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1. Di grande importanza storica fu la riforma dell'esercito che Mario introdusse appena ottenuto il
consolato. Vista la difficoltà di annullare la plebe contadina, sempre meno numerosa, e gli apri il
servizio militare a tutti coloro che si fossero offerti come volontari, anche se nullatenenti; legionari,
oltre allo stipendio, dopo una ferma di 16 anni avrebbero ricevuto, all'atto di congedo, un'indennità
in denaro e un appezzamento agricolo.
2. Gaio Mario apparteneva alla parte politica dei popolari i quali riuscirono a farlo eleggere console. I
popolari erano i sostenitori delle istanze del popolo la cui base sociale era fatta di cavalieri, ricchi
plebei, affaristi italici.
3. Il tribuno Lucio Saturnino, il leader dei popolari, propose una legge che assegnava ai veterani di
Mario cospicuo estensioni di terra nelle province, con una clausola che impegnava e senatori ma
non abrogare la legge il futuro. Il provvedimento suscita l'ostilità del senato e sollevo gravi
disordini, che Mario, in qualità di console fu costretto e reprimere contro gli interessi dei suoi stessi
soldati e alleati politici. Saturnino e molti dei suoi seguaci furono uccisi. Mario non guadagno per
questo il consenso del senato, che diffidava di lui per le sue posizioni politiche popolari e oltretutto
perse quello dei popolari stessi punto nel 98 a.C perciò ha deciso di ritirarsi dalla vita politica.
4. I soci di Roma coniarono proprie monete sulle quali compariva la parola “Italia”, riconoscendosi in
un nome che già indicava la penisola Sud del Po. Tra il 91 e l' 88 a.C fra Roma e i suoi ex alleati si
combatte una guerra senza esclusione di colpi, la cosiddetta guerra sociale. Il conflitto si rivelo per
Roma molto difficile, perché l’esercito degli italici era numeroso e ben addestrato “alla romana”
infatti ci furono stragi e devastazioni.
5. Roma al fine privarsi, ma la soluzione del problema non poteva essere e non fu di tipo militare,
bensì politico. Fu cercato è trovato un compromesso, perché il senato stesso si rese conto che
avrebbe ottenuto la pace solo concludendo gli italici quello che fino a quel momento aveva loro
negato. Cosa che gradualmente avvenne: nel giro di qualche anno la cittadinanza Romana fosse
dell’intera penisola Sud del Po.
6. Nel corso della guerra sociale, Roma dovette anche ingaggiare un lungo e difficile conflitto con
Mitridate VI , te del Ponto, il piccolo regno affacciato sul Mar Nero punto profittando delle difficoltà
di Roma, Mitridate attacco i domini romani in Oriente, penetrando con il suo esercito nelle
province di Asia e di Macedonia. Per sostenere le associazioni contro il gigante Romano, costruire
una rete di alleanze con i sovrani d'Oriente e si propose alle popolazioni locali come paladino della
ribellione contro Roma.
7. Roma era precipitata ormai nel silenzio più brutale. Nell’84 a.C. Cinna fu ucciso nel corso di una
rivolta militare. L'anno seguente si la, ritornato in patria a Forte dei successi contro Mitridate e
delle ricchezze accumulate in Oriente, inizio una sanguinosa guerra civile contro i Mariani. consiglia
si schierarono le truppe consolari, guidate da due giovani ma abili comandanti, Marco Licinio crasso
e Gneo Pompeo. I popolari, invece, si allearono ai Sanniti, irriducibile avversario di Silla fin dai tempi
della guerra sociale. La guerra civile, violentissima, si concluse con la vittoria dei sillani nella
battaglia di Porta Collina.
8. Il senato conferì assilla la dittatura a tempo indeterminato: una novità assoluta per il sistema
romano, che ammettevano dittatura solo come carica temporanea punto grazie poteri eccezionali
che gli vennero conferite, si La si preoccupò innanzitutto di realizzare l'eliminazione fisica degli
avversari, pubblicando le cosiddette liste di proscrizione.
9. Le liste di proscrizione erano elenchi pubblici di cittadini condannati a morte e alla confisca dei beni,
che chiunque era utilizzato uccidere dietro ricompensa. Si aprì in tal modo una vera e propria caccia
all'Uomo e molte furono le vendette personali.
10. Silla a tuo anche una vasta opera di riforma che , nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto ristabilire le
istituzioni repubblicane. Nella sua visione politica, cosa significava restituire forza e autorità al
senato, soprattutto rispetto al tribunato della plebe, principale strumento di azione politica dei
popolari. A questo fine, Tosi ai tribuni il potere di proporre leggi senza il consenso del senato e
stabilì che non fosse loro possibile divenire consoli. Istituì inoltre al senato il controllo dei tribunali
per i reati di corruzione e gli conferisce il diritto di veto sulle deliberazioni dei comizi. Infine, e levo il
numero dei senatori da 300 a 600 , immettendo nel senato nuovi membri provenienti dal centro
equestre e dalla nobiltà italica. Silla realizzo inoltre la prima grande distribuzione di terre ai
veterani: decine di migliaia di ex legionari sillani vennero dislocati nuove colonie, soprattutto in
Etruria e in Campania.

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