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di capacità militari e di rapporti diretti con i re, la Chiesa e con i loro rappre-

Storia medievale sentanti.


Esame: Domanda generale + altre due domande più puntigliose (una da pa- Poveri= i poveri e le loro famiglie non avevano sufficienti risorse per prov-
rola chiave). vedere alla propria sicurezza. Si inserivano in reti di rapporti verticali, con la
creazione di legami di dipendenza verso un personaggio più potente oppure
IL MEDIOEVO OCCIDENTALE esistevano anche rapporti di solidarietà orizzontali, come le arti o le corpo-
razioni.
Periodo di lunga durata, date convenzionali, dieci secoli caratterizzati da
Il latino era il linguaggio sovranazionale che creò un’identità comune a tutto
profondi cambiamenti
l’Occidente post-romano.
▪ Inizio →V secolo = 401 – 500 >>> 5 settembre 476 caduta Impero
Romano d’occidente La fine dell’Impero romano d’Occidente: il TARDO ANTICO III, IV,
▪ Fine →XV secolo = 1401 – 1500 >>> 1453 (caduta dell’Impero Ro-
mano d’oriente) o 1492 (scoperta dell’America, morte di Lorenzo de
V secolo.
Medici, caduta dell’ultima roccaforte islamica in Spagna a Granada)
Alto Medioevo V-X secolo – Basso Medioevo XI-XV
L’IDEA DI MEDIOEVO: Medioevo immaginario e anacronismo.
Medio-evo = età di Mezzo (secoli bui), in mezzo all’Antichità classica e alla
nuova età con nuovi ideali. La definizione dispregiativa del termine medie-
vale deriva dal Rinascimento (età di mezzo) e dall’Illuminismo, che vede il
superamento di un’età oscura fondata sulla superstizione. La rivalutazione
del medioevo avviene con il Romanticismo Ottocentesco che vede nel Me-
dioevo le radici della civiltà e della cultura europea.
“l’unica epoca di sottosviluppo che ci abbia lasciato delle cattedrali” Re-
gine Pernaud. 5 settembre 476. Un generale romano di stirpe barbarica, lo sciro Odoacre
Fonti primarie: resti archeologici, manufatti artistici e fonti scritte. Le fonti depone l’ultimo imperatore di Roma Romolo Augustolo. Prende le insegne
scritte aumentano nel XII secolo, arrivo della carta. I supporti: epigrafi, pa- imperiali e le manda a Bisanzio, Odoacre rimane a governare e assumerà il
piri, pergamena, carta. Cambiamento delle categorie di scriventi: fino al XII ruolo rex gentium, re dei popoli e non del territorio. Con i Longobardi si ha
secolo la cultura è ecclesiastica, dal XII secolo la cultura è laica. Rivoluzione l’idea di dominazione del territorio, conquista e presa di coscienza del terri-
culturale. torio. Il collasso è lento e ha due grandi motivi, da una parte ci sono delle
La società medievale →la società medievale era culturalmente e social- trasformazioni interne e dall’altra ci sono eventi esterni come i flussi migra-
mente maschilista. La carica del re era di natura sacra, il potere non si eser- tori. L’insieme determina la caduta. La caduta di Roma è un fenomeno di
citava su un’area ben precisa e delimitata ma su gruppi di persone e, di con- lunga durata. Le trasformazioni interne si verificano nelle istituzioni che ven-
seguenza, sulle terre che coloro lavoravano e utilizzavano. gono germanizzate, nell’economia: impoverimento generale e schiavitù, e
Potenti= coloro che potevano garantirsi sicurezza attingendo alle risorse nella religione con l’avvento del cristianesimo, cambiamenti ideologici forti.
delle loro famiglie, solide e ramificate, che disponevano di grandi ricchezze, Trasformazioni interne= fino al V secolo integrazione dei popoli, ma motivi
di debolezza che provocarono l’instabilità:
▪ la successione imperiale → la successione dinastica non è marcata, Esistenza di un vasto mondo romano, articolato in un centro, ossia l’impero,
soprattutto tra i barbari, la legislazione era debole e quindi si poteva e in una periferia, cioè le popolazioni barbariche stanziate lungo i confini,
diventare re per linea dinastica o per elezione o per adozione (= vor- che con l’impero avevano stabilito rapporti consolidati. Il principale fattore
rei tanto che uno della mia famiglia diventasse re ma non ho figlio di integrazioine era l’esercito, che permetteva di prendere la cittadinanza
quindi adotto una persona fidata). In settanta anni si ebbero 25 im- romana.
peratori di seguito Tentativi di arginare la crisi:
▪ le dimensioni dell’impero → il controllo degli spazi tanto grandi, il Diocleziano (284-305), la durata del regno permette di arginare i problemi
controllo delle province e delle frontiere, devoluzione di poteri che al contrario di regni brevi. Rigido centralismo, ma allo stesso tempo spacca
sgretola il potere centrale. il potere centrale = crea una forma di governo che prevede che il potere stia
▪ Il ruolo di schiavi, bottini e tributi – l’autoalimentazione dell’espan- in mano a quattro persone contemporaneamente: TETRARCHIA. Riorganiz-
sionismo viene interrotta → guerre di conquista fanno crescere le zazione delle province e controllo di prezzi e salari, veto alla mobilità dei
terre, le risorse e gli schiavi, ma ad un certo punto l’avanzata si ferma contadini per far si che la terra venga lavorata. Le quattro capitali della te-
perché le terre non rendono, non sono adatte alla vita come il de- trarchia sono Nicomedia, Sirmio, Treviri e Milano. Roma è marginalizzata
serto o le foreste della tundra. Fermandosi l’espansione, mancano perché è troppo al centro.
completamente le risorse e i bottini. Le terre fertili all’interno di Costantino (306-337), potere assoluto dell’imperatore, fa un passo indietro
Roma non producevano perché venne sfruttata troppo. rispetto alla tetrarchia, con un'unica capitale che è Bisanzio, poi Costantino-
▪ Il peso dell’esercito → riforme per revisionare l’esercito, il nuovo poli. Clima generale di incertezza politica a causa del cristianesimo che de-
esercito prevede l’ammissione di barbari, i non romani, e gli si invi- stabilizzava. Decise di schierarsi dalla parte dei Cristiani, nel 313 viene stipu-
tano a combattere all’interno di Roma. L’esercito della tarda età im- lato l’editto di Milano, un editto di tolleranza nei confronti dei cristiani.
periale era composto dalle truppe “limitanie”, truppe comitatenses Con la morte di Teodosio nel 395, l’impero venne diviso in due, nell’Oriente
(reparti mobili e piccoli), cavalli palatini (cavalleria pesante). Non è e nell’Occidente. Si crea una spaccatura.
più un servizio volontario, ma una leva obbligatoria, che si poteva I problemi dell’Impero Romano secondo un contemporaneo:
sviare pagando un guerriero che vada al posto proprio, come un bar- grande massa di denaro messa in circolazione che determina una cupidigia
baro. di possedere e spendere, questa abbondanza di oro riempi le case dei ricchi
Barbaro = straniero, tutti coloro che vivevano fuori dai confini imperiali. Fra al discapito dei poveri. Problema di cattiva distribuzione delle risorse. – De
il I e il II secolo d.C. la società barbarica appariva molto semplice: popoli di rebus bellicis, Anonimo.
nomadi allevatori, agricoltura di sussistenza, organizzati in piccole tribù che Organizzazione del territorio, province e città – amministrazione e riscos-
riunivano un centinaio di individui. Nel corso del III e del IV secolo i Barbari sione dei tributi – sistema di comunicazione viario efficiente – lingua co-
iniziarono a diventare sedentari e a praticare un’agricoltura più sofisticata. mune condivisa – accettazione di tutte le religioni.
Ciò permise l’aumento della popolazione. Si svilupparono produzioni artigia- Ma
nali, gioielli e fibbie elaborati. In questa società più ricca cominciò a deli- Limes attraversato sempre più spesso, emergenza difensiva, spese per eser-
nearsi un’aristocrazia guerriera >>> la causa principale del mutamento è cito – potere dei capi militari, barbari e romani, elezione dei generali come
l’incontro e il rapporto con il mondo romano. → etno-genesi: formazione imperatori – la popolazione abbandona le campagne – terreni supersfrut-
dei popoli barbarici. tati, scarsità di grano e carestie – diminuisce la produzione e circolazione di
merci, crescono il fisco e la spesa pubblica causando rivolte.
Limes, il confine → tre significati cambiati nel tempo: sentiero tra due Catastrofe o trasformazione dell’impero? lettera del re ostrogoto Teodorico
campi, strada militare fortificata e poi insieme delle strutture difensive ai (Cassiodoro scrive) ad Agapito, prefetto di Roma nel 508. Re ostrogoto che
confini dell’impero. È una linea di demarcazione che nelle intenzioni voleva vive a Ravenna, che edifica una basilica cristiana e parla di cosa pubblica,
essere invalicabile, ma non lo era, caratterizzato invece da una fortissima chiede di far arrivare da Roma i marmorarii più bravi. Re che a imitazione
osmosi tra romani e barbari. Per volere di roma lo status giuridico delle po- dei romani si chiama princeps e si prende cura della cosa pubblica. → tra-
polazioni barbariche entra nei confini dell’impero. Qualcuno viene assor- sformazione lenta, caduta di Roma che può essere spostata nel sesto o nel
bito, gli INQUILINI, considerati come coloni, ed altri conservano la loro iden- settimo secolo.
tità, i FEDERATI, non stanziati all’interno del confine. Con la fine dei bottini di guerra si ebbe la necessità di chiedere al popolo una
L’idea che abbiamo di questi popoli germanici è prevalentemente negativa, grande somma per le imposte, i pochi ricchi che avevano soldi non investi-
il termine barbaro è utilizzato come dispregiativo. vano più sulla cosa pubblica, bensì sul privato, facendo modo che le grandi
376 i Goti vennero spinti da altre popolazioni verso l’Impero Romano dove infrastrutture cittadine decadettero e talvolta venivano abbandonate, men-
chiesero rifugio e terre. Valente, imperatore d’Oriente, nega l’aiuto, e av- tre palazzi e case private di lusso continuarono a fiorire. L’unico elemento
viene la battaglia di Adrianopoli, in cui l’esercito romano venne sconfitto. Il che restò in continuo mantenimento fu la cinta muraria.
successore di Valente, Teodosio, permise ai Goti di stanziarsi nell’Impero Gli unni e Attila in Italia.
Romano come FEDERATI, i Goti proteggevano al posto dell’esercito romano, TAPPE DEL DECLINO
la provincia nella quale vennero stanziati. I goti non si integrarono con la 378 disfatta dell’esercito imperiale ad Adrianopoli da parte dei Visigoti
cultura e l’amministrazione romana, rimasero autonomi 406 sfondamento del fronte sul Reno, diverse popolazioni dilagano in Gallia
L’impero è davvero assediato? 410 i Visigoti di Alarico saccheggiano Roma
Il furore di popoli che latrano stringe in una morsa l’impero romano, questi 455 i Vandali di Genserico saccheggiano Roma, stesso modello di Alarico.
popoli minacciano i confini, lacerano la quiete e la pace. – de rebus bellicis. 476 lo sciro Odoacre depone l’imperatore Romolo Augustolo.
Nel 409 Gerolamo scrive a Geruchia, giovane matrona romana appena dive-
nuta vedova, le consiglia di non risposarsi → precarietà al tempo presente a Cristianesimo, chiesa, chiese
causa dei barbari.
Gli Unni, secondo Ammiano Marcellino →non hanno un vestito da casa e da
fuori. (uomini di chiesa)
406 crollo del confine del Reno: L’invasione di Alani, Vandali e Svevi che nel
406 entrarono in massa, secondo Orienzio, nulla aveva potuto proteggere i
romani dai barbari.
410 sacco di Roma: Ma necessità di ridimensionare il tutto → Alarico è un
federato, chiede di essere pagato, ma non essendoci denari, va a Roma a
chiedere il suo denaro, bisogno di andare e prendere quanto gli spetta, e
avviene il sacco di Roma, nel 410. Secondo Paolo Orosio, Alarico aveva dato
ordini di non spargere sangue, infatti la devastazione va ridimensionata,
dopo dieci anni non si trovano più tracce del misfatto, tranne alcune rovine
e i racconti.
Religione salvifica e monoteista. L’editto di Milano 313 segna un momento La Chiesa Prende In Mano Il Potere (ciò si protrae per tutto il medioevo).
importante nella vita dei cristiani che ottengono la libertà di culto. Questo è Dove l’impero era organizzato in province la chiesa imita l’istituzione a lei
un atto politico. L’imperatore capisce che il monoteismo rafforza l’assoluti- precedente, e si organizza in diocesi.
smo e quindi liberalizza il cristianesimo e restituisce le proprietà confiscate. DIOCESI→Prendevano il posto delle Municipia romane. Le chiese più impor-
A loro volta i cristiani legittimano l’appoggio dello stato, questo inserimento tanti all’interno della diocesi è la Cattedrale: unica chiesa con fonte battesi-
nelle istituzioni causa scontri dottrinali e la definizione di ortodossia e nasce male, punto di riferimento per tutte le figure ecclesiastiche minori fino al
una nuova filosofia della storia. Nel 380 venne emanato l’editto di Tessalo- Vescovo.
nica da parte di Teodosio con cui rese il cristianesimo la religione principale In seguito, si inizia a dare anche ad altre chiese la possibilità di battezzare,
dell’impero. Nel 391 la religione cristiana diventa religione cristiana. Ario, queste prendono il nome di Chiese Battesimali Extraurbane o PIEVI >>>> [
prete di Alessandria d’Egitto che contestava la Trinità, Gesù non ha la stessa Plebus > Popolus = territorio circoscritto di utenza]
identità del padre, ma gli è subordinato, da qui nasce l’eresia. Concilio di In seguito, crescono sempre più CHIESE O PARROCCHIE →Private o non, ur-
Nicea del 325, un’assemblea dei principali vescovi, durante il quale furono bane, extraurbane, fondate da privati o membri altolocati, ma non battesi-
decisi i fondamenti indiscutibili della fede, ad esempio l’arianesimo è eresia. mali. Come fondare una chiesa? Possesso di liquidità/ disponibilità econo-
Le circoscrizioni ecclesiastiche vennero a coincidere con quelle civili. miche – Terreni per il mantenimento e la fondazione dell’edificio – Perso-
Dopo la caduta di Roma, la Chiesa diventa erede dell’Impero, il ruolo della nale addetto – PROVINCIA ECCLESIASTICA o METROPOLITANA > ARCIDIO-
Chiesa è l’elemento intorno al quale la gente si può rivolgere. Rimane il ve- CESI →Metropoli= spazio formato da tante diocesi (es: Milano, Aquileia
scovo, elemento che aggrega e che gestisce la comunità. L’ordinamento “fino al Danubio”)
della chiesa in arcidiocesi che segue quello delle province dell’impero, la Tutti i Vescovi rientravano sotto il controllo del Patriarca. Sedi patriarcali
maggiore autorità è dell’episcopato di Roma, sede della tomba dell’apostolo della cristianità > PATRIARCATI APOSTOLICI (perché fondati dagli apostoli
Pietro e antica capitale, il vescovo di Roma diventa papa, la massima auto- (tranne Aquileia)) lo sono: Roma, Gerusalemme, Antiochia, Alessandria, Co-
rità dopo l’abbandono dell’imperatore. Papa come Leone magno, vicenda stantinopoli. Dal 5° secolo, il vescovo più importante è quello di Roma, che
del 452 nei pressi di Mantova, il papa abbia fermato Attila diretto a Roma, prende il nome di Papa, perché risiede a Roma > ex capitale dell’Impero Ro-
dopo che ha distrutto Aquileia. mano e sede della tomba di San Pietro.

La diffusione del cristianesimo


Il Modello Cenobitico è diffuso in occidente> da cenobi piccole comunità con
delle regole, orientato ad uno spirito collaborativo comunitario. Queste pic-
cole comunità si danno delle regole di convivenza interne e si procurano gli
edifici in cui vivere, tramite atto fondativo, prima donazione, lasciti succes-
sivi, acquisizioni e permute. → nascita dei monasteri. (in pochi anni i mona-
steri diventano “molto ricchi”)
Il fenomeno del monachesimo è partito dall’imperio d’Oriente per poi dif-
fondersi anche nella parte d’Occidente. Nel corso del IV secolo, con la crea-
zione di comunità sempre più grandi, vennero redatte le prime Regole Mo-
nastiche. I monaci non si estraniavano dalla vita contemporanea, ma parte-
cipavano con passione ai dibattiti teologici e alle vicende politiche
dell’epoca.
BENEDETTO DA NORCIA 480-547
Scrive un insieme di norme nel VI secolo per regolamentare la vita spirituale
MONACHESIMO 540 e materiale dei monaci e del monastero (Montecassino da lui fondato)
La Regola di S. Benedetto del 540 è un insieme di norme che Benedetto da
Norcia stese per regolamentare la vita dei monaci di Montecassino, il mona-
stero da lui fondato. Basata su un testo precedente di autore ignoto “la re-
gula magistri”, la regola è costituita da 73 brevi capitoli: sono indicazioni re-
lative alla vita spirituale e materiale del monastero, questa divenne il testo
di riferimento di tutto il monachesimo latino.
Concetto di moderazione: la vita comune dei monaci era organizzata attra-
verso un’equilibrata distribuzione delle ore della giornata tra preghiera, la-
voro e riposo → “ora et labora” > prega e lavora, perché l’ozio è contropro-
ducente, i monaci devono lavorare per il mantenimento sia del monastero
Numero sempre più crescente di persone, che cercano una forma di vita spi- che del loro copro, inoltre devono saper leggere e scrivere.
rituale sempre più estrema, individualmente (eremiti) o nel collettivo in pic- MONASTERI COME POLI CULTURALI
cole comunità dette cenobii, per concentrarsi sulla preghiera e la medita- La vita del monastero si polarizza attorno alla figura dell’ABATE (eletto dai
zione. I monaci e i monasteri sono una componente fondamentale della vita monaci) e assistito da un economo e un priore.
sociale del medioevo. Secondo la regola i monaci devono saper legger e scrivere perché la lettura
Il Modello Eremitico è diffuso in oriente e in Italia meridionale > persone che e la meditazione erano momenti fondamentali nella crescita personale.
vivono in spazi ristretti da soli ad esempio grotte. zona: oriente fino all’Italia Tutti i monasteri dovevano possedere: una BIBLIOTECA (collezione di Testi
meridionale. (Stiliti > Monaci che vivono su una colonna) sacri, liturgici, testi di medicina, di antichità classica latina e greca etc…) –
uno SCRIPTORIUM (dove i codici venivano prodotti e ricopiati).
REGNI ROMANO-BARBARICI L’aristocrazia senatoria romana mantiene autorità e patrimoni. Le istituzioni
I regni romano-barbarici sono quelle formazioni politiche nate entro i confini ecclesiastiche garantiscono l’inquadramento delle popolazioni latine: mona-
dell’impero occidentale nel corso del 5° secolo. steri e vescovi svolgono compiti amministrativi e giudiziari. Il possesso di
FRAZIONAMENTO DEL TERRITORIO > con la caduta dell’Impero romano, il terre da parte dei barbari produce nel tempo un’uniformazione con la com-
territorio si frammenta, e tale resta fino all’arrivo di Carlo Magno (avviene ponente maggioritaria romana. I re sono capi militari eletti dalle aristocrazie
più volte durante l’arco della storia, a volte il frazionamento non è una bar- barbariche. La loro funzione si trasforma nel tempo da semplice comando
riera effettiva). sugli uomini a governo complesso di un territorio. Le risorse di cui dispon-
ROMANITAS E BARBARITAS NON sempre sono CONTRAPPOSTE. Dialogano gono i re provengono dal fisco regio. L’amministrazione centrale è affidata
tra loro, es: pratiche commerciali. a poche persone, spesso appartenenti alla popolazione romana. I romani
AVVICINAMENTO E LENTA FUSIONE continuano a vivere secondo il diritto romano e i barbari secondo le loro
CONVERSIONE AL CRISTIANESIMO COME VEICOLO DI AVVICINAMENTO es: consuetudini. Ci sono però costanti tentativi di avvicinamento.
Franchi, si convertono nel 5° secolo, con Clodoveo, in questo modo nel giro Franchi (in Gallia) →integrazione favorita dalla conversione al cattolicesimo
di pochi anni il suo popolo diventa coeso e stabile. La conversione dal paga- già alla fine del sec. V. la solidità del regno si basa su tradizione pubblica
nesimo all’Arianesimo (Cristianesimo) romana, attitudine militare germanica e cultura spirituale cristiana. Clodo-
SFRUTTAMENTO DELL’IMPERO> i barbari non vogliono distruggere l’impero veo, battesimo dal vescovo di Reims.
ma sfruttare il terreno, le risorse e insediarsi. Sfruttano e convivono con la Ostrogoti (Italia)→Teodorico tiene separati i barbari e i romani attraverso
Romanitas a cui lasciano la gestione amministrativa della parte pubblica- leggi, lingua, religione. Assenza di assimilazione è fragile.
economica. Longobardi (Italia)→ impatto violento sulla società italica. Papa Gregorio
MINORANZE ARMATE > nell’esercito dei barbari ci sono solo barbari, non Magno avvia la conciliazione e successiva conversione dei re al cattolice-
vogliono elementi estranei come romani. simo. Integrazione raggiunta solo a inizio VIII secolo.
LEGGI > riorganizzazione dell’idea del potere, i romani avevano leggi scritte Visigoti (penisola iberica) → integrazione favorita da matrimoni misti e un
mentre i “barbari” degli usi/consuetudini orali basati sulla violenza. (guidri- corpo di leggi comuni. Solo l’avanzata araba 711-716 romperà l’equilibrio.
gildo> prezzo che ogni uomo ha) lento livellamento tra i pensieri e gli usi Leggi tradizionali dei visigoti per iscritto nel 466-484.
romano-barbarici. Vandali (Africa) → conquista di Cartagine 439. Duro dominio militare, sfrut-
PROBLEMA DELLA REGALITÀ > non tutte le tribù avevano un unico re ognuna tamento economica, rigida intolleranza religiosa. Conquistatori cruenti, ma
voleva il suo, la carica non era ereditaria e non tutti i poteri erano del so- adottarono la cultura romana. La Chiesa continuò a opporsi al nuovo domi-
vrano, es: parte pubblico-economica. Tradizione biblica + cerimoniale impe- nio.
riale + ideale delle gens barbariche= soluzione al problema della regalità, Queste popolazioni Nomadi, Inizialmente entrate nell’impero attraverso il
potere regio. limes, spinti da altri popoli, o come federati dei romani, verso il 4/5°secolo
→ incontro delle tradizioni e dei modelli di vita barbarici con le strutture riescono a stabilizzarsi all’interno del ex territorio romano, in questo modo
sociali e politiche e i modelli ideologici e religiosi della romanità. La durata e si vengono a creare i regni romano-barbarici, regni misti guidati da un re che
la stabilità nel tempo di questi regni dipendono dal grado di integrazione sostituisce l’imperatore (soluzioni diverse in base alla zona) alcuni gruppi et-
raggiunto tra barbari e romani. nici (come i Vandali) sono più riservati e quindi non si mischiano con gli altri.
GIUSTINIANO. Con la fine dell’impero romano d’occidente, l’impero + o – la stessa, guerra di logoramento. L’Italia è logorata con terreni infertili
d’oriente riuscì a mantenere il pieno controllo dell’esercito, riuscì a consoli- e con poca popolazione, in più la Peste del 542 aveva creato ulteriori deva-
dare il confine danubiano e dare sicurezza alle frontiere. In generale stazioni.
l’oriente vide una generale crescita delle attività produttive e un aumento Giustiniano:
della popolazione. L’imperatore Anastasio riorganizzò il prelievo delle impo-
ste e i meccanismi della spesa, lasciando ai suoi successori, tra cui Giusti- LONGOBARDI 569 - 774 (sconfitti da Carlo Magno)
niano, le risorse finanziarie per sostenere una politica ambiziosa. Il regno di Popolo in marcia, nomadi, tutti in movimento dalla Pannonia (cui avevano
Giustiniano dura dal 527 al 565. Nel 532 fece costruire la Basilica di Santa abitato per 42 anni) steppe Ungheresi, federati dell’esercito di Roma, prima
Sofia. Giustiniano fu affiancato con molta efficacia dalla moglie Teodora, la attestati nelle foci dell’alba. 568 i longobardi guidati dal loro Re ALBOINO
quale ebbe il compito di mantenere la pace religiosa all’interno dell’impero. penetrano in Italia con l’aiuto dei Sassoni. (Data unica che Paolo Diacono
Giustiniano intraprese un’opera di razionalizzazione della produzione giuri- introduce nel suo racconto sui Longobardi). I longobardi avanzarono preva-
dica con il Corpus Iuris Civilis, il quale tuttora rappresenta la base della cul- lentemente nelle aree in cui trovarono scarsa opposizione militare. Dopo il
tura legale dell’Europa continentale. Questo era diviso in più sezioni: il CO- re Alboino ci furono dieci anni di instabilità in cui non ci fu alcun re, nel 584
DEX le leggi emanate degli imperatori del passato, le NOVELLE le norme pro- venne eletto un nuovo re, Autari, il cui successore fu Agilulfo.
dotte da Giustiniano, il DIGESTO raccolta di sentenze e di commenti giuridici Nella storiografia, soprattutto nell’Adelchi di Manzoni, il regno longobardo
significativi e le INSTITUTIONES manuale dedicato agli studenti di diritto. era rappresentato come l’esito del dominio di una minoranza straniera sulla
maggioranza latina ridotta in schiavitù. Ma in realtà le due culture si amal-
OSTROGOTI (Goti dell’est) gamarono piuttosto pacificamente. Infatti, il governo longobardo si model-
Goti > massa importante divisa in gruppi, uno dei quali gli Ostrogoti lava sugli esempi e sulla tradizione romana.
Dal 471 sono sotto la guida del Re TEODORICO. Nel 489 l’imperatore ZE- Struttura tribale > FARE: nuclei di famiglie molto allargate (anche i guerrieri
NONE li invia in Italia per combattere contro ODOACRE. Sono FEDERATI, prendono questo nome)
stanno sul suolo italiano per difenderlo da altri barbari. Primo ducato dei longobardi > Cividale, a cui capo mise GISULFO, suo ni-
Mantengono con la forza la propria identità > convivenza senza assimila- pote, che accettò solo in cambio delle migliori fare (inteso come guerrieri)
zione longobarde.
TEODORICO→ Barbaro cresciuto alla corte di Costantinopoli (quello di Cas- Società Verticistica:
siodoro, gusto del bello). Nel 493 viene mandato in Italia per cercare di ri-
fondare un impero d’Occidente. Sogno che si scontra con una grave crisi
economica + resistenze da parte della popolazione. Dal 493 fino al 568 con
l’arrivo dei Longobardi, il territorio italiano è in mano ai Goti.
Territorio italiano con presenze della Romanitas + Bizantini + Goti + altre
popolazioni locali = SQUILIBRIO
Arrivo della guerra GRECO-GOTICA dura 20 anni dal 535 al 553, tra gli Ostro-
goti e gli uomini mandati dall’imperatore d’oriente GIUSTIGNANO, per cer-
care di rifondare il vecchio impero (stesso pensiero di Teodorico) >>> guerra ARIMANNI > possono portare le armi (fare)
con eserciti pari di numero e forza, dopo 20 anni di lotta la situazione resta
ALDII > semiliberi, lavorano terre di altri e combattono ma con armi di altri ▪ Fonti scritte → Historia Langobardorum, Origo gentis langobardo-
(fare) rum, i vari corpus leggi dal 643 di Rotari.
SERVI > lavorano per qualcuno non posseggono nulla, non hanno libertà Paolo di Varnefrido, diacono (720 ca -799) → Historia Langobardorum
(fare) scritta dopo la fine del dominio del regno longobardo, scrive il manoscritto
ETA’ DEL FERRO > attestati sulle foci dell’Elba alla corte di Carlo Magno, ospite dei vincitori che hanno battuto il suo po-
569 – 774 > N: Cividale, Verona, pavia, Mantova C: Lucca, Spoleto S: Bene- polo. Nello scrivere la storia di ferma nel 744, con la morte di Liutprando,
vento, Salerno. evitando così di parlare della fine del regno.
www.librideipatriarchi.it
Racconta la storia del suo popolo dalle origini, narra esperienze dirette, rac-
conti sentiti dalla famiglia e attingendo ad altre opere. Paolo sostiene che i
Longobardi erano federati del generale Narsete, il quale li chiamò in Italia.
Anche l’Abate Secondo della Val di Non sembra seguire questa traccia, che
l’avvento dei Longobardi non era una conquista e un’invasione.
Origo gentis Langobardorum → scritta tra il 662 e il 671, promossa da Gun-
denperga, una donna moglie di Grimoaldo e poi di Rotari, sostiene econo-
micamente la scrittura del testo. Lo scritto contiene elementi storico-leg-
gendari (popolo partito dalla Scandinavia, chiamato Winnili, giovani guer-
rieri mossi da fame e guerra) ed elementi religiosi (il mito delle origini: la
nascita di un popolo per intervento divino, il dio Wotan-Odino, che dà ai
Winnili anche il nome di Lunghe Barbe).
L’editto di Rotari 643→ forte richiamo alla Chiesa, a Dio e alle leggi della
Chiesa. “nel nome del Signore”, “condotti dalla Potenza divina”, “confi-
dando nella grazia di Dio”.
Lunga durata della presenza dei Longobardi sul suolo italico: 568 arrivo dalla Azione politicamente importantissima della fusione della Romanitas, in-
Pannonia – 774 Carlo Magno sconfigge l’esercito Longobardo. sieme delle leggi scritte in latino, lingua universale. L’editto ci permette di
Dove vanno i Longobardi dopo questa data? Scompare il dominio dei Lon- capire come funzionava la società, permette di conoscere:
gobardi dall’Italia settentrionale e centrale, al sud a Benevento e Salerno ▪ la struttura tribale con i suoi riti (FAIDA) e il ruolo della donna (mun-
sopravvivono fino al X secolo. dio = il valore che ogni donna ha che si sposta dal padre allo sposo,
Cividale, Pergamene del 1101-1102 → persone che in questi anni dichiarano morgengabe = il dono del mattino dopo la prima notte di nozze se la
di essere ancora sotto le leggi e le consuetudini longobarde. Legge dei lon- sposa era vergine).
gobardi, legge dei Bari e legge dei Romani. ▪ Sistema penale
L’onomastica cambia molto nel tempo. Genealogie incredibili. ▪ Organizzazione amministrativa
Fonti Longobarde: Nel 572 venne assassinato Alboino il primo re dei Longobardi e nel 574
▪ Resti archeologici venne assassinato il secondo. Chiedere alle popolazioni preesistenti sul ter-
▪ Manufatti artistici ritorio un tributo.
Honorantie civitatis Papie → è un testo composito che ha l’intento di cele- che non desideri avere il sale” “Quella gente non ara, non semina e non ven-
brare i fasti di Pavia, la capitale del regno longobardo-italico. Vengono elen- demmia”
cate in successione geografica le sedi addette al prelievo del tributo. Le dieci LIUTPRANDO 712-744: ripresa economica Patto del 715, completa la con-
stazioni doganali da ovest a est, tra cui tre sotto il patriarcato di Aquileia: versione al cattolicesimo, legalizzazione delle donazioni pro-anima (incre-
Sanctus petro de Iulio via de Monte Croce, Aquileia e la Forum Iulii. mento dei patrimoni per la salvezza della propria anima), amministrazione
Movimento di città, le città si trasferiscono: efficiente con fitta rete capillare di funzionari, è un re-legislatore. Donazione
Populonia, con l’invasione longobarda si sposta sull’isola d’Elba, con la mi- di Sutri 728.
naccia Saracena si sposta di nuovo sulla terra ferma e poi nel 1060 fonda Le leggi nel medioevo nascono quando ce n’è bisogno.
Massa Marittima. Il prologo delle leggi di Liutprando → rispetto all’editto di Rotari, sono ri-
Orvieto, urbs vetus, nel 264 a.C i romani distruggono Volsinii e deporta gli volte a tutti, non solo ai Longobardi, è caduta ogni distinzione, sono leggi
abitanti che si stanziano sul Lago Bolsena, con le invasioni barbariche del V con valore territoriale, idea di essere re di un territorio, sono tutti longobardi
e del VI questo popolo torna ad abitare sulla rocca, abbandonata sette secoli a prescindere dalla loro discendenza. “eccellentissimo cristiano re dei Lon-
prima. gobardi”. Nel testo di Liutprando ogni distinzione tra Romani e Longobardi
Lo strumento fondamentale di coesione e di avvicinamento tra le due popo- è caduta: le sue leggi hanno un valore territoriale e tutti gli abitanti del re-
lazioni è il cristianesimo. Autari (inizialmente vieta il battesimo di rito catto- gno, divisi tra le diverse regioni, sono longobardi, a prescindere dalla loro
lico) e poi con la moglie Teodolinda si converte al cristianesimo. Lei dopo la discendenza.
morte di Autari sposa Agilulfo che portano avanti un’opera di cristianizza- VIII secolo apogeo del regno longobardo con Liutprando e crisi con i suoi
zione. Liutprando completa il processo di cristianizzazione (728 donazione successori. La Chiesa cominciò a temere lo stritolamento geografico e poli-
di Sutri al papa Gregorio II, castelli nel Lazio, da qui ha origine lo Stato della tico e chiamò in causa un terzo contendente: i FRANCHI.
Chiesa). Papa Zaccaria – Papa Stefano II – Papa Adriano I
Espansione progressiva dei Longobardi. Schiacciamento della Chiesa nel VIII 754 Papa Stefano II si appella a Pipino il Breve per ottenere difesa e chiede
secolo, chiede aiuto ai Franchi. di essere consacrato re, Unzione, cambia completamente il senso della re-
Cambiamenti significativi dal punto di vista geografico e politico, la chiesa di galità, nominato dal popolo e da Dio. Cambiamento ideologico.
Roma, con la donazione di Sutri, territorio più esteso, viene schiacciata e 774 Papa Adriano I chiede aiuto a Carlo Magno per contrastare Desiderio
viene turbata dall’espansione longobarda. Chiede aiuto (non a Bisanzio a (ultimo re dei Longobardi, le cui figlie erano in sposa ai figli di Pipino il Breve,
causa della lotta iconoclasta) in Gallia ai Franchi. tra cui Carlo Magno, che poi la repudierà). I Longobardi sono sconfitti alle
Chiuse di San Michele, Carlo assume anche la corona di re dei Longobardi.
VIII secolo → (resi noti grazie all’aumento delle fonti scritte) CAMBIAMENTI:
contatti con Bisanzio, nuove fondazioni monastiche e religiose, ripresa e cre-
scita economica→ci sono mercanti e merci che circolano: Venezia e il sale –
Il patto di Liutprando 715 >>> accordo con i mercanti bizantini di Comacchio
per importare sale e spezie, importare dall’Istria olio e grano.
Nel 537/538 Cassiodoro aveva esaltato le doti dei veneziani → le imbarca-
zioni e la navigazione, le abitazioni, la ricchezza notevole di Venezia: il SALE.
“dalla produzione del sale nasce ogni vostro guadagno … non c’è nessuno
L’islam si diffonde in Arabia, abitata stabilmente soprattutto nella zona me-
ridionale e settentrionale e la fascia che si affaccia sul mar Rosso. Nella fascia
centrale abitavano i beduini e i nomadi. La città più importante è La Mecca,
centro religioso, culturale e commerciale, anche prima dell’avvento
dell’Islam.
Rapporti tra Arabia e Occidente: viaggio di Egeria IV-V secolo, monaca o ricca
nobildonna romana, in Terra Santa, partendo dalla Gallia. Di questa espe-
rienza è rimasta una fonte frammentaria, conservata in un codice prodotto
a Montecassino.
L’Arabia è un mondo frammentato geograficamente e politicamente (lotte
fra sud agricolo e centro nord nomade), il cui unico elemento unificante è
La Mecca: meta di pellegrinaggi (Ka’ba), luogo di tregua santa, crocevia di
strade, centro affaristico e commerciale, punto di partenza della “via delle
spezie”.
In questo contesto si sviluppa la terza delle grandi religioni monoteiste, di
cui Maometto è il suo profeta. Maometto nasce nel 570 in una famiglia be-
nestante in contesto mercantile. Nel 610 ha una visione, la notte del destino
(l’angelo Gabriele gli srotola in una pergamena la parola di Dio), la stesura
Compare l’Islam (e l’Europa si riorganizza) del testo sacro verrà scritto dopo la morte del predicatore. Nel 622 avviene
L’islam è una parola con più significati: SOTTOMISSIONE = abbandono e ob- l’egira, anno 0 della religione, Maometto lascia la Mecca e con i suoi seguaci
bedienza a Dio – religione rivelata da Maometto – insieme dei paesi appar- si sposta nell’entro terra, a Medina. Fin da subito Maometto face un’opera
tenenti al mondo musulmano. di sottomissione e diventa un capo politico e religioso, conquista il potere e
costituisce uno stato. Nel 630 conquista La Mecca. Muore nel 632.
Umma= la comunità islamica
I principi dell’Islam inizialmente vengono tramandati oralmente. Il Corano è
il libro sacro per eccellenza, scritto dopo Maometto. I seguaci seguivano altri
testi: la Torah, i Salmi di David, i Vangeli. Poi vengono superati. A Maometto
e seguaci fu facile riconoscersi anche nelle precedenti.
I 5 pilastri dell’Islam: professione di fede – preghiera 5 volte al giorno – ele-
mosina obbligatoria (venga tassato 1/10 delle entrate di ciascuno) – digiuno
durante il ramadan – pellegrinaggio alla Mecca.
Un altro elemento fortemente caratterizzante è la jihad= sforzo per Dio →
trasformare il mondo in una società islamica non è tra i precetti e solo alcuni
teologi la interpretano come Guerra Santa.
Cristianesimo. Cambiamento ideologico nel clima di Crociata. Bernardo di e aristocratica. Seguono la sunna, insieme di tradizioni che raccolgono epi-
Chiaravalle, primo abate dell’omonimo monastero 1115, fu impressionato sodi della vita di Maometto, le sue parole e alcuni atti. → la dinastia
dalla caduta di Edessa 1144 e predicò la seconda crociata 1146-1149. De Omayyade.
laude novae militiae.
L’islamismo. Religione islamica che unifica le tribù arabe e diventa una co-
munità politico-religiosa. Si espande in tre zone → l’impero sassanide (Tigri
ed Eufrate), area mediterranea e rive del Mar Rosso.
La geografia dell’Islam → Con Maometto si espande in una parte della pe-
nisola arabica, con centri principali Medina, La Mecca e Oman. Dopo il 630,
con l’età dei 4 califfi vi è la conquista della Siria, Egitto, Palestina, Iraq e Per-
sia. Sotto i califfi omayyadi, vennero conquistati la Tunisia, il Marocco, la
Spagna a ovest; mentre a est l’Armenia, Turchestan e Pamir.
Destabilizzazione dopo la morte di Maometto. Egli aveva rivelato una nuova
religione, dato forma a una comunità e impiantato un’organizzazione poli-
tica solida. Con la sua morte nel 632 tutto questo entra in crisi. Il successore
e i successori saranno I CALIFFI = successore dell’inviato di Dio; non è però il
Dopo i 4 califfi 661 avviene uno scisma tra sunniti e sciiti. I sunniti fondano
profeta stesso, è solo capo della comunità, non messaggero di Dio. I primi 4
la dinastia Omayyade e portano la capitale a Damasco, la Siria diviene il cen-
califfi sono tutti legati alla famiglia di Maometto da vincoli familiari eletti per
tro del califfato.
acclamazione. >>> età dei 4 califfi: Abu Bakr – Omar – Othman – Alì. Con
Omar ci fu la grande espansione araba, grazie alla capacità diplomatica dei Passaggio dalla separatezza araba all’integrazione musulmana. All’inizio gli
musulmani → presentarono alle popolazioni conquistate un volte estrema- Arabi sono visti come élite militare, non potevano possedere terre, a cui si
mente tollerante, concludevano trattati di sottomissione con le città e le co- sommano le popolazioni locali di possedenti ed Ebrei e cristiani, se pagano
un tributo all’Islam possono vivere in una condizione di protetti= dhimmi. A
munità che si arrendevano a loro, garantendo la libertà di culto e la salva-
partire dal governo del califfo Omar II si avvia un processo di integrazione
guardia dei beni e delle persone, richiedendo solo un tributo.
fondato sull’uguaglianza di tutti i mussulmani. 695 coniazione della prima
In poco più di otto anni l’impero d’oriente aveva perso alcune delle sue pro-
moneta aurea, il dinhar e nel 697 venne coniata quella d’argento il dirham.
vince più ricche, ma fu comunque in grado di fermare l’avanzata araba verso
Nei primi decenni del VIII secolo l’espansione araba verso l’Europa fu arre-
Costantinopoli. L’impero persiano invece venne sconfitto, e il lungo dominio
stata dai Bizantini a Oriente e dai Franchi in occidente. Ne seguì un generale
dei Sasanidi ebbe ufficialmente termine.
processo di riequilibrio dei poteri nell’area euro-mediterranea, che vide l’av-
Coloro che non professavano la fede islamica avevano lo status di protetti e
vento del nuovo califfato islamico abbasside le cui attenzioni erano rivolte
dovevano pagare due imposte di derivazione romana.
più all’asia che al Mediterraneo e che conobbe di conseguenza la separa-
Le prime fratture: scontri tra gli SCIITI e i SUNNITI. Gli Sciiti, seguaci di Alì,
zione di fatto delle sue regioni più occidentali, ossia la Spagna e il Maghreb.
ritengono che il califfo debba appartenere alla famiglia di maometto, rap-
presentano le classi più povere e i neoconvertiti. I sunniti ritenevano che Sotto gli Omayyadi le conquiste più importante si svolsero nel Mediterra-
qualsiasi federe potesse essere eletto califfo, rappresentano la classe ricca neo, verso i territorio dell’antico impero d’occidente: africa del Nord fino
all’Atlantico e Spagna, in cui venne fondata la provincia del Califfato Al An-
dalus. Successivamente all’apogeo ci fu la crisi del califfato con l’assedio di
Costantinopoli e la battaglia di Poitiers, in cui l’esercito islamico perse. Inol- Iconoclastia significa distruzione delle immagini, il culto delle immagini sacre
tre, ci furono gravi crisi interne causate dalle conversioni maggiori. Il calif- viene considerato idolatria. Movimento che si sviluppa a Bisanzio tra VIII e X
fato si basava sulle imposte dei protetti, ma con numerosi convertiti le im- secolo. Danno artistico enorme. Iconoclasti e iconoduli (= adoratori delle
poste vennero a mancare. Gli Omayyadi reagirono con la negazione dei pri- immagini, ritenevano che l’incarnazione di Cristo rendesse legittima la sua
vilegi per i neo musulmani. rappresentazione).
La dinastia Abbasside: nel 750 un discendente di Maometto rovescia la di- Motivi: indebolire il potere dei monasteri e creare un fronte compatto con-
nastia degli Omayyadi e crea una nuova dinastia. Spostamento della capitale tro il pericolo islamico.
a Baghdad, ora il baricentro verso l’Asia. Apparato burocratico forte sotto il
controllo del visir – territorio diviso in province, ciascuna retta da un emiro Henri Pirenne 1862-1935. Il vero turbatore della quiete è Maometto “senza
– uso della lingua araba – interpretazione sunnita della fede – forte sviluppo l’islam, l’impero dei Franchi non sarebbe forse mai esistito e, senza Mao-
economico – in Oriente governa fino al 1258, quando saranno i Mongoli a metto, Carlo Magno sarebbe inconcepibile”. Il vero momento di spaccatura
prendere il Potere. Le discriminazioni nei confronti dei convertiti vennero si abbia in Europa con l’arrivo dell’Islam. L’islam rompe l’unità che c’era in-
abolite e si decise di assoggettare tutti a un’unica imposta, basata sull’esten- torno al bacino del mediterraneo, i commerci e i traffici a lunga distanza
sione delle proprietà terriere. cessarono tra Occidente e Oriente. → il tributo Bono e il trasporto del corpo
di San Marco a Venezia.
Bisanzio e la controversia iconoclasta La fonte che segue è tratta da: E. Colombi, Storie di cronache e reliquie nella
Nella tradizione della Chiesa greco-ortodossa le raffigurazioni di Dio, della Venetia altomedievale. La storia di Bono rivela:
Madonna e dei santi hanno un’importanza superiore rispetto alla cultura ▪ la dimensione dei convogli (una flotta di 10 navi che viaggiano di con-
latina. Il danneggiamento delle icone è un atto blasfemo. Il culto delle serva >> MUDE.
icone era molto presente, tendenza opposta al mondo arabo e giudaico in ▪ La rotta delle navi, verso l’Oltremare, e il ruolo del governo nel deci-
cui si era affermata l’idea che il divino non è rappresentabile come uomo. derle (non osavano puntare su Alessandria, ma ci arrivarono per l’in-
L’identificazione fra la devozione alle immagini sacre e l’idolatria venne ri- tervento divino e sfruttarono la situazione trattenendosi a lungo e
presa dall’imperatore bizantino Leone III, che considerava il culto delle vendendo tutto il carico delle navi)
icone come degenerazione superstiziosa della fede e inoltre non era effi- ▪ I viaggi ricorrenti degli stessi mercanti verso il medesimo porto (Bono
ciente per la sua campagna politica. era padrino dei figli di Teodoro, significa una certa frequentazione)
Iconoclastia è una controversia nata come religiosa che poi è diventata un ▪ Il mercato di schiavi (Teodoro e Stauracio vogliono essere rassicurati
affaire politico. Nell’età di Eraclio 610-614 avviene una profonda ristruttu- sul loro futuro, per non ridursi come captivi)
razione, lo stesso imperatore viene chiamato basileus. Continue guerre. ▪ Le tecniche veneziane per aggirare i controllo doganali musulmani.
Nel 730 Leone III Isaurico condanna il culto delle icone. Con l’editto icono-
clasta Leone riaffermava anche la centralità del proprio potere, riaffermava Translatio sancti merci (spostamento della reliquia del corpo di San Marco –
la possibilità di agire autonomamente in materia di fede e colpiva gli enti IX sec.)
monastici, indipendenti dall’autorità del sovrano. Suo figlio Costantino nel IX 1. Proprio in quei giorni [siamo nell’828] un sovrano del nefando popolo
754 proclama l’iconoclastia come dottrina ufficiale. Nel 843 l’iconoclastia dei Saraceni, poiché intendeva costruirsi un palazzo in quella città antica-
viene bandita ed è riammesso il culto delle immagini sacre e fine della crisi mente chiamata Babilonia, contro il volere di Dio ordinò che ovunque in
politica. terra d’Egitto venissero trovate colonne o lastre di marmo, sia nelle chiese
che negli edifici civili, gli fossero portate per la magnificenza dell’edificio che farla a pezzi nel luogo dove si trovava. Quando i funzionari del re lo scopri-
stava preparando. Così accadde che, emanato l’empio decreto, venissero rono, catturato il custode lo condannarono alla flagellazione. 3. Udendo tali
sottratti marmi anche dalle chiese di Alessandria. 2. Poiché i Venetici si da- notizie Stauracio e Teodoro, in preda al terrore, mandarono a chiamare il
vano da fare nei loro commerci in quella stessa città, e si trattenevano a tribuno Bono e Rustico e dissero: «Abbiamo riesaminato tra di noi la que-
lungo, presero l’abitudine di onorare con preghiere quotidiane le spoglie del stione che ci avete posto con insistenza, e anche se non sappiamo se sia
beatissimo Marco, e di chiedergli con doni e offerte di intercedere per i loro gradita a Dio, tuttavia si è insinuata nel nostro cuore l’intenzione di pren-
peccati: il luogo infatti era nelle vicinanze. 3. Le navi dei Venetici che erano dere quel santissimo corpo e partire con voi»
giunte sin lì portate da Dio erano dieci, nelle quali vi erano tutti uomini XIII 1. Stabilirono allora il giorno in cui recarsi a trafugare il santissimo corpo.
egualmente nobili, e tra questi i più illustri erano Bono tribuno di Mala- Quando arrivò il giorno concordato, i custodi di cui abbiamo detto andarono
mocco e Rustico di Torcello. ad aprire di nascosto il sepolcro, che era di marmo, e aveva ai bordi laterali
(portate da dio: c’era un divieto di approdare in quel porto, specialmente un delle scanalature come un reliquiario, lungo le quali si faceva scorrere la la-
convoglio.) stra superiore. Il beato corpo giaceva circondato ovunque da un mantello di
X […] 2. I custodi con cui avevano questa conversazione erano due: uno, di seta e messo supino, e da capo a piedi aveva dei sigilli applicati sui punti in
nome Stauracio, era monaco, mentre l’altro, Teodoro, adempieva ai doveri cui i lembi del mantello si congiungevano sopra al corpo. 2. Non sapendo
del sacerdozio. Vi erano poi anche altri custodi di quella chiesa, ma costoro come fare, alla fine trovarono un’ottima soluzione: girarono il corpo e ta-
erano più importanti degli altri. 3. Poiché erano entrambi di origine greca, il gliarono il mantello sul dorso, affinché i sigilli rimanessero intatti. Presero
presbitero Teodoro, seguendo la dottrina del beato apostolo Paolo, aveva poi il corpo della beata Claudia, che era sepolto vicino, e lo misero al posto
moglie e figli; il già ricordato tribuno Bono lo aveva scelto come padrino, del beato Marco, supino allo stesso modo, e circondandolo con il mantello
soprattutto al fine di insinuare più facilmente nelle sue orecchie i consigli disposero anche le impressioni dei sigilli sul petto, di modo che se per caso
che suggeriva. 4. Sia Stauracio che Teodoro risposero: «Custodiremo il se- qualcuno avesse detto che il corpo del beato Marco era stato trafugato, an-
greto nel nostro cuore, diteci soltanto che cosa volete. E se giudicheremo che i sigilli del mantello che erano rimasti al loro posto mostrassero che non
che ci è ben gradito, lo faremo senz’altro». Quelli dissero: «Prendete il era vero.
corpo del beato Marco, e salendo di nascosto sulla nave venite con noi al 3. Ma appena sottrassero il corpo si diffuse un profumo così intenso che
nostro paese». 5. Ma loro anzitutto, prendendola male, risposero: «Ma cosa non solo la chiesa, ma anche i suoi dintorni e anzi tutta la città di Alessandria
dite? Oltre alle difficoltà che già abbiamo volete anche condurci alla morte? ne furono riempiti. Turbati i cittadini cristiani ma anche i pagani dicevano:
Chi tra noi infatti oserebbe anche solo pensare di compiere un’azione tanto «Che succede?». Alcuni dicevano: «Non sappiamo»; altri invece propon-
temeraria, consegnando a degli stranieri quel reverendissimo corpo che è gono: «Controlliamo che il corpo del beato Marco non sia stato per caso
venerato in tutta la terra d’Egitto? rubato da quei marinai venetici». 4. Accorrendo dunque dalla città giunsero
XII 1. Dopo aver discusso in segreto per qualche giorno di […] infine per ispi- alla chiesa, e aprendo il sarcofago videro il corpo della beata Claudia avvolto
razione della grazia divina Stauracio e Teodoro cominciarono ad accogliere nel mantello, e i sigilli intatti. Constatato ciò, si convinsero che lì giaceva il
nell’animo ciò che avevano sentito a parole. 2. […] ecco che a Stauracio e corpo del beato Marco, e placato il tumulto fecero ritorno alle proprie abi-
Teodoro fu annunziato che gli scherani di quel sovrano pagano, che abbiamo tazioni. 5. Allora i Venetici, dei quali ormai abbiamo tanto parlato, mentre
ricordato prima, avevano crudelmente flagellato uno dei custodi di una stavano ancora lì nascosti presero il corpo e lo deposero in una cesta, co-
chiesa. In effetti in quella chiesa vi era una lastra di marmo di grande valore prendolo di foglie di verdura, cioè di cavolo e altro, e al di sopra misero
e il custode, temendo che venisse portata via dai Saraceni, aveva finito per della carne di maiale.
XIV 1. Mentre si affrettavano a raggiungere la nave, si avvicinarono dei Sa-
raceni che andavano loro incontro per vedere cosa trasportavano. Ma ap-
pena videro la carne di maiale, che per loro è immonda, si misero a urlare:
«Canzir! Canzir!», cioè «Maiale! Maiale!», e si allontanarono sputando. 2.
Allora quelli passando oltre giunsero a una rupe, che era vicino al mare, e
calando con le funi la cesta la deposero su una scialuppa e la trasportarono
sino alla nave. Appena si imbarcarono, trassero il beato corpo dalla sporta e
lo nascosero tra la stoffa delle vele: temevano infatti che fosse trovato dagli
Alessandrini se avessero perquisito la nave.
La storia di Bono rivela:
• la dimensione dei convogli (una flotta di 10 navi che viaggiano di con-
serva → MUDE) spess con uomini armati al suo interno;
• la rotta delle navi (verso l’Oltremare) e il ruolo del governo nel deci-
derle (non osavano puntare su Alessandria, ma ci arrivarono per l’in-
tervento divino e sfruttarono la situazione trattenendosi a lungo e
vendendo tutto il carico delle navi);
• i viaggi ricorrenti degli stessi mercanti verso il medesimo porto
(Bono era padrino dei figli di Teodoro, significa una certa frequenta- Quando i regni si fratturavano, entravano in gioco lotte intestine e spesso
zione); faide familiari perché questi re erano poligami, se non erano già state prese
• il mercato di schiavi (Teodoro e Stauracio vogliono essere rassicurati delle disposizioni le varie mogli si litigavano tra loro la fetta di eredità dei
sul loro futuro, per non ridursi come captivi-schiavi); vari figli.
• le tecniche veneziane per aggirare i controlli doganali musulmani, Spesso venivano messi sul trono dei ragazzini, quindi altri governavano al
ricoprire le merci di carne di maiale in modo che non le controllino. posto loro.
I merovingi, ad esempio, erano maggiordomi del re, erano ricchi e avevano
FRANCHI degli eserciti privati.
FRANCHI → Merovingi, Pipinidi, Carolingi
MEROVINGI:
Presso i franchi si ha un fenomeno di dinastizzazione, il primo sovrano si dice
Meroveo: leggendario capostipite ella dinastia
essere Meroveo.
Clodoveo: re dal 481 al 511, crea il regno dei franchi e lo fa convertire.
Clodoveo grazie alla sua conversione al cristianesimo aveva dato vita ad un
Tra la fine del VII e l’inizio del VIII secolo, mentre in Italia il regno longobardo
regno molto lungo. Se non hai un solo figlio e non esiste ancora la regola
si rafforzava, il potere dei Merovingi è sempre più debole. Il servizio militare
d’eredità del primo genito il regno viene diviso a tutti i figli. Il regno viene
degli uomini liberi fu abbandonato e nel territorio del regno si formarono
diviso in 4 parti, nel 511.
diversi eserciti alle dipendenze dei potenti locali: tutti i grandi aristocratici
franchi potevano contare e disporre di un proprio seguito di armati, pagato
grazie alle ricchezze fondiarie di cui disponevano.
620 la figlia del vescovo di Mez sposa il figlio di Pipino di Landen (maggior- Inoltre, divenne famoso per la battaglia di Poitiers con cui sconfisse le forze
domo con buone possibilità econoniche), vien messo insieme n matrimonio arabe. L’Aquitania divenne suo protettorato e grazie alla vittoria contro i
particolarmente corposo. musulmani le cronache dell’epoca lo raffigurarono come il salvatore della
Nel 687 i Pipinidi, famiglia aristocratica (maestri di palazzo), subentrano cristianità latina dalla minaccia islamica. Inoltre, fece insediare a Parigi un re
loro. merovingio fantoccio di nome Teodorico IV. Alla morte dello stesso nel 737
Carlo Martello impedì che venisse scelto un successore e governò il regno in
totale autonomia fino alla morte nel 741.
Dal 741, grande espansione, persone di spicco, dà la possibilità a suo figlio
di deporre l’ultimo re merovingio Childerico III, definito il re fannullone.
Pipino il breve: Pipino dello il Breve subentrò al padre, ma il dominio della
casa dei Pipinidi non era però ancora accettato pacificamente, sicché Pipino
fu obbligato a far nominare un nuovo sovrano di sangue merovingio: Chil-
derico III. Pipino si affrettò a far consolidare la sua posizione, costruendo un
legame con la chiesa. Nel 751 diventò re costringendo Childerico ad abdi-
care, ma nel 754 si fa riconosce re anche dal Papa Stefano II, che era andato
a chiedergli aiuto per sventare la minaccia dei longobardi. Per domandare
soccorso il papa si recò in Gallia e in quell’occasione nella basilica di Saint
Denis a Parigi consacrò Pipino e la sua famiglia. Ciò mise le fondamenta di
una nuova regalità franca basata sulla sacralità e provvidenzialità della ca-
rica, garantite dall’unzione, dall’appoggio dei vescovi e dal legame con il
pontefice di Roma.
PAROLE CHIAVE:
- non esiste la primogenitura perché le proprietà venivano divise in
PIPINIDI:
base ai vari eredi;
Pipino II di Heristal: nipote di Pipini di Landen, nel 687 diventa maggior-
- Aristocrazia: hanno molta importanza gli aristocratici perché nelle
domo o maestro di palazzo di Austrasia e Neurasia. Egli aveva buonissime
loro mani si concentra il potere dal momento che possiedono le
disponibilità economiche, infatti era il più ricco possidente della regione, e
terre. È un’aristocrazia mista → galli, longobardi, romani…
dunque ebbe la possibilità di arruolare grandi clientele armate.
I figli degli aristocratici prendono diverse vie, alcuni seguiranno il padre en-
>>>>Il maestro di palazzo, detto anche signore di palazzo o maggiordomo
trando nell’esercito, altri prendono la via ecclesiastica:
di palazzo (in latino maior domus, "maggior servitore della casa") era, nella
Conti→ risiedono nelle città e hanno compiti giudiziari.
Gallia merovingia e poi in quella carolingia, il funzionario che sovrintendeva
Duchi → hanno territori più ampi e poteri militari oltre che civili.
al palazzo reale, all'epoca vero e proprio cuore amministrativo del regno.
- Esercito: con le popolazioni barbariche ci sono diversi eserciti, non
Carlo Martello: “Martello” ossia “piccolo marte”, in quanto dovette com-
solo quello del re ma anche quello dei duchi, il servizio militare degli
battere prima contro i parenti che ne insidiavano i diritti ereditari e poi con-
uomini liberi è abbandonato. Ci sono eserciti privati (trustes), ogni
tro la nobiltà di Neustria che aveva rivendicato la propria indipendenza. Riu-
aristocratico ha il suo esercito privato.
scì ad assumere il titolo di duca e principe dei franchi e maestro di palazzo.
I re andavano a cercare i signori nell’aristocrazia → la monarchia si indebo-
liva mentre l’aristocrazia si rafforzava, questo perché la monarchia per go-
vernare necessitava degli aristocratici.
Per pagare i militari spesso gli aristocratici andavano a conquistare altre
terre per poi redistribuirle ai militari. Ogni conquista produce bottini: terre
e denaro
- Terre e bottini appartenenti agli aristocratici: frutto di conquiste, di
compere, di passaggi per via matrimoniale, doni al signore
- Clientele: rapporti di dipendenza tra le persone, a livello verticale.
Permettono un controllo pervasivo sul territorio.
Il vaso di Soissons: Ovvero la spartizione del bottino secondo Clodoveo (da
Gregorio di Tours, Historie Francorum)

Pipino il breve ha il potere, depone l’ultimo re merovingio, nel 751 viene


incoronato re. Il fratello avrebbe potuto ostacolarlo, ma, nel 747 Carlo 313 Editto di Milano: liberalizzazione del culto cristiano
Manno si ritira più o meno volontariamente a Montecassino. Cerano delle parole che lette con attenzione non erano nate nel tre-
743 incontro tra Pipino e il Papa. Pipino chiede al Papa se era meglio dare il cento.come la parola feudo che inizia ad affermarsi in età carolingia.
titolo a chi di fatto deteneva il potere o lasciarlo a chi lo aveva legalmente CARLO MAGNO (742-814 muore ad Aquisgrana, aveva 72 anni)
ma mancava di potere concreto. 771 eredità del regno franco → re franco
Il Papa decide di legittimare il potere a favore di Pipino affinché recuperi le 774 conquista il regno longobardo
terre perse dal papato. 794 avvia la riforma monetaria
La chiesa ha un dialogo con gli imperatori e lo fa con una serie di piccole 800 è incoronato imperatore da papa Leone III
azioni, per esempio la donazione di sutri nel 728. 806: divisio imperii → Carlo, Pipino e Ludovico il Pio. Tanta fatica a mettere
assieme un regno grande e poi vederlo sgretolarsi.
Si calcola che ogni anno del suo regno abbia portato avanti una campagna
militare.
Perché Carlo magno era contrariato? Era vero o era solo per rimarcare la
modestia del sovrano?
Leggiamo una testimonianza diversa, gli Annali del regno dei Franchi:
Nello stesso giorno santissimo della nascita del Signore, allorché il re du-
rante la messa si alzava dalla preghiera davanti alla confessione del beato
Pietro apostolo, il papa Leone gli impose la corona sul capo, e fu acclamato
da tutto il popolo romano: «A Carlo, augusto, coronato da Dio, grande e pa-
cifico imperatore romano, vita e vittoria!»
La cerimonia non corrispondeva a quella in uso a costantinopoli:
BISANZIO:
1) Proclamazione da parte dell’esercito
2) Acclamazione dal popolo
3) Benedizione patriarcale
ELEZIONE DI CARLO MAGNO:
1) Incoronazione e unzione papale
2) Acclamazione del clero (in rappresentazione del popolo)
3) Acclamazione dei nobili franchi
Il papa sebbene chiese aiuto alla famiglia di Carlo ma con l’incoronazione gli
cchiesa rimane sempre più potente
Il peso dell’esercito → L’esercito è l’esercito essenziale nelle mani di Carlo, in cui si trova il palazzo imperiale e la cappella palatina. Due personalità af-
prima di diventare imperatore Carlo è stato un grande condottiero. Il modo fiancano Carlo quando non si trova ad Aquisgrana: Arcicappellano (ecclesia-
migliore per garantirsi la fedeltà delle grandi famiglie clientelari franche era stico che gestisce la cancelleria) e il Conte Palatino (laico che esercita la giu-
proseguire la politica di espansione dei suoi predecessori. Nuovi territori stizia). Gli itinerari sono un genere di fonte, come la biografia, registrino di
conquistati → bottini e terre da spartire. Appoggiarsi alle reti clientelari. spese, lettere, privilegi che hanno emanato, documenti medievali con luogo
Ma la manovra più rivolutiva fu lo scioglimento dei reparti armati privati: e datazione.
tutti i guerrieri a cavallo dovevano giurare obbedienza soltanto al re. Nasce CONTEE o comitati → rette da un conte, fanno perno sulle città, ampiezza
un esercito forte, compatto, affidabile ed efficiente. Tutto si decide nell’as- pari circa ad una provincia odierna. Giustizia e reclutamento esercito.
semblea annuale o semestrale, con tutti i grandi aristocratici dell’impero. MARCHE → rette da un marchese, sono aree marginali e di confine, sono
Porta in rettifica le leggi che ha emanato nel corso di tutto l’anno, le leggi estese e vulnerabili, hanno esigenze difensive.
franche si chiamano capitolarium. Discute delle varie problematiche suc- DUCATI → rette da un duca. Ducato di Bretagna, Baviera, Carinzia. I ducati
cesse durante l’anno e si pianifica la campagna militare dell’anno successivo. più grossi rimangono.
L’assemblea è un raduno di magnati laici ed ecclesiastici, che avviene in pri- REGNI → regno longobardo, poi regno d’Italia e regno di Aquitania.
mavera. I Conti e i Marchesi vengono reclutati dalle famiglie aristocratiche. È un’ari-
La guerra nel medioevo è una questione di tempi, preparazione in anticipo: stocrazia forte che controlla le funzioni pubbliche oltre che la terra.
scrivere e diramare le convocazioni, dare tempo a tutti i sudditi di armarsi, ▪ Fiscalità: riscuotere le imposte indirette (sugli scambi), curare l’esa-
partire e raggiungere la sede dell’incontro dell’esercito campale, muovere zione delle tasse dirette fatte sulla ricchezza. TASSE DIRETTE E INDI-
verso le terre in cui si combatte (due tronconi di esercito che fanno due RETTE.
strade diverse, strategia a tenaglia), preferibile la stagione estiva. ▪ Giustizia: risolvere i conflitti, giudicare le controversie e punire i rei.
Lettera di convocazione dell’abate Fulrado 806: placido generale (assem- ▪ Guerra: arruolare gli uomini atti alle armi, guidare l’esercito in
blea), che non si pretenda nulla al di fuori del foraggio, della legna e dell’ac- guerra.
qua. → è un ordine e si riferisce ad un uomo di chiesa, portare dei doni che ▪ Ordine: prevenire i disordini, reprimere le violenze, assicurare la
deve far pervenire prima dovunque Carlo Magno sarà. Grande sforzo. Arma- pace.
mento del cavaliere: scudo, lancia, spada e spada corte, arco e faretra con ▪ Economia: gestire i beni pubblici acque, terre, mulini, ponti, porti.
frecce. Rarità di questo tipo di documento, lettera di uso corrente; ruolo Queste funzioni pubbliche che servono a Carlo, quando muore l’imperatore,
militare dei prelati; modalità e i tempi della chiamata e la durata della cam- le cariche diventeranno una spina nel fianco, gli aristocratici tengono queste
pagna. funzioni. Il potere viene distribuito e resta fuori, sgretolamento dei poteri.
Le conquiste territoriali, le tre principali aree di espansione: Organizzazione amministrativa e gerarchia derivata da tre diverse tradi-
Sassonia 772-804 – Italia Longobarda= regno d’Italia + Marca del Friuli – zioni: ordinamento territoriale romano, legami personali barbarici e chiesa
Catalogna= Marca di Spagna 801-813 imperiale cristiana. Re / imperatore → Conti e Marchesi → Missi dominici.
Ordinamento territoriale romano, legami personali di tipo germanico, acco- Legami, vincolo vassallatico beneficiario. I missi dominici sono gli inviati del
stamento alla Chiesa. signore, ufficiali itineranti, viaggiano in coppia, un laico e un ecclesiastico,
Le corti sono itineranti, gli uomini di potere di questo periodo si spostano incarico a vita, il ruolo: far conoscere le leggi e farle applicare, sorvegliare
nei territori che controllano. La sede prediletta di Carlo Magno è Aquisgrana, che il patrimonio regio venga controllato, sorveglianti della buona ammini-
strazione, controllare le usurpazioni di potere.
Il sistema vassallatico-beneficiario è un sistema pervasivo che ha radici sia SCUOLA. Tra il VII e XI secolo la massa della popolazione era analfabeta, le
germaniche che latine, si basa su uno scambio di favori e sulla fedeltà, ne- cause sono tre: la scomparsa delle scuole, la predominanza della cultura
cessità di un sistema sociale consolidato e si diffondono grazie alla necessità orale e la scarsa propensione per la scrittura di documenti. Solo il 30% degli
di protezione degli individui e a una economia poco monetarizzata. Garan- aristocratici sapeva scrivere il proprio nome. Tantissimi dei capitolari (leggi)
tiscono a Carlo la fedeltà dei funzionari, non è più solo servizio militare, ma sono dedicati alla scuola e all’educazione. Fino ad allora le scuole erano di
anche esercizio di carica pubblica. C’è un cerimoniale solenne e articolato, tre tipi: episcopali, parrocchiali o monastiche. Venivano insegnate le 7 arti
con giuramento dell’Omaggio. → FEUDALESIMO e età feudale. Vitalizi. Con- liberali: il trivio (grammatica, retorica e dialettica) e il quadrivio (aritmetica,
tratto da due persone giuridicamente libere, una persona che concede beni, geometria, astronomia e musica). 825 da castiglionr Olana re Lotario cerca
l’altra fedeltà e servizio. di attuare una distrettuazione scolastica per il nord Italia. Le sedi per il nord-
Schema del rapporto vassallatico-beneficiario est erano Verona (studenti da Mantova a Trento), Vicenza (studenti da Pa-
Signore → funzione: aiuta e protegge il vassallo → atti: investitura → con- dova, Treviso, Asolo, Feltre e Ceneda) e Cividale (reliquae civitates Forum
tenuti: inizialmente concede solo protezione, poi associa in beneficio vitali- Iulii ad scholam conveniant). La schola palatina è un luogo fisico e un gruppo
zio una terra e dal X secolo divenne in uso la parola feudo. di studiosi di Aquisgrana, cenacolo di uomini di alta caratura, tra cui Paolo
Vassallo → giura fedeltà a vita e offre servigi al signore → omaggio → presta Diacono, Aquino di Orc e il patriarca Paolino.
servizio militare a cavallo, con armamento completo. Nei monasteri preghiera e lavoro, tra cui il lavoro negli scriptoria. Fioritura
di luoghi importantissimi per noi storici. Riscoperta del latino, non era mai
La rinascita carolingia stato abbandonato, ma era un latino corrotto nel corso del tempo. Ora si va
I temi principali della rinascita carolingia sono la CULTURA e il FISCO e l’ECO- a recuperare i testi della latinità classica.
NOMIA. LA CANCELLERIA. Ufficio che sta ad Aquisgrana, in cui vengono redatti i do-
▪ La cultura si riflette sulla scuola, la cancelleria, la grafia carolina, la cumenti di ordine corrente. Le tipologie sono i capitolari (=leggi), i diplomi
circolazione delle pergamene e dei manoscritti, i capitolari e la mag- (=documenti ufficiali per concedere un privilegio o sancire un diritto), placiti
gior quantità di annali di storia. (=udienze giudiziarie), lettere e corrispondenza, convocazioni (per esempio
▪ L’economia e il fisco la modifica tramite la riforma monetaria con il chiamata alle armi, all’assemblea), atti pubblici (vendite, donazioni). → a
mono metallismo (moneta d’argento) e la presa di dazi e gabelle, i gestirla sono uomini di Chiesa, chierici e Notai di palazzo.
polittici. Capitulare de villis, ca 800. 70 rubriche sulle aziende (foto delle rubriche).
Carlo ha una grande attenzione all’educazione, serie di documenti in cui af- I POLITTICI. Per gli storici un polittico è un INVENTARIO DI BENI che descrive
ferma ciò: Lettera che Carlo scrisse nel 794-797 ca all’abate Baugulfo → i analiticamente le proprietà di un signore laico o ecclesiastico. Servono per
vescovadi e i monasteri devono iniziare allo studio delle lettere sulla base mettere ordine. Il più famoso è quello redatto per l’abbazia parigina di Saint
della capacità di ciascuno, ciascuno deve sapere ciò che desidera realizzare. Germain des Prés tra 823 e 828, IX secolo>>> elenca proprietà terriere di-
Presenza di un pensiero corretto, ma anche l’uso di un linguaggio scorretto. slocate in 25 villaggi. È prezioso per ricostruire la storia economica, sociale,
Studiare per correggersi e capire cosa si vuole realizzare. → Carlo spinge per topografica, demografica, linguistica o onomastica. Evidenzia benissimo la
un uso più regolare della scrittura e dello studio. struttura della curtis. Gli esempi italiani sono il Breve de terris del monastero
La merovingica era la scrittura dei franchi prima che Carlo magno introdusse di S. Giulia (BS) e l’Estimo del monastero di Bobbia (PC) del IX secolo.
la carolina. La carolina è una grafia più facile e intellegibile. Il Sistema curtense: sistema di gestione delle grandi aziende agrarie. In età
romana o si era liberi o schiavi. In età medievale invece esistevano diverse
sfumature intermedie. Le nuove figure di contadino che entrano in scena in Dopo Carlo Magno: la crisi del potere pubblico
età medievale sono: Il problema maggiore a cui Carlo non ha posto rimedio → questione della
▪ Servi prebendari → legati al padrone, vivono presso di lui e lavorano primogenitura. La spartizione patrimoniale provoca una debolezza, divide
per lui, prebenda = vitto + alloggio. Giuridicamente non sono liberi, l’impero fra gli eredi Carlo, Pipino e Ludovico, in parti eque. Carlo e Pipino
sono proprietà di un altro uomo, possono avere una loro famiglia, su muoiono e quindi rimane solo Ludovico il Pio, imperatore tra 814-840. Egli
di loro il padrone ha diritto di vita e di morte. si pone l’idea di stato più moderna. Uomo fortemente legato alla chiesa. Il
▪ Servi manenti o casati → contadini liberi con casa propria, legati alla primo intervento di Ludovico è il Ordinatio Imperii 817 (l’impero deve es-
terra, hanno in affitto dal signore uno o più mansi. In cambio della sere indivisibile in quanto è voluto da Dio). Come primi avversari di questa
terra pagano con una parte del raccolto e con una corvées. legge sono gli Aristocratici. >>> Ludovico interviene e ricambia l’Aristocrazia.
▪ Liberi → coltivano terra propria o in affitto, piccoli o piccolissimi pro- La Constitutio è una legge emanata nel 824 che dichiara la centralità dello
prietari. stato rispetto il potere della chiesa, il papa non può essere eletto se prima
Nel medioevo bisogna distinguere fra PROPRIETA’ (la nuda proprietà, al si- non giura fedeltà all’imperatore. Ciò è alla base del conflitto tra papato e
gnore) e POSSESSO (uso, al vassallo). Il patriarca ha la proprietà e il signore impero. prima crepa fra stato e chiesa.
di Villalta ha il possesso; quindi, lo usa e lo cede a qualcun altro. Catena di La disgregazione dell’impero → divisione interna fluida dell’impero fra i suoi
relazioni difficile da ricostruire. La proprietà è di uno solo, il possesso ha tre figli. Al figlio Pipino da l’Aquitania, e a Ludovico il bavaro dà la Baviera e
tante ramificazioni. al nipote Bernardo l’Italia. A Lotario, il primogenito dona l’Austrasia e la di-
Il sistema curtense è una diversa forma di organizzazione del lavoro agri- gnità imperiale.
colo. Le curtes o villae sono aziende utili a organizzare l’attività agricola nelle Ma
grandi proprietà fondiarie. Perché si possa parlare di sistema curtense de- Ludovico il Pio aspetta un altro figlio, Carlo il Calvo a cui da l’Alsazia. Nasce
vono figurare tre elementi principali: PARS DOMINICA + PARS MASSARICIA una grave crisi famigliare, tutti i fratelli sono in guerra contro Ludovico il Pio.
+ CORVEES. Disposizione a macchia di leopardo della pars dominica e della Dopo la morte di Ludovico il pio, nel 842 avvenne un giuramento a Stra-
pars massaricia. Nella parte del dominus ci sono le terre migliori, è centrale, sburgo e nel 843 viene firmato il trattato di Verdun. Lotario si tiene il cuore
ci sono i magazzini e l’abitazione padronale, coltivata dai prebendari. La pars dell’Impero con Aquisgrana e Roma, Ludovica il Bavaro la Germania e Carlo
massaricia è affidata ad altri uomini, sono piccoli poderi con terre più difficili il Calvo si tiene l’altra parte dell’Impero.
che rendono meno, coltivati dai servi casati e contadini liberi, che pagavano Il giuramento di Strasburgo 842 → Nitardo fu storico e testimone degli
il signore in corvées, dei servizi gratuiti e obbligatori dediti al signore. Queste eventi, era membro dell’aristocrazia france e nipote di Carlo magno. Scrive
giornate di lavoro sono variabili. quattro libri di storia con l’intento di presentare il processo di disgregazione
LA RIFORMA MONETARIA. Il battere moneta era una prerogativa regia. dell’impero in 3 regni distinti. In essi riportò le formule die giuramenti pre-
Carlo interviene preservando il diritto del re di coniare moneta e cerca di stati dai due sovrani, Carlo il Calvo e Ludovico Germanico, ai rispettivi eser-
centralizzare le zecche regie. Il sistema monetario era articolato su base do- citi pronunciati in volgare, in lingua germanica e lingua romanza.
dici, il denaro è l’unica moneta tangibile, i soldi e la lira sono unità di conto. Spartizione molto equa tra dimensioni del territorio e risorse, ma l’impero
Carlo decide di coniare solamente le monete d’argento, ogni moneta reca carolingio era finito.
impresso il nome e il monogramma del sovrano. Il recto di un denaro caro- PARTICOLARISMO, frammentazione e polverizzazione dei poteri, tanti pic-
lingio, con la scritta CAROLVS REX FR(ancorum). Nel verso del denaro caro- coli poteri locali che prendono il sopravvento. Nel caso dell’Europa comin-
lingio con il monogramma, l’insieme di lettere con cui Carlo di firmava.
ciano ad affermarsi i regni, forti e vasti principati territoriali. L’Italia è smem- e nei confini sopraindicati, ovunque abbiano beni ereditati o acquisiti, o dei
brata ulteriormente in principati regionali molto forti ma geograficamente servi, tanto nel comitato parmense quanto nei comitati vicini. → il potere
ridotti. Da una parte ci sono gli aristocratici arroccati nei castelli, dall’altra sta sui chierici, sui laici quindi gli abitanti che siano del distretto o della città,
cominciano a rifiorire le Città, gli abitanti si organizzano intorno al vescovo, sui servi e sulle cose. La giurisdizione è legata alle persone. Il potere è tutto
cui il re concede importanti prerogative. del vescovo. Il potere pubblico è donato senza condizioni. Ha ottenuto la
I poteri del vescovo: erigere fortificazioni, concedere il diritto di mercato e legittimazione dall’alto di farle.
uno spazio di mercato agli abitanti di istituire un mercato settimanale, ri- Concediamo, permettiamo, trasferiamo e affidiamo il potere regio, sempre
scossione di dazi e gabelle per incrementare il patrimonio della città. e senza limiti di tempo, al vescovo di Parma, non è revocabile.
Parma X – Lucca 13 marzo 962 >>> Ottone I, imperatore augusto della casa Allodialità del potere >>> l’allodio è una proprietà privata, secondo Gio-
di Sassonia, nel 962 scende in Italia e viene proclamato imperatore. Nella via vanni Tabacco anche il potere veniva trattato come una proprietà privata. Il
francigena, strada che da l’Inghilterra portava a Roma, all’altezza di Lucca potere subisce lo stesso trattamento di un bene immobile.
emana un diploma, un atto ufficiale, un privilegio, chiamato anche Lettera Quando il vescovo cede, non riesce ad avere tutto questo potere, inizia a
patente, sui diritti della città di Parma, rivolgendosi al vescovo Uberto di cederlo e ad alienarlo, ad esempio ad un gruppo di cittadini >>> nascita dei
Parma. La forma del documento fa fede, testimonia l’autenticità del docu- comuni.
mento, è data dalla grafia, dai monogrammi e sigilli, serie di formule speci- Il vescovo non diventa un funzionario dell’imperatore e nemmeno un feu-
fiche fatte ad hoc. Documento da esibire. Il potere concesso dall’imperatore datario. A Parma l’imperatore rinuncia ad un pezzo di stato, i cittadini di
→ 5 quelle cose che spettavano al potere regio e alla funzione pubblica – 7 parma vedono nel vescovo Uberto il loro capo. Concezione del potere diffe-
potestà di deliberare, giudicare e ordinare – 15 licenza di ordinare, decidere rente, concezione signorile del potere. Potere alienabile e cedibile agli altri.
e deliberare. Nella sostanza sono le funzioni che oggi chiamiamo:
LEGISLATIVA → deliberare La patrimonializzazione del potere X secolo. Nell’Europa post-carolingia al-
GIUDIZIARIA → giudicare cune prerogative di natura pubblica (difesa, giustizia, diritto di riscossione
ESECUTIVA → decidere delle tasse) erano di natura pubblica, ma potevano essere gestite da enti e
Abitualmente sono funzioni che il re trasferisce ai conti. Il vescovo deve da famiglie, ed entravano a far parte del loro patrimonio. Chi detiene i diritti
avere forza militare distritio (avere un esercito e saperlo condurre) e capa- di origine pubblica è un signore (dominus) e la terra e la regione su cui eser-
cità di comando o il banno. Il potere traferito al vescovo consiste nelle mura cita tali diritti è detta signoria (dominatus). Con la fine delle guerre di con-
della città (passaggio 11 e 12), il distretto e il telòneo e ogni altra funzione quista gli uffici pubblici diventano cariche da distribuire ai vassalli in cambio
pubblica, le vie di comunicazione e tutto il territorio coltivato e incolto. Do- di fedeltà e la carica pubblica entra a far parte del patrimonio di famiglia. →
cumento che comprende tutto. → DEMANIO. Il vescovo può e deve occu- ESITO DELLA CRISI DEL POTERE CENTRALE (IX secolo)
parsi di tutto oltre che alla cura spirituale. Nulla è lasciato al caso: il vescovo
deve riparare e far costruire mura e strade, assicurarne il transito e la pro- I beni e i diritti sono scritti negli archivi dei patriarchi. → la patrimonializza-
tezione dei viaggiatori; imporre dazi su stradi e corsi fluviali, riscuotere ga- zione del potere nel patriarcato di Aquileia è presente fino al XIV secolo,
belle; arrestare multare ed emettere sentenze. Tesaurus Ecclesia Aquileiensis, notaio Odorico? 1380.
Chi è soggetto al vescovo? 6 le cose e i servi, tanto di tutto il clero di quello I sovrani non riescono più a controllare le cariche pubbliche, potere con-
stesso vescovado, in qualunque luogo si trovino, quanto di tutti gli uomini cesso interamente e irrevocabile. Concedere fette dei poteri. Al tempo di
che abitano dentro la medesima città. – 13 tutti gli uomini abitanti nella città Carlo Magno un vassallo poteva diventare conte, e quindi avere dei diritti
ed esercitare un potere pubblico. A partire da Ludovico il Pio gli uffici pub- vassallatico-beneficiario, basato su uno scambio paritario) e signifi-
blici venivano dati ai vassalli come premio di fedeltà. cato socio-antropologico (= periodo caratterizzato da legami perso-
I due problemi per i regnanti coevi nali a tutti i livelli, dal ricorso alla terra come strumento per stabilirli,
▪ Potere crescente dell’aristocrazia dato anche dall’ereditarietà dei dal frazionamento dei poteri pubblici, dalla supremazia dei guerrieri)
feudi → il feudo beneficium era vitalizio ma 877 Carlo il Calvo “Capi- Il VINCOLO VASSALLATICO-BENEFICIARIO
tolare di Quierzy” riconosce l’ereditarietà dei feudi, è una sorta di Compare già nella Gallia merovingia. È un legame tra due guerrieri (signore
condono, che sana una situazione ormai non più recuperabile. 1037 e vassallo), basato sullo scambio tra fedeltà militare e possesso di terra (be-
Corrado II “Costitutio de feudis” estende la trasmissibilità per via neficio). Carlo Magno sceglieva i suoi ufficiali pubblici (CONTI) tra i suoi vas-
ereditaria anche dei feudi minori. Il potere dei feudatari maggiori era salli (fedeli e militarizzati), ma non tutti i vassalli erano conti. Chiunque po-
diventato straordinario, che fossero conti, vescovi-conti o feudatari teva costruirsi un seguito di vassalli, perciò
potevano all’interno del loro “regno” esercitare i tre poteri: legisla- → la contea non è da assimilare al beneficio
tivo, esecutivo e giudiziario. HONOR = concessione del diritto a eser- → il beneficio è una sorta di ‘surrogato’ di stipendio, una fonte di
citare una funzione pubblica – DOMINATUS = esercizio effettivo del reddito (ma per lungo tempo è un bene immobile, non una carica!)
potere su uomini e beni. → nascita di tanti principati territoriali po-
tentissimi, le aristocrazie cominciano a adottare una politica attenta La signoria indica sempre il potere di un uomo su un altro uomo. È un potere
di concentrazione di proprietà terriere. Le aristocrazie diventano lo- di tipo economico, ma con fortissime implicazioni negli ambiti della giustizia
cali. Accorpamento dei beni o divisione nei figli, pulviscolo di piccoli e della difesa.
pezzi di potere. Il controllo ereditario delle cariche pubbliche muta La SIGNORIA FONDIARIA
la natura dell’aristocrazia, non è necessario il consenso del sovrano È il potere che il padrone di uno o più fondi rurali esercita sui suoi terreni e
per ottenere un titolo pubblico. Le grandi famiglie si spezzano in rami sugli uomini (servi o liberi) che vi vivono. Il signore (non necessariamente
diversi, ognuno radicato in una precisa area, in quest’area si concen- una figura istituzionalizzata) si assume alcune delle funzioni pubbliche e le
trano anche gli altri possedimenti fondiari su cui si esercita un pieno esercita: riscuote alcune tasse, amministra la giustizia al livello più basso. A
controllo politico, economico e religioso. Questa espansione delle volte inizia a farlo con l’autorizzazione del potere centrale, grazie alla con-
grandi proprietà fondiarie va a scapito delle libertà dei piccoli pro- cessione di privilegi di immunità (per es. quelli che l’imperatore dà ad alcuni
prietari, cedono il loro terreno e la loro libertà e si pongono sotto la enti ecclesiastici, che così si sottraggono all’ingerenza dei conti o di altri am-
protezione del signore. >>>> FEUDALESIMO. Giovanni Tabacco ha ministratori regi).→ Col passare del tempo si creano vere e proprie isole giu-
definito il feudalesimo un monstrum inafferrabile, la parola feudale- risdizionali
simo nasce in piena età moderna e vuole definire il sistema di rap- LA SIGNORIA TERRITORIALE O DI BANNO
porti politici e sociali. Feudalesimo, feudale e medievale sono parole È il potere che il padrone di uno o più fondi rurali esercita sui suoi terreni e
che hanno accezione negativa, in quanto viene collegato all’idea di sugli uomini (servi o liberi) che vi vivono e sui terreni e gli uomini circostanti,
antistato, idea errata come l’idea dell’immagine della piramide feu- che dal punto di vista della proprietà appartengono a qualcun altro.
dale. Rapporti clientelari tra famiglie. Qualche signore fondiario si impadronì localmente dei poteri pubblici, di-
La parola feudalesimo ha due significati: significato tecnico, storico- ventando un signore territoriale o di banno, SENZA AUTORIZZAZIONI formali
giuridico (= legame personale tra un signore e un guerriero, vincolo da parte di una autorità suprema. Semplicemente comincia esercitarli per-
ché qualcuno glielo chiede.
È una sorta di assimilazione e fusione tra il potere pubblico e la signoria fon- UNGARI: arrivano dalla Pannonia 895, dal bacino del Volga, annual-
diaria. I modi per definirla sono: ALLODIALIZZAZIONE DEL POTERE, CRESCITA mente fanno delle razzie, arrivano all’Italia centro-padana. Vescovo
DEI POTERI SIGNORILI, INCASTELLAMENTO di Cremona, chiamato Liutprando, il quale narra le devastazioni degli
Il FEUDO di SIGNORIA Ungari, con l’arrivo di Ottone I nel 955 vennero sconfitti e si conclu-
Si profila tra XI e XII secolo. Non collega due persone, ma due poteri territo- sero le razzie.
riali; è un territorio governato dal suo titolare CON L’AUTORIZZAZIONE di SARACENI: giungono dalla costa nord dell’Africa e si insediano in Si-
una autorità superiore. Qualcuno parla anche di feudalesimo politico cilia e in Puglia, serie di basi ben difese, in Provenza a Frassineto e in
La SIGNORIA CITTADINA Campania sul Garigliano. Predazioni e razzie sistematiche. Conquista
Tra fine ‘200 e inizio ‘300 in alcuni comuni italiani compaiono le signorie cit- della Sicilia dal 827 al 902, capoluogo Palermo.
tadine (il comune nasce tra 1080 e 1120): con signoria cittadina intendiamo Il pellegrino del medioevo quando parte, parte e chiude dietro di sé
la nascita di un potere personale nella città (Ezzelino da Romano nelle città la porta di casa, portandosi con loro tutte le proprie ricchezze, i sa-
venete, gli Estensi a Ferrara). Utilizzano il feudo di signoria per meglio con- raceni attaccarono i pellegrini.
trollare il territorio Bisogno di difendersi da parte delle popolazioni locali e autoctone.
Clima nei confronti di queste popolazioni (diplomi regi – le vite dei santi –
▪ Seconda ondata di invasioni: Vichinghi, Ungari e Saraceni → tra la cronache)
metà del IX e del X secolo sono i protagonisti, attacco che arriva Lotario, Diplomi, 948 → devoluzioni di poteri da parte di Lotario al vescovo
quasi contemporaneamente, da nord i Vichinghi, da sud i Saraceni e di Trieste per aiutare la città in questo momento di incertezza. Concede tutti
da est gli Ungari. Cercano un bottino, non la dominazione politica. Le i diritti del regno.
caratteristiche principali: gli Ungari e Saraceni sono protagonisti di Berengario I, Diplomi, 904 → richiesta che parte dal vescovo di Bergamo, la
razzie periodiche (razzie di cibo, di uomini e beni, colpiscono luoghi città di Bergamo è stata attaccata dagli Ungari e problema interno dei conti
in cui si trovano ricchezze, chiese, città, mercati, monasteri). Nel caso che minacciano i poteri del vescovo. Chiede che le mura vengano riedificate,
dei Vichinghi si punta ad una radicalizzazione, fissarsi sul territorio ovunque il vescovo lo ritenga necessario.
(Normanni). Queste incursioni cambiano la fisionomia del paesaggio, Diploma di Berengario emesso a Pavia nel 915 → il vescovo di Bergamo ma
causando abbandoni, fortificazioni o nuovi insediamenti (INCASTEL- la chiesa ha diritti nella zona di Pavia, per l’incombente pericolo dell’inva-
LAMENTO). sione degli Ungari. La gente ha ricostruito le mura della città con le pietre
VICHINGHI: arrivano dalla Scandinavia 896, alla base dei loro suc- della sede vescovile.
cessi vi fu la novità tecnica delle imbarcazioni drakkar (adatte sia ai Berengario I, diplomi, 906 → a causa dell’incursione dei pagani libertà di co-
fiumi che agli oceani) risalgono la Senna e arrivano a Parigi, a capo struire un castello al diacono della chiesa di Verona, inoltre permesso di
della spedizione c’era il duca Rollone. A partire dalla metà del IX se- esercitare commerci e costruire un mercato all’interno, concesso di raffor-
colo i normanni cominciano a stabilirsi sulle coste francesi e a colo- zarlo con bertesche, merli, propugnacoli e fossati e ogni difesa necessaria,
nizzare nuovi luoghi. Il re di Francia nel 911 gli dona le terre dell’at- mercato di sua proprietà, a beneficio della Chiesa: il telòneo, la palifittura, il
tuale Normandia, primo ducato normanno, in cambio giurò fedeltà ripatico, tutti i redditi, tutte le entrate e i diritti coercitivi.
al re di Francia, si convertì al cristianesimo e si impegnò a difendere Razzie saracene conosciute grazie alle vite di Sant’Elia il Giovane → 835
la Francia. Una volta stabilizzati muovono verso sud e arrivano in Si- viene catturato da mercanti arabi e venduto a mercante di schiavi africano
cilia nel 1025. e cristiano, viene ridotto in schiavitù, una nave bizantina lo intercetta e lo
libera, ma nel 838 viene catturato da un ricco cristiano, liberato 40 anni L’esito dell’accrescere dell’autorità e del potere delle aristocrazie locali e le
dopo. paure delle incursioni è l’Incastellamento. Con le nuove incursioni e i nuovi
Storie di Rodolfo il Clabro → i saraceni rapiscono l’abate Maiolo dell’Abbazia assetti del potere compaiono ovunque fortificazioni (= palizzate con fos-
di Cluny nel 972, centro di enorme ricchezza. Ricchezze per pagare il riscatto sato, vere cinte murarie, fortificazione di nuclei esistenti, nuove fondazioni).
della sua prigionia. Gli scopi dell’edificazione dei castelli sono diversi:
L’evangeliario di Cividale → inizio del VI secolo, prodotto nella zona di Ra- ▪ Scopo difensivo
venna. All’interno manca il Vangelo di Marco, alcuni frammenti sono a Ve- ▪ Strumento di predominio politico e militare
nezia alcuni frammenti a Praga. Tra 1354-55 l’imperatore Carlo IV, fratello ▪ Strumento di promozione di popolamento di terre incolte → moti-
del patriarca di Aquileia, porta con sé come reliquia un pezzo del mano- vazione di ordine economico, sfruttamento di terreni incolti, popo-
scritto. Il manoscritto era custodito ad Aquileia conservato come una reli- lare terre disabitate.
quia, come se fosse stato scritto dallo stesso evangelista Marco. >>> questo ▪ Strumento di rafforzamento dei poteri locali → signoria territoriale
manoscritto doveva essere esposto nella basilica di Aquileia, circa 1600 per- o di banno
sone hanno lasciato la loro firma nel manoscritto dove c’era uno spazio 864: capitolare di Carlo il Calvo decreta l’abolizione di castelli e fortificazioni
bianco, sono tutti da collocare nella seconda metà del IX secolo. Poi improv- nati senza autorizzazione regia.
visamente più niente, a causa dell’incursione degli ungari. Tra le firme spic- Castello di Miranduolo, Siena. Prima attestazione documentaria del 1004, gli
cano i principi pannonici Pribina e Cozil, i principi croati. scavi archeologici trovano insediamenti precedenti di qualche secolo. Inse-
diamento altomedievale metà IX secolo: posizionato su un poggio, semplice
INCASTELLAMENTO abitato di capanne. All’altezza del X e XI secolo prima fase di incastella-
mento, palizzata più imponente, difese rinforzate. Questa curtis subisce una
distruzione grave, poi nel XII castello. Forse i Gherardeschi hanno cercato di
impossessarsi di Miranduolo, cambiamenti consistenti. Capanna → casa con
tetto spiovente → castello.
11 giugno 983: Ottone II affida al patriarca Rodoaldo cinque castelli: Buja,
Fagagna, Gruagno, Udine e Brazzacco. Diritto di amministrare la giustizia per
tre miglia intorno a ciascun castello. Riscuotere tributi. Prima volta in cui
viene citata Udine.

Ai tempi di Carlo Magno un vassallo del re poteva essere nominato conte


ma i due fatti restavano ben distinti: il vassallo in cambio della sua fedeltà
otteneva un beneficio e inoltre era anche un conte, quindi, ricopriva una
carica pubblica;
Con Ludovico il Pio e i suoi successori, di fatto, gli uffici pubblici divennero
cariche da distribuire ai vassalli in cambio della loro fedeltà: insomma la
carica pubblica divenne un beneficio (i titoli come conte, duca, marchese
diventano effettivamente titoli che vengono trasmessi per via ereditaria e
non più legati semplicemente ai nomi di uffici pubblici)=nel X secolo come
altri benefici, le cariche pubbliche entrano nei patrimoni di famiglia e inizia-
rono ad essere divise o vendute addirittura

IL X SECOLO
Esiti del particolarismo in Europa
Francia → regno dei franchi occidentali, presenza di dinastie forti, compat-
tezza e solidità. Dopo la deposizione di Carlo il Grosso fu eletto il re il conte
di Parigi, Oddone, e in seguito discendenti carolingi. Ciò conferì alla corona
un’aura di sacralità. Dal 987 e per due secoli i Capetingi poterono contare su
eredi maschi legittimi e assicurare stabilità alla corona.
Germania → regno dei franchi orientali, presenza di dinastie forti, compat-
tezza e solidità
Regno Italico → re deboli stranieri, non hanno forti risorse terriere e quindi
grandi eserciti, fanno guerra tra di loro e fronteggiano gli Ungari. Non si af-
fermò mai una vera dinastia, è una corona legata al potere imperiale in Ger-
mania, ma non ci sono imperatori per un po’. L’inconsistenza del potere re- Pretese del potere temporale su quello spirituale. Il privilegium othonis 962:
gio favorì l’ascesa delle famiglie aristocratiche locali e l’affermazione delle nel 824 Ludovico il Pio emana la Constitutio, il papa non poteva essere eletto
città. se non giurava fedeltà all’imperatore. Nel 962 Ottone I insieme a papa Gio-
La dinastia degli imperatori Sassoni vanni XII confermò che l’elezione del papa può avvenire solo con il consenso
dell’imperatore o in presenza dei suoi rappresentanti. Nel 1020 Diploms
Heinricianum stretto tra Enrico II e papa Benedetto VIII. 1059 bolla papale
abolisce il privilegio e stabilisce l’elezione del papa sia prerogativa del colle-
gio cardinalizio chiuso in Conclave. → ESITO = LOTTA PER LE INVESTITURE.
CARATTERI DELL’ETA’ OTTONIANA. Sforzo enorme ma è un impero debole
→ espansione militare, protezione della chiesa, preminenza tedesca sull’im-
pero rispetto all’Italia, Renovatio imperii.
Ottone I → FAMIGLIA, nomina consanguinei nei ruoli e uffici chiave. Fun-
zione degli itinerari, quando è in Italia, solamente in due casi redige dei do-
cumenti trovandosi in un castello, forse i castelli non erano considerati così
importanti.
Ottone II → CHIESA, controllo serrato sulle nomine delle principali cariche
ecclesiastiche.
Ottone III → ESERCITO, numeroso e qualificato e vincente, ma vive poco.
Nuovi equilibri nel mondo islamico.
I nuovi equilibri del mondo islamico. Il dominio degli Abbasidi aveva portato, IL COMMERCIO ALTOMEDIEVALE
specie a Baghdad, tra IX e X secolo ad una fiorente vita culturale, dalla lette- Tesi di Henri Pirenne → senza gli arabi il commercio sul Mediterraneo non
ratura alla scienza, dai monumenti alle arti. A contrastare questa fiorente si sarebbe spento.
vita culturale, vediamo una grave instabilità politica dovuta soprattutto alle Il ruolo delle CITTÀ durante l’alto medioevo. Processo di ruralizzazione: du-
lotte familiari per il potere. Dopo una guerra civile che aveva visto Baghdad rante l’Alto medioevo avvenne un progressivo di molte città. Molte città
assediata dalle truppe mercenarie turche di uno dei contendenti al potere, scompaiono, si ritraggono e si spostano. Dunque, vengono ridefiniti: lo spa-
il potere dei vizir si accrebbe sempre più. Il califfato di Baghdad vide spe- zio urbano, cambia il ruolo delle città, la rete viaria; con immediati riflessi
gnere il suo potere. I territori del Nord Africa videro la diffusione della dot- sul commercio.
trina sciita tra i berberi ad opera di Al Mahdi che assunse il titolo di iman M. McCormik, Le origini dell’economia europea, comunicazioni e commer-
ossia di guida suprema con poteri politici e religiosi, mettendosi successiva- cio 300-900 d.C. – ha spostato l’attenzione dalle parole, commercio e mer-
mente a capo di un esercito per la conquista Nord-Africana. Al Mahdi e i suoi cante, sulle COMUNICAZIONI. Nel periodo esaminato ha individuato 669
assunsero il nome di Fatimidi, richiamando Fatima, figlia di Maometto e mo- persone in movimento.
glie di Alì, riuscirono a conquistare l’Egitto e fondare Il Cairo, come loro
nuova capitale. Dall’Egitto si mossero per la Palestina, la Siria e parte della
Penisola Arabica includendo la Mecca e Medina. Il mondo islamico, dunque,
si frantumò in 3 parti=1) califfato sunnita di Baghdad; 2) califfato sunnita di
Cordova; 3) califfato sciita, intenzionato a soppiantare gli altri due e affer-
mare la propria visione dell’Islam e del pensiero di Maometto

Nell’Alto medioevo c’è molta più gente in movimento di quanto si potesse


pensare. 400 movimenti entro il Mediterraneo, l’80% dei quali oltre il
500Km, in un periodo in cui secondo Pirenne il mare nostrum era deserto.
Le poche fonti ci fanno avere un’immagine distorta, sembra che viaggino
prevalentemente uomini di governo, religiosi e pellegrini di origini aristocra-
tiche. MA
▪ Spesso la fonte ci parla di un solo viaggio per ciascuno dei protago-
nisti, ma è probabile che si muovessero spesso.
▪ Alcuni viaggiatori compaiono come singoli, ma ci sono anche gruppi.
Per i pellegrini d’Oriente la meta è Roma, per i pellegrini occidentali
la meta è Gerusalemme.
▪ Gli ambasciatori e i pellegrini spesso viaggiano su navi, navi mercan- del fornitore. Lo dice chiaramente: sono escluse dall’elenco le reliquie dub-
tili, non trasporti statali. Il problema è che non sappiamo cosa tra- bie.
sportassero come merci, evidentemente non era importante ricor- In area francese esistono 3 grandi collezioni di reliquie medievali: Sens, Chel-
darlo. les e Soissons che contano circa un migliaio di pezzi. Le grandi collezioni at-
▪ I racconti dei pellegrini ci illuminano sulle infrastrutture di raccordo, tirano l’attenzione di storici, agiografi, paleografi e storici dell’arte. Spesso
gli scali (la navigazione di cabotaggio prevaleva su quella in mare sono accompagnate da certificati coevi di autenticità e avvolte in preziosi
aperto). panni serici, quindi richiedono competenze diverse e specialistiche. La per-
▪ Il mercante resta ambiguo, figura ambivalente che fiuta gli affari. gamena è preziosa, quindi elle reliquie erano molto piccole, erano presenti
Merce speciale: le RELIQUIE → merci che vengono vendute, comprate, delle abbreviazioni conoscitive.
scambiate e donate. Fenomeno che esplode in età carolingia. Le reliquie L’etichetta che identifica i peli della barba di S. Bonifacio è in scrittura anglo-
erano considerate santo. Nel periodo carolingio tutti gli altari che non aves- sassone, vergata presumibilmente poco dopo la morte del santo. Questa
sero una reliquia dovevano essere abbattuti. Nei tribunali si sfruttavano le scrittura era insegnata in Germania, nel monastero di Fulda, cioè dove S.
reliquie per fare i giuramenti e in battaglia i cavalieri avevano una piccola Bonifacio fu sepolto → verisimilmente la reliquia è originale! Non sempre è
reliquia sull’armatura. Il bisogno delle reliquie aumenta in modo esponen- possibile individuare il santuario/monastero a cui le etichette rimandano e
ziale e nasce un vero e proprio commercio di reliquie. C’erano fiere religiose bisogna prestare attenzione anche ai casi di omonimia per i santi.
specializzate, gli enti erano abbazie, chiese, aristocratici e anche gli strati Poiché la maggior parte dei culti dei santi è localizzata nel luogo di sepoltura,
inferiori della società. Figura del ladro specializzato o mercante di reliquie, la presenza di reliquie attribuite a un particolare santo in altra sede ci sug-
professionista tombarolo e mercante ricettatore per clienti di alta classe. Il gerisce che tra le due località vi fossero comunicazioni. Che la reliquia fosse
problema maggiore che si pone è quello dell’autenticità. Numerose fonti ci autentica o meno, il fornitore proveniva dal luogo in cui il culto era incen-
fanno capire che se lo chiedevano, novella di Boccaccio: frate Cipolla pro- trato → CHI TRASFERIVA RELIQUIE ERA STATO NELLE REGIONI DA CUI LE
mette di far vedere la penna dell’angelo Gabriele, poi carbone di San Lo- RELIQUIE PROVENIVANO
renzo. Dietro queste novelle a volte si celano fatti realmente accaduti.
Cosa rendeva credibile una reliquia? Il contenitore della reliquia, dunque il
reliquiario con un’iscrizione o rappresentazione grafica – un racconto orale
o scritto che ci parli della provenienza – indagini di laboratorio.
Angilberto, genero di Carlo magno, nel 790 fondò l’abbazia di Saint-Riquier:
grandissima collezione di reliquie: acquistare una parte delle reliquie di santi
dalle varie regioni della cristianità intera, dalla santa chiesa romana, da Co-
stantinopoli e da Gerusalemme, reliquie che erano state accumulate,
fummo titolati ad avere una parte di tutte. Quelle elencate nella sua opera
sono solo quelle certe della sua autenticità.

Nel dirci come si sia costituita Angilberto rivela di aver seguito dei criteri
precisi: regione di provenienza della reliquia e status ecclesiastico o sociale
proprio), molto diffusi in Friuli. Limite: non tutti i defunti vengono regi-
strati, ma solo quelli che hanno fatto qualche lascito. A volte si ricorre a
fonti non specifiche e si azzardano calcoli e stime:
- Liste di uomini (fanti e cavalieri) da convocare nell’esercito
- A Firenze dal 1427 il CATASTO
Il grande balzo della popolazione europea → i calcoli indicativi ci suggeri-
scono queste cifre: nel 800 → 25 milioni di persone, nel 1000 → 30 milioni,
inizio secolo XIII → 50 milioni, metà XIV → 70 milioni. Ovviamente ci sono
aree più dinamiche, come l’Italia, la Francia e le Fiandre, e altre meno po-
polose e vivaci dal punto di vista commerciale.

Popolazione contadina: si giova della crescita economica e migliora il pro-


prio tenore di vita
Aristocrazia: trae vantaggi e aumenta le rendite, ma aumenta il numero →
minaccia allo status. Sec. XI-XII la maggior parte delle signorie era costituita
da un solo castello → problema della spartizione
RIMEDI o EFFETTI: fa sposare tra loro i primi cugini (pratica avversata dalla
Chiesa dopo il 1000), cambia la famiglia da COGNATIZIA (famiglia clanica,
con gruppi di cognati i cui figli si dividevano l’eredità e si sposavano tra loro)
ad AGNATIZIA (solo il primo figlio maschio subentra al padre nell’ammini-
strazione dei beni e si crea il LIGNAGGIO)
L’attesa e dopo l’anno mille, la crescita
Crescita: demografica, urbanistica, agricola, artigiana, commerciale. La po-
polazione in Europa dal 650 al 1340 ebbe una crescita costante. Le fonti ad
esempio sono i morti, ovvero gli obituari: presso molte chiese (ciascuna il
Clima, Ambiente, epidemie

Crisi del 1300 >>> peste, teorie maltusiane. Friuli patriarcale, terremoto più
peste. III-VII secolo, depressione economica causata dalla crisi del sistema fiscale
Odorico da Pordenone 1263-1335, Manoscritto miscelare, testi copiati, di romano, contrazione della densità urbana, dominazione dell’economia
natura sacra e di natura medica, intervallati a testi di cronaca locale: 1310, agraria e di baratto
fatti personali legati alle condizioni climatiche, andamento dei prezzi, VIII-XIII seconda metà secolo, crescita, espansione degli scambi, rinascita
1311“si diffuse la fame nelle terre dei Friuli, tanto per le guerre tanto per i delle città e ristrutturazione economica, sfruttamento della terra con il si-
cattivi tempi, tanti morti. Inverno durissimo”, 1317 quantità pazzesca di vino stema curtense, migliorie sulla lunga distanza, ripresa dei commerci sulla
da non sapere dove metterlo, 1321 inondazioni tragiche, 1324 aridità. → lunga distanza espressione delle classi aristocratiche (Tribuno Bono) perso-
cambiamento climatico, piccole testimonianze. naggi che acquistano terreni, che reclutano piccoli eserciti privati, imprese
Demografia ed economia: concetto alternato di depressione e crescita de- di tipo navale, finanziamento di ville in città. Sviluppo della figura del mer-
mografica. cante. In questa ristrutturazione dell’economia ce l’hanno i Fiorentini: ECO-
NOMIA MONDO, integrazione delle economie regionali europee nei grandi
circuiti su scala mondiale. I fiorentini nel patriarcato di Aquileia, nei centri
grossi e nei centri piccoli. Abbandono di Firenze per le terre vergini in cui
investire, botteghe specializzate. Controllo dei mercati dei fiorentini. Ven-
dite di partite di grano in pochissimi giorni. I fiorentini creano il bisogno ti
danno la merce e il denaro, coprono le esigenze di tutti.
XIV metà-XV secolo, depressione, peste e clima sfavorevole.

Campagna VIII-XIII
3 motivi combinati concorrono alla ridefinizione del paesaggio
1. Nuovi dissodamenti → disboscamenti, bonifi- Londra a differenza di Gand ha un vescovo, quindi quel che serve nel me-
che dioevo per definire una città è la cattedra vescovile. Flavio Biondo nell’“Ita-
2. Colture più intensive → più popolazione più lia Illustrata” conta in Italia 264 città con sedi vescovili.
necessità Città che muoiono: Brescello, rasa al suolo dai Longobardi, non essendoci
3. Migliore organizzazione del lavoro più un vescovo non è più una città. Aquileia, è morta pian piano, 568 il pa-
4. Nuovi insediamenti → cambia la carta del po- triarca fugge a grado, 606 scisma tricapitolino, 628 cattedra patriarcale a
polamento rurale, toponimi (Ronchi, Villa- Cormons e nel 737 a Cividale. Aquileia rimane il centro religioso del patriar-
franca, Villanova). cato. Queste zone sono terre dove il patriarca si rifugia, ma non sono città,
Tutto questo processo di crescita passa attraverso delle innovazioni: la rota- in quanto non ha la sede vescovile. Nel Friuli la città è diffusa.
zione delle coltivazioni, rotazione biennale e poi rotazione triennale (semine Città che si impongono: Firenze, non era una città e ruba il vescovo a Fiesole.
invernali, semine primaverili e maggese). Passaggio da campi aperti a campi Guerra contro Fiesole per portare via il vescovo, cronaca del notaio di San-
chiusi recintati. Il cambiamento è dettato anche dall’introduzione dell’aratro zanome 1170-1239, “Firenze trae origine dalla città di Fiesole”. 1125 distru-
pesante da trascinare con buoi e ruote. Introduzione e moltiplicazione dei zione di Fiesole, nel 1228 il vescovo viene “accolto” a Firenze, e diventa una
mulini ad acqua, i molteplici usi del mulino idraulico sono: per macinare gra- città.
naglie, per la spremitura delle olive, per la follatura dei tessili, per attivare Città plurititolate e di nuova fondazione: Venezia accumula titoli, nel ME 4
seghe per le segherie e per azionare mantici per le officine fabbrili. I mulini cariche ecclesiastiche di rango episcopale contemporaneamente: Vescovo
erano anche fonte di discordie e conflitti. di Castello, Patriarca di Grado, Primicerio della basilica di San Marco, Pa-
A dispetto di tutte queste innovazioni, l’alimentazione non cambia in me- triarca latino di Costantinopoli (crociata deviata ai danni di Costantinopoli
glio. Secondo Massimo Montanari, prima del 1000 la dieta era più varia e con saccheggio). Alessandria, nascita nel 1167, simbolo di resistenza contro
abbondante (coltivatore, cacciatore, pescatore, allevatore, raccoglitore, ri- il Barbarossa. Nome Alessandria in onore di papa Alessandro III. Vittoria,
sorsa del Bosco). Il crescere della popolazione e la vita nelle città peggiorò fondata nel 1247 da Federico II contro parma, distrutta dopo pochi mesi.
la qualità. Scompaiono o diminuiscono drasticamente le proteine della Alfonsina, fondata da 1447 in Calabria da Alfonso d’Aragona emanando un
carne. privilegio (un DIPLOMA) in favore di quanti vorranno trasferirsi in una nuova
città, 300 famiglie disposte a spostarsi.
Città VIII-XIII Come nasce una città: fondazione di L’Aquila. Dal diploma di fondazione di
La vita urbana rinasce, appaiono centri nuovi e altri vengono ripopolati. Corrado IV, 1254. Confini, territorio e distretto, mura, mercati generali e
Cos’è una città nel Medioevo? Origine, forma, grandezza, numero di abi- mercato particolare. La sicurezza di chi vi abita. La Milano di Raimondo,
tanti, funzioni, istituzioni e piazze. Bisogna guardare a questo insieme con 1297, il patriarca Raimondo della Torre stabilì di fondare un nuovo centro
flessibilità, non c’è uno schema unico. abitato nei pressi di Gemona. Motivi: onore, difesa ed esaltazione, per co-
Isidoro di Siviglia VI-VII, “la città è una moltitudine di uomini uniti da un vin- modo, una certa terra e luogo di mercato. Questa città non è mai nata. Il
colo societario, che prende il nome di cittadini, vale a dire degli stessi abi- patriarca voleva evitare la ricchezza di Gemona, voleva sottrarne una fetta
tanti. Infatti, URBS sono le mura stesse, mentre CIVITAS non sono le pietre, di mercato importante. Niederlech, tassa dei mercanti per entrare a Ge-
ma gli abitanti”. Civitas intesa come cittadinanza e Urbs come forma mate- mona, territorio ricco grazie al mercato.
riale.
Per l’uomo del ME: c’erano caratteristiche funzionali che permettevano di di famiglie numerose, coltivatori in difficoltà, artigiani in cerca di maggior
individuare la città (cinta muraria, sede vescovile), valeva l’aspetto di agglo- fortuna, ma anche proprietari terrieri e aristocrazia attratti dalla città e dalle
merazione in sé. Poche fonti esplicite sulla popolazione. Dall’XI secolo af- sue prospettive professionali, culturali, politiche, associative. Cariche di alto
flusso di abitanti sempre maggiore di abitanti verso la città. Ciò lo capiamo livello.
dalle nuove cinte murarie sempre più concentriche, dall’aumento dei prezzi MOBILITA’ GEOGRAFICA → spostamento fisico E MOBILITA’ SOCIALE → cre-
dei lotti residenziali urbani (lottizzazione) e comparsa nelle fonti di termini scita che si vede all’interno della famiglia, progressione importante di car-
come burgum e suburbium. Il borgo è un’area contigua alla città distinta dal riera all’interno della famiglia.
punto di vista fisico ma non da quello giuridico. Ordini mendicanti, come i La reazione delle città: inizialmente ha un’apertura completa poi si rendono
Francescani (piazza Venerio) e i Domenicani (in via paolo Sarpi a Udine) e le conto dei limiti e iniziano con una progressiva chiusura → controllo dei
Clarisse (in via Gemona), nei quartieri marginali e popolosi. flussi, imposizione di limiti e qualità delle immissioni. Nel caso di Venezia per
ottenere la cittadinanza l’abitante doveva abitare per almeno vent’anni
Le funzioni che una città può avere nel Medioevo: all’interno della città. Serie di registrazioni documentarie, sistema capillare
▪ Centralità rispetto al territorio di controllo, alla porta viene registrato il nome della persona, le merci, il se-
▪ Difensivo-militare. Mura e apparati statici ed esercito cittadino. guito e la sua direzione. Quello che ne emerge è un ceto nuovo: la Borghesia,
Ronde e sentinelle di giorno e di notte. sono gli ultimi arrivati da fuori, trovano terreno e casa fuori dalla città, nei
▪ Religioso-culturale. Cattedrale, pieve e chiese. Sede in cui si sommi- borghi. Sappiamo che vengono da fuori in quanto il nome è accompagnato
nistrano i sacramenti. La città per essere città deve avere il vesco- dal paese di provenienza. Piano piano queste persone perdono il connotato
vato. di forestieri e diventano cittadini. I borghi sono una novità nella forma urba-
▪ Economico-commerciale. Diritto di esercitare il Mercato e la Fiera nistica e nella società.
(disporre di un terreno di dimensioni importanti interno alla città,
per quanto riguarda alla fiera fuori dalla città). Il mercato attrae per- Commercio: corporazioni fiere e mercati
sone dalla campagna, la fiera molte più persone. Alla base della ripresa urbana, dal 1200, vi fu una ripresa dei commerci. Il
▪ Politico-amministrativo. Palazzi del potere, ad esempio sede del pa- forte sviluppo delle campagne trova il suo sbocco naturale nelle città. “non
lazzo vescovile e poi con l’affermazione del Comune i palazzi del Co- avere né arte né parte” >>> nel medioevo si poteva partecipare alla vita pub-
mune, palazzo del capitano di giustizia del popolo. Che crescono in- blica solo se si era parte, si era membro di un gruppo, una corporazione o
torno alla piazza politica. Nel Friuli patriarcale non c’è nessun palazzo un Arte o una parte politica o gruppo politico. Gli uomini del Medioevo
comunale, o almeno non si chiamano palazzo del comune, bensì hanno lasciato traccia di sé proprio perché erano membri di qualche forma
Casa del Comune. Da un punto di vista temporale il potere è quello di associazione. Dai secoli centrali del medioevo (XI-XII) vi è un forte asso-
del patriarca. Il comune in Friuli è controllato dal patriarca, e il Co- ciazionismo che trova sbocco in:
mune non può avere un palazzo, ma la casa, la domus comunis. ▪ PARTI. Fazioni, gruppi o famiglie di potere >>> fase della città turrita.
A partire dal 1200, definire le funzioni svolte da una singola città significa Parti da un punto di vista politico.
definire le ragioni stesse della sua esistenza e del suo sviluppo. Nessuna città ▪ CORPORAZIONI. Associazioni di mestieri, punto di vista commerciale
adempie a una sola funzione con esclusione delle altre. ed economico.
Spesso, a partire dal XII secolo in particolare si vede un movimento in massa ▪ CONFRATERNITE LAICHE e ECCLESIASTICHE. Da un punto di vista as-
dalla campagna alla città, inurbamento. Chi? Si spostano verso la città: figli sistenziale.
Corporazioni di Mestieri o Arti: sono laiche, hanno una finalità professionale Legate al santo patrono e al ciclo di produzione dell’economia agri-
e in seconda battura assistenziale. Le Arti Maggiori a Firenze: Giudici e Notai cola.
– Mercanti – Cambio – Lana – Seta – Medici e speziali – Vaiai e pellicciai. ▪ Grandi fiere interregionali: complessi fieristici, esempio fiera di
Riunisce uomini che hanno una stessa professione, con l’obiettivo di con- Champagne, oppure in Italia meridionale organizzata da Federico II
trollare la produzione materiale, le materie prime, la qualità del prodotto nel 1234, sistema di 7 fiere con l’intento di favorire nel regno lo
finito e i prezzi. Controllarsi reciprocamente, controllo sociale. Strutture che scambio di materie prime e di produzioni forestiere, circa 6 mesi di
si danno regolamenti. Attenzione sempre più forte nel supportarsi material- fiera ininterrotta.
mente in casi di difficoltà, carattere assistenziale. ▪ Scambi intercontinentali: alla fine del Medioevo spostamenti verso
Confraternite: sono laiche o ecclesiastiche, a volte professionali, hanno fina- asia e mondo musulmano, convogli di navi e carovane di animali. Na-
lità assistenziali e devozionali. In Friuli, hanno una matrice professionali in scono nuovi sistemi di pagamento, ad esempio, la lettera di cambio,
quanto non ci sono corporazioni, solo fraterne o confraternite, nascono trasformazione ed evoluzione del grande mercante in banchiere.
come nucleo rappresentativo di una categoria, ma presto si aprono e co- Il MERCATO è uno spazio fisico, una piazza, una strada o un loggiato, in cui
munque la finalità è soprattutto devozionale e assistenziale. Esempio, Con- si contrattano beni. Il mercato è caratteristico della città.
fraternita dei fabbri → confraternita dello spirito santo. Le corporazioni e le Le FIERA è un incontro mercantile periodico in un luogo e tempi precisi, in
confraternite si dotano di ospedali. >>> Gli ospedali cittadini nascono grazie cui convergono larghe fasce di operatori economici con grandi quantità di
a questi gruppi di cittadini, di privati. beni, oppure con beni meno comuni. Rispetto al mercato, ci sono molte più
OSPEDALE nel Medioevo è un luogo di ospitalità prima di tutto. Item spesis merci, la periodicità e c’è la libertà dai dazi. Il declino è dato dall’apertura
fatis. La signoria del popolo era più un luogo di ospitalità che luogo di cura. delle rotte commerciali oltre Gibilterra.
Nel vivo una corporazione è un’associazione giurata, ha uno statuto e un Su perno del sistema commerciale nell’Europa meridionale in Italia c’erano
regolamento. È fatta su base volontaria, si iscrive chi può, ma non tutti, si le 4 repubbliche marinare: Amalfi, Venezia, Genova e Pisa. Le città costiere
possono iscrivere solo i maestri di bottega, non i garzoni. È invece aperta a italiane erano importanti centri di scambio tra sé e tra Occidente e Oriente.
donne e ad altre professioni, più o meno affini. Gli scopi sono professionali Venezia era una porta verso l’Oriente, accordi commerciali fatti tra i Dogi e
e commerciali, controllo e tutela reciproca, scopi assistenziali, sostegno eco- gli imperatori, come la crisobolla del 1082 e del 1126, privilegi commerciali:
nomico a un membro in difficoltà o alla famiglia di un membro defunto, si libero commercio, esenzione dai dazi, case, magazzini, botteghe e moli a Co-
dotano di una cappella, di una chiesetta e di un ospedale. Le testimonianze stantinopoli. Venezia è la protagonista dell’intero adriatico e la principale
oggi ancora visive dell’esistenza delle corporazioni sono i nomi dei quartieri referente dei commerci con l’Oriente, fino a diventare un’antagonista poli-
o i nomi delle vie, decorazioni di cappelle e altri edifici di culto. tica.
Udine, mercato delle falci. Gli strumenti: Nascono ‘strumenti’ contrattuali che permettono potenzial-
Il commercio ricevette la spinta dalle campagne, ma trovò nelle città il suo mente a tutti di partecipare a una impresa commerciale.È una invenzione
punto di forza. Riaffiora una nuova economia, MONETARIA E MERCANTILE. tutta italiana, creata dai giuristi e dai notai.
▪ Mercato settimanale Locale: contadini dalla campagna e piccoli mer- COMMENDA: un socio (unico oppure una cordata) fornisce il capitale, un
canti, portano derrate o piccoli pezzi di artigianato. secondo socio effettua il viaggio e tratta le merci (di andata e ritorno) → i
▪ Grandi fiere cittadine regionali: chiamate anche Nundinae, mercanti guadagni sono divisi nelle seguenti proporzioni ¾ al primo e ¼ al secondo
di professione, si svolgono in periferia. Si tengono due volte all’anno. SOCIETÀ: anche il mercante viaggiatore partecipa all’investimento iniziale
per 1/3 e i profitti vengono divisi a metà
LETTERE DI CAMBIO: permettono di spostare grandi cifre senza far viaggiare Nelle coste meridionali del Tirreno tra il X e l’XI secolo si stabilirono i Nor-
materialmente il denaro manni, nella metà del XI secolo conquistarono il Meridione e incontrarono i
I beni e i prodotti del commercio internazionale sono: primi problemi con il Papato, che incominciò a considerarli una minaccia.
Con l’accordo di Melfi del 1059, il papa legittimava la presenza normanna
del Meridione e concedeva a Roberto (re normanno) il titolo di duca di Pu-
glia, in cambio della sua fedeltà e di quella degli altri duchi, nobili e feudatari
normandi, i quali giurarono fedeltà al pontefice. dopo la morte di Roberto il
Guiscardo, nel 1185, i domini normanni nel Meridione italiano si trovarono
divisi in due zone radicalmente diverse: sul continente si vennero a formare
signorie territoriali autonome che permisero la costruzione di castelli e che
riconobbero soltanto la supremazia dei discendenti di Roberto il Guiscardo,
duchi di Puglia; in Sicilia, Ruggero il Granconte conservò le strutture di po-
tere centralizzate dell’emirato e da Palermo aveva uno stretto controllo su
tutta l’isola, aveva restituito la cristianità all’isola costruendo nuove diocesi
ma in fatto di materia politica attuò un accentramento del potere, la popo-
lazione restava per lo più mussulmana.
XI-XII secolo
Scisma
Espansione dei normanni nel mediterraneo Dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente nel 476, il baricentro politico,
L’esuberanza demografica ed economica dell’Europa occidentale fra XI e XII culturale e religioso del continente europeo si andò via via spostando verso
secolo si tradusse in un allargamento dei confini politici del mondo latino oriente. Costantinopoli, l’antica Bisanzio, capitale dell’Impero Romano
specie in area mediterranea. Tra la fine del IX e l’inizio dell’XI secolo, l’Italia d’Oriente, di lingua e cultura greca, fu il vero centro della cristianità almeno
meridionale rappresentava un vero crocevia di civiltà, vivevano a contatto fino al Natale dell’800, quando Carlo Magno fu incoronato dal Papa in San
tre culture e tre religioni differenti: i Latini, cattolici dei principati longobardi Pietro imperatore del Sacro Romano Impero. Il conflitto politico-militare con
dei principati di Capua, Salerno e Benevento; i Bizantini ortodossi che con- l’Impero Bizantino terminò quattro anni dopo con un accordo tra i due im-
trollavano la Puglia, la Basilicata e la Calabria; gli Arabi, mussulmani in Sicilia peratori, ma la rinascita del prestigio della Chiesa di Roma fece aumentare
nell’emirato di Palermo; queste tre culture e potenze erano spesso in con- la diffidenza tra il clero greco-bizantino e quello romano-latino. Le questioni
flitto ma anche in costante dialogo e commercio, e in tale situazione la città di carattere liturgico su cui v’era dissenso tra le due Chiese diventavano
di Amalfi costruì la propria prosperità, gli amalfitani erano latini cultural- sempre maggiori, ma due erano e furono quelle determinanti. La prima, di
mente parlando, ma sudditi dell’Impero d’Oriente e dal punto di vista com- carattere squisitamente teologico-liturgico, riguardava la definizione della
merciale si legavano al mondo islamico. Amalfi conquistò un ruolo di primo Trinità; in particolare la parola ‘filioque’ che nel Credo cristiano latino sotto-
piano, esportando materie prime come legname e metalli, e schiavi prove- lineava l’importanza del Figlio, accanto al Padre e allo Spirito Santo, negata
nienti dall’Europa orientale a Costantinopoli e Alessandria d’Egitto e impor- invece dal Credo greco-bizantino. La seconda, di carattere marcatamente
tando spezie, drappi di seta e altri prodotti di lusso. politico-ecclesiastico, riguardava la supremazia gerarchica del vescovo di
Roma, il papa, successore dell’apostolo Pietro, sull’intera cristianità, e
quindi anche sul patriarcato di Costantinopoli. Il 16 luglio 1054 il papa Leone La crociata avviene tramite la chiamata papale, il voto del crociato davanti
IX scomunicò il patriarca di Costantinopoli, Michele Cerulario, il quale non alla chiesa e al vangelo, il carattere armato della spedizione e la connessione
accettò la scomunica e convocò un concilio dei vescovi delle Chiese orientali con la fede tramite il santo sepolcro. L’età d’oro delle crociate è tra il 1095
che, definendosi ‘ortodosse’, scomunicarono a loro volta il papa romano. In e il 1270.
seguito, furono fatti diversi tentativi per tornare a una visione unitaria della
cristianità, ma senza risultato. Tra l’altro, la crociata del 1204 che distrusse La prima crociata
e saccheggiò Costantinopoli non favorì certo il riavvicinamento tra le due Nel 27 novembre 1095, papa Urbano II lanciò al concilio di Clermont, in
Chiese. Francia ai vescovi francesi, un appello affinché nobili e cavalieri europei ac-
corressero in soccorso dei confratelli orientali, minacciati da un popolo di
La riconquista della Spagna barbari calati dalla Persia, ossia i turchi. Chi avesse risposto all’appello pren-
La riconquista spagnola è un grosso fenomeno di respingimento dei Mori dendo le armi per salvare i cristiani d’Oriente (occasione di riunire le due
che si verifica a fasi alterne di pacifica convivenza e respingimenti. Il califfato Chiese) e liberare il Santo Sepolcro a Gerusalemme, meta di pellegrinaggio,
di Cordova 929 era la principale potenza economica e politica musulmana avrebbe avuto la garanzia che in caso di morte, della salvezza dell’anima,
in Europa, ma presentava diversi punti critici: si verificavano contrasti interni indulgenza.
tra le diverse etnie, arabi e berberi, i rapporti con i cristiani peggioravano e La spedizione vera e propria giunse in Oriente solo un anno dopo, guidata
il peso fiscale era enorme. Nel 1009 scoppiò una guerra civile fra le due et- da importanti nobili occidentali come Raimondo di Tolosa, Goffredo di Bu-
nie, i Berberi nel 1013 saccheggiarono Cordova, questo atto apportò una glione duca della Bassa Lorena, e Boemondo di Taranto. Si stima che i cro-
frazione delle regioni periferiche del califfato islamico, che presero il nome ciati furono tra i 50.000 e i 60.000 (alcuni dicono 100.000) di cui 6.000 cava-
di taifas. Nel 1037 iniziò la vera reconquista con il re Ferdinando I, poi con- lieri affiancati da fanti, arcieri, paggi, servitori o semplici pellegrini, vi erano
tinuata da Alfonso VI. Nel 1047 avviene la presa di Lisbona e la nascita della anche donne, dame, mogli, concubine, servitrici e prostitute. I crociati si
contea del Portogallo. Con la valorizzazione del Santuario dedicato a San aprirono la strada per due anni prima contro i turchi e poi contro i fatimidi.
Giacomo a Compostela e la creazione di un itinerario di pellegrinaggio, la Aspri scontri, malattie e fame portarono a poco più di un quarto dell’esercito
riconquista da un’operazione politico-militare, assunse un valore sacro. A crociato fino alla fine della Crociata. Nel luglio del 1099, dopo un breve as-
chi combatteva i Mori in Spagna veniva riconosciuto lo status uguale ai cro- sedio, i crociati presero Gerusalemme che venne saccheggiata per tre giorni
ciati, con i relativi benefici spirituali. costando la vita a un gran numero di musulmani ed ebrei.
La presa di Gerusalemme non garantì ai cristiani il possesso della Terrasanta
LE CROCIATE “liberata”, c’era bisogno di presidiarla, difenderla e amministrarla.
I cristiani si dedicarono alla supremazia marittima, l’appoggio delle flotte
Il termine crociata è recente, all’epoca i “crociati” percepivano la guerra
delle città marinare italiane i porti della Siria e della Palestina furono assog-
santa come iter, pellegrinaggio. Le tre sedi principali del pellegrinaggio
gettati fra il 1101 e il 1123. Genova, Venezia e Pisa ottennero ricompense in
erano Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme. I pellegrinaggi nasce-
cambio del loro aiuto, le concessioni di enclave commerciali all’interno dei
vano dal bisogno dei fedeli di espiare i peccati, ovvero l’indulgenza 1064.
centri costieri, cuore di una vivacità commerciale. Il totale dominio del mare
Uno dei modi per ottenere l’indulgenza era partecipare alla crociata, ne de-
permise un afflusso continuo di risorse e uomini.
rivò che alla metà del XI secolo per i credenti fosse lecito combattere con le
armi per difendere la fede cristiana e difendere i pellegrini cristiani dagli in-
fedeli. Nasce così un pellegrinaggio armato verso la Terrasanta.
La crociata divenne un’istituzione permanente, gestita e finanziata dai papi.
In particolare, fu istituito il voto di crociata, un impegno a combattere gli
infedeli per almeno un anno, obbligatorio per ottenere il perdono dei pec-
cati gravi. Chi partiva era parificato ad un religioso, tutti i debiti e le cause in • L’armata Brancaleone (1966) – Brancaleone da Norcia è il protagoni-
cui era impegnato venivano congelati e la sua famiglia era posta sotto la tu- sta (Vittorio Gassman)
tela delle autorità ecclesiastiche. Monaci e frati predicavano per tutta l’Eu- Brancaleone da Norcia conduce una schiera di “scappati di casa” che ave-
ropa la necessità di combattere per liberare Gerusalemme e invitavano tutti vano trovato una pergamena che parlava di beni situati in puglia. Arrivati in
gli strati sociali a partire o a donare beni/denaro. A volte, si ritenevano ne- puglia avranno a che fare con il titolare di quei beni. Vi sono nominati diversi
cessarie spedizioni militari organizzate, in tal caso, il papa emanava una bolla eventi accaduti nel medioevo. Gioca molto sull’alternarsi di sacro e profano.
con cui indiceva una campagna che coinvolgesse principi e sovrani. Il film si basa sulla realtà materiale, non vi è nulla di sovrannaturale
• Clip. Quattro uomini (un mercante ebreo, un ostrogoto, un bifolco,
Nacquero gli ordini monastico-cavallereschi nei primi decenni del XII secolo, un ragazzino – si aggiungerà a loro un cavaliere bizantino) si presen-
erano composti da religiosi che oltre che pregare combattevano gli infedeli. tano a Brancaleone con la pergamena. Brancaleone fa un discorso
prima di partire per la Puglia.
Che cosa furono le crociate? Gli storici anglosassoni tendono a definirli Brancaleone e i suoi si aggregheranno alla Crociata dei Pezzenti (Pietro l’Ere-
guerre sante, calcando sul ruolo dei pontefici nella loro proclamazione e or- mita = Zenone). Pensavano di aver contratto la peste e l’unico modo di gua-
ganizzazione, e benefici spirituali che erano accordati ai partecipanti; Italiani rire era liberare il santo sepolcro.
e francesi le definiscono campagne con un obiettivo preciso ossia portare in • Clip. Incontrano Zenone e lo seguono verso la Terrasanta ma quando
mano cristiana Gerusalemme e i luoghi santi che non si promettevano di Zenone cade in un burrone riprendono la loro strada.
convertire o eliminare i mussulmani, preferiscono dunque parlare di pelle- • Clip. Stavano per essere bruciati sul togo ma torna Zenone e li salva,
grinaggi armati. riparte la crociata verso la Terrasanta.

Vedere sul libro • Brancaleone alle crociate (1977) – vi sono alcuni elementi fantastici
legati al mondo della magia
1° 1095-1099 Antiochia e Gerusalemme Ugo di Vermandois, Narra il seguito dell’armata Brancaleone. Il cast (a parte il protagonista) è
Raimondo di Tolosa, tutto rinnovato.
Goffredo di Buglione Assemblano più eventi presi dal medioevo, sia veri che inventati. Si parla
2° 1147-1149 nessun risultato Luigi VII re di francia e molto del tema eretico.
Corrado III imperatore • Clip. Incontrano i seguaci di papa clemente che stermina tutta quasi
3° 1189-1192 Riccardo Cuor di Leone tutta l’armata Brancaleone, tranne lui e altri quattro. Primo discordo
4° 1202-1204 deviazione Costantinopoli Doge Enrico Dandolo di Brancaleone con la morte (scheletro vestito di neo con la falce).
5° 1217-1221 delta egiziano Federico II Nel film viene molto usata la recitazione teatrale. Il finale del film viene re-
6° 1228-1229 citato tutto in rima, usando un linguaggio poetico duecentesco.
7° 1248-1254 Luigi IX
7° 1270 Luigi IX
• Clip. Brancaleone nominato barone per poter partecipare a un tor-
neo. Al torneo sconfigge tutto, tranne l’ultimo perché gli cade un
cocco in testa.
• Clip. Inseguendo nel deserto la strega che gli aveva fatto cadere il
cocco in testa, ha un altro discorso con la morte che è venuto a re-
clamare la sua vita. La strega si mette in mezzo e salva Brancaleone.

La riforma della Chiesa: la lotta per le investiture


XI secolo, processo di cambiamento irreversibile. Periodo in cui il potere era
in mano agli Imperatori. Gli imperatori investivano i vescovi e indicevano i
concili. → dalla seconda metà del XI il potere spirituale della Chiesa si stacca
dal potere temporale. In Germania → la chiesa imperiale: i vescovi vengono nominati dall’impera-
tore; quindi, l’imperatore detiene un forte controllo sui problemi della SI-
Constitutio 824 – Privilegium Othonis 962 – 1020 diploma Heinricianum – MONIA (vendita delle cariche pubbliche) e del CONCUBINATO. Il controllo
1059 bolla che stabilisce che l’elezione del papa diventasse prerogativa del della chiesa imperiale minaccia Roma. La soluzione sempre più spesso è la
collegio cardinalizio chiuso in conclave. → l’esito fu la lotta per le investi- creazione dei Capitoli Canonicali, ovvero luoghi dove tutti i sacerdoti offi-
ture. Le investiture sono l’assegnazione di diritti di natura temporale. cianti nella stessa chiesa o località vivevano in comunità.

In Italia → Dopo la fine dell’impero carolingio, il particolarismo ha una sua Enrico III 1039-1056 cerca di estendere questo modello anche all’Italia e in-
faccia anche dal punto di vista della chiesa, chiamato LOCALIZZAZIONE. terviene nella scelta dei pontefici. Si arriva un momento in cui il conflitto per
Molte piccole chiese emergono a livello locale e private. Cappelle e piccoli la nomina del papa è forte e si arriva ad avere contemporaneamente tre
monasteri sorgono ovunque per iniziativa dei privati e hanno un duplice papi. L’imperatore decise di porre fine a questa situazione e convocato un
scopo: accrescere il prestigio dei loro fondatori e garantire loro il destino ul- concilio a Sutri nel 1046, depose i tre papi e insediò un vescovo tedesco che
traterreno. assunse il nome di Clemente II.
Se la Chiesa inizialmente guarda con favore il proliferare di piccole chiese,
ad un certo punto emergono gli effetti negativi: le famiglie titolari di quelle Anche a Roma le cose cambiano, Papa Leone IX 1048 pone le sue attenzioni
chiese esercitano il patronato, la rivendicazione della gestione amministra- su una serie di problemi: la simonia e il concubinato, la sanzione del primato
tiva, fiscale e giudiziaria; le persone messe lì spesso non avevano una voca- romano (fino a qui il vescovo di Roma aveva solo un primato morale e spiri-
zione vera, a causa dell’ereditarietà delle cariche ecclesiastiche. Introdu- tuale, dopo il concilio di Reims del 1049 gli assicurò il titolo di apostolico,
zione della Decima (tassa, decima parte del raccolto, per sostenere il clero e ovvero unico successore degli apostoli. → Si avvia il confronto con la chiesa
i poveri). d’Oriente, nel 1054 il patriarca di Costantinopoli e Leone IX si scomunicano
a vicenda e ne esce lo SCIMA, rottura che ancor oggi perdura tra la chiesa
cattolica occidentale e la chiesa ortodossa orientale.
Movimento di riforma, ma manca l’elemento catalizzatore, non c’è un sog- papa può istituire e deporre i vescovi, giudicare e legiferare senza a sua volta
getto di coordinare le varie istanze. I primi a opporsi alle istanze di riforma essere giudicato, convocare i concili, deporre un imperatore e scomunicare
sono i vescovi e l’aristocrazia. Quattro espressioni e risposte della riforma: e sciogliere i suoi sudditi dall’obbedienza ai sovrani.

Ordine cluniacense: abbazia francese di Cluny nata nel 910, la riforma non Il dictatus papae è un testo molto controverso composto da 27 affermazioni
contesta le ricchezze e i beni ecclesiastici, considerati legittimi perché mo- che ruotano intorno a due concetti fondamentali, perché la chiesa funzioni
strano la gloria e la spettacolarità del paradiso attraverso l’esibizione delle bisogna sottrarla dal controllo dell’Imperatore e affidarla alla disciplina del
ricchezze nella chiesa. Si pone come modello quello monastico. Nascono papa. Ne emergono la superiorità del papa rispetto agli altri vescovi, una
molte filiali dell’ordine, rette da priori. superiorità che non ha bisogno di presenza fisica per esprimersi, il papa è
Movimenti laicali: polemica contro le ricchezze accumulate dai prelati e il pienamente autonomo nella nomina dei vescovi e il papa può deporre il so-
loro coinvolgimento nelle questioni temporali. Ripresa dell’ideale evange- vrano se indegno.
lico della povertà e la rinuncia dei beni secolari. Messa in discussione della
stessa chiesa come istituzione → PATARIA, unione che nasce a Milano, ori- Conflitto con l’impero. La domanda che si si poneva era chi è il vero capo
gine dal basso da un prete di campagna, l’obbiettivo principale era di allon- della Chiesa? Papa o imperatore? Il maggiore punto di scontro fu sulle no-
tanare dalla chiesa i preti indegni. Si temeva che i sacramenti somministrati mine dei VESCOVI e sulla loro INVESTITURA. Molti vescovi si schierano con
da un clero corrotto avessero meno validità. l’imperatore per paura di perdere i privilegi. La rivendicazione della libertà
Eremitismo: Ermi costruiti in località remote, cerca di riportare gli ideali del della chiesa da ogni potere laico mette in discussione i rapporti tra il Papato
monachesimo delle origini con uno sguardo ai padri del deserto. Gli ermi e Impero. dal 1076 inizia un conflitto senza esclusione di colpi tra Papa Gre-
sono spazi che garantiscono isolamento e ascesi personale. gorio VII e Enrico IV. L’imperatore convoca un concilio di vescovi tedeschi e
Clero secolare: clero che vive tra la gente fuori dai monasteri, attenzione depone il papa, il papa scomunica l’imperatore e scioglie i suoi sudditi da
rivolta contro l’attaccamento alle ricchezze materiali e alla spoliazione del ogni obbligo. Davanti alle ribellioni aristocratiche l’imperatore va a Canossa
patrimonio delle chiese, mira alla deposizione dei sacerdoti simoniaci e sco- dove il papa alloggiava e chiese il perdono con un celebre atto di penitenza.
munica dei preti concubinari. Nascono comunità di canonici riformati in- Dopo la legittimazione Enrico riprende le ostilità e fa eleggere un antipapa
torno alle pievi e alle cattedrali. insediato a Roma nel 1084.

1111 accordo di Sutri → compromesso tra Papa Pasquale II e Enrico V, in


La chiesa pontificia: la libertas ecclesiae questo accordo i vescovi rinunciano al potere temporale e l’imperatore ri-
nuncia a interferire nelle loro nomine. Ne derivano sollevazioni del clero te-
Nella metà dell’XI secolo emergono alcune personalità come il papa Leone desco che costringe Enrico a rimangiarsi la parola. Un accordo definitivo si
IX, il quale cerca di imporsi contro la simonia e il concubinato, il papa Nicolo troverà solo in Germania a Worms nel 1122.
II, approfitta del giovane imperatore appoggiandosi alla Contessa Matilde 1122 CONCORDATO DI WORMS → papa Callisto II e Enrico V stabiliscono
di Canossa, una duchessa che governava una delle più grandi signorie terri- che l’elezione dei vescovi doveva essere fatto dal clero e dagli abitanti della
toriali, nel 1059 convoca un concilio che riserva l’elezione del papa al solo città, si distingueva la consacrazione spirituale da quella temporale. Sono
collegio cardinalizio. Gregorio VII (Ildebrando di Soana) nel 1075 emana il due momenti distinti, ben evidenziati dalla consegna dei rispettivi simboli:
DICTATUS PAPAE 1075. Insieme di precetti e indicazioni imperative, solo il
anello + pastorale per il potere spirituale, mentre la spada per l’imperatore. Affermarsi di nuovi ordini religiosi
La chiesa esce rafforzata e mette le basi alla chiesa monarchica. Distinzione tra essere monaci e frati. In polemica con lo sfarzo cluniacense,
si affermano nuovi ordini che vanno a riprendere la regola benedettina (vita
Il nuovo ruolo monarchico del papa >>> La chiesa comincia a operare come collettiva, vita ritirata, preghiera, cultura, lavoro, autosostentamento). I mo-
curia, i concili ecumenici sono convocati dal papa, aumentano i rapporti con naci vivono in comunità, vivere presso una abbazia. Proprietà fondiaria
i principi e i prelati della cristianità, il papa invia in paesi lontani i propri rap- come azienda agricola compatta.
presentanti. Sempre minora la tolleranza nei confronti degli eretici e gli sco- Ordine Cistercense 1098, nasce a Citeaux per impulso di Bernardo di Chia-
municati. ravalle,
1199 Innocenzo III condanna a morte gli eretici Ordine dei Certosini 1084
1208 è bandita una crociata contro i Catari
1231 promozione della repressione giudiziaria dell’eresia. Differenza tra monaci e frati. I monaci non sono preti ma laici che hanno
deciso di condurre una vita di preghiera in solitudine o in comunità, obbe-
La nuova chiesa: secoli XII e XIII dendo a una regola monastica. I monaci risiedono nei monasteri o nelle ab-
Cambia il consenso nei confronti della Chiesa → Dissenso molto forte nei bazie. I frati, come i domenicani e francescani, ordini mendicanti, non si ri-
confronti della chiesa che viene dal basso. Il ruolo monarchico della chiesa tirano dal mondo in preghiera, ma si pongono al servizio delle persone biso-
provocò disagi, nascita di movimenti pauperistici e patarini. Ma la chiesa si gnose nelle città. Le loro sedi sono dette convenenti, luoghi di incontro e
mostra nei loro confronti meno tollerante incominciando la lotta alle eresie. adunanza.
Movimenti che vanno nella direzione della coralità, molteplici voci e movi-
menti. Le riforme della Chiesa hanno avuto un esito ambiguo. I nuovi ordini mendicanti sono formati da giovani ricchi che cambiano radi-
calmente il loro stile di vita alla fine del XII inizio XIII secolo:
Ci sono vescovi che danno più importanza al potere spirituale, altri al potere
temporale, altri ancora incominciano a cedere potere. Ogni città e vescovo Ordine Francescano o Clarisse: improntano tutto sulla povertà assoluta e
hanno una storia differente. Queste riforme coincidono con la nascita e lo sull’umiltà (nome di minori), esaltazione degli ideali di pace e fratellanza.
sviluppo dei comuni. → I comuni nascono tra il 1080 e il 1120, date che quasi Viene riconosciuto dal papa nel 1209 e la regola venne approvata nel 1223,
coincidono con il dictatus papae e il concordato di Worms. La nascita del ordine numeroso. Diffuse testi in volgare, emanazione e promulgazione dei
comune avviene con il passaggio dei poteri dal vescovo ad un gruppo di cit- testi in volgare per la condivisione con il popolo. Cantico delle Creature.
tadini, l’aristocrazia cittadina.
Ordine Domenicano: castigliano Domenico Guzman, cultura teologica
Apertura della cultura al laicato. La cultura non è più terrena della chiesa. molto solida e predicazione del Vangelo contro le suggestioni ereticale, cul-
Abbandono dell’uso della pergamena per la carta e inizio dell’uso del vol- tura ai massimi livelli. Cultura scritta e istruzione. Insegnano nelle principali
gare. università e diventano inquisitori famosi grazie alla loro preparazione dot-
trinale, sono detti predicatori. La regola è approvata nel 1216. San Dome-
Essere etichettati come eretici o essere approvati è sempre in bilico. nico era un giovane sacerdote, nel 1203 nel mentre di una missione diplo-
matica entra in contatto con un gruppo di predicatori eretici, cercare di imi-
tare la vita modesta degli eretici. Attenzione allo studio dei domenicani, stu- La formazione delle grandi monarchie feudali. Francia e Inghil-
dio della teologia per tre anni e no scandali. Uscita verso oriente per predi- terra
care: esempio il Viaggio di Guglielmo di Rubruck 1220-1293
Francia
Le eresie
La Francia riparte da Parigi, la famiglia che è al potere è quella dei Capetingi,
I movimenti eretici: i re di Francia non avevano molto potere alla base della monarchia, il potere
I Valdesi o poveri di Lione, promosso da un mercante di Lione, Valdo, rinun- che derivava loro era un potere ideale. Luigi VI e Luigi VII avviano un pro-
cia ai propri beni e inizia a predicare il vangelo in volgare. Voler poter leggere cesso di consolidamento delle strutture del loro regno con un graduale as-
e interpretare il vangelo da soli, interpretazione personale delle sacre scrit- sorbimento delle entità circostanti, azione di conquista del potere che si al-
ture. larga progressivamente da Parigi. Parigi è un’antica sede merovingia, città
Millenarismo, credenza e attesa del regno di cristo in terra, destinato a du- che cresce commercialmente e culturalmente. Politica ambiziosa, protago-
rare 1000 anni fino alla fine del mondo. A tali ideali si ispira Gioacchino da nisti anche di una crociata.
Fiore predicava l’avvento dell’età dello spirito santo, cerca di interpretare
nei segni del tempo, come la nascita di Federico II di Svevia. Nasce il 26 di- Ma
cembre è figlio di un imperatore e dell’ultima rappresentante dei normanni
e nasce in una piccola cittadina nelle Marche che si chiama Iesi, Jesus. Aristocrazia solida, che insidia il potere dei re, rivoluzione feudale. Pro-
Catari, movimento più diffuso in Europa, mettono al centro della loro predi- blema del proliferare dei castelli e nascita di tante piccole signorie. Nei do-
cazione la differenza tra il bene e il male, rifiutano alcuni sacramenti e si cumenti si vedono dei cambiamenti: il potere pubblico viene scardinato, i
contrapponevano con la presenza di propri sacerdoti. Nel 1140 arriva dai signori di castello sempre più potenti e autonomi, forme di dominio portate
Balcani. ai danni dei loro sottoposti.
Arnaldisti, Arnaldo da Brescia, studente e docente all’università di Parigi, La società sta cambiando, ma è davvero una società nuova? Nella prima
fino a Roma. Con il suo arrivo a Roma nasce il comune a Roma, per sua ini- metà dell’XI secolo Adalberone di Laon e Gerardo di Cambrai teorizzano una
ziativa. tripartizione della società funzionale a garantire il benessere collettivo:
Umiliati, predicano contro i catari. struttura gerarchica: Oratores – Bellatores – Laboratores, dialogo tra le tre
categorie. Fino a qui la società era divisa in due categorie: laico o ecclesia-
La reazione del papato. Il papato risponde in modi diversi, tramite l’emana- stico.
zione di Bolle (lettera del papa in materia spirituale in latino, autenticata dal
sigillo del papa) come quella di papa Lucio III che colpisce i Catari e i Valdesi Il gruppo sociale nuovo è la cavalleria, la categoria dei bellatores rispondeva
nel 1184 che prende il nome di Ad abolendam; l’emanazione di decretali, all’esigenza dell’ordine pubblico, bisogno di difesa. Per diventare cavalieri
norme con forza di legge; convocazione di crociate; repressione delle eresie bisognava avere buone disponibilità economiche, avere il cavallo e un equi-
attraversi i tribunali inquisitori, processi con l’obiettivo di mettere a nudo paggiamento consono, membri che appartengono alla grande nobiltà e i pic-
le colpe degli eretici. Nel 1231 il papa Gregorio IX avoca a sé un ruolo che coli signori di castello locali che godono di diritti laici. Esempio di Cividale
fino ad allora era stato dei tribunali civili. della famiglia dei Boiani e quella dei De Portis, poi Marcuccio beccaio entra
per matrimonio. Far parte della cavalleria significa identificarsi in un gruppo,
che si traduce anche in un codice cavalleresco e in un rituale complesso di
addobbamento. 1086 il Giuramento di Salisbury: il giuramento impone che la fedeltà dei
Conflitto tra i sovrani inglesi, i plantageneti, e la Francia viene risolto da Fi- vassalli minori non pregiudica l’autorità regia.
lippo II Augusto 1180-1223, approfitta di un momento di debolezza della 1086 Domesday Book: elenco capillare di tutte le terre del regno e le elenca
corona inglese, con l’allontanamento di Riccardo Cuor di Leone occupato da in maniera dettagliata. Controllare il quadro delle conquiste e strumento per
una crociata. I francesi riescono a recuperare delle terre cadute in mano agli prevenire abusi.
inglesi, l’evento clou è la battaglia di Bouvines 1214, con la sconfitta di Gio-
vanni Senza Terra e Ottone IV (si impone sul titolo imperiale). Federico II Il successore di Guglielmo è Enrico II Plantageneto, riduce gli spazi di mano-
alleato dei francesi e viene travolto anche lui dalla vittoria. Questa battaglia vra della nobiltà, pone limiti alla riscossione delle tasse e rivendica alla co-
cambia le sorti di quattro regni: Inglese, Francese, Tedesco e Normanno. rona il pieno esercizio dell’attività giudiziaria. I successori sono deboli, ad
esempio l’Inghilterra di Riccardo Cuor di Leone è debole data la sua assenza
Filippo II sviluppa l’apparato burocratico e gli obblighi vassallatici sono più dalla patria, impegnato nella terza crociata 1189-1199. Giovanni Senza
stretti e redatti in forma scritta. È il primo che si impegna e si presenta come Terra oltre alla sconfitta di Bouvines è costretto a una forte regressione,
re, è il fondatore della potenza francese e di una coscienza nazionale, si fa 1215 concessione della Magna Charta Libertatum → ridefinisce i rapporti
chiamare re di Francia. Le sue azioni sono: tra sovrano e sudditi, il sovrano non piò decidere in piena autonomia ed è
▪ conquista territoriale ai danni della corona inglese assistito nelle cose di governo da un gruppo di 25 baroni. Idea di parlamento
▪ interventi mirati nell’amministrazione fiscale e giudiziaria attraverso (rappresentanti del clero, dell’alta aristocrazia e delle città).
la figura del balivo
▪ riorganizzazione della cancelleria regia e della curia regia In generale in Europa nel XIII si vede un rafforzamento dei poteri monarchici
▪ concedere autonomia alle città, dando potere alla borghesia, per grazie all’espansione del territorio controllato dai sovrani e al potenzia-
controbilanciare il potere delle aristocrazie molto forti e si pone mento degli apparati burocratici centrali. Questo porta con sé conflitti con
come arbitro tra le vertenze tra la nobiltà, controllare l’aristocrazia la nobiltà e con le comunità urbane, provocati dal crescente esercizio regio
▪ introduce la trasmissione ereditaria del titolo di funzioni militari, fiscali e giudiziarie.

Bolla papale “Unam Sanctam” di Bonifacio VIII, la figura dell’imperatore Il comune: l’Italia centro-settentrionale
come rappresentante del potere temporale è sostituita da quella del re di Secondo il manuale il comune si afferma nel quarantennio tra 1080 e il 1120,
Francia. però questo periodo è un tempo d’arrivo, quando vediamo nei documenti
la parola comune. Ma ci sono anche comuni che nascono in seguito, ad
Inghilterra esempio per quanto riguarda Cividale, la prima attestazione è del 1250.
L’Inghilterra è protagonista della conflittualità tra Sassoni e Normanni. Nello Queste date sono termini post quem.
scontro i Normanni, guidati in particolare da Canuto il Grande
Nell’XI secolo Guglielmo il Conquistatore sconfisse i sassoni e viene incoro- Lo sviluppo del comune passa attraverso 3 fasi e procede fino alla fine del
nato il re di Inghilterra. Guglielmo riesce a mantenere saldo il controllo XIII secolo:
sull’aristocrazia, nonostante il proliferare di castelli, assegnandole grossi ap-
pezzamenti sparsi, evitando di far costruire un grande potere territoriale.
Il comune è un potere abusivo, espandono il proprio potere in tutto il terri-
torio della contea, per trarre risorse. Fanno quello che prima spettava al ve-
scovo e al sovrano: fanno loro la guerra, riscuotono tasse e amministrano la
giustizia. Fino al 1152 non c’è un vero sovrano, dobbiamo aspettare Federico
Barbarossa.

IL COMUNE CONSOLARE: il potere è in mano di poche persone, le persone


che decidono di rappresentare la comunità si chiamano consoli, in conti-
nuità con la tradizione romana. Il loro numero varia da città a città, circa
trenta e stanno in carica per un anno. Sono scelti tra le file della milizia, ov-
vero lo strato alto della popolazione. Questi consoli sono i primi che guidano
▪ consolare 1125: fase di guerre civili, faide che intaccano il potere del la città, fanno parte dell’ordine dei cavalieri.
vescovo e che inducono a portare alla nascita di un primo regime Gli organi di governo sono il Collegio dei Consoli, l’Arengo (assemblea di
consolare, nominare dei consoli che decidono per gli altri. tutti i cittadini maschi, votazione per acclamazione sulle questioni più im-
▪ podestarile 1183: scatta il regime podestarile, podestà forestiero a portanti), uno o due consigli. Non ottiene il monopolio assoluto delle prero-
scadenza e agisce con i consigli che lo affiancano. gative di governo, è un potere ancora condiviso con il vescovo o con i signori.
▪ popolare 1250: collegio di governo, podestà popolare e consigli. Non ha il controllo dell’amministrazione territoriale e delle forze militari. A
È un passaggio graduale di poteri tra il vescovo e un gruppo di cittadini, può volte i milites organizzano spedizioni di carattere privato. La guerra è un ob-
avvenire pacificatamene o attraverso una rottura netta o una condivisione bligo ma anche un’occasione di guadagno, perché vengono pagati per i
in alternanza. I poteri che il vescovo aveva in mano sono la Giustizia, il fisco giorni. La politica di pone due obiettivi fondamentali:
e la difesa. Per amministrare bene la giustizia e il fisco al vescovo servono ▪ difendere ed estendere la dominazione temporale
pochi intimi fidati. Per la difesa serve un esercito, necessità di attingere ai ▪ agevolare l’espansione economica
territori e ad una rete di vassalli, i quali combattono a cavallo in cambio di
beni. Il primo cambiamento si ha quanto il gruppo ristretto inizia ad essere insi-
diato. Gli ammessi al consolato vengono dai ceti più umili. Il criterio era solo
Gli aspetti generali. Il comune è un allargamento della base del potere con legato al potere e alla ricchezza e alla cittadinanza.
la partecipazione dei cittadini. È un sistema di potere. È favorito dalla capa- Ci sono nuove immissioni: trasferimenti in città di potenti lignaggi signorili
cità dei cittadini di formare gruppi, di creare il bene pubblico. È un’istitu- del contado e nuove famiglie di estrazione locale e cittadina che si arricchi-
zione peculiare dell’Italia centro-settentrionale. sce e si impongono sulla milizia. Il primo effetto più evidente è una conflit-
tualità crescente.
Nel resto d’Europa c’è l’appoggio delle monarchie, anche nel patriarcato
d’Aquileia. La percezione al di fuori dell’Italia era di un atto barbarico, resi- IL COMUNE PODESTARILE: la situazione di conflittualità suggerisce di tor-
duo di barbarie. nare al ritorno di uno solo ed esterno alla città. Fase del podestà forestiero
“Ottone di Frisinga” in carica sei mesi e un anno. L’idea di base è di chiamare a governare una
persona estranea alle dinamiche cittadine. Inizialmente c’è un podestà lo- metà strada tra un partito politico e un organo istituzionale, è una
cale, quando una famiglia o una fazione che domina sulle altre; oppure più sola per ciascuna città e si riferiscono in un simbolo, un vessillo.
podestà locali, dati da tregue tra fazioni; oppure coesistenza di consoli più Il carroccio è un grande carro che ha bisogno di una trazione animali, sul
podestà locale o forestiero. Il podestà è una persona con capacità di co- carroccio si issano tutte le bandiere che sono il simbolo della città, con tutti
mando, politiche e militari, viene accolto in una città con un gruppo di fedeli, i vessilli della città. Uscita con carroccio = intera città in armi. La conquista
chiamata familia, un gruppo di lavoratori, gruppo che può contare trenta del carroccio da parte dei nemici simboleggia la sconfitta dell’intera città.
persone. Questa comitiva la paga il podestà stesso, quindi deve essere ricco.
È il podestà che paga i suoi servi. Non è una carica per tutti, occorre essere La centralità della guerra in tutta la città comunale: guerre frequenti e di-
abbienti e appartenere allo strato superiore della milizia, da famiglie che do- spendiose, che vedono protagoniste i comuni e le città tra loro oppure parti
minano la scena per potere e ricchezza. Il podestà opera affianco ai consigli. di una stessa città tra loro. Faide all’interno della città, faide tra le città e
Nella scelta del podestà determinano: guerra tra le città insieme contro un’istituzione superiore. Il peso impor-
▪ collocazione sociale della famiglia da cui proviene tante ce l’ha la cavalleria. Differenza tra esercito e la cavalcata. L’esercito
▪ capacità di condurre la guerra, il podestà guida l’esercito era composto tra tutti gli uomini abili tra i 10 e i 60 anni, prestazione gratuita
▪ capacità di governo: qualità morali e intellettuali. degli abitanti della città. Le cavalcate sono azioni in teoria più rapide, i pro-
Il podestà viene scelto dai consigli di cittadini. tagonisti sono i cavalieri che vengono pagati. I cavalieri stessi decidono chi
dei due vanno in guerra.
La società. Tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo la società comincia a
cambiare ancora. La borghesia si insidiano nella milizia, ma non sono anta- In questo periodo la conflittualità è quotidiana, terreno di contro sono i con-
gonisti fin da subito. Quando si è di fronte ad un gruppo grande di perso- sigli cittadini, ma soprattutto la città stessa.
naggi borghesi, portavoce di libertas convivenza e bene pubblico, la milizia Durante l’assedio la fine della città è posta da tre fattori, gli elementi che la
comincia a chiudersi. Il comune viene convocato al momento del bisogno città deve temere: la sete (l’assenza di acqua), la fame e il tradimento. Con-
con il suono di una campana. La società sta cambiando ed è costituita da trollo e manutenzione delle falde e dei pozzi, le guerre iniziano abitualmente
tanti gruppi sociali: prima della stagione dei raccolti ai danni della città, guastatori che danneg-
▪ corporazioni di mestieri o arti giano il territorio che anticipano o affiancano l’esercito, distruggere un
▪ società popolari: sono società molto grosse composte da migliaia di campo di grano è deleteria ma è un danno contenibile, ma se i guastatori
persone e spesso portano il nome del santo patrono cittadino (esem- danneggiano alberi, viti e uliveti è un danno più ampio.
pio, Milano Sant’Ambrogio)
▪ società armate o rionali: si aggregano intorno al quartiere di appar- Assedi, metodi d’assedio → gallerie di mina.
tenenza, nascono a margine delle circoscrizioni cittadine vicinie, con
scopi prevalentemente di difesa. Combattono a piedi e si identifi- Il problema è dato dal popolo (persone abbienti e colte che hanno attività
cano in un vessillo. Si fanno carico di fare la manutenzione di qual- artigianali o maestri o commercianti) che avanza. Numeroso e pian piano
cosa, secondo le proprie possibilità. sempre più fornito di armamenti e voglia di partecipare alla vita politica,
▪ Societàs militum o società di cavalieri: nascono nel momento in cui prendendo lentamente il potere. Dopo il 1250 per entrare nei consigli di po-
la milizia non si sente più la protagonista indiscussa. Sono gruppi a polo è indispensabile appartenere ad una corporazione.
IL COMUNE POPOLARE: non si afferma ovunque, ma i tre esempi più cal- Il papato ha un ruolo molto forte con una prima formazione monarchica. I
zanti sono Milano, Firenze e Bologna, con tre modelli diversi. vari papi trovano sulla loro strada l’imperatore Federico I Barbarossa 1155
▪ A Firenze il peso delle arti è fondamentale, città di vocazione com- il quale restaura l’autorità dell’imperio con l’obiettivo di dominium mundi,
merciale. I ciompi. e quindi riprendersi l’Italia. Da una parte fino a lì gli imperatori erano stati
▪ A Milano il peso determinante è quello delle società di popolo data molto in Germania, sotto controllo, ma con i principi territoriali alle costole
da un’assenza delle arti. e l’Italia, rimasta sola a lungo, è governata dalle città e i comuni. Federico
▪ A Bologna invece le arti e la società di popolo hanno un ruolo equi- Barbarossa ha un regno duraturo 1155-1190, i suoi obiettivi erano dominare
valente, a Bologna ci sono 20 società d’armi e 19 arti. il papato, pacificare la Germania e controllare le monarchie europee e riaf-
La milizia in questo caso viene messo da parte, i membri della milizia tornano fermare il potere imperiale in Italia. La sua ultima azione fu il matrimonio di
in campagna dove possono prendere le loro decisioni. Ma quando il comune suo figlio con una principessa normanna. A teorizzare un’ideologia di domi-
va avanti da solo, pur di partecipare alla vita politica decidono di declassare. nio lo aiutarono lo zio Ottone di Frisinga (idea falsa che l’impero è superiore
Gli organi di governo del comune di popolo sono: agli altri in quanto erede e continuatore di quello romano) e i giuristi
il capitano del Popolo: palazzo proprio, non è un potere centrale, dell’università di Bologna.
non ha la stessa forza del podestà
Anziani: una magistratura collegiale con poteri molto ampi.
Nuovi consigli: uno o due per città con reclutamento per quartiere o
per arti/società.

Il passaggio dall’età feudale all’età comunale è considerato un momento di


grande dinamismo, da governo di pochi a governo più condiviso. Nel pas-
saggio dall’età comunale all’età signorile è un segnale di crisi e declino, crisi
della città, ritorno al governo di una sola famiglia, le signorie cittadine (Vi-
sconti e del Torre a Milano). Il filo rosso della vicenda comunale è la conflit-
tualità crescente che cambia nel corso del tempo. In età consolare la con-
flittualità stata tra i milites (lotte tra famiglia), in età podestarile con l’avan-
zare del popolo la guerra è anche tra la milizia e il popolo, nel governo
dell’età popolare è il moltiplicarsi infinito di fazioni, guerra tra parti della
città.

L’IMPERO
L’impero è in guerra contro il papa per i due poteri universalistici con il pa-
pato, iniziano ad emergere le grandi monarchie. Nel XII-XIII secolo con Fe-
derico Barbarossa e Federico II di Svevia si avrà l’ultimo momento di splen-
dore dell’impero.
Il titolo di re d’Italia era nelle mani dei re germanici, molto spesso assenti lega è la lega veronese (Verona, Padova, Vicenza e Treviso) a cui poi si ag-
dall’Italia. Ma i problemi dell’imperatore erano nei confronti della chiesa di giungerà la lega lombarda dal 1167 con sostegno di papa Alessandro III.
Roma, problemi di rapporti di vassallaggio, la terra determina legami perso- Nella battaglia di Legnano del 1176 l’esercito imperiale viene sconfitto, con-
nali, distinzione tra proprietà e possesso → Matilde di Canossa, fu grande sapevolezza ancora più forte dei comuni del fatto che se si mettono insieme
feudataria dell’imperatore, dona tutti i suoi beni alla chiesa, il papa glieli sono molto forti. La sconfitta costrinse l’imperatore Barbarossa a trattare,
aveva resi, nominandola sua vassalla, la proprietà era della chiesa e il pos- la pace definitiva avverrà nel 1183 a Costanza, con la pace di Costanza l’im-
sesso di Matilde. Nel 1111 viene incoronata viceregina d’Italia e affida i beni peratore rinuncia alle regalie, le città possono esercitare i poteri regi, eleg-
a Enrico V, in virtù di tutti i passaggi l’imperatore risultava vassallo della gere i propri consoli, costituire leghe, esercitare diritti sul territorio ed eri-
Chiesa. Con la morte di Matilde la Chiesa aveva rivendicato i beni della con- gere fortezze.
tessa e così anche l’imperatore.
La prima discesa in Italia di Federico è il 1154, Papa Eugenio III cerca aiuto XV secolo. Non confondere lega lombarda con lega italica → Nel 1453 cade
per problemi interni a Roma, mentre Federico Barbarossa vuole riconsoli- Bisanzio sotto i turchi e in Italia il quadro era conflittuale. 1454 pace di Lodi
dare il suo potere di imperatore. Il problema è l’instabilità di Roma, anarchia delle città italiane. La lega italica del 1455 XV secolo conclusa con le cinque
creata da aristocrazia e il popolo, forza crescente dal 1147 con Arnaldo da maggiori potenze italiane → Milano, Venezia, Firenze, il Papato e Napoli +
Brescia, capo della città e predicava ideali di povertà della chiesa. L’Italia del potenze minori come gli Este, Gonzaga, Bentivoglio. L’obiettivo è garantire
Nord era divisa in comuni con un flusso spropositato di denaro e al sud la una pace generale, bene comune che riguarda tutta l’Italia, e creazione di
potenza normanna cresce. A Roma nel 1155 ottiene la corona di imperatore, un esercito comune per la difesa da eventuali attacchi provenienti
dopo aver aiutato il pontefice e abbattere il regime comunale mandando al dall’estero, i due pericoli principali sono i Turchi e la Francia. La Francia ri-
rogo Arnaldo da Brescia. La dieta di Roncaglia nel 1158 convoca una assem- vendica il trono di Napoli.
blea e chiama i grandi rappresentanti durante la quale pose le basi del po-
tere: vuole recuperare tutti i poteri di diritto imperiale, le regalie, le prero- Nel 1186 riesce a intessere un’alleanza matrimoniale con i normanni, fa spo-
gative del re (giustizia, fisco, esercito); vieta alle città di stringersi in lega tra sare Enrico VI e Costanza d’Altavilla, fonde il potere imperiale con il regno di
di loro e vieta le guerre tra i privati e impone all’aristocrazie l’omaggio feu- Sicilia. Ciò fa tremare la chiesa, ma nel 1190 Barbarossa muore durante la
dale, obbedienza. Nella realtà barbarossa non voleva spegnere i comuni, terza crociata in Turchia. Il figlio Enrico VI muore nel 1197, lasciando come
pretendeva la dedizione a lui (tributi e riconoscere l’autorità dell’Impera- erede un bambino, Federico II di Svevia (1194 – 1250), sotto la tutela della
tore). I comuni non intendono accettare, riconoscono la sovranità dell’im- madre e del papa Innocenzo III.
peratore, ma rivendicano il diritto di autogoverno, la politica dell’alleanza
libera, l’estensione della loro autorità sui contadi vicini e il rifiuto di funzio- Federico II di Svevia
nari imperiali e il versamento di tributi. → l’esito è lo scontro con i comuni Federico II è un personaggio eccezionale, ma in senso positivo o negativo? È
conosciuto con due antonomasie: Stupor Mundi e Puer Apulie. Stupor
Nel 1161 Milano si pone alla testa della rivolta e nel 1162 Barbarossa ne mundi è colui che stupisce, che sorprende, per noi oggi si tratta di una qua-
distrugge le mura e insedia un suo funzionario. Ma i comuni nonostante gli lità, ma nel Medioevo l’originalità non è pregio, è un difetto enorme. È lo
avvertimenti non cedono, sono consapevoli che sono ricchi e che insieme stupore di cose terrene, di basso livello, contrapposte al cielo. Stupor mundi
possono sconfiggere l’imperatore. I comuni si uniscono in leghe: la prima et immutator mirabilis → meraviglioso scombinatore che crea il caos, non
l’ordine. A dirlo è Matteo Paris composto negli ultimi anni del governo di
Federico, momento in cui disprezza la chiesa, considerato come messaggero Crescono e vengono rinforzate città come Napoli, questa città trae forza
satanico. Con Puer Apulie → fanciullo di Puglia, affermazione coniata da Ot- dalla fondazione dell’Università da parte di Federico. A Foggia fa costruire
tone IV di Brunswick, il quale gli vuole sottrarre il potere, nemico di Federico. un nuovo palazzo spostando il baricentro del regno. Fa allestire la flotta e il
Apulia è l’intera Italia meridionale, bamboccione meridionale, molto slegato primo obiettivo è la crociata, molto dispendiosa e tempistiche lunghe. Fa
dalla Germania. Per gli uomini del Medioevo l’infanzia non è un’età, qual- abolire mercati piccoli e istituisce una rete di fiere. Conia nuove monete
cosa di incompiuto. Chi lo pronuncia è un suo nemico. Legittimazione delle d’oro nel 1231 ed escono gli augustali di Federico. Mette in piedi una ri-
sue cariche: forma monetaria, idea di unificazione del sistema monetario del regno di
Sicilia con il resto d’Europa e vivacizzare i commerci esteri. Per quanto ri-
1208: re di Sicilia guarda l’amministrazione e il fisco crea un sistema di imposte permanenti
1211: re di Germania chiamate collette, percepiti sui proventi del commercio estero. I suoi ufficiali
1220: imperatore hanno incarichi retribuiti ma revocabili, persone preparate all’università.
1227 e 1239: scomuniche papali
1227-1228: sesta crociata Liber Augustalis o Costituzione di Melfi 1231: raccolta ordinata della legi-
1237: sconfitta comuni slazione romana, longobarda e normanna. Questa costituzione è divisa in
1239: inizio declino con la sconfitta a Milano tre libri riguardanti il diritto pubblico, la procedura giudiziaria e il diritto feu-
1245: scomunica e deposizione da papa Innocenzo IV dale, privato e penale. Uno dei collaboratori è Pier delle Vigne. → gli esisti
1250: muore in Puglia di ciò sono un governo ordinato, limiti ai poteri dei baroni e feudatari e la
centralità sua personale, il sole del mondo.
I tre titoli: Federico viene incoronato re di Sicilia a 4 anni nel 1098 per volere
della madre, ma lo diventa a tutti gli effetti re nel 1208. Nel 1211 ottiene il La crociata di Federico II. Nel 1215 e nel 1220 promise una crociata, nel frat-
titolo di re di Germania e parte per la Germania, viaggio difficile (in barca tempo sposa la figlia del re di Gerusalemme, nel 1227 papa Onorio III pose
fino a Genova, attraverso dell’Italia comunale, attraversamento delle Alpi), un termine ultimo e Federico parte per la Terrasanta, ma a causa di epide-
in Germania vuole farsi conoscere e costruirsi una fiducia. Battaglia di Bou- mia non partono da Otranto. Il papa lo scomunica pensando si trattasse di
vines 1214, inizio dell’ascesa di Federico II. Governa per un lungo periodo in un pretesto. Ma, in realtà, la manovra del papa serviva a depotenziare l’im-
Germania, nel 1220 scende in Italia per reclamare la corona dell’Imperatore. peratore, temendo che i territori del papato venissero schiacciati e fagocitati
Federico propone di tenere separate le due corone, lasciando formalmente se l’unione dei due regni fosse avvenuta. Nel 1228 conquista Gerusalemme
la corona di Germania al figlio e tenendo per sé la Sicilia e l’Italia meridio- tramite un accordo diplomatico col sultano d’Egitto, Federico ottiene libero
nale. Federico consolidò il modello normanno (burocrazia e fisco molto so- transito dei pellegrini e un possesso di 10 anni di Gerusalemme. Questa cosa
lidi ed economia monopolistica), rafforzò il potere monarchico, emanò un non piace alla chiesa, accusato di essere troppo vicino all’Islam e di essere
primo nucleo di leggi e consolidò il proprio potere nei confronti dei feudatari venuto a patti con il nemico, il papa riconferma la scomunica.
locali.
Idea di dominio universale: titolo di re di Sicilia, re di Germania, Imperatore
Iniziative → fa smantellare molti castelli e mura sorte dopo il 1189, ma non e re di Gerusalemme. Dopo gli anni in Germania, nel progetto di unificazione
tutti gli smantellamenti vanno a buon fine. Ordina che vengano restaurati era tempo di guardare al resto d’Italia. Per farlo bisognava cercare di dialo-
castelli esistenti e costruzione di nuove fortificazioni in luoghi appropriati. gare con la Chiesa e con i comuni del nord.
1226 dieta di Cremona, posta l’attenzione su tre obiettivi: papae 1075, scomunicano Federico e lo depongono; quindi, i sudditi e i vas-
▪ Lotta all’eresia salli sono liberati da ogni obbligo nei suoi confronti. È un colpo grave dal
▪ Preparazione della crociata quale non riuscirà a riprendersi: in Germania viene eletto un nuovo re e in
▪ I comuni dovevano sottomettersi ai vicari imperiali, l’obiettivo prin- Italia i comuni guelfi organizzano la riscossa. 1250 Federico muore in Puglia
cipale era recuperarsi le regalie. nel castello di Fiorentino.
Nell’idea di Federico la penisola doveva essere unificata in un solo regno
organizzato in vicariati. Azioni da parte della Chiesa per controllare Federico, Federico era particolarmente attento all’astrologia. Sub Flore Marcescere, il
sostiene i comuni nella lotta contro Federico. I comuni non sono propensi a cronista Saba Malaspina ricorda una profezia di Michele Scoto che aveva
concederli altro che riconoscere il suo titolo. predetto che sarebbe morto sotto un fiore, Federico non entrerà mai a Fi-
renze, ma poi morirà a castel Fiorentino.
Federico si irrigidisce annullando la dieta e i comuni ricostituirono la Lega
Lombarda. Scendono in campo i tre poteri caratterizzanti l’Italia: La cultura di Federico II di Svevia
▪ PAPATO Nel 1224 fonda la prima università statale in Europa, l’università Federico II
▪ IMPERO a Napoli.
▪ COMUNI Trattato De arte venandi cum avibus, trattato ornitologico e sulla falconeria.
Ciascuno combatte per sé e cerca alleanze esterne. È il momento delle La scuola siciliana e la nascita del volgare poetico, di Jacopo da Lentini e Pier
grandi divisioni in parte: delle Vigne. Tutti i testi prodotti dalla cancelleria imperiale e papale sono
▪ GUELFA: sostenitori del papato lettere in traduzione, volgarizzamento coevo.
▪ GHIBELLINA: sostenitori dell’imperatore L’ars dictaminis, arte di scrivere lettere in latino predisponendo dei modelli,
Molte città combattono contro l’Imperatore e anche tra loro. Federico torna particolarmente pomposo e retorico.
in Germania e distraggono Federico dalle lotte in Italia.
5 giugno 1224, Federico II invita gli studenti all’Università di Napoli, da lui
Nel 1237 Federico sconfigge i comuni, chiede ai comuni di parte guelfa la fondata. Dall’epistolario di Pier delle Vigne:
resa incondizionata e vagheggia di unire sotto le insegne imperiali l’Italia.
Nel 1239 il papa lancia una nuova scomunica contro Federico. Da quel mo- selezione dei docenti, persone che si sono distinte nel diritto, si preoccupa
mento fino alla fine della vita di Federico nasce un conflitto con la chiesa. → di offrire agli studenti tutte le facoltà e opportunità come alloggi agevolati e
Innocenzo III – Onorio III – Gregorio IX – Innocenzo IV sono i 4 papi con cui facilitazioni, con unica richiesta di studiare e insegnare a Napoli. → Dietro
si misura Federico. La politica imperiale fa sentire la Chiesa accerchiata e c’è la paura che studiare a Bologna potesse avvicinare questi studenti a idee
minacciata. Dopo l’ultima scomunica Federico marcia sul Lazio e assedia autonomistiche dell’Italia comunale. Vuole che il suo personale venga for-
Roma. il papa da parte sua offre l’indulgenza a chi parteciperà una crociata mato a Napoli, assolutamente non a Bologna.
contro Federico II, l’anticristo. Nel 1241 il papa convoca un concilio a Roma
e Federico arresta i cardinali. Il diritto di rappresaglia: nel medioevo quando dei mercanti fuori sede
creano problemi in paesi stranieri e non possono risarcire il danno, oppor-
Federico è destinato ad un rapido declino. Papa Innocenzo IV induce un tunità di rifarsi. Tutela degli studenti, nessuno può far valer il diritto di rap-
nuovo concilio a Lione nel 1245, mettono in pratica le regole del Dictatus presaglia con gli studenti.
▪ Federico Barbarossa dominium mundi
L’università ▪ Enrico IV unione Italia e Germania
L’afflusso di nove conoscenze e la crescente richiesta di istruzioni favorì la ▪ Federico II impero universale.
nascita delle università. Gruppo di studenti che intercettano un professore,
associazioni di studenti che cercano maestri laici. Il primo studium sorse a Declino dei grandi poteri universali e l’emergere dell’ideologia
Bologna alla fine del XI secolo dedicata alla giurisprudenza. La seconda a regia
fiorire è Parigi fine XII dedicata alla teologia, gruppo di professori che si stac- Declino dei grandi poteri universali. Nei secoli XIV e XV maturano ampie
cano dal vescovo. Oxford 1167, studenti da Parigi si spostano. Padova 1122 trasformazioni negli assetti politici europei. Papato e impero perdono ogni
diaspora di studenti e docenti di Bologna. Napoli 1224 prima università sta- vocazione universale per l’emergere degli stati come protagonisti: Regno di
tale fondata da Federico II di svevia. A Tolosa 1229 per iniziativa papale. Inghilterra, di Sicilia (Normanni, d’Angiò), di Francia, regni iberici (alla fine
del Quattrocento ci sarà un’unificazione), “stato” pontificio. Da un punto di
Ogni università aveva il proprio sistema, ma in linea generali i passaggi sono: vista della chiesa abbiamo ideologie che cambiano nel corso del Trecento,
▪ Primo ciclo: Trivio e Quadrivio, per 6 anni a partire dai 13 anni. → XIV secolo.
titolo di baccelliere.
▪ Accesso alle facoltà maggiori.
L’insegnamento era in Latino e consisteva in lettura, commento e discus-
sione. Copiatura dei libri.

Confronto tra Federico Barbarossa e Federico II di Svevia


Federico Barbarossa Federico II di Svevia
Idea del dominio mundim, potere Vuole affermare la sua sovranità sul
conferito da dio attraverso l’unzione mondo intero, 4 titoli, ma fallisce nel
ma non era mediato dall’incorona- confronto con le città dell’Italia comu-
zione del papa. 1158-1183: cerca di nale.
riaffermare il potere dell’imperatore Contrasto con la chiesa forte rispetto al
in italia, fallendo. nonno, aperta rottura con la chiesa.
Lunga fase di instabilità politica prima
della sua morte.
Dopo Federico non ci sarà più una grande personalità nell’impero. Il grande Nei due secoli precedenti concezioni che cambiano con la fine dei due poteri
interregno, tra il 1254-1273, succedersi di personalità deboli. universali, figura imperiale e papale evanescente:
Teocrazia: il potere della chiesa sta sopra quello temporale, subordinazione
Corrado IV→ sconfitto da Guglielmo d’Olanda del potere civile al potere della chiesa. Bolla Unam sanctam 1302 Bonifacio
Manfredi →sconfitto da Carlo D’Angiò VIII → la chiesa ha una vasta pretesa monarchica e va a consolidarsi quello
Corradino che sarà lo stato della Chiesa.
Universalismo imperiale: autonomia dell’autorità civile rispetto a quella spi-
In tre generazioni erano maturate le seguenti ideologie: rituale. Il trattato De Monarchia 1310-1313 di Dante Alighieri.
conflitto con papa Bonifacio VIII, nel 1302 convoca gli Stati generali,
La nuova concezione è l’ideologia regia: potere autonomo da quello ponti- ovvero il Parlamento.
ficio e imperiale. Il potere del re discende da dio ed è mediato dal popolo, i ▪ Regni Iberici: Regno di Castiglia → Alfonso X attua una politica di
re non riconoscono alcun potere superiore. → poteri minori, ma non meno accentramento, promuove una raccolta legislativa e contrasto con la
forti. Venuto meno il ruolo forte dell’impero e del papato (che si concentra nobiltà. Regno di Aragona → politica militare di conquista, Sicilia e
sulle terre della chiesa) emerge il potere regio. Sardegna tra il 1282 e il 1302. Economia commerciale e politica par-
Il parlamento è una caratteristica tipica del potere regio e quindi dei regni. lamentare. Nel caso della conquista della Sicilia avviene il vespro si-
ciliano, Pasqua del 1282 scoppia una rivolta violenta, sommossa dei
Evoluzione dei poteri monarchici ceti dirigenti contro gli Angioini. Una rivolta del popolo che presto
Tutti questi nuovi regni hanno caratteristiche diverse, ma anche tanti punti coinvolse le monarchie europee e favorì l’insediamento degli Arago-
di contatto: nesi.
▪ Regno di Sicilia: Federico II rafforza il potere regio, dialogo con i ba- ▪ Stato pontificio: con Innocenzo III il potere della chiesa si espande
roni e la feudalità e attraverso un controllo molto stretto (demoli- nei territori intorno a Roma e controlla i nobili dei territori circostanti
zione dei castelli nati senza autorizzazione). Sviluppo di un efficiente e i castelli. I papi impiantano un apparato burocratico forte, nascita
apparato amministrativo e burocrazia forte e centralizzata. Atten- della camera apostolica. Amministrazione delle cause giudiziarie. Ce-
zione alla giustizia. Assicura al clero del Regno l’immunità giurisdizio- lestino V è una delle figure più fragili all’interno del papato, era un
nale e fiscale, Federico nomina tutti i vescovi e le cariche ecclesiasti- monaco eremita che non aveva una grande cultura, accusato di
che più alte. Alla morte di Federico le lotte per la successione indu- molte cose riceve il virtuale, viene invitato a dimettersi. Il suo suc-
cono Papa urbano IV (nei momenti di difficoltà la chiesa chiede aiuto cessore fu Bonifacio VIII, membro della famiglia Caetani, cercò di rin-
ad una terza potenza, non “italiana”) a rivolgersi a Carlo d’Angiò, fra- vigorire la teocrazia, ma si scontra con il re di Francia Filippo il Bello.
tello del re di Francia. Inizio del dominio degli Angioini. Nel 1300 promosse un grande giubileo, che ha un precedente nel
▪ Regno di Inghilterra: Enrico III specularmente si confronta con i ba- pontificato di Celestino V. nel 1302 emana la bolla Unam sanctam.
roni e con gli altri poteri, la piccola nobiltà e la comunità. Rafforza-
mento dell’apparato amministrativo e delle piccole forze parlamen- La chiesa e il papato tra 300 e 400
tari. Il potere del re è unico ma è patteggiato, chiedere accettazione Tra il 1294 e il 1303 c’è una crisi del papato che ha come conseguenza la
dal basso. Il Parlamento è costituito da un centinaio di persone che cattività avignonese 1309-1377, la sede papale viene spostata ad Avignone
rappresenta il livello alto della popolazione, i rappresentanti delle in Provenza. La decisione di riportare la sede papale in Italia è con lo scisma
sedi ecclesiastiche, i rappresentanti della feudalità e i sindaci o pro- d’occidente 1378-1417, un papa a Roma e un papa ad Avignone, nel 1309
curatori rappresentanti delle città. Edoardo I intraprende una cam- c’è addirittura un terzo papa. Indebolimento dell’autorità papale e afferma-
pagna di espansione del dominio regio a tutta l’isola: conquista il Gal- zione del conciliarismo 1419-1499: il ruolo del concilio che affianca il papa
les 1283 e la Scozia 1305 e convoca il Parlamento regio nel 1295. Concilio di Costanza 1414-1418 e il concilio di Basilea, il concilio dichiara di
▪ Regno di Francia: Luigi IX aveva favorito l’insediamento del Fratello essere superiore all’autorità del papa nel governo della chiesa.
Carlo s’Angiò nell’Italia meridionale e promuove due crociate. Raf-
forza il ruolo degli uffici centrali, legati al fisco, alla giustizia e alla Intorno a ciò, tra la metà del XIV e il XV l’Europa è sconvolta da due conflitti:
difesa e unificazione del corpus di leggi. Filippo IV il Bello entra in - Lo scisma d’occidente e la cattività avignonese
- La guerra dei cento anni di sconfitte e perdono definitivamente ed entra in scena l’artiglieria pe-
- In Oriente per l’impero si profila la crisi definitiva, a Bisanzio avviene sante, determina un cambiamento della guerra.
l’avanzata dei Turchi ottomani e Tamerlano, che unisce intorno a sé
tribù nomadi, discendente di Gengis Khan. In Egitto la presa del po- In Italia nel 1400 sembra si giochi a far la guerra, molte guerre che si trasci-
tere dei mamelucchi, ex schiavi convertiti in massa all’islam, mette nano da tanto tempo, come la guerra del Sale tra i duchi di Ferrara e Venezia
fine agli ultimi stati crociati. 1482-1484. Guerre molto lente, molto dispendiose con poche conquiste.

Italia tra il XIV e il XV secolo: dalle signorie agli stati regionali


La diplomazia ha un vigore particolare nel XV secolo, ambasciatori fissi in
altri governi. Cambia il modo di fare politica e di fare la guerra. Edizioni di
fonti: lettere degli ambasciatori.

Con la fine del comune emergono le signorie cittadine, passaggio poi alla
creazione dello stato regionale. Uno degli esiti più importanti della conflit-
tualità politica e sociale nell’Italia tardo comunale fu un ripensamento ge-
nerale dell’idea di CITTADINANZA. Nei primi due secoli di vita del comune
per essere cittadino bastava:
- Risiedere in città per un certo periodo
- Esercitare i diritti politici
Ci sono stati momenti in cui le città erano aperte e ricettive, altri in cui la
città era molto selettiva. Sul finire del Duecento si cominciò a escludere chi
aveva una idea politica diversa da coloro che gestivano il potere, in casi
PESTE NERA 1347-1350 estremi si arrivava all’espulsione fisica. A inizio del Trecento la cittadinanza,
che prima spettava di diritto a tutti coloro che abitavano entro la cerchia
La Guerra dei cent’anni muraria, divenne un privilegio che le autorità potevano concedere o negare.
1337-1360 → l’Inghilterra ha la meglio sulla Francia, inoltre, a causa deò
movimento popolare delle jacquerie 1358, rivolte che scuotono ulterior- Il cambiamento dell’idea di cittadinanza fu l’esito di un ampio processo di
mente la Francia. Pace di Bretigny 1360. restrizione delle basi del potere. Dopo l’esperienza comunale tipica del co-
1360-1420 → la Francia di Carlo V riorganizza l’esercito e la flotta, tramite a mune, si tornava indietro. In linea generale esso ebbe 3 diverse forme:
nuove e pesanti tassazioni. La debolezza di Carlo VI determina una nuova - Affermazione di una dinastia signorile, una famiglia: SIGNORIA (Mi-
fase di debolezza interna, l’Inghilterra ne approfitta e 1415 battaglia di Azin- lano)
court e trattato di Troyes 1420, la corona di Francia passa nelle mani di En- - Chiusura del gruppo dirigente: OLIGARCHIA FORMALE (Venezia)
rico VI, figlio del re di Inghilterra. - Concentrazione del potere nelle mani di poche famiglie eminenti ac-
1420-1453 → risollevamento della Francia con Carlo VII di Orléans e Gio- canto ai governi popolari OLIGARCHIA INFORMALE (Firenze).
vanna D’Arco, grande movimento di riscossa. Gli Inglesi subiscono una serie
I Visconti di Milano→ succedono i Della Torre, abbattendo il loro regime
filo-popolare, i Visconti egemonizzano la vita politica di Milano della fine del
Duecento. 1311 Matteo Visconti diventa signore con una nomina che gli ar-
riva dal consiglio comunale, ottiene il titolo sia dal basso che dall’alto, l’im-
peratore lo considera come vicario perpetuo. Acquisizione del titolo ducale
lo attengono alla fine dell’età medievale. Azzone consolida il potere della
famiglia, guarda anche al di fuori della città, con la forza e la diplomazia sot-
tomette altre città Lombarde e impianta lo Stato Visconteo.

Venezia, la serrata del maggior consiglio → Venezia aveva un numero di


famiglie dell’élite che si riconoscevano tramite dalla connotazione del co-
gnome (uso precoce del cognome rispetto alle altre città italiani), tutte fa-
miglie impegnate nel commercio marittimo. Con differenze sociali così poco
evidenti favorì nel 1297 la chiusura oligarchica, con la Serrata del Maggior
Consiglio, legge che consentiva l’accesso al consiglio comunale solo ai mem-
bri di un limitato gruppo di famiglie, importanza dell’ereditarietà. Grande La progressiva forma della signoria cittadina.
stabilità e forza economica. Il Doge è il massimo rappresentante.

Firenze → governo più largo in cui si assistono tendenze oligarchiche, i pro-


tagonisti erano i magnati, antica élite cavallerisca, e il popolo grasso (fami-
glia di ascesa recente) e popolo minuto (artigiani e bottegai). La vita politica
era un equilibrio irrisolto da queste tre potenze.
1293 Giano della Bella impedisce ai magnati di partecipare alle istituzioni del
comune. 1295 Giano viene scacciato. Le rivalità tra le due famiglie, i Cerchi
e i Donati, è alla base della frattura tra Guelfi e Ghibellini. 1310-1340 prevale
l’alleanza tra magnati e popolo grasso. 1343 Gualtieri di Brienne. Non ci sarà
una signoria, neanche con i De Medici, famiglia che si impone con le loro
finanze. 1378 tumulto dei ciompi.

Le città italiane, un laboratorio di sperimentazioni→ superamento dei go-


verni comunali
Nel XV secolo, la geografia italiana si semplifica, nascita dei cinque stati ter-
ritoriali: Milano – Venezia – Firenze – Stato pontificio – Regno di Sicilia e Apparato fiscale → il sistema fiscale è efficiente, in risposta la crescente bi-
Napoli (1458 regno aragonese di Napoli). Al centro nord rimangono alcuni sogno di denaro. Tante riforme fiscali.
principati minori che girano intorno alle città o stati mono-cittadini, come Spese ordinarie: imposte indirette sulla merce o in base alla proprietà.
Genova e Siena. Spese straordinarie, finanziamento di guerre e opere difensive: tasse di-
rette, prestiti forzosi dei cittadini, emissione di titoli pubblici che i cittadini
danarosi potevano acquistare.

Età dei condottieri → molte risorse investite per la guerra, guerre lunghe,
logoranti e con pochi risultati. Esempio del Regno aragonese di Napoli, mol-
tissime guerre, 1480 conquista turca di Otranto. Il condottiero è un uomo
d’armi che si pone al servizio di chi lo paga meglio. Dopo vittorie diventano
signori o principi. Principi condottieri (Federico da Montefeltro) – principi
territoriali. Prima di arrivare ai condottieri avevano militato le grandi com-
pagnia di ventura straniere; mentre successivamente ai condottieri, si ri-
corre di nuovo agli eserciti stranieri, ma cambia il modo di fare la guerra con
l’introduzione dell’artiglieria. Discesa in Italia di Carlo VIII nel 1495.

Diplomazia residenziale → oltre alla guerra combattuta con le armi iniziano


le guerre diplomatiche. Gli ambasciatori sono persone di fiducia del signore,
figure poliedriche che conoscano più lingue, qualità non comuni. gli amba-
sciatori sono spesso uomini di chiesa. Ogni giorno l’ambasciatore scrive let-
tere, nasce la cultura dell’informazione. Leonardo Botta, ambasciatore mi-
lanese a Venezia. Nasce un servizio postale efficienti, Napoli-Milano in 3
giorni. A Firenze gli ambasciatori scrivevano contemporaneamente ai Me-
Nonostante tutto, la lega italica non riesce a impedire il proliferare di leghe
dici e alla Signoria, doppio canale informativo. Le lettere resi con simboli che
minori. Milano e Firenze contro Venezia.
vengono cifrate, alfabeti complessi. Le lettere cifrate le facevano gli amba-
sciatori e i governi, in momenti di conflitto. Lettere fittizie.
Lo Stato regionali: le cinque città diventano le capitali di altrettanti stati re-
gionali, grazie alle dimensioni. Politicamente sono diversi:
Mecenatismo → i potenti dell’epoca vivono in residenze lussuose e si cir-
- Principati ereditari: Napoli e Milano + signorie minori come i Gon-
condano di letterati, artisti, sono parte di un enorme mercato e circolazione
zaga a Mantova
di opere d’arte.
- Regimi repubblicani: Firenze, Venezia, Genova, Siena e Lucca.
Le caratteristiche trasversali sono gli apparati fiscali più solidi, dialogo forte
tra centro e periferia, condottieri, diplomazia residenziale, corti e mecena-
tismo.

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