La facoltà di proporre candidati è riconosciuta a tali enti
del Gran Consiglio del Fascismo ed associazioni con Regio decreto, su conforme parere di una Commissione di cinque senatori e cinque deputati nominati dalle Legge 9 dicembre 1928, n. 2693. rispettive assemblee. Il decreto di riconoscimento è soggetto a Art. 1. ,O *UDQ &RQVLJOLR GHO )DVFLVPR q O¶RUJDQR VXSUHPR FKH revisione ogni triennio. coordina e integra tutte le attività del Regime sorto dalla Rivoluzione Gli enti predetti possono proporre un numero complessivo di GHOO¶RWWREUH(VVRKDIXQ]LRQLGHOLEHUDWLYHQHLFDVLVWDELOLWLGDOOD candidati pari alla metà dei deputati da eleggere. Il riparto di tale legge, e dà, inoltre, parere su ogni altra questione politica, numero tra i vari enti riconosciuti e il modo della loro scelta è economica o sociale di interesse nazionale, sulla quale sia stabilito nel decreto di riconoscimento. interrogato dal Capo del Governo. Art. 5. Il termine, entro il quale gli enti indicati negli articoli 3 e 4 Art. 2. Il Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, è, debbono procedere alla proposta dei candidati, è stabilito nel di diritto, il Presidente del Gran Consiglio del Fascismo. Egli lo decreto che indice le elezioni, e non può essere minore di venti, né convoca quando lo ULWLHQHQHFHVVDULRHQHILVVDO¶RUGLQHGHOJLRUQR maggiore di quaranta giorni. La Segreteria del Gran Consiglio, ricevute le proposte, forma un Art. 3. Il Segretario del Partito Nazionale Fascista è Segretario del unico elenco di candidati per ordine alfabetico, indicando, accanto Gran Consiglio. DGRJQXQRGLHVVLO¶HQWHFKHORKDSURSRVWR1RQVLWLHQHFRQWRGHOOH Il Capo del Governo può delegarlo a convocare e presiedere il Gran proposte giunte fuori del termine stabilito nel decreto che indice le Consiglio in caso di sua assenza od impedimento, o di vacanza della elezioni. carica. Il Gran Consiglio forma la lista dei deputati designati, scegliendoli Art. 4. Sono membri del Gran Consiglio per un tempo illimitato: OLEHUDPHQWHQHOO¶HOHQFRGHLFandidati, ed anche fuori, quando ciò sia 1° i quadrumviri della Marcia su Roma;; necessario per comprendere nella lista persone di chiara fama nelle 2° coloro che, per la loro qualità di membri del Governo, scienze, nelle lettere, nelle arti, nella politica e nelle armi, che siano abbiano fatto parte del Gran Consiglio per almeno tre anni;; ULPDVWHHVFOXVHGDOO¶HOHQFRGHLFDQGLGDWL 3° i Segretari del Partito Nazionale Fascista usciti di ufficio dopo Delle deliberazioni del Gran Consiglio viene redatto processo il 1922. verbale a cura del segretario del Gran Consiglio stesso. La lista dei deputati designati, munita del segno del Fascio Art. 5. Sono membri del Gran Consiglio a cagione delle loro /LWWRULR FRQIRUPH DO PRGHOOR SUHVFULWWR SHU O¶HPEOHPD GHOOR 6WDWR funzioni e per tutta la durata di queste: viene pubblicata, senza spesa, nella «Gazzetta ufficiale» ed affissa in 1° il Presidente del Senato e il Presidente della Camera dei WXWWLL&RPXQLGHO5HJQRDFXUDGHO0LQLVWHURGHOO¶LQWHUQR deputati;; 2° i Ministri Segretari di Stato;; Art. 6. /D YRWD]LRQH SHU O¶DSSURYD]LRQH GHOOD OLVWD GHL GHSXWDWL 3° il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio;; designati ha luogo nella terza domenica successiva alla [ « ] pubblicazione della lista nella « Gazzetta ufficiale » del Regno. La votazione avviene mediante schede portanti il segno del Fascio Art. 7. Possono, con decreto del Capo del Governo, essere Littorio e la formula: « approvate voi la lista dei deputati designati nominati membri del Gran Consiglio, per la durata di un triennio, e dal Gran Consiglio Nazionale del Fascismo? » con la facoltà di conferma, coloro che abbiano bene meritato della Il voto si esprime in calce alla formula per sí e per no. Nazione e della causa della Rivoluzione Fascista. Con le stesse forme, [ « ] la nomina può essere, in ogni tempo, revocata. Art. 10. Hanno diritto al voto nelle votazioni previste dagli [ « ] articoli 6 e 9 i cittadini italiani maggiori dei ventuno anni, e quelli Art. 11. Il Gran Consiglio delibera: minori dei ventuno, ma maggiori dei diciotto, ammogliati con prole, 1° VXOODOLVWDGHLGHSXWDWLGHVLJQDWLDLWHUPLQLGHOO¶DUWLFROR gli uni e gli altri quando siano in possesso di uno dei seguenti della legge 17 marzo 1928, n. 1019;; requisiti: 2° sugli statuti, gli ordinamenti e le direttive politiche del Partito a) paghino un contributo sindacale, a termini della legge 3 aprile Nazionale Fascista;; 1926, n. 563, ovvero siano amministratori o soci di una società o 3° sulla nomina e la revoca del Segretario, dei Vice Segretari, del di altro ente, che paghi un contributo sindacale a termini della Segretario amministrativo e degli altri membri del Direttorio legge stessa;; nelle società in accomandita per azioni ed del Partito Nazionale Fascista. anonime, solo le azioni nominative, intestate da almeno un Art. 12. Deve essere sentito il parere del Gran Consiglio su tutte le anno, conferiscono il diritto elettorale;; questioni aventi carattere costituzionale. b) paghino almeno cento lire annue di imposte dirette allo Stato, Sono considerate sempre come aventi carattere costituzionale le alle Provincie ed ai Comuni, ovvero siano da almeno un anno proposte di legge concernenti: proprietari o usufruttuari di titoli nominativi del debito 1° la successione al Trono, le attribuzioni e le prerogative della pubblico dello Stato o di titoli nominativi di prestiti provinciali Corona;; o comunali, per la rendita di 500 lire;; 2° la composizione e il funzionamento del Gran Consiglio, del c) percepiscano uno stipendio o salario o pensione o altro assegno Senato del Regno e della Camera dei deputati;; di carattere continuativo a carico del bilancio dello Stato, delle 3° le attribuzioni e le prerogative del Capo del Governo, Primo Provincie, dei Comuni o di altro ente sottoposto per legge alla Ministro Segretario di Stato;; tutela o alla vigilanza dello Stato, delle Provincie o dei Comuni;; 4° la facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche;; d) siano membri del Clero cattolico, secolare o regolare, ovvero 5° O¶RUGLQDPHQWRVLQGDFDOHHFRUSRUDWLYR ministri di un altro culto ammesso nello Stato. 6° i rapporti tra lo Stato e la Santa Sede;; 7° i trattati internazionali, che importino variazione al territorio Istituzione della Camera dei Fasci e delle Corporazioni dello Stato e dellH&RORQLHRYYHURULQXQFLDDOO¶DFTXLVWRGL Legge 19 gennaio 1939, n. 129 territori. Art. 1. La Camera dei Deputati è soppressa con la fine della XXIX Legislatura. Riforma della rappresentanza politica È istituita, in sua vece, la Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Legge 17 maggio 1928, n. 1019 Art. 2. Il Senato del Regno e la Camera dei Fasci e delle Corporazioni collaborano col Governo per la formazione delle leggi. Art. 1. Il numero dei deputati per tutto il Regno è di Art. 3. La Camera dei Fasci e delle Corporazioni è formata dai quattrocento. Tutto il Regno forma un collegio unico nazionale. componenti del Consiglio nazionale del Partito Nazionale Fascista e Art. 2. La elezione dei deputati ha luogo: dai componenti del Consiglio nazionale delle Corporazioni, salve le 1° con la proposta degli enti indicati negli artigli 3 e 4;; incomSDWLELOLWjGLFXLDOO¶DUW 2° con la designazione del Gran Consiglio nazionale del Le modificazioni nella composizione del Consiglio nazionale del Fascismo;; Partito Nazionale Fascista e del Consiglio nazionale delle 3° FRQO¶DSSURYD]LRQHGHO&RUSRHOHWWRUDOH Corporazioni sono disposte con legge. Art. 3. La facoltà di proporre candidati spetta anzitutto alle Art. 4. Il DUCE del Fascismo, Capo del Governo, fa parte, di Confederazioni nazionali di sindacati legalmente riconosciute, a diritto, della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. WHUPLQLGHOO¶DUWGHO5GHFUHWROXJOLRQ Ne fanno parte anche i componenti del Gran Consiglio del )DVFLVPRVDOYHOHLQFRPSDWLELOLWjGLFXLDOO¶DUW