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1- L'ORIGINE DEL DIRITTO ROMA

POPOLI, GENTES e TRIBÙ


o 10/11°secolo A.C → nella zona dell'attuale Lazio c'era un popolo Albense
 città di Albalonga (capoluogo), divisa in 30 villaggi latini
 iniziarono a prendere forza delle famiglie ricche Gentes (capi famiglia Paters o Patrizi)
 controllavano Pascoli e Campi dando lavoro al dipendente il cliente Clientes
 a destra del Tevere dominavano le Gentes
 a sinistra del Tevere c'erano delle tribù che dominavano
 cultura matrice Sabina
 cultura matrice Latina
 cultura e matrice Etrusca
o 8/9° secolo A.C →le tribù si strutturano facendo nascere i quartieri CURIE
 Non cerano leggi ma cerano, riti – tradizioni – riti religiosi – i capi famiglia facevano
valere i loro poteri
Usi/costumi che vincolavano le persone
 MOS MAIORUM →norme di comportamento tradizionali radicate
 FAS →tradizioni e credenze
 regolavano tempo in Roma calendario che indicava i giorni Fas (fare) - nefasti (non fare)
 fas: giorni in cui si potevano celebrare i processi, riunirsi in assemblea

(erano fatti dalle classi sociali più alte)

 l'equilibrio si sfalsa: una città etrusca preme sulle Gentes


 emerge un uomo molto forte Romolo
si mette a capo di un gruppo armato in aiuto delle altre città
Fondò una piccola Comunità Autonoma, mette a capo, proclama
capoluogo
crea sul colle Palatino un palazzo e si autoproclama re

le Gentes non sono d'accordo →nascono scontri - Romolo mantiene il potere con la forza

introduce una sorta di costituzione circondandosi di consiglieri


(ricchi aristocratici)
Curie diventano 30

(ripartisce per 10 e li trasforma in distretti di Leva)

creando un esercito e ripartendolo per le Curie governato dai


Centurioni

ASSEMBLEE E COMIZI
o Quiriti →abitanti Curie riunivano sotto il palazzo per approvare le decisioni del re (approvazioni pubbliche)
 approvazioni di funzionari - ausiliari - decisioni di guerra - elezioni del Re in quanto la
monarchia diventò elettiva
o 1546 Roma →trovati frammenti di tavole continente 2 liste di nomi
 1° lista→ nomi di magistrati Consoli del 483 A.C.
 2° lista → con nome di trionfatori comandanti che hanno vinto in guerra e ricevono
onorifici 753 A.C.
o 753 per storici →nascita di Roma
1. Grazie alle liste le fonti ci dicono che c'è stata una frattura (nella prima fase di Roma)
 1° epoca in cui sistema di potere era monarchico (elettivo)
1
 2° fase quella repubblicana (non Re ma MAGISTRATI)

o 483→ inizia la Repubblica


2. MONARCHIA→ sette re di Roma
 1° FASE: dominio Latino-Sabino (dominio Gentes)
 2° FASE: dominio Etrusco (favorivano nuove classi (Patrizi si indeboliscono)
provenienti dall’esterno)
3. Con il Re Selvio Tullio (Etrusco)
 nuovo sistema di assemblea non più premiato il ceto ma il censo
 questo nuovo modo di fare assemblea e detto COMIZI CENTURIATI

L’ORDINAMENTO CENTURIATO (4 unità)


Popolazione divisa in Centurie → unità militari, di leva, reclutamento e tributarie

L’armamento dovevano procurarselo da soli (ricchi= armamenti di bronzo; poveri= pietre/fionde)

Cavalieri Fanterie Ausiliari Ultima classe

18 I II III IV V 4 1
80 20 20 20 30

Tot. 170
Tot. Centurie 193

o Unità Cavalieri: classe più ricca (armi migliori + cavallo (acquistato dallo stato, soldi pubblici))
o Unità Fanterie: divise in 5 classi (I ricchi, V poveri)
o Unità Ausiliari: 2 centurie → falegnami/fabbri (strumenti x le battaglie)
 2 centurie → suonatori (corno)
o Unità Ultima classe (acite censi): cittadini che non raggiungevano reddito minimo per essere iscritti alle altre
classi

Inquadramento delle centurie fatto dal re → consoni → dal 443 A.C magistratura

 Magistratura dei censori, addetti al censimento x inquartazione popolazione


 Venivano chiamati un numero uguale di centurie da ogni unità
o Era più facile essere reclutati se della prima classe (perché erano un numero inferiore)
 Dunque più chiamati per servire l’esercito
o Le tasse avevano un importo uguale per tutte le unità, ogni individuo doveva dunque consegnare una somma
maggiore perché l’unità era composta da meno individui
 Questo però aveva dei vantaggi

Ad ogni sforzo militare e fiscale maggiore corrispondeva un maggior peso politico

o Ogni centuria esprimeva un voto ogni voto era dettato dalla maggioranza dei membri al suo interno

(nelle centurie meno affollate il voto dei singoli cittadini valeva di più rispetto alle centurie affollate)

 Per votare si veniva chiamati, la prima chiamata era destinata alla centuria della 1°classe, i voti venivano
proclamati subito di conseguenza gli altri voti erano influenzati
 Privilegiati ricchi
o Timocratico: potere della ricchezza
o Gerontocratico: potere degli anziani

Signores: 40/60 anni ed erano minori dei juniores 17-40 anni, dunque il loro peso valeva di più

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I patrizi non sono d’accordo (accordo con violenza o dialogo? Non si sa)

 Patrizi riassumono il potere


o I patrizi si riorganizzano ed eliminano sistema dei re a vita
 Introducono sistema in cui il governo è tenuto anno dopo anno dai MAGISTRATI (forse coppia)
 Cambiavano di anno in anno per evitare che crescesse il potere

Magistrati → consoli e pretori (prendono posto del re) POTERE REPUBBLICANO

o Consoli scelti tra famiglie aristocratiche

2- Repubblica e Le magistrature
 Magis-terare= guidare
 Magis-tri= istruttori/guide

(nuove cariche al posto del re)

o Guidare il popolo vuol dire avere equilibrio (competenza non di tutti)

Re → consoli → magistrati

 Magistrati: cariche gratuite (vivevano per la politica)


 Per essere eletti dovevano aver prestato 10 anni di servizio come cavalieri
 In carica il tempo di risolvere l’emergenza (Temporali: in carica per 1 anno)
 Cariche collegiali (composte da più persone)
o Censori: eletti una volta ogni 5 anni: carica 18 mesi

La plebe si ribella contro i patrizi (perché esclusi da tutti)

 Durante il V secolo conquistano i diritti perché nascono TRIBUNI DELLA PLEBE

LA PLEBE E I SUOI RAPPRESENTATI


 494 – 492 A.C. → Si riorganizza la repubblica
o Roma si espande
o Acquista dei terreni (incamerati dallo stato)
 Assegnati ad alcuni individui privati (sistema di privatizzazione)
 L’assegnazione avviene con l’elezione, vengono privilegiati i ricchi (plebe esclusa)
 Come sopravvive la plebe (piccoli terreni, se possibile) o cumulavano debiti (chiedere denaro alle classi
abbienti)
o La concessione di denaro avviene a condizione di garanzia
 Garanzia di loro stessi (loro copri) perché non hanno patrimonio
 NEXIUM → negozio di asservimento volontario del debitore al creditore
 In cui si utilizzava un ritualismo per trasferire i diritti sulle cose (bilancia di bronzo)
 Il debitore metteva se stesso, o uno dei figli a garanzia del pagamento del debito

Es: dava in garanzia il figlio, il padre non aveva più la patria potestas, dava in mancipium il figlio, esso diventava
mancipi, assoggettata al potere della terza persona (persona acquista potere)

 C’era anche Asservimento giudiziale (addixium) → se il debitore non pagava il debito veniva aggiudicato al
creditore (questo solo se nessuno interveniva come garante)

La plebe (soggetti poveri) si ribellano

 Secessione → si allontanano di massa dalla città (forse), minacciano di formare una nuova città autonoma o
cmq la pretesa di far valere le proprie rivendicazioni
 494 A.C. → Plebe rifiuta leva, allontanamento città, si ritirano sul monte Avellino

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o Facendo così viene meno la forza lavoro/militare
 Le città vicine fanno pressione su Roma
o La plebe vuole che i patrizi liberino di debitori, devono riconoscere diritto alla plebe di eleggere i propri
capi (rappresentati plebe)

Aristocrazia e plebe trovano accordo

 TRIBUNI → rappresentati della plebe, 2 soggetti che avevano potere forte, perché potevano mettere divieto
agli atti delle magistrature bloccare iniziativa degli altri magistrati se danneggiavano la plebe, potevano
anche confiscare patrimonio
o CONCILIUS PLEBIS (concilio plebeo) = convocavano assemblee riservate alla plebe
 Prendevano decisioni di carattere elettorale/normativo/giudiziario → PLEBISCITO (decisioni della
plebe, stabilivano poteri)

Stabilizzazione del diritto a Roma e tensioni sociali


IL FENOMENO DELLA LEGISLAZIONE – XII tavole: i poteri dei privati nella società arcaica e la loro regolazione
attraverso il diritto

o (Tradizione narra) verso metà V secolo (450 A.C.) un collegio (gruppo istituzionale) di 10 magistrati patrizi
nominati per la scrittura di legges
 Ebbe incarico di codificare (mettere per iscritto) norme che fino a quell’ora tramandate oralmente
 Norme sacrali (fas e nefati) e quelle familiari – norme poi pubblicate (a disposizione di tutti)
 450 -451 A.C. i dicemberi (10 magistrati) svolse l’opera in un anno e produsse 10 tavole di legge
 Tavole non soddisfacenti per la plebe, chiesero integrazione e una modifica del collegio
 5 plebei + 5 patrizi
 Nuovo collegio produce altre 2 tavole, 12 tavole di bronzo esposte successivamente al
popolo
o Nelle 12 tav troviamo il nucleo del diritto civile e processuale (per un certo periodo conservate in modo
sacro)
 Esse servono anche all’educazione dei giovani
 Si dice che le tavole vennero distrutte durante il saccheggio dei galli a Roma 390 A.C.

Conosciamo alcuni frammenti delle tavole in quanto riportati da alcuni scrittori (scrivono il tema e il contenuto, non
riportano il testo della legge)

3- Le XII TAVOLE: il potere dei privati nella società arcaica e la loro regolazione
attraverso il diritto
 Con esse possiamo sapere com’era società del tempo
 Queste leggi mettono in ordine le relazioni familiari
 Composizione della famiglia di Roma delle origini:
o famiglia inserita in un contesto sociale agricolo/contadina, già dedita agli scambi commerciali
 famiglia patriarcale: padre soggetto di diritto, centro di imputazione relazioni giuridica familiare
 famiglia patrilocale: il marito ha diritto sulla moglie diventa il suo paters
 famiglia patrilineare: tutte le decisioni vertono sulla famiglia (tutore)
o famiglia installata in società agricola autarchica: autogestita di piccole dimensioni (recinto, orto, animali)
come le fattorie che conosciamo oggi
 solo il paters famiglia è un soggetto di diritto (l’unico che ha un patrimonio, può istituire un erede, può
prendere parte ad un processo

pater famiglia → cento di imputazione di tutte le relazioni giuridiche della famiglia

 il figlius famiglia, non ha capacità giuridica, gode però dei diritti politici (se maschio)

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es: se figlio si arruola in esercito e diventa comandate doveva comunque rispondere al potere del padre

o AFFEZIO MARITAIS (matrinio) → “il matrimonio” prevedeva che la moglie usciva da una famiglia per entrare
in quella del marito, in questo modo non c’era il potere del padre (patria potests) ma la manus (potere del
marito sulla moglie)
 usus→ moglie e marito dovevano trascorrere un anno di convivenza
 secondo le 12 tav. prevedevano che si potesse interrompere l’anno di convivenza allontanandosi
da casa per 3 notti prima dello scadere dell’anno, in questo modo si interrompeva l’acquisto
della manus
 la moglie che entrava nella nuova famiglia prende il ruolo di figlia (ruolo più basso)
o se moriva paters famiglia → la famiglia per legge si dissolve in tanti nuclei familiari nuovi, quanti sono i
discendenti immediati del defunto (suis eredes) compresa la moglie (in mano)
 tutti coloro che sono immediatamente soggetti alla potestà del paters famiglia, dunque figli o se sono
morti, i nipoti sono direttamente legati al rapporto di potestà
 in questo caso i nipoti diventano paters famiglia o la moglie se è in mano (essa però è un nucleo
familiare a sé)

una famiglia patriarcale, patrilocale, patrilineare


 nelle 12 tav ci sono 3 versetti (norme) in particolare nella 5° tav. che racchiudono il nucleo di tutta la
disciplina delle successioni ereditarie secondo il diritto civile
 il paters famiglia ha il diritto di redigere testamento, se non lo fa il suo patrimonio va all’immediato discente,
ma se esso manca il patrimonio è destinato all’agnato prossimo se manca anche esso il patrimonio va ai
gentiles (gentes)
o aniati : parenti (maschi) non diretti di sangue ma legame lontano
o eredes¨ soggetti alla potestà diretti (famiglia stretta)
 coloro che ereditavano dovevano farsi carico delle donne
 se i maschi erano minorenni c’era il tutore
 per le donne invece, c’era sempre il tutore (se non c’era paters o marito)
 le 12 tav. non permettevano il matrimonio tra patrizi e plebei
o con il plebiscito del 1445 consentito

leggi società diritto


 nelle tavole ci sono grosse disparità dal punto di vista sociale

1°tavola:

o possibilità che nel corso di un procedimento/processo (ARCAICO) il debitore non paghi, dunque il debitore
viene chiamato a giudizio dal creditore
 si riconosce il suo debito e lo si condanna
 se il debitore continua a non pagare, c’è la possibilità che un terzo intervenga in suo soccorso
 terza persona detta VINDEX (garante)
 esso può intervenire se il debitore è ASSIDUS può esser un altro ASSIDUS
 per chiunque può farlo se il debitore è un PROLETARIUS
 ASSIDUS: PROPRIETARIO DI UNA TERRA (POSSEDIMENTI STABILI)
 PROLETATIRUS: COLUI CHE NON HA DIMORA FISSA, COLUI CHE NON HA
PATRIMONIO, IN CERCA DI FORTUNA

3/4° TAVOLA:

o poteva dimostrare che il debito non esisteva o di aver pagato il proprio debito, oppure:
 poteva confessare che non aveva modo di pagare (o senza confessare poteva essere condannato dal g.)
 in questi casi aveva 30 gg di tempo per pagare

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 dopo di che il creditore poteva portare nuovamente a giudizio il debitore e dare avvio ad un
2°processo (ESECUTIVO)
 costringerlo a fare quello che era stato stabilito al 1°processo
 in questo caso nuova condanna e il creditore poteva trascinare il debitore a casa sua e
tenerlo incatenato per 60 gg (nutrirlo con una libra di farro)
 il creditore però doveva portarlo per 3 gg consecutivi al mercato e cercare qualcuno
che lo riscattasse
 se non lo riscattava nessuno il creditore poteva vendere il debitore come schiavo
(oltre Tevere-fuori città) oppure ucciderlo

se c’erano più creditori

o corpo del debitore smembrato diviso per i creditori


 questa disciplina la troviamo negli illeciti (società in cui il potere politico lascia troppa libertà al privato
cittadino
 veniva lasciata di vendetta all’offeso
 in caso di illecito, nelle lesioni più gravi, che comportano una menomazione fisica, era possibile
rispondere all’offesa con un male analogo, applicare legge del taglione (se non si trova
compromesso)
 se la lesione non era permanente (es: osso rotto) in questo caso le leggi aboliscono il
taglione, con altra pena
 300 assi, se la lesione riguarda uomo libero
 150 assi, se riguarda schiavo/servo
 Se la violenza fisica è ancora più lieve (es: percosse) la pena scende a 25 assi
 Assi: moneta di bronzo (impero romano)
 Furto: quando il ladro viene sorpreso di notte a rubare
 Scoperto di giorno a mano armata
 Il derubato poteva impunemente uccidere il ladro, però doveva chimere i vicini a
testimoniare

Impunemente: senza paura di incorrere in sanzioni

 Furto flagrante: (colto sul fatto) il derubato non ha più la possibilità di uccidere il ladro, deve
consegnarlo alle autorità cittadine
 Se il ladro è una persona libera deve essere fustigato e addictux al derubato (sottoposto
al potere del derubato)
 Se ladro è uno schiavo, fustigato e ucciso

È fatta salva anche in questi casi di venire ad un accordo amichevole tra le parti

 IPOTESI DI FLAGRANZA: può essere che venga fatta perquisizione in casa del ladro
 La perquisizione viene fatta seminudi con un piatto di bronzo in mano a dimostrazione
che non c’era dolo
 ILLECITO RELIGIOSO: alcune infrazioni più gravi, che si pensava creassero collera negli dei,
dovevano essere punite attraverso dei gesti (pena del contrabasso)
 L’incendiario: arso vivo
 Veniva dichiarato omo sacer, cioè un soggetto esposto alla vendetta degli dei (non
uomini) colui che infrangeva l’armonia cosmica
 Non lo si puniva perché sarebbero intervenuti gli dei a punirlo
 Ma comunque, chiunque avrebbe espresso desiderio degli dei, e potevano uccidere

4- Giuristi e ius civile


 Quello che sappiamo oggi del diritto (gran parte) è grazie ai testi di Cicerone
o Giurisprudenza = raccolta di giuristi (questo solo nel diritto romano)
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oCicerone riserva l’appellativo di giusta (giure consulto) agli individui che erano dediti a delle attività
specifiche, che ruotavano attorno a degli avvenimenti/figure e davano consigli di tipo tecnico →
consulenza ai cittadini
 La consulenza (inizialmente) era generica: acquisto o no di terreno agricolo, come coltivarlo …
 Consulenza fatta dai paters (aristocratici)
 Successivamente, consulenza tecnica: consulenza gratuita, consulenza tecnica, consulenza
giuridica
 Questa attività di consulenza si divide in 3 (non si sa bene se sono 3)
 1 come imbastire correttamente un processo
 2 come redigere atti negoziali
 3 come regolare in generale una controversia
 Questa attività giurista romana è descritta con tre verbi:
 RESPUNDERE (rispondere, dare un parere)
 AGERE agire (azione giudiziale)
 CAVERE precauzioni da prendere (cautela) nella redazione di un contratto

L’individuo che sceglieva di svolgere queta attività di funzione/consulenza x cicerone era un giurista

 LA CONOCENZA TECNICA: si acquisiva con l’esperienza sul campo in un tramandare degli anziani (si
andava a casa del paters e si assisteva alla consulenza (tirocinio)
 Iniziarono successivamente ad accogliere più ragazzi (solo aristocratici)

Modo di imparare il diritto frammentato (non sistematico) perché i ragazzi non studiavano/imparavano le basi,
ma assistevano a casi specifici (casistiche) non si partiva dai principi primi

 Le leggi e le consuetudini dovevano essere fatte vivere nella società, società in continua evoluzione
 Le leggi vanno cambiate e dunque serve qualcuno (MEDIATORE) che si prenda carico di adattarle alla norma,
alla vita quotidiana
o Ciò che sta tra la vita quotidiana e le norme si chiama INTERPRETAZIO cioè il mediatore che sta tra
norme e vita quotidiana
 Giurista = mediatore
 Jus = legge/noma che i giuristi fanno → parametro di riferimento

Mantenere radice e adattare alla vita

o (durante i processi si applicava la jus civile ma non è come una formula matematica, bisognava vedere
com’era stata applicata durante il processo)
 Il compito di difendere le esigenze spettava all’avvocato, in un processo a Roma esso veniva chiamato
ORATORE
 Oratore= avvocato → strategia processuale – scambio di parole per far prevalere la parte
(controparte)
 Può essere che le esigenze dei due si contrapponevano, la situazione della normativa allo stato
attuale è così applichiamola, l’altro diceva che non poteva essere applicata altrimenti si farà
azione non equa(ingiusta)

JUS PARAMETRO DI RIFERIMENTO

 Per questo Cicerone vuole che la materia del diritto venga ben organizzata/in modo chiaro, costituendo la
sua storia
o Il primo abbozzo ben organizzato della materia giuridica l'abbiamo con Massurino Savino 1° sec.d.C.
(Due secoli dopo Cicerone)

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La grande impalcatura del diritto (che ancora oggi usiamo), risale ad un giurista attivo nel II° sec. D.c.
GAIO
o Autore di un manuale per organizzato, strutturato in modo razionale.
(noi ora siamo II°sec. Prima di Gaio)
o Cicerone permette ordine nella materia, fa tre cose:
 Primo: propone narrazione (storytelling)
 narrazione su storia del diritto romano (età repubblicana)
produce due opere;
o 1° opera detta la prima genesi (de invenzione)
 nella prima parte Cicerone dice che la che inizialmente gli uomini facessero un po' quello che volevano;
 il diritto non fa più discriminazione ma mette tutti sullo stesso piano
 Sottolinea l’importanza della parola
 2°parte: il diritto nasce da uno stato di caos a stato di ordine
Compito dei giuristi: accompagnare il cambiamento della società (guide)
Resapondere – agere - cavere
o La prima attività era dei collegi sacerdoti (pontefici) ---> 1° fase repubblicana
Sacerdoti pontefici: giurisprudenza pontificale
o Fine IV sec. (300/200 a.C.) ---> i pontefici davano risposte sia a livello civile (diritto) + sacrale (monopolio
esoterico) essi davano risposte senza spiegare il perché (in modo razionale)
(monopolio esoterico nessuno può accedere a questa conoscenza)
o la fine si ha con Cneo Flavio ---> scriba che avrebbe sottratto con inganno conoscenza dei pontefici
 in particolare avrebbe sottratto calendario dei giorni fas e nafasti (fasti)
 giorno in cui si poteva/non poteva es: processi, matrimoni ecc. e formule da usare a processo
 Essi vengono divulgati ----> questo fu evento decisivo perché la giurisprudenza divenne laica
(non più pontificale)
 da questo momento non per forza giuristi erano pontefici.
Cicerone ---> il diritto è difficile, linguaggio difficile, i giuristi costituiscono una parte tecnica
---> Situazioni di caos iniziale o perché i giuristi vogliono potere (visto che hanno grande conoscenza del diritto)
o perché non sono capaci di spiegare (non vogliono o non possono)
---> dividere in classi il diritto, dare confini alle classi

5- il pretore e l’editto
Ius ----> espressione che raccoglie l'insieme di norme che fanno capo sia al diritto antico (Mos Maiorum e leggi delle
12 tavole) e sia i successivi cambiamenti dati dall'interazione dei giuristi, oltre che includere l'intera conoscenza del
diritto Romano
Ius onorarium ---> diritto onorario, è l'area del diritto romano che più ha a che fare con i magistrati, il pretore e il
processo
o Il processo privato romano dell'età classica tra gli ultimi secoli dalla Repubblica e il Principato
è un processo formulare

PROCESSO FORMULARE (si svolge in 2 fasi)


o In iure ----> (in tribunale) si svolgeva davanti a un magistrato, il quale aveva il potere iuris dizio, magistrato
ius dicendo-- tale potere apparteneva al pretore ma anche agli enti e ai governatori delle province

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o Fase acto iudicem ---> Diretta dal cittadino privato e riflette i compiti assegnati ai due soggetti il magistrato
doveva fissare gli elementi di diritto nella controversia mentre il giudice ossia il privato cittadino gli elementi
di fatto dalla controversia
 Il pretore Prendeva la sua funzione il 31 dicembre e finiva un anno dopo
 Pubblicava l'editto del pretore documento che emanava/ pubblicava non appena preso in carico
 Esso dichiarava che con il suo potere avrebbe punito certe situazioni definite indesiderate ed
ingiuste
 Prometteva di utilizzare il suo potere per concedere una protezione processuale a chiunque
avrebbe subito un torto/ illecito

Azio e Iudizium
o Procedure attraverso le quali il pretore prometteva di agire contro l'autore dei torti
 L'insieme di queste promesse veniva posto per iscritto e pubblicato e attraverso questa azione l'editto
(veniva messo noto tra tutti i cittadini)

Pubblicazioni del foro del eddito


o L'edito ---> (l'insieme di promesse) scritto/pubblicato, che conteneva un registro pubblico delle situazioni
che il pretore avrebbe protetto e l'insieme di azioni che lo stesso avrebbe concesso a chi vi si rivolgeva
(programma di governo)
 Esso dunque diventa fonte del reddito romano, chi si trova in questa situazione aveva il diritto di essere
protetto
 Situazioni che il pretore sceglie di proteggere secondo la sua descrizione cosa è giusto e cosa no, ma
erano previste delle leggi pubbliche
 Poteva introdurre delle innovazioni nel suo edito guardando l'insieme delle azioni del diritto civile
poteva scegliere se fosse da integrare o da correggere perciò nel caso introduceva nuovi strumenti
non previsti dal diritto civile
azioni Pretoria
o Azioni civili e nuove azioni basate su sul proprio potere di pretore
 Il nuovo pretore conservava le innovazioni dei magistrati che lo hanno preceduto nel tempo (l’edito
tralatizio cioè trasmesso da un pretore all'altro)
 Un insieme del diritto romano dunque passa dall'editto secondo secolo d.C. Con Adriano tutto l'edito
viene fissato a diritto perpetuo
 Il pretore aveva l'imperium ossia il potere militare che poteva esercitare anche al di fuori del
lecito esso era tenuto a mantenere la promessa fatta dell’editto ma non doveva limitarsi a
quello, ma poteva andare oltre per concedere nuove azioni non previste dall’editto
Ci sono dunque azioni decretali in factum, fondate sulle circostanze di fatto
Es: soggetto A proprietario di un cavallo, che viene privato del cavallo, da un soggetto B che vende il cavallo (ladro) e
lo vende a possessore attuale
A per far valere il proprio diritto può:
1) un'azione in persone---> furto con delitto
 il furto è un atto illecito che obbliga il ladro a risarcire il danno ---> obbligazione
siccome un'azione in personam è indotta contro il ladro, nasce a suo carico un l'obbligazione
 comportamento a cui si è tenuti perché il pretore ha introdotto un'azione personale
 in questo caso actio furti; si poteva chiede un risarcimento pecuniario
Azione in personam----> può essere usata nei confronti di alcune specifiche persone (in personam)
2) Azione in Rem: agire direttamente nei confronti/interesse di C tramite rivendicazione (rei vendicatio)

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--> legittimato passivo (colui che può essere chiamato in giudizio) dell’azione (se C vende a D il legittimato passivo
sarà D)
Non si tratta di una persona specifica ma chiunque sia in quella situazione e legittimamente passivo, possessore
della cosa
o I diritti reali tutelati dalle azioni rem sono validi per tutti
 DIRITTI REALI ----> è il diritto che fa seguito alla concessione da parte del pretore di un'azione in rem
erga omnes
 OBBLIGAZIONI ---> quando c'è un affare in persona, soggetti specifici
In entrambi i casi risarcimento è fornito in forma di denaro sia nell'azione di furto che rivendica l'unica differenza è
che:
ACTIO FURTIS REI VENDICAZIO
È una somma a titolo di denaro a punizione si chi ha la rivendicazione si ottiene come risarcimento del
commesso l’illecito (azioni penali) danno (azione persecutoria)
Personali, che hanno da pagare una somma che
È multiplo del valore della cosa l'equivalente del valore della cosa

o Se il cavallo fosse morto non c'è possessore, perciò non si può avviare un'azione rivendicato aria nei
confronti di C
 per stabilire la somma il pretore dispone di una terza azione condiczio ex causa furtiva ---> Attone
personale (solo per ladro, B) e Ray persecutoria per far valere un diritto di credito
procedura che deve fare A:
 A ordina a B o a C (legittimato passivo), di comparire in tribunale Ignus Vocatio (Chiamata in giudizio atto
formale)
 Con Ignus Vocatio Legittimato passivo che diventa convenuto è tenuto a presentarsi davanti al pretore,
l'attore indica nell’editto la sua scelta
 L'editto actions, l'azione da utilizzare, al pretore il quale esamina la situazione dell'attore Cause
Cognizio conoscenza della causa valutazione della situazione
 L'attore presenta le circostanze che giustificano la sua domanda chiamata POSTULATIO ACTIONIS
 Dopo avere esaminato la situazione del pretore può anche scegliere di non compiere azioni Dengazio
Actions
L'attore e il convenuto, insieme al pretore trasformano le loro azioni in un testo:
 Detto, formula: un testo costruito tra le parti per riassumere la domanda dell'attore ed i motivi di eccezione
da parte del convenuto, viene detto il processo formulare
o La formula è un parametro che permette di arrivare alla fine del giudizio, il quale può concludersi o con
l'assolvimento o con la condanna
sono testi corti, con scrittura fissa e periodo ipotetico
1. Prima parte della fase del testo ---> è la protasi del periodo ipotetico intentio a pretesa dell'attore
2. seconda parte ---> condannatio ordine di condannare o assolvere
Le parti devono scegliere il giudice tra delle liste di candidati
Rito di formulazione del processo Litis Contestatio evento cruciale del processo
o Il pretore approva la costruzione della forma ad opera delle parità Datio Azione (Concessione dell'azione)
o l'attore recitava la formula e il convenuto la accettava formalmente
Concessione + recita + accettazione = litis contestatio (processo effettivo, non puoi più tirarti indietro)

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o Il pretore nel eddito prometteva di concedere di difesa eccezioni ai convenuti erano testi che introducevano
una seconda condizione
 A vende a B il cavallo il cavallo fa parte di una categoria di oggetti per cui il trasferimento avviene per
forme rituali MANCEPATIO IURECEPTIO
 Il cavallo è una Rex mancipi che può essere trasferito con un negozio formale chiamato mancipatio
 se lo consegno con la tradizio, senza formalità trasferisco solo il possesso non la proprietà (posso
usare la rivendica)
 Il pretore permette di inserire nel testo l'eccezione di vendita o consegnata
 ci sono formule con struttura rigorosa distretto diretto
 in queste azioni il convenuto deve chiedere eccezioni altrimenti il giudice lo condannerà
(sicuramente)
 il pretore introduce anche le azioni di buona fede il giudice senza eccezioni può valutare
il convenuto

6. Gaio e la mappa del diritto privato romano


 Manoscritto veronese delle Institutiones:
Nel 1816 uno storico nato a Copenaghen da una famiglia di ordine tedesca un diplomatico preso il governo
prussiano, viene inviato come ambasciatore emissione a Roma, presso la Santa Sede.
si ferma a Verona nel viaggio, nella biblioteca dai del capitolo della cattedrale di Verona.
Si imbatte in un manoscritto molto particolare, un codice (pergamena si riutilizzava la stessa più volte la
scrittura precedenti il manoscritto palinsesto: utilizzato più volte).
sulla parte superiore aveva lettere Della Chiesa ma sotto affiorava traccia di un'altra scrittura inferiore.
il presto sottobraccio, era un testo antico che parlava di diritto romano e parlava delle istituzioni di gaio.
unico caso in cui un'opera è arrivata pressoché incompleta. le informazioni sul diritto romano vengono da
qui.
opera che appare nella sua maestosa complessità sistematica, Le istituzioni di Gaio sono un'opera che
trasmette un sistema, una costruzione razionale della materia giuridica.
appare potente nella sua struttura.
opera che in qualche modo che appare potente nella sua struttura virgola in manoscritto venne poi
riscritto.
È un manuale di diritto scritto per gli studenti d'epoca, diviso in 3 parti e 4 libri.
1. Prima parte temi delle persone
2. Delle cose
3. dedicato alle azioni
Nel libro ci sono diverse parti, la prima riguarda i tipi di cose, tipologie di cose (oggetti che servono poi per
capire come si possono trasferire acquistare i diritti sulle cose)
il secondo libro diritti reali (da un soggetto all'altro i diritti trasferimento)
il terzo successione (si prendono in considerazione la trasmissione dei patrimoni: la successione ereditaria),
e poi prese in considerazione le obbligazioni, strumenti per maneggiare giuridicamente oggetti di diritto,
tra le obbligazioni gaio prende in considerazione quelle che nascono dal contratto (negozio obbligazioni tra
due o + soggetti) o diritto o delitto (atto illecito)

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 Divisione dialettica per generi e specie che era l'auspicio di Cicerone. la tripartizione, persone cose
e azioni, è radicata nelle tradizioni dal diritto romano, arrivano fino ad oggi. la matrice Gaiana, ha
influenzato il nostro modo di organizzare la materia giuridica.
Parte che precede la ripartizione: gaio espone la pre-partizione della materia non all'inizio ma un po' oltre,
pagina 81, enunciazione della tripartizione e inizia subito dopo l'enunciazione, inizia dalla prima ovvero
dalle persone.
da lì inizia a parlare di loro, paragrafo dall’8 dell'11
prima di questa enunciazione dalle 3 parti, c'è una storia di premio, promessa, prefazione che non è
generale, si tratta di nozioni preliminari di diritto che servono al lettore per capire quello che verrà
esposto nel seguito dell'opera, aiutano e favoriscono la costruzione della mappa delle righe eccessive
 IUS CIVILE IUS GENTIUM:
Gaio esordisce con un'affermazione: dice che tutti i popoli che sono retti da leggi e consuetudini, in parte di
un diritto specifico della comunità, in parte di un diritto comune a tutti gli uomini
il diritto che ogni popolo ha istituito per sé, quello che è il diritto specifico della comunità: jus civile.
Ciò che l'ordine della natura imposto a tutti gli uomini e presso tutti gli uomini e lo ius gentium.
Una determinata comunità sceglie di vivere come vuole all'interno della propria città dentro le mura si
vive in modo civile
Norme che la città si è data per vivere all'interno della città IUS CIVILE
norme che non riguardano la città vengono dalla ragionevolezza dell'uomo oppure dalla natura buon
servizio/ razionalità, appartengono a tutte le “genti” nel senso di popoli: IUS GENTIUM
Pagina 141 del manuale: fascione parla di Sponzio, che è una promessa formalizzata da cui deriva
Un'obbligazione.
promessa formalizzata perché occorre rispettare una struttura verbale prefissata.
termine specifico e latino da utilizzare spondeo: rispondo, non assumo la responsabilità per ciò che ho
detto e promesso.
verbo deve essere utilizzato all'interno di uno scambio formale strutturato, scambio di domande risposta,
un soggetto fa una domanda e dice: prometti?
Spondes? Utilizzando questo verbo, promette di dare ecc... l'altra parte usa lo stesso verbo rispondendo si
spondeo. colui che dice spondeo, diventa debitore dell'altro.
termini struttura precisi, tutto molto rituale e regole fisse, responsabilità davanti al divino.
Verbo greco spendo, presentare offerta alla divinità, c'è un carattere sacrale legato alla sfera divina.
l'idea che utilizzando questo verbo ci si impegnava solennemente in relazione a ciò che si fosse promesso,
fa parte delle consuetudini più antiche di Roma, dei mores, ed è stata messa per iscritto nelle 12 tavole.

 Si può trovare nelle 12 tavole


la formula sponde, spondeo e il fatto che la controparte agisca
Spondeo: debitore dell'altro, la controparte agisce in giudizio da quel momento per far valere il suo
credito.
sfera sacrale, dal punto di vista del diritto è il debitore perché l'altro può portarlo in giudizio.
Obbligati o è legato all'altro perché c'è la forza pubblica.
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Ex-sponsione: perché ha pronunciato la parola.
OS punzio è avvertita come un tratto identitario, ha preso parte dello ius civile.
spondeo/ sponseo: possono usarla solo i romani
la promessa in quanto tale, è un fatto umano tipico di tutti i popoli.
Impegno vincolante per tutti, non solo per i romani, quindi promessa: tratto dallo ius gentium, lo
conosciamo tutti
Il manuale di gaio propone di dire di volta in volta quali sono dello ius civile quali sono dello ius gentium.
 GAIO E LE FONTI DEL DIRITTO
Gaio fa un elenco di quelle che sono le fonti del diritto gli strumenti con i quali introduce il diritto:
Le leggi sono per eccellenza il provvedimento che vincola il popolo romano perché producono delle norme,
per cultura: generale tutti i popoli condividono delle norme in qualche modo che appartengono a un
ordine razionale naturale delle cose e il popolo che sceglie di vivere adeguandosi a delle norme
volontà del popolo espressa dalla legge: legge vincola il popolo stesso legge ciò che il popolo ordina e
impone., riguarda i provvedimenti presi dal popolo e nel suo complesso
Gaio dice che c'è un termine più preciso: Plebiscito dice che quando il popolo decide senza i Patrizi questo
si chiama Plebiscito.
gaio cita la legge ortensia: 287 a.C.---> Equipara i plebisciti alle leggi, segna il culmine del processo di
pareggiamento politico tra classi tra plebei e Patrizi (pagina 56, 62)
Fonte del diritto citata da gaio sono Senato consulti---> Il Senato è istituzione importante a cui è legata la
stabilità dell'intero sistema dell'assetto di Roma e il risultato del Consiglio dei capi famiglia (pagina 51 466)
decisioni del senato.
Al termine del 1°sec. a.C. si osserva una frattura della storia romana, fatta coincidere al 27 con l'avvento di
Augusto dalla magistratura e repubblicane all'accertamento dei poteri delle vecchie magistrature una
persona sola imperatore, il principe
Da augusto, fino al termine della storia romana occidentale, è IMPERIALE.
Divisione dal 27 al 3 secolo d.C. 285, chiamata Principato e poi fase chiamata: Dominato, potere gestito in
un modo più assoluto
Con le popolari a causa dell'accentramento di potere perde il ruolo
le ultime leggi prodotte da assemblea risalgono alla fine del primo secolo con Nerva imperatore.
tramontano le assemblee popolari
nascono nuove forme di normazione---> ascesa del Senato consulto che sostituisce le assemblee---> avviene nel
Principato
le decisioni del Senato prendono il posto delle decisioni del popolo finito in assemblea
ci sono provvedimenti emanati dall'imperatore hanno valore di leggi, poteva produrre leggi in tre modi

 Epistole
 Decreti
 Editti (+ mandati e rescritti pagina 468)
 costituzioni imperiali

gaio nel parlare delle singole figure insiste nel dire che diversi provvedimenti che cita hanno valore di legge
i plebisciti dopo la lex ortensia vengono equiparati alla legge, i Renato consulti hanno forza di legge, e le costituzioni
deo principi hanno forza di legge.
gaio afferma che queste fonti del diritto hanno valore di legge.

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rilegge insieme ai mores e la fonte di quella che noi chiamiamo ius civile
Qui ius civile si contrappone All'apparato di norme che non è coniato dai magistrati, perché essa viene coniata da ius
honorarium
 ESEMPIO PER CAPIRE:

e leggi delle 12 tavole disciplinavano nel patrimonio dopo la morte del pater familias il pater familias poteva scrivere
un testamento.
e non lo faceva, interveniva la legge ed ai soggetti venivano chiamati all'eredità --> diritto civile, parentela giuridica.
ma questa disciplina c'era in sovrapposizione il diritto pretorio onorario il pretore estendeva la platea a cui
concedere l'eredità ---> legami di sangue
classe seconda di legittimi: coloro che sono presi in considerazione dallo jus civile, solo rapporti maschili contavano,
ma nel 178 d.C. il Senato consulto orfiziano pagina 354 ----> eredità della madre ai figli
disciplina civilistica comprende anche le madri, cambia la scena dello ius civile---> anche le donne
ultima fonte:

Responsi Rai giuristi, 2° sec. D.c. ---> piano Principato

accentramento del potere, Augusto introduce il Principato la licenza per persone che abbiano concessa la facoltà di
dare risposte in pubblico p. 460
in questo periodo: nascita delle scuole dei giuristi(sabiani): concedente delle famiglie giurista di nome Sabino:
proculo proculeiani(altri nomi su manuale)
scuole contrapposte e opinioni differenti
quando l'opinione di tutti i giuristi è univoca e concordante allora l'opinione ha forza di legge, quando invece le
opinioni sono discordanti, il giudice di sceglie quella che più gli aggrada.

7- Persone, status libertatis, civitatis, familiae

o Le persone (soggetti di diritto)


o Res (cose) (acquisto diritto sulle cose)
o Actiones (tutela diritti)
 Persona ---> phersu ----> “maschera”
 Il diritto parla delle persone in senso molto astratto
 Le Persone erano soggette giuridiche, in quel tempo però gli unici soggetti giuridici erano gli uomini,
dunque gli schiavi, le donne e minorenni erano “cose” non persone

Gaio e il diritto delle persone


 Status: status colui che vive si trova in una determinata situazione giuridica che varia in base al contesto
sociale in cui è nato/si trova
o STATUS LIBERTATIS ---> chi è nato libero DOTTRINA DEI 3 STATI
o STATUS CIVITATIS ---> chi è cittadino romano
o STATUS FAMILIAE ---> ruolo che riveste nella propria famiglia
 Per essere titolare di qualsiasi situazione soggettivo o di qualsiasi rapporto giuridico ed essere quindi
pienamente capaci rispetto al diritto occorre essere:
 Libero – cittadino romano – SUI IURIS: NON SOGGETTO ALL’ALTRUI POTERE FAMILIARE
 Chi è soggetto a potere di un altro familiare e ALIENI IURIS O ALIENI IURI SUBIECTUS
 (POTESTATE – MANU – MANCIPIO) ---> Dovevano essere tutelati tutore/ curatore

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 Inferiorità ---> sesso femminile, infanzia e anni che precedono maturazione sessuale, pubertà la pazzia,
la prodigalità (se nociva al patrimonio familiare)
 libertà acquisita ---> con lo svilupparsi della schiavitù e con l'istituzione della MANUMISSIO (procedura
che permetteva allo schiavo di diventare libero, si rese analoga la condizione di LIBERTI ---> Schiavi
diventati liberi)
 Il proprietario del servo diventa PATRONUS continuando a proteggerlo in cambio di favori

infine c'erano persone soggette ad altri a causa di debiti propri o di altri

o NEXI ---> assoggettati per garantire con la propria persona un debito (es: figli per il padre)
o ADDICTI ---> coloro che convenuti nuovamente in giudizio perché non hanno seguito la sentenza che li ha
condannati, sono stati perciò portati davanti al pretore che li ha assegnati al creditore precedente
o Per essere liberi = bisogna essere nati liberi, da persone libere

come si diventa schiavi?


o Nascita, condanne penali, provvedimenti, prigionia di guerra (nemico)
o ti sono due forme di persone libere:
 INGENUI ---> nati liberi
 LIBERTINI ---> liberati (non più schiavi)
 I LIBERTI --> rimangono legati all'ex padrone (PATRONO) devono un rapporto di riverenza
 divieto di nuocere in giudizio al patrono
 divieto di accusa criminale/ il processo civile non chiama il giudizio (a meno che non lo voglia il
pretore)
 I libertini, devono compiere ore di lavoro (opere) per il patrono
 prima di essere liberati devono fare una promessa giurata cioè fare prestazioni concordate (a
saldo di liberazione)

LIBERAZIONE (IN MODO CIVILE – IUS CIVILE) p.84


o Tre forme:
 MANOMISSIO VINDICTA ---> Liberazione per mezzo di un processo, un certo soggetto che si presenta
alla causa di intesa col DOMINUS Asserisce in modo solenne che l'uomo è libero, il padrone
indietreggia l'accendo e il magistrato certifica la libertà dell'uomo
 MANUMISSIO CENSU ---> avviene durante il censimento, quando il censore si presenta casa per casa
interroga i PATERS FAMIGLIA per sapere il numero dei liberi, il DOMINUS (pater famiglia) può
ufficializzare la sua libertà
 MANUMISSIO TESTAMENTO ---> utilizza il testamento per dichiarare la volontà di manomettere (IN
MODO DIRETTO), incaricando un familiare/erede ---> dovevano liberarlo perché è scritto sul testamento
 Manumissio testamento era più utilizzato perché molti avevano debiti e in questo modo le
obbligazioni ricadevano sullo schiavo

LIBERAZIONE INFORMALE (DIRITTO PRETORIO)


o Il pretore concede anche atti diversi INFORMALI (non civili) - efficacia etico- sociale
 si otteneva lentamente un riconoscimento giudiziale

Esempio: quando si fosse dichiarato agli amici di voler liberare il servo il pretore tutela comunque lo schiavo impediva
all'ex proprietario di far lavorare per lui lo schiavo

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 lo schiavo libertino in modo informale, veniva trattato come uno straniero privilegiato (latino) ---> latini
vicino a Roma (stranieri trattati bene)
SI DIVENTAVA SCHIAVI IN 3 MODI
o FRODE--> chi si fingeva schiavo, e si faceva vendicare (dividevano soldi), Se lo beccavano diventavano
schiavo per davvero (non si gioca con la libertà)
o IUS IENSUS ---> cattura da parte del nemico
o Nascere da madre schiava (donna libera; figlio libero/ donna schiava; figlio schiavo)
 se la madre è schiava ed è incinta, nel momento che partorisce libera il figlio è libero, se diventa di nuovo
schiava il figlio rimane comunque libero (perché la madre è stata libera)

libertà e schiavitù sono mutabili


Cittadinanza
o acquisiva la nascita, se figlio nasce da matrimonio valido, il figlio prende cittadinanza del padre (atto di
concepimento)
o Se nasce da coppia non sposata la cittadinanza della madre (atto nascita) oppure:
o concessa dal re/ legge comiziale (dopo) poteva essere acquisita dai latini mediante l'esercizio dello IUS
MIGRANDI ci si portava dietro i diritti e i doveri in ogni città
o si perdeva con la perdita della libertà

RAPPORTI IN FAMIGLIA
o Posizione all'interno:
 Famiglia---> in età arcaica, insieme delle persone unite da vincoli di parentela
 SUI IURES ---> Persona autonoma (giuridicamente autonomo/ centro imputazione)
 non dipendenti da PATRIA POTESTAS
 ALIENI IURIS ---> No autonome (potere del paters)

3 categorie:

 IMPOTESTATE: (sotto potestà) Figli/ schiavi (strumenti del padre)


 MANU: donne sotto tutela/ potestà del marito o del padre (trattata come figlia)
 MANCIPIU: rapporto che si crea quando il PATERS vende figlio ad un altro uomo
 il figlio si rimuove/ libera dalla POTESTAS del padre con emancipazione (MANCIPIU)
 padre vende/ dona figlio a una stessa persona o ad altri, con la terza manomissione si
ufficializza la libertà del figlio
 il padre diventa PATRONO, in questo modo rimane un legame (il figlio deve fare alcune
ore di lavoro per il padre)

8- PARENTELA TUTELA
o Relazioni familiari (P.86)
 per la natura la famiglia unisce persone nate procreate dalla stessa persona e relativi discendenti questi
rapporti di sangue riguarda tutti gli uomini
 Romani, schiavi, stranieri ---> IUS NATURALE (leggi di natura)
 Per i romani, la parentela non è solo questa di sangue, anzi la priorità è:
 FAMIGLIA CIVILE: Legami del diritto --> legame di potestà (potestativi)
 POTESTAS (schiavi/figli) E MANUS (moglie, trattata come figlia)
 La famiglia si raccoglie sotto la famiglia SU IURIS (pater famiglia)
 Sta sotto potere potestativo del su iuris

Brano di Ulpiano (giurista) attivo tra il 2°/3° secolo d.C.

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o Descrive le relazioni familiari in senso civilistico
 cioè rapporti potestativi tra pater e altri individui
 è giusto utilizzare il termine pater famiglia anche se esso non ha figli perché esso è colui che governa la
casa

Es: anche il pupillo ragazzo minore di età che non può procreare è detto pater

 Pater per natura --> figlio di sangue


 Pater per diritto ---> figli adottati, legame di diritto (attribuzione)
 Manus, il diritto che crea relazione potestativa tra marito e moglie

Il pater è sempre pater famiglia?


o sì perché ha un ruolo non per forza deve avere figli
 il centro di imputazione
 se muore iniziano ad esserci tante famiglie tante quanti sono gli individui che gli erano sottoposti -->
immediatamente legati sotto la sua protesta = essi diventano SU IURIS
 ogni volta che un individuo acquisisce il ruolo di SU IURIS nasce una famiglia
 SU IURIS --> diventa perché il paper muore (assume il suo ruolo oppure quando viene
emancipato)
 EMANCIPATO ---> il figlio attraverso una procedura (vedi lezione precedente) viene reso libero
dalla potestà del padre

Per Ulpiano c'è un altro significato di famiglia (sempre in senso civilistico) p.89
o Include l'insieme degli ANIATI tutti coloro e discendono da un capostipite comune
 dal punto di vista delle relazioni protestative (giuridiche), i figli che legano questi soggetti sono sempre
figli di diritto, non di sangue
 I RAPPORTI AGNATIZI includono non solo le relazioni naturali, ma anche le relazioni di diritto
portano a semplificare la specificità della famiglia civilistica, parlando delle adozioni
 un figlio di famiglia ma anche una persona SU IURIS può scegliere di sottoporsi alla potestà di
un altro PATER FAMIGLIA, questa scelta in ingresso nella nuova famiglia prende il nome di
ADOZIONE
 ADOZIO
figlio di famiglia che sceglie di entrare in una nuova famiglia (ADOZIONE)
 ADROGAZIO
PATER FAMIGLIA (su iuris) sceglie di entrare in una nuova famiglia (ADOZIONE)

non solo i figli naturali sono in potestà ma anche coloro che vengono adottati
o l'adozione si fa in due modi (x Gaio):
1. opera del popolo (riunito nei comizi curiati, prendono decisioni)
si riuniscono e approvano/ confermano Adrogazio, decisione importante perché anche il patrimonio
veniva spostato, assi certificavano la bontà dell'atto
Questa è una forma di testamento ---> TESTAMENTO CALATUM CUMIZIS

 un soggetto che era su iuris (padre di famiglia) poteva decidere di farsi sottomettere sotto potestà da un
altro potere, il patrimonio viene consegnato al nuovo pater
 si riuniscono due volte l'anno i comizi, alla presenza del pontefice massimo, chiede consenso delle parti e
al senso del popolo (adrogazio)
Ad= tutto ciò che è aggiuntivo
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il trasferimento del patrimonio non avveniva se era il figlio che voleva essere adottato
PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)

PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)

PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)

PATER FIGLIO SUI IURES MANCIPATIO


(F. MANCIPIO)

PATER ADOTTANTE
(F. IN MANCIPIO) (F. IN POTESTATE)
APPLICAZIONE DEL IURE CESSIO
ADOPRIO
ADOZIO + ADROGAZIO

2. ordine magistrato (autorità)

Riguarda un filius, cioè una persona alieno iuri subiecta (maschio o femmina), che, una volta estintasi
la potestas del padre naturale, poteva essere reclamato davanti al magistrato come figlio proprio
Poiché nessuno dichiarava ex imperio che il reclamante era il padre dell’adottato
per il diritto onorario diventano importanti anche il legame di COGNAZIONE: SANGUE
lo stesso accade anche con la MANUS non solo per i figli

se la donna non è in manu, cosa succede alla morte del pater famiglia?

o Diventa su iuris ---> è a sua volta capo della famiglia, però la donna non può avere sotto di sé dei figli in
potestate (perché spetta al padre)
 lei fa famiglia per sé è l'unico membro della sua famiglia
 solo le persone giuridicamente indipendenti (su iuris) possono essere portatori di diritti e doveri-->
capacità giuridica
o per i romani anche una persona su iuris poteva non essere autonoma perfettamente dal punto di vista della
capacità di agire (es: negozi giuridici)
 per questo caso è attribuito anche ad un su iuris (minorenne) --> Cioè muore il pater e il figlio minorenne
prende il posto del padre
 essi non possono muoversi liberamente nel mondo del diritto
 oppure soggetti incapacità mentale

Dunque hanno bisogno di assistenza

dunque abbiamo:

 soggetti sottoposti a tutela o curatela


 soggetti liberi da tutela e curatela

Tutela curatela: riguardano quattro categorie di soggetti:


o per la tutela: minorenni, impuberi --> fino a detta della adolescenza, fino quando non erano in grado di
procreare (14 anni per i maschi 12 anni per le femmine) fino a questa età avevano bisogno di un tutore
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 le donne avranno sempre bisogno di un tutore anche dopo i 12 anni (per tutta la vita)
 prima tutela perché minore (impubere) poi specifica per le donne (muglierum) p. 94-277-279

Quando il figlio superava la pubertà ma rimaneva minorenne dai 14 ai 25 anni, l'assistenza si affievoliva c'era
bisogno del curatore (CURATELA)

o CURATORE (CURATELA): riguardava soggetti adulti ma che avessero particolarmente delle fragilità e non
erano in grado di gestire i propri interessi
 FURIOSI= inabili per problemi psichici
 PRODIGI= coloro che cioè l'acquavano il patrimonio

TUTELA TESTAMENTARIA E LEGITTIMA (p.98/279)


Come si diventa tutori? brano di gaio
o 12 tavole---> per coloro che non sia stato dato un tutore con il testamento prescindeva che fossero tutori gli
ANIATI (TUTORI LEGITTIMI)
 TUTELA TESTAMENTARIA ---> Fammi testamento scritto dal pater, oppure tramite la legge, che sceglieva
un tutore uguale per tutti (ANIATO PROSSIMO)
 Il tutore viene scelto in testamento, sono sottoposti a tutela ai minori (su iuris)
 alla morte del pater, dunque il patrimonio va a finire nelle mani di un ragazzino allora il pater
provvede tramite testamento che il figlio sia seguito per gestire il patrimonio
 TUTELA LEGITTIMA ---> sei liberto ad avere bisogno del tutore il ruolo di tutore aspetta allineato
prossimo (cioè al patrono)
 TUTELA DATTIVA ---> probabilmente a partire dal secondo terzo secolo a.C., Poi la legge EX ALIGIA,
impone al pretore di nominare un tutore per soggetti che in erano sprovvisti
 la responsabilità di essere tutore era anche una responsabilità giuridica molto forte perché al termine del
periodo di tutela il tutore è tenuto al rendimento dei conti deve giustificare di aver compiuto/ svolto la sua
funzione, in maniera corretta, dal punto di vista patrimoniale

cosa succede se il tutore non svolge in modo adeguato il suo dovere?


o procedimento di accusa popolare, azione generale (introdotta a fine Repubblica) sono di tutela (tutte le volte
che il tutore non faceva in modo corretto il suo dovere)
o chi non voleva fare il tutore doveva avere dei validi motivi (circoscritti)

TESTAMENTO
o negozio giuridico con il quale il pater familias (unico titolare del patrimonio familiare) può disporre dei suoi
beni per il tempo che seguirà la sua morte (egli decide la sorte dei suoi beni, se non lo fa sceglierà la legge
per lui)
o X IUS CIVILE, Non tutti possono fare testamento--> SOLO PATER (l'unico che ha patrimonio)
 E che sia cittadino romano che sia libero (chi non è libero non ha patrimonio)
o la validità del testamento:
 capacità di fare testamento (SU IURIS (MASCHIO) (si era in grado di testare--> TESTIMAXIO ATTIVA)
 Se Era sotto potestà non poteva fare testamento, anche gli impuberi (nemmeno con il tutore)

NON POTEVA FARE TESTAMENTO: IMPUBERI – DONNE (manus) - SCHIAVI – FIGLI DI FAMIGLIA

o Verso la metà dell'età repubblicana --> trova un modo per far fare testamento alla donna
 la donna prima non poteva fare testamento, nemmeno con un tutore legittimo (ANIATO PROSSIMO)
 perché la donna (probabilmente essendo sposata) veniva da una famiglia diversa
 il patrimonio della famiglia del marito, si voleva che rimanesse in famiglia

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GRADI DI PARENTELA (X DIRITTO CIVILE)
AVO

PADRE (aniato prossimo) ZIO

Moglie – figlio - figlia cugino - cugina

o Durante la Repubblica si permetta la donna di fare testamento con l'assistenza del tutore (aniato prossimo)
--> figlio o cognato
 Per fare testamento la donna doveva fare:
 COENZIO (strumento civile, per Acquisire mano della donna) di sé stessa per fare una manus con un
soggetto di fiducia (sorta di intermediario) che acquista la manus della donna ed entra in relazione
potestativa con la donna
 Con accordo che questa persona la emancipi ad una terza persona
 che l'acquista in causa mancipi e che a sua volta la manomette cioè la renda libera

cosa succede se la donna non segue questa procedura?


o testamento non valido
o ma in alcune circostanze il pretore, poteva concedere tutela agli individui, anche se avevano prodotto un
testamento non valido (sotto l'aspetto civile) SUCCESSIONE PRETORIA

In epoca repubblicana c'era qualche dubbio, secondo Cicerone se il pretore acconsente al testamento anche alle
donne che non hanno fatto procedura (COENZIO) allora è giusto che anche gli altri possono fare testamento.

9. Le cose e l’acquisto del diritto sulle cose


o Res= cose--> arte del nostro patrimonio o esterne al nostro patrimonio

per gaio, quali tipi di cose possono essere nostre? possiamo appropriarci di qualunque oggetto?
come facciamo a farle diventare nostre in concreto?
o RES, la mappa Gaiana ---> tre tipi di oggetti (tipi di oggetto giuridico)

A) Singoli oggetti (diritti reali) b) complessi patrimoniali (successioni) c) obbligazioni (crediti)

 C) obbligazioni---> sono delle cose immateriali (INCORPORALI) posso trasferire


 essendo immateriali, ho bisogno di un metodo specifico per trasferirli INNOVAZIONE SOGGETTIVA
 ci sono tipologie diverse di res (es: obbligazioni)
 il modo in cui tutte le res possono essere trasferite dipende dal tipo di cosa/ dalla natura dell'oggetto

NEL NOSTRO PATRIMONIO

la divisione primaria nelle cose individua 2 classi:

1. diritto divino--> cose sacre (templi) religiose (dedicate ai mani (anime divinizzate dei defunti es: CORPI))

non possono essere dell'uomo/ non spettano gli uomini

2. diritto umano--> pubbliche o private

sono della collettività non possono essere nostre

possiamo rivolgerci solo alle cose private--> sono private le cose che appartengono ai singoli individui

come facciamo a far diventare nostre le cose? (solo private il resto non possiamo)
dipende dal tipo di cose:

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- cose corporali - cose incorporali

la differenza tra:

- RES MANCIPI - RES NEC MANCIPI

COSE CORPORALI: MATERIALI – INCORPORALI: IMMATERIALI (diritto, usufrutto)

 RES MANCIPI: servi, fondi italici, animali (da tiro, da soma), servitù rustiche
ricche lezze contadine o capisaldi dell'azienda agraria
 RES NEC MANCIPI: da piccolo taglio (ovini caprini suini oche galline) strumenti di lavoro, oro, argento, pietre
preziose, denaro

Cose diverse, diversi modi per acquistare


1) RES NEC MANCIPI CORPORALI (vestiti, stoviglie, denaro, pietre preziose)
per trasferire proprietà e appropriarsene (oggi detto: modi di acquisto derivativo) basta la consegna materiale
(tradizio) della cosa, con delle condizioni:
 chi consegna il bene sia effettivamente il proprietario
 che questo trasferimento debba creare uno scopo giuridico- economico, tipico valido e lecito
 CAUSA: compravendita o donazione
 quello che vende è quello che acquista, siano consapevoli di quello che stanno facendo
 TRADIZIO: consegna della cosa
 è in grado di far ottenere a chi riceve (se cittadino romano) la proprietà civile sulla cosa stessa
(riconosciuta dallo ius civile)

per gaio non è sufficiente, x:


2. RES MANCIPI --> Serve MANCIPIO

 perlopiù corporali: fondi, schiavi


 ma anche non corporali = diritto

MANCIPIO, IN IURE CESSIO


o MANCIPAZIO: negozio con effetti reali

gaio lo scrive nel primo libro (II sec. D.c.)


negozio dello IUS CIVILE (utilizzato solo per cittadini romani) acquistare diritto civile

come si svolgeva?
 vanno chiamati (non meno di) 5 cittadini in puberi --> reggeva bilancia di bronzo, detto funzionario pesatore
 certifica che i pesi siano equi
 con questa bilancia colui che riceve la cosa (acquirente) --> scuote con un oggetto di metallo la bilancia
dicendo “questo bene è mio” (formula in latino)

solo per queste quattro categorie (res mancipi)


schiavi/ servi, fondi italici, animali (da tiro, soma), servitù rustiche

ci poteva essere però un altro metodo:


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IURE CESSIO
 era presente un magistrato del popolo romano (no funzionario)
 Magistrato= pittore o preside delle province
 mette in scena un processo di legittimazione
 le parti pronunciano una frase: “io dico che è mio in base al diritto dei quiriti” ---> VINDICAZIO
 parti giuravano (LEGI SAXI) SACRAMENTI, e la propria dichiarazione era vera
 depositavano animali o denaro a titolo di espiazione
 Iure cessio --> processo fittizio solitamente l'acquirente vendicatio, venditore dice di no e sta in silenzio e il
magistrato dà il bene a chi pronuncia la vendicatio
 per far sì che la cosa venga aggiudicata all'acquirente

RES MANCIPI ---> solo cittadini romani


(schiavi, servitù rustiche prediali, fondi italici)
MANCIPIO (CIVILE) IURE CESSIO (PROCESSO FITTIZIO)
 5 cittadini impuberi  Magistrato
 Funzionario pesatore  Le parti giuravano sacramento
 Acquirente pronuncia Vendicatio  Acquirente vendicatio – venditore silenzio/negazione

RES NEC MANCIPI (CORPORALI) ---> solo cittadini romani


(denaro, vestiti, pietre preziose, utensili)
TRADIZIO: consegna del bene – acquisizione del diritto

RES NEC MANCIPI (INCORPORALI)


incorporali: usufrutto, diritto, obbligazioni
 Non possono essere trasferite con la consegna del bene (tradizio) In quanto esse sono immateriali
 non si può utilizzare nemmeno la mancipatio

si utilizza IURE CESSIO


(Servitù prediali rustiche sono RES MANCIPI ---> Utilizza la mancipatio)

per tutte le altre servitù si usa iure cessio


cosa sono le servitù in modo generico?
 Sono un peso posto su un fondo detto fondo servente per utilità di un fondo vicino detto dominante

(Cioè quando due fondi sono vicini un fondo abbia beneficio anche l'altro fondo vicino sopporto un certo tipo di
azione/sopportazione)
Esempio: ho un terreno che non può accedere alla strada, lo può fare solo se attraversa il campo del vicino, in questo
caso si ha bisogno di passare sul fondo del vicino per arrivare sulla strada, l'utilità del mio fondo è quella di passare
sul fondo del vicino--> servitù di passaggio
 il diritto di servitù se muore il proprietario del fondo non si estingue “passerà al nuovo proprietario” perché
segue il fondo e non il proprietario

USUFRUTTO--> IN IURE CESSIO/MANCIPAZIO


 Diritto di usare una cosa altrui e di percepirne i frutti--> materiali

Esempio: la frutta o frutti civili--> il bene/ immobile produce reddito, l'usufrutto mi dà il diritto di percepire quel
reddito

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gaio menziona un altro modo di trasferire il diritto per quanto riguarda l'usufrutto:
 È possibile che anziché costituire/ a sparire il diritto di usufrutto a favore di un altro individuo, si può fare
anche l'inverso

esempio il proprietario decide di vendere la proprietà e di trattenere il diritto di utilizzare il bene, Wind o il bene e
trattengo il diritto di usufrutto

 la proprietà passa ad un altro, l'usufrutto resta a me trasferitole


 qui la cosa che trasferisco è una RES MANCIPI, l'atto di trasferimento sarà la mancipatio ma io nell'atto della
mancipatio--> mancipio la cosa, ma riservo l'usufrutto

EREDITA’: IN IURE CESSIO


 Serva trasferire, l'aspettativa degli ANIATI (che sono eredi legittimi)
 EREDI IN AUTOMATICO--> morte del testamentario (PATER) detti EREDI NECESSARI
 EREDI VOLONTARI --> Possibilità di accettare o no l'eredità (ANIATI)
 nel lasso di tempo dell'aspettativa della chiamata, chi è chiamato può succedere questa sua aspettativa ad
un altro= aniato
 Cedere aspettativa ad un altro con IURE CESSIO

OBBLIGAZIONI (incorporali): NOVAZIONE


Si obbliga una persona promettere di saldare il credito

RES CORPORALATES NEC MANCIPI TRADIZIO


RES MANCIPI (che siano o no corporali) MANCIPIO, IN IURE CESSIO
LE COSE CORPORALI (eccetto servitù) IN IURE CESSIO
OBBLIGAZIONI (che sono incorporali ma patrimoniali) NOVAZIONE
TITOLO DERIVATIVO – TITOLO ORIGINARIO

Cosa succede se trasferisco una res mancipi usando una tradizio?


 NON trasferisco la proprietà civile, ma produca un effetto
 produco l'effetto di trasferire il possesso--> possesso qualificato è in grado, dopo un certo lasso di tempo
di farti acquisire la proprietà
 questa procedura per cui il possesso prolungato nel tempo mi permette di diventare proprietario
civile della cosa, viene chiamato USUCAPIONE

dunque se trasferisco una RES MANCIPI senza utilizzare una mancipatio o una iure cessio acquirente acquista un
possesso che è destinato nel tempo a diventare proprietà

TEMPO= 2 ANNI PER I FONDI (IMMOBILI) - 1 ANNO PER LE ALTRE COSE (MOBILI)
 Il possesso prolungato per cose immobili e un anno cose mobili permetteva di ottenere la proprietà civile
della cosa purché ci fossero delle condizioni:
 la cosa dovesse ad essere idonea ad essere usucapita (le cose non idonee non potevano essere usucapite
--> sacre, religiose, pubbliche (Nemmeno quelle rubate e sottratte con violenza)
 Inizialmente, nell'atto di acquisto della cosa, chi riceve la cosa stessa sia in buona fede
 serve che il trasferimento abbia una causa/ titolo legittimo

Esempio: se ho acquistato con compravendita una RES MANCIPI (es: cavallo) il venditore si è impegnato a farmene
avere il godimento però se me la trasferito con la tradizio

se chi consegna il bene (tradizio) mi sia mancipi o nec mancipi) non è il proprietario che effetti produce?

23
 ha effetti purché chi riceva il bene sia in buona fede dunque che ritenga che chi gliel'ha consegnato sia
davvero il proprietario

10. LA TUTELA PROCESSUALE DELLA PROPRIETA’


 Proprietà quiritaria, riconosciuto dallo IUS CIVILE
o AZIONI IN REM, AZIONI IN PERSONAM (p.212)

(inizio IV libro di gaio)

 Azioni in personam (personali) --> azione con cui agiamo ogni volta che ci contrapponiamo a qualcuno che è
obbligato nei nostri confronti (fare/ dare/ garantire)
 Azioni in REM--> quelle che concede il pretore per tutelare una relazione dell'attore con la cosa stessa

REM=REALI

 possono essere fatte valere da chiunque mette a rischio questa relazione (chi si contrappone tra me e la
cosa, e la mette a rischio) ERGA HOMNES (contro chiunque) --> diritto reale
 Spesso il pretore agisce perché ha previsto da IUS CIVILE (DIRITTO CIVILE) ---> AGIONE CIVILE
 Il pretore altre volte decide autonomamente di tutelare (ERGA HOMNES) anche se non previsto da IUS
CIVILE, introduce una nuova protezione in ram --> AZIONE PRETORIA

azioni in rem --> diritti reali, VENDICATIONES

azioni in personam--> obbligazioni (tutelano relazioni che abbiamo con un'altra persona), CONDICTIONES

o l'azione in REM è quando:

A) riteniamo che una cosa corporale sia nostra

B) (diritti reali minori) ke ci aspettiamo qualche diritto (cosa in corporale), come il diritto di usare (uso), o di percepire
i frutti (usufrutto) o di passare a piedi (servitù di iter) o di passare con il bestiame (servitù di actus), ho far passare
l'acqua (servitù di acquedotto)

C) (azioni negatorie) quando all'inverso, al nostro avversario aspetta un'azione negatoria (con cui si nega il nostro
diritto, nei casi sopra elencati)

Un altro modo di tutelare la proprietà in personam:


 il proprietario faceva promettere solennemente con uno SPONSIO (promessa con effetti civili) di restituire la
cosa qualora il potenziale attore provasse di essere davvero il proprietario

DOMINU: ESCLUSIVITA’ DEL DIRITTO (schema)

Colui che può affermare che la cosa è sua in base al diritto dei quiriti
TUTELA REALE TUTELA PERSONALE
(IN REM) (IN PERSONAM)
(LEGIS ACTIO SACRAMENTI IN REM), poi; Attraverso il contratto di SPONSIO
AZIONE DI RIVENDICA (AGERE IN REM PER SPONSIONEM)
(rei vendicatio)

Nei confronti di chiunque sia, di fatto e di diritto In Nei confronti del solo promettente
condizione di restituire la cosa
(erga homnes)
ha POI
SAREBBE diritto
NATA di
UN possederla
OBBLIGAZIONE
PROCESSO IN PERSONA --> RIVENDICARE SU UN
PROPRIETA’ PRIVATA --> ESCLUDERE CHIUNQUE DA UN DIRITTO, CON PRINCIPIO DELL’ESCLUSIVITA’
OGGETTO SPECIFICO

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Il possesso non è l'unico diritto perseguito avanti al pretore
o Tra II/III° sec. A.c. --> si è avvertita la necessità di dissociare All'interno del diritto di proprietà stesso, dal diritto di
utilizzare la cosa e di coglierne/ percepire i frutti (usufrutto)
 Al termine del diritto di usufrutto, il proprietario ha il diritto di usare la cosa e trarne utilità
 in assenza di usufrutto è il proprietario stesso che utilizza il bene e trae il beneficio dai frutti
 per questo si può negare il diritto ad un altro:

Esempio: ho una pianta sul mio terreno nego a chiunque di cogliere la frutta dei miei alberi

AZIONI NEGATORIE --> (oggi definite) Protezione dalle turbative dell'esercizio delle attività

terzo gruppo di azioni processuali a tutela della proprietà, dei vicini


DOMINIUM: L'indeterminatezza del contenuto (schema 3° gruppo)
(che tuttavia è limitato)
il dominum ex iure quiritium Può essere soggetto a restrizioni in funzione degli interessi dei proprietari
vicini
 Garanzia per il danno temuto (cautio damni infecti)
Esempio: l'albero del vicino sta per crollare, faccio promettere che se succede qualcosa mi deve risarcire
(obbligazione)

il pretore fa sì che esso prometta, eventualmente mi autorizza ad entrare nel campo per mettere pressione o
provvedere a mettere in sicurezza

può anche eventualmente immettermi nel possesso mi permette di usufruire della cosa (usucapione) e dopo due anni
divento proprietario

 Denuncia di opera nuova (operis novi nutiatio)


Esempio: ho campo A, campo B costruisce nuove opere che mettono a rischio servitù, i lavori fatti dopo essere andata
dal pretore sono illeciti

 Azione Per ripristinare il corso naturale delle acque piovane (actio acquae pluviae arcendae)
 Azione per regolazione dei confini tra fondi (actio finum regundurum) --> Nuovi confini stabiliti dal
pretore
 Interdetti --> che regolano la raccolta di frutti dagli alberi situati sul confine

REI VENDICATIO = Azione di rivendica (p.316)


o strumento che serve a riallineare il possesso rispetto alla proprietà
 Proprietà= diritto che indica una posizione di titolarità giuridica
 Possesso= mi fatto avere il bene/ disponibilità della cosa

Proprietà:

 Rientrare in possesso della cosa persa

legittimazione attiva --> possibilità di rivolgersi al pretore per chiedere azione e

dall'altra la soggezione all'azione esercitata in Giudizio

Attiva= colui che ha diritto di agire passiva= colui che può essere convenuto a giudizio
25
legittimazione attiva = spetta al proprietario civile

 Davanti al giudice, l'attore doveva dimostrare che la cosa gli apparteneva


 per farlo doveva dimostrare di averla acquistata, mostrare il titolo di acquisto
 (tradizio – iure cessio – mancipio)
 nel caso di acquisto derivativo (trasferita da un altro) non bastava dimostrare di averla acquistata in modo
formale,
 bisognava dimostrare di averla avuta da un vero proprietario, altrimenti se il trasferimento avveniva da chi
non era proprietario, non si acquistava la proprietà, ma solo il possesso ad usucapione

legittimato passivo= chi ha la disponibilità materiale della cosa

o i romani non hanno mai distinto/ dato un significato vero e proprio di possesso però ci sono:
1. POSSESSORI IN NOME PROPRIO: dei soggetti che tengono la cosa per sé nella convinzione che spetti a
loro tenere il bene volendo escludere gli altri dalla cosa

TUTELA INTERDITTALE

Tutelati dal pretore Con degli strumenti, interdetti che servono a proteggere la situazione possessoria

INTERDETTI = strumenti d'urgenza (in un certo senso cautelari) P.298


ci si rivolge al pretore affinché senza istituire un processo la condizione oh spesso in vista di un processo poteva
concedere degli strumenti veloci/ rapidi, interdetti per tutelare la situazione di fatto
2. POSSESSORI IN NOME ALTRUI (oggi detto DETENTORE): Ci sono i soggetti che tengono la cosa
consapevoli che non è loro e devono restituire (esempio; in comodato)

Non sono tutelati allo stesso modo


Detentori: depositario, comodatario, locatario --> La loro relazione con la cosa è transitoria

3. DETENTORI PRIVILEGIATI: che pur sapendo di dover restituire la cosa, sono protetti dal pretore
attraverso la concessione di interdetti: le figure sono--> precarista, creditore pignoratizio e sequestratore
P.197

TUTELA INTERDITTALE

 Precarista ---> colui che riceve la cosa per concessione gratuita dal proprietario senza formalità (il
proprietario può in qualunque momento richiederla indietro
 Creditore pignoratizio ---> colui che chiede la cosa titolo di pegno (come garanzia di credito)
 Sequestratario --> Soggetto a cui parti di un processo affidano la cosa per conservarla e consegnarla a chi di
dovere al termine della lite

IN TUTTI I CASI IN CUI SI è TUTELATI DA INTERDETTO SI PARLA DI --> POSSESSO AD INTERDICTA


(POSSESSORI IN NOME PROPRIO – DETENTORI PRIVILEGIATI)

REI VENDICATIO: FORMULA


1. Si nomina il giudice (Gaio Aquilio) --> giudice scelto dalle parti di comune accordo
a. INTENTIO (INTENZIO) --> pretesa dell’attore
“se risulta di cui si tratta e di Aulio Agedio, in base al diritto dei quiriti”
b. CLAUSOLA RESTITUTORIA
“Il fondo non sarà restituito ad A.A. in conformità con la valutazione arbitrale del giudice C.A.”

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c. CONDEMNATIO
“Il giudice C.A. con danni Numerio Negidio A pagare A.A una somma pari al valore che avrà la cosa (al
momento della sentenza) se non risulta, lo assolva”
Il giudice deve seguire le istruzioni, verificare i fatti e nel caso in cui risulti deve condannare e nel caso in
cui non risulti deve assolvere
a. Deve verificare l’intentio --> sì l'affermazione dell'attore cioè che ha un diritto di proprietà sulla
cosa è fondata oppure no
b. il giudice deve stabilire le condizioni alle quali il convenuto è chiamato a restituire la cosa, o
pagare l'equivalente in denaro
CLAUSOLA RESTITUTORIA (Ordine di restituzione): il giudice non può imporre di restituire la cosa, la
condanna arriva solo se non c'è restituzione.
cosa succede se non vuole restituire o non può restituire (per negligenza)?
o Il giudice con una procedura concederà l'attore di dare un valore a una cosa, egli concede di stimare
per un valore che spesso è maggiore al valore di mercato
per cui il convenuto che non vuole restituire la cosa, sa che pagherà una somma molto più superiore a
quella con cui avrebbe acquistato lui la cosa

 Anche il giudice poteva assegnare valore alla cosa in autonomia


LITIS CONTESTAZIO è il momento da cui parte tutto, successivamente se non si trova l'accordo ci sarà
processo
la formula viene fatta davanti al pretore, e viene assemblata e certificata nella litis contestazione

11. LA FORMULA DELLA REI VENDICATIO E LA TUTELA DELLA


PROPRIETA’ CIVILE
Proprietà civile (Quiritaria) già visto lezione prima

o Processo formulare:
 REI VENDICAZIO, formula con il quale un soggetto agisce in giudizio, quando ha perso il possesso della
sua cosa
 legittimato attivo della formula: il proprietario civile, colui il quale può dire che la cosa è sua in base
al diritto dei quiriti
 il legittimato passivo: è tendenzialmente colui che ha in possesso della cosa

TESTO:

o l'attore non riesce a dimostrare, deve assolvere il convenuto


o se l'attore dimostra che la cosa è sua (è davvero il proprietario civile), il giudice deve stabilire le condizioni
con la quale deve avvenire la restituzione della cosa
 restituzione della cosa= ordine di restituzione (mi ma si accerta il diritto)

mi giudice non può obbligare restituzione


o si permette al convenuto per evitare la condanna, il restituire la cosa CLAUSOLA RESTITUTORIA
o Se non restituisce è condannato a pagare la cosa maggiormente (prezzo maggiore)
 Il prezzo lo stabilisce l’attore o giudice decide autonomamente
 Prezzo più alto del valore di mercato

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cosa vuol dire restituire la cosa?
o poniamo che la cosa produca dei frutti oppure la cosa (al contrario) si deteriora
 restituire la cosa per i giuristi--> restituire il corpo della cosa cioè l'oggetto materiale del possesso ma
anche quella che i giuristi chiamano CAUSA REI, cioè tutto ciò che dipende dalla cosa e prodotto o
discende dalla cosa stessa
 tutto ciò che l'attore dovrebbe avrebbe potuto avere, se il corpo della cosa (oggetto stesso) fosse
stato restituito alla lite contestazio
 Il convenuto dovrebbe restituire la cosa dal primo momento utile, non solo prima ma anche dopo
 se dopo la lites contestazio, non vengono restituiti nemmeno i frutti che producono ulteriore reddito
 l'attore al momento della sentenza, Avrà il diritto di riottenere la cosa il suo reddito prodotto (frutti), ma
anche il reddito che avrebbe potuto produrre se la cosa gli sarebbe stata restituita/ non sottratta
 i frutti nati prima della lites contestazio--> c'è il processore era in buona fede i frutti di cui pensava aver
diritto nel momento in cui aveva la cosa, sono suoi può tenerli (sei in buona fede)
 Se era in mala fede, deve restituire anche i frutti ottenuti precedentemente rispetto alla litis contestazio

NB. DOPO LA LITIS CONTESTATIO = DEVE DARE INDIETRO I FRUTTI + I FRUTTI CHE AVREBBE POTUTO OTTENERE IL
PROPRIETARIO SE IL CONVENUTO AVESSE AVUTO DILIGENZA
IN CASO DI MALA FEDE DEVE DARE ANCHE I FRUTTI PERCEPITI PRIMA DELLA LITIS COTESTAZIO
Cosa succede se il possessore era in possesso della cosa al momento della litis contestatio
ma l'ha persa, in un momento successivo?
 dovrà risarcire con somma di denaro e valuterà i motivi per cui non può essere restituita
 sei stato negligente o se è dovuto a causa maggiore
 valuterà e calibrerà l'equivalente a seconda della responsabilità del convenuto stesso

se la cosa è stata persa prima della litis contestatio?


o Non posso utilizzare la rivendicazio, non posso far valere la mia pretesa perché non posso dire che
la cosa è presso un altro
ci sono altri modi
o i giuristi sono utili a consigliare la strada migliore per citare a giudizio

Se il convenuto ha investito dei soldi nella cosa, ha diritto al rimborso?


o dipende dalle spese sostenute:
 SPESE NECESSARIE per conservare la cosa
(sempre rimborso per chiunque)
Esempio: se ho un cavallo e devo nutrirlo per farlo vivere, sono spese necessarie

 SPESE UTILI: non sono strettamente necessarie ma migliorano la cosa stessa


(colui che era in buona fede aveva diritto di rimborso)

 SPESE VULTUARIE: Sono spese di ornamento


(può ottenere ornamento, NO RIMBORSO)

Come avere rimborso (IMPORTANTE)


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o EXCEPTIO DOLI (ECCEZZIONE)
 Così come abbiamo visto la formula non basta perché il giudice deve rispondere a quello che c'è
scritto nel testo, dunque bisogna inserire un testo aggiuntivo, e ora va a vantaggio del
convenuto e non più dell'attore ---> EXCEPTIO DOLI (ECCEZZIONE)
(Formula precedente: intentio – clausola restitutoria – condenatio)
o EXCEPTIO DOLI = è un'ulteriore condizione che il giudice deve valutare per la condanna
 viene inserito dopo l’intenzio e prima della condennatio, perché è una condizione aggiuntiva
(Formula: intentio – clausola restitutoria/ EXCEPTIO DOLI – condenatio)

 la formula viene fatta davanti al pretore e viene assemblata e certificata dalla LITIS
CONTESTATIO
 davanti al pretore il convenuto dirà sì ma io ho sostenuto delle spese sulla cosa e chiederà al
pretore di aggiungere un'eccezione
 l'eccezione che si usava era quella di dolo--> perché essa era costruita così:
“se nella questione, nulla sia avvenuto o avvenga per dolo di A.A.”
il giudice non condannerà convenuto se attore non rimborsa prima le spese, o non dà garanzie
sufficienti per il rimborso delle spese
 senza questa condizione, il giudice dovrà assolvere il convenuto
esempio di situazione: il proprietario A rivendica cosa del possessore/detentore B (rei
vendicatio) B ha sostenuto delle spese necessarie per la conservazione della cosa stessa
AZIONE DI RIVENDITA (REI VENDICATIO)
PROPRIETARIO “A” -------------------------------------------------> POSSESSORE/DETENTORE “B”

POSSESSORE/DETENTORE “B”----------------------------------------> PROPRIETARIO “A”


ECCEZIONE DI DOLO

12. AZIONE UTILE IN REM ACTIO PUBLICIANA


o DIRITTO ONORARIO (NO civile) - tutela della cosa
o Per gaio c'erano 2 modelli di proprietà:
 Proprietà civile
 tutela Pretoria (reale) tutela del rapporto con la cosa, protetta dal pretore sulla base delle sue facoltà

REI VENDICATIO - REI VENDICATIO PUBLICIANA

Le formule delle azioni del processo romano: tipologie (riprese)


A) Azioni Civili (previste dallo IUS CIVILE e accettate dall’ EDITTO)

B) Azioni Onorarie EDITTIALI (Introdotte dal pretore e previste dall'editto)

- Ba) FORMULE IN FACTUM CONCEPTAE: Il tasto della intentio rinvia alla situazione di fatto ed è indipendente
dal testo di altre formule)
- Bb) FORMULE FICTICIAE: modellate su altre formule esistenti, con l’aggiunta di una finzione (FICTIO IURIS)
nella intentio)
- Bc) FORMULE CON TRASPOSIZIONE DI SOGGETTI: Modellate su altre formule esistenti, ma contenenti il
nome di un soggetto nell’intentio, quello di un altro (che ne è responsabile) nella condemnatio No siamo qua
all'inizio
29
Bb – Bc = azioni “utili” (ACTIONS UTILES)

C) Azioni onorarie o decretali in factum (introdotte dal pretore caso per caso fuori dall'editto

- Ca) FORMULE IN FACTUM CONCEPTAE: il testo dalla intentio rinvia alla situazione di fatto ed è indipendente
dal testo di altre formule
- Cb) FORMULE FICTICIAE: modellate su altre formule esistenti, con l'aggiunta di una funzione (FICTIO IURIS)
nella intentio
- C.c) FORMULE CON TRASPOSIZIONE DI SOGGETTI: modellate su altre formule esistenti ma contenenti nome
di un oggetto nel intentio, quello di un altro (che ne è responsabile) nella condemnatio

Cb – Cc = azioni “utili” (ACTIONS UTILES)

 Azioni = il pretore le utilizza sulla base al momento


 Factum = azioni dentro fuori dall'editto
 Azioni utili= quelle che vengono/ possono essere modificate
 sono formule già esistenti, rimodificate/ adattate al caso
Cb = REI VENDICATIO UTILIS Bb = ACTIO PUBLICIANA
o Il pretore non può intervenire direttamente sullo IUS CIVILE
 aggirare lo ius civile, in qualche modo i principi civilistici restano fissi ma per correggere degli effetti che
sarebbero troppo rigorosi/ rigidi, il pretore utilizza degli strumenti obliqui/ indiretti per riportare le cose
in equilibrio/ equità
P. 308 MOB/IMMOB
L’ACTIO IN REM UTILIS
o Proprietà

Esempio; opera d’arte: se un soggetto dipinge su una tavola , bisogna capire di chi è il
manufatto realizzato dall'artista o del proprietario della tavola?
Secondo gaio:

o La tavola dipinta, non è più una tavola di prima


 l'artista che dipinge su tela che non è sua diventa proprietario anche dalla tela
 il proprietario della tela perde la proprietà

Artista = proprietario civile


secondo gaio che ha perso la proprietà della tavola vorrei essere almeno rimborsato per il costo della tela (valore)

o come fa ad ottenere il rimborso? dipende dalla situazione, gaio fa due esempi:


 dipende da chi in possesso del manufatto complessivo

Esempio: 1° caso: possiede la cosa il proprietario della tavola

 supponiamo che io invito a cena un mio amico artista, il quale dipinge sulla mia tela e la lascia li a casa mia.
 il giorno dopo pretende di avere l'opera d'arte che ha realizzato, decido di non dargli l'opera, adesso mi
chiama avanti al pretore
 utilizza = REI VENDICATIO
 il proprietario utilizzerà successivamente ECCEZIONE DI DOLO (EXCEPTI DOLO) per avere il rimborso (valore
tela)

Esempio: 2° caso:

 supponiamo che in questo caso l'artista porti via con sé l'opera d'arte
 la formula di prima non può essere fatta, di conseguenza se non c'è azione non c'è eccezione

30
il proprietario della tela, cosa può fare? secondo gaio qui entra in gioco l'azione del pretore che per riequilibrare la
situazione, introdurrà

 AZIONE UTILE
 mi concede un'azione utile (IN REM) che è modellata sulla rivendicazione (REI VENDICATIO), ma che
potrà essere utilizzata anche dal non proprietario

si immagina che si tratti di formula/ forma fittizia (perché non abbiamo il testo)

queste situazioni diventano così continue da far nascere una FATTISPECE

IMPORTANTE: 5 REQUISITI DA CONOSCERE;

 La cosa sia idonea per essere trasferita


 che ci sia il titolo o una giusta causa d'acquisto
 buona fede nell'acquirente
 se acquisto il possesso in nome proprio della cosa
 Tempo (MOBILI 1 ANNO, IMMOBILI 2 ANNI USUCAPIONE)

REESABILIS – TUTULUS – POSSESSIO – TEMPUS

 Ci sono alcuni casi in cui non è il proprietario a perdere il possesso ma il possessore (ad usucapione) si perde
la cosa
 non trascorre il tempo e non diventa proprietario per usucapione non può effettuare rei vendicatio , in
questo caso entra in azione, L’AZIONE PUBILICIANA
 AZIONE PUBLICIANA = azione introdotta dal pretore per proteggere/ tutelare il possessore ad
usucapionem (che diventa proprietario con il tempo), ma anche non è ancora proprietario perché non è
passato il tempo necessario per l'usucapione (mobili 1 anno, immobili 2 anni)

UNA SORTA DI REI VENDICATIO = PER CHI PERDE POSSESSO E NE HA PROPRIETA’

PER CHI PERDE IL POSSESSO E NON NE E’ ANCORA IL PROPRIETARIO AD


USUCAPIONE

Quando il soggetto merita questa tutela (Azio publiciana)?


o Per gaio avviene in due casi:
 Trasferimento da chi non è proprietario;
 quando io trasferisco con un atto idoneo una cosa che non è mia, non posso trasferire la
proprietà, perché non avendo la io non la posso trasferire
 trasferisco però il possesso destinato a diventare proprietà con il passare del tempo -->
possesso ad usucapionem
Acquisto da parte di chi non è idoneo tradizio di una res mancipi
L'ACTIO PUBLICIANA (res mancipi e res nec mancipi)
Esempio: so desidero trasferire (a titolo di vendita o di donazione) la proprietà di un cavallo e di un carro da
corsa.
mi consegno entrambi (tradizio) all'acquirente

sei mesi più tardi, quest'ultimo ne perde il possesso cosa cade?

31
 per il carro che è una res nec mancipi--> la proprietà sulla res nec mancipi è trasferita insieme al
possesso, se il cedente è dominus della cosa e sussiste una giusta causa: il pretore concede
pertanto la REI VINDICATIO
 Per il cavallo (res mancipi) l'acquirente acquista il possesso ad usucapionem, che può convertirsi in
dominium decorso il tempo utile
 non essendo proprietario quiritario, acquirente non è legittimato alla rei vendicatio
 Il pretore tuttavia gli concede un'azione utile, modellata sulla rei vendicazio stessa;
L’ACTIO PUBLICIANA
o Dunque nella formula si aggiunge la FACTIO (funzione):

“Qualora A.A. adesso è posseduto per un anno lo schiavo che ha cooperato egli è stato
consegnato, risultasse che lo schiavo di cui si tratta è suo in base al diritto dei quiriti”
 Il pretore dice “facciamo finta che è passato un anno, se passa un anno diventa possessore”
 (attore proverà i 5 requisiti: idoneo, lecito, buona fede);
 che la cosa era idonea per essere trasferita
 Che ci sia titolo o giusta causa
 Buona fede
 Tempo
 Possesso in nome proprio della cosa
LA FINZIONE coinvolge l'elemento più neutro (decorso il tempo le altre condizioni per l'usucapione
(possesso, res habilis, titulus, fides) devono essere provate dall'attore

Il pretore concede L'ACTIO PUBBLICIANA in due casi principali:


A) in caso di acquisto del possesso da colui che non è proprietario quiritario della cosa (a non dominio)
 In questo caso (acquistion a non dominiom) l’azione publiciana può essere utilizzata
effettivamente nei confronti di chiunque, tranne il proprietario quiritario della cosa
B) in caso di difetto di forma nel negozio di acquisto (trasferimento di una res mancipi per semplice
consegna materiale, traditio)
 In questo caso (difetto di forma) L’ACTIO PUBLICIANA può essere utilizzata efficacemente anche
nei confronti del proprietario quiritario

EFFICACIA DELL'AZIONE:
1

B) ACTIO PUBLICIANA C)
Possessore ad usucapione -------------------------------------------------------> Proprietario quiritario
Che ha perdo il possesso < - - - - - - -- - - --- - - - -- - - - - - - - - - - - - - - possessore del cavallo
ECCEZIONE DI GIUSTO DOMINIO
Es: il cavallo torna da C, B= actio / C= proprietario civile = eccezione di proprietà civile
C ha la meglio su B

2
32
B) ACTIO PUBLICIANA A)
Possessore ad usucapione ------------------------------------------------------> proprietario quiritario
Che ha perso il possesso < -----------------------------------------------------possessore del cavallo e venditore
ECCEZIONE DI GIUSTO DOMINIO
--------------------------------------------------------------------->
CENTRO ECCEZIONE DI DOLO/DI COSA
VENDUTA E CONSEGNATA
Es: mi vende il cavallo con atto in idoneo (tradizio)
B) ha la meglio su A)

INVERSIONE:

C) REI VENDICATIO B) A) venditore


Proprietario --------------------------------------------------------------------------> possessore ad
Quiritario usucapione
Es: A vende a B, C vuole il cavallo venduto da uno che non poteva farlo; rei vendicatio
C ha la meglio su B

A) REI VENDICATIO B)
Proprietario -----------------------------------------------------------------------> possessore ad
Quiritario e venditore usucapione
ECCEZIONE DI COSA VENUTA E CONSEGNATA
Es: A me lo vende con tradizio, non divento proprietario civile perché non si vende cavallo con tradizio,
divento possessore ad usucapione
B ha la meglio su A
B blocca A, perché gli dà il titolo per avere usucapione, poi me lo chiede indietro

13- SUPERFICIAE
Azioni in personam

o Principio dell’accessione
 Principio in base al quale quando due oggetti (res=cose) sono unite per formarne una intera, la cosa che
costituisce la maggior parte dell’ intero (nuovo intero) è considerata come primaria e il proprietario
della porzione maggiore diventa proprietario dell’intero  lo abbiamo visto ieri con la tavola dipinta
(bene mobile)
Dunque la porzione maggiore è quella
principale, quella minore è accessoria

o Adesso vediamo i beni


immobili
Il suolo (immobile) nel diritto romano è
sempre considerato come la cosa
maggiore, la parte principale, perché ?
Perché senza il suolo, ciò che sta sopra
(edificio) non potrebbe esistere
suolo priorità

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Qualcuno dice che è prioritario perché il suolo non viene meno, edificio è precario (c’è o non c’è) ciò che c’è sempre
è principale
 Il brocardo/ La massima che riassume questo principio è; la superficie accede al suolo

 Questa massima è di diritto civile (IUS CIVILE) ed è rigida, una volta fissata la regola, in qualche modo
è difficile scalfirla perché la regola funziona sempre non ha eccezioni
 Una volta che diciamo che sta sopra il suolo, che accede al suolo, il proprietario del suolo è anche
il proprietario di ciò che viene costruito sopra il suolo, la regola è fatta

Tuttavia questa regola ha degli inconvenienti perché entra in conflitto con delle esigenze economiche e politiche, sia
pubbliche che private

Esempio: se il proprietario del suolo diventa automaticamente proprietario anche dell’edificio che sta sopra, di ciò
che sta sopra, io non posso vendere, non posso vendere l’edificio restando proprietario del suolo

Dal punto di vista economico ci sono dei grossi limiti perché c’erano degli edifici abitati da più persone.

Questo problema sorge già prima

Negli anni 50 del 5° secolo (anno 456)  (ricordiamo che sono anni di scontro tra patrizi e plebei, c’è fermento nella
riorganizzazione della città con le nuove classi di abitanti, che emergono che cercano i loro spazi, e i patrizi che
cercano di resistere nelle loro posizioni, ricordiamo che fu istituito il tribunato della plebe e il risultato del successo
che ottengono nel essere riconosciuti come magistrati nell’intera città a favore della plebe stessa )

o Negli anni 50/60 del 5° sec.  si pone il problema della distribuzione degli spazi cittadini e il tribuno di
quell’anno ICILIO propone di distribuire alla plebe le terre che si trovano sull’Aventino
 Questo tribuno propone che le terre sull’Aventino vengano disturbate per costruire degli edifici (terre
sull’Aventino sono pubbliche)
 la proposta è di dare la possibilità di costruire degli edifici da parte della plebe su una terra che non è
loro perché è di proprietà pubblica, e non può diventare loro

Allora la proposta non è quella di vendere/cedere la proprietà delle terre (tenere terreno pubb.) e dare la possibilità
di costruire edifici

 Qui troviamo una traccia in cui per motivi politici, si inizia a pensare a una dissociazione tra
proprietà civilistica (della terra) e invece la possibilità di sfruttare ciò che sta sopra la terra (la
super fices)

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(Le fonti qui sono ancora molto vaghe)

o Siamo più informati invece sul periodo successivo Repubblicano


 in particolare con riguardo ad un altro campo in cui questo tema di pone e si può sviluppare, ed è : il
campo dell’affitto degli spazzi commerciali che erano di proprietà pubblica all’interno del foro romano
 Questi spazi commerciali/locali adibiti al commercio erano affittati dal pubblico al privato che voleva
sfruttarli

Taberne (tabernae) = spazi

 Qui si pone il problema di conservare la proprietà dell’immobile ma concedere un diritto di sfruttamento al


privato che voglia avviare una attività commerciale, la finalità qui non è più politica ma economica

Il problema si pone anche fuori dagli spazi di Roma

 Il problema di dissociare la proprietà del suolo rispetto alle possibilità di sfruttamento degli edifici che
stanno sopra il suolo ad un certo punto si pone anche ai privati
 Perché anche il privato può avere interesse a cedere / edificare sul proprio suolo o diritto di strutture
edificio che è già esistente (mettere a profitto il proprio terreno)
 siccome non posso vendere, trasferire diritto reale sull’immobile
 faccio un contratto con un altro soggetto, impegnandomi contrattualmente con l’altro soggetto per
concedergli lo sfruttamento dell’area edificata o edificabile
 Un contratto che a seconda dei casi viene inquadrato dai giuristi come compravendita, ma più
spesso come locazione (do in locazione gli spazi)
Contratto di locazione  sul piano obbligatorio, delle obbligazioni (dai diritti reali alle obbligazioni)
 Il problema si pone quando io voglio concedere un diritto di sfruttamento che NON sia temporaneo o
per breve tempo
 Posso affittarlo per un periodo lunghissimo o addirittura a tempo indeterminato (in perpetuo)
“te lo affitto per sempre”- “io ti do per contratto la possibilità di trasferire il tuo diritto agli altri”
 si piò fare perché il contratto di locazione, di norma viene stipulato con delle clausole (lex
locazionis)
 (In questo caso) lex= dichiarazione privata, clausola del contratto
se il titolare del diritto di sfruttamento del edificio, subisce delle turbative del suo sfruttamento/viene disturbato nel
suo diritto di sfruttamento del edificio, siccome è solo il conduttore (titolare che ha stipulato un contratto di
locazione quindi conduttore dell’edificio, allora, può reagire rispetto alle turbative che vengono dal locatore
(proprietario de suolo (altra parte contrattuale) il suo diritto sta sul piano delle obbligazioni, è legato solo al locatore)
ma se la turbativa deriva da un terzo?
Non piò fare niente perché non ha diritto reale, perché c’è azione in personam (NO erga homnes)  solo locatore

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E non ha nemmeno la possibilità di accedere a degli interdetti , perché non possiede in nome propri

o Locazione  contratto consensuale, i suoi effetti si producono sulla base del consenso (senza altri requisiti
formali), che viene protetto da un azione, azione di buona fede
 È una classe che include delle formule di giudizio che riguardano delle situazioni, che i giuristi descrivono
come accordi universali che possono essere sfruttati nel commercio in tutto il mondo
 Per massimizzare le aspettative economiche dei contraenti
o Azioni di buona fede  strutturati in modo da concedere al giudice delle capacità / possibilità / libertà di
valutazione più ampie (rispetto a quelle di stretto diritto che sono quelle che non sono in buona fede)
 danno la possibilità al g. di prendere in considerazione degli elementi che non sono direttamente
contenuti nella formula

Giudizio di Stretto diritto = il giudice deve segue le istruzioni del testo della formula, dunque produrre sentenza che
sia conforme al testo della formula (quello che non c’è nel testo il g. non può farlo)  chiedere a pretore EXCEPTI

Nei giudizi di buona fede l’Exceptio non è necessario, il g. può prendere in considerazione tutti gli elementi che sono
coinvolti nella questione

In particolare cosa può prendere in considerazione il g. ? tutte le clausole del contratto


o Le clausole del contratto  considerate come dei patti
 Patti = accordi che vengono tutelati di norma, che non danno origine a delle azioni, che si possono far
valore quando ci si difende con una exceptio (EXCEPTIO PATTI)

Es. se nel nostro contratto di locazione decidiamo che io vi ceda lo sfruttamento per sempre, il g. può considerare che
voi avete costruito un contratto di locazione a tempo indeterminato (in perpetum, senza limiti di tempo)

Chi prende in locazione a tempo indeterminato, può decidere di dare in eredità (trasferire il diritto)

o La seconda possibilità che viene offerta al g. su questa base, dalla formula del contratto di locazione
 È che la clausola è costruita con un INTENTIO (diversa dalla rei vendicatio= azioni in rem), la pretesa
viene espressa in modo preciso
 Intentio = quella parte è quella parte in cui si dice “con riguardo a tutto ciò che per tale causa deve
dare o fare”

Questa parte è l’intenzio della nostra formula in personam (intentio indeterminata)

Dare o fare = si rimanda in capo agli obblighi della controparte, ma quali sono questi obblighi?

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o Prima di tutto nella formula bisogna far precedere l’intentio da un’altra parte, detta: DEMONSTRAZIO che
serve a delimitare il campo, esprimere la causa che da vita alle nostre pretese
- Demostrazio= le cause che sono in capo alla controparte contrattuale
- Causa contrattuale = locazione

I giuristi si chiedono che cosa


rientra in queste obbligazioni del
locatore sulla base di un contratto
di locazione trasformata, che cosa
possiamo chiedere al locatore (in
questo caso)
o Gli possiamo chiedere (dicono i
giuristi) di cedere le sue azioni in
rem al conduttore
 Cedere azione = cioè, se il
conduttore viene disturbato
da terzi (non può agire in
rem) può chiedere che sia il locatore (proprietario) ad agire  è tenuto sulla base del contratto ad agire in
rem per mio interesse, sarà il locatore ad andare dal pretore ed utilizzare azione in rem, se non lo fa, lo si
porta in giudizio con richiesta di risarcimento del danno

Ricordiamo che siamo nel diritto civile, ma sul piano delle obbligazioni, c’è si la tutela in rem ma come appena detto
sopra è indiretta

o Verso la fine della Repubblica (1° sec. a.C.)  il pretore inizia ha considerare che quel tipo di sfruttamento che
ha il nostro inquilino, merita almeno una protezione cautelare
 Introduce un secondo INTERDETTO, modellato sulla base del interdetto che serve a proteggere il possesso

Con l’introduzione di questo interdetto, il conduttore può agire direttamente, senza passare tramite il locatore

o Tra la repubblica e il Principato  il pretore, concede al conduttore un’azione in rem in conoscenza di causa,
sulla base delle circostanze “se dimostrerai di volta in volta (ambito decretale, cioè fuori dall’editto) che hai un
diritto che merita una tutela in rem, sono disposto a concederti un azione in rem (modellata sulla proprietà – rei
vendicatio)”

Ma quali sono le cause per cui il pretore concede un azione in rem?


Ulpiano dice “se la locazione è a breve termine, già esclude che il pretore possa concedere un azione in rem, deve
essere locazione lunga, vanno dunque valutate le circostanze del contratto”

o Introdotta azione in rem non più


sul piano civile, ma DIRITTO
ONORARIO
o Conduttore: superficiario, titolare
del diritto di superfice, è un titolare
di diritto reale protetto sul piano
del IUS ONORARIUM (protetto su
piano pretorio)

è un diritto reale (sui genesis) perché


non è un diritto reale (di ius civile), è
un diritto che viene tutelato per lo ius
civile nella forma delle obbligazioni

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(attraverso contratto, azione in personam ed eventualmente con una protezione in rem indiretta, che passa
attraverso il proprietario (come visto)

ma ad un certo punto viene tutelato in rem (diritto reale) sulla base del diritto pretorio, perché diventa diritto reale’
perché questa formula modellata sulla rei vendicazio, può finalmente essere utilizzata nei confronti di tutti (erga
homnes)  non solo nei confronti
del proprietario del suolo, ma su
tutti (diritto reale)

il pretore dice “io non ti concedo


solo una rei vendicatio utile, ma ti
concedo anche tutte le altre azioni
che abbiamo visto essere a tutela
del proprietario” (regolazione di
confini, azione negatoria di
usufrutto (vedi lezioni
precedenti) modellate sullo ius
civile

il superficiario
(conduttore) assume si
trasforma in un vero
proprietario, ma sul piano del
diritto pretorio (diventa una
sorta di proprietario)
 un proprietario che
deve sempre
dimostrare di le
circostanze in cui è
nato il diritto (portare il
contratto, dove sono
scritte le clausole)
o questo sistema di protezione di alcune situazioni reali, attraverso il meccanismo della protezione sul piano
obbligatorio (attraverso costruzione di un diritto pretorio, che corregge ius civile)
 NON si limita al diritto su superficie, ma viene applicato anche ad altre situazioni, situazioni in cui questa
dissociazione, fra la proprietà del suolo e la proprietà di ciò che sta sopra il suolo (dell’edificio) crea delle
difficoltà sul piano del ius civile
 ciò avviene in particolare,
per i fondi di proprietà
pubblica che stanno in
territorio romano (che
coinvolge l’impero in
espansione)
su questi fondi e territori
di proprietà pubblica, lo
stato, conserva una
proprietà e spesso la
mette a reddito, perché
concede il fondo in cambio
di un contributo, che sta a
metà tra canoni e di locazione e tassa/imposta  VETIGAL

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14 – SUCCESSIONI, LA BONORUM VENDITIO
Manuale di gaio --> punto di riferimento

o lo sguardo dei contemporanei nell'organizzare la materia giuridica distingueva i modi di acquisto nei singoli beni
e delle università di beni (patrimoni).
o il tema dei modi di acquisti dei patrimoni viene preso in considerazione parlando delle successioni
 quando parliamo di successioni ci riferiamo oggi, di norma, al l'insieme di regole che disciplinano il
trasferimento di un patrimonio, nel suo complesso dal defunto ad altri soggetti.

Gaio dice:
“è sufficiente avere ricordato fin qui, a grandi linee, in che modo le singole cose possono essere acquistate (diritto dei
legati, inattivo, che è pure un modo acquisto dei singoli oggetti, parleremo più opportunamente altrove)
o Vediamo dunque ora, in che modo i complessi di beni diventano nostri:

A) siamo nominati eredi di qualcuno, o chiediamo il possesso dei suoi beni (Bonorum possessio)

B) oppure compriamo i beni di qualcuno

C) o se adottiamo qualcuno (adrogatio)

D) o se accogliamo una donna in manum come moglie,

i beni di quella persona sono trasferiti a noi

- e prima di tutto diamo uno sguardo all' eredita, che sono di due tipi:
 ci spettano:
 in forza testamento

O (alla luce della disciplina che le regola) in assenza di testamento (ab intestato)
ed è meglio iniziare a vedere quelli che ci toccano in forza di un testamento”

o L'acquisto di beni (bonorum venditio) è un fenomeno di cui gaio stesso ci parla nel terzo libro

“vediamo ora di quelle successioni che ci coinvolgono quando avviene l'acquisto dei beni in effetti, vengono venduti i
beni dei vivi o dei defunti:

- dei vivi: esempio quelli


- di coloro che a scopo di frode sfuggono alla IUS VOCATIVO
- gli assenti dei procedimento che non sono stati difesi (da altri)
- Oppure, dei condannati (indicati), dopo il periodo di tempo che è a loro attribuito, in parte dalla legge delle
XII tavole, in parte dall'editto del pretore, per procurare denaro
- vengono venduti i beni di quei defunti, per esempio, di cui è certo che non esistano eredi civili, né BONORUM
POSSESSORES, non ci sia alcun altro giusto successore”

Gaio sta mettendo insieme una serie di situazioni che si raccolgono attorno a una figura principale quella dei

 CONDANNATI (IUDICATI), quando il fallito cede il proprio patrimonio ad un nuovo soggetto


 nel processo formulare (processo privato) il condannato è sempre costretto a pagare una somma
di denaro a titolo di condanna.
 una volta che il convenuto viene condannato sorge a suo carico un nuovo dovere quello di
pagare la somma la quale è stato condannato.

all'inverso l'attore vittorioso ha un credito che si riferisce all'ammontare di quella somma

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questo fenomeno per cui la sentenza vincola il condannato al pagamento della somma si
chiama OBLIGATIO IUDICATI
il fatto che con la sentenza nasca un dovere del condannato di pagare va di pari passo col fenomeno per cui la LITIS
CONTESTAZIO si consuma il processo.

- dobbiamo immaginare che il convenuto entra in giudizio con una situazione, quando poi si verifica la litis
contestazio situazione cambia, in quanto questa trasforma la pretesa dell'attore e l'obbligo del convenuto in
un dovere di andare a sentenza

con la sentenza, poi cambiano ancora le cose il credito diviene un dovere del giudicato

“l'obbligazione si estingue inoltre (oltre che per effetto di solutio, acceptilatio, imaginaria solutio, per aes et
liberamente e novatio) e per effetto della litis contestatio, sempre che il processo sia stato un iudicium legittimum
infatti in questo caso l'obbligazione principale viene meno, il convenuto inizia ad essere tenuto in forza della litis
contestatio
se poi ha condannato, svanita litis contestatio (il convenuto) inizia ad essere tenuto in forza del giudicato
ed è per questo che gli antichi (veteres) hanno scritto che:

 Prima della litis contestatio il debitore “deve dare”


 Dopo la litis contestatio “deve essere condannato”
 Dopo la condanna “deve eseguire il giudicato”
Ne deriva che, se per seguirò un credito nell'ambito di un iudicium legittimum in seguito automaticamente (ipso iure)
non potrò agire per lo stesso credito, perché l' intentio formulare “dare mihi oportere” Senza riscontro, al momento
che la litis contestatio viene meno, L'obbligazione di “dare”

diversamente accade se avvierà un processo imperio continens

in questo caso, infatti l'obbligazione rimane, e dunque automaticamente (pro iure) posso agire ancora, in un secondo
momento devo essere respinto con un'eccezione cosa giudicata dedotta in giudizio: Quali giudizi sono legittimi e quali
imperia continentia? lo diremo nel prossimo commentario”

o gaio dice che questo cambiamento del titolo in base al quale il convenuto è obbligato deriva la possibilità o
meno di ripetere la lite (non si può più agire in giudizio per la stessa situazione nei confronti di una stessa
persona per due volte)

più avanti nel quarto libro distingue:

 il mondo del giudizio legittimo: quelli che si instaurano a Roma, fra cittadini romani e affidati a un singolo
giudice romano
 Sono fondati sul potere del magistrato: giudizi recuperatosi, quelli affidati a un singolo giudice nei quali
interviene uno straniero come giudice o parte, quelli instaurati oltre il raggio di un miglio da Roma

Con litis contestatio si rompe l'obbligazione di prima

o Obligatio iudicati: Nuova obbligazione che nasce dalla sentenza stessa


 il convenuto è tenuto ad eseguire la sentenza (pagare la somma di denaro che può discendere direttamente
dall'obbligazione di prima, oppure può essere equivalente di un'obbligazione di diverso tipo)
 Una volta che è nata questa nuova obbligazione dalla sentenza via una fase di passaggio verso la fase
esecutiva

l'obbligazione giudicati è il presupposto per una nuova azione, ACTIO IUDICATI

Antico rito manus iniectio, le XII tavole davano 30 giorni di tempo al debitore per pagare

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 se non pagava il creditore poteva portare una seconda volta il debitore in giudizio, davanti al magistrato per
celebrare il rito della manus iniectio,
 il rito prevedeva che il creditore afferrasse con la mano il debitore pronunciasse una formula/ dichiarazione
verbale
 il pretore doveva solo certificare che la formula fosse stata pronunciata, esso è il punto di passaggio che
prevede l'uso della forza da parte del creditore in modo legittimo

una volta pronunciata questa frase il debitore aveva due possibilità:

 non poteva contestare il presupposto della manus iniectio, doveva cercare un terzo garante (vindex) che
contestasse il fondamento della manus iniectio al posto del debitore.
 Il vindex andava incontro a una condanna doppia rispetto a quella del debitore dunque correva una
grande rischio (litis crescientia)

se non trovava nessuno disposto a farlo il pretore aggiudicava il debitore il creditore (additio)

 il creditore poteva portare il debitore a casa tenendolo in una condizione di semilibertà/schiavitù poteva
sfruttarlo per il lavoro, legarlo, fornirgli una libbra di farro al giorno e doveva tenerlo così per 60 giorni
presentandolo per tre volte al mercato, per poterlo vendere come schiavo eventualmente poteva ucciderlo

questa procedura è una procedura di esecuzione personale

La legge delle XII favole prevedeva questa procedura nel caso del giudicato che non avesse pagato la somma della
condanna
nel corso del tempo vengono inseriti altri casi anche svincolanti del processo in cui a poco a poco si inizia a dare la
possibilità al debitore di contestare lui stesso il presupposto della manus iniectio, sempre rischiando il doppio

o Si arriva al 17° a.C. , Epoca in cui se aveva il Principato con Augusto, vengono abolite le legislationes e la manus
iniectio

questa procedura antica viene trasferita in altre azioni come l’actio indicati che mantiene il profilo della ritualità
(porta d'accesso alla procedura esecutiva) dimette il debitore nella condizione di rischiare doppio (litis c rescientia)

o l'attore, con ius vocitavo, porta giudizio il debitore


 quest'ultimo può riconoscere di avere un debito e si apre la procedura esecutiva, oppure può smentire, e
facendo ciò apre una nuova procedura dichiarativa dove rischia il doppio

“Afferma che il pretore: perché il condannato paghi. al condannato perciò questo si pretende, che paghi
l'ammontare”

anche in questo caso, l’actio vindicati è comunque un rito

- si generano due tipi di esecuzione, da un lato viene mantenuta l'esecuzione personale (il creditore può
vendicarsi, a giudicare il debitore, Venere una situazione di semi schiavitù)
- dall'altro un'esecuzione patrimoniale

se il debitore non contesta l'accusa si apre la fase esecutiva

o allora il pretore qualunque sia il valore del credito, immette il creditore in tutto il patrimonio del debitore
(ammissio in bona)
 Essendo un'esecuzione sull'intero patrimonio, il pretore apre un periodo che di norma dura 30 giorni, in cui
mette degli avvisi pubblici, chiamando anche tutti gli altri creditori, che anno credi ti da far valere nei
confronti della stessa persona (prescritto, avviso pubblico)
 nel frattempo se vi sono esigenze il pretore nomina un curator bonorum e si occupi di questo patrimonio
 scaduto il termine per pagare e sono state trovate le risorse per pagare tutti i creditori il debitore va
incontro ad INFAMIA

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 Viene nominato allora un magister bonorum, prende in mano patrimonio del debitore, stila una lista
di condizioni per la vendita dei beni (in base alla miglior offerta) detta lex bonorum de vendorum
 E si occupa di vendere il patrimonio ha un soggetto che si offre di pagare la percentuale maggiore del
nostro” fallito”
questo è un fenomeno di successione tra vivi

o vi è poi una successione tra vivi che avviene a livello pretorio


o l'acquirente è tutelato dal pretore
 acquista la proprietà Pretoria

la successione avviene sul piano del diritto pretorio


Riepilogo:
il fallito per evitare l'infamia ha la possibilità di cedere i propri beni volontariamente: CESSIO BORORUM

Un'ulteriore possibilità di arrivare all'esecuzione personale debitore in fase in IURE ammette la propria colpa
(confessio in iure)  si apre procedura esecutiva

15.TESTAMENTO
SUCCESSIONI MORTIS CAUSA
“è sufficiente avere ricordato fin qui, a grandi linee, in che modo le singole cose possono essere acquistate (dal diritto
dei legati, inattivo, che pure un modo di acquisto di singoli oggetti, parleremo più opportunatamente altrove)

o Vediamo dunque ora, in che modo il complesso dei beni diventano nostri se:
- siamo nominati eredi di qualcuno, o chiediamo il possesso dei suoi beni (bonorum possessio)
- oppure compriamo i beni di qualcuno
- o se adottiamo qualcuno (adrogatio)
- o se accogliamo una donna in manum come moglie,

i beni di questa persona sono trasferiti a noi

o e prima di tutto diamo uno sguardo all' eredita che sono di due tipi:
 infatti ci spettano:
- in forza testamento
- (alla luce della disciplina che le regola) Un'assenza di testamento (ab intestato)

ed è meglio iniziare a vedere quelle che ci toccano in sorte di forza di testamento”

La successione testamentaria rispetta la volontà del de cuius, se le volontà mancano interviene la legge o altre forme
(successioni in assenza di testamento, ab intestatio)

o Le successioni testamentarie
 TESTAMENTO = un negozio unilaterale giuridico, ossia una produzione da parte di un individuo al quale si
legano degli effetti sul piano giuridico
 è un atto che contiene una dichiarazione di volontà

i romani stessi davano delle indicazioni di testamento che rinviano a questi due aspetti:

quello della volontà del testatore e all'idea che questa volontà, in qualche modo, non resti chiuso nella sua
coscienza, ma che venga esplicitata ed espressa in una forma tale che possa essere attuabile

i giuristi romani spesso usano delle paraetimologie per fissare dei concetti:

“Il testamento e l'attestazione (contestatio) in diritto (iusta) dalla nostra volontà (mentis), celebrata solennemente, in
modo che abbia valore dopo la nostra morte”

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o Gaio ci dice che i tipi di testamento in origine erano due:
 durante la convocazione dei COMIZI CURIATI (assemblea del popolo che ratifica, prendeva atto e dava a
senso ad alcuni fenomeni che potevano essere ripercussioni sulla vita della collettività)
 Oppure in PROCINTU, nel momento in cui si indossavano le armi per andare in battaglia

Plutarco ci descrive questa prassi:

 prima di uscire in battaglia (rischio di non tornare) i soldati avevano l'usanza di chiamare tre testimoni e
dichiarare il loro testamento
 questa forma di testamento viene in qualche modo accolta dal diritto --> forma lecita di testamento
 vi era una terza forma di testamento che si svolgeva con il rito della bilancia e del bronzo

si utilizzava la mancipatio per il testamento

 mancipatio fiduciaria --> trasferisco a un soggetto, il fiduciario il patrimonio affinché lo divida e lo


distribuisca in base alle mie volontà
 questa mancipatio veniva chiamata MANCIPATIO FAMILIAE in quanto riguarda il patrimonio “familia”,
ossia ciò che possiede il pater famiglias

“ma i tipi di testamento all'inizio erano due: infatti gli antichi facevano testamento

- quando erano convocati i comizi (calati comitis), dal momento che i comizi erano destinati due volte
all'anno alla pronuncia dei testamenti
- in assetto di guerra (in procintu), da quando indossavano le armi per andare in battaglia: “procintus” infatti
l'esercito pronto e armato

dunque utilizzavano una forma in pace, nei periodi di riposo, l'altra al momento di uscire in battaglia

o se poi aggiunto un terzo tipo di testamento, che si svolge con il rito della bilancia del bronzo:
 infatti chi non aveva fatto testamento né durante la convocazione dei comizi né alla vigilia della battaglia
 se era in vista di una morte imminente, tratteneva per mancipatio la sua “familia”
- cioè il suo patrimonio, ha un amico e lo pregava di eseguire la propria volontà, dando alle persone
indicate le cose loro destinate.

questo testamento si chiama--> PER AES ET LIBRAM


ovviamente perché si rivolge mediante un mancipatio”

Gaio i descrive come avviene questo testamento per aes et libram che è la nostra forma di riferimento (che ha
origine dalla mancipatio familia)

o “Cosa si svolge così:


 colui che fa testamento, convocati, come avviene nelle altre mancipationes, 5 testimoni cittadini romani e
puberi e un libripens
- mancipa il proprio patrimonio (familiae) A qualcuno, in via puramente rituale (dicis gratia);
- Nella procedura, il familiae emptor utilizza questa formula: “io affermo che il suo patrimonio (familia
pequiniaque) ed entro i limiti del tuo mandato e della tua custodia, e lo stesso venga da me comprato con
questo bronzo e- come alcuni aggiungono- questa bilancia di bronzo affinché tu possa fare testamento
secondo la lex publica”
 poi percuote con il bronzo la bilancia e trasferisce al testatore il bronzo stesso, come fosse il prezzo;
 quindi il testatore, tenendo in mano le tavole del testamento, dice così “nei termini in cui (la mia
volontà) sono scritte in queste tavolette cerate, in tali termini dispongo e chiamo voi presenti a
testimoni, ed in tali termini, quiriti, offritemi la vostra testimonianza”

e questa dichiarazione si chiama--> “NUNCUPATIO”:

43
 NUNCUPARE, È infatti pronunciare solennemente in pubblico e senza dubbio le singole disposizioni (cf.
Specialiter) che il testatore ha scritto nelle tavole testamento risultano essere chiamate confermate nel loro
complesso(cf. Generali sermone) con questa formula”

Siccome alla mancipatio partecipano più soggetti (5 testimoni canonici, familiae emptor che in personam il
compratore, il libipens) Finiscono la celebrazione del testamento.
sono in tutto 7 testimoni e vedremo che la correttezza della procedura viene presa in considerazione dal pretore

Gaio ci scrive la procedura più diffusa dalla redazione del testamento romano e ci dice che questa dichiarazione con
cui il testatore rinvia il contenuto delle tavole cerate si chiama NUNCUPATIO (Pronuncia solenne pubblica relativa a
delle volontà espresse)

sappiamo però da altre fonti che ancora durante il Principato esisteva una forma di testamento totalmente orale

o il testamento ha due varianti:


 variante in cui il formalismo serve a certificare delle volontà espresse nella tavoletta cerata
 variante in cui le volontà sono espresse in modo orale

in dottrina si dice che la prassi deve riferirsi ha delle tavolette esterne, deriva da una prassi che serve per cautelarsi
in vista di futuri processi (redazione di un testatio)

il testamento redatto con queste forme e civile produce effetti sul piano del diritto civile
quando sentiamo parlare di eredità ed erede ci poniamo sul piano del diritto civile

- questa perché ha un momento sia valido per il diritto civile non basta la certificazione formale (e siano volte
ad espletate le formalità sopra espresse)
 serve che il pescatore sia capace di testare (testamento facti activa) alla capacità di fare un testamento
valido qualsiasi soggetto maschio, pubere (i puberi hanno bisogno del tutore) e i su iuris (pater famiglia)

I soggetti altrui potestas non potevano, in linea di massima, fare testamento

vi erano però delle eccezioni:

- per esempio alcuni schiavi della res publica potevano fare testamento entro alcuni vincoli e lo stesso veniva
concesso ad alcuni figli di famiglia (cittadino maschio, pubere),

con il riguardo al peculio (Figli di famiglia non hanno un patrimonio loro, ma viene riconosciuta all'inizio come prassi,
poi come elemento rilevante dal punto di vista del diritto di riservare a schiavi e figli di famiglia, una somma da
utilizzare per attività quotidiane

rimaneva nella titolarità del pater familias, ma veniva concessa ai figli che ne avevano disponibilità materiale

a seconda delle forme e delle finalità in cui veniva costituita questa peculiarità aveva un valore diverso

- Gli impuberi NON potevano testare nemmeno con l'assistenza del tutore
- le donne erano sotto la tutela legittima dagli agnati e NON potevano fare testamento nemmeno con
l'assistenza del tutore
 per risolvere questo problema di iniquità si permetteva che le donne, già durante la Repubblica
passando attraverso una coetio fiduciaria (sottoposta alla manus di una persona fiduciaria) subisce una
capitiis de minutio e viene poi liberata, liberandosi della tutela legittima.
 scindendo il legame con il tutore legittimo, meno l'impedimento e la donna può fare testamento con
l'assistenza del tutore

Intorno al 40 d.C. la LEX CLAUDIA abolisce la tutela legittima e dunque l'impedimento rispetto alla possibilità di
fare testamento per le donne viene meno
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togliendo l'idea dalla tutela legittima la donna può fare testamento anche senza l'uso del tutore grazie ad
alcune leggi di Augusto che le concedeva ius liberorum

o Augusto fa votare una serie di leggi che incidono sul rapporto matrimoniale per ragioni politiche (calo della
natalità e di conseguenza calo demografico --> solo quattro milioni di fives)
 così emergere leggi che promuovono il matrimonio e la natalità
 legge del 18 a.C. (Lex Iulia de maritatis ornibus)
 del 9 a.C. (Lex Papia Poppaea nuptialis)

Queste due leggi vengono tramandate già dai romani parlando di Lex Iulia et Papia --> queste leggi
sanciscono l'obbligo per gli uomini tra i 25 e i 60 anni e le donne tra i 20-50 anni di convenire a matrimonio
queste leggi matrimoniali impediscono che alcune categorie possano ricevere per testamento (possibilità di essere
eredi)

- i celibi, coloro in quelle fasce di età che non si sono sposati, non possono acquisire le dita o lasciti
- se invece uno si era sposato, ma non aveva figli viventi (orbi) nel momento in cui si deve disporre del lascito,
poteva ricevere solo metà del lascito

dall'altra parte la legge incide anche sulla capacità di fare testamento

- le donne che partoriscono 3 figli se è una libera, 4 se è libera ricevono il ius liberorum, una sorta di premio
che gli permetteva di fare testamento, senza l’assistenza del tutore.

una volta che uno diventa erede come faceva ad entrare in possesso dell'eredità?
 aveva disposizione un'azione della Hereditatis petitio, del tutto simile alla rei vendicatio
 il complesso patrimoniale (hereditas) può contenere complessi materiali, ma è immateriale
 dunque siccome la rei vendicatio veniva usata per entrare in possesso di un bene tangibile non è utilizzabile
per res incorporales --> “Hereditatis Petitio” costruita in modo analogo

Gaio dice che se vogliamo vedere se un testamento è valido dobbiamo verificare se il testatore aveva

- la capacità di fare testamento


- dopo dobbiamo vedere se ha fatto testamento secondo i parametri del ius civile
- osservanza delle forme (dichiarazione rituale della mancipatio e della nuncupatio)
- istituzioni dell'erede deve essere stata fatta in modo corretto (“tizio mi sia erede” “ordino che tizio sia
erede”)
- se il testamento e celebrato da una donna sotto tutela, lo rediga ho l'assistenza di un tutore
- chi ha un figlio inpotestate, deve preoccuparsi di istituirlo erede o diseredarlo indicandolo per nome:
altrimenti, ometterà di menzionalo il testamento sarà invalido

dice gaio, una volta che il testamento è fatto non devono succedere eventi che invalidano il testamento (RUMPITUR)

- se nasce un figlio postumo, affinché sia su un piano di parità, il testamento risulta invalido
- se uno, dopo aver fatto testamento, adotta un nuovo individuo
- anche se viene celebrato un testamento successivo in modo conforme al diritto (ius), il precedente viene
invalidato

anche per altro verso i testamenti legali fatti si invalidano, per esempio quando ti ha fatto testamento subisce una
capitis de minutio --> testamenti diventano “irriti”

Riepilogo:

- verifica della testamenti factio


- rispetto delle formalità costitutive
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- mancata sopravvenienza di fattori invalidanti (ruptio testamenti)
- mancata sopravvenienza di fattori invalidanti (captis de minutio)

o non sono però del tutto privi di effetti testamenti che fin dall'inizio non sono celebrati secondo il diritto o sfatti
 secondo il diritto, diventano irriti in seguito, o vengono invalidati (rupta)

infatti se i testamenti sono sigillati con contrassegni di sette testimoni, rete scritto nel testamento può chiedere di
essere immesso nel possesso dei beni (bonorum possessio) in conformità alle tavole testamentarie (secondum
tabulas), purché il testatore defunto fosse cittadino romano e sui iuris al momento della morte.

il testamento viene detto pretorio, se manca dei principi civili


o ma deve comunque avere delle caratteristiche: cittadino su iuris, deve essere un erede e ci devono essere 7
testimoni (5 testimoni mancipatio, libripens e familiae emptor)
 una volta che il pretore immette il soggetto nominato nei beni ereditati, viene protetto dal pretore
- gli concede un interdetto bonorum possesor (tutela processuale)
 diventa possessore ad usucapione, per recuperare i beni da coloro che o possiedono la cosa perché
possono perché sono gli eredi oppure se le possiedono senza diritto

Al bonorum possesor viene poi concessa un'azione, formula di azione reale esperibile da chi ha fatto richiesta di
essere immesso nel patrimonio del defunto in base dell’editto

“Sia giudice G.A. Se qualora A.A. fosse erede L.T., risultasse che il fondo di cui si tratta è suo in base al diritto dei
quiriti, e la cosa non sarà restituita ad A.A. in conformità alla valutazione arbitrale del giudice G.A., il giudice G.A.
condanni N.N. a pagare ad A.A. una somma pari al valore che avrà la cosa; se non risulta, lo assolva”

o il pretore conceda la bonorum possessio, perché aveva di mira esigenze diverse:


 conservare validità per testamento con forma sbagliata
 interesse di carattere processuale (fissare i ruoli nel processo, chi ha diritto di possedere)

potevano crearsi diverse situazioni:

 Bonorum possesio SECUNDUM TABULES: assegnava l'eredità all'erede citato in un testamento,


nonostante fosse invalido (ma anche il requisito della forma)
 Bonorum possesio CONTRA TABULUS: BOHHHHH
 Bonorum possesio SINE TABULUS: operava in mancanza di testamento, il pretore determinava un ordine
di successione intestata, parte tratto dal diritto civile, parte allontanandosi

Il bonorum possesio poteva essere:

 Sine re: possesso provvisorio e subordinato ad erede civile


 Cum re: prevalente sull'erede civile (ripetitore gli dà la possibilità di respingere la pretesa dell'erede civili
attraverso un’exceptio doli)

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