato da un non-distribution constraint, divieto assoluto di
distribuire gli utili, che devono essere reinvestiti nell’attività dell’ente.
Gli enti non profit hanno acquisito dimensioni significative e il Libro I si è mostrato limitato.
Nasce il Codice del terzo settore. Le norme del primo libro restano applicabili perché
compatibili.

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