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ANTOLOGIA PLATONICA

Introduzione generale a Platone Coordinate biografiche Pagina | 1 Visione dinsieme delle opere Perch il dialogo? Lingua e stile Processo a Socrate Visione del film di Rossellini p. 511-516 Lapologia di Socrate: struttura La morte: aut finis aut transitus, 40c-42a Il Critone: struttura Il sogno di socrate:43a-44b Raccordo p. 564/565

Lapologia di Socrate: struttura


Dal sito http://www.dubladidattica.it/apsocrate.html Pagina | 2 LApologia, scritta nella forma del discorso forense attico, la difesa di Socrate, liberamente rielaborata in termini letterari da Platone, di fronte allaccusa mossa da Anito, Meleto e Licone (399 a.c.) di corrompere i giovani e di introdurre nuove divinit nella polis. Lapologia consta di tre discorsi: 1. 2. 3. la difesa giudiziaria propriamente detta ( I XXIV); laggiudicazione della pena (XXV XXVIII); le ultime parole ai giudici (XXIX XXXIII).

I tre discorsi espongono il conflitto fra la comunit politica e la scelta di vita filosofica esemplarmente incarnata in Socrate. Primo discorso. _ Il primo discorso un autoritratto di Socrate in cui egli prende le distanze dalla filosofia della natura dei primi pensatori greci e dalla sofistica, e presenta la propria condotta di vita come unindagine su se stesso. Essa sfocia nel sapere di non sapere, che innanzitutto una critica della normale condotta umana che include il progetto di un fine e di un fondamento esistenziale interiore. La difesa giudiziaria si distingue a sua volta in cinque parti: Esordio Proposizione Prova Disgregazione e Perorazione. Nellesordio Socrate, riferendosi ai propri accusatori, afferma che essi non hanno detto nulla di vero e promette di dir lui la verit nella forma semplice e familiare che gli era abituale. Nella proposizione egli accenna a due sorti di accuse che gli sono state rivolte da due diverse classi di accusatori, chiedendo che gli sia consentito di confutarle ad iniziare da quelle pi antiche che sono anche le pi gravi e difficili da combattere. Nella prova enuncia dapprima le vecchie accuse, che egli formula cos: 1. dessersi dedicato a ricerche vane e temerarie; 2. dinsegnare ai suoi discepoli il modo di far trionfare, parlando, il falso e lingiusto. Egli nega risolutamente luno e laltro addebito; non ha mai fatto codeste ricerche, non ha mai insegnato ad altri; ma poich queste accuse erano sulle bocche di moltissimi, egli sente il dovere di spiegarle donde fossero nate. Scorate ne trova lorigine nei lunghi e pertinaci tentativi fatti da lui, per rendersi conto della ragione, per la quale egli, che pur era pienamente conscio della propria ignoranza, fosse stato dal dio di Delfi proclamato il pi sapiente degli uomini. Ora egli, sottoponendo ad una specie desame i cittadini di maggior fama in tutte le classi sociali, aveva finito per dover riconoscere che il dio non singannava, in quanto che, mentregli non sapeva ne credeva di sapere nulla, gli altri erano ben pi ignoranti di lui, giacch, non sapendo, credevano di sapere. Egli era venuto in odio a un gran numero di persone, le quali simmaginavano chegli reputasse s sapiente in quelle cose, in cui metteva a nudo lignoranza degli altri; e perch molti specie tra i giovani che lo udivano, si studiavano a loro volta dimitarlo. Profittando di questonda dodio, Meleto, Anito e Licone erettisi a difensori di poeti, artefici e uomini di Stato, avevano presentato unaccusa formale incolpando Scorate di: 1. corrompere i giovani; 2. di non riconoscere e venerare come dei quelli che la citt credeva tali. Scorate in un contraddittorio con Meleto gli prova : 1. che non ha il diritto di accusarlo di corrompere i giovani perch non sa in che consista il migliorarli e chi li migliori; e posto pure che li corrompesse poich non poteva farlo volontariamente, meritava dessere ammonito e non castigato; 2. che laccusa dateismo non chiara.

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Confutate le accuse, Scorate nella disgregazione confessa di non dissimularsi il pericolo che lo minacciava per lodio che gli ha procurato quella sua missione di vivere filosofando e scrutinando e ammonendo i propri concittadini. Ma questa missione, giacch imposta da dio un dovere, e rinunziarvi sarebbe mancare al dovere e ci a parer suo peggio della morte, poich mentre di questa nessuno sa se sia un bene od un male, egli sa che il venir meno al dovere senza dubbio un male. Nella perorazione Scorate si rifiuta di ricorrere alle solite arti per commuovere i giudici, come indegne di ogni uomo che si rispetti, e contrarie alla giustizia. Secondo discorso. _ Loracolo delfico, che dichiara Socrate il pi sapiente lo legittima insieme al suo demone; questa legittimazione a far si che nel secondo discorso, Socrate dopo il verdetto di consapevolezza pretenda per se, invece della pena il mantenimento del Prinateo (il pi alto onore ad Atene). Dichiarato reo, Scorate riprende la parola per dire quale pena egli proponga per s in opposizione a quella chiesta dallaccusatore. Se non che, dopo davere espressa la propria meraviglia per lo scarso numero di voti ottenuto dagli avversari, dichiara che egli, poich si crede non colpevole, sente di meritare non una pena ma un premio. Terzo discorso. _ Poich la sua proposta respinta ed accolta invece quella dellaccusa, il filosofo si rivolge sia a coloro che lo hanno ingiustamente condannato, ai quali dice che saranno a loro volta condannati dalla verit perch non riusciranno mai a sopprimere la libert dindagine, di critica, di parola che hanno voluto colpire in lui, sia a quelli che lo hanno assolto, i soli che egli degna del nome di giudici e che li esorta a temere non la morte ma il venir meno al proprio dovere. Lapologia platonica, per quanto ne serbi le forme, non somiglia alle solite difese giudiziarie; Socrate non mostra dannettere una grande importanza; cerca di sbrigarsene in breve, e, per di pi, senza rispondere in modo preciso ed esauriente agli addebiti che gli muovono. Nellapologia si trovano di fronte due opposte concezioni della vita e due diritti: quello dellindividuo che reclamava la sua libert di pensiero e di parola, e quello dello Stato che credeva di doversi difendere contro tendenze che mirassero a dissolverlo. Perci il pericolo vero, da cui Scorate si sentiva minacciato, nasceva soprattutto da quellatmosfera di sospetto e davversione che in lunghi anni sera venuta formando intorno alla sua persona ed alla sua opera di cittadino e di educatore e della quale pareva perfino chegli si compiacesse, non risparmiando le sue censure nemmeno agli uomini pi rappresentativi della politica e dellarte. Socrate si proponeva di ricostruire su nuove basi la coscienza morale e politica dei concittadini. Per conseguire questideale, che costituiva la missine e lo scopo della sua vita, doveva prima dogni altra cosa combattere tutto un insieme formidabile di giudizi inconsapevoli e dopinioni largamente diffuse su cui pur sera retta la societ ateniese. Per tentare di difendersi in modo efficace, ma non indegno di s, Socrate non poteva che insistere sulla propria innocenza e sulla bont delle sue intenzioni. Cos lo vediamo in questa apologia presentare ai giudici limmagine intera di s medesimo, dei fini della sua vita, del valore intellettuale e morale dellazione sua. Quandegli si addentra nella parte positiva della sua difesa, il tono del suo discorso, che fino ad allora era apparso molto dimesso, lento, impacciato, diviene concitato, animato da una fede che attesta quanto fosse alto il concetto del divino di questuomo che i nemici accusavano dirreligione. Egli non fa altro che raccomandare a tutti daver cura dellanima pi di ogni altra cosa, poich la virt il maggior bene per gli uomini. Dichiarato reo, diventa anche pi sarcastico ed aggressivo. Lungi dal riconoscersi le colpe che gli attribuiscono, proclama altamente le proprie benemerenze verso la citt. Condannato a morte non se ne duole n se ne commuove; ha parole di aspro rimprovero verso quei cittadini che non gli hanno reso giustizia, parole damore e di conforto per quelli che hanno votato a favor suo. Lapologia ha proposto in modo decisivo al pensiero occidentale il motivo dellautoconsapevolezza delluomo: non a caso Kierkegaard e Nietzsche si sono confrontati a fondo con questo testo.

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La morte: aut finis aut transitus, 40c-42a


40c 41e
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Anna Faraone e Francesco Cutaia


Ma consideriamo anche cos, (e cio) che c' molta speranza che ci sia un bene. 1 . Di due cose infatti l'una l 'essere morti: o infatti come se non fosse nulla n 2 avesse nessuna sensazione di nulla il morto, oppure secondo 3 le cose che si dicono accade che ci sia un cambiamento e un trasferimento per l'anima 4 5 6 dal luogo (di) qui a un altro luogo. . E sia che appunto non ci sia nessuna sensazione ma come un sonno quando uno dormendo ' 7 non vede eppure nessun sogno, sarebbe un meraviglioso guadagno la morte io infatti credo ' 8 , 9 , - 10 se fosse necessario che uno, scegliendo questa notte in cui ha dormito cos da 11 , 12 13

1 2

= 1pr pl aor cong att, = perf inf att, 3 = pres inf att, 4 = part pl pres mp neut acc, 5 = 3pr sg pres ind att, 6 = part sg pres att fem nom, 7 = part sg pres att masc nom, 8 = 3pr sg pres ind att, 9 = 3rd sg pres ott att, 10 = 1pr sg pres ind mp, 11 = 3pr sg pres ott att impersonale, 12 = part sg aor med masc acc, 13 = 3pr sg aor ind att,

non vedere neppure un sogno e mettendo a confronto con questa notte le altre notti 14 , 15 e giornate della propria vita fosse necessario che, pensandoci bene, dicesse , 16, 17
Pagina | 6

quante giornate e notti nella propria vita ha vissuto meglio e pi piacevolmente 18 di questa notte, credo che non solo una persona qualsiasi, ma , , il gran re

in persona troverebbe poche queste in confronto con le altre giornate e notti 19 se dunque la morte una cosa di questo genere, io almeno la chiamo un guadagno; , e infatti l'intero tempo non sembra proprio essere per nulla pi lungo cos di una sola notte. 20 () . Se poi al contrario la morte come trasferirsi da qui verso un altro luogo 21 ' e sono vere le cose che si dicono,( e cio) che dunque l si trovano tutti i morti, , quale bene pi grande di questo ci sarebbe, o signori giudici? ,

14 15

= aor inf att, = part sg aor att masc acc, 16 = part sg aor mp masc acc, 17 = aor inf att, 18 = 3pr sg perf ind att, 19 = aor inf att attic, 20 = 3pr sg pres ind mp, 21 = aor inf att,

40e 41c

Martina Puccio
Pagina | 7 Perch se qualcuno, arrivato 22

all'Ade,

liberatosi
23

dai sedicenti giudici


di qui,
,

trover quelli che sono

24

giudici

veramente, che appunto


si dice

25

giudichino

26

l,
,

Minosse,

Radamanto,

Eaco, loro

Trittolemo potr e

tutti

gli altri

semidei

che furono
27

giusti

nella

vita,
,

forse

essere,

questa, e

una migrazione da nulla? con Omero,

O ancora ciascuno

per stare
28

con Orfeo
' ;
29

con Museo,

con Esiodo

quanto

di voi

31

accetterebbe di pagare? Se per l'appunto,

questo
'

vero,

da parte mia

sono disposto
30

a morire

pi volte. Oltretutto,
.

io

avrei

32

davvero

un passatempo

straordinario,
,

se

m'imbattessi
33

in Palamede,

in Aiace

Telamonio

qualcun

altro

degli antichi

morto
34

per

un giudizio

ingiusto,
,

paragonando
35

le mie

esperienze

alle loro

- non
-

credo
,
36

che

sarebbe

spiacevole

soprattutto
,

22 23

= part sg aor med masc nom, = part sg aor pass masc nom, 24 = 3pr sg fut ind att, 25 = 3pr pl pres ind mp, 26 = pres inf att, 27 = 3pr pl aor ind med, 28 = aor inf med, 29 ' = 3pr sg aor ott med, 30 = 1pr sg pres ind att, 31 = perf inf att, 32 = 3pr sg pres ott att, 33 = 1pr sg aor ott att, 34 = 3pr sg perf ind att, 35 = part sg pres att masc dat, 36 = 1pr sg pres ind mp,

non sarebbe spiacevole


continuare ad esaminare
37

ed chi

interrogare
39

quelli di l

come quelli di qua,


,

38

per capire chi


Pagina | 8 Quanto

di loro

sapiente

e
' ,

crede

40

di esserlo,
,

ma non
'

lo .
.


41

sarebbe disposto a pagare contro Troia


chiunque di voi,

giudici,
,

per mettere sotto esame


42

chi condusse
43

il grande esercito, uomini e

o Odisseo, donne?

o Sisifo, (L)

gli innumerevoli

altri

46

di cui

si potrebbe dire,
44
47

Discutere
45

con loro e

starci insieme

metterli sotto esame

non sarebbe

una inconcepibile

felicit?
;

In ogni caso la gente di l non mi pu far morire



48

certo

per questo:

se quanto si dice vero,


quelli di l sono

pi felici

di quelli di qua anche


, .

per altri aspetti


e sono gi immortali
,

per il tempo

che rimane.

37 38

= pres inf att, = part sg pres att masc acc, 39 = part sg pres att masc acc contr, 40 = 3pr sg pres ind mp, 41 = 3pr sg aor ott med, 42 = aor inf att, 43 = part sg aor att masc acc, 44 = 3pr sg aor ott att, 45 = pres inf mp, 46 = pres inf att, 47 = pres inf att, 48 = 3pr pl pres ind att,

41c 42a
Vincenzo Lo Bue, Alfonso Sciortino
Pagina | 9
Ma bisogna che anche voi
49

signori

giudici,

siate ottimisti

di fronte alla morte,

che

, ,

teniate presente questa unica verit, n


50

che per un uomo buono non esiste nessun male n finch vive situazione
51

, la sua

dopo che morto,


52

trascurata dalla diinit; e neppure la mia adesso


53

, si verificata morire sia


55 54

senza motivo

ma a me

chiaro questo, che ormai per me era meglio mai

, , ed essere liberato dai fastidi per questo sia il segno divino

mi ha contrariato ,
57

56

io non sono certamente sdegnato con coloro che mi hanno votato contro
58

con gli accusatori.

59

anche se non con questo intendimento

mi hanno votato contro


60

e mi hanno accusato, 61, loro. . saranno adulti, ,


66

ma credendo ' tuttavia


49 50

di farmi del male: questo vale la pena di rimproverare


62

chiedo
65

63

miei figli,

quando

64

tanto

loro:

puniteli, 67,

= 3pr sg pres ind att impersonale, = pres inf mp, 51 = part sg pres att masc dat contr, 52 = part sg aor att masc dat, 53 = 3pr sg pres ind mp, 54 = 3pr sg perf ind att, 55 = perf inf att, 56 = perf inf mp, 57 = 3pr sg aor ind att, 58 = 1pr sg pres ind att, 59 = part pl aor med masc dat, 60 = 3pr pl imperf ind mp, 61 = 3pr pl imperf ind att, 62 = part pl pres mp masc nom, 63 = pres inf att, 64 = pres inf mp, 65 = 1pr sg pres ind mp, 66 = 3pr pl aor cong act, 67 = 2pr pl aor imperat med,

signori,

infliggendo
68

queste

stesse seccature

che io infliggevo a voi,


69

nel caso in cui vi

, Pagina | sembrino 10 70 e come

, della virt ,

preoccuparsi
71

o del denaro di essere

o di qualche altra cosa

prima che

nel caso in cui io

credano voi
72

qualcosa non essendo nulla, ,

metteteli in ridicolo 73 credono di essere

perch non si preoccupano a nulla. E se


74

delle cose di cui bisogna e questo,


77

75

76 subto
78

qualcosa essendo buoni

fate

sia io stesso avr

. , sia i miei ' figli. Ma

da voi un giusto trattamento andare via 79, per me

effettivamente ormai ora di

a morire, per voi invece a vivere; 80 , 81 tranne

e chi tra noi che alla divinit. .

vada verso una situazione migliore, ignoto a chiunque 82 ,

= part pl pres att masc nom, = 1pr sg imperf ind att, 70 = 3pr pl pres cong att, 71 = pres inf mp, 72 = 3pr pl pres scong att, 73 = 2pr pl pres imperat att, 74 = 3pr pl pres ind mp, 75 = 3pr sg pres ind att, 76 = 3pr pl pres ind mp, 77 = 2pr pl pres cong att, 78 = 1pr sg fut ind mid, 79 = pres inf att, 80 = part sg fut meid masc dat, 81 = part sg fut med masc dat, 82 = 3 pr pl pres ind mp,
68 69

Il Critone: riassunto
Dal sito: http://www.filosofico.net/critone.html Pagina | Il tema della condanna di Socrate viene da Platone affrontato ( oltre che nell' " Apologia " e nel " Fedone " ) 11 anche nel " Critone ". Il dialogo che prende il nome da Critone , un agiato ateniese coetaneo di Socrate e , come ci dice Senofonte , suo discepolo devotissimo . La scena si svolge nel carcere in cui Socrate deve soggiornare in attesa della morte : Critone arriva in carcere al sorgere del sole per avvisare Socrate dell'arrivo della nave da Delo : prima del suo arrivo , infatti , non potevano aver luogo le condanne capitali . Egli cerca di persuadere Socrate ad evadere : tenta di convincerlo dicendo che se non fuggir la gente biasimer i suoi amici per non averlo aiutato, ma Socrate gli dice che le persone pi accorte , invece , oltre ad apprezzare i suoi discepoli perch hanno provato ad aiutarlo , apprezzeranno anche lui perch non ha trasgredito la legge. Allora Critone sottolinea che tutte le difficolt pratiche che la fuga comporta sono superabili ( il denaro per corrompere le guardie del carcere non manca e neanche le persone fuori da Atene pronte ad aiutarlo ) e che rimanendo in carcere Socrate dannegger se stesso , i figli ( che abbandoner senza poterli allevare ) e gli amici ( che gli sono molto affezionati e che se la prenderebbero comunque con Critone che non stato in grado di farlo evadere ) . Prende la parola Socrate , che si ostina a preferire la permanenza in carcere : a sua difesa dice che la vita di un uomo deve essere coerente con le sue dottrine : la legge non va violata in nessun caso ( Socrate l'ha sempre sostenuto nel corso della sua vita ), egli ha sempre rispettato le leggi e non vuole violarle proprio ora : una legge , anche se ingiusta , non va trasgredita , ma bisogna battersi per farla cambiare in meglio , a vantaggio proprio e degli altri concittadini . Socrate , poi , ormai vecchio e trasgredire le leggi dopo aver condotto una vita corretta , il tutto per vivere solo i pochi anni di vita che gli resterebbero , sarebbe un'assurdit , un'incoerenza : gli conviene morire , ma poter dire di essere sempre stato coerente . Il problema di fondo se evadere sia giusto oppure no : per Socrate chiaramente non lo , e commettere ingiustizia gravissimo e pi dannoso per chi la commette che non per chi la subisce : per Socrate addirittura pi dannoso il trasgredire le leggi rispetto all'essere uccisi . Critone , per , gli fa notare che la gente comune favorevole alla sua evasione e che d'accordo con Critone stesso ; ma Socrate dice che non si devono seguire le opinioni di tutti , ma solo di colui che effettivamente sa : lui convinto di sapere ci che fa e quindi vuole procedere per la sua strada . Anche vicino alla morte Socrate continua a filosofare e pronuncia una celeberrima frase : non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale , bens il vivere bene , ed il vivere bene lo stesso che il vivere con virt e con giustizia .

43a-44b

Pagina | 12

Mario Cuffaro Giovanni Curto Matteo Grassadonio


*43+ SOCRATE Perch sei venuto a quest'ora, o Critone? Oppure non ancora presto? 83 *a+ . , ; ; CRITONE Certamente. . . SO. Che ora esattamente? . ; CR. Mattino fondo. . . SO. Mi meraviglio come il custode del carcere abbia voluto darti retta. . 84 85 . CR. Ormai mi familiare, o Socrate, per il fatto che io spesso bazzico da queste parti, . , , 86, e ha anche ricevuto qualche favore da me. 87 ' . SO. Ma sei venuto da poco o da un pezzo? . 88 ; CR. Da parecchio tempo. . . SO. E allora come mai non mi hai svegliato subito, ma sei rimasto seduto accanto in silenzio? *b+ . 89 , 90 ;

83 84

= 2pr sg perf ind mp, = 3pr sg aor ind att, 85 = aor inf att, 86 = pres inf att, 87 = 3pr sg perf ind mp, 88 = 2pr sg pres ind att, 89 = 2prsg aor ind att, 90 = 2pr sg pres ind med,

CR. No per Zeus, o Socrate, neppure io vorrei trovarmi in tale insonnia e angoscia, 91 . , , ' , ma anche di te da un pezzo mi meraviglio avvertendo quanto serenamente dormi; 92
Pagina | 13 e

apposta non ti ho svegliato, affinch tu trascorressi il tempo nel modo pi piacevole possibile. 93 94.

E molte volte appunto anche in passato in tutta la vita ti ho considerato felice per il tuo carattere, 95 , ma molto particolarmente nella sventura ora presente, vedendo quanto facilmente e , tranquillamente.la sopporti 96. SO. E infatti, o Critone, sarebbe sconveniente che mi arrabbiassi, essendo di tale et, . , , 97, , se bisogna ormai morire. 98 99. CRITONE Anche altre persone di tale et, o Socrate, si vengono a trovare in tali situazioni, *c+ . , , 100 , ma l'et non li esime per nulla dall'essere dispiaciuti per la presente sorte. 101 ' 102 . SOCRATE D'accordo. Ma perch dunque sei venuto cos presto? . . 103 ; CR. Per portarti, o Socrate, una notizia cattiva, non per te, come mi sembra, . , , , , 104,

91 92

= 1 pr sg imperf ind att, = 2pr sg pres att, 93 = 1pr sg imperf ind att, 94 = 2pr sg pres cong att 95 = 1per sg aor ind att, 96 = 2pr sg pres ind att, 97 = pres inf att, 98 = 3pr sg pres ind att, 99 = pres inf att, 100 = 3pr pl pres ind mp, 101 = 3pr sg pres ind mp, 102 = pres inf att, 103 = 2pr sg perf ind mp, 104 = 3pr sg pres ind mp,

ma per me e per tutti i tuoi amici sia cattiva sia dolorosa, ' , che io, a quanto mi pare, potrei sopportare in modo quanto mai doloroso. , 105, 106 '.
Pagina | 14 SO. Quale notizia? Forse giunta
107

. ;

da Delo la nave, al cui arrivo bisogna che io muoia? , *d+ 108 ;

CR. In realt non proprio arrivata, ma almeno a quanto mi pare arriver oggi da quanto 109 110 111 . , riferiscono alcuni che sono giunti da Sunio e che l'hanno lasciata l. 112 113 114 . chiaro dunque da questo che arriver oggi, e allora sar inevitabile * + , per domani, o Socrate, che tu muoia. , , 115. SO. Ma, o Critone, con buona sorte, se cos () caro agli dei, cos sia; tuttavia non 116 . ', , , , credo che essa arriver oggi. 117 . *44+ CR. Da cosa lo deduci? *a+ . 118; SO. Io te lo dir. Infatti certo bisogna che io muoia il giorno dopo di quello in cui arriva la nave. . 119. 120 121 .
105 106

= 1pr sg pres cong att, = 1pr sg aor ott att, 107 = 3pr sg perf ind mp, 108 = perf inf att, 109 = 3pr sg perf ind mp, 110 = pres inf att, 111 = 3pr sg fut ind att, 112 = 3pr pl pres ind att, 113 = part pl pres att masc nom, 114 = part pl aor att masc nom, 115 = pres inf att, 116 = 3pr sg pres imperat att, 117 = fut inf att, 118 = 2pr sg pres ind mp, 119 = 1pr sg fut ind att, 120 = pres inf att 121 = 3pr sg aor cong att,

CR. Lo dicono appunto gli addetti a queste faccende. . 122 . SO. Non credo appunto che essa arriver nel giorno che sta iniziando, ma nel prossimo. . 123 .
Pagina | 15 E lo deduco da un sogno
124

che ho visto poco fa durante questa notte; 125

ed probabile che opportunamente tu non mi abbia svegliato. 126 127 . CRITONE Ma dunque quale stato il sogno? . ; SOCRATE Mi sembrava che una donna bella e di aspetto elegante, . , *b+ Abiti bianchi, accostatasi a me, mi chiamasse e dicesse: 129, 130 131 "O Socrate, al terzo giorno potresti giungere a Ftia dalle fertili zolle." , 132 ." CR. Strano il sogno, o Socrate! . , . SO. Eppure chiaro, come almeno mi sembra, o Critone . , , . che indossava 128

122 123

= 3pr pl pres ind att, = fut inf att, 124 = 1pr sg pres ind mp, 125 = 1pr sg perf ind att, 126 = 2pr sg pres ind att, 127 = aor inf att, 128 = part sg pres att fem nom, 129 = part sg aor att fem nom, 130 = aor inf att, 131 = aor inf att, 132 = 2pr sg aor ott mid,

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