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Precisazioni terminologiche: Nazioni civili: anacronistico > i principi generali del diritto
riconosciuti dalla comunità delle nazioni
Articolo 15 ICCPR
1. Nessuno può essere condannato per azioni od omissioni che, al momento in cui
venivano commesse, non costituivano reato secondo il diritto interno o il diritto
internazionale. Così pure, non può essere inflitta una pena superiore a quella applicabile al
momento in cui il reato sia stato commesso. Se, posteriormente alla commissione del
reato, la legge prevede l’applicazione di una pena più lieve, il colpevole deve beneficiarne.
2. Nulla, nel presente articolo, preclude il deferimento a giudizio e la condanna di
qualsiasi individuo per atti od omissioni che, al momento in cui furono commessi,
costituivano reati secondo i principi generali del diritto riconosciuti dalla comunità delle
nazioni.
Principi generali di diritto
Presupposti: riconoscimento
Funzione: colmare le lacune ed evitare il non liquet + funzione ermeneutica.
Per questa parte l’art. 38, par. 1, lett. c), dello Statuto della Corte internazionale di giustizia svolge
una funzione identica a quella esercitata, nell’ordinamento italiano, dall’art. 12, 2° co., disp. prel.
cod. civ., laddove quest’ultimo autorizza l’interprete a ricorrere ai principi generali dell’ordinamento
giuridico, «se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione
Natura e rapporto con le altre fonti. I principi fanno sì parte, assieme alle consuetudini, del diritto
internazionale generale, come tali capaci di produrre effetti erga omnes, ma la loro applicazione – è
bene ripeterlo – risulta condizionata alla mancanza di altre fonti giuridiche
Rapporto con le altre fonti. Le consuetudini prevalgono sui principi come lex specialis ratione
materiae, mentre i trattati prevalgono su entrambe le fonti a titolo di specialità ratione personarum
Principi generali di diritto
Due categorie:
Principi comuni agli ordinamenti interni
Principi sorti nell’ordinamento internazionale
Principi generali di diritto: principi comuni agli ordinamenti
interni
Esempi: il principio di buona fede, in claris non fit interpretatio, il favor
debitoris, nemo venire contra factum proprium (o estoppel) e qui tacet
consentire videtur, si loqui debuisset ac potuisset (o acquiescenza). In
materia processuale, ancora, si è soliti richiamare nemo iudex in re sua,
Kompetenz-Kompetenz (ossia il principio per cui un tribunale è
competente a decidere della propria competenza), res iudicata, mentre
nell’ambito del diritto internazionale penale vanno menzionati i criteri di
esonero dalla responsabilità personale, la presunzione di innocenza, in
dubio pro reo e il principio di legalità (nullum crimen, nulla poena sine
praevia lege poenali).
Principi generali di diritto: principi comuni agli ordinamenti
interni