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2° Lezioni Istituzioni di Diritto Privato 5/10/2021

Vanno distinte le norma sociali dalle norme giuridiche. Le sociali sono eteronome, viene rimesso al singolo
la possibilità di andare a rispettare la norma sociale, all’infrazione della stessa non ne deriva altro se non
disapprovazione da parte della socialità.

La norma giuridica ha la caratteristica di essere eteronoma, acquista la sua forza vincolante perché prevista
da un atto dell’autorità, è imposta dall’ordinamento; chi commette il reato di omicidio, violazione della
norma giuridica, incorre nella pena detentiva prevista dal codice penale prevista dalla norma stessa.

Diritto positivo= diritto vigente.

Dobbiamo distinguere il testo della norma, che non è altro che la formulazione della stessa, dal precetto
della norma, ovvero il suo significato. È inconfutabile che il testo della norma è la sua formulazione univoca.
Il precetto della norma, ovvero il suo significato, può variare asseconda dell’interpretazione data a quel
testo normativo. Il diritto non è una scienza esatta, quindi la sua interpretazione non è univoca e
oggettivamente inoppugnabile, può variare sia da soggetto a soggetto che la interpreta ma la diversa
interpretazione può avvenire analizzando l’interpretazione della stessa norma nel tempo. Nei 90’ una
norma poteva essere interpretata in un certo modo dai giudici, nei 2000’ c’è stata l’interpretazione
avvenuta dagli stessi giudici differente. La stessa interpretazione cambia in ragione anche all’evoluzione
sociale del momento. Le decisioni dei giudici, la principale espressione del diritto, queste decisioni nel
complesso dal punto di vista giuridico dell’operatore del diritto, il complesso di decisioni si chiama
giurisprudenza, quindi l’insieme delle decisioni dei giudici sulle norme è chiamato così. La maggiormente
considerata è quella della corte di cassazione (più alto grado di giudizio). Noi siamo in un ordinamento di
civil law, quindi il precedente non è teoricamente vincolante, teoricamente perché se si tratta di un
precedente vincolante e ridondante come può essere per la cassazione c’è la da parte dei giudici la
tendenza di applicare la stessa sentenza.

La legge è l’atto normativo per eccellenza ed è emanata dall’organo deputato alla funzione, contiene una
pluralità di norme. Prendendo in considerazione una legge vediamo che è suddivisa in articoli, a loro volta
divisi in capoversi detti commi, che non son altro che una norma. Consiste in un periodo ipotetico
composto da una previsione dell’accadimento eventuale e di una conseguenza giuridica che deriva da
quell’accadimento se lo stesso si verifica in concreto.

Il codice civile è suddiviso in libri che sono sei, il terzo è rubricato “Della Proprietà”, l’articolo 1158 è
intitolato “usucapione dei beni immobili e dei diritti reali dei beni immobiliari” dice: “La proprietà dei beni
immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato
per venti anni.” La norma ci dice che quindi la conseguenza è che la proprietà dei beni immobili viene
acquistata, la previsione è la proprietà dell’immobile per vent’anni e continuativa. Chi esercita quindi
fattualmente la proprietà del bene immobile, al termine del ventennio si produce l’effetto previsto dalla
norma, l’acquisto della titolarità originaria del diritto di proprietà, quindi si verifica la costituzione (La
nascita) di un diritto. L’effetto costitutivo del diritto è uno soltanto degli effetti possibili del testo normativo.
Nell’Articolo 2043 del codice civile è rubricato “Risarcimento per fatto illecito” dice: “Qualunque fatto
doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il
danno.“ Colui che commette il fatto doloso o colposo e che cagiona ad altri danno ingiusto è obbligato
quindi a risarcire. Effetto prodotto è quindi il risarcimento al danno, mentre il caso ipotetico la possibilità di
un fatto doloso o colposo che cagiona ad altri danno. La fattispecie (la previsione della norma dalla quale
derivano conseguenze) è in questo caso proprio il verificarsi di un fatto doloso o colposo che cagiona ad
altri un fatto ingiusto, bisogna distinguere la fattispecie astratta da quella concreta: Quella astratta nel
primo caso è il possesso ininterrotto per oltre un ventennio di un bene immobile, la fattispecie concreta è
quando si tratta di un fatto reale, un fatto specifico che quindi è accaduto, la questione è messa in pratica
(Tizio Mario Rossi vive nella casa da vent’anni…).

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