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FONDAZIONE ROMA

La storia della fondazione di Roma nasce e si lega alla sfera del mito, dei racconti delle
origini. Nel tempo sono state unite le due versioni - il mito troiano e il mito di albalonga -
andando a formare quello che poi si è raccontato nei secoli, ovvero: Ascanio che fonda
Albalonga. La figlia dell’ultimo re costretta dallo zio a diventare sacerdotessa di Vesta, ma
che rimane incinta da Marte: i due gemelli vengono lasciati in una cesta nel Tevere, vengono
trovati da due contadini che li crescono. Tornano per uccidere lo zio, e fondano Roma
(fratricidio). Nella realtà dei fatti, sembra però che quella data e quel luogo non fossero
casuali: intorno al 750 a.C., la zona dove poi nacque Roma era densamente popolata, ricca
di molte risorse, tra cui il Tevere, un fiume navigabile che portava fino alla costa, dove
c’erano le saline. Secondo Carandini (archeologo che trovò l’antico pomerio di Romolo) si
trattò quindi di una RIFONDAZIONE, ovvero di una sacralizzazione di un terreno tramite rito
etrusco, di creazione di un’entità statale in un luogo che però era già abitato.

DITTATURA
La dittatura è una delle istituzioni di Roma. è una forma di governo che viene concessa
solamente in via emergenziale, al console o pretore di riferimento. Dura 6 mesi e conferisce
poteri assoluti alla persona in questione, sia per quanto riguarda l’ambito civile che quello
militare. È dunque una forma di governo molto temuta.

CLAUDIO
Era il fratello di Germanico (ucciso da Tiberio), venne catturato dai pretoriani (prefetto del
pretorio = guardia armata dell’imperatore) ed imposto come imperatore, quando egli era solo
un nuovo di cultura, non aveva avuto mai niente a che fare con la politica, e soprattutto si è
trovato inaspettato e non voluto davanti ad un senato che auspicava solo ad un ritorno alla
repubblica.

In realtà poi si dimostrò un grandissimo imperatore e politico, infatti si attivò subito per
attuare diverse riforme:
→ ORGANIZZA UNA BUROCRAZIA = creò una serie di uffici dedicati all’amministrazione e
gestione dell’impero, che comincia quindi ad essere visto e percepito come res privata,
come una proprietà da gestire. Tutti questi uffici erano affidati a legati dell’imperatore.

→ POLITICA ESTERA IMPORTANTE = per accontentare la classe media e la classe dei


commercianti, punta alla conquista di nuovi territori che potessero essere uno sbocco per la
borghesia, come: Britannia, Mauritania, Tracia.

→ DIPLOMA MILITARE = istituì il diploma militare, ovvero concesse il congedo dal servizio
con dei benefici ad una serie di soldati

→ SENATORI GALLICI = una riforma per cui tutti i componenti delle classi dirigenti delle
Gallie del 47/48 d.C. potevano entrare a far parte del senato di Roma = inizio della
provincializzazione del senato

COMIZI TRIBUTI
I comizi tributi sono l'assemblea delle tribù, ovvero della popolazione di Roma. Le tribù si
dividono in territoriali e rustiche (quelle di campagna o più distanti), dunque chi ha davvero la
possibilità di votare in assemblea è chi abita a Roma, o chi ha abbastanza soldi per
spostarsi e può permettersi di lasciare casa (campi) senza troppe conseguenze.
→ le tribù territoriali sono una riforma di Servio Tullio.

I comizi tributi votano la LEX PUBLICA, che è quello che viene deciso dal popolo. C’è un
periodo che va dai 17 ai 24 per conoscere queste leggi in giro, e poi venivano pubblicate su
tavole, anche di bronzo, in contesti sacrali: dava importanza e legittimità divina.

COSA SUCCESSE NEL 390 AC


Il 390 a.C. è una data molto importante in quanto segna una linea nella storia della
repubblica. È l’anno in cui i Galli approfittarono della debolezza romana - impegnata di
recente in guerre contro i popoli vicini e contro Veio - per entrare a Roma, distruggerla e
saccheggiarla. Fu un punto di svolta per la storia di Roma in quanto ci fu una reazione molto
forte:
- Espansione in tutta la penisola, per difendersi e per garantirsi uno spazio di
sicurezza
- Rafforzamento della repubblica con l’affermazione delle leggi licinie sestie (367) =
diminuire gli interessi dei debiti, limite sulla spartizione di agro pubblico, uno dei
consoli deve essere plebeo

Vennero dunque conquistate diverse città, che si legano a Roma in modi diversi:
a. MUNICIPIUM = mantengono i propri istituti ma hanno il diritto romano
b. SOCI = trattato che sancisce le regole e le condizioni di alleanza

CENSORI
I censori sono una delle magistrature minori di Roma. si tratta di due figure, due magistrati
che vengono eletti ogni 5 anni, il cui compito è quello di organizzare e fare il censimento
della popolazione romana (censimento = dichiarazione obbligatoria dello stato di famiglia e
delle proprietà).

COMIZI CENTURIATI
I comizi sono una delle assemblee di Roma, in questo caso si tratta delle assemblee delle
centurie, divise in 5 classi di censo (riforma di servio tullio). Erano presiedute dal
console/pretore/dittatore, e il loro compito era quello di votare per eleggere queste figure.
Inoltre, sono l’assemblea che si riunisce fuori dal pomerio, in quanto avevano delle armi con
sé.

CAIO MARIO console dal 104-100


Caio Mario era di origine municipale (città che avevano diritto romano ma mantenevano le
proprie istituzioni), ed aveva simpatie per i populares. Venne eletto console dal 104 al 100
a.C., ed ottenne molto consenso all’interno di Roma grazie alla GUERRA CONTRO
GIUGURTA.

Una delle sue riforme più importanti - e fu ciò anche che gli permise di ottenere così tanti
successi militari - fu la RIFORMA DEGLI ESERCITI, in cui:
- Promosse la classe media, rendendo il servizio militare semiprofessionale (un
minimo di paga, di risarcimento, e che permetta di far carriera)
- Creazione di coorti = un irrobustimento dell’unità base dell’esercito
Con questo nuovo esercito egli sconfisse:
1. CIMBRI ai CAMPI RAUDII
2. TEUTONI ad ACQUE SESTIE

NOBILITAS
Nel corso della repubblica, dall’età graccana, la classe dirigente comincia a spaccarsi a
metà, e si divide in due fazioni diverse: da una parte ci sono i populares, ovvero coloro che
predicavano cose gradite dalla moltitudine; dall’altra invece c’erano gli optimates, ovvero i
cittadini migliori, nobili ed onesti di natura, che difendevano i principi dello stato con lo scopo
di una vita tranquilla e dignitosa. Non c’è più dunque un vero e proprio patriziato, ma si tratta
di una nobilitas con idee diverse.

TEODOSIO 379-395
Divenne imperatore dopo una serie di personaggi che si susseguirono velocemente alla
morte di Giuliano. Teodosio proveniva dall’ambito militare, era infatti un generale spagnolo, e
rimase unico imperatore con la morte di Valentiniano II.

Uno dei suoi atti più importanti fu l’EDITTO DI TESSALONICA (380 d.C.) = con il quale il
cristianesimo, nella forma del credo niceno, diviene unica religione di stato. Di conseguenza,
proibì lo svolgimento delle olimpiadi in quanto considerate un evento pagano.

Con la morte di Teodosio (395), infine, l’impero viene definitivamente diviso in due parti:
- ONORIO in Occidente
- ARCADIO in Oriente

Cosa successe poi: la capitale venne spostata da Roma a Ravenna, quindi Roma perse
ulteriormente la sua importanza e divenne solo una città provinciale, con un ricordo ormai
affievolito di grandezza, mentre Italia, Spagna e Gallia venivano devastate dalle invasioni dei
barbari.

I Visigoti infatti invasero Roma nel 410 d.C. = mossa permessa dalla morte del generale
Stilicone (magister militum), da parte di Onorio = difesa caduta.

CHI ERA MITRIDATE


Mitridate era il re del Ponto, che decise di scatenare una grossa rivolta antiromana in Asia
nel 88 aC., sfruttando la debolezza di Roma devastata da anni di guerra sociale (quella dal
91-89 a.C., scoppiata con una rivolta degli italici). Lo scopo di Mitridate era quello di
conquistare tutti questi territori in Asia in un momento in cui sembrava che Roma non
riuscisse a difenderli.

COME SI ARRIVA ALLA GUERRA DI MITRIDATE


Inizialmente, colui che volle subito intervenire fu il dittatore SILLA , ma nel frattempo scoppia
anche una rivolta in Grecia, approfittando della situazione. Dopo diverse perdite, Silla si
concentra in Grecia e nel 83 a.C. pone fine alla questione con il GRANDE ASSEDIO DI
ATENE. Silla torna dunque in Italia.
Le sorti della guerra contro Mitridate verranno decise davvero solamente con Pompeo, che
nel 66 a.C. non perde questa occasione di conquista dell’Oriente. Egli infatti sconfisse
Mitridate prima del Ponto, e poi lo bloccò con un’azione navale mentre stava cercando di
scappare in Crimea. Mitridate viene quindi abbandonato da tutti, e morirà da solo.

Nel frattempo Pompeo non resta fermo, ma si dirige verso il Mar Caspio, e conquista Siria e
Giudea = PROVINCIA ROMANA DI SIRIA. Torna dunque a Roma con una conquista
gigantesca ed enormi ricchezze.

CARACALLA 211-217 d.C.


Dopo la morte del padre Settimio Severo, venne proclamato coimperatore insieme al fratello
Geta. questo venne ucciso dai pretoriani, e per non fare la stessa fine Caracalla dovette
pagarli in denaro. La conseguenza di tutto ciò fu quella di dover aumentare le tasse, e per
far in modo di mettere tutti nell’impero nella stessa condizione davanti al fisco, promosse la
CONSTITUTIO ANTONIANA (212 d.C.) = concessione della cittadinanza a tutti i sudditi
liberi dell’impero. Infine Caracalla, inimicatosi anche l'aristocrazia senatoria, venne ucciso
mentre si stava preparando per una spedizione contro i Parti.

GUERRA CONTRO GIUGURTA


Questo conflitto nacque da una crisi di successione in Numidia, quando nel 118 aC. morì il
sovrano che lasciò tre eredi designati. Uno dei tre fuggì a Roma (Aderbale), dunque il paese
venne spartito tra gli altri due:
- Giugurta: parte più ampia ma meno ricca
- Ieb Sale: parte più piccola ma più ricca, con anche la capitale

Siccome a Giugurta questa cosa non andò giù, occupò CIRTA, la capitale, che era un
importante snodo economico. Questo fece infuriare gli equites (classe dei commercianti),
che insistettero finché Roma non entrò in guerra.

Fu una lunga e abbastanza pesante, che vide un susseguirsi di personaggi, finché non
arrivò CAIO MARIO che - disubbidito a Metello e tornato a Roma per farsi eleggere console
- riuscì a sistemare le cose.

QUESTURA E MAGISTRATURE MINORI


La questura era una delle magistrature minori della repubblica romana. Era composta da
funzionari che erano effettivamente degli aiutanti dei magistrati maggiori. Il loro compito
consisteva soprattutto di occuparsi di affari amministrativi e burocratici.

Altre magistrature minori erano:


- PROMAGISTRATURE: si tratta di proconsolato e propretura, ad ex consoli o pretori,
dopo la carica poteva venire offerto un posto con una carica del genere nelle
province
- CENSURA: due magistrati eletti ogni 5 anni che avevano il compito di fare il
censimento della popolazione

GUERRA CONTRO PIRRO


Per parlare della guerra contro Pirro bisogna fare un passo indietro e partire dal conflitto che
Roma ebbe con la città greca di Taranto.
Il problema alla base di questo conflitto era l'alleanza romana con la città di Turi, vicina a
Taranto. Quando questa venne minacciata dai Lucani, chiede soccorso a Roma (DEDITIO),
che fece passare delle navi nel golfo di Taranto, ma a scopo dimostrativo!

A questo punto Taranto la prende veramente male e decide di marciare su Turi con l’aiuto di
PIRRO (comandante della lega epirotica, è un grande generale che aveva voglia di
combattere e di mettersi in mostra, pensava infatti alla gloria come Alessandro
d’Occidente),che arriva in Italia con un esercito talmente grande che Roma è forzata a
chiamare alle armi anche chi non faceva servizio militare.

Inizialmente Roma subisce due sconfitte, una ad ERACLEA (280 a.C.) e una ad ASCOLI
(279). Dunque Pirro aveva una mezza intenzione di assediare Roma ma evita, preferendo
rivolgersi verso la Sicilia, con lo scopo di liberare i Greci. Ma:
- Cartagine si allea con Roma (scazzo non da poco per lui)
- Viene mandato via proprio dai greci e dai sicelioti, che non ne volevano sapere

Le ultime battaglie combattute da Pirro sono le seguenti, anche se ormai le sorti della guerra
erano già scritte:
- 275 a Maleventum, Roma vince e fonderà una colonia latina di nome Beneventum →
Pirro lascia una guarnigione a Taranto e se ne torna in Grecia, dove muore
- 272 quando Taranto finalmente cade nelle mani di Roma

COLONIE LATINE E ROMANE

COLONIE ROMANE COLONIE LATINE

Vengono fondate da cittadini romani a cui Sono fondate da ex cittadini romani o da


vengono assegnate delle terre, sono di latini tendenzialmente nell’entroterra e nei
solito composte da poche persone e situate confini con i nemici per scopo difensivo,
lungo la costa sono molto numerose

CHI SONO I SANNITI


I Sanniti sono una popolazione di pastori dell’Appennino centrale, abituati a spostarsi. Una
parte di questi ad un certo punto decide di riversarsi in Campania e di rimanere lì. Verrà a
crearsi uno scontro tra queste due parti.

LA GRANDE ROMA DEI TARQUINI


Nella storia della monarchia di Roma, ci fu una fase chiamata “la grande Roma dei Tarquini”,
un periodo di influenza etrusca. Questa fase fu caratterizzata da una forte espansione e da
uno sviluppo monumentale della città di Roma. i re che fecero parte di questa fase furono,
nell’ordine:
1. Lucio Tarquinio Prisco
2. Servio Tullio
3. Lucio Tarquinio il Superbo

CONSOLI
La figura politica del console diventa stabile dal 307 a.C.
Si tratta di una carica che dura un anno e che conferisce imperium (potere) civile e militare.
Si apre anche ai plebei nel 367 a.C, grazie alle leggi licinie sestie.

DIOCLEZIANO 285-305 d.C.


Diocleziano fu la figura da cui si può dire partì la fase della storia istituzionale di Roma
chiamata dominato, ovvero un sistema assolutistico, dove l’imperatore viene visto a tutti gli
effetti come un padrone, e tutto quello che si riferisce ad esso è sacro.

Quello che vuole fare Diocleziano è cercare in qualche modo di restaurare l’impero romano,
e prova a farlo con la forma della TETRARCHIA:

IMPERO OCCIDENTE ORIENTE

AUGUSTI Massimiano Diocleziano

CESARI Costanzo Galerio


= era anche un sistema per crearsi già dei presupposti per la successione.

Altre riforme importanti di Diocleziano sono la CAPITATIO IUGATIO (= una tassa da pagare
per teste di lavoratori coloni o per superficie lavorabile) e la DIVISIONE IN DIOCESI (=
grandi unità territoriali che avrebbero reso più semplice la riscossione delle tasse).

Infine Diocleziano ABDICA e sta a vedere come andrà avanti il sistema da lui messo in
piedi.

DOMIZIANO
Domiziano adottò una politica che si basava sul consenso degli eserciti e dei piccoli
proprietari, allontanandosi quindi dal senato e ricercando successi militari. Vediamone
diversi:
- Guerra britannica 84 d.C.
- Riesce a trovare un accordo con Decebalo nell89 d.C., dopo diverse sconfitte in
Mesia e in Dacia
- Affronta i problemi e le turbolenze sul limes danubiano e sul limes renano = con
risultato la creazione degli AGRI DECUMATES (= regione della provincia romana
della Germania superiore) e con la sistemazione del resto dei territori della Germania

Domiziano vede la morte nel 96 d.C. a causa di una congiura di palazzo voluta da
tradizionalisti (che andavano a braccetto con il senato) ed ebrei.

EDITTO DEI PREZZI


È una riforma economica proposta da Diocleziano nel 301 d.C. per cercare di risollevare una
società ed un’economia impoverita da una pesante inflazione. L’editto sui prezzi fissava
dunque un calmiere, ovvero un prezzo massimo che non poteva essere superato per un
migliaio di prodotti, beni di consumo, servizi e prestazioni. Conseguenza: la situazione jnon
migliora e si crea un mercato nero per tutte queste cose.

COSA SUCCEDE NEL 63 AC


In quest’anno a Roma avvenne un fatto abbastanza misterioso, ovvero la CONGIURA DI
CATILINA. Catilina era un esponente di una famiglia senatoria, che venne accusato da
Cicerone in seguito al ritrovamento di documenti a suo dire “compromettenti”. Quel che
sappiamo viene da frammenti di Cicerone, che era di parte, quindi boh.
In ogni caso, Cicerone trova questi documenti e li presenta al senato, incastrando i
congiurati.

Vengono chiamati dunque due senati consulti ultimi nel 63 a.C.:


- 3 dicembre: vengono rivelati a tutti i documenti
- 5 dicembre: bisogna decidere cosa fare → a questo proposito c’erano idee
discordanti. Abbiamo da un lato chi come Cesare proponeva di privarli dei loro beni
ma di non ucciderli, e dall’altra parte invece la corrente di Cicerone che promuoveva
la condanna a morte.

Alla fine prevalse la linea dura di Cicerone e questi vennero fatti ammazzare, ma non fu una
scelta gradita a tutti, men che meno ai tribuni della plebe, che nel tempo cercarono di
delegittimare l’operato di Cicerone.

SENATO CONSULTO ULTIMO


Si tratta di un decreto senatorio emesso in situazioni d’emergenza che conferiva poteri
semi-dittatoriali ai magistrati conferiti dell’imperium con l’obiettivo di difendere lo Stato e
riportare l’ordine.

COS È UNA LEX FRUMENTARIA


Una lex frumentaria è un provvedimento legislativo che regolava la distribuzione del
frumento a prezzi agevolati o gratuitamente alla popolazione.

→ DA DOVE ARRIVAVA IL GRANO


L'immensa quantità del frumento importato da Roma proveniva da una pluralità di province,
Sicilia, Sardegna, province asiatiche e africane, ma il perno dell'approvvigionamento era
costituito dall'Egitto, che soddisfaceva oltre metà del fabbisogno.

PRIMA GUERRA PUNICA


Le premesse di questa guerra stanno nei territori di appartenenza delle due forze, a Roma la
penisola italica, ed a Cartagine nord africa, sardegna ed isole baleari (era una potenza
marittima).

I mamertini, un gruppo di mercenari, si impadroniscono di Messina dopo aver fornito servizio


ad Agatocle, tiranno di siracusa. Vengono di conseguenza attaccati dal figlio del tiranno, e
per questo chiamano in aiuto i cartaginesi. Dopo aver capito che la presenza di questi era
scomoda, si ritirano e chiamano in aiuto i romani. A roma non si sapeva se entrare o meno
in guerra, l’opinione pubblica era divisa: da una parte era chiaro lo scontro con Cartagine,
dall’altra non si vedeva l’ora per la possibilità di arricchirsi che offriva questa guerra.

Inizia la guerra, e per tutta una fase iniziale Cartagine mantiene la superiorità grazie alla
propria potenza navale. Dopo un po’ Roma se la reffa e capisce che per cambiare le sorti
della guerra doveva crearsi una flotta (leggenda dice che una nave cartaginese si sia
arenata lungo le coste della penisola e che da lì gli ingegneri romani costruirono una flotta) =
flotta di QUINQUEREMI.
Ci furono quindi tre battaglie principali:
- 256 a.C. BATTAGLIA DI CAPO ECONOMO = MARCO ATTILIO REGOLO vince sulla
flotta cartaginese
- 255 a.C. SANTIPPO sconfigge Roma molto pesantemente, tanto che c'è da
ricostruire la flotta, che avrà poi al comando Gaio Lutazio Catulo
- 241 a.C. BATTAGLIA DELLE ISOLE EGADI = i cartaginesi vengono definitivamente
sconfitti

Cosa prevede la pace:


- Sgombero della SICILIA = PRIMA PROVINCIA ROMANA (leggi imposte da Roma,
deve pagare i tributi)
- Sgombero delle isole egadi
- Forti risarcimenti di guerra

LECTIO SENATUS

TIBERIO
Chiamato l’imperatore ipocrita e bugiardo, successore di Ottaviano Augusto, non segue per
niente le orme del predecessore, anzi, tira indietro. Rinuncia infatti al prenomen di imperator
- e quindi di poterlo trasmettere ai figli - ed anche al titolo di pater patriae.

Durante tutto il suo regno non ebbe per nulla consenso, e questo fu dovuto a più motivi:
1. La misteriosa morte di Germanico in Siria a cui sembra essere legato
2. Il fatto che governasse da Capri lasciando tutto nelle mani di Seiano, prefetto delle
coorti pretorie
3. Governava attraverso la maiestas, ovvero l’autorità che viene direttamente dal
prestigio della carica e della posizione del princeps

Muore nel 37 d.C. voluto da nessuno come è sempre stato.

→ COME SI CHIAMA IL TRIBUNO DI TIBERIO


SEIANO è il prefetto delle corti pretorie a cui Tiberio affida tutto mentre pensa di poter
governare da Capri.

COS’È IL CURSUS HONORUM


Durante il regno di Ottaviano Augusto avviene una divisione della classe dirigente di Roma,
in: CURSUS SENATORUM e CURSUS HONORUM, che consisteva in funzioni di prefetto,
dove si accede tramite scelta personale del princeps. Ci sono diversi PREFETTI:
1. URBANO: controllo dell’ordine pubblico
2. dell’ANNONA: approvvigionamento
3. VIGILI: polizia notturna
4. PRETORIO: guardia armata dell’imperatore
5. EGITTO: legato fidato dell'imperatore che governa quella zona facendo le sue veci
PRETURA
È una magistratura i cui compiti principali sono quelli di dedicarsi a questioni di tipo
giudiziario. Hanno ovviamente un imperium inferiore a quello dei consoli, ma sono figure
comunque molto importanti. Bisogna far notare che essi aumentano con l’aumentare delle
province.

→ CHI È IL PRETORE PEREGRINO


Il praetor peregrinus è il responsabile dei rapporti con l’estero, ed esiste dal 242 a.C., ovvero
con la creazione della prima provincia romana, la Sicilia (a fine guerra punica). L’aumento
dei rapporti economici con l’estero, quindi, ha reso necessaria l’istituzione di questa figura il
cui compito era quello di regolare le controversie tra cittadini romani e stranieri, o tra cittadini
stranieri e basta.

CHI È COSTANTINO
Prima di iniziare a parlare delle riforme e delle azioni di Costantino, è importante capire chi
c’è stato prima di lui e cosa è successo prima che arrivasse al potere come unico
imperatore.

Quando abdica Diocleziano, la situazione dell’impero è la seguente:

IMPERO OCCIDENTE ORIENTE

AUGUSTI Costanzo Galerio

CESARI Severo → quando muore Massimino


Costanzo nel 306 D.C.
Costantino si muove subito
per prendersi il potere, e
dunque muove verso l’Italia
con l’idea di eliminare
Massenzio. Vince a Torino,
a Verona, e alla BATTAGLIA
DI PONTE MILVIO

Costantino dunque divenne unico imperatore nel 324 d.C.


Vediamo il suo operato:
→ nel 313 d.C. promulgò l’EDITTO DI TOLLERANZA, editto che sanciva l’immunità
ecclesiastica, ovvero che permetteva alla chiesa di creare anche una sua sede temporale
essendo però anche esenti dalle tasse.

→ CONCILIO DI NICEA (325 a.C.), presieduto da Costantino, che non vedeva l’ora di
mettersi in mezzo ad affari della chiesa, per condannare Ario e la sua corrente del
cristianesimo (secondo la quale Dio era unico ed indivisibile, quindi il figlio non poteva
essere considerato dio, quindi nega la trinità). Partecipa quindi al concetto di monarchia
divina (potere che viene da dio) e all’unificazione della fede cristiana.

→ RIFORMA ECONOMICA: Costantino attuò anche una riforma monetaria che si basava
sul SOLIDUS AUREO (e non più sull’aureo), ovvero una moneta con valore stabile. Le
conseguenze di questa riforma furono disastrose, in quanto una fascia di popolazione si
arricchì tantissimo, mentre la maggior parte restò con le pezze al culoe con una moneta
vecchia il cui potere d'acquisto era completamente in rovina. Erano quindi i detentori di oro a
controllare la vita pubblica.

CONFLITTO PATRIZIO-PLEBEO E CAOS DELLE MAGISTRATURE PRECEDENTI ALLE


LEGGI LICINIE SESTIE
La prima repubblica di Roma fu un momento davvero molto difficile, connotato da numerose
guerre, sia contro i vicini che interne alla società romana. Importante fu lo scontro tra patrizi
e plebei dovuto a vari motivi ma due principali:
- Debiti: la plebe era soggetta a schiavitù per debiti e delle normative rigide non
permettevano di smuovere la sitauzione
- Distribuzione delle terre pubbliche: terre conquistate durante le guerre ma mai
distribuite

Qual’era la situazione: in un momento di fragilità ed instabilità come i primi passi di un nuovo


sistema istituzionale, quello che tende a fare la classe dirigente è chiudersi, per non fare
entrare altro che potrebbe destabilizzare. Questo però comporta esclusione e privilegi per
pochi.

Così si arriva ad un compromesso, con la stesura delle 12 TAVOLE: un passo fondamentale


per la codificazione del diritto e per la riappacificazione del popolo a Roma. Vengono
mandati 10 uomini, i decemviri, nell’Atene di Pericle per studiare le leggi locali. Tornano e
scrivono le 10 tavole + 2 con norme di tipo criminale.

RIFORME AGRARIE
Le leggi agrarie sono provvedimenti legislativi che regolano la distribuzione dell’agro
pubblico, ovvero delle terre pubbliche. Chi le propone:
- Tiberio gracco
- Marco livio druso

TRAIANO 98-117 d.C.


Traiano viene eletto imperatore tramite una nomina del senato e conquistò anche la fedeltà
degli eserciti. C’è da far notare che fa parte dell’aristocrazia romana, ma è provinciale (nato
in Spagna), ed è infatti il primo imperatore non italico.

Traiano fu protagonista di una forte politica espansionistica:


- Conquista della Dacia, permette di avere molto più oro per rifarsi un po’ dalla riforma
di Costantino
- Armenia diventa provincia romana 115
- Scoppia una grossa ribellione in mesopotamia, in cui le comunità ebraiche si alleano
con i parti 116

Traiano muore a Selinunte nel 117 d.C. nel momento di massima espansione dell’impero.

CRISI DEL III SECOLO DC


La crisi del III secolo d.C. è quella che vede una sempre più ampia differenziazione tra
campagna e città, dove gli schiavi se la passavano un po’ meglio grazie alle idee del
cristianesimo, ma i liberti stavano sempre peggio in quanto erano legati ai padroni e
diventano come servi della gleba. La società dunque è sempre più piramidale e divisa.

AUGUSTO
Quando Cesare muore il 15 marzo del 44 a.C. ha veramente poco tempo per designare un
erede, ma alla fine sceglie Gaio Giulio Cesare Ottaviano. Il problema più grosso però è che il
senato pensava che la repubblica sarebbe rimasta in piedi, e ci vollero due figure - Antonio e
Lepido - per non far lapidare i cesaricidi e per non far scoppiare un casino. Ottaviano in tutto
questo era molto giovane, ma si fa forza durante la guerra di Modena, prende gli eserciti e
marcia su roma, dove si fa dare il potere del consolato. A questo punto (43 a.C.) propone un
secondo triumvirato, composto da lui, Antonio e Lepido. Doveva essere un modo per aiutare
la riorganizzazione dello stato, ma nella pratica era solo un modo per spartirsi delle terre.
Con il tempo però ottaviano diventa sempre più aggressivo politicamente, facendo
addirittura confinare Lepido, e dichiarando guerra ad Antonio nel momento più propizio:
quando si sposò con Cleopatra. Fece leggere il testamento al senato e lì partì la guerra.
Momento importante fu la battaglia di Azio (31), uno scontro navale per il quale Antonio e
cleopatra scappano in Egitto e lì si suicidano.

A questo punto rimane unico d indiscusso padrone di roma, ma deve


1. Riorganizzare tutto il territorio
2. Legittimare il proprio potere → lo farà tramite una serie di incarichi istituzionali
importanti come: il titolo di augustus, la tribunicia potestas, imperium proconsolare
maius, rifiuto della dittatura.

Come detto in precedenza, divide la classe dirigente in cursus honorum e cursus senatorum,
ed per quanto riguarda la politica estera afferma la propria auctoritas in Spagna, Pannonia e
Germania (ma con il confine che rimane al Reno, in quanto dopo il disastro di Teutoburgo
nel 9 a.C. non si cerca più di spingersi oltre quella zona).

Muore il 9 agosto del 14 d.C.

CALIGOLA
È il figlio di Germanico (ucciso da Tiberio), e una volta morto Tiberio viene riconosciuto
imperatore dal senato e dagli eserciti. L’obiettivo primo di Caligola è quello di imporre il suo
grandissimo carisma, quindi, a differenza di Tiberio:
- Torna ad essere pater patriae (ma solo nominalmente)
- Nuova politica basata sul culto dell’imperatore vivente (il senato in questo non lo
sostiene)

Muore nel gennaio del 24 d.C.

NERONE
Nerone salì al potere dopo Claudio in giovanissima età, infatti venne affiancato da Seneca
finché questo non si ritira a vita privata (62 d.C.).
Nerone, anche per colpa di Seneca, si ritrova da solo: uccide Britannico e anche sua madre.

Cosa fa quindi:
→ PERSECUZIONE DEI CRISTIANI: dovuta all’incendio di roma
→ CONGIURA PISONIANA: bagno di sangue
→ RIFORMA MONETARIA: diminuisce il valore contenuto di metallo prezioso nell’aureo e
nel denario = nell’impero gira la moneta nuova e all’estero quella vecchia, fa in modo quindi
di bloccare il drenaggio di oro verso l’oriente, e ne traggono guadagno anche i piccoli
risparmiatori.

Muore nel 68 d.C. per un rivolta nelle Gallie.

SCONFITTA DI PIRRO
Le ultime battaglie combattute da Pirro sono le seguenti, anche se ormai le sorti della guerra
erano già scritte:
- 275 a Maleventum, Roma vince e fonderà una colonia latina di nome Beneventum →
Pirro lascia una guarnigione a Taranto e se ne torna in Grecia, dove muore
- 272 quando Taranto finalmente cade nelle mani di Roma

GUERRE SANNITICHE
→ prima guerra sannitica (343-341): i Sanniti della Campania chiamano in soccorso Roma,
che entra in guerra - dopo una guerra lunga, allungata anche da una ribellione degli eserciti -
riesce ad avere la meglio nella BATTAGLIA DI CAPUA. Condizioni di pace:
- A Roma va la Campania
- Ai Sanniti va la città di Teano

→ seconda guerra sannitica: il casus belli è la fondazione di due colonie latine, ovvero
CALES e FREGELLAE. In realtà fu solo la goccia che fece scoppiare un conflitto che già
aveva visto turbolenze negli scontri tra fazione aristocratica e fazione popolare a Napoli. I
romani, chiamati in aiuto dalla fazione aristocratica, sfruttano l’occasione per andare oltre, e
si spingono fino al Sannio, dove però vengono respinti. Allora si dirigono verso la Calabria
dove creano l’AGRO ROMANO attraverso la creazione di due nuove tribù.
Ritornano poi a combattere nel 316-315 a.C. sconfiggendo infine Saticula, che permetterà di
costruire la VIA APPIA.

→ terza guerra sannitica (298-290): i sanniti decidono di attaccare i Lucani, che di


conseguenza chiamano in aiuto Roma. il conflitto però si estende fino ad avere queste
alleanze:
- Con Roma: Lucani
- Con i Sanniti: Etruschi, Galli, Umbri

I due scontri principali furono la BATTAGLIA DELLE NAZIONI del 295 a.C., in cui i Romani
vincono contro Sanniti e Galli, e la BATTAGLIA DEL LAGO VADIMONE del 290 dove Roma
vince contro Galli ed Etruschi.

Questa serie di scontri con la popolazione dei Sanniti si conclude con la fondazione della
colonia di RIMINI e l’annessione dei territori dei Galli senoni.

NUMA POMPILIO
Ricordato da tutti come il re sacerdote, Numa Pompilio fu un monarca pacifico che si
impegnò ad educare il popolo alla religione. Dopo essersi insediato con una lex imperio
(legge votata dai comizi curiati), cominciò subito ad attuare le sue riforme:
- Creazione di collegi religiosi
- Istituzione dei collegia = divisione del popolo per associazione di mestieri, per creare
un elemento trasversale nella popolazione
- Riorganizzazione del calendario
- Riorganizzazione della giustizia

SERVIO TULLIO E RIFORME


Servio tullio fu uno dei re della grande roma dei tarquini. Due delle due riforme più importanti
sono la riforma censitaria, con una divisione della popolazione in 5 classi di censo,
composte dalle centurie che erano le unità di voto; e la riforma delle tribù: dalle tre tribù
etniche di Romolo si passa ad avere diverse tribù urbane/territoriali, comode per la
riscossione dei tributi, ma anche per quanto riguarda la leva militare = si sviluppa l’oplitismo.

GUERRA SOCIALE
È un conflitto che scoppia per una rivolta degli Italici, da Rimini a Reggio Calabria ci sono
popoli che si rivoltano contro Roma. Sono così decisi che si organizzano addirittura in uno
stato federale e coniarono moneta (toro che schiaccia la lupa). Roma alla fine ha la meglio in
quanto i ribelli all’interno dell’organizzazione erano in realtà divisi.
Vengono quindi promulgate due leggi per la riappacificazione:
1. LEX IULIA DE CIVITATE = viene data la cittadinanza romana agli alleati o a chi si era
arreso in tempo
2. PLAUTIA PAPIRIA = concessa la cittadinanza anche a tutti i personaggi importanti di
certe città

DIRITTO DI VETO
È il diritto di bloccare provvedimenti presi da altre autorità. È una prerogativa dei tribuni della
plebe.

GRACCHI
Tiberio Gracco venne eletto tribuno della plebe nel 133 a.C. Il suo grande progetto è quello
di una legge agraria che vada a limitare l’uso dell’agro pubblico nel privato per risolvere la
crisi dei piccoli e medi proprietari terrieri, con l’obiettivo di rialzare e ricreare questa classe
che era anche la colonna portante dell’esercito. Fa istituire quindi una commissione per
capire come fossero distribuite le terre dell'agro pubblico, ma non va bene: i ricchi gli sono
contro e i diretti interessati non ne volevano sapere di spostarsi da roma. Inoltre viene
allontanato dal potere in quanto viene visto come monarca nel momento in cui cerca di
trattare con i messaggeri di attalo I re di pergamo per capire cosa fare dei territori che aveva
lasciato.

Gaio Gracco invece è il fratello di Tiberio e viene eletto sempre tribuno della plebe nel 123 e
nel 122 a.C.
Vuole riprendere l’opera del fratello ma senza avere qualcuno contro: propone quindi una
legge frumentaria che garantisce una precisa quantità di grano mensile a prezzo politico…
ma viene distribuito solo a roma, quindi si perde ulteriore interesse per le campagne. Attiva
anche un’altra serie di plebisciti, ma quando un senatus consultum ultimum gli confida tutto il
potere scoppia una rivolta che lo uccide (121).

PRIMO TRIUMVIRATO 60 a.C.


Siccome quando Cesare e Bibulo vengono eletti consoli la cittadinanza è spaccata, in
quanto Cesare rappresenta i populares e Bibulo gli optimates, a Cesare viene la geniale
idea di proporre un accordo tra lui, Pompeo e Crasso, in cui:

CESARE POMPEO CRASSO

Ha il comando di Gli è utile perché ha bisogno Gli è utile in quanto


- Gallia cisalpina di riorganizzare l’oriente banchiere perché gli
- Gallia transalpina dopo aver sconfitto mitridate venivano diminuiti i debiti
- Illirico ecc ecc, e gli serve una dei pubblicani in Asia (aka
= intanto cesare conquista legge agraria per distribuire coloro che dovevano
le gallie terre ai veterani raccogliere le tasse ed in
caso anticipare)

Intanto nel 56 a.C. avevano rinnovato i patti triumvirali e l’anno seguente però Pompeo e
Crasso vennero eletti consoli. Vengono distribuiti i domini:
- Cesare → gallie
- Pompeo → le due spagne
- Crasso → siria = guerra contro i parti = la voleva solo per visibilità infatti ci rimane
secco

Nel 54 a.C. muore Giulia, la figlia di Cesare.


Nel 52 a.C. rivolta di vercingetorige.

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