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Fonti del Diritto Sono fonti del diritto gli atti o i fatti considerati dallordinamento idonei a creare, modificare

o estinguere norme giuridiche. Le fonti sono a loro volta indicate da altre norme. Ogni norma posta da una superiore: al vertice della gerarchia vi la Costituzione, la quale trova la sua legittimit nel suo stesso fondamento. Al pluralismo di entit decentrate e autonome corrisponde un pluralismo delle fonti, ordinate nella seguente gerarchia: 1)fonti costituzionali (Costituzione e leggi costituzionali) 2)fonti comunitarie (atti normativi della U.E.) 3)fonti primarie (leggi ordinarie statali, decreti legisl. e decreti legge, regole parlamentari ecc..) 4)fonti secondarie (regolamenti amministrativi) 5)fonti terziarie (consuetudini e, secondo taluni, regolam. e statuti di condominio, impresa, assoc.) Lunica elencazione normativa delle fonti del diritto italiano contenuta nel Codice Civile del 1942 (1 disp. Prel), ma del tutto superata, considerando il semplice fatto che la Costituzione Repubblicana del 1948. La Costituzione rigida, ovvero non pu essere modificata con leggi ordinarie del Parlamento e la sua parte repubblicana non lo pu mai essere da nessuna maggioranza: le fonti primarie, poich sono subordinate alla Costituzione, devono avere un fondamento costituzionale. La Costituzione assegna in modo diretto e indiretto a ciascuna fonte a lei subordinata la propria funzione normativa, si dice perci che gode della competenza della competenza. La gerarchia indica la forza attiva (capacit normativa) e la forza passiva (capacit di resistere allabrogazione) della fonte.

La Corte Costituzionale assicura il predominio della Costituzione sulle altre fonti: essa ha infatti il potere di rimuovere le norme che considera incostituzionali. La legge appare dunque subordinata alla Costituzione. Al mero principio di legalit si sostituisce cosi quello di legalit costituzionale Identificazione delle fonti Per identificare le fonti si ricorre a due criteri: criterio formale: in questo caso la legge viene riconosciuta dalla sua denominazione ufficiale e dal suo processo di approvazione (es. l. n.392 del 1978) criterio sostanziale: si fa riferimento alla sostanza della legge (es. la legge sullaborto) Si insegna che le norme sono generali (perch riferite a una collettivit e non a un singolo) e astratte Tuttavia non tutte lo sono. Codice una fonte (del rango di legge ordinaria) contenente un insieme di proposizioni prescrittive raccolte in modo coerente e sistematico al fine di disciplinare in modo tendenzialmente completo un settore. In Italia abbiamo avuto il Codice Civile del 1865 e quello, ancora in vigore, del 1942. Il vigente Codice Civile pone al centro dellattenzione il produttivismo. Tuttavia esso va riletto alla luce della Costituzione repubblicana del 1948, in modo da rendere la produttivit subordinata ai diritti fondamentali della persona. A seguito del 1942 sono state emanate numerose altre leggi riguardanti tale settore, a tal punto da parlare di decodificazione. Tuttavia ci non comporta certo una perdita di unitariet dellordinamento, sempre garantita dalla presenza della Costituzione. Fonti del diritto dellU.E. La Comunit europea, istituita con trattato internazionale tra Stati sovrani, reso esecutivo in Italia con la l. 14ottobre 1957n.1203, ha il compito di:

istituire un unione economica e monetaria, oltre a un comune mercato

promuovere uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attivit economiche proteggere lambiente e migliorarne la qualit

Tutto questo soprattutto permettendo una pi libera circolazione di denaro persone e servizi, garantendo la libera concorrenza e instaurando politiche comuni nei settori dellagricoltura e dei trasporti. Si costituito cosi unordinamento giuridico comunitario, il quale deve per sottostare alla legittimit e legalit nazionale. Si deve cio creare un ordinamento italo-comunitario. Con il Trattato di Maastricht del 1992 e quello di Amsterdam del 1997 le competenze comunitarie sono state ampliate fino a comprendere anche numerosi aspetti non economici (quali ambiente sicurezza ecc). Si cercato di ridurre le tensioni tra Stati membri mediante il principio di sussidiariet: ovvero nelle materie di cui lU.E. non propriamente competente la Comunit non pu imporre agli Stati che non sono in grado di attuare i suoi obiettivi di attuarli a livello nazionale, ma deve cercare di attuarli a livello comunitario aiutando in qualche modo tali Stati. Tra le fonti comunitarie vi sono: regolamenti: direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri, anche nei rapporti tra cittadini direttive: non direttamente applicabili. Richiedono che lo Stato le recepisca, e una volta recepite sono applicabili nei rapporti cittadino-Stato, ma non nei rapporti tra cittadini. Regolamenti e direttive sono gerarchicamente superiori alle fonti ordinarie interne, tuttavia sottostanno alla Costituzione italiana. Lintegrazione delle fonti nazionali e di quelle comunitarie ha portato alla costituzione di un ordinamento definibile italo-comunitario delle fonti. Fonti internazionali

Le consuetudini internazionali hanno rango superiore alle fonti primarie e assimilabile a quelle costituzionali, e si adeguano automaticamente in virt della 10 cost. . Le norme internazionali pattizie invece devono essere recepite mediante atto-fonte per essere applicabili su territorio nazionale. Questo avviene mediante emanazione di una norma che contenga i punti del Trattato. Se la norma differisce in qualcosa dal Trattato essa a prevalere. Leggi regionali e consuetudini (fonte-fatto) Le leggi regionali fanno parte delle leggi primarie. La consuetudine o uso normativo una fonte-fatto, priva di una dichiarazione imputabile alla volont normativa di un soggetto determinato (fonte-atto) essa risulta da un comportamento reiterato e costante dei consociati, e deve essere tenuto nel convincimento della sua doverosit. una fonte terziaria, poich subordinata alla legge e ai regolamenti. Nelle materie regolate da leggi o regolamenti esse hanno efficacia solo se da essi richiamate (secundum legem). La tradizione ammette la consuetudine praeter legem nelle materie non coperte da fonti primarie o secondarie. Non valgono mai se sono contra legem. Fonti c.d. extra ordinem Sono le fonti la cui idoneit a produrre norme non stabilita da norme superiori: contratti collettivi di lavoro, accordi di collaborazione tra imprese ecc.. Accordi tra Governo e sindacati con o senza lulteriore partecipazione degli imprenditori. Authorities: la crisi dello Stato e i cambiamenti degli ultimi decenni hanno contribuito al loro proliferare. A queste sono affidate funzioni di garanzia e controllo in materie di particolare importanza per lo sviluppo dei rapporti giuridico-sociali: il mercato dei valori mobiliari (CONSOB), concorrenza tra imprese (autorit garante della concorrenza e del mercato), i mezzi di comunicazione di massa (garante per la radiodiffusione e leditoria) e molti altri. Esse emanano norme regolamentari inerenti le loro

materie: danno vita a una normazione atipica che auspicabile rientri al pi presto negli alvei classici dello Stato. Giurisprudenza e dottrina Il giudice sottoposto soltanto alla legge e la sentenza del giudice non legge. Linsieme delle decisioni costituirebbe il diritto vivente e al giudice non sarebbe consentito di deviare rispetto a decisioni prese da altri in passato. Soluzione inaccettabile. Il precedente dunque non fonte nel nostro sistema, a differenza di quello anglosassone. (perch contengono una fattispecie astratta da applicare a innumerevoli fattispecie concrete).

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