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DIRITTO ROMANO MODULO I 6 settembre

Manuale: Eva cantarella, diritto romano. Istituzione e storia, Mondadori, ultima


edizione.
PI scritto con domande aperte.
Diritto romano è quello che si applicava nell antichità. Si studia perché le norme di
oggi derivano dal diritto romano. I romani hanno fondato la scienza giuridica, non il
diritto che è sempre esistito. Diritto è insieme di norme che possono essere
interpretate in diversi modi e riusciamo a interpretarle grazie alla scienza giuridica.
Giustiniano ultimo imperatore d oriente (527-565dc).dal 565 inizia il medioevo
fino alla scoperta dell'America. La sua città era Bisanzio (Impero bizantino). Impero
era stato diviso da Teodosio I nel 395 ai suoi due figli. 476 dc fine impero occidente.
Giustiniano quando sale al trono ha due obiettivi: riconquistare l occidente (ci
riesce ma non tutto) e riportare in occidente il diritto romano che era ancora
applicato in oriente. Era un diritto complicato però le norme erano molto antiche
allora giustiniano vuole creare un opera: corpus iuris civilis composto da 66 libri.
Giustiniano dice che tutto quello che c'è nel corpus iuris civilis è il diritto romano,
tutto quello che Lui ometterà non saranno norme applicate. Nel 552 giustiniano fa
un atto “la pragmatica sanzione” e fa finta che sia stato il papa a chiederglielo Il
corpus iuris civilis. Quindi Arriva in Italia e si inizia ad applicarlo in occidente. Prima
in oriente si applicava il diritto romano, quello confuso. mentre in occidente c era
una situazione frammentaria, alcuni seguivano il diritto privato altri no.
Nel 565. Giustiniano muore e i suoi successori non riescono a mantenere il
controllo sul occidente e finisce l unità. Anno 1000 in ogni comune italiano si
applicano diritti diversi. Questo diritto era una mescolanza di diritti,
romano,barbarico....
Nel 1100 circa a Bologna, Irnerio si imbatte in un testo che nessuno sapeva.
Scopre che è un testo giuridico che contiene un diritto di livello molto elevato. Tra le
mani aveva una copia della littera bononiensis o vulgata che è una copia della
littera pisana che risale all'epoca di giustiniano. Oggi là littera pisana è chiamata
littera florentina perché era stata rubata dai fiorentini nel 1406. Irnerio aveva
recuperato il corpus iuris quindi questa è la rinascita del diritto romano Grazie all
aiuto di 4 suoi allievi(primi 4 universitari) che asuon volta ne avranno di nuovi. In
questo modo nasce a Bologna la prima università del occidente (1200) per lo studio
del corpus civilis (diritto Romano). Dal 1200 inizia una applicazione pratica del
diritto romano. Pandettistica è una corrente di studio del diritto romano. Ci si
allontana dal diritto romano nel 1804 con il codice civile francese di
Napoleone.Questa è una opera nuova che riprende il diritto romano ma disposto in
un altro modo. 1865 primo codice civile italiano basato su quello francese e sul
diritto romano.( 1942 codice italiano vigente)

Lunedì 10 settembre

Diritto: idea di direzione giusta non deriva da ius che è il diritto in latino. Diritto
deriva da dirigere. Giustizia deriva da ius come molte altre parole. Ius può avere
due significati: diritto in senso soggettivo o oggettivo. Oggettivo significa un
insieme di norme giuridiche. Soggettivo significa la posizione giuridica di un
soggetto, posizione di vantaggio di un soggetto rispetto ad altri soggetti. Un
soggetto con questo diritto soggettivo ha diritto di pretesa rispetto ad altri soggetti
che hanno un dovere o un obbligo rispetto al soggetto di pretesa. Diritto romano
usiamo l espressione oggettivo. (Es diritto di proprietà è un diritto soggettivo).
Nella lingua inglese non c'è questa differenza di diritto soggettivo e oggettivo
perché hanno due parole differenti per farlo: LAW (oggettivo) e RIGHT
(soggettivo).
Diritto in senso oggettivo: che cos è? È un insieme di norme giuridiche, la norma
giuridica è un enunciato che si distingue per la sua funzione: disciplinare e
risolvere conflitti di interesse inter soggettivi (Tra soggetti). Quando gli interessi
tra due persone configgono si risolvono trovando una norma che dica chi ha
ragione. Esistenza delle norme presuppone una organizzazione socievole.
Tipi di norme: di qualificazione e di relazione.
Qualificazione: sono meno numerose e sono norme che esauriscono la loro
funzione nel dare delle definizioni. Fissano delle convenzioni tra le quali le parti si
devono orientare. Es. articolo 1321 del codice civile: articolo che definisce il
contratto. È una norma che da una definizione.
Norme di Relazione: si caratterizzano per avere due elementi
fondamentali:contengono un comando generale e astratto. Comando può
essere esplicito. Queste norme prevedono anche la possibilità che quel comando
possa essere disatteso, ovvero che il destinatario non obbedisca al comando.
Allora la norma giuridica di relazione contempla questa possibilità di non obbedire.
Coergibilitá: la norma prevede una sanzione, conseguenza del mancato rispetto
dell ordine. Struttura norme di relazione si divide in due parti: FATTISPECIE ed
EFFETTO. fattispecie vuol dire una certa situazione, verificarsi di un certo fatto.
Norme partono da fatti da situazioni concrete.Fattispecie è il punto di partenza delle
norme. Es articolo 575 codice penale (Omicidio). Fattispecie: uomo che uccide un
altro uomo. Effetto: punito con la reclusione non inferiore a 21 anni. C'è un
comando generale astratto che è implicito: non uccidere le persone.
Coercizione: nello stato ci sono organi che si occupano della coercizione della
sanzione. coercizione della sanzione = infliggere la sanzione. Altro articolo es
2043codice civile. Noi stiamo parlando di norme giuridiche. Norme principali:
morali, religiose e sociali.
Norme morali: dettano dei comportamenti ma che non hanno una sanzione es
lasciare posto alla vecchietta sul bus.
Norme religiose: prevedono una sanzione nel mondo ultraterreno: manca la
coercizione delle norme da parte della società in modo concreto.
(Società pregiudiche = società di vergogna perché...)
Nelle società giuridiche invece abbiamo norme giuridiche generali e astratte e
coergibili.
Codice di Hammurabi (re Babilonia) 1750 ac.
(LE SLIDE DEL PROF SI TROVANO SU BBOARD)
C'è bisogno di organi che infliggano sanzioni.
Leggi delle 12 tavole (450 ac) “si membrum rupsit, ni cum eo pacit,talio esto” se
uno ha rotto un arto all altro e se non trovano un accordo su quanto pagare l effetto
sarà che avrà luogo la legge del taglione: occhio per occhio dente per dente.
Capiamo che manca l organo statalo. Chi infligge la sanzione è il soggetto
leso.questa è una norma giuridica del tipo arcaico in cui non esistono organi. Si
parla di agente socialmente autorizzato.definizione data nel (”Diritto nelle società
primitive” scritto da Hoebel nel 1954): abbiamo norme giuridiche ma non un organo
che infligge sanzioni.
Romano significa che è il diritto di Roma. Alla fine della guerra di Troia quando i
greci (Agamennone ulisse ecc) si salvò Enea che arrivò fino in sud Italia e salendo
si sarebbe fermato nel Lazio dove sposò la figlia di Latino, Lavigna. figlio di Enea e
Lavigna fonda una città ad Albalonga e due figli litigano (recupero questa parte).
Rea Silvia generò due figli Romolo e Remo. Fonderanno Roma e Romolo giura che
chiunque varcherà il perimetro lo ucciderá. Siamo nel 753 ac. Remo tira un calcio al
muro che cade e Romolo lo ammazza. Romolo è il primo re di Roma. Questo mito
ci dice che Roma è stata fondata da una migrazione d oriente. Fondata dai
discendenti di Enea che vengono dalla Asia minore. Dal 3000 fino al 1000
arrivano queste migrazioni di popoli dal oriente. Popoli diversi ma con lingue con la
stessa radice. Questo è quello che è accomuna la lingua italiana con quella
indiana. Tra questi popoli c'è il popolo dei latini che si instaurerà nel Lazio.
Albalonga era la città più Famosa del Lazio dalla quale nascerà Roma. Persone
che si staccano da Albalonga. Roma nasce dove c'è l isola tiberina nel Tevere. Tutti
maschi questi che hanno fondato Roma allora questi soldati invitano i sabini per
una festa. Allora rapiscono donne e cacciano gli uomini(ratto delle sabine). Una
donna fa entrare di notte i sabini per riprendersi le loro donne. La guerra non si fa
tra romani e sabini perché queste donne avevano sposatelo i romani e si fa una
alleanza tra romani e sabini e Romolo governerà con tito tazio, re dei sabini. I
romani si chiamavano POPOLUS ROMANUS QUIRITES dove Quirites riprendeva
le lance dei sabini. I re di Roma sono alternati romano Sabino per i primi 4 fino a
Tarquinio il 5 perché c'è stata una invasione etrusca. È il re sarà etrusco perché gli
etruschi sottomettono i romani. nel 509 c'è la cacciata degli etruschi.
3 fasi costituzionali della storia romana: prima è la fase del regno/monarchia
(753 a 509). Nel 509 c'è la cacciata degli etruschi e fino al 27 c'è la seconda fase.
Questa seconda fase è caratterizzata dalla repubblica. A capo dello stato ci sono
due supremi magistrati (consoli) eletti dal popolo e rimangono in carica un anno.
Dal 27 al 565 dc c'è la terza fase grazie a Ottaviano Augusto che prese il potere e
iniziò così l impero. Dal 27 al 235 è il sottoperiodo in cui gli imperatori non hanno
poteri assoluti e si parla di principato. Dal 235 abbiamo il dominato, dove imperatori
hanno poteri assoluti.
Distinguiamo nel trattare gli istituti 3 età: arcaica, classica e post classica.
Età arcaica è l età in cui il diritto romano è arcaico, si sta formando.
Età classica:eta in cui diritto romano riceve il suo massimo sviluppo.
Età post classica: diritto inizia ad impoveristi e semplificarsi.
Età arcaica dal 753 al 242 ac: troviamo la Roma regia più un pezzo di repubblica.
Finisce nel 242 perché cambia la costituzione ma dal punto di vista di diritto privato
perché nel 509 la società non cambia il diritto rimane uguale anche se si passa da
re a repubblica. Cambierà nel 242 perché Roma ha completato espansione in Italia
ed è l anno della prima guerra punica anche. Alla fine della guerra Roma inizia una
grande espansione nel mediterraneo che la porta a conquistare la Sicilia Sardegna
Ecc...
Dal 242 Roma da città stato diventa un grande stato con territori in Europa. Da città
agreste diventa uno stato devito al commercio. Diritto cambia. Da qui nasce il diritto
classico. Si arriva al 235 dc queso della età classica , quindi sia fase repubblicana
che principato. Con la fine della dinastia dei severi nel 235.
SIAMO ARRIVATI A PAGINA 76 DEL MANUALE MA COSE DA SAPERE SOLO
QUELLE CHE HA DETTO LUI. Cerco sul libro queste cose.

12 settembre
PRIMO SISTEMA DEL DIRITTO
Il ius quiritium: piccolo nucleo di norme, prime norme del diritto romano e
trattavano di proprietà, matrimoni , famiglia, potestà paterna.
Poi questo ius quiritium si arricchisce col tempo già in età arcaica con delle norme.
E si parla di ius civile che è il vero diritto romano. È il sistema delle norme del
diritto romano come comprende le norme del ius quiritium e se ne aggiungono di
nuove. Viene introdotto l aspetto delle obbligazioni(rapporti di debito e credito). È
un diritto completo. Ius civile ci fa capire che viene da cives (cittadini) quindi era un
diritto riservato ai cittadini. Ius civile applicabile soltanto ai cittadini romani. Civile
perché era riservato esclusivamente ai cives. avevano per questo anche lo ius
gentium che era un sistema di norme, diritto in senso oggettivo, che era esterno al
ius civile. Ogni popolo aveva un suo diritto nazionale (romani, etruschi,...) ma
quando avennivano scambi commerciali tra nazioni, come facevano? I romani ci
dicono che nei rapporti con gli stranieri usavano lo ius gentium (diritto dei popoli)
che era un diritto non scritto, nato dalla prassi commerciale, si era formando
non a Roma ma nei luoghi di scambio commerciali come i porti. esistevano alcuni
negozi dello ius civile che appartenevano anche nello ius gentium (per questo nello
schemino una parte di ius civile è dentro nello ius gentium, perché ius civile era
utilizzato in parte anche dalle altre nazioni).

242 ac Roma inizia la sua espansione e inizia molti rapporti con gli stranieri. Roma
ha conquistato Sicilia e Sardegna (territori extritalici) in eta classica. Territori che
Roma non annette. Fuori l Italia, Roma non vuole allargare i confini ma rende
questi territori extraitalici province, quindi controllate da Roma. Gli abitanti di questi
territori extraitalici rimangono stranieri e diventano sudditi dei romani. Roma si trova
ad amministrare enormi regioni fuori dal Italia con dei sudditi stranieri, che erano
chiamati “peregrini”. Tanti stranieri andavano a Roma ad abitare e a fare affari.
Allora occorre una regolamentazione perché queste persone non usano lo ius civile
ma lo ius gentium. Nasce allora un nuovo sistema giuridico utilizzabili dagli
stranieri che abitano a Roma. Si istituisce un nuovo magistrato, pretore
peregrino, che si occupi dei rapporti giuridici tra romani e stranieri o tra stranieri
che vivono a Roma. Si occupa anche di creare questo diritto utilizzabile da queste
persone. Questo pretore peregrino crea lo ius honorarium, nuovo sistema di
norme che prende il nome da honos, onore, che è la carica del magistrato perché i
magistrati a Roma ricoprivano la carica gratuitamente. Chi sono i magistrati
parlando della città antica di Roma? È una parola che non coincide con il
magistrato di oggi (giudici o pubblici ministeri), mentre a Roma in età arcaica non
esistevano giudici di professione(magistrati come li chiamiamo noi) ma erano
coloro che svolgevano attività di governo, includendo attività militari e attività di
giustizia, avevano potere esecutivo. In età regia solo un magistrato, il re. In età
repubblicanai i sono due consoli che erano magistrati ma ce ne erano anche altri. I
magistrati romani restavano in carica un anno E per diventarlo bisognava fare il
cursus homorum, corso degli onori(magistrati). Pretore peregrino fa una cosa
nuova: lo mette per iscritto lo ius onorarium. Scrive un atto: editto del pretore
peregrino, che prende a modello dal ius gentium. I romani si rendono conto che
ius onorarium era un diritto più comodo e funzionale rispetto allo ius civile. Es. Un
romano per vendere un cavallo ad un altro cavallo aveva bisogno di 5 persone e
una che faceva dei rituali. Mentre per lo ius honorarium uno che doveva vendere un
cavallo bastava mettersi d accordo sul prezzo e poi venderlo. Allora il pretore
urbano (dei romani) vuole usare lo ius honorarium allora inizia a creare lui uno ius
honorarium che possano usare i romani. Il pretore urbano pubblica un editto, editto
del pretore urbano, che prende a modello l editto del pretore Peregrino. Questo è
il diritto romano vero e proprio. Pubblicato circa 100 anni dopo l editto del pretore
peregrino.
All interno del diritto romano ci sono due sistemi di norme giuridiche, ius civile e ius
honorarium. Ius honorarium non copriva tutto, per esempio il matrimonio che è
semore stato nello ius civile. Che contratto usavano? Quello dello ius civile o
honorarium? Si mettevano d accordo e se non si arrivava all accordo non si faceva.
Ius honorarium era un diritto più dinamico perché ius civile aveva le sue fonti nella
consuetudine invece lo ius honorarium aveva la sua fonte nel editto del pretore
urbano che era scritto dal pretore urbano che stava in carico per un anno. Alla
fine dell anno il nuovo pretore urbano staccava l editto dal foro e ne pubblicava uno
nuovo che conteneva innovazioni che il pretore riteneva necessarie. È perciò un
diritto dinamico e moderno. Ius civile invece mutua attraverso consuetudine,
quindi ci vogliono parecchi anni. Istituti nuovi di ius honorarium erano recepiti dal
ius civile, avviene la civilizzazione del ius honorarium. Nascono nel ius honorarium
e poi passano nel ius civile, che ci vuole circa 1 secolo per fare ciò.
Ius honorarium serviva ad aiutare, a supplire (sostituire) e a correggere il ius
civile infatti aveva 3 funzioni: adiuvandi, supplendi, corrigendi.

Col passaggio all impero (27) cambia la costituzione e l imperatore accentra


sempre più su di se i potere e toglie potere ai magistrati. Potere del re di scrivere il
potére ogni anno.
Nel 130 l imperatore Adriano incarica il giurista Salvio Giuriano di redigere l editto in
forma definitiva e immutabile (cristallizzazione del editto). Da lì in po l editto non
sarà più modificato e modificabile (editto perpetuo). Ius civile pian pianino andrà
avanti e assorbirà lo ius honorarium.

13 settembre

FONTI DI PRODUZIONE DEL IUS (età arcaica)

Norme vengono dalle fonti di produzione.


Fonti del ius in età arcaica sono:
1) mores maiorum (consuetudini, comportamenti ripetuti nel tempo cosi tanto che
sono diventate norme giuridiche. Non erano scritti. Sono la fonte principale dello
ius civile).
2) Leges regiae (disposizione che le fonti attribuiscono ai re di Roma.qualche re
ha fatto delle leggi).
3) Interpretatio pontificum (interpretazione dei pontefici) o giurisprudenza
pontificale fa riferimento a una attività che compivano i pontefici, che erano dei
sacerdoti con funzione di occuparsi di custodire i mores. I mores sono la fonte
dello ius e che non erano scritte. Chi doveva conoscere il contenuto dei mores,
dato che non erano scritti come faceva? Doveva andare dai pontefici che erano
coloro che dicevano cosa diceva il diritto su qualunque punto. I pontefici nel
retro del tempio consultavano dei libroni, che pero non erano pubblici. Il
meccanismo di risposta dei pontefici non era verificabile. I pontefici ti dicevano:
lo ius dice cosi. Allora i cittadini non potevano verificare, la risposta dei pontefici
era quella giusta e indeformabile. I pontefici erano 5 e il capo era pontefice
massimo. Era possibile che i pontefici facessero emergere una norma nuova,
magari consultavano il libro ma se erano in contraddizione potevano dire quello
che volevano secondo la loro opinione (anche perché non c era nulla di scritto,
di non pubblicato, quindi nessuno poteva verificarlo). I pontefici quindi non
interpretavano e basta ma avevano anche la possibilità di creare nuovi mores.
Per questo l’ interpretazione dei pontefici è fonte di produzione del ius.
4) Leggi delle XII Tavole (451/450 a.c.). Siamo nel quinto secolo. Popolazione
divisa in patrizi e plebei che non potevano accedere al pontificato. Quindi
pontefici erano tutti patrizi. Questo destava sospetto da parte dei plebei che
sapevano che i pontefici erano di parte essendo dei patrizi. I pontefici
favorivano la parte patrizia nei conflitti di interesse, tanto non era verificabile. I
plebei quindi non si sentivano tutelati, mancava la certezza del diritto,
verificare in modo oggettivo cosa dice il diritto su un certo punto. Un importante
scontro si ebbe quando i plebei chiesero che i mores si scrivessero cosi da
verificarle. Allora nel 451/450 a.c vennero messe per iscritto dove la
commissione la prima era composta solo da patrizi mentre nell’anno successivo
la commissione era composta da 7 patrizi e 3 plebei (450a.c.) per mettere per
iscritto i mores esistenti, non per creare qualcosa di nuovo. I mores furono
scritte su 12 tavole e si parla di leggi delle XII Tavole. 12 tavole vennero
bruciate in un incendio a Roma dopo un invasione di Galli (387).
5) Leggi comiziali che compaiono un secolo dopo le leggi delle 12 tavole. Siamo
nel quarto secolo. Sono delle leggi, atti normativi approvate dal popolo. I
comizi sono la riunione dell’intero popolo, fatto solo dai maschi perché le donne
non votavano. Non si votava per teste (un voto a testa) ma per centurie,
cittadini erano raggruppati in centurie, e ogni raggruppamento dava un voto. Il
problema era che i patrizi erano meno numerosi dei plebei pero i patrizi erano
raggruppati in un numero maggiore di centurie, era un modo per far vincere ai
voti i patrizi. LEGGI COMIZIALI RIGUARDAVANO DIRITTO PUBBLICO.
6) Plebi scita. Va avanti questa lotta finche plebei non raggiungono la
parificazione, quando i plebei impongono ai patrizi che i plebei possano votare
da se delle leggi per la popolazione (i consigli della plebe). Questo risultato è
raggiunto dai plebei nel 287/286 a.c., dove tutti plebei si riuniscono senza patrizi
e prendono una decisione (detta plebi scita) e chiameranno questa legge lex
Hortensia che dice che i plebisciti avranno valore di legge, nella legge sono
equiparati ai patrizi. I patrizi accettano ciò. Norme di cui riguardavano i plebei
erano norme che riguardavano diritto pubblico, norme che riguardavano
l’organizzazione dello stato, esercito, territori conquistati da Roma, ecc.
Quindi queste sono fonti del diritto pubblico non privato, quindi non dello ius. quindi
le uniche che prevalentemente riguardano il diritto privato (ius civile) sono le mores
maiorum e le interpretato ponteficium.

FONTI DI PRODUZIONE DEL IUS (età classica)


Continuano a persistere quelle precedenti e in particolare abbiamo:
1) superamento dell’interpretatio pontificum con l’ interpretatio prudentium
(interpretazione dei giuristi) dal 300 a.c. o Giurisprudenza laica/classica.
Plebei violano il tempio pontificale e si impadroniscono dei libri dei pontefici e
iniziano a studiarli e pubblicarli. Quelli che se ne impadroniscono sono
principalmente laici. Iniziano a scrivere e pubblicare opere sul ius cosi che tutti
possano verificare il contenuto del ius. I nuovi giuristi classici sono dei privati
cittadini che hanno lo scopo di comprendere e studiare il diritto e metterlo a
disposizione dei cittadini. Non sono pagati per farlo. Lo fanno per cultura e
interesse personale. Molti ricchi iniziano ad appassionarsi al diritto dato che
avevano molto tempo libero poiché facevano lavorare gli schiavi. Non sempre i
giuristi erano d accordo con i mores. Siccome non erano scritte, le
interpretazioni potevano essere differenti. Quando c’era una controversia
decideva il giudee quale interpretazione seguire. Ius controversium (diritto
controverso) quando alcuni giuristi davano una soluzioni e altri giuristi davano
una soluzione opposta (anche oggi è cosi, anche se le norme sono scritte). I
giuristi romani per la prima volta commentano le norme, interpretano, mettono
le norme in relazione tra di loro. Fanno un interpretazione analogica delle
norme ma anche creativa (creando norme nuove).
[Le generazioni dei giuristi: (Età Augustea) Laveone e Capitone (giuristi 1
secolo d.c.), Laveone creatore (inventò obbligo degli alimenti) e Capitone
conservatore.2 secolo: Gaio che scrisse un manuale istituzionale di diritto
privato e Salvio Giuliano (che si occupò della forma scritta dell’editto).Età dei
severi: Papiniano, Paolo, Urbiano. Dopo il 235 non abbiamo più grandi giuristi.]
2) Editti dei magistrati (ius honorarium) editti emanati dal pretore peregrino con
valore di legge.
3) Senatoconsulti (leggi approvate dal senato su indicazione dell’imperatore)
4) Costituzioni imperiali (leggi emanate dall’imperatore stesso)

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