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Dopo la morte di Domiziano avvenuta nel 96 d.C il Senato diede la carica di imperatore a uno dei
suoi membri l’anziano Marco Cocelio Nerva un saggio senatore, studioso di diritto amico di
vespasiano. Con nerva ebbe inizio il periodo più luminoso della storia imperiale di Roma. Il conflitto
tra il senato e l’imperatore si attenuò progressivamente. Fu ricostruiti ti quel equilibrio delle forze
politiche precedentemente compromesso. Nerva inauguro l’età aurea dell’impero e a questo
successo politico contribuì il diffondersi della dottrina dello storicismo che definiva il imperatore un
benefattore che governava la sua città con lungimiranza che esercitava il suo potere per il bene e
la protezione della città,m. Nerva una volta salito al potere introduce alcune novità e il suo
successore non sarebbe stato un suo figlio, un suo parente ma un individuo adottato per meriti
personali. Nerva per la prima volta sostituiva la successione dinastica con il criterio dell’adozione.
Per questo motivo il secondo secolo viene chiamato dagli storici il principato adottivo perché
veniva individuata una persona meritevole e gli imperatori riuscirono ad evitare che alla loro morte
susseguirono sanguinose congiure. Questa modalità era una garanzia contro L’assolutismo
monarchico. Tra gli imperatori adottivi dobbiamo ricordare Traiano 98-117,
Adriano 117-138
Antonino Pio 138-161
Marco Aurelio 161-180
La loro efficacia azione di governo garantì all’impero un lungo periodo di stabilità politica, potenza
militare e di sviluppo economico. Il I secolo periodo di pacificazione. Nel 98 Nerva muore dopo solo
16 mesi di governo e a li successe Traiano. Gli scrittori del tempo lodarono Traiano per aver fatto
rifiorire quei principi di libertà e giustizia che erano andati perduti. Traiano viene lodato come ottimo
amministratore. Traiano era un imperatore non italico era di origine spagnolo che governò Roma
dal 98 al 117 d.C portando al l’impero la sua massima estensione territoriale. Nella sua azione di
governo il nuovo imperatore cerco di presentarsi come un servitore dello stato come un buon
amministratore. Politicamente cerco la alleanza e sia appoggiò con l’esercito. In politica interna si
adopererò per risollevare l’agricoltura e l’artigianato con gli italici che erano stati penalizzati dalla
concorrenza delle province. Traiano promosse interventi per migliorare il sistema agrario e
portuale. Concesse ai piccoli proprietari terrieri prestiti di basso interesse, combatte la
disoccupazione, a Roma fece costruire un ampio foro con la colonna traiana, porto di Ancona, una
basilica, biblioteche e un monumentale mercato. La politica estera fu caratterizzata dalla ripresa
dell’espansionismo militare ad oriente. L’obbiettivo era ricontrollare le grandi lotte commerciali a
estremo oriente il sogno era quello di eguagliare le famose imprese di Alessandro Magno. E con
una rapidità degna dei migliori condottieri, Traiano prima nel 101 sottomise la Dacia, legione ricca
di straordinarie miniere d’oro che assicurano a Roma e all’impero una grande stabilità economica.
Poi nel 106 conquisto la Arabia Petrea corrispondente all’attuale Giordania, poi sconfisse il regno
dei Nabatei e giunse in fine alla penisola desertica del Sinei. Negli anni successivi annesse
all’impero tre nuove province: La Armenia nel 114 d.C e la Assiria e la Mesopotamia nel 115 d.C.
Durante quest’ultima campagna militare, Traiano inflisse ai parti una serie di umilianti sconfitte
giungendo a saccheggiare la capitale Tesi Fonte. Alla fine l’avanzata romana di fermo alla foce del
fiume Tigri ed Eufrate. Scoppia una rivolta in Palestina che costringe il generale a ripiegare verso
occidente nel 117 d.C e durante la marcia di ritorno Traiano si ammala e muore in Cilicia. Dopo
aver indicato come suo successore il comandante dell’esercito d’oriente, Adriano.
La colonna traiana fu edificata a Roma al centro del foro Traiano nel 113 d.C servi per celebrare la
conquista della Dacia da parte di Traiano. Capolavori della scultura romana. Alta 40m formata da
19 blocchi di marmo. Quanto alla colonna, inizialmente si trovava una statua di Traiano in bronzo
ma nel 1558 questa statua fu rimossa e sostituita con la statua di San Pietro. Questa ha una
funzione celebrativa del potere. Opera di propaganda politica serviva a celebrare il potere di Roma
e dell’imperatore. La colonna ha un fregio lungo che si avvolge aspirale dal basso verso l’alto
(100m) questo fregio e li possiamo definire un racconto per immagini scolpite nel marmo scrivono
in successione cronologica i momenti principali della conquista della Dacia. In questi fregio le
scene sono 150 e animate da 2500 personaggi. La figura di Traiano in questa colonna è
raffigurata 59 volte appare come un uomo di grande dignità e le virtù che li sono attribuite sono la
saggezza, abilità politica e la disposizione al comando.
Dopo la morte di Traiano in Cilicia, Adriano fece trasportare le ceneri a Roma e ordinò la sepoltura
alla base della colonna.