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SOVRANI RI MILANO
COLLA DESCRIZIONE
LUIGI REPOSSI
Cavaliere dei Ss. Maurizio e Lazzaro e della Corona dItalia
Membro
di varie Accademie,
ecc., ecc.
ERMANNO LOESCHER
MDCCCLXXVII.
AL CONTE
DI SCIENZE
ED ARTI
CONSERVATORE
MILANO
DI
E BIBLIOGRAFIA NUMISMATICA
primo scopo
avoro,
tutti
quando
Zecca, o
monete
da loro
al
battute
molte
presente
di
che
avrei
non
la
citt.
diretta-
biografia
monete.
nostra
con una
opere che
la storia nostra,
nella
spese. Vi concorsi
sette grossi
mano
Storia metallica
la
Di
posi
fare
di
di tutte le
Fu
fu quello
affidata
fossi stato
di
disegni riusc
volontieri
alle
stampe
alle
mie ricerche.
Ho
cronologico da
me
lordine
come
dissi,
lasciarono poche ed
ci
bont,
medesima, quantit,
della
rimota
ai
Che
ecc.
dagli
aggiungendovi
giorni nostri,
leghe
diverse,
adunque?
feci io
altri
dallepoca
ho
quanto
nomi
Riepilogai
pi
creduto
del
mio.
Prima che
Zecca avesse
la nostra
e cos
quando
Saulcy, che
Zecca, appoggiati
di
mdps
dettero, con
in questi ultimi
una
vi fosse
che
variate,
iniziali
le
in Occidente
di
suddetti
vederne
md
Nummofili creinterpre-
la verit,
conseguenza
Milano
dOccidente e dOricnte
lettere
o simili
Ducange, ed
il
allesistenza di alcune
pochi imperatori
rovescio delle
monete dellimpero
le
iv secolo in
nel
gi
le
gli altri
citt
mondo comandava
il
tempi
il
altre
nelle
signata; e per
lanese.
Ma
non conoscendo
molta
con
fin
ragione
amerei
io
questo
di
attendere migliori
argomento
possa
si
da quellepoca rimota
netaria
documenti
altri
opinare
abbia
quando ne esistevano
in
con
che
nella
potuto esistere
altre di pi
notizie
sebbene
certezza,
nostra
unofficina
piccola
citt
mo-
rinomanza
istori ca.
per
la verit fui
io
medesimo
fatta
tratto dal
e dalla
pensiero che ci
osservazione
come:
di
le
altre
comin-
molte
in
Basso
Impero.
Le
come
si
lettere
sciolto simile
anzich
punto alla
in
sempre
dubbio dallosservare
tali
lvgvdvnvm,
leggenda
la
come appunto
le
disposizione di dette
ma
neHesergo,
indicazioni
facilmente
di
nomi
moltissime
citt nelle
vasi
difficolt
iniziali
delle
cagion
di
nellarea
scritta
delle
tro-
per traverso,
mdps
loro variet.
due
citt
dellanzidetto
costanza
argomento
tinopolis
il
Ma
si
si
vogliono
le
per
spiegare
Constan-
lasciando nellarca
tempo
iniziali
nome
le
citt
cir-
imperante,
suppongono indicare
il
ipotesi
che
altri forse
col
10
dotto Gio. Sitoni (1) riferisce sullautorit di Antonio Casti-
Il
e del
glioni,
imperatore dOriente
dosio I
privilegio della
il
limmagine di S. Ambrogio
Longobardi
si
restitu la
si
Zecca
rileva
il
conforme a quello
ed
di
ci offre
quellepoca.
di
Il
ma
moneta;
esistente
Genova. Tale
di
scritto
segna
la
Ambrosiano, e dice:
nellArchivio
Regnantes
et
Anno Regni
et
me Johannes de
Vico Solomno fi. qd. Aretheo qui fuit Notarius accepisse sicut
in presenti accepi
Legidimus bonus
et
ad
te
promitto
cautiones usque
Aduni Mediolani.
monete
di
flavia MEDiOLA>ro; ed
de suoi antecessori ve
nostra
pure
le
leggende per
il
le
altre
e delle quali
Carlo
(1)
De
11
Cos
gli
memorie
lasciarono
ci
Sassone
Lanalista
Ecardo parlando
da
edito
OttQne
di
nummi
Goldasto
di
( Cathal .
rei
comanda
Milanesi che
in
avvenire non
falsifica-
argenteam
et
abbiano
falsifica-
mandamus
et in-
liac
moneta misi de
corio
fada
lasciando questo
il
del-
decreto
il
ai
Mediolanensibus qui
Ma
riferisce
quale
diamo
rin-
Ottelini.
jungibus
il
in
scrittore di
di Ottone:
fede, ve-
Deinde
cepit
Le
nummos
et illos
ab
Niem
argomentare che
dargento: anzi
Grande
gli
il
opina
Per
(2).
Milano
Ottelini battuti in
Muratori
sia stata la
inci-
mandavit.
eis recipi
che
la
che
il
siano
moneta
di
si
pu
stati tutti
Ottone
in
il
Milano.
Federico
ai
Milanesi la propriet
Cremona, come
risulta
da
della
l'uso
un
da quasi
documento
tutti
gli
la
restituita la
la
concordia tra
(1)
(2)
(3)
dalle
di
dopo
dal
Mura-
Milano.
di averci
ben
ro-
pace
Federico e
monete
riportato
storici
tolse
citt
Zecca, trasportandola a
di
le
Costanza segnata
citt
longobarde,
nome
da
12
conferma
che
Da
unaltra
lArgelati (2),
vengono col
netieri
Filippi
da tutto
il
di
in
distinti
di Milano, della
Ambrogio
erano in numero
comune
(1).
pergamena contenente un istromento riferito dalsappiamo che nel 16 ottobre 1385 fu data la fa-
Zecca del
In
in
tal
gi sotto
questanno medesimo vi
rese
si
il
padrone
Giovanni Galeazzo
conte di Virt.
Da
la
ci si
vede che
prima per la
nome
Eex Francorum
Sotto
s
Visconti e
moneta:
citt,
gli
legge
si
la
monete
imperiali.
la
nostra Zecca,
Segue
al
governo
segnalato dun
tallo
sortita
Comparsi
di
questi
il
ammontare
abbondante
di
batterono pure
Alemanni
nuovo
gli
la loro
moneta, e cos
nonch
Cisalpina e Italiana,
nel
le
regni
1706
sino al 1796, vi
susseguenti Repubbliche
dItalia e
del
Lombardo
Prima
di
dar
fine
stessa da
Il
un dotto numismatico
patrio.
il
suo discorso
sullofficina
mo-
(1)
(2)
De
che per
quattro secoli
cio
13
dalla met del secolo xvi al 1812 potendosi in questo lasso di
1556
dal
al
dominavano
1796, epoca
passando
bardia
La
1529 Carlo
prov allora
Stati
naio 1808
al
e di Bologna,
1805
Zecche
lodato
il
autore,
sebbene
somma
tutto
il
1814
e continuata
Dopo questepoca
fa egli
Porta
nome
sino al
Maria Teresa
che
monarchia, con
mezzo
385 crescenti
1813
eresse la nuova
1796
del
1819.
tal
mo-
delle
sotto
Nuova
con
il
prima come
pari a
Venezia
di
Zecca
1 gen-
in
1814.
al
trat-
dAustria.
17 milioni aUanno.
glio di
Qui
al
Lom-
la
casa
della
fosse dei
Lattivit
1711, degli
del
prima
la
il
dallinfelice
di
imperatore;
cambiamento che
quel
di
in qualit
sotto
dal
epoche:
tre
in
fummo
gi
notizie di fatto.
le
suddetto
egli lo spazio
di
502 milioni
lire italiane,
in ragione
di
nelle
25 gen-
1807,
Milano
lire
nel
dal
milanesi,
di milioni
13 e
che fanno
(1)
ascendere
De Monetis
Italiae,
largento
t.
Ili,
a marchi di
ad Partem
III,
Milano
Appendice
p.
4,319 570,
31 e seg.
14
che costituiscono un valore di 201,161 324 di
computare
le
non annoverato
Loro
altres,
il
rame, per
ma
altri
pu
si
13 milioni
Non
il
633
in
una misura
arbi-
traria, la
ticare
lire.
dire per la
in
di
di lire.
quadro anche
per quanto
senza
in
lire italiane
vi
continua
questo,
per
floridezza
la
lo
stesso
Zecca
nostra
della
sotto
le
dinastie
dei
Francesco
capitoli
padre
Visconti, e di suo
ultimi
degli
I.
di
103
biglione
marchi
meno
in
di
mille, che si
dovevano coniare
in tre anni,
quali
16 milioni
numero
il
della
moneta che
conia.
si
II
aumentata
collenumerazioue
Testone
del
ma
Se
in
3,
il
p.
49.
Mulazzani,
in
sole
monete minori
si
di
teneva
il
comune a
il
presente,
come
monete ve nha
il
il
pezzo pi
ducato doro
di quel
ogni
piccola
ricchezza
in
raccolta (1)?
(1) Il citato
conte Mulazzani
ci
avere
fra
le
1474,
si
scorge
che
15
movimento impresso
Il
Moro (1494)
il
Zecca
nostra
alla
dellistessa casa,
la quantit
delle
di
ed
Francia
monete che
se ne hanno.
Se non che pi ricchi degli Sforza per certo furono per denaro e pi potenti e grandi i Visconti dei secoli xiv e xv anche
per lampio Stato che giunsero a fondare dalle radici delle Alpi
al
nummi
avanzi dei
gli
Viscontei,
il
le
tre citt
(1).
notizia
effetto.
Et
si
Cecha seu
officina
monetarum hujus
Melni
commodo subditorum nostrorum quo melius et abunvolumus dictam Cecham absque ullo
monete fabricare possint
camere nostro emolumento viris idoneis et sufficientibus tradi debere, qui
quam majorem et meliorem possint quantitatem monetarum fabricare fapr majori bono et
dantius
ciant. Itaque
tarum subastaverunt
viris
viri
magistri intra-
dilectos
cum
fut. incipiendis
Ceche teneantur
et debeant solvere quantitatem argenti, etc. con quel che segue poi dallArgelati.
(1)
citt esistono
monete
di
Como, Milano,
Cremona, Verona, Padova, decorate dellinsegna Viscontea e fornite del nome del principe ed aventi scolpiti
Mediolani, Papiae,
etc.
16
Non
si
la
1300
non teme
385 milioni
meno
di stimarla
alla
met
1400) coniata
del
ma
metropolitana di Milano;
Mu-
il
quanto fu assegnato
di
agli
gli
dalla line
di lire italiane
del
secolo
ai
scorso e prin-
cipio dellattuale.
ma
sia
pi notabile, e
il
stesso
nello
memorie nostre
tempo
secolo
il
xm,
il
il
le
in tal epoca,
non pu pi metterne
in
dubbio
1esistenza.
cui
si
la
un
dovuta
La moneta
netti (2).
tutte le
in
al
conte
fu
altri
di
imperiale
con
Zecca
vicino
di Federico
alla
citt
nostra
scoperta
teressante
di essa.
in
la
cenno
fa
lalto
citt, ci
privilegi,
anche
il
Lombarda
della lega
trattato
col
diritto della
di
ci
fu
Zecca che
ci
aveva tolto
il
(1)
Opere,
t.
il
messe
suo
fuori in
tipo, la
Milano, lasciate
sua bont,
il
suo valore
(3).
V, p. 12.
Monete d'Italia, t. III. p. 10, nota il; t. IV, p. 417, nota 237.
quando dice moneta
(3) In una nota lo stesso Mulazzani aggiunge, che
imperiale intende lo stesso che moneta milanese, senza escludere che in
qualche altra citt. dItalia non vi sia stata moneta egualmente distinta
(2) Delle
con
la
fa
17
met
fabbricati alla
argento
primi ed a 900
se-
collezione,
monete
zecchino),
(lodierno
Ambrosini
quasi puro
grandi e piccoli di
nummi
coperte
tutte
semplici
di
e che perci
ammontante ad
cristiana
monete
di diversi
Milano
in
per
come
da
rimontare lorigine
far
lettere che si
certe
Zecca
lopinione
parte
iv
al
leggono nelle
imperatori
quellet,
anni, lasciando
ne vogliono
secolo dellra
argomenta
oltre mille
da me
fu
in
questi cenni.
le
conte Mulaz-
raccogliere su questo
me
Con
studiati.
tali
camminar franco
in
un
tale
numi-
Muoni
secolo
XV,
Barbarossa
Zecca
parole:
di
La
memoria,
Zecca
eli
Milano
nel
d indicazione
del
luogo
trasportata,
la
colle seguenti
la
Zecca della
che ancora
poca
parola di quella di
Argelati,
t.
p. 332), dice
II,
Parma
p. 24).
citt
alla
era
posta
moneta
via
xv
si
poi
t.
V, p. 70,
volesse introdurre
da
si
veniva tra
Un documento
nella
nel secolo
t. I,
alla
Lombardia giusta
leditto
25 ottobre 1778,
5.
18
comunemente nota
sotto
nome
di
te
cora
della
darmi ed
trova, presso
si
Moscova che
al castello.
pubblici
grafia delle
opere
si
trattano
e
in
Italiae
modo
qualche
che furono da
De Monetis
Argelati.
alla piazza
es-
an-
grande stradone
il
conduce
giardini
vicini
bastioni e lungo
ai
dai
il
me
della nostra
consultate, oltre
libro.
etc.
principimi
Vicecomitum ab anno
Banduri.
a Trajano Dccio
ad Palaeologos imperatores.
Barthelemy
Beccaria.
(de).
Del disordine
di Milano.
Beeldenaer of
te
vander munte
figuer
hook
dienende op
te
nieuve
ordonhntie
etc.
Beilati.
dell au-
striaca monarchia.
Bellini.
De Monetis
Italiae medii
aevi
hactenus non
evulgatis
disscrtationes quatuor.
Benaven. Le Caissier
Berg.
New
it alien.
miintz biieck.
Bertolotti.
conts
Monete
Zecche d'Italia.
La Zecca
e le 3Ionete di
Milano.
et d'argent.
re.
Zecche in Italia.
19
un Amico sopra
Cavo. Risposta ad
le
Monete
Stato
nello
di
Milano.
compendioso di un dilettante
Carolini.
antiquario, ecc.
Carte
et
liste
ott
contenant
le
once
esterlin
peli-
numismatique.
Corder
di S.
Monete
Quintino. Sulle
dei
Longobardi in
et
Italia.
des monnaies
trangres.
Dclaration du roy
tant de
et
de monnoyes
le faict
Italie.
M.
et
infimae latinitatis.
dcade.
Edict
et
le
roi
sur
le
cours
et
prix
des
Welttlieile
and
Staaten.
d'argento dal-
Fougres
et
Friedlaender.
Frisi.
imperatore.
Giubili.
Memorie
spettanti alla
campagna di Milano.
desde la invasion de
los
arabes.
20
Histoire mtallique de Naplon.
Ilistoirc
numismatique de
la revolution francasse.
Giannagostino Gradenigo
Joachin.
Das
da monsignor
vescovo di Ceneda.
neurbfnetc munzcabinet.
Klotzius. Historia
Kunz. Primo
numorum
obsidionalium.
Labouchre. Monnaies du
XVI
siede.
magne, de Louis
le
debonnaire, de Lothaire
de leurs suc-
et
cesseurs.
Lelewel.
Litta.
Numismatique du moyen-ge.
Famiglie celebri
Veggansi
italiane.
le
famiglie Visconti e
XI
sur
les
empereurs de Germanie
et
XII
XLIV.
Ics
rois
d'Italic,
dans
le
X.
sicles.
XIII fino
ai giorni
nostri.
al 1711.
La Zecca
di
Milano
nel secolo
XV.
XI.
21
Ordonnance pour
Commercio
di
un
intitolato:
libro
Moneta
Pallastrelli.
Ics
sopra
Osservazioni
di
Bernab
Visconti.
Otton
Otton II.
et
delle
note.
Pimont
de la Lombardie;
et
Deuxime
lettre
31.
du
de
Saulcy
monetaria
monete
delle
italiane
XIX.
del secolo
Dcniers
(de).
Carlovingiens
dterrs
Belvezet pr'es
d'Uzez.
Schiavini.
Observationes in vetcros
torio editos
Schlickeyseu.
Die
nummos a
diarissimo
Alma-
liis
stante
stereichischen
ini
miinzen.
Zecchino doppio
Ugo re
di
Berengario II re d'Italia
col
figlio
Adalberto
de-
naro di 3Idano.
Sensuit.
La forme
manire
et
de
toutes fonnes et
cognoistre
De
antiquis et modernis in
Insubria monetis
elucubratio.
Due
de Alilan.
Trsor numismatique
Ughelli. Italia sacra.
et
de gliptique.
22
Verri A. Riflessioni in punto di ragione sopra
lato:
Del disordine
Milano P. P.
I. C.
e de'
il
libro
(Pascolo per
cogl
intito-
Stato
di
delle
Zanetti.
monete della
citt
di
Bergamo
nel se-
XIII.
Tutte
le
Zardetti. Osservazioni su
Vana
1822.
Giorgio.
23
X.
MILANO SOTTO
IL
DALLANNO DXC
A.
C.
AL DLXVIII
la
de
storica di
raccogliere
nomi
Longobardi.
Non
regnanti duna
dei
principali
C.
dominatori
regno
D.
pi
remota
essendovi
sola
individui
fino
nazione mi limitai
che
al
una catena
ebbero
diretto
menzione.
Si
presenta
prima
il
suo
supposto
fondatore od
ampliatore
Belloveso, duce dei Galli, qui venuto per cercar stanza co suoi
590
nellanno
Dopo
a.
C.
Non
si
parla di
lItalia nel
Brenno
390 avanti
altro duce
dei Galli
che conquist
dallItalia dal
ma
tempi non
soltanto che
gran Camillo.
24
Si tiene parola
Galli,
di
Impadronitisi di nuovo
Romani
si
men-
fa
G.
che ne scacci
C.,
loro duce
Virido-
provincia.
di
epoca
Segue
Roma
altro console di
che unisce in
la
nel nostro
quadro
il
Gran Pompeo,
comune
di cui
opi-
nione dei dotti che qui abbia dimorato. Tiene luogo avanti quindi
di lui figlio Sesto
il
onor
G. C.
di
vi
ma
non
ne conosce lepoca.
Crasso pure, che
il
circa
Giulio
se
Pompeo, che
la
si
asserisce
da alcuni
senza indicarci
storici,
Milano.
il
governo della
Gallia
gli fu
figlio
in
eretta
natali
Didio
due
imperatori
Giuliano.
Da
romani, a Publio
questepoca
sino al
Pertinace
si
Elvio
figura
nella
nostra
serie
per
essere
in
finiti
suoi
Gallieno, imperatore
aver vinti
Roma
comparve
Da
di
il
titolo
di
adottati, collimperatore
citt di
mura
e di torri nellanno
Si parla di Costantino
vit-
Germanico.
303
Magno, perch
di G.
nel
nostri principii
cinse la nostra
C.
25
lano la legge colla quale tollerava qualunque religione. Nella sua
divisione dellItalia
nomin Milano
nome
col
dItalia Settentrionale
Per
il
Magnenzio usurp
di lui fratello
era
la
porpora imperiale.
poi
si
facesse
imperiale di Milano, cui andiamo debitori dellistituzione dei divini uffizi che
del
ci
accadde oltre
la
met
Qui cade
in
xvm.
il
nome
di quegli
della
battuta moneta
nostra Zecca,
nella
MDPS
espresse di
nostra
citt,
suppone
Saulcy di
Parigi
il
da loro stata
sia
sullappoggio
ciata
si
impe-
emessa
delle
sigle
ivi
Ducange, abbrac-
indefesso numismatista
e,
dopo
gli
si
tali,
Di
imperatori
tali
non
si
moneta una
citt
non pi sua.
Verso
met
la
e devasta
il
lano sotto
si
fa
nominare primo re
26
Uraja, vien notata
lanno 539
Dopo
niano,
rali
la
citt nel-
dellra nostra.
imperatore dOriente,
resta sotto
merc
il
dominio di Giusti-
la
dOriente
553: dur
nellanno
in
tale stato
la
Milano.
C'KOXOL.OftlA.
GALLI
A.
(!.
590.
Belloveso, duce
od ingrand Milano.
222.
di
Milano.
Anche
medaglie.
ROMANI
A.
C.
Claudio Marcello,
lano ai Galli.
Rimangono a
tuti in
Roma da
di lui
bat-
si
a. C.
In questa moneta
La
leggenda offre
il
nome
di
MARCELLINVS,
27
RUMAVI
A.
domavo
sta
L'iscrizione indica
MARCELLVS
suo nome
il
memoria
moneta per
pur
resti-
le
assai
il
denaro dargento
Tasse
era diviso in 12 onde, la met dell'asse ne valeva sei e si diceva SEMISSE; la terza parte ne
parte
la
parte
sesta
STANTE
nome
STERZIO;
quadrante;
onde,
nominava SE-
QUINARIO;
venti
la
quarta
terza
e la
parte di SE-
dargento formavano
denari
DENARO DORO
si
e lunit
di
onde, si diceva
di due
il
parte di quest'ul-
timo, QUINARIO.
190. P.
console. Unisce
Milano a Roma.
S'ignorano
82.
le
sue monete.
non contengono
romana
Non ha moneta
citt e la conosciuta
Marco
Licinio Crasso
da alcuni
storici
leggi.
triumviro.
Si
assicura
alla serie
28
ROMANI
A.
C.
50.
una statua
fu eretta
gli
come ne fanno
di bronzo,
Non
44-35.
vi
ha moneta di
Sesto Pompeo,
romana. Onora
marittima
a noi
lui che
spetti.
Milano
col
titolo
di
seconda Roma.
Le sue monete
D.
i'.
253-268. P. Licinio Gallieno, imperatore. Mor assassinato dai congiurati allassedio di Milano, ove
era chiuso
si
tiranno Aureolo.
il
ma
un fasto
o
,
sebbene
qui morto.
268.
assediato
Le monete
Fu
tiranno.
Massimiano Erculeo,
non essendovi
citt.
e che si sia
di
rendere
magnifico
il
moneta che
il
306-337.
nome
ci
Costantino Magno,
in
Milano
la
nando Milano,
figli
due parti,
due
desti-
Da
questa divisione
si
pu argomentare
29
Pi (IM
D. 0.
M
che vi fosse anche stabilita a Milano una zecca,
306-337
ove
saranno state
forse
ha
si
a Costantino.
Le
romana.
374-397. S.
Ambrogio,
Compone
vescovo.
lufficiatura, ren-
patrono
tuta
suoi
non
Di questo
esiste
per a comparire
tempi. Comincia
secolo
xn
xvm
La sua
al
per
si
trova
Valentiniano
sua dimora
364-375.
383-392.
I, imperatore.
Nella
fatta a
Valentiniano
II
leggi.
da
imperatore. Allevato
sua
Milano
posto
SantAmbrogio
379-395.
Teodosio
I,
lano ebbe
recit
il
nella
il
tomba
lui
Graziano.
S.
da
di
ordinata a Tessalonica,
della basilica
Ambrogio
gli
che lo
chiuse le porte
lo
a severa penitenza.
Magno Massimo,
la strage de cristiani
383-388.
imperatore dOccidente.
obblig
30
ROMANI
C. 395-423. ONORIO, imperatore (lOccidente. Trovavasi nel 423
D,
in
Teodosio
>
408-450.
457-474.
461-465.
II,
di Alarico.
imperatore dOriente.
(lOriente.
Magno Massimo
Sulle monete di
Eugenio
Onorio
MDPS,
Maurizio leggonsi
MDOS,
oppure
ad alcuni
porre
Vittore
dotti
che
esser
le
sigle
lasciarono
sup-
battute
state
in
Milano.
INNI
II.
(!.
Milano
ovunque
spargendo
stragi
terrore
in
citt
ERMI
IL C.
lItalia col
Il
battuta
una moneta
esiste noi
non
in Iavenna;
ma
se questa
la conosciamo.
OSTROGOTI
0.
('.
La
alla
moneta
serie
di
degli
e dItalia.
imperatori
Anastasio c Giustino
7, coi
romano-orientali
31
II.
OSTROGOTI
C. 537-550. Vitige, re degli Ostrogoti
unita a
le
armi
gran
soffr
al
Vitige
da
fu
lui
miseri
abitanti. I
donne ridotte
gognoni e
assediata e
suoi
le
contro
Milano, che
e dItalia.
Bergamo, Como
gli
vendute
in ischiavit e
tutti
edifizi
in favore dei
ai
Bor-
distrutti.
Tale
condotta dal
nellanno 539.
noi, fu
capitano di Vitige,
Se crediamo a Procopio
in quel-
Le
sue
Giustiniano
monete
sono
fregiate
imperatore e di
del
nome
quello di
di
Ilona,
IMI*.
irORMTE.
D. 0.
suoi
generali
Milano
Beli-
suddita degli
imperatori dOriente.
MD
MD
MED
MED
32
ZI.
DOMINAZIONE LONQOBARDA
MILANO
IN
ferto in grazia di
la qual
per
sof-
Longobardi,
i.
tesserne
citt
la
per
la
loro
la
dignit
Milano
essere
di particolarit si
dovetti
citt;
diceva aver
chiam
Longobardi quella
poco o nulla
clic
c.
di capitale del
Scelsero
torti
Belisario,
d.
di
riguardo
assai
questi
della
re
nostra
dominatori.
Devo
pur
questi
re
che
notare
precisa
lepoca
del
variando
principio
Longobardi
io
gli
autori
nell'assegnarci
mi attenni
alla
opinione dei
pi ac-
creditati.
Da
comincia
Alboino
una
serie
non interrotta
di
25 re
di
si
vedr
il
33
Sotto
proprie
un corpo
si
dovunque
ornata
fu
nome
il
Lombardia,
di
monumenti
di
di leggi
pubblici, chiese,
Dopo
secondo re
il
governo
il
prese
un
collelezione di
bracciato
quarto
cristianesimo
il
essendo
stati
primi
seguaci
del-
di Ario.
leresia
re,
di repubblica
longobardo
altro re
gli
lulfo,
torma
allora la
anni
dieci
di
il
che figura
che
un interregno
Cleti successe
gi duca di Torino
celebre per
ottavo
re
il
suo codice
ed
Ariberto
di leggi.
nono
I,
settimo
ltotari,
colpevole
brama
il
in
la
mora a Milano,
re,
gi duca di Brescia,
re,
re,
fissando
il
Pertanto e
figli
primo
la
sua
di-
Godeberto di regnare da
solo,
il
Per-
fratello
ed essendo Godeberto
titolo
il
di lui figlio
di tredicesimo re.
Garibaldo,
Non ancora
assiso
ristabilito
sul soglio cogli antichi suoi diritti; a questi tien dietro Cuniberto,
quattordicesimo
re,
re.
un
altro
Liut-
duca
di
di
Torino e diciasettesimo re
Torino
usurpatore
poscia Ariberto
diciottesimo
re.
Ildebrando
vigesimoprimo re
Rachis
ultimo
Desiderio con
suo
figlio
II, altro
Ansprando
il
lo
segnano
di lui
vigesimosecondo re
re,
duca
figlio
,
gi
Adelchi, vigesimoquarto
34
e vigesimoquinto re
che
chiudono
il
la-
sotto la scorta
I,
206 anni,
cio dal
terminare
con
il
563 sino
al
Desiderio
il
di lui
Adelchi.
figlio
I
che
vede
si
re
usurpare
Adriano
principato al Papa,
il
fu quello che
si
che
dirsi,
scarsissima moneta
lungo
nel
spazio
di
effimeri
,
che
la
facil
moneta. Io penso
attribuire con
non poche
fatti
usur-
nummi
cono-
intelligibile leggenda,
le altre loro
sia
monete,
di
perch non
incerte,
le
in-
che
regnanti ed
pochi
dai
Sembra quasi
altri
Longobariii
re
ed
distolse daU'Icalia.
li
Roma
si
possono leggere, n
di questi
re,
constando
le
che
ci
mia sentenza,
tranne
il
dei
il
che conviene, a
lasciarle
un nome; per
lasci interpretarne
di
ci
ha descritto moneta
una
in
Desiderio,
II
non
ma non
cav. V.
di
Ariberto
tutte
Promis (Tav.
Longobardi, cacciati
si
II,
di Liutprando, d Astolfo e di
sinott.
delle
ma
teriormente
Desiderio.
nome
Di
di
questa
esistono
dei
citt
Cos
un regno,
medesimi
in
bronzo
restituiti
a questi in
35
in
il
fatti
negli anni
di
Pavia
Formano
La
fabbrica
loro
rozza
Michele, pro-
S.
il
nellarea.
nummi.
questi
ci
il
ma
finora
conservata la forma
si
si
comanda
e cos
nuova forma
Quindi
de
la
di
in corso.
la
al-
Tale costanza
confusione in tutta
computo.
parola
menzionata
soldo
si
leggi e documenti
nelle
si
II di
di
Longobardi non
per leggieri
nou
delitti
Il
Carli opina
somme
inflitte
in
una donna
una multa
libera o
di
900
Da
altri
volevano
d'oro;
documenti
esprimere
tale,
loro,
non curandosi
quando era
il
di
ne indicavano
esprimere
il
Longobardi quando
nome
intiero di soldo
lindicazione
dellargento
36
(KO\OLOG1A DEI
RE.
LOMBARDI
D. C.
settembre
Sua moneta
medaglia.
Nella
raccolta
gere
nell' iscrizione
Ver averne
boinus).
il
suo dettato in
proposito. Eccolo:
La moneta
d'oro
VOngaro, alquanto
caratti
largo
il
pure
Dal
finire
loro
grandezza, cono
campo ha una
diritto nel
quello di
del peso di
disegno fa vedere
in Oderzo.
non ostante
sette (veneti)
cui sinforma
rotta,
testa
due lunghe
aggruppate ed
lasciando
vedemmo da
manorum
scilicet
capili i
in
nodum
coacti.
Alla
fatta appunto
testa
una corona
come
congiugnesi
ma
rotta in quella
tutte discerncrlc.
37
LONGOBARDI
II.
5(38-573
Bens avanti
il
fuor
conio, o
per
il
nel
lettere
per dar
alla quale
le
l'intiera
HbPPVI
predetta si unisce
leggenda ZH
IXIbPPVI.
Ma
La
se-
nostro b piccolo
il
la
e dalla su-
poi sono
li due PP,
HLPPVI, la
Il che
I.
lettera
assieme dice
tutto
contenendo in se l'A
II
mente
guttural-
per
lettera P, e
si
che
il
della
con
testa
HALPPVI
quella
affinit
ALBV1NVS, ma
clic
spicca tra
renza che in Wallia osservassi passare tra la pronunciazione ed ortografa delle nazioni settentrionali
la
nostra
impossibili riescono
guida
le
nel
moneta di Wallia
lo stesso
cio la
che
figura
della Vittoria
storum
e l'altra
mi fa credere
Alboino volesse nella sua quella di Wallia
imitare;
un
fond un regno
altro ne fondava in
38
LONGOBARDI
D. C.
56S-573
Italia;
concordi
romana potenza
regni
novelli
Roma,
il
jus di por
dellantica
su
l'effigie
clic
di
a Wallia
fu conferito, quale
l'oro
mo-
La
secolo e la nazione.
il
Goti
de'
Lagune a
VIsole
si
quello
con
glitaliani , gli
alle
da
certo
stabilirvi
popolarono
il
domicilio
talch
e di
occorre
ci
qua
re longobardo di
Questa
(T.
moneta
dall' Alpi.
fu
primo
riprodotta
dall Ar gelati
Finalmente
tav.
dal
e 2, nelle
Zanetti
monete
(T. IV,
dubbia V attribuzione di
esser
per
paq. 52
il
quale pensa
tal
moneta per
incerte),
Alboino
somma
Dal
canto
la
mio
volli
e la
nuovamente mettere
in
che
la
fortuna
ci
conservata, dedurne
facesse
scoprire
una pi chiara
e meglio
interpreta-
come
si
fece
da alcuni
nella
serie
delle in-
certe.
39
LONGOBARDI
D. C.
568-573
ad Alboino
riori
alla
di
lui
pi
memoria
di tempi poste-
a noi
vicini
restituito
ragione numismatica.
La
il
disegno corretto
573-575. Clefi.
o 5 *d85.
Di
/
Interregno, con 36
un
Di
si
Alboino fu duca di
altro
nulla
X VI secolo.
Milano,
ma
di lui
racconta.
neta.
585-590. Autari.
Non
si
moneta.
Non
conosce ancora
si
principessa
se
figlio
pure
la
moneta di questa
esiste.
Nel 604
di Torino.
Adaloaldo
in
si
associ al
una radunanza
te-
re.
Adaloaldo.
615-625.
636-652.
La
Di
Rotari
si conosce
ancora.
Torino.
duca
bardo che
si
di
Brescia.
Fu
il
primo re longo-
compil in 386
editti
in tutta la
LONGOBARDI
D. C.
RODOALDO.
Manca la sua moneta.
G53-GG1. RIBERTO I. Suo padre Guadoaldo
G52-G53.
era
fratello
Le monete
GG1-GG2. Pertarito,
G61-GG2.
Godeberto
sua sede
GG2-G72.
Ariberto
di
figlio
Ebbe
I.
la
sua sede
in
si
altro
figlio
di
Ariberto
I.
Ebbe
la
in Pavia.
ne tolse alcuna.
Non
ci
sua moneta.
ilota la
grande
Si associa
citt.
il
di
figlio.
G88-700. Cuniberto.
Le monete
Zecca di Paria.
Il
comm. D. Promis
nella
sua memoria:
9,
di
DN
(per dominus)
HVNIPERTVS
con attorno
-+-
FLA
e nel centro
ad
otto
raggi
MEDIOLANO.
(Flavia)
700-701. Liutberto,
figlio
di
Cuuiberto.
Nella citata
la
Liutberto o Luitperto
niberto
>
col
Ragimberto,
Non
figlio e
successore di Cu-
Flavia Mediolano.
usurpatore, poi duca di Torino.
esiste
moneta di questo
re.
41
LONGOBARDI
D.
(].
701-712.
usurpatore.
alla Zecca di
Pavia.
ASPRANDO.
Mancano ancora le sue monete.
712-744. LlUTPRANDO.
Le sue monete appartengono alla Zecca
712.
di
Pavia.
744.
Ildebrando.
Manca
749-750. Astolfo,
Manca
la di lui moneta.
fratello di Rachis.
750-774. Desiderio
gi
duca
alle
Zecche di
Ravenna.
di
si
Brescia
associa
ultimo re dei
figlio
il
759-774. Adelchi.
Le monete
citt
di
Treviso.
di Desiderio portano
Lucca
Milano
Pavia
il
nome
delle
Piacenza
42
Zi.
MILANO
SOTTO
DOMINIO
IL
DEI
FRANCHI
BORQOQNONE
ITALIANE,
essato
il
VCT
di altri
ALTRE
DI
TEDESCHE,
961.
prigioniero da
cominci
dominatori
per
Carlo
Magno
Milano e per
e spedito in
lItalia
una
dei
serie
vingi,
TI-
derio, fitto
-k, Francia,
COL
per
Francesi.
Ilesosi padrone,
fe
incoronare a
Monza
(1)
dapprima
col titolo
di
re dei
Stati, si
Longo-
sede in Iavia.
Carlo
Magno primo
nostro re
succedettero suo
figlio
Pi-
(I)
re); Luigi
il
Pio, figlio di
Carlomagno (IV
ci accaduto a Pavia.
re),
uomo
odioso,
43
tanto a regnare quanto disgraziato per parte de suoi
inetto
Lotario
che furono:
(V
guerriero
principe
Carlomanno
il
il
Bavaro (Vili
manno
(IX
Carlo II
re),
Ambrogio;
S.
Calvo
il
ultimo
Carlo III
con
cui
Grosso,
il
termina
Carlo-
di
fratello
dei
Luigi
di
figlio
Luigi
di
figlio
dinastia
la
tra-
gi re di Baviera
re);
figli,
re) che
Carlovingi,
Ita-
re);
Berengario,
sotto
liani
Guido, duca
gi duca
Spoleto (XI
di
del
Lamberto,
re)
manno (XIII
Rodolfo re
re)
re);
Lotario
II
berto
(XIX
Provenza (XIV
Ugo, duca
II, figlio
col
di
Beren-
re);
Adal-
figlio
lui
di
imperatori Francesi
domin
774 all888;
re);
marchese
Ugo (XVII
di
La
re);
Guido,
naturale di Carlo-
figlio
re di
marchese
gario
dal
Cieco
il
Borgogna (XV
di
Provenza (XVI
e re
Lodovico
il
di
figlio
114
noi per
fra
anni, cio
73 anni, dall888
al
9G1
ti-
in totalit
anni 187.
Magno radun
Carlo
dandovi
pero,
e
reprimendo
ununiformit,
un
solo im-
la
Figurano
in questo periodo e
il
Grande
e
dellItalia
eccetto
fatto
da
stesso Ardoino
Anche
nostro suolo
prigioniero
quellepoca
Ardoino
Tedeschi ne
Napoleone, e
Berengario
sempre
ma
II,
rest
padrone
furono sempre
imperatori, tranne
re
lo
e Lotario.
sede in Pavia.
Moneta.
la nostra
cessato,
Carlo
anzi
Magno
si
ai
giorni
nostri
si
dei
pu
nel
conta
Franchi
una
Italia
ha
pi
progresso.
Da
dire
suo
in
non
serie
infinita
44
dimperatori e di altri principi minori, che per
tengono
luogo
risparmiare
quando
non
consacrare
delle
un
inutili
sia
il
capo
apposito
Monete milanesi
sotto
il
titolo di
Denominazione
nome, valore,
col
ecc.,
disponendolo a comodo di
tutti
ordine
in
alfabetico.
(ROXOLOCIA.
(ARLOVIMil
774-814.
Carlo Magno,
Sotto
il
imperatore d'Occidente e re
imperatore cerc
romano a
rito
il
quello
metropolita
scovo
dei
di sostituire nella
sommi
S.
stabilito
d'Italia.
Milano non
il
nuovo
Chiesa Milanese
tra noi
Ambrogio con
dal ve-
approvazione
pontefici.
Il
cav.
ma
narca,
di Carlo
monetografi,
il
Calvo.
il
Zanetti,
il
Ma gli
approfonditi
pi assennato parere di considerarla appartenente a Carlo Magno, come venne gi dal chiarissimo Le Diane con giuste ragioni opinato e
del
Carlo
Magno
tosto
p>ens di assegnare
e del
il
salito
luno sostenne che costui ed altri sovrani non avessero fatto battere la loro moneta che nel solo
pa-
Volumus
moneta
sit nisi
45
(lRLOYI.\(;i
774*814.
in palacio nostro
Ed
ma
al-
cos espresso:
laonde
il
che
sione
Palazzo
il
e la
fabbrica ove
si
facevano
placiti e si amministrava
la giustizia;
Poma
saranno
ecc.,
stati i luoghi
per V amministrazione
quindi anche per
il
da
lui destinati
apposita Zecca
gnata
e clic la
luogo detto
colla
moneta
leggenda Palatina
Magno
Calvo;
il
che
Luigi
in
Pio,
il
suppongo
e che
ac-
ap-
Francia
Nei
la
Magno
decreti di Carlo
parola di
ginaria
la
soldi,
sola
ma
questi erano
11
vede adoperata
si
moneta immadenaro
il
nomi
di
delle esposte
1 ).
Magno
pi
era
fatto
grani 576
sull'oncia
romana
si troverebbero
le altro
il
computo
divisa in
a 512 grani del peso franSe adunque questi grani 512 ve-
Tacendo
era
( equivalenti
cese di marco).
(1)
che
grani 25
monete degli
12
/ s0
Stati di Carlo
il
fuori dellItalia.
4G
CARLO VINCI
774-814.
qt(esto
impero
suo
del
rinforz la moneta.
Osserva
Magno
lo
stesso
tralasci di
Le Blanc
romana
Ed
*/
Magno da 27
denari di Carlo
e fino a
28 grani traboccanti per ciascheduno come si trovano difatti, e 28 */. fanno precisamente la vente,
il
soldo
/5
Nel 794 Carlo Magno fece un nuovo regolamento sulle monete che dal 779 in avanti erano
decadute in peso
e in
un'espressione
aggiunto
non
falsami
ai
la
si
Le Blanc da
il
decreto
stesso
monogramma
il
prima
che
dello
di Carlo sulla
usava
ma
il
impedire
di
affine
contraffazione;
moneta
questi tuttavia
si dovesse
Carlo
Magno non
mai
avesse
battuto moneta
Il diritto e
le
il
citt
ove
nome
furono battuti,
il
Le Blanc
e quello della
nome
col
grado
monogramma
CAROLVS.
(pag. 88, n.
47
CARLOVIMI
774-814.
FLAYJA LUCA,
re e
di
nome di Carlo
e il
dominus noster
titolo
il
d'un astro
col tipo
e dall' altra
colla qualit
raro a trovarsi
in queste monete.
Di Carlo Magno
Doma
battuto a
un denaro d'argento
esiste
da una parte
in cui
vede
si
il
genda non
una croce
CAROL
di S. Dietro
di
terzo
di
dritto
di
mezzo
e nel
altri
Grimoaldo
coll'obbligo
di
difatti
si
clic
vi
nome
il
lasci
duca di Benevento
possesso
il
mettere
di quel
a cui
ducato
trova nel rovescio con questa legR. VII. e col tipo d'una
Di
il
DOMS CARLVS
diadema
mono-
in
espongono pure un
ci
di
Magno
genda
nome
Doma.
Le Blanc ed
Carlo
il
la leg-
gramma
Il
nella sinistra
si
V. L'effigie
GRIMOALD.
crocifero e la leggenda
pure
col
nome
di Carlo
ma
Magno
Il
colle incerte.
titolo
di
d' attribuzione
Magno;
la
Rex francorum
che
e chi volle
(questi
il
dubbio
siano di Carlo
assurdamente dire
attribuendoli a Carlo
citt
toglie ogni
denari
il
Calvo, o a Carlo
contrario
il
Grosso,
il
solo
48
cmovurci
774-814.
di re
titolo
andavano
Il
il
Calvo.
titolo
di cui
titolo
,
specialmente Carlo
s gelosi ,
padrone
Le Blanc
pure che Carlo Magno nelle sue moneti
battute in Italia non prende che il titolo di Rex
prima
osserva
francorum. Il peso di
tali
all' emessa
opinione.
I denari
Magno
Carlo
di
non
vedersi
col
il
Le Blanc:
la
prima
razza; la seconda
si
dopo la conquista.
battute
colle anteriori
sempre rozze
e con
leggende barba-
ramente simmetrizzate.
Dal
dagli
autori francesi
niamo
presente quello
al
pronunciato
intorno
Magno per
quella
italiane
da
che
che
Carlo
moderni hanno
monetazione
alla
offre
il
nome
Curio
di
delle citt
lui conquistate.
materia. Espo-
su questa
Magno
del
ci
dice che
peso di
il
denaro
grani 34, ed ha
peggio
cio
trinseco grani 30
5
/
con-
Magno
(I)
Che
dato offre
al
la
corregge
suddetta corrispondenza.
in
7309
e su questo
secondo
49
CAMOIINGI
774-814.
rispondente
Filippo
a L. 124.
9 in moneta di parpaiole,
8.
e cos la lira di
corrispondenti a
Lo
Carli (al T.
stesso
tavola espone
Milano
di
4.
/ lr
Magno
denaro di Carlo
il
intrinseco
detto
vii
L. 8. 15. 7 in
7.
grani 30
di
al sud5
/ u , che
10
7.
e soldi
pag.
Milano
uniforme
6.
di
cio
Pavia
e in
carati 8
Magno
di Venezia
/2
bat-
asserisce di peso
li
4
alla ridu-
48,)
tuti in
9.
ripetuto
ossia
formare
giusto
il
Magno a
Carlo
di
Secondo
Magno
il
lira di soldi
la
L. 66 correnti di Francia.
Le Blanc
stata valutata
lira di soldi di
la
a franchi 76
Du
il
*/,.
Carlo
Il com-
piti esatto
ed
Tot.
muore
in Milano.
Non
si
non ne
812-818.
esiste ,
Bernardo,
probabilmente
figlio
di
solo.
Pipino e re dItalia.
Anche di questo infelice principe manca la moneta. Circondato da tanti nemici ne suoi congiunti
non
gli
avranno
acquisiti diritti.
In
tanti
figlio
di Carlo
anni di regno
e di
Magno.
giuocata ambizione
50
MKLWIUI
81 4-'
Ansi il Le Biave ci fa notare essere egiprimo che abbia voluto che sulla moneta i fosse
monete.
il
impressa
sua
la
effigie.
regolamenti
dei
ordinando
denari, dice
Le Biave, ben
di
medesimo peso di
Jlagno
Carlo
quelli della
>M
fine
4
grani 28
cio di
.....
1 _
/--
regno
del
pcs
ov 2
1
Lo
Le Blanc soggiunge
stesso
allo /mg.
t*i*.
alcuni
pi pesanti,
Fra
le
eh-!--
la
da u, libbra
ma
opina
in
Italia
eh - non
/>er-<
fitto.
monete
coniate
nono
-/
d-
Ud-
Intanto
di
imperatore non
questo
Pana
Le monete
di Luigi
coniate in
**
-
-e >>>o-
Homo.
d-
sono
Tt-d,.,
Sono
La
tutti
denari d'argento.
reato: in
mancanza
la leggenda offre
Per
il
di
nome
il
nome
titolo d<
una
nome
Luigi
chiesa.
>
la
le-
c quest s.gna
Quelle di Bont
il
scmjc lau-
questa vi un /<;
t<el
dell' imperatore
nel
centro
51
CIRLOVIKGI
814-840.
gramina indicante
citt stessa
Le monete
nei
Lotario
ci
diversi
una di Pavia.
del precedente.
figlio
I,
840-855.
pontefice o della
d'tin
il
offre
altro
trovano
Roma
di
nome
monogramma.
circolare
un
quello
Un
atto autentico
il
cenza
Padova
Treviso
Reggio e tutto
Trento
Ceneda, Asolo,
foro Giulio.
il
Roma
furono
le citt
mancante
effgie.
esiste
il
peso
asserisce del
potido
sua
della
Di Milano
di 40
conosciuti), e
denaro d'argento
il
il
Le Diane
il
Musei da me
cui peso varia
40 grani.
Di Pavia
naro
e di
dargento
di
peso
vario
coin
il
de-
quello
di
Milano.
Il denaro d'argento battuto in
Roma
gli
credo,
titolo
Nel rovescio
leggesi
il
solo
citt.
Il denaro di
nome
e la
gramma
Roma
dignit in giro
e nel
mezzo
il
il
silo
mono-
52
CARLOYIMI
840-855.
V argomento. Nel
offre il nome di
Fra
Pietro.
le
Bella
e la
trovo
la
855-875. Luigi
di molti esemplari
fatto
Milano
di
dopo
II,
ri-
il
nome
fregiati del
Pavia.
di Lotario.
figlio
Nessuna moneta milanese abbiamo che si attribuisca a lui. Il Le Blanc (pag. 108,) crede appartenere a questo principe due denari d'argento
Poma,
primo offre
battuto a
Il
e dignit , e
R0
la
leggenda circolare
dall'altro
fronte fra
Benedetto
uno
a Benevento.
col
Poma),
(per
di S. Pietro di
e
l'altro
lato
le
si
suo nome
colle lettere
vede
busto
il
lettere iniziali
vi
il
nome
I',
papa
del
terzo
il
di questo nome.
lo
Un appoggio
che
mese di marzo
dell' indicazione
XV, e
875-877.
Carlo
il
Calvo,
figlio
minore di Luigi
il
Pio.
877-884.
CARLOMANNO.
Per riguardo
lasci moneta.
alla
citt
53
MUOVIMI
884-888.
Carlo
Grosso. Con
il
lui
il
da Bissono, nostro
in
Milano; rialz
arcivescovo, acquist
mura
le
della
potere
eresse
citt, vi
pubblici
altri
stabili-
Ambrogio, come
epitaffio
787 fu
eretto in
contrada
I,
Lamberto,
894-890.
Arnolfo
un
Milano
ricovero
(1).
il
duca del
Friuli.
di Spoleto.
di
figlio
Guido, associato
al padre.
chiamato in
Lodovico
posto
Salvatore.
di S.
NUOVE DINASTIE
888-924. Berengario
900-904.
un
legge in
si
Manno,
aiuto di Berengario.
Italia in
il Cieco.
Nellanno 888
assem-
a Monza;
ma
quegli
stessi
signori
che avevano
duca
(1) Il
di Spoleto.
Da
ci
nomi
affinch
richiamandoci di
la riconoscenza verso di
di
Ansperto
di
e di
quanto mai
Uraia
lo fu-
si
sempre maggiore
tardi nipoti.
54
NUOVE DINASTIE
900-904.
civile, ed
domand
colle
Guido
aiuto ad
di
due
zionali e
ma
per
s.
Morto Guido
Berengario e Lamberto
Berengario
si
il
si
quando
re della
Bassa Borgogna,
Berengario
tore.
abbandonato da
Lodovico
lo
tutti
fugg in
re,
Berengario,
tere
battere Lodovico.
Berengario
Ritornato
Lodovico
Penisola, e
Nel 921
cotti)
non
acciec
lo
in
Italia
il
re
cacci
sorprese
si
signori
Italiani
bramosi
sempre
obbedire
veruno
(come scrive
aver due re
di
tramarono
di
il
Ri-
affine
di
nuovo
in
clamarono
Berengario
re
dItalia.
perdon
venne ucciso da un
a
tradimento
alla
ai
tal
La congiura
congiurati
fu scoperta
ma
poco dopo
mentre recavasi
come era
solito
Avrebbe
forte,
lItalia sotto
unita ed indipendente,
la traviarono,
Le monete
sarebbero
ma
intestine discordie
di
secondo
55
\l rtVK
IH.USTIK
sotto la cui
gario non
t-'.'jM.
92G-'.M7.
fMI
Uodolfo
Ugo
I,
protezione erasi
si
re dellAlta
Dopo Beren-
posto.
hanno pi monete
a Rodolfo.
fino
Borgogna.
Provenza.
(li
otario,
Mor a Torino
di Rodolfo.
figlio
e fu tra-
Am-
brogio.
f50-!Ml.
Berengario
Adalberto,
marchese dIvrea.
II,
Berengario
di
figlio
Ottone
e
da
rozia,
I lItalia
vilt
II
I fino
commesse
MaErmen-
da suoi pretendenti e da
di
Spoleto, da
Toscana, donne
di
mal costume
che la signoreg-
giavano.
Finalmente Berengario
stessi Italiani
II
ad
istigazione degli
Germania
cal dalla
ove tenevasi
di
si
ridusse
rengario
dopo
si
II
proclamato re
fu
associ
il
figlio
dItalia,
950. Poco
Adalberto.
da Beren-
spos
Ottone
Adelaide
il
Sassone
assunse
il
re di
titolo
Germania
di
che
re dItalia
ritorn in Germania.
alla
Dieta
di
56
NUOVE DINASTIE
950-961.
Augusta,
si
presentarono
al
re,
ed
di
lui.
in ginocchio gli
si
riconobbero
a morire in esiglio
il
figlio
Iodolfo, di
mandato
Adalberto and
(1).
Appartengono
fatto
Germania.
La
e veronesi di Lo-
tario.
57
IV.
MILANO SOTTO
DOMINIO
IL
TITOLO DIMPERATORI
DALLANNO
DEQLl
daLEMAGNA E RE
ALLANNO
961
ALEMANNI
COL
DITALIA,
1240.
nostri
non
colarsi
sotto
La
in
dalle
loro
il
oppressioni,
ma
sempre cadendo
un dominio straniero.
fertilit colla
uomo
male
dedito al vino
piaceri,
si
il
facil-
tempra, come
il
regnante Berengario
o di
la loro
diretta.
mostrarono
II, e
le atrocit dellultimo
58
Tengon dietro
Corrado
1039 riconosce
nel
per
(III
II
trovasi
(e
per
Alemagna)
il
ma
capitano Lanzone,
il
guerre
crociate.
per
le fazioni
cittadini
Dopo
Milano
allimpero
monta
sovrano
Milanesi sbandati
tosto
sottraggono
si
qual
il
e
si
trono En-
il
in
civili
1004
nel
nostra citt
la
simoniaci e concubinarii.
alle
gli
immersa
e vanno
II nel
II
erige in
rico
Enrico
1024.
nel
Ottone
a questo,
trono
al
inferociti
distruzione
pei
villaggi,
perseguitati
quindi Corrado
I,
detto
il
li,
Barba-
il
vengono
cittadini
conducono
ove
I,
tiranno Federico
al
qua
sparsi
e l
vita
cinque anni.
Enrico
noi
fra
(VI
per lAlemagna);
che salito
suo zio
distruttore
1213, sfrenato
pari
di
di
al
farne strage.
tuti
trono nel
Milanesi assaliti,
dispongono
si
al
in
Pagano
in cui
comincia
la
quinta serie.
non
le
interna,
citt
fu
aveva per
mantenuta dal
essi
era
vi
clero, che
il
germe
compiva
il
quando
della discordia
nostro
malessere.
Moneta.
buzione circa
lasciano
le
una gran
monete
lacuna
dei
incertezze dattri-
per agire
con
certezza: e sebbene
il
5 ?)
Rosmini
si
monete
speciali a cia-
gono
di tenerne sospeso
il
giudizio definitivo.
ma
dargento;
dordinario in denari
che impon-
Le monete consistono
questepoca
in
purezza
la
Le
neta: vi
vede
il
si
vede
Le leggende
una
nostro S. Ambrogio, od
esprimono
latine
nome
il
sulla fine
croce, e
Gervaso
Ss.
si
e Protaso.
La
sottili e
spesso bracleate.
ricercate.
CKO\OIiOC!ll.
ALEMANNI
961-973.
Ottone
Sassonia, incoronato
di
re
dItalia
in
Carlo
si
merit
Grande.
Ottone
che
dice
Magno
assai
Timpero
ristabil
in Italia, e
pi che Carlo
Magno
il
Il
il
Monastero Maggiore
nome'
ci
in
di
egli
di
narra
Milano
Romana,
porta
suoi capitani, p.
e.,
gnore
di
Milano nel
primo
Il
Di
gento
questo
,
che
farsi
incoronare colla
monarca
variano
si
di
conoscono
corona ferrea.
I.
denari d'ar-
co
ALENAMI
Magno
961-973.
deteriorando nel
titolo.
cronista sassone
Il
rinnovata
nummi usque
questo
moneta in 31ilano
la
Mediolanenses
innovavit
iis
ottelixi
hodie
nome alcuno
monetarli
qui
dicuntur. Sotto
interpreto, senza
fondamento
ma
(1),
dessa era
il
(2),
973-983.
Ottone
II.
questo
Sotto
si
pu
dire,
che per
La moneta
di
fu battuta tra
il
periale ed
983-1002.
Ottone
il
Milano che a
III.
bramata
tal
stranieri
di
obbedir sempre
Milanesi non
lui si attribuisce
furono
gli
tempo.
ultimi a palesare un
eletto dal
vado
di
sovrane senza
il
scorrer facendo
cominciarono
suoi partitanti,
cittadino. Questi
mezzo
d'altro
(1)
(2)
T. v, p.
(3)
Lo
tit.
48.
6.
/3i .
,,
Gl
ALENAMI
983-1002.
monastero
il
Celso, e
S.
di
Di
suoi
falli.
battute a
a Pavia.
Ottone III
ma
signori
riuniti a
Italiani
Germania
signori di
tremende
con
contro
lotte
vicini
dallincostanza
dalla discordia e
che
due principi
degli
Italiani.
da disgusti,
stero di
vescovi
questi
si
Le sue monete,
fondato.
lui
1004-1024. Enrico
II,
Durante
regno
il
Enrico
di
signori
nostri
pretendenti
II
deve notare a
si
dall'Italia
le
e pi
di tutti
incessantemente
fecero
che
vernarsi da s.
A
che
vescovo
dAsti
partigiano
si
vacante
Olderico
il
lui, fa
giudicar
in
sua vece
Manfredo marchese
di Susa.
Ardoino
di
era ricoverato
si
credeva a
consacrare
il
lui
nuovo
dichiar
solo speteletto.
01-
G2
ALENAMI
1
004-1024.
clerico
si
Larcivescovo
allora
and a
re,
Roma
Papa.
doppiamente
un Concilio
nei
irritato
de vescovi
un
dassedio,
and a stringere
esercito
Il
non potendo
tello
la citt dAsti
zione, che
il
marchese suo
una
resistere, chiesero
fra-
capitola-
fu
rico
marchese
che
dono
fece
di S.
Olde-
insegne vescovili,
vennero
gli
loro errore,
restituite.
Il
fu investita in
proseguirono
fratelli
le
il
in chiesa,
loro
il
cammino
di che
due
dere
il
primo
incidente storico
esempio
arcivescovi di Milano di
sero
assoluti
signori
dellarbitrio
dagli
anzi
contro
sovrano.
Il
la
fos-
volont del
Promis riporta
dal Rosmini
(1),
la
che attribuisce
ad Enrico
II, per-
1024-1039.
Corrado
a quelle degli
di
altri Enrici.
3.
in
Italia
la
notizia della
G3
ALEMANNI
1024-1039.
morte
di Enrico,
il
le
re
invitandolo a venire in
Non
tardo
102G
nel
quel
trovava
si
Italia
mura
si
mostr Corrado a
Pavia
di
pass
tale invito;
le
trov che
erano fatte
si
di-
le
ne venne a Mi-
egli
ove
lano,
dallo
Ambrogio
nella basilica di S.
Pavia non
pens
arcivescovo fu incoronato
stesso
desistendo
saccheggiare
castelli e chiese,
massacrare
far
coi
Pavesi.
dice che
Corrado
seguito.* Tali
Lo
furono
per noi
nostro
per
ci
oltramontano
Eriberto
Corrado
i*e
sempre
parti
col
Roma,
volta di
alla
imperatore
Canuto
di
al-
di
Nel 1027
incoronare
presenza
erano
Yippone (tedesco)
dOccidente
si
straniero.
farsi
miseri citta-
storico
monarca
arcivescovo
magnati che
afflisse
mostrati da quel
re
il
territorio, a incendiarne
il
(2).
suo proposito
dal
dal
ebbe luogo
dInghilterra e di Rodolfo
re di Borgogna.
privilegio
nominare
di
Lodi, quando
colla
Da
vacante. Venuto a
fosse
diritto, vi
il
punto
tal
diede
del-
consacr a quella
si
sempre Heribertns.
Marimonti
mostra-
concedette
sottoscrisse
(2) Il
il
gli
lacquistato
(1)
lo strisciamento
Eriberto
dallarcivescovo
Ottone
I.
aggiunge
il
che
fu
primo a usare
anche
la
incoronato a
corona ferrea,
Monza
bench
anzi
il
altri pensi
G4
ALENAMI
1024-1039.
mavansi
allora
litana.
Rifiutata
Lodigiani
dai
elezione, Eriberto
tale
radunato un esercito,
dei dintorni,
castelli
adatt a ricevere
si
il
un
odio
due
ne
vedremo
citt
quale
del
le
accamp presso
si
ma da
implacabile
Amquei-
fra
le
suoi
eserciti di
Cor-
avanti
tristissimi effetti.
Champagne,
Ritornato
gli
di
e fu vincitore.
larcivescovo
dini
nel
conti
steri:
primo
Milano gi da circa un
in
una gerarchia
colo
di Vassalli
vi
erano
composta
duchi
se-
di tre or-
marchesi
le
prendevano
nome
il
di
ad alcuni
nobili,
che allora
stire
a vicenda altri
vano Valvassori
minori
Premessa
Valvassini.
questa necessaria notizia e venendo al nostro storico sunto si deve aggiungere che Eriberto
di
Germania
tenuti
quando
privilegi
cominci a governare
la
i
citt
da
valvassori
65
ALENAMI
1024-1030.
lui
per scala
altri
gli
magnati ad imitazione
di vessare
dellarci-
loro valvassori.
1035
finire del
sul
ed armati
ribellarono
si
di servi,
loro signori
ai
si
dolo principale motore della loro oppressione. Eriberto alla vista di ci, tentata inutilmente la dol-
si
arm
egli
pure
co suoi par-
primi;
quali, fuggiti da
Milano
che
in
ma
citt;
aveva
lastuto ed
ingrossato
avveduto Eriberto,
suo esercito
il
con
nuovi
Motta
fra
Milano e Lodi. La
accanita e non
cess
che
lotta fu
la
lunga ed
dOlderico stesso.
Larcivescovo
allora,
temendo un
esito sinistro
voler venire in
Italia
poi-
vano offesa
la reale
sua autorit.
mente
si
accolto. I
magnati e
Poco dopo
5
Dieta che
si
si
6G
ALEMANNI
1024-1039.
tolto
ad Eriberto
scovo
il
Lodi: una
di
notizia
tale
cambi
nemici
ed ade-
nata
pertanto
provocata Dieta
la
accusatori
gli
tanti e parlarono
erano
dellarcivescovo
forte da
cusato
questi
il
mal
rifiut allobbedienza
si
il
re lo
sieme
ai vescovi di
cenza.
mise a
libert dellarcivescovo.
Ma
lutto,
lui
un
di Pia-
questo fatto
questi
Il
Tutta
trionfo.
ad
fortificarsi
modo
il
guardie tedesche.
le
Cremona
notizia di
si
la
di Piacenza, trov
di fuggire,
suo ritorno a
la citt si
introdurvi
ubbriacando
Mdano
arma
e si
fu per
dispone
vettovaglie
dogni
qualit.
ftl
J)'j
li
-bob l
aborri
tale fuga, e
mtairii?.
oli
coste
[ni
),'/;
contro
Trovandosi
sotto
Corbetta
villaggi e
al
sentire
Ma
vistala
and a
i
sione di
inoijcili'i
sfogar-
castelli
del
un
iiji-ji'
rabbia
solita
territorio.
lo
ben munita e
r.l
la
Vercelli, di
lucci-
oooq ioq
'Germania.
ico
-[ovvio no
ift
sar per
Ma
Roma
per
la
:;7r,l
"
ir
/;
nino'br/rio
cittadini
67
ALEMANNI
1024-1039.
un possente
onde venire
esercito
suo raddoppi
assedio
le
chiamando
in loro aiuto.
sua diocesi
alla
gli
li
abitatori
arm.
delle insegne
mezzo
oro: in
si
un albero
vi era
pomo dorato
un
trovava
donde svolazzavano
di
G. C.
un
braccia distese,
colle
tro-
si
uffizi
da
alla destra e
rosso
color
sinistra,
eran
posti
met
in bianco alla
non venisse
guerra e
si
amministrava
divini
eran deposte
le
si
il
pi infausto
tenevano consulte
era
la giustizia e vi
uffizi
ed otto trom-
il
coman-
dante generale.
Tutta
lesercito
quando
la
Lombardia trovavasi gi
sullarmi e
la
notizia
che
Corrado
nel
di
donde
fu trasportato a Spira.
nemiche schiere
loro
Stati,
ritirata.
non
si
questa
novella le
senza soffrir
sconcerti
nella loro
68
ALENAMI
Corrado
1024-1020.
regn
anni
lasci
15, e
trono ad
il
Per
caglia
nella Dieta di
lui fatte
Corrado
fu
da
leggi
le
considerato
Milano
a Favia ed a Venezia.
1039-1046. Repubblica.
Durante
Milano
citt di
si
guerre
Dalle insorte
mase
vincitore e
nendole quindi
La guerra
civili
basso popolo
il
ri-
blocco.
il
civile
il
adoper
popolo
allora
una pace
si
modo onde
in
stabilire
per
1039-1056. Enrico
III.
Milano
civile
tra
1046.
lanno
si
nobili e
era
in
in
plebei
la
citt
ambo
partiti,
si
sebbene
mancavano
pure non
si
Il
Enrico
per
soccorso
gli
citt
and
fedelt
in
il
Germania da
di
soldati in
che promise a
accondiscendesse a ricevere
che
cavalli
mal comportando
buon numero
bloccata Milano
per
4000
giurasse
lanesi,
soffrire,
chiedergli
della
condizione
in
che
proprio e a
nome
dei Mi-
,,
69
ALEMANNI
1039-105G.
Il
c giur, e sollecito
nuova
che
ricevette con
la
gioia
al popolo,
il
aveva promesso
quanto
tere
nuovo
di obbedire
re, sarebbero
al
di
vergognoso giogo
ridotti a quel
cittadini
sempre nostri
coi nobili,
combinare
con uno di
essi, gli fu
preliminari di pace e
facile
nobili furono
gimento
di sangue.
In quel torno,
il
1G gennaio 1045,
alli
perdette
si
fama
di
store.
Milano
nella
chiesa
Tosto
dopo
una
pianse
di
il
clero
da
nobili e
Fu
morte.
tal
S. Dionigi
lui fatta
il
sepolto
edificare.
popolo scelsero
darono dal
re
perch facesse
la nostra
Ma
in
Germania
la scelta
giusta
il
costume
sede arcivescovile.
di
ma uno
nostra
libert
zotico
di
nessuno
scelse
infima
di quelli
condizione e di
scarsa
di essere
nemico dei
70
ALENAMI
1039-1056.
di
quanto
il
ma
succhiava
tesori
sopportarono
in carica.
ponendo
la
calma
di gi
in citt,
Italia,
ne
di cui
affronto
tale
Guidone
1056-1106.
Enrico
per
IV. Celebre
sommo
Gregorio VII,
lotta
la
sostenuta contro
La prima
temporale
lone
uno scettro o
di
che mediante
nel vescovo
la
titolo di
il
consegna di un confa-
la
una spada
di
due
riconosceva
In
La poca
che la
e ripetere in esteso ci
et del
nuovo
re,
il
nessun timore
diritti,
di
dItalia
spinta
il
erigersi a
mantenerne
mo
il
di repubblica
diedero
pensiero ed aumentare
mazia
mostrare
un
abbandonandosi
tale
per
divisamento di suprequesto
titolo
ad una
Pavesi furono
1061, dandosi
lano
in
li) Il
due
territorio di
senza
allora uniti
a saccheggiare
ai
parti:
Lodigiani, divisero
luna
investi
il
Mi-
Milanesi
loro esercito
,,
71
ALEMANNI
1056-1 1 00.
lasio),
grossa terra
e la distrussero
(lei
marci
laltra
contro
Pavesi
ma
luogo
di
fior
il
dei militi;
Milanesi
Il
Campo
due
milanese e pavese.
territorii
Pavia dopo un
ma
pace,
tal fatto
crude dissenzioni
civili,
per
le
gi brevemente addotte
due
immerso nei
delitti di
da
tanti
Concilii
sorsero
Arialdo da Alzate ed
ed Erlembaldo,
tre
due
valenti
cittadini
fratelli Cotta,
Landolfo
tali sa-
cerdoti delittuosi.
Dalleloquente
cquero due
parlare di
questi
zelanti ne
na-
tali
disordini
Guidone,
laltro
Ed
partiti:
di chi difendeva la
ogni
ed altre violenze.
la fazione dei
tente,
ebbe
tra
martini
I pontefici
la crudelt persino di
due
tentarono
si
la
ma
pi prepo-
mettere a morte
apostoli della
buona causa
secondo da Urbano
(1)
Questi era
assunse
il
nome
il
di
da Alessandro
II (1),
il
II.
Alessandro
II.
72
ALESAMI
105C-110C.
tumulti di Milano
si
Guidone
non venne
Gotifredo
riconosciuto
Mandati
espulso.
di
defuuto arcivescovo
al
allora
il
scismatico
dalla
citt
ad
Enrico quattro distinti candidati per la scelta dellarcivescovo, egli, ad imitazione del padre suo, ne
elesse
pellano di
corte
lapprovazione
per
in
di
di
lo
consacrato.
avesse
minando
prelati nostri e
La sua
elezione viene
gorio deposto,
Ma
vicenda
delle
,
condannata
quindi
somme
il
il
re.
autorit che
Durante
scomunica per
di
Gre-
il
Sinodo
(Giuochi scan-
deturpandosi a
interminabili
mente
che
dei sudditi).
provocata da Urbano
II
in
un suo Concilio
te-
marzo 1095.
le po-
Gerusalemme
ticolare
il
Soldano dEgitto,
Anseimo, arcivescovo
gnalarsi in unaltra
di
13 settembre 1100
73
ALENAMI
105G-110G.
onde
privare gli
non
ina la sorte
gli arrise,
vennero
ferite
le
ed
il
chiesa di S. Sepolcro.
altri la
Non dobbiamo
della nostra
patria storia
Ottone Visconti,
di
P ustoria
croce
colla
per
loro
duce
particolare
figlio di
gran coraggio ed
vessillo
rossa
Il
stato assegnato a
era
Giovanni da Ilho, che quindi fu per questo nominato della Croce, e che fond poi questa famiglia
in singoiar
eternare
il
con
suo
un
questepoca Milano e
rono
di
conoscere anche
le
generale di
credenza per
il
di guerra, ecc.
il
(1)
che
(l).
per
nobili e plebei,
le
veci,
un con-
un consiglio
di
il
re
non
si
tributo o fodro.
Andrea ed Ottone
II,
Giovando
(Corio).
ALENAMI
Un
1056-1106.
monumento
prezioso
di
latrio
Ambrogio
S.
marmo
in
mostra
ci
esistente nellautorit
del
modo seguente:
ad ejus honorem
+
et
ab archiepiscopo Anseimo
eorum
in
tres
per dies
festivitate,
postea
curtadiam
et
comuni con-
hominum
civitatis,
est
postea successo-
et ejus
per
tres antea et
tollere, et in
una
onore
in
fiera
dei
tre giorni
prima e
che
gabella
la
molestasse
Corrado
mercanti
in giudizio, colle
II.
si
stabilisce che
non
si
per
esigesse
solevano avere; n
si
va o viene in mercato.
1100-1101.
santi compatroni
nostri
Quando
la
contessa Matilde
si
trovava
ribellarsi al
Romani,
un
di
S.
Ambrogio.
Il
solo anno.
lo ri-
cordi.
le notizie di
questo prin-
nel
1107
libert,
Milanesi
non
coutenti
pensarono a toglierla
altrui,
della
propria
dilatandone la
pretesto che
75
ALENAMI
1106-1125.
mosse
avevano
vesi,
alleata,
le
unitisi ai
tempo
guerra, e in un
si
videro
La prima a
struggersi a vicenda.
sei
la
citt
di-
Tor-
soffrire fu
Mentre
discese in Italia
punire
per
riale
numeroso
tali
Enrico
re
le
il
citt
mosso un
ribelli;
la
borghi
miseri
le
case
cittadini a rifugiarsi
nei
Difficili sono
denari di
1125-1137.
Lotario
III
il
nominato
Promis
regno
il
Milanesi e
Lodigiani e
e le due valli
Comaschi
dei
li
imperatore
di Lotario
la
colloca insieme.
Dieta di
nella
morte
Enrico V.
di
continuava la guerra
di
S.
intrepidi
il
che ostinandosi
che era
fecero
venire
lanno
le colline
Martino e di Lugano.
rintuzzavano sempre
unirono
si
Cremaschi ed occuparono
tempo
le
Ma
offese
Milanesi
una
citt
e tanto sangue,
ed
vertirono
il
7G
ALENAMI
1125-1137.
un
Visto
tale apparato,
Comaschi scorgendo
sulle
salire
vecchi e
impeto fecero
fanciulli,
tale
quanto avevano
e quindi fatta
per distrarre la
loro attenzione
nemici
ritirarono nel
si
di prezioso,
sangue.
senza
Milanesi
ma
Vico
di
castello
al
alcuno entrarono
ostacolo
Como, e
in
munito
due grandi
di
accortisi
il
avviarono tosto
si
difficile
torri
impresa
di
Le
volate.
condizioni
beni, di
pagare
obbedire
loro
ai
furono di conservare
loro
di
loro
le
mura
e le
fortezze.
1
ducendo quantit
di prigionieri.
(1), e di-
1128-1138.
Corrado
trono
al
III.
Dopo aver
per 10 anni
disputato
il
carono cinque
citt, cio:
Milanesi sinimi-
Piacenza e Brescia.
Riguardo
(1)
Corio.
La guerra
dei Milanesi
coi
re.
questo
personaggio
diversamente
ALENAMI
giudicato dagli storici, per non estendermi quanto
1152-1190.
il
che
ricorda
la
dire
clic
dominazione Sveva
periodo della
in confronto
perfidia e crudelt
dellefferrata
imperatore
barbaro
limito
di lui fu distrutta
lungo
il
mi
richiederebbe,
soggetto
Milano sotto
che
tedesco
Legnano
disperazione. Pontida,
Costanza
del
ridusse alla
ci
inse-
ci
la
XVI
delle
Dopo V eccidio
il
di
Milano
oo
Per
zione della
ad un tedesco
amministrata dai
da Ottone Morena,
di
distanta, dove
altro
continu come
essa
Milanesi
di
ufficiale
Siamo
nostri.
il
riedificano
I
dopo
il
di ci assicurati
il
monastero
il
Milano
Nella
Tortona riceve
1163,
miglia da Milano
distruzione di
la
Tortona,
presso
tre
Chiaravalle, a circa
dallimperatore Federico
dei Milanesi.
diami a coniar
Nel
mag -
nostri
glori
(1)
tali
erano
le
sole,
cos
due
Nel 1168
citt
i
Milanesi
fondano
la citt
di
in onore del
papa
78
ALENAMI
1152-1190.
ridotti
si
pure
riale ministro
che
vi
dove
danaro
il
ivi coniato
custodivasi in quella
grandissima torre
in onore
c/ie
(Zi
Federico era
1190-1197.
Enrico VI,
crudelt
erede
per
Milano.
di
malamente da
cilie
contro
dellodio
specialmente
cui
ambizione, della
paterna
della
citt
le
Dopo
Due
lui
dItalia
le
dovette fuggire a
Genova
Si-
ritorn
cuzione
nostre,
Ma
suo
cattivo
lanno
quando
ridusse
si
appresso 1192
Crema
paesi
dei
ai
Pavesi,
ai
in
Germania sped
Cremonesi un
il
privilegio,
vicini
stati
gi
assegnati a
in
Bergamaschi
e
maligno
il
Milanesi;
navano
le
fatti
quali per
darmi, distor-
di
Milano.
al
lui.
un Congresso in Borgo S. Donnino, onde far rivivere la Lega Lombarda. Questo difatti ebbe luogo
79
ALENAMI
1190-1107.
1195,
nel luglio
citt di
(i
col concorso
deputati
dei
delle
Litta,
disposero a far
fronte
la
nuova Lega,
monarca
allardito
che
entrando in Milano
il
fnse ipocritamente
nistro
che
messo
aveva
al
bando
dell
impero
quelle citt.
Reduce
il
lidare
rinnovare
1197-1213.
Ottone
le
avvenimento a conso-
Lega
Lombarda
guerre di partito.
Baviera.
di
tale
della
Morendo Enrico VI
La minor
lasci
un
et di questo prin-
Milano
dItalia in
Roma
dal
1213-1250.
Federico
II.
la tutela della
madre
Pagano
Riavuta
riale col
rico
regnanti tedeschi
si
della Torre.
regalia,
quello
col trattato di
Costanza
la contrastata
Milano continu a battere moneta impenome stesso del vinto Enobarba poi con
degli imperatori
e re
Enrico VI
questa contrada.
l'alto
Fede-
dominio di
80
V.
MILANO
IN
da principi stranieri
al
ressero da
si
se stesse, e
difficile
tenga
suoi privati
il
Stanchi pertanto
II,
nostro,
si
faccia a padre
scopo
unico
il
di quegli
il
proprio
stato
o per reggersi
di salde e continuate
Federico
il
nostri concittadini
in repubblica,
proprii regnanti.
diritti:
di
proteggendone
gi
si
Egli pure
come
le
si
guide.
Milanesi
ribellano
contro di lui
nel
1239, e
da
trovano in
81
eleggono a loro
capo
nel 1240.
ne vengono scacciati
Col di
lui
braccio e
Alemanni, e Milano
gli
destrezza
erige in
si
Repub-
blica,
Durante
governo
loro
il
di quelle terre
ma
Jacopo e
figlio di
Milanesi conferirono
il
ni-
An-
titolo di
Romani.
nobili e
plebei, che
1257
Risorto nel
Leone
Perego,
di
scacciati
il
partito
arcivescovo
di Milano,
da Milano.
ne vengono a vicenda
di Martino,
la
plebei.
Nel 1261
in
gli
succedette
Fi-
petuo di Milano,
quale estese
il
Bergamo e Vercelli.
Nel 1265 egli muore
e gli succede
Napoleone
della
Torre
di
figlio
da Ro-
dolfo dAbsburgo.
e sconfitto
alla battaglia
di
valsero
ri-
Moneta.
dei Torriani,
Non
ma
si
si
in
conosce bens
la
nome
VI.
DOMINAZIONE DEI VISCONTI PRIMA COL TITOLO
5
QN 0 RI E POSCIA DUCHI
essato
MILANO DALLANNO
AL 1447.
1277
DI
DI
1450.
il
Comincia
egli
il
Prima
Succeduto Matteo
di morire
quindi
signore II
1295 ebbe a
soffrir
dur pi
di
7 anni
e nel successivo
disfatta
Matteo
dei
riprese quindi
anno fu
Torriani,
alla vecchiezza
il
suo potere
in
ristabilito signore di
Milano
figlio
collintiera
Torre.
Ridotto
Galeazzo Visconti
83
sua signoria, Luigi Duca di Baviera passa per Mila no
durante
la
fa
si
1327.
Galeazzo subentr
fu riconosciuto se
il
si
governo a Luchino,
signore
che non
349,
1354 occuparono
signoria di Milano
la
Matteo
tre fratelli
II,
e quindi
Duca
comeX
1378
gli
signore
successe
1412 chiude
nel
in
erige in Repubblica,
al
1450 e che
detta
fu
si
la
Sebbene
per
il
il
in
monumenti
Questa
ma
Ottone
La
le
fa vedere sulla
monete.
Del resto
la loro
di
Maria. S. Ambrogio
effigie
Galeazzo
si
lui
presenta
al
non ha che
il
Pisa,
Como.
Visconti non
sola di
si
co-
in
di
si
Azzone compare
primo Duca
Gian Ga-
cavallo,
Gian Galeazzo,
come
di Filippo
egli
alcune monete
mo-
di
quelle battute
noscono ancora
numero
in
Milanesi
altri edifizi.
leazzo.
Moneta.
nete in
il
e Milano ed
come
le
bastone
al
dominio
di
Galeazzo II
84
Fra
da annoverarsi
sacri pure
tipi
Vergine e
protome
il
di
Zenone
tronio di Bologna, S.
I
di
Abbondio
S.
Verona,
di
presen-
si
Como,
S.
Pe-
ecc.
sezione non
secondarii di questa
tipi
come
Maria
in piedi.
stemma
fanciullo,
il
Oltre
tipi figurati
La leggenda, sempre
nomi
particolare; ci presenta
Galeazzo
II.
nulla di
offre
di
titoli del
regnante.
vedono
ca-
La
fabbrica
monete Viscontee
delle
ci
Le
varie qualit di
In questa serie
battute col
pure
nome
comune,
dordinario
il
bello
dellarte,
tempi.
cominciano
dalle
prime,
I.
si
trovano delle
1327 fu qui
di quei
monete
queste
offrono
monete
di presenza, e per
di
il
Lodovico
il
quale furono
della citt.
Chiude
queste serie la
comparsa
di alcune
monete
milanesi
si
citt la
moneta
di questi signori
rara ancora.
La
il
conte
Pompeo
trattata dallil-
Litta, al quale
rimando
che ebbero o
si
disputarono la signoria.
85
C'ROZVOliOC- IA.
VISCONTEI
1277-1295.
fico.
primo signore
di
il
ha lasciato
pendio
che
scritto
Ottone
col
sia tirata la
si
suo
ma-
Finora non
nome
1295-1322.
di questo
Matteo
ma fu
si
scoperta moneta
primo
I,
che porti
suoi dominii,
Fu
di
carattere or-
il
signore.
si
macchi
nessun delitto.
Non
si
REPUBBLICA
dopo
la vittoria
Milanesi
si
Guido
della
cenza.
Ma
dei
Torriani,
Colombano
15 giugno
1302,
Torre e
di
di Pia-
la
Se non
si
scere la presente.
ALEMANNI
16 novembre
86
ALENAMI
1
310-1 3 J
3.
Fra
vene
nome suo e con quello
Ambrogio seduto da
le
col
una parte
Gervaso
Protaso
dall'altra.
VISCONTEI
1322-1328.
Galeazzo
Matteo
di
tglio
I,
I,
nato
nel 21
gen-
Fu
il
sconti.
La
Piacenza.
ALEMANNI
1327-1329.
Lodovico
il
Bavaro, imperatore
Re
dItalia
incoronato in Milano.
VISCONTEI
1330-1339. Azzone,
figlio
di
Galeazzo
minato da Lodovico
il
I,
Bavaro
vicario
imperiale no-
1339-1349. Luchino,
fratello
gliere della
morte
di
Matteo,
di
consapevole e consisoffrire
Milano, fra-
moderato nel
suo governo
(1)
VI signore
di
(1).
fiorini doro
Bologna dai
fratelli
Pe-
destra, dicendo al popolo che colluna avrebbe difesa laltra, e sped quindi
87
VISCONTEI
1349-1354.
col solo
due nomi
coi
1354-1355.
Matteo
1354-1378.
Galeazzo
uniti.
II,
II,
1354-1385. Barnabo,
Matteo
di Stefano e nipoti di
tigli
fu-
I,
Di Matteo I non
partenga;
ma
si
il
ce ne
17)
offre
tre
gli altri
eli
ambedue
batte-
e vi
separatamente.
Roma
II
(1).
per dire
al
fanti. Il
a poco a poco.
Il
secondo
si
riposi. Il
primo
Il
si riposi.
Il
si
lasci
riposi. Il
ciano camminare
camminino sopra
gano sopra
il
sopra
i
ceci. Il
ceci. Il
cavalletto.
Il
decimo ottavo
si
sgocciolare
decimo sesto
vigesimo
nono
Il
si
si
si ri-
si riposi. Il
si
Il
quarto
Il
sesto
decimo quarto
quinto giorno
il
Il
sopra
Il
castigo
aceto e calcina.
giorno
il
(probabilmente di corda).
posi. Il settimo
si
gli storici
rei di Stato:
si
si riposi. Il
si
fac-
decimo settimo
decimo nono
riposi. Il
riposi. Il
decimo
vigesimo primo
si
si
pon-
pongano
capo.
Il
vigesimo quarto
si
riposi. Il
si
vigesimo
88
VISCONTEI
Fu
conte di Virt.
detto anche
Gian
Fu
duca
e I
Galeazzo
signore
di
Principe
dire crudele
Gottardo
S.
di
(1).
Milano.
1412.
Milano
col nipote
quinto
tronchi loro
si
il
si
nono
si
primo
terzo
tagli loro
si
si tagli
quinto
trentesimo settimo
d trentesimo
Il
piede.
si
un
pongano
nono
si
trentesimo secondo
11
Il
il
siano
Il
riposi. Il
vigesimo
vigesimo
trentesimo
si riposi. Il
riposi. Il trentesimo
riposi. Il
si
giorno
trentesimo sesto
membro
Monza.
riposi. 11
si
si
si
trentesimo quarto
Il
tagli loro
primo
trentesimo
si
trentottesimo
virile. Il
attanagliati su di
riposi.
quarantesimo
un carro
Il
si riposi.
si ri-
e poscia
si
sulla ruota .
il
un cronista contemporaneo
di
trentesimo giorno
Il
testicolo.
cando
vigesimo ottavo
Il
mesi dopo
ritirarono a
si
quarantesimo
posi. Il
un
mano.
Maria
Il
mano.
recida loro
si
naso.
settimo
ma pochi
Gian Carlo,
assediati da Filippo
il
si
andassero appli-
le atroci esecuzioni
Educato
uomini.
bellini,
uno steccato
Girami
ma
.
il
il
era tentato di
fatto
ammaestrare
ammansare
i
e Bertolino del
tacolo in
mastini,
Il
Aveva
si
Maino furono
al
popolo.
Un
le
Monza
figlio
del
castellano
colle
cani a lacerare
ai
Ghi-
di spet-
89
VISCONTEI
Le monete
1412.
semplice
marono
il
titolo
di
di lui fratello,
congiurati procla-
signori di Milano,
ma
larcivescovo Bar-
mandante
trov
il
modo
il
quale fu
trionfare dei
XII ed ultimo
il
il
16 giugno
signore
della
di
1412.
sua
fa-
Pavia
Savona.
REPUBBLICA
1447-1450.
Repubblica Milanese
Ambrosiana. Morto
detta
Aurea Repubblica
femmine
le
dalla succes-
aveva
sione, per
ducato di
istituito
il
al
sconti, sorella
al
clic
duca dOrleans,
quanto Bianca
Visconti, figlia
Repubblica
cui la
di
la signoria gi dal
1277,
ristaurazione.
ducato,
Ma
duca
il
di
ed
il
sua natura
la
popolo richiam
Republa
sua
tosto
di
Visconti, a
Savoia,
il
mulando
le
ed accetta
tere
comando
si
finge
amico
delle loro
con
essi
dei Milanesi
fa lega
sue mire
il
un anno, poi
9U
REPUBBLICA
1447 - 1450
Milanesi
si
colgono festevolmente e
Illustrarono la
acclamano duca.
brosiana V Argllati,
II,
lo
il
porte, lo ac-
Bellini,
Antiquitates
il
Muoni,
Italia;
il
AmMu-
Medii iEvi.
VTX.
MILANO {BOTTO
ALTERNATO
COI
IL
DOMINIO DEQLI
{Bf
QUALIT
DI
FRANCESI
IN
DALLANNO 1450 AL
Ila tirannica
infelice citt.
DUCHI
1553.
l> figlio
OR^A
la nostra
Visconti.
conte di
il
figlia
lui gli
di
Carmagnola.
di Filippo
Maria
divenne nemico.
Francesco
accinse a domarla
si
Morto
Maria
se
non
egli
Francesco
duca
nel
1466
fa in-
titolo.
gli
succede suo
assassino di sua
si
figlio
Galeazzo
che nulla
la oppresse vieppi
c riuscito
S.
Stefano
madre
nel
citt
venne pur
giorno dedicato
92
Successe a VI duca Giovanni
suo
il
Francesi
subentrarono
dellassassinato,
figlio
Avvelenato
re
loro
dallo
Milano
di
che
Moro,
il
quindi
dominio
nel
qui
sua tutela.
la
1494,
zio, nel
Galeazzo,
fa
si
nomi-
nare sulla moneta duca di Milano nello stesso anno 1494. Ritornato
quindi
Lodovico
ducato
il
Moro
il
Milano
di
nelle
mani
del
ostilit,
governo
il
Italia
si
Berry, cessa
di vivere
il
mani
dopo
dieci
anni
di
di
titolo
IX
1515
Nel
duca.
Luigi
1521
XI
che
XII,
fu ripreso
il
duca, soccorso
ombra
sola
del
si
da
Milano
ducato
di
dalla
Lega
titolo,
nominare pel
fa
potere ducale
nelle
sino al
duca
Sforza,
II
mani rimane
1535,
mani
genero
I,
Milano. Nel
di
Francesco
cui
di
colla
il
suo
Carlo V, re
Spagna.
di
Il
Monete.
che
ci
Di
anche
Le
Questa serie
1535.
al
ci
offre la
Sforza
gli
medaglie
conoscono
si
le
monete
Ambrogio.
I
tipi
oltre
di alcuni
ben
nostri
dei
teste
si
il
Francesco
di
nei-
ducato col
il
disceso
Milano
che
fa
Moro
ranno 1500,
vien tolto da
gli
in
detestabile
vien questi
del
nostro patrono
soliti
sortono
Comuni sono
aquilctte,
la croce,
il
spesso
il
palili,
di
Francia,
per
anguifero, le
la
ricercata
93
alleanza con quel regno; lo
stemma
di
Milano comincia a
farsi
complicato.
Questa sezione
offre
pure
monete e
delle
duchesse di Milano.
Le monete
riguardo
che
alle teste
Le leggende sono
nomi e i titoli dei
niate,
ai
tipi.
latine,
La
di S.
Ambrogio.
rilievo,
per
che sente lo
e
per
testoni
II,
del
Mantegna
dei
stile
bello
il
III
IV duca
sforzesco per
la
ideale
raffaellesco dei
ritratti
giovanili e
di
donne.
nummi
La
biografia
Litta, dal
mito,
degli
Sforza
fu
come ho
ampiamente
da
dal conte
trattata
li-
CRO.\OL06II.
SFORZESCHI
1450-1 4GG.
Francesco Sforza,
Attendolo, fu
celebre
e
le
stumi.
IV duca
Milano. Egli fu
lettere,
ogni nazione
offese
il
figlio
talora
chiamando
le
pi
il
scienze
senza scrupolo la
decenza
ma
co-
94
SFORZESCHI
1450-1460.
Milano
Abbell
castello
in
Porta Giovia
(li
luoghi,
molti
palazzo
il
fabbric
vi
Ducale
che
al naviglio della
il
Mar-
Adda
rentino
costru
Maggiore
gran
la
fabbrica dellOspitale
che
lo
stesso
accennato
Filarete
col
dal Vasari.
Di
questo
serne
la
principe
storia
si
occuparono a
vicende di
somma
con
lui
tes-
buon
sta a
delle quali
diritto quella di
scrisse le
molti
prima
la
in 31 libri
precisione e
diligenza.
cui
si
ANNO MCCCL AD
.
IIII
MEDIOLANI POTITVS.
vita, la moglie
in fin di
di
per manifestargli
duca, onde
si
lunque tumulto in
qualom-
citt
barde.
che
al
si
figlio
Galeazzo,
ed ambasciatori
pregandoli di
prendere in protezione
il
suo
figlio,
Casa Sforza.
di
duca
di
Milano, suo
figlio,
Bona
dopo
di
la celebra-
Savoia,
si
cir-
95
SFORZESCHI
1450-14GG.
cond
giovani
di
golfarono
viziosi
che
poco tempo
in
La madre procurando
comper
cipizio, si
di
cui divis di
in-
il
Cremona
suoi giorni
giunta per a
il
23
ot-
tobre 1468, non senza sospetto di propinatole veleno dal proprio figlio, che per colorire viemmeglio
suo
il
suo
delitto
cadavere
quello di
finse
piangerla,
Milano
che
condurre
fece
colloc
canto
il
coraggio di assisterne
il
ai funerali.
di
pure di quello
1466-1476.
di S.
Agnese
ma
ben diverso da
furono causa di
morte
il
chiesa di
lui
figlio
di
Francesco
Stefano. Capi
Fu
lo
condusse a
pugnalato nella
11
Lampugnani ed
il
e Carlo
Visconti vennero
ammazzati: e
presi ed
stesso
lOlgiati,
sua vita
la
Di
I.
26 dicembre 1476.
S.
cos
(1).
in et di anni
fin
23.
Maria
di
1476-1494. Gian
Bianca Maria
Galeazzo,
(1)
(2)
nome anche
reggente.
che
la
96
SFORZESCHI
1476-1494.
vico
Alla
(I)
zio
Lodo-
per succedergli. In
avvelenare
fece
lo
di
dellambizioso
quella
sotto
che
Bona
madre
della
tutela
quattordici
Tosto salita
soli
supremo potere allevi i cittadini delle pi gravose imuna carestia di grani, si sollecit di farne
al
Sped quindi nei paesi confinanti delle squadre armate a difesa dei sudditi,
temendo movimenti
ma
defunto duca
fratelli del
e cospirando
il
fra
si
malcontenti,
la
colla
mediazione
tolte
differenze
le
e stabilita
duchessa Bona ed
la
un appannaggio,
fratelli dellestinto
marito, con
Costretta alla
neggio di
guise
fine
Lodovico
il
del
rinuncia la tutela
vembre 1480,
nellottobre 1480
sottoscrivere
Sforza
potere venne
suo
figlio e della
preghiere di suo
Piemonte
in
figlio,
ma
Voleva rifugiarsi
meno
zio,
indotta a fermarsi
in quel borgo.
come
si
non
le
le
perch sdegnata
la
duchessa
signor Di Ligny
torti ricevuti.
lei in
portava
principessa le gioie,
il
Ligny,
lo
denari e tutte
le
venute
pensioni
e che
come prima
fosse
nominata nelle
lettere ducali
97
SFORZESCHI
147G-1494.
questi diciottanni
dello spento
fratelli
duca con-
Gian
vivendo con
avesse
quella
Galeazzo
stessa
spos
libert e decoro di
il
Isabella
d Aragona
prima
componenti
dalla
sua corte.
la
in tutto
Nellanno 1483 nacque in Milano una congiura di molti per uccidere nel
giorno
di
staffiere della
fessore. Si
Sanseverino e restituire
la
chessa.
Scoperta
la
congiura
complicit, istituirne
duca
Il
di
un
accusare Bona di
di
Savoia informato di ci
invi al giovane
lei.
duca
suoi
amba-
sciatori,
che se
si
come dolcissima madre, purch il duca suo figlio concome era suo dovere, a ci che gli spettava.
processo non fu incoato, ma la duchessa non pot partire da Milano.
e lavrebbe trattata
corresse,
Il
Di
suo
pi nulla
lei
figlio
spos
si
Isabella d Aragona
la
figlia
di
a Milano.
La duchessa Bona
fu
lanno
sorpresa
stette a
di
Milano sino
al
febbre; ristabilitasi
Milano (per
lassassinio
da
lui
operato sul nipote Gian Galeazzo) sent gran dispiacere di tale sua deliberazione, e cerc ogni via per dissuaderla.
Ma
le
cembre
149ii la
con tutti
Le
il
suo appartamento.
il
suo
lignaggio.
ma non
il
re di Fran-
98
SFORZESCHI
1476-1494.
ebbe
quale
1490 un
nel
di
lui
figlio
fabbric
si
in
Milano
il
Oltre
monete battute
le
madre da un
che
il
Promis
V.
cav.
suo nome, se ne
col solo
nome suo
padre
e della
dall'altro,
classifica sotto
FRANCESI
Carlo
1494.
Vili
Lodovico
Di
re
Francia. Chiamato
di
Moro
il
fa salutare
si
di Milano.
nessuna
lui
da
in Italia
duca
tro-
di
Aquila
Cliieti
Napoli
Ottona
Pisa, Sora,
Sulmona.
SFORZESCHI
1494-1500.
Lodovico Sforza
Francesco
il
detto
il
Moro,
altro figlio di
I,
fece
Temendo
promotore
ricacciarlo
di
in
il
Dopo questo
Bona
il
fu
fatto pi
Ma
duplice
si
di
lui
per
il
Successo
tradimento.
permesso di
lepoca e
Francia.
suo
questo
poi
di
trasferirsi a Lione;
fio
ma
trovava.
di lei, e
neppure sappiamo
una principessa
di
talento
ma
gli
in
un monastero
una caduta da
cavallo.
99
SFORZESCHI
1494-1500.
Papa
legatosi col
piomb su Milano
e coi Veneti,
tesori.
bardia
Lodovico
scende
cenari
lano e
si
Lom-
in
le
fu dato
dopo
Massimiliano e Francesco
II,
lo fece
padre
FRANCESI
IX duca
di
Milano.
SFORZESCHI
1512-1515. Massimiliano,
figlio
Lodovico
di
il
Moro. Dapprima
Germania
in
formata da
Milano
rese
(I)
poi
chiamato
Giulio II
contro
in
i
patria dalla
Francesi
il
odioso
colla
al
lega
entr in
trono
si
insigni
il
Cenacolo del Redentore, dipinto nel refettorio della chiesa delle Grazie
il
il
dai Francesi condotti da Luigi XII; e la terza opera fu, di aver uniti
i due
mezzo di un canale di comunicazione insuperando con sei conche la differenza di livello di
trodotto
in
Milano
15 braccia.
che Lodovico abbia introdotto per il primo in
Il Rosmini ci accenna
Lombardia la coltivazione del gelso o moro, per cui si vuole che dato gli
fosse il soprannome di Moro
che altri dice assegnatogli per il suo color
bruno ed altri (Giovio), della sua divisa che era lalbero moro simbolo
,
si
diceva professore.
100
SFORZESCHI
primere quelle
1512-1515.
duta
Lombardia
la
erano
1815
nel
Per-
ribellate.
battaglia di
colla
re
Milano,
ma
cesco
di
anno
stesso
dello
diritti
Francia
5 ottobre
il
a quel re
cedette
ritirandosi
si
fu costretto a capitolare ed
tutti
suoi
Parigi
FRANCESI
1515-1521.
Francesco I re di
Fu lundecimo duca
Francia
sostenuta con
lotta
Carlo
ducato
il
Luigi XII.
di
figlio
Milano. Memorabile la
di
da questo
,
re.
Tenne
fu costretto ce-
poi
monetazione. In essa
1 Il
metodo
legge sopra
di tutti
,
in
generale
luogotenente
allora
monete
riguardante
ricavano tra
si
tenuto
le
Italia
cose:
cio di sentire
il
parere
persone pi intelligenti in
delle
le altre
la
2 Il disordine di gi introdotto di
tal
mercanteggiare
cambia-valute
e lindustria dei
monete
di
particolarmente in piccoli
minor valore
feudi
tasi
delle
Zecche maggiori ;
ccc.
V.
materia ;
coniate
Carli, Tom. v.
pag. 52.
SFORZESCHI
1521-1535.
Francesco
Moro,
fu
periali
ed
II
Sforza,
lultimo
i
altro figlio di
Lodovico
il
pontifcii,
scacciano da Milano
101
SFORZESCHI
1521-1535.
1521
Francesco
port questo
contrastato
II
titolo
sempre
prole lanno
la
102
VIIX.
DOMINIO
RE DI 3PAQNA
DEI
DUCHI
olla
morte
'^} pass
-s^-^-j{,.(I
v
con
altn
MILANO, DAL
DI
di
per di
Francesco
II
535 AL 1706
Sforza
testamento
lui
all
stria e di
Giovanna
d Aragona, nel
Francesco
I,
stanco del
gran
potere
figlio
ducato
rinunci
il
Milano
Carlo
di Filippo I
dAu-
novembre dellanno
ebbe a lottare
Filippo
di
imperatore
suo dominio,
il
re di Francia, e
il
trono
nazioni;
il
titolo
ed
del
II,
ed
ipocrita
nellistesso
tempo.
Morto questi
nel
1598,
gli
successe
Morto Filippo
III
nel
1621
gli
subentr suo
103
per lasciare
avuto
corona a suo
la
Carlo
figlio
maschile dopo di s
prole
mento
1700
Borboni
come Filippo V, re
sul trono
Questo
il
F rancia
avesse
duca dAngi
li,
sovrano
ebbe
di
Spagna
del 1706.
Il
duca
movimenti
sostenere dei
VI
contro
di Milano.
ostili
che cedette
I,
di
III
Il
Moneta.
regnanti
della
oltre
tico:
monete loro
le
ogni
in
metallo, vi
numisma-
hanno alcune
medaglie.
Le
che
teste
non
zione
offrono
le
monete
alcunch
presentano
straordinario: in
di
alcune di
presentano S. Ambrogio
rovesci
talora in atto
di
Po
fra
due rami
il
serpe visconteo
il
nome
giglio coronato
lo
stemma
Le leggende
latine
espongono
ora
si
in
caratteri
di
metter
La
solito
al
testina di S.
titoli
dei
la
nomi e
si
fa
appena
visibili.
comune
la
Luso poi
in questa sezione.
leggenda,
continua
ai
tempi
Rarit: piuttosto
comune
si
104
Del resto
la
forma
di
si
di
d'in-
spagnuola.
Prima
di
dare
la
cronologica dei
serie
regnanti
non sar
intorno
al
monetaria
a questa e con
tempo
epoche anteriori
quella
Governo Spagnuolo.
Se
tutti
domimi
stranieri furono
per noi infausti sotto ogni rapporto sociale, quello degli Spagnuoli
Spagna
Il
che
co suoi tesori.
lItalia
era stata
ci
xv
dice chiaramente
secolo,
quello
di
Il
lasci scritto
ci
una
sua memoria sulla monetazione della Spagna (1), dove ci racconta che il benemerito Argellati
bolognese ci fece conoscere
,
monetaria- nel lungo spazio dei 157 anni del dominio spagnuolo
fra
noi.
Seguendo
Dissertazione 27,
Ital.
Tom.
il),
egli
limpulso
De Moneta
dato
dal Muratori
allappendice, pag. 21
Ant
De
nella sua
nwntnos
lArgellati
pubblic
Monetis
registri di
lire ita-
compo-
Spagna
liane,
ammonta
(I)
il
come
1(1.
105
Ma
sebbene
sembrare
questa cifra
considerevole
2G3 milioni
di
solo
anni 29
ad
si
ammonta
385 milioni
italiani
avr
indotti
agli
unisce lo stesso
ci
possa
tavola che
unaltra
nume-
crescenti,
il
*/
per
ogni anno.
Si vede
dopo
che
adunque che
la
aveva
lAmerica.
Sotto
governo
il
computate quelle
di
Bologna e
breve corso di
sei
102 mial
1813
in
Il
che
i
di Venezia, si batterono
tesori
xvi
coli
Comincia
e xvii.
Federico Barbarossa
per
nuova
vedendosi ridotto
di grandezza.
1
200.
egli dalla
in quel trattato
le
spiegare
di
lItalia e
oro
argento
ed
che
ci
La
di lui,
alle strette,
procur
alle
prosperit nazionale
prelibati
Per testimonianza
si
Tomaso Mocenigo,
di
Il
200 mila
Villani
ci
in
assicura, che
e pi di
mondo
istruito sa
quanto
in
20 mila libbre
la
siasi
peso dargento.
in
torno dalluomo
operato in quel
finire del
dalla
malvagit
degli
uomini
xv
per
come
dice
secolo
Mulazzani
il
il
e per
gli
eletto
106
Capo
di
Buona Speranza
commercio
di
divenir
fecero
Milano,
dalla
per
di Carlo
contrade
nostre
la
il
successione del
soggetti al
immense
ci
ci
1494 allabdicazione
nelle
mondo
Aragonesi da Napoli,
lespulsione degli
ducato
le ricchezze (lei
le
re di Francia
si
del
guuole, tedesche,
francesi
e rovine, e tutti
terribili
di
nuovo
e svizzere,
governi mi-
litari.
Carlo
reso
simo governo
di
Milano dopo
lestinzione della
fin
sempre
lo stesso
Mulazzani,
ma
il
le
no-
suo pes-
modo
CKO\OMHJIA.
SPAGMJOLI
1535-1556.
Caklo
di Milano.
egli
pero non
si
pre-
Milano
ma
questo
107
SPAGNOLI
non comparve mai
titolo
sulle sue
di Carlo V, re di
Spagna e duca
niate (1).
153G-1598. Filippo
figlio
II,
di Milano.
duca
di
duca
1605-1700.
precedente, re di Spagna e
del
(2).
figlio
Filippo III, re di
di
Spagna
di Milano.
Carlo
la
figlio
Milano
II,
di
Spagna
e il
il
V Borbone,
1700-1706. Filippo
Nel 1701
lano.
Madrid
il
Spagna
suo
duca
di
Mi-
ingresso solenne
in
la
re di
fece
Bassi
nel
Finalmente
il
ai
il
trattato,
Carlo
alla
(1)
Durante
il
III
Spagna ed
governo
di
Carlo
alle Indie.
Milano conosce
il
mento.
(2)
monete.
le
108
IX.
DOMINIO AUSTRIACO ED AUgTRO-LORENESE
IMPERATORI DOCCIDENTE
DUCHI
MILANO, DAL
DI
RE
E
1
ROMANI
DEI
706 AL 1796
Romani,
dei
Eugenio, poco
lo
nel
uno
Spagna
di
scopo
due principi
Milano fu sempre
Carlo VII,
impera-
I,
per
1706,
nelle
re di
mani
imperiale e ducale
pass nel
si
Francesco
figlio
I,
scelse nel
Maria
chiam a compagno
di
duca
Leopoldo
1745
di
di
morendo Francesco
1765 a successore
il
figlio
Teresa,
I,
trono
sino
al
1790
in
di
di
trono
Regnarono
la di lui
vedova
letto
Lorena.
figlia
egli solo
rimase
Leopoldo II.
109
altro
stesso
Maria
di
figlio
II,
Giuseppe
di
fratello
figlio
di
Leopoldo
II
nello
e Cisalpina ossia
sciando a costui
Ricompare
dominio
il
di
Milano
la-
nuovo
egli di
il
li.
Repubbliche Transpadana
le
la discesa dei
Cispadana, per
dominio a Francesco
di
Teresa
Francesco
Francesco
duca
di
titolo
il
riebbe
II
di Milano.
Lombardia
la
nel
1815
in
di
regno Lom-
qualit
bardo-Veneto.
Mano
Moneta.
mano che
la storia
monetaria dei
golarit
nella
non
si
forma
ci
avviciniamo
tempi nostri,
regnanti
dei
lanello
ai
di metallo
(non conoscendosi
di
Maria Teresa
la
i
fra le tante
monarchia e specialmente
gravi
disordini
sulla nostra
lei
operate su tutta
Lombardia, conoscendo
provvidenze da
li
abusi
insorti
pens
di ridurlo
moa re-
25 ottobre 1778.
Questa serie
ci
offre
in quantit sia
in
ogni metallo.
Le monete
I
tipi
stemma
rovesci
dei
di
sempre
la testa del
delle
pare di nuovo
il
S.
nellarea circondata
Ambrogio
e talora
nello
talora com-
da un fregio ne occupa
il
rovescio.
Le me-
daglie poi offrono tipi diversi allusivi alle circostanze dei tempi.
Da Maria
si
110
La leggenda
sempre
lira
in
gi
si
esprimente
latina,
spesso vedesi
espresso
trova
nomi
lepoca. Negli
del
titoli
ultimi anni
il
La
fabbrica
monete
delle
di
massimamente quando
mo-
la
formare una
il
serie
no\oi,or;ii.
AUSTRIACI
1700-1711.
Francesco
di
I, imperatore e
Leopoldo
duca di Milano,
figlio
I.
La moneta
Germania
1711-1740.
Carlo
tello
VI, altro
figlio
di
Leopoldo, successe
di
fra-
al
Milano. Sostenne
doppia
corona
il
di
monete s'intitolava:
Spagna
il
per
12 settem-
V
.
Carlo
VII,
Occup
il
figlio
di
C.
tica Sanzione.
la
Pramma-
Ili
AUSTRIACI
Durante
1740-1745.
terregno
nostra citt
per
il
in-
tin
continuando
VII non
Carlo
cui
Germania sebbene
ed imperatore
il
Domani
d Occidente.
AUSTRO-LORO.
1745-17G5.
Francesco
Regn
Per
I, figlio
di
colla
moneta non
nostra
sulla
si offre
mai
il
suo nome.
1745-1780.
Maria Teresa,
fino allanno
figlia
di
17G5 e
tario
E
di
nello
gi
di
rame una
mane
1780.
al
grandi disordini
1777 mostr
nel
produzioni. In
ogni
moneta
altra
d'oro
per
sufficiente rilievo.
delle
tere la
soldi ,
1780-1790. Giuseppe
mezzi
II,
denari 6
soldi,
figlio
di
grani 18,
quarti e
Francesco
sesti di soldo.
e di
Maria Te-
112
MJSTRO-LOREN.
1780-1790.
resa.
Regn
colla
madre
dal
1705
fino al
Durante
il
1780 e
nome.
il
Leopoldo
regnante
II, fratello
la
al
tutti
troni.
Continua anche
sotto questo
regnante
il
sistema
Francesco
di
politici
abbandona
Anche
di
II,
Maria
la
sconvolgimenti
Lombardia.
Teresa.
gli
figlio
il
sistema monetario
13
X.
REPUBBLICA
DALLANNO
CISALPINA
FRANCE3CO
NUOVO
DI
II
DAL
799
CON NAPOLEONE
D ITALIA
/<L
1S05.
799.
1800.
y\L
MILANO
796
REQN 0
CAPITALE
1805-1814.
mm^
y
primavera
le
Lombardia
1796
al
I79G. Nella
del
tutta,
Lombardia
che
ai
Russi con
ritorn
Fran-
di
Montenotte data
Austriaci, Francesco II
si
in repubblica Cisalpina
1799.
uniti
,
gli
Milano fu eretta
battaglia
anno fugati
Germania, lasciando
dal
nuovo
finalmente regno
la
Superate
cesi sotto la
nella
Italiana
Ma
di
in Francia,
poderose squadre
allora
nuovo
dominio
i
imperiale
e ripresero la
sotto
Fran-
114
Bonaparte
nuovamente
tere
pubblica
Italiana
parte.
la ritirata, e
sotto
cui fu stabilito
di
la
questa forma
gli
il
il
I.
Il
La
La
progresso
saument nel
civilt
per
in
delle scienze
disastri.
delle arti
monarca.
filosofo
le
forma contro
si
di lui unalleanza
dopo
spedito
di
che vicn
per favore di
alcuni
suoi
ma
sua battaglia di
Vatcrloo,
manda
10
allisola di S.
granduomo,
del
seramente
abbandona
si
tiene prigioniero, e
lo
finisce,
20 marzo
fidi
un tormentoso
esiglio
di circa sei
Francesco
II,
Alleati
nuova
nella
I,
costi-
Moneta.
a circolare
vembre 1797
Bonaparte
Durante
il
monete austriache
le
il
che
di
Francesco IL
Nel
nome
14 no-
del generale
premesso
il
francese. Alle
11
30
di
titolo.
Duca
Con
del
monete gi
soldi coi
Con
in
corso di Francesco
II, si
riprodusse
cess
sulle
monete
il
di tipo
titolo
di
di Milano.
ordinanza
governo di
nazionale
si
26
luglio
1800
Milano ordin
la
Commissione straordinaria
115
jietuo
di
dello
scudo di Milano
tasse
remblema
in argento,
il
conio
il
gran
quercia:
27 aprile anno Vili e nel
Scudo di Lire
contorno Unione e Virt.
nazione colla leggenda:
in
sei,
la
soldi
30
di Milano, che
Pace celebrata
dallaltra
la
donna coronata
soldi
10,
inoltre
Cisalpina
spiche a sinistra
in
in basso
questo
il
conio di una
peso e valore di
fondato anno
in
effigiata
IX
un busto
collepigrafe in alto
di
Re-
Soldi 30.
turno
soldo
5 e del
di soldi
titolo
Foro Bonaparte
repubblica
di
pubblica Cisalpina
Ebbero
del
corso
le
monete erose
di
collindicazione dellassedio di
Mantova.
Con decreio 26
neta
uniforme
aprile
per
il
tutta
la
una mo-
Governo
III.
il
seguente De-
creto del Corpo Legislativo, ed ordina che sia munito del sigillo
dello Stato, stampato, pubblicato ed eseguito.
Il
III.
MELZI,
Vice-Presidente.
Finn. L. Yaccari.
116
Milano,
il
IL
Radunato
nel
111.
CORPO LEGISLATIVO
numero
Membri
di
prescritto dallalt.
84
della
Camera
nicato alla
sua
seduta
del
il
III,
progetto, raccolti
il
la discussione sullistesso
DECRETA.
Titolo
I.
Disposizioni generali.
Art.
in tutta la Repubblica.
blica,
tino,
costituiscono
lunit
27,
1803
al
titolo di
monetaria, che
Repub-
nove decimi di
comprova
il
nome
di
Lira.
Titolo II.
Formazione
delle
lente ad
tesimo.
della
La seconda
lira,
equivalente
rame puro:
lira,
Il
lira,
e sar
la
prima equiva-
denominata cen-
Monete.
e sar
La
terza equivalente a
denominata soldo.
117
Art.
rame non
Nelle monete di
5.
tolleranza di
vi
peso in
meno.
Non potranno
Art. 6.
somma
due milioni
di
somma
zione di questa
mezzo
di
rompono
si
Terminata
lire.
i
la
la
fabbrica-
punzoni.
quarto di
al
La
terza la
equivalente a cinque
Art. 8.
loro
Il
lira.
lira.
lire.
nove decimi di
di
titolo
fino e
un decimo
di lega.
Art. 9.
Il
un denaro;
lira di
lire
10.
La
di otto denari;
di venti denari.
lire
Art.
il
La
due
di
lire
quanto
tolleranza del
millesimi, per la
dieci
11.
mezza
in
meno.
il
quarto di lira di
il
cinque
lire
per la
di
lira
tre mil-
Art.
in
una libbra
13.
Art.
e
del
un decimo
peso nuovo
titolo
Il
di
questa
(1).
moneta
di nove decimi di
fino
di lega.
Art.
Art.
15.
La
tolleranza del
titolo
quanto in meno.
in pi
16.
Art.
La
pi quanto in meno.
Art.
17.
Il
per autorizzato
il
moneta doro
di lire trentuna.
dallatto
li)
La
marchi
1,
once
1,
carati 78
il
regolamento
*21
ed 8 decimi di grano.
118
Corpo Legislativo,
zione di
mercati
pi influenti
suddetta convocazione.
Titolo III.
Tipo delle Monete.
dente
moneta
18. Nella
Art.
testa di
stemma
Sullaltra superficie lo
in giro
giro
in
Bonaparte Presi-
Repubblica Italiana
blica
lo
19. Nelle
stemma
monete dargento e
Italiana e
Sopra
Art. 20.
Il
una corona
mezzo
di quercia collindicazione
Governo prescrive
segno
il
laltra superficie
torno e
di
il
diametro,
la
il
Titolo IV.
Verificazione delle Monete.
Art. 21.
Non potranno
monete
le
nazionali
si
fa
il
alla
titolo
essere poste in
e
presenza
il
peso.
di
una Com-
mangono per
Passati
tre anni
tre anni
Art. 24.
che
in
avranno servito
deposito per
campioni
Le monete che
il
si
la
mandano
Commissione medesima.
alla fusione.
Governo credesse
di
far fabbricare
119
nelle
da
farsi
Comune dove
nel
risiede
Governo.
il
Art. 25. In caso di frode nella scelta dei campioni gli autori,
fautori e complici
di
puniti
come monetari
falsi.
Titolo V.
Disposizioni dordine.
Art. 26.
Da
quelli che
si
Se
le
Lammontare poi
di
la spesa di
raffinazione e di parti-
impedito
al
Governo
attesa
la
specialit
Tariffe provvisorie e le
Costituzione.
Art. 29.
chiarer
corso
il
la
nuova moneta
repubblica
nella
le
la
rispettive
legge di-
monete
precedentemente seguiti.
Finn. S.
Sott.
F.
in
BOLOGNA
Gambara
A.
Presidente.
Cedrelli, Segretario.
Il Consigliere
Segretario di Stato
Finn. L. Yaccari.
120
Durante
monete
regno
il
Napoleonico
medaglie comprendono
tutti
Abbandonata
materia
fredda
la
fasti di
morte ed apoteosi.
nella
la nostra
monetaria
numismatica
adulazione in
linsulsa
quelle poche medaglie coniate dai loro plagiari, sotto questo eroe
il
modo di consegnare i fasti del regnante nei nummi,
come gi fecero gli antichi romani e grechi.
Con questi pezzi storici possiamo tessere una ben compita
rimase
lunga
inferiori, e
monarchi a
le loro
gran
lui di
infami brighe
di gabinetto.
Venendo
particolarit, intanto
alle
poleone nel 28
che qui
trascrive
si
decret
come
si
laltra
il
le
due
a Bologna.
pubblica Italiana.
NAPOLEONE
Per
la
Imperatore de Francesi
delle
monete
gli
Re
dItalia.
inconvenienti
derivanti dalla
in
cessario introdurvi
peso,
titolo
e tipo;
Considerando che
stri
diversi
Stati
le
esigono
che dovendosi
alla
moneta legale gi
Abbiamo
no-
in
corso nel
121
Titolo
I.
DellUnit monetaria.
Art.
1.
nove decimi di
di
titolo
al
nome
il
di
fino,
Li) a.
Titolo li.
Della fabbricazione delle Monete.
Art.
2.
una mezza
lira,
cinque
di
una
lira,
di
di
lira,
due
lire
lire.
3.
Il
loro
titolo
Art. 4.
Il
peso
del
Art.
di
di
di nove decimi
di
fino e
un decimo
di lega.
gramma
quarto (un
Art. 5.
Il
quarto
di
e venticinque
lira
sar di un denaro e un
centigrammi).
lira sar di
6.
quarti (tre
Art.
7.
Il
grammi
Il
peso
lira
e settantacinque centigrammi).
di
una
sar
lira
di
grammi).
Art. 8.
Il
peso di due
Art. 9.
Il
peso di cinque
lire
lire,
Art.
di
0.
La
Art. 11.
La
tolleranza del
e per
per
la
peso per
quanto
in
meno.
il
quarto di
meno
per
le
due
le
lire,
di
cinque
lire,
sar di
lira
quanto in meno
cinque millesimi
lira
per la mezza
tanto in pi
122
Art. 12. Vi
quaranta
sar
venti
di
lire
ed una di
lire.
Art. 13.
suo
Il
titolo
di
fino
un
decimo di lega.
Art.
14. I
pezzi da venti
saranno
lire
ranno
di settantacinque
al taglio
Art.
15.
La
tolleranza del
16.
La
mezzo per
nella
titolo
quanto
in pi
taglio di centocin-
al
pezzi da quaranta
sa-
lire
libbra.
di
meno.
in
pi quanto in meno.
Art.
simo
17.
due centesimi
di
di
di
tre centesimi e di
centesimi).
Art.
18.
peso
Il
del
centesimo
sar
due
di
(due
denari
grammi).
Art.
19.
peso
Il
del
due
del
tre
sar
centesimi
di
quattro denari
(quattro grammi).
Art. 20.
peso
Il
sar
centesimi
di
sei
denari (sei
grammi).
Art. 21.
Il
La
un cinquantesimo
rame sar
di
in pi.
Titolo III.
Del
Art. 23.
Il
tipo delle
sopra
luna
genda:
Napoleone
delle
monete
superficie vi
del
Monete.
regolato nel
modo seguente:
Imperatore e
cazione e lindicazione
stemma
tipo delle
nome
leggenda:
Ile
della
citt
sopra laltra
Regno d'Italia
lo
e l'in-
Il
gento di cinque
lire
protegge l'Italia.
e di
due
lire
porter la leggenda:
Dio
123
monete d'oro
rame
e di
guar-
la nostra effigie
ner
Un
il
Titolo IV.
Della verificazione delle Monete.
Art. 27. Le monete fabbricate a termini del
titolo e
il
La
Art. 28.
verificazione
sia verifi-
Regia Contabilit.
I direttori
fa
si
nostro Consiglio di
del
prima non ne
in corso, se
peso.
il
membri
presente decreto
Stato
della
e di
di tre
fabbricazione
potranno
assi-
Art. 29.
operazioni
processo
al
alla
verificazione
verbale alle
trasmetter
copia
del
Art. 30. I
marranno per
sima. Passato
il
triennio
campioni saranno
ri-
Commissione medefusi.
complici
in
questo
delitto
sono puniti
come monetari
falsi.
Titolo V.
Disposizioni d'ordine.
Art. 32.
materie
La Zecca non
doro o
dargento
per
essere
convertite
le
porteranno
nelle
monete
lire
per ogni
124
Art. 33. Se
netario, la
le
Zecca esiger
inferiore al
zione. Questa
spesa sar
medesime che
raffinata
ad
parti-
calcolata sulla
basti
mo-
titolo
innalzare
la
della
totalit al
tariffa
titolo
da pubbli-
carsi.
un
medesima e
Art. 35.
le
monete
ragguaglio fra
il
Il
delle Tuilleries
questo
Firm.
NAPOLEONE.
Per lImp. e Re
Il Ministro di Stato
A. Aldini.
Nel
successivo
24 maggio vennero
stabiliti
lo
stemma
il
tre
quarti
fiss la testa
di
lira e
sulle
lira, di
una mezza
lira,
nuda dellimperatore
e la
si
stemma
mo-
La dimensione
fu
regolata colla
Atomi
Oro.
Per
Da
il
pezzo da
lire
20
40
lire
...
26
21
125
Argento.
Atomi
Da lire 5
Da lire 2
Da lire 1
Da tre quarti
Da mezza lira
Da un quarto
37
.27
23
21
18
15
Rame.
Soldo ossia cinque centesimi
27
Tre centesimi
25
Due
Un
centesimi
22
centesimo
19
imperiale stabilite
tre
le
in pratica lattua-
pubblicarono
si
le
dItalia.
in
Milano
lerezione del
Gabinetto Numismatico.
Zecca sola
al
titolo
la
di
200 millesimi
di
fino e
del
centesimi 10
meno.
Da una
mezzo
una
ad
corona dalloro
e dall'altra in
mezzo
Fin qui
decreti.
leggenda
il
Napoleone Imperatore
valore
segni indie
Re.
a rischiarimento di
12G
tali
non
si
non
si
anni, n in
tutti gli
tutti
in tutte
metalli; la
nostra sola di Milano conta una serie completa dalle sue prime
1814
il
Krrra
metalli.
Jlilaiio.
li
e in tutti
si
In rame.
Nellanno 1806,
il
centesimo,
il
2 centesimi,
il
3 centesimi ed
il
il
1S13
il
coniarono:
si
centesimo,
il
il
soldo o 5 centesimi.
In biglione.
Dallanno 1808 a tutto
Nellanno 1808
parte
si
legge
25 centesimi,
dallaltra
e nel
la
mezzo
31
disotto
si
fecero
per prova
allintorno
leggenda
la
1813
il
coni
si
il
liegno
fra
10 centesimi.
(l'Italia
nellarea
unanfora e un melagrano;
Napoleone Imperatore
Re. 1808
In argento.
%
il
1814
si
coniarono
il
1814
si
batterono
Negli
di lira.
quarti di lira
le
mezze
lire.
si
fecero
tre
quarti
127
lire o
1814 sortirono
il
NATOLEONE
nella leggenda di
In
Dal 1807 a tutto
40
lire
le
due
le
lire
e le
scudi.
il
1814
si
monetale
lira collerrore
invece di Napoleone.
oro.
coniarono pezzi di 20
lire
e di
lire.
Zecca di Venezia.
\
In rame, in argento
in oro.
nome
di
Napoleone.
Zecea di Bolusna.
In rame,
questa
in argento , in oro.
poleone.
Di
tutte queste
monete riescono
difficili
a rinvenirsi
La monetazione
essere
dente
Il
battuta
al
le
prime
25 centesimi
monetale di Natoleone.
di
sino
il
allanno
1819,
ma
1814.
offr nella
ci
presentando
officine, e
il
numero
dando
in fine
un sommario
al
ottobre 1813;
monete battute
di
quelle.
Ma
nelle dette
con questa
non
si
conoscono esattamente
quando
si
Zecche
(1).
cominci
Da
quelle
tutti gli
si
somme
risulta che
complessivamente nelle
fin
liane lire
Ma
117,129,733 82.
lo storico
patrio non
La
in
ammise
pare
il
(1)
al
1819.
tale
colle indagini
129
XI.
REQNO
LOMBARDO-VENETO
CON
MILANO
J50TT0
VISORIO
LOMBARDIA
DI
AUSTRIACI 1848-1859.
,on
appena Napoleone
1848.
IL
il
NUOVO REQNO
geografici
interessi
DITALIA.
la
seconda dei
venire
Riguardo
alla nostra
cazione di Napoleone
il
gabi-
loro
CAPITALE
si
seppe labdi-
I, gli
il
D urini
podest
o reggenza
il
nomin a membri
generale Pino
conti
il
per
130
Fu
richiamata in
nome
questo medesimo magistrato, qual rappresentante del cessato governo, aveva spedito in favore del principe Eugenio al quartiere
sua vece
in
Senato,
riunirono
si
gli Alleati,
le
dovevamo obbedire,
a cui
il
collegi elettorali.
il
sovrano
e,
nazione.
7 aprile
Infatti nel
1815
erettosi
il
nostre
gi comparso
I,
come
detto
gli
sulle
si
suo luogo.
ma
il
primo
rifiutato
un
tal titolo e
Morto
Ferdinando
1
3 anni
che dopo
I,
per noi
cess
movimento
il
Francesco
quindi
1835,
1848.
successe suo
gli
aver occupata
di
il
nel
del
la
tiglio
suo
del 1848.
Reduci
1848 a favore
Francesco Giuseppe
di
I,
dellarciduca Fran-
figlio
Moneta.
Zecca
continu
ma
1819,
battere
potere di
novembre
la
istitu
guente
destra
il
I,
soliti
tipo:
,
nostra
la
1823
monete
le
colla
da una
parte
leggenda
la
italiana
81 G portante
testa laureata di
Francesco
il
Francesco
seI
Impcrator d'Au-
131
stria,
unito
del
sotto
di
coi
famiglia
della
Fu
nellarea
pure progettata
Opera
portano
stemma
lo
corona imperiale
Re
di
Lombardia
6.
mezza
la lira e la
lira in
solo
Opera
pubblico
tallero, e
Mezz'opera.
e di
corso
alati,
leggenda
Ma
L.
rovescio
e di
il
Al
su cui la
due leoni
imperiale e la
Venezia. 1816
di
(Milano).
regno Lombardo-Veneto
Le qualit
la
tallero,
Il
argento.
Il
fiorino,
il
mezza
la lira, la
15 centesimi
in
biglione.
lira,
il
quarto di
5 centesimi,
Il
il
lira, in
3 ed
il
centesimo di rame.
Tutte
niate
le
nel contorno la
Il
Lo scudo ed
nellanello.
leggenda
il
il
Jvstitia
regnorvm fvndamentvm.
liscio.
Le monete
<
ciscvs
doro, lo scudo,
riale
giro
il
mezzo scudo
Sul
e la lira
rovescio
Fran-
le
monete
stemma
Le monete
sar lo
I D. G. Avstriae lmprator.
la
leggenda
Lombardo-Veneto.
doro, lo scudo ed
Hvng.
Boli.
il
Lomb.
et
in
Rex A. A.
La lira avr in giro la leggenda
Lomb. et Ven.
Rex A. A.,
Lira Austriaca.
e nellesergo si legger
La mezza lira ed il quarto di lira avranno sul rovescio soltanto
lo stemma del regno Lombardo-Veneto
colla corona di ferro
jK
della
Lira. Le
lira.
monete
Nellesergo vi
di
e colla
saranno
rame avranno
sul
le
parole
Lira,
diritto la corona di
132
ferro sormontata dalla corona imperiale
Regno Lombardo-Veneto,
3 centesimi ,
in
giro
centesimo.
la
leggenda
colla
e sul
Ferdinando
non
cangi
sistema da Francesco
I,
tranne
Si
monetazione
nella
leffigie
di
pure sotto di
lui
il
gi introdotto
Le
e le leggende.
diametro e di
un nuovo
nel-
stesse
titolo.
tallero dargento,
il
sotto
lano
leggenda
il/
(Milano).
i*ovescio la sola
sopra
nellarea
cui
ebbe corso.
Oltre le monete, la nostra Zecca batt
o per commissione o
metalli.
trov
ordin
il
si
sotto
il
tenore:
Or<r.
Pezzo da 20
peso legale di
grammi G,452
Pezzo da 40
al titolo
peso
legale
di
al
75.
grammi 12,903
lire
45 50.
Argento.
Pezzo dargento
di
grammi
Vi
(1)
il
dovevano
essere
Con ordinanza
del 29
pezzi
da
lire
due e da una
stabilito questo
lira,
25,
74.
dei
nome, sotto
133
Le monete
in
hanno
Piemonte
del
una figura
e del
un
suo capo
gi
regno
dItalia.
consimili
delle
Il
(Milano).
Nel
cio nelloro
nellargento
5 lire
sotto
40
cui
in
si
il
20
lire
lira italiana.
Riguardo
al
ma
fu scelto
per
la
tesimi
si
colle
rinnovarono
norme
forme
stesse
il
1852
10 centesimi,
Il
fu
il
Zecca
Nel 1859
doro
il
5,
il
nome
3 ed
il
3 ed
ripetuto
dargento e di
del
cen-
1850
le
si
il
solo
nella
Francesco Giuseppe
centesimi
peso. Nel
monete
signor
sovrano,
migliori.
continu
rame che
centesimi. Fi-
campioni di tutte
si
dovevano battere
di Milano.
la
Lombardia
Piemonte pel
fu unita al
da
in
italiane
lire
le
legge
1848
vi
lo
allintorno
lire italiane e
italiane
sul
Dio
Italia libera
rovescio
dalloro e di quercia
e la sinistra alzata
leggesi
astro: allintorno
sotto
e coniate alla-
peso e valore
contorno
nel
,
dello spettatore
vuole
diametro
preciso
il
tuttItalia, sotto
il
comando
il
primo Parlamento
col titolo di
Emanuele
Napoleone
II,
III.
Austriaci
trattato di
gli
Vittorio
diritto
di
suc-
Emanuele li
d'Italia.
propositi
Il
pel coni-
134
pimento dellunit
chiama tuttora
dellindipendenza
ed
in
bronzo da
2 e
5,
dicembre 18G0
venne
Con
caratteri generici.
distinti
tariffa
monete
si
R. decreti
ragguaglio
di
tempo del
il
altri
due
Heathon
Con
al
pubblicando
Birmingham
in lire
il
il
specie
le
titolo,
il
nuovo regno
la
relativo
il
Rolf
12,000,000
di
modo
di
(1).
con
dItalia,
ammessa
tariffa tran-
sitoria di
monete
il
approv
ne
concorso ed
monete
R. decreti del 15
distinti
fabbricazione che,
doneri;
et Fils di
delle
proporzione fra
la
ritiro
settembre
1 1
stabilita
quaderno
lo
ed
chiam e
italiana, lo
Re Galantuomo.
il
bronzo ed
di
il
Descrizione
Ielle
il
delle antiche.
ritiro
nuove Vlonete
italiane.
Oro.
Diritto: Effigie del
EMANUELE
(1)
delle
Re
VITTORIO
II.
Monete
Italiane
del
Secolo
XIX,
allufficio di zecchiere;
dalleconomista
colpo
necessarie
lodato autore
il
di Savoia,
tanto
un Quadro
docchio
le
alla
sinottico della
Pubblic
principe
Umberto
Moneta
il
si
veggono
sione permanente
sapersi
delle
industria e commercio.
135
Rovescio
ramo
colla
dalle insegne
dellor-
di
quercia,
leggenda Regno
d'Italia,
dalloro e
Banca Nazionale.
Contorno
Scanalato.
Argento.
Diritto: Simile a quella delle monete doro, salvo che
del
Re
leffigie
rivolta a destra.
Rovescio: In tutte
le
fino alla
emana-
Nei pezzi da L.
nazione
riore
2,
1,
la
met
ema-
marche carat-
di alloro e le
Banca Nazionale.
FERT
Contorno: Le lettere
la
met supe-
nel
due rami
inferiore
valore.
20 coniati dopo
il
d Italia
Regno
leggenda
valore, nella
50
centesimi
col nodo,
oppure
liscio.
Bronzo.
Diritto
Effigie del
EMANUELE
Rovescio-.
II
Re volta a
sinistra colla
leggenda
Un ramo
dalloro
al
ed
uno
sommo una
di
quercia
stella
marca
VITTORIO
RE DITALIA.
caratteristica della
Zecca
in
legati
alla
fiammeggiante
millesimo
e del
venne
cui
coniata
moneta.
la
Contorno: Liscio.
Ciascuna moneta poi deve portare la marca caratteristica delle
tre
per Torino e
Dal 1861
al
BN
1870
per Milano,
appalta-
N per Napoli,
5 e sottomultipli
m. 900;
pezzi
13G
da L.
1,
Nel 1864
la
da centesimi 10,
5, 2, 1
ed
10;
per L. 22,149,999.
identiche alle
Da
circa
vive
nella
spe-
ranza che possa essere riattivata per coniare una parte dei diciotto
milioni in pezzi da lire cinque che la conferenza sedente
rigi
ad ora
sia stata la
provveduto
ministeriali,
Zecca milanese
Roma
la
,
prima
che
sebbene
dItalia, si voglia
per la quale
si
si
Sarebbe un grave
pens che
errore,
al
tondini al giorno,
mentre
quando quella
di forza idraulica e
gi
mentre
cali,
a Pa-
lItalia.
di
un milione
di
di lo-
137
XII.
DENOMINAZIONE DELLE MONETE
moneta
zioni
'
lui
sempre
fu
passa
egli
memoria
inventarono
sebbene
Disponendo
tutte le
il
ad
pi
in questo
posteria
onore
delle volte
capitolo
la
che,
potere
tramandando
nome. Oltre
medaglie,
le
la
moneta
coniate
gli
la
di
uomini
o fuse, vennero
memoria di illustri
per mera adulazione.
e
per-
molteplice denominazione di
alla
col suo
il
sovrano.
ho creduto di met-
studioso.
Agostale.
Au-
Riccardo
monete
peratore
di S.
Germano
in Brindisi ed in
( Clir .
Riguardo
dice,
di
tali
Federico II im-
T. vii).
valore dell Agostaro doro da una carta del Muratori allanno 1253 si rileva che valeva 10 soldi (grossi)
del Senato.
Il
al
Costantino Augusto.
il
nome
di
138
Agostaro
gento, che
si
moneta
Ancona
dar-
Rimini
in
in
Firenze ed in Siena.
Collocai qui la
Ambrosino.
Gi
nel
in
specie, la
Lombardia,
di
seconda
la
dal
11
Doneda (Zanetti,
Ambrosini
nati gli
di
1316
si
agli
legge da
riferito
soldi 4 terzuoli
di
luno
1257 pubblicati
Milano. Ora
di
del
uno istromento
gione
Il
n da
ma
di peso,
ognuuo
essi
di
a due
La dimostrazione
xm
del secolo
di
si
fiorino.
Da
principio
il
Al
N. 105 del
12 dicembre
Sitoni
trova
si
spettante a Petrolo e
un
istromento
di
fratelli
del
Sarono
1360
ai
che ven-
et
et
in
S.
Protasio
legalium
et
recti
cente
pretto
Da una
carta del
1300
rileva che
si
nellArchivio Ambrosiano
80 Ambrosini facevano
unoncia.
allanno
Da un documento
807
si
esi-
ha cognizione
139
che un certo Dragone di
falrito tutti
che
il
lire
argento
in
si
legge,
Dallesposto emerge che in quellepoca vi erano due specie dargento, luno figurato e laltro no.
di tre libbre dargento figurato,
di
sono
lo
al
Da una
di
rame, equivalente
si
parla
Ma
denari di quel-
quali valevano
moneta
al quattrino,
una piccola
V. Quattrino.
Bissola.
Nome
Una
della
battuta nel-
imperiali.
1804
Col decreto
fu coniata questa
Furono
il
soldo e 5 la sua
Centesimo di Napoleone.
ma
met
detta
mezzo soldo.
V. Regno di Napoleone.
tesima
parte
Francesco
I.
della
lira
seppe
I.
Ma
ne diminu
forma sotto
il
di lui succes-
Francesco Giu-
la lira austriaca
come
sopra.
Moneta
di
rame
del
140
Cinquino.
secolo xv.
il
Denaro dArgento.
moneta milanese
stra
La
conosceva gi
si
che
fa
si
di
Magno
Carlo
(1).
grani 34.
II
dover distinguere
Carli crede
ticolari
la libbra
gli antichi
ossiano
Succedono
trattandosi
in
appoggio
documenti e
commercio
numero
compo-
dei denari
di
lire
di
nenti ciascuna
lira,
habcntes pr
vigiliti
nariis
unaquaque
(Murat. Ant.
pergamena:
altra
bilis
Magno
30 giugno 796,
menzione di 90 denari
Denari
tempi di Carlo
ai
dagli
Est. T.
i,
il
an.
centum
libra
ducentos
tantaltri
documenti.
in
la
forinola
di
lire dei
di
soldi computati a
Provata cos
scere
commerciale, passa
la lira
il
la libbra
di
numerate come
libra
di
auro
nel
o di
primo
caso.
Trova
argento monetato
difatti
cio
lespressione di
libbra
di
peso di
dei
il
come uno a dodici, perci la differenza che passa tra un DeMilano doggid e un Denaro antico circa come
a 10,80, e cos
nostri
naro di
141
Codice di Volturno allanno
Nel
T.
si
p.
i,
CMXCVI ( Kex
il,
script.
Ita.
cos incomincia:
componerc promittimus
XCVI
quia
et
CMXCVIII
Quomoclo suprascriptum
est
si
legge
e cos spiega:
488)
In Dei nomine,
Dopo
le libbre
fa vedere
anche
c soldi di
le
oncie
metallo monetato
il
etc.,
componere
lodato Carli
il
CMLXXXIX
il
ci
documento
>
xtionc
Quarta. Constat
Nos Arifred A.
et
Germanis
Alfred
stri,
etc.
Acto Scojalo.
Ecco dal
di
240
documenti
si
p.
si
491):
proposta della
lira
com-
che nei
XL.
numero
c.
merciale a
1.
il
il
il
Carli,
numero
dei
Denaro Imperiale.
venne accennato
Da Acerbo
nome
tal
Morena per
(finta
dcnariorum imperialium
novembre
di
Denaro acquist
si
trasport
1163. Per
del
lepiteto
la
prima volta
di
ai cittadini tri-
il
che
il
conosce che
si
il
gi vecchio
detti
pergamene, che
la
Nellanno 1254
lira imperiale
si
trova
equivaleva a due
sud-
Nel secolo
xv
di
Milano.
Medaglia.
Balducci dice,
1008 trovasi
che corrispondeva a
si
Denaro dOro.
5 soldi
Il
comprende che 5
nari, equivalevano
soldi, che
contenevano 60
ma
di
con
tal
quei de-
nellepoca suddetta,
sia
al
rame,
sia
perch Ottone
nostra Zecca, le monete fra noi erano ridotte ad un terzo del loro
antico valore. Ci supposto e supposto pure che 12 denari continuas-
a
l
20 denari,
ma
moneta doro;
la libbra
2 e
lira,
ne emergono
dargento e la
lira.
si
lo stesso
del suddetto.
si
dice,
143
formavano unoncia
lira,
Ma
essendosi diminuito
il
lira
la
dargento puro
ma
volevano non pi 20
vi
GO denari,
pro-
in
quando dodici
di
240 denari
una
and poi
mano
di
Quindi
lira.
la
in
una
richiedono in Milano pi di 90
lire,
che
libbra dargento si
7 lire e
di
metallo, sebbene
si
come pi
soldi,
lira
mezzo
il
De-
Allora tanto
si
il
paragonavano
al
Laonde
Non
lire
milanesi
dei
nostri
il
si
dente ad una
sola
oncia
dargento, dovesse
quel
dati
certi
che
la
tempi.
lire.
tal
cola.
90
essere
assai
purezza
pic,
se
perch abbiamo
stro, ordina
il
ci
reca
Denaro
Italiana
di Rame.
del
lira.
Non ebbe
Denaro Grosso
questo nome.
Col
coniata questa
formavano un soldo
e cento
corso.
Denominazione data
alla
Mediana.
Vedi
144
Dodesino.
Sinonimo del
Soldino
Giovanni
neta, riducendo
33
12
36
La
il
di fino grani 21
suo valore.
*/
17
Il
in
si
ha da un Diario
Nel 1579
si
mo-
citato dal
la
il
chiamato allorch
cos
e 21
5,
saggi di Torino di
equivaleva a due scudi doro. Questi scudi per erano gi a quellepoca diminuiti di due grani del loro peso.
al
1723
la
lire
lire
24
imperiali.
Da
quando
negli istroraenti
le
monete avevano
stola
il
valore
onde escludere
che
si
il
di
doppia e semplice.
Il
Gi dal
secolo
vi
si
era effigiata
soldi.
in Milano,
ed
di
monete, port
il
suo
145
Nel decreto di Giovanni Galeazzo Sforza del 1474
zione dei Ducati doro del di lui padre ed avo.
decreto
simpara
che
detto Ducato
il
si
Da
fa
si
men-
questo istesso
doro, per la testa del principe che vi era delineata, ed era dellistesso
sempre
un errore
Carli fa vedere
Il
Ducato doro
Milano
di
di lire 4, soldi
I
quel peso
di
tipo delle
grani 10,
di
due
che facendo
di Giovanni Galeazzo
di
Maria Sforza
Ducato di Venezia.
al
il
questo.
Il
prezzo
medesimo prezzo
al
al
il
presso a poco
da
il
Si conosce
5,
Francesco
col
peso di denari
al
il
Ducato doro
al
1520
si
trovano stabilite a L.
5.
Ducatone.
Il
Da
in
principio
il
Da una
nome
di
lire
Ducatone
di
Filippo
II.
8 10 di quei tempi, ed
8 12.
frazioni proporzionate.
FiLirpo.
di Carlo
le
La
Fiorino dOro.
il
Aveva
uno statuto
del
Maria Visconti
10
II, figlio
7 10.
quarto.
Moneta
il
lire
1403, e
del
fino a
ma 48
e 50, come
18 gennaio 1409.
si rileva
di
il
da
Giovanni
140
Alterato cos
nei quali
(bench
periali
sistema monetario
il
natura e
la
il
la qualit di
un Fiorino immaginario
ai soldi), si fece
mantenne
ginario
in
pagavano
debitori
per quanti
terza-
loro creditori,
dando
Maria Visconti
Fiorino doro
si
sostitu
al
titolo
puro
del
lo
si
rac-
16 settembre
di carati
tanti di questi
di soldi
fiorini
22; cosicch
che
Fiorino DArgento.
1823 venne
in corso
Grosso.
in Milano
la
leva 24 denari,
come
si
del valore di
de-
il
Il
stabilito di coniare
in
Milano
nell
11
novembre 1316
Sitoni al N.
rileva dal
91;
il
va-
che vuol
Da
altri
il
Grosso
stesso
dello
secolo
xiv, per
la
decreto di
Giovanni
il
si
5,
al
quarto di
lira, dicendosi
lira
imperiale, alla
Grosso da 20
xv
soldi,
si
mezza
Grosso
stabilito,
Grossi dovessero essere alla lega denari 11, grani 13, ed en-
147
trassero
al
Un
esempio
di questo Grosso, o,
testa
la
del
principe.
Al
peso
di
/i
Maria Sforza
quello di Galeazzo
57
di carati
col
Venezia
di
si
trovato questo
e in
numero 84,
di grani
54
72
Imperiale.
Con
tal
nome
peso
27
27
e dintrinseco
/g4
marca
solo,
/ 42
come scorgiamo
denaro.
il
le
monete
dalla vecchia
V. De-
Barnab
di
Molti
tamente delle due parole Libbra o Lira, come se fossero una mede-
in realt
hanno diverso
moneta
reale,
significato ed essenzialit.
in
12 oncie, e
lira signi-
libra.
In
Sono osservabili
le
forinole
con
ed anche
La
come
voce
pondus
et
Argentum bonum,
(1)
Ughelli. T.
(2)
Ibidem
(3)
pondera corrispondeva
v,
pag. 714,
pag. 297.
etc.
alla libbra
148
La Libbra
(T.
dargento
massa dallUghelli
in
si
stabilisce cos
i,
libras undecim.
Libbra dOro.
Allorch
si
Lodovico imperatore
di
seicento
libbre
dell!anno
995
d'oro
mondo
leggono
si
doro ottimo
(2).
(3).
libbre d'oro
Presso
purissimo
si
il
(1),
si
si fa
men-
Carli non dubita che loro e largento puro segnato nelle antiche
in corso e
ficherebbe
dubbio
il
commercio
in
fa
si
che dissero la
lira
peso,
moneta
commerciale o
si
fre-
veri-
essere reale e di
giusto
11
appoggiato alla
diplomi; quindi
nei
credettero
la
monetale e colla
lira
legale.
(4), dell8G0, le
seguenti
e in
dargento,
libbre
questo senso
vuol
il
distribuirsi
il
che dette
dire (soggiunge)
libbre si trafficavano.
922
(5), si
dispone:
vescovo di Verona
argenti libravi
unam
et
ipso
dellanno
ipsos de-
Codesto passo
(1)
Ughelli, T.
(2)
vili,
pag. 44.
(3)
(4)
Ughelli, T.
(3)
Edit.
Rom.
v,
T.
i,
P.
li,
pag. 727.
i,
pag. 233.
pag. 473.
149
Ma comunque
sia, la libbra di
zione delle
nella ristaura-
ma
ma
non
allora
si
man-
si
con-
si
moneta
col
nome
documenti
antichi
Lira
di
trovano
si
reale o
pure espresse
met
la
le lire
Milanesi
si
I;
Lira Imperiale.
terzuoli
di
questi nomi).
di
20
soldi,
Milanesi
sori,
si
Federico
detto
Barbarossa,
il
Lira imperiale e
cio, la
vi
Lira di terzuoli,
la
fieri
oppres-
Non
vi era
40
il
soldo,
per
nari
il
lire
terzuole.
erano
lire
lire,
poich
monete milanesi
le
di quei
tempi
il
quali
fiorino doro,
formavano
moneta
il
soldo istesso.
effettiva di
Nel 1254
chiamavano
cos si
Da
in
quellepoca in avanti
il
valore di 5
lire
lira
e 4 soldi imperiali.
al
150
capitoli
De Monetis
20
imperiale, che
grani
alla
Italica, P.
soldi,
in
pag. 29).
si
ci
cedenti, osservato
Lira Reale.
di
il
La Lira
bont
reale
era
peso di denari 3
del
di
nari 2. 19. 9.
Le sue
come
frazioni in proporzione,
la
mezza
lira,
il
quarto
di lira.
Il
Carli
ci
fa osservare, che
approvata.
di legittima, legale,
Copiosi esempi di
vano semplicemente
In Xpti
col
nome
tal
nome
fatto si
Milano, dei
legittime.
di
Nne Hlutarius divina ordinante Providentia ImAnni Imperli ejus Vigesimo nono et Domini
perato)- Augustus.
Hludovici Iiegis
FU
Allamannorum
genere
qd. Ironi ex
fil.
te
Andreas n n (venerabili
viro)
gentimi LIHRAS
LEGITTIMAS
Da
pretium
triginta finitimi
etc.
sicut inter
sciuto
giorno
centro
per re nel
in
cui
fu
unto da
Basilica Vaticana, e
Pagi e
il
dellItalia
papa Sergio
li
e riconfermato nella
il
P. Astesati,
il
Muratori.
documento dell849
Ambrosiano, che
il
seguente:
151
ordinante Providentia
Boni. IIlu-
et
FU. ejus anno sexto mense Augustus Indictione duodecima. Constat me Theodorus Munetario de Civitate Ticinenses
dovici Regis
Da
ci
vede che
si
Aduni Mediolani.
la
240
o commerciale di
etc.
denari.
di
del
titolo
nuovo a 9 decimi
di
Vi era
pezzo di 2
il
Lira Italiana.
netario decimale
italiana.
9
e di 5 lire.
Regnando
cui
il
fino
fra noi
il
il
peso
4. 3. 3.
Non ebbero
Napoleone
corso.
I in
qualit
di
istitu
decimo
di fino, detto
/ 10
lire
21 marzo 1806
di re dItalia, nel
di
di
di lega
alla
stile
bont
a denari
al
vecchio
Venti
del
lire
quale
formavano
vi
era
anche
il
doppio
titolo.
lire
il
italiane.
Il
due
Il
pezzo da una
Il
Il
Il
Altro
lire italiane.
lira.
pezzo da 25 centesimi,
ma
lira.
lira.
lira.
152
cui
il
era
titolo
di
di
10
pari
fino,
al
vecchio denari
titolo
600.
2. 9.
Il
titolo.
da
pezzi da 5, da 3 e
cen-
tesimo.
delle
titolo
Il
al
zionali di
1853
il
sal
Lira Austriaca.
peratore Francesco
tazione
Con decreto
novembre 1823
venne approvato
nuovo sistema
il
Lombardo-Veneto
regno
pel
s5
30
di
/S 7
unitaria fu
titolo di 9
21.14.400; aveva
mone-
e fu
900
parte
cui
la
dell'imdi
millesimi, a ca-
il
di
Cominci
Vennero
Tre
lire
lire
40
In
formavano
la sovrana e
rame
La Lira
poi
si
il
20
fiorino
il
mezzo,
lira
del quarto
sei
tallero
il
5 centesimi
in
,
pure in argento
oro.
il
3 e
il
centesimo.
sino a soldi
a re del
25
al
corso abusivo.
Lombardo-Veneto
fu
conti-
la
pure
la
nome
Con altro
si
abol
del
27 maggio
e sal
mezza
mezza sovrana,
la
coniarono
Regnando Ferdinando
fatta
della
Maria Teresa 22
nuata
di
lire
Napoleone. Cos
italiane, dellegual
titolo,
la
nostra
italiane,
due
il
pezzi doro di
40
e di
20
lire
153
Furono
anche
fatti
in
Ristabilito
due
in corso, e
lire
ma
queste
rame.
il
governo austriaco,
si
continu a battere la
lira
austriaca.
Francesco Giuseppe
netazione, nella quale
I nel luglio
si
Lombardo-
Veneto.
Mancosa.
Moneta milanese
fanno derivare
la
cusa.
ma
dagli
continuatori di
di
Anglo-Sassoni
dicendola moneta
manu
una marca.
Altri
dissero
la
Lucca;
altri
moneta
di
Roma
di
di
dei
bassi
tempi;
altri
di Francia.
tributo
di
in Costantinopoli;
ma
per
oro
fino.
La pi
ratori, dell857
793), che
si
Mu-
mezzo
soldi e
di quei tempi,
30 denari dargento.
di
Farfa
Carli ne trov
si
veggono gi menzionati
794.
cumento
Il
Magno. (Per
Marca Trevisana).
sintende
il
altro
Friuli e la
documento dell808
man-
cosi nel
Un
il
in
lAustria qui
mancosi
e di
libbre.
Il
Muratori ed
del peso
in
il
il
gran numero
in
molti monumenti.
154
Pi avanti
dotto
le
il
valore
il
tempi fu
bassi
della
in altre
ri-
pergamene
pu
parola
derivare
mancanza
dalla
peso che
del
esso
in
si
ritrov.
Parlando del
Mss. dell848
vede che
si
il
valore di 30 denari.
Ora
questepoca avevano
i
denari di
*/
cos
come
oppure come
circa 8
la
dintrinseco
met
/s
a 10
*/
s,
cos
soldo doro,
del
vato da noi
il
il
Supposto vero un
tal
tempi
ai
sic-
a 10,
computo
di
il
mancoso riusciva
quasi
il
Magno
cos
abbiamo
*/
cio
tutte le divisioni e
la cui
met
dicevasi
e le
Dal Cronico
pure
in
di
argento
Vulturno
ma
del
si
rileva, che di
mancosi ve nerano
loro
si
pu con-
getturare.
Da una
carta
trovavansi in corso
finalmente
i
detti
del
1014
si
si
Marca DArgento.
nosciamo
man-
5 soldi.
che
Da
una Marca
oncie dargento.
155
Medaglia.
rivata
Arabi
dagli
neta ponevano
il
Cristiani
ai
perch
si
questi
sovrani,
pretende
de-
loro
mo-
sulla
perci
dicevano
la
methalia.
Ma
il
tal
voce sia
le
le
terzuoli di
nome
col
medaglie segugine
citt
medaglie,
di
ecc.
come
furono ben
Milano.
si
ha
che
alle
Medaglia doro
odo
solid.
et
in
Ma
doro
meno
37
/s
imperiali e
si
dargento
fa nota della
il
fiorino
il
ducato doro
generalmente parlando
,
posto a soldi
doro era
questo modo:
di
rame o
indeterminato
di
Mediana.
di
Mediana, Mediatino, o
Ma
qui
la lega
corrispondente
al
fino
il
decifrarne
il
vero
ragione di
per marca
che
valore
si
,
di
lascia
poich
senza fondamento.
15G
Della met del soldo imperiale o mediano
si
trova cenno in un
vendo
Mezza
Mezza
furono chiamati
Mediatini
Lira.
marca 120,
ordinati
26
alla
per marca 44
scri-
/4
/m
lega
di
denari 10,
ossia grani
104 */u
/ 67
met
tutte
di
le
nostre
per
e di
,8
alla
imperiale, furono
lira
grani 18 e in numero
fino
terzaruoli
il
lire
la nazionale
fu
l'italiana
data
lau-
striaca, ecc.
Introdotto
moneta
10
equivaleva a 4 parpaiole,
soldi.
il
Moneta Milanese.
la
lira nazionale
40
Fu
colladdiettivo del
lira vale
50 centesimi.
nome
della
citt
ove
si
batteva
Un
le
tal
monete
costume
Carlo
di
si
Magno
e di
milanesi.
Moneta Imperiale.
provano che
nome
La
in
Alcuni
Milano e altrove
di Imperiali (2)
si
documenti
1176 (1) ci
stamparono delle Monete col
comuni a tutta
del
l'Italia.
tora ignota.
Il
periale, o dal
in
nome
di Federico
I,
ristauratore del
Italia.
(1)
(2)
nome
cesareo
157
Antonio Castiglione presso
acquistarono
nome
il
il
Pare
coniati
ma non
che
in
nome ed
Lodo-
di
Le Blanc.
piuttosto
si
monete
il
denari
in
fossero detti
Imperiali
perch
ordinata
lui
per marca.
di
che forma
Il
59
dopo
tanto la moneta
d'oro di 20
vi
era
pezzo di 20
taglia vinta
in
Piemonte.
la
lire
distinzione
come quella
Marengo,
i
e per questo
semplice e doppio.
di
da quelleroe sopra
al
peso
Il
di grano.
il
memoria
in
Cos
il
della bat-
di
Marengo
V. Lira Italiana.
/ 465
italiana dargento di
fu detto anche
lire
288
fino
il
lire,
ficazione metallica di
ultimo
Con
Napoleone o Marengo.
siva sintese dire, durante
72 per marca.
tino di carati
il
detta Impe-
18 e in numero 465
riale,
Moneta
denaro doro
e si
360
al valore di 5 soldi,
soldi, cio a
18
lire
argomenta da un
editto di Carlo
il
In
ornili
Mu-
Ambedue
Ottolino 0 Ottino.
Non sar
sebbene
di volo
di
questa mo-
158
neta battuta in Pavia, di cui
pergamene
per
si
Zecca
colla nostra.
Il
moneta
re
tori
cambi
Lo
dItalia
si
degli impera-
leffigie
tal
per
autore
denari
si
non sa addurci
se in questo
Milano
in
tempo
sia continuato
di battere la
in
stesso
misto
regno di Ottone
il
si
diritto
in
che durante
Milano
il
forma
di antica
introdusse
Ottolini.
LOttino poi
trini
del
si
valore
cominci a battere nel 1409 (1); valeva 2 quated era della lega di denari 4 e
di 8 denari
,
grani 12, cio peggio per marca 720, ed entrandone per marca 148,
il
Parpajola.
i
*%4
il
Partiti e scacciati
Francesi dopo
gli Sforza,
di biglione, o
soldi e
mezzo
di
la
met
e la par-
Le parpajolc da due
alla
bont di denari
argento grani 7
*/
soldi e
145
1.
7 14J /us>
2.
.
Cos dicasi
in
doppia.
di Filippo III.
Dal 1749
in
al
ragione di
1753
145
il
si
marco,
col
peso in pi di
grani 2, colla
(I)
Schiavini,
De Monetis
159
Pigione.
Moneta milanese
la cui
xiv
origine rimonta al
secolo.
Valeva un soldo
Prima
terminare
di
giunse
detto secolo
il
24 denari
valere.
diminuendo
conditionis
et
debeat recipere
XXIV pr
XVIII pr
valet Imperialia
VI pr
Imperialia
IV
divisioni
sentis Incantus
seguenti
possit et debeat
Della
lega
Qui Pigioni
granos
del
si
odo pr
peso di essi
sic
valori
fecero collimpre-
Pigiones expandiles
si
quolibet.
stabil nel
duodecim
onde col
stabiliti
fabricari
et
pezzi
gli
4.
6,
patti:
colluso nei
dovette ordinare
si
suaccennati
moneta
essa,
ragguagliassero
di
quei
di
indebolimento
la relazione della
il
per
Per
et
expenditur Im-
et
XXIV;
Imperialibus
pr Imperialibus VI.
proporzionato
XXXII
Imperialibus
valet Imperialia
il
XXV prce-
uniuscumque gradus,
sentis
moneta
la
ci
vanni
rame; e
di
seguente modo:
ad denarios septem
fini
intrari
marca.
pr qualibet
La
di
ciascheduno a grani 48
Il
fino
48
/ 95
Se pertanto
il
Pigione corrispondeva
il
detto soldo
al
Schiavisi,
De Monctis
non avesse
valore di
(1)
39.
il
peso
48
*/,.
un soldo
in s pi di va-
90
*/
95
160
Nome
Pistola dOro.
comunemente Doppia.
pi
Quarto
Quarto
di
di
Il
imperiale, detto
lira
Col
sotto
e dintrin-
/ 75 -
successivo
tratto
i
/,.,
quarti di lira
Quattrino.
di
una specie
Non
si
Nellanno 853
di
sa per
minazione: solo
si
valesse
memoria
denarius quatrinus.
n donde traesse
tale
deno-
conosce
si
sei di
moneta
ideale.
V.
Argento falrito
secolo
xiv
e figurato.
fin
rame.
Col tempo
il
un soldo
di
3,
rame puro.
Quindicesino o Quindicino.
nelle antiche carte e fra noi
Questa corrispondeva
Scudo.
al
Di questa moneta
compare
si fa
cenno
xv.
nome.
In Milano
grida
del
di carati 22.
bont
di
1538 5 ottobre
Nel 1548
carati
22
e in
si
vi
gli
quali in
peso a numero 34
/4
al
marco
del
Quello dargento
del valore di L.
si
161
Nellultima guerra colla Spagna sostenuta da Carlo VI,
peso conveniente,
medesimo, per
ma
ii
si co-
il
buono
il
cui in breve
fece
pure coniare
gli
il
pezzo da 5
il
Di
pure
vi fu
lo
Scudo, che
lire italiane.
denominazione
Tale
suo Scudo.
data anche
fu
al
tallero
degli Austriaci,
austriache.
lire
veggansi
le particolarit
marcate a ciascun
dello
di
di
soldi
il
nuova.
si
entrate
57
mo-
una
nuova
grida
colla
quale
lo
scudo
doro
valeva
soldi.
Lanno
di
di
seguente 1427
si
diminu
il
il
il
monete convien
man-
fabbrica
denari 20 (1).
(1)
Schiavisi,
11
De Monetis
Italiae
in
2.
,,
1G2
Fatto
met
il
peso
il
/ i0 circa
fiorino
al
venne sostituito
grani 18 e del
la
Sesino.
prezzo di soldi 50
al
due
di
di
Scudo
lo
22
di carati
titolo
del peso
doro,
mavano
si
denari 2
744;
il
1487,
Nel 1538
di
grani 28
soldo
Quindi
nel
ciascun
di
Due
Antica moneta
milanese
se-
colo XIV.
di
rame.
moneta giunse a
la
valere denari 8.
Nel concordato
Pavia
forma
1000)
(an.
Itcm possint
et
si
parla
dbeant fairi-
et esse
siccome
e questi
nari G
cos
si
/ 55
si
proviene che
fino
il
marca
di essi sia di
circa.
Soldino.
La moneta
Nel 1622
di
si
grani 10
Il
il
/ s9 .
sesini
ma
*/
s,
si
1550,
alla
bont
di
cominci a bat-
denari
3. 1.
si
perci a
numero
163
Per
25 gennaio 1391
nuovamente alterata
decreto
ma
moneta,
il
soldo
fu
24
de-
non pi
valeva
12.
*/
21
la
perch
di
del
venendo
sconti
97
la
4a
il
/ 77 e di
V. Soldo,
Soldino, Dodesino.
Soldo.
Longobardi
conservata
Goti
degli
dei
siasi
dei
regni
forma monetaria
la
tuttavia
esistente
dei
Romani.
Quindi
la
Longobardi,
dei
non
si
sa se
doro
sia
dargento.
Carli
Il
somme
inflitte
per
finanze, se credere
delitti
si
leggieri
incompatibili
colle
private
Rotali
impose
la
laltra uccidesse.
Il
sua opinione.
I
la quantit
tale;
e ci
si
del metallo
vede
in
un
ca-
Carli trov
moneta,
la qualit della
la voce
ma
bens
Mancusa
est
composta
Era
di
12 denari dargento.
AEV
T.
il,
gento,
211),
p.
dette ad Adelberto
si
legge, che
200
di
Carlo
Magno
si
vede, che
164
la legge salica
secondo
soldi erano
appunto composti
nari, quindi si
il
12 de-
di
come
effettiva,
Da
questa
come
sa che una
si
si
conosce
il
cos si
denari
formavano
di
20
soldi
sic-
240 denari,
e siccome 20
Per
che
il
il
vedemmo
meno
valeva poco
che
il
di
lo
meno duna
mezza doppia.
il
pi puro.
come abbiamo
poi,
detto pi sopra
Lira,
allarticolo
questo
sempre decadendo
cui le lire milanesi
20
and
di pregio,
come
sono bens
le antiche libbre
12 denari,
ma
divise in
il
dei soldi e delle lire in ragione delle nostre citt in qual pi,
meno
in qual
valore
ma sempre
dellargento a confronto
la
stri
si
del
trova tra
Per
il
che
dargento
valore
un
antico
come
del
Da
prezzo
ci nasce
et.
denaro
a 90
il
dei
corrisponde nel
denari
nostri
formano un
mezzo paolo.
11
valore
poi
come
un denaro di
lepoca presente
passa
tra
12,
Milano
perci
doggid
la
un
differenza
denaro
che
antico
165
circa
come da
a 10,80,
soldo e
della lira.
dunque
22* parte,
la
La
ma
il
metallo
libbra di
duna libbra, e
lira
ma
il
si
commerciale legittima.
Non prima
dcllxi secolo
denari acquistarono
moneta
allorch sindebol la
il
nome
di soldo,
si
III
librce
ed ecco che
chiamavano
denari
leggono anche
Da
non
in
scheduno. Eccone
il
sic,
si
tenore:
pr
prcesentis
expendiles
et
granos viginti
4s
grosso grani 47
nome, che
marca mediolanensi.
La lega peggio per marca
/97 e
il
carati
fino grani
soldi finalmente
ltem possit
et
si
cum dimidio pr
42
tal
il
decret la fabbrica
si
chiamati con
viginti quatuor
fini
non
et
pr Imperialibus
unum,
poi
ma non pi
meritavano, ma soldini
ineantus possit
solidi denarii
soldi; e pi avanti si
di fatti
quellepoca
farsi intorno al
dei
reali si
VI
et
108,
6
*/
97
31
/ 97
il
qualibet
peso di ciascun
incirca.
Per
il
che
allincirca.
debeat idem
conductor fabricari
facere dode-
duodecim pr
narios septem
cum dimidio
sic
marca
et
ex eis intrent
et intra/re de-
166
beant soldini ccntum triginta sex pr marca.
marca
452.
carati
.11
21
fino grani
peso
circa,
/ 17
grani 33
soldino
dogni
1I0
/
al
e il
rapporto
dei grossi.
Il
dargento
ma
21
fino
/ l7
siccome
nel
s5
allorch
fiorino doro
il
Ma
grani 63
che
17 ,
il
xm
Dal
suddetto
il
qui detto
fin
vede
ma 48
Maria Visconti
ed
di
anche
fiorino doro
il
rileva
si
dellintrinseco
non valse pi
da uno Statuto
50 per decreto
soldi
del 18 gennaio
di
Como
di
Giovanni
1409.
c * rca
*/o
soldo coniato al
altre notizie
il
>
principiare del
la
secolo.
di denari
65
monete,
cosicch
come
dellintrinseco del
credette
cambiamento
il
il
peso
e 50,
Da
che
di
prezzo delloro
il
32 soldi,
il
del Carli.
si
Codesta decadenza
met
ter-
il
xv.
cipio del
Fatto
valutava in Milano a
fiorino
anche
si
e tale intrinseco
/ }4
trovarvi un errore
poich dato
ove
21
e diutrinseco
/ ss
il
Carli
il
70 per marca,
lo
5!
sar di grani
stabilisce a
160
e cos
peso proporzionato
il
75
/4
lira, dieci
60 ,
alla
e cos venti di
met, cinque al
quarto di essa.
Da una
neta
grida poi
detta
grani 9
Soldo
,5
/ 460
ranno grani 10
Si
del
di
1498
Milano
si
in
rileva di
conferma che
questepoca
aggiunga a questo un
la
mo-
aveva dintrinseco
4,
/ 16
di peso
167
Conosciuta la
differenza
lira
Gi
si
dunque
la
lira
La
si
monetale indicava un
libbra
a bilancia, e formanti
di
questa
disse lira di
il
tal
denari.
numero
mare
di
monete poste
il
soldo
era
libbra
240
ci
volevano a for-
peso di libbra.
il
Magno
Ai tempi di Carlo
una libbra
ma
di essa,
vide che
si
conseguenza
e per
Codesti erano
la ventiduesima.
in
il
tutti
immagi-
soldi
narii e numerari.
in
20 soldi
e questi
soldi indicavano peso, cio la vigesima parte del peso intero della
La quale cosa
libbra.
si
triginta libras
summam
Le
peso.
il
provata
vien
tenuto
Tricassino
Concilio
nellanno
comanda che
878
pubblicato
dallAr-
examinati argenti
argenti purissimi. *
Ora
30 libbre
se
di
ma
erano reali
questi
20
in
soldi.
la libbra
quando
si
parlava di questi
si
Siccome poi
legittima
stinti
col
la
nome
commerciale
lira
anche
cos
di
di
denari 240
componenti
soldi
legittimi.
si
diceva lira
la detta lira
erano di-
Filius ejus
Hugo et
Lotharius Gra. Bei Reges anno Regni predicto Bui
soldi legittimi.
(1)
Cond., T.
vr,
P.
i,
pag. 178.
168
dictione Quartadecima. Manifesta
Accepmus ad
etc.
finitimi
questo documento
pretium,
si
Modena,
...
te
etc.
Da
926 Ugone
si
riferito
del 926.
Dal
qui
sin
detto
si
un
le
peso; 2 che
nel
il
il
della Zecca,
il
meno
Ma
La
il
il
diritto
non coniassero
Magno cominci
la
moneta
Si osservino
monete
a deteriorarsi
le
nome
quelli di Carlo
di
Ottone
Magno
che questi
mavano
si
chia-
Calvo.
tempo
Carli
istesso
ci
il
Zecche
le
si
dItalia soffrissero
la divisione del
guente:
Il
La sua met
Il
di denari VI.
Il
quarto di denari
Il
duodecimo
Il
Il
La moneta Soldo
lore
fu
III.
VI
piccoli.
sempre di rame.
Vedi
peso e
le specialit
di
va-
nei regni di
160
Maria Teresa
liana ne?
,
m o
Lombardo-
Sovrana dORO.
Col sistema
di
monetazione
di
Francesco
40
del valore di
20
e di
Tallero DArgento.
lire
I,
1 no-
e la sua met,
austriache.
Nome
da Francesco
Veneto.
I,
Fu pure chiamato
Moneta
Terlina o Treixa.
al principio
Valeva denari
3,
il
nari 1, grani
dir meglio
scudo.
10, e in
pesava grani 18
,9
*/s 45
>
Terzarolo o Terzo.
Signora
lepoca
114
/ s45
in cui la
moneta
met
di esso
quindi venne
Dal 1254
al
1289 sindebol
invece di 24 terzaroli
ve
ne
tanto
la
volevano 32 per
il
equivalere a 12
sei
Testone.
Nome
d'argento, e che
si
crede cos
doro che
effigiata.
ivi
successore
riale.
Giovanni
lira
impe-
170
vecchio Testone a torchio pesava denari
Il
denari 11, e di
denari
fino
G.
Testone
li
fasce
delle
nari
ducato
Il
1474
doro
fu
/3 ,
pesava denari
6.5
/ 12 ,
7. 4, alla
varrebbe
bont
2.5
di
cre-
2. 5. 11
lire
6.
nella grida
Galeazzo Sforza,
Giovanni
di
13
di cui
non ammesso.
in
un decreto del
portava
leffigie
de-
lineata.
Zecchino
Moneta
doro
milanese
anticamente chiamata
anche Zecchino.
Vcggansi
le
Maria Teresa
ci
che
Qui ha
dalla
si
fine la
denominazione
presso
scrittori,
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I.
Milano sotto
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Galli,
IL
Dominazione Longobarda
III.
di altre dinastie
italiane,
V.
VI.
57
80
Milano sotto
il
IX.
X.
XII.
....
Italiana,
32
42
Vili.
23
brosiana
VII.
bor-
gognone e tedesche
IV.
Regno
82
91
102
108
dItalia
113
...
129
137
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