Quando ci sono 2 persone o più, deve esistere una necessità delle regole.
L’ordinamento giuridico è un complesso di norme. Un singolo ordinamento, vuol dire
le regole di ogni paese (Nazionale), e l’ordinamento grande/plurale sono le regole
sovranazionali (Per esempio, l’Unione Europea). L’ordinamento giuridico ha due
elementi del cui si distinguono le norme:
Quello che poi è la funzione ultima delle regole che compongono l’ordinamento sociale
e il regolamento degli interessi. Pertanto le norme giuridiche che vengono applicate
nell'ambito del contesto socio-territoriale. Sono norme che regolano le interessi, in
termini di priorità (Dissoluzioni di conflitti, di integrazione degli interessi stessi, ecc).
L’ordinamento giuridico è primo, perché deve essere rivolto a una socialità di quelli
consociati. Questo sulla base di uno degli elementi che caratterizzano uno stato, la sua
sovranità e la sua territorialità. Uno stato ha il potere di imporre le proprie norme, ma nel
rapporto tra ordinamenti non sempre è così semplice; noi in Italia abbiamo due casi, per
esempio: Città del Vaticano, che comunque è uno stato autonomo, hanno suo piccolo
territorio con una sovranità, e nel enti confini nella Città del Vaticano, se aplica il diritto
canonico, cioè il diritto eclesiastico; non sono vigenti dell’ordinamento italiano. Altro
esempio è l'ordinamento Sammarinese, al interno della Repubblica di San Marino si
applica l’ordinamento giuridico Sammarinese e le sue norme. Tra questi due e lo stato
italiano è necessario una certa convivenza e collaborazione tra stati. Per esempio per le
normative della pandemia è stato necessario un confronto di un dialogo quasi
quotidiano.
Dove troviamo l’ordine gerarchico delle fonti di cognizione? Nel codice civile!
-Composto da 6 libri; ogni libro è dedicato a regolamentare interessi particolari dalla vita
di tutti consociati. (Libro delle persone e della famiglia, successioni, proprietà,
obbligazioni, lavoro, tutela dei diritti)
Il primo articolo della pre-legge è l'ordine gerarchico delle fonti di cognizione. Sono le
leggi che regolamenti le norme corporative e gli usi.
Le norme corporative erano tutte quelle norme di derivazione fascista che erano state
mantenute, e che comunque servivano. Sono adeguate, ma non modificate nel loro
testo dall’emanazione dalla carta costituzionale (Pubblicata nel 1.948, successivamente
dal codice, e riporta quelli che sono i principi fondamentali del nostro ordinamento). In
quella costituzione quindi viene definito l’ordine gerarchico delle fonti del diritto.
L’attuale ordine gerarchico delle fonti del diritto e:
I decreti-legge sono un atto del governo che è portata da norma ordinaria e che viene
utilizzata tra il governo nel momento in cui è necessario andare a regolamentare una
determinata situazione in un particolare caso in vigenzia e di necessità (Per esempio le
norme del Covid). Ha una durata limitata, pertanto deve essere rinnovato o deve essere
trasformato in legge ordinaria attraverso una promulgazione parlamentaria.
Il decreto legislativo è una norma di grado ordinario che viene emanata dal governo
ma subdelega, vuol dire che altrimenti il parlamento si trova dovere andare a una
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3. Legge regionale: Nella costituzione troverete una serie di norme che nel
tempo sono state definite il titolo quinto, que regola quello che è stato un
rapporto tra stato e regione, e quindi sostanzialmente le materie in cui, le
regioni possono legiferare in maniera autonoma in cui lo stato non deve
registrare.
Ovviamente le norme regionali sono tenute a rispetto tanto dalla norma ordinaria tanto
dalla norma costituzionale.
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4. Gli usi: Gli usi sono norme non scritte. Quindi ad esempio non
provengono da un organo dell'ordinamento. Provengono da un
comportamento di quelli consociati. Affinché un uso passa a essere
considerato è necessario che si tratti di un comportamento ripetuto nel
tempo tra la generalità di quelli associati di rispettare un tracciato
normativo. Indipendentemente dal fatto che questo tracciato normativo
esista o no. Gli usi fondamentalmente possono essere di 3 tipi:
● Contra: Quelli che contrastano con una normativa vigente. Non sono
ammissibile.
Gli usi normativi sono quelli che stanno nell’ordine della gerarchica delle fonti. E gli
usi negoziali sono diverse.
Questo ordine gerarchico non può essere modificato. Nel nostro ordinamento nessuno
è libero nell'esercizio del proprio potere o nell'esercizio delle proprie funzioni. Qualsiasi
organo è tenuto al rispetto delle norme. Esistono norme nel nostro ordinamento che non
possono essere in alcun modo modificate.
Innanzitutto il nostro ordine gerarchico non può essere modificato o per lo meno non
può essere rivisitato fino a che la norma di rango Europeo non contraste con la nostra
costituzione. L’Europa che cosa fa? Mette le normative che possono essere definite o di
regolamenti o delle direttive. I regolamenti Europei sono normative che hanno bisogno
di una norma di ricevimento in uno stato, per cui non possono essere applicate
direttamente ai cittadini, ma devono essere in parte propria da ciascun singolo stato; in
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genere hanno fatte proprie con una norma di rango ordinario che si acepisce con il
regolamento comunitario.
Le fonti del nostro diritto sono fonti interne (Non possiamo integrare all’Unione
Europea). Le norme di produzione Europea, stando provenienti da un stato
sovranazionale, devono andare a declinarsi nell'ambito del nostro ordinamento interno,
per cui non è corretto cercare di attribuire un posto nella nostra scala gerarchica.
Come si può applicare una legge? Ci sono tutte una serie di criteri che determinano
quella che è l'applicazione della legge:
Una legge non deve innanzitutto contraddire il principio costituzionale. Non può
contraddire la convenzione Europea. Deve avere una portata, un'entità c’è espressa o
quando meno desumibile, che vuol dire che io posso comprendere l'efficacia di quella
leggendo; può però intervenire sui diritti quesiti, vuol dire che può incidere sull'efficacia
del atto ma non sulla validità dell'atto stesso (Es. La legge sul divorzio)
Un'altra materia in cui non può esserci una norma retroattiva e il diritto penale. Non è
possibile emanare una norma penale che vada a sanzionare, applicando quella norma
ai atti che possono essere prima dell'atto in vigore della norma penale. Il principio e che
"nullum crimen sine lege".
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CASO:
Una coppia è rivolta ante un giudice alla fine di sentire di emettere una ordinanza, che
impone al medico a cui loro sono rivolti di porre in essere il loro favore una tecnica di
procreazione assistita di tipo eterologo.
In Italia la legge del 2.004 vietava queste tecniche nel momento in cui possono essere
legalmente chiamate di tipo eterologo, ossia quando per portare in termine la
procreazione medicalmente assistita era necessario la coppia per richiedere uno dei
ordinamenti (ovulo o espermatozoide da un terzo donatore).
La coppia si è rivolta al tribunale di milano per fare dire che questa è una ordinanza che
obbliga se invece al medico a porre questo tipo di tecnica.