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Diritto privato

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Il diritto privato quella branca del diritto che regola i rapporti intersoggettivi tra i singoli consociati
(persone fisiche e persone giuridiche), in relazione alla sfera patrimoniale ma anche personale e
familiare.
Indice
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1 Caratteristiche
o

1.1 Il principio di autonomia e il sistema del diritto privato

1.2 Derogabilit e inderogabilit della norma di diritto privato

2 Istituti

3 Le fonti nel mondo


o

3.1 Italia

4 Bibliografia

5 Voci correlate

6 Altri progetti

7 Collegamenti esterni

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]


Disciplina i rapporti fra soggetti che si trovano in posizioni perfettamente paritarie, siano essi privati
cittadini o enti pubblici. Il diritto pubblico disciplina invece i rapporti fra soggetti che si trovano in
posizioni non paritarie, in cui uno dei soggetti del rapporto in una posizione di supremazia
o autorit sull'altro, costretto a subire le decisioni altrui.
La linea di demarcazione tra diritto pubblico e diritto privato per certi versi variabile e controversa in
quanto ad esempio in alcuni casi lo Stato pu avocare a s la realizzazione di funzioni proprie di un
privato sostituendosi a quest'ultimo oppure pu utilizzare strumenti privatistici, ad esempio quello
societario e contrattuale. Un esempio di questa difficile demarcazione lasociet a partecipazione
statale, ovvero una societ per azioni in cui l'unica particolarit ravvisata nel fatto che il socio di
maggioranza o totalitario un ente pubblico.

Il principio di autonomia e il sistema del diritto privato [modifica | modifica wikitesto]

Alla base del ragionamento secondo cui il diritto privato disciplina i rapporti tra i soggetti che si trovano
in posizioni paritarie, sta il concetto di autonomia privata, ovvero quel diritto che la persona ha di
autodeterminarsi perseguendo e regolando nel modo che ritiene pi opportuno i propri interessi.
L'autonomia opera al massimo grado in ambito contrattuale, al minimo nel campo della responsabilit
civile. I soggetti privati esercitano questa autonomia compiendo delle attivit, dette negozi
giuridici dando origine a rapporti obbligatori e a trasferimenti di diritti.
Quando si verificano comportamenti in violazione (un inadempimento dell'obbligo) il sistema del diritto
privato concede la possibilit a chi stato leso di agire in giudizio (e su di lui grava l'onere della prova)
e, se opportuno, reagisce con delle sanzioni. Le parti litiganti possono ricorrere ad un contratto
di transazione, nel quale facendosi reciproche concessioni ricompongono la lite oppure possono
ricorrere con un compromesso ad un giudice privato, detto arbitro. Ci che non consentito fare
adottare comportamenti di autotutela (a parte il diritto di ritenzionee la legittima difesa).
L'illecito civile nell'ordinamento italiano atipico, ovvero pu essere considerato come tale qualsiasi
comportamento che lede ingiustamente un diritto o interesse altrui..

Derogabilit e inderogabilit della norma di diritto privato [modifica | modifica


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Le norme di diritto privato si distinguono a secondo della loro derogabilit (norme dispositive) o
inderogabilit (norme imperative o cogenti). Il diritto pubblico sempre inderogabile nel senso che del
tutto irrilevante la volont del destinatario del comando. Nell'ambito del diritto privato invece esistono
oltre alle norme inderogabili anche norme derogabili ovvero norme la cui applicazione pu essere
evitata mediante un accordo tra le parti interessate.
Su tale peculiarit non si fonda alcun principio distintivo tra le norme di diritto pubblico e norme di diritto
privato in quanto possono comunque esserci norme di diritto pubblico suscettibili di deroga e norme di
diritto privato cogenti ovvero inderogabili. Ad esempio una clausola compromissoria pu togliere ai
giudici dello Stato il potere di giudicare una controversia derogando alla norma di diritto pubblico e la
norma privatistica sulla nullit del contratto immobiliare ex art. 1343 codice civile certamente
inderogabile. Le norme di carattere inderogabile, o cogente, sono caratterizzate anche dall'invasiva
tutela delle stesse approntata dal nostro ordinamento giuridico: questo, infatti, sancisce la nullit
assoluta, chiamata anche nullit di protezione, delle clausole volte a derogare quanto stabilito dalle
norme inderogabili. Sfugge, secondo la dottrina maggioritaria, a questa particolare sanzione il caso
della derogabilit in melius, che sussiste laddove le modifiche apportate siano volte, per esempio, a
concedere una maggiore tutela rispetto quella offerta dalla stessa norma derogata. Ad esempio: in
funzione dell'emanazione del Codice del consumo, il consumatore titolare di alcuni diritti di
fondamentale importanza nei confronti del venditore professionista. Tali diritti sono considerati
inderogabili ed indisponibili (ex art. 143 Cod.consumo); nonostante tale qualificazione, per, pacifica
la loro derogabilit qualora la modifica comporti una tutela maggiore del compratore.
Esiste anche una terza categoria di norme, quelle cosiddette suppletive, le quali trovano applicazione
solo quando i soggetti privati non abbiano provveduto a normare un particolare aspetto contrattuale, in
relazione al quale la legge sopperisce disciplinando ci che i privati hanno lasciato privo di
regolamentazione. Nella quarta categoria tutti gli individui devono inmettersi nei giudizi morfologici.

Istituti[modifica | modifica wikitesto]


Le principali discipline in cui il diritto privato viene tradizionalmente suddiviso sono:

Diritto civile, che a propria volta comprende il diritto di famiglia ed il diritto delle successioni

Diritto commerciale

Diritto del lavoro

Diritto agrario

Le fonti nel mondo[modifica | modifica wikitesto]


Nell'Europa continentale, nonch in America Latina e in altri ordinamenti cosiddetti di civil law, il diritto
privato trova la sua fonte preminente in leggi scritte, soprattutto in grandi codificazioni sistematiche.
Al contrario, i paesi anglosassoni seguono il modello della common law, basata sulla consuetudine, sul
principio di equit e sulle pronunce precedenti dei giudici, secondo la regola dellostare decisis: la
stessa giurisprudenza, perci, diviene fonte del diritto.

Italia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: codice civile italiano.

Nel diritto italiano, il principale corpus normativo regolante il diritto privato il codice civile italiano, che
(caso raro nel panorama giuridico internazionale) disciplina sia il diritto civile che ildiritto commerciale.
Sino a pochi decenni fa, quasi tutto il diritto privato era contenuto nel Codice civile, secondo un rigoroso
ordine sistematico, fatte salve poche leggi speciali, che derogavano al Codice per casi particolari:
essendo considerate norme eccezionali, non erano, perci, neanche suscettebili di interpretazione
analogica.
Il codice civile italiano, composto da 2969 articoli, venne emanato nel 1942 ed suddiviso in sei libri (a
propria volta suddivisi in "titoli", "capi" ed "articoli", i quali poi si suddividono in "commi":

Delle persone e della famiglia: contiene le norme che regolano la posizione del soggetto
allinterno della famiglia.

Delle successioni: contiene le norme che regolano i rapporti personali e patrimoniali


dellindividuo dopo la morte.

Della propriet: contiene le norme che regolano i modi di acquisto e di trasferimento del diritto
di propriet fra vivi, nonch i diritti reali di godimento, il possesso e l'usucapione.

Delle obbligazioni. Contiene le norme che disciplinano la parte generale delle obbligazioni e del
contratto e le norme principali sui singoli contratti e sulle altre fonti di obbligazione.

Del lavoro. Contiene le principali norme che regolano il diritto commerciale e il diritto del lavoro.

Della tutela dei diritti. Contiene le norme che permettono al soggetto di tutelare in modo diretto i
propri diritti, nonch norme processuali.

A partire dagli anni settanta del XX secolo, si assistito ad un graduale processo


di decodificazione (come stato chiamato dal civilista Natalino Irti), vale a dire ad una progressiva
complessificazione delle fonti del diritto privato che ha tolto al codice lo status di principale fonte della
materia civilistica, soprattutto ad opera delle cosiddette leggi decodificanti o leggi di settore, ciascuna
portatrice di discipline differenziate per determinati settori privatistici, come ad esempio le locazioni, il
contratto di lavoro o i contratti agrari, spesso per attuare in modo pieno i valori costituzionali.
Tali leggi, in molti casi, hanno fatto s che la disciplina codicistica non si applichi che in via del tutto
residuale o per aspetti marginali delle singole materie. Negli ultimi anni, inoltre, il diritto privato italiano
ha risentito delle molte novit introdotte dal diritto dell'Unione Europea (dotato di primato rispetto a
qualunque fonte interna), per esempio in materia di contratti del consumatore. Cosicch,
dal 1999 molte normative sono state raccolte dapprima in testi unici misti e poi, nell'ultimo decennio, nei
nuovi codici di settore, allo scopo di riordinare l'insieme molteplice delle fonti di diritto privato, un
considerevole numero delle quali ormai di derivazione comunitaria. Una ulteriore "decodificazione"
deriva anche dalla istituzione di numerose autorit pubbliche, definite "indipendenti" (ma di nomina

politica), le quali possono emanare proprie direttive vincolanti in singoli ambiti privatistici o commerciali
ed altres sanzionare (in via amministrativa) comportamenti non conformi a tali direttive, come ad
esempio il Garante della privacy, l'Autorit per le garanzie nelle comunicazioni, l'Autorit per l'energia
elettrica e il gas, l'Autorit garante della concorrenza e del mercato, ecc.
considerevole anche l'influenza esercitata sulle fonti del diritto italiano dalle fonti internazionali, sia
pattizie (convenzioni e trattati), sia consuetudinarie, con riferimento in particolare a quella che stata
chiamata la nuova lex mercatoria, cio l'insieme delle regole e dei principi applicati nei contratti
internazionali, raccolti in opere scientifiche quali i Principi Unidroit o iPrinciples of European Contract
Law, che tendono ad affievolire in ambito sovranazionale le differenze fra common law e civil law.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Torrente, Piero Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffr, 2011

Francesco Galgano, Diritto privato, Cedam, 2012.

Francesco Gazzoni, Manuale di diritto privato, Edizioni Scientifiche Italiane, 2011

Vincenzo Roppo, Diritto privato, Torino, Giappichelli, 2012

Paolo Zatti, Stefano Colussi, Lineamenti di diritto privato, Cedam, 2011

Paolo Zatti, Diritto privato. Corso istituzionale, Cedam, 2012

Pietro Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffr, 2011

Alberto Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, 2012

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Codice civile

Codice civile italiano

Diritto civile

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Wikibooks contiene testi o manuali sul diritto privato

Wikiversit contiene informazioni sul diritto privato

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Diritto privato in Tesauro del Nuovo soggettario, BNCF, marzo 2013.

Controllo di autorit

GND: 4047304-1

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Categoria:
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