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Gaio Mario
• Gaio Mario era definito “uomo nuovo” homo novus: proveniva da una
famiglia in cui nessuno in precedenza aveva ricoperto il consolato:
dovevano dimostrare eccezionali capacità militari
• Gaio Mario si distingue principalmente in 2 battaglie:
• Guerra giugurtina: Quando era morto il sovrano della Numidia il trono
venne usurpato da Giugurta, che aveva combattuto in Spagna a fianco di
Scipione Emiliano. Ci fu una guerra di successione e nel 112 a.C. Giugurta
massacrò italici e romani nella città di Cirta in cui si erano rifugiati i figli del
sovrano. Gaio Mario prese il comando della guerra e vinse.
• Scontro contro i Cimbri e i Teutoni: scoppiò perché le due
popolazioni assediarono la Gallia Narbonese e la pianura padana. Ci
furono due vittorie: ad Aquae Sextiae con i teutoni e ai Campi Raudi coi
cimbri
• Gaio Mario riforma l’esercito: l’arruolamento divenne una scelta
volontaria e fu aperto anche ai nullatenenti. Inoltre viene dato uno
stipendio ai soldati ricompensandoli col bottino ricavato dai saccheggi,
quindi diventa una professione
• Nel 100 a.C. Saturnino aveva proposto l’assegnazione di un pezzo di ager
publicus ai veterani (una volta concluse le campagne) > Mario Silla perde
l’appoggio della plebe
• L’aristocrazia passa all’offensiva dopo questa riforma, fu quindi decretato il
senatusconsultum ultimum (assegnamento dittatoriale ai consoli in caso
d’emergenza)
• Gaio Mario viene eletto console per 5 volte di seguito
Pompeo e Cra o
• Dal 79 a.C. fino al 68 a.C. a Roma giunsero 2 generali in precedenza al
anco di Silla:
• Pompeo: affianca Silla nella guerra civile. Partecipò alla guerra contro
Sertorio come comandante militare e dopo aver vinto gli venne
insignato l’epiteto di “Magno”. Ci fu anche una cerimonia a riguardo
ovvero il trionfo che era appunto una cerimonia in cui si celebrava la
vittoria e si umiliavano i vinti.
• Crasso: aristocratico arricchito con i beni dei proscriti e venne
chiamato “il ricco”. Nel 74 a.C. un gruppo di schiavi gladiatori, guidato
da Spartaco, ex soldato della Dacia, il gruppo si ingrossò e il Senato
affidò a Crasso il comando di porre termine alla ribellione infliggendo
agli schiavi la sconfitta nel 71 a.C., massacrando i nemici in battaglia
invece, i superstiti vennero crocifissi lungo la strada.
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