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LE ORIGINI DI ROMA E l’età

monarchica
(la fondazione di Roma)
Secondo la storia all’origine di Roma ci fu l’unione di due popoli, i latini e i
sabini
Situati sulle cime di sette colli: Quirinale, capitolino, palatino, aventino,
celio, Viminale e esquilino.
Questi popoli vivevano di agricoltura e pastorizia. Questi due popoli spesso
venivano presi d’assalto dagli Etruschi. Nell’ottavo secolo a.C il bisogno di
difendersi porto ai due villaggi di unire i due popoli in uno e costruirono un
unico villaggio forti cato sul colle Palatino, era una buona posizione perché
aveva una bella vista sul Tevere e dove si poteva controllare il commercio
del sale.
A partire da questo momento la città venne chiamata Roma, dall’antico
nome de Tevere “Rumon”

[Ma abbiamo anche un mito sulla fondazione di Roma, che racconta


che sia stato Romolo glio del dio Marte a fondare Roma il 21 aprile
753 a.C]

I RE DI ROMA
Per due secoli e mezzo Roma fu una monarchia, quindi fu governata
da re in totale 7.
I primi 4 appartenevano alla comunità Latina e Sabina(Romolo,Numa
Pompilio, Tullo Ostilio e Anco Marzio) mentre i restanti 3 erano etruschi
( Tarquinio Prisco, Sergio Tullio e Tarquinio il Superbo).
I re della dinastia etrusca avevano il governo sotto il loro controllo, e
ROMA divenne una città stato. E Tarquinio Prisco che boni co la valle
del foro grazie alla cloaca massima che ed un sistema fognario che
sfociava nel tevere, è servio Tullio costruì le mura serviane.
LA SOCIETÀ E LE
ISTITUZIONI
La famiglia patriarcale,per famiglia patriarcale si intende la famiglia
“allargata”cioè che comprende anche nonni, zii, cugini.
Su tutti dominava il capostipite, da cui tutti discendevano.
Proteggevano i dei dove abitavano chiamati Lari e i membri della sua
famiglia chiamati Penati.

Il re, svolgeva il compito di sacerdote, giudice supremo e capo


dell’esercito. Esso veniva nominato dagli anziani(senato) invece gli
artigiani, commercianti e agricoltori(plebe) venivano esclusi dalla
politica.

I romani erano politeisti, e accoglievano le divinità dei popoli con i


quali venivano in contatto.

LA FINE DELLA
MONARCHIA
Roma, divenne una vera potenza.Tarquinio detto anche il superbo, i
suoi metodi autoritari scatenarono una rivolta che pose ne alla
monarchia e diede inizio alla repubblica

ROMA IN CONQUISTA
DELLA PENISOLA
LA REPUBBLICA E LE SUE ISTITUZIONI
Con il nuovo governo di Roma al posto del re ogni anno venivano eletti
2 consoli, a loro veniva consegnato il compito di preporre leggi
convocare il senato e comandare l’esercito in caso di guerra.
Accanto ai consoli c’erano i magistrati e avevano compiti speci ci, in
ordine di importanza seguivano i pretori che amministravano la
giustizia e i censori che si occupavano del censimento della
popolazione in pratica vigilavano sul comportamento di tutti.

Le assemblee comunali venivano chiamati comizi, nella quale


eleggevano i magistrati e costituivano la base della repubblica.
LA CONQUISTA
DEL LAZIO
Una volta che venne instaurata la repubblica le popolazioni vicine a
Roma pensarono che essa era così debole da essere conquistata, e
così i popoli vicini tentarono di conquistare Roma senza nessuna
vittoria.

Dopo la battaglia i Romani e i latini fecero un patto, promettendosi


aiuto reciproco in caso di attacco da popoli esterni, grazie a questo
patto gli Equi, Volsci e Sabini vennero scon tti e successivamente nel
396 a.C Roma conquisto la città etrusca di Veio.

Ma Roma successivamente subii anche una scon tta dai galli nel 390
a.C, una volta entrati a Roma i galli la devastarono e se ne andarono
solo quando gli versarono un riscatto oneroso.

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