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Lezione 1

La norma giuridica e l’ordinamento giuridico. Diritto pubblico e diritto privato.


Interpretazione del diritto. I formanti del diritto privato: legge, dottrina,
giurisprudenza.

Il diritto è un insieme di regole che vogliono prevenire e risolvere con itti. Sono regole che
prescrivono condotte o spiegano come devono svolgersi le relazioni tra le parti (di carattere
economico - rapporti patrimoniali).
Le regole di diritto sono generali e astratte. L’applicazione della fattispecie generale e astratta è
concreta (es. in una sentenza). Da questa nasce un comando individuale e concreto.

Regole giuridiche e non giuridiche


Non tutte le regole sono giuridiche.
Le regole giuridiche sono tutte le regole che da un punto di vista formale vengono elaborate (sono
poste in essere) da un’autorità di un ordinamento giuridico che ha il potere di emanare delle regole
giuridiche secondo determinate modalità (es. parlamento, giudice).
Regole fondate su tradizione e costumi vengono spesso tradotte in regole di diritto, rese
quali cate.
Le regole giuridiche possono essere elaborate da un giudice o da un legislatore.

Fonti delle regole giuridiche


Le regole giuridiche possono derivare da un atto legislativo (Europa Continentale) o da un
precedente giudiziario (tradizione anglosassone).

Fonti del diritto (della regola giuridica)


Le preleggi (disposizioni sulla legge in generale 1-16. premesse al codice civile) precedono
l’articolo 1 del codice civile e riguardano le fonti del diritto.
• Fonti scritte
- Leggi (del parlamento con contenuto ampio e generale): da il quadro generale.
- Regolamenti (atti regolamentari speci ci del governo. Speci cano atti già presenti
nell’ordinamento): precisano i contenuti della legge
• Fonti non scritte
- Gli usi (consuetudine).

L’articolo 1 delle preleggi deve essere integrato. Dal 1942 sulle fondi del Diritto incidono la
Costituzione e l’adesione dell’Italia all’UE.

La Costituzione è una fonte del diritto sovraordinata.


• Costituzione e leggi Costituzionali
• Leggi Statali
• Leggi Regionali
• Regolamenti
• Usi
Le leggi ordinarie (statati o regionali) sono in una posizione sotto ordinata rispetto alla Costituzione
o alle leggi Costituzionali. Non possono essere mai in con itto con le leggi Costituzionali e la
Costituzione.
Il rapporto tra leggi statali e regionali non è gerarchico ma di competenza per materia. (Le
competenze sono elencate nella costituzione).

Gli usi erano diffusi prima della Costituzione e tante materie non erano regolate dello Stato
(lasciate alle dinamiche concrete e dipese dall’area geogra ca)
Le condotte sono diuturne, si ripetono naturalmente nel corso del tempo e convincono i soggetti
del loro vincolo.
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Lo spazio degli usi oggi è ristretto, il legislatore tende a regolamentare. Nei settori che necessitano
di regole pratiche e concrete sono demandate agli usi commerciali praticati tra gli operatori
commerciali (settore delle spedizioni).

L’adesione all’UE determina la formulazione di regole analoghe. (per costituire un mercato unico
occorreva abbattere alcune differenze normative).
Gli atti normativi dell’UE sono i regolamenti e le direttive.
I regolamenti dell’UE sono leggi che l’unione si da e che sono immediatamente operativi e
identiche in tutti gli stati membri. Lo strumento del regolamento porta ad una armonizzazione
massima delle leggi.
Spesso l’UE agisce attraverso delle Direttive che non dettano regole immediatamente operanti ma
dettano regole operanti che obbligano gli stati membri a legiferare in merito agli argomenti delle
direttive.

I con itti tra regole


Il con itto viene regolato con prevalenza della legge che trova fonte nell’atto normativo
cronologicamente successivo (Legge sul divorzio 1970) (la regola nuova abroga la regola vecchia
che è in con itto).
L’abrogazione può essere espressa o tacita. È espressa quando la legge nuova elabora la nuova
regola e indica l’abrogazione della legge precedente.
Se le regole in con itto hanno fonti in atti normativi di diverso livello si applica il criterio gerarchico
(se c’è una legge ordinaria che entra in con itto con una legge costituzionale). La decisione sul
con itto è af data alla Corte Costituzionale.
Un problema di gerarchia si pone anche sulla disciplina dei regolamenti comunitari:
vengono reputati prevalenti sulle leggi statali ma devono rispettare i principi essenziali di un
ordinamento giuridico che si rinvengono nelle carte costituzionali di un paese.

Il testo normativo
Ogni paragrafo rappresenta un comma.
L’argomento dell’articolo è la rubrica.

Rapporto tra testo della Disposizione Normativa e sua Interpretazione


La disposizione è l’insieme formale delle parole da cui bisogna ricavare la regola (ricavare la
norma dalla disposizione). Questo processo comporta un margine di discrezionalità importante.
Alle volte occorre solamente un’interpretazione letterale. Altre volte le disposizioni contengono
locuzioni dal peso ampio: l’attività di interpretazione non sarà unicamente letterale ma logico-
sistematica (qual è la nalità della disposizione e l’intenzione del legislatore considerando il
sistema).

L’interpretazione è af data istituzionalmente al Giudice (giudiziale). Può essere anche dottrinale


(dalla cultura giuridica: letteratura giuridica) e autentica (quando il legislatore stesso si
autointerpreta).

L’Analogia (Art. 12 Preleggi, comma 2) si applica quando una non esiste una precisa regola per un
con itto. Il giudice deve osservare se esistono leggi che regolano fattispecie simili o casi analoghi
e può applicare la stessa regola al caso analogo (regola che fa cessare i rumori se disturbano il
proprietario viene estesa anche all’inquilino).
L’analogia è un modo di legittimare un’interpretazione sistematica (si osserva il sistema più ampio
delle disposizioni simili).

Diritto Privato e Diritto Pubblico


Il Diritto Privato è un insieme di regole che regola il rapporto tra singoli privati (rapporto personale-
privatistico o patrimoniale).
È diverso dal diritto pubblico perché quest’ultimo si pone in una logica di rapporti tra stato e privati.
La differenza con il diritto pubblico è che nei rapporti del diritto privato molte delle regole possono
essere derogate dalle parti.
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Le regole derogabili sono dispositive o suppletive.

Il codice civile
La quantità degli articoli è collegata alla codi cazione: quando si vanno affermando gli stati
nazionali l’esigenza di quest’ultimi è di avere una disciplina unitaria, chiara e compatta del diritto
civile e commerciale. Si approva la Legge Nazionale eliminando usi e consuetudini e approvando
una legge che disciplina il complesso dei rapporti civili e commerciali.

Il codice civile nasce in Italia nel 1865 prendendo spunto dal Codice Civile francese (Code Civil
1804). In Italia viene aggiornato nel 1942 (attraverso un regio decreto). È composto da 6 libri:
1) Persone e famiglia;
2) Successioni;
3) Proprietà:
4) Obbligazioni
5) Lavoro;
6) Tutela dei diritti

Costituzione e diritto privato


Norme del diritto privato devono essere talora interpretate anche alla luce della costituzione:
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Lezione 2
Le situazioni giuridiche

Diritto Soggettivo
Colui che ha ragione in un con itto tra parti è titolare di un diritto soggettivo. È il potere conferito da
una norma ad un soggetto, di soddisfare un proprio interesse.
Il diritto è assoluto se posso fare valere il diritto nei riguardi di chiunque (possesso di una cosa).
Il diritto è relativo se è nei riguardi di una sola persona (vendita di un bene).

Diritti assoluti
Facoltà di godimento di un bene di cui si è titolari. (Interesse a conservare un bene posseduto)
• Diritti reali: proprietà
• Diritti della personalità: diritto alla vita, integrità sica, onore e reputazione.
Esiste un dovere di estensione a carico dei terzi (devono astenersi da condotte lesive dei diritti del
soggetto).

Diritti relativi
Diritto a conseguire un bene che non è nel patrimonio del titolare. (Interesse ad conseguire un
bene esterno).
• Diritti di credito: dovere di cooperazione del soggetto passivo (debitore)
• Diritto potestativo: (es. opzione di acquisto su un calciatore, compro il diritto di acquistarlo) più
forte e autoesecutivo del diritto di credito; il soggetto passivo non deve cooperare (passiva
soggezione).

Posizioni soggettive passive


• Dovere (generico) di non ledere (Diritto assoluto)
• Obbligo (speci co) di adempiere (Diritto di credito)
• Soggezione (Diritto potestativo)
• Onere: posizione soggettiva intermedia

Obbligazione
È lo schema di rapporto proprio dei diritti relativi di credito.

Vicende delle posizioni soggettive


Es. Trasferimento del titolo di proprietà
Possono avvenire a titolo originario (primo proprietario) o a titolo derivativo (trasferimento da un
diverso proprietario).

L’acquisto a titolo derivativo può creare talvolta qualche problema.

Dalla successione all’estinzione delle situazioni soggettive


Le situazioni soggettive si estinguono.
Estinzione siologica: il credito (viene ripagato).
L’estinzione di un diritto su un bene può avvenire con una rinunzia (generalmente il bene diviene di
titolarità di qualcun altro).
L’estinzione può avvenire anche per decorso nel tempo: prescrizione e decadenza.

Prescrizione
Art. 2934 Estinzione dei diritti.
È un istituto che si integra quando per un periodo di tempo molto signi cativo non si esercita un
diritto pur essendovi titolare. La ragione è di certezza dei rapporti giuridici: l’ordinamento giuridico
attraverso la prescrizione vuole fare in modo che dopo un periodo di tempo non vengano messi in
discussione dei rapporti giuridici che per lungo tempo non sono stati messi in discussione.
Chi perde il diritto non ha tutela a causa della sua inerzia.
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Si prescrivono i diritti di credito.
Per i diritti assoluti: la proprietà non si prescrive.
I diritti indisponibili (della personalità) non si possono prescrivere. (Si perde il diritto al risarcimento
ma non il diritto all’onore e alla reputazione).

Il termine ordinario della prescrizione è 10 anni (se non esistono previsioni diverse).
Esistono previsioni diverse:
Per il risarcimento del danno da fatto illecito la prescrizione è quinquennale.
Per i diritti reali minori (es. usufrutto) la prescrizione è ventennale.
Per i reati da incidenti stradali la prescrizione è biennale.

L’interruzione della prescrizione (art. 2943) avviene quando cessa l’inerzia del titolare e il termine
prescrizionale riprende da capo (se non richiedo il pagamento perdo il diritto di credito, se lo
richiedo interrompo il decorso del termine prescrizionale, non sono stato inerte).

La Sospensione della prescrizione avviene quando si accerta che il titolare del diritto non era nella
condizione di esercitarlo (l’inerzia è giusti cata). Le cause di sospensione sono di due tipi:
• per i particolari rapporti tra debitore e creditore: rapporto familiare…
• per la particolare condizione del titolare del diritto: militari in servizio in guerra, minori privi di
rappresentanti legali…

Le prescrizioni presuntive, si distinguono da quelle estintive e si hanno nell’ipotesi in cui si


presume che passato un certo termine (tempo) il debito sia stato pagato. Il credito si è estinto
perché si presuma che sia stato pagato. (Es. prescrizione presuntiva per l’ipotesi di crediti per
ristoratori e albergatori: dopo 6 mesi dall’esecuzione della prestazione si presume che il credito sia
stato estinto).

Decadenza
In comune con la prescrizione estintiva la decadenza porta al termine del diritto dopo un certo
periodo di tempo.
La decadenza si ha unicamente sotto prescrizione di legge (circoscritte a particolari fattispecie).
La legge vuole che si esercitino diritti in tempi relativamente stringenti (es. denuncia entro 8 giorni
dei vizi).
Non operano nella decadenza le cause di sospensione.
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Lezione 3
I fatti giuridici

L’attribuzione di diritti e doveri di posizioni soggettive dipende dall’accertamento di fatti.


I fatti umani da cui dipendono posizioni soggettive sono fatti giuridici.

Tipologie di Fatti giuridici


Possono essere naturali, che prescindono dalla attività consapevole dell’uomo o umani, posti in
essere da un soggetto di diritto volontariamente.

L’atto di autonomia
Es. Contratto, testamento…
Atto umano che manifesta l’autonomia privata del singolo, ossia la volontà di porre in essere un
fatto giuridico.
Il diritto asseconda la volontà delle parti facendo scattare degli effetti giuridici in dipendenza della
volontà.
Es. se due individui stipulano un contratto da quell’atto il diritto fa nascere effetti giuridici.

Esiste una libertà di dare un contenuto al contratto (contenuto negoziale).

Ci sono dei limiti a questa libertà: esistono limiti inderogabili (es. se viene stipulato un contratto di
nanziamento con interessi, gli interessi sono usurari, vietati dalla legge: la legge limita la libertà
delle parti; non posso lasciare per testamento tutto ad un solo glio).
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Lezione 4
I soggetti: la persona sica

Il soggetto di diritto privato


Art. 1-10: la persona sica
Art. 11-42: la persona giuridica

Capacità Giuridica
Disciplinata dall’Art 1.
È la capacità di essere titolare di posizioni soggettive (possibilità di essere titolare di diritti).
Es. il neonato ha la capacità giuridica di acquistare diritti in modo passivo.

Il concepito
Il concepito assume diritti nel caso di successione o donazione. Es. nonno in gravi condizioni dona
la propria abitazione al nipote non ancora nato. L’atto è condizionato negli effetti alla nascita. Se il
neonato nasce si perfeziona l’acquisto del bene. Se il bambino non nasce il bene torna al donante
o torna a far parte dell’eredità.

La cessazione della capacità giuridica


La capacità giuridica cessa con la morte.
Se un soggetto con capacità giuridica scompare si individuano tre fasi:
- scomparsa (da quando un soggetto non da più notizie di se e i congiunti fanno accertare che il
soggetto sia scomparso): si legittimano atti conservativi da parte di un curatore, es. si af dano le
responsabilità ad altri soggetti
- dichiarazione di assenza (dopo due anni): legittima qualche aspettativa dei congiunti sul
patrimonio dell’assente. Gli eredi possono essere immessi nel possesso temporaneo dei beni
(consumano i denari ricevuti dalla locazione dei beni). Viene aperto il testamento.
- morte presunta (dopo 10 anni): Scattano tutti gli effetti che scatterebbero dalla morte effettiva.
Se il morto presunto ritorna i beni consumati e venduti rimangono tali, i beni rimasti tornano.

I luoghi della persona


Domicilio: sede dei principali affatto ed interessi di un soggetto (generale o speciale).
Residenza: luogo di dimora abituale
Residenza e domicilio possono coincidere.

Capacità d’agire
Capacità giuridica è essere titolare di diritti. La capacità d’agire è la capacità di porre in essere atti
giuridici volti ad acquisire diritti.

La capacità d’agire dovrà essere attribuita solo a soggetti in grado di intendere le conseguenza
giuridiche dei propri atti volontari.
L’Art.2 stabilisce che la capacità d’agire è attribuita solo al soggetto di maggiore età.

Se il soggetto incapace pone in essere atti giuridici, l’atto è invalido, annullabile. Può stipulare atti
tramite un tutore (genitore).

Se il maggiorenne è un soggetto che non riesce a gestire i propri interessi (soggetto portatore di
handicap, soggetti anziani).
Esistono tre strumenti: interdizione, inabilitazione e nomina di un amministratore di sostegno. È
un’ipotesi di incapacità legale d’agire. Attivata dal giudice.
Ci sono casi molto frequenti in cui (es. vecchia non viene portata in tribunale per divenire
incapace) formalmente si è capaci ma in concreto non si è capaci di intendere e di volere. Questo
è il caso dell’incapacità di fatto.
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Ci sono dei casi in cui un soggetto capace in un preciso momento si trova in uno stato di
alterazione (es. soggetto assume sostanze stupefacenti).

• Incapacità legale:
- Per un minorenne
- Decisa dal giudice

• Incapacità di fatto:
- Maggiorenne incapace privo di sentenza giudiziaria
- Incapacità transitoria

L’emancipazione
Non esistono deroghe sull’assunzione di capacità ad un minorenne. Il minorenne in realtà svolge
un’attività contrattuale ordinaria (spesa, acquisti vari) che nessuno impugnerà. (Es. se un
minorenne compra un oggetto molto costoso senza il consenso dei genitori, l’attività contrattuale
può essere impugnata).

Interdizione
Si ha nel caso in cui il giudice confermi l’abituale infermità di mente che rende incapace di
provvedere ai propri interessi; viene nominato un tutore.

Inabilitazione
Lo stato del soggetto non è talmente grave da far luogo all’interdizione. Il soggetto inabilitato
conserva capacità per atti di ordinaria amministrazione; altrimenti viene assistito da un curatore

L’amministratore di sostegno
Introdotto nel 2004 e consiste nella nomina di un soggetto che, a sostegno della persona incapace,
amministra gli interessi dell’incapace. Il giudice attraverso il provvedimento precisa i poteri che
vengono af dati all’amministratore e quelli che rimangono al soggetto.
È uno strumento meno rigido rispetto ai precedenti, di tutela per il soggetto fragile che nel
contempo non deresponsabilizza quest’ultimo (duttilità di utilizzo).

Oggi, nella gran parte dei casi, si nominano degli amministratori. Il soggetto viene ascoltato dal
giudice che valuta l’opportunità di seguire l’indicazione di nomina del soggetto fragile.

Interdizione legale
Pena accessoria accordata ad un soggetto condannato per un fatto illecito penalmente rilevante ad
una pena superiore ai 5 anni.
Toglie l’incapacità di agire ad un soggetto pienamente capace (al condannato) per sanzionarlo.
Al soggetto legalmente interdetto resta la capacità per i principali atti non patrimoniali.

Il minore e la potestà dei genitori


Il minore non ha capacità di agire ma può compiere atti di minuta amministrazione. Per altri atti
dovrà essere aiutato da un tutore (potestà genitoriale).
Se il glio ha dei beni immobili la scelta di vendere beni da parte dei genitori negli interessi del
minore deve essere autorizzata dal giudice.
Esiste l’usufrutto legale dei beni dei gli.
I genitori hanno la capacità di porre in essere atti giuridici per conto del glio.
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