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A seguito di questo ci ritroveremo in un’aristocrazia davanti alla crisi: infatti da un lato c’era
l’insoddisfazione dei cavalieri poiché, questi ultimi, non avevano accesso alle magistrature,
dall’altro lato troveremo la proletarizzazione di contadini, che a seguito della espansione si sono
impoveriti. Infine troviamo la rivendicazione della cittadinanza da parte di italici .tutte queste
pretese porteranno anni stabilità è una decadenza sociale . L’aristocrazia , cioè la nobilitas, vuole
mantenere i propri privilegi , infatti sono contrari alla distribuzione dell’ agro pubblico ai
contadini e alla cittadinanza a italici. Ma molti membri dell’aristocrazia si rendono conto che è
necessaria una riforma e tra questi abbiamo Tiberio e Gaio Gracco
Per attuare questa riforma Tiberio Gracco si fece eleggere tribuno della plebe nel 1 33 a.C.,
imponendo una legge sull’agro pubblico: infatti ogni latifondista poteva possedere un massimo
di 500 iugeri , disponendo di 125 per ogni figlio, collezionando un massimo di 1000 per ogni
nucleo familiare.il territorio escluso, sarebbe poi passato in mano allo Stato e ridistribuito in
affitto ai contadini. Questo territorio sarebbe stato invendibile, così che nessun latifondista
potesse ricomprarlo in futuro. Ogni contadino possedeva un territorio di 30 iugeri . In questa
riforma si distinse nettamente la differenza tra l’agro pubblico e l’usufrutto , cioè il terreno di
proprietà privata. Naturalmente il Senato non approvo mai completamente la riforma di Tiberio.
Quando Tiberio presenta la legge al Senato, quest’ultimo cerca di portare dalla sua parte l’altro
magistrato della plebe, Marco Ottavio, riuscendoci; al fine di far applicare a quest’ultimo il
diritto di veto su Tiberio. Tiberio quindi, con la scusa che nessun magistrato della plebe dovrebbe
rivoltarsi contro quest’ultima, fa destituire Marco Ottavio, attraverso l’aiuto della plebe.Ed è la
prima volta che vediamo la plebe votare contro un tribuno della plebe. La legge di Tiberio viene
approvata esista aura addirittura una commissione formata da te in membri compreso Tiberio e il
fratello al fine appunto di far approvare questa legge. Ma i latifondisti si oppongono, con la scusa
che è ormai impossibile riconoscere il terreno privato da quello pubblico. Tiberio viola la legge,
al fine di far approvare la propria legge: infatti secondo la collegialità, punto chiave delle
istituzioni romane, ogni carica deve durare massimo un anno, ad esclusione della dittatura
speciale che dura sei mesi. Infatti Tiberio si ricandida per la seconda volta l’anno successivo
come tribuno , nel 132 a.C. I suoi nemici politici useranno questo passo falso contro Tiberio: lo
accusarono infatti di voler restaurare la dittatura. Tiberio dunque ostacolato da la nobilitas raduna
ai suoi seguaci si rinchiude in un tempio. Fu salito da un gruppo di giovani senatori capitanati dal
Patrizio Publio Scipione Nasica ed ucciso a bastonate.
🔂 Gaio Mario
La riforma impossibile dei Gracchi e i conflitti tra nobilitas ed equites 4
La riforma impossibile dei Gracchi e i conflitti tra nobilitas ed equites 5