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Lezione 001
01. Quando venne emanato l'editto di Caracalla?
212
Lezione 005
02. In che periodo chi poteva iniziò a rifugiarsi nelle campagne?
nel secolo III
03. Quando iniziò l’allontanamento dalle città per le classi agiate in quali zone dell’impero si rifugiarono?
nelle province settentrionali
Lezione 007
01. Quali sono le fonti che narrano di Proculo e Bonoso?
La rivolta di Proculo e Bonoso è raccontata nella Historia Augusta, ma anche da Aurelio Vittore e da Eutropio. I due si
ribellarono contro Probo perché esasperati dalla situazione economica; approfittando delle assenze imperiali, i due
ribelli addestrarono contadini e disperati di ogni genere per formare un esercito degno di affrontare quello imperiale.
Lezione 009
01. Di dove era originario Aureliano?
Aureliano era originario delle regioni del Danubio, quelle terre furono a lungo posto di reclutamento militare delle
legioni dell’impero, infatti Aureliano fu arruolato intorno ai vent’anni.
04. Chi fu, sul finire del secolo III d.C., a volere costruire una nuova cinta muraria intorno all'Urbe e perché?
Aureliano ritenne opportuno costruire una cinta muraria intorno alle città, tra cui Roma. Orde di barbari volevano
devastare le città italiche e Roma non aveva mura, quindi Aureliano suggerì di proteggersi.
Lezione 010
01. Nella seconda fase della bacauda dove si combattè?
In Gallia e Hispania
Lezione 012
01. Da dove provenivano spesso molti briganti?
dalle file dell'esercito
09. La chiesa tardo antica giustificava i misfatti quando c’era manifesta povertà?
mai
Lezione 013
01. Quanto durò la rivolta di Carausio e perché la durata fu tale?
Carausio governò per 7 anni la Britannia; il generale poteva contare sull’appoggio dei Nobiles, ma anche dei Sassoni che
aveva combattuto pochi anni prima, in questo modo si trovò tra le sue fila esperti marinai e combattenti coraggiosi.
Inoltre, in Britannia, la situazione era ancora florida, possedeva una flotta mercantile e militare e Carausio poteva
contare anche sull’aiuto dei Franchi, i quali provavano ad invadere l’impero e sull’aiuto involontario dei ribelli bacaudae
che impegnavano Massimiano.
02. Chi tradì Carausio e per fare cosa? Tornare tra le braccia dell'Urbe?
Carausio fu tradito dal suo tesoriere Allectus. Costanzo Cloro nel 293 conquistò Gerosiacum, la tenuta delle navi di
Carausio e in alcuni mesi riuscì ad eliminare tutte le forze secessioniste nell’impero. Allectus, il tesoriere dei
secessionisti, fu costretto ad assassinare Carausio e a proclamarsi imperator; il suo impero durò altri tre anni.
Lezione 016
01. Chi e perché contrastò, secondo le fonti a nostra disposizione, la legio tebea?
Gli ultimi decenni del III secolo furono tragici per la campagna della Gallia e per proteggere i territori dalle invasioni
barbariche si ricorreva a legioni composte per lo più da barbari. Nel IV secolo furono arruolate nell’esercito alcune
legioni di tebani d’Egitto, questi soldati erano quasi tutti di religione cristiana. Secondo il mito questa legione fece una
tragica fine perché i soldati si rifiutarono di partecipare a sacrifici in onore delle divinità pagane.
L’imperatore Diocleziano, informato dell’insurrezione della legione, mandò Massimiano a sbaragliare i ribelli.
Lezione 017
01. Quale imperatore fece divenire il cristianesimo religione di stato?
Teodosio
09. Quale imperatore romano ammise anche il dio cristiano nel Pantheon romano?
Costantino
13. Perché Costantino optò per la religione cristiana invece di restare al paganesimo?
Nel III secolo la religiosne pagana si era profondamente trasformata, con l’avvento del cristianesimo, il paganesimo
perde la sua forza. Costantino fu tra i primi a cogliere l’importanza della religione cristiana, che poteva rafforzare la
coesione culturale e politica dell’impero romano (che nel III secolo era stata messa a repentaglio).
Costantino fu il primo imperatore che convocò un concilio e volle presiedere i lavori pur non essendo cristiano (solo la
madre era cristiana, lui diventò cristiano in punto di morte). Con Costantino il principe mantenne la carica di pontefice
massimo della religione pagana (carica di tutti gli imperatori a partire da Ottaviano) almeno fino al 375. Costantino
aveva un consigliere: il vescovo ariano Eusebio, che racconta come Costantino avesse avuto il battesimo. Quindi
Costantino appoggiò la religione cristiana, tanto che fece costruire basiliche cristiane a Roma, a Gerusalemme e a
Costantinopoli; conferì alle chiese il diritto di ricevere beni in eredità; in questo modo Costantino diede il via al potere
temporale dei vescovi, inoltre Costantino diede la facoltà ai vescovi di esercitare anche il potere giudiziale. Costatino
doveva trovarsi dei forti alleati, e capendo il potere della religione cristiana e dovendo fronteggiare forti problemi,
aveva pensato che era necessario dimostrare che l’impero fosse unito.
Costantino quindi convocò dei concili, il primo fu quello di Arles nel 314, che confermò la sentenza di condanna emessa
da una commissione di vescovi a Roma contro l’eresia di tutti i cristiani che si erano piegati alle persecuzioni di
Diocleziano. La questione dei cristiani era quello di trovare un credo unico, allora Costantino convoca il primo concilio
ecumenico, nel 325 a Nicea, dove i vescovi avrebbero dovuto risolvere la questione dell’eresia ariana.
L’intento di Costantino, di costruire un impero unito, fallì miseramente, perché i cristiani continuarono ed essere divisi
ognuno seguendo le sue ragioni.
Lezione 019
01. Quale era la base logistica di Giuliano nelle Galliae e perché?
La base di Giuliano nelle Galliae era l’attuale Parigi, lo stesso Giuliano ci indica le motivazioni della sua scelta: è un’isola
non grande; posta su un fiume, il cui livello dell’acqua non cala ne s’ingrossa; ha un muro che la cinge tutta intorno. La
riva sinistra del fiume era abitata, sorgevano case, un anfiteatro e l’accampamento delle truppe.
02. Come si distinse Giuliano nelle Galliae?
Nel 355, Giuliano partì per la sua prima campagna militare, non aveva un specifica preparazione militare, ma acquisì
una preparazione teorica con la lettura dei Commentarii di Cesare e delle Vite Parallele di Plutarco. Inizialmente
disperse un gruppo di barbari e raggiunse l’esercito di Marcello, poi riconquistò Colonia. Durante l’inverno ebbe un
assedio da parte delle milizie barbare e Marcello non gli prestò aiuto, questo gli costò la rimozione dall’incarico. Gli
Alamanni, cercando di sfruttare il momento favorevole, attaccarono Giuliano vicino a Strasburgo; Giuliano accettò lo
scontro, anche se in svantaggio e vinse la battaglia. Tutto il comando dell’esercito di Gallia passò nelle mani di Giuliano,
il quale sfruttando le sue vittorie, superò il Reno e devastò il territorio nemico, fino a rioccupare i presidi romani caduti
nella mani del nemico.
Lezione 020
01. Quale fu l'atteggiamento di Giuliano nei confronti della religione cristiana e perché ebbe tale atteggiamento?
In un primo momento emanò un editto di tolleranza per tutti i culti, in modo che non avesse atri nemici, quindi
continuò a mantenere un’apparente devozione per la confessione cristiana. Quando morì Costanzo Cloro, Giuliano fece
degli interventi strutturali nei confronti dello stato, tra questi un editto in cui veniva stabilita l’incompatibilità tra la fede
cristiana e l’insegnamento nelle scuole pubbliche; Giuliano credeva che gli insegnanti pubblici dovevano avere una certa
moralità e il cristianesimo non rispettava i principi su cui si fondava la grandezza di Roma.
Lezione 021
01. Cosa Teodosio stabilì nel 381?
la proibizione dei riti pagani
04. Alla morte di Teodosio chi fu preposto alla protezione dei due figli, Arcadio e Onorio?
Stilicone
Lezione 022
01. La chiesa tardoantica fu in grado di offrire aiuto ai disperati?
si, ma solo in alcuni casi eccezionali
17. Il clero delle Galliae condannò totalmente il movimento bacaudico del secolo V?
salviano di marsiglia si mostrò piuttosto comprensivo nei confronti dei rivoltosi
18. Che episodio si racconta dei bacaudae del secolo V in azione sulle alpi?
essi bloccarono saro sulle alpi marittime
Lezione 023
01. Oltre a Orosio quale fonte abbiamo della bacauda ispanica del secolo V?
idazio
03. Quale zona della Hispania subì rivolte bacaudiche nel secolo V?
la valle dell'ebro
10. Almeno inizialmente cosa rispettarono gli Arabi dei popoli sconfitti?
Essi seppero rispettare le autonomie amministrative e religiose locali.
13. Cosa indusse gli Arabi a costruire flotte che poi domineranno il Mediterraneo?
la creazione di flotte fu suggerita sin dai tempi dei califfi elettivi dall’efficienza degli arsenali, un tempo bizantini, di Siria ed
Egitto.
14. Quale base navale venne creata dagli Arabi al posto di quella di Cartagine?
Tunisi.
15. Come venne progettato il primo assedio di Bisanzio del 717 da parte araba?
secondo un piano strategico di notevole ingegno, gli Arabi fecero convergere sul Bosforo l’esercito attraverso l’Asia
Minore. L’Ellesponto e la Tracia, e la flotta, attraverso il mar Egeo, l’Ellesponto, e il mar di Marmara.
16. Come l'imperatore bizantino Leone III contrastò l'assedio arabo del 717?
L’imperatore Leone III contrastò per un anno intero l'assedio, fino ad annientare quasi totalmente la flotta araba,
efficacemente contrastata dal «fuoco greco».
20. Durante il periodo impiegato per conquistare la Sicilia gli Arabi trovarono alleanze per questioni particolari?
gruppi musulmani di Sicilia furono coinvolti nelle contese dell’Italia meridionale e affiancarono il ducato bizantino di
Napoli contro i Longobardi di Benevento.
22. Come mai nei paesi conquistati dagli Arabi avvennero numerose conversioni?
per la suggestione di un monoteismo semplice e coerente, per la condizione privilegiata dei fedeli nel regime fiscale e
nell’organismo politico.
24. Nei primi decenni del secolo X quanti furono i pretendenti al trono imperiale?
3
29. Quale fu, nei primi tepempi del suo regno, l'importanza dell'imperatrice Adelaide?
strinse rapporti con maiolo di cluny
31. Maiolo di Cluny di quale personaggio della sua epoca divenne consigliere?
ottone I
Lezione 025
01. Come si sviluppò l'offensiva normanna in Britannia?
L’offensiva normanna in Britannia, avanzando dal centro verso il sud, travolse i regni dell’Eptarchia, frenando solo di
fronte alla strenua resistenza del regno del Wessex, guidato da re Alfredo il Grande (871-901). Questo riuscì ad imporre
loro un trattato, quello di Wedmore (878), con il quale, pur riconoscendo il dominio normanno sulle terre del Danelaw
(paese dei Danesi), potrà imporre loro la conversione al cristianesimo e preparare la controffensiva che i suoi successori
porteranno a termine.
02. Cosa avvenne ad Hastings nel 1066?
I Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore, proveniente non già dalla Danimarca, bensì dalla Normandia, si
sostituiranno definitivamente agli Anglosassoni in Britannia.
03. Come mai i Vichinghi furono infine spinti a colonizzare nuove terre?
Essi, certamente erano spinti da sete di conquista di ricchezza, ma anche dal desiderio di impossessarsi di terre abitabili,
considerate le loro terre di origine.
09. Quando gli uomini del Nord fonderanno Kiev, di fatto, a cosa diedero vita?
a uno dei primi nuclei della futura nazionalità russa.
12. Cosa progettavano di fare, almeno inizialmente, i Vichinghi una volta che approdavano in terra straniera?
Essi avevano in mente di razziare per poi tornare nelle loro tribù.
14. Come mai gli Angli non riuscirono a fare rappresaglie in terra normanna?
Gli Angli, almeno stando a Procopio, non conoscevano l’uso della vela ma utilizzavano i soli remi. Andando più lentamente
e con maggior fatica non riuscirono dunque a portare distruzione in terra normanna.
15. Come mai i marinai vichinghi ebbero tanto successo nelle loro incursioni?
Avevano navi migliori, più veloci, più robuste. Le loro flotte erano formate da vascelli rapidi e spaziosi, destinati al
trasporto dei loro eserciti, e li manovravano con agilità e rapidità.
02. Chi fondò Cluny si preoccupò di fornirgli beni materiali necessari per la sua sopravvivenza?
esso era ricco di beni: vi erano infatti ville, cappelle, servi dei due sessi, vigne, campi, prati, boschi, acque e corsi d’acqua,
mulini, vie d’accesso e di uscita, colto ed incolto nella sua interezza
05. Se il monastero era dedicato a qualcuno ormai in cielo, esso era rispettoso del pontefice romano?
si perché il pontefice era successore di pietro
08. Di cosa si lamentava Adalberone di Laon in un poema satirico dedicato a Roberto il Pio?
perché venivano nominati vescovi monaci che ignoravano le sacre scritture
Lezione 027
01. Galla Placidia sposò Ataulfo per convenienza, cioè per evitare la morte o per altri motivi?
ella sposò ataulfo per amore
10. In che occasione Galla Placidia venne fatta prigioniera dei Visigoti?
in occasione del sacco di roma del 410
14. Chi altri dopo il 409 si ribellò nelle Galliae e si fece supportare da Alani, Burgundi e dalla nobiltà gallo romana?
giovino
17. Chi agli inizi del secolo V dell'era cristiana riuscì a riportare tranquillità in Gallia?
costantino III
19. Da dove venivano i Vandali di Genserico che saccheggiarono Roma nel 455?
nel 455 i Vandali di Genserico, provenienti da Cartagine, risalendo il Tevere, entrarono a Roma e la saccheggiarono. Il re
vandalo Genserico invalidò il trattato di pace del 442, in quanto Petronio Massimo aveva usurpato e ucciso l’imperatore
Valentiniano III.
Lezione 029
01. Chi furono i due maggiori generali del periodo di Giustiniano?
Belisario e Narsete, il primo nel 533, sbarcò in Africa e sconfisse il re Gelimero. Successivamente Belisario cominciò una
lotta contro gli Ostrogoti, ma Totila, abile guida degli Ostrogoti, inflisse molte sconfitte a Belisario al punto che
Giustiniano lo sostituì con Narsete; quest’ultimo dopo un conflitto di vent’anni liberò la penisola italiana e anche parte
della Spagna.
02. Come poté salvarsi Giustiniano durante la rivolta di Nika?
Nel 532 una folla inferocita iniziò a fischiare Giustiniano nel circo. La causa principale era l’eccessiva esosità dei dignitari
di corte e del governo. Giustiniano, terrorizzato, si rifugiò nel palazzo ed era pronto a fuggire dall’impero e quindi
mettere fine al suo potere. La moglie Teodora parlò con il marito, dicendo che lei non avrebbe mai lasciato la corona e
che sarebbe rimasta nel palazzo; le parole di Teodora convinsero Giustiniano a resistere fino a che non fosse arrivato
Belisario in suo soccorso.
03. Come mai per i Bizantini era necessario conquistare l'Africa romana prima di procedere ad attaccare l'Italia?
I bizantini avevano ragioni sia politiche che strategiche. Il re vandalo Ilderico, favorevole a Costantinopoli, era stato
imprigionato dall’usurpatore Gelimero fornendo cosi un pretesto a Giustiniano per intervenire in Africa. Ma, in realtà,
Giustiniano voleva il controllo del territorio dei Vandali nel Nord Africa in modo da poter garantire ai Bizantini l’accesso
al Mar Mediterraneo.
Lezione 030
01. La rivolta africana che portò alla nomina dei Gordiani come imperatori fu programmata?
no, tanto è vero che le restanti province imperiali rimasero fedeli a Massimino il Trace
03. Su chi aveva il comando Massimino il Trace quando venne nominato imperatore?
sull'esercito in pannonia
Lezione 031
01. Quanti furono i periodi di Gerberto di Aurillac a Reims?
2
Lezione 038
01. Nella ultima discesa di Federico Barbarossa in Italia cosa avvenne di decisivo per il futuro del meridione italico?
nel 1184 il Barbarossa, pattuì le nozze fra il proprio figlio Enrico VI e la zia del re di Sicilia, Costanza d’Altavilla, unica erede
dei normanni del meridione italiano. Fu l’ultimo atto in terra italica del Barbarossa che aveva posto le premesse per la
possibilità di ulteriori ingerenze nei fatti d’Italia.
02. Con la Dieta di Besançon come si sarebbe dovuto sentire il pontefice romano rispetto a Federico I Barbarossa?
Con la dieta di Besançon del 1157, dove vennero invitati i re di Francia e Inghilterra, l’imperatore ribadì ed estese i
concetti di Roncaglia. Anche il pontefice, pertanto, si sarebbe dovuto sentire sottoposto alla tutela imperiale.
04. Come il Barbarossa riuscì a chiudere il periodo di lotta tra i vari ducati tedeschi dopo il suo insediamento sul trono di
Germania?
Egli riuscì a chiudere il periodo di lotta fra i vari ducati tedeschi, ottenendo la collaborazione dei maggiori feudatari
teutonici, nonché quella della chiesa tedesca. In tal modo il suo potere ne uscì rafforzato.
06. Dopo la Dieta di Roncaglia del 1154 chi si schierò contro Federico I Barbarossa?
La maggioranza dei Comuni, eccetto Pavia, Milano e Crema e pochi altri, si schierarono prontamente contro Federico
Barbarossa.
08. Cosa accadde alla cacciata dei funzionari imperiali da alcune città lombarde nella seconda metà del secolo XII?
Milano e altre città cacciarono i funzionari che lo svevo aveva inviato per attuare i suoi propositi. La reazione imperiale
non si fece attendere. Federico ordinò la distruzione di Crema e Milano per indurre i comuni a non ribellarsi più al suo
potere.
10. Dove si combatté la battaglia decisiva tra le forze di Federico Barbarossa e la Lega Lombarda?
Nel 1176 si arrivò alla battaglia campale di Legnano dove le forze dei comuni, stretti intorno al carroccio, riuscirono a
frenare l’impeto degli assalitori e a rovesciare l’andamento della battaglia. La vittoria fu epocale e persino l’imperatore,
disarcionato, venne dato per disperso e si temette per la sua vita.
11. Nell'autunno del 1176 cosa stabilì Federico Barbarossa nei confronti dei territori ecclesiastici?
Federico riconobbe alla chiesa romana i beni della eredità matildiana, rinunciando a qualsivoglia controllo sulla città di
Roma.
Lezione 039
01. Quando venne incoronato imperatore Federico II di Svevia?
nel 1215
02. Federico II combatté i comuni del meridione d'Italia o preferì assecondare le loro richieste per limitare il potere
baronale?
combatté i comuni meridionali preferendo i baroni ad essi
03. Sconfitti gli Svevi e impossessatosi dell'Italia meridionale, dove spostò la capitale Carlo d'Angiò?
da palermo a napoli
11. Come mai il figlio del Barbarossa, Enrico VI, oltre alla corona imperiale ottenne il titolo di re di Sicilia?
perché si era sposato con costanza di altavilla
13. Fu Innocenzo III preoccupato per il destino degli stati cristiani confinanti con gli stati islamici?
si e incoraggiò la lotta anti islamica di spagna e portogallo
15. Innocenzo III riuscì a piegare alla sua volontà Filippo II Augusto di Francia?
si
17. Oltre a Ingundi chi altri aveva conosciuto Leandro al punto da rimanerne colpito?
Domanda 16
18. Quali furono i due grandi vescovi che la cristianità ebbe a Siviglia?
Leandro e Isidoro. Leandro era il fratello maggiore di Isidoro, entrambi quindi erano di famiglia ispano romana, di
Cartagena. Quando morì il padre Saveriano, Leandro, da fratello maggiore, dovette assumersi la responsabilità di
educare e crescere i suoi fratelli; lui fu uomo di fede e di grande cultura, tanto che il pontefice Gregorio I ne rimase
affascinato.
Lezione 041
01. Quale 'credo' religioso godeva dell'appoggio politico nella Hispania visigotica prima del 589?
ariano
Lezione 045
01. Quali conseguenze della sconfitta francese di Poitiers del 1356?
Lo stesso re francese, Giovanni II il Buono, fu fatto prigioniero
Lezione 046
01. Da cosa fu resa possibile, innanzi tutto, la rinascita culturale ispanica del secolo VII
dalla fondazione di scuole episcopali
Lezione 048
01. Su cosa si basa il Breviarium Alaricianum?
sul codice teodosiano
Lezione 051
01. Cosa si produssero entro gli scriptoria?
tra le altre cose codici miniati
Lezione 057
01. Come mai nella Hispania visigotica i frequentavano ancora le terme?
gli ispano romani erano spinti e dal piacere per i bagni e per ottenere un fisico aitante
Lezione 060
01. Come si comportò Ugo Capeto durante le dispute all'interno al regno franco?
Ugo Capeto in un primo momento fu fedele al re di Francia, Lotario (suo cugino); ma successivamente si interesso della
causa imperiale e si alleò prima con l’imperatore Ottone I (suo zio) e poi con Ottone II. Quest’ultimo, grazie all’aiuto di
Ugo e dell’arcivescovo di Remis, riuscì a respingere l’attacco di Lotario in Lorena. L’assemblea annuale accusò
l’arcivescovo di Remis, Adalberone, di tradimento e Ugo per contrastare il re di Francia Lotario, riunì un esercito e
disperse l’assemblea. Lotario morì improvvisamente e gli successe suo figlio Luigi V, il quale morì senza lasciare eredi.
Il fratello di Lotario rivendicava il trono, ma il clero (tra cui L’arcivescovo di Remis e il suo consigliere Gerberto di
Aurillac) favorì la successione al trono di Francia di Ugo Capeto.
02. Perché Adalberone di Reims si mostrò maggiormente vicino agli Ottoni rispetto ai Carolingi?
Lo scopo di Adalberone era quello di legare i due regni: quello franco e quello germanico. Con la dinastia degli Ottoni
nell’impero germanico e con gli ultimi carolingi nel regno dei franchi ci fu l’affermazione di un principio dinastico
ristretto. In questa scelta era fondamentale il ruolo degli amministratori della diocesi di Remis, infatti proprio qui
venivano incoronati i sovrani franchi. Adalberone però apparteneva ad una famiglia importante della Lotaringia e suo
fratello era conte di Verdun e del distretto di Lussemburgo; a questo punto è facile pensare che era vicino alla dinastia
ottoniana per interessi familiari.
03. Perché Adalberone di Reims vide in Ugo Capeto una possibile carta da giocare per sostituire la dinastia carolingia in
Francia?
Il desiderio di Adalberone e di alcuni alti prelati di nobile famiglia era quello di realizzare un equilibrio tra i due imperi
più importanti: quello franco e quello germanico.
Per quanto riguarda il ramo franco, l’arcivescovo nutriva scarsa fiducia negli ultimi carolingi e quando se ne presentò
l’occasione (l’improvvisa morte di Luigi V senza eredi), concesse la corona del regno franco a Ugo Capeto. Ugo era
imparentato non solo con i franchi, ma anche con gli Ottoni ed era favorevole a una politica di pace con l’impero.
04. Come si può sintetizzare il rapporto tra l'arcivescovo remense Adalberone e Gerberto di Aurillac?
L’arcivescovo di Remis riteneva opportuno circondarsi di persone affabili, sia dal punto di vista culturale che da quello
spirituale. Quando conobbe il giovane monaco benedettino Gerbert di Aurillac ne rimase molto impressionato tanto da
volerlo al suo seguito. Il monaco benedettino aveva conosciuto persone importanti delle grandi monarchie europee, ma
soprattutto era stato precettore del figlio di Ottone I.
In un primo momento Gerberto rimase a Remis come scolastico, con il compito di educare i giovani della classe
dirigente e successivamente divenne segretario dell’arcivescovo.
Lezione 061
01. Perché Adalberone voleva essere giudicato come persona non solo interessata a questioni materiali?
godere fama di essere una persona seriamente impegnata gli avrebbe dato credito presso gli amici ma anche presso i
nemici
Lezione 070
01. Chi fu il biografo di Gerberto di Aurillac?
Il biografo di Gerberto fu Richerius, che è anche la fonte più attendibile perché è un suo contemporaneo.
02. Nella Spagna alto medievale Gerberto con chi andò?
Gerberto di recò in Spagna con il signore di Barcellona, Borell, il quale giunse in visita di devozione ad Aurillac. L’abate
del convento gli chiese se in Spagna ci fosse qualcuno presso il quale l’allievo Gilberto si potesse perfezionare negli
studi. Borell decise di portare con se il giovane studente, anche perché pensava che ingraziarsi un abate poteva risultare
utile.
Lezione 071
01. Su quali opere di classici poteva contare il monaco di Aurillac per il suo insegnamento?
per il suo insegnamento, aveva a disposizione anche l’opera completa di Cesare, qualche estratto dell’opera di Tito Livio e
Sallustio
02. Era Gerberto il classico accademico tutto preso dagli studi e pronto ad abbandonare gli allievi?
Il monaco auriliacense era uno di quei veri studiosi che non finalizzano lo studio alla mera ricerca ma che ‘usano’ la stessa
per proporla agli allievi
Lezione 074
01. Perché Ottone III avrebbe voluto sposare una bizantina?
Sin dai tempi di Carlo Magno, l’obbiettivo dei franchi era quello di creare il Sacro Romano Impero, da Ottone questa
idea diventò sempre più universale, infatti, mentre l’impero di Carlo Magno si sgretolò dopo la sua morte; gli Ottoni,
istituendo la figura del vescovo conte, garantirono la sopravvivenza dell’impero.
L’ultimo tassello era il mondo bizantino, Teofano (la madre di Ottone III) prima di morire aveva chiesto ed ottenuto per
il figlio la mano di una principessa bizantina, il che avrebbe consentito ad Ottone III di poter aspirare all’impero
d’Oriente. Purtroppo Ottone morirà prima delle nozze.
02. Da quando Gerberto di Aurillac era amico della casata degli Ottoni?
Quando Gerberto, con il duca Borell, giunse a Roma, ebbe modo di conoscere sia il pontefice Giovanni XIII che Ottone I.
il papa rimase stupefatto dalle conoscenze del monaco, soprattutto nel campo della matematica e della musica, tanto
che lo fece conoscere al re di Germania e d’Italia, Ottone I, il quale lo scelse come precettore del figlio Ottone II.
Il giovane principe sassone sarà per poco tempo allievo di Gerberto, Ottone I morì quasi subito e il figlio dovette lasciare
gli studi per salire sul trono tedesco.
L’allievo che è stato più a lungo con Gerberto è Ottone III, il quale perse il padre, Ottone II, a soli tre anni. Durante i
primi anni del trono di Ottone III, Gerberto e l’arcivescovo di Remis furono impegnati a frenare le ambizioni di carolingi
ed evitare quindi che il piccolo Ottone perdesse il trono. Dopo tanti problemi il giovane Ottone mantenne il trono e
divenne allievo di Gerberto; l’ultimo degli Ottoni fu anche l’ultimo studente del monaco.
Lezione 077
01. Chi era il vero possessore del foedum?
Il vero possessore era il re, con il termine foedum sono designati i beni terreni concessi in beneficio dal re o dai maestri
di palazzo ai loro fedeli. Questi fedeli svolgevano compiti e servizi particolari e come compensa ottenevano un pezzo di
territorio. Il sovrano però concedeva in uso e non in proprietà la terra.
Lezione 078
01. Chi licenziò il capitolare di Quierzy?
Carlo il Calvo
04. Quali erano le prospettive per i figli cadetti dei grandi feudatari?
Nessuna, essere sbandati, frustrati, darsi al brigantaggio.
Lezione 079
01. Chi aveva educato dal punto di vista religioso le popolazioni dell’Arabia?
Maometto
Lezione 083
01. Cosa stabilì un decreto di Niccolò II su cui aveva lavorato Ildebrando di Soana?
Egli divenuto consigliere di Niccolò II lavorò al famoso decreto del 1059 con cui il pontefice decretò che l’elezione sarebbe
stata esclusiva del collegio cardinalizio.
03. Quali erano le famiglie romane che controllavano il papato dopo il Mille?
sostanzialmente i Frangipane, i conti di Tuscolo, i Crescenzi.
04. Con quale atto l'imperatore Enrico III liquidò ben tre pontefici che regnavano insieme?
con il concilio di Sutri (1046) fece deporre quei tre pontefici per eleggere un vescovo tedesco che prese il nome di
Clemente II.
07. Perché Gregorio VII si trovò nella posizione di dover scomunicare l'imperatore Enrico IV?
Poiché Enrico IV perseverò nel conferire i vescovadi simoniacamente.
08. Ildebrando di Soana, in quanto pontefice, cercò lo scontro con l'imperatore di Germania?
No, vi fu costretto per ribadire certi principi contro la simonia.
Lezione 084
01. Cosa si stabilì con il concordato di Worms?
venne stabilito che l’investitura del potere spirituale di un vescovo, col pastorale e con l’anello, spettava esclusivamente al
papa. All’imperatore spettava l’investitura feudale.In Germania, poi, l’investitura feudale doveva precedere la
consacrazione episcopale
Lezione 085
01. In che occasione Urbano II diede de facto inizio alla I crociata?
Il 27 novembre 1095 quando il pontefice Urbano II, predicando dinanzi a un concilio provinciale riunito a Clermont
04. Quali erano,nel 1095, le difficoltà dei cristiani di visitare la Terra Santa?
i Turchi Selgiuchidi non si dimostrarono aperti come gli Arabi.
Lezione 086
01. Da chi furono guidati i crociati nella prima crociata?
da Goffredo di Buglione.
02. La Terra santa, dopo i fatti della prima crociata, poteva dirsi una regione sicura per i pellegrini?
La regione rimaneva comunque instabile tanto che si dovette provvedere alla salvaguardia e all’assistenza dei pellegrini
che sempre più numerosi giungevano in Terra Santa.
03. Perché un crociato sarebbe dovuto restare in terra santa? da cosa era spinto in tal senso?
il fatto che non esistessero stati nazionali, che molti dei crociati erano avventurieri.
04. Dopo la prima crociata chi pensò di provvedere ai bisogni dei pellegrini cristiani in Terra santa?
l’Ospedale gestito da monaci benedettini.
05. Quando caddero sotto i colpi dei crociati Tiro e Ascalona nel secolo XII?
Tiro cadde solo nel 1124 e Ascalona, via d’accesso all’Egitto, nel 1153.
06. Come mai i crociati dopo la conquista di Gerusalemme ebbero vita facile in Terra santa?
Perché essi godettero anche dell’appoggio navale delle repubbliche marinare italiane: Pisa e Genova, e, in seguito,
Venezia.
08. Subito dopo la prima crociata cosa fece gran parte dei combattenti cristiani?
tornò a casa.
11. Che effetto fecero le parole di papa Urbano II a Clermont nel 1095?
migliaia gli uomini di tutte le condizioni sociali che, pieni di fervore mistico, si misero in marcia verso una meta
sconosciuta
12. Chi prima di Urbano II si era speso verso il pericolo che correvano i cristiani in Terra santa?
Silvestro II.
13. Cosa preoccupò Bisanzio come conseguenza della prima crociata?
L'imperatore bizantino vorrebbe riavvicinarsi a Roma dopo lo scisma del 1054 ma la contingenza lo portò a preoccuparsi
di altro.
Lezione 087
01. Quando venne fondato l'ordine templare?
intorno al 1120
06. Quando gli storici fanno risalire la fondazione dell'Ordine dei Templari?
1119
08. Quando verrà decretata la fine dell'ordine dei cavalieri del Tempio?
Il 3 aprile 1312 il papa Clemente V, seduto tra Filippo il Bello e suo figlio Luigi di Navarra, pronuncia coram populo la
sentenza che segnerà la fine dell’ordine dei templari.
Lezione 088
01. Cosa propone lo storico tedesco R. Hiestand?
Egli propone una datazione differente del concilio di Troyes (dove la regola fu approvata e redatta) e, di conseguenza,
un’altra data per la fondazione dell’ordine.
Lezione 089
01. Cosa accadde in occasione dell'assedio di Ascalona del 1153?
I templari cercarono di entrare per primi in città per impadronirsi del ricco bottino. Si sarebbe trattata di stolta cecità in
quanto i difensori di Ascalona, preso il sopravvento, massacrarono quaranta templari e, per sfida, appesero i loro corpi
alle mura.
03. Erano tutti professionisti della guerra i crociati impegnati nella seconda crociata?
soldati francesi e tedeschi a parte, soltanto i templari potevano essere considerati dei “professionisti”.
05. Dopo la seconda crociata era aumentata la forza dei Latini d'Oriente?
I Latini d’Oriente erano più deboli perché al massimo avrebbero potuto schierare seicento uomini per difendere il regno di
Gerusalemme.
12. Dopo la prima crociata quanti stati latini sorsero in Terra Santa?
4
15. Su chi venne riversata la responsabilità del fallimento della seconda crociata?
Su Bisanzio.
Lezione 091
01. Chi si avvantaggiò dei risultati ottenuti a seguito della crociata contro Albi?
La crociata contro gli Albi fu indetta da papa Innocenzo III a seguito dell’assassinio di un legato pontificio ad opera di un
ufficiale del conte di Tolosa. Alla crociata parteciparono legati pontifici, piccoli nobili e avventurieri, tra cui Simone di
Monfort. La guerra durò a lungo, finché il figlio di Simone di Monfort chiese l’intervento del re di Francia. Luigi IX di
Francia ottenne molte concessioni territoriali e intervenne solo a patto che tutta la regione fosse incorporata nel suo
regno.
03. Che genere di provvedimenti furono presi dal pontefice romano contro i Catari?
il principale centro organizzativo del Catari fu Albi, una citta della Francia meridionale, grazie all’appoggio del conte di
Tolosa Raimondo V. La chiesa inizialmente tentò di convertire gli eretici, mandando anche San Bernardo, ma non ebbe
successo.
Nel 1208 un legato pontificio fu assassinato da un ufficiale del conte di Tolosa, cosi papa Innocenzo III organizzò una
crociata contro gli Albigesi.
05. Agli occhi del contado come apparivano gli ordini religiosi?
La chiesa si trovava in una condizione di disagio, legata soprattutto ai rapporti con i Comuni: da un lato i Comuni
cercavano di difendere il potere politico appena acquisito dall’altro la Chiesa imponeva tasse e combatteva le nuove
tendenze religiose attraverso censure e scomuniche. Addirittura, in alcuni casi , i Comuni vietarono ai cittadini di avere
rapporti con i vescovi.
Se è vero che la Chiesa aveva i suoi centri più attivi nei gradi monasteri, i quali si erano adattati alle mentalità e alle
esigenze delle popolazioni rurali; i vescovi, ora, vivevano nella città e si erano sempre più politicizzati. Ma anche nelle
campagne la situazione non era più sotto controllo: il basso clero, a causa dell’ignoranza e dei padroni laici, non riusciva
più a svolgere il suo compito. Inoltre gli ordini religiosi, ormai erano impegnati a gestire i loro patrimoni fondiari, il che li
faceva assomigliare ai signori feudali. In questo clima di crisi spirituale si diffusero alcuni movimenti ereticali e
anticlericali, come quelli dei Catari, quello di Arnaldo da Brescia e quello di Gioacchino da Fiore.
Lezione 092
01. Cosa accadde all'ordine francescano alla morte del suo fondatore?
una subitanea frattura tra i conventuali e gli spirituali
03. San Francesco rivolse il suo amore solo agli esseri umani, secondo i precetti evangelici?
rivolgeva il suo amore al creato tutto
05. Quale era il precetto evangelico seguito precipuamente dal santo di Assisi?
Chi rimane attaccato ai beni di questo mondo, sia esso ricco o povero, chi è avaro, chi superbo o crudele, difficilmente
potrà entrare nel regno dei cieli
06. Di chi era figlio san Francesco?
di un mercante
Lezione 094
01. A seguito di cosa Pisa si legò ad alcune città adriatiche?
dopo la morte del barbarossa
02. Dopo la morte di chi iniziò il declino di Pisa, ormai invisa da tutti?
dopo la morte di federico II
03. Quando apparve per la prima volta la forza della flotta pisana?
nel 970 per contrastare i pirati saraceni
05. Quale città marinara finanziò la costruzione del primo ponte su pietra sull'Arno?
Pisa
08. In cosa consistevano gli interessi convergenti di Pisa e Genova tanto che arrivarono a combattersi?
ambedue vantavano diritti su corsica e sardegna
Lezione 095
01. Quale fu la principale antagonista di Genova tra le Repubbliche marinare italiane?
pisa
Lezione 096
01. Appena nata come si considerava Venezia dal punto di vista politico?
dipendente da bisanzio
08. Quando Carlo Magno scese in Italia in cosa consistette il miracolo politico veneto?
nell'accattivarsi le simpatie dell'imperatore franco mantenendo legami con bisanzio
17. Cosa accadde all'impero bizantino durante i fatti relativi alla quarta crociata?
che venne conquistato per quasi sessant'anni da venezia
18. Dove e quando venne sconfitto Manfredi di Svevia?
Nel 1266 a Benevento
20. Il pontefice come prese la mancata crociata di Federico II che in effetti aveva ottenuto qualcosa ma senza uccidere
un solo musulmano?
Il pontefice si indignò e occupò la Sicilia.
22. Federico II trovatosi a scegliere tra l'appoggiare i nascenti comuni meridionali o i baroni chi scelse?
i baroni che erano numericamente di meno e quindi più controllabili.
23. Federico II di Svevia fu costretto a organizzare una crociata: una volta arrivato a Gerusalemme cosa ottenne?
Intanto riuscì a ottenere che i cristiani entrassero ad adorare il santo sepolcro senza uccidere mezzo musulmano. In buona
sostanza fece un trattato con il sultano dell'epoca.
31. Durante il periodo tra il 772 e il 774 i veneziani entrarono in conflitto con Carlo Magno o con Bisanzio?
Quando iniziò il conflitto tra papato e Longobardi, il papa per difendersi chiamò in aiuto i Franchi; Carlo Magno scese in
Italia per conquistare la parte settentrionale. I Veneziani cercarono di conservare l’amicizia con Bisanzio, ma vollero
accattivarsi anche quella di Carlo Magno. In questo modo, Venezia poteva ottenere il riconoscimento della sua
autonomia da entrambi gli imperatori.
L’assedio di Pavia durò fino al 774, anno in cui Carlo Magno andò a Roma e il papa gli chiese di impossessarsi di nuovo di
Venezia e dell’Istria, che erano cadute in mano longobarda.
35. Venezia poté dire la sua quando nacque l'impero latino d'Oriente?
La quarta crociata che porto al sacco di Costantinopoli nel 1204, provocò quindi la fine dell’impero bizantino. I territori
vennero divisi e Venezia guadagno molti territori nel mare Egeo e numerosi porti nel Peloponneso. Per sessant’anni
Venezia divenne la più importante potenza del Mediterraneo, fino a che perse il controllo, quasi totale, sui territori
dell’impero bizantino. Venezia si trovò a combattere delle battaglie contro la sua acerrima nemica Genova.
L’espansione di Venezia, la portò a combattere anche contro il ducato di Milano. La guerra più lunga terminò nel 1449 e
portò la Serenissima a guadagnare Brescia, Bergamo e Crema, più parte del mantovano e del cremonese. San Marco
ebbe flussi di ricchezze incalcolabili che presto diedero alla città uno splendore quasi fiabesco.
36. Quando e perché alcune città dalmate vollero mettersi sotto la protezione di Venezia?
L’841 segnò la nascita della Marina di San Marco che dominerà il Mediterraneo per secoli. Le frequenti incursioni
saracene sull’Adriatico spinsero alcune città dalmate e istriane a porsi sotto la protezione di Venezia, dato che
Costantinopoli, da cui dipendevano politicamente, non forniva più alcun sostegno.
Subito dopo l’ascesa di Venezia indusse quasi tutte le città e isole dell’opposta sponda adriatica ad offrirsi alla
repubblica. Così facendo si strinsero legami di civiltà, di lingua, di cultura che durarono per secoli.
37. Quando Venezia si trovò a dominare il Mediterraneo?
All’alba dell’anno mille Venezia si trovò a dominare il Mediterraneo e il suo impero a farsi strada. Decisiva pero fu la
quarta crociata che portò al sacco di Costantinopoli nel 1204, provocò quindi la fine dell’impero bizantino. I territori
vennero divisi e Venezia guadagno molti territori nel mare Egeo e numerosi porti nel Peloponneso.
38. I Veneziani furono subito felici quando Urbano II indisse la prima crociata?
Quando Urbano II indisse la prima crociata anche Venezia partecipò. In verità, Venezia prima guardò alla crociata con
sospetto perché aveva paura che i suoi commerci con il Levante venissero danneggiati; ma quando conobbe i vantaggi
che Genova e Pisa stavano ottenendo, si affrettò ad allestire un’armata per dare man forte ai crociati.
41. Nel secolo XIII quale fu la più seria antagonista di Venezia tra le repubbliche marinare italiche?
L celeberrima antagonista di Venezia fu Genova, le due si scontrarono sempre per questioni inerenti i commerci con il
Levante. Il primo scontro navale fu nei pressi di Curzola nel 1298, in cui Venezia fu sconfitta dai Genovesi, ma
paradossalmente, la sconfitta rafforzò Venezia che si riprese velocemente.
Nel 1352 ci fu invece la battaglia del Bosforo, dove Venezia vinse su Genova, ma in questo caso, la vittoriosa Venezia
subì una serie di situazioni negative che la costrinsero a firmare un’umiliante pace con Genova.
43. La battaglia del Bosforo del 1352, vinta su Genova, portò quali benefici a Venezia?
La vittoriosa Venezia subì una serie di situazioni negative che la costrinsero a firmare un’umiliante pace con Genova. La
guerra contro Genova era all’ultimo sangue: San Giorgio conquistò la città di Chioggia, ma dopo sei mesi fu
riconquistata da Venezia. I Turchi intanto, approfittando delle guerre tra San Giorgio e San Marco, conquistarono la
Bulgaria e Venezia si alleò con i Francesi per fermarli.
50. Leonardo da Vinci si dice sia stato un genio poliedrico. In cosa si esprime tale poliedricità?
Leonardo da Vinci si può considerare un genio poliedrico, infatti fu: pittore, architetto, scultore, scrittore, teorico
dell’arte, scienziato, ingegnere. Ha dedicato la sua vita alla ricerca, studiando ogni forma dell’uomo e i suoi strumenti di
lavoro; si è cimentato in molte arti. Ha raccolto tutte le sue idee e progetti nei suoi famosi “Codici”. Tra le opere
pittoriche ricordiamo Il Cenacolo.
Mentre gli intellettuali del Medioevo erano figure fortemente specializzate (ad esempio Dante nella poesia),
l’intellettuale dell’Umanesimo è una figura poliedrica, capace di spaziare in diversi campi del sapere. Oltre a Leonardo
da Vinci, si possono ricordare altri artisti, come: Raffaello e Michelangelo che erano pittori, scultori e architetti; o il
Brunelleschi, architetto, ingegnere, cultore e matematico.
53. Come mai la scoperta del continente americano segnò il ridimensionamento dei commerci nel Mediterraneo?
Dopo la caduta di Costantinopoli, il commercio tra Oriente e Occidente entrò in crisi. I turchi impedivano agli stati
europei di commerciare con l’India, la Cina e le altre zone orientali e il prezzo dei prodotti che arrivavano subiva un
enorme rincaro. Si ebbe quindi l’esigenza di cercare vie alternative, i primi ad affrontare le lunghe rotte oceaniche
furono i portoghesi, aiutati dal fatto che i commerci del Mediterraneo erano quasi unicamente nelle mani di Genova e
Venezia. Nel 1492 Cristoforo Colombo parte per le Indie ma approda su un’isola della Bahamas. Le grandi scoperte
geografiche determinarono la rapida ascesa economica e politica degli Stati che si affacciavano sull’Atlantico, mentre le
repubbliche marinare (Genova e Venezia), confinate nel Mediterraneo, subirono i contraccolpi di questo spostamento
di traffici, avviandosi alla decadenza.
60. A quale figura di principe pensava Machiavelli nello scrivere la sua opera politica Il Principe?
Il Principe fu scritto nel 1513 e sintetizza tutto il pensiero politico di Machiavelli. Due anni più tardi lo scrittore aggiunge
una dedica a Lorenzo de’Medici e il capitolo XXVI, che è l’esortazione appassionata a un principe, appunto Lorenzo,
perché si faccia carico della salvezza dell’Italia liberandola dallo straniero e costituendo un forte Sato nazionale. L’opera,
pubblicata postuma, tratta prima dei vari tipi di principati; il nuovo principato, non ereditario, deve essere governato da
una grande personalità. Fino a quel momento, in Italia, è mancata una tradizione monarchica, perciò è necessario la
presenza di un principe in grado di governare uno Stato forte e unitario. Dal sesto capitolo l’attenzione si sposta sulla
figura del principe, con il quale il principato si identifica; il principe è un uomo virtuoso che combatte con le proprie
armi, infatti chi si guadagna il potere con forze altrui è più probabile che lo perda.
Il principe di Machiavelli è reggente di uno stato forte e affronta con successo gli attacchi che provengono sia
dall’esterno del suo regno, e sia le ribellioni del suo popolo. Questo sovrano, inoltre, non si fa prendere troppo da
considerazioni morali, ma agisce seguendo attente valutazioni di tipo politico. Per Machiavelli sarebbe opportuno
ottenere sia l’amore che il timore del popolo, ma se si dovesse scegliere, è meglio essere temuti. Un principe dovrebbe
pensare solo al potere, rispettando le nome che, storicamente, conducono le azioni politiche al successo, superando
tutti gli ostacoli che la Fortuna gli mette davanti.
61. Secondo Machiavelli come si doveva comportare un principe?
DOMANDA 60
64. Come mai il Portogallo decise di non appoggiare l'impresa di Colombo di raggiungere il Cipango?
Quando nel 1484 Colombo porto la sua idea (raggiungere le Indie navigando verso ovest) davanti al Re di Portogallo
Giovanni II e gli chiese tre navi per tentare l’impresa, questi si rifiutò di finanziare il progetto, poiché i suoi sforzi erano
rivolti verso la circumnavigazione dell’Africa.
Inoltre, in quel periodo c’era la convinzione che la terra fosse piatta e rotonda e quindi, secondo alcuni ingenui
ragionamenti, gli uomini non potevano di certo vivere capovolti.
Un’altra ipotesi della bocciatura è che la terra era troppo grande e secondo i calcoli dei portoghesi qualunque
spedizione avrebbe solo provocato morti.
La Spagna, invece, accolse la proposta di Colombo e gli fornì le risorse per tentare l’impresa.
67. Nel secolo XV contro chi in Italia dovette combattere Venezia per tentare di conquistare ulteriori territori sulla terra
ferma?
Nel XV secolo Venezia per espandere i propri territori si trovò a combattere contro il ducato di Milano. La guerra fu
lunghissima e si concluse nel 1449 con la conquista di Brescia, Bergamo e Crema, più parte del mantovano e del
cremonese. Venezia possedeva anche altri territori quali parte della costa dell’Istria, l’Albania, le isole ionie, la Morea,
molte isole dell’Egeo, porti arabi; ciò fu motivo di ricchezza per la città che visse un periodo di splendore considerato
fiabesco.