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Il diritto privato

Fonti, interpretazione e

autonomia privata
Il concetto di Fonte

Le fonti del diritto privato sono costitute dalle


norme giuridiche che disciplinano situazioni
soggettive e/o rapporti intersoggettivi di rilievo
privatistico.
Art. 1 preleggi (1942)

• Sono fonti del diritto privato:


• 1) le leggi e gli atti del Governo aventi forza di legge;
• 2) i regolamenti;
• 3) le norme corporative;
• 4) gli usi.
• Elencazione da aggiornare
Nuova elencazione
• La Costituzione e le leggi costituzionali
• Le leggi e gli atti aventi forza di legge (d.l. e
d.lgs)
• le leggi regionali (art. 5 e art. 117 Cost.)
• I regolamenti (esecutivi e/o indipendenti)
• Gli usi (normativi)
Ordine gerarchico delle fonti

• L’ordine delle fonti è di tipo gerarchico, nel conflitto


tra norme la fonte superiore prevale su quella di grado
inferiore
• Se in conflitto riguarda una norma di legge ordinaria o
un atto avente forza di legge ed una norma
costituzionale ha luogo il Giudizio di legittimità
costituzionale affidato alla Corte Costituzionale
(giudice delle leggi - art. 134 Cost.)
Ruolo della giurisprudenza e della
dottrina
• Negli ordinamenti di civil law la
giurisprudenza non è mai fonte del diritto
anche se svolge una funzione persuasiva
(differenza con i sistemi di common law)

• Nemmeno la dottrina è fonte del diritto anche


se svolge un ruolo di orientamento
Altri criteri di soluzione dei conflitti tra
norme

Norma posteriore prevale sulla norma anteriore

Norma speciale prevale sulla norma generale


Rapporti tra ordinamento interno
e comunitario
• Le norme comunitarie hanno copertura
costituzionale (art. 11 Cost)

• I conflitti si risolvono alla luce del criterio della


disapplicazione della normativa nazionale in
contrasto con il diritto comunitario, c.d. primato del
diritto comunitario

• Differenza tra regolamenti e direttive comunitarie


Efficacia della legge nel tempo
• Art. 10 Prel. La legge produce i suoi effetti
trascorsi 15 gg dalla pubblicazione nella GURI
o GUR (c.d. vacatio legis) - certezza del diritto

• Art.11 Prel. La legge non dispone che per


l’avvenire essa non ha effetto retroattivo
Interpretazione
• Le norme giuridiche sono prescrizioni generali e
astratte che assumono rilievo in concreto attraverso
l’interpretazione.
• Giudiziale: la sola interpretazione immediatamente
funzionale all’applicazione della norma
• Dottrinale: ruolo di orientamento
• Legislativa: interpretazione autentica
Criteri interpretativi

• Criterio letterale: art. 12 Prel.


• Criterio teleologico: art. 12 Prel. Ratio legis –
interpretazione evolutiva.
• Criterio sistematico: extrapositivo
• Criterio estensivo e restrittivo: minus/plus
dixit quam voluit
Analogia

• Lacuna: art. 12, co. 2, Prel.


• Analogia legis: norme che regolano materie simili o casi
analoghi
• Analogia iuris: principi generali dell’ordinamento giuridico
• Divieto di analogia: art. 14 Prel. Leggi penali e leggi speciali
non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati
Efficacia della legge nello spazio:
Il diritto internazionale privato (dip)

• Branca del diritto interno con cui lo Stato regola rapporti giuridici che recano elementi di
estraneità rispetto all’ordinamento di riferimento. Le fattispecie che ricadono nell’ambito di
applicazione delle norme di dip presentano, in particolare, punti di contatto con ordinamenti
stranieri. Per es. la cittadinanza straniera di uno o entrambi i contraenti (art. 3 e 4 convenzione di
Roma) o la cittadinanza straniera di uno o entrambi i coniugi (art.29 L. 218/1995), ovvero la cosa
che forma oggetto del contratto non si trova in Italia (art. 51 l. 218/1995).
• La funzione delle norme di dip è quella di individuare la disciplina applicabile a questi particolari
rapporti stabilendo quale tra gli ordinamenti in astratto coinvolti debba prevalere
• Il sistema delle fonti del l dip italiano è dato da fonti nazionali e sovranazionali. Tra le prime
annoveriamo la legge 31 marzo 1995 n. 218; tra le seconde annoveriamo le convenzioni
internazionali e il diritto comunitario.
La legge 218/1995

• Legge fondamentale del dip anche se non esaurisce il novero delle


norme di dip vigenti nel ns ord. Es. Legge 184/1983 sulle adozioni
internazionali; artt. 5-14 Cod. Nav.
• Si compone di 5 Titoli:
• Titolo I (art. 1-2): Disposizioni Generali; Titolo II (art. 3-12): diritto
processuale civile internazionale; Titolo III (artt. 13-63): diritto
applicabile; Titolo IV (artt. 64-71): efficacia di sentenze ed atti
stranieri; Titolo V (artt. 72-74): disposizioni transitorie e finali.
Le convenzioni internazionali di dip

• Le convenzioni internazionali di dip hanno lo scopo di unificare in


un determinato settore del diritto le norme di dip degli Stati che vi
aderiscono.
• Tali norme ex art . 2 l. 218/1995 prevalgono sulle norme interne di
dip eventualmente confliggenti
• Tra le principali Convenzioni sottoscritte dall’Italia ricordiamo: la
Convenzione di Roma del 1980 sulle obbligazioni contrattuali; le
Convenzioni dell’Aja del 1993° del 1996 sulla tutela dei minori
il dip comunitario
• L’art. 81 TFUE attribuisce all’UE una competenza diretta in materia
di dip. Lo strumento utilizzato dal legislatore comunitario è per lo
più quello regolamentare. Tra i principali Regolamenti UE in
materia di dip ricordiamo: 864/2007 sulla legge applicabile alle
obbligazioni extracontrattuali; 593/2008 sulla legge applicabile alle
obbligazioni contrattuali; 650/2012 in materia di successioni.
• Il rapporto tra le norme interne di dip e le norme comunitarie di dip
è regolato dal principio del primato del diritto comunitario
direttamente applicabile
Il fenomeno del rinvio
• Il rinvio o richiamo è lo strumento attraverso il quale vengono regolamentate le
fattispecie che presentano elementi di estraneità.
• Per mezzo del rinvio, le norme di dip non indicano la disciplina materiale del
rapporto (norme interne in materia internazionale es. artt. 8, 9, 10 cp) ma la
normativa nazionale o straniera che troverà applicazione nel caso di specie
• Cosi ad es. l’art. 51 L.218/1995 ci dice che il diritto di proprietà su un bene mobile o
immobile è regolato dalla legge dello Stato in cui tale bene si trova; l’art. 8 della
Convenzione di Roma ci dice che il contratto individuale di lavoro è disciplinato
dalla legge scelta dalle parti, o in mancanza di scelta dalla legge del Paese nel
quale il lavoratore in esecuzione del contratto svolge abitualmente il suo lavoro.
Limiti all’operatività del dip
• Norme di applicazione necessaria (art. 17 L.218/1995): art. 116 cc impone l’operatività delle
condizioni necessarie per contrarre matrimonio di cui agli artt. 84-89 c.c.
• Ordine pubblico (art. 16 L. 21871995): la legge straniera non è applicata se i suoi effetti sono
contrari all’ordine pubblico. Es. sono state ritenute contrarie all’ordine pubblico le norme che
sanciscono divieti matrimoniali tra persone aventi religione diversa, norme sul ripudio della
moglie, norme che consentono la poligamia
• Condizione di reciprocità: alcune norme di dip subordinano l’efficacia del rinvio al diritto straniero
alla condizione che in circostanze analoghe l’ord. Straniero richiamato avrebbe fatto rinvio alla
legge dello stato richiamante. Es. la c.d. legge di bandiera
• Costituzionalità della legge straniera richiamata
Diritto Privato e Diritto Pubblico
L’autonomia privata

• Il diritto privato regola i rapporti intersoggettivi di natura paritetica, rapporti nei quali le parti si
pongono su un piano di equiordinazione. (Tizio e Caio, ma anche Stato e Tizio)
• L’autonomia privata o autonomia negoziale può essere definita come la libertà per i privati di
regolare i propri interessi attraverso il compimento di atti giuridici ai quali la legge ricollega la
produzione di effetti (giuridici) funzionali al soddisfacimento delle loro esigenze.
• L’ordinamento giuridico promuove (art. 1372 c.c.), agevola (norme dispositive e suppletive) o limita
(norme imperative) l’autonomia privata
• Norme dispositive: derogabili dalla parti
• Norme suppletive: integrano la volontà contrattuale
• Norme imperative: norme inderogabili che limitano l’autonomia privata (es. art. 1325 c.c.)
Il Codice civile
• Le norme che regolano il diritto privato sono in gran misura
contenute nel cod. civ., emanato nel 1942, si compone di VI libri:
• I libro: delle persone e della famiglia
• II libro: delle successioni
• III libro: della proprietà
• IV libro: delle obbligazioni
• V libro: del lavoro
• VI libro della tutela dei diritti

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