Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DI
NUMISMATICA
RIVISTA ITALIANA
DI
NUMISMATICA niKKTTA DA
CONSIGLIO DI REDAZIONE
JS'.lL'.
PROPRIETÀ LETTERARIA
Tip. L. F. Cogliati ■ Sez. nel Pio Istituto pei Figli della Provviden7a.
CONSIGLIO DI ilKDAZlONE
pel 1892
NUMISMATICA ROMANA
XXL
DRUSO e TIBERIO.
(Ta v. I, N. l.).'
Di questo raro denaro sono conosciuti due soli
tipi, uno colla tribunizia podestà XXXTV e 1' altro
colla XXXV. Tali almeno li dà il Cohen e tali fu-
rono idue o tre esemplari, che mi passarono per le
mani. Il Vaillant Te lo accenna in una nota anche
il Cohen) dà il denaro di Druso e Tiberio con
TR P XXV, in luogo di XXXV ; ma il Vaillant non è
sempre modello d'esattezza, e per citare un solo
esempio basti dire che accouipagna la descrizione
del dritto di questo denaro con un disegno avente
la leggenda errata TIBERIVS AVG-, in luogo della cor-
rotta :TI CAES AVG, data nel testo.
Il denaro essendo assai raro, il piìi delle volte
ci si offre in esemplari moho guasti e di diflìcile
lettura. Da ciò può essere veimta 1" interpretazione
di A'aillant TR P XXV come anche l'eiTore dell' inci-
sore nella leggenda relativa a Til)erio. Inclinerei
perciò a credere la dizione del X'aillant errata.
L'esemplare ora descritto, di fabbrica piuttosto
barbara come tutti gli altri, e certamente non co-
niato in Rouia, ò di buonissima conservazione, o il
numero della podestà tribunizia XXX , cadendo nel
punto più chiaro della leggenda, è indiscutibile. Del
resto, per quanto anteriore agli altri, (meno quello
di Vaillant, dato che realmente esista; sarebbe del
pari postumo, Dru.so essondo morto l'anno 2;3 del-
l'era volgare.
14 l-lìANCKSr.O GN'lXCHl
GALEA.
VESPASIANO.
TRAIANO.
9/ — S C (all'esergo).
Traiano su di un palco a destra, accompagnato dal
prefetto del pretorio, con un lungo scettro e colla
destra alzata in atto di arringare tre soldati, di cui
quello davanti porta lo scudo e il parazonio, e gli
altri due, insegne militari.
(Tav. I, X. 4).
ADRIANO.
ANTONINO PIO.
SETTIMIO SEVERO.
CARACALLA.
ELAGABALO.
MASSIMINO I.
FILIPPO PADRE.
VALERIANO PADRE.
GALLIENO.
9/ — PAX ÀVG
La Pace a sinistra con un ramo e uno scettro trasver-
sale. Nel campo V.
palma.
53. Antoniniano. — Dopo Coli. 635.
^' — IMP C P LIC GALLIENVS P F AVG
Busto radiato e corazzato a destra.
T^ - VICTORIAE AVGG IT GERM
Vittoria a sinistra con una corona e una palma. Ai
suoi piedi un prigioniero seduto e legato.
AURELIANO.
PROBO.
NUMERIANO.
CARINO.
DIOCLEZIANO.
MASSIMIANO ERCULEO.
CARA US IO.
COSTANZO CLORO.
MASSIMINO DAZA.
COSTANTINO MAGNO.
COSTANTE I.
VALENTE.
GRAZIANO.
^ 3 I/ I V ^ 1 fl (-1 <ii-tto)
^ \/ ^ 1 ^ V H > ^-' — -)
deve leggersi, a parer mio :
Ci'hiepeve Arcuizies.
Essa trova così riscontro, sotto il rispetto ono-
mastico, p. es. neirepitafu) cliinsino :
*r)ansi-Zu\/nis' (Fabretti, tav. XXXII, 837);
(1) Gamuukim, />/■ iiìì SPinit-HK ili Roma con rtrii-^r/i-; iarrieioin, in
questa Rir. It. di Xitin., IV, p. 3'21-3-24.
42 ELIA LATTES
(1) Per Vili di Crìnepeue rimpetto all'i/ di Kraipims, cfr. p. es. Par-
tinnus Fab. HI, 371 con rarlanus, 367 .sg., Tincuntnal Gam. 694 con Ta-
cutUines' Fa.h. liT2. eritìnras, nell'iscrizione di Magliano, p. es. con T'i^/'j!-
na^aras' Fab. 1914 A 6.20; per Ve (Criuepeue) rimpetto all'/ (Kruipuus),
cfr. p. es. Easun Fab., 252) per liaiuv , Menerra Fab. 1019 ecc. con lat.
M inerra , .Leene nella bilingue Fab. 253 con lat. Licini. — Scrive del
resto il Gamukhini (p. 323): " Si può ben supporre che il re, col rima-
E. LATTES - POSTILLA ALLISCRIZIONE ETRUSCA, ECC. 43
nere più distaccato deU'iiUrc lettere, sia Pusitato prenome di re per irìe
(veìius) n. Se quindi il distacco è sensibile, e tale da doversene tener
conto, preferirà l'orse taluno, sia per tale motivo, sia por la cacofonia,
qaale a noi pare suoni, della parola Criu^peic;, di dividero Crimpe-Ve ;
e sarà, o l'e{l) Criiiepe , col prenome posposto , come nell i bilingue di
Pesaro e come in tante epigrafi dell'Etruria meridionale; oppure: Criuepe
di Areuiiie, pur sempre stando ferme le cose sopra osservate. Si confron-
tino :Fab. 1149, rd per !>/, 7O0 ter Uelits per ì^clun, ecc.; Fab. 249,
L. Pitpuni \ laicfni] Aìkùhìs' \ Verus' ecc.; Fab. 1896, Lir/jc Mffn's' \
Spurinai' lau'Jnij. A me, tuttavia, più arride, per ora, la lezione pro-
posta qui sopra.
(2) Ascoli, Arch. f/httol. ititi.. II. p. 452, cfr. 443-453.
APPUNTI
NUMISMATICA ITALIANA
I LUKilXI
DI GIULIA CE NT URTO XI SERRA
PRINCIPESSA DI CAMPI
(16G8-1GG9).
(1) Tre lui'jini inediti di ('amili, (Hir. Uni . di inmi., Anno ITI, IS'JO,
pag. 533-5-121.
4G liRCOLE GNIiCCHI
UN ^FEZZO TESTONE
DI FRANCESCO GONZAGA
MARCHESE DI CASTIGLIONE.
(l.-^04).
pag. 10".
54 ERCOLIO GNIXCHI
fi; Vedi Ciampi S., .V«//-iV ilrììn rifu ìfl/rnir/a e ch'iili scritti nuìiiis-
matici ili Gioiyiii l'inni. Firenze, 1S17, in-S'^, pa^. -Jl-ij. Questa grida è
|iure riportata dal Gazzkiìa , a pag. (Jó , de' suoi Diii-ursi intorno alti'
zecchi" e d'I alcune rare monete ijei/ìi unticìii innrclirsi di Cr'/n, Jìniaa e
ilei Carretto.
(■2j Monete ili zecche italiniie ineiìiie u cnrrrtlr. .Minutrin ter^d. Torino,
1871; in-4, pag. 39.
(3) Monna/es ile C'ortenii'/ìiu et 'h- ['onziine. [Il^^rue belge. 1S6."), pag. ISs-
442). Nello stesso articolo l'autore pubblica un matapane anonimo, colla
leggenda co.mes s . MAitriN . .mar. e propone di attribuirla ai Conti di
San Martino del Canavese ; attrilmzione contestata dal Promis.
53 kiìCom; gmx.chi
(4) Il r/jin^liij/in ili L'<rate- Abbate. {Rir. It. di yiini., Aimo I. ISSS,
png. 18-22J.
(5j DoMHNK o Promis, {Monete di secche itaìiune inedite <i corrette.
.I/c/;). IH, Torino, 1871; iii-4, pag. 38-41;, pubblicava due inat.-xpani con-
.siiiiili, ma avendo letto su di un e.soiiiplare : llEN . _; . (:^"|;T ., lo attribuiva
a Corteniiglia.
IN OnOLO INKDITO DI PONZONK 59
(6) Vedi Pkomis D., Mmeti' lìeììn :pcca iV Aiti. Tav. T, N. 'X
(7) Vedi a pag. '2fl.
60 ERCOLE GNECCHI
l'KK CAMKKLNO.
(2) Saverio Scilla, nella sua /ìi-er:: luilhid (ìclli- monete iwìitificic
antiche e moderne, ecc., trattando, a pa^:;. 237, della rarità delle singole
monete di Paolo ITI. aggiunge: Sono rari i \le:;l ijros^i di S. ì'eìiamio.
Xella descrizione poi delle moneto di quel pontefice l'autore non pulj-
blica alcun tipo di tali moneto.
66 E. GNECCHI - UN MEZZO GROSSO DI PAOLO III
Ercole Gxeccui.
GROSSO INEDITO
Giuseppe Gavazzi.
UNA MEDAGLIA
ALFONSINA ORSINI
* *
(8) .To. PiERii Vai.eki.vni, De Lileralorum InfclicUuic, Lib. II, pag. 133,
Hemelstadii. 16G1.
UNA MEDAGLIA DI ALFONSINA ORSINI 75
(9) EoscoE, Vila di L^-vir X, Voi. IIL cap. VIT, tj XV. Milano 181fi.
(10) VlI.LARI, Nicolò Murìiiort'lli 0 i suoi tempi, Voi. II, Lib. 1, C. XV,
pag. 108. Firenze 1887.
(11) Fkiìrai, iM-i'mino ilf' M>-dici, ctip. I, pag. 8. ^Filano, ]S01.
76 IiriRNAUDO MORSOLIN
(12) RoscoE, Op. cit., Voi. V, cap. XII, § XI e voi. VI. Appendice ,
n. CXV. ^Milano. 1H16 e 1817.
l'NA MliDAGLIA DI ALFONSINA ORSINI 77
(13) VlLLARI, Op. cit., Voi. ir, Hb. I. cap. XVI, pag. -i^lL'. Firoii/co. IS-^l.
(14) NahdI, Op. cit. Voi. II, lili. VI, pa;;. ,3S, nota. Kirenzo IS.jS.
(15) LiTTA, Op. cit. Dp Mfiicì f Orabìi.
(16) Ferrai, Op. e lor. rit.
78 B. MORSOLIN - UNA MEDAGLIA DI ALFONSINA OliSINI
Bernardo Morsolix.
PESI PROPORZIONALI
DESUMI DAI DOCUMENTI
DELLA
I.
detto Mancuso d'argento, valuta usitatissima nel Ducato romano nel corso
del X secolo, ed è precisamente, in questo periodo, che sopra i denari
d'argento dei romani Pontefici fu riprodotto il contrassegno della mano.
(Promis, Monete dei romani Pontefici aranti il mille. Tav. VI, n. 5, 6;
Tav. Vili, n. 9 e 10, e nosti-a Tavola dimostrativa numeri 6, 7, 8 e 9)
come può vedersi sui denari battuti in Eoma da Benedetto IV, 900-903,
e da Giovanni XII, 955-964. {Reg. Suhlacen. p. 163, 29 genn. ann. 913
« in argento mancosos numero xxx » loco cit. p. 104 , 1 settem. ann. 927
« in argento mancosos bonos nouos qualis prò tempore Merini numerum
sex. prò unoquoque marnoso ana denariis xxx. > Loco cit. p. 176 , 26
marzo ann. 949: « in argento ma?icosos numero xl. Per unoquemque
maneoso denarios xxx honos et optimo exmeratos etc. »)
La voce Mancosus e la sua cifra numerica sono giunte fino a noi
ed oggidì, nel vernacolo romanesco pei contratti di alcuni generi, si usa
per indicare il numero xxx: un Mengoso (sic) di allodole vuol dire
precisamente trenta allodole.
LiutpranJo clie conservasi nel regio luolai^lii'ro di Torino, ohe l'ii juili-
blicato dall'illustre nununoi^r.it'o Domenico Promis {Momlf ili '/l'ci-ìn'
ituliiinp. infiHtf e vorrHti'. Torino 1^07, p. '11 i e che sul rovescio porta
la iniziale Ìj. fLiutprandoj.
Nel nostro soldo d'oro, come in quello del regio g.ilùnetto, il busto
di Giustiniano, oltre il braccio destro sollevato, cnlla cui mauo srinegge
un globo crucigero. tiene un rotolo colla mano sinistra, varietà che non
rincontriamo nei soldi d'oro degli ]ireceileuti jiuchi : ed è ]ier tale speciale
rassomiglianza che possiamo attribuire ipicsto .soldo d'oro a I.iutprando.
Il titolo dell'oro è della bontà di ~. ed il peso medio di urammi
4 circa, per ciascun soldo.
(18) UoHEM.i, ItnJin Siin-ii. Ivlit. Venetiis ITi'O. T. V, col. TO.j.
(19j RoMAMN, Storili ihicHiiwiilnta ili Vfìii'iiii. Vcd. I. p. :i 11 : '. l'o-
« luiiius , ut prò .f«.r iiKuif. solili, uli Hill) hmiiiiir .•iiicriimeii/ iiiH rn-i-
t piatur, et si -plu^ fnrrit usque uil ihcAfiini ìii'i/ir. ihinniiii Inniiiiiiiui
90 VIN'CENZO CAPOBIANCHI
IL
l3
98 VINCENZO CAPOBIANCHI
(37) GuÉRARD, Op. cit. p. 412. 1 Le (Unier mi'i'ovingien qui prse (h fai!
21 grains 2fi fi gnunine l'il) i/oil pe^er 20 grains -ìSilOO [1 gntmme OHS).
m) Balutius, Capitili, i, p. 107: I). BoU(..ukt, T. V, p. Gli.
{3'J) Baf.utius, Capitili, legis salicae aiin. 7'.),s. Cap. IV.
100 VINCENZO CAPOBIANCHI
(45) Log. X, 78, « Juheamus ut prò argenti summa. quam qnis thesauris
« filerai illaturus, inferendi auri accipiat faculiatem, ita ut prò singulis
« ìibris argenti quinos solidos accipiat. »
(46) Cod. Teod. Lib. VII, tit. XXIV. Lib. I de oblat. vot. <c qiwiie-
<^ scuiìiquc certa summa solidorum prò tituìi qitantitate dehetur, et auri
^i massa irasmittitur in septiiaginta duos solidos libra feratur accepto. »
(47) Diego, De Comitibus Barcinon. Lib. II, cap. 53. Ivi si riferisce
cbe 7000 uiancusi costituivano il peso di 1000 once d'oro, per cui 84 for-
mavano una libra. V. Du-Cange sotto ìa voce Makcusus.
PESI PROPORZIONALI DLSLNTI DAI DOCUMENTI, ECC. 105
CO^XLUSIONE.
rum
(48) Fossati , De ratione Nummorum , Ponderum et Mensura
in Gallis sub primae et secaiida e stirpis regibus. Memorie della reale
Accademia di Torino, T. V, p. 151 e stguenti.
iamo il
(49Ì (ìuesto Exafjiìwi della libra voiiiaua, del quale riproduc
e due
disegno nella nostra tavola dimostrativa n. 1, ha forma rotonda
denari carolini del IX secolo
lati pieni. Sopra un lato, alla foggia dei
vedonsi
ò inciso in giro la leggenda tt« LEO . KEMK . MEN . ; nel campo
e. Ec-
scanalature concentriche nel cui mezzo sta una piccola appendic
abbrevia ta men . che significa re
cetto il nomo proprio i.EO e la parola
mmmram , il rimanent e è di oscura interpre tazione. Questo Exaijmm
deve
ronde il Jieso di grammi 1121, 250.
s. Le Sol
(50) tluÉRAUD, Op. cit., II tablc des poids des mounaie
d'or luérovciigien pése grains 72 = 'ò g."' 82i.
PESI PROPORZIONALI DESUNTI DAI DOCUMENTI, ECC. 107
RIPOSTIGLIO DI BELVEZET
DISCOI'ERTO NEL 1836 (1).
RIPOSTIGLIO DI VEUILLIN
DISCOPERTO NEL 1871 (2).
20 denari a fior di conio, pesati insieme, hanno dato grammi 34,800, ossia
grammo 1,7400 per ciascun denaro.
TAVOLK DI CONFRONTO
FRA I NOSTRI PESI E QUELLI DEL GUÉRARD
PER LE MONETE d'ARGENTO
DELLA PRI.NrA E SECONDA DINASTIA FRANCA
pp:s(> in (ìkammi
Denari iissi:iii-.izioyi
nostro jies'»
pfHu (iii-Tar.l
PESO IN GRAMMI
/"jWCir/JI'^ VJItVT
Soldi 'Jj!i£,lit AA,i'J^i
II.
PKSO IN (illAMMI
Denari
nostru peso
jK-so (lii>'-rirJ
1
II.
'■~
l'KSO IN (iliAMMI
Otire () s' s' F li i ' i yfo \i
•-/rjtj £j J^ r mI JjJ ^y ^^ -i
ruiiiaiii-t
nostro l'fctìo pe-so Giiérard
III.
iltAMMI
PKSd IN (
Denari
■' os.iKin-jyiiiyi
c;irolisci
no.stro pt'SD \>osa (iii'Tftiil
III.
'■B
!
o HiSO IN GRAMMI
Once
b
carolisce
osar.HVAxioyi
1 nostro [IPSO pese Guérard
~1C
TARIFFA
DEL DENARO PER LA. AFILLE IMESOLOINA
-in [ì
CORSO 1
MONETE D' ORO. X.
J: : .s.
di
::. i:5::h:=
/•;■-.,-. 1
2,-5 8<i
CORSO
MONETE D'ARGENTO. di Ccira
l!es:l:ina
cantcn.
X
Confederae. Fior.
Sriszera Tallero di diversi Cantoni e sua
20
metà e quarto in proporzione. 3 20 15
Francia Tallero di giusto peso .... 3 12
11 Pezzo da .5 franchi e suoi spezzati 2 53 10
Italia Vezzo da 5 lire italiano e suoi
spezzati in proporziono . . . 2 53 10
^[iìano Scudo, metà e spezzati .... 2i) 8G
Bologna Scudo della Madonna da Paoli 10
3 10
15
e suoi spezzati in proporzione
Parma Ducato 2 54 8
Firenze Pisis e sua metà in proporzione 3 8 9 2
Savoia Scudo e spezzati in proporzione 4 — 11 15
Il Per le monete d'oro sino al valore del luigi d'oro sarà tollerato il
calo di due grani, per quelle di maggior valore grani tre : eccedendo poi
il calo a queste fissazioni, sarà facoltativo ad ognuno di ricevere le
valuti calanti coll'abbuono di soldi 5 per ciascun grano calante dal peso
intero.
Il Tutte le monete erose ed in genere non nominate nella presente
tariffa sono dichiarate fuori di coi-so. n
Emilio Tagliabue.
VITE
DI
XI.
GIORGIO VIANI
VILLA DI CHIESA
DETTA VOLGAEMENTE lOLESIASil).
G. VlANI.
(2) Altre notizie li.i il Sig. Alj. Ziicclielli per confermar questa zecca,
10(} e. T.UPPl
I.
Il dj.
(Ij Questa M''morìit fu inserta iiell' opera sopra citata del Morroiiii,
tomo I, pag. ITG-'ITS; tav. Ili, n. '2.
128 e. LUPPI - VITE DI ILLUSTRI NUMISMATICI ITALIANI
Palude. Dissi allora, che tale moneta, non solo era preziosa
e rarissima, non essendovi eS(;mpio che le antiche Eepulj-
bliche toscane abbiano permesso ai loro Consoli, Capitani,
Podestà, e altri simili Capi di coniare monete col proprio
nome e stemma , ma che forse poteva credersi unica , non
essendo stata osservata l'eguale nei pubblici e privati Musei.
Contro ogni mia aspettativa, altra ne fu scoperta nel luogo
medesimo ove trovossi la prima, la quale, essendo di conio
alquanto diverso, merita di essere pubblicata e conosciuta
dagli amatori delle cose antiche d'Italia.
Nel diritto di questa moneta si vede, come nell' altra,
un'Aquila coronata sopra un rostro di nave colle medesime
parole all'intorno : ma il leoncino rampante, che resta al di
sotto e forma l'arme della famiglia da Palude, è in mezzo
alle due lettere F. I., le quali non esistono nella prima. Non
sarà difficile 1' interpretazione di queste lettere quando si
rifletta, che in quasi tutte le antiche monete della Kepub-
blica di Pisa si legge il nome dell' Imperatore Federico I,
il quale, con diploma del 25 di agosto 1155, le confermò il
privilegio della zecca. Le due lettere F. I non sono dunque,
a mio giudizio, che 1' abbreviazione della solita leggenda
FEDERICVS IMPERATOR , e fanno vedere , che Buonaccorso
da Palude volle indicare in tal modo , che la moneta col
suo nome era simile a quella della Kepubblica, oppure
esternò un atto di gratitudine a Federico II, da cui fu sin-
golarmente onorato e protetto. Il rovescio, colla ^Madonna e
col segno della campana, è perfettamente eguale a quello
dell'altra, eccettuata qualche piccola differenza nella fattura
della seggiola ove riposa la Vergine col Bambino in braccio.
Se fu grande raminirazione con cui venne accolta dalla
Repubblica Letteraria la prima moneta del celebre Podestà
pisano, non minore sarà quella che farà nascere la pubbli-
cazione della seconda. In fatti si l'una che l'altra, nell'atto
che illustrano una chiarissima ed antica famiglia, la quale
esiste tuttora in Pisa, fanno epoca nella storia della Mo-
netazione toscana , e meritano un luogo distinto nei più
scelti e doviziosi Musei.
Questa moneta alquanto logora fu da me acquistata nel
1810, è di ottimo argento, e pesa grani 24 fiorentini.
G. VlANI.
W„,'^.-d^-^.^
NECROLOGIE
CAMILLO BRAMBILLA.
Due ripostigli di monete, battute dal cadere del Secolo XII ai primi ann<
del XIV. {Bullettino di numismatica e sfragistica di Camerino, 1887
Voi. Ili, pag. 93-103).
È una interessante e ragionata descrizione di due ripostigli, composti
in gran parte di denari e denari mezzani delle zecche di Pavia, Brescia
Mantova, Cremona, Asti, Milano, Genova, Parma, Como, ecc.
Le monete più importanti del ripostiglio sono due imperiali di Ga
leazzo Visconti per Piacenza, dei quali si conoscono pochissimi esemplari
GIULIO MINERVINI.
MATTEO CAMERA.
FRANCESCO REALE.
GIOVANNI FRACCIA.
GIUSEPPE BERTOLOTTI.
ALFONSO DE SCHODT.
LIBRI NUOVI.
'Avy.vpzOT, T~jv vjy.'.TAarwv ty,; /.'j:(.o; 'KAyàòo;, O-ò 'I oàvv/j II.
Aày.TTiO'j. — 'Aj-Y.vcC'.v, 1891.
Sotto questo titolo , il Sig. Lambros di Atene si propone di
pubblicare una illustrazione delle moneto antiche appartenenti alla
Grecia propria, trattando Id diverse regioni in modo che l'opera
riesca divisa in quattro volumi, indipendenti l'uno dall'altro.
Il terzo volume è uscito testé, o comprende il Peloponneso.
Le descrizioni sono precedute da brevi cenni sulle città cui si
riferiscono le monete, ed i tipi principali sono riprodotti in 16 bel-
lissime tavole eseguite noi rinomato stabilimento Brunner di
Winterthur.
Se il pubblico farà buon viso all'opera inlrapresa dal Signor
Lambros, l'autore ha intenzione di far seguire ad essa la descri-
zione delle monete della Tracia e della Macedonia. S. A.
[T)!) miii.ioc.ii vi'iA
/ìAv (l'I.), //ix/iiiri' iiMur/.nirc (A'.v Colonics friiiiriiiscs ti iijìri:s Ivs (/<i-
cninriils o/fiaic/.y. — Piiri.s, Motilorior, 18!)2. — (ITii voi. in-8 gr.,
(li iiK() jiiifi;., con '278 li;;, ititorcalato nel tosto).
PERIODICI.
--!^g<-
i^f>:'
B I
^^5^i'
^"^Dcr.
.au>^
IV""
V. C.VrOBLlNC III.
{.\r,nu V - l-jsc. 1)
FASCICOLO IL
APPUNTI
DI
NUMISMATICA ROMANA
XXIT.
lì) Unìif XiimUnintiqii-r, ]8G1, pap:. '25o e se;;;, o pag. -107 '■ seg.
10(J KUANCESCO (ÌMX.CIII
a) Prove di zecca.
ò) Tessere.
e) Monete genuine.
(I) Anime di monete falsificate.
e) Monete false.
Fi;\xri:sco ( ixKccnr.
POCHE OSSERVAZIONI
SUL DENARO DI L-MEMMI-
^
^S-^*
(3) Per non uscire dalla serie delle famif^lie roinane, i cui nomi si
leggono sulle monete della rejnibblica, cfr. Babelon, Monnaics de ìa
Jiepiihìiijun romaiììfi sulla origine delle seguenti famiglie: Annia, Antia,
Antonia, Fonteja, Mamilia, ecc.
(4) Aen. Y, 121.
(5) Id. V, ]22.
{(■-<) Serv. ad. Ai'ìì. V, 117.
i7j Festus, s. V. Caeculiis.
(8) Id. s. V. Clodia.
(9) Clc, Brut. XXXVI, IBG; LXXXIX, 804.
(iOj Acii. XII, 127.
(11) Lucrezio dedicò il suo poema a L. Memhiio figlio di C. Memmio,
e in esso fa intendere che (juesti considerava Venere come protettrice
della sua famiglia: De rrr. iiat., I, 27.
(12) Bai:. Meiììiiiia, n. 2.
(13) Id. id. n. S.
POCHE OSSERVAZIONI SUL DENARO DI L. MEMMI 177
II.
(14) Fra gli scrittori latini jiosteriori .a Virgilio, solo Igino fa cenno
(li Jlciiostoo troiano, compagno di Enea ne' suoi viaggi. ÌS'on sappianfio
donde traesse la notizia di una finta battaglia navale, data da Enea nel
tempo che dimorò presso Acoste, in Sicilia, nella quale Jlenesteo si se-
gnalò e si ebbe in premio una corazza. (IIygin. fab. CCLXXIII;.
C15) AroLi.ODORO, III, 10.
(IGj Pausania, II, 25, 5.
l'OCHI^ OSSKRVAZIONl SUL DKN'AUO DI I,. MKMMl 179
(44) V. nota. 9.
(45) Plut., l'omp., XI.
(46) Cic, p. Baiò., II, 5.
(47) Catull., Carw. X, 28.
(48) Eiscontra il danaro del figlio di lui, ove egli ha il titolo di
« iììijjerator n. Babelon, Memmia. n. 10.
POCHE OSSERVAZION'I SUf. DENARO hi L. MEMMI 185
("49) In AfK. ^'l^l■. Or.if.r. 15, trovasi citato un lil.ro ili Sex. Oellins
OuiGO G. Ro.MANAK >i dei ijnale iiou si possiedo alcun iVaniniciito.
186 ETTORK GAHRICI
(50) luL. Caes., apnd. Ovid. Mot. XV, 804;AuG. apnd Ovid. Vont. 1, 1, 35.
(51) luvEN. I, 99.
pochi: osskrvazioni sul denaro di l. jiemmi 187
(52) Orig. G. e. 2.
188 KITORE GAliRICI
(53) Opi era re degli Lipigi clie aveva aiutato i Pcucezii ai ilauni
(Iti Taientini : ma era uiovto in battaglia.
(54) Paus., X, 13.
(55) Gahuucci, ^foll. ih'll'Ital. ani. Part. II, pag. l'2l.
(56) Polli) X, IX, SO.
POCHE ossi:uvAZioxi sur, dknaro di l. mk.mmi 189
III.
(C8j EcKHKI, iU. S. V. TDina /, p.n:;. -'03, cObi l.i ilescrivc; Ca]iUt iuve-
iiilo adversum proiiiissis crinilHis et ooronii qaeriia rflimitnm, iiixta
a.cus, in imo A llnA A'..'N, indo XdIKKtiN U' K ATAN AI'.iN.,.. CfV. Fox,
KiigrarÌHfjs tif Hiipti/j/islifd nr rare (jreck oiiiìs. Piirt. I. jjI. Ili, 30. (^iifnti
e I'Hkad, l.'g-ono perù XOII'U.'.N'.
(<i9) Xè può sospettarsi t-lie AilnAA'-.'N sia il nomo abbreviato del-
l'artista Apolìon •{(>>!}. poiché il nome clie leggesi a sinistra della test.i,
quello è certamente dell'artista. Non so capire perche il Torrkmi'ZZA la
dichiarasse testa femminile e I'IIkad iCntnì. li. M. Siciì'j, n. 31) non
fnccin proprio conno della corona.
(TOj Hkad, Coins nf Sijracìise.
101 F.TTOnr. GARRICI
IV.
(3; DcJ.MENICO >fAN/.UM Or. 1 ERlilNO. QuilJi.TllO doppio rol SUO i;ionKilc
novaineiite composto ot dili^'oiitissimaiuento ordinato spcond'.i il costmu'
206 NICOLÒ PAPADOPOLI
Nicolò Pai'ahofoi.i.
TRE MEDAGLIE
JN r»NORK
(1) iiirisla
Milano, 1891. tidìiiiDii di S'iiiiiiiiiKili'yi, Anno I\', fase. I-II , l'ag. 17;!.
(2) 1761.
iietiis, MuHU'um Miicciirrhrì/iainiiii. 'l'oiii. I. paj;. 85, tav. VI. ii. I. A'c-
(3) AuMANi), Lcs Mi'doill/'urx J/uh'/'iis (/'■>■ (jiiiiniìiiie et sfizi! iii>' ^l'cli s,
Tom. II, pag 10, n. IO. Paris. lss:i.
210 BERNARDO MORSOr.lN
(tj Calvi, lìMiolecd </('/!' Scriltorl Vicentini, Tom. I, pag. o5. Vi-
l'enzi), 1772.
IRl; MEDAGLIE IN ONOlìE DI KRAl i: GIOVANNI DA MC.ENZA
211
(3) Questo motto er.a comnno ancho ail un'altra t'amiglia patrizia
biellese: i Fantoni. Nel piccolo Museo di antichi monumenti biellesi,
che il compianto Quintino Sella aveva iniziato sotto uno dei porticati
della Scuola Professionale, è una lapide sepolcrale di t'orma quadrata la
quale porta scritto sull'orlo in basso: avgv . eantonv.s . sua . et . i'()sT . iì
sugli .altri tre lati la leggenda non noi'.is domine | sed nomini tl'o | da
fil.ORIAM. In mezzo evvi lo ^^temma della famiglia Fantoni, ma di esi-
nou si distinguo più che lo scudo accartocciato e sormontato da cimiero so
nel quale lo stemma propriamente detto era racchiuso. Si rileva jierò
dal Consegnamento del Hill CArch. camerale di Torinoi che i L'aiitoni
portavano u d'azzurro con un leone d'oro, (piai tiene con le zampo una
lancia con banderuola d'argento. Cimiero, un leone nascente tenente
una lancia simile. Col motto sopra: Unn noìiis Doiiiiii", .ied uoiniiin Ino
ila gloriam. n
(4) Durante la signoria di Friancesco Filiberto lavorò anche la zecca
di Crevacuore. Non rimanendo alcun dato per distinguere so la descritta
monetina sia stata coniata piuttosto in una clie in altra delle due zecclie,
l'attribuii a Messerano, essendosi sempre in questa lavorato senza i8l' in-
termittenza della zecca di Crevacuore.
213 CESARE POMA
Cesare Poma.
MEDAGLIE ITALIANE DEL 1890
,iynuda
— Ina giro ai lati: Speua.nza.
sin. Sotto: UMBERTO I - RE D'ITALIA. Testa
*
* *
*
* *
Alfredo Co.ma.ndi.xi.
VITE
DI
XII.
C. Lt;'pi.
BIBLIOGRAFIA
LIBRI NUOVI.
{\i) Lo sttì-iHo aiU-oi-j d.iplora nella prefizione tpag. XVIIj che una
serie del quarto periolo delia coniaziou; di (;izioo sia laulu raijprusi'n-
tata nel Mu-^uo Britannico.
2r>2 niCLlOGliAMA
(1) De.moi.e EuoiiNE, Histitìri: iniini'Uiii'i: ile (rciiì-re d'^ /.'j.).7 ìi I7!ì':
Genève, 1887, in-4", con '■) tavole.
254 BIBLIOGHAKIA
Rizzini dottor P., Illustrazione dei Civici Musei di Brescia. Parte II.
Medaglie (Serie Italiana, secoli XV a XVIIIj. JJrescia, tip. Apollonio,
1892, in-8, pp. 228, con 3 tavole.
De sigillis et nuinmis ad Neapolitanum ducatum pertinentibus
Mantissa. Con L tav. [in Capasso Bari. Monumenta ad Neapolitani Du-
catus historiam pertinentia, voi. II, parte IL Napoli, 1892, a pp. 2^3 seg.]
Foresto p. Gae., benedettino cassinese. Le monete delle zecche di
Salerno. Parte I (I longobardi, principi di S.-ilerno: i duchi di Amalfi !
i duchi normanni di Salerno, e le incerte). Salerno, tip. del Coininercio,
A. Volpe e C, 1891, in-4, pag. 43 con 4 tavole.
Tablpau des monnaies d'argent ayant cours legai daus l'Union ino-
nétairo latine. (r;ilh-e, R. Burkbardt, 1892.
Rjiimieitx C'ìi., D.^sM-iption d'une ■").'' sèrie àf 10 I nié lailles geno-
voisns inédites suivie de l plancbes fl2 fig.l. Gi'ii' re- lì'iìe, IT. Georg. 1892,
in-8, pp. 45.
Jeckliii Fritz , Katalog der AUenbuuis-Sinnniung ini Riitisclien
Museuui zu Cbur. Chitr, Gongel. 1892, in-lG 'ji pp. 24-70; Miinzs:ìiìvnlni>y ,
con 1 tavola; a pp. 71-82, Djiikmunz^n und Melaillon].
PERIODICI.
Prometheus,
niiinzen. n. 26, 1892: ITirsch, TTeber marokkanische Kupt'er-
Allgemeine Zeitung, di Monaco, Beiloge n. 74 (I892j: Luschin
ron Ebeiigreufh A., Eine Silberki'ise im 14. Jahrhundert.
Illustrierte Zeitung, Lipsia, n. 2544, 2 aprile 1892: Eine Comenius
Denkmuiizo.
Natur-wissenschaftlische Wcchenschrift, n. 7, 1892: Gold-
artiges Silber.
Berichte ùber die Verhandlungen der k. sachsischen
Gesellschaft der "Wissenschaften. (Philologisoh-hlstorische Classe)
1891, n. 2-3. (Lipsia, 1892): Itoscker (,jun.) Ueber die Ileiterstatue Jul
Caesar's auf dem Forum .Tulium und den Tictio; Bpotónou; einer Miinze
des Gordianus Plus voti Xikaia (Bitliyuien). — • Schneider, Goldtypen
des 0sten3 in Grieehischer Kunst.
Mittheilungen des Oberhessischen Geschichtsvereins in
Giessen, N. Folge, Band 3, 1892: Kleiritz, Alte Miuizstatte bei Giessen
Mittheilungen des Vereins fiir Geschichte der Stadt Meis-
sen, voi. 2, fase. IV: linnieì Georg, Aiis der Kipper-und Wipper Zeit.
L'art pratique, dell' Jlirth di Monaco, 1892, livraison I, tav. 6:
Médaille (le l'erapereur
Travail allemand de Tan Maximilien
1508. II, roi de Hongiie et de Bobème.
DISCIPLINE.
Asse di gr. 43
Asse con astro al rovescio. Babelon T. 1. p. 50 n. 26.
Sentisse con mezzaluna al rovescio, ivi
Denar^o foderato illeggibile
Viltoriato tipo solito
Viltorialo (?) Dr. Pegaso. — Rv. Vittoria che corona un trofeo.
71 Pezzi di assi e frazioni di assi di conservazioni diverse.
Monete di Famiglie.
Monete Imperiali.
34
ATTI
DELLA
Roma
1. S. A. R. IL Principe di Napoli
2. Ambrosoli Dott. Solone Milano
3. Arcari Cav. Dott. Francesco Cremona
Sacconago
4. Ballarati Cap.° Amedeo
5. Bertoldi Antonio . Venezia
6. Brambilla nob. Comm. Camillo Pavia
7. Gagnola nob. Carlo Milano
8. Casoretti Carlo
9. Castellani Giuseppe Fano
10. Ciani Ing. Giorgio Trento
11. Comandini Dott. Alfredo Milano
12. De Lazara Conte Antonio . Padova
ì>
S. A. K. Il Principe di Napoli
Ambrosoli Dott. Solone
Cuttica de Cassine Marchesa Maura
Gnecchi Cav. Ercole
Gnecchi Cav. Francesco
Gnocchi Comm. Ing. Giuseppe
Johnson Cav. Federico
Papadopoli Conte Comm. Nicolò.
CONCOESO DI NUMISMATICA.
Presidente
Conte Comm. Nicolò Papadopoli, Senatore del Regno.
Vice-Presidenti
Cav. Francesco Gnecchi
Cav. Ercole Gnecclii.
Consiglieri
Dott. Solone Ambrosoli , Conservatore del R. Gab. Num.
di Brera.
Cav. Giuseppe Gavazzi.
Ing. Emilio Motta, Bibliotecario della Trividziana.
Dott. Umberto Rossi, Conservatore del Museo Nazionale di
Firenze.
G. Arturo Sambon.
March. Carlo Ermes Visconti, Direttore del Museo Artistico
Municipale di Milano.
I.
VI.
I vice presidenti
Francesco ed Ercoli: Gnecoiii.
Il Segretario Luppi.
NUMISMATICA ROMANA
XXIV.
CLASSIFICAZIOXE
DEL BRONZO IM P E R IA L E
I.
II.
III.
IV
(3) Tre soli sono i bronzi che ci restano di Traiano senza le lettere
S . e . e che Cohen classifica per Medaglioni; ma il primo di essi (Coh. 296j
ò dato per tale pel solo motivo che l'esemplare da Ini descritto è ornato
di cerchio ornamentale , mentre ha il tipo e le dimensioni di un gran
bronzo ordinario. Ai;li altri dne (Coli. 297 e 298) privi di tal cerchio fa
seguire l'annotazione u Ce médaUlon est plutòt mi grami brame saits ics
leitres s . C . " il che significa che tutti e tre sono affatto simili ai gran
bronzi battuti dal Senato. Un quarto, che pure ha la perfetta apparenza
di un gran bronzo senatorio , venne ultimamente ad arricchire la mia
collezione, e ne darò a suo tempo la descrizione.
(4) Nella H EJiz. del Cohen questi pezzi vengono confusi nella serie
generale come agli altri regni, sotto l'incerta denominazione: Medaglione
0 Gran Bronzo.
CLASSIFICAZIONE DEL BRONZO IMPERIALE 287
VI.
Ricapitolando
abbandonando dunque
la vieta quanto
e falsa sopra in
divisione s'è Monete
detto,
e Me da (jli Olii, e, prendendo la cosa da un punto più
alto e più razionale, si istituisca la prima grande
divisione fra il Bronzo senatorio e il Bronzo irn-
2)eraforio. Tanto nel primo come nel secondo avremo
bronzi dei tre moduli ordinari, Gran Bronzo, Medio
Bronzo e Piccolo Bronzo, rispettivamente equivalenti
al Sesterzio, al Dapondio e all'Asse, e dei moduli
superiori o multipli, i quali potranno, volendo, con-
tinuarsi achiamare Medaglioni. Nella serie senatoria
dominerà il numero, la varietà e l'abbondanza dei
moduli comuni; la serie imperatoria invece, cammi-
nando da principio, per quanto assai meno numerosa,
parallela ed eguale nella forma all' altra, brillerà
da Adriano in poi per l'arte e pei moduli pesanti.
Ma, quello che maggiormente importa, nessuna mo-
neta resterà esclusa dall'una o dall'altra serie, ciascuna
moneta invece nell' una o nell' altra troverà il suo
posto opportuno.
Nella prima saranno compresi tutti quei bronzi
che furono fin qui chiamati Gran Bronzi battuti sic
disco da medaglione, o Medii Bronzi hatttdi su disco
da Gran Bronzo, purché abbiano le iniziali S C ; nella
seconda tutti quelli indistintamente che, qualunque
sia la loro apparenza e il loro modulo, sono privi di
tali iniziali. — E sarà lecito chiamare perfetta la nuova
divisione, la quale lutto comprende e nulla esclude.
IL MEDAGLIONE SENATORIO
Multipli
Peso Medili Peso Medio
Nomi Multii.li del del
itmtivo Sesterzio
del (t. B.
aiJlirossi- Del M. B Dupoiidio
tivo
approssima-
» 12,5 » 24
gr. 59 (da 5)
Augusto ....
Livia » 12 ^ 27.5.
gr. 28 » 12 » 71 (da 6)
Agrippa. . . . gr. 39
Tiberio .... • » ?
gr. 12
» 25 26,05-19,63
Agrippina Madre » 12
Caligola .... » 029-22
da 5)
» 12
Nerone .... » 52 (da 4
> 25 » 40,5
Vespasiano . . . » 25
» 50
» 25
Trajano .... » 45-29,45
Adriano .... ^ 25,5
Domiziano . . . !> 78-54-50,5-
» 25 » 33
Elio ..... » 25,5 38,725
Antonino Pio . . !> 21
» 25,5 »» 42,5-33,75-
49,5
30,05 » 12
M. Aurelio . . . » 25 » 12 » 20
» 42-35,5
Faustina juniore. ^ 25 » 37
Lucio Vero. . . » 25 » 36
Commodo . . . » 25 » 32,5
Settimio Severo . » 25
Giulia Domna. . » 25 » 43-42.5 » 22
Caracalla . . . y, 45-44-44-43,1 » 11.5
f 25 » 35
43-36,3-30 » 24
Elagabalo . . . ^ 20 34,6
Sev. Alessandro . > 51-43-36-35,5 > 11.5
» 19
29,5-29,4
» 33,1
Filippo Padre » 19 ^ 27,7
Filippo Figlio . 3. 19
Trebon. Gallo. . » 19
Trajano Decio » 63-51-48,7-46
45-42-41.5-
41,3-40.1-38,5-
37,8-35,5-34,9-
31,5-31-30,7-
80-29,4-27,9-
» 19 27,8-25,2
Etruscilla . . . » 42-40,1-40-39
-34-33,5-29
> 18
Valeriane . . . ^ 31,3-30,5-28,1
» 18 24-22,6-21
Gallieno. . . . » 31-27,7-26.7-
» 17,5 21, 35
Salonina. . . . » 27,7-25,5
297
IL MEDAGLIONE SENATORIO
DESCRIZIONE
DI UNA PRIMA. SFRIK DI ^[e])\GIAOSI SkxaTORI.
AUGUSTO.
LIVIA.
AGRIPP A.
TIBERIO.
AGRIPPINA MADRE.
CALIGOLA.
NERONE.
9 — SECVRITAS AV&VSTI S C
La Sicurezza seduta a destra davanti a un' ara accesa,
presso cui una torcia infiammata. Tiene un' asta
nella sinistra, sostenendosi il capo colla destra, il cui
gomito è appoggiato alla sedia. All'esergo II.
Coli. 255 var. (per l'esergo) M. B. Gabinetto di Francia.
La sigla li all'esergo dimostra come veramente per coniare questo
multiplo si sia adoperato il conio del dupondio.
VESPASIANO.
DOMIZIANO.
ADRIANO.
ELIO.
ANTONINO PIO.
M. AURELIO.
FAUSTINA FIGLIA.
LUCIO VERO.
COMMODO.
9' Vittoria,
— TR P che
Vili cammina
IMP VI COS IMI P Ptenendo
a- destra, S C un trofeo
colle due mani fanno 18.'5 d. C. >
Coh. SIO a. B. Gabinetto <li Vienna.
SETTIMIO SEVERO.
9 — VICTORIAE AV&G S C
Vittoria in biga veloce a destra.
Ined. dopo Coli. CAI. Coli. Ercole GneccM a Milano.
Ho descritto questo lironzo nella illustrazione delle inedite della
Coli. Ercole Gneochi data nel I fascìcolo delia Rirista in questo mede-
simo anno 1892 (X. 25), avvertendone fino d'allora il grande diaiiietro
(mi 1. 35) e il peso eccezionale, che me lo faceva ritenere equivalente a
un doppio sesterzio, prendendo come base il peso minimo dei tì. Bronzi
di Settimio Severo, o a un sesterzio e mezzo, calcolandone il peso medio.
GIULIA DOMNA.
CARACALLA.
SEVERO ALESSANDRO.
GORDIANO PIO.
9 — lOVI STATORI S C
Giove ignudo di fronte, \'olto a destra con uno
scettro e i fulmini.
Coh. 240. G. B. Galdnotto di nrora.
FILIPPO PADRE.
FILIPPO FIGLIO.
TRAJANO DECIO.
58. gr. 51 48,7 4G 45 42 41,5 41,3 38,5 37,8 35,5 34,9 31,5
31 29,4 25.2 (Sesterzio doppio, triplo, quadruplo, ecc.).
jy — IMP C M Q TRÀIANVS DECIVS ÀVG-. Busto laureato
a destra colla corazza, oppure col paludamento e la
corazza, talvolta visto per di dietro.
]> - FELICITAS SAECVLi S C La Felicità a sinistra
con un lungo caduceo e una cornucopia.
Coh. 57. Med. In tutte le collezioni.
TREBONIANO GALLO.
1^' colonne;
— IVNONIiu MARTIALI
mezzo la S statua
C- Tempio rotondo aassisa
di (liunono quattro
di
fronte.
Coh. or., a. B. Gabinetto di Vienna.
VALERIANO.
GALLIENO.
SALONINA.
Fi;.\>'CEsco Gnecchi.
Francesco Foscari e le sue monete
(14-23-1457)
(2j U. Archivio 'li Stato. Siiicilo. Terra rej;. Ili, carte 7!'.
(3^1 Ivi. Mcif/ff/or Coiis'i/Iio, re^xi-^lro Ursa, carte l'.ll.
(i) Ivi. Senato, Misti reg. J.VII , e. liG r. — Capitolare dello
Brocche, carte 24 t. — Capitolare dei Massari all' argento, carte GÌ t.
520 NICOLÒ l'AI'ADOl'Ol.I
(5) R. An-liivio (]i Stato. Si'iiato, !i\[isti reg. L"\'II, carte l'2G t. —
Capitolare dello Brocclie, cavie 25. — Capitolare dei Massari all'argento,
c:irte 65 t.
I-RANCliSCO rOSCAIU K LK SUU MONKTli 321
(15) Vkiici G. B., Deìle monete di Palora, in Zanetti G-. A., yuoid
raccnì(a di zecche e monete d'Italia. Tomo III, pag. 374. Brunacci J., De
re ]\'unitiiarla Pdtariiioruìu, pag. 46.
(IGj AzzoNi AvoiiAijd, lì. ]>"l!e monete di Trevicji. in Zanetti G. A.,
Suora raccolta, etc. Tomo IV.
KRAN'CESCO FOSCARI E LE SUE MONETE
(■•it)) R. Aivhivio lii Srato, .{rr/iriu rh'J (')iiitii", l> 'liheru:iiìiii ili-l
Mnjgior C^tsigliD, registro C. 11, carte 01. — Ciiiilolari! dei .Mass.iri
all'argento, e. G8.
(27} li. Arcliivio di S'ato. S/'ii-ito. 'l'eri-a ret;. IT. e. 13. — Capitolare
delle Brocche, carte 31 t. — Capitolare «lei Masiari all'ari^eiilo, carte Gì t.
(28; R. Archivio di .Stato. CiUeijin. Xotatoi-io reg. XVI, carte GG. —
Capitolare delle Brocche, carte 31 tergo.
NICOLO PAPAIlOrOM
Nicolò P.\padopolt.
IRANCr.SCO FOSCARl E LF. Sl'E MONETE
^^A^■|^" L. — Ksiììte ra/iami'n sai lilirn ddle ìaiirie dei ì'ene~iani, ecc.
— E-i'^rcitazinni sci-ntifidi". e letterarie d <ir .[leni'n, ecc. Venezia. 1.S27,
pag. 181, II. 11 della tavola.
Geoeiifei.T (von) II. G. — Saini darnni reipiddicr veneta- in iiumapliy-
lacio acadeinico Up.vili'-usis. l'psaliri', is:59, pag. 9.
ZoN A. — Cenni i.tforici intorno alla anne'a veneziana. — ì^enezin e le
ime La(jìine. Venezia, 1.S17. ))ag. 25, :')I. 34-30, tav. I, n. 14.
ScilWEITZEK F. — Serie delle monete e nied ir/lie d'Aqìiileja e di ì'enezia.
Trieste, 1818-.52. Voi. II, pag. 2'.i e :n tn. 322 a :;73), e tavola.
La/ari V. — L-; monete dei pone-ìinienti veneziani di allremare e di
terraferma. Venezia, 1852, pag. 72, I3'j-137 e 114-147, tav. VI, n. 30
e tav. XIV, n. 70.
340 N. PAPADOPOLI • FRANCESCO KOSCARI E LK SUE MONETE
ALFONSO I E FERDINANDO I
Rie DI NAPOLI
ZKCCA DI GAKTA.
%y
2 l-'O
Della prima moneta cnndsno un solo c^semplare
ch'è nella colloziiinc de] chiarissimo IX ]\1. \'idal.
Quadi'as di Hai-cclloiia : della seconda conosco invece
tre esemplari: uno nella crillezioiie di mio padre,
e due nel McMlaylien; del Musco N'azionale.
o.jO artcro g. sambon
ZECCA DI LANCIANO
(Abruzzo Citeriork).
GIUSEPPE DA PORTO
* *
Berxahdo Moksolin.
^^'W^f^'
L'illustrazione di una mpiLiglia già 0(lii:a può ugual-
mente interessare quando contribuisca a cousorvaro la luo-
moria di persone e di coso che altfimonti restori'bbero se-
polte neir oblio e porga occasione a raccogliere le sparse
notizie che di esse rimangono.
(Juerrli che chiedesse ai buoni Fanesi di oircicioi'iio
dove è, o per lo meno dove era il L'orto lìorgliese del quale
si riporta la figura nel rovescio della medaglia che mi pro-
pongo d' illustrare, sentirebbe rispondersi: non lo sappiamo.
Se pure qualcuno non sarà messo sulla vi:i dai poclii
avanzi della biggia chf serbano ancora gì' incavi dove a
lettere di bronzo era scritto: PORTVS BORGHESIVS.
E toccò a noi, in tanto conto si tiene la ineninria dei
tempi e delle cose andate, toccò a noi pochi anni or sono
30(5 GIUSEPPn CASTELLANI
* *
ceo
(1(5) Ct^iini biof/rtifici deìl'Abùafe Gaìeottr, rifrfducci Fnnesf Canon
(li S. Maria Maggior/; in Roma di E\aristo Ab. Fuancolini, Fano coi
filli di Giovanni Lana 1857.
(17) Gasparoli Fkakcesco, J.e glorie di Fano ahbozsate negli illustri
suoi Cittadini et esposte ai propri fìgìi per eniuìacione e stimolo alla rirtìi.
^Fs. nell'Archivio Mnnicipale, Sez. Amiani N. 39, pag. 102.
(18) Ambedue queste iscrizioni sono riportate dal Francolini nell'o-
puscolo succitato e credo inutile riprodurle. Riporto invece Y iscrizione
onoraria che lo ricorda nella Tav. VI, àeWalbo Albriziano chlta Colonia
Fanese che conservo presso dime: Galeot. Uffreducci, post multa itinera
cum vuncio apostolic. in Gollia , cum veneto oratore in Bizautio, inter
priinos cubicul. e ninnerò participantiitiii , D. Marie Majoris Basilica'
canonicus, patr. caihlis opt. nicr. obiit Romae an. 1643 detatis anno 77.
MEDAGLIA DEL PORTO DI FANO TlTS
(19j Uno (li r[ue:^ti volumi venne compreso dall'egregio Mons. Zonglii
nel rionlinamento dell'archivio antico di Fano tra i rej^istri al X. "21.
Vedi: Mons. Aurelio Zo.ngiu, Repertoria di-ìì' antico Airliirio Cniniiiuik
di Fano. Fano, Tipografìa Soncnniana 18SS a pag. .'511. L' altro vohnno
lo rinvenni nel Carteggio e precisamente tra le minute di lettere al
N. 4 descritto nel sudd. repertorio a pag. 37.3. Questo volume è stato
scucito e manca di molte lettere.
371 GirsnppF, castixlani
(20) Atti del Consiijìlo 7 Giugno 1G13 e lettera del Magistrato al-
l' Uffreducci.
(21) Si conserva copia di questa lettera nel voi. 2-1 dei reg. e. 289.
MEDAGLIA DEL PORTO DI FANO 375
« IL DUCA D'URBINO
« Beat."'" P.rc,
« La Città di Fano desidera far il Porto per introdurre un
« poco di neg." per benef." di quella gioventù otiosa, et per assi-
« curarsi dalli contrabandi che ne segue la liberat.'' da' Comm.'''
« sopra i fr.iudi che rovinano la povera contadinesca che se ne
« fuggi poi in altri stati lasciando inculte le possessioni con danno
« notabilissimo de' privati. Non intende la d." Città di ricever
« altri vascelli che quelli che ricevono li porti di Senigaglia et
« di Pesaro dove hoggi fanno scala tutte le mercanzie che ven-
« gono da Venetia a Roma per esser luogo più vicino in quel
« mare Adriatico a Roma, da Fano in poi, ch'è il più vicino di
«; tutti gl'altri luoghi, et per fuggire ancora il pericolo di 50 miglia
€ di mare che sono da Pesaro in Ancona, che in un hora si leva
« la fortuna in quel mare. Il Porto di Fano non darà mai danno a
« quello d'Ancona di un quattrino ne per le mercantio che si ca-
« ricano a Venetia per Roma nò per quelle che vengono di Le-
« vanta et in spetie di Ragusi. Se si carica alle volte a Venezia
« qualche mercantia per Ancona ò per servitio di Ancona terri-
« torio et della Marca solamente, et in questo caso ancora il Porto
« di Fano non darà mai danno a quello d'Ancona, quale si non
« viene danneggiato da quello di Sinigaglia più vicino 15 miglia
« di quello di Fano, eccettuatone li contrabandi de' grani , molto
380 GICSF.PPE CASTKLI.AXI
tesi osservo che questo intaglio non è certo un gran bel la-
voro. Comunque il Rinaldi si giustificasse pel momento, non
riusci meno vera l'accusa d'imperizia poi che egli si accinse
alla costruzione di un porto senza tener conto delle circo-
stanze e condizioni di cose che potevano rendere inservibile
l'opera sua come di fatto a poca distanza di tempo la
resero. Artisticamente , prospetticamente e tecnicamente
anche se vuoisi, astrazion fatta dalle circostanze di cui non
si tenne conto , il porto era bello e poteva soddisfare le
giuste esigenze del Pubblico che si era impegnato in una
spesa soverchiante di tanto le proprie forze.
Per dare un' idea della figura e dimensioni del porto
costruito dal Rinaldi ne riporterò la descrizione datane da
un contemporaneo, Pietro Xegosanti nel suo: Compendio
deirilislorie della CUl<i di Fano (29):
« hora stando sotto il felicissimo Pontificato della
« Santità di N. Sig."'' Papa Paolo V gode (la città di Fano) sicura
tesiiiii ')0 il in. e.,, e i pali furoro pagati in meilia Ilo parili rnnu. iiiciitro
ora costano L, 40 oiroa. Tenendo conto di queste cifre si vedrà clir imn
ho esagerato ragguagliando la spesa a ioOiOiK» Uro ossia non raddop-
piando nemmeno l'effettiva spesa sostenuta.
;)00 GiT'SF.ppr: CAsrnr.t.ANi
struito nel primo quarto del secolo scorso. Sulla fronte della
Loggia sonvi gli stemmi di Paolo V , del Cardinale Bor-
ghese e del Cardinale Serra. Sul fregio a grandi caratteri
sta scritto: PORTVS BORG-HESIVS. I due pilastri di mezzo
hanno sul capitello, quello a destra, lo stemma di Mons. Cuc-
cino Grovernatore di Fano e l'iscrizione: M. A. Cuccinus,
liomunus, ut. S. li. Guber.; quello a sinistra, 1' arma del
Comune e la scritta: Senalus Popìdusquc Fanesler.
Neil' intorno della loggia havvi un altro stemma di
Paolo V e una iscrizione che ricorda il completamento del
Porto nel 1619 (BO).
Giuseppe CASTELLANr.
NECROLOGIE
CARLO PRAYER.
GABRIELLO CHERUBINI.
LIBRI NUOVI.
Ki'iii'il.''. iiii':i II,) ii^ e. '/(/(iiiiiii 'Il (|ii<'«t,<', riv.Vii. unii ì'.'/l,l,'/'li vi-
Ri'/ii''. |/<ii iiii'.t.ii.jii , '-'/(/Il/I '■/l'I'-ii'l'/ lii j/iiiii;i, ì'iii'i <) l'iu'^'ifit,'*
Il III, ni'.''.'/ii'lii, il l/i'/ir/'i
'/un III." Il II' ■. iii'iii'-l.''. 'l'-.iji'i il.l.(!| !■. I il. Il il. 1,11 1 al '1 ''.11'' l.i ;('■';'( fi 'III
'■'I i/,i"ii'i '|i/V'isM'i ''.'/Il l.iiii'ii ii'i un niii/i'!!'/ ungili mui/ci i'irn
'l'illii, iiiiniii. '!ii''.it (,i «111 (,' unni di /icdr'-liD (iovivurio itii-
nixhl.iiin M'tnni lui iiiiinl,ii il r'/iil.i n^i'nUi 'lulln ni'iri<il.ii i-oun-
h'^i iil.u, 11 'li lii.U.i l'I iii'iiMil.ii i|i'M':(i U,ii, 'III. ('.ircii. '/jrAHK), clin (!iii,ii((
iKillii, |)iiniii 'iiii/,i'/nii| «i(.l(/'iii(i II. l'.ii'iii, l'I'KCK) n"l!ii. nuci/ikIii.
Vi viMiiin |ii>i ii^p;i iiiil.ii. In. viihI. Itili niii mui'i 'li'lln iii'innlo
''"l'Ili ini I , " 'Il '|U(Mil." Iiiiif^'i (t |in'/,iiuil,'i III V"!''» VII t.'iniil,') corib»
Il lini. II. niii|iiii. I'mIi'. ni ('"limi ''Ini In. ini/,i'') " ai miihÌ niic-
i'''ti:("ii, l'Ii'i In. ''.'/Il II II uni'iii". Vi vnnnu aneli" rnuj^li" mvì-
I ii|i{iii In. Ili iti'iiu i|iu l'.'/iil.'il II inl.i >y i|ii|l'i l,«MKi<r''i , nin^li')
'"III |il'il.n In. In. Invilii. nH'itliol.ii'n. ili'lln In^'^^'tii'in i iii|iiU'iali, ii
''iKii.l.n. 'Il iiiiiiv" <{U>>lln i|'-ll" l"^'j/i<ii'l>i ''"l'iniiili.
I''. "ul Miu'i/iii|i/ |iiinl," |ii'iii''i|inliii"iil.'i i"l iiiii;lri Hill
l'u/.ii l'Ii'i m |i'u iiii'l.l. "111111" 'Il III 1 n , iKiii (iil.l.'/ il I ifriMinlit
ji'il |/ll iIIumI.ii niil.'iii 11 Il/Il liillii. Ili i|"rii|''i|l/.n l'U'n 'l'ivill.ii,
nIrllllK "Mitiu Vii'/,i"ii I I/Il. riini'iiiK 'Il l.lil.l.ii '|Uiinlli In ni'illn-
lii/Hiuii l'iiiin.iia. III unii. mi/Ih iI'tÌu nil nli'.iini 1111111 un
ri<'/,'/,n i< uiin ii"ll" IH I iMu [HI 11 tirni "p^iil.i vi< iii un' iipKi'ii <|i
limi iiM.ii Al I \
Kir.
PERIODICI,
ri3
414 RIBLIOGRAFIA
B -3
ftmfk i il h&m
6
14 J1^-^%.
A
7
0ù
^^;?
«-^X/
VX
^^^
y
/■/1'(.
N, l'APADOl'OI,! 1'Vjiic.-sc-(] l'osr.iM
FASCICOLO IV.
APPUNTI
DI
NUMISMATICA ROMANA
XX VT.
*
* *
(4) E tale scelta non è sempre facile, percliè pareccliie monete, che
dalle descrizioni risulterebbero mancanti dello lettere s e, in realtà non
lo sono. Diverso sono citate dai vechi autori (Museo Tiepolo, Tanini.
Vaillant, cco.j, i quali, nelle loro descrizioni, omettono costantemente le
lettere s o, non perchè manchino realmente, ma perchè lo sottintendono
nelle moneto coniate dal Senato. In qualclie altra poi ebbi campo a ve-
432 KRANCKSCO GNIXCHI
rificare che tale omissione è una semplice svista, o venne prodotta dal'a
s;couserv.izione della moneta. Sono perciò parecchie quelle clie figurano
senza s e nel Cohen, ma che noi non abbiamo creduto di far figurare
nella nostra serie, talora pei'chè non avevamo prova dell'esattezza della
descrizione, t.alora anche perchè ne abbiamo potuto avere del contrario.
?!
'"
3
H. 1'. H.
riiOSPETTO NUMERICO DFA TIPI H.DI ROVESCIO.
M
N. 14
tale
■21
\
11
: Caligola ... 2 2 N. . N. 4
Clau'lio 1 11 4
Nerone TI 5 11 G
2 1 " 1 n
j Galba
Vitellio l
51
n 2 n 2 " 2
Vespasiano
Tito 4 " 2 G
g!
n11 340
I'^'
Domiziano
.t
1 n71 3 " 5
Traiano 5 n 2 7
Adriano
11
Ji
11 8 r
11 1^1
Adriano e ."cabina n 1 11 \ 11
Antonino Pio 2 9 7 ,
Faustina madre 2 11 1
51
11 2
Antonino e Faustina madre .... 1 TI
n 1 n 2
11
11 1 11
II
M. Aurelio 11
TI
1
M. Aurelio, Fau.stina e Conimodo . 11
;i
1 Lucio Vero n TI 4 2
Lucilla n 11 3
n n 11
Settimio .'^evero n 11
• 1
Giulia Domna n 1
S. Severo e Giulia ' 11
• , 11 1
[ Severo, Cararalla e PlautilU .... n
11
1
! Severo, Giulia e Geta 1
Caracalla 3
Caracalla e Plautilla TI l
Ela,2;abalo
' 11l
i11 n
11 1
Giulia Paola. • . 1
Aquilia Severa 1 11 " 1 11 132
1 Giulia Mesa
1
TI 1
Severo Alessandro n n
Sev. Alessandro e Orbiana ^ 1" 1
Sev. Alessandro e Giulia M.ainmea . n 11 7
Orbiana
Giulia Mammea
. . n
»i
n ì 11
11 G
Gordiano Pio 11 TI 3
1 "n 1
Filippo padre 11
n 1
Gallieno 5 22 11
27
Gallieno o S.alonina 1 TJ
3
11 1
Salonino ... _ 2 n 11 5
11
11
11
11
434 KRANXESCO GNECCHI
CALIGOLA.
AGRIPPINA MADRE.
CLAUDIO.
NERONE.
1. D. : IMP NERO CAESAli AVG PO.NT MAX TR POI' pp. Tosta lau-
reata adestri. — R. : ADl.ocvT con. Xerouo su di un jialco a
sinistra, accom])agnato dal Prefetto del Protorio, in atto d'arrin-
gare tre soblati, davanti a uu tempio a otto colonne.
G. B. Coh. 75.
Varietà nel dritto. V. Coh. 7G e 77 e supph 7, 8.
4. D. : KKUO CLAUD CAESAR AVO GEK.M P M TR 1' IMI' I> 1". Testa
laureata a sinistra. — R. : CO.NG li DAT POI' U. Nerone seduto
su di un palco collocato a sinistra. Sullo stesso ])iano un
uomo seduto, che fa distrilju/.ione a uu altro che sale i gra-
dini, al basso dei quali sta un fanciullo. Dietro l'uomo seduto
la statua di Pallade, davanti la Liberalità.
G. B. Coh. 113.
Esistono parecchie varianti nel dritto. V. Coli. 114 e segs;. e sup].!. 17.
10. D. : NERO ci.AVD CAESAR AVO GRM (sìc). Testa nuda a destra.
— R. : ROMA. Roma seduta a sinistra su di una corazza col
parazonio, il piede destro appoggiato su di un elmo.
P. B. Coh. II ediz. 272.
GALEA.
1. D. : SER GAEHA IMP CAESAP. WCi TU P. Testa laureata a sini-
stra. — R. : EX s e OH ci\'ES SKRVATOS in una corona di
quercia.
G. B. Coh. 122 o var. 123, 121.
VI TEL LIO.
VESPASIANO.
TITO.
DOMIZIANO.
6. D. : IMP CAES DIVI VESP F DOMIT .WG GERM COS XI. BuStO
laureato a destra coli' egida. — R.: Anepitcrafo. Pallade seduta.
G. B. Coh. suppl. 98. (Vendita Uobler).
TRAIANO.
ADRIANO.
33. D. : ]IADR[ANVS -WG COS III i> P. Testa laureata. — E,. Ane-
pigrafo. La Salute in atto di nutrire un serpente attorcigliato
attorno a un albero e appoggiato a un'ara, sulla quale si legge:
S.ALVS.
M. B. Coh. Sappi. 127.
ADRIANO E SABINA.
ANTONINO PIO.
M. quattro
B. Coh.fanciulli.
511. (Anno i')'* d. C).
Forse questo tii^o esiste audio in gran bronzo, rome descritto incom-
pletamento da VaiUant (V. Cohen dìOk
FAUSTINA MADRE.
2. La atessa moneta.
M. B. Coh. 2.
MARC' AURELIO.
2. La stessa moneta.
P. B. Coh. 448, 449.
M. AURELIO
FAUSTINA GIOVANE E COMMODO.
FAUSTINA GIOVANE.
LUCIO VERO.
LUCILLA.
COMMODO.
1. D.: cOMMonn taks Avr, fu, iumim PaFvM. lìusto nudo giovanile
a destra. — R. : ^Nfi- lo^ima Icu'lC inda. Testa o busto a destra.
M. B. Coh. 171, e var. 517 e 005.
12. D.: L AVREL COMMODVS AVG GERM SARM. Busto giovane lau-
reato adestra con paludamento e corazza. — R. : Anepigrafo (?)
Dioscoro col suo cavallo ; a sinistra una Vittoria.
G. B. Coh. 866.
SERIE DEL BRONZO IMPERATORIO, ECC. 453
SETTIMIO SEVERO.
GIULIA DOMNA.
GIULIA DOMNA
SETT. SEVERO E G E T A.
1. D. : IVMA PIA KEI.tX AVG. Busto diademato di Giulia a destra.
— R. : AETERNIT I,\1PEP>I. Busti affrontati di S. Severo lau-
reato e di Geta a testa nuda.
G. B, Coh. suppl. 1.
454: KRANCLSCO GNECCHI
CARACALLA.
1. D. : ANTONIXVS PlVS PONT TR P VI. Busto giovanile laureato
e paludato a destra. — E.: INDVLGENTIA AVGG IN CARTII. La
Dea Celeste di Cartagine seduta su di un leone corrente a
destra; dietro una rupe da cui sgorga una fonte.
G. B. Coh. 407. (Bibl. di S. Marco a Venezia).
2. La stessa moneta.
M. B. Coli. 408.
AQUILIA SEVERA.
1. D. ; IVLIA AQVILIA SEVERA AVG. Basto diademato a destra.
— R. : Come il precedente.
G. B. Coh. 4.
GIULIA MESA.
1. D. : IVLIA MAESA AVGVSTA. Busto diademato a sinistra. —
R. : AEQVITAS l'VHLiCA. Le tre Monete come nei precedenti.
G, B. Coh. 22.
SEVERO ALESSANDRO.
11. D.: IMP ALEXANDER PIVS AVG. Busto laureato a destra col palu-
damento. ^ E,.: PROFECTIO AVGVSTI. Alessandro a cavallo a si-
nistra, preceduto dalla Vittoria e seguito da due soldati.
M. B. Coh. II E 1. X. 494.
12. D.: IMP ALEXANDER PIVS AVG. Busto come sopra. — R. : spes
PVBLICA. Alessandro laureato a destra accompagnato da due
soldati, ricevo una Vittoria da un personaggio che si prosenta
sotto lo spoglie della Sperau/.a.
M. B. Coh. suppl. 22.
13. D.: IMP ALEXANDER PIVS AVG. Busto laureato a destra col
paludamento e la cora/.za. — R.: VICTORIA AVGVSTI. Alessandro
a cavallo a destra, in atto di lanciare un giavellotto, prece-
duto dalla Vittoria e seguito da un soldato; davanti a lui un
prigioniero seduto.
G. B. Coh. II Ed. N. 573.
ORBIANA.
GIULIA MAMME A.
GORDIANO PIO.
FILIPPO PADRE.
2. La stessa moneta.
G. B. Coh. 4 (dal Museo Tiepolo).
ETRUSCILLA.
TREBONIANO GALLO.
VOLUSIANO.
2. La stessa moneta.
M. B. Coh. I»0.
MARINIANA.
GALLIENO.
SALONINA.
M. B. Cohen 111.
2. D. : cuRN sALi3NiN.\ ,\VG. Busto diademato a destra. — R.: pv-
DicrriA .WG. La Pudicizia seduta a sinistra.
M. B. Inedito. Coli. F. Gnecchi.
GALLIENO E SALONINA.
SALONINO.
Francesco Gnkcchi.
DI UN GRAN BRONZO INEDITO
DEL
NOMO TANITE
(2) Il dio Horo assume forme svariatissime a seconda dei diversi ^.0
culti locali, talché 1 Greci, imbarazzati da queste continue trasformazioni,
lo assimilarono, talvolta a Marte, tal altra ad Apollo, ad Ercole, ad Anteo.
470 S. AMBROSOI.I • DI l.N GRAN RliOS'ZO INEDITO DKL NOMO TANITK
Sor.ONK Amrrosou.
(3) De Rulgé (J.), Monnaies (hs nomes, etc. (Rer. niiiii., 187i), p. 48.
(4) Idem, op. cit., p. 42-44.
(5j Idem, op. cit., p. 44.
ANNOTAZIONI NUMISMATICHE GENOVESI
XXT.
(l) Tavole descrittive ilnlle monete della zecca di Genova dui ] l-'iO al
1814. Genova, 1891, nn. 1192-'J.5. 1311-45, 13<33 e 141a
472 GIUSEPPE RUGGERO
(5) Benaven, Tav. 1-2G, n. 40. — DfscriiùiHe di. Genova, etc, n. 50. —
Tarale Genovesi nn. 2145 e 2140. Di questo da due, si lia un'altra varietà
colle lettere più grandi.
(6j Tavole Genovesi n. 2141.
(7) Descrizione di Genova, etc, Tavola annessa n. 55. — Tavole Ge-
novesi n. 2143.
(8) Compendio della storia di Genova, etc, Ediz. originale, Lipsia 1750.
474 GlLSIii'l'i: KLGtilìKO
G. Ruggero.
(fuori)
ti 111. Francisco Marchioni Mantue principi et consan-
ti guineo nostro dilecto. n (2).
U.MiiERTo Rossi.
IN REGGIO D'EMILIA
ffuortj
ti Nobili viro potestati, refferendario et deputatis super
ti intratis nostris Regii n (1).
ffuor/J
ti Nobili militi domino potestati nec non refferendariis
ti et deyiutatis supra intratis civitatis nostre Tiegii.
ti Mandato Magnifici et ex. domini domini Mediolani etc.
ti Imperialis vicarius generalis, fiat crida qnod intentionis
ti prefati domini est et vult qnod de cetero omnes illi grossi
ti et sexini novi tam fabricati nomine prefati Magnifici
ti domini et condam bone memorie Magnifici domini domini
ti Galeazii, quam illustris principis domini comitis Virtutum
u filli sui clarissimi: ab liodierna die in antea non expen-
u dantur ncque recipiantur nisi solummodo ad computum
ti imperialium decemocto prò (quolibet grosso et imperialium
ti quatuor prò quolibet sixino. Et prò dicto predo unus-
u quisque tam nomine camere prefati domini, quam qua-
li rumcumque porsonarum comunitatis et singularum per-
ii sonarum suppositarum dominio prefati domini, de cetero
ti teneantur dare et recipere de dictis grossis et sexinis prò
u dictis quantitatibus imperialium sub pena indignationis
u prefati domini nostri, non obstantibus aliquibus cridis,
ti literis sou ordinamentis prefati domini in contrarium.
u Item qnod non sit aliqua persona cuiuscumque con-
a ditionis vel status qui de dieta moneta grosorum vel
- sexinorum de cetero audeat vel presumat incidere seu
u fondere, nec de ipsa prò iufideiiilo seu fondendo emere,
u seu extra teritorium prefati domini exportare prò fondendo
u vel incidendo ut supra sub aliquo colore, sub pena indi-
ti gnationis prefati domini et amissionis dictem onete n (•").
Umjìerto Rossi.
MEDAGLIA
IN ONORE DI
* *
(3) Vii.EMii, Storia di Girolaiit) S'tn»! ir.jìa , v 4. II, cap. XI. Fi-
renze, 1859.
(4) ViLLAltl, op. cit. e loc. cit.
(f)) Mautiiese, op. cit . voi. I. ]iap:. 2' 'y FirpnzR, ISfiO.
49G ei:rn\rdo MOHSOLirJ
(G) Armaisi), op. cit., pjirt. I, png. 105 o lOG, p. II, pag. 46, p. Ili,
33, 109, 170. Paris, 1S82-1887.
(7) Mazzucchei.i.i, Musafum, tom. I, tav. xxYlll, n. 3. Venetiis, 1761.
(8) I. Fkiedi.aknder, />/> italienisclien Scìiaumiimen des fmifzelmicn
Jarhumlerts. Berlin, 1880-1882.
MEDAGLI\ IN ONORE DI FRA GIOVANNI DA PFSCIA 497
Ekrxardo ;Morsoi,ix.
LIBRI NUOVI.
*
* ♦
» tollero col porto, del 1680, 1683, 1685, 1687, 1688 (2 es.),
1692, 1691, 1697, 1698, 1699, 1702, 1703, 1704.
- tollero collo stemma, del 1707 (3 os.), 1711, 1712 (4 es.,
con diff. di conii), 1717 (2 es.).
■> > mezzo tollero colla nave, del 1683 (2 es., con diff. di conii).
» quarto di tollero, del 1683.
» pezza della rosa, del 1681, 1697, 1701 (2 es.), 1703, 1707,
1718 (2 es.).
» mezza pezza della rosa, del 1697 (2 es.).
GiANGASTONE, tollero collo stemma, del 1723.
(*) Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo Vili
ai giorni nostri^ raccolte da Vincenzo Forcella per cura della Società
Storica Lombarda. — (Voi. I, pag. VI).
BIBLIOGRAFIA 507
PERIODICI.
Tra i deuarii della Calpurnia ve n' è uno che reca, non im-
jn-esse come contromarca, sibbene leggermente graffite, le let-
tore NN. L'autore ricorda i pochi esempì analoghi , e fra gli altri
quello del semisse di Roma con iscrizioni etrusche, di cui parla-
rono i eh. Gamurrini e Lattes nella nostra Rivista.
** *
66
il8 NOrizii; vakiic
Vice-Presidenti
Cav. Francesco Gnecchi
Cav. Ercole Gnecchi.
Consiglieri
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
L'obbligo per tutti i Soci è triennale. Il Socio che nel Settembre del
terzo anno non dichiara in iscritto di voler uscire dalla Società, rimane
obbligato per un altro triennio.
II rifiuto a pagare la propria quota dopo due avvertimenti della
Presidenza ò considerato come una dimissione, senza pregiudizio dei diritti
della Società al ricupero di quanto le è dovuto.
IX.
Chi offre alla Società un dono di almeno 200 lire in denaro, in libri
o in monete, medaglie, sigilli od altro interessante la Società, sia in una
sola volta che ripartitamente, è considerato come Benemerito.
Quelli che diedero la loro adesione prima dell' 11 febbraio 1892 ,
giorno della costituzione della Società, sono Soci Fondatori.
X.
S33
XIL
Xlll.
XIV.
XV.
XVI.
XVII.
Una sola assemblea dei Soci è obbligatoria ogni anno; le altre sono
lasciate in facoltà del Presidente. Nella assemblea annuale , da tenersi
nei primi tre mesi dell'anno, saranno presentati i conti consuntivi del-
l'anno finito ed i preventivi di quello incominciato.
Per la legalità delle assemblee è necessaria la presenza di almeno
un quinto dei soci effettivi. Dopo però passata un'ora dalla convocazione,
l'assemblea viene tenuta, qualunque sia il numero dei Soci, e le delibe-
razioni sono valide ed obbligano tutti i Soci.
Sono ammesse le rappresentanze per procura. Ciascun Socio può
rappresentarne un altro.
Ogni Socio può chiedere che siano messe all'ordine del giorno pro-
poste di sua iniziativa, purché presentate almeno 15 giorni prima del-
l'assemblea.
Il Presidente è in obbligo di convocare i Soci quante volte siane
richiesto per iscritto, con ragioni motivate, da cinque di essi.
XVIII.
La Società non potrà esser sciolta che sopra dimanda scritta di al-
1 dei Soci effettivi, e la decisione di scioglimento dovrà essere presa
meno [3
in Assemblea generale, convocata a questo scopo un mese innanzi, colla
maggioranza di 4[5 dei votanti.
Votato lo scioglimento , 1' attivo depurato , la Biblioteca , le colle-
zioni, ecc., resteranno proprietà dei Soci effettivi inscritti a quell'epoca,
e questi decideranno a maggioranza di voti sulla loro destinazione.
XIX.
Memorie e Dissertazioni.
Ambrosoli Solone
Capobianchi Vincenzo
Castellani Giuseppe
CoMANDiNi Alfredo
Gabrici Ettore
Gavazzi Giuseppe
Gnecchi Ercole
Gnecchi Francesco
Lattes Elia
Luppi Costantino
MoRsoLiN Bernardo
Motta Emilio
Papadopoli Nicolò
Poma Cesare
Rossi Umberto
Roggero Giuseppe
Sambon Arturo G.
Tagliabue Emilio.
Cronaca.
Ambrosoli Solone
Brambilla Camillo
Clerici Carlo
Gnecchi Ercole
Gnecchi Francesco
Marchand Prèdkric
Sambon A. G.
ELENCO DEGLI ASSOCIATI
AT,I..\
'^-
cop:
S. A. R, II, Principe di Xatoli
Adriani Prof. Comm. Dott. d. 15. 11., Ispettore degli Scavi o
Monumenti di Antichità. — Cherasco .
Agostini Tni^ Agostino. — Milano
Anibrosoli Dott. Soloin' . Conservatore del li G; mie tto Niiinis
matico di Brera. - - Milnno .
Averara Avv. Manifesto. — Lnrìi.
Bagatti-Valsecclii Nob. Cav. Fausto. — Milano
Bahrfeldt Muv. — liastatt (IJadenj
Ballarati Magg. Amedeo. — Saronaiio
Bartolini Cav. Luigi. — 'Trevi
Bartolo (Di) Prof. Francesco, Conservatore del M useo Civico
Catania . .....
Basilea. — Soriété Suisse de Nnmismatiqun
Beltrami Luca, Architetto. - Milano .
Bergamaschi Prof. Giovanni , Cunservatore del (] VICO ]\Iuseo. —
Cremona
Berlino. — Zcitschrift fin- Nitniismatiì:
Bignami Cav. Giulia. — llonia .
Bocca Fratelli. Librai. — Torino.
Bologna. — Hiblioteca .Nrunicipale
Bonomi Enrico. — Legnalo.
Bosso Dott. Giuseppe. — Cairo (Egitto)
Boston. — American ■foiirn'il of .irrlienloi/i/
» — American Journal vf Niiini^mafic.s
Biivne WilliiiKi. -- Firenze.
538 ELENCO DEGLI ASSOCIATI PER l'aNNO 1892
COPIE
Brambilla Nob. Comm. Camillo. — Pavia ....
Briganti Cav. Bellino. — Osimo
Brockhaus F. A., Libraio. — Lipsia
Bruxelles. — Revue belge de Numismatique
Butti Alfonso. — Milano
Cagliari. — Regio Museo di Antichità ....
Cahn E. Adolph. — Francoforte sul Meno.
Camozzi Verteva Comm. G. B. Sen. del Regno. — Bergamo
Camuccini Barone G. B. — Roma
Capo Dott. Tomaso. — Roma
Capobianchi Cav. Prof. Vincenzo. Eoma.
Capretti Giuseppe. — Alhiate
Carpinoni Michele. — Brescia
Castellani Rag. Giuseppe. — Fano
Catania. — Biblioteca Universitaria
Cerrato Giacinto. — Torino .
Ciani Dott. Giorgio, Conservatore del Museo Civico — Trento
Cini Avv. Tito. — Montevarchi .
Comandini Dott. Alfredo. — Roma
Como. — Municipio
» — Museo Civico
Cunha (Da) Dott. Giuseppe Gerson. — Bombay .
D'Angelo Domenico fu Antonio, Libraio. — Reggio-Calabria
Dattari Avv. Alberto. — Cairo (Egitto) ....
Demole Dott. Eugenio, Conservatore del Gabinetto Numismatico
— Ginevra .
Dessi Vincenzo. — Sassari .
Doimo Savo. — Spalato
Dupriez Raimondo. — Bruxelles.
Engel Dott. Arturo. — Parigi .
Fasella Comm. Carlo, Direttore della
Fiorasi Capitano Gaetano. — Scuola di Guerra. — Torino.
Firenze. — Archivio Storico Italiano
» — Biblioteca Riccardiana
Poa Alessandro. — Torino .
Formenti Giuseppe. — Milano .
Franclii Carlo (ditta di A. Vismara. Libraio). — Como
Furchheim Federico, Libraio. — Napoli
ELENCO DEGLI ASSOCIATI PER l'aNNO 1892
539
COPIE
Gaggino G. e C. — Singapore
Garda Antonio. — Valenza (Spagna) ....
Garovaglio Cav. Dott. Alfonso. — Loveno sopra Menaggio (Como;
Gavazzi Cav. Giuseppe. — Milano ....
Geigy Dott. Alfredo. — Basilea
Genova. — Biblioteca Civica
» — Giornale ligustico
Gentili di Rovellone Conte Tarquinio. — San Severino
Georg. H., Libraio. — Ginevra
Gnecchi Carlo. — Milano
Gnecchi Cesare. — Milano
Gnecchi Ing. Corani. Giuseppe. — Milano .
Gnecchi Marco. — Milano
Gnecchi -Vittorio. — Milano
Grossi Gualtiero, Bibliotecario dell'Oliveriana. — Pesaro
Hamburger L. e L. — Francoforte sul 3Ieno .
Hess Adolfo. — Francoforte sul Meno
Hoepli Comm. Ulrico, Libraio-Editore. — Milano
Jacobson E\v. — Mosca
Jatta Giulio. — Bnvo di Puglia
Johnson Cav. Stefano. — Milano
Lamberti Policarpo. — Savona
Lambros Gio. Paolo. — Atene
Landolina di Rigilifi Barone Francesco. — Palermo .
Lazara (De) Conte Antonio. — Padova
Leone Cav. Camillo. — Vercelli
Lippi Raffaele. — Biccari
Loescher Ermanno, Libraio. — Poma ....
Loescher Ermanno, Libraio. — Torino.
Londra. — The Xumismatic Clironicle
Luppi Cav. Prof. Costantino. — Milano
Mantova. — Biblioteca Comunale ....
Mariani Giuseppe. — Milano
Marignoli March. Comm. Filippo, Sen. del Regno. — Roma
Marsiglia. — Biblioteca Civica
Maselli Avv. Giuseppe. — Aquaviva ....
Milani Prof. Cav. Luigi Adriano, Direttore del R. Museo Arclieo
logico. — Firenze
540 i-.i.KNCO 1)i:gi,i associati pi:r l ANNO 1892
cop:
Trieste. — Museo Civico di Antichità .
Trivulzio Principe Gian Giacomo. — Milano
l'i-iibner K. J., Libraio. — Strasburgo
Turati Conte Emilio. — Milano .
Valton Prospero. — Parigi .
Van Sclioor Carlo. — Bruxelles .
Van Trigt G. A., Libraio. — Bruxelles
Varese. — Museo Patrio
Varisco Sac. Acliille. — Monza .
Venezia. — Arcìiivio Veneto
» — Ateneo Veneto .
» — K. JJiblioteca Marciana
» — Museo Civico .
Verona. — P>iblioteca Comunale .
Vidal Quadras y Ramilii Emanuele. — Bar cellona
Vienna. — Gabinetto Num. e di Antichità della Casa Imperiai
•» — Nuniismatiftclie Zeitschrift
Vigano Gaetano. — Desio .
Virzi Ig. — Falermo
Visconti March. Carlo Ermes. — Mik'.no
Vitalini Cav. Ortensio. — Roma .
Volterra. — Museo e Biblioteca Guarnacci
Wesener E. J. — Monaco (Baviera) .
Witte (De) Alfonso. — Bruxelles.
Woringer D. — Basilea
Zitelli Pietro. — Scio (Turchia) .
INDICE METODICO DELL'ANNATA 1892
NUMISMATICA ANTICA.
(Memo h ie e D i s s e it t a z i o n i). 11
Appunti di Xuaiisnuiticii Koinana. Filwcesco Gnkcohi
XXI. Contribuzioni al Corpus Nuraoruni. E. Colieziont' Pag.
Ercole Gnecchi a Milano ....
163
XXII. Scavi (li Roma nel 1891 .... »
XXIII. Numi plumbei » 165 ^g
279
XXIV. Classificazione del Bronzo imperiale »
XXV. Il Medaglione Senatorio » 423
291
XXVI. Serie del Bronzo Iniperatorio. »
41
Postilla all'isorizione etrusca del Semisse romano d'Arezzo
Elia Latte-- »
Poche o3.servazioui .sul ilenaro di L. Menimi. Ettore Gaiìric »
175
Di un gran bronzo inedito del Nomo Tallite. Soi-o.ne A.m-
BROSOLl 467
(Notizie Varie).
Ritrovamento di monete siciliano 160
160
Ritrovamento di monete romane a Gambolò »
Monete ritrovate nello vicinanze di Fano. (G. Casteei.axi) » 260
» 263
Ripostiglio d'aurei romani in Calabria. (P. G.). »
Ripostiglio di monete consolari in Sicilia. (F. G.j 263
Vendite pubbliche a Milano. ^La Dir.) .... » 264
NUMISMATICA MEDIOEVALE.
(Me.morie e Dissertazioni;.
MEDA&LIE.
BIBLIOGRAFIA.
(Opina-: Xl: MI SFATICHI-;).
Periodici di Numismatica.
NECROLOGIE
MISCELLANEA.
'mM^
^':iipr
CJ Plivista italiana di niomisma-
9 tica e scienze affini
R6
V.5
^ > 1
> I. ì
\ ì
» V ^ , ) , 1 J ,
t > ' > ) , > N ' % ' '
1
< \ ,
V 1» ì
1
' ■■>
1 >1 l'i) _
I 1
1> S
■. 5.
)'
) 1 , ) I ) ^ i ' ^ > ^
■■.'■A-
fi
l> 1
' t
''li
(.> ' I * •>
) > I
> , ì
» ^ ■• ; V