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Roma diventa una repubblica nel VI secolo a.C. Prima era una monarchia: tutto il potere era nelle mani di un
solo re o monarca. Nel VI secolo a.C., il potere passa dal re alle famiglie aristocratiche o patrizie. I patrizi
sono ricchi e potenti perch possiedono la terra.
Nella repubblica romana due consoli governano la citt. La carica di console dura un anno. I consoli hanno il
comando politico e militare pi alto, che in latino si chiama imperium.
I due consoli comandano lesercito e prendono le decisioni pi importanti per Roma. I due consoli lavorano
insieme, mentre nella monarchia il re governava da solo. A volte, i due consoli si dividono i compiti: un
console si occupa dellesercito, laltro console si occpa della giustizia. I consoli hanno il potere di veto, cio il
potere di bloccare una decisione.
Nella repubblica romana ci sono altre due istituzioni importanti. Listituzione pi antica il senato, che ha
potere di controllo anche sui consoli. Esso formato dalle famiglie pi ricche. I senatori hanno il compito di
consigliare i magistrati nelle decisioni pi importanti. I consigli dei senatori hanno grande importanza nella
citt.
Poi ci sono i comizi, lassemblea di tutto il popolo romano. I comizi eleggono i consoli e dichiarano la pace e la
guerra. Se lo stato di Roma in pericolo, viene nominato un dittatore, che governa da solo per 6 mesi al
massimo.
Le istituzioni della repubblica romana sono stabili nel tempo. Durante i secoli, per, ci sono nuove leggi.
Limpero, infatti, diventa pi grande e per questo serve pi controllo. Le leggi romane con il tempo formano il
diritto romano. Il diritto romano linsieme di leggi scritte fino ai tempi dellimperatore Giustiniano (VI
secolo d.C.).
La societ romana si fonda sulla distinzione fra patrizi e plebei. I cittadini romani sono divisi in classi di
censo e i pi ricchi hanno pi potere. Allinizio della repubblica, solo i patrizi possono diventare magistrati.
difficile per le persone poco ricche diventare magistrati. I magistrati, infatti, non ricevono soldi per il loro
lavoro.
Nel 494 a.C. i plebei si ribellano. Vogliono avere potere, come i patrizi. I plebei, infatti, hanno un ruolo
importante nella difesa della citt di Roma e nella conquista militare di nuovi territori. I plebei lasciano la citt
e si ritirano sul Monte sacro. Sul Monte sacro decidono di formare una propria assemblea e di nominare
magistrati che fanno gli interessi della plebe.
I plebei ottengono10: i tribuni della plebe, che sono i magistrati che difendono la vita e i beni della plebe;
lassemblea della plebe, che emana11 le leggi; che uno dei due consoli deve essere plebeo. Inoltre, ora patrizi e
plebei possono sposarsi tra loro.
I plebei ottengono anche unaltra conquista: le leggi ora sono scritte e tutti i cittadini, plebei e patrizi,
devono rispettarle. Le leggi sono scolpite su dodici tavole di bronzo e le tavole sono esposte nel centro della
citt.
Nei primi secoli della sua storia, Roma fu governata da re, i quali detenevano il sommo potere, erano capi
dell'esercito, gran sacerdoti e giudici, con diritto di vita e di morte sui sudditi. Il trono non era tuttavia
ereditario; il re era nominato dal senato e acclamato poi dall'assemblea delle curie, le associazioni di famiglie
con funzioni politico-militari istituite da Romolo La tradizione ricorda sette re, ma sicuro che fossero di pi.
Romolo, il fondatore, una figura leggendaria e secondo la tradizione regn assieme a Tito Tazio, re dei
Sabini: sotto di loro le due stirpi latina e sabina si unirono.
A questo punto ci fu un brusco cambiamento e si susseguirono tre re etruschi: Tarquinio Prisco (cio il primo),
lasci un ottimo ricordo, impegnandosi dal punto di vista urbanistico; Servio Tullio ricordato soprattutto per
le riforme con cui riorganizz l'esercito, ampliando il numero di armati e quindi la potenza militare di Roma.
Tarquinio il Superbo, cos chiamato per le sue inclinazioni tiranniche, venne deposto alla fine del VI secolo a.
C. E la citt pass dalla monarchia alla Repubblica.
LA MONARCHIA ROMANA
La repubblica romana nasce nel 509 a.C. con la cacciata del re Tarquinio il Superbo. Secondo la leggenda di
Roma il re viene cacciato dalla rivolta dei romani, ormai stanchi del suo potere dispotico. Secondo una
ricostruzione storica , invece, il re a fuggire dopo la sconfitta dei romani contro Porsenna, re etrusco di Chiusi,
che occupa la citt di Roma e impone dure condizioni economiche alle famiglie aristocratiche romane.
Qualunque sia il motivo d'origine, nel 509 a.C. le famiglie patrizie romane colgono l'occasione della
cacciata/fuga del re per riprendersi il potere politico a loro negato da Tarquinio il Superbo. Nell'ordinamento
repubblicano viene abolita del tutto la figura del re. Le principali cariche della repubblica romana diventano
elettive, collegiali e a tempo. Per ogni carica pubblica vi sono almeno due magistrati con pari poteri.
I SETTE RE DI ROMA
ROMOLO (Tito Tazio): crea il Senato e divide la popolazione in tre trib: Ramni, Tizi, Luceri;
ANCO MARZIO: Roma arriva a dominare fino alla foce del Tevere e viene fondato il porto di Ostia:
controllo delle saline e presupposto per il domino sul mare
Anche se la tradizione ci consegna i nomi di questi sette re, sicuramente il numero pi elevato.
Il re della citt di Albalonga, Numitore, fu spodestato dal fratello Amulio che voleva impossessarsi del potere.
Questi costrinse Rea Silvia, figlia di Numitore, a diventare sacerdotessa della dea Vesta. Il dio Marte per si
innamor di Rea Silvia e dal loro amore nacquero due gemelli.
Amulio, geloso, fece allora uccidere Rea Silvia e ordin che anche i suoi figli subissero lo stesso destino. Essi
invece furono abbandonati in una cesta sulla riva del Tevere.
Una lupa li trov e li allatt. Un pastore di nome Faustolo, che abitava l vicino, sentendo dei rumori si
avvicin e vide una lupa enorme, sdraiata su un fianco e due bambini che si nutrivano del suo latte.
Li prese allora con s, li chiam Romolo e Remo. Essi una volta cresciuti, conobbero la loro storia,
ritornarono cos ad Albalonga per vendicarsi. Punirono il crudele zio Amulio e liberarono il nonno Numitore.
Pi tardi si recarono sulla riva del Tevere, dove erano cresciuti, per fondare una nuova citt.
Ma chi dei due le avrebbe dato il nome?E chi avrebbe poi governato la citt? Decisero allora di osservare il
volo degli uccelli: avrebbe dato il nome alla citt e lavrebbe governata chi ne avesse visti in maggior numero.
La fortuna favor Romolo, il quale prese un aratro e, sul Colle Palatino, tracci un solco per segnare la cinta
della citt, che da lui fu detta Roma.
Era il giorno 21 Aprile 753 a. C..
La nascita della nuova citt segn, purtroppo, la fine della vita di Remo. Era stato stabilito che nessuno, per
nessuna ragione, poteva passare al di l del solco senza il permesso del capo. Ma Remo, invidioso, oppure per
burla, lo oltrepass con un salto e, ridendo, esclam: - Guarda com' facile! -
Romolo, pieno d'ira, si scagli contro Remo e, impugnata la spada, lo uccise, esclamando che chiunque avesse
offeso il nome di Roma doveva morire. Romolo, rimasto solo, govern la citt in modo saggio, poi un giorno,
durante un temporale, egli scomparve, rapito in cielo dal dio Marte.
Lesercito romano
Esercito romano il nome dato al sofisticato insieme di soldati ed altre forze militari che servirono la Repubblica
Romana ed in seguito l'Impero Romano. L'esercito romano conquist gran parte dei territori che circondano il Mar
Mediterraneo, arrivando, all'apice dello splendore imperiale (spendarsi) , ad occupare le province dell'Asia Minore
e della Britannia. Inizialmente composto da comuni cittadini romani, in seguito alla riforma di Gaio Mario (100
a.C.) divenne un esercito di soldati professionisti. Tutti conoscono questo poderoso esercito per le sue temute
legioni, a cui si arriv, per, per gradi.
Leta di Cesare
Lotta tra MARIO (rappresentante dei populares) e SILLA (rappresentante degli optimates).
Guerra civile tra Mario e Silla
Dopo aver sconfitto Giugurta, Mario prese leredit dei fratelli Gracchi, parteggiando per i populares. Silla,
un suo ex collaboratore, divenne un esponente della fazione opposta ovvero gli optimates.
Durante lo scontro tra Mario e Silla si combatteva unaltra guerra con fronte in oriente, il quale era stato
assegnato prima a Silla e poi a Mario. Durante la permanenza di Mario, Silla marci su Roma, perseguitando i
populares e i seguaci di Mario, costringendo lo stesso Mario a scappare in Africa, dove mor successivamente.
Contemporaneamente alla sua morte i seguaci di Mario si ribellarono ancora, il che spinse Silla a condurre le
sue truppe a Roma nell83 a.C..
Dopo prese il potere a Roma costringendola sotto una ferrea dittatura che favorir in tutti i modi il potere
dellaristocrazia, trasferendo gran parte dei beni popolari alle famiglie pi agiate delle classi sociali.
Riforme
Riforme politiche
Apre il Senato a nuovi ceti sociali (italici, provinciali, liberti)
Aumenta il numero dei senatori da 600 a 900
Aumenta il numero di membri delle altre magistrature
Riforme sociali
Limite ai canoni daffitto
Limite ai beneficiari delle distribuzioni gratuite di grano
Opere pubbliche contro la disoccupazione
Contadini liberi al posto degli schiavi
Limitazione degli abusi nelle province
Costituzione di nuove colonie in Spagna e Gallia
Cittadinanza romana ai galli cisalpini
Riforma del calendario
Chi Mario
Gaio Mario nacque nel 157 a.C. ad Arpino nel Lazio meridionale. La citt era stata conquistata dai Romani alla
fine del IV secolo a.C., ed aveva ricevuto la cittadinanza romana senza diritto di voto. Soltanto nel 188 a.C. gli
vennero concessi i pieni diritti civili. I Marii avevano relazioni con ambienti della nobilt romana,
partecipavano da protagonisti alla vita politica della piccola cittadina. Le difficolt che incontr agli esordi
della sua carriera a Roma dimostrano semmai quanto fosse arduo per un homo novus affermarsi nella societ
romana del tempo.
La guerra giugurtina
I Cavalieri riescono a far eleggere un uomo "nuovo", che non fosse legato con discendenze nobili. Infatti viene
eletto al consolato Gaio Mario, che diventer successivamente il personaggio chiave della rivolta popolare.
Giunto nella capitale nel 107, Mario, aizz il popolo romano contro la classe patrizia e cos ottenne il
consolato. Ma riusc ad avere dal popolo anche il comando della guerra contro Giugurta. Per controbilanciare al
bisogno di soldati, Gaio arruol proletari in massa. Giunto in Africa, Mario trasform quest'accozzaglia di
uomini in un esercito valido e temibile, di cui seppe guadagnarsi stima e devozione.
A questo punto, Mario sfoder un poderoso attacco contro Giugurta, penetrando nel suo territorio nel 106 a.C..
Giugurta fu costretto allo scontro frontale con Mario, il quale riusc a infliggergli gravi perdite. Bocco, re di
Mauretania, apr quindi trattative segrete coi romani, che furono condotte dal patrizio Lucio Cornelio Silla,
questore di Mario. Giocando d'astuzia e d'azzardo, Silla ottenne il sostegno di Bocco, che nel 105 a.C. fece
catturare Giugurta, facendolo giustiziare il successivo anno.
Il governo di Cesare
Gaio Giulio Cesare nacque nel 100 a. C. da un'antica e nota famiglia patrizia romana, la gens Iulia, che
annoverava tra i suoi antenati Romolo, il primo re di Roma.
Gaio Giulio Cesare stato uno dei personaggi pi importanti della storia di Roma, fu spietato verso i nemici, ma
leale con i suoi avversari politici. Cinico, ma allo stesso tempo ingenuo, perch si fece uccidere da coloro che
aveva perdonato. Egli, senza dubbio, stato un protagonista di primo piano nella fase pi corrotta della storia
romana.
Ecco, quindi, alcuni appunti di storia romana sulla figura di Giulio Cesare.
La carriera politica di Cesare ebbe inizio con l'appoggio di Pompeo e Crasso; fu, tra l'altro, questore in Spagna e
pontefice massimo. L'elezione a pontefice massimo fu una grandissima vittoria per Cesare che pag somme di
denaro enormi per avere la carica. Schierato con i popolari, era convinto che bisognava riformare profondamente
la repubblica, con riforme adeguate e innovative e che, per realizzarle, c'era bisogno di un potere forte, capace di
superare le resistenze degli ottimati.
Cesare, Pompeo e Crasso strinsero in segreto un patto per assumere il controllo dello stato, che li port alla
formazione del primo triumvirato (60 a. C.). Nel 59 a. C. Cesare fu eletto console e si fece assegnare per cinque
anni il governo della Gallia Narbonese. Aveva intenzione di iniziare da l una grande campagna di conquista, per
ottenere la gloria e formare un esercito a lui fedele.
Essendo la Gallia un territorio immenso e abitato da varie trib celtiche rivali, nel 58 a. C., Cesare riusc ad
attaccare e sterminare gli Elvezi, per poi procedere verso nord, fino a toccare la Manica. Nel 56 a. C. Fu di ritorno
in Italia, per incontrare Pompeo e Crasso e a Lucca, i tre rinnovarono l'accordo segreto. Subito dopo ritorn in
Gallia per completare la conquista, ma l dovette affrontare una grande coalizione di trib galliche, finalmente
unite contro i romani, guidata da Vercingetorige. Nel 52 a. C., ad Alesia, ottenne la vittoria decisiva.
Dopo la morte di Crasso in Mesopotamia (53 a. C.), il patto di Cesare con Pompeo non esisteva ormai pi, quindi
Pompeo divenne console senza collega e strinse un'alleanza contro Cesare con gli ottimati. Nel 49 a. C., mentre
Cesare stava rientrando in Italia, il senato gli chiese di sciogliere l'esercito; egli varc allora il confine del Rubicone,
dove pronunci la celeberrima frase "Alea iacta est", ovvero "Il dado tratto", con l'intenzione di marciare su
Roma. Pompeo e l'aristocrazia furono costretti a fuggire in Grecia, ma Cesare sconfisse i pompeiani in Spagna e in
Grecia, a Farslo (48 a. C.). Pompeo mor poco tempo dopo in Egitto, ma la guerra civile proseguiva senza
interruzione. Cesare vinse ancora in Africa (46 a. C.) e in Spagna, a Munda (45 a. C.).
Tornato a Roma, si fece nominare dittatore a vita. Coinvolse, tuttavia, nella gestione dello stato ex avversari
pompeiani e ampli la classe dirigente. Alla Gallia Cisalpina fu concessa la cittadinanza, Ed in seguito, fond molte
colonie, avvi opere pubbliche e riforme. Tuttavia non riusc a guadagnarsi il favore dell'aristocrazia
conservatrice, e fu proprio quest'ultima ad elaborare la congiura delle Idi di Marzo del 44 a. C., in cui Cesare fu
ucciso.
Caio Giulio Cesare
Vita
Nasce in un quartiere popolare della citt, nipote di Mario, generale e console per sei volte, che in quegli
anni deteneva il potere a Roma;
cresce sia a contatto con la classe sociale pi bassa che con gli uomini che siedono sugli scranni del Senato.
In Grecia
Nel 74 a.C. Cesare si imbarca per Rodi per apprendere la cultura e la filosofia greca, ma presso l'isola di
Farmacussa (oggi Farmaconisi) viene rapito dai pirati
Le istituzioni repubblicane sono formalmente ancora in vita, ma nella sostanza tutti i poteri civili, militari e
Il console Marco Antonio, collaboratore di Cesare, convito di esserne il successore, convoca il Senato che
decreta:
o lamnistia dei congiurati;
o I funerali solenni di Cesare;
o La validit dei suoi atti;
o Lattuazione delle volont testamentarie.
Gaio Ottavio, vero erede di Cesare e da lui adottato, torna dallEpiro dove sta svolgendo esercitazioni
militari e, poich Antonio rifiuta di consegnargli il patrimonio del padre adottivo, con il suo denaro attua le
volont testamentarie di Cesare e arruola un esercito di veterani per combattere Antonio con lappoggio
del Senato.
CLEOPATRA
STORIA:Nata nel 69 A.C. era figlia del faraone Tolomeo XII Aulete;alla morte del padre nel 51 A.C. fu
associata al trono con il fratello Tolomeo XIII ,dodicenne,a condizione che si sposassero comera uso tra i
faraoni egiziani.Nel 3anno di regno,Tolomeo XIII,incoraggiato dai suoi consiglieri,assunse da solo il
governo e mand la sorella in esilio.Cleopatra si rifugi in Siria,dove rivendic abilmente i suoi diritti
fino allarrivo di Giulio Cesare,il quale dopo aver sconfitto gli egiziani sul Nilo nel corso della guerra
alessandrina,uccise Tolomeo e insedi sul trono Cleopatra,nel frattempo divenuta sua amante.Secondo le
consuetudini egiziane.Cleopatra dovette regnare insieme al fratello minore,Tolomeo XIV,allora
undicenne,che fu costretta a sposare.Una volta assicurata la stabilit del governo egiziano,Cleopatra si
trasfer a Roma,dove visse come amante di Cesare dal quale ebbe un figlio,Cesarione.Dopo lassassinio di
Cesare nel 44 A.C.,torn in Egitto dove,secondo alcune fonti,avvelen Toloomeo XIV e associ al trono
il figlio Cesarione.Allorch la battaglia di Filippi pose fine alla guerra civile seguita alla morte di
Cesare,Cleopatra si leg ad Antonio divenendo la sua amante;ebbe su di lui una profonda influenza,al
punto di accreditare la voce che i due ambissero a dar vita a un regno orientale in opposizione a Roma.
Nel 40 A.C. Cleopatra ebbe da Antonio due gemelli e 4 anni dopo i due si sposarono ed ebbero un terzo
figlio.Nel 34 A.C.,dopo la vittoriosa campagna contro i Parti,
Antonio celebr il proprio trionfo ad Alessandria ed annunci pubblicamente la divisione dellimpero tra
Cleopatra e i figli.Quando la notizia giunse a Roma,Augusto dichiar guerra ad Antonio:nella battaglia
navale di Azio I Romani distrussero la flotta di Cleopatra e nellagosto del 30 A.C.,quando venne
espugnata la citt di Alessandria,Antonio e Cleopatra si suicidarono(secondo la leggenda la regina si fece
mordere da un serpente).Cesarione fu giustiziato da Augusto e lEgitto pass nelle mani di Roma,come
propriet personale dellimperatore.
Cacciandolo di l , uccide il comandante del proprio esercito , perch se lo era lasciato sfuggire vivo dalle
mani , quantunque Tolemeo si fosse allontanato dallisola per vergogna di una guerra contro la madre,
non perch inferiore di forze.
Pertanto Alessandro, atterrito da questa crudelt della madre, la abbandona anchegli anteponendo una
vita tranquilla e sicura a un regno pericoloso . Ma Cleopatra , temendo che il figlio maggiore Tolemeo
ricevesse aiuti dal Ciziceno per riconquistare lEgitto , manda a Gripo validi sussidi e come moglie
Selene, destinata a sposare il nemico del primo marito , e per mezzo di ambasciatori di nuovo chiama
Alessandro nel regno; intanto con occulte insidie gli prepara la morte , ma prevenuta da lui viene uccisa e
rende lo spirito non al fato , ma al delitto : degna certamente di una fine cos vergognosa, essa che aveva
cacciato la madre dal talamo e aveva rese vedove due figlie mediante un altro matrimonio dei fratelli e
aveva fatto guerra a un figlio dopo averlo cacciato in esilio, allaltro aveva strappato il regno e preparata
la morte per mezzo di insidie.
9) Troppo lontano dalle sue basi, non aveva una forza sufficiente per sconfiggere definitivamente Roma.