Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La curtis medievale
• Grandi proprietà terriere;
• Servi della gleba e schiavi;
• Un’economia di sussistenza;
4. La mentalita’ medievale
• La Chiesa nella società feudale;
• Un’Europa cristiana; Per leggere un paragrafo, clicca
• Campane ed Ave Maria. sul link verde, ed abbi pazienza
nel leggere le altre!!
Durante l’Alto Medioevo, la terra veniva divisa in possedimenti
chiamati curtes o villae. Questa aveva diverse dimensioni: vi erano
curtes (al plurale) enormi ma anche medie e piccole. Le curtes
appartenevano a un dominus, cioè padrone, che poteva essere il re,
la Chiesa o un signore locale. Si calcola che Carlo Magno
possedesse alcune centinaia di curtes, poste prevalentemente nella
Francia Nord Orientale. Ogni curtis era a sua volta divisa in due
parti: la pars dominica e la pars massaricia. La pars dominica
comprendeva la residenza del signore, gli alloggi dei servi, il
mulino, il forno, il frantoio, i laboratori per la costruzione e la
riparazione di strumenti e oggetti. L’altra parte del territorio, la pars
massaricia, era suddivisa in mansi. I mansi erano dunque dei piccoli
appezzamenti di terreno con al centro la casa dei contadini. In
cambio del terreno, i servi e i contadini liberi erano tenuti a:
- versare al loro signore parte della raccolto;
- lavorare i terreni della pars dominica;
- pagare diversi tributi.
Il termine servo significa, in latino,
schiavo. Con il tempo, però, la parola
servo non indicò più un bene che si poteva
vendere e comprare come un qualsiasi
oggetto, ma il contadino legato alla terra.
Da qui l’espressione servi della gleba.
L’economia curtense era sostanzialmente un’economia chiusa in cui gli
scambi commerciali erano rari. Per questo viene anche definita dagli
economisti economia di sussistenza: infatti il suo scopo era la semplice
sopravvivenza della popolazione, non il suo arricchimento, possibile solo
con il commercio. Ad ostacolare il commercio concorrevano diversi
fattori:
INCASTELLAMENTO
INCASTELLAMENTO