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PANIERE 1 - 96

Lezione 001
01. Quando venne emanato l'editto di Caracalla?
212

Lezione 005
02. In che periodo chi poteva iniziò a rifugiarsi nelle campagne?
nel secolo III

03. Quando iniziò l’allontanamento dalle città per le classi agiate in quali zone dell’impero si rifugiarono?
nelle province settentrionali

04. Cosa provocò la nascita dell'imperium Galliarum?


Le Gallie, nella seconda metà del III secolo, erano in crisi a causa delle continue incursioni. Il territorio comprendeva le
province conquistate da Cesare, la Britannia e la Hispania; la Britannia era continuamente minacciata dagli Scozzesi e
dai i Sassoni che si erano installati nel Nord della foce del Reno diventando bravi navigatori, e quindi riuscivano a
condurre azioni di pirateria contro l’isola.
La pirateria e il periodo di instabilità politica dell’impero costrinsero a nominare, in temi rapidi, Postumo come
imperatore; il generale riuscì a costituire un governo secessionista che aveva come fulcro le città di Treviri e Colonia.

05. Su quale forza militare poteva contare Postumo?


Postumo aveva sotto di sé dieci legioni per riconquistare le province che si erano allontanate dall’Urbe. Ma questo non
era sufficiente, infatti il generale riusciva a governare solo dove soggiornava, lasciando la provincia il potere restava ad
altri comandanti militari.

Lezione 007
01. Quali sono le fonti che narrano di Proculo e Bonoso?
La rivolta di Proculo e Bonoso è raccontata nella Historia Augusta, ma anche da Aurelio Vittore e da Eutropio. I due si
ribellarono contro Probo perché esasperati dalla situazione economica; approfittando delle assenze imperiali, i due
ribelli addestrarono contadini e disperati di ogni genere per formare un esercito degno di affrontare quello imperiale.

05. Quale l'origine di Proculo e Bonoso?


Proculo era nativo dell’attuale Albenga, nelle Alpi Marittime ed era un nobile con doti militari. I suoi antenati erano stati
briganti, quindi la sua ricchezza proviene dai furti dei suoi antenati. Riuscì ad assemblare un esercito di duemila schiavi,
ma fu sua moglie a spingerlo a ribellarsi all’imperatore.
Bonoso era di origine britanno, la madre era Gallica e il padre era un retore; aveva quindi una discreta cultura, ma
anche esperienze militari che lo fecero “alleare” con Proculo.

06. Come governò Postumo?


Una volta al potere, Postumo governò con saggezza: era consapevole del suo compito di risollevare la Gallia e non tentò
mi di minacciare l’Italia. Quasi subito dovette affrontare i pirati che minacciavano le coste settentrionali della Gallia.

08. Come visse l'usurpazione di Postumo il ceto medio?


Mentre l’usurpazione venne vista dai potenti come un’azione illecita, il ceto medio la considerava una fortuna. Infatti,
anche se Postumo governò solo pochi anni, la sua azione rimase nella storia; il generale era visto come colui che poteva
risollevare le sorti delle province. Postumo costruì un impero scisso dal vero impero e dimostrava ai suoi sudditi fedeltà
e per questo gliene furono grati.

Lezione 009
01. Di dove era originario Aureliano?
Aureliano era originario delle regioni del Danubio, quelle terre furono a lungo posto di reclutamento militare delle
legioni dell’impero, infatti Aureliano fu arruolato intorno ai vent’anni.

03. Quali furono le grandi vittorie di Aureliano?


Nel 242 prese parte al comando di una coorte ai combattimenti contro i Sarmati, qualche anno dopo fu tribuno della
Legio VI Gallicana, una legione proveniente dalla Britannia.
In assenza di comandante, assunse la responsabilità della difesa del Basso Danubio e sconfisse gli invasori Goti.
Nel 273 l’imperatore Aureliano iniziò la sua campagna contro l’impero delle Gallie perché voleva riportare nell’impero le
province secessioniste; sconfisse cosi Tetrico, l’ultimo imperatore delle Gallie, il quale fu catturato insieme al figlio, ma
fu risparmiato.

04. Chi fu, sul finire del secolo III d.C., a volere costruire una nuova cinta muraria intorno all'Urbe e perché?
Aureliano ritenne opportuno costruire una cinta muraria intorno alle città, tra cui Roma. Orde di barbari volevano
devastare le città italiche e Roma non aveva mura, quindi Aureliano suggerì di proteggersi.

05. Descrivere a grandi linee il periodo di Aureliano


Appena proclamato imperatore, Aureliano si dedicò con energia a restituire ordine e sicurezza all’impero: sconfisse i
barbari, i ribelli e gli usurpatori. Inoltre, restaurò l’amministrazione statale e attribuì all’imperatore carattere divino.
Sotto di lui la città di Roma fu munita di una cinta muraria.

Lezione 010
01. Nella seconda fase della bacauda dove si combattè?
In Gallia e Hispania

02. Come il cristiano intendeva la Natura?


L’ambiente però viene visto come totalmente distinto da Dio e, pertanto, dissacrato

03. Cosa sono le bacaudae?


rivolte contadine organizzate e eseguite dai domini

04. Quante fasi della bacauda si contano?


due. La prima nel secolo III e la seconda nel V

05. Chi inviò Diocleziano per sconfiggere i bacaudae?


Massimiano

06. I padri della chiesa di quale cultura erano impregnati?


di cultura romana

07. Quali le difficoltà dello storico dell'inquadrare il fenomeno bacaudico?


Tra il 282 e il 285 ci sono state le prime rivolte bacaudiche, sicuramente si sono svolte nelle campagne, ma è difficile
capire chi fossero i protagonisti delle rivolte: probabilmente i briganti, anche se questi non avevano motivi di ribellarsi
contro uno stato che era in difficoltà; oppure i servi, ma anche in questo caso non ci sono forti motivazioni in quanto
rivolte servili già vi erano state ed erano finite tutte con spargimento di sangue (Spartaco ne è un esempio).
Appare chiaro che i protagonisti fossero persone addentro a questioni politiche e militari.

09. Quali i protagonisti della prima bacauda?


La prima bacauda si svolse nelle campagne ed i protagonisti furono i domini (nobiles che possedevano le terre), i quali
composero un esercito di contadini e disperati. Quindi nella prima fase i bacaudae non vogliono né eliminare il padrone
(sono i padroni che guidano i rivoltosi) né separarsi da Roma.

11. Come si svolsero i fatti della prima bacauda?


Roma era vista come una sanguisuga, che si impossessava delle ricchezze. Alla fine del III secolo, appena caduto
l’impero delle Gallie, c’era una netta differenza tra le città e le campagne (la lingua, la cultura, la religione). Il
cristianesimo non era riuscito a penetrare nelle campagne, soprattutto nelle Gallie.
Gli organizzatori della prima rivolta furono i domini che volevano ingigantire i loro possedimenti attraverso
l’acquisizione del potere economico e politico, cosi arruolano i poveri e li guidano contro le legioni romane che vagano
per le Gallie. La tecnica utilizzata era quella della guerriglia, ovvero agivano in un territorio che conoscevano bene, la
campagna; e che l’esercito non conosceva.
Diocleziano, per limitare i danni, invia il suo cesare Massimiano nella speranza che le rivolte potessero essere fermate.
Cosi fu, per le rivolte della prima fase, che durò qualche mese.
Massimiano dovette scontrarsi sia con alcune tribù germaniche che, spinte dalle rivolte bacaudiche, penetrarono
ancora in Germania e sia con la ribellione di Carausio, tutto ciò rallentò molto la sua avanzata. Massimiano riuscì a
reprimere la prima fase delle bacaudiche, non accusando mai i domini perché quest’ultimi avrebbero garantito
tranquillità nella zone, quindi le prime vittime furono solo i contadini e i disperati.
Lezione 011
01. Chi potrebbe aver avuto interesse ad appoggiare i rivoltosi bacaudae?
Probabilmente tra le fila dei rivoltosi c’erano anche dei veri e propri comandanti che sapevano come gestire le loro
forze. Erano militari che avevano combattuto nelle legioni romane e conoscevano anche i limiti dell’esercito imperiale. Il
motivo che spingeva gli ex militari ad allearsi con i rivoltosi potrebbe essere quello di sfuggire a un mestiere sempre più
pericoloso e sempre meno pagato.

02. Cosa racconta Salviano di Marsiglia a proposito dei bacaudae?


Salviano di Marsiglia è uno degli antichi autori che trattano l’argomento delle rivolte bacaudiche. Nella sua tesi sostiene
che non furono i servi a ribellarsi e a guidare la spedizione, ma qualcuno di più forte; illuminante è il suo discorso sui
nobiles: sostiene che i nobiles e i loro sottoposti erano esasperati da una tassazione iniqua, inoltre nei loro domini
possedevano delle milizie proprie, cioè una servitù addestrata anche al combattimento. Basti pensare a Proculo e
Bonoso.

Lezione 012
01. Da dove provenivano spesso molti briganti?
dalle file dell'esercito

02. Infine Roma sconfisse i briganti?


mai essendo un fenomeno insito nella società

03. Da cosa veniva certificata la frequenza degli assalti dei latrones?


da epitaffi ed epigrafi che testimoniano quei fatti

04. Chi sostenne Carausio nel suo allontanarsi da Roma?


la nobiltà britanna

05. Il banditismo come veniva considerato dai Romani?


alla stregua di una calamità naturale

06. Le azioni dei briganti cosa minacciavano?


i commerci

07. In che periodo i briganti poterono agire pressocché indisturbati?


durante le guerre civili

08. In cosa Carausio non ebbe scelta?


nell'imporsi quale imperatore

09. La chiesa tardo antica giustificava i misfatti quando c’era manifesta povertà?
mai

10. Essere chiamato latro era un insulto per un romano?


si, un insulto grave

11. Chi fu Carausio?


Carausio fu un generale romano nominato da Massimiano, il suo compito era quello di preparare la flotta e combattere
sia i germani che infestavano il territorio, sia i bacaudae.

12. Di cosa venne accusato Carausio dai suoi detrattori?


Carausio entrò in collisione con i pirati che stava combattendo, perché accusato di trattenere parte del bottino
recuperato. Nel 286 il suo mentore Massimiano lo condannò a morte, ma il generale si proclamò imperatore.
Carausio conosceva non solo quasi tutti i territori dell’impero, ma anche i problemi che stava affrontando Massimiano,
quindi gli fu facile ottenere il favore dei domini e dei bacaudae.

13. Chi appoggiò Carausio e perché?


Carausio fu appoggiato dai Domini che avevano promosso le rivolte dei bacaudae. Alcune zone dell’impero erano quasi
in secondo piano rispetto ad altre, è il caso della Britannia. Il generale riuscì a far leva sul desiderio, dei Britanno romani,
di ritornare all’epoca dell’imperium Galliarum.
In sintesi si fece nominare imperatore della Britannia e si fece chiamare restitutor Britanniae e batté anche moneta.
Il suo potere durò 7 anni, fin quando Massimiano avanzò sul continente e riuscì ad ottenere le vittorie che mancavano a
Carausio. Il generale Carausio fu assassinato dal suo tesoriere e infine Costanzo Cloro preparò una spedizione navale
che riuscì a sbarcare in Britannia e sconfiggere il tesoriere di Carausio.

Lezione 013
01. Quanto durò la rivolta di Carausio e perché la durata fu tale?
Carausio governò per 7 anni la Britannia; il generale poteva contare sull’appoggio dei Nobiles, ma anche dei Sassoni che
aveva combattuto pochi anni prima, in questo modo si trovò tra le sue fila esperti marinai e combattenti coraggiosi.
Inoltre, in Britannia, la situazione era ancora florida, possedeva una flotta mercantile e militare e Carausio poteva
contare anche sull’aiuto dei Franchi, i quali provavano ad invadere l’impero e sull’aiuto involontario dei ribelli bacaudae
che impegnavano Massimiano.

02. Chi tradì Carausio e per fare cosa? Tornare tra le braccia dell'Urbe?
Carausio fu tradito dal suo tesoriere Allectus. Costanzo Cloro nel 293 conquistò Gerosiacum, la tenuta delle navi di
Carausio e in alcuni mesi riuscì ad eliminare tutte le forze secessioniste nell’impero. Allectus, il tesoriere dei
secessionisti, fu costretto ad assassinare Carausio e a proclamarsi imperator; il suo impero durò altri tre anni.

Lezione 016
01. Chi e perché contrastò, secondo le fonti a nostra disposizione, la legio tebea?
Gli ultimi decenni del III secolo furono tragici per la campagna della Gallia e per proteggere i territori dalle invasioni
barbariche si ricorreva a legioni composte per lo più da barbari. Nel IV secolo furono arruolate nell’esercito alcune
legioni di tebani d’Egitto, questi soldati erano quasi tutti di religione cristiana. Secondo il mito questa legione fece una
tragica fine perché i soldati si rifiutarono di partecipare a sacrifici in onore delle divinità pagane.
L’imperatore Diocleziano, informato dell’insurrezione della legione, mandò Massimiano a sbaragliare i ribelli.

02. Raccontare in modo sintetico le vicende della legione tebea


La legione tebea era una legione di tebani d’Egitto, i soldati erano quasi tutti di religione cristiana ed erano militari al
seguito di Massimiano, il quale aveva avuto, da Diocleziano, il compito di sedare le rivolte bacaude. Massimiano riuscì a
sconfiggere i ribelli, la legione tebea si rifiutò di assecondare gli ordini di Massimiano e furono martirizzati. Nello
specifico, Massimiano era pagano ed era dedito ai riti pagani, aveva istigato i suoi soldati a uccidere qualunque cristiano
gli fosse capitato a tiro; la legione di tebei, formata da fedeli soldati cristiani, si rifiutò di eseguire gli ordini. Massimiano
saputo ciò decise di annientare la legione “ribelle”, all’inizio optò per una prima decimazione in modo da dissuadere gli
altri soldati; invece gli altri soldati affrontarono la decimazione con coraggio e rimasero fedeli al Dio cristiano,
rifiutandosi si adorare gli idoli pagani. Massimiano, allora, divenne ancora più feroce, e ordinò decimazioni in
successione, finché non morirono tutti.

Lezione 017
01. Quale imperatore fece divenire il cristianesimo religione di stato?
Teodosio

02. Il furto come veniva considerato inizialmente dalla Chiesa?


un peccato mortale

03. Chi fu l’ultimo imperatore dell’impero di Occidente?


Romolo Augustolo

04. Chi fu a stabilire la Tetrarchia?


Diocleziano

05. Con quali imperatori l’Occidente e l’Oriente si divisero definitivamente?


con Onorio e Arcadio

06. Agostino di Ippona come si poneva di fronte al furto?


in una posizione di condanna da mitigare in presenza di volontà di redenzione

07. Che città fondò Costantino o meglio rifondò?


Bisanzio
08. Chi fu l’acerrimo rivale di Costantino?
Massenzio

09. Quale imperatore romano ammise anche il dio cristiano nel Pantheon romano?
Costantino

10. Quale imperatore impose un ritorno al paganesimo?


Giuliano l'Apostata

11. Come mai Costantino decise di costruire una seconda Roma?


Nel 324 Costantino decise di trasformare la vecchia Bisanzio nella “nuova Roma”, grazie alla sua posizione strategia che
le permetteva di controllare i commerci, il traffico marittimo e la rendeva inattaccabile. Bisanzio nel 330 divenne
capitale dell’impero romano d’Oriente e fu ribattezzata Costantinopoli in onore a Costantino. La nuova capitale si
adattava meglio di Roma alla presenza di una corte il cui monarca, pur guardando con benevolenza il cristianesimo, si
proponeva come l’incarnazione del dio Sole. La città fu fortificata da enormi mura e abbellita da monumenti, furono
costruiti chiese, templi e palazzi; fu istituito anche qui il senato di viri clari, le gratifiche del pane e l’annona civilis, la
gente di Costantinopoli era al pari del popolo di Roma.

12. Quali le prime mosse di Costantino dopo la morte del padre?


Alla morte del padre, Costanzo Cloro, Costantino nel 306, fu proclamato augusto dell’esercito; l’elezione quindi era
avvenuta secondo un principio dinastico e non secondo il sistema di successione che aveva cercato di instaurare
Diocleziano, quindi fu il primo motivo delle prossime guerre civili.
Il primo scontro fu tra Costantino e Massenzio, Costantino riunì un grande esercito formato anche da barbari catturati
in guerra, attraversò le Alpi per entrare in Italia e tutte le città, che gli aprirono le porte, rimasero intatte. Massenzio fu
battuto per ben tre volte, la terza e definitiva fu nella battaglia di Ponte Milvio.
Battuto Massenzio, rimaneva Licinio; Costantino tento di costruire un rapporto, ma i due entrarono in conflitto e, nel
324, Licinio venne ucciso e Costantino rimase l’unico augusto al potere.

13. Perché Costantino optò per la religione cristiana invece di restare al paganesimo?
Nel III secolo la religiosne pagana si era profondamente trasformata, con l’avvento del cristianesimo, il paganesimo
perde la sua forza. Costantino fu tra i primi a cogliere l’importanza della religione cristiana, che poteva rafforzare la
coesione culturale e politica dell’impero romano (che nel III secolo era stata messa a repentaglio).
Costantino fu il primo imperatore che convocò un concilio e volle presiedere i lavori pur non essendo cristiano (solo la
madre era cristiana, lui diventò cristiano in punto di morte). Con Costantino il principe mantenne la carica di pontefice
massimo della religione pagana (carica di tutti gli imperatori a partire da Ottaviano) almeno fino al 375. Costantino
aveva un consigliere: il vescovo ariano Eusebio, che racconta come Costantino avesse avuto il battesimo. Quindi
Costantino appoggiò la religione cristiana, tanto che fece costruire basiliche cristiane a Roma, a Gerusalemme e a
Costantinopoli; conferì alle chiese il diritto di ricevere beni in eredità; in questo modo Costantino diede il via al potere
temporale dei vescovi, inoltre Costantino diede la facoltà ai vescovi di esercitare anche il potere giudiziale. Costatino
doveva trovarsi dei forti alleati, e capendo il potere della religione cristiana e dovendo fronteggiare forti problemi,
aveva pensato che era necessario dimostrare che l’impero fosse unito.
Costantino quindi convocò dei concili, il primo fu quello di Arles nel 314, che confermò la sentenza di condanna emessa
da una commissione di vescovi a Roma contro l’eresia di tutti i cristiani che si erano piegati alle persecuzioni di
Diocleziano. La questione dei cristiani era quello di trovare un credo unico, allora Costantino convoca il primo concilio
ecumenico, nel 325 a Nicea, dove i vescovi avrebbero dovuto risolvere la questione dell’eresia ariana.
L’intento di Costantino, di costruire un impero unito, fallì miseramente, perché i cristiani continuarono ed essere divisi
ognuno seguendo le sue ragioni.

15. Quali peculiarità aveva Costantinopoli?


Nel 324 Costantino decise di trasformare la vecchia Bisanzio nella “nuova Roma”. La scelta del luogo fu geniale: si
trovava al confine tra due continenti, bagnata dal mare in tre punti e solo un lato era accessibile per via di terra; la
nuova capitale poteva controllare il commercio tra Europa e Asia e il transito marittimo. L’impero venne suddiviso in
quattro prefetture: Oriente, Illiria, Italia e Gallia.

Lezione 019
01. Quale era la base logistica di Giuliano nelle Galliae e perché?
La base di Giuliano nelle Galliae era l’attuale Parigi, lo stesso Giuliano ci indica le motivazioni della sua scelta: è un’isola
non grande; posta su un fiume, il cui livello dell’acqua non cala ne s’ingrossa; ha un muro che la cinge tutta intorno. La
riva sinistra del fiume era abitata, sorgevano case, un anfiteatro e l’accampamento delle truppe.
02. Come si distinse Giuliano nelle Galliae?
Nel 355, Giuliano partì per la sua prima campagna militare, non aveva un specifica preparazione militare, ma acquisì
una preparazione teorica con la lettura dei Commentarii di Cesare e delle Vite Parallele di Plutarco. Inizialmente
disperse un gruppo di barbari e raggiunse l’esercito di Marcello, poi riconquistò Colonia. Durante l’inverno ebbe un
assedio da parte delle milizie barbare e Marcello non gli prestò aiuto, questo gli costò la rimozione dall’incarico. Gli
Alamanni, cercando di sfruttare il momento favorevole, attaccarono Giuliano vicino a Strasburgo; Giuliano accettò lo
scontro, anche se in svantaggio e vinse la battaglia. Tutto il comando dell’esercito di Gallia passò nelle mani di Giuliano,
il quale sfruttando le sue vittorie, superò il Reno e devastò il territorio nemico, fino a rioccupare i presidi romani caduti
nella mani del nemico.

Lezione 020
01. Quale fu l'atteggiamento di Giuliano nei confronti della religione cristiana e perché ebbe tale atteggiamento?
In un primo momento emanò un editto di tolleranza per tutti i culti, in modo che non avesse atri nemici, quindi
continuò a mantenere un’apparente devozione per la confessione cristiana. Quando morì Costanzo Cloro, Giuliano fece
degli interventi strutturali nei confronti dello stato, tra questi un editto in cui veniva stabilita l’incompatibilità tra la fede
cristiana e l’insegnamento nelle scuole pubbliche; Giuliano credeva che gli insegnanti pubblici dovevano avere una certa
moralità e il cristianesimo non rispettava i principi su cui si fondava la grandezza di Roma.

02. Come mai decise Giuliano di scagliarsi contro i magistri cristiani?


Quando morì Costanzo Cloro, Giuliano fece degli interventi strutturali nei confronti dello stato, tra questi un editto in
cui veniva stabilita l’incompatibilità tra la fede cristiana e l’insegnamento nelle scuole pubbliche; Giuliano credeva che
gli insegnanti pubblici dovevano avere prima di tutto una certa moralità e poi capacità professionale. Il cristianesimo era
amorale, perché non rispettava i principi su cui si fondava la grandezza di Roma. Secondo l’editto i consigli municipali
dovevano trascrivere un attestato dei requisiti dei candidati, successivamente l’attestato doveva essere ratificato
dall’imperatore.

03. Come accolse la popolazione imperiale l'apostasia di Giuliano?


Giuliano era un mito per alcuni e un demone per altri. Da un lato fu un uomo tollerante e un comandante straordinario,
tanto che i suoi nemici lo temevano considerandolo un Dio della guerra. D’altra parte disprezzava il cristianesimo,
infatti, i cristiani lo vedevano come un persecutore; anche se poi fu molto tollerane con tutte le religioni in modo da
avere meno nemici possibili.

Lezione 021
01. Cosa Teodosio stabilì nel 381?
la proibizione dei riti pagani

02. Cosa stabiliva l'editto di Tessalonica?


che il credo niceno sarebbe divenuto religione di stato

03. Quando fu promulgato l'editto di Tessalonica?


380

04. Alla morte di Teodosio chi fu preposto alla protezione dei due figli, Arcadio e Onorio?
Stilicone

Lezione 022
01. La chiesa tardoantica fu in grado di offrire aiuto ai disperati?
si, ma solo in alcuni casi eccezionali

02. Il vassallo chi è rispetto al sovrano?


un fidelis homo

03. Chi erano i missi dominici?


erano i rappresentanti imperiali

04. Il vassallo come veniva altrimenti chiamato?


fidelis homo
05. Vassallo viene da quale parola celtica?
vassus, cioè servo fedele

06. Chi decretò l'assetto dell'europa medievale?


carlo magno

07. Il sovrano medievale concedeva il suo territorio in beneficio, proprietà o in affitto?


in beneficio

08. Da chi, prima di Carlo Magno, venivano fatte concessioni di territorio?


dai domini della villa romana ai coloni

09. Di quale privilegio godeva il vassallo?


dell'immunità

10. Come descrive Mamertino i bacaudae del secolo V?


come monstri biformia, contadini, pastori, fanti e cavalieri

11. Le popolazioni barbariche avevano l'idea di uno stato unitario?


no, esisteva solo la concezione di tanti nuclei indipendenti

12. Chi poteva creare un cavaliere?


un altro cavaliere

13. I figli cadetti di un feudatario cosa potevano fare per sopravvivere?


o diventare cavalieri o entrare nel clero

14. Quale figlio poteva pretendere di avere in ereditarietà il feudo paterno?


il primogenito

16. Chi accusava Salviano di Marsiglia di comportarsi come tiranni?


sia i funzionari di grado superiore che i loro sottoposti

17. Il clero delle Galliae condannò totalmente il movimento bacaudico del secolo V?
salviano di marsiglia si mostrò piuttosto comprensivo nei confronti dei rivoltosi

18. Che episodio si racconta dei bacaudae del secolo V in azione sulle alpi?
essi bloccarono saro sulle alpi marittime

Lezione 023
01. Oltre a Orosio quale fonte abbiamo della bacauda ispanica del secolo V?
idazio

02. Chi fu Basilio?


il leader dei bacaudae di tarraco

03. Quale zona della Hispania subì rivolte bacaudiche nel secolo V?
la valle dell'ebro

04. Quale episodio bacaudico avvenne in Armorica?


avvenne un tentativo di ribellione anti romana

05. I bacaudae del secolo V si racconta non avessero un'organizzazione centralizzata?


si, anzi erano piccoli gruppi autonomi

06. Chi fu Tibatto?


colui che guidò la rivolta bacaudica in armorica
Lezione 024
01. Chi introdusse la figura del vescovo conte?
ottone I

02. Quali le conseguenze politiche dell'ascesa ottoniana in Germania?


un ridimensionamento del papato

03. Conquistata la Hispania visigotica dove poterono dilagare gli Arabi?


Conquistata l’ Hispania visigotica, i musulmani penetrarono profondamente in Gallia dove, in tempi invero rapidi,
dilagarono fin verso il basso corso della Loira.

04. In quale anno il primo sacco di Roma?


410

05. Cosa desideravano i bacaudae del secolo V?


volevano cadere sotto i barbari piuttosto che subire le vessazioni romane

06. Come venivano utilizzata le entrate fiscali nella tarda antichità?


sostanzialmente per roma

07. Dove i Romani preferirono i barbari a Roma?


nella gallia centrale con i burgundi

08. Quali le prime conquiste degli Arabi dopo il 632?


la Siria, la Mesopotamia, l’Egitto e tutta l’Africa romana.

09. La iniziale invasione araba che carattere aveva?


Essa aveva un carattere prettamente militare.

10. Almeno inizialmente cosa rispettarono gli Arabi dei popoli sconfitti?
Essi seppero rispettare le autonomie amministrative e religiose locali.

11. Dove stabilirono la loro capitale gli Omayyadi?


gli Omayyadi mantennero l’unità politica dei musulmani sotto l’egemonia araba, organizzando la capitale del loro impero
a Damasco, antica città della Siria, fortemente caratterizzata in senso ellenistico, ai margini nord-occidentali del deserto
siro-arabico, e proseguirono le conquiste.

12. In quanto tempo gli Arabi riuscirono a conquistare la Hispania visigotica?


in due anni.

13. Cosa indusse gli Arabi a costruire flotte che poi domineranno il Mediterraneo?
la creazione di flotte fu suggerita sin dai tempi dei califfi elettivi dall’efficienza degli arsenali, un tempo bizantini, di Siria ed
Egitto.

14. Quale base navale venne creata dagli Arabi al posto di quella di Cartagine?
Tunisi.

15. Come venne progettato il primo assedio di Bisanzio del 717 da parte araba?
secondo un piano strategico di notevole ingegno, gli Arabi fecero convergere sul Bosforo l’esercito attraverso l’Asia
Minore. L’Ellesponto e la Tracia, e la flotta, attraverso il mar Egeo, l’Ellesponto, e il mar di Marmara.

16. Come l'imperatore bizantino Leone III contrastò l'assedio arabo del 717?
L’imperatore Leone III contrastò per un anno intero l'assedio, fino ad annientare quasi totalmente la flotta araba,
efficacemente contrastata dal «fuoco greco».

17. Chi infine riuscì ad occidente a frenare l'avanzata musulmana?


nei pressi di Tours e Poitiers, il maestro di palazzo dell’agonizzante dinastia merovingica, Carlo Martello, appunto, nel 732
o 733 riuscì a respingerli appena prima che quell’invasione assumesse il carattere di una conquista.
18. In cosa Maiolo, abate di Cluny, fu fondamentale all'interno della casata ottoniana?
per ricucire il rapporto tra adelaide e il figlio ottone II

19. Da quando a quando la Sicilia si difese dagli Arabi prima di cedere?


A partire dall’827 la Trinacria si trovò in guerra contro gli Arabi e la resistenza dei bizantini fu tenacissima tanto che solo
nel 902 l’isola poté dirsi da loro conquistata.

20. Durante il periodo impiegato per conquistare la Sicilia gli Arabi trovarono alleanze per questioni particolari?
gruppi musulmani di Sicilia furono coinvolti nelle contese dell’Italia meridionale e affiancarono il ducato bizantino di
Napoli contro i Longobardi di Benevento.

21. Quanto durò l'emirato di Bari?


L'emirato autonomo di Bari che volle direttamente collegarsi con Bagdad durò un ventennio, fino cioè a quando dal Nord
intervennero milizie franche d’Italia che, insieme a quelle longobarde del Sud, lo eliminarono.

22. Come mai nei paesi conquistati dagli Arabi avvennero numerose conversioni?
per la suggestione di un monoteismo semplice e coerente, per la condizione privilegiata dei fedeli nel regime fiscale e
nell’organismo politico.

23. Dopo la conquista araba cosa avveniva dei cosiddetti 'infedeli'?


gli Arabi, seppur motivati alla conquista dalla loro religione, seppero convivere, come avevano fatto sino all’avvento di
Maometto, con Ebrei, cristiani e con tutti coloro che professavano credo diversi. Semmai gli ‘infedeli’ avrebbero pagato
una tassa supplementare.

24. Nei primi decenni del secolo X quanti furono i pretendenti al trono imperiale?
3

25. In che anno Ottone I ottenne la corona imperiale?


962

26. A quale casata germanica apparteneva Ottone I?


sassonia

27. Perché venne introdotta la figura del vescovo conte?


per ovviare al capitolare di quierzy

28. Con chi Ottone I strinse amicizia dopo il 962?


con maiolo abate di cluny

29. Quale fu, nei primi tepempi del suo regno, l'importanza dell'imperatrice Adelaide?
strinse rapporti con maiolo di cluny

30. Di chi era vedova Adelaide, moglie di Ottone I?


lotario II re d'italia

31. Maiolo di Cluny di quale personaggio della sua epoca divenne consigliere?
ottone I

32. Di cosa approfittarono gli Arabi per invadere la Sicilia?


la dinastia Aglabite, approfittando di certe discordie interne alla Sicilia bizantina, trasformarono in una guerra di pirateria
lungo le coste sicule in una vera e propria invasione dell’isola.

Lezione 025
01. Come si sviluppò l'offensiva normanna in Britannia?
L’offensiva normanna in Britannia, avanzando dal centro verso il sud, travolse i regni dell’Eptarchia, frenando solo di
fronte alla strenua resistenza del regno del Wessex, guidato da re Alfredo il Grande (871-901). Questo riuscì ad imporre
loro un trattato, quello di Wedmore (878), con il quale, pur riconoscendo il dominio normanno sulle terre del Danelaw
(paese dei Danesi), potrà imporre loro la conversione al cristianesimo e preparare la controffensiva che i suoi successori
porteranno a termine.
02. Cosa avvenne ad Hastings nel 1066?
I Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore, proveniente non già dalla Danimarca, bensì dalla Normandia, si
sostituiranno definitivamente agli Anglosassoni in Britannia.

03. Come mai i Vichinghi furono infine spinti a colonizzare nuove terre?
Essi, certamente erano spinti da sete di conquista di ricchezza, ma anche dal desiderio di impossessarsi di terre abitabili,
considerate le loro terre di origine.

04. Quando i Normanni divennero cristiani?


Dopo il 911 insediandosi in Normandia.

05. Quando Rollone ottenne il ducato di Normandia?


Nel 911.

06. Quando la Britannia tornò sotto il controllo danese?


Al principio del secolo XI l’isola tornerà sotto la dominazione danese.

07. Cosa accadde ai Danesi ormai insediatisi in Anglia dopo il secolo X?


Grazie ad Alfredo il Grande e all’opera dei suoi successori le terre occupate dai Danesi verranno riconquistate e gli invasori
rimasero in Britannia quali sudditi della dinastia anglosassone.

08. Cosa cambiò nelle incursioni normanne del secolo X?


Che acquisirono la natura di vere e proprie emigrazioni di massa.

09. Quando gli uomini del Nord fonderanno Kiev, di fatto, a cosa diedero vita?
a uno dei primi nuclei della futura nazionalità russa.

10. Chi tra i Danesi, Norvegesi e Svedesi fonderà Kiev?


Gli Svedesi.

11. I Normanni arrivarono a razziare anche sui fiumi europei?


I Normanni sfruttavano le loro incredibili capacità di naviganti per penetrare nei porti fluviali europei. Si pensi alle rotte
che interessavano l’Elba, il Reno. Essi furono il terrore di quelle zone che razziavano appena potevano.

12. Cosa progettavano di fare, almeno inizialmente, i Vichinghi una volta che approdavano in terra straniera?
Essi avevano in mente di razziare per poi tornare nelle loro tribù.

13. Da dove provenivano esattamente i Normanni?


Essi provenivano dal Nord Europa. Essi erano originari della Danimarca, della Svezia e della Norvegia.

14. Come mai gli Angli non riuscirono a fare rappresaglie in terra normanna?
Gli Angli, almeno stando a Procopio, non conoscevano l’uso della vela ma utilizzavano i soli remi. Andando più lentamente
e con maggior fatica non riuscirono dunque a portare distruzione in terra normanna.

15. Come mai i marinai vichinghi ebbero tanto successo nelle loro incursioni?
Avevano navi migliori, più veloci, più robuste. Le loro flotte erano formate da vascelli rapidi e spaziosi, destinati al
trasporto dei loro eserciti, e li manovravano con agilità e rapidità.

16. L'Irlanda oppose resistenza ai Normanni?


L’isola non resistette per niente tanto è vero che diverse regioni occidentali e orientali dell’isola diventassero insediamenti
normanni.

17. Cosa inizialmente permise insediamenti normanni in Inghilterra?


grandi controversie interne fiaccarono la monarchia inglese al punto che, quando si presentarono i Vichinghi (o Normanni)
a partire dalla fine del secolo VIII, i sovrani inglesi non ebbero la forza sufficiente per organizzare una efficiente difesa
contro tali predatori.
Lezione 026
01. Perché fu fondamentale l'azione di Odone di Cluny?
si accorse della grave crisi che attraversava il monachesimo italico

02. Chi fondò Cluny si preoccupò di fornirgli beni materiali necessari per la sua sopravvivenza?
esso era ricco di beni: vi erano infatti ville, cappelle, servi dei due sessi, vigne, campi, prati, boschi, acque e corsi d’acqua,
mulini, vie d’accesso e di uscita, colto ed incolto nella sua interezza

03. Quale l'attività principale dei monaci di Cluny?


la preghiera

04. A chi si diceva fosse dedicato il monastero di Cluny?


ai santi pietro e paolo

05. Se il monastero era dedicato a qualcuno ormai in cielo, esso era rispettoso del pontefice romano?
si perché il pontefice era successore di pietro

07. Odone di Cluny si occupò anche dei monasteri dell'Italia centrale?


si, riuscì a riformare, secondo i dettami cluniacensi, anche quei monasteri

08. Di cosa si lamentava Adalberone di Laon in un poema satirico dedicato a Roberto il Pio?
perché venivano nominati vescovi monaci che ignoravano le sacre scritture

09. Odone di Cluny era persona colta?


si e giunse a cluny con almeno cento manoscritti

10. Quale fu l'apprendimento diffuso a Cluny se uno ce n'era?


la cultura classica era ritenuta essenziale per la formazione dei giovani, sia per la profondità di pensiero di cui si poteva far
tesoro, sia per la necessità di apprendere la lingua latina scevra dalle imperfezioni dei secoli alto medievali

11. Fu in Inghilterra fondata una scuola monastica?


si quella di winchester, dove vengono educati i futuri pittori e dove vengono miniate le opere che poi arricchiranno le
biblioteche cenobitiche

12. Chi sono gli scolastici?


dal nome scholasticus si otterrà «scolastico» e il termine aveva la duplice accezione di insegnante ma anche di scolaro

13. Chi fondò il monachesimo occidentale?


Benedetto da Norcia

14. Dove nacque il monachesimo?


in Egitto

Lezione 027
01. Galla Placidia sposò Ataulfo per convenienza, cioè per evitare la morte o per altri motivi?
ella sposò ataulfo per amore

02. Chi fu Aezio?


l'ultimo dei grandi generali romani

03. Quale generale costrinse Ataulfo a riparare in Hispania?


costanzo

04. Chi prendeva le decisioni in vece del giovane Valentiniano III


galla placidia, prima e aezio, poi

05. Di chi era figlio Valentiniano III?


galla placidia
06. Chi fu erede di Onorio, morto nel 423?
valentiniano III

07. Morto Ataufo a chi andò in sposa Galla Placidia?


a costanzo

08. A cosa fu elevato Massimo in Hispania nel 409?


a imperatore

09. Nel 413 quale rivolta fu costretto a sedare Costanzo?


la rivolta di eracliano in africa

10. In che occasione Galla Placidia venne fatta prigioniera dei Visigoti?
in occasione del sacco di roma del 410

11. Chi sposò Ataulfo?


galla placidia

12. Ataulfo chi era (siamo nel 409)?


un re goto

13. Giovino con chi altri tentò un'alleanza?


con ataulfo

14. Chi altri dopo il 409 si ribellò nelle Galliae e si fece supportare da Alani, Burgundi e dalla nobiltà gallo romana?
giovino

15. Chi sconfisse Geronzio, Costantino III e Massimo?


flavio costanzo

16. Chi fu Geronzio?


generale di costanzo III e usurpatore

17. Chi agli inizi del secolo V dell'era cristiana riuscì a riportare tranquillità in Gallia?
costantino III

18. Da chi venne perpetrato il sacco di Roma del 410 e perché?


Il primo di sacco di Roma, nel 410, avvenne per mano di un esercito di Visigoti con al comando il generale Alarico. Alla
morte di Teodosio, l’impero fu diviso tra i due figli: l’Oriente con Arcadio e l’Occidente con Onorio. I due imperatori
erano dei bambini, quindi la tutela fu affidata a Stilicone, un generale vandalo che cercò di mantenere l’impero unito.
L’impero però si mostrava debole; inoltre Stilicone si rifiutò di concedere al condottiero dei Visigoti, Alarico, gli onori
della carriera militare per aver sconfitto l’usurpatore Eugenio per l’imperatore Teodosio. I Visigoti riuscirono ad entrare
in Italia e puntarono su Roma, Alarico chiedeva delle terre per i suoi uomini e il riconoscimento da parte di Roma.
Onorio, ormai maggiorenne (Stilicone era morto) non acconsentì, anzi con uno stratagemma attaccò a tradimento
Alarico, il quale riuscì a penetrare a Roma, che fu saccheggiata per tre giorni.

19. Da dove venivano i Vandali di Genserico che saccheggiarono Roma nel 455?
nel 455 i Vandali di Genserico, provenienti da Cartagine, risalendo il Tevere, entrarono a Roma e la saccheggiarono. Il re
vandalo Genserico invalidò il trattato di pace del 442, in quanto Petronio Massimo aveva usurpato e ucciso l’imperatore
Valentiniano III.

Lezione 029
01. Chi furono i due maggiori generali del periodo di Giustiniano?
Belisario e Narsete, il primo nel 533, sbarcò in Africa e sconfisse il re Gelimero. Successivamente Belisario cominciò una
lotta contro gli Ostrogoti, ma Totila, abile guida degli Ostrogoti, inflisse molte sconfitte a Belisario al punto che
Giustiniano lo sostituì con Narsete; quest’ultimo dopo un conflitto di vent’anni liberò la penisola italiana e anche parte
della Spagna.
02. Come poté salvarsi Giustiniano durante la rivolta di Nika?
Nel 532 una folla inferocita iniziò a fischiare Giustiniano nel circo. La causa principale era l’eccessiva esosità dei dignitari
di corte e del governo. Giustiniano, terrorizzato, si rifugiò nel palazzo ed era pronto a fuggire dall’impero e quindi
mettere fine al suo potere. La moglie Teodora parlò con il marito, dicendo che lei non avrebbe mai lasciato la corona e
che sarebbe rimasta nel palazzo; le parole di Teodora convinsero Giustiniano a resistere fino a che non fosse arrivato
Belisario in suo soccorso.

03. Come mai per i Bizantini era necessario conquistare l'Africa romana prima di procedere ad attaccare l'Italia?
I bizantini avevano ragioni sia politiche che strategiche. Il re vandalo Ilderico, favorevole a Costantinopoli, era stato
imprigionato dall’usurpatore Gelimero fornendo cosi un pretesto a Giustiniano per intervenire in Africa. Ma, in realtà,
Giustiniano voleva il controllo del territorio dei Vandali nel Nord Africa in modo da poter garantire ai Bizantini l’accesso
al Mar Mediterraneo.

Lezione 030
01. La rivolta africana che portò alla nomina dei Gordiani come imperatori fu programmata?
no, tanto è vero che le restanti province imperiali rimasero fedeli a Massimino il Trace

02. Massimino il Trace era persona raffinata?


no era un rozzo soldato

03. Su chi aveva il comando Massimino il Trace quando venne nominato imperatore?
sull'esercito in pannonia

04. L'elezione imperiale di Massimino il Trace da chi fu ratificata?


solo dal senato

05. Massimino il Trace poté divenire imperatore grazie a cosa?


dopo il decreto di Settimio Severo che aveva concesso la possibilità di divenire ufficiali anche a semplici soldati che si
fossero distinti in battaglia, e dopo che suo figlio Caracalla aveva concesso la cittadinanza romana ai nati liberi nel
territorio dell'impero

06. Il senato come reagì alla nomina di Massimino il Trace?


organizzò tentativi per liberarsene

07. Quali confini furono resi sicuri da Massimino il Trace?


le frontiere con la germania

08. Perché in Africa venne proclamato imperatore Gordiano I?


per una rivolta popolare

09. Da chi i Gordiani videro ratificare la loro nomina ad imperatori?


dal senato che contrastava l'operato di Massimino il Trace

Lezione 031
01. Quanti furono i periodi di Gerberto di Aurillac a Reims?
2

02. Erano imparentati Adalberone di Reims e Ugo Capeto, dux Francorum?


si da qualche anno, visto che uno zio di Adalberone, Federico I, duca della Lorena, si era unito in matrimonio con Beatrice,
sorella del Capetingi

Lezione 038
01. Nella ultima discesa di Federico Barbarossa in Italia cosa avvenne di decisivo per il futuro del meridione italico?
nel 1184 il Barbarossa, pattuì le nozze fra il proprio figlio Enrico VI e la zia del re di Sicilia, Costanza d’Altavilla, unica erede
dei normanni del meridione italiano. Fu l’ultimo atto in terra italica del Barbarossa che aveva posto le premesse per la
possibilità di ulteriori ingerenze nei fatti d’Italia.
02. Con la Dieta di Besançon come si sarebbe dovuto sentire il pontefice romano rispetto a Federico I Barbarossa?
Con la dieta di Besançon del 1157, dove vennero invitati i re di Francia e Inghilterra, l’imperatore ribadì ed estese i
concetti di Roncaglia. Anche il pontefice, pertanto, si sarebbe dovuto sentire sottoposto alla tutela imperiale.

03. A cosa si dedicò il Barbarossa nei primi due anni di regno?


Egli, discendendo dal casato degli Hohenstaufen e da quello di Baviera, poté dedicare i primi due anni di regno a pacificare
i precedenti antagonismi tra Guelfi e Ghibellini.

04. Come il Barbarossa riuscì a chiudere il periodo di lotta tra i vari ducati tedeschi dopo il suo insediamento sul trono di
Germania?
Egli riuscì a chiudere il periodo di lotta fra i vari ducati tedeschi, ottenendo la collaborazione dei maggiori feudatari
teutonici, nonché quella della chiesa tedesca. In tal modo il suo potere ne uscì rafforzato.

06. Dopo la Dieta di Roncaglia del 1154 chi si schierò contro Federico I Barbarossa?
La maggioranza dei Comuni, eccetto Pavia, Milano e Crema e pochi altri, si schierarono prontamente contro Federico
Barbarossa.

07. In che anno nacque la prima Lega Lombarda?


Nel 1167.

08. Cosa accadde alla cacciata dei funzionari imperiali da alcune città lombarde nella seconda metà del secolo XII?
Milano e altre città cacciarono i funzionari che lo svevo aveva inviato per attuare i suoi propositi. La reazione imperiale
non si fece attendere. Federico ordinò la distruzione di Crema e Milano per indurre i comuni a non ribellarsi più al suo
potere.

09. Cosa segnò l'apogeo di Federico Barbarossa in Italia?


Con la distruzione di Milano del 1162 il potere federiciano raggiunge il suo apogeo.

10. Dove si combatté la battaglia decisiva tra le forze di Federico Barbarossa e la Lega Lombarda?
Nel 1176 si arrivò alla battaglia campale di Legnano dove le forze dei comuni, stretti intorno al carroccio, riuscirono a
frenare l’impeto degli assalitori e a rovesciare l’andamento della battaglia. La vittoria fu epocale e persino l’imperatore,
disarcionato, venne dato per disperso e si temette per la sua vita.

11. Nell'autunno del 1176 cosa stabilì Federico Barbarossa nei confronti dei territori ecclesiastici?
Federico riconobbe alla chiesa romana i beni della eredità matildiana, rinunciando a qualsivoglia controllo sulla città di
Roma.

Lezione 039
01. Quando venne incoronato imperatore Federico II di Svevia?
nel 1215

02. Federico II combatté i comuni del meridione d'Italia o preferì assecondare le loro richieste per limitare il potere
baronale?
combatté i comuni meridionali preferendo i baroni ad essi

03. Sconfitti gli Svevi e impossessatosi dell'Italia meridionale, dove spostò la capitale Carlo d'Angiò?
da palermo a napoli

04. Da chi venne sconfitto Corradino di Svevia, nipote di Federico II?


da carlo d'angiò

05. Dal punto di vista culturale Federico II cosa incoraggiò?


la scuola poetica siciliana

06. Quando morì Federico II?


1250

07. Contro quale pontefice Federico II di Svevia entrò in contrasto?


con gregorio IX
08. Come si prodigò papa Innocenzo III al fine di diffondere vieppiù il cristianesimo?
diede carta bianca agli ordini monastico-cavallereschi dei cavalieri teutonici e dei templari

09. Cosa accadde a Bouvines nel 1214?


uno scontro risultato decisivo tra filippo II di francia e ottone di brunswick

10. Di cosa era convinto papa Innocenzo III?


della superiorità del potere temporale rispetto a quello spirituale

11. Come mai il figlio del Barbarossa, Enrico VI, oltre alla corona imperiale ottenne il titolo di re di Sicilia?
perché si era sposato con costanza di altavilla

12. Quale era l'ambizione di Enrico VI?


di creare un impero che si dipanasse dal mare del nord al mediterraneo

13. Fu Innocenzo III preoccupato per il destino degli stati cristiani confinanti con gli stati islamici?
si e incoraggiò la lotta anti islamica di spagna e portogallo

14. Chi divenne pontefice nel 1198?


innocenzo III

15. Innocenzo III riuscì a piegare alla sua volontà Filippo II Augusto di Francia?
si

16. Come agì Leandro di Siviglia rispetto a Ingundi?


Quando Ingundi e suo marito Ermenegildo arrivarono a Siviglia entrarono in relazione con il vescovo Leandro di Siviglia.
Ingundi, rimasta affascinata dal vescovo, iniziò a frequentarlo fittamente. Leandro però giocava una doppia partita: da
un lato era impressionato dalla fede della donna ma dall’altro voleva cogliere l’occasione di convertire il principe
Ermenegildo; decide quindi di far leva sulla fede di Ingundi per colpire il marito.
Il principe non era pienamente convinto della fede paterna e la moglie stava cercando di convertirlo al cristianesimo,
tanto che, Ermenegildo iniziò a sospettare che il cattolicesimo fosse capace di generare tanta forza nello spirito umano.
Gli ispano -romani, e quindi il vescovo Leandro, vedevano nel credo niceno la discriminante che poteva distinguerli dal
barbaro e perciò tentavano di far cambiare credo religioso alla corte di Toledo.

17. Oltre a Ingundi chi altri aveva conosciuto Leandro al punto da rimanerne colpito?
Domanda 16

18. Quali furono i due grandi vescovi che la cristianità ebbe a Siviglia?
Leandro e Isidoro. Leandro era il fratello maggiore di Isidoro, entrambi quindi erano di famiglia ispano romana, di
Cartagena. Quando morì il padre Saveriano, Leandro, da fratello maggiore, dovette assumersi la responsabilità di
educare e crescere i suoi fratelli; lui fu uomo di fede e di grande cultura, tanto che il pontefice Gregorio I ne rimase
affascinato.

Lezione 041
01. Quale 'credo' religioso godeva dell'appoggio politico nella Hispania visigotica prima del 589?
ariano

02. Quali nemici circondavano i Visigoti di Toledo?


I visigoti non avevano conquistato l’intera penisola iberica, a Nord-est c’erano i Baschi, a Sud i Bizantini, e ad Ovest
troviamo i Goti.

03. Perché i Visigoti si preoccuparono della venuta di Ingundi in Spagna?


La principessa Ingundi era di fede cattolica, quella fede non accettata da nobili visigoti perché appartenente agli ispano-
romani, popolo che fu sconfitto più di un secolo prima.
I nobili temevano che fosse necessaria anche solo la unica presenza di una cattolica per riaccendere i conflitti tra ariani
e cattolici, anche perché il cattolicesimo era ben radicato nella popolazione iberica.
Lezione 042
01. Perché Recaredo abbracciò il credo niceno?
Recaredo, fratello di Ermenegildo, alla morte del padre rientrò in Spagna per essere incoronato re. Fu molto diverso dal
padre, infatti Leovigildo era impegnato solo in campagne di conquista, mentre il nuovo re combatté i Franchi e i Baschi
solo per difendersi; e nei confronti di Bisanzio cercò di essere conciliante, tanto da riconoscerne la sovranità su alcuni
territori.
Recaredo abbracciò il credo niceno perché credeva che l’unificazione religiosa fosse il mezzo più efficace per giungere
alla fusione delle diverse etnie in un unico popolo e garantire cosi la pace nel suo regno.
Probabilmente, il sovrano fece anche dei calcoli politici: i cattolici erano numerosi e costituivano la parte più ricca della
popolazione, la conversione sembrava al nuovo re la mossa più adeguata.

Lezione 045
01. Quali conseguenze della sconfitta francese di Poitiers del 1356?
Lo stesso re francese, Giovanni II il Buono, fu fatto prigioniero

02. Cosa accadde in Francia nel 1392?


Nel 1392 esplose improvvisa la follia del re. I grandi signori del regno si schierarono l’un contro l’altro facendo divampare
in terra . francese una guerra civile.

03. Cosa accadde a Compiègne, nel 1430, a Giovanna d'Arco?


Giovanna, caduta prigioniera di una banda di Borgognoni, fu venduta agli Inglesi.

Lezione 046
01. Da cosa fu resa possibile, innanzi tutto, la rinascita culturale ispanica del secolo VII
dalla fondazione di scuole episcopali

Lezione 048
01. Su cosa si basa il Breviarium Alaricianum?
sul codice teodosiano

02. Che cosa è il Breviarum Alaricianum?


la lex romana visigothorum

03. Quali giuristi parteciparono alla redazione del Codex Euricianus?


Il codex Euricianus fu redatto durante il regno del re Eurico, il quale sottopose il testo all’assemblea popolare.
All’assemblea parteciparono giuristi Gallo-Romani, tanto che si sentì l’esigenza di tradurre alcuni termini germanici in
latino. Questa partecipazione sottolinea come il diritto visigoto subì l’influsso di quello romano.

Lezione 051
01. Cosa si produssero entro gli scriptoria?
tra le altre cose codici miniati

02. Di cosa furono dotati i monasteri in epoca carolingia?


di scriptoria

03. Chi fu messo alla guida della schola palatina?


alcuino di york

04. Carlo Magno era considerato un sovrano coltissimo?


nessuna delle tre risposte precedenti è corretta

Lezione 057
01. Come mai nella Hispania visigotica i frequentavano ancora le terme?
gli ispano romani erano spinti e dal piacere per i bagni e per ottenere un fisico aitante

02. Leandro di Siviglia ha mai frequentato le terme?


Leandro di Siviglia non solo non disdegnava andare alle terme pubbliche, ma anzi spiegava ai suoi monaci come la vista di
un corpo nudo ben fatto non era qualcosa di disdicevole.
03. Quale monaco ispanico oltre a Isidoro di Siviglia si dedicò all'osservazione della natura?
Eugenio di Toledo

04. Gregorio Magno fu interessato allo studio della natura?


egli sembra rivolgere le sue attenzioni altrove

Lezione 060
01. Come si comportò Ugo Capeto durante le dispute all'interno al regno franco?
Ugo Capeto in un primo momento fu fedele al re di Francia, Lotario (suo cugino); ma successivamente si interesso della
causa imperiale e si alleò prima con l’imperatore Ottone I (suo zio) e poi con Ottone II. Quest’ultimo, grazie all’aiuto di
Ugo e dell’arcivescovo di Remis, riuscì a respingere l’attacco di Lotario in Lorena. L’assemblea annuale accusò
l’arcivescovo di Remis, Adalberone, di tradimento e Ugo per contrastare il re di Francia Lotario, riunì un esercito e
disperse l’assemblea. Lotario morì improvvisamente e gli successe suo figlio Luigi V, il quale morì senza lasciare eredi.
Il fratello di Lotario rivendicava il trono, ma il clero (tra cui L’arcivescovo di Remis e il suo consigliere Gerberto di
Aurillac) favorì la successione al trono di Francia di Ugo Capeto.

02. Perché Adalberone di Reims si mostrò maggiormente vicino agli Ottoni rispetto ai Carolingi?
Lo scopo di Adalberone era quello di legare i due regni: quello franco e quello germanico. Con la dinastia degli Ottoni
nell’impero germanico e con gli ultimi carolingi nel regno dei franchi ci fu l’affermazione di un principio dinastico
ristretto. In questa scelta era fondamentale il ruolo degli amministratori della diocesi di Remis, infatti proprio qui
venivano incoronati i sovrani franchi. Adalberone però apparteneva ad una famiglia importante della Lotaringia e suo
fratello era conte di Verdun e del distretto di Lussemburgo; a questo punto è facile pensare che era vicino alla dinastia
ottoniana per interessi familiari.
03. Perché Adalberone di Reims vide in Ugo Capeto una possibile carta da giocare per sostituire la dinastia carolingia in
Francia?
Il desiderio di Adalberone e di alcuni alti prelati di nobile famiglia era quello di realizzare un equilibrio tra i due imperi
più importanti: quello franco e quello germanico.
Per quanto riguarda il ramo franco, l’arcivescovo nutriva scarsa fiducia negli ultimi carolingi e quando se ne presentò
l’occasione (l’improvvisa morte di Luigi V senza eredi), concesse la corona del regno franco a Ugo Capeto. Ugo era
imparentato non solo con i franchi, ma anche con gli Ottoni ed era favorevole a una politica di pace con l’impero.

04. Come si può sintetizzare il rapporto tra l'arcivescovo remense Adalberone e Gerberto di Aurillac?
L’arcivescovo di Remis riteneva opportuno circondarsi di persone affabili, sia dal punto di vista culturale che da quello
spirituale. Quando conobbe il giovane monaco benedettino Gerbert di Aurillac ne rimase molto impressionato tanto da
volerlo al suo seguito. Il monaco benedettino aveva conosciuto persone importanti delle grandi monarchie europee, ma
soprattutto era stato precettore del figlio di Ottone I.
In un primo momento Gerberto rimase a Remis come scolastico, con il compito di educare i giovani della classe
dirigente e successivamente divenne segretario dell’arcivescovo.

Lezione 061
01. Perché Adalberone voleva essere giudicato come persona non solo interessata a questioni materiali?
godere fama di essere una persona seriamente impegnata gli avrebbe dato credito presso gli amici ma anche presso i
nemici

02. La rituum correctio era stata accettata da Adelborone di Reims?


la rituum correctio apportata alla regola cluniacense non era stata accettato da Adalberone per il quale, invece, motu
gravissimo ci si era allontanati dai precetti di inizio secolo

03. Dal punto di vista culturale a chi si affidò Adalberone di Reims?


a Gerberto di Aurillac

04. Su cosa Richerio ci rende edotti circa le azioni di Adalberone?


circa la sua azione religiosa e, soprattutto, dello spessore della sua visione di vita ecclesiastica

Lezione 070
01. Chi fu il biografo di Gerberto di Aurillac?
Il biografo di Gerberto fu Richerius, che è anche la fonte più attendibile perché è un suo contemporaneo.
02. Nella Spagna alto medievale Gerberto con chi andò?
Gerberto di recò in Spagna con il signore di Barcellona, Borell, il quale giunse in visita di devozione ad Aurillac. L’abate
del convento gli chiese se in Spagna ci fosse qualcuno presso il quale l’allievo Gilberto si potesse perfezionare negli
studi. Borell decise di portare con se il giovane studente, anche perché pensava che ingraziarsi un abate poteva risultare
utile.

03. Quale l'origine del monaco benedettino Gerberto di Aurillac?


Gerberto nasce nel 950 circa, da un’umile famiglia dell’Aquitania. Il giovane rimase presto orfano di entrambi i genitori
e venne accolto nell’abbazia di St Geraud d’Aurillac, dove venne istruito dai monaci dell’ordine cluniacense. Gerberto si
mostrò subito molto capace e volenteroso, tanto che il suo maestro pensò che l’insegnamento di quell’abbazia non
fosse più sufficiente.
Si presentò un’occasione con la visita di devozione ad Aurillac del signore di Barcellona, Borell; l’Abate chiese al signore
di Barcellona se in Spagna ci fosse qualcuno che potesse perfezionare lo studio del giovane. Gerberto, cosi, andò in
Spagna ed ebbe modo di approfondire le sue conoscenze. Nella Marca di Spagna convivevano tre culture: quella
visigota, quella carolingia e quella araba; fu proprio grazie a quest’ultima che conobbe il pensiero di scienziati
musulmani nel campo della matematica e dell’astronomia.

Lezione 071
01. Su quali opere di classici poteva contare il monaco di Aurillac per il suo insegnamento?
per il suo insegnamento, aveva a disposizione anche l’opera completa di Cesare, qualche estratto dell’opera di Tito Livio e
Sallustio

02. Era Gerberto il classico accademico tutto preso dagli studi e pronto ad abbandonare gli allievi?
Il monaco auriliacense era uno di quei veri studiosi che non finalizzano lo studio alla mera ricerca ma che ‘usano’ la stessa
per proporla agli allievi

03. Gerberto si preoccupava di non insegnare autori pagani ai suoi allievi?


non ebbe mai alcun problema a riguardo

04. Generalmente che età avevano gli allievi di Gerberto di Aurillac?


11 anni

05. Quali autori erano presenti nella biblioteca remense?


vi erano opere di Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno, Beda, Isidoro di Siviglia, Alcuino ed altri autori

Lezione 074
01. Perché Ottone III avrebbe voluto sposare una bizantina?
Sin dai tempi di Carlo Magno, l’obbiettivo dei franchi era quello di creare il Sacro Romano Impero, da Ottone questa
idea diventò sempre più universale, infatti, mentre l’impero di Carlo Magno si sgretolò dopo la sua morte; gli Ottoni,
istituendo la figura del vescovo conte, garantirono la sopravvivenza dell’impero.
L’ultimo tassello era il mondo bizantino, Teofano (la madre di Ottone III) prima di morire aveva chiesto ed ottenuto per
il figlio la mano di una principessa bizantina, il che avrebbe consentito ad Ottone III di poter aspirare all’impero
d’Oriente. Purtroppo Ottone morirà prima delle nozze.

02. Da quando Gerberto di Aurillac era amico della casata degli Ottoni?
Quando Gerberto, con il duca Borell, giunse a Roma, ebbe modo di conoscere sia il pontefice Giovanni XIII che Ottone I.
il papa rimase stupefatto dalle conoscenze del monaco, soprattutto nel campo della matematica e della musica, tanto
che lo fece conoscere al re di Germania e d’Italia, Ottone I, il quale lo scelse come precettore del figlio Ottone II.
Il giovane principe sassone sarà per poco tempo allievo di Gerberto, Ottone I morì quasi subito e il figlio dovette lasciare
gli studi per salire sul trono tedesco.
L’allievo che è stato più a lungo con Gerberto è Ottone III, il quale perse il padre, Ottone II, a soli tre anni. Durante i
primi anni del trono di Ottone III, Gerberto e l’arcivescovo di Remis furono impegnati a frenare le ambizioni di carolingi
ed evitare quindi che il piccolo Ottone perdesse il trono. Dopo tanti problemi il giovane Ottone mantenne il trono e
divenne allievo di Gerberto; l’ultimo degli Ottoni fu anche l’ultimo studente del monaco.
Lezione 077
01. Chi era il vero possessore del foedum?
Il vero possessore era il re, con il termine foedum sono designati i beni terreni concessi in beneficio dal re o dai maestri
di palazzo ai loro fedeli. Questi fedeli svolgevano compiti e servizi particolari e come compensa ottenevano un pezzo di
territorio. Il sovrano però concedeva in uso e non in proprietà la terra.

02. Su cosa si basava l'economia curtense?


L’economia curtense prese l’avvio già alla fine del periodo romano, quando, il signore della villa concedeva in uso ai
coloni parte delle sue terre per il loro sostentamento. Il vassallo detto anche fidelis homo, stringeva con il signore un
rapporto di fedeltà, ovvero giurava di essergli fedele, difenderne la vita, l’onore e i beni; inoltre prestava ogni anno
servizio militare affianco al suo signore.
Il vassallo godeva anche del privilegio dell’immunità, cioè lo sato rinunciava a riscuotere le tasse in quei territori. I missi
dominici (rappresentanti imperiali) non chiedevano tasse, ma avevano il pieno controllo delle terre.

Lezione 078
01. Chi licenziò il capitolare di Quierzy?
Carlo il Calvo

02. Quando fu licenziato il capitolare di Quierzy?


nell'877

03. Cosa stabiliva il capitolare di Quierzy?


il diritto dell’ereditarietà dei grandi feudi.

04. Quali erano le prospettive per i figli cadetti dei grandi feudatari?
Nessuna, essere sbandati, frustrati, darsi al brigantaggio.

Lezione 079
01. Chi aveva educato dal punto di vista religioso le popolazioni dell’Arabia?
Maometto

Lezione 083
01. Cosa stabilì un decreto di Niccolò II su cui aveva lavorato Ildebrando di Soana?
Egli divenuto consigliere di Niccolò II lavorò al famoso decreto del 1059 con cui il pontefice decretò che l’elezione sarebbe
stata esclusiva del collegio cardinalizio.

02. Cosa è la constitutio de feudis?


si tratta della concessione dell’ereditarietà anche ai feudi minori.

03. Quali erano le famiglie romane che controllavano il papato dopo il Mille?
sostanzialmente i Frangipane, i conti di Tuscolo, i Crescenzi.

04. Con quale atto l'imperatore Enrico III liquidò ben tre pontefici che regnavano insieme?
con il concilio di Sutri (1046) fece deporre quei tre pontefici per eleggere un vescovo tedesco che prese il nome di
Clemente II.

05. Quale fu il programma di governo del papato di Ildebrando di Soana?


I principi dell’abolizione dell’investitura laica dei vescovi (i vescovi conti di ottoniana memoria) e la libertà dell’elezione del
pontefice furono i cardini del programma di riforma di Ildebrando di Soana.

06. Quando divenne papa Ildebrando di Soana?


nel 1073 con il nome di Gregorio VII.

07. Perché Gregorio VII si trovò nella posizione di dover scomunicare l'imperatore Enrico IV?
Poiché Enrico IV perseverò nel conferire i vescovadi simoniacamente.

08. Ildebrando di Soana, in quanto pontefice, cercò lo scontro con l'imperatore di Germania?
No, vi fu costretto per ribadire certi principi contro la simonia.
Lezione 084
01. Cosa si stabilì con il concordato di Worms?
venne stabilito che l’investitura del potere spirituale di un vescovo, col pastorale e con l’anello, spettava esclusivamente al
papa. All’imperatore spettava l’investitura feudale.In Germania, poi, l’investitura feudale doveva precedere la
consacrazione episcopale

Lezione 085
01. In che occasione Urbano II diede de facto inizio alla I crociata?
Il 27 novembre 1095 quando il pontefice Urbano II, predicando dinanzi a un concilio provinciale riunito a Clermont

02. Peter Brown quale pellegrinaggio ricorda?


il pellegrinaggio del vescovo franco Arculfo

03. Ma Urbano II aveva davvero invitato i cristiani a riconquistare Gerusalemme?


il papa non fa menzione alcuna di Gerusalemme secondo il Demurger.

04. Quali erano,nel 1095, le difficoltà dei cristiani di visitare la Terra Santa?
i Turchi Selgiuchidi non si dimostrarono aperti come gli Arabi.

Lezione 086
01. Da chi furono guidati i crociati nella prima crociata?
da Goffredo di Buglione.

02. La Terra santa, dopo i fatti della prima crociata, poteva dirsi una regione sicura per i pellegrini?
La regione rimaneva comunque instabile tanto che si dovette provvedere alla salvaguardia e all’assistenza dei pellegrini
che sempre più numerosi giungevano in Terra Santa.

03. Perché un crociato sarebbe dovuto restare in terra santa? da cosa era spinto in tal senso?
il fatto che non esistessero stati nazionali, che molti dei crociati erano avventurieri.

04. Dopo la prima crociata chi pensò di provvedere ai bisogni dei pellegrini cristiani in Terra santa?
l’Ospedale gestito da monaci benedettini.

05. Quando caddero sotto i colpi dei crociati Tiro e Ascalona nel secolo XII?
Tiro cadde solo nel 1124 e Ascalona, via d’accesso all’Egitto, nel 1153.

06. Come mai i crociati dopo la conquista di Gerusalemme ebbero vita facile in Terra santa?
Perché essi godettero anche dell’appoggio navale delle repubbliche marinare italiane: Pisa e Genova, e, in seguito,
Venezia.

07. Furono numerosi i crociati che dopo il 1099 rimasero a Gerusalemme?


no, fu un numero davvero esiguo.

08. Subito dopo la prima crociata cosa fece gran parte dei combattenti cristiani?
tornò a casa.

09. Dove fu la prima vittoria dei crociati nel 1097?


a Dorileo

10. Quando i crociati entrarono da trionfatori in Gerusalemme?


il 15 luglio 1099

11. Che effetto fecero le parole di papa Urbano II a Clermont nel 1095?
migliaia gli uomini di tutte le condizioni sociali che, pieni di fervore mistico, si misero in marcia verso una meta
sconosciuta

12. Chi prima di Urbano II si era speso verso il pericolo che correvano i cristiani in Terra santa?
Silvestro II.
13. Cosa preoccupò Bisanzio come conseguenza della prima crociata?
L'imperatore bizantino vorrebbe riavvicinarsi a Roma dopo lo scisma del 1054 ma la contingenza lo portò a preoccuparsi
di altro.

Lezione 087
01. Quando venne fondato l'ordine templare?
intorno al 1120

02. Da chi venne fondato l'ordine dei cavalieri del Tempio?


Ugo di Payns

03. Di dove era originario Ugo di Payns?


Ugo di Payns era originario della regione dello Champagne

04. Si sa con certezza quando e se Ugo di Payns andò in Terra santa?


è certo che Ugo intraprese almeno un viaggio in Terra Santa. Un’ipotesi che avrebbe una certa validità sarebbe quella di
far risalire il primo viaggio in Palestina intorno al 1100

05. Quale la fonte primigenia della storia dei Templari?


Guglielmo di Tiro

06. Quando gli storici fanno risalire la fondazione dell'Ordine dei Templari?
1119

07. Chi furono i primi capi dei Templari?


Ugo di Payns e Goffredo di Saint – Omer

08. Quando verrà decretata la fine dell'ordine dei cavalieri del Tempio?
Il 3 aprile 1312 il papa Clemente V, seduto tra Filippo il Bello e suo figlio Luigi di Navarra, pronuncia coram populo la
sentenza che segnerà la fine dell’ordine dei templari.

09. Quali le caratteristiche dei cavalieri templari?


Con voti solenni, pronunciati davanti al patriarca di Gerusalemme, si impegnarono a difendere i pellegrini contro i briganti
e predatori, a proteggere le strade e a fungere da cavalleria al Re Sovrano. Essi osservano la povertà, la castità e
l’obbedienza, secondo la regola dei canonici regolari.

11. Come sopravvivevano i cavalieri del Tempio almeno agli inizi?


vivevano di elemosina.

12. Fu numeroso il primo gruppo templare?


no essi furono 9

Lezione 088
01. Cosa propone lo storico tedesco R. Hiestand?
Egli propone una datazione differente del concilio di Troyes (dove la regola fu approvata e redatta) e, di conseguenza,
un’altra data per la fondazione dell’ordine.

02. Cosa decise di fare Baldovino II rispetto ai templari?


Egli si fece indirettamente interprete delle necessità materiali di quei cavalieri.

03. Cosa fece nel 1127 re Baldovino II?


finanziò un viaggio di Ugo Payns con il triplice intento di far conoscere i templari, di farli accettare dall'autorità
ecclesiastica evitando così di essere tacciati di eresia, di reclutare adepti per la nuova milizia di Cristo

04. Nel 1127 i templari erano un ordine conosciuto o no?


l’ordine, nato nove anni prima, godeva già di una certa notorietà nell’Occidente cristiano.

05. Chi era Baldovino II?


re di Gerusalemme
06. Cosa si poteva ammirare nel 1129 lungo la valle del Rodano?
Ugo di Payns e Folco d’Angiò che scendevano la valle del Rodano con numerosi nuovi templari.

07. Quale sovrano era consapevole del nascente ordine templare?


re Baldovino II

Lezione 089
01. Cosa accadde in occasione dell'assedio di Ascalona del 1153?
I templari cercarono di entrare per primi in città per impadronirsi del ricco bottino. Si sarebbe trattata di stolta cecità in
quanto i difensori di Ascalona, preso il sopravvento, massacrarono quaranta templari e, per sfida, appesero i loro corpi
alle mura.

02. I Musulmani ci misero molto a riorganizzarsi dopo il 1099?


no, si riorganizzarono rapidamente favoriti anche dai dissidi tra le fila cristiane

03. Erano tutti professionisti della guerra i crociati impegnati nella seconda crociata?
soldati francesi e tedeschi a parte, soltanto i templari potevano essere considerati dei “professionisti”.

04. Cosa avrebbe preferito Eugenio III a proposito della II crociata?


fosse condotta solo dai francesi capeggiati da Luigi VII

05. Dopo la seconda crociata era aumentata la forza dei Latini d'Oriente?
I Latini d’Oriente erano più deboli perché al massimo avrebbero potuto schierare seicento uomini per difendere il regno di
Gerusalemme.

06. Dopo la seconda crociata da chi furono guidati i Musulmani?


Da Saladino

07. Cosa bandì nel 1145 papa Eugenio III?


Una bolla per una seconda crociata

08. Perché la seconda crociata terminò con un disastro?


per le forti rivalità e gelosie tra francesi e tedeschi

09. Chi dopo la prima crociata riuscì a unificare Siria e Mesopotamia?


Imad ad-din Zanki,

10. Nel 1144 sotto chi cadde la contea di Edessa?


sotto Imad ad-din Zanki

11. Cosa, almeno inizialmente, favorì il successo crociato in Terra Santa?


La mancanza di unione all’interno del mondo musulmana e la momentanea coesione all’interno di quello cristiano

12. Dopo la prima crociata quanti stati latini sorsero in Terra Santa?
4

13. Come terminò la crociata di Luigi VII?


in modo disastroso

14. Cosa propugnò Bernardo di Chiaravalle rispetto a Luigi VII?


che ci si doveva unire al re di francia contro il pericolo musulmano

15. Su chi venne riversata la responsabilità del fallimento della seconda crociata?
Su Bisanzio.

Lezione 091
01. Chi si avvantaggiò dei risultati ottenuti a seguito della crociata contro Albi?
La crociata contro gli Albi fu indetta da papa Innocenzo III a seguito dell’assassinio di un legato pontificio ad opera di un
ufficiale del conte di Tolosa. Alla crociata parteciparono legati pontifici, piccoli nobili e avventurieri, tra cui Simone di
Monfort. La guerra durò a lungo, finché il figlio di Simone di Monfort chiese l’intervento del re di Francia. Luigi IX di
Francia ottenne molte concessioni territoriali e intervenne solo a patto che tutta la regione fosse incorporata nel suo
regno.

02. Chi fu Arnaldo da Brescia e cosa organizzò?


Arnaldo da Brescia fu uno dei sostenitori degli interventi anticlericali del XII secolo. Arnaldo sosteneva un ritorno al
cristianesimo delle origini, attraverso il distacco dai beni terreni e dagli interessi mondani; chiedeva un’aspirazione ad
una religiosità più autentica e meno legata alle pratiche esteriori del culto. Inoltre rifiutava la struttura gerarchica della
Chiesa e rivendicava l’uguaglianza tra i fedeli. Arnaldo da Brescia sostenne il movimento antipapale e autonomistico
chiamato costituzione del Comune di Roma, il quale gli costò la scomunica ma non la persecuzione.

03. Che genere di provvedimenti furono presi dal pontefice romano contro i Catari?
il principale centro organizzativo del Catari fu Albi, una citta della Francia meridionale, grazie all’appoggio del conte di
Tolosa Raimondo V. La chiesa inizialmente tentò di convertire gli eretici, mandando anche San Bernardo, ma non ebbe
successo.
Nel 1208 un legato pontificio fu assassinato da un ufficiale del conte di Tolosa, cosi papa Innocenzo III organizzò una
crociata contro gli Albigesi.

04. Chi sono i Catari?


Nel XII secolo si diffusero movimenti ereticali, tra questi, il più importante fu quello dei Catari (dal greco: puro). Il
catarismo si diffuse in Italia settentrionale, in Provenza e in Linguadoca, tra tutte le classi sociali. I Catari si
allontanavano dai principi della religione cristiana e si riallacciavano alle dottrine del V secolo che la chiesa aveva già
combattuto. Per i Catari ci sono due princìpi divini inconciliabili: il bene e il male, contro cui si deve assumere un
atteggiamento di antitesi totale. Essi rifiutavano il matrimonio per non avere figli e giustificavano l’annullamento del
corpo attraverso il suicidio. Erano contrari alla ricchezza e all’organizzazione della chiesa. Tanto che avevano costituito
una Chiesa propria, dotata di un ordinamento gerarchico, basata sulla distinzione tra “perfetti” che seguivano in modo
rigoroso i precetti e “semplici credenti”.

05. Agli occhi del contado come apparivano gli ordini religiosi?
La chiesa si trovava in una condizione di disagio, legata soprattutto ai rapporti con i Comuni: da un lato i Comuni
cercavano di difendere il potere politico appena acquisito dall’altro la Chiesa imponeva tasse e combatteva le nuove
tendenze religiose attraverso censure e scomuniche. Addirittura, in alcuni casi , i Comuni vietarono ai cittadini di avere
rapporti con i vescovi.
Se è vero che la Chiesa aveva i suoi centri più attivi nei gradi monasteri, i quali si erano adattati alle mentalità e alle
esigenze delle popolazioni rurali; i vescovi, ora, vivevano nella città e si erano sempre più politicizzati. Ma anche nelle
campagne la situazione non era più sotto controllo: il basso clero, a causa dell’ignoranza e dei padroni laici, non riusciva
più a svolgere il suo compito. Inoltre gli ordini religiosi, ormai erano impegnati a gestire i loro patrimoni fondiari, il che li
faceva assomigliare ai signori feudali. In questo clima di crisi spirituale si diffusero alcuni movimenti ereticali e
anticlericali, come quelli dei Catari, quello di Arnaldo da Brescia e quello di Gioacchino da Fiore.

Lezione 092
01. Cosa accadde all'ordine francescano alla morte del suo fondatore?
una subitanea frattura tra i conventuali e gli spirituali

02. Quando venne ufficialmente riconosciuto l'ordine francescano?


1223

03. San Francesco rivolse il suo amore solo agli esseri umani, secondo i precetti evangelici?
rivolgeva il suo amore al creato tutto

04. Come si chiama l'ordine francescano?


ordine dei frati minori

05. Quale era il precetto evangelico seguito precipuamente dal santo di Assisi?
Chi rimane attaccato ai beni di questo mondo, sia esso ricco o povero, chi è avaro, chi superbo o crudele, difficilmente
potrà entrare nel regno dei cieli
06. Di chi era figlio san Francesco?
di un mercante

Lezione 094
01. A seguito di cosa Pisa si legò ad alcune città adriatiche?
dopo la morte del barbarossa

02. Dopo la morte di chi iniziò il declino di Pisa, ormai invisa da tutti?
dopo la morte di federico II

03. Quando apparve per la prima volta la forza della flotta pisana?
nel 970 per contrastare i pirati saraceni

04. Quando venne riconosciuta la completa autonomia pisana?


nel 1081 dal papa

05. Quale città marinara finanziò la costruzione del primo ponte su pietra sull'Arno?
Pisa

06. Grazie alla compartecipazione di chi Pisa sconfisse il sultano Temim?


genova e amalfi

07. Cosa segnò la conquista delle Baleari per Pisa?


il suo apogeo

08. In cosa consistevano gli interessi convergenti di Pisa e Genova tanto che arrivarono a combattersi?
ambedue vantavano diritti su corsica e sardegna

09. Dove si trovava un tempo Pisa?


sulla foce dell'arno

Lezione 095
01. Quale fu la principale antagonista di Genova tra le Repubbliche marinare italiane?
pisa

02. Partecipò Genova alla I crociata?


si

03. Quando Genova venne devastata dai Saraceni?


nel 934

04. Quando Genova venne distrutta dai Longobardi?


nel 641

05. Da chi venne fondata Genova?


dai liguri

06. Ci fu qualche traditore genovese passato con le truppe di Federico II?


ansaldo de mari un ghibellino

07. Quando scoppiò una devastante guerra tra Venezia e Genova?


nel 1263

08. Cosa stabiliva il trattato di Ninfeo?


che genova avrebbe aiutato michele paleologo a riconquistare bisanzio

09. Tra chi venne stipulato il trattato di Ninfeo?


tra michele paleologo e genova
10. Quali repubbliche marinare dovette fronteggiare Federico II?
genova e venezia

11. Durante il terzo conflitto tra i pisani e i genovesi chi fu determinante?


sia i corsari pisani sia quelli genovesi

12. Dopo il 1191 cosa accadde in Terra Santa?


che genova ebbe particolari privilegi nelle colonie cristiane così come le altre città marinare italiane

Lezione 096
01. Appena nata come si considerava Venezia dal punto di vista politico?
dipendente da bisanzio

02. Aquileia aveva mai prodotto materiale artigiano?


era celebre per le industrie artigiane di vetreria, ceramica e di oreficeria

03. Quando i veneziani contribuirono alla presa di Tiro?


1124

04. Quando venne eretta la chiesa di san Giacomo a Venezia?


421

05. Quando l'Europa occidentale riprese le sue attività commerciali?


con l'assestamento dei regni romano barbarici

06. Perché i veneziani ebbero da subito la necessità di combattere per mare?


per proteggere i loro traffici marittimi

07. In che anno nacque la figura veneta del doge?


726

08. Quando Carlo Magno scese in Italia in cosa consistette il miracolo politico veneto?
nell'accattivarsi le simpatie dell'imperatore franco mantenendo legami con bisanzio

09. Quando Venezia strinse rapporti commerciali con l'impero franco?


nell'840

10. Quando ufficialmente venne fondata la Marina di San Marco?


nell'841

11. Quando Venezia si trovò a dominare il Mediterraneo?


all'alba dell'anno mille

13. Quando Venezia tornò in Palestina dopo la I crociata?


nel 1100 per aiutare nella conquista di sidone

14. Da chi erano appetiti i traffici marittimi veneziani?


dai pirati dalmati

15. Cosa venne chiesto a Venezia dopo la battaglia di Legnano?


di fare da mediatrice tra federico barbarossa e il papa

16. Cosa sono le costituzioni di Melfi?


un complesso di leggi e di disposizioni atte a limitare l’arbitrio dell'imperatore, per accentrare il potere nelle mani dei
feudatari.

17. Cosa accadde all'impero bizantino durante i fatti relativi alla quarta crociata?
che venne conquistato per quasi sessant'anni da venezia
18. Dove e quando venne sconfitto Manfredi di Svevia?
Nel 1266 a Benevento

19. Perché Federico II venne da subito detto 'stupor mundi'?


perché egli non fu uomo del suo tempo ma seppe andare al di là degli schemi imposti dal ‘tempo’.

20. Il pontefice come prese la mancata crociata di Federico II che in effetti aveva ottenuto qualcosa ma senza uccidere
un solo musulmano?
Il pontefice si indignò e occupò la Sicilia.

21. Chi fu a introdurre in Occidente la geometria e l'aritmetica appresa dagli Arabi?


Leonardo Fibonacci

22. Federico II trovatosi a scegliere tra l'appoggiare i nascenti comuni meridionali o i baroni chi scelse?
i baroni che erano numericamente di meno e quindi più controllabili.

23. Federico II di Svevia fu costretto a organizzare una crociata: una volta arrivato a Gerusalemme cosa ottenne?
Intanto riuscì a ottenere che i cristiani entrassero ad adorare il santo sepolcro senza uccidere mezzo musulmano. In buona
sostanza fece un trattato con il sultano dell'epoca.

24. Quando iniziarono le guerre veneto-turche?


dopo la caduta di costantinopoli

25. Perché Venezia e Milano entrarono in conflitto?


per l'avanzata veneziana nell'entroterra italiano

26. Da che anno a quale anno durò l'impero latino d'Oriente?


dal 1204 al 1261

27. A seguito di cosa nacque Venezia e sotto la protezione di chi si sviluppò?


Venezia nacque nel 401 d.C. Mentre l’impero romano stava cadendo a causa delle invasioni barbariche, alcune famiglie
trovarono rifugio sulle isolette della laguna veneta. In poco tempo la comunità crebbe di numero e iniziò a governarsi
con istituzioni autonome. Questo gruppo si sentì suddito dell’impero romano di Costantinopoli, che ancora era in piedi.
Proprio grazie ai buoni rapporti con Bisanzio che Venezia iniziò i suoi commerci marittimi.

28. Quali furono le repubbliche marinare italiane?


Le repubbliche marinare italiane sono quattro città portuali che hanno dominato il Mediterraneo tra il X e il XIII secolo,
e sono: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Il loro obiettivo principale era quello di combattere i saraceni e gli arabi che
attaccavano i territori dell’impero o occupavano la Terra Santa.
Queste repubbliche erano in rivalità tra loro, tanto che, Amalfi fu sconfitta da Pisa, Pisa fu battuta da Genova nella
battaglia di Meloria, Genova fu sconfitta da Venezia.
La più longeva è Venezia, detta anche la Serenissima, nacque nel 401 d.C. in seguito delle invasioni barbariche che
spinsero alcune famiglie a rifugiarsi sugli isolotti della laguna, si sviluppò grazie ai rapporti con l’impero Bizantino. Con la
quarta crociata, Venezia divenne padrona di tutto il mediterraneo, favorendo la nascita dell’impero latino d’oriente.
Con la fine dell’impero bizantino e la scoperta dell’America, inizia di fatto la repubblica veneta.
Analogamente a Venezia, anche ad Amalfi si stanziarono alcuni fuggiaschi campani che fuggivano dagli Ostrogoti; Amalfi
diventò il maggiore centro degli scambi fra l’Italia meridionale e il Levante. Strinse buoni rapporti sia con i saraceni che
con i bizantini, i quali consentirono il progresso amalfitano in campo tecnologico e civile: a loro si deve l’invenzione della
bussola e delle tavole amalfitane (un codice del diritto marittimo). Purtroppo gli amalfitani, ormai impigriti, non
riuscirono a resistere agli attacchi normanni; cosi Amalfi fu costretta a cedere a Venezia molti dei suoi possedimenti.
Infine fu attaccata e saccheggiata da Pisa.
Pisa era governata da un vescovo, intorno all’anno Mille si liberò dalla dominazione feudale e si costituì in repubblica.
Pisa fu prima alleata e poi nemica di Genova, con San Giorgio riuscì a sconfiggere più volte i saraceni, ma quando le loro
strade si incrociarono, iniziarono una serie di battaglie. Nel 1284 press Meloria Genova sconfisse definitivamente Pisa.
A Genova, intorno all’anno Mille, prese vita un’associazione di armatori, chiamata la Compagna, per combattere i
saraceni. Come detto prima Genova e Pisa si allearono per sconfiggere i saraceni, ma a differenza di Pisa, che restò
fedele all’imperatore, Genova si alleò con Venezia e con il papa contro Federico II di Svevia. Mentre Costantinopoli era
dominata da Venezia, Genova stipulò il “trattato di Ninfeo” con Michele Paleologo che voleva riconquistare Bisanzio. La
conseguenza fu una guerra tra Genova e Venezia.
Genova, a differenza di Venezia, non aveva un ordinamento statale stabile; le famiglie più influenti erano quattro (tra
cui i Doria e i Grimaldi), il che comportò dei conflitti interni. Genova decise di far governare la classe borghese
eleggendo un doge, ma purtroppo questi, si comportarono come i nobili. A Genova sale al potere il Banco di San
Giorgio, cioè una banca; ormai le faide interne avevano permesso agli stranieri di dominare sulla città e, nel 1522, passò
sotto la Spagna.

29. Pisa e Genova combatterono con successo contro flotte saracene?


Le continue pressioni dei mori e dei saraceni portò l’alleanza tra Pisa e Genova. Le quali riuscirono ad affermarsi sulle
vie marittime dei Saraceni e in breve tempo saccheggiarono le loro città (Bona, Lipari e Palermo). Successivamente, le
due repubbliche, conquistarono Mahedia , sede del sultano Temim, il quale ottenne la pace ma a caro prezzo.
Durante la prima crociata, sia Pisa che Genova, corsero in aiuto di Goffredo di Buglione e contribuirono alla presa della
città.

30. Chi fu il primo doge veneziano?


Nel 726 i tribuni di Venezia si riunirono a parlamento ad Eraclea, dove decisero di dare un dux alla città, nome che poi si
trasformò, nella forma dialettale, in “doge”. Il primo doge fu Orso Ipato che tramutò il suo nome in Bragadin; fu eletto
con votazione democratica ed aveva tutti i poteri assoluti dello Stato.

31. Durante il periodo tra il 772 e il 774 i veneziani entrarono in conflitto con Carlo Magno o con Bisanzio?
Quando iniziò il conflitto tra papato e Longobardi, il papa per difendersi chiamò in aiuto i Franchi; Carlo Magno scese in
Italia per conquistare la parte settentrionale. I Veneziani cercarono di conservare l’amicizia con Bisanzio, ma vollero
accattivarsi anche quella di Carlo Magno. In questo modo, Venezia poteva ottenere il riconoscimento della sua
autonomia da entrambi gli imperatori.
L’assedio di Pavia durò fino al 774, anno in cui Carlo Magno andò a Roma e il papa gli chiese di impossessarsi di nuovo di
Venezia e dell’Istria, che erano cadute in mano longobarda.

32. Perché fu decisivo il trattato stipulato da Venezia nell'840?


Nell’840 la repubblica veneziana stipulò un trattato politico e commerciale con il Sacro romano impero che potenziò i
traffici veneziani verso l’Europa centrale e che, allacciandosi al trattato stipulato in precedenza con l’impero bizantino,
fece di Venezia il collegamento principale tra il Levante e l’Europa.

33. Quando avvenne il primo scontro navale tra Veneziani e Arabi?


Nell’840 ci fu il primo scontro tra gli Arabi e i Veneziani. Gli Arabi strapparono la Sicilia ai Bizantini e sconfissero la flotta
veneto-bizantina presso Crotone e in Dalmazia. I Saraceni arrivarono anche a saccheggiare Ancona e a predare un
grande convoglio veneziano proveniente dal Levante. La repubblica combatteva ancora con navi mercantili armate.
Dopo quelle sconfitte, invece, Venezia costruì una vera e propria flotta da guerra.

34. In che periodo nacque la Marina di San Marco?


L’841 segnò la nascita della Marina di San Marco che dominerà il Mediterraneo per secoli. Le frequenti incursioni
saracene sull’Adriatico spinsero alcune città dalmate e istriane a porsi sotto la protezione di Venezia, dato che
Costantinopoli, da cui dipendevano politicamente, non forniva più alcun sostegno.
Subito dopo l’ascesa di Venezia indusse quasi tutte le città e isole dell’opposta sponda adriatica ad offrirsi alla
repubblica. Così facendo si strinsero legami di civiltà, di lingua, di cultura che durarono per secoli.

35. Venezia poté dire la sua quando nacque l'impero latino d'Oriente?
La quarta crociata che porto al sacco di Costantinopoli nel 1204, provocò quindi la fine dell’impero bizantino. I territori
vennero divisi e Venezia guadagno molti territori nel mare Egeo e numerosi porti nel Peloponneso. Per sessant’anni
Venezia divenne la più importante potenza del Mediterraneo, fino a che perse il controllo, quasi totale, sui territori
dell’impero bizantino. Venezia si trovò a combattere delle battaglie contro la sua acerrima nemica Genova.
L’espansione di Venezia, la portò a combattere anche contro il ducato di Milano. La guerra più lunga terminò nel 1449 e
portò la Serenissima a guadagnare Brescia, Bergamo e Crema, più parte del mantovano e del cremonese. San Marco
ebbe flussi di ricchezze incalcolabili che presto diedero alla città uno splendore quasi fiabesco.

36. Quando e perché alcune città dalmate vollero mettersi sotto la protezione di Venezia?
L’841 segnò la nascita della Marina di San Marco che dominerà il Mediterraneo per secoli. Le frequenti incursioni
saracene sull’Adriatico spinsero alcune città dalmate e istriane a porsi sotto la protezione di Venezia, dato che
Costantinopoli, da cui dipendevano politicamente, non forniva più alcun sostegno.
Subito dopo l’ascesa di Venezia indusse quasi tutte le città e isole dell’opposta sponda adriatica ad offrirsi alla
repubblica. Così facendo si strinsero legami di civiltà, di lingua, di cultura che durarono per secoli.
37. Quando Venezia si trovò a dominare il Mediterraneo?
All’alba dell’anno mille Venezia si trovò a dominare il Mediterraneo e il suo impero a farsi strada. Decisiva pero fu la
quarta crociata che portò al sacco di Costantinopoli nel 1204, provocò quindi la fine dell’impero bizantino. I territori
vennero divisi e Venezia guadagno molti territori nel mare Egeo e numerosi porti nel Peloponneso.

38. I Veneziani furono subito felici quando Urbano II indisse la prima crociata?
Quando Urbano II indisse la prima crociata anche Venezia partecipò. In verità, Venezia prima guardò alla crociata con
sospetto perché aveva paura che i suoi commerci con il Levante venissero danneggiati; ma quando conobbe i vantaggi
che Genova e Pisa stavano ottenendo, si affrettò ad allestire un’armata per dare man forte ai crociati.

39. Quando Venezia tornò in Palestina dopo la prima crociata e perché?


Nel 1100 Venezia tornò in Palestina su sollecitazione del re di Gerusalemme per aiutarlo a conquistare Sidone,
munitissima piazzaforte marittima. Intanto cresceva il peso politico ed economico di San Marco su Bisanzio e l’impero
non poteva vedere di buon occhio tale situazione. Ormai Venezia era diventata una vera e propria potenza. Poi, nel
1124, i Veneziani aiutarono i crociati per prendere Tiro, altra importante e munita piazzaforte musulmana. Una volta
conquistata Tiro i Veneziani ottennero il controllo di un terzo della città e prestarono al regno di Gerusalemme una
sostanziosa somma. Sulla via del ritorno, ancora arrabbiati con Bisanzio, saccheggiarono Rodi e altri possedimenti
bizantini.

40. Dopo il 1124 i Veneziani ottennero vantaggi in Terra santa e se si quali?


Una volta conquistata Tiro, che era un’importante piazzaforte musulmana, i Veneziani ottennero il controllo di un terzo
della città e prestarono al regno di Gerusalemme una sostanziosa somma.

41. Nel secolo XIII quale fu la più seria antagonista di Venezia tra le repubbliche marinare italiche?
L celeberrima antagonista di Venezia fu Genova, le due si scontrarono sempre per questioni inerenti i commerci con il
Levante. Il primo scontro navale fu nei pressi di Curzola nel 1298, in cui Venezia fu sconfitta dai Genovesi, ma
paradossalmente, la sconfitta rafforzò Venezia che si riprese velocemente.
Nel 1352 ci fu invece la battaglia del Bosforo, dove Venezia vinse su Genova, ma in questo caso, la vittoriosa Venezia
subì una serie di situazioni negative che la costrinsero a firmare un’umiliante pace con Genova.

42. Quando e perché Venezia fu costretta a penetrare nell'Italia settentrionale?


L’espansione di Venezia, la portò a combattere anche contro il ducato di Milano. La guerra più lunga terminò nel 1449 e
portò la Serenissima a guadagnare Brescia, Bergamo e Crema, più parte del mantovano e del cremonese.

43. La battaglia del Bosforo del 1352, vinta su Genova, portò quali benefici a Venezia?
La vittoriosa Venezia subì una serie di situazioni negative che la costrinsero a firmare un’umiliante pace con Genova. La
guerra contro Genova era all’ultimo sangue: San Giorgio conquistò la città di Chioggia, ma dopo sei mesi fu
riconquistata da Venezia. I Turchi intanto, approfittando delle guerre tra San Giorgio e San Marco, conquistarono la
Bulgaria e Venezia si alleò con i Francesi per fermarli.

44. Dove si sviluppa l'impero Inca?


L’impero Inca fu una delle civiltà precolombiane più importanti del Centro America tra il XIII e il XVI secolo. La sua
capitale fu Cuzco nell’attuale Perù, le tribù peruviane iniziarono a fondare città e insediamenti lungo i fiumi della zona,
colonizzando gli altipiani delle Ande; gli Inca erano abili agricoltori e sapevano sfruttare le risorse, tanto da trasformare
una zona ostile in coltivabile e vivibile. L’impero Inca raggiunse dimensioni mai raggiunte da altri stati americani
diventando esempio di straordinaria organizzazione politica e amministrativa; nella sua massima espansione, nel 1532,
comprendeva parte degli stati sudamericani di Colombia, Equador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina. Il sovrano era la
massima autorità politica, militare e religiosa.

45. Dove si sviluppano gli Aztechi?


La civiltà azteca è stata l’ultima delle grandi culture della Mesoamerica e si sviluppa tra il XIV e il XV secolo. La civiltà dei
Maya stava scomparendo e molti popoli nomadi migrarono dal nord verso la zona centrale del Messico; tra questi la
tribù dei Mexihcah che secondo una profezia dovevano cercare una terra dove un’aquila lottava con un serpente, e la
trovarono stabilendosi e imponendo il loro dominio su tutto il territorio del Messico. Nel 1521 i conquistadores spagnoli
sterminarono la popolazione azteca ma lo sterminio non avvenne a causa solo delle armi ma anche per le malattie
importante dall’Europa.

46. Dove si trova Capo di Buona Speranza?


Il Capo di Buona Speranza è una delle due punte più meridionali dell’Africa. Questa punta fu superata per la prima volta
da Bartholomeus Dias nel 1486, che la chiamò Capo d tutte le tempeste o Capo tempestoso, perché affrontò delle
tempeste nell’attraversarlo. Il nome Buona Speranza fu poi dato dal re Giovanni di Portogallo.

47. Dove si sviluppano i Maya?


Le prime civiltà storiche si costituirono nelle regioni che dal Messico discendono fino all’America Centrale
(Mesoamerica). La popolazione dei Maya proveniente dal Nord, intorno al 2000 a.C. abbandonò lo stile di vita nomade
e si stanziò nell’area tra lo Yucatan (Messico) e il Guatemala. I Maya fondarono numerose città-stato le quali, pur
avendo lingua e religione comune, rimasero indipendenti tra loro, senza generare guerre o rivalità.
I Maya avevano conoscenze astronomiche e matematiche, un calendario solare molto più preciso di quello europeo,
costruirono templi ed edifici in pietra di grande architettura. Il mistero avvolge questa civiltà, infatti pare che una
catastrofe agraria abbia segnato la sua fine.

48. Quando cadde Costantinopoli e perché?


Nel 1453 Maometto II conquistò Costantinopoli che, finalmente, dopo un’agonia lunghissima, cadeva sotto i colpi degli
Ottomani. Costantinopoli era considerata la città più sicura e impenetrabile d’Europa per le sue mura e per
l’avanguardia dei suoi strumenti bellici. La data della caduta della capitale è conseguente alla morte dell’imperatore
Costantino XI Paleologo, quella data segna una frattura tra il mondo di epoca precedente e uno successivo. Da allora
iniziarono guerre turco-veneziane perché era inevitabile si sfidassero le due potenze del Mediterraneo di quei secoli. Il
Medioevo si chiuderà proprio con la fine dell’impero bizantino e, poco dopo, con la scoperta dell’America.

49. Perché l'Occidente europeo è da sempre interessato ai commerci con le Indie?


Gli occidentali arano attratti dalla prospettiva dei guadagni realizzabili con il commercio delle spezie e delle sete, questi
volevano evitare la mediazione dei mercanti arabi e quindi non si fermavano più nelle colonie europee del Levante ma
prendevano la via dell’Estremo Oriente. La via delle Spezie, ovvero la via marittima dall’Europa all’India, venne aperta
tra il XV e il XVI secolo da esploratori portoghesi. Questa apertura segnò l’inizio dell’espansione europea nel mondo e
del colonialismo. Oltre a importare spezie dall’immenso valore commerciale, i contatti con l’Oriente potarono anche
nuovi metodi tecnici in campo scientifico, nell’arte, nell’industria.

50. Leonardo da Vinci si dice sia stato un genio poliedrico. In cosa si esprime tale poliedricità?
Leonardo da Vinci si può considerare un genio poliedrico, infatti fu: pittore, architetto, scultore, scrittore, teorico
dell’arte, scienziato, ingegnere. Ha dedicato la sua vita alla ricerca, studiando ogni forma dell’uomo e i suoi strumenti di
lavoro; si è cimentato in molte arti. Ha raccolto tutte le sue idee e progetti nei suoi famosi “Codici”. Tra le opere
pittoriche ricordiamo Il Cenacolo.
Mentre gli intellettuali del Medioevo erano figure fortemente specializzate (ad esempio Dante nella poesia),
l’intellettuale dell’Umanesimo è una figura poliedrica, capace di spaziare in diversi campi del sapere. Oltre a Leonardo
da Vinci, si possono ricordare altri artisti, come: Raffaello e Michelangelo che erano pittori, scultori e architetti; o il
Brunelleschi, architetto, ingegnere, cultore e matematico.

51. Su cosa si focalizza l'interesse degli umanisti?


sul recupero dei classici latini e greci e nell’affermazione dei valori terreni dell’individuo che quei classici avevano appunto
esaltato. Gli intellettuali dell’epoca hanno ora la coscienza di una differenza tra mondo umano e naturale, che non veniva
colta nel medioevo. La riscoperta del modo classico è una premessa indispensabile per il successivo Rinascimento.

52. Su quale periodo storico si focalizza l'attenzione e lo studio di Cola di Rienzo?


Cola di Rienzo è stato un condottiero e studioso italiano, nato a Roma, si definiva l’ultimo dei tribuni come omaggio alla
storia antica della sua città. Nel tardo medioevo, tentò di instaurare nella città di Roma una forma di comune. Roma
all’epoca era straziata dai conflitti tra il popolo e i baroni; Divenuto notaio, nel 1343 fu inviato in missione pubblica ad
Avignone, dove ottenne il favore di papa Clemente VI proprio grazie alle sue idee mirate a porre fine alla corruzione.
Tornato a Roma espose alcuni manifesti in forma pittorica, in cui accusava della drammatica situazione locale ed italiana
una nobiltà prevaricatrice.
Si fece eleggere tribuno di una nuova repubblica, ma ben presto ci furo alcune opposizioni ai suoi progetti e Cola di
Rienzo perse gli appoggi che aveva avuto in passato e decise di abbandonare Roma. Nel 1352 il nuovo papa Innocenzo
IV lo mandò di nuovo a Roma con il compito di ristabilire l’autorità del papato sull’urbe, cosi Cola ritorna come senatore
imponendo un potere dispotico e autoritario; i nobili organizzarono un tumulto popolare e Cola venne assassinato.

53. Come mai la scoperta del continente americano segnò il ridimensionamento dei commerci nel Mediterraneo?
Dopo la caduta di Costantinopoli, il commercio tra Oriente e Occidente entrò in crisi. I turchi impedivano agli stati
europei di commerciare con l’India, la Cina e le altre zone orientali e il prezzo dei prodotti che arrivavano subiva un
enorme rincaro. Si ebbe quindi l’esigenza di cercare vie alternative, i primi ad affrontare le lunghe rotte oceaniche
furono i portoghesi, aiutati dal fatto che i commerci del Mediterraneo erano quasi unicamente nelle mani di Genova e
Venezia. Nel 1492 Cristoforo Colombo parte per le Indie ma approda su un’isola della Bahamas. Le grandi scoperte
geografiche determinarono la rapida ascesa economica e politica degli Stati che si affacciavano sull’Atlantico, mentre le
repubbliche marinare (Genova e Venezia), confinate nel Mediterraneo, subirono i contraccolpi di questo spostamento
di traffici, avviandosi alla decadenza.

54. Chi fu Leonardo da Vinci?


Domanda 50

55. Cosa significa Umanesimo?


L’Umanesimo è un movimento che si sviluppa dopo il Medioevo e prima del Rinascimento, nasce in Italia e si diffonde in
tutta Europa, ed è caratterizzato dalla riscoperta dei valori della civiltà antica. Domanda 51

56. Chi fu Vasco de Gama e quali imprese compì?


Vasco de Gama fu un esploratore portoghese, il primo europeo a navigare fino in Inda doppiando Capo di Buina
Speranza. Vasco parti da Lisbona nel 1497, utilizzando la tecnica della “volta do mar” messa a punto dai navigatori
portoghesi, si inoltrò nell’Atlantico; passo le coste del Natal e raggiunse Mombasa dove i commercianti arabi tentarono
di sabotare il suo viaggio. Nel 1498 sbarcò a Calicut sulla costa Indiana.
Dopo mesi Vasco de Gama ottenne una concessione e ripartì, lasciando in India alcuni suoi uomini con l’incarico di
stabilire un insediamento commerciale. Fu indetta una seconda missione per l’India, durante la quale i portoghesi
scoprirono che gli uomini lasciati da Vasco erano stati assassinati, cosi Vasco de Gama parti al comando di una flotta
composta da navi da guerra, sconfisse la flotta di Calicut e impose un trattato di pace che assicurò al Portogallo il
monopolio sul commercio di spezie tra le Indie e l’Europa.

57. Come mai cadde Costantinopoli nel 1453?


Domanda 48

58. Dove approdò Colombo?


L’idea di Colombo era quella di raggiungere l’Oriente navigando verso l’Occidente, in quanto era convito che la terra
fosse rotonda. L’obiettivo finale era quello di raggiungere la Cina alla ricerca di spezie ed oro, oro che sarebbe dovuto
servire a finanziare una nuova crociata e a conquistare il Santo Sepolcro.
Cristoforo salpò da Palos il 3 Agosto 1492, con tre caravelle e il 12 Ottobre dello stesso anno, convinto di aver raggiunto
le Indie, tocco le terre di San Salvador.

59. Oltre al Principe Machiavelli ci lasciò altri scritti? Se si quali?


Machiavelli è stato uno storico, filosofo, scrittore, politico e diplomatico dell’Umanesimo. Tra il 1512 e il 1525 compone
quasi tutte le sue opere più importanti, inerenti alla politica e al buon governo; tra queste ricordiamo Discorsi sopra la
pima deca di Tito Livi, Il Principe, Dialoghi dell’arte della guerra, Discorso sopra il riformare lo stato di Firenze. Nel
1520ottenne l’incarico di scrivere la storia di Firenze, ed ecco che viene pubblicata Istorie Fiorentine.
Negli stessi anni Machiavelli si dedica anche ad un’attività letteraria di diverso genere, ecco quindi il poemetto satirico
L’Asino d’oro, la commedia teatrale La Mandragola, e la commedia Clizia.

60. A quale figura di principe pensava Machiavelli nello scrivere la sua opera politica Il Principe?
Il Principe fu scritto nel 1513 e sintetizza tutto il pensiero politico di Machiavelli. Due anni più tardi lo scrittore aggiunge
una dedica a Lorenzo de’Medici e il capitolo XXVI, che è l’esortazione appassionata a un principe, appunto Lorenzo,
perché si faccia carico della salvezza dell’Italia liberandola dallo straniero e costituendo un forte Sato nazionale. L’opera,
pubblicata postuma, tratta prima dei vari tipi di principati; il nuovo principato, non ereditario, deve essere governato da
una grande personalità. Fino a quel momento, in Italia, è mancata una tradizione monarchica, perciò è necessario la
presenza di un principe in grado di governare uno Stato forte e unitario. Dal sesto capitolo l’attenzione si sposta sulla
figura del principe, con il quale il principato si identifica; il principe è un uomo virtuoso che combatte con le proprie
armi, infatti chi si guadagna il potere con forze altrui è più probabile che lo perda.
Il principe di Machiavelli è reggente di uno stato forte e affronta con successo gli attacchi che provengono sia
dall’esterno del suo regno, e sia le ribellioni del suo popolo. Questo sovrano, inoltre, non si fa prendere troppo da
considerazioni morali, ma agisce seguendo attente valutazioni di tipo politico. Per Machiavelli sarebbe opportuno
ottenere sia l’amore che il timore del popolo, ma se si dovesse scegliere, è meglio essere temuti. Un principe dovrebbe
pensare solo al potere, rispettando le nome che, storicamente, conducono le azioni politiche al successo, superando
tutti gli ostacoli che la Fortuna gli mette davanti.
61. Secondo Machiavelli come si doveva comportare un principe?
DOMANDA 60

62. Chi fu Leonardo Bruni?


Leonardo Bruni fu allievo di Coluccio Salutati, umanista e uomo politico, traduttore, filosofo e letterato. Lavorò come
segretario apostolico a Roma e poi fu cancelliere della repubblica fiorentina fino alla sua morte. Lasciò molte traduzioni
latine di autori greci. Difese il volgare e scrisse un’importante Vita di Dante e una Vita di Petrarca.
Come storico scrisse i Rerum suo tempore gestarum commentaria e gli Historiarum florentini populi libri XII che partono
dalle origini della storia di Firenze fino al 1404, questa può essere considerata la prima vera storia di Firenze, grazie
all’uso oculato delle fonti e una ricostruzione dettagliata della vita di Firenze dall’antichità fino all’ascesa dei Medici. È
considerata come la prima opera storiografica dell’era moderna.

63. Chi era Coluccio Salutati?


Coluccio Salutati fu un uomo politico ed intellettuale fiorentino, egli sostenne con forza la libertà dell’uomo contro ogni
forma di determinismo, esaltò le opere umane e difese il valore della libertà politica contro la tirannia. Salutati può
essere considerato uno dei padri dell’Umanesimo, grazie anche al suo amore per le lettere, per lo studio e per la
diffusione delle opere degli antichi.
Salutati è un sostenitore dell’antichità: egli ritiene che debba essere la base di ogni attività umana perché fornisce una
formazione utile in ogni campo e indica dei valori fondamentali, come quello della libertas.

64. Come mai il Portogallo decise di non appoggiare l'impresa di Colombo di raggiungere il Cipango?
Quando nel 1484 Colombo porto la sua idea (raggiungere le Indie navigando verso ovest) davanti al Re di Portogallo
Giovanni II e gli chiese tre navi per tentare l’impresa, questi si rifiutò di finanziare il progetto, poiché i suoi sforzi erano
rivolti verso la circumnavigazione dell’Africa.
Inoltre, in quel periodo c’era la convinzione che la terra fosse piatta e rotonda e quindi, secondo alcuni ingenui
ragionamenti, gli uomini non potevano di certo vivere capovolti.
Un’altra ipotesi della bocciatura è che la terra era troppo grande e secondo i calcoli dei portoghesi qualunque
spedizione avrebbe solo provocato morti.
La Spagna, invece, accolse la proposta di Colombo e gli fornì le risorse per tentare l’impresa.

65. Come mai Cristoforo Colombo fu sponsorizzato dalla corona iberica?


Colombo era convinto di arrivare alle Indie navigando verso occidente, Cristoforo era sostenuto anche dal matematico
fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli. Inizialmente il navigatore propose il suo progetto al re di Portogallo, convinto che
la distanza da percorrere fosse solo di tremila miglia (anziché delle reali diecimila miglia). Dopo il rifiuto portoghese,
propose il suo progetto ai sovrani spagnoli, incoraggiato anche dall’amicizia con la regina Isabella di Castiglia, che rimase
profondamente impressionata dalla sicurezza e dalla religiosità di quest’uomo, in più riteneva che l’oro e l’argento che
avrebbe ricavato dalle terre scoperte, sarebbe stato utile per allestire una crociata per liberare la Terra Santa.
Colombo dovette aspettare dieci anni prima di ottenere una risposta, fino al 1492, anno in cui gli spagnoli sconfissero gli
arabi. Seguentemente appoggiarono Colombo per diversi motivi: per consolidare le finanze del regno, per la speranza di
trovare nuove ricchezze e infine perché non potevano rischiare che Colombo si rivolgesse al re di Francia, Carlo VIII, che
avrebbe potuto aggiudicarsi un enorme affare a discapito loro. Dopo il successo della scoperta di Colombo, Isabella
infatti si preoccupò dello sfruttamento delle risorse e della cristianizzazione degli indigeni.

66. Dove sarebbe dovuto approdare Colombo?


DOMANDA 58

67. Nel secolo XV contro chi in Italia dovette combattere Venezia per tentare di conquistare ulteriori territori sulla terra
ferma?
Nel XV secolo Venezia per espandere i propri territori si trovò a combattere contro il ducato di Milano. La guerra fu
lunghissima e si concluse nel 1449 con la conquista di Brescia, Bergamo e Crema, più parte del mantovano e del
cremonese. Venezia possedeva anche altri territori quali parte della costa dell’Istria, l’Albania, le isole ionie, la Morea,
molte isole dell’Egeo, porti arabi; ciò fu motivo di ricchezza per la città che visse un periodo di splendore considerato
fiabesco.

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