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TRAIANO (98-117)
Primo imperatore di origine provinciale (di Italica, in Spagna) → sempre maggior peso politico delle
province e dei loro esponenti e attenuazione del conflitto tra province e organismo politico romano.
Imperatore saggio e attento, rispettoso del senato (gli attribuisce il titolo di Optimus
Princeps)
Sottomesso alle leggi come un cittadino qualunque, presta il suo servizio per il bene
pubblico
Assai generoso verso la plebe: donazioni, giochi e spettacoli
Benvoluto dalle truppe per sue qualità di condottiero
Risanamento finanziario, progetti miglioramento strade, porti e acquedotti →migliorano commercio e
amministrazione dell’immenso impero
Protettore delle arti e della cultura → Foro di Traiano e colonna Traiana (conquista Dacia)
Nuovo slancio espansionistico
1. 101-106: con due spedizioni militari conquista DACIA (Romania) → nuova provincia con
numerose colonie civili e militari: moltissimi si stabiliscono in Dacia, attratti da miniere d’oro della
Transilvania→ popolazione diviene quasi tutta romana (Romania e rumeno)
106: regno dei Nabatei (Arabia Saudita) controllava traffici tra impero e Mar Rosso e India.
Conquista rapida e facile: nuova provincia di ARABIA Petra)
2. campagna contro i Parti: grandi preparativi: all’inizio strappa ai Parti Armenia, Assiria e
Mesopotamia (115-117) MA arresto per rivolte contro il dominio romano → 117: morte di Traiano e
rinuncia a controllo di questi territori → inizia epoca rafforzamento della Stato e conservazione
impero di oltre 5.400.000 Kmq (3.800.000 età augustea)
ADRIANO (117-138)
Traiano sceglie come successore un cugino spagnolo e generale: PUBLIO ELIO ADRIANO
Fine intellettuale, amante arte e letteratura greca e seguace dello stoicismo → disprezzo dei beni
materiali e della gloria, animo fermo nell’affrontare eventi positivi e negativi, coscienza come giudice
delle azioni
Incarna l’ideale del saggio e affronta con grande impegno il suo dovere di imperatore
Lontano da Roma per più della metà del suo regno→ ispeziona tutte le regioni dell’impero e decide di
consolidare il controllo delle frontiere
Consolidamento dell’impero
Costruzione imponenti fortificazioni → vallo di Adriano in Britannia (122-132), lungo 117 km, alto 5
metri e spesso da 2 a 3 metri, separa domini dell’impero da popolazioni scozzesi
importanza del limes: da linea provvisoria in vista di espansioni future a linea definitiva con funzione
difensiva (fascia profonda anche due o tre km punteggiata di fortini e accampamenti) → luogo anche
di contatti e scambi con popolazioni barbariche
decentramento → valorizzazione delle energie proprie di ciascuna provincia (al contrario di Traiano)
↓
Consolidamento interno
Editto perpetuo: raccolta degli editti degli antichi pretori, edili e proconsoli, destinato ad
eliminare molte incertezze legislative e a preparare leggi comuni a tutte le province;
Imperatore che più profondamente sentì, secondo i piani di Cesare, l’universalità di Roma;
abbellimento con opere artistiche e architettoniche → Mausoleo Adriano (tomba ridotta a fortezza nel
Medioevo, chiamata oggi Castel Sant’Angelo), villa a Tivoli, dove si ritira negli ultimi anni della sua
vita.
Barbari ai confini
A NORD: confine danubiano premono tribù germaniche dei MARCOMANNI e dei QUADI →
dilagano nei Balcani e mettono a ferro e fuoco Aquileia (166) → controffensiva guidata da M.
Aurelio: solo nel 175 sono respinti e costretti ad accettare pace
in questa occasione egli commise l’errore di assoldare molti barbari come mercenari, dando
così inizio a quel processo di barbarizzazione dell’esercito che avrebbe accelerato
l’allontanamento da esso dell’elemento romano
Dopo due anni riprendono le ostilità e M. Aurelio muore forse di «peste» (180) a 60 anni a
Vindòbona (Vienna)
COMMODO (180-192)
Figlio di M. Aurelio, associato al potere dopo morte dello zio Lucio Vero → fine del principio
dell’adozione
Ha 18 anni, frivolo, capriccioso, si preoccupa di diffondere culto della sua persona; amante
dei giochi gladiatori, voleva essere considerato un dio, un nuovo Ercole (immagine
guerresca)
MA non è interessato a difesa impero né a nuove conquiste, né ai problemi che affliggevano
Roma
Conquista consenso plebe ed esercito attraverso distribuzione beni o donazioni
Sempre più tirannico, si diffonde lo scontento → diverse congiure →
192: ucciso in una di esse, strangolato da un gladiatore→ fine del “secolo d’oro” ed inizio di un
sanguinoso e complicato periodo di sanguinose lotte e di profondi rivolgimenti sociali, nel corso dei
quali varie legioni si ribellarono ed elessero imperatori i loro capi, rinnovando la caotica situazione
seguita alla morte di Nerone e aprendo la via all’arbitrio dei militari e in particolare dei pretoriani
Guerra civile tra i numerosi pretendenti al trono che indebolisce ulteriormente l’impero
Prevale infine il governatore della Pannonia Superiore SETTIMIO SEVERO (197-211)
Dinastia dei Severi (193- 235)
Privilegi e donativi ai soldati
Crisi delle finanze statali
Aumenta la pressione fiscale
Provvedimenti di svalutazione della moneta (dimezzamento della percentuale di Ag nelle
monete)
Adozione del culto solare, seguito nell’esercito
Vengono favorite le province
Governo autoritario, indebolimento della classe dirigente senatoria
Confini ben difesi: Tigri, Britannia
Caracalla (211-217)
S. Severo lascia impero ai figli Caracalla e Geta, che viene ucciso poco dopo dal fratello
Continuazione politica del padre, difesa dei confini dai Germani, aumento dotazioni per i militari →
spesa insostenibile
Conio nuova moneta antoniniana, con metà dell’argento ma di doppio valore (aumento
inflazione)
Spese per edifici pubblici (terme)
Aumento delle tasse, a carico soprattutto dell’aristocrazia senatoria
212: Concessione cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’impero (Constitutio
Antoniniana). Eliminazione delle differenze fra gli abitanti dell’Italia e gli abitanti dell’impero
(equiparazione dei cittadini davanti al fisco)
Unificazione abitanti in unica comunità politica
Lingua comune → identità europea
Eliogabalo (218-222)
217: Caracalla ucciso dal prefetto del pretorio
I successori di Caracalla si mostrarono deboli e troppo orientaleggianti, l’impero è nelle mani
delle donne della casa imperiale
Marco Aurelio Antonino, detto Eliogabalo, lontano parente dei Severi e appena
quattordicenne, nominato imperatore dalle legioni in Siria, fu manovrato dalla nonna (Giulia
Mesa) e dalla madre Giulia Soemia (la fa partecipare all’assemblea senatori!);
Porta a Roma il culto di El Gabal, dio-sole venerato in Siria, di cui era sacerdote, introduce
riti esotici e si dedica all’ozio
a causa dei suoi costumi oziosi ed esotici suscitò il malcontento del Senato e dei pretoriani:
fu assassinato dai pretoriani, su probabile suggerimento della nonna, e damnatio memoriae
nei suoi confronti