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Storia Romana - Riassunto ben fatto del libro di Marconi e

Geraci.
Storia romana (Università degli Studi di Firenze)

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CONTEMPOREANITA’ DEGLI EVENTI

1) ATENE SPARTA TEBE
|

MACEDONIA: FILIPPO II
|

ALESSANDRO MAGNO
|

IMPERO UNIVERSALE
|
ELLENISMO

I REGNI PRINCIPALI FURONO:

REGNO DI SIRIA
PERGAMO, ANTIOCHIA
SICILIA
EGITTO
ASIA

CONTEMPORANEAMENTE ALLA MORTE DI ALESSANDRO MAGN O (323 AC), ROMA COMINCIA AD

ESPANDERSI IN ITALIA ATTACANDO LA CAMPANIA E LA TOSCANA.

ROMA GRECIA
753 AC FONDAZIONE 753 AC CIVILTA’ DELLE ISOLE
500 AC NUCLEO ROMA 500 AC ETA’ DELL’ORO ATENE,PERICLE
333 AC GUERRE SANNITICHE 400 AC ETA’ DEI FILOSOFI

CITTÀ’ DELL’ITALIA MERIDIONALE CONQUISTATE DAI GRECI

NAPOLI, TARANTO, CUMA, BRINDISI, LOCRI, CROTONE, SIBARI, AGRIGENTO, CATANIA, SIRACUSA,
PALERMO

ORIGINE DEL NOME ITALIA

PRIMA IPOTESI: DAL RE ITALO

SECONDA IPOTESI: ITA ABBREVIAIZONE DELLA PAROLA LATINA VITULA = VITELLA
L’ITALIA ERA CHIAMATA ANCHE:
ENOTRIA PER IL VINO
AUSONIA
ESPERIA PERCHE’ VOLTA ALL’OCCIDENTE DOVE TRAMONTA IL SOLE
SATURNIA

POPOLI ITALICI

GIA’ NELL’ENEIDE APPAIONO DEI POPOLI TIPICAMENTE ITALICI CHE SONO SCONOSCIUTI AD OMERO:
LAZIO = SABINI, VOLSCI, LATINI
TOSCANA E UMBRIA = ETRUSCHI
CAMPANIA = NAPOLETANI SANNITI
ABRUZZO = SICANI
LUCANIA = LUCANI
SARDEGNA = SARDI
SICILIA = SICULI

GLI ETRUSCHI

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GLI ETRUSCHI FURONO UNO DEI POPOLI PIU’ ANTICHI DELL’ ITALIA. ESSI SI STANZIARONO IN TRE
REGIONI: TOSCANA, UMBRIA E LAZIO. LA TOSCANA FU CHIAMATA COSI’ DAGLI ETRUSCHI CON NOME
DI TUSCIA. LE CITTÀ’ PIU’ IMPORTANTI ERANO PERUGIA, CERVETI, VOLTERRA, POPULONIA, AREZZO,
VEIO DISTRUTTA DAI ROMANI E CAPITALE DEGLI ETRUSCHI; IN OGNI REGIONE SI ORGANIZZAVANO IN
DODICI CITTÀ’ CHIAMATE DODECAPOLI. IL RE DI OGNUNA DI QUESTE CITTÀ’ SI CHIAMAVA LUCUMONE.
LA STRUTTURA POLITICA ERA:
RE
NOBILI
SCHIAVI.
GLI ETRUSCHI ENTRANO IN GUERRA COI ROMANI PERCHE’ IL CARATTERE DEI DUE POPOLI ERA
MOLTO DIVERSO. GLI ETRUSCHI ERANO MOLTO RELIGIOSI E TERRORIZZATI DALLA MORTE E DALL’
ALDILA’, COME POSSIAMO VEDERE DAI SARCOFAGI.
I NOMI DEGLI DEI SULLE TOMBE SONO VOLTUMNA E CHARON, RISPETTIVAMENTE IL DIO DEL CIELO E
DEGLI INFERI.
IL POPOLI ETRUSCO E’ ANCORA AVVOLTO NEL MISTERO PERCHE’ NON E’ STATA RICOSTRUITA
COMPLETAMENTE LA RELIGIONE E LA LINGUA ETRUSCA. ABBIAMO SOLTANTO I NOMI DEGLI DEI
ISOLATI.

LA RELIGIONE ETRUSCA E’ ABBASTANZA ORIGINALE RISPETTO ALLE ALTRE; I ROMANI IMPARARONO

MOLTO DALLA RELIGIONE ETRUSCA, SOPRATTUTTO DALLA DIVINAZIONE. QUESTA ARTE ERA TENUTA
DAGLI ARUSPICI E ANCHE DAGLI AUGURI. UN’ ALTRA ARTE ERA QUELLA DELLA MAGIA, CHE
CONFERMA LE CREDENZE SUPERSTIZIOSE DEGLI ETRUSCHI: MOLTI ETRUSCHI CREDEVANO ANCHE
NEL DESTINO UNICO DIO PRINCIPALE.

SONO STATE RISTORAVATE ALCUNE STATUE CHE POI SONO STATE TRAFUGATE DAI ROMANI: MOLTE
DI ESSE SI RITROVERANNO NEI TEMPLI O NELLE CASE ROMANE.
LE STATUE PRINCIPALI ERANO QUELLE DI APOLLI E DELL’ ARRINGATORE.

NASCITA DI ROMA

ROMA FU FONDATA NEL 753 AC IN UN PUNTO STRATEGICO FRA I 7 COLLI.

IL NOME ROMA VIENE DALL’ ETRUSCO RUMA CHE SIGNIFICA CITTÀ’ BELLA. FIN DAI PRIMI TEMPI ROMA
GUARDAVA AL DI LA’ DEI SUOI CONFINI: INFATTI PUR ESSENDO IN UNA POSIZIONE GEOGRAFICA
FAVOREVOLE, TRA I SETTE COLLI E VICINO AL TEVERE, LA POPOLAZIONE ERA COSTITUITA DA UN
NUMERO ESIGUO DI PERSONE. LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE DICE LA LEGGENDA, ERA DI
POCHI UOMINI. PERCIO’ GIA IL PRIMO LEGGENDARIO RE ROMOLO ATTACCO LA VICINA REGIONE
DELLA SABINA PER UNIRE I DUE POPOLI.

LA MAGGIOR PARTE DELLE NOTIZIE CHE SAPPIAMO LE ABBIAMO ATTINTE DAGLI SCRITTI DEGLI
STORICI, TITO LIVIO, SVETONIO, TACITO, SALLUSTIO. DOBBIAMO QUINDI DISTINGUERE LA VERITA’
STORICA DALLE LEGGENDE DEGLI STORICI.

I PRIMI 5 RE DI ROMA

ROMOLO ALLA SUA MORTE DIVENNE PER I ROMANI UN DIO CON IL NOME DI QUIRINO, E LO SUCCESSE
NUMA POMPILIO CHE FECE DELLE RIFORME RELIGIOSE; INSTITUI’ I SACERDOTI CHIAMATI I SALII E I
FLAMINI CHE AVEVANO UNA VERGA COME SIMBOLO DELLA RELIGIONE PAGANA ED ERANO 12.
DOPO NUMA POMPILIO SEGUI’ IL RE TULLIO OSTILIO GIA’ DAL NOME SIGNIFICA CHE FECE DEI
COMBATTIMENTI CON I POPOLI VICINI SOPRATTUTTO CONTRO I SABINI E OCCUPO ANCHE
ALBALONGA. IL QUARTO RE FU ANCO MARZIO CHE INVECE FECE DELLE RIFORME INTERNE ALLA
CITTÀ’ DI ROMA E OCCUPO’ LA CITTÀ’ DI OSTIA. IL QUINTO FU TARQUINIO PRISCO CHE FU DI ORIGINE
ETRUSCA; SI CHIAMO’ COSI’ PERCHE’ PRISCUS VUOL DIRE ANTICO PER DIFFERENZIARLO DA
TARQUINIO IL SUPERBO. A TARQUINIO PRISCO SI ATTRIBUISCE LA COSTRUZIONE DELLA CLOACA
MASSIMA E INOLTRE DELLE MURA DI ROMA.

GLI ULTIMI DUE RE DI ROMA

SERVIO TULLIO FU IL PENULTIMO RE DI ROMA: AUMENTO I NUMERO DEI SENATORI FINO A 300 ED
AQUISTO’ POTERE.

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SERVIO TULLIO COSTRUI’’ ALTRE MURA PER LA FORTIFICAZIONE DI ROMA. L’ ULTIMO RE FU

TARQUINIO IL SUPERBO CHE FU CACCIATO PERCHE’ IL FIGLIO SESTO OFFESE UNA DONNA ROMANA
LUCREZIA.
LA VERITA’ STORICA FU INVECE CHE TARQUINIO RAPPRESENTAVA IL POPOLO ETRUSCO ODIATO DAI
ROMANI E QUINDI FU CACCIATO.
CON I CONSOLI BRUTO E COLLATINO INCOMINCIO’ LA REPUBBLICA.

GLI ORDINI POLITI DELLO STATO

FIN DAL PRIMO MOMENTO LA REPUBBLICA FU ORDINATA SECONDO UNO SCHEMA FISSO; LE CARICHE
ERANO QUESTE:
1) DUE CONSOLI NOMINATI DURANTE LA GUERRA
2) IL PRETORE (GIUSTIZIA)
3) IL QUESTORE (SICUREZZA PUBBLICA) (ERARIO)=DOVE ERA CONSERVATO IL DENARO PUBBLICO
4) 2 CENSORI (BADAVA AI COSTUMI PUBBLICI E AL CENSIMENTO)
5) IL DITTATORE (ERA UNA CARICA PUBBLICA CHE ENTRAVA IN VIGORE SOLO IN CASO DI GUERRA
6) IL SENATO PROMULGAVA LE LEGGI, SIA DI POLITICA ESTERA CHE INTERNA

LOTTA FRA PATRIZI E PLEBEI

UNO DEI PROBLEMI PRINCIPALI DELLA ROMA REPUBBLICANA E’ IL CONTRASTO TRA NOBILI E POVERI
(APOLOGO DI MEMENIO AGRIPPA). AD UN CERTO PUNTO I PATRIZI PRESERO IL PREDOMINIO SUI
PLEBEI, MA UN NOBILE MENENIO AGRIPPA ANDO’ SUL COLLE AVENTINO DOVE ERANO RITIRATI I
PLEBEI UN UNA SECESSIONE, CONVINCENDO LA PLEBE A TORNARE A LAVORO, FACENDO UN FAMOSI
APOLOGO. LA VERITA’ STORICA FU CHE AD UN CERTO PUNTO DELLA REPUBBLICA I PATRIZI E I PLEBEI
ARRIVARONO AD UN’ INTESA FRA DI LORO PER FAR FUNZIONARE LO STATO. DOPO QUESTO IL
POPOLO EBBE DEI PRIVILEGI: EBBE 2 RAPPRESENTANTI, I TRIBUNI DELLA PLEBE CHE AVEVANO IL
DIRITTO DI VETO. CON I TRIBUNI IL POPOLO HA IL DIRITTO DI ABOLIRE UNA LEGGE.

NOTA: TUTTE LE LEGGI VENGONO SCRITTE IN UN PAPIRO CHIAMATO LA LEGGE DELLE 12 TAVOLE. IN
ESSE C’E’ IL PRIMO ESEMPIO DI LINGUA LATINA.

L’ INVASIONE DEI GALLI

AD UN CERTO PUNTO DELLA STORIA ROMANA IL 358 AC DALL’ ITALIA SETTENTRIONALE SCENDONO
DELLE POPOLAZIONI GUERRIERE, FEROCI E PERICOLOSE: QUESTI SI CHIAMAVANO CELTI, MA I
ROMANI LI CHIAMARONO GALLI. QUESTI GALLI COMANDATI DA BRENNO, SACCHEGGIARONO TUTTA L’
ITALIA SIA CENTRALE CHE SETTENTRIONALE E ARRIVO’ FINO A ROMA DEVASTANDO LA CITTÀ’ E
INCENDIANDOLA COMPLETAMENTE.
NEL FRATTEMPO I VECCHI NEMICI DI ROMA, COME I VOLSCI, GLI ETRUSCHI SI ERANO UNITI CON I
GALLI INVASORI. LA TRADIZIONE CI DICE CHE A QUESTO PUNTO DUE UOMINI PRESERO IL COMANDO
DELLE OPERAZIONI E DISTRUSSERO I GALLI RICONQUISTANDO TUTTA L’ ITALIA: FURIO CAMILLO E
CINCINNATO. ESSI ELETTI DITTATORI PER UN ANNO NON VOLLERO NESSUN COMPENSO PER AVER
SALVATO LA PATRIA E RIMARRANNO COME ESEMPIO DI ONESTA’ E INTEGRITA’ MORALE

NOTA: I POPOLI INDOEUROPEI VENUTI DALL’ EUROPA CENTRALE SI UNIRONO ALLE POPOLAZIONI DEI
LUOGHI OCCUPATI FORMANDO UN NUOVO POPOLO DI ORIGINE INDOEUROPEA.
QUESTE POPOLAZIONI VENNERO VERSO IL SUD SPINTE PROBABILMENTE DA ALTRE POPOLAZIONI
PIU’ SETTENTRIONALI O PER TROVARE UN CLIMA PIU’ FAVOREVOLE.

GUERRE SANNITICHE

CAUSE: ROMA AVEVA ORMAI CONQUISTATO TUTTA L’ITALIA CENTRALE E VOLEVA CONQUISTARE
ANCHE QUELLA MERIDIONALE DI ORIGINE GRECA. ANCHE I SANNITI VOLEVANO CONQUISTARE
L’ITALIA MERIDIONALE E SOPRATTUTTO LA CAMPANIA. SOLO NAPOLI RIUSCI’ AD EVITARE IL DOMINIO
DI ENTRAMBI I POPOLI. QUANDO CAPUA FU MINACCIATA DAI SANNITI (SIDECINI) CHIESE AIUTO A ROMA

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E PER LA PRIMA VOLTA SI SCONTRARONO DUE FORTI ESERCITI. LA GUERRA CONTINUO’ IN TRE FAI
DIVERSI PER MOLTI ANNI (342-33 AC).
NELLA PRIMA GUERRA SANNITICA I ROMANI VINSERO NELLA CITTÀ’ DI SESSA AURUNCA (MENTRE SI
SVOLGEVA LA PRIMA GUERRA SANNITICA AVENNE ANCHE LA GUERRA CONTRO I LATINI; QUESTA
GUERRA FU CHIAMATO GUERRA LATINA. I SANNITI IN QUESTA FURONO ALLEATI CON I ROMANI).
BEN PRESTO RIPRESERO LE OSTILITA’ FRA SANNITI E ROMANI: NELLA SECONDA GUERRA SANNITICA
CI FU IL FAMOSO EPISODIO DELLE FORCHE CAUDINE: NELLA CITTADINA CI GAUDIO I ROMANI EBBERO
UNA GRAVISSIMA SCONFITTA; FURONO COSTRETTI A PASSARE SOTTO LE SPADE DEI SANNITI IN
SEGNO DI UMILIAZIONE E DI RESA. INFINE NELLA TERZA GUERRA SANNITICA I ROMANI AUMENTANDO
IL NUMERO DEI SOLDATI E RAFFORZANDO L’ESERCITO CON L’USO DELLA LANCIA, SCONFISSERO
DEFINITIVAMENTE I SANNITI A SENTINO.

NOTA: I SANNITI TENTERANNO NEGLI ANNI SUCCESSIVI DAL 315 IN POI AD ATTACCARE NUOVAMENTE I
ROMANI MA NON TROVERANNO PIU’ ALLEATI NELL’ ITALIA MERIDIONALE E QUINDI DOVRANNO
SOTTOSTARE ALLA VOLONTA’ DEI ROMANI. PERCIO’ QUESTI DIVENTERANNO PADRONI DI TUTTA
L’ITALIA MERIDIONALE ESCLUSA LA SICILIA.

ROMANI CONTRO PIRRO

I ROMANI VOLEVANO CONQUISTARE L’ITALIA MERIDIONALE, MA UNA CITTÀ’ DELLA PUGLIA, TARANTO
SI OPPOSE ALLA CONQUISTA ROMANA; TARANTO CHIESE AIUTO ALL’ EPIRO(ALBANIA) IL QUALE RE,
PIRRO CORSE IN AIUTO DI TARANTO. SI RECA ANCHE IN SICILIA DOVE AIUTA SIRACUSA. NELLA CITTÀ’
DI ERACLEA I ROMANI VENGONO SCONFITTI IN UNA FAMOSA BATTAGLIA MA PIRRO PERSE MOLTI
SOLDATI E COSI’ NON RIUSCI’ A RIFORMARE L’ESERCITO. DOPO QUESTA SCONFITTA I ROMANI
RISOLLEVARONO L’ ESERCITO’ E SCONFISSERO DEFINITIVAMENTE PIRRO A MALEVENTUM CHE DA
ALLORA SI CHIAMO’ BENEVENTUM. PIRRO SE NE TORNO’ IN EPIRO E TARANTO DOVETTE CEDERE AI
ROMANI.

FONDAZIONE DI CARTAGINE

CARTAGINE FU FONDATA NELL’ 841 AC. I CARTAGINESI VENIVANO DA TIRO O SIDONE (LIBANO O
FENICIA), SECONDO VIRGILIO, DIDONE DAL LIBANO ARRIVO’ A CARTAGINE E’ PRESE UNA PELLE DI
BUE CHE DIVISE IN TANTE STRISCE SUL CUI PERIMETRO FONDO’ UNA CITTÀ’. IL RE IARBA DEL POSTO
AVEVA SFIDATO DIDONE A FONDARE UNA CITTÀ’ SULLA PELLE DI BUE, DIDONE VINSE LA SFIDA. LA
VERITA’ STORICA E’ CHE I CARTAGINESI SONO DI ORIGINE FENICIA.

(DIDONE AVEVA UN FRATELLO PIGMALIONE CHE AVEVA UCCISO IL MARITO SICHEO, E PER
DIMENTICARE DIDONE SCAPPO’ DA TIRO E SI RECO’ IN AFRICA)

CARTAGINE AVEVA IL PREDOMINIO COMMERCIALE DI TUTTO IL MEDITERRANEO E NELLE SUE

COLONIE NON PERMETTEVA AGLI STRANIERI DI ENTRARE IN PORTO. PER QUESTO I ROMANI
ENTRATRONO BEN PRESTO IN CONFLITTO CON I CARTAGINESI.

RAPPORTI FRA ROMA E CARTAGINE

IN UN PRIMO MOMENTO I RAPPORTI FRA ROMA E CARTAGINE FURONO POSITIVI: CARTAGINE

DOMINAVA SULLA SICILIA MENTRE ROMA SUL RESTO DELL’ ITALIA, ADDIRITTURA NEL 278 STRINSERO
UN PATTO DI ALLEANZA MILITARE E COMMERCIALE. OGNUNO MISE IL LIMITE DEI SUOI CONFINI E
ROMA NON POTEVA SUPERARE IL LIMITE DELLE ACQUE TERRITORIALI CARTAGINESI. BEN PRESTO
PERO’ IL RAPPORTO FRA LE DUE CITTÀ’ SI RUPPE E SI APRIRONO LE OSTILITA’.

LA GUERRA PUNICA (264-620 AC)

LA VERA CAUSA DELLA I PRIMA GUERRA PUNICA FU L’ODIO FRA ROMA E CARTAGINE PER IL
POSSESSO DEL MEDITERRANEO. LA CAUSA OCCASIONALE DELLA GUERRA FURONO LE CITTA’
SICILIANE DI MESSINA E SIRACUSA. I MAMARTINI CHE SI TROVAVANO A MESSINA, PER PAURA DI
SIRACUSA AVEVANO CHIAMATO IN UN PRIMO TEMPO I CARATAGINESI IN AIUTO; POI IN UN SECONDO
TEMPO CHIESERO AIUTO AI ROMANI PER PAURA DI CARTAGINE. A QUESTO PUNTO IN AIUTO DI
MESSINA INTERVENGONO I ROMANI. LA GUERRA SI SVOLGE SU UN DUPLICE FRONTE, PER TERRA E

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PER MARE, PER TERRA L’ESERCITO ROMANO ERA PIU’ FORTE E NUMEROSO, E SOTTO IL COMANDO DI
APPIO CLAUDIO RIUSCI’ AD OCCUPARE MESSINA E SIRACUSA.
APPIO CLAUDIO FU AUTORE DI UN FAMOSE LIBRO CHE SI CHIAMO’ LE SENTENTIAE, IL PIU’ FAMOSO
PROVERBIO FU: QUANDO INCONTRI UN AMICO DIMENTICA LE MISERIE. CUM AMICUM INCOTRAS
ABBLISCERIS MISERIAS.

PER MARE INVECE CI FU LO SCONTRO EPICO FRA CARTAGINE E ROMA, PRESSO MILAZZO E CAPO
ECNOMO. QUI ROMA RIPORTO’ UN GRANDE TRIONFO’ PERCHE’ AVEVA RINFORZATO LA FLOTTA CON I
RASTRI. IL CAPO DELLA FLOTTA ROMANA ATTILIO REGOLO CHIESE A CARTAGINE CONDIZIONI DI PACE
TROPPO UMILIANTI E IN SUCCESIVE BATTAGLIE I ROMANI VENGONO SCONFITTI E ATTILIO REGOLO
CATTURATO. (LUI FU ESEMPIO DI VIRTUS ROMANA)
NOTA: ATTILIO REGOLO PUR DI NON RIVELARE L’ UBICAZIONE DELLA FLOTTA ROMANA FU MESSO IN
UNA BOTTE PIENA DI CHIODI E BUTTATO DALLA MONTAGNA.

LA SECONDA GUERRA PUNICA

ANNIBALE ERA DELLA FAMIGLIA DEI BARCA, FIGLIO DI AMILCARE, ANNIBALE AVEVA UN FISICO E UNO
SPIRITO ECCEZIONALE. ANNIBALE TROVO’ UN PRETESTO PER ATTACARE ROMA, ASSEDIO’ LA CITTÀ
SPAGNOLA DI SAGUNTO (ALLEATA DI ROMA).
ANNIBALE HA IN MENTE QUESTO PIANO: VALICARE LE ALPI E SCENDERE VERSO ROMA DALL’ ITALIA
SETTENTRIONALE, CONDUSSE UN ESERCITO ECCEZIONALE, CON 10000 FANTI E TANTI ELEFANTI,
RAPIDAMENTE IN SUCCESSIVE BATTAGLIE SCONFIGGE L’ ESERCITO ROMANO E OCCUPA TUTTA L’
ITALIA SETTENTRIONALE. ARRIVATO AL LAGO TRASIMENO SCONFIGGE DI NUOVO I ROMANI. A QUESTO
PUNTO IL CONSOLE QUINTO FABIO MASSIMO DECISE DI ATTUARE UNA NUOVA TATTICA: NON
AFFRONTARE IN CAMPO APERTO ANNIBALE, MA DI ASPETTARE CHE FACESSE LUI LA PRIMA MOSSA.
ANNIBALE ARRIVA IN PUGLIA E A CANNE NEL 216 AC SBARAGLIA COMPLETAMENTE L’ESERCITO
ROMANO. ANNIBALE SI FERMA A CAPUA ASPETTANDO L’ARRIVO DI ASTRUBALE CHE NON ARRIVERA’
MAI.

LA TERZA GUERRA PUNICA

ASDRUBALE TENTA DI RICONQUISTARE L’ ITALIA E DI AIUTARE ANNIBALE PARTENDO DALLA SPAGNA,

ME L’ESERCITO ROMANO LO DISTRUGGE AL METAURO E ATRUBALE NON PUO’ ARRIVARE DA
ANNIBALE. PERCIO’ TUTTA LA SPAGNA VIENE OCCUPATA DAI ROMANI I DUE PARTI : ULTERIORE E
CITERIORE.
SCIPIONE L’ AFRICANO SI RECA A CARTAGINE E NELLA BATTAGLIA DI ZAMA NEL 202 AC CARTAGINE
VIENE SCONFITTA. DA QUESTA VITTORIA VIENE SOPRANNOMINATO L’ AFRICANO E SUO NIPOTE
CONCLUDE L’OPERA E RADE COMPLETAMENTE AL SUOLO CARTAGINE.

NOTA: MENTRE SI SVOLGONO LE GUERRE PUNICHE, ROMA CON ALTRI ESERCITI OCCUPA VARIE PARTI
DELL’EUROPA CHE INGRANDISCONO IL TERRITORIO ROMANO.
OCCUPA : ILLIRIA E MACEDONIA, QUESTA GUERRA DURO FINO A FILIPPO V.

NOTA: GLI SCIPIONI FURONO ANCHE GRANDI UOMINI DU CULTURA E LETTERATI FAMOSI: E’ FAMOSO
INFATTI IL CIRCOLO DEGLI SCIPIONI.

ROMA E L’ELLENISMO

DURANTE LE GUERRE PUNICHE COMINCIARONO A VENIRE A ROMA I MAESTRI GRECI, LA GRECIA

INFATTI ERA IL SIMBOLO DELLA CULTURA E TUTTE LE FAMIGLIE NOBILI ROMANE VOLEVANO UN
INSEGNANTE GRECO. D’ALLORA ROMA DIVENNE UNA CITTÀ’ BILINGUE. MA NON PER TUTTI ERA UNA
COSA FAVOREVOLE LA VENUTA DEI MAESTRI GRECI: TRA CUI C’ERA MARCO PORCIO IL CENSORE CHE
TEMEVA MOLTO I COSTUMI CORROTTI DEI GRECI PERCIO’ ODIAVA LA CULTURA GRECA. MA DA QUEL
MOMENTO LA LINGUA GRECA TRIONFO’ A ROMA.

LA PRIMA LETTERATURA LATINA

NEL 200AC COMINCIA’ LA LETTERATURA LATINA. I PRIMI STORICI GRECI FURONO ENNIO,NEVIO E
PACULIO CHE ERANO ANALISTI (STORICI)
COMCIO’ ANCHE LA SATIRA CON LUCILIO E I ROMANI DICEVANO :SATURA TOTA NOSTRA EST.
IL PIU’ FAMOSO AUTORE DI TEATRO FU CLAUTO CHE INTRODUSSE IL DIALOGO DIRETTO CON GLI
SPETTATORI.

DUE FRATELLI TIBERIO E CAIO GRACCO (120AC)

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TIBERIO E CAIO ERANO FIGLI DELLA NOBILE CORNELIA CHE LI DEFINI’ “I MIEI GIOIELLI”
A ROMA C’ERANO FORTI DIFFERENZE SOCIALI.TIBERIO GRACCO FU IL PRIMO A VOLERE UNA RIFORMA
DELLO STATO ROMANO:
TIBERIO STABILI CHE OGNI IMPRENDITORE DOVEVA AVERE MASSIMO 500 IUGERI DI TERRENO PER
EVITARE CHE CI FOSSERO TROPPI POVERI E POCHI RICCHI.
FU RIELETTO DUE VOLTE COME TRIBUNO DELLA PLEBE MA POICHE’ LA RIFORMA ANDAVA CONTRO DI
INTERESSI DEI PATRIZI TIBERIO FU UCCISO IN UNA CONGIURA.
A TIBERIO GLI SUCCESSE IL FRATELLO CHE SPINSE ANCORA DI PIU’ LE RIFORME DI TIBERIO:

1)COSTRUI’ STRADE PER DARE LAVORO AI DISOCCUPATI

2)FAR ENTRARE NELLA MAGISTRATURA PIU’ CLASSI POSSIBILI
3)DIVIDERE LA TERRA IN PICCOLE PROPRIETA’
4)DARE LA CITTADINANZA A TUTTI I POPOLI ITALICI

QUEST’ ULTIMA RIFORMA FU LA ROVINA DI CAIO GRACCO. INFATTI TUTTE LE CLASSI UNITE NON
APPROVARONO QUESTA RIFORMA PERCHE’ I ROMANI NON VOLEVANO SENTIRSI INFERIORI AGLI
ITALICI. A QUESTO OUNTO UN NOBILE TRIBUNO LIVIO DRUSO NON FECE RIELEGGERE CAIO GRACCO.
CAIO GRACCO ALLORA SI FECE UCCIDERE DA UN SERVO PERCHE’ ERA TUTTO PERDUTO. CON LA
MORTE DEI GRACCHI FINIVA ANCORA PRIMA DI COMINCIARE LA DEMOCRAZIA A ROMA.

GUERRA CONTRO GIUGURTA (CAIO MARIO E SILLA)

PREMESSA: IL TERRITORIO DI ROMA ORMAI SI E’ MOLTO ALLARGATO ED E’ NECESSARIO QUINDI CHE

UNA PERSONA SOLA PRENDA IL POTERE. PERCIO’ DA QUESTO MOMENTO IN POI A ROMA CI SARANNO
LOTTE CONTINUE PER IL POTERE. SORGONO DUE PARTITI, I DEMOCRATICI E GLI ARISTOCRATICI
(REPUBBLICANI). CAIO MARIO APPARTIENE AI DEMOCRATICI E SILLA AGLI ARISTOCRATICI. A CAIO
MARIO SUCCEDERA’ CESARE. OGNI LOTTA FRA I DUE PARTITI FINIRA’ IN UN BAGNO DI SANGUE.

UN PRIMO TEMPO MARIO E SILLA FURONO ALLEATI TRA DI LORO NELLA GUERRA CONTRO GIUGURTA.
GIUGURTA ERA IL RE DELLA NUMIDIA (AFRICA SETTENTRIONALE). GIUGURTA AVEVA PRESO IL POTERE
CON L’INGANNO: IL RE MASSINISSA AVEVA IL POTERE IN AFRICA, I FIGLI CHE GLI SUCCESSERO
FURONO ADERBORE E IMPSALE. IMPSALE FU UCCISO DAL FRATELLO, DI CONSEGUENZA RESTO’ AL
POTERE ADERBORE MA GIUGURTA, IL NIPOTE DI MASSINISSA, PRENDE IL POTERE CON LA FORZA.
ESSENDO L’AFRICA COLONIA ROMANA, GIUGURTA AVEVA FATTO UN’OFFESA AI ROMANI, INFATTI
CITTADINI ROMANI DELLA NUMIDI A FURONO UCCISI DA GIUGURTA.
ROMA MANDA UN ESERCITO IN NUMIDIA COMANDATO DA MARIO E SILLA. CAIO SCONFIGGE IN
GUERRA GIUGURTA,SILLA, POICHE’ LA GUERRA SI PROLUNGAVA TROPPO COL DENARO FA
ARRESTARE GIUGURTA TRAMITE IL SUOCERO BOCCO (RE DEL MAROCCO).
ALLA FINE GIUGURTA VIENE TORTURATO E POI UCCISO. IN UN SECONDO TEMPO MARIO E SILLA
VERRANNO IN CONTRASTO TRA DI LORO QUANDO TORNERANNO A ROMA PERCHE’ CAIO VERRA’
ACCLAMATO COME EROE PER LE VITTORIE IN GUERRA MENTRE SILLA VERRA’ ACCUSATO DI
IMBROGLIO.

CAIO MARIO APPARTENEVA AL PARTITO DEMOCRATICO ED ERA DI ORIGINE POPOLARE, FECE UNA
FAMOSA RIFORMA MILITARE: DIEDE UNA PAGA AI SOLDATI E DI CONSEGUENZA L’ESERCITO ROMANO
SI INGRANDI’ ENORMEMENTE .
IN DUE FAMOSE BATTAGLIE SCONFISSE I CIMBERI E I TENTONI (100AC);AQUAE SEXTIAE E I CAMPI
RAUDI FURONO I CAMPI DI BATTAGLIA.
NOTA: PER LA PRIMA VOLTA LA POPOLAZIONE TEDESCA VIENE SCONFITTA DAI ROMANI. GRAZIE A
QUESTA BATTAGLIA CAIO MARIO EBBE MOLTA FAMA.

GUERRA CONTRO MITRIDATE

SILLA E MARIO SI TROVANO BEN PRESTO IN CONTRASTO PER OTTENERE IL POTERE ASSOLUTO, LE
FAZIONI DEI DUE CONTENDENTI SI SCONTRANO CONTINUAMENTE IN CITTÀ’. MARIO APPARTIENE AI
DEMOCRATICI, SILLA AI CONSERVATORI ED E’ DIFESO DAL SENATO. SILLA VIENE MANDATO DAL
SENATO A COMBATTERE CONTRO MITRIDATE VI, RE DEL PONTO (MAR NERO). SUL MAR NERO AVEVA
REGNATO LA DINASTIA DEI MITRIDATE, MA ROMA VOLEVA CONQUISTARE QUESTA REGIONE PERCHE’
ERA MOLTO RICCA.
SILLA DOPO VARIE BATTAGLIE SCONFIGGE MITRIDATE, NEL FRATTEMPO A ROMA, MARCO
APPROFITANDO DELL’ASSENZA DI SILLA AVEVA PRESO IL POTERE DELLA CITTÀ’; MA QUANDO SILLA

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TORNA DALL’ORIENTE SI SCONTRA CON “I MARIANI”. MARIO DIVENTATO TROPPO VECCHIO MUORE AD
86 ANNI, GLI SUCCEDE IL FIGLIO MARIO JUNIOR IL QUALE PER LA SUA INESPERIENZA VIENE
SCONFITTO DA SILLA.
SILLA ORA DIVENTA DITTATORE ASSOLUTO DI ROMA.

SILLA DITTATORE 85 AC

SILLA PRESO IL POTERE PROMULGO’ UNA LISTA DI PROSCRIZIONE IN CUI SI SEGNLAVANO TUTTI I
NOMI DEGLI AVVERSARI POLITICI DI SILLA: FRA QUESTI C’ERANO ANCHE DEGLI UOMINI POLITICI CHE
NON AVEVANO COMMESSO ALCUN MALE, CHE SI TROVARONO COINVOLTI PER ERRORE O PER
DELAZIONE (DENUCIA ANONIMA). QUESTO CATTIVO ESEMPIO SARA IMITATO DAI FUTURI IMPERATORI
DI ROMA (CICERONE). SILLA DOPO LA LISTA DI PROSCRIZIONE FECE UNA SERIE DI RIFORME CHE
RIMASERO A ROMA PER SEMPRE:

1) LA CARRIRE DEGLI ONORI ( CURSUS HONORUM): OGNI UOMO POLITICO DOVEVA PRENDERE UNA
CARICA ALLA VOLTA, L’ULTIMA CARICA DOVEVA ESSERE PRESA A 50 ANNI.
EDILE, PRETORE, QUESTORE, CENSORE, DITTATORE, IMPERATORE.

2) NON DIEDE PIU’ A POVERI IL GRANO MENSILMENTE PER ORDINE DEL SENATO

3)RADDOPIO’ IL NUMERO DEI SENATORI DA 300 A 600

4) STABILI’ L’ETA’ DELLE VARIE CARICHE

5) STABILI RAPPORTI CON LE POPOLAZIONI CONFINANTI CON ROMA, METTENDO COME CONFINE IL
FIUME RUBICONE E MAGRA

6) NON SI POTEVA ESSERE ELETTI OGNI DUE ANNI. PER ESSERE RIELETTI DI DOVEVA ASPETTARE 10
ANNI.

POMPEO E CRASSO

DOPO LA MORTE DI MARIO E SILLA CI FURONO DINUOVO TEMPI SANGUINOSI. SI EVIDENZIARONO 3

PERSONAGGI: POMPEO CRASSO E CESARE.
DOPO LE LISTE DI PROSCRIZIONE DI SILLA, CRASSO SI ERA ARRICHITO ENORMEMENTE A AVEVA
PRESO UN ENORME POTERE. IN QUESTO PERIODO SCOPPIANO 2 RIVOLTE, UNA IN SPAGNA
CAPEGGIATA DA QUINTO SERTORIO (MARIANO). QUINTO FU SCONFITTO DA POMPEO. PERCIO’ I
ROMANI APPROFITARONO PER OCCUPARE IL PORTAOGALLO CHE SI CHIAMAVA LUSITANIA.
CONTEMPRANEMANTE SCOPPIA UN’ALTRA RIVOLTA IN ITALIA CAPEGGIATA DAL RUDE SOLDATO
SPARTACO. EGLI FECE RIBELLARE TUTTI GLI SCHIAVI DELL’ITALIA E LI VOLEVA CONDURRE ALDILA’
DELLE ALPI; MA POMPEO SCONFISSE TUTTI GLI SCHIAVI MENTRE ANDAVANO VERSO L’ITALIA
SETTENTRIONALE E LI FECE CROCIFIGGERE LUNGO LE STRADE. SPARTACO E’ RIMASTO COME
SIMBOLO DELLA LIBERTA’ CONTRO LA SCHIAVITU’ ANCHE SE GLI STORICI HANNO RIDIMENSIONATO LA
SUA IMMAGINE ATTRIBUGLIENDOGLI QUELLA DEL LADRO E DEL FUORILEGGE.

IL PRIMO TRIUMVIRATO

GIA’ NELL’ANNO 60 AC SI METTONO IN LUCE A ROMA TRE PERSONAGGI PRINCIPALI:

1) CRASSO CHE DIVIENE RICCO PER AVER AIUTATO SILLA DURANTE LA DITTATURA.
2)POMPEO DIVIENE FAMOSO PER AVER CAMBATTUTO CONTRO MITRIDATE E CONTRO I PIRATI DEL
MEDITERRANEO.
3)CESARE CHE AVEVA SCELTO IL PARTITO DEMOCRATICO, SCELSE COME PRIMA CARICA L’EDILE.
SUBITO CESARE EBBE GRANDISSIMA POPOLARITA’ ANCHE SE APPARTENEVA AD UNA DELLE FAMIGLIE
PIU’ NOBILI: LA GENS IULIA.
TUTTI E TRE PERSONAGGI SI UNISCONO NEL PRIMO TRIUMVIRATO. CESARE SCEGLIE A QUESTO
PUNTO UN’ALTRA STRADA PER DIVENTARE ANCORA PIU’ POPOLARE. VA IN GALLIA PER CONQUISTARE
L’EUROPA SETTENTRIONALE.

LE IMPRESE DI CESARE

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CESARE CONQUISTA NEL 57 AC RAPIDAMENTE I POPOLI DEL NORD: GALLI, ELVEZI, SEQUANI, BELGI,
BRITANNI. SOPRATUTTO CONTRO I GALLI CESARE EBBE VITA DIFFICILE, I LORO CAPI ERANO
VERCINGETORIGE E ORGETORIGE. DOPO VARIE BATTAGLIE CESARE DISTRUSSE VERGINGETORIGE
NELLA CITTÀ’ DI ALESIA (TURIS). DOPO QUESTA VITTORIA CESARE FU PADRONE DI TUTTE LE GALLIE,
IN SEGUITO ROMANIZZO’ LE GALLIE.
QUANDO CESARE SEPPE CHE ROMA ERA IN PERICOLO PERCHE’ LA MINACCIAVA CLODIO (TRIBUNO
DELLA PLEBE) E POMPEO. CESARE VARCO’ IL RUBICONE E SI DIRESSE CON L’ESERCITO VERSO
ROMA.
PRIMA DI VARCARE IL RUBICONE CESARE DISSE: IL DADO E’ TRATTO (ALEA IACTA EST)
NOTA: LE IMPRESE DI CESARE SONO DESCRITTE NEI COMMENTARI NELL’OPERA CHIAMATA “DE BELLO
GALLICO.

LUCIO SERGIO CATILINA

(lat. Lucius Sergius Catilina). Uomo politico romano (Roma ca. 108-Pistoia 62 a. C.). Nato da nobile famiglia
decaduta, parteggiò prima per Silla; nel 68 fu pretore in Africa. Brigò successivamente per ottenere il consolato,
prima nel 64 e poi nel 63, ma senza riuscirvi. Raccolse allora attorno a sé gli scontenti d'ogni parte, aristocratici e
popolari, soprattutto tra i veterani di Silla, delusi nelle loro attese di assegnazioni agrarie, mirando a impadronirsi
del potere; ma Cicerone, informato della trama che stava ordendo, lo accusò apertamente in Senato
pronunciando le quattro famose orazioni catilinarie. Mentre la maggior parte dei congiurati, presenti in Roma,
furono presi e fatti giustiziare, C. fuggì a Fiesole, dove erano raggruppate le sue forze, ma fu sconfitto a Pistoia
dall'esercito consolare: morì in battaglia dopo aver strenuamente combattuto fino all'ultimo. § Il personaggio e le
sue vicende sono stati ripresi in numerosi drammi, fra cui si distinguono: Catiline His Conspiracy (1611; La
cospirazione di Catilina), tragedia, o meglio “satira tragica”, di Ben Jonson sul tema dell'intrigo politico; Catilina
(1748) di P. de Crébillon, al cuitema si rifece Voltaire in Rome sauvée (1749); Catilina (1848) di A. Dumas padre;
Catilina (1850), opera prima di H. Ibsen; La congiura (1959) di G. Prosperi. Tra le opere liriche si ricordano quelle
di A. Salieri (1792) e di S. A. De Ferrari (1852).BibliografiaE. G. Hardy, The Catilinarian Conspiracy, Oxford, 1924;
E. Manni, Lucio Sergio Catilina, Palermo, 1969; P. Zullino, Catilina, Milano, 1985.
DITTATURA DI CESARE

DOPO AVER SCONFITTO I POMPEIANI A TAPSO (AFRICA) E A MUNDA (SPAGNA), CESARE PRESE LA
DITTATURA ASSOLUTA A ROMA PER TUTTA LA VITA. DOPO AVER SCONFITTO TUTTI I NEMICI A ROMA GLI
OFFRONO LA CORONA DI IMPERATORE (IMPERATOR) EGLI A QUESTO PUNTO PRENDE SU DI SE TUTTE
LE CARICHE, INFINE FA DELLE RIFORME BENEFICHE PER ROMA:
1) AGGIUNGE UN MESE AL CALENDARIO, (IULIUS)
2) DA IL GRANO AI POVERI
3) COSTRISCE UNA SERIE DI VILLE ED EDIFICI PUBBLICI. PRINCIPALMENTE COTRUISCE MONUMENTI
4) AGEVOLA LE PROVINCE
5) BONIFICA LE PALUDI PONTINE

IL 15 MARZO, LE IDI DI MARZO, DEL 44 AC BRUTO E CASSIO UCCISERO CESARE IN UNA RIUNIONE DEL
SENATO. BRUTO A CASSIO INFLISSERO A CESARE 23 PUGNALATE, PRIMA DI ESSERE PUGNALATO
CESARE PRONUNCIO’ LA FAMOSA FRASE “QUOQUE TU BRUTE, FILI MI” (ANCHE TU BRUTO FIGLIO MIO)
BRUTO E CASSO UCCISERO CESARE PERCHE’ AVEVANO PAURA CHE LA LIBERTA’ VENISSE
SOPPRESSA. DOPO LA SUA MORTE CESARE, SECONDO IL TESTAMENTO DONO’ TUTTI I SUOI BENI AL
POPOLO ROMANO.

SITUAZIONE A ROMA DOPO LA MORTE DI CESARE

QUANDO MUORE CESARE NEL 44 AC, PRENDONO POTERE 3 PERSONAGGI NUOVI: MARCO ANTONIO,
OTTAVIANO E LEPIDO. QUESTI FORMERANNO INSIEME IL II TRIUMVIRATO A BOLOGNA.
OTTAVIANO SEGUIVA GLI ARISTOCRATICI, MARCO ANTONIO I DEMOCRATICI. LEPIDO CORRISPNDEVA A
CRASSO DEL I TRIMVIRATO. LEPIDO COME CRASSO AVEVA UN GRANDE PATRIMONIO MA NON AVEVA
NESSUNA ABILITA’ POLITICA MILITARE. QUINDI LO SCONTRO ERA TRA MARCO ANTONIO E OTTAVIANO.
MARCO ANTONIO DOPO NUMEROSE BATTAGLIE IN VARIE PARTI DEL MONDO, SI RITIRA IN EGITTO E SI
INNAMORA DELLA REGINA CLEOPATRA. MARCO ANTONIO PERDE LA SUA FORZA D’ANIMO IN EGITTO E
VIENE ACCUSATO DAI ROMANI DI NON AVERE PIU’ ABILITA POLITICHE MILITARI A CAUSA
DELL’INFLUENZA DI CLEOPATRA. OTTAVIANO A SOLI 19 ANNI ALLESTI’ UN GRANDE ESERCITO E CON
UNA FLOTTA ENORME COMBATTE CONTRO MARCO ANTONIO E CLEOPATRA, E LI SCONFIGGE NELLA
BATTAGLIA DI AZIO NEL 31 AC, COSI’ OTTAVIANO DIVENTA IMPERATORE CON IL NOME DI AUGUSTO.
CON QUESTA INCORONAZIONE FINIRA’ A ROMA PER SEMPRE LA REPUBBLICA.
NOTA: GESU’ NASCERA’ SOTTO L’IMPERO DI AUGUSTO.

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AUGUSTO

CON AUGUSTO COMINCIA UN LUNGO PERIODO DI PACE CHE DURERA’ PER MOLTO TEMPO. INFATTI
QUESTO PERIODO VERRA’ CHIAMATO L’ETA’ D’ORO (ETAS AUREA). AUGUSTO NON COMPIE MOLTO
IMPRESE MILITARI MA RINFORZA SOLO I CONFINI DELL’IMPERO. DURANTE QUESTO PERIODO VI SONO
I PIU’ GRANDI POETI E SCRITTORI DI ROMA: VIRGILIO, ORAZIO, OVIDIO, T.LIVIO E TIBULLO. TUTTI I
POETI FURONO PROTETTI DAL MECENATE E DAL MESSALE. ANCHE AUGUSTO FORMO’ UN SUO
CIRCOLO.
PER CONFERMARE LA SUA AUTORITA’ AUGUSTO SI SERVI’ DI UNA SCORTA FORMATA DA SOLDATI
SCELTI CHIAMATI I PRETORIANI. AUGUSTO VOLLE UN ALTISSIMO MONUMENTO IN ONORE DELLA PACE
CHIAMATO ARAPACIS.
NOTA: SUI LATI VI SONO ISTORIATE MOLTE DECORAZIONI RELATIVE ALLA RIFORME DI AUGUSTO,
SOPRATUTTO AUGUSTO VOLLE DIMISTRARE CHE SOTTO IL SUO COMANDO ROMA DIVENNE LA
CAPITALE DEL MONDO.

POLITCA INTERNA ED ESTERNA DI AUGUSTO

POLITICA INTERNA: AUGUSTO COMPI’ UNA SERIE DI RIFORME CHE CAMBIARONO LA STORI A DI ROMA.
INSTITUI’ DEI NUOVI ORGANI : 1) IL PREFETTO URBANO (POLIZIA) 2) PREFETTO DEI VIGILI (VIGILANZA
NOTTURNA E SPEGNIMENTO DEGLI INCENDI) 3) IL PREFETTO DELL’ANNONA (DISTRIBUZIONE DEL
GRANO AI POVERI).
AUGUSTO POI DIVISE L’IMPERO IN PROVINCE SENATORIE E IMPERIALI. LE PROVINCE CHE ERANO PIU’
RIBELLI STAVANO SOTTO IL COMANDO DIRETTO DI AUGUSTO. LE PROVINCE ALLEATE DEI ROMANI
ERANO SOTTO IL CONTROLLO DIRETTO DEL SENATO.
POLITICA ESTERNA:COME ABBIAMO GIA’ VISTO AUGUSTO COMINCIO’ UN LUNGO PERIODO DI PACE
NEL QUALE RINFORZO’ IL CONFINI DEL RENO, I CONFINI CON L’ASIA, CON LA GALLIA E LA SPAGNA.
MISE DEI LEGIONARI PERENNI A GUARDIA DI QUESTI CONFINI NEL 4 AC.

IL PROBLEMA DELLA SUCCESIONE

AUGUSTO NON AVEVA AVUTO FIGLI MASCHI E QUINDI SI CERCARONO EREDI NON DIERETTI CIOE’
FIGLIASTRI. ALCUNI FIGLI ADOTTIVI MORIVANO GIOVANISSIMI COME CAIO E MARIO, DRUSO NON ERA
BENE ACCETTO DALL’ESERCITO E TIBERIO DI CONSEGUENZA DIVENNE IMPERATORE. LE DINASTIE
CHE SUCCEDERANNO A ROMA SARANNO: GIULIO-CLAUDIA (TIBERIO, CLAUDIO, CALIGOLA, NERONE)
LA DINASTIA FLAVIA (VESPASIANO, TITO, DOMILIANO). GLI IMPERATORI DOPO DOMOLIANO VENGONO
ELETTI DAL SENATO E POI DALL’ESERCITO.

TIBERIO 14-37 DC

TIBERIO FU DESIGNATO DA AUGUSTO COME SUO SUCCESORE. TIBERIO AVEVA UN CARATTERE

CHIUSO E INTROVERSO E SOSPETTAVA DEI SENATORI E DEI NOBILI, PERCHE’ TEMEVA CONTINUE
CONGIURE CONTRO DI LUI.

POLITICA INTERNA: INAUGURO’ LA PRIMA “BANCA” DI ROMA DOVE FU NASCOSTO IL TESORO DI ROMA,
POI AUMENTO’ IL NUMERO DEI PREFETTI IN TUTTA ITALIA.
POLITICA ESTERA: TIBERIO MANDO IL FIGLIO DI AUGUSTO, GERMANICO, A DIFENDERE I CONFINI
OLTRE IL RENO E DRUSO A COMBATTERE CON I PORTI IN ASIA.
TEMENDO CONTINUE CONGIURE AD UN CERTO PUNTO DELLA SUA VITA SI RITIRO’ SULL’ISOLA DI
CAPRI DOVE COSTRUI’ UNA BELLISSIMA , VILLA JOVIS, DALLA QUALE MANDAVA I SUOI ORDINI AL
SENATO: QUANDO SEPPE DELLA CONGIURA DI ELIO SEIANO SI PRECIPITO’ A ROMA E ORDINO’ LA
STRAGE DEI PRESUNTI CONGIURATI CONDANNANDO A MORTE SEIANO.
QUESTO IMPERATORE RAPPRESENTA L’INIZIO DELLA DECADENZA DELL’IMPERO . TIBERIO SEMPRE
PIU’ SOSPETTOSO E ISOLATO DAGLI ALTRI MUORE NELLA SUA VILLA DI CAPRI NEL 37 DC.

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CALIGOLA 37-41 DC

CALIGOLA IN REALTA’ SI CHIAMAVA GAIO E FU ELETTO DALL’ESERCITO COME SUSSESORE DI TIBERIO.

SI CHIAMO’ CALIGOLA PERCHE’ DA PICCOLO PORTAVA DEGLI STIVALI CHIAMATI CALIGAE.
DOPO UN ANNO DI BUON GOVERNO IN CUI RIPRESE LE FESTE POPOLARI E TOLSE MOLTE TASSE.
DOPO COMINCIO’ A DARE SEGNI DI PAZZIA.
NOMINO’ SENATORE IL SUO CAVALLO INCITATO, DIVENNE SEMPRE PIU’ FEROCE E INFATTI GIUSTIZIAVA
LE PERSONE PER FUTILI MOTIVI.
CALIGOLA COMINCIAVA DEI PRANZI CHE DURAVANO TUTTA LA GIORNATA E USAVA POSATE D’ORO E
D’ARGENTO. SI MACCHIO’ DEI PIU’ TERRIBILI DELITTI E FU ASSOLUTAMENTE IMMORALE, AVEVA
RAPPPORTI SESSUALI CON DONNE NELLA SALA DEL TRONO, LA SUA PAZZIA AUMENTAVA SEMPRE, SI
FECE NOMINARE DOMINUS ET DEUS (DIO DELLA TERRA).
LE SUE PAZZIECONTINUAVANO, CALIGOLA DECISE DI MANDARE UNA FLOTTA NAVALE IN INGHILTERRA,
AL MOMENTO DELA PARTENZA CALIGOLA SI RECO’ AL PORTO E INCENDIO LE NAVI PERCHE’ AVEVA
CAMBIATO IDEA. ALTRE VOLTE PRETENDEVA DI COSTRIRE PALAZZI SU ROCCE DURISSIME COME IL
GRANITO. LA NOTTE LA TRASCORREVA SVEGLIO PASSEGGIANDO PER LA REGGIA ED AVEVA
CONTINUE CRISI DI SONNAMBULISMO. ARRIVATO AL PUNTO DI SPOSARE UN UOMO E FARE UNA
CERIMONIA PUBBLICA PER IL MATRIMONIO. CALIGOLA USAVA SPESSO PROFUMI FEMMINILI E
UNGUENTI BOLLENTI SUI QUALI SPARGEVA ALTRI UNGUENTI FREDDI E COSI’ DI BRUCIAVA TUTTA LA
PELLE, RECITO’ IN PUBBLICO DELLE SUE CANZONI E POESIA DI BASSO LIVELLO. DOPO 4 ANNI DI
REGNO IL SENATO CONGIURO’ CONTRO DI LUI E CASSIO CHEREA RIUSCI’ AD UCCIDERE CALIGOLA.
ALLA MORTE DI CALIGOLA FU ELETTO CLAUDIO.

CLUADIO

CLAUDIO FU ELETTO IMPERATORE DALL’ESERCITO, SECONDO GLI STORICI CLAUDIO ERA MALFERMO
DI SALUTE E ANCHE ITELLETUALMENTE PIUTTOSTO ARRETRATO. SECONDO ALTRI STUDIOSI CALUDIO
FU MANOVRATO DALLA SECONDA MOGLIE AGRIPPINA. LA PRIMA MOGLIE MESSALINA FU FAMOSA PER
LA SUA IMMORALITA’.
AGRIPPINA FECE FARE AD AUGUSTO DELLE IMPORTANTI RIFORME:
1) RIFORME FINANZIARIE
2) RINFORZO’ I CONFINI CON LA GERMANIA
3) ANCHE SE UN PADRENE UCCIDEVA IL PROPRIO SCHIAVO ERA ACCUSATO DI OMICIDIO.

NERONE 54-68 D.C.

NEI PRIMI 5 ANNI DI REGNO NERONE SI COMPORTO’ POSITIVAMENTE SOTTO L’INFLUSSO DEL
FILOSOFO SENECA E DEL PREFETTO BURRO; PASSATI QUESTI 5ANNI NERONE COMINCIO’ A
MOSTRARE LA SUA FEROCIA. INIZIO’ A PERSEGUITARE TUTTI I NOBILI MANDANDO A MORTE UNO
DOPO L’ALTRO DEI FAMOSI PERSONAGGI CON L’ACCUSA DI CONGIURA, TRA QUESTI RICORDIAMO
PETRONIO, LUCANO, SENECA. LE ESECUZIONI DI NERONE ERANO ASSAI PARTICOLARI PERCHE’
COSTRINGEVA I CONDANNATI A MORTE A SUICIDARSI, PIU’ PRECISAMENTE MANDAVA UN CENTURIONE
A CASA DEL CONDANNATO E IL CENTURIONE DICEVA” NERONE NON TI VUOLE PIU’ BENE” (NERO VOS
NON AMAT) CON QUESTE PAROLE I CONDANNATI CAPIVANO DI ESSERE ORMAI BRACCATI E SI
SUICIDAVANO.
NERONE COMINCIO’ POI UNA FEROCE PERSECUZIONE CONTRO I CRISTIANI, CHE LI ACCUSO’
DELL’INCENDIO DI ROMA. DURANTE GLI ANNI DI NERONE I PISANI FECERO UNA CONGIURA CONTRO
NERONE, MA NON EBBE SUCCESSO.
NERONE SI CREDETTE UN GRANDE POETA E SPESSO RECITAVA IN TEATRO. SRISSE UN POEMA CHE SI
CHIAMO’ LA CADUTA DI TROIA. NEL CASO CHE GLI SPETTATORI NON APPLAUDISSERO VENIVANO
UCCISI, UN EPISODO TRISTEMENTE FAMOSO FU LA LA DISTRUZIONE DI AQUILA A CAUSA DELLA
MANCATA OVAZIONE DEI CITTADINI A NERONE.
COME CALIGOLA NERONE FU AMATO DAL POPOLO E ODIATO DAI NOBILI E SENATO. IL BRACCIO
DESTRO DI NERONE E TINGELLINO, ERA UN UOMO MESCHINO E CATTIV, AVEVA IL COMPITO DI SPIARE
I RICCHI E RIFERIRE TUTTO E NERONE.
NERONE FU ACCUSATO ANCHE DI AVER AVUTO RAPPORTI CON LA MADRE AGRIPPINA E DOPO AVERLE
DATO UNA VILLA, VILLA OPLONDI, UCCISE LA SECONDA MOGLIE POPPEA, LA UCCISE DURANTE LA
GRAVIDANZA A CALCI.
ORAMAI STUFO, IL SENATO E L’ESERCITO UCCISE NERONE.

INTERREGNO 65-69

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DOPO LA MORTE DI NERONE FU ELETTO DALL’ESERCITO UN VECCHIO GENERALE, GALBA, DA

QUESTO MOMENTO COMINCIANO I PRIMI SCONTRI TRA ORIENTE E OCCIDENTE INFATTI OGNUNA
DELLE DUE PARTI ELEGGE UN PROPRIO IMPERATORE: GLI ESERCITI DI OCCIDENTE ELEGGONO UN
LORO CAPO MA GLI ORIENTALI NON SONO DACCORO. NEL FRATTEMPO ALTRI 2 COMANDANTI SONO
AMATI DALL’ESERCITO, OTONE E VITELLIO. SCOPPIA UNA BATTAGLIA TRA I DUE E ALLA FINE VINCE
VITELIO. GALBA MORI’ DI MORTE NATUARALE, OTONE IN BATTAGLIA E DI CONSEGUENZA RIMASE
SOLO VITELLIO, COSI’ RIMANE AL COMANDO MA ROCONOSCIUTO SOLO DALL’IMPERO OCCIDENTALE,
MENTRE QUELLO ORIENTALE ELEGGE VESPASIANO DELLA CASA FLAVIA, CONTEMPORANEAMENTE
ALL’ELEZIONE DI VESPASIANO, MUORE IN ITALIA VITELLIO E COSI’ VESPASIANO SALE AL COMANDO DI
TUTTE LE TERRE.

VESPASIANO 69-79 (Eruzione del Vesuvio)Dc

Vespasiano apparteneva alla famiglia dei Flavi, questo imperatore apparteneva al popolo degli Italici. Aveva un
carattere forte e dignitoso, venendo dalla provincia di Roma era moralmente integro, fece una serie di riforme
positive: 1) Riordinò le finanze che erano state sperperate da Nerone, 2) Costruì strade di congiunzione tra Roma
e il Sud-Italia. 3) Costruì l’anfiteatro Flavio (Colosseo).
Combatte a lungo contro i Germani e rinforzò i confini, mandò Giulio Agricola (Zio di Tacito), infine conquistò
Gerusalemme.

Dinastia Giulio Claudio:

Augusto
Tiberio
Caligola
Claudio

Dinastia Flavia

Nerone
Vespasiano
Tito
Domiziano

TITO 79-81 DC

QUESTO IMPERATORE ERA FIGLIO DI VESPASIANO, PER LA SUA BONTA’ FU CHIAMATO DELIZIA DEL
GENERE UMANO (DELICIAE GENERIS HUMANI). TITO CONQUISTO’ IL TEMPIO DI GERUSALEMME
NELL’80 DC E PORTO’ A ROMA UN RICCHISSIMO BOTTINO. SOTTO IL SUO IMPERO ERUTTO’ IL VESUVIO
(79DC). TITO RICOSTRUI POMPEI PERSONALMENTE.

NB: PLINIO IL VECCHIO E IL GIOVANE ERANO SCIENZIATI, PLINIO IL VECCHIO MORI’ SULL’VESUVIO
MENTRE STAVA ERUTTANDO, P. IL GIOVANE DESCRISSE COME FURONO DISTRUTTE POMPEI,
ERCOLANO E C. MARE DI STABIA.

DOMIZIANO 81-96 DC

DOMIZIANO E’ L’ULTIMO IMPERATORE DELLA CASA FLAVIA. MENTE VESPASIANO E TITO FURONO
BUONI IMPERATORI, CON DOMIZIOANO SI RITORNA ALLA FEROCE TIRANNIA.
DOMIZIANO SI PROCLAMO’ DOMINUS ET DEUS E SI FECE ERIGGERE UNA STATUA IN CAMPIDOGLIO.
PERSGUITO’ A LUNGO I CRISTIANI.
RINFORZO’ ANCHE LUI I CONFINI CON I TEDESCHI.
ALLONTANO’ TUTTI I MAESTRI GRECI DA ROMA E PERSEGUITO’ MOLTI NOBILI.
FU UCCISO IN UNA DELLE SOLITE CONGIURE.

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PERSECUZIONE CONTRO I CRISTIANI

FIN DAI TEMPI DI NERONE COMINCIARONO LE PERSECUZIONI CONTRO I CRISTIANI FINO A

DOCLEZIANO, I MOTIVI PRICIPALI ERANO:
1) CREDEVANO IN UN SOLO DIO
2)CREDEVANO NELLA VITA DOPO LA MORTE
3) ABOLIRONO LA SCHIVITU’: TUTTI UGUALI SULLA TERRA
4) CREDEVANO NELLA FIGURA DI CRISTO
LE PRINCIPALI VITTIME DELLE PERSECUZIONI FURONO SAN SEBASTIANO E ALESSANDRO MARTIRE.

NERVA E TRAIANO 96-101

CON NERVA COMINCIANO GLI IMPERATORI ELETTI DAL SENATO. NERVA ERA UN VECCHIO SENATORE
BEN PRESTO PER L’ETA FU SOSTITUTITO DA ULPIO TRAIANO CHE CONQUISTO’ LA DACIA(ROMANIA)
CHE ERA COMANDATA DA DECEBALO.
NEL FORO TRAIANO FECE COSTRUIRE UN ENORME COLONNA TRAIANA SULLA QUALE ERANO
ISTORIATE L’IMPRESA RUMENA.
TRAIANO MORI’ DURANTE IL RITORNO DALLA ROMANIA.

ADRIANO 117-138

ADRIANO FU IL PIU’ IMPORTANTE IMPERATORE DEL II SECOLO DC. ADRIANO AVEVA UN FISICO
ECCEZIONALE, SOPPORTAVA FACILEMENTE TUTTE LE FATICHE. EGLI DOVETTE RECARSI IN TUTTI I
PUNTI DELL’IMPERO PER DIFENDERE I CONFINI’. ARRIVO’ FINO IN SCOZIA E FECE COSTRUIRE IL
VALLUM ADRIANUM( MURO DI DIVISIONE TRA SCOZIA E INGHILTERRA. POI SI RECO’ IN PALESTINA PER
SOFFOCARE LE RIVOLTE DEGLI EBREI.
NELLE SUE MEMORIE ADRIANO SCRIVE CHE NON DOVEVA PENSARE A SE STESSO, PERCHE’ NON
AVEVA TEMPO. PER QUESTO FU CHIAMATO L’IMPERATORE INSONNE. NEI MOMENTI DI PAUSA FECE
COSTRUIRE DEI MONUMENTI IMPORTANTISSIMI: UNA VILLA A TIVOLI, LA MOLE ADRIANA.
ADRIANO RIUSCI’ A SOPPORTARE SU DI SE’ L’ENORME RESPONSABILITA’ DI UN IMPERO E IN FUTURO
GLI SUSEGUIRANNO IMPERATORI MALVAGI E INCOMPETENTI CHE PORTERANNO L’IMPERO ALLA
DISTRUZIONE.

ANTONIO PIO (138-161)

TITO AURELIO FU UN UOMO ONESTO E MITE DA MERITARE L’APPELATIVO DI PIO. CON LUI L’IMPERO
ATTRVERSO’ UN LUNGO PERIODO DI PACE E MANTENNE BUONI RAPPORTI CON GLI STATI
CONFINANTI. I NPARTICOLARE ANTONIO PIO RICOSTRUI LE CITTÀ DISTRUTTE DAI TERREMOTI,
STRONCO’ L’AVIDITA’ DEI FUNZIONARI PROVINCIALI, MIGLIORO’ LE CONDIZIONI DEGLI SCHIAVI E
AIUTOì GLIORFANI. IN CAMPO RELIGIOSO FU ASSAI TOLLERANTE VERSO LE ALTRE RELIGIONI. PER LE
SUE QUALITA’ DIVENNE BUON MONARCA. APPARTENEVA ALLA DINASTIA DEGLI ANTONINI, FECE
COSTRUIRE BELLISSIME VILLE NELLE PROVINCE DI ROMA.

MARCO AURELIO (161-180)

ALL’INZIO MARCO AURELIO CONDIVISE L’IMPERO CON IL FRATELLO LUCIO VERO FINO ALLA MORTE DI
QUEST’ULTIMO. MARCO AURELIO GOVERNO’ CON SAGEZZA E COMPETENZA RISPETTANDO IL SENATO
E CONTRIBUI A GOVERNARE MEGLIO LE REGIONI PIU’ LONTANE.
DOTATO DI GRANDE CULTURA FU DENOMINATO “L’IMPERATORE FILOSOFO”, SCRISSE “I PENSIERI” UN
OPERA IN CUI NARRAVA DELLE SUE GESTA IN GUERRA E DELLE SUA MEDITAZIONI SULLA GUERRA.
MARCO AURELIO DOVETTE COMBATTERE A LUNGO CONTRO I PARTI CHE ERANO PENETRATI IN SIRIA
E CONTRO I QUADRI E MARCOMANNNI LE POPOLAZIONI GERMANICHE CHE AVEVANO INVASO LE
PROVINCIE ILLIRICHE SPINGENDOSI FINO AD AQUILEIA.
LE DURE GUERRE CONSTRINSERO MARCO AURELIO AD AUMENTARE LE TASSE E COSI’ ARRIVARONO
LE PRIME LAMENTELE E AD AGGRAVARE LE DIFFICLTA’ SI ERA AGGIUNTA LA PESTE E DI CIO’ FURONO
ACCUSATO I CRISTIANI.
QUESTO IMPERATORE MORI A DURANTE UN VIAGGIO IN GERMANIA.

COMMODO 180 192

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DOPO IL LUNGO PERIODO DI PACE MARCO AURELIO E TONINO PIO SUCCESSE L’IMPERATORE
COMMODO IL QUALE TROVO’ ROMA IN UNA SITUAZIONE ECONOMICA DISASTROSA, MINACCIATA ALLA
FRONTIRE DAI BARBARI , PERCIO’ ANCHE COMMODO COMINCIO’ A DARE SEGNI DI FOLLIA
PROCLAMANDOSI DIO SULLA TERRA. CERCO’ DI ACCATIVARSI IL FAVORE DEL POPOLO CON CONTINUE
FESTE, MA ALLA FINE ESEGERANDO CON LA SUA CRUDELTA’ PERSEGUITO’ I CRISTIANI E COSI’ FU
ELIMINATO IN UNA CONGIURA.

NOTA: NON SEMPRE PER IL CARATTERE DELL IMPERATORE E IMPERO SI DETERIORA, MA

SOPERATUTTO PER LE CONDIZIONI ECONOMICHE E MILITARI IN CUI SI TROVA L’IMPERAO AL
MOMENTO DELLA VENUTA DEL UOVO IMPERATORE.

SETTIMO SEVERIO 197 201

NOTA: DA QUESTO MOMENTO I POI COMINCIANO A SUCCEDERSI A ROMA IMPERATORI PROVENIENTI

DALL’ESERCITO, QUESTI IMPERATORI ORMAI PROVENGONO DA OGNI PARTE DELL’IMPERO E NON
SONO PIU’ ROMANI.

SETTIMO SEVERIO PROVENIVA DA LEPTIS MAGNA (AFRICA). CON SETTIMO NASCE LA DINASTIA DEI
SEVERI CHE COMPRENDE CARACALLA, ALESSANDRO SEVERO.
SETTIMO SEVERO DIEDE MOLTA IMPORTANZA ALL’ESERCITO COMINCIANDO DA UNA MONARCHIA
MILITARE. RINFORZO’ ANCHE LUI I CONFINI SOPRATUTTO TRA L’INGHILTERRA E LA SCOZIA EFONDO’
LA CITTÀ’ DI YORK.

CARACALLA 211-217

CARACALLA SUCCESSE A SETTIMO SEVERO. QUESTO IMPERATORE FU FAMOSO PERCHE’

PERSEGUITO’ A LUNGO I CRSISTIANI E MASSACRO’ TUTTI I SUOI OPPOSITORI. UCCISE PIU’ DI 20000
PERSONE TRA NEMICI E CRISTIANI. FECE COSTRUIRE A ROMA LE FAMOSE TERME CHE RIMASERO LE
PIU’ COLOSSALI DI ROMA.
NOTA LE TERME ERANO FATTE: LALIDARIUM=CALDO TIEPIDARUM=TIEPIDO FRIGIDARUM=FREDDO.
DALLE TERME DI CARACALLA SI PUO’ CAPIRE COME I ROMANI COSTRUISSERO GLI ACQUEDOTTI.
CARACALLA UCCISE ANCHE IL FRATELLO GETA E PER QUESTO FU UCCISO IN UNA CONGIURA.

ALESSANDRO SEVERO 217-220

ALESSANDRO SEVERO SI TROVO’ A COMBATTERE UN NUOVO POPOLO :I FRANCHI. ALESSANDRO FU

ELIMINATO DALL’ESERCITO PERCHE’ NON RIUSCI’ A BATTERE I FRANCHI E SCESE A PATTI CON LORO.
DOPO ALESSANDRO SEGUI’ UN LUNGO PERIODO DI ANARCHIA, L’ULTIMO IMPERATORE CHE SI
RICORDI FU ELIO GABALLO. FU GHIAMATO COSI’ PERCHE’ SI RITENEVA IL SOLE IN PERSONA. LE CENE
DI ELIO DURAVANO DA MEZZANOTTE A MEZZOGIORNO SUCCESSIVO.

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