Morti i Gracchi , le loro riforme furono abrogate, il potere tornò nelle mani del
Senato e i problemi della società rimasero senza soluzioni concrete , questa era
ormai divisa in 2 parti : c’erano i patrizi e i plebei arricchiti , che formavano la
nobilitas e chiamavano se stessi optimates , dall’altro lato c’erano i populares.
Alcuni dei popolari riuscirono a ricoprire una carica pubblica , per questo motivo
furono chiamati “uomini nobili”.
Tra questi uomini nuovi , nel 107 a.C. venne eletto il consolato Caio Mario , il quale
si rivelò un ottimo comandante militare , sul fronte della politica Roma era
impegnata in una guerra contro Giugurta , re di Numidia e nipote di Massimissa , nel
112 a.C. Roma gli dichiarò guerra , ma Giugurta cominciò a corrompere i generali e
i magistrati romani.
Dopo tali vittorie , intorno al 100 a.C. , egli prolungò la riforma del sistema militare ,
rese l’arruolamento volontario , permanente e retribuito.
Tutti i maschi dai 17 ai 46 anni , compresi gli italici e i proletari , potevano arruolarsi
ricevendo uguali armi e divisa.
La guerra sociale
Mario annullò i requisiti per il possesso di terre che sino a quel momento erano stati
indispensabili per arruolarsi e favorì la nascita del mestiere del soldato.
Il nuovo tribuno della plebe Marco Livio Druso cercò di porre fine alle tensioni con
due proposte : l’estensione della cittadinanza agli alleati e l’ammissione dei
cavalieri al Senato.
Gli animi si esasperarono a tal punto che nel 91 a.C. scoppiò la cosiddetta Guerra
sociale , un conflitto durissimo che si risolse solo nell’88 a.C. , quando Silla , riuscì
ad espugnare Corfinio.
Questo re capeggiava una rivolta degli stati dell’Asia Minore e dei Greci contro
Roma , aveva fatto uccidere molti commercianti.
Nell’83 a.C. Silla rientrò vittorioso e sbarcò a Brindisi dove si alleò con Marco
Licinio Crasso e Gneo Pompeo , nel giro di 2 anni sconfisse l’ultimo tentativo dei
democratici di contrastarlo , dopodiché nell’82 a.C. s fece nominare dai comizi
dittatore a tempo determinato.
Allo scopo di restituire al Senato pieni poteri , Silla aumentò il numero dei senatori
da 300 a 600 e tolse ai cavalieri la facoltà di giudicare l’operato dei governatori.
Stabilì un preciso cursus honorum , cioè l’ordine secondo cui accedere alle cariche
pubbliche, privò i tribuni della plebe di gran parte del loro potere , sottoponendo le
loro proposte di legge all’approvazione del Senato , egli estese i confini del pomerio
, cioè la zona intorno a Roma in cui non ci poteva entrare armati.
Silla tentò di limitare il potere dei capi militari , per evitare conflitti sociali in futuro.
Cessata la guerra civile , Roma fu minacciata da una violenta ribellione degli schiavi
, guidata dal leggendario Spartaco.
Spartaco riuscì a convincere alcuni suoi compagni si sventura a fuggire con lui nel
tentativo di recuperare la libertà e tornare nelle proprie terre d’origine.
I rivoltosi vennero sconfitti nel 71 a.C. dalle truppe romane del generale Marco
Licinio Crasso , che con questa vittoria si aprì la strada verso il potere.
Spartaco venne ucciso combattendo e , dopo la resa, 6000 dei suoi seguaci furono
crocifissi lungo la via Appia.
Nel frattempo Gneo Pompeo fu inviato in Spagna nel 76 a.C. per combattere contro
il generale Quinto Sertorio.
Nel 72 a.C. Pompeo ebbe la meglio sugli insorti e restituì a Roma la provincia della
penisola iberica , univa il valore militare e la fortissima ambizione personale.
Si aprì un conflitto tra gli aristocratici più conservatori e quelli più aperti. Finito il
consolato Pompeo rimase a Roma come privato cittadino , la plebe era così
affamata che nel 67 a.C. il Senato romano fu costretto ad attribuire a Pompeo poteri
straordinari , l’anno successivo Pompeo ottenne nuovamente i pieni poteri per
stroncare gli ultimi tentativi di ribellione di Mitridate.
Lo scontro tra conservatori e democratici
Dalla parte dei democratici si schierarono Caio Giulio Cesare e Lucio Sergio Catilina
, Cesare apparteneva alla famiglia Iulia , era un nobile , Catilina aveva un grande
seguito tra la plebe perché aveva promesso la cancellazione generale dei debiti e
una distribuzione di terre.
Mentre nel novembre Catalina fuggiva a Fiesole , presso Firenze , i suoi fedelissimi
tentarono comunque di uccidere , di notte , alcuni senatori , ma fallirono.
A testimonianza della gravità del momento , non fu loro concesso di fare appello al
popolo per annullare la sentenza di morte , ma furono tutti giustiziati , sebbene la
Costituzione lo vietasse.
Il primo triumvirato
Durante le vicende legate a Catilina , Cesare intanto , era rientrato a Roma nel 61
a.C. , aveva bisogno di alleati potenti , perciò si alleò con Crasso , che grazie alle
sue ricchezze aveva saldato tutti i debiti di Cesare e con Pompeo.
Cesare fu eletto console nel 59 a.C. e mantenne gli impegni presi varando una
riforma agraria , inoltre abolì la consuetudine di consultare gli auspici prima delle
assemblee legislative.
In Italia la situazione era tesa , Pompeo tramava alle spalle di Cesare , preoccupato
dal suo potere , questi tornò in patria nel 56 a.C. e si incntrò con Crasso e Pompeo a
Lucca , dove rinnovò il precedente accordo.
La notte del 10 gennaio del 49 a.C. Cesare attraversò con le sue legioni il fiume
Rubicone , presso Rimini , il gesto significava l’inizio di una nuova guerra civile ,
dato che il Rubicone segnava il confine del pomerio.
In Africa , a Tapso , nel 46 a.C. i suoi legionari sconfissero i pompeiani che si erano
rifugiati alla corte di Giuba , re di Numidia , infine gli ultimi superstiti , furono
sbaragliati nel 45 a.C. a Munda.
La dittatura di Cesare
La guerra civile era finita e Cesare era il padrone di Roma , dopo essere rientrato in
Italia , egli emanò varie riforme , tese a risollevare la situazione economica.
Non fece altro che concentrare tutto il potere nelle sua mani , rifiutando la nomina a
re , ma accettando quella di comandante e assunse la dittatura a vita.
Cesare non abusò mai dei suoi poteri : consentì a chi era in esilio di tornare a Roma
, concesse la cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina e di molte province.
Tentò anche di migliorare il governo delle province per evitare gli abusi dei
magistrati e promosse molte opere pubbliche , sistemando il Foro , gli argini del
Tevere e facendo bonificare le paludi Pontine.
Il popolo amava sempre di più Cesare , ma la sua politica gli aveva procurato molti
nemici , soprattutto tra gli aristocratici , altri credevano sinceramente nei valori
repubblicani , lo accusavano di aver privato Roma della libertà.
Alle Idi di Marzo del 44 a.C. Cesare fu ucciso in Senato da un gruppo di congiurati
capeggiati da Marco Giunio Bruto e Cassio Longino.
Antonio e Ottaviano
L’ascesa di Ottaviano
Nel frattempo Antonio aveva ricevuto l’incarico di governare una lontana provincia ,
decise di allontanarsi troppo da Roma , pur senza rinunciare all’incarico.
Al rifiuto di quest’ultimo di cedere la sua carica , Antonio decise di occupare la
provincia con la forza , allora il Senato mandò contro di lui l’esercito consolare , lo
scontro avvenne a Modena , nel 43 a.C. e si concluse con la sconfitta di Antonio e la
sua fuga nella Gallia Narbonese insieme al suo fedele collaboratore Marco Emilio
Lepido, entrambi vennero dichiarati “nemici della patria”.
Il secondo triumvirato
Ottaviano si accampò con le sue truppe a Roma nel 43 a.C. e si fece eleggere
console. A quel punto , revocate le accuse contro Antonio e Lepido , non ebbe
problemi ad allearsi proprio con Antonio , i due strinsero un accordo a cui si
aggiunse Lepido , i 3 formarono un triumvirato.
Questo triumvirato non aveva solo carattere privato , ma venne approvato dai
comizi della plebe divenendo una magistratura straordinaria dalla durata di 5 anni.,
con lo scopo di dare a Roma una nuova costituzione.
La battaglia di Filippi
A questo punto riemersero le rivalità personali fra Ottaviano e Antonio , il primo era
tornato subito a Roma dove si era costruito l’immagine di difensore dello stato.
Con tale formula , egli muoveva guerra agli Egizi e a Cleopatra per difendere il
valore dell’occidente.
L’esercito egizio era sotto il comando di Antonio che lo aveva spostato sulle coste
occidentali della Grecia , per arrivare in Italia.
Nella primavera del 31 a.C. Ottaviano bloccò l’uscita dal golfo di Ambracia , in
Epiro , presso il promontorio di Azio , dove si trovavano le navi di Antonio , il quale
subì una dura sconfitta.
Si sparse la notizia che Cleopatra fosse stata uccisa , sconvolto dal dolore , Antonio
si tolse la vita , dopodiché Cleopatra si suicidò a sua volta , facendosi mordere da
un aspide.