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APPUNTI

Roma era in contrasto con Veio(città stato etrusca) a causa


dei commerci condivisi. Nel 397 A.c. Veio viene espugnata
dopo un assedio durato dieci anni. Il trattamento della
cittadinanza fu spietato (cosa rara per roma, perchè dopo gli
assedi, la città proponeva sempre trattati di pace)
- Uomini uccisi
- donne deportate e rese schiave
A questo punto si dice che gli dei mandarono una punizione
a Roma(i galli). I galli si erano espansi nella pianura padana
e a scendere verso gli Appennini. Nel 390 a.C. una schiera
di galli fa un’incursione fino a 16 km dalla città di Roma, la
notizia giunge all’esercito di Roma ed inseguito ad uno
scontro, questo viene annientato da Galli. Gli abitanti di
Roma fuggono nelle città vicine ed i Patrizi si rifugiano sul
Campidoglio(città alta). I patrizi svegliati dalle oche trovano
Roma in fiamme, successivamente Roma verrà ricostruita e
verranno costruite anche delle mura (attribuite a Servio
Tullio ma costruite in sua memoria dopo la sua mporte ). I
trattati Roma-Cartagine sono due: primo stipulato nel 509
a.C. e il secondo nel 348 a.C. (trattati riguardanti il
commercio e l’economia). nei due trattati venivano posti
limiti alla navigazione e al commercio dei romani lungo le
coste della Sicilia, sardegna e della Spagna, ma venivano
riconosciuti i diritti di navigazione e di commercio sulle coste
del Lazio e di gran parte dell’Italia,..

LE GUERRE SANNITICHE
I sanniti erano un popolo che abitava aree molto inospitali
dell’Italia meridionale interna. Essi avevano invaso aree di
influenza romana soprattutto in Campania ciò è lla base
dello scoppio delle tre guerre sannitiche.Durante la guerra,
si allearono con i Sanniti alcuni popoli quali: Lucani,
Umbri,Sabini ed Etruschi. Dopo alterne vicende che videro
anche Roma sconfitta(forche caudine). Roma vinse
definitivamente a Sentino(fra Umbria e Romagna) nel 295
a.C. L’espansione romana giungeva ora tra l’attuale
Toscana,Umbria e Marche a nord, ed al confine della
Campania , Molise e Puglia del nord(vedi cartina pag 445)
FORCHE CAUDINE
Nel 321 a.C. durante la seconda guerra sannitiche,
l’esercito romano si addentrò senza preparazioni in territorio
sannitico presso le forche Caudine, una gola montuosa tra
Caserta e benevento, fu costretto ad una resa umiliante: I
romani che avevano alle spalle una gola strettissima con
una breve grotta finale furono costretti a percorrerla
inchinandosi al nemico, chi si rifiutava veniva messo a
morte.
LA GUERRA TARANTINA,LA GUERRA CON PIRRO
I romani nel 303 a.C. avevano stipulato un patto con
Taranto per chi alle navi romane era proibito navigare sotto
capo di Lucinio, cioè entrare nel Golfo di taranto, Ciò
sarebbe stato ritenuto un atto di guerra. Nel 282 a.C.
terminate le guerre Sannitiche , una flotta di navi romane
interviene a difesa della città di Turi,minacciata dai Lucani e
per questa ragione viola il trattato. Davanti a Taranto, tutte
le navi vengono prese e distrutte, mentre i diplomatici giunti
a chiedere chiarimenti vengono umiliati: Roma, dichiara
guerra. I Tarantini, consci della inferiorità chiedendo aiuto
ad un principe di coltura greca, di nome Pirro e regnava
sull'Epica attuale albania. Le intenzioni di Pirro erano quelle
di distruggere Roma e conquistare l’italia, utilizzò quindi un
trucco semplice ma efficace: sbarcò in Puglia(Puglia) con
una certa quantità di elefanti, probabilmente acquistati da
mercanti africani che spaventaroono i romani al punto che
pensarono a un atto di magia. Con questi animali Pirro vinse
Eraclea in Lucania(ora basilicata) e ad Ascoli satriano
elefanti e uomini, credendo di aver sottomesso tutta l’Italia
meridionale commette l’errore di andare in Sicilia e
combattere i cartaginesi aiutando i Greci. I presidi nell’Italia
interna minacciati dall’esercito romano, richiamarono
immediatamente Pirro, che ormai stanco,si scontrò con i
romani a Maleventum (benevento) dove perse
miseramente. il nome della città, di sicura matrice
preistorica, avendo un'accezione negativa per i romani, fu
cambiato in Beneventum. Casa non da poco, al confine
nord del territorio romano, viene fondata nel 264 a.C. la città
di Rimini.
COLONIE
Le città fondate o assoggettate dai romani si divideranno in:
municipia optimo iure e municipio sine suffragio, I socii
erano i popoli alleati che godevano di ampie libertà, ma in
tempo di guerra dovevano fornire uomini (tributo di sangue).
Le colonie si divideranno in: romane e latine. Le prime
godevano di piena cittadinanza e le seconde avevano una
situazione simile a quella dei socii.

LA GUERRA GIUGURTINA
Il regno di Numidia, alleato e vassallo di Roma, subì nel 118
a.C. un colpo di stato ad opera di un figlio illegittimo del
defunto re Micipsa, di nome Giugurta. Egli scacciò e uccise i
due eredi legittimi, Ièmpsale e Aderbale ( due ciofeche).
C’era bisogno dell’intervento di Roma ma nessuno dei
generali che erano stati inviati riuscì a risolvere la situazione
perché Giugurta aveva capito che le alte gerarchie di Roma
erano facilmente corruttibili con l’oro. Fu eletto a
grandissima maggioranza come console Mario nel 107 per
sostituire il generale Metello.In due anni Mario sconfisse
Giugurta e lo portò a Roma in catene tenendo le catene per
tutto il viaggio dalla Numidia a Roma. La Numidia venne
smembrata e ridotta a provincia governata da un
proconsole.(la numidia è l’attuale Marocco orientale)
LA SECONDA IMPRESA DI MARIO
Due popolazioni germaniche, i Cimbri e i Teutoni, avevano
dal 113 invaso il sud della Gallia (attuale Francia) e avevano
sconfitto i romani ad Arausio.

LO SCONTRO TRA MARIA E SILLA


La repubblica era in pericolo: dopo la battaglia di Arausio i
Cimbri e i Teutoni si erano separati; solo i Teutoni si erano
diretti verso la Pianura Padana e Mario, eletto console per
la seconda volta contro la legge, li battè a Aquae Sextiae
Aix en Provence a quel punto anche i Cimbri si diressero
verso la Pianura Padana ma furono sconfitti presso Campi
Raudii odierna Vercelli (101 a.C.).
Il democratico Mario è stato l’unico stratega ad avere mai
battuto un popolo germanico. La riforma da lui introdotta
insieme ai tribuni della plebe prevedeva l’introduzione di un
esercito di professionisti che comprendesse eventualmente
anche i plebei. I soldati inoltre avrebbero dovuto comprarsi
le armature da soli. Per un plebeo era un costo molto
oneroso, ma permetteva di aprirgli una carriera militare e
un’eventuale scalata sociale.
Nel 100 a.C. la riforma di un tribuno della plebe prevedeva
una nuova legge agraria ancora sul governo dei Gracchi e
l’assegnazione di terre ai veterani di Mario (Pianura
Padana). La riforma trovò l’opposizione del senato e negli
scontri che seguirono Mario fu costretto purtroppo ad
intervenire con le armi anche con i suoi seguaci. Gli
oligarchici riprendevano il potere e Mario si concedeva una
meritata vacanza in oriente.

IL BELLUM SOCIALE
Nel 91 A.C. un altro tribuno della plebe, Druso, tentò una
conciliazione tra patrizi e plebei e propose oltretutto la
cittadinanza a tutti gli Italici.
Anche in conseguenza di una legge frumentaria che
favoriva la plebe di Roma scoppiò il malcontento degli Italici
che a sorpresa si allearono ribellandosi contro Roma.
La confederazione secessionista prese il nome di Italia e la
capitale dei territori confederati fu Corfinio in Abruzzo, che
ricevette il nome di Italica.
Per curiosità la confederazione stampò monete d’argento di
un certo pregio storico-artistico e attualmente di grande
rarità: raffiguravano un toro (simbolo degli Italici) che
schiacciava una lupa simbolo di Roma.
Fu una guerra durissima e Roma, dopo aver perso due
consoli in battaglia, prese tempo e venne a trattative:
sarebbe stata concessa la cittadinanza a coloro che non
avevano partecipato alla ribellione o avevano deposto le
armi entro un certo termine. Roma passava da città
egemone * a capitale °.
*un comando incontrastato
°maggiore centro amministrativo

SILLA
Al termine della guerra sociale il partito oligarchico trovò un leader
fortissimo che era luogotenente di Mario nelle campagne contro
Giugurta e i Germani.
Era colto, era astuto, era un manipolatore, era prodigo di denaro,
amante dei piaceri ma niente affatto inferiore al suo comandante
Mario. Fu eletto console nel 88 a.C. e risolse con una certa
brillantezza il caso di Mitridate, re del Ponto che è la regione a nord
del Mar Nero, attualmente Ucraina sotto controllo russo.
Mitridate aveva invaso alcune regioni come la Bitinia e la provincia
di Asia uccidendo molti romani che ci abitavano. Nel frattempo a
Roma era ritornato Mario e il popolo lo aveva acclamato capo della
spedizione in Bitinia, esautorando Silla.
Alla notizia Silla irruppe in armi a Roma (cosa che era
assolutamente proibita dagli uomini e dagli dei), cosa che accadde
per la prima volta in assoluto e fece strage dei democratici, Mario fu
messo in proscrizione e fuggì avventurosamente in  Africa. Silla
quando viene esautorato torna a Roma e fa strage dei mariani , lo
stesso Mario si rifugia per la seconda volta in Africa. Nel 87 A.c.
Silla credendo di avere sedato le rivolte democratiche, torna a
combattere contro Mitridate(re del ponto). Con l’aiuto del console
Cinna, altro democratico , Mario ritorna a Roma e fa annullare tutte
le leggi di Silla. Mario morirà l’anno successivo, ma i suoi seguaci
tengono il potere per oltre cinque anni. Per la prima ed unica volta
nella storia di Roma, dopo l’invio dell’esercito mariano a combattere
contro mitridate, si verifica la paradossale situazione di due eserciti
romani nemici che affrontano un’altro nemico, in pratica, tre eserciti
tutti contro tutti. il peso maggiore della guerra fu comunque
sostenute da Silla perché l’esercito dei romani non aveva una guida
forte. Nell’ 83 Silla rientra a Roma e trova che Cinna era stato
ucciso durante una rivolta di Silla…
Entrato in roma nell’82 A.c. Silla affrontò i mariani ormai privi di
qualunque salva guida nella terribile battaglie di Porta collina.
Morirono tra battaglie e condanne a morte 56.000 romani mariani
alleati con popolo italici ed etruschi. Si tratta della più strage di una
guerra civile all’intero di Roma. La battaglia proposizioni (denunce)
sia a Roma che in tutto il territorio Italico. Nell’82 a.C. Silla diventa
dittatore (unica carica a Roma ricoperta da una sola persona, la
carica di dittatore si assume in caso di forte pericolo per lo stato) e
aumenta il senato (da 300 a 600 membri), decide che i processi
vengano celebrati soltanto da oligarchia, abbassa i privilegi del
popolo e dei cavalieri, vieta ai tribuni della plebe di emanare leggi,
aumentò ad 8 il numero dei pretori e 20 quello dei
questori( rispettivamente cariche amministrative di varia natura
(pretoni), sicurezza pubblica(questori). Silla aveva raggiunto un tale
prestigio che poteva ambire al titolo di imperatore ma incredibile si
ritirò a vita privata e morì mentre scriveva il libro delle sue memorie
(78 a.C.). La perdita di questa opera anche se parziale rappresenta
una delle più grandi perdite della letteratura latina. Il giudizio su
Silla è molto controverso è stato definito uomo da grande polso e
carattere-hitler dell’antichità.

L’ASCESA DI POMPEO
(Hispania), nazione conquistata durante la II guerra punica,
rimaneva un enorme gruppo di seguaci di Mario, che veniva
quasi adorato nonostante fosse morto da ormai 10 anni.
Il generale mariano Quinto Sertorio si alleo con le genti
indigene e fondò per la prima e unica volta nella storia di
Roma uno stato secessionista autonomo (si stacca da Roma e
diventa uno stato autonomo) con istituzioni identiche a quelle
romane.
È probabile che alla secessione abbiano partecipato anche
genti di etnia basca (presenti ancora oggi in Spagna).
Contro Sertorio fu mandato un luogotenente di Silla di nome
Gneo Pompeo che fu tenuto in scacco da Sertorio per ben
cinque anni (77-72 a.C.) e riuscì a vincere solo alla morte di
Sertorio avvenuta per omicidio.

In Italia scoppiava un altro problema: la fine delle guerre


puniche contro Cartagine aveva portato a Roma un’ enorme
quantità di schiavi soprattutto provenienti dal nord Africa. Essi
erano spesso impiegati come gladiatori nei crudelissimi duelli
nelle arene.
Due rivolte di schiavi, in Sicilia e in Asia minore erano state
represse solo con l’ausilio di consistenti mezzi militari, in
quanto i ribelli erano ben armati e istruivano gli inesperti
all’uso delle armi e in più erano a decine di migliaia.
La rivolta più pericolosa scoppiò a Capua (vicino a Napoli)
dove un gladiatore trace (Grecia\Bulgaria) di nome Spartaco
che in breve tempo mise in piedi un esercito di schiavi.
All’inizio si credeva di poter reprimere la rivolta con una
normale operazione di polizia, in realtà si resero necessarie
ben sei legioni (6000 uomini per legione) sotto il comando di
Marco Licinio Crasso. Le armate di Spartaco sconvolsero tutta
l’Italia ma vennero sconfitte nel 71 in Lucania settentrionale
(tra Benevento e Potenza). Spartaco morì nel combattimento
e quasi tutti i suoi seguaci furono crocifissi sulla via Appia (da
Roma a Bari). 5000 gladiatori furono sterminati da Pompeo in
Italia del nord.
Pompeo divenne console insieme a Crasso e smantellò tutte le
leggi di Silla. Negli stessi anni si celebrò il processo del
corrotto governatore della Sicilia Verre che vide come
avvocato dei siciliani il grande oratore Cicerone. Nel
Mediterraneo i pirati avevano rialzato la testa e nel 67 lo stato
concesse a Pompeo 500 navi e il comando straordinario
triennale su tutto il Mediterraneo. Pompeo vinse i pirati in tre
mesi. Nel 66 gli fu affidato il comando della guerra contro
Mitridate che si darà alla fuga e si ucciderà poco dopo.
L’ASSETTO DELL’ORIENTE DA PARTE DI POMPEO:
Questo tipo di seto riuscì a reggere per numerosi secoli: L’Asia
e la Cicilia,vennero ingrandite,accorpate e poco più tardi
venne annessa Cipro(è attualmente uno stato sotto il dominio
della grecia e della Turchia, seccamente diviso in due parti con
il confine sorvegliato da guardie armate. Per questo non si
può definire uno stato completamente europeo. Nello sport
gioca unitario e non ha risultati di grande valore. L’euro viene
usato solo nella parte greca, mentre nella parte turca si
utilizza la lira. La lingua è quella delle nazioni dominanti e
l’economia è sempre pulita perchè si presta alla custodia di
fondi neri(capitali accumulati in modo illecito) e all’appoggio
di società offshove).
Furono costituite tre nuove province: Creta, annessa alla
Cirenaica(regione est della Libia, un tempo possedimento
italiano,si parla della prima metà del 1900. Per curiosità: altre
coloni e italiane erano nel Corno d’Africa,Etiopia e Somalia.
Per la loro conquista si resero necessarie azioni di sterminio
come la famigerata dell'Amba Aradam, da cui deriva il
simpatico modo di dire che pochi senno che ad ombra una
delle più grandi tragedie dello scorso secoli.) Creta e la
Cirenaica funzionavano da baluardi contro una improbabile
ma non impossibile invasione di Roma da parte dell’Egitto.
Una seconda provincia era la Bitinia. Un’altra provincia era la
Siria con annessa la Palestina. Geografia: la vecchia Palestina è
stata occupata per risoluzioni ONU nel 1947 dal nuovo stato
di Israele. Entrambi i popoli non riconoscono l’esistenza dello
stato avverso, e Israele, il più forte militarmente riconosce
come ‘’Palestina’’ solo una piccola striscia di terra affacciata
sul mare, con sei 7 sette città di media grandezza,del tutto
sovraffollata e sostanzialmente invivibile, è detta “Striscia’’ di
Gaza. L’organizzazione paramilitare che contraste Israele si
chiama Hamas, agisce indipendentemente dal popolo che è
sostanzialmente pacifico,e si oppone alle azioni militari
Israeliane, solo con armi rudimentali.

GIULIO CESARE

Mentre Pompeo era in Oriente viene maturando il prestigio di


una figura che cambierà radicalmente la storia di Roma:
possiamo dire che la storia ama dividere tutti i periodi in tre
parti e anche Roma non fa eccezione.Regno, Repubblica,
Impero e Cesare è l’anello di congiunzione tra il secondo e  il
terzo, non tanto perché sia stato un vero e proprio imperatore
ma perché fu il primo ad accentrare numerose cariche
politiche e istituzionali che prima spettavano ad altri.
Nacque nel 100 a.C. da stirpe patrizia ma imparentato con
Mario e Cinna, iniziò la carriera politica abbastanza tardi e
senza grandi clamori: fu edile, pontefice, pretore e propretore
(chi ricopre le cariche come propretore o proconsole
diventava senatore a vita ed andava ad amministrare una
provincia).Cesare aveva tutte le caratteristiche del maschio
alpha: la resistenza fisica, la cultura, l’eloquenza, la
padronanza di sé, la spregiudicatezza, la capacità di
prevaricare, il fiuto per la vittoria, la compassione per il vinto.
Egli capì che la repubblica era ormai allo sbando (fuori
controllo) e che il potere poteva essere incarnato solo da una
persona.Negli stessi anni emerge una personalità gemellare
ma praticamente opposta: si tratta di Marco Tullio Cicerone
che nel 63 a.C. da console reprime una congiura che
definiremmo proletaria ai danni dello stato e mirata a uccidere
la figura del console. Capo della congiura è Catilina (M), che
raccoglieva intorno a sé i peggiori delinquenti ma non
mancava di attrarre anche giovani di buona famiglia e adulti di
grande cultura. Non ultimo vi era Cesare, che vista la
pericolosità della situazione lo abbandonò, lo costrinse alla
fuga verso nord dove fu sconfitto da Crasso al passo
dell’Abetone (tra Toscana e Emilia Romagna) nel 63 a.C.
I tre maggiori personaggi della vita dello stato si ritrovarono a
Roma nel 61 con grandi ostilità reciproche e per stabilire una
tregua strinsero tra di loro un accordo segreto detto Primo
Triumvirato (accordo di tre uomini) , che prevedeva
l’appoggio reciproco dei tre.Il 59 fu l’anno di Cesare: divenne
console, intraprese una lotta feroce contro l’oligarchia
senatoria, ottenne il favore del popolo e dei cavalieri, riuscì a
ottenere terre per 20000 cittadini che erano i veterani di
Pompeo ed ottenne per cinque anni il comando dall’Illiria alle
due Gallie.

CESARE E L’IMPRESA DI GALLIA


Cesare dopo il consolato si fece conferire un incarico
straordinario: L’imperium proconsulare della Gallia
(attuale Francia) della durata di cinque anni. La Gallia
Narbonese corrispondente all'attuale costa azzurra
era da tempo romanizzata e costituiva un ponte di
passaggio per arrivare alla Spagna già solidamente in
mano dei romani dal III secolo a.C.
A nord della Gallia Narbonese si estendeva la Gallia
Chiomata, amministrativamente divisa in civitates, termine
intraducibile che potrebbe voler dire regioni, province, o
tribù. In ogni caso si tratta di uno stato non unitario ma più o
meno “federale” (ovvero composto da stati più piccoli con
largo potere).
Immediatamente a nord della Gallia Narbonese stava la
Aquitania, al centro i Galli veri e propri e nel nord marittimo  i
Belgi.
La Gallia era uno stato in grande fermento: da est premevano
i germani e all’interno della Gallia stessa erano frequenti
migrazioni da parte a parte e conflitti che avevano la
caratteristica di essere vere e proprie guerre civili.
Nel 58 a.C. Cesare blocca gli Elvezi e instaura un protettorato:
in pratica si avvia a conquistare la Svizzera.

RIPASSO

● La presa di Veio e la calata (incursione) dei


Galli => nel 496 dopo dieci anni di assedio la
città di Veio, etrusca, principale avversaria di
Roma al tempo, viene conquistata e rasa al
suolo. Nel 390 a.C. una schiera di Galli
comandata da Brenno scende verso sud,
devasta tutta l'Italia centrale e arriva alle porte
di Roma dove sconfigge l’ultima difesa prima
della città, entrano a Roma e la distruggono. Gli
abitanti asserragliati sul Campidoglio mandano
le ultime difese a fronteggiare i Galli ma questi
ultimi se ne vanno senza ragione apparente.
●  Nel 340 fino al 326 a.C. Roma si occupa della

sottomissione dei Latini e della penetrazione in


Campania stipulando un patto di alleanza con
Capua e Napoli.
●  Dal 326 al 283 a.C. Roma combatte una

lunghissima guerra contro il secondo popolo più


importante dell’Italia ovvero i Sanniti. Le guerre
contro i Sanniti furono tre: la prima di pochissima
importanza, la seconda famosa per le Forche
Caudine. Nella terza, combattuta con i Sanniti
alleati con altri popoli non soddisfatti di Roma
vide Roma definitivamente vincente a Sentino in
Umbria.
● 282 a 264 a.C. guerra contro Taranto e

sottomissione delle colonie greche dell’Italia


meridionale.
● La I guerra punica: rappresenta il primo passo di

espansione di Roma su tutto il Mediterraneo. Nel


509 e nel 348 a.C. Roma e Cartagine avevano
stipulato due trattati di spartizione della
navigazione.
Da studiare pp. 442-449 e 478-487; da leggere 470-
478

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