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Tiberio e Caio Gracco

A Roma, grazie alle continue guerre di conquista, molte persone (i


generali, i soldati, alcuni cittadini più benestanti e i senatori) si
stavano arricchendo, ma al contrario il resto della popolazione stava
diventando sempre più povera. Infatti i contadini venivano costretti
ad abbandonare i loro campi per andare a combattere o a venderli
per pochi soldi ai latifondisti, che ci facevano lavorare gli schiavi.
In quel tempo furono eletti come consoli i due fratelli Caio e Tiberio.
I due avevano proposto molte idee per risolvere la situazione e i
plebei li approvarono quasi da subito.
Queste idee e queste leggi che i due consoli volevano proporre erano
buone e tutelavano i diritti dei plebei, specialmente riguardo ai
terreni che erano stati costretti a vendere ai latifondisti, ma i ricchi e
i senatori non ci volevano neanche pensare a perdere tutti i privilegi
di cui godevano, perciò, nel 133 a.C. uccisero Tiberio.
Caio aveva capito la situazione e quindi, anziché farsi imprigionare
dai nemici che chissà che gli avrebbero fatto decise di farsi
ammazzare da un suo schiavo.

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