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Martedì 3 maggio

 Abbiamo una condizione di adattamento automatico delle norme internazionali


generalmente riconosciute, non c’è bisogno quindi di nessuna procedura per queste
norme.
 Ci sono poi le norme internazionali che hanno bisogno di scelte di indirizzo politico per
essere adattate all’ordinamento, questa modalità presuppone il consenso degli stati
attraverso i trattati internazionali.
 Esso è un contratto che impegna dal punto di vista internazionale lo stato contraente, gli
accordi possono essere di diversa natura come: politici, economici, in senso lato, etc.
 I trattati sono più o meno impegnativi come impatto sulla società dal punto di vista interno.
 L’ordinamento italiano nella costituzione stabilisce quando il trattato può avere effetti con
ricaduta interna sulla propria popolazione , tramite le leggi di ratifica dei trattati. ( articolo
80 della costituzione).
 Una volta ratificato il trattato anche con l’intervento del capo dello stato ( articolo 87), lo
stato si impegna affinché il trattato assuma i suoi effetti dal punto di vista internazionale e
interno.
 La legge autorizzazione alla ratifica dei trattati di solito contiene la clausola dell’obbligo di
esecuzione interna del trattato.
 C’è quindi l’impegno interno ( obbligo giuridico di conformarsi, con l’obbligo di esecuzione
con la norma di recepimento specifica), e l’impegno esterno con gli altri stati.
 Gli obblighi derivanti da organizzazioni internazionali sono un limite con riferimento alla
funzione legislativa statale e regionale ( articolo 117), questa norma segna l’individuazione
puntuale e configurata di obblighi assunti dai legislatori interni.
 Legge senza Validità è una legge che non ha rispettato determinati vincoli quindi non crea
effetti.
 Legge Illegittima è una legge valida che viene successivamente annullata.

 Le leggi statali e regionali che contrastano i vincoli che l’ordinamento assume attraverso la
stipulazione dei trattati occorre concentrarsi sulla verifica di legittimità costituzionale di
leggi statali regionali contrastanti a leggi internazionali, in questo caso i singoli giudici
devono controllare la legittimità delle leggi interne rispetto alle leggi internazionali.
 Abbiamo una distinzione da vincoli internazionali e comunitari abbiamo una distinzione
legata all’ordinamento euro comunitario a cui il nostro ordinamento appartiene grazie ai
trattati, a seconda del diritto che si vuole prendere in considerazione, diritto delle
organizzazioni internazionali o delle singole relazione tra i vari stati.
 L’appartenenza all’unione europea implica la necessità di considerare l’assetto stesso
dell’unione europea, tutte le organizzazioni a cui il nostro paese fa parte hanno un
organizzazione propria come la NATO e l’Unione Europea.

 Sull’unione europea dobbiamo tenere conto della cessione delle sovranità nazionali a
favore di questa organizzazione, come prevede d’altronde anche la stessa costituzione in
condizione di parità con gli altri stati.
 Dobbiamo tenere conto anche delle norme prodotte da questi organi internazionali che
riguardano le strutture europee.
 Non possiamo paragonare la produzione normativa interna ed esterna, quando parliamo
di norme prodotte a livello internazionale un ruolo importante compete al Consiglio dei
ministri dell’unione europea con presidenti dello stato e di governo, quest’organo agisce
poi coadiuvato dal parlamento europeo.
 Questo diritto sorge quindi con regole a livello internazionale che può nascere grazie alla
ratifica dei trattati da parte die vari stati, anche se le norme a livello europeo
rappresentano sia un vincolo al legislatore interno, ma anche perché alcune norme hanno
un efficacia diretta a livello di ordinamento interno ( regolamenti).
 Le norme dei regolamenti devono trovare diretta applicazione nei vari ordinamenti interni,
rappresentando una complicazione per i giudici interni.
 Se esiste una norma europea quella diventerà nell’ordinamento la norma da applicare
sovrastando la norma interna.
 il giudice interno chiamato a risolvere una controversia risolve il caso sottoposto alla sua
valutazione la regola astratta, sussume la norma a quella determinata fattispecie.
 Se si individua per una fattispecie in una stessa materia sia una norma interna che una
norma europea applicherà la norma europea.
 Se quel giudice per risolvere la controversia trova sia una regola interna ( disposizione
legislativa), ma riconducibile a una competenza europea in questo caso il giudice deve
interpellare la Corte costituzionale, sollevando la questione di legittimità.
 Il rapporto tra l’ordinamento europeo e l’ordinamento interno dei vari stati dal putno di
vista della produzione e dell’applicazione del diritto? Nel rapporto tra i due ordinamenti
vale una relazione in termini di competenza.
 Tra i criteri delle fonti abbiamo sia il principio di gerarchia, ma anche il principio di
competenza, avendo delle azioni che spettano a determinati organi ed altre ad altri organi.
 La giustificazione del nostro ordinamento è la cessione della sovranità contemplata
nell’articolo 11 della nostra costituzione.
 Il nostro paese per scelta costituzione ha potuto aderire all’ordinamento interno senza il
bisogno di cambiare la costituzione.

 Specificità del ruolo degli organi di garanzia

 Questi organi non sono collocabili tra gli organi di indirizzo politico.
 Il principale organo di garanzia è la Corte costituzionale che può annullare le norme
illegittime, esposizione della forza politica vincente che ha creato la norma.

 “La costituzione rappresenta delle catene che un popola saggio si da per quando perderà la
saggezza”.

 Chi governa ed esprime un indirizzo politico ha bisogno di norme che non siano troppo
restrittive, negli ordinamenti internazionali le catene sono rappresentate dagli organi di
garanzia.

 La Corte costituzionale ha desunto un principio implicito dicendo che: la revisione


costituzionale non può legittimamente modificare i principi identificativi dell’ordinamento,
questi principi non possono essere stravolti da principi di revisione costituzionale.

 La corte ha spiegato poi che le revisioni sui principi fondamentali sono quindi illegittime,
stabilendo il principio di legittimità anche sulle norme costituzionali.
 L’articolo 134 dice che: La Corte costituzionale giudica:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza
di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su
quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente
della Repubblica, a norma della Costituzione.

 La Corte Costituzionale identifica quindi i principi supremi dell’ordinamento, ribadendo il


suo potere sulla possibilità di cancellare anche delle norme costituzionali nel caso in cui
violassero i principi supremi.
 La Corte costituzionale aiuta ad individuare i rapporti tra livello europeo e livello interno
stabilendo l’intoccabilità dei principi sovrani.
 Dove l’applicazione diretta e immediata di una norma europea nel caso in cui essa fosse da
considerare introduttiva nell’ordinamento di un principio contrastante all’ordinamento
interno il giudice chiamato a risolvere un caso sottoposto a suo esame, nel caso in cui il
giudice ritiene la norma europea contrastante un principio il giudice può sollevare la
questione di illegittimità della norma europea.

 La questione di legittimità che cosa riguarda?

 Bisogna prendere in considerazione le leggi di ratifica dei trattati, le leggi statali, regionali
e gli atti aventi forza di legge.

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