Sei sulla pagina 1di 3

1° guerra punica (264-241 a.C.

)
▪ mercenari, detti mamertini, in scontro contro il re di Siracusa (sicilia)
▪ si rivolgono a Cartagine per fronteggiarlo
▪ mamertini sofferenti della presenza cartaginese chiedono aiuto ai romani
▪ i romani accettano anche se consapevoli di quanto sarebbe stata difficile e dispendiosa la guerra
▪ romani più abili a combattere terra, cartaginesi più abili a combattere in mare. Romani inventano i “corvi” questi
ponti mobili che, grazie ad un arpione, si agganciavano alle imbarcazioni cartaginesi. Resero cosi lo scontro come se
fosse sulla terraferma
▪ romani ottengono una grande vittoria a Milazzo (260 a.C.)
▪ guerra si sposta in africa
▪ Attilio Regolo ottiene un’importante vittoria a Capo Ecnomo
▪ condizioni di pace impossibili da accettare dai cartaginesi i quali diedero inizio a nuovi scontri dove morì Attilio
Regolo, il quale si dice sia stato messo in un barile pieno di “spuntoni” e fatto rotolare giù da una collina
▪ scontro decisivo nel 241a.C. presso le isole Egadi, cartaginesi costretti a pagare una somma altissima sia in denaro
che in argento; grazie a questa vittoria i romani conquistarono Sicilia, Sardegna e Corsica

▪ 2° guerra punica (218-202a.C.)


▪ Cartagine, dopo la prima guerra punica grazie al comando di Amilcare, riuscì a conquistare una vasta porzione della
Spagna meridionale
▪ Annibale, figlio di Amilcare, cercò un pretesto per un nuovo scontro, il quale trovò attaccando Sagunto, una città
alleata di Roma
▪ il pretesto funziona e Roma dichiara guerra a Cartagine
▪ nel 218a.C. Annibale con una decina di elefanti attraversa le Alpi
▪ Roma viene sconfitta sul Ticino e decide di ritirarsi nell’Italia centrale
▪ viene eletto Fabio Quinto Massimo, anche chiamato il “temporeggiatore”, consapevole di quanto fosse debole
l’esercito romano in quel periodo evitò lo scontro con i cartaginesi
▪ finita la carica di Quinto Massimo da dittatore vennero eletti console, Lucio Emilio Paolo e Marco Terenzio decisero
di attaccare i cartaginesi, diedero a Roma la loro più grande sconfitta presso Canne nel 216a.C.
▪ Annibale non ha mai puntato su Roma in quanto il suo esercito era sfinito e Cartagine non poteva inviare altri
soldati
▪ cerca di portare i popoli italici a ribellarsi a Roma ma, trova la maggior parte di loro, ostili e fedeli ai romani
▪ Romani nel 212a.C. attaccano e saccheggiano Siracusa per aver ospitato Annibale ed il suo esercito
▪ Roma invia in Spagna Publio Cornelio Scipione che, nel giro di pochi anni, costrinse i cartaginesi ad abbandonare la
penisola iberica. Scipione, eletto console, sostenne la necessità di spostare la guerra a Cartagine
▪ testa di Asdrubale nell’accampamento del fratello Annibale, venuto a sapere della morte del fratello e dei successi
di Scipione Annibale torna in patria
▪ nel 202a.C. la battaglia sarà vinta da Roma

terza guerra punica (149-146a.C.)


▪ Cartagine si stava riprendendo dalla crisi economica succeduta alla sconfitta della seconda guerra punica e questo
preoccupava Roma la quale cercò un pretesto per riprendere la guerra
▪ Massinissa, il re di Numidia alleato di Roma, si era impadronito dei territori cartaginesi
▪ cartaginesi si difendono con le armi senza chiedere il permesso a Roma (uno delle promesse di pace era di chiedere
prima a Roma per fare o meno una guerra), inizia la terza guerra punica nel 149a.C.
▪ Cartagine era assediata per tre anni per poi essere rasa al suolo e distrutta dalle truppe di Scipione Emiliano, nel
146a.C.
▪ i territori cartaginesi erano ora sotto il dominio romano

cosa comportarono le guerre puniche


▪ prima l’economia agricola era basata sulla piccola proprietà terriera. il contadino, se chiamato in guerra nel caso
non aveva abbastanza soldi per comprarsi l’armatura era costretto a vendere i propri campi
▪ dal secondo secolo Roma aumenta di molto i territori, grazie alle nuove province (Sicilia, Sardegna, Corsica, Grecia,
Asia, Macedonia)
▪ i contadini sono costretti a vendere i loro campi ai grandi proprietari terrieri per sopravvivere, entrò in crisi la
piccola proprietà terriera e si impose il latifondo

cavalieri
▪ gli affari finirono nelle mani dei cittadini più ricchi, esclusi dal senato e dalle cariche politiche
▪ impadronendosi dei bottini di guerra e vari tributi potevano avviare degli affari molto redditizi

Tiberio e Gaio Gracco


▪ nel 133a.C. Tiberio si fa eleggere tribuno della plebe, propone una legge agraria dove diceva che:
- nessuno poteva possedere più di 500 iugeri (125 ettari),
- redistribuzione di 30 iugeri a tutti i contadini più poveri,
- una commissione doveva controllare tutti coloro che possedevano i terreni abusivamente
▪ senato opposto in quanto voleva mantenere la grande proprietà terriera, assemblea della plebe approva la
proposta
▪ Tiberio si fa rieleggere ma venne accusato di volersi impossessare del potere e aspirare alla tirannia
▪ nel 133a.C. venne assassinato e gettato nel Tevere, era il primo omicidio politico nella storia di Roma
▪ Gaio Gracco, nel 123a.C. diventa tribuno della plebe, aveva compreso che per mettere in atto la riforma agraria era
necessario il consenso di tutti
▪ propone la legge frumentaria che prevedeva una distribuzione gratis di grano ai cittadini più poveri
▪ un’altra iniziativa fu l’arruolamento dei proletari a spese dello stato, anche se questo fece aumentare i nullatenenti
▪ si fa rieleggere tribuno nel 122a.C. con l’obbiettivo di presentare la riforma agraria del fratello ed aggiungerci
l’ampliamento della cittadinanza ai popoli alleati italici, questo significava che avrebbero ricevuto le terre
conquistate e questo trovò l’opposizione dei romani in quanto non volevano dividere con altri i privilegi e diritti di cui
godevano
▪ la legge non viene approvata
▪ Gaio tenta una rivolta ma, viene dichiarato nemico pubblico e si fa uccidere da uno schiavo

conflitti interni
▪ senato rafforzato nei periodi di guerra, nelle mani dei senatori il potere ed una grande ricchezza, molti di loro
erano latifondisti
▪ cavalieri esclusi dagli affari e non potevano accedere alle cariche politiche
▪ alcuni plebei che si arricchirono potevano accedere alle cariche pubbliche, questa nuova classe sociale viene
chiamata nobilitas e controllava il senato. I nobili si autodefinivano optimates (i migliori) in quanto avevano come
antenato un console, i cittadini non nobili raramente accedevano alle cariche pubbliche ma, se succedeva, erano
chiamati homines novi, uomini nuovi
▪ si crea una tensione fra le classi causa della trasformazione sociale
▪ i contadini sono costretti ad andare nei centri urbani in cerca di lavorano e diventano proletari
▪ i cavalieri volevano partecipare alla vita politica
▪ malcontento dagli alleati italici (socii), non erano mai stati ricompensati con la distribuzione di terre né col diritto di
voto e dovevano, invece, versare pesanti tributi. Non era considerata una situazione da alleati ma più da sudditi
▪ nelle province i magistrati addetti al loro governo compivano abusi di ogni genere verso gli abitanti

ottimati e popolari
divisione nobilitas in:
▪ ottimati i quali conservavano le tradizioni
▪ popolari, dalla parte del popolo, proponevano riforme politiche e sociali combattendo il potere dell’aristocrazia
senatoria

Mario e la riforma militare


▪ Mario era un uomo nuovo, eletto console nel 107a.C.
▪ i romani combattevano contro Giugurta. Si era impossessato del regno di Numidia, alleato di Roma, e aveva ucciso
molteplici commercianti italici e romani
▪ a causa della pressione dei popolari, il senato nel 111a.C. dichiara guerra a Giugurta
▪ l’esercito romano era molto debole in quel momento, e subì alcuni umilianti sconfitte
▪ mise in atto una radicale riforma dell’esercito:
- apre l’arruolamento a tutti i volontari, era evidente che non si poteva limitare l’esercito a solo coloro che avevano
un reddito basso,
- tutti vennero armati allo stesso modo a spese dello stato,
- il soldato, in quanto pagato, divenne un vero e proprio lavoro.
▪ grazie a questa riforma Mario sconfigge Giugurta nel 105a.C.

come si arriva alla guerra sociale


▪ dato il malcontento degli italici Marco Livio Druso nel 91a.C. propone di concedere la cittadinanza agli alleati italici
▪ incontra forti resistenze e nel momento in qui espone la legge viene assassinato
▪ gli italici presero le armi volendo ottenere gli stessi diritti e privilegi dei cittadini romani
▪ la guerra fu difficile, i romani vinsero su campo militare ma dovettero concedere la cittadinanza agli italici

guerra civile tra Mario e Silla


▪ Mitriade, re del Ponto, nell’88a.C. invade la provincia d’Asia e massacra decine di migliaia di romani
▪ Roma fu costretta ad intervenire in quanto questo venne colto come un’offesa
▪ il senato affida il comando a Silla, ma i popolari riescono a mettere Mario come capo della spedizione
▪ Silla marcia su Roma per sconfiggere gli italici e popolari, guidati da Mario il giovane, schierati contro lui
▪ scoppia cosi la guerra civile, vinto facilmente lo scontro Silla ritorna in oriente e sconfigge Mitriade nell’85a.C.
obbligandolo a ritirarsi dai territori, Silla lascia fare ai suoi soldati ciò che volevano delle città in quanto avevano
accolto Mitriade come un liberatore e non come un pericolo
▪ Mario fu eletto console nell’86a.C. per la settima volta ma dopo pochi mesi morì

dittatura di Silla
▪ appena ritorna in patria, si fa nominare dittatore a tempo indeterminato e con la libertà di attuare una riforma
politica alla repubblica
▪ elimina l’opposizione con le liste di proscrizione: elenchi degli avversari politici, i proscritti, che chiunque poteva
processare e/o uccidere
▪ nel 79a.C. si ritira a vita privata e dopo poco muore.

Potrebbero piacerti anche