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le Gentes non sono d'accordo →nascono scontri - Romolo mantiene il potere con la forza
ASSEMBLEE E COMIZI
o Quiriti →abitanti Curie riunivano sotto il palazzo per approvare le decisioni del re (approvazioni pubbliche)
approvazioni di funzionari - ausiliari - decisioni di guerra - elezioni del Re in quanto la
monarchia diventò elettiva
o 1546 Roma →trovati frammenti di tavole continente 2 liste di nomi
1° lista→ nomi di magistrati Consoli del 483 A.C.
2° lista → con nome di trionfatori comandanti che hanno vinto in guerra e ricevono
onorifici 753 A.C.
o 753 per storici →nascita di Roma
1. Grazie alle liste le fonti ci dicono che c'è stata una frattura (nella prima fase di Roma)
1° epoca in cui sistema di potere era monarchico (elettivo)
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2° fase quella repubblicana (non Re ma MAGISTRATI)
18 I II III IV V 4 1
80 20 20 20 30
Tot. 170
Tot. Centurie 193
o Unità Cavalieri: classe più ricca (armi migliori + cavallo (acquistato dallo stato, soldi pubblici))
o Unità Fanterie: divise in 5 classi (I ricchi, V poveri)
o Unità Ausiliari: 2 centurie → falegnami/fabbri (strumenti x le battaglie)
2 centurie → suonatori (corno)
o Unità Ultima classe (acite censi): cittadini che non raggiungevano reddito minimo per essere iscritti alle altre
classi
Inquadramento delle centurie fatto dal re → consoni → dal 443 A.C magistratura
o Ogni centuria esprimeva un voto ogni voto era dettato dalla maggioranza dei membri al suo interno
(nelle centurie meno affollate il voto dei singoli cittadini valeva di più rispetto alle centurie affollate)
Per votare si veniva chiamati, la prima chiamata era destinata alla centuria della 1°classe, i voti venivano
proclamati subito di conseguenza gli altri voti erano influenzati
Privilegiati ricchi
o Timocratico: potere della ricchezza
o Gerontocratico: potere degli anziani
Signores: 40/60 anni ed erano minori dei juniores 17-40 anni, dunque il loro peso valeva di più
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I patrizi non sono d’accordo (accordo con violenza o dialogo? Non si sa)
2- Repubblica e Le magistrature
Magis-terare= guidare
Magis-tri= istruttori/guide
Re → consoli → magistrati
Es: dava in garanzia il figlio, il padre non aveva più la patria potestas, dava in mancipium il figlio, esso diventava
mancipi, assoggettata al potere della terza persona (persona acquista potere)
C’era anche Asservimento giudiziale (addixium) → se il debitore non pagava il debito veniva aggiudicato al
creditore (questo solo se nessuno interveniva come garante)
Secessione → si allontanano di massa dalla città (forse), minacciano di formare una nuova città autonoma o
cmq la pretesa di far valere le proprie rivendicazioni
494 A.C. → Plebe rifiuta leva, allontanamento città, si ritirano sul monte Avellino
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o Facendo così viene meno la forza lavoro/militare
Le città vicine fanno pressione su Roma
o La plebe vuole che i patrizi liberino di debitori, devono riconoscere diritto alla plebe di eleggere i propri
capi (rappresentati plebe)
TRIBUNI → rappresentati della plebe, 2 soggetti che avevano potere forte, perché potevano mettere divieto
agli atti delle magistrature bloccare iniziativa degli altri magistrati se danneggiavano la plebe, potevano
anche confiscare patrimonio
o CONCILIUS PLEBIS (concilio plebeo) = convocavano assemblee riservate alla plebe
Prendevano decisioni di carattere elettorale/normativo/giudiziario → PLEBISCITO (decisioni della
plebe, stabilivano poteri)
o (Tradizione narra) verso metà V secolo (450 A.C.) un collegio (gruppo istituzionale) di 10 magistrati patrizi
nominati per la scrittura di legges
Ebbe incarico di codificare (mettere per iscritto) norme che fino a quell’ora tramandate oralmente
Norme sacrali (fas e nefati) e quelle familiari – norme poi pubblicate (a disposizione di tutti)
450 -451 A.C. i dicemberi (10 magistrati) svolse l’opera in un anno e produsse 10 tavole di legge
Tavole non soddisfacenti per la plebe, chiesero integrazione e una modifica del collegio
5 plebei + 5 patrizi
Nuovo collegio produce altre 2 tavole, 12 tavole di bronzo esposte successivamente al
popolo
o Nelle 12 tav troviamo il nucleo del diritto civile e processuale (per un certo periodo conservate in modo
sacro)
Esse servono anche all’educazione dei giovani
Si dice che le tavole vennero distrutte durante il saccheggio dei galli a Roma 390 A.C.
Conosciamo alcuni frammenti delle tavole in quanto riportati da alcuni scrittori (scrivono il tema e il contenuto, non
riportano il testo della legge)
3- Le XII TAVOLE: il potere dei privati nella società arcaica e la loro regolazione
attraverso il diritto
Con esse possiamo sapere com’era società del tempo
Queste leggi mettono in ordine le relazioni familiari
Composizione della famiglia di Roma delle origini:
o famiglia inserita in un contesto sociale agricolo/contadina, già dedita agli scambi commerciali
famiglia patriarcale: padre soggetto di diritto, centro di imputazione relazioni giuridica familiare
famiglia patrilocale: il marito ha diritto sulla moglie diventa il suo paters
famiglia patrilineare: tutte le decisioni vertono sulla famiglia (tutore)
o famiglia installata in società agricola autarchica: autogestita di piccole dimensioni (recinto, orto, animali)
come le fattorie che conosciamo oggi
solo il paters famiglia è un soggetto di diritto (l’unico che ha un patrimonio, può istituire un erede, può
prendere parte ad un processo
il figlius famiglia, non ha capacità giuridica, gode però dei diritti politici (se maschio)
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es: se figlio si arruola in esercito e diventa comandate doveva comunque rispondere al potere del padre
o AFFEZIO MARITAIS (matrinio) → “il matrimonio” prevedeva che la moglie usciva da una famiglia per entrare
in quella del marito, in questo modo non c’era il potere del padre (patria potests) ma la manus (potere del
marito sulla moglie)
usus→ moglie e marito dovevano trascorrere un anno di convivenza
secondo le 12 tav. prevedevano che si potesse interrompere l’anno di convivenza allontanandosi
da casa per 3 notti prima dello scadere dell’anno, in questo modo si interrompeva l’acquisto
della manus
la moglie che entrava nella nuova famiglia prende il ruolo di figlia (ruolo più basso)
o se moriva paters famiglia → la famiglia per legge si dissolve in tanti nuclei familiari nuovi, quanti sono i
discendenti immediati del defunto (suis eredes) compresa la moglie (in mano)
tutti coloro che sono immediatamente soggetti alla potestà del paters famiglia, dunque figli o se sono
morti, i nipoti sono direttamente legati al rapporto di potestà
in questo caso i nipoti diventano paters famiglia o la moglie se è in mano (essa però è un nucleo
familiare a sé)
1°tavola:
o possibilità che nel corso di un procedimento/processo (ARCAICO) il debitore non paghi, dunque il debitore
viene chiamato a giudizio dal creditore
si riconosce il suo debito e lo si condanna
se il debitore continua a non pagare, c’è la possibilità che un terzo intervenga in suo soccorso
terza persona detta VINDEX (garante)
esso può intervenire se il debitore è ASSIDUS può esser un altro ASSIDUS
per chiunque può farlo se il debitore è un PROLETARIUS
ASSIDUS: PROPRIETARIO DI UNA TERRA (POSSEDIMENTI STABILI)
PROLETATIRUS: COLUI CHE NON HA DIMORA FISSA, COLUI CHE NON HA
PATRIMONIO, IN CERCA DI FORTUNA
3/4° TAVOLA:
o poteva dimostrare che il debito non esisteva o di aver pagato il proprio debito, oppure:
poteva confessare che non aveva modo di pagare (o senza confessare poteva essere condannato dal g.)
in questi casi aveva 30 gg di tempo per pagare
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dopo di che il creditore poteva portare nuovamente a giudizio il debitore e dare avvio ad un
2°processo (ESECUTIVO)
costringerlo a fare quello che era stato stabilito al 1°processo
in questo caso nuova condanna e il creditore poteva trascinare il debitore a casa sua e
tenerlo incatenato per 60 gg (nutrirlo con una libra di farro)
il creditore però doveva portarlo per 3 gg consecutivi al mercato e cercare qualcuno
che lo riscattasse
se non lo riscattava nessuno il creditore poteva vendere il debitore come schiavo
(oltre Tevere-fuori città) oppure ucciderlo
Furto flagrante: (colto sul fatto) il derubato non ha più la possibilità di uccidere il ladro, deve
consegnarlo alle autorità cittadine
Se il ladro è una persona libera deve essere fustigato e addictux al derubato (sottoposto
al potere del derubato)
Se ladro è uno schiavo, fustigato e ucciso
È fatta salva anche in questi casi di venire ad un accordo amichevole tra le parti
IPOTESI DI FLAGRANZA: può essere che venga fatta perquisizione in casa del ladro
La perquisizione viene fatta seminudi con un piatto di bronzo in mano a dimostrazione
che non c’era dolo
ILLECITO RELIGIOSO: alcune infrazioni più gravi, che si pensava creassero collera negli dei,
dovevano essere punite attraverso dei gesti (pena del contrabasso)
L’incendiario: arso vivo
Veniva dichiarato omo sacer, cioè un soggetto esposto alla vendetta degli dei (non
uomini) colui che infrangeva l’armonia cosmica
Non lo si puniva perché sarebbero intervenuti gli dei a punirlo
Ma comunque, chiunque avrebbe espresso desiderio degli dei, e potevano uccidere
L’individuo che sceglieva di svolgere queta attività di funzione/consulenza x cicerone era un giurista
LA CONOCENZA TECNICA: si acquisiva con l’esperienza sul campo in un tramandare degli anziani (si
andava a casa del paters e si assisteva alla consulenza (tirocinio)
Iniziarono successivamente ad accogliere più ragazzi (solo aristocratici)
Modo di imparare il diritto frammentato (non sistematico) perché i ragazzi non studiavano/imparavano le basi,
ma assistevano a casi specifici (casistiche) non si partiva dai principi primi
Le leggi e le consuetudini dovevano essere fatte vivere nella società, società in continua evoluzione
Le leggi vanno cambiate e dunque serve qualcuno (MEDIATORE) che si prenda carico di adattarle alla norma,
alla vita quotidiana
o Ciò che sta tra la vita quotidiana e le norme si chiama INTERPRETAZIO cioè il mediatore che sta tra
norme e vita quotidiana
Giurista = mediatore
Jus = legge/noma che i giuristi fanno → parametro di riferimento
o (durante i processi si applicava la jus civile ma non è come una formula matematica, bisognava vedere
com’era stata applicata durante il processo)
Il compito di difendere le esigenze spettava all’avvocato, in un processo a Roma esso veniva chiamato
ORATORE
Oratore= avvocato → strategia processuale – scambio di parole per far prevalere la parte
(controparte)
Può essere che le esigenze dei due si contrapponevano, la situazione della normativa allo stato
attuale è così applichiamola, l’altro diceva che non poteva essere applicata altrimenti si farà
azione non equa(ingiusta)
Per questo Cicerone vuole che la materia del diritto venga ben organizzata/in modo chiaro, costituendo la
sua storia
o Il primo abbozzo ben organizzato della materia giuridica l'abbiamo con Massurino Savino 1° sec.d.C.
(Due secoli dopo Cicerone)
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La grande impalcatura del diritto (che ancora oggi usiamo), risale ad un giurista attivo nel II° sec. D.c.
GAIO
o Autore di un manuale per organizzato, strutturato in modo razionale.
(noi ora siamo II°sec. Prima di Gaio)
o Cicerone permette ordine nella materia, fa tre cose:
Primo: propone narrazione (storytelling)
narrazione su storia del diritto romano (età repubblicana)
produce due opere;
o 1° opera detta la prima genesi (de invenzione)
nella prima parte Cicerone dice che la che inizialmente gli uomini facessero un po' quello che volevano;
il diritto non fa più discriminazione ma mette tutti sullo stesso piano
Sottolinea l’importanza della parola
2°parte: il diritto nasce da uno stato di caos a stato di ordine
Compito dei giuristi: accompagnare il cambiamento della società (guide)
Resapondere – agere - cavere
o La prima attività era dei collegi sacerdoti (pontefici) ---> 1° fase repubblicana
Sacerdoti pontefici: giurisprudenza pontificale
o Fine IV sec. (300/200 a.C.) ---> i pontefici davano risposte sia a livello civile (diritto) + sacrale (monopolio
esoterico) essi davano risposte senza spiegare il perché (in modo razionale)
(monopolio esoterico nessuno può accedere a questa conoscenza)
o la fine si ha con Cneo Flavio ---> scriba che avrebbe sottratto con inganno conoscenza dei pontefici
in particolare avrebbe sottratto calendario dei giorni fas e nafasti (fasti)
giorno in cui si poteva/non poteva es: processi, matrimoni ecc. e formule da usare a processo
Essi vengono divulgati ----> questo fu evento decisivo perché la giurisprudenza divenne laica
(non più pontificale)
da questo momento non per forza giuristi erano pontefici.
Cicerone ---> il diritto è difficile, linguaggio difficile, i giuristi costituiscono una parte tecnica
---> Situazioni di caos iniziale o perché i giuristi vogliono potere (visto che hanno grande conoscenza del diritto)
o perché non sono capaci di spiegare (non vogliono o non possono)
---> dividere in classi il diritto, dare confini alle classi
5- il pretore e l’editto
Ius ----> espressione che raccoglie l'insieme di norme che fanno capo sia al diritto antico (Mos Maiorum e leggi delle
12 tavole) e sia i successivi cambiamenti dati dall'interazione dei giuristi, oltre che includere l'intera conoscenza del
diritto Romano
Ius onorarium ---> diritto onorario, è l'area del diritto romano che più ha a che fare con i magistrati, il pretore e il
processo
o Il processo privato romano dell'età classica tra gli ultimi secoli dalla Repubblica e il Principato
è un processo formulare
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o Fase acto iudicem ---> Diretta dal cittadino privato e riflette i compiti assegnati ai due soggetti il magistrato
doveva fissare gli elementi di diritto nella controversia mentre il giudice ossia il privato cittadino gli elementi
di fatto dalla controversia
Il pretore Prendeva la sua funzione il 31 dicembre e finiva un anno dopo
Pubblicava l'editto del pretore documento che emanava/ pubblicava non appena preso in carico
Esso dichiarava che con il suo potere avrebbe punito certe situazioni definite indesiderate ed
ingiuste
Prometteva di utilizzare il suo potere per concedere una protezione processuale a chiunque
avrebbe subito un torto/ illecito
Azio e Iudizium
o Procedure attraverso le quali il pretore prometteva di agire contro l'autore dei torti
L'insieme di queste promesse veniva posto per iscritto e pubblicato e attraverso questa azione l'editto
(veniva messo noto tra tutti i cittadini)
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--> legittimato passivo (colui che può essere chiamato in giudizio) dell’azione (se C vende a D il legittimato passivo
sarà D)
Non si tratta di una persona specifica ma chiunque sia in quella situazione e legittimamente passivo, possessore
della cosa
o I diritti reali tutelati dalle azioni rem sono validi per tutti
DIRITTI REALI ----> è il diritto che fa seguito alla concessione da parte del pretore di un'azione in rem
erga omnes
OBBLIGAZIONI ---> quando c'è un affare in persona, soggetti specifici
In entrambi i casi risarcimento è fornito in forma di denaro sia nell'azione di furto che rivendica l'unica differenza è
che:
ACTIO FURTIS REI VENDICAZIO
È una somma a titolo di denaro a punizione si chi ha la rivendicazione si ottiene come risarcimento del
commesso l’illecito (azioni penali) danno (azione persecutoria)
Personali, che hanno da pagare una somma che
È multiplo del valore della cosa l'equivalente del valore della cosa
o Se il cavallo fosse morto non c'è possessore, perciò non si può avviare un'azione rivendicato aria nei
confronti di C
per stabilire la somma il pretore dispone di una terza azione condiczio ex causa furtiva ---> Attone
personale (solo per ladro, B) e Ray persecutoria per far valere un diritto di credito
procedura che deve fare A:
A ordina a B o a C (legittimato passivo), di comparire in tribunale Ignus Vocatio (Chiamata in giudizio atto
formale)
Con Ignus Vocatio Legittimato passivo che diventa convenuto è tenuto a presentarsi davanti al pretore,
l'attore indica nell’editto la sua scelta
L'editto actions, l'azione da utilizzare, al pretore il quale esamina la situazione dell'attore Cause
Cognizio conoscenza della causa valutazione della situazione
L'attore presenta le circostanze che giustificano la sua domanda chiamata POSTULATIO ACTIONIS
Dopo avere esaminato la situazione del pretore può anche scegliere di non compiere azioni Dengazio
Actions
L'attore e il convenuto, insieme al pretore trasformano le loro azioni in un testo:
Detto, formula: un testo costruito tra le parti per riassumere la domanda dell'attore ed i motivi di eccezione
da parte del convenuto, viene detto il processo formulare
o La formula è un parametro che permette di arrivare alla fine del giudizio, il quale può concludersi o con
l'assolvimento o con la condanna
sono testi corti, con scrittura fissa e periodo ipotetico
1. Prima parte della fase del testo ---> è la protasi del periodo ipotetico intentio a pretesa dell'attore
2. seconda parte ---> condannatio ordine di condannare o assolvere
Le parti devono scegliere il giudice tra delle liste di candidati
Rito di formulazione del processo Litis Contestatio evento cruciale del processo
o Il pretore approva la costruzione della forma ad opera delle parità Datio Azione (Concessione dell'azione)
o l'attore recitava la formula e il convenuto la accettava formalmente
Concessione + recita + accettazione = litis contestatio (processo effettivo, non puoi più tirarti indietro)
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o Il pretore nel eddito prometteva di concedere di difesa eccezioni ai convenuti erano testi che introducevano
una seconda condizione
A vende a B il cavallo il cavallo fa parte di una categoria di oggetti per cui il trasferimento avviene per
forme rituali MANCEPATIO IURECEPTIO
Il cavallo è una Rex mancipi che può essere trasferito con un negozio formale chiamato mancipatio
se lo consegno con la tradizio, senza formalità trasferisco solo il possesso non la proprietà (posso
usare la rivendica)
Il pretore permette di inserire nel testo l'eccezione di vendita o consegnata
ci sono formule con struttura rigorosa distretto diretto
in queste azioni il convenuto deve chiedere eccezioni altrimenti il giudice lo condannerà
(sicuramente)
il pretore introduce anche le azioni di buona fede il giudice senza eccezioni può valutare
il convenuto
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Divisione dialettica per generi e specie che era l'auspicio di Cicerone. la tripartizione, persone cose
e azioni, è radicata nelle tradizioni dal diritto romano, arrivano fino ad oggi. la matrice Gaiana, ha
influenzato il nostro modo di organizzare la materia giuridica.
Parte che precede la ripartizione: gaio espone la pre-partizione della materia non all'inizio ma un po' oltre,
pagina 81, enunciazione della tripartizione e inizia subito dopo l'enunciazione, inizia dalla prima ovvero
dalle persone.
da lì inizia a parlare di loro, paragrafo dall’8 dell'11
prima di questa enunciazione dalle 3 parti, c'è una storia di premio, promessa, prefazione che non è
generale, si tratta di nozioni preliminari di diritto che servono al lettore per capire quello che verrà
esposto nel seguito dell'opera, aiutano e favoriscono la costruzione della mappa delle righe eccessive
IUS CIVILE IUS GENTIUM:
Gaio esordisce con un'affermazione: dice che tutti i popoli che sono retti da leggi e consuetudini, in parte di
un diritto specifico della comunità, in parte di un diritto comune a tutti gli uomini
il diritto che ogni popolo ha istituito per sé, quello che è il diritto specifico della comunità: jus civile.
Ciò che l'ordine della natura imposto a tutti gli uomini e presso tutti gli uomini e lo ius gentium.
Una determinata comunità sceglie di vivere come vuole all'interno della propria città dentro le mura si
vive in modo civile
Norme che la città si è data per vivere all'interno della città IUS CIVILE
norme che non riguardano la città vengono dalla ragionevolezza dell'uomo oppure dalla natura buon
servizio/ razionalità, appartengono a tutte le “genti” nel senso di popoli: IUS GENTIUM
Pagina 141 del manuale: fascione parla di Sponzio, che è una promessa formalizzata da cui deriva
Un'obbligazione.
promessa formalizzata perché occorre rispettare una struttura verbale prefissata.
termine specifico e latino da utilizzare spondeo: rispondo, non assumo la responsabilità per ciò che ho
detto e promesso.
verbo deve essere utilizzato all'interno di uno scambio formale strutturato, scambio di domande risposta,
un soggetto fa una domanda e dice: prometti?
Spondes? Utilizzando questo verbo, promette di dare ecc... l'altra parte usa lo stesso verbo rispondendo si
spondeo. colui che dice spondeo, diventa debitore dell'altro.
termini struttura precisi, tutto molto rituale e regole fisse, responsabilità davanti al divino.
Verbo greco spendo, presentare offerta alla divinità, c'è un carattere sacrale legato alla sfera divina.
l'idea che utilizzando questo verbo ci si impegnava solennemente in relazione a ciò che si fosse promesso,
fa parte delle consuetudini più antiche di Roma, dei mores, ed è stata messa per iscritto nelle 12 tavole.
Epistole
Decreti
Editti (+ mandati e rescritti pagina 468)
costituzioni imperiali
gaio nel parlare delle singole figure insiste nel dire che diversi provvedimenti che cita hanno valore di legge
i plebisciti dopo la lex ortensia vengono equiparati alla legge, i Renato consulti hanno forza di legge, e le costituzioni
deo principi hanno forza di legge.
gaio afferma che queste fonti del diritto hanno valore di legge.
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rilegge insieme ai mores e la fonte di quella che noi chiamiamo ius civile
Qui ius civile si contrappone All'apparato di norme che non è coniato dai magistrati, perché essa viene coniata da ius
honorarium
ESEMPIO PER CAPIRE:
e leggi delle 12 tavole disciplinavano nel patrimonio dopo la morte del pater familias il pater familias poteva scrivere
un testamento.
e non lo faceva, interveniva la legge ed ai soggetti venivano chiamati all'eredità --> diritto civile, parentela giuridica.
ma questa disciplina c'era in sovrapposizione il diritto pretorio onorario il pretore estendeva la platea a cui
concedere l'eredità ---> legami di sangue
classe seconda di legittimi: coloro che sono presi in considerazione dallo jus civile, solo rapporti maschili contavano,
ma nel 178 d.C. il Senato consulto orfiziano pagina 354 ----> eredità della madre ai figli
disciplina civilistica comprende anche le madri, cambia la scena dello ius civile---> anche le donne
ultima fonte:
accentramento del potere, Augusto introduce il Principato la licenza per persone che abbiano concessa la facoltà di
dare risposte in pubblico p. 460
in questo periodo: nascita delle scuole dei giuristi(sabiani): concedente delle famiglie giurista di nome Sabino:
proculo proculeiani(altri nomi su manuale)
scuole contrapposte e opinioni differenti
quando l'opinione di tutti i giuristi è univoca e concordante allora l'opinione ha forza di legge, quando invece le
opinioni sono discordanti, il giudice di sceglie quella che più gli aggrada.
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Inferiorità ---> sesso femminile, infanzia e anni che precedono maturazione sessuale, pubertà la pazzia,
la prodigalità (se nociva al patrimonio familiare)
libertà acquisita ---> con lo svilupparsi della schiavitù e con l'istituzione della MANUMISSIO (procedura
che permetteva allo schiavo di diventare libero, si rese analoga la condizione di LIBERTI ---> Schiavi
diventati liberi)
Il proprietario del servo diventa PATRONUS continuando a proteggerlo in cambio di favori
o NEXI ---> assoggettati per garantire con la propria persona un debito (es: figli per il padre)
o ADDICTI ---> coloro che convenuti nuovamente in giudizio perché non hanno seguito la sentenza che li ha
condannati, sono stati perciò portati davanti al pretore che li ha assegnati al creditore precedente
o Per essere liberi = bisogna essere nati liberi, da persone libere
Esempio: quando si fosse dichiarato agli amici di voler liberare il servo il pretore tutela comunque lo schiavo impediva
all'ex proprietario di far lavorare per lui lo schiavo
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lo schiavo libertino in modo informale, veniva trattato come uno straniero privilegiato (latino) ---> latini
vicino a Roma (stranieri trattati bene)
SI DIVENTAVA SCHIAVI IN 3 MODI
o FRODE--> chi si fingeva schiavo, e si faceva vendicare (dividevano soldi), Se lo beccavano diventavano
schiavo per davvero (non si gioca con la libertà)
o IUS IENSUS ---> cattura da parte del nemico
o Nascere da madre schiava (donna libera; figlio libero/ donna schiava; figlio schiavo)
se la madre è schiava ed è incinta, nel momento che partorisce libera il figlio è libero, se diventa di nuovo
schiava il figlio rimane comunque libero (perché la madre è stata libera)
RAPPORTI IN FAMIGLIA
o Posizione all'interno:
Famiglia---> in età arcaica, insieme delle persone unite da vincoli di parentela
SUI IURES ---> Persona autonoma (giuridicamente autonomo/ centro imputazione)
non dipendenti da PATRIA POTESTAS
ALIENI IURIS ---> No autonome (potere del paters)
3 categorie:
8- PARENTELA TUTELA
o Relazioni familiari (P.86)
per la natura la famiglia unisce persone nate procreate dalla stessa persona e relativi discendenti questi
rapporti di sangue riguarda tutti gli uomini
Romani, schiavi, stranieri ---> IUS NATURALE (leggi di natura)
Per i romani, la parentela non è solo questa di sangue, anzi la priorità è:
FAMIGLIA CIVILE: Legami del diritto --> legame di potestà (potestativi)
POTESTAS (schiavi/figli) E MANUS (moglie, trattata come figlia)
La famiglia si raccoglie sotto la famiglia SU IURIS (pater famiglia)
Sta sotto potere potestativo del su iuris
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o Descrive le relazioni familiari in senso civilistico
cioè rapporti potestativi tra pater e altri individui
è giusto utilizzare il termine pater famiglia anche se esso non ha figli perché esso è colui che governa la
casa
Es: anche il pupillo ragazzo minore di età che non può procreare è detto pater
Per Ulpiano c'è un altro significato di famiglia (sempre in senso civilistico) p.89
o Include l'insieme degli ANIATI tutti coloro e discendono da un capostipite comune
dal punto di vista delle relazioni protestative (giuridiche), i figli che legano questi soggetti sono sempre
figli di diritto, non di sangue
I RAPPORTI AGNATIZI includono non solo le relazioni naturali, ma anche le relazioni di diritto
portano a semplificare la specificità della famiglia civilistica, parlando delle adozioni
un figlio di famiglia ma anche una persona SU IURIS può scegliere di sottoporsi alla potestà di
un altro PATER FAMIGLIA, questa scelta in ingresso nella nuova famiglia prende il nome di
ADOZIONE
ADOZIO
figlio di famiglia che sceglie di entrare in una nuova famiglia (ADOZIONE)
ADROGAZIO
PATER FAMIGLIA (su iuris) sceglie di entrare in una nuova famiglia (ADOZIONE)
non solo i figli naturali sono in potestà ma anche coloro che vengono adottati
o l'adozione si fa in due modi (x Gaio):
1. opera del popolo (riunito nei comizi curiati, prendono decisioni)
si riuniscono e approvano/ confermano Adrogazio, decisione importante perché anche il patrimonio
veniva spostato, assi certificavano la bontà dell'atto
Questa è una forma di testamento ---> TESTAMENTO CALATUM CUMIZIS
un soggetto che era su iuris (padre di famiglia) poteva decidere di farsi sottomettere sotto potestà da un
altro potere, il patrimonio viene consegnato al nuovo pater
si riuniscono due volte l'anno i comizi, alla presenza del pontefice massimo, chiede consenso delle parti e
al senso del popolo (adrogazio)
Ad= tutto ciò che è aggiuntivo
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il trasferimento del patrimonio non avveniva se era il figlio che voleva essere adottato
PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)
PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)
PATER FIDUCIARIO
(F. POTESTATE) (F. IN MANCIPI)
PATER ADOTTANTE
(F. IN MANCIPIO) (F. IN POTESTATE)
APPLICAZIONE DEL IURE CESSIO
ADOPRIO
ADOZIO + ADROGAZIO
Riguarda un filius, cioè una persona alieno iuri subiecta (maschio o femmina), che, una volta estintasi
la potestas del padre naturale, poteva essere reclamato davanti al magistrato come figlio proprio
Poiché nessuno dichiarava ex imperio che il reclamante era il padre dell’adottato
per il diritto onorario diventano importanti anche il legame di COGNAZIONE: SANGUE
lo stesso accade anche con la MANUS non solo per i figli
se la donna non è in manu, cosa succede alla morte del pater famiglia?
o Diventa su iuris ---> è a sua volta capo della famiglia, però la donna non può avere sotto di sé dei figli in
potestate (perché spetta al padre)
lei fa famiglia per sé è l'unico membro della sua famiglia
solo le persone giuridicamente indipendenti (su iuris) possono essere portatori di diritti e doveri-->
capacità giuridica
o per i romani anche una persona su iuris poteva non essere autonoma perfettamente dal punto di vista della
capacità di agire (es: negozi giuridici)
per questo caso è attribuito anche ad un su iuris (minorenne) --> Cioè muore il pater e il figlio minorenne
prende il posto del padre
essi non possono muoversi liberamente nel mondo del diritto
oppure soggetti incapacità mentale
dunque abbiamo:
Quando il figlio superava la pubertà ma rimaneva minorenne dai 14 ai 25 anni, l'assistenza si affievoliva c'era
bisogno del curatore (CURATELA)
o CURATORE (CURATELA): riguardava soggetti adulti ma che avessero particolarmente delle fragilità e non
erano in grado di gestire i propri interessi
FURIOSI= inabili per problemi psichici
PRODIGI= coloro che cioè l'acquavano il patrimonio
TESTAMENTO
o negozio giuridico con il quale il pater familias (unico titolare del patrimonio familiare) può disporre dei suoi
beni per il tempo che seguirà la sua morte (egli decide la sorte dei suoi beni, se non lo fa sceglierà la legge
per lui)
o X IUS CIVILE, Non tutti possono fare testamento--> SOLO PATER (l'unico che ha patrimonio)
E che sia cittadino romano che sia libero (chi non è libero non ha patrimonio)
o la validità del testamento:
capacità di fare testamento (SU IURIS (MASCHIO) (si era in grado di testare--> TESTIMAXIO ATTIVA)
Se Era sotto potestà non poteva fare testamento, anche gli impuberi (nemmeno con il tutore)
NON POTEVA FARE TESTAMENTO: IMPUBERI – DONNE (manus) - SCHIAVI – FIGLI DI FAMIGLIA
o Verso la metà dell'età repubblicana --> trova un modo per far fare testamento alla donna
la donna prima non poteva fare testamento, nemmeno con un tutore legittimo (ANIATO PROSSIMO)
perché la donna (probabilmente essendo sposata) veniva da una famiglia diversa
il patrimonio della famiglia del marito, si voleva che rimanesse in famiglia
19
GRADI DI PARENTELA (X DIRITTO CIVILE)
AVO
o Durante la Repubblica si permetta la donna di fare testamento con l'assistenza del tutore (aniato prossimo)
--> figlio o cognato
Per fare testamento la donna doveva fare:
COENZIO (strumento civile, per Acquisire mano della donna) di sé stessa per fare una manus con un
soggetto di fiducia (sorta di intermediario) che acquista la manus della donna ed entra in relazione
potestativa con la donna
Con accordo che questa persona la emancipi ad una terza persona
che l'acquista in causa mancipi e che a sua volta la manomette cioè la renda libera
In epoca repubblicana c'era qualche dubbio, secondo Cicerone se il pretore acconsente al testamento anche alle
donne che non hanno fatto procedura (COENZIO) allora è giusto che anche gli altri possono fare testamento.
per gaio, quali tipi di cose possono essere nostre? possiamo appropriarci di qualunque oggetto?
come facciamo a farle diventare nostre in concreto?
o RES, la mappa Gaiana ---> tre tipi di oggetti (tipi di oggetto giuridico)
1. diritto divino--> cose sacre (templi) religiose (dedicate ai mani (anime divinizzate dei defunti es: CORPI))
possiamo rivolgerci solo alle cose private--> sono private le cose che appartengono ai singoli individui
come facciamo a far diventare nostre le cose? (solo private il resto non possiamo)
dipende dal tipo di cose:
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- cose corporali - cose incorporali
la differenza tra:
RES MANCIPI: servi, fondi italici, animali (da tiro, da soma), servitù rustiche
ricche lezze contadine o capisaldi dell'azienda agraria
RES NEC MANCIPI: da piccolo taglio (ovini caprini suini oche galline) strumenti di lavoro, oro, argento, pietre
preziose, denaro
come si svolgeva?
vanno chiamati (non meno di) 5 cittadini in puberi --> reggeva bilancia di bronzo, detto funzionario pesatore
certifica che i pesi siano equi
con questa bilancia colui che riceve la cosa (acquirente) --> scuote con un oggetto di metallo la bilancia
dicendo “questo bene è mio” (formula in latino)
(Cioè quando due fondi sono vicini un fondo abbia beneficio anche l'altro fondo vicino sopporto un certo tipo di
azione/sopportazione)
Esempio: ho un terreno che non può accedere alla strada, lo può fare solo se attraversa il campo del vicino, in questo
caso si ha bisogno di passare sul fondo del vicino per arrivare sulla strada, l'utilità del mio fondo è quella di passare
sul fondo del vicino--> servitù di passaggio
il diritto di servitù se muore il proprietario del fondo non si estingue “passerà al nuovo proprietario” perché
segue il fondo e non il proprietario
Esempio: la frutta o frutti civili--> il bene/ immobile produce reddito, l'usufrutto mi dà il diritto di percepire quel
reddito
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gaio menziona un altro modo di trasferire il diritto per quanto riguarda l'usufrutto:
È possibile che anziché costituire/ a sparire il diritto di usufrutto a favore di un altro individuo, si può fare
anche l'inverso
esempio il proprietario decide di vendere la proprietà e di trattenere il diritto di utilizzare il bene, Wind o il bene e
trattengo il diritto di usufrutto
dunque se trasferisco una RES MANCIPI senza utilizzare una mancipatio o una iure cessio acquirente acquista un
possesso che è destinato nel tempo a diventare proprietà
TEMPO= 2 ANNI PER I FONDI (IMMOBILI) - 1 ANNO PER LE ALTRE COSE (MOBILI)
Il possesso prolungato per cose immobili e un anno cose mobili permetteva di ottenere la proprietà civile
della cosa purché ci fossero delle condizioni:
la cosa dovesse ad essere idonea ad essere usucapita (le cose non idonee non potevano essere usucapite
--> sacre, religiose, pubbliche (Nemmeno quelle rubate e sottratte con violenza)
Inizialmente, nell'atto di acquisto della cosa, chi riceve la cosa stessa sia in buona fede
serve che il trasferimento abbia una causa/ titolo legittimo
Esempio: se ho acquistato con compravendita una RES MANCIPI (es: cavallo) il venditore si è impegnato a farmene
avere il godimento però se me la trasferito con la tradizio
se chi consegna il bene (tradizio) mi sia mancipi o nec mancipi) non è il proprietario che effetti produce?
23
ha effetti purché chi riceva il bene sia in buona fede dunque che ritenga che chi gliel'ha consegnato sia
davvero il proprietario
Azioni in personam (personali) --> azione con cui agiamo ogni volta che ci contrapponiamo a qualcuno che è
obbligato nei nostri confronti (fare/ dare/ garantire)
Azioni in REM--> quelle che concede il pretore per tutelare una relazione dell'attore con la cosa stessa
REM=REALI
possono essere fatte valere da chiunque mette a rischio questa relazione (chi si contrappone tra me e la
cosa, e la mette a rischio) ERGA HOMNES (contro chiunque) --> diritto reale
Spesso il pretore agisce perché ha previsto da IUS CIVILE (DIRITTO CIVILE) ---> AGIONE CIVILE
Il pretore altre volte decide autonomamente di tutelare (ERGA HOMNES) anche se non previsto da IUS
CIVILE, introduce una nuova protezione in ram --> AZIONE PRETORIA
azioni in personam--> obbligazioni (tutelano relazioni che abbiamo con un'altra persona), CONDICTIONES
B) (diritti reali minori) ke ci aspettiamo qualche diritto (cosa in corporale), come il diritto di usare (uso), o di percepire
i frutti (usufrutto) o di passare a piedi (servitù di iter) o di passare con il bestiame (servitù di actus), ho far passare
l'acqua (servitù di acquedotto)
C) (azioni negatorie) quando all'inverso, al nostro avversario aspetta un'azione negatoria (con cui si nega il nostro
diritto, nei casi sopra elencati)
Colui che può affermare che la cosa è sua in base al diritto dei quiriti
TUTELA REALE TUTELA PERSONALE
(IN REM) (IN PERSONAM)
(LEGIS ACTIO SACRAMENTI IN REM), poi; Attraverso il contratto di SPONSIO
AZIONE DI RIVENDICA (AGERE IN REM PER SPONSIONEM)
(rei vendicatio)
Nei confronti di chiunque sia, di fatto e di diritto In Nei confronti del solo promettente
condizione di restituire la cosa
(erga homnes)
ha POI
SAREBBE diritto
NATA di
UN possederla
OBBLIGAZIONE
PROCESSO IN PERSONA --> RIVENDICARE SU UN
PROPRIETA’ PRIVATA --> ESCLUDERE CHIUNQUE DA UN DIRITTO, CON PRINCIPIO DELL’ESCLUSIVITA’
OGGETTO SPECIFICO
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Il possesso non è l'unico diritto perseguito avanti al pretore
o Tra II/III° sec. A.c. --> si è avvertita la necessità di dissociare All'interno del diritto di proprietà stesso, dal diritto di
utilizzare la cosa e di coglierne/ percepire i frutti (usufrutto)
Al termine del diritto di usufrutto, il proprietario ha il diritto di usare la cosa e trarne utilità
in assenza di usufrutto è il proprietario stesso che utilizza il bene e trae il beneficio dai frutti
per questo si può negare il diritto ad un altro:
Esempio: ho una pianta sul mio terreno nego a chiunque di cogliere la frutta dei miei alberi
AZIONI NEGATORIE --> (oggi definite) Protezione dalle turbative dell'esercizio delle attività
il pretore fa sì che esso prometta, eventualmente mi autorizza ad entrare nel campo per mettere pressione o
provvedere a mettere in sicurezza
può anche eventualmente immettermi nel possesso mi permette di usufruire della cosa (usucapione) e dopo due anni
divento proprietario
Azione Per ripristinare il corso naturale delle acque piovane (actio acquae pluviae arcendae)
Azione per regolazione dei confini tra fondi (actio finum regundurum) --> Nuovi confini stabiliti dal
pretore
Interdetti --> che regolano la raccolta di frutti dagli alberi situati sul confine
Proprietà:
Attiva= colui che ha diritto di agire passiva= colui che può essere convenuto a giudizio
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legittimazione attiva = spetta al proprietario civile
o i romani non hanno mai distinto/ dato un significato vero e proprio di possesso però ci sono:
1. POSSESSORI IN NOME PROPRIO: dei soggetti che tengono la cosa per sé nella convinzione che spetti a
loro tenere il bene volendo escludere gli altri dalla cosa
TUTELA INTERDITTALE
Tutelati dal pretore Con degli strumenti, interdetti che servono a proteggere la situazione possessoria
3. DETENTORI PRIVILEGIATI: che pur sapendo di dover restituire la cosa, sono protetti dal pretore
attraverso la concessione di interdetti: le figure sono--> precarista, creditore pignoratizio e sequestratore
P.197
TUTELA INTERDITTALE
Precarista ---> colui che riceve la cosa per concessione gratuita dal proprietario senza formalità (il
proprietario può in qualunque momento richiederla indietro
Creditore pignoratizio ---> colui che chiede la cosa titolo di pegno (come garanzia di credito)
Sequestratario --> Soggetto a cui parti di un processo affidano la cosa per conservarla e consegnarla a chi di
dovere al termine della lite
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c. CONDEMNATIO
“Il giudice C.A. con danni Numerio Negidio A pagare A.A una somma pari al valore che avrà la cosa (al
momento della sentenza) se non risulta, lo assolva”
Il giudice deve seguire le istruzioni, verificare i fatti e nel caso in cui risulti deve condannare e nel caso in
cui non risulti deve assolvere
a. Deve verificare l’intentio --> sì l'affermazione dell'attore cioè che ha un diritto di proprietà sulla
cosa è fondata oppure no
b. il giudice deve stabilire le condizioni alle quali il convenuto è chiamato a restituire la cosa, o
pagare l'equivalente in denaro
CLAUSOLA RESTITUTORIA (Ordine di restituzione): il giudice non può imporre di restituire la cosa, la
condanna arriva solo se non c'è restituzione.
cosa succede se non vuole restituire o non può restituire (per negligenza)?
o Il giudice con una procedura concederà l'attore di dare un valore a una cosa, egli concede di stimare
per un valore che spesso è maggiore al valore di mercato
per cui il convenuto che non vuole restituire la cosa, sa che pagherà una somma molto più superiore a
quella con cui avrebbe acquistato lui la cosa
o Processo formulare:
REI VENDICAZIO, formula con il quale un soggetto agisce in giudizio, quando ha perso il possesso della
sua cosa
legittimato attivo della formula: il proprietario civile, colui il quale può dire che la cosa è sua in base
al diritto dei quiriti
il legittimato passivo: è tendenzialmente colui che ha in possesso della cosa
TESTO:
27
cosa vuol dire restituire la cosa?
o poniamo che la cosa produca dei frutti oppure la cosa (al contrario) si deteriora
restituire la cosa per i giuristi--> restituire il corpo della cosa cioè l'oggetto materiale del possesso ma
anche quella che i giuristi chiamano CAUSA REI, cioè tutto ciò che dipende dalla cosa e prodotto o
discende dalla cosa stessa
tutto ciò che l'attore dovrebbe avrebbe potuto avere, se il corpo della cosa (oggetto stesso) fosse
stato restituito alla lite contestazio
Il convenuto dovrebbe restituire la cosa dal primo momento utile, non solo prima ma anche dopo
se dopo la lites contestazio, non vengono restituiti nemmeno i frutti che producono ulteriore reddito
l'attore al momento della sentenza, Avrà il diritto di riottenere la cosa il suo reddito prodotto (frutti), ma
anche il reddito che avrebbe potuto produrre se la cosa gli sarebbe stata restituita/ non sottratta
i frutti nati prima della lites contestazio--> c'è il processore era in buona fede i frutti di cui pensava aver
diritto nel momento in cui aveva la cosa, sono suoi può tenerli (sei in buona fede)
Se era in mala fede, deve restituire anche i frutti ottenuti precedentemente rispetto alla litis contestazio
NB. DOPO LA LITIS CONTESTATIO = DEVE DARE INDIETRO I FRUTTI + I FRUTTI CHE AVREBBE POTUTO OTTENERE IL
PROPRIETARIO SE IL CONVENUTO AVESSE AVUTO DILIGENZA
IN CASO DI MALA FEDE DEVE DARE ANCHE I FRUTTI PERCEPITI PRIMA DELLA LITIS COTESTAZIO
Cosa succede se il possessore era in possesso della cosa al momento della litis contestatio
ma l'ha persa, in un momento successivo?
dovrà risarcire con somma di denaro e valuterà i motivi per cui non può essere restituita
sei stato negligente o se è dovuto a causa maggiore
valuterà e calibrerà l'equivalente a seconda della responsabilità del convenuto stesso
la formula viene fatta davanti al pretore e viene assemblata e certificata dalla LITIS
CONTESTATIO
davanti al pretore il convenuto dirà sì ma io ho sostenuto delle spese sulla cosa e chiederà al
pretore di aggiungere un'eccezione
l'eccezione che si usava era quella di dolo--> perché essa era costruita così:
“se nella questione, nulla sia avvenuto o avvenga per dolo di A.A.”
il giudice non condannerà convenuto se attore non rimborsa prima le spese, o non dà garanzie
sufficienti per il rimborso delle spese
senza questa condizione, il giudice dovrà assolvere il convenuto
esempio di situazione: il proprietario A rivendica cosa del possessore/detentore B (rei
vendicatio) B ha sostenuto delle spese necessarie per la conservazione della cosa stessa
AZIONE DI RIVENDITA (REI VENDICATIO)
PROPRIETARIO “A” -------------------------------------------------> POSSESSORE/DETENTORE “B”
- Ba) FORMULE IN FACTUM CONCEPTAE: Il tasto della intentio rinvia alla situazione di fatto ed è indipendente
dal testo di altre formule)
- Bb) FORMULE FICTICIAE: modellate su altre formule esistenti, con l’aggiunta di una finzione (FICTIO IURIS)
nella intentio)
- Bc) FORMULE CON TRASPOSIZIONE DI SOGGETTI: Modellate su altre formule esistenti, ma contenenti il
nome di un soggetto nell’intentio, quello di un altro (che ne è responsabile) nella condemnatio No siamo qua
all'inizio
29
Bb – Bc = azioni “utili” (ACTIONS UTILES)
C) Azioni onorarie o decretali in factum (introdotte dal pretore caso per caso fuori dall'editto
- Ca) FORMULE IN FACTUM CONCEPTAE: il testo dalla intentio rinvia alla situazione di fatto ed è indipendente
dal testo di altre formule
- Cb) FORMULE FICTICIAE: modellate su altre formule esistenti, con l'aggiunta di una funzione (FICTIO IURIS)
nella intentio
- C.c) FORMULE CON TRASPOSIZIONE DI SOGGETTI: modellate su altre formule esistenti ma contenenti nome
di un oggetto nel intentio, quello di un altro (che ne è responsabile) nella condemnatio
Esempio; opera d’arte: se un soggetto dipinge su una tavola , bisogna capire di chi è il
manufatto realizzato dall'artista o del proprietario della tavola?
Secondo gaio:
supponiamo che io invito a cena un mio amico artista, il quale dipinge sulla mia tela e la lascia li a casa mia.
il giorno dopo pretende di avere l'opera d'arte che ha realizzato, decido di non dargli l'opera, adesso mi
chiama avanti al pretore
utilizza = REI VENDICATIO
il proprietario utilizzerà successivamente ECCEZIONE DI DOLO (EXCEPTI DOLO) per avere il rimborso (valore
tela)
Esempio: 2° caso:
supponiamo che in questo caso l'artista porti via con sé l'opera d'arte
la formula di prima non può essere fatta, di conseguenza se non c'è azione non c'è eccezione
30
il proprietario della tela, cosa può fare? secondo gaio qui entra in gioco l'azione del pretore che per riequilibrare la
situazione, introdurrà
AZIONE UTILE
mi concede un'azione utile (IN REM) che è modellata sulla rivendicazione (REI VENDICATIO), ma che
potrà essere utilizzata anche dal non proprietario
si immagina che si tratti di formula/ forma fittizia (perché non abbiamo il testo)
Ci sono alcuni casi in cui non è il proprietario a perdere il possesso ma il possessore (ad usucapione) si perde
la cosa
non trascorre il tempo e non diventa proprietario per usucapione non può effettuare rei vendicatio , in
questo caso entra in azione, L’AZIONE PUBILICIANA
AZIONE PUBLICIANA = azione introdotta dal pretore per proteggere/ tutelare il possessore ad
usucapionem (che diventa proprietario con il tempo), ma anche non è ancora proprietario perché non è
passato il tempo necessario per l'usucapione (mobili 1 anno, immobili 2 anni)
31
per il carro che è una res nec mancipi--> la proprietà sulla res nec mancipi è trasferita insieme al
possesso, se il cedente è dominus della cosa e sussiste una giusta causa: il pretore concede
pertanto la REI VINDICATIO
Per il cavallo (res mancipi) l'acquirente acquista il possesso ad usucapionem, che può convertirsi in
dominium decorso il tempo utile
non essendo proprietario quiritario, acquirente non è legittimato alla rei vendicatio
Il pretore tuttavia gli concede un'azione utile, modellata sulla rei vendicazio stessa;
L’ACTIO PUBLICIANA
o Dunque nella formula si aggiunge la FACTIO (funzione):
“Qualora A.A. adesso è posseduto per un anno lo schiavo che ha cooperato egli è stato
consegnato, risultasse che lo schiavo di cui si tratta è suo in base al diritto dei quiriti”
Il pretore dice “facciamo finta che è passato un anno, se passa un anno diventa possessore”
(attore proverà i 5 requisiti: idoneo, lecito, buona fede);
che la cosa era idonea per essere trasferita
Che ci sia titolo o giusta causa
Buona fede
Tempo
Possesso in nome proprio della cosa
LA FINZIONE coinvolge l'elemento più neutro (decorso il tempo le altre condizioni per l'usucapione
(possesso, res habilis, titulus, fides) devono essere provate dall'attore
EFFICACIA DELL'AZIONE:
1
B) ACTIO PUBLICIANA C)
Possessore ad usucapione -------------------------------------------------------> Proprietario quiritario
Che ha perdo il possesso < - - - - - - -- - - --- - - - -- - - - - - - - - - - - - - - possessore del cavallo
ECCEZIONE DI GIUSTO DOMINIO
Es: il cavallo torna da C, B= actio / C= proprietario civile = eccezione di proprietà civile
C ha la meglio su B
2
32
B) ACTIO PUBLICIANA A)
Possessore ad usucapione ------------------------------------------------------> proprietario quiritario
Che ha perso il possesso < -----------------------------------------------------possessore del cavallo e venditore
ECCEZIONE DI GIUSTO DOMINIO
--------------------------------------------------------------------->
CENTRO ECCEZIONE DI DOLO/DI COSA
VENDUTA E CONSEGNATA
Es: mi vende il cavallo con atto in idoneo (tradizio)
B) ha la meglio su A)
INVERSIONE:
A) REI VENDICATIO B)
Proprietario -----------------------------------------------------------------------> possessore ad
Quiritario e venditore usucapione
ECCEZIONE DI COSA VENUTA E CONSEGNATA
Es: A me lo vende con tradizio, non divento proprietario civile perché non si vende cavallo con tradizio,
divento possessore ad usucapione
B ha la meglio su A
B blocca A, perché gli dà il titolo per avere usucapione, poi me lo chiede indietro
13- SUPERFICIAE
Azioni in personam
o Principio dell’accessione
Principio in base al quale quando due oggetti (res=cose) sono unite per formarne una intera, la cosa che
costituisce la maggior parte dell’ intero (nuovo intero) è considerata come primaria e il proprietario
della porzione maggiore diventa proprietario dell’intero lo abbiamo visto ieri con la tavola dipinta
(bene mobile)
Dunque la porzione maggiore è quella
principale, quella minore è accessoria
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Qualcuno dice che è prioritario perché il suolo non viene meno, edificio è precario (c’è o non c’è) ciò che c’è sempre
è principale
Il brocardo/ La massima che riassume questo principio è; la superficie accede al suolo
Questa massima è di diritto civile (IUS CIVILE) ed è rigida, una volta fissata la regola, in qualche modo
è difficile scalfirla perché la regola funziona sempre non ha eccezioni
Una volta che diciamo che sta sopra il suolo, che accede al suolo, il proprietario del suolo è anche
il proprietario di ciò che viene costruito sopra il suolo, la regola è fatta
Tuttavia questa regola ha degli inconvenienti perché entra in conflitto con delle esigenze economiche e politiche, sia
pubbliche che private
Esempio: se il proprietario del suolo diventa automaticamente proprietario anche dell’edificio che sta sopra, di ciò
che sta sopra, io non posso vendere, non posso vendere l’edificio restando proprietario del suolo
Dal punto di vista economico ci sono dei grossi limiti perché c’erano degli edifici abitati da più persone.
Negli anni 50 del 5° secolo (anno 456) (ricordiamo che sono anni di scontro tra patrizi e plebei, c’è fermento nella
riorganizzazione della città con le nuove classi di abitanti, che emergono che cercano i loro spazi, e i patrizi che
cercano di resistere nelle loro posizioni, ricordiamo che fu istituito il tribunato della plebe e il risultato del successo
che ottengono nel essere riconosciuti come magistrati nell’intera città a favore della plebe stessa )
o Negli anni 50/60 del 5° sec. si pone il problema della distribuzione degli spazi cittadini e il tribuno di
quell’anno ICILIO propone di distribuire alla plebe le terre che si trovano sull’Aventino
Questo tribuno propone che le terre sull’Aventino vengano disturbate per costruire degli edifici (terre
sull’Aventino sono pubbliche)
la proposta è di dare la possibilità di costruire degli edifici da parte della plebe su una terra che non è
loro perché è di proprietà pubblica, e non può diventare loro
Allora la proposta non è quella di vendere/cedere la proprietà delle terre (tenere terreno pubb.) e dare la possibilità
di costruire edifici
Qui troviamo una traccia in cui per motivi politici, si inizia a pensare a una dissociazione tra
proprietà civilistica (della terra) e invece la possibilità di sfruttare ciò che sta sopra la terra (la
super fices)
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(Le fonti qui sono ancora molto vaghe)
Il problema di dissociare la proprietà del suolo rispetto alle possibilità di sfruttamento degli edifici che
stanno sopra il suolo ad un certo punto si pone anche ai privati
Perché anche il privato può avere interesse a cedere / edificare sul proprio suolo o diritto di strutture
edificio che è già esistente (mettere a profitto il proprio terreno)
siccome non posso vendere, trasferire diritto reale sull’immobile
faccio un contratto con un altro soggetto, impegnandomi contrattualmente con l’altro soggetto per
concedergli lo sfruttamento dell’area edificata o edificabile
Un contratto che a seconda dei casi viene inquadrato dai giuristi come compravendita, ma più
spesso come locazione (do in locazione gli spazi)
Contratto di locazione sul piano obbligatorio, delle obbligazioni (dai diritti reali alle obbligazioni)
Il problema si pone quando io voglio concedere un diritto di sfruttamento che NON sia temporaneo o
per breve tempo
Posso affittarlo per un periodo lunghissimo o addirittura a tempo indeterminato (in perpetuo)
“te lo affitto per sempre”- “io ti do per contratto la possibilità di trasferire il tuo diritto agli altri”
si piò fare perché il contratto di locazione, di norma viene stipulato con delle clausole (lex
locazionis)
(In questo caso) lex= dichiarazione privata, clausola del contratto
se il titolare del diritto di sfruttamento del edificio, subisce delle turbative del suo sfruttamento/viene disturbato nel
suo diritto di sfruttamento del edificio, siccome è solo il conduttore (titolare che ha stipulato un contratto di
locazione quindi conduttore dell’edificio, allora, può reagire rispetto alle turbative che vengono dal locatore
(proprietario de suolo (altra parte contrattuale) il suo diritto sta sul piano delle obbligazioni, è legato solo al locatore)
ma se la turbativa deriva da un terzo?
Non piò fare niente perché non ha diritto reale, perché c’è azione in personam (NO erga homnes) solo locatore
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E non ha nemmeno la possibilità di accedere a degli interdetti , perché non possiede in nome propri
o Locazione contratto consensuale, i suoi effetti si producono sulla base del consenso (senza altri requisiti
formali), che viene protetto da un azione, azione di buona fede
È una classe che include delle formule di giudizio che riguardano delle situazioni, che i giuristi descrivono
come accordi universali che possono essere sfruttati nel commercio in tutto il mondo
Per massimizzare le aspettative economiche dei contraenti
o Azioni di buona fede strutturati in modo da concedere al giudice delle capacità / possibilità / libertà di
valutazione più ampie (rispetto a quelle di stretto diritto che sono quelle che non sono in buona fede)
danno la possibilità al g. di prendere in considerazione degli elementi che non sono direttamente
contenuti nella formula
Giudizio di Stretto diritto = il giudice deve segue le istruzioni del testo della formula, dunque produrre sentenza che
sia conforme al testo della formula (quello che non c’è nel testo il g. non può farlo) chiedere a pretore EXCEPTI
Nei giudizi di buona fede l’Exceptio non è necessario, il g. può prendere in considerazione tutti gli elementi che sono
coinvolti nella questione
Es. se nel nostro contratto di locazione decidiamo che io vi ceda lo sfruttamento per sempre, il g. può considerare che
voi avete costruito un contratto di locazione a tempo indeterminato (in perpetum, senza limiti di tempo)
Chi prende in locazione a tempo indeterminato, può decidere di dare in eredità (trasferire il diritto)
o La seconda possibilità che viene offerta al g. su questa base, dalla formula del contratto di locazione
È che la clausola è costruita con un INTENTIO (diversa dalla rei vendicatio= azioni in rem), la pretesa
viene espressa in modo preciso
Intentio = quella parte è quella parte in cui si dice “con riguardo a tutto ciò che per tale causa deve
dare o fare”
Dare o fare = si rimanda in capo agli obblighi della controparte, ma quali sono questi obblighi?
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o Prima di tutto nella formula bisogna far precedere l’intentio da un’altra parte, detta: DEMONSTRAZIO che
serve a delimitare il campo, esprimere la causa che da vita alle nostre pretese
- Demostrazio= le cause che sono in capo alla controparte contrattuale
- Causa contrattuale = locazione
Ricordiamo che siamo nel diritto civile, ma sul piano delle obbligazioni, c’è si la tutela in rem ma come appena detto
sopra è indiretta
o Verso la fine della Repubblica (1° sec. a.C.) il pretore inizia ha considerare che quel tipo di sfruttamento che
ha il nostro inquilino, merita almeno una protezione cautelare
Introduce un secondo INTERDETTO, modellato sulla base del interdetto che serve a proteggere il possesso
Con l’introduzione di questo interdetto, il conduttore può agire direttamente, senza passare tramite il locatore
o Tra la repubblica e il Principato il pretore, concede al conduttore un’azione in rem in conoscenza di causa,
sulla base delle circostanze “se dimostrerai di volta in volta (ambito decretale, cioè fuori dall’editto) che hai un
diritto che merita una tutela in rem, sono disposto a concederti un azione in rem (modellata sulla proprietà – rei
vendicatio)”
37
(attraverso contratto, azione in personam ed eventualmente con una protezione in rem indiretta, che passa
attraverso il proprietario (come visto)
ma ad un certo punto viene tutelato in rem (diritto reale) sulla base del diritto pretorio, perché diventa diritto reale’
perché questa formula modellata sulla rei vendicazio, può finalmente essere utilizzata nei confronti di tutti (erga
homnes) non solo nei confronti
del proprietario del suolo, ma su
tutti (diritto reale)
il superficiario
(conduttore) assume si
trasforma in un vero
proprietario, ma sul piano del
diritto pretorio (diventa una
sorta di proprietario)
un proprietario che
deve sempre
dimostrare di le
circostanze in cui è
nato il diritto (portare il
contratto, dove sono
scritte le clausole)
o questo sistema di protezione di alcune situazioni reali, attraverso il meccanismo della protezione sul piano
obbligatorio (attraverso costruzione di un diritto pretorio, che corregge ius civile)
NON si limita al diritto su superficie, ma viene applicato anche ad altre situazioni, situazioni in cui questa
dissociazione, fra la proprietà del suolo e la proprietà di ciò che sta sopra il suolo (dell’edificio) crea delle
difficoltà sul piano del ius civile
ciò avviene in particolare,
per i fondi di proprietà
pubblica che stanno in
territorio romano (che
coinvolge l’impero in
espansione)
su questi fondi e territori
di proprietà pubblica, lo
stato, conserva una
proprietà e spesso la
mette a reddito, perché
concede il fondo in cambio
di un contributo, che sta a
metà tra canoni e di locazione e tassa/imposta VETIGAL
38
14 – SUCCESSIONI, LA BONORUM VENDITIO
Manuale di gaio --> punto di riferimento
o lo sguardo dei contemporanei nell'organizzare la materia giuridica distingueva i modi di acquisto nei singoli beni
e delle università di beni (patrimoni).
o il tema dei modi di acquisti dei patrimoni viene preso in considerazione parlando delle successioni
quando parliamo di successioni ci riferiamo oggi, di norma, al l'insieme di regole che disciplinano il
trasferimento di un patrimonio, nel suo complesso dal defunto ad altri soggetti.
Gaio dice:
“è sufficiente avere ricordato fin qui, a grandi linee, in che modo le singole cose possono essere acquistate (diritto dei
legati, inattivo, che è pure un modo acquisto dei singoli oggetti, parleremo più opportunamente altrove)
o Vediamo dunque ora, in che modo i complessi di beni diventano nostri:
A) siamo nominati eredi di qualcuno, o chiediamo il possesso dei suoi beni (Bonorum possessio)
- e prima di tutto diamo uno sguardo all' eredita, che sono di due tipi:
ci spettano:
in forza testamento
O (alla luce della disciplina che le regola) in assenza di testamento (ab intestato)
ed è meglio iniziare a vedere quelli che ci toccano in forza di un testamento”
o L'acquisto di beni (bonorum venditio) è un fenomeno di cui gaio stesso ci parla nel terzo libro
“vediamo ora di quelle successioni che ci coinvolgono quando avviene l'acquisto dei beni in effetti, vengono venduti i
beni dei vivi o dei defunti:
Gaio sta mettendo insieme una serie di situazioni che si raccolgono attorno a una figura principale quella dei
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questo fenomeno per cui la sentenza vincola il condannato al pagamento della somma si
chiama OBLIGATIO IUDICATI
il fatto che con la sentenza nasca un dovere del condannato di pagare va di pari passo col fenomeno per cui la LITIS
CONTESTAZIO si consuma il processo.
- dobbiamo immaginare che il convenuto entra in giudizio con una situazione, quando poi si verifica la litis
contestazio situazione cambia, in quanto questa trasforma la pretesa dell'attore e l'obbligo del convenuto in
un dovere di andare a sentenza
con la sentenza, poi cambiano ancora le cose il credito diviene un dovere del giudicato
“l'obbligazione si estingue inoltre (oltre che per effetto di solutio, acceptilatio, imaginaria solutio, per aes et
liberamente e novatio) e per effetto della litis contestatio, sempre che il processo sia stato un iudicium legittimum
infatti in questo caso l'obbligazione principale viene meno, il convenuto inizia ad essere tenuto in forza della litis
contestatio
se poi ha condannato, svanita litis contestatio (il convenuto) inizia ad essere tenuto in forza del giudicato
ed è per questo che gli antichi (veteres) hanno scritto che:
in questo caso, infatti l'obbligazione rimane, e dunque automaticamente (pro iure) posso agire ancora, in un secondo
momento devo essere respinto con un'eccezione cosa giudicata dedotta in giudizio: Quali giudizi sono legittimi e quali
imperia continentia? lo diremo nel prossimo commentario”
o gaio dice che questo cambiamento del titolo in base al quale il convenuto è obbligato deriva la possibilità o
meno di ripetere la lite (non si può più agire in giudizio per la stessa situazione nei confronti di una stessa
persona per due volte)
il mondo del giudizio legittimo: quelli che si instaurano a Roma, fra cittadini romani e affidati a un singolo
giudice romano
Sono fondati sul potere del magistrato: giudizi recuperatosi, quelli affidati a un singolo giudice nei quali
interviene uno straniero come giudice o parte, quelli instaurati oltre il raggio di un miglio da Roma
Antico rito manus iniectio, le XII tavole davano 30 giorni di tempo al debitore per pagare
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se non pagava il creditore poteva portare una seconda volta il debitore in giudizio, davanti al magistrato per
celebrare il rito della manus iniectio,
il rito prevedeva che il creditore afferrasse con la mano il debitore pronunciasse una formula/ dichiarazione
verbale
il pretore doveva solo certificare che la formula fosse stata pronunciata, esso è il punto di passaggio che
prevede l'uso della forza da parte del creditore in modo legittimo
non poteva contestare il presupposto della manus iniectio, doveva cercare un terzo garante (vindex) che
contestasse il fondamento della manus iniectio al posto del debitore.
Il vindex andava incontro a una condanna doppia rispetto a quella del debitore dunque correva una
grande rischio (litis crescientia)
se non trovava nessuno disposto a farlo il pretore aggiudicava il debitore il creditore (additio)
il creditore poteva portare il debitore a casa tenendolo in una condizione di semilibertà/schiavitù poteva
sfruttarlo per il lavoro, legarlo, fornirgli una libbra di farro al giorno e doveva tenerlo così per 60 giorni
presentandolo per tre volte al mercato, per poterlo vendere come schiavo eventualmente poteva ucciderlo
La legge delle XII favole prevedeva questa procedura nel caso del giudicato che non avesse pagato la somma della
condanna
nel corso del tempo vengono inseriti altri casi anche svincolanti del processo in cui a poco a poco si inizia a dare la
possibilità al debitore di contestare lui stesso il presupposto della manus iniectio, sempre rischiando il doppio
o Si arriva al 17° a.C. , Epoca in cui se aveva il Principato con Augusto, vengono abolite le legislationes e la manus
iniectio
questa procedura antica viene trasferita in altre azioni come l’actio indicati che mantiene il profilo della ritualità
(porta d'accesso alla procedura esecutiva) dimette il debitore nella condizione di rischiare doppio (litis c rescientia)
“Afferma che il pretore: perché il condannato paghi. al condannato perciò questo si pretende, che paghi
l'ammontare”
- si generano due tipi di esecuzione, da un lato viene mantenuta l'esecuzione personale (il creditore può
vendicarsi, a giudicare il debitore, Venere una situazione di semi schiavitù)
- dall'altro un'esecuzione patrimoniale
o allora il pretore qualunque sia il valore del credito, immette il creditore in tutto il patrimonio del debitore
(ammissio in bona)
Essendo un'esecuzione sull'intero patrimonio, il pretore apre un periodo che di norma dura 30 giorni, in cui
mette degli avvisi pubblici, chiamando anche tutti gli altri creditori, che anno credi ti da far valere nei
confronti della stessa persona (prescritto, avviso pubblico)
nel frattempo se vi sono esigenze il pretore nomina un curator bonorum e si occupi di questo patrimonio
scaduto il termine per pagare e sono state trovate le risorse per pagare tutti i creditori il debitore va
incontro ad INFAMIA
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Viene nominato allora un magister bonorum, prende in mano patrimonio del debitore, stila una lista
di condizioni per la vendita dei beni (in base alla miglior offerta) detta lex bonorum de vendorum
E si occupa di vendere il patrimonio ha un soggetto che si offre di pagare la percentuale maggiore del
nostro” fallito”
questo è un fenomeno di successione tra vivi
Un'ulteriore possibilità di arrivare all'esecuzione personale debitore in fase in IURE ammette la propria colpa
(confessio in iure) si apre procedura esecutiva
15.TESTAMENTO
SUCCESSIONI MORTIS CAUSA
“è sufficiente avere ricordato fin qui, a grandi linee, in che modo le singole cose possono essere acquistate (dal diritto
dei legati, inattivo, che pure un modo di acquisto di singoli oggetti, parleremo più opportunatamente altrove)
o Vediamo dunque ora, in che modo il complesso dei beni diventano nostri se:
- siamo nominati eredi di qualcuno, o chiediamo il possesso dei suoi beni (bonorum possessio)
- oppure compriamo i beni di qualcuno
- o se adottiamo qualcuno (adrogatio)
- o se accogliamo una donna in manum come moglie,
o e prima di tutto diamo uno sguardo all' eredita che sono di due tipi:
infatti ci spettano:
- in forza testamento
- (alla luce della disciplina che le regola) Un'assenza di testamento (ab intestato)
La successione testamentaria rispetta la volontà del de cuius, se le volontà mancano interviene la legge o altre forme
(successioni in assenza di testamento, ab intestatio)
o Le successioni testamentarie
TESTAMENTO = un negozio unilaterale giuridico, ossia una produzione da parte di un individuo al quale si
legano degli effetti sul piano giuridico
è un atto che contiene una dichiarazione di volontà
i romani stessi davano delle indicazioni di testamento che rinviano a questi due aspetti:
quello della volontà del testatore e all'idea che questa volontà, in qualche modo, non resti chiuso nella sua
coscienza, ma che venga esplicitata ed espressa in una forma tale che possa essere attuabile
i giuristi romani spesso usano delle paraetimologie per fissare dei concetti:
“Il testamento e l'attestazione (contestatio) in diritto (iusta) dalla nostra volontà (mentis), celebrata solennemente, in
modo che abbia valore dopo la nostra morte”
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o Gaio ci dice che i tipi di testamento in origine erano due:
durante la convocazione dei COMIZI CURIATI (assemblea del popolo che ratifica, prendeva atto e dava a
senso ad alcuni fenomeni che potevano essere ripercussioni sulla vita della collettività)
Oppure in PROCINTU, nel momento in cui si indossavano le armi per andare in battaglia
prima di uscire in battaglia (rischio di non tornare) i soldati avevano l'usanza di chiamare tre testimoni e
dichiarare il loro testamento
questa forma di testamento viene in qualche modo accolta dal diritto --> forma lecita di testamento
vi era una terza forma di testamento che si svolgeva con il rito della bilancia e del bronzo
“ma i tipi di testamento all'inizio erano due: infatti gli antichi facevano testamento
- quando erano convocati i comizi (calati comitis), dal momento che i comizi erano destinati due volte
all'anno alla pronuncia dei testamenti
- in assetto di guerra (in procintu), da quando indossavano le armi per andare in battaglia: “procintus” infatti
l'esercito pronto e armato
dunque utilizzavano una forma in pace, nei periodi di riposo, l'altra al momento di uscire in battaglia
o se poi aggiunto un terzo tipo di testamento, che si svolge con il rito della bilancia del bronzo:
infatti chi non aveva fatto testamento né durante la convocazione dei comizi né alla vigilia della battaglia
se era in vista di una morte imminente, tratteneva per mancipatio la sua “familia”
- cioè il suo patrimonio, ha un amico e lo pregava di eseguire la propria volontà, dando alle persone
indicate le cose loro destinate.
Gaio i descrive come avviene questo testamento per aes et libram che è la nostra forma di riferimento (che ha
origine dalla mancipatio familia)
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NUNCUPARE, È infatti pronunciare solennemente in pubblico e senza dubbio le singole disposizioni (cf.
Specialiter) che il testatore ha scritto nelle tavole testamento risultano essere chiamate confermate nel loro
complesso(cf. Generali sermone) con questa formula”
Siccome alla mancipatio partecipano più soggetti (5 testimoni canonici, familiae emptor che in personam il
compratore, il libipens) Finiscono la celebrazione del testamento.
sono in tutto 7 testimoni e vedremo che la correttezza della procedura viene presa in considerazione dal pretore
Gaio ci scrive la procedura più diffusa dalla redazione del testamento romano e ci dice che questa dichiarazione con
cui il testatore rinvia il contenuto delle tavole cerate si chiama NUNCUPATIO (Pronuncia solenne pubblica relativa a
delle volontà espresse)
sappiamo però da altre fonti che ancora durante il Principato esisteva una forma di testamento totalmente orale
in dottrina si dice che la prassi deve riferirsi ha delle tavolette esterne, deriva da una prassi che serve per cautelarsi
in vista di futuri processi (redazione di un testatio)
il testamento redatto con queste forme e civile produce effetti sul piano del diritto civile
quando sentiamo parlare di eredità ed erede ci poniamo sul piano del diritto civile
- questa perché ha un momento sia valido per il diritto civile non basta la certificazione formale (e siano volte
ad espletate le formalità sopra espresse)
serve che il pescatore sia capace di testare (testamento facti activa) alla capacità di fare un testamento
valido qualsiasi soggetto maschio, pubere (i puberi hanno bisogno del tutore) e i su iuris (pater famiglia)
- per esempio alcuni schiavi della res publica potevano fare testamento entro alcuni vincoli e lo stesso veniva
concesso ad alcuni figli di famiglia (cittadino maschio, pubere),
con il riguardo al peculio (Figli di famiglia non hanno un patrimonio loro, ma viene riconosciuta all'inizio come prassi,
poi come elemento rilevante dal punto di vista del diritto di riservare a schiavi e figli di famiglia, una somma da
utilizzare per attività quotidiane
rimaneva nella titolarità del pater familias, ma veniva concessa ai figli che ne avevano disponibilità materiale
a seconda delle forme e delle finalità in cui veniva costituita questa peculiarità aveva un valore diverso
- Gli impuberi NON potevano testare nemmeno con l'assistenza del tutore
- le donne erano sotto la tutela legittima dagli agnati e NON potevano fare testamento nemmeno con
l'assistenza del tutore
per risolvere questo problema di iniquità si permetteva che le donne, già durante la Repubblica
passando attraverso una coetio fiduciaria (sottoposta alla manus di una persona fiduciaria) subisce una
capitiis de minutio e viene poi liberata, liberandosi della tutela legittima.
scindendo il legame con il tutore legittimo, meno l'impedimento e la donna può fare testamento con
l'assistenza del tutore
Intorno al 40 d.C. la LEX CLAUDIA abolisce la tutela legittima e dunque l'impedimento rispetto alla possibilità di
fare testamento per le donne viene meno
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togliendo l'idea dalla tutela legittima la donna può fare testamento anche senza l'uso del tutore grazie ad
alcune leggi di Augusto che le concedeva ius liberorum
o Augusto fa votare una serie di leggi che incidono sul rapporto matrimoniale per ragioni politiche (calo della
natalità e di conseguenza calo demografico --> solo quattro milioni di fives)
così emergere leggi che promuovono il matrimonio e la natalità
legge del 18 a.C. (Lex Iulia de maritatis ornibus)
del 9 a.C. (Lex Papia Poppaea nuptialis)
Queste due leggi vengono tramandate già dai romani parlando di Lex Iulia et Papia --> queste leggi
sanciscono l'obbligo per gli uomini tra i 25 e i 60 anni e le donne tra i 20-50 anni di convenire a matrimonio
queste leggi matrimoniali impediscono che alcune categorie possano ricevere per testamento (possibilità di essere
eredi)
- i celibi, coloro in quelle fasce di età che non si sono sposati, non possono acquisire le dita o lasciti
- se invece uno si era sposato, ma non aveva figli viventi (orbi) nel momento in cui si deve disporre del lascito,
poteva ricevere solo metà del lascito
- le donne che partoriscono 3 figli se è una libera, 4 se è libera ricevono il ius liberorum, una sorta di premio
che gli permetteva di fare testamento, senza l’assistenza del tutore.
una volta che uno diventa erede come faceva ad entrare in possesso dell'eredità?
aveva disposizione un'azione della Hereditatis petitio, del tutto simile alla rei vendicatio
il complesso patrimoniale (hereditas) può contenere complessi materiali, ma è immateriale
dunque siccome la rei vendicatio veniva usata per entrare in possesso di un bene tangibile non è utilizzabile
per res incorporales --> “Hereditatis Petitio” costruita in modo analogo
Gaio dice che se vogliamo vedere se un testamento è valido dobbiamo verificare se il testatore aveva
dice gaio, una volta che il testamento è fatto non devono succedere eventi che invalidano il testamento (RUMPITUR)
- se nasce un figlio postumo, affinché sia su un piano di parità, il testamento risulta invalido
- se uno, dopo aver fatto testamento, adotta un nuovo individuo
- anche se viene celebrato un testamento successivo in modo conforme al diritto (ius), il precedente viene
invalidato
anche per altro verso i testamenti legali fatti si invalidano, per esempio quando ti ha fatto testamento subisce una
capitis de minutio --> testamenti diventano “irriti”
Riepilogo:
o non sono però del tutto privi di effetti testamenti che fin dall'inizio non sono celebrati secondo il diritto o sfatti
secondo il diritto, diventano irriti in seguito, o vengono invalidati (rupta)
infatti se i testamenti sono sigillati con contrassegni di sette testimoni, rete scritto nel testamento può chiedere di
essere immesso nel possesso dei beni (bonorum possessio) in conformità alle tavole testamentarie (secondum
tabulas), purché il testatore defunto fosse cittadino romano e sui iuris al momento della morte.
Al bonorum possesor viene poi concessa un'azione, formula di azione reale esperibile da chi ha fatto richiesta di
essere immesso nel patrimonio del defunto in base dell’editto
“Sia giudice G.A. Se qualora A.A. fosse erede L.T., risultasse che il fondo di cui si tratta è suo in base al diritto dei
quiriti, e la cosa non sarà restituita ad A.A. in conformità alla valutazione arbitrale del giudice G.A., il giudice G.A.
condanni N.N. a pagare ad A.A. una somma pari al valore che avrà la cosa; se non risulta, lo assolva”
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