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Una nuova società: La crisi del sistema politico romano

SOCIETA’ ROMANA:
era articolata così: pater familias e i ceti sociali patrizi, plebei.
Senato: istituzione in cui i patrizi
Battaglie della plebe hanno permesso conquiste importanti
Cavalieri e nobilitas sono la novità nel senato.
e magistrature
CRISI DEL SISTEMA POLITICO
Alla metà del II a.C. Roma è la più grande potenza mediterranea ma l’espansione
provoca grandi problemi e trasformazioni nella società romana. Per questo motivo gli
storici parlano di crisi della Repubblica.
Grazie alle conquiste Roma diventa più ricca ma aumentano le disuguaglianze
all’interno della società: alcuni cittadini diventano sempre più ricchi (cavalieri), altri
sempre più poveri (contadini) questa situazione provoca gravi conflitti sociali e politici.
Il potere politico è tutto nelle mani della nobilitas, la nuova nobiltà formata da patrizi
più ricchi plebei.
I cavalieri si sono arricchiti grazie ai commerci nel Mediterraneo e agli appalti pubblici
e ora pretendono di partecipare al governo della città. I contadini cadono in rovina a
causa del lungo servizio militare e delle devastazioni provocate dalle guerre. Molti di
loro sono costretti a cedere i campi ai ricchi proprietari dando così origine ai latifondi,
grandi proprietà di terre coltivate dagli schiavi. Molti disoccupati e contadini
abbandonano le campagne e si spostano a Roma: si accresce così il proletariato urbano
formato dai nullatenenti. Anche gli Italici sono esclusi dal potere e dalla cittadinanza
romana e non godono delle ricchezze provenienti dalle conquiste.
Il sistema politico romano, fondato su tre pilastri: il Senato, le magistrature, le
assemblee del popolo (comizi) entra in crisi quando Roma diventa una grande potenza
internazionale.
Il Senato, formato da ex magistrati membri delle principali famiglie della nobilitas,
diventa il vero centro del potere a Roma mentre i Comizi perdono molti poteri. Soltanto
i membri della nobilitas possono fare carriera politica; i giovani nobili compiono un
lungo percorso politico (cursus honorum) per raggiungere le magistrature più importanti
con potere di comando (imperium).
Crisi porta a due conflitti:
- Guerra sociale: alcuni territori (le città alleate di Roma) richiedono la
cittadinanza romana e scatenano la guerra per chiedere queste riforme.
- Guerra civile: da un lato il partito aristocratico (Ottimati) e dall’altro quello
popolare (Mario scontro Silla) che porterà alla dittatura e alla successiva
restaurazione che imporrà di nuovo gli antichi privilegi
Riforme: cambiamento

Le trasformazioni nell’economia e nella società del II sec a. C. producono numerosi


problemi in particolare l’impoverimento dei contadini e la crisi della piccola
proprietà terriera. Questo fenomeno è molto grave perché i contadini costituiscono
la base dell’esercito. La crisi provoca una divisone all’interno della nobilitas perché
alcuni vogliono attuare riforme (i popolari: favorevoli al popolo) e rinnovare il
sistema politico, altri, i conservatori, vogliono conservare i privilegi della nobilitas.
I fratelli Tiberio e Gaio Gracco, detti i Gracchi, vengono eletti tribuni della plebe
rispettivamente del 133 e 123 a.C. (figli di Cornelia) e portavano avanti un progetto
di riforme in particolare Tiberio fece approvare una legge agraria che prevedeva la
ridistribuzione delle terre pubbliche ai contadini con lo scopo di ricreare la piccola
proprietà terriera. (ci sarà una forte opposizione da parte dei conservatori)
Gaio propone molte misure a favore della plebe per ridimensionare il potere del
Senato (distribuzione di grano, la concessione della cittadinanza agli Italici).
L’opposizione del Senato blocca la legge agraria mentre l’opposizione dei cavalieri
blocca l’allargamento della cittadinanza, pertanto, le riforme falliscono e i fratelli
Gracchi muoiono durante violenti tumulti. A riprendere la loro politica sarà Gaio
Mario, un “uomo nuovo”, in quanto si afferma grazie alle sue capacità militari (sarà
console 107 a. C, 104 a. C).

Latifondo: grandi proprietà di terre in cui lavoravano gli schiavi, (meccanismo del
prestanome).
p.15 riepilogo lessicale

Ottimati:
Popolares:
Cavalieri:
Uomini nuovi: uomini politici che avevano un ruolo importante anche se non
avevano antenati che avevano ricoperto magistrature.
Guerra sociale:
Ripristinare: restaurare.
p.14-15 del libro nuovo
(triumvirato: tre uomini)

Primo triumvirato: dittatura di Cesare (Cesare, Pompeo, Crasso)

Secondo triumvirato: principato di Augusto (Ottaviano, Antonio e Lepido)


Cursus honorum: percorso obbligatorio per arrivare al consolato
Corruzione: reato compito da un pubblico ufficiale
Concussione: un pubblico ufficiale promette denaro a un cittadino privato in cambio
di qualcosa
Guerra servile: servus = schiavo.
L’unica ribellione di massa degli schiavi è quella di Spartaco, le altre furono
stroncate sul nascere.

Nel I sec. a. C. (periodo chiamato: la notte della Repubblica) la Repubblica è dominata


da uomini forti e ambiziosi, tra cui due comandanti nobili e ricchi: Pompeo e Crasso, in
particolare Crasso otterrà molta fama reprimendo la rivolta degli schiavi. Pompeo e
Crasso diventano consoli nel 70 a. C, nel frattempo emerge sulla scena politica Gaio
Giulio Cesare che nel 60 a.C. stringerà un accordo privato e segreto con Pompeo e
Crasso per prendere il potere chiamato PRIMO TRIUMVIRATO accordandosi nel dare
potere unico nelle mani di Cesare.
Cesare si affermò grazie alla conquista della Gallia e dopo aver ricoperto il ruolo di
console e di tribuno della plebe nel 49 a. C. si farà nominare dittatore a tempo
indeterminato.
Argomenti dell’interrogazione:
1 Guerre puniche
2 Ascesa di Cesare
3 La dittatura di Cesare
Concetti fondamentali trattati: Differenza tra guerra civile, sociale e servile

Stiamo analizzando le cause della crisi della Repubblica ed il passaggio verso l’impero.
Nuove trasformazioni nelle istituzioni romane: Cesare sostanzialmente non intende
destituire il ruolo che ha il Senato ma mostra comunque un suo rispetto nonostante esso
si sia opposto in maniera decisa alla sua azione.
I passaggi della trasformazione e dell’ascesa di Cesare.
LE ISTITUZIONI E LE SUE TRASFORMAZIONI:
 Il consolato si trasforma e viene assegnato ad una sola persona. Da due consoli a
uno solo.
Prima di Silla la dittatura era un’istituzione che aveva un carattere emergenziale, a
tempo determinato con durata di 6 mesi. Silla modifica questa istituzione portandolo a
carattere indeterminato/ a vita. Questo carattere lo manterrà anche Cesare.
La Marcia di Cesare e La Guerra Civile
Cesare decise di sfidare apertamente il senato/ Pompeo e attraversando il Rubicone (il
confine oltre il quale non si poteva andare in armi ma sì poteva entrare solo come privati
cittadini) arriva a Roma. Decisione rischiosa ed imprevedibile. Azione incisiva.
Modello di Cesare visto come una prova di grande coraggio ma anche un momento buio
della storia della Repubblica tanto che viene definito come Tiranno=Azioni di interesse
personale e non per interesse della Repubblica.
Teatro di scontro: il mediterraneo. (Cartina a pag. 25)
Cesare ebbe la meglio e impose di volere il controllo del Regno d’ Egitto. Il suo scopo
era assicurare politicamente a Roma il controllo del mediterraneo ed avere dall’ Egitto
vasti rifornimenti di cereali.
Cesare torna a Roma e mantiene la struttura repubblicana ma accentra i poteri nelle sue
mani.
Ricoprirà diverse cariche, tra cui la dittatura che gli viene assegnata a tempo
indeterminato.
PROGRAMMA DI RIFORME
- Modifiche sul calendario: calendario giuliano.
- Rinnovamento della classe dirigente
- Estendere la cittadinanza alle province
- Acquisire nuove Colonie
Tutto ciò porta pian piano ad un tracollo del sistema. Arrivando così al PRINCIPATO
D’ AUGUSTO.
(MAPPA CONCETTUALE DELLA CRISI DELLE ISTITUZIONI REPUBBLICANE
PAG. 28).
(Verrà caricato si teams un video su cui lavorare e creare una scaletta delle tappe
fondamentali del video e dei concetti trattati)

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