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04/03/22

Individui e fatti giuridici

Come interpretare il contratto?

Se noi volessimo trovare una declinazione più puntuale sul codice e sui critici di
interpretazione, dobbiamo abbandonare la parte delle preleggi, e concentrarci invece
sulla parte di carattere speciale che è l'interpretazione del contratto.

Art. 1.362 – 1.371 c.c. (C'è una differenza tra la preleggi). Questa differenza è per un
verso complesivile. Innanzitutto devo interpretare il contratto partendo dalla comune
intenzioni delle parti e non mi devo limitare al senso letterale delle parole. Viene prima
l’interpretazione (La ratio), le intenzioni delle parti e poi vieni la norma. La ratio che
governa l’istituto illumina la lettura del processo interpretativo.

Le premesse e un accordo sono il luogo dove si rappresentano l'intenzione. Delle


premesse scritte male, sicuramente conducono a una interpretazione non agevole. La
premessa consente di mantenere il contratto come attuale, e la cosiddetta
interpretazione evolutiva.

 L’interpretazione complessiva delle causole (Art. 1.363 c.c.), cosiddetta


logico sistematica, e che quando interpreto le cause non è che interpreto una
senza l’altra ma il contratto deve corrisponde a un principio di organicità. Si deve
sempre pensare che l’autore di un testo sia un soggetto razionale. Questa deve
collegare tutte le norme che sono collegate tra loro, perché non posso attribuire
al testo significati contraddittori, devo cercare di una lettura del contratto che sia
coerente a tutte le previsioni.

 Interpretazione di buona fede: Il contratto deve essere interpretato secondo


buona fede.
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 La conservazione, è quando sono di fronte a una norma che mi consente due


possibili interpretazioni, tra le due interpretazioni, devo sempre scegliere quella
che conserve il contratto (Art. 1.367 c.c.). Con il principio di conservazione è una
lettura costituzionalmente orientata.

Situazioni giuridiche soggettive: Sono importanti perché l’ordinamento di fronte ai


fatti può assumere atteggiamenti completamente diversi, può ritenere un evento
irrilevante, cioè esprime un sentimento d'indifferenza, non lo regola.

Gli atti, invece dai fatti, corrispondono ad un comportamento umano, e hanno nel
comportamento la consapevolenza della condotta. Quando compio un atto, ho la
consapevolezza di compiere un atto, e non ho necessariamente la consapevolezza
degli effetti che quell'atto può produrre. Questo distingue l’atto dal negozio, che è
sempre un accadimento umano, ma che io realizzo proprio per ottenere gli effetti.

Per fatto giuridico si intende qualsiasi avvenimento cui l’ordinamento ricolleghi


conseguenze giuridiche.

L’ordinamento può rispetto dei condotti o degli effetti, assumere un atteggiamento


diverso. Quindi, da un atteggiamento di indifferenza si può parlare di un atteggiamento
di meditevolenza, dove meditevolenza vuol dire do metto a disposizione gli strumenti
dell’ordinamento per consentire a alcun soggetto di ottenere giustizia.

Nel’onere al mancato comportamento non segue una sanzione da parte del soggetto
nell'atto. Invece nell'obbligo segue una sanzione

L’aspettativa: È quella situazione giuridica soggettiva che è caratterizzata da una


situazione cautelativa rispetto ad alcune fattispecie.

La chance: E'una situazione dove non c'è una certezza, ma c'è una probabilità.
L’ordinamento dice che talvolta pur non essendoci certezza che quel fatto si verifica, ciò
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nonostante l’ordinamento riconosce una tutela affinché una delle due parti, non ottenga
comportamenti che rendano definitivamente impossibile un fatto che invece avrebbe
potuto verificarsi. Questa è un'entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed
economicamente suscettibile di autonoma valutazione

L'interesse legittimo: Sono quelle situazioni giuridiche soggettive che individuano un


diritto verso un'autorità. È una situazione differenziata a cui l’ordinamento riconosce una
forma di tutela che è diversa da quella del diritto perché so che il titolare di un interesse
legittimo può rivendicare, ma non è un comportamento che me soddisfi la pretesa, ma
semplicemente che nel caso l'amministrazione tenga un comportamento legittimo. La
differenza pratica è che con il diritto noi otteniamo il risultato stesso; con l’interesse
legittimo non si ottiene un risultato stesso.

Esprime una situazione giuridica differenziata rispetto ad altri soggetti nei confronti
dell'amministrazione. Questa si caracteriza che, diversamente dal diritto soggettivo, non
ha diritto ad una conservazione o una apprensione di un bene protetto; c'è un diritto di
proprietà o un diritto sul bene che modula l’astensione. Nell'interesse legittimo il diritto
non si concretizza nel ottenimento del bene.

Diversa questione che riguarda l’individuo e la capacità:

Tutte le persone nel momento in cui vengono in vita hanno la capacità giuridica, che è
quella capacita di essere titolare diritti e di doveri in quanto individui independentemente
dalla età, religione, sesso, ecc.; sono quei diritti inviolabili di ogni persona.

La persona fisica acquista la capacità giuridica con la nascita e la perde con la morte.

Le incapacità speciali si distinguono tradizionalmente in:

 Assolute: se al soggetto è precluso quel dato tipo di rapporto o di atto. Es. La


minore età.
 Relative: se al soggetto è precluso quel dato tipo di rapporto o di atto, ma solo
con determinate persone o solo indeterminate circostanze. Es. pensiamo al
genitore per il minore, al tutore per l'interdetto e al curatore per l'inabilitato.
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La capacità di agire si acquista con la maggiore età, però il problema della capacità
d’agire non è legato solo alla maggiore età.

Questa è la capacità di gestire in prima persona le situazioni giuridiche che alla stessa
pur fanno capo. È l’idoneità a porre in essere in proprio atti negoziali destinati a
produrre effetti nella sua sfera giuridica.

Quando è che le persone giuridiche hanno capacità d’agire? Nel momento in cui
quelle persone giuridiche sono riconosciute. Il fenomeno delle società si distingue a
secondo qual è la tipologia della persona giuridica, cioè società di persone o società di
capitali. Le persone giuridiche ma non sono tutte le società, né in senso tecnico le
associazione di fondazione, ma sono persone giuridiche le società di capitali.
Semplicemente perché se distingue la soggettività giuridica, che vuol dire che potere
essere un centro di imputazioni di diritti e di doveri; le persone giuridiche e diverse
perché sono società di capitali.

Nella persona giuridica c'è una caratteristica che è quella per cui questa società
nascono e rispondono esclusivamente con il loro patrimonio. Questo consente solo alle
società di capitali di diventare un centro autonomo d'imputazione di diritti e di doveri
totalmente distinto dal centro di imputazione che è rappresentato dai soci che hanno
proposto quella iniziativa. Questa distinzione tra la persona giuridica ei soci non la
troviamo nelle società di persone.

Che funzione ha il patrimonio? Mezzo di produzione, cioè per guadagnarsi; e mezzo


di garanzia.

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