È il comando generale ed astratto rivolto a tutti i consociati con il quale si
impone ad essi una determinata condotta, sotto la minaccia di una determinata sanzione.
Le caratteristiche delle norme giuridiche sono:
generalità : si rivolge a tutti i consociati;
l’astrattezza : disciplina una situazione generale e astratta così detta fattispecie; l’obbligatorietà : in quanto tutti i consociati sono tenuti all’osservanza della norma e questa è garantita dalla sanzione.
Dal punto di vista strutturale, la norma giuridica è composta da due elementi:
precetto : è il comando contenuto nella norma o la regola
comportamentale da rispettare; sanzione : è la minaccia di una relazione da parte dell’ordinamento giuridico per l’ipotesi di violazione del precetto.
La sanzione è dunque la relazione che l’ordinamento giuridico minaccia chi
viola le norme. Esse sono:
la pena : infligge al violatore un male che non è in relazione diretta con
la lesione compiuta; l’esecuzione : in cui rientrano sia l’esecuzione forzata che la nullità dell’atto compiuto in violazione delle norme: si realizza il risultato che si sarebbe ottenuto con l’obbedienza al comandato; il risarcimento : e la riparazione rivolte ad ottenere soltanto un equivalente di ciò che si sarebbe ottenuto con l’obbedienza spontanea della norma.
Fonti del diritto
Si intendono quegli atti o fatti da quali traggono origine le norme giuridiche.
Le fonti si distinguono in:
fonti di produzione : sono costituite da quegli atti o fatti cui
l’ordinamento riconosce l’idoneità a porre in essere norme giuridiche. Si distinguono a loro volta in: 1. fonti atto : costituite da manifestazioni di volontà normativa espressa da organi; 2. fonti fatto : costituiscono un comportamento oggettivo, come una consuetudine affermatosi nel tempo. Fonti di cognizione : sono costituite da quegli strumenti attraverso i quali le norme vengono concretamente identificate e rese conoscibili. Si riferisce al momento della conoscenza o della conoscibilità, non a quello della creazione della norma giuridica, e sta ad indicare i documenti e le pubblicazioni ufficiali attraverso cui può aversi conoscenza del testo delle norme ad esempio la Gazzetta Ufficiale.
Per l’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi si richiede, oltre
all’approvazione da parte delle due Camere:
la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica;
la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale; il decorso di un periodo di tempo, di regola di 15 giorni dalla pubblicazione. Con la pubblicazione la legge si reputa conosciuta e diventa obbligatoria per tutti. La Corte Costituzionale ha tuttavia stabilito che l’ignoranza della legge è scusabile quando l’errore di un soggetto in ordine all’esistenza e al significato di una legge penale sia stato inevitabile.
L’abrogazione della norma giuridica, cioè la cessazione della sua efficacia, si
realizza per:
dichiarazione espressa dal legislatore;
dichiarazione tacita della legislatura; referendum popolare; dichiarazione di illegittimità costituzionale.
L’abrogazione delle leggi avviene soltanto per abrogazione espressa o
implicita. Non è ammessa quindi l’abrogazione per desuetudine o per tolleranza delle autorità.