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Diritto Pubblico

Il diritto può essere inteso in modi:


• in senso soggettivo, esso indica una pretesa (in questo senso si dice
usualmente “io ho il diritto di …”, oppure “è un mio diritto!”);
• in senso oggettivo, “diritto” indica un insieme di norme giuridiche, ossia un
ordinamento giuridico (“diritto civile” o di “diritto tedesco”).
Non tutti gli ordinamenti sono giuridici, la società si caratterizza per un pluralismo
di ordinamenti normativi (es, le regole di una società sportiva sono ordinamenti
normativi non giuridici).
Lo stato ha il monopolio della forza coercitiva, Cioè è l'unico soggetto in grado
di imporre o impedire un determinato comportamento. Essa ha una
connotazione che non è fisica ma giudiziale. Al privato cittadino è invece impedito di
ricorrere all'autotutela e farsi giustizia da sé con la coercizione.
Le regole giuridiche hanno, di solito, come oggetto un interesse umano e, del
resto, come soggetto di destinazione, l’essere umano. Di conseguenza, il
riconoscimento e l’imputazione di un interesse giuridicamente tutelati all’individuo
comporta l’attribuzione di una serie di situazioni
• Attive: se diretta a tutelare e a realizzare gli interessi;
• Passive: dirette a subire che altri tutelino e realizzino i loro interessi;
Dal complesso di queste situazioni deriva la soggettività giuridica del loro titolare,
che è protagonista attivo o passivo della vita del diritto.

Norma giuridica: elemento base del diritto oggettivo (ordinamento giuridico).


La norma giuridica In generale, rispetto a qualunque entità linguistica possiamo
identificare tre livelli:
• L’atto normativo con cui tale comunicazione viene effettuata.
• L’insieme dei segni (disposizione) tramite i quali la comunicazione è
effettuata.
• Il significato di questi segni (norma), in base alle regole di una lingua e al
contesto in cui la comunicazione avviene.
Def. La norma giuridica è il significato di un enunciato in funzione prescrittiva,
ricavato a seguito di interpretazione di enunciati contenuti in atti normativi o a
seguito di integrazione del diritto (norme inespresse o implicite).

Struttura delle norme Forma canonica (delle norme):


Ricondurre certi effetti giuridici a certe fattispecie:

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Se F allora C (F > C).
• F: fattispecie: indicazione dell’insieme di fatti, condotte, di uno stato di cose.
• C: conseguenza giuridica che l’ordinamento giuridico, per mezzo di quella
norma, riconnette a quei fatti, condotte, stati di cose.
Non tutte le norme sono rappresentabili secondo lo schema standard.
La riformulazione secondo lo schema condizionale è possibile solo per le norme di
applicazione generale, non vale per le norme individuali: vale a dire per le norme
destinate ad applicarsi una sola volta o a un solo caso, in quanto associato una
conseguenza a un fatto già avvenuto o in quanto creano un effetto giuridico di tipo
individuale. (Esempi: norme che istituiscono enti; norme di interpretazione autentica;
gli atti amministrativi; le sentenze; alcuni tipi di ordini.)

Una norma deve essere valida, esistono due tipi di validità:


• Validità formale: si riferisce agli atti normativi (e delle disposizioni in essi
contenute): riguarda la correttezza del procedimento che ne ha portato alla
formazione.
• Validità materiale (o sostanziale): si riferisce alle norme e consiste
nell’assenza di conflitti tra le norme di cui si vuole accertare la validità e le
norme gerarchicamente superiori
La validità non è però da confondere con l’efficacia:
In questo senso l’efficacia consiste in un dato empirico: la norma in questione è
effettivamente osservata dai consociati (focus: norme che di fatto sono applicate).
• Dal punto di vista del cittadino una norma è efficace se i cittadini tengono
effettivamente il comportamento che quella norma prescrive;
• Dal punto di vista dell’organo che deve applicare il diritto una norma è efficace
se essa viene utilizzata nella loro decisione.

L’analogia
Preleggi: art. 12 «se una controversia non può essere decisa con una precisa
disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie
analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali
dell’ordinamento giuridico dello Stato». Esistono 2 tipi di analogie:
1. Con l’analogia legis si cerca l’intenzione del legislatore in singole
disposizioni di legge.
2. L’analogia iuris: se il ricorso alla analogia legis non è stato sufficiente,
perché nessuna disposizione esprime l’intenzione del legislatore rispetto a
casi simili, allora si considerano i principi generali dell’ordinamento dello
Stato.

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Le antinomie
Le antinomie sono dei contrasti tra norme, ci troviamo in una antinomia quando
due norme sono contraddittorie tra loro. Esistono gli strumenti di risoluzione di
antinomie. È compito dell’interprete risolvere le antinomie.
• Criterio cronologico è un criterio basato sull’ordine temporale, perché
ricordiamo il diritto si basa infatti sulla società e dalla epoca in cui viviamo,
quando ci sono due norme che trattano lo stesso ambito e sono stesso
gradino gerarchico preferiamo la norma più nuova.
Normalmente in queste situazioni avviene una abrogazione, cioè la norma
perde di efficacia e non viene più utilizzata nei casi giuridici (la norma non
viene eliminata ma viene accantonata “messa nel cassetto”. La norma
abrogata continuerà a disciplinare i rapporti pendenti (casi avvenuti prima
della entrata in vigore della nuova normativa)
1. Abrogazione espressa è il risultato di una disposizione di legge (vale
per tutti) il legislatore elenca quali sono le norme che viene abrogata
da quell’atta.
2. Abrogazione implicita utilizzata da un interprete e la norma diventa
implicitamente abrogata.
3. Abrogazione tacita vale solo per le parti in causa cioè utilizzata
dall’interprete durante uno specifico caso giuridico

• Criterio gerarchico è un criterio basato per l’appunto su diversi livelli


gerarchici tra le leggi.
o Costituzione-> Leggi
o Leggi-> Regolamenti
o Regolamenti-> Consuetudini
Se 2 norme contrastano tra di loro quella posta al livello più alta annulla l’altra,
la norma “perdente” viene anulata dal consorzio di annullamento.
A differenza dell’abrogazione l’annullamento opera retroattivamente (cioè i
casi iniziati precedentemente tengono in considerazione l’annullamento,
quindi non può essere più utilizzata in quel caso).
• Criterio di specialità si basa sulla scrittura della norma, in quei casi bisogna
utilizzare la norma più specifica, questo avviene molto spesso nella deroga
(modifica su uno specifico caso di una norma. “una torta è la norma, una
singola fetta è la deroga”). (Es. norma: tutti i cittadini hanno il dovere di
pagare le tasse. Deroga: per x mesi i cittadini di città y non dovranno pagare
le tasse.)
• Criterio/principio di competenza è uno strumento è uno strumento che
serve a distinguere l’ambito di applicazione dei diversi segmenti (es lo stato
ha competenze su certe normative, la regione ha competenza su ambiti più

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specifici della regione, ma nel caso di una antinomia lo stato viene posto a un
gradino più alto). Alla norma “perdente” non avviene nessuna conseguenza.

Le fonti del diritto


Atti e/o fatti cui l’ordinamento giuridico attribuisce il compito di produrre
nuove norme giuridiche
fonte del diritto: ci si riferisce al potere capace di innovare l’ordinamento giuridico;
all’organo che quel potere esercita e agli atti da quell’organo prodotti: così con il
termine fonte possiamo efficacemente designare il potere legislativo, il Parlamento e
la legge.
Esistono le fonti di produzione del diritto, che sono le fonti che sanciscono e
spiegano in che modo di possono creare nuove norme, queste fonti sono un gradino
più in alto sulla scala gerarchica rispetto agli atti che amministrano.
Le fonti di produzione si distinguono in:
• Fonti atto (o atti normativi): sono manifestazione di volontà espresse da un
organo dello stato-soggetto o di altro ente legittimato dalla costituzione.
• Fonti fatto (o fatti normativi): consistono in un comportamento oggettivo
(consuetudine) o in atti di produzione giuridica esterni al nostro ordinamento.
Le fonti possono due diversi profili:
• Attivo: cioè la capacità di innovare al diritto oggettivo subordinatamente,
abrogando o modificando atti fonte equiparati o subordinati.
• Passivo: cioè la capacità di resistere all’abrogazione o modifica da parte di
atti fonte che non siano dotati della medesima forza.

Le fonti costituzionali
1. Costituzione in senso antico: come “Ordine”.
2. Costituzione in senso moderno: come “atto-fonte” risultato di una attività razionale.

La costituzione è fonte di produzione del diritto, si compone di norme che affermano


principi supremi (danno forma e ordine all’ordine costituito, non possono essere
modificati, non coincidono con i primi 12 art. della costituzione) e norme che
non affermano i principi supremi
Leggi di revisione costituzionali: modificano le leggi presenti all’interno della
costituzione (non le leggi supreme)
Leggi costituzionali: sono le leggi che integrano la costituzione (aggiungono nuovi
principi ma non modificano i vecchi)
Entrambe le leggi vengono approvate dalla camera deputati e dal senato della
repubblica come specificato nell’articolo 138, le leggi di revisione costituzionale o le
leggi costituzionali devono sottoporsi a una procedura di approvazione aggravata.

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Doppia liberazione conforme: è necessaria per modificare le leggi costituzionali
(entrambe le camere devono approvare la legge per due volte). Ogni volta che una
delle due camere apporta delle modifiche alla proposta di legge l’altra camera lo
deve approvare, ciò continua fino a quando entrambe le camere non approvano la
stessa identica legge “avviene un ping-pong tra le camere”). Se entro 3 mesi dalla
pubblicazione della legge costituzionale un quinto dei parlamentari, 500 mila
elettori richiedono una modifica alla legge avviene un referendum
costituzionale.
La costituzione non prevede una procedura di modifica delle norme del diritto di
rango secondario, ma il procedimento è contenuto all’interno della legge di rango
primario (legge n.400 del 1988).

La legge
Qualsiasi legge proposta deve rispettare e rientrare nei limiti della costituzione,
altrimenti viene dichiarata illegittima.
Una legge può essere proposta dal governo, qualsiasi parlamentare, il popolo
mediante la proposta voluta da almeno 50 mila elettore.
La legge diventa legge quando entrambi i rami del parlamento si esprime sul
progetto di legge.
Leggi atipiche: in alcuni casi la costituzione prevede che alcuni campi specifici
vengano gestiti da particolari leggi, ad esempio la legge di bilancio impone di redare
un documento ogni anno, e quella legge deve essere riapprovata di anno in anno; un
altro esempio è l’art. 7 della costituzione dove dice che le leggi lateranensi (leggi che
gestiscono i rapporti tra lo stato e la chiesa) per essere modificate devono essere
approvate sia dallo stato che dalla chiesa.
La legge è l’atto del diritto primario con più forza, ma esistono anche il decreto
legislativo.
Decreto legislativo delegato: Hanno lo stesso rango delle norme di legge, ma
viene delegato al governo per risolvere problemi specifici.
1. Il governo può approvare un decreto legislativo delegato solo se le 2
camere approvano la delega.
2. Il parlamento riferisce al governo quali sono gli obbiettivi della legge e il
governo deve rispettarli.
3. Il governo è delegato per un certo periodo di tempo, quindi ha un termine di
delega.
4. Il governo deve informare il parlamento dell’andamento della delega, se
la delega supera i 2 anni deve chiedere un parere al parlamento.
Il governo ha più fondi e ha un livello di “skill” maggiore.

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Il decreto legge: Il governo in caso di emergenza, in una situazione straordinaria
può approvare dei decreti legge senza avere l’approvazione del parlamento, deve
pero presentare il giorno stesso al parlamento la legge. Il decreto legge perde il suo
valore se non approvato entro 60 giorni parlamento, deve trasformare il decreto
legge in legge. Quindi il decreto legge è temporaneo.
Il parlamento può anche emanare degli emendamenti al decreto legge e quindi
modificarlo.
Il decreto legge ha dei limiti:
• Limiti procedurali: I decreti siano presentati al Presidente della Repubblica
per l’emanazione con la dicitura “decreto legge”; Debbono avere un
preambolo che indichi le circostanze di straordinarietà, necessità ed urgenza
che ne giustificano l’adozione. Il decreto legge deve essere pubblicato nella
Gazzetta ufficiale immediatamente dopo la sua emanazione.
• Limiti sostanziali: sono i limiti espressi nell’articolo 15, l. 400/1988, essi
indicano in quali casi non è possibile utilizzare un decreto legge.

Riserve di legge
• Riserva legge formale: in un determinato ambito materiale solo il parlamento
può intervenire con una legge (il parlamento ha un regime di massima
pubblicità, ovvero tutto ciò che succede in parlamento è di dominio pubblico).
• Riserva legge assoluta: sono ambiti in cui può intervenire il parlamento, e
anche il governo (il modo in cui vengono create le leggi all’interno del governo
non è di dominio pubblico).
• Riserva di legge relativa: la Costituzione (o una legge costituzionale)
impone alla legge parlamentare o a un atto del Governo avente forza di legge
di disciplinare i principi della materia.

Referendum abrogativo ha forza di legge, è indetto da 500 mila elettori o 5


consigli popolari. Non possono modificare leggi costituzionali o leggi atipiche.
Tutti i cittadini che hanno il diritto ad eleggere la Camera dei deputati possono votare
il referendum.
Il referendum ha senso solo se legittimato da una significativa partecipazione
popolare. In ciò risiede il significato del doppio quorum, di partecipazione e di
deliberazione.
Quorum di partecipazione: a partecipazione degli elettori costituisce un
presupposto di validità del referendum abrogativo (diversamente da quel che è
disposto per il referendum costituzionale confermativo).
Quorum di deliberazione: è dato dalla maggioranza dei voti validamente espressi.
Non sono quindi computate le schede bianche o nulle: per esempio se il 30% degli

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elettori depositasse nell’urna una scheda bianca o nulla, il quorum di deliberazione
dovrebbe essere raggiunto rispetto al restante 70%.

Statuti regionali
• Regioni statuto speciale: situazioni in cui ci sono stati casi particolari e
quindi lo stato gli ha garantito una maggiore autonomia. Le regioni a statuto
speciale sono protette da leggi costituzionali.
• Regione statuto ordinario: per modificare una legge dello statuto regionale
ordinario deve essere approvata dalla totalità del consiglio regionale.
Gli statuti regionali forniscono le indicazioni per creare leggi regionali, la
costituzione elenca in quali campi le regioni sono competenti e quindi su che casi
può erogare leggi (art.117.4).
• Competenza esclusiva è solo dello stato la regione non ha potere su esse.
• Competenze concorrente vengono dati dei principi generali dallo stato
(legge cornice) e le regioni possono modificarle stando dentro dei limiti.
• Competenze residuali sono competenze totalmente in mano alle regioni.

Fonti secondarie
Servono principalmente per sostenere le fonti primarie. Ci sono vari tipi di fonti
secondarie:
• Regolamenti: vengono emanati come decreti del presidente della repubblica
[guardare slide potere regolamentare]
Potere regolamentare dello stato è esercitato dal Governo, dai singoli
ministri e dagli enti cui sia attribuito dalla legge.
1. I regolamenti di esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi recano le
disposizioni complementari necessarie a dare piena efficacia alle fonti
primarie cui si riferiscono.
2. I regolamenti di attuazione e integrazione di leggi e decreti legislativi
recanti norme di principio hanno la funzione di stabilire le regole che rendano
operativi i principi espressi dalle fonti primarie cui si riferiscono.
3. I regolamenti indipendenti possono essere adottati nelle materie «in cui
manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che
non si tratti di materie comunque riservate alla legge». Due sono dunque i
presupposti per la loro emanazione: la mancanza di riserva di legge e
l’assenza di una disciplina legislativa. il loro contenuto normativo non deve
essere contrario a quello della legge.
4. I regolamenti di organizzazione amministrativa sono adottati per
disciplinare, secondo i principi stabiliti dalle leggi, l’organizzazione e il

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funzionamento delle amministrazioni pubbliche, esclusi i ministeri -> svuotata
di contenuto
5. I regolamenti governativi autorizzati o di delegificazione: il loro obiettivo è
quello di sostituire la precedente disciplina di rango legislativo con una nuova
disciplina di rango regolamentare.
a. È la legge ordinaria a disporre l’abrogazione della legislazione
precedente, facendo però decorrere l’effetto abrogativo dalla data di
entrata in vigore del regolamento, la cui emanazione essa autorizza.
b. Non può essere previsto in materie di riserva assoluta (al massimo in
materie coperte da riserva relativa).
6. I regolamenti ministeriali o interministeriali: sono emanati con decreto
ministeriale per la disciplina di una materia che la legge attribuisca ad un
ministro o ad una autorità subordinata ad un ministro. Diversamente dagli altri
essi devono essere espressamente autorizzati da una legge e non possono
essere contrari ai regolamenti «generali» del Governo.
7. I regolamenti adottati da enti statali autonomi, e più in generale da enti e
autorità ai quali sia conferito dalla legge (v. Università o autorità
amministrative indipendenti).

I regolamenti regionali
In base all’art. 117.6 Cost., la potestà regolamentare «spetta allo Stato nelle materie
di legislazione esclusiva, salva delega alle regioni», mentre per tutte le altre materie
essa spetta alle regioni.
Il potere regolamentare può essere attribuito alla giunta o al consiglio, secondo
forme e modalità stabilite dallo statuto di ciascuna regione.
Quanto alla collocazione nel sistema delle fonti dei regolamenti regionali, essi sono
subordinati sia alla legge statale sia a quella regionale.

Ordinanze amministrative
È uno strumento per risolvere dei casi urgenti, hanno una base legislativa di rango
primario, l’ordinanza ha un periodo di tempo limitato.
• Ordinanze del sindaco es. chiusura strade ecc.
• Ordinanze del ministro dell’ecologia es. chiusura smaltimento rifiuti non
regolari.

Le fonti di diritto internazionale


la comunità internazionale:

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Il nostro ordinamento opera con altri ordinamenti giuridici, opera con altri stati
(Francia, Inghilterra, ecc.). Nell’ambito internazionale il diritto viene regolato dalle
fonti fatto e le fonti atto.
Logica della separazione l’ordinamento internazionale fanno parte di una “sfera”
differente rispetto a quelle nazionali, lo stato è sovrano del proprio territorio ma deve
accettare delle norme internazionali che entrano nella sfera del nostro ordinamento.
Il nostro ordinamento accetta le norme delle consuetudini internazionali es. le
leggi che gestiscono i mari.
Diritto internazionale pattizio
Con la stipulazione dell’accordo gli Stati contraenti sono tenuti a adottare nel loro
ordinamento tutte quelle misure (di natura legislativa ed amministrativa) necessarie
per dare esecuzione all’accordo stesso: in altre parole, a adattare il loro ordinamento
alle norme di diritto internazionale pattizio.
A sua volta, ciò può avvenire secondo due procedure:
• Con l’emanazione di una legge o di un atto avente forza di legge con cui
vengono prodotte nell’ordinamento interno le norme esecutive dell’accordo
internazionale.
• Con l’ordine di esecuzione. Esso è contenuto in una legge e consiste nella
formula: «piena ed intera esecuzione è data al trattato...», di cui è annesso il
testo integrale (N.B. per alcune categorie di trattati, prima della ratifica (art. 87
Cost.) è prevista l’autorizzazione del Parlamento; art. 80 Cost.).

Ordinamento unione europea


Composto dal diritto primario “originario” (insieme di norme contenuti nei trattati,
il trattato di Lisbona) e il diritto derivato leggi specifiche fonti atto dettate dall’art
288.
Diritto europeo derivato:
• Regolamenti: Si tratta di vere e proprie «leggi» dell’Unione: atti normativi di
portata generale obbligatori in tutti i loro elementi, direttamente applicabili in
tutti gli stati membri; possono avere come destinatari persone fisiche o
giuridiche, soggetti pubblici o privati. Non vi è alcuna necessità di
recepimento: i giudici nazionali li applicano direttamente, anche al posto delle
norme interne incompatibili.
• Direttive: (Obbligo di risultato) Si tratta di atti che vincolano uno o più o, nella
maggior parte dei casi, tutti gli stati membri in vista di un risultato che essi
devono raggiungere, entro un certo termine, facendo ricorso agli strumenti
giuridici di diritto interno più opportuni e adatti allo scopo: quel che conta, dal
punto di vista del diritto dell’Unione, è appunto il risultato.

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ATTENZIONE: corte di giustizia: giudica della validità sugli atti di diritto
rispetto ai trattati, in alcune circostanze anche le direttive sono direttamente
efficaci
• Decisioni: Sono vincolanti sono dirette a persone fisiche e giuridiche e
possono essere rivolte anche ai governi degli stati membri (solitamente rivolte
a un destinatario specifico, notificano una sanzione)
• Raccomandazioni e pareri: Non sono vincolanti sono atti di indirizzo politico
La diretta applicabilità di atti UE
In particolare, le norme contenuti nei regolamenti formano la membrana del nostro
ordinamento giuridico, quindi hanno subito effetto. Invece che direttive hanno
bisogno di atti interni per essere applicate al meglio tranne in alcuni casi hanno
effetto diretto ma solo se ben specificate.
L’effetto diretto di norme UE
Messo in atto per risolvere un problema specifico: per aiutare gli stati che fanno
fatica a mantenere l’obbiettivo delle norme, possono essere invocate dai singoli
senza aspettare la normativa statale. Ciò porta a dei disguidi fra il nostro
ordinamento e quello europeo, essi trovano applicazioni sul nostro ordinamento solo
in specifici casi. Firmando il trattato con (trattato di Roma) l’unione europea l’Italia ha
messo dei paletti i quali danno un limite all’UE (solo ambito in cui centra l’unione
europea solo ambiti di sua competenza es. politica monetaria)

Lo Stato e le sue caratteristiche


Lo stato possiede:
• propria autonomia nei confronti del papato e dall’impero e nessuna
giurisdizione ha potere su di loro
• propria supremazia in quanto il potere si centralizza sul capo (re del feudo)
Profili dello stato:
• Unione e nazionalizzazione dei vari ordinamenti giuridici particolari: profilo
giuridico;
• Si rendono autonomi territori e istituzioni dal patrimonio personale del
principe/dei feudatari: profilo economico istituzionale;
• Si formano una burocrazia e un esercito stabili: profilo militare.
Gli stati sono enti politici in quanto sono volti a fini di carattere generale e sono
enti sovrani non riconoscono altro ente sovrano sopra di loro, hanno monopolio di
forza legittima applicata in due modi:
• forza diretta: forza legale Codice penale.
• forza indiretta: legittimano altri soggetti ad usare codesta forza.

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lo stato per esistere deve avere un governo un territorio e un popolo, lo stato può
essere non contiguo ovvero separato da altri stati esempio impero italiano e
Libia(colonia).
In senso generale, lo Stato può essere inteso in (almeno) tre modi:
• Come Stato-apparato: a fronte del quale si pone il complesso delle istituzioni
cui, in un determinato territorio e in riferimento a un determinato popolo, è
riconosciuta la legittimazione a governare;
• Come Stato-ordinamento: si può indicare il complesso delle norme, generali
e astratte, che vanno a comporre l’ordinamento giuridico;
• Lo Stato è anche un soggetto dell’ordinamento giuridico: è titolare di
diritti, poteri, obblighi, rapporti di credito e debito, come altre persone
giuridiche operanti nel mondo del diritto; i suoi atti possono essere annullati o
disapplicati dal giudice competente. Questo profilo riguarda da vicino il diritto
internazionale e il diritto amministrativo.
sovranità dello stato
• limiti di fatto derivanti dallo sviluppo delle tecnologie (censura) difficoltà nel
controllo delle informazioni.
• limiti giuridici cooperazione esempio: ONU per la pace, consento alle norme
dell’unione europea di entrare nel mio ordinamento.

concetti alternativi dello stato


• tipo di stato sfera autorità vs sfera libertà (feudi medievali, stati liberali nati
da rivoluzioni)
• forma di stati rapporti autorità centrale-autorità territoriali periferiche
(esempio: rapporto stato e regione ovvero autonomia regionale forma di stato
attualmente in uso. Modello napoleonico applicato dal regno della Sardegna e
poi dal regno d’Italia governo di Roma decide e i prefetti adempiono ciò che
viene deciso dal centro dal ministro dell’interno e dal presidente)
• forma di governo rapporti tra gli organi costituzionali (forme di governo
parlamentari come la nostra, rapporto di fiducia tra governo e parlamento per
poter operare. Forme di governo parlamentari in cui la camera e il senato
decidono e tra essi non vi è rapporto di fiducia ma di separazione es America.
Infine, semi-parlamentari es. Francia i cittadini eleggono senato e presidente
della repubblica il governo esprime entrambi i pareri.

Il popolo
Cittadinanza lo stato decide chi è cittadino e chi non lo è, ci sono due criteri per
l’acquisto della cittadinanza:
• Lus solis (diritto di terra): si diventa cittadini nascendo sul territorio.

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• Lus sanguinis (per sangue): si diventa per nascita dai genitori. (utilizzata in
Italia).
La cittadinanza la si può ottenere per fatto naturale o su richiesta.
In Italia si usa lo lus sanguinis, si può ottenere la cittadinanza pure attraverso lo lus
solis in caso di genitori mancanti o apolidi, oppure non ottenendo la cittadinanza dei
genitori e confrontandosi con le leggi di cittadinanza del paese dei genitori.
Si può richiedere la cittadinanza in più casi
• Coniuge dopo almeno due anni di matrimonio.
• Dallo straniero se svolge servizio militare, hanno compiuto la maggiore età e
risiedono in Italia da almeno due anni.
• Dallo straniero che ha prestato servizio per lo stato per almeno cinque anni.
• Dallo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio ITA,
a condizione di assenza di precedenti penali e di presenza di adeguate
risorse economiche.

Casi particolari:
• Lus cultures: è possibile ottenere la cittadinanza frequentando la scuola
italiana per cinque anni, attualmente è una proposta ancora molto discussa.
• Lus solis sportivo: è la possibilità di ottenere la cittadinanza che al titolo
terzo in materia di tesseramento prevede che i minori di 18 anni stranieri, che
frequentano da almeno un anno la scuola italiana è possibile tesserarli
all’interno di squadre sportive italiane.

perdita di cittadinanza:
• Per rinunzia è possibile rinunciare alla cittadinanza, ma è anche possibile
riacquistarla.
• Nel caso confabuli con potenze ostili al paese.
Cittadinanza europea:
Si somma a quella italiana diritto di voto europeo, diritto di libertà.

Condizione giuridica dello straniero (testo unico Immigrazione)


Lo straniero non ha un diritto di soggiorno e all’ingresso nel territorio, ma è lo
stato ad autorizzarlo secondo precise leggi, è necessario avere passaporto e
visto di ingresso. Ci sono delle eccezioni, lo stato italiano ha stretto patti con altri
paesi per consentire a stranieri di soggiornare nel territorio (per scopi turistici,
lavorativi, sportivi) senza visto. Alcuni dei paesi con cui ci sono accordi internazionali
sono Albania e Stati uniti.
Soggiorno di breve durata (meno di 90 giorni): non è necessario avere
permesso di soggiorno (attestato rilasciata dal questore).
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Soggiorno lunga durata (oltre 90 giorni): è necessario il permesso di soggiorno.
Se non si rispettano queste condizioni si diventa irregolari e si va in contro
all’espulsione dal paese.
Protezione speciale
Uno straniero non può essere espulso e cacciato dal paese se si pensa ci sia
un rischio di persecuzioni da parte del suo paese, gli viene concesso un visto
speciale da rifugiato che li consentirà di rimanere sul territorio, li consente di lavorare
e anche di studiare.
Ci sono varie forme di protezioni internazionali:
• Status di rifugiato
• Riconoscimento della protezione sussidiaria
• Protezione speciale (solo italiana)

Democrazia diretta, democrazia rappresentativa


• Democrazia rappresentativa: la funzione legislativa delle camere
• Democrazia diretta: diritto all’abrogazione, al referendum ecc...
Diritto di voto
• Il voto è personale
• Eguale
• Segreto
• Libero
Elettorato attivo è l’insieme dei diritti di ogni n cittadino che li permette di votare.
Il diritto di elettorato attivo può essere rimosso nel caso di incapacità civile,
sentenze penali irrevocabili (es delitti fascisti), indegnità morale.
Elettorato passivo è l’insieme dei diritti di essere votato.
Ci sono dei limiti al diritto di elettorato passivo: limiti anagrafici (età),
incompatibilità e ineleggibilità.
• Ineleggibilità: cause preesistenti alle elezioni.
• Incompatibilità: fenomeno che viene in rilievo dopo le elezioni è una
condizione che impedisce ad un soggetto di mantenere la carica per cui è
stato eletto.
• Incandidabilità: condanna in forma definitiva e il soggetto decade dalla
carica.

Diversi sistemi elettorali:


Formula elettorale a base maggioritaria

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Vengono utilizzate quando bisogna conferire una carica.
• Maggioranza relativa: viene eletto il soggetto che ottiene un voto in più
rispetto agli altri.
• Maggioranza assoluta: se assegniamo una soglia minima di voti da
raggiungere di 50% + 1 (può succedere che non venga raggiunta la soglia
minima, in questi casi si fa un secondo turno di voto togliendo i candidati più
deboli, se vengono selezionati solo i 2 candidati più forti si dice ballottaggio).
Formula elettorale pluritaria
Viene suddivisa la carica tra le varie liste in base alla percentuale di voti ottenuta
durante le elezioni. In Italia utilizziamo la legge rosato.
Noi possiamo eleggere i 76 parlamentari europei, i presidenti delle giunte regionali e
contemporaneamente i consiglieri regionali, i sindaci.

Le elezioni regionali vengono disciplinate da delle leggi specifiche in caso di regioni


a statuto speciale, mentre nelle regioni a statuto ordinario vengono regolate da leggi
statali; devono ottenere a una maggioranza ampia e stabile.
Le elezioni comunali, nei comuni piccoli (meno di 15000 abitanti) deve ottenere la
maggioranza relativa, ai vincitori viene assegnato 2 terzi dei seggi. Nei comuni
grandi avviene una elezione assoluta.

Elezioni Camera e Senato


Chi non può essere eletto:
• Ineleggibili alla carica di deputati e senatori: sindaci di un comune
superiore a 20000 abitanti, il capo della polizia, i collaboratori dei ministri, i
prefetti e i viceprefetti, i membri apicali delle forze armate che possono
influenzare le elezioni, anche i magistrati contabili e amministrativi; coloro che
hanno relazione con paesi stranieri come i diplomatici.
• Incandidabilità coloro che hanno commesso delitti di associazione mafiosa,
sessuale, ecc.
• Incompatibilità presidente di provincia e di sindaco di comuni con più di
5.000 abitanti.
Dei 392 deputati e 196 senatori: 3/8 con i collegi uninominali; 5/8 mediante collegi
plurinominali.
• Deputati: totale 392 (+8 all’estero) viene suddiviso in collegi regionali che
sono racchiusi in 28 circoscrizioni, vengono eletti con seggi uninominali i
candidati che raggiungono più voti.
o Eletti in Italia con l’uninominale: 147 (3/8 di 392…);
o Eletti in Italia con il plurinominale: 245;

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• Senatori: totale 196 (+4 all’estero) l territorio viene suddiviso in 20
circoscrizioni, 3/8 dei collegi sono uninominale e i restanti plurinominale.
o Eletti in Italia con l’uninominale: 74 (3/8 di 196…);
o Eletti in Italia con il plurinominale: 122;
Per l’ingresso in parlamento il minimo che una lista singola deve ottenere è il 3%,
mentre per una coalizione il 10%.
Gerry Mander: è un modo per spostare il risultato delle elezioni in base a come i
collegi sono disposti sul territorio.

La struttura del Parlamento italiano è dunque bicamerale (simmetrico e


paritario; cd. «perfetto»)
Il parlamento è un organo complesso, composto da due organi: Camera e Senato.
Inizialmente nascono come organi di supporto al monarca.
Ha funzione legislativa, controllo del governo, centralità (forma di governo
parlamentare), amministrativa, economica. l parlamento deve dare la fiducia al
governo se no il governo si scioglie.
La costituzione nella sua seconda parte parla anche di come amministrare il
parlamento, le camere agiscono in modo autonomo eccetto i casi descritti nella
costituzione. La legislatura cioè il tempo in cui un governo è in carica è di cinque
anni.
• Il parlamento ha il ruolo di controllare il presidente della repubblica e il
governo, il parlamento di unisce in seduta comune assieme ai delegati
regionali quando deve eleggere il presidente della repubblica (Palazzo
Madama e Montecitorio).
• Si unisce in seduta per eleggere i 5 membri della Corte costituzionale 1/3
parlamento 1/magistrature 1/3 presidente della repubblica.
• Le camere si uniscono per formare un elenco di giudici popolari quando vi è la
possibilità di mettere in accusa il capo dello stato (alto tradimento,
boicottaggio).
• Il parlamento si unisce eleggere 1/3 del consiglio superiore della magistratura.
I regolamenti parlamentari (fonte primaria, sono nella costituzione), camera ha suo
regolamento generale e senato ha un altro regolamento generale. Prassi
parlamentari sono precedenti di diritto parlamentare che danno guide per problemi
che possono sorgere fra le varie leggi.
All’interno del parlamento ci sono vari soggetti del parlamento gli eletti ovvero i
politici (personale politico), collaboratori politici membri delle liste o
rappresentanti politici dei territori, i funzionari parlamentari (livrea e coccarda
tricolore sulla spalla) selezionati mediante concorso pubblico con lo scopo di
supportare il presidente della camera del senato delle singole commissioni, un
personale altamente qualificato selezionato dalle istituzioni(guarda dossier
parlamento),le guardie per la sicurezza.

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In Camera e Senato sono importanti tre criteri di maggioranza
• Assoluta 50%+1 rispetto agli aventi diritto di voto
• Qualificata le più difficili: maggioranze di 3/5, sono casi specifici.
• Semplice 50%+1 rispetto ai partecipanti di voto

Il presidente della camera e del senato è l’organo che garantisce il funzionamento


dell’organo parlamentare essenziali anche per il governo (eletti dalle 2 camere), essi
vengono eletti in 2 modi differenti:
• Camera maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti in secondo scrutinio
maggioranza 2/3 ricontando anche le schede bianche.
• Senato maggioranza assoluta, in caso di esito negativo in seconda votazione
si usa maggioranza semplice.
Art.64 ciascuna camera per sé stessa adotta il proprio metodo di elezione
maggioranza assoluta, con trasparenza e lucidità quindi le sedute sono pubbliche (si
può assistere alla seduta del parlamento), entrambe le camere possono deliberare di
entrare in seduta segreta solo però in maggioranza di presenti. Il governo deve
sempre rendere conto al parlamento (il presidente del parlamento e dei deputati
(presidente assemblea) da e toglie parola ai vari deputati e senatori e magistrati del
governo).

Organizzazione camere e senato e caratteristiche


Commissione raggruppano parlamentari di partiti diversi per esercitare le funzioni
tipiche del parlamento, giunte gruppi parlamentari di partiti vari con funzione
amministrativa, i gruppi mettono assieme parlamentari dello stesso partito politico,
lista.
Lo status dei parlamentari: rappresentante della nazione e rappresentante politico
che deve mediare gli interessi del proprio partito di origine e territorio al governo
(art.67), inoltre esso dispone di particolari garanzie (art.65-67):
• Insindacabilità: non tangibili per motivi di opinioni espresse e voti dati
nell’esercizio delle proprie funzioni. (opportuno di avere un nesso
parlamentare fra le opinioni espresse e l’esercizio delle sue funzioni):
• Immunità: (art68.) Senza autorizzazioni delle camere di appartenenza
nessun membro può essere: detenuto, perseguito da indagini, denunciato.
Piccola eccezione:
o Inviolabilità: possibilità di non essere sottoposta da intercettazioni,
tranne in caso di approvazione della camera di appartenenza. (il
soggetto ne verrà a conoscenza in quanto membro della camera).
Funzione dei gruppi, organi di distribuzione interna: dividono i vari parlamentari
nelle commissioni, inoltre svolgono una coordinazione indiretta per le assemblee e

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istituzione quindi a seconda della grandezza del gruppo essi avranno più diritto di
parola nelle assemblee
Giunte ordini amministrativi(economia), giunte per elezioni (rilevano cause di
incolpabilità parlamentari), giunte per regolamento si esprimono sulla
insindacabilità e immunità dei parlamentari.

Tipi di commissioni:
• Commissioni parlamentari permanenti (istituite a inizio legislature e
rimangono fino alla fine) cuore dei parlamentari esse operano nelle camere e
sono 14(2 fatte dal capo del governo) per le camere ognuna con un ruolo ben
preciso (difesa, agricoltura, esteri, cultura)
• commissioni parlamentari di inchiesta sono temporanee e servono per
indagare in alcuni aspetti del diritto pubblico (le divisioni di inchiesta possono
essere unicamerali o bicamerali)
• commissioni speciali (commissioni atti del governo istituita quando non si
sono ancora formate le commissioni parlamentari permanenti, quindi servono
a controllare il governo in assenza delle permanenti) commissioni per casi
particolari e specifici.

Creazione di un testo di legge


Dopo che le 2 camere approvano il testo di legge lo inviano al presidente della
Repubblica, esso può decidere di respingerlo una volta. Le camere possono
procedere in 2 mod:
1. Decidono di non modificare il testo di legge e riprovare.
• Il capo dello stato può accettarlo anche se non è stato modificato.
• Il capo dello stato può decidere di dimettersi.
2. Modificare il testo di leggere con degli emendamenti e riprovare.
[guardare video per approfondire creazione leggi]

Atti di sindacato ispettivo


• Interrogazione: atto che contiene una domanda che anche i singoli membri
del parlamento possono chiedere al governo chiarimenti su determinati
eventi. Le interrogazioni possono essere scritte oppure orali.
• Interpellanza: si fanno domande al governo su posizioni specifiche in base
all’orientamento politico del governo.
• Audizioni e indaghi conoscitivi: si utilizzano quando arrivano proposte di
legge, vengono chiamati vari professori universitari ed esperti per valutare la
proposta.

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• Commissioni di inchiesta: sono domande su casi specifici importanti per il
dibattito pubblico.
• Nomina dei vertici della Commissione di vigilanza RAI.

Il governo della repubblica


Dal punto di vista storico i governi nascono a partire dai consigli privati dei sovrani,
radici storiche dipendenza del governo dal parlamento (es. Cavour voleva un
sistema parlamentare) in quanto estremamente influente e funzionante da guida per
ingerenze del sovrano. Il governo si chiama così anche perché costituisce il vertice
di tutta la pubblica amministrazione dello stato, governo organo per realizzare
programmi che verranno dati a provvedimenti giuridici specifici, costituzione e
governo: la costituzione dice che il governo e composto o almeno da tre organi: i
ministri, il presidente dei ministri e il Consiglio dei ministri (organo
complesso) questi sono gli organi necessari.

Organi del governo (organi necessari)


• Il presidente dei ministri: non è superiore ai ministri, ordina e coordina le
attività dei ministri es. capoclasse di una classe scolastica, esso fornisce al
capo dello stato la lista dei ministri, il presidente dei ministri deve essere
competente nei servizi di intelligence, presidenza del Consiglio dei ministri ha
sede a Palazzo Chigi.
• Il Consiglio dei ministri: delibera quando decide di porre la questione di
fiducia in parlamento (atto la cui disponibilità compete al governo. Il governo
decide che l’approvazione di un atto e di estrema importanza e in caso di
esito negativo il governo di dimette), decide quale posizione in sede
internazionale andrà tenuta dal governo, esso decide se presentare un
decreto-legge.
• Ministri: vertici politici dei singoli settori di pubblica amministrazione, il
singolo è a capo dei vari settori di amministrazione dello stato, competenza
rispetto a un settore o materie di ambito specifico. I ministri sono
tendenzialmente una dozzina (decisi in base alla legge e ai settori es. Miur) i
ministri possono modificare nome e assetto ai ministeri, sono responsabili per
i loro atti nel proprio ministero(competenza). tre tipi di ministro:
o ministri con portafoglio: a capo di una autonomia organizzativa con
bilancio e propria forza economica (es. ministro interno, affari esteri).
o Ministri senza portafoglio: sono a capo di strutture, dipartimenti della
presidenza del Consiglio dei ministri.
o Interim: si possono assumere carichi agli altri ministri in attesa di
un’altra assunzione di ministro mancante, esse pero hanno bassa
durata.

Organi non necessari

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• Consiglio di gabinetto: è un comitato ristretto composto di ministri designati
dal presidente.
• Comitato dei ministri: sono collegi con carattere provvisorio istituiti per
trattare di tematiche specifiche.
• Comitato interministeriali: hanno invece carattere stabile e sono istituiti con
legge per coordinare l’azione politica del Governo su determinate questioni o
per l’attuazione di norme che coinvolgono materie di competenza di più
ministeri.
• Vicepresidente del consiglio: svolge il ruolo di presidente delle sedute.
• Ministri senza portafoglio
• Sottosegretari: è una carica con un ruolo di rilievo, sono soggetti che
rispondono alle interrogazioni, interpellane, ecc... (politicamente saliente).
• Viceministro: è una carica che viene conferita a un sottosegretario e di solito
svolge alcune sotto funzioni del ministero.
• Commissari straordinari: vengono convocati per casi emergenziali, spesso
possono esercitare potere di ordinanza (es covid).

Il governo è responsabile
Tra le camere e il governo nasce la fiducia, proprio perché il governo è responsabile
dinnanzi alle camere.
• Responsabilità civile: tutti i membri del governo sono responsabili dei danni
recati a terzi.
• Responsabilità amministrativa: sono i reati compiuti dai ministri, sono reati
comuni ma che vengono compiuti dai ministri durante le loro funzioni.
• Responsabilità penale: vengono giudicati dal tribunale di ministri, esiste un
tribunale competente per ogni circoscrizione regionale.
Se un ministro compie un illecito fuori dalle sue attribuzioni viene punito
come un privato cittadino.

Formazione del governo [studia bene]


Art. 92,93,94 della costituzione danno le principali indicazioni per la formazione del
governo. Queste norme delineano un procedimento (delineano bene le fasi finali,
meno quelle iniziali. Le fasi iniziali sono più consuetudini). Il procedimento inizia dalla
fine del governo precedente, o dalla formazione delle nuove camere (caso più raro
che avviene quando la fiducia crolla).
a. Fase istruttoria: il capo del governo raccoglie informazioni sul precedente
governo, in base a queste informazioni raccolte deve decidere il presidente
dei ministri, raccoglie queste informazioni con le consultazioni (il presidente
coinvolge il presidente del senato e del parlamento, i presidenti dei gruppi
parlamentari), tutto ciò serve per individuare un soggetto a cui dare l’incarico
di formare il nuovo governo. Durante questa fase il presidente della

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repubblica può utilizzare altri due strumenti: mandato esplorativo (il
presidente incarica un soggetto di verificare i rapporti tra i soggetti politici),
preincarico (viene affidato a un soggetto per valutare se è adatto a ricoprire
quel ruolo).
b. Nomina l’incaricato reca la lista dei ministri papabili al capo del governo, il
capo dello stato ha il potere di rifiutare alcuni soggetti. Se il capo del governo
gli accetta avviene la conferenza stampa in cui vengono elencati i nuovi
ministri.
c. Giuramento: i nuovi ministri fanno giuramento a quel punto il governo entra
in carica
d. Il nuovo governo entro 10 giorni deve presentarsi alle camere, le 2 camere
devono votare prima la loro proposta e successivamente se dargli fiducia, se
questa fiducia non persiste il governo deve ripetere tutto l’iter. La votazione di
fiducia è nominale […]. Il rapporto di fiducia può anche venir meno tramite vari
strumenti:
I. Questione di fiducia: il governo può decidere di “bollare” una legge
per far sì che una legge passi così come è in quel momento. Se la
questione di fiducia non viene accolta dai parlamentari il governo cade.
II. Mozione di sfiducia: strumento a disposizione delle camere se non
hanno più fiducia nel governo, può essere individuale (su un singolo
elemento del governo), collegiale (contro tutto il governo). La
votazione non può avvenire prima di tre giorni, per permettere a tutti i
parlamentari di tornare a Roma.

Presidente della repubblica


È uno dei due organi di garanzia, condivide questa garanzia con la Corte
costituzionale, la corte si occupano principalmente di valutare le nuove leggi e
garantire che non vadano in conflitto con la costituzione, mentre il presidente della
repubblica è un organo politico, ha un compito di mediazione e di garantire una certa
stabilità. Il presidente si basa e si ispira alle norme costituzionali, il presidente
agisce, è reattivo, ma anche propositivo; il presidente media, consulta, propone.
l’articolo 83 della costituzione descrive come viene eletto il presidente della
repubblica. Può essere eletto come presidente della repubblica tutti i cittadini che
hanno compiuto i 50 anni e che hanno potere giuridico, il soggetto che ricopre
l’incarico di presidente della repubblica non può eseguire nessun altro incarico. Art.
84 il presidente è in carica per 7 anni, 30 giorni prima il presidente riunisce le camere
per eleggere il nuovo presidente, nel caso le camere siano sciolte la carica del
presidente viene prolungata fin tanto che le camere non si formino.
Poteri del presidente della repubblica
Nel caso il presidente della repubblica possa svolgere le sue funzioni il presidente
del senato ricoprirà le sue funzioni, nel caso il presidente non possa più esercitare le
sue funzioni.

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Poteri del presidente:
• Inviare messaggi alle camere.
• Indice le elezioni delle nuove camere.
• Autorizza un nuovo disegno di legge prima di presentarlo alle camere.
• Promulga le leggi che emana.
• Indice il referendum popolare come descritto nella costituzione.
• Nomina i funzionari nello stato.
• Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici.
• Ratifica i trattati internazionali.
• Ha il comando delle forze armate.
• Presiede il consiglio supremo di difesa.
• Promulga lo stato di guerra accettato dalle camere.
• Art.88 il presidente può sciogliere le camere o solo una di esse: può farlo
quando termina il mandato, anticipatamente quando i due rami del
parlamento non riescono più a esprimere una maggioranza che esprima un
governo (scioglimento funzionale). scioglimento sanzione
quando dato un obbiettivo alle due camere esse non riescono a raggiungere
questo obbiettivo (es. molto particolare).
• Potere di grazia: è una causa di estinzione della pena inflitta ad un soggetto e
quindi un provvedimento di carattere individuale, graziati i singoli cittadini
(sono fatte dal parlamento differente dall’ amnistia=annulla la pena, collettivo
e dall’indulto=riduzione di parte della pena, collettivo)
• Il presidente della repubblica e particolare in quanto esso è irresponsabile,
gode di uno stato differenziato nei termini di responsabilità giuridica.
L’irresponsabilità viene fatta valere attraverso due istituti:
o art.89 controfirma nessun atto del presidente e valido se non sono
controfirmati dai ministri che ci mettono la faccia dal punto di vista
giuridico (a seconda dei vari tipi di atti:
▪ Atti sostanzialmente presidenziali: atti del presidente della
repubblica qui la controfirma assume un ruolo di controllo,
esempio rinvio leggi
▪ Atti formalmente presidenziali ma sostanzialmente governativi
▪ Atti triunvirali: difficoltà di capire dove arriva la volontà del
presidente della repubblica e il governo.
• Art.90 irresponsabilità funzionale: il presidente della repubblica non è
responsabile negli atti nell’esercizio delle sue funzioni fatta eccezione per alto
tradimento e attentato alla costituzione, è il governo ad assicurarsi la
responsabilità degli atti nell’esercizio delle funzioni del presidente.
• Presiedé il consiglio superiore della magistratura

Pubblica amministrazione

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È l’insieme delle strutture, delle persone, risorse e attività proposte dalla legge alla
cura concreta degli interessi generali.
Le attività svolte dalla pubblica amministrazione sono e devono essere stabilite dalla
legge (governo, parlamento, consiglio regionale, giunta) questo si chiama principio
di legalità.
• Profilo soggettivo: organizzazione delle attività (es scuole).
• Profilo oggettivo: attività amministrative che svolge.

In passato la pubblica amministrazione ha vissuto diversi periodi, inizialmente c’era il


modello napoleonico, che vede come punto qualificante il porre il comando e
l’organizzazione a un ministro e sotto di lui uno schema piramidale. Avviene
un’evoluzione quando la pubblica amministrazione inizia anche ad occuparsi della
sanità, educazione ecc. Dopo gli anni 50 lo stato entra a fare parte nell’economia,
inizia ad utilizzare molte strutture e privatizza molte di queste attività.

Funzioni amministrative:
• Funzioni pubbliche (sovranità stato):
• Servizi pubblici (benessere cittadini):
o Servizi economici: vengono influenzati dalle dinamiche del mercato.
o Servizi non economici: vengono forniti senza seguire logiche di
mercato.
Principi giuridici della pubblica amministrazione:
• Riserva di legge: il parlamento e il governo devono organizzarsi per decidere
come utilizzare le risorse della P.A.
• Principio di legalità: l’attività amministrativa deve avere alla base una norma
di legge che abilita la P.A. ad eseguire una attività.
I provvedimenti sono il prodotto tipico delle attività della P.A.
• Provvedimenti amministrativi: adotta solo provvedimenti che la legge
prevede (ogni provvedimento ha un iter già prestabilito).
• Nominatività (tassatività) dei provvedimenti amministrativi: …
• Discrezionalità amministrativa: agisce in un ambito perché stabilito da ogni
indirizzo politico.
Gli obbiettivi della P.A. possono essere:
• Generali: coerenza con il programma di Governo, le priorità strategiche delle
pubbliche amministrazioni in relazione alle attività e ai servizi erogati. Essi
sono determinati con apposite line guida.
• Specifici: coerenza con gli obiettivi generali, su base triennale e definiti,
prima dell'inizio del rispettivo esercizio.

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Il concetto di “buon andamento” deve essere seguito dalla P.A.
• Efficienza: buon rapporto qualità/quantità delle risorse impiegate e
qualità/quantità del servizio (rapporto tra input e output).
• Efficacia: rapporto tra input e se gli obbiettivi sono stati soddisfatti
• Economicità: capacità nel lungo di riuscire ad avere un ritorno economico
dalla attività svolta.
Di solito queste scelte comportano delle valutazioni puntuali in cui la pubblica
amministrazione va a incidere, in particolare due punti:
• attività: per valorizzare competitività in un territorio (necessarietà di un
intervento) auspicabilità, es. costruzione di una autostrada
• conseguenze: incido su situazione giuridiche di privati (dove passerà la mia
strada)
• principio di trasparenza e imparzialità (art,3): la pubblica amministrazione
ha interesse nel trattare tutti i candidati per una carica pubblica in egual
modo:
o spesso viene fatta valere questa funzione attraverso altri organi
pubblici,
o hanno l’obbligo di rendere pubblici i curriculum dei vari ministri,
o rendere tutti i documenti facilmente reperibili,
o indicare chi e il referente della P.A. per il determinato procedimento,
o la comunicazione dell’avvio dei procedimenti ai soggetti indicati.
Pubblica amministrazione dal punto di vista amministrativo:
Al di sopra della P.A. vi e la politica e i suoi vertici che hanno il compito di prefissare i
grandi obbiettivi di politica generale, autonomo all’ ambito della politica vi e lambito
dell’amministrazione responsabilità gestione amministrativa (deve agire secondo
i principi sopra indicarti).esempio: i ministri non possono entrare nei procedimenti di
gestione amministrativa in quanto sono questi enti a gestirsi in maniera autonoma
(ministri potere politico, P.G.A. parte di attivazione) i dirigenti (capo della P.A.)
saranno i responsabili dei vari risultati effettivi.
profili organizzativi della pubblica amministrazione:
• capo politico: ministro il quale amministra un’equipe di persone che lo aiutano
nelle sue mansioni, definisce gli obbiettivi
• ufficio di gabinetto: estensione del vertice politico(ministro)
• complesso organizzativo: con vertice amministrativo, coloro che mettono in
pratica effettiva gli obbiettivi dati dal ministro (suddiviso in tre grandi
macrocategorie che a loro volta si dividono in “varie scatole cinesi” ogni ufficio
e competente in un ben determinato ambito).

Autorità amministrative indipendenti


Regolano e controllano alcuni settori di politiche pubbliche, queste attività vengono
svolte autonomamente.
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• Consob: attività sorveglianza mercato immobiliare
• Autorità garante del mercato
• Autorità energia elettrica e gas
• Autorità garante per la protezione
• Autorità delle comunicazioni
• La banca d’Italia
La pubblica amministrazione è una persona giuridica, il processo che porta a termine
i suoi atti è regolate da norme amministrative.
I contratti stipulati dalla P.A. possono essere attivi o passivi.
Appalto e concessioni: l’appalto è un contratto stipulato dalla pubblica
amministrazione a titolo oneroso, cioè la P.A. paga per un lavoro. La concessione è
la possibilità di promuovere o realizzare il tuo servizio attraverso la P.A. (es
macchinette del caffe).
Gli atti della P.A. sono:
• Imperativi: esso crea, modifica, estingue posizioni giuridiche soggettive in
virtù della supremazia propria della pubblica amministrazione in virtù di un
potere che le è conferito dalla legge.
• Esecutivi: non è necessario nessun tipo di consenso da parte del bersaglio
dell’atto.
• Atti tipici: sia nelle forme che negli effetti.
Rispetto agli effetti che producono sulla libertà dei cittadini è possibile distinguere tra
provvedimenti ampliativi e limitativi:
• Provvedimenti restrittivi: impongono obblighi o divieti al destinatario oppure
ne limitano le posizioni giuridiche attive.
o I provvedimenti ablativi sono quelli che estinguono o modificano diritti
personali, reali o obbligatori dei privati, in ragione di un interesse
generale (espropriazione di pubblica utilità).
o Provvedimenti sanzionatori sono adottati come reazione punitiva ad
una condotta illecita del privato (violazione di una norma del Codice
della strada).
• Provvedimenti ampliativi: ampliano la sfera giuridica del destinatario
mediante la concessione di situazioni giuridiche attive.
o Le autorizzazioni sono provvedimenti che rimuovono un limite posto
dall’ordinamento ad un diritto di cui il privato è titolare (patente di
guida).
o Le concessioni sono invece provvedimenti che ampliano la sfera di
libertà dei privati attribuendo loro diritti di cui non erano, in precedenza,
titolari (concessione della cittadinanza ad uno straniero).

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Atto amministrativo giunge al termine del processo legislativo, se l’atto viene
confezionato seguendo tutte le regole sono regolari, se no sono dei vizzi, i vizzi più
gravi portano all’annullamento dell’atto, altri invece permettono di essere sanificato.
Un atto amministrativo è nullo se:
• Mancano gli elementi essenziali
• Difetto assoluto di attribuzione
• Violazione del giudicato
un provvedimento è nullo se:
• Viola una legge
• Incompetenza
• Eccesso di potere

Procedimento amministrativo (legge 241 del 1990)


Il procedimento amministrativo si deve SEMPRE concludere con un provvedimento
espresso e motivato. Di norma il termine definito è di 30 giorni. Vige il principio
del silenzio assenso (io come pubblico cittadino posso considerare accolta la mia
istanza se non si esprimono entro il termine definito), ciò però non vale per materie
considerate “delicate” dal nostro ordinamento.
Bisogna individuare un responsabile del procedimento.

Ricorsi
I privati possono tutelare le proprie posizioni soggettive nei confronti
dell’amministrazione anche attraverso i ricorsi amministrativi. Esistono vari tipi di
ricorsi:
• Ricorsi ordinari: sono rivolti avverso gli atti non definitivi
o I ricorsi gerarchici sono di solito presentati all’organo sovraordinato a
quello che ha emanato l’atto oggetto dell’impugnazione per far valere
ragioni tanto di legittimità quanto di merito (ricorsi ordinari gerarchici
propri).
o Il ricorso in opposizione è un ricorso ordinario speciale e consiste in
una istanza alla stessa autorità che ha emanato l’atto impugnato.
• Ricorso straordinario al PdR: Il ricorso straordinario al Presidente della
Repubblica non è uno strumento di tutela eccezionale: la sua straordinarietà
risiede nel fatto che esso può essere presentato avverso atti definitivi.

La giurisdizione amministrativa

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I privati possono difendere le proprie posizioni soggettive nei confronti della pubblica
amministrazione anche mediante il ricorso in sede giurisdizionale. I privati possono
convenire la pubblica amministrazione avanti ad un giudice.
TAR e Consiglio di Stato esercitano la giurisdizione amministrativa, essa ha
come oggetto: interessi legittimi e, nelle particolari materie indicate dalla legge, di
diritti soggettivi, concernenti l’esercizio o il mancato esercizio del potere
amministrativo
• La giurisdizione generale di legittimità consente al giudice amministrativo
di conoscere dei provvedimenti o omissioni delle pubbliche amministrazioni, di
annullarli e di disporre in merito al risarcimento del danno per lesione degli
interessi legittimi.
• La giurisdizione esclusiva consente al giudice amministrativo di occuparsi
anche di diritti soggettivi. Nelle materie di giurisdizione esclusiva, indicate
dalla legge e dall’art. 133 CPA, il giudice amministrativo conosce, pure a fini
risarcitori, anche delle controversie nelle quali si faccia questione di diritti
soggettivi.
• La giurisdizione di merito riguarda un numero assai limitato di vicende nelle
quali il giudice non si limita a valutare la legittimità degli atti ma valuta anche il
merito delle decisioni dell’amministrazione, la loro opportunità. Egli potrà
quindi non solo annullarli ma anche riformarli.
Dinnanzi agli istituti di garanzia previsti dal nostro ordinamento, quali azioni possono
essere esperite davanti al giudice amministrativo? Di distinguono, di solito, tre tipi di
azioni:
1. Azioni di annullamento: annullamento nei confronti di un provvedimento
amministrativo ritenuto illegittimo.
2. Azioni di condanna: potere di obbligare la P.A. ad un «facere» o a un
«dare».
3. Azioni di accertamento:
a. dell’obbligo dell’amministrazione di provvedere, decorso il termine di
conclusione del provvedimento;
b. accertamento della nullità di un provvedimento, quado questo potere è
riconosciuto al giudice amministrativo.

L’Unione Europea
Il Trattato di Maastricht (Trattato sull’Unione europea o TUE), firmato nell’omonima
città il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993, ha ricondotto CECA,
CEE ed EURATOM in un’unica entità, denominata Unione europea (UE).
I pilastri dell’Unione secondo Maastricht:
• Il primo pilastro (che costituisce la “dimensione comunitaria”) è costituito da
CECA, CEE ed EURATOM.

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• Il secondo pilastro è rappresentato dalla politica estera e di sicurezza
comune (PESC), disciplinata dal Titolo V del TUE che permette agli Stati
membri di intraprendere azioni comuni in materia di politica estera.
• Il terzo pilastro consiste nella cooperazione nei settori della giustizia e degli
affari interni (JAI).
Diritti fondamentali e Unione Europea:
• Art.2 del TUE «l’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana,
della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del
rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a
minoranze».
• All’art.7 del TUE: in caso di evidente rischio di violazione grave, o di
violazione grave e persistente da parte di uno Stato membro dei valori di cui
all’art. 2 TUE, il Parlamento europeo può attivare meccanismi di prevenzione
o sanzionatori (come la sospensione dei diritti di adesione all’Unione quali, ad
esempio, il diritto di voto in sede di Consiglio).
• All’art.6 del TUE è inoltre precisato che: «I diritti fondamentali, garantiti dalla
Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati
membri, fanno parte del diritto dell’Unione in quanto principi generali».
Quali sono i criteri che uno stato deve rispettare per entrare nell’unione
europea:
1. Il primo criterio (indispensabile per l’avvio dei negoziati di adesione all’UE) è
determinato dalla presenza di istituzioni stabili in grado di garantire la
democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo, il rispetto delle
minoranze e la loro tutela.
2. l secondo criterio riguarda la sfera economica: si richiede, all’interno dello
Stato che si candida all’adesione, la presenza di un’economia di mercato
affidabile.
3. Il terzo criterio chiama in causa l’«acquis» (vale a dire il complesso delle
norme, delle regole e delle politiche che costituiscono il corpo della
legislazione dell’UE) e gli obiettivi dell’unione politica, economica e
monetaria: rispetto a tutti questi elementi lo Stato deve manifestare la propria
adesione e la disponibilità a conformarsi agli obblighi che ne derivano.
Esiste una procedura per uscire dalla UE, questa procedura è descritta nell’art.50
del TUE. Prevede un tempo di due anni prima che la separazione sia concretizzata
in modo tale da poter organizzare i nuovi rapporti internazionali.
I principi dell’Unione Europea sono: principio di attribuzione, principio di
sussidiarietà, principio di proporzionalità.
Sono ambiti di competenza esclusiva dell’UE: L’unione doganale; definizione
delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno; politica
monetaria per gli Stati membri la cui moneta è l’euro; conservazione delle risorse

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biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca; politica
commerciale comune.
La «clausola di flessibilità»: «se un’azione dell’Unione appare necessaria, nel
quadro delle politiche definite dai trattati, per realizzare uno degli obiettivi di cui ai
trattati senza che questi ultimi abbiano previsto i poteri di azione richiesti a tal fine, il
Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta della Commissione e previa
approvazione del Parlamento europeo, adotta le disposizioni appropriate».
Gli organi dell’Unione Europea (leggere sulle slide le funzioni)
• Il Consiglio europeo
• Parlamento europeo
• il Consiglio dell’Unione europea (definito dal TFUE semplicemente
“Consiglio”)
• la Commissione europea
• la Corte di giustizia europea (e il Tribunale di primo grado)
• a Banca Centrale Europea
• il Comitato delle Regioni
• il Comitato economico e sociale

Norme costituzionale sul potere giudiziario


• Processi civili (tra due privati. Attore e …)
• Processi penali tra un privato e il pubblico ministero, inizialmente il soggetto
(indagato) sotto accusa viene inizialmente sottoposto a un processo
preliminare durante il quale il giudice valuta le prove e decidere se proseguire
con il processo, se il processo continua il soggetto diventa (imputato), avrà un
avvocato di difesa e verrà giudicato da un giudice terzo e imparziale. Se
imputato viene dichiarato colpevole il soggetto può richiedere un ulteriore
processo di terzo grado, utilizzabile solo se durante il processo il giudice non
ha interpretato correttamente la legge (corte di cassazione)
Il potere giudiziario
Le norme sul potere giudiziario si trovano al titolo quarto della costituzione.
▪ Parlamento: crea le leggi (potere legislativo) (titolo primo)
▪ Presidente della repubblica: fa da garante tra parlamento e governo (titolo
secondo)
▪ Governo: applica le leggi (potere esecutivo) (titolo terzo)
▪ Magistratura: fa rispettare le leggi (potere giudiziario) (titolo quarto)
L’articolo 101 della Costituzione afferma che «La giustizia è amministrata in
nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge»

Legge vs sentenza

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▪ La legge è generale e astratta. VS La sentenza è reale e concreta.
▪ La legge è un atto di volontà (il parlamento vuole creare la legge). VS La
sentenza e un atto di cognizione (il giudice deve dare una sentenza).
▪ La legge è libera nel fine VS la sentenza è vincolata nel fine.
▪ La legge è un’attività originaria. VS Sentenza è subordinata (ci devono essere
leggi affinché il giudice possa compiere la sua mansione).
▪ La legge non ha motivazione (non deve dare spiegazioni). VS La sentenza
deve essere motivata.
Differenza tra legislazione e giurisdizione
Il parlamento è: un organo collegiale, politico, votato dai cittadini. VS L’organo
giurisdizionale è: monocratico o collegiale, selezionato mediante esame e concorso.
Il parlamento procede per deliberazione. VS il giudice non è autonoma su istanza di
parte e delibera nel segreto nella camera di consiglio.
Il giudice non può formulare o creare nuove norme
Il giudice non può disapplicare una legge, anche se è incostituzionale (però
può rivolgersi alla Corte costituzionale, è un giudice speciale subordinato alla
legge col potere di eliminare norme)
La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle
norme sull’ordinamento giudiziario. Non possono essere istituiti giudici
straordinari o giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari
ordinari sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione
di cittadini idonei estranei alla magistratura.
• Vi sono altre cinque giurisdizioni oltre a quella ordinaria (civile e penale;
di merito e di legittimità); quella amministrativa, contabile, tributaria, militare,
costituzionale (giurisdizioni speciali).
• Ogni giurisdizione speciale ha il proprio organo di «autogoverno».
La nostra legge non permette di istituire giudici speciali, ovvero giudici istituiti
dopo che il fatto è avvenuto (es caso di Norimberga). Questo serve per impedire
che un giudice possa scegliere un caso per favorire una parte, la nostra costituzione
prevede delle tabelle per decidere chi verrà attribuito a un caso, nel caso un giudice
è influenzato dal caso deve decidere di astenersi.
ART 25 costituzione: nessuno può essere punito per una legge che non esisteva
prima del compimento del reato. Principio di irretroattività.

Consiglio superiore della magistratura


la magistratura è un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.
La magistratura non è strutturata gerarchica, tutti i giudici hanno pari poteri, i giudici
svolgono funzioni diverse, ma nessuna governa un'altra. Esiste il consiglio superiore
della magistratura, non è un organo giudicante ed è presidiato dal presidente della

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repubblica. Ne fanno parte di diritto il primo presidente e il procuratore
generale della Corte costituzionale.
Gli altri componenti sono eletti per due terzi da tutti i magistrati ordinari tra gli
appartenenti alle varie categorie, e per un terzo dal Parlamento in seduta comune tra
professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo quindici anni di
esercizio. Il Consiglio elegge un vicepresidente fra i componenti designati dal
Parlamento. I membri elettivi del Consiglio durano in carica quattro anni e non sono
immediatamente rieleggibili. Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli
albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.
La corte di cassazione è un organo che valuta il lavoro svolto da un giudice durante
un processo valutando se ha applicato correttamente la legge.
Magistratura giudicante: tribunale, corte d’appello, corte di cassazione. (giudici)
Magistratura requirente: suddivisa in procure. (pubblici ministeri).
I membri del CSM sono eletti 2/3 da tutti i magistrati e 1/3dal parlamento in seduta
comune tra professori universitari e avvocati con più di 15 anni di servizio.
Viene eletto un vicepresidente, tutti i membri del CSM rimangono in carica quattro
anni.
composto da 20 membri togati, membri laici
Si è deciso di non dare tutti i posti all’interno del CSM ai magistrati per evitare
l’isolamento del potere, si temeva che diventasse una casta chiusa e lontana dai
problemi della società, per questo hanno inserito componenti laici (professori,
avvocati).
Le funzioni del CSM
• Assume i magistrati che hanno superato un concorso pubblico.
• Assegna una sede ai magistrati.
• Effettua trasferimenti.
• Promuove e prende provvedimenti disciplinari sui magistrati (in caso di illecito
di un magistrato sarà il CSM a giudicarlo attraverso un processo).
La natura giuridica del CSM
• Organo non costituzionale (il potere giudiziario è diffuso, cioè ogni giudice
ha potere giudiziario, quindi il potere giudiziario non è concentrato nell’organo
ma nei suoi membri).
• Organo di rilievo costituzionale (non è indefettibile cioè potrebbe essere
eliminato).
• Ricorso al TAR contro le delibere (documenti fatti dal CSM) del CSM.
• Ricorso al SSUU (organo contro i provvedimenti disciplinari)
Secondo l’articolo 107 cost i magistrati sono inamovibili.

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Il secondo strumento dei magistrati e la distinzione ovvero i magistrati non avendo
gerarchia sono divisi solo per i fini del loro operato. Ammessa la nomina senza
concorso dei magistrati onorari, esso si occupa di cause di un valore modesto o
comunque di reati che non destano un particolare pericolo sociale esempio giudice
di pace civile (sono eletti con un concorso per titoli). i magistrati onorari lavorano a
supporto dei magistrati togati. (guardare meglio onorari e togati)
Il magistrato onorario può essere eletto e diventare togato (non può essere
entrambi) art.110 costituzione ferme le competenze del CSM. spettano al ministro
della giustizia la funzione e organizzazione delle competenze legislative di difesa
giudiziaria.

Il giusto processo
L’art. 111 Cost: «La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla
legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità,
davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata. Nel
processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più
breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell’accusa
elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare
la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le
persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e
l’interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell’accusa e
l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete
se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo...» … «Il processo
penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La
colpevolezza dell’imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese
da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all’interrogatorio da
parte dell’imputato o del suo difensore. La legge regola i casi in cui la formazione
della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell’imputato o per
accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita.
Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati. Contro le sentenze e
contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali
ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in cassazione per violazione di legge.
Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in tempo di
guerra. Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in
cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione»
Art.103 esprime il potere del TAR (tribunale amministrativo regionale, competente
a giudicare sui ricorsi) di esprimersi nei conflitti riguardanti la pubblica
amministrazione. La norma fa riferimento a due situazioni giuridiche soggettivi:
• Interesse legittimo: vi è sempre il coinvolgimento della pubblica
amministrazione. (se ne occupa la legislazione amministrativa).
• Diritto soggettivo: solitamente si riferisce a controversie tra privati. (se ne
occupa la legislazione ordinaria, la legge prevede che in precisi casi previsti
dalla legge viene coinvolta la legislazione amministrativa).

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Ricorso amministrativo
Tutela il cittadino nei confronti della p.a. e assicurarsi oltre che dai ricorsi
giurisdizionali anche dai ricorsi amministrativi. Il privato si rivolge direttamente alla
p.a. per far dialogare il cittadino e la p.a. molto spesso però la p.a. tende a non
appoggiare il privato. Ci sono diversi tipi di ricorsi amministrativi:
• Per opposizione: consiste in una istanza rivolta dall’interessato alla stessa
autorità che ha emanato l’atto al fine di richiederne il riesame e l’eventuale
rimozione. L’amministrazione ha l’obbligo di pronunciarsi.
• Gerarchico: consiste in una istanza presentata dall’interessato (entro 30 gg
dalla notifica del provvedimento) all’autorità gerarchicamente sovraordinata a
quella che ha emanato l’atto, al fine di richiedere un riesame dell’atto che si
suppone sia invalido
• Art. 138: il Governo, a tutela dell’unità dell’ordinamento, con decreto del
Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri,
su proposta del Ministro dell’interno, ha facoltà, in qualunque tempo, di
annullare, d’ufficio o su denunzia, sentito il Consiglio di Stato, gli atti degli enti
locali viziati da illegittimità”.

Pubblico Ministero
Gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’ordinamento
giudiziario». Il P.M. esercita le sue funzioni non più sotto la direzione dell’esecutivo
(ministro della giustizia) bensì sotto la sua vigilanza. Il P.M. non ha più
discrezionalità nell’esercizio dell’azione ma è obbligato ad esercitare l’azione penale.
Gli uffici del pubblico ministero sono organizzati gerarchicamente: rapporto fra
Procuratore Capo e sostituto procuratore (Piemonte e Lombardia).
Funzioni:
• Svolge e dirige le indagini: promuove la repressione dei reati.
• Esercita l’azione penale quando non ricorrono i presupposti per archiviare il
procedimento penale, se non esercita l’azione penale il Procuratore Generale
presso la Corte di appello può avocare l’indagine.
• Sostiene l’accusa in giudizio.

Art.4 e art.73
Tutti possono agire in giudizio per tutelare i propri diritti art.24 costituzione la difesa e
un articolo inviolabile in qualsiasi ordinamento e giurisdizione (gratuito patrocinio) se
non si riesce a sostenere la spesa del giudizio si potrà usufruire del gratuito
patrocino lo stato paga l ‘avvocato, il legislatore si attiva per rendere effettiva questa
garanzia anche per i non abbienti.

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Art.27 rapporti civili: la responsabilità penale e personale, non posso rispondere per
un fatto commesso da altri. Ovviamente l’ordinamento da delle regole da seguire sui
limiti di questa norma. L’imputato non sarà considerato colpevole sino alla condanna
definitiva, può avvenire in caso di timore della fuga una detenzione preventiva.
oppure un soggetto che commette il reato oltre i confini nazionali (estradizione), per i
reati politici e religioso non vi è estradizione.

l problema della politicità del giudice


La Dottrina si è fermata a riflettere su qual e il ruolo del potere giudiziario nella
politica, la decisione del giudice non è attuativa a fini politici. Il giudice nel momento
in cui interpetra la legge esprime la sua cultura e abilita e competenza e anche gusto
politico.

Modello regionale
Esistono regioni autonomia ordinaria o speciale, le regioni ad autonomia speciale
in passato hanno avuto tendenze separatiste nei confronti della Repubblica, hanno
ottenuto una causa di maggio favore ottenendo maggior autonomia.
Il regionalismo differenziato
Forme di autonomia speciali possono essere concesse a regioni a statuto ordinario
che lo richiedono, e che rispettino l’articolo 117.
Il procedimento è caratterizzato da più fasi:
1. Eventuale consultazione referendaria regionale
2. Richiesta della Regione interessata al Governo
3. Consultazione degli enti locali che fanno parte della Regione
4. Inizia il negoziato per il raggiungimento dell’intesa
5. Raggiunta l’intesa il Governo presenta alle Camere il disegno di legge che la
recepisce.
Organi della regione
• Consiglio regionale: esercita podestà legislativa affidate alla regione.
• Giunta: organo esecutivo.
• Presidente della giunta: rappresenta la regione.

Le funzioni del Consiglio Regionale


La Costituzione conferisce le seguenti funzioni:
• Fare proposte di legge alle Camere;
• Proporre referendum confermativi di legge di revisione costituzionale;
• Richiedere referendum popolare per l’abrogazione, totale o parziale, di una
legge;
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• Partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica con propri delegati;
• Esprimere pareri sul distacco di province e comuni da una regione per
l’aggregazione ad altra regione.
Lo Statuto conferisce le seguenti funzioni:
• Approvazione del bilancio preventivo e consuntivo;
• Determinazioni sui tributi regionali;
• Ordinamento dei servizi e degli uffici regionali;
• Approvazione del programma economico e regionale;
• Controllo della giunta.

La legge regionale stabilisce i casi di ineleggibilità e di incompatibilità.


• I consiglieri regionali godono della insindacabilità: non possono essere
chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle
loro funzioni ai
• Casi di ineleggibilità: il capo della polizia, il prefetto, vertici delle
organizzazioni militari, diplomatici, capi di gabinetto dei ministeri, magistrati.
• Ma per i casi di incompatibilità interviene anche l’art. 122 comma 2 Cost.:
«Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una
Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio
o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo»
Articolazioni interne al Consiglio:
1. I gruppi consiliari: si formano in base all’orientamento politico dei consiglieri.
2. Le commissioni permanenti: costituite sulla base dei gruppi consiliari in
modo da renderle eterogenee. Intraprendono attività conoscitive (sono
previste anche commissioni speciali: le commissioni d’inchiesta).
3. La giunta per il regolamento: ha competenze in relazione alle modifiche da
apportare al regolamento interno.
4. La giunta per le elezioni: convalida le elezioni.

La giunta regionale e il suo presidente


Eletto a suffragio universale diretto (eletto dai cittadini). Nelle regioni a statuto
speciale è definito presidente della regione.
Tra la giunta e il consiglio regionale ci deve essere fiducia. Altrimenti tutta la giunta
cade e così anche il consiglio regionale.
Governi regionali alternativi governi in cui il presidente regionale non è eletto con
suffragio universale diretto, per evitare la clausola simul stabunt simul cadent... si
utilizza una elezione indiretta, in questo caso cambiano i motivi di scioglimento delle
giunte.Art.123 ultimo comma esso prevede che in ogni regione ogni statuto disciplini
un organo denominato di garanzia statutaria (CAL) (simile alla Corte costituzionale).

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Sistema conferenze: scopo di far comunicare stato e regioni e regioni con organi
limitrofi, spesso utilizzata per trovare comuni accordi per un interesse regionale e
Statale, vengono collegati gli esecutivi ovvero: i presidenti delle regioni e i presidenti
delle due provincie autonome ed e presieduta dal presidente del consiglio e possono
essere presenti anche i ministri competenti.

il sistema delle autonomie locali


la repubblica è costituita, da cosa? dalle regioni, dalle provincie, alle città, ecc...
le fonti del sistema delle autonomie sono 2
• il T.U.E.L.
• la legge n156/2014: riorganizza le province, istituisce città metropolitane e
incentiva al ricorso e le unioni di comuni.
Organi di governo del comune e della provincia
• Il consiglio costituisce, l’organo di indirizzo e di controllo politico
amministrativo; elegge al suo interno il proprio presidente che lo rappresenta
all’esterno e ne dirige i lavori sulla base delle disposizioni del regolamento
consiliare.
• La Giunta costituisce l’organo esecutivo del Comune, con competenza
residuale sugli ambiti non espressamente assegnati dalla legge o dallo
Statuto ad altri organi.
• I componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco (individuando tra di
essi il Vicesindaco) e possono essere scelti anche al di fuori dei componenti
del Consiglio.
• Il Sindaco è il vertice dell’amministrazione comunale. Ha funzioni di
rappresentanza dell’ente, convoca e presiede la giunta, sovrintende al
funzionamento dei servizi e degli uffici. I suoi incarichi sono:
o Sovrintende all’emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge
e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica.
o Lo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di
pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria.
o La vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine
pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
o Inoltre egli è ufficiale sanitario e ufficiale di polizia giudiziaria nel caso
in cui nel territorio del Comune non sia presente un comando della
Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di finanza.

La provincia
• Il presidente della provincia ha funzioni di carattere rappresentativo e
indirizzo politico generale che condivide con il Consiglio provinciale; egli ha il
compito di stabilire i principi generali di programmazione della provincia.

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• Assemblea dei sindaci con funzione di carattere consultivo ed è composta
da tutti i sindaci della provincia e ha il compito di consigliare/attività consultiva
al presidente della provincia e del consiglio provinciale.
La città metropolitana
• Sindaco metropolitano del capoluogo della città metropolitana (es. il sindaco
della città metropolitana di Milano o Napoli è anche sindaco di diritto di quelle
città).
• Vicesindaco eventuale: gli possono essere delegate delle funzioni e
sostituisce il Sindaco se cessa dalla carica.
• Consiglio Metropolitano: ha funzioni di indirizzo condivise con il Sindaco; ha
una formazione analoga al consiglio provinciale poiché è eletto anch’esso dai
sindaci e dai consiglieri comunali dell’area metropolitana. Composto dal
Sindaco metropolitano e da 24 o 18 o 14 consiglieri. Dura in carica 5 anni.
• Conferenza metropolitana (equivalente della assemblea dei sindaci) con le
stesse funzioni è presieduta dal Sindaco metropolitano e dai sindaci dei
comuni.

Giudizio di ragionevolezza
• Tutela il legislatore, la discrezionalità (più soggettiva, si aggancia ad un metro
di decisione basato su alcune regole previste dalla legge) non deve
trasformarsi in arbitrio (più oggettiva).
• Tutelare principio di pari trattamento
Uguaglianza sostanziale come fondamento della libertà positivo

• Trattamento eguale di condizioni eguali e trattamento diseguale di condizioni


diseguali.
• La Repubblica ha il dovere di attenuare le disparità economiche attraverso
azioni positive.
• L’uguaglianza sostanziale mira a garantire pari opportunità a tutti i cittadini
attraverso l’intervento equilibratore dello Stato.
• Ciò non vuol dire che tutti hanno il diritto di raggiungere lo stesso risultato: la
Costituzione riconosce all’inizio la parità di possibilità; i risultati di ciascuno
invece derivano dalle proprie abilità e capacità in virtù del principio
meritocratico.
• Si passa da uno Stato puramente liberale ad uno Stato sociale-interventista
che riconosce la libertà economica dei singoli e allo stesso tempo crea le
condizioni necessarie per consentire l’uguale accesso di tutti alle utilità
collettive: salute, lavoro, scuola-istruzione.

Norme precettive: trovano una diretta applicazione

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Esistono varie norme che permette di tutelare le donne, esistono quote rosa, norme
che permettono che i candidati per la Corte costituzionale siano per metà donne. Ciò
è avvenuto perché in passato il numero delle donne era nettamente inferiore.
Classificazione dei diritti fondamentali
• Libertà negative: lo stato non può astenersi, deve sempre intervenire
attivamente per tutelare i tuoi diritti.
• Libertà positive: lo stato deve astenersi, e lasciare i cittadini esercitare i
proprio diritti.
Questa classificazione è stata molto criticata. Esempio la libertà personale è
negativa ma prevede che lo stato possa togliertela in caso di reato. Questa
libertà, quindi, richiede sia un comportamento attivo che passivo da parte dello
stato.
Esistono anche libertà positive che richiedono un’astensione dello stato, es il
diritto alla salute, io posso rinunciare al mio diritto, posso rifiutare le cure, in
questo caso lo stato è costretto a rispettare il volere del soggetto e astenersi.

Situazione di fatto che comprime i diritti fondamentali


In caso di guerra i diritti fondamentali possono essere non rispettati per una
situazione di fatto. Per essere ufficialmente in guerra, le camere dovranno deliberare
e decidere se entrare oppure no in guerra, successivamente il presidente della
repubblica dichiarerà lo stato di guerra. Questo stato può limitare i diritti fondamentali
ma non farli cessare totalmente.
Lo stato di emergenza, non esiste nessuna legge che disciplina lo stato di
emergenza, ma esiste l’articolo 77 Cost. che disciplina i casi straordinari. Negli ultimi
anni si è parlato molto di stato di emergenza, ma queste misure di protezione
vengono disciplinate dal codice della protezione civile, che prevede di utilizzare degli
strumenti per superare questioni di emergenza, esso pero non permette di limitare i
diritti fondamentali. Quindi durante il lockdown sono state utilizzate 2 leggi, l’art 77 e
delle norme del codice della protezione civile.

Perquisizione e ispezione: la perquisizione è la ricerca del corpo del reato o cose


collegate al reato. Durante ispezione non cerco qualcosa ma si osserva e si valuta
se ci sono tracce di un reato.

La libertà personale (art. 13 Cost.)


La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di
ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi
previsti dalla legge.

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In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge
l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono
essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li
convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di
ogni effetto.
i casi indicati tassativamente dalla legge come eccezionali:
• Arresto in flagranza di reato: al fine di assicurare l’autore del reato alla
giustizia ed impedire che il reato venga portato a conseguenze ulteriori. Esso
può essere obbligatorio o facoltativo. Ed è previsto per reati non colposi puniti
con una pena non inferiore nel minimo a cinque anni.
• Fermo di indiziato di delitto (per il pericolo di fuga).

Riepilogo dei termini


• Arresto eseguito dalla polizia giudiziaria →
• Entro 24 ore dall’arresto, il presunto innocente deve essere posto a
disposizione del pubblico ministero →
• Entro 48 ore dall’arresto, il pubblico ministero deve chiedere la convalida al
Giudice per le indagini preliminari
• Entro 48 ore dalla richiesta del pubblico ministero il giudice deve decidere
• Tutta la procedura deve concludersi al massimo nel giro di 96 ore (48+48) ex
art. 13 comma 2 Cost.
A tutela della libertà personale sono quindi previste:
• La riserva assoluta di legge: solo il potere legislativo può stabilire casi e
modi per limitare la libertà personale (è escluso il potere normativo-
regolamentare del governo, sono esclusi i poteri della pubblica
amministrazione). In base alla legge la restrizione della libertà personale può
avvenire: a) a seguito di una sentenza di condanna che prevede una pena
detentiva; b) nei casi di arresto in flagranza di reato; c) nei casi di
applicazione di una misura cautelare.
• La riserva di giurisdizione: prevede l’adozione di un provvedimento
dell’autorità giudiziaria (magistratura) deputata a controllare che tutti i requisiti
richiesti dalla legge per la restrizione della libertà personale vengano
rispettati.
• La motivazione: per quale ragione il giudice ha emesso il provvedimento
limitativo della libertà personale; essa legittima il provvedimento del giudice e
permette di sindacarne le ragioni di fatto e di diritto ai fini di una eventuale
impugnazione.
I diversi tipi di riserva di legge: riepilogativa
• La riserva di legge formale: la disciplina della materia è riservata all’atto
legislativo prodotto attraverso il procedimento parlamentare (riserva di organo
o riserva di assemblea).
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• La riserva di legge ordinaria/sostanziale: la disciplina della materia è
affidata alle fonti primarie (riserva di fonte).
• La riserva di legge assoluta: è da declinarsi come divieto per le fonti
secondarie di disciplinare materie che sono riservate alla legge (es. art. 13).
Sono ammessi solo regolamenti di stretta esecuzione volti a predisporre
modalità operative, procedure applicative e strutture amministrative (ex art. 17
legge 23 agosto 1988, n. 400).
• La riserva di legge relativa: ammette l’intervento delle fonti secondarie ad
integrazione delle fonti primarie. La legge ordinaria detta la disciplina generale
o di principio, il regolamento prevede la disciplina di dettaglio e di attuazione
(es. normativa sugli stupefacenti che rappresenta una eccezione al principio
della tendenziale riserva assoluta di legge in materia penale; art. 97 c. 2
Cost.; art. 23 Cost.).
• La riserva di legge rinforzata: per procedimento (la Costituzione prevede
una procedura aggravata per l’approvazione della legge); per contenuto (la
Costituzione detta il contenuto generale che deve avere la legge).

Il diritto alla casa


La costituzione afferma che la repubblica deve favorire il risparmio popolare alla
proprietà privata. Ciò vuol dire che lo stato favorisce un’abitazione per tutti i cittadini,
ma questo non vuol dire che tutti devono possedere una proprietà. Lo stato mette a
disposizione le case popolari, ovvero case a disposizione per i soggetti più poveri, le
liste di attesa sono molto lunghe.
La proprietà è tutelata dallo stato, ma può essere goduta entro i limiti previsti dalla
legge. La proprietà può essere oggetto di esproprio, nel caso in cui serva per il bene
collettivo (es costruire una strada, ospedale, ecc.). è sempre previsto un indennizzo
per il soggetto proprietario dell’immobile.

Diritto allo studio e l’istruzione


L’istruzione per dieci anni è un dovere per il cittadino, lo stato fornisce tutti i fondi
necessari per fornire un’istruzione. L’istruzione superiore è un diritto, un soggetto
capace e meritevole viene premiato dall’ordinamento attraverso borse di studio che li
consentono di proseguire li studi.
L’istruzione è uno strumento per essere liberi e consapevoli nella propria scelta
lavorativa.

Diritto al lavoro
Art. 1 c. 1 cost. “L’Italia è una repubblica democratica, basata sul lavoro”.
Ricordiamo che la costituzione è stata creata dal compromesso tra più fazioni
politicamente opposte. Notiamo come è presente una virgola nella norma, la

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virgola indica come la repubblica ha una doppia anima, è democratica e fondata sul
lavoro.
Ma cosa è il lavoro per la costituzione? Ci sono 2 linee di pensiero: 1 indica i
lavoratori più svantaggiati, Esposito invece dice che il lavoro è un’attività che tutti i
cittadini devono svolgere per essere in una posizione attiva nella società.
La teoria che venne utilizzata è quella di Esposito. Nell’articolo 3 c. 2 cost. indica
come tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, la legge fa intendere anche che
tutti i cittadini sono lavoratori. [art. 4 cost…] (art 34 cost. “la scuola è aperta a tutti”
questa norma si lega all’art. 4 cost.) art 35. Cost. Afferma che la formazione e la
formazione professionale ti continueranno a far crescere come individuo. [si fanno le
pippe mentali sulle leggi].
Ma chi sono i lavoratori? Il lavoratore per la costituzione non sono solo i soggetti
subordinati, ma anche gli imprenditori. Gli imprenditori svolgono un interesse
comunitario per questo vengono riconosciuti come lavoratori e inseriti nell’art. 4 cost.
Pure uno studente è considerato un lavoratore, in quanto si sta formando per essere
più consapevole e scegliere liberamente il suo futuro professionale. I pensionati per
quanto siano usciti dal processo produttivo della società rientrano nella definizione di
lavoratore se si impegnano in attività utili per la comunità (es, lavori socialmente utili,
aiutare i nipoti, ecc.).
Il diritto al lavoro non è una pretesa giustiziabile, la repubblica promuove le
condizioni per il diritto al lavoro, però non ha nessun altro dovere verso il cittadino.
Lo stato non è costretto a erogare un reddito ai cittadini senza lavoro, ma si tratta di
una scelta politica; invece, è un dovere dare un reddito ai soggetti inabili non in
grado di lavorare.

La giustizia costituzionale
La Corte costituzionale nasce per assicurarsi che la legislazione rispetti la
costituzione e risolve le controversie con le regioni. I sindacati di costituzionalità:
• Sindacato preventivo: è di tipo astratto perché controlla la legge prima che
entri in vigore, ha una forte rilevanza politica.
• Sindacato successivo: dopo che la norma è entrata in vigore viene valutata
la norma, questo è il metodo utilizzato in Italia.
• Giudizio in via principale:
• Sindacato diffuso: ogni giudice può esprimersi sulla legge.

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