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DELLA ZECCA
DI
GENOVA
DI
DOMENICO PROMIS
TORINO
STAMPERIA REALE
MDCCCLXXI.
Estr.
dal
Tomo XI
'
Mi
33
T34cL
Fra
zecche dItalia
principali
le
tuttora chi
che
Genova.
di
quantunque anche ad
inferiori, sonosi
state
vi
Mentre per
monete siano
cui
le
sia dal
essa
manca
economico
lato
dallartistico.
opere
delle
le quali trat-
sparsamente diedero
gli
Benaven
il
seguito diedero
loro
2
(
Canale
il
Serra
intese di voler
(1)
(3)
Tom.
il
il
disegni,
Bonneville
comprendere
il
come
4
(
Longprier
5
(
),
ma
),
il
(*),
Gandolfi
il
( 6 ),
nessuno di essi
monumento
numero
certo,
conferma
Ili,
di
ci fece
1814.
(5)
(6)
(8)
un par-
Senckenberg
(4) Traite'
Tom.
il
Litta
il
),
Senckenberg ne riport un
considerandole come
(2)
),
ed ultimamente
C7)
poich se
(3
III.
Ivi,
fol.
fol.
Genova
e del
Genovesato.
1846, 4.
Monnaies de Charles VI
Revue nuraismatique.
et
Paris, 1868.
de Charles VII
rois
4
iscopo di provare
Benaven ed
il
il
primi
o nei
memoria aggiunse
sua
alla
xvjii
anni
del
corrente:
Serra
il
il
questa repubblica
all
impero francese
il
colle
delle
tavole genealogiche
coniate in
questo casato:
di
il
essa
in
amor
eccessivo
di patria di
concessione di Corrado
corred
si
primi anni
oper sotto
che spettava
al
iato
Genova godeva
questo privilegio
di
il
riori al
Gandolfi trattando
quanto era
il
Canale, attenendosi
inser
disegni
prier
di quelle
inviategli
il
da suoi amici di
LongGenova
le
Da quanto vengo
di
tale
grave lacuna
due miei
amici membri
della
di
Storia
primo
il
della parte
storica
In attesa di
utilit
da
S.
tal
M.
il
officina
in
ed economica, ed
usciti
che
Torino. Avanti
inediti
tutto
ed
il
il
secondo
coniate.
sia di
qualche
conservansi
per intendo
nel medagliere di
di
esporre
la
mia
si
Principia egli
genovesi
dire che
col
nome
il
da molti
di Corrado,
si
volendo provare
lavorare, e
quelli
Heus
tu
2)
supera
nellItalia
perch
vi fossero
Indi avendo
il
monete
gi usava
avrebbe
di
doversi
citato
egli
potuto
momento
vi
le
talenta attica
si
extor-
mettesse heus
alcuna officina
esisteva
monetaria
cos denominate.
nominate
Gothium come
citt soltanto le
ecc.
non
allora
le
monete Valentiniani
il
lazione avendo al di
il
Gena-
Genavenses
di Valentiniano, ed
potersi
proibite, credette
tal
lui
stanno
138
qualora un
tu ,
(
ma non
g erniario s
tale interpretazione
circa
sistis ?
Cicerone da
di
dubbio lopinione
mettere in
dal
testo
aver sospetti
il
allora
qua
delle Alpi.
testo di
citt
alcune
(1) Il
cita lanno
1139, dicendo che siccome esso fu dato nel dicembre del 1138 senza indica-
zione del giorno poteva essere posteriore al vigesimo quinto nel quale cominciava lanno
genovese
epperci
doveva spettare
al
139
ma
tale
documento
sia
per
la
ragione
ma come
il
Ciceronis opera. T. X. Aug. Taur. 1827 Epist. ad Atticum. Liber VI. Epistola I,
pag, 281.
la
6
del
un documento
tale anno correvano in Lombardia
denari genovesi, ed il nostro num-
Il
ugualmente che
milanesi
il
in
i
intiero
tale atto
),
ben superiore,
lui
il
tici-
Dal 796 il Gandolf fa un volo sino al dodicesimo secolo, allorch produce documenti tratti da storici patrii e dallarchivio
Comune, ed
del
primo luogo
in
ne quali parlando
lannalista della
nellanno
moneta avente
allora corso in
iiz 5
moneta pure
altra
tali
Da
in principio di tal
il
che
di bruniti,
citt
3
( ).
mutamento
di
moneta
in tal
modo
e non
di
cangiamento
re
il
Comune
dItalia,
non
perch
riconosceva in
si
la
diritto
quale per lo
meno
il
di
coniare in qualche
Genova una
qualche
modo
potersi
fare
da ogni
ovunque
direbbe
il
circolare
si
ma
citt
che
il
libera
e lo
chiama
moneta.
(1)
(2)
Lo
(3)
stesso.
Gandolfi T.
I,
pag. 29.
il
I,
I,
p.
104.
le
quale
suoi
il
xir,
moneta
la
daver corso in
fin
Genova
moneta probabilmente
quella specie di
battitura
la
per essere
fuse
si
ci
in
Genova
come
ma
quellepoca
fa
non
per
altrimente
estera
gi fioriva
danno
sua
nella
suo commercio,
al
si
supporre e non gi
la
recato grave
nostro annalista
il
lasciar
il
moneta
contraffacesse
fatto torto
gi lavorati
sarebbe espresso
affermare
fossero
si
patria
si
le
avrebbe
il
quale a
in
(sic)
Genova
quella del
azione
invero
falsarli.
uguale a
Jacopo
egli cita
per
fatti
si
al
tempo
n 3o
dellarcivescovo Siro,
sino
circa
n 88
il
le
il
sue
quale
moneta quae
cessata fuit
il
re Corrado nel
3g
non trovasi
nel Caffaro
il
quale scorgesi
quam bruni
Genova
si
che consta
spendevano
ossia
da documenti
del
(1)
Muratori. R.
(2) Atti
I.
S.
correvano
gg 3
al
che da principio in
cio
i
denari di Pavia
iog 5
brunetti perch
2
),
indi
ci
ancora pi bassi,
bruni
II.
Parte
I.
8
finalmente quelli detti genovini allorquando
di
si
Corrado.
essi nel
il
diritti
oggetti,
consoli, nello
citt
di vari
li
ordinarono
cosa
Genova,
per
in
che
quando
nello
stesso
anno
prescrissero quali
Comune,
specificati
Genova ne
credere
fosse
dal
stati
in
essere
migliori
tali
denari
dei bruni e
proibita
stata
Gandolfi, poich
il
che proverebbe in
il
carichi per
questi
la
simile
battitura
caso
come
lascierebbe
governo giammai
il
Caffaro,
nel
fuit
il
Giustiniano
dal
(
3)
che a quei tempi non gli era ancora Fuso della moneta
ma
propria,
il
nostro
scrive
si
primo anno
(1102)
di questo Consolato
e si chiamavano
quali
notisi
altre parti
gli
il
le
la
moneta bassa
Genova, e
in
e deteriorata che
Pavia e sintrodusse in
(1) Historiae
Taur. 1854,
col.
Patriae
32.
(2)
Idem
(3)
Annali di Genova.
momento.
col. 33.
Ivi
1537,
fol.
xxxm.
I.
Aug.
9
iii 5
essi
da Corrado
Comune
diedero in appalto
trovo
principi
si
tali
sino
giuramento
dei
al
quando
Pavesi verso
in
monete
appare
dalle
due
allora nelle
che fosse
di essa
Gandolfi
il
libras
si
consoli
la
si
i4o
li
Genovesi e
pace stata
homicidium
dimidiam
et
di
brune
moneta corrente
si
fosse trattato
in
fatta
non
septem
trattarsi
Pavia, poich se
citt e lavorata in
di contraffazione
'
parole
quali
Genova
in
se-
in
la
nel
specificati
il
sarebbe
nemmeno
osato nominarla.
scrittori
Muzio archivista
ino
spettante allanno
leggesi imposta
1 1 1 1
sono
terzo
del
liuius
monete,
ma
sono
citati
1780
nel
espressioni
tali
ino
del
ini
1 1
Un
riporta
un
24
tra
il
1102 ed
il
ni 5
essersi
per quelli
altro
il
corso
denominazione scorgesi
documento
Gandolfi
3
( )
come
nuovo
pu opporre. Esso
di S. Benigno di
Genova secondo lui nellanno Millesimo centesimo nono. Indie,
undecima xx die januarii, e nel quale sono nominate Lib. sexaginta denariorum Jan., cio lire sessanta di denari genovini
ed
,
Monum.
Liber Jurium. T.
Come
sopra. T.
I,
I.
I,
col.
68 e 69.
pag. 189.
toscritti
in
stato
Ora
testimoni.
alcuna
se
parte alterato
propugnata sarebbe da
la
guadagnata,
essi vittoriosamente
ma
esa-
g3
correndo appunto
non
lindizione
li
undecima
rimane totalmente
annullata tale prova, invece che essendo latto realmente del 1x78
non
fa
si
di
ma
Dimostratosi
il
Gandolfi per
a genovini
le ragioni
corso.
Genova di moneta
dopo
aver
propria anteriormente
38
detto 2 che essa cominci con forma e nome pavese e che continuassi con tal forma,
ma mettendovi in vece di Papia il nuovo nome della specie, ossia
bastanza persuaso daver provato lesistenza in
al
1 r
Bruno, osserva che di questi non si pu dire di conoscerne accentatamente un solo n credere che altri lo sappia; ma se non
se ne conosce un solo, come pot affermare che i genovini di tal
epoca erano uguali nel tipo ai pavesi, quando inoltre nessuno tra
gli
marchio di Genova
ed
il
il
quale nota
come
citare in
prova
Giustiniano che
fatti
bruneti chiama
pavesi?
Continua
il
ripetutamente della stessa cosa e relativamente alla moneta corrente nella sua citt nel secolo
vissuto sul 1400, ora
anteriore, indi passa
e riportate le
il
xii
confusamente
al
sudetto
del 796,
in esso
ticinenses e
non genenses
Come
I.
cos
ritornando sulla legge burgundica vuole esporre sulla parola genavenses una sua ipotesi che nulla ha a fare colla
1 1
che questo
di dimostrare
poca in cui
ottenere
nome
re Corrado II
il
gli
di
Genova.
Comune
avantii
tutte
atti
moneta
le
concesse
il
Oberto.
si
venturi,
consoli
probabilit ai
tutta
),
falsificatori della
ma
con
eseguire
di
moneta ge-
obbligavano a denunziare
moneta
giuramento
il
ai
dichiarazione di
colla
rebbe stata da
essi ordinata.
riceverla
anno
come
1 x
sa-
quel
si
avessero a lavorare
rispondente
e che
di
si
),
un denaro,
ai brunetti,
monete da quanto
la
Genova
e questa specie
xm, allorquando
d oro, emettendo
in
si
alter
sino verso
il
momentaneamente quella
affine di distinguerla
Su
citt
tali
il
CVNRADI REX
(1) Gandolfi.
(2)
lato
il
solo
nome
della
da un
T.
I,
nome
con
Liber Jurium. T.
I,
col.
77.
un
di chi
piccolo
tratto
quasi
orizzontale
tali
sono tuttora
di zecchiere
comuni.
assai
multipli
frazioni
ed oboli o medaglie
ossia grossi
documento
tuttavia da nessun
ne co-
grammi 800 ed
altri
grossi ed
grammi
posteriori
denari trovando
pi
i.
di soli
per un grosso dei denari pi antichi bastassero tre, e sei ne abbisognassero de posteriori, essendo essi di grammi
ed
bont
alia
millesimi
di
essi
ma
38 o incirca
pezzi,
ma
in
di alcuni oboli
quanto
ai
primi
grossi crederei
ai
almeno dopo
lustri
al
circa lepoca
contemporanei
pressoch
quando
tali
se
in cui
1.
g5 o
il
1141, cio
Lombardia.
origine
quale
si
trova. Esiste
Comune
il
varie
un
bens
sue
et
atto
dellultima specificando
loro
col
usufructum
et
usufructum
et
redditum de moneta
consolare del
somma
alla
1149W
ita
quod
infra quadraginta
niano
3)
che
vi fu
(3)
Idem
Come
col.
compresa
I,
183.
col.
141.
ed
a notarsi
che
i3
stata fatta dal
Comune
per trovarsi
pi
nei
bisogni, in
stretti
moneta doro
la
ma
Cor-
al
ri cava vasi
un grosso guadagno
si
allora
hanno
prima
e la
ma
non
si sia
come bisanti,
quando dopo
e forse alcunaltra, e
che fra
mi
si
xm
osserver che
nummi
la
mi
offr
dopo
il
1 ?
xm
polosamente, e che
dei dogi sin verso
Una
documento ge-
menzione in
n/\i
tale metallo
marabottini
tareni, iperperi,
il
specificata moneta
doro con
se-
la
perci
met
e se
E come
trovasi in esse
vedesi sui
denari coniati
La
secolo
tal
il
xm
ed invece
tanti
trovarsene in nessun
il
alla
soltanto di estere,
conda
di lavorarne
la societ
Che appunto
novese anteriore
la
moneta genovese
forma della
secolo xv.
di
fiorentina
loncia
uguale
tra
ed esatto rapporto
composto
sentasse
la
ai
le
,
il
detti
grosso dargento vi
ne abbisognassero per un
fiorino
il
si
,
lavor a
caduno
tal
fosse
fiorino rappre-
'4
di dodici denari,
dissimo per
commerciali
relazioni
le
Invece in Genova
il
la
che secondo
esso
legge
2.
al fiorino,
che
il
W,
i.
38 ^
col
quando quello
080 quantunque
la
era di
alla fiorentina,
titolo,
in
grammi
soli
Fresco-
il
il
como-
collestero.
baldi, scrittore
che
interne
sia
di egual
ventesima parte,
tra le specie
il
Firenze nel peso come frazione della propria libbra e nel va-
come rappresentante venti suoi sold> o grossi dargento, deche esso non si coni se non quando videsi com-
lore
vesi convenire
essendoch
conoscere
il
parire
in
il
ducato.
un
il
il
Gandolf, attenendosi ad
tratto di
quale dice
bricatus futi
2
(
),
nummus
civitatis
afferma
tere quella
tal
ma avendo
scrupolosamente
io
mamente
conservati,
sulle
monete
negli
ornati
Cunradi che
la
stessa
cipio nel
alla
vano
non
vi trovai
di
quelli
doro
met del
si
parola
nella
Conradus invece
339
xm
secolo
ma
bens
essi
agli
lettera
i
del
di
rex
non potevano
spettare
veramente
(1)
(2)
Muratori R.
I.
otti-
co-
si
S.
i5
sua industria e commercio
come
veniva di emettere
sua rivale
cos sensibilmente
la
una
moneta, peggiorasse
eccellente
la
meno
la
cagione di
tale
alterazione
di conoscerla, e forse lo
nella
pu essere
stato
dato
il
sopperire alle spese della guerra che negli ultimi anni del secolo xni
sintraprese contro
Veneziani.
si
di questa
la battitura
moneta
cattiva
il
quam
primo doge
lelezione del
il
diametro.
si
si
la
doppia
co suoi
multipli
colla
figura
alla
conserv sino
cui
indi
gesu-
Vergine
della
Dopo aver
genovese e
esposto
le
la
lorigine
della
xiv, passo
zecca
alla descri-
nella collezione di S.
N.
stampa.
1.
zecchieri,
ora la spina
ed ora
un crescente, comincio
dal
dellintaglio
al
suddetto
alcuni segni
della
la
croce
lettera
N
il
i6
leggenda parmi
nella
pi antico pezzo in
il
forma delle
tal
ad un quarto
lettere uguale
di fiorino di Firenze
sinora pubblicati e di
in cui vi si co-
Ha
il
croce nel
I.A.N.V.A.,
campo con
C ed E
come
crocetta
sin
di questo
nome
di
Corrado
scritto alla
il
che
alla
tali
posteriormente,
come
con-
vedesi
pezzo
il
leggersi
in
verso
nome
il
senza
usossi
lunata
al
una grande
e nel rovescio
CVNRADI REX,
giro
in
xm
secolo
n. io),
attorno
diritto
il
altre
prima.
N.
Non
rari a trovarsi
non mi
ed
il
sono
meno ancora
della citt e
suoi
quarti,
primo che mi
oro col
genovini in
2.
riusc di
ma
semplice
degli
ottavi
ora
descrivo,
lustri del
estende
si
dallaltro
X,
il
nome
sinora
castello accostato
il
da
C-V
secolo
il
xm
allorlo del
le lettere
iniziali di
INV
Cun-
significato.
Questa frazione del genovino, che non trovasi, come del quarto,
nei fiorini di Firenze, pesa nella proporzione dell intero milligrammi
4 a5 ed
N.
Col
cui
nome solamente
vediamo
e per avere
di
esservisi aggiunto
il
nome
di
3.
il
Civitas ,
come appare
all
epoca
in
ma
17
Con ed
alla
nellargento
sempre vedesi
monetina di
bont
tutta
alla
ma
del
peso
milligrammi
di
grosso
dellantico
xm
il
2 5
grammi
di
1.
cio
385
la
poca di-
versit esistente
IANVA
indi
probabilmente del
iniziale
nome
di
dellofficiale
zecca, con ima piccola stella tra una lettera e laltra, e nel rovescio
attorno ad una croce
CONRADVS R
di
per Rex.
N., 4.
un doge
dissi,
il
33 g
addivenisse
si
Simone Boccanegra,
nella persona di
Civitas
Ianua
largento
e per loro
si
si
accrebbe
peso e
due metalli
ma
il
castello in
s>
> ,
cio senza
dopo
la
tipo
se ne
adott
W, ma
gi
edito,
ed attorno
q-
880 ed
IANVA:
il
4*
ag>
CONRADVS
j>
Romanorum ma
colle
iniziali
sg>
degli
leggenda.
titolo
il
fra-
di
cos
zecchieri prima e
al
il
Il
si
la
grammi
di
REX
allelezione
ma per
al
parvemi
di millesimi
di
N.
Del suddetto grosso
tunque in proporzione
(1)
Gandolfi, Tav. I,
n.>
esiste
sia di
pure inedita
la
met
di
la
quale quan-
grammi
1.
65 o,
7, 8 e 9.
i8
minore
bont cio
la
pi
al
millesimi 800.
mata
con
segmenti di circolo
di
giro
in
com
zecca,
quello dellOttavo
Nicol Guano,
dell officiale di
stati
grammi 3.52 2,
OTAVVS O
:
ha
attorno
nel
fine e
DVX
4*
diritto
croce ed attorno
la
M.
ed hanno dal
colo,
tera
il
segmenti
vari
di
secondo
ornato
ROR
comune peso
per
Questa
su di essa
S ed
castello
il
terzo
O.
di
grammi
il
solito
in
in
conosce
di
uno
esso
la
let-
un ornato composto
trifogli
e dallaltro in
4*
si
800,
2.
sotto
e
la
finienti
IANVENSIV',
moneta,
segnato,
con attorno
mezzo a
*p
simile
REX
CONRADVS
33 q, anno
facilmente scorgesi
della repubblica,
questa denominazione
dal
e nel
leggenda
la solita
s>
ROmanoRum.
assai rara
un magistrato
del xiv ed
finire
croce ed in giro
la
sg>
il
circolo
di
GVBERNATOR
7.
loro
il
lato del
la
IANVENSIVM
la
383
al
precedenti
di
frammezzati di rosette
come
al
Nel medagliere
pi antico
il
il
6.
di
nome
lato?
tutto
il
N.
che
attorno
del
iniziale
castello
da un
croce con
cornice la
cornice forsolito
il
uguale
e dallaltro in
globetti
in
Irnienti
una
in
nessuno in
poich tutte
le
titolo
tal
monete da essa
fatte coniare
in cui fu eletto
il
al
xvi secolo,
cadde sotto
numero dordine
dati,
tali
dogi
dominazione
la
potenza estera.
Spettando questo pezzo allepoca sopraindicata,
a chi debba attribuirsi devesi
qual fosse
ricercare
in
per
il
conoscere
principe che
citt.
339 al i 3 g 6 Genova era soltanto retta da dogi, ed Antoniotto Adorno in questultimo anno per la terza volta aveva occupato tale dignit quando vedendosi in pericolo di essere spogliato
Dal
tranquillamente
come
forzatamente
Comune
il
privato cittadino,
a mettersi
am meglio
sotto
la
dindurre quasi
signoria
VI
man-
di Carlo
dasse un governatore
servasse
li
ovunque
ducali ed in
quale rappresentasse
stemma
lo
2 5 ottobre latto
il
397
per coprirla
la
il
conserv sino
tal carica
al
dominazione francese,
governatore
straniero
perch
vi si
mantenne sino
citt
409
marchese
del
allaprile
tra
di
il
possibile che
3 quando
il
tuttavia
titolo
re-
il
quale
simpadron
della
1396 ed
il
4 1 3 amminostro genovino.
il
Genova
della
Monferrato,
marzo
popolo e cacciato
e capitano
menti
insegne
alla fine di
allorch cess in
sollevatosi
governatore
stipulato
le
elesse a presidente
Non parmi
Appena
lAdorno depose
con-
si
doge e che
repubblica.
della
di sottomissione,
compenso
il
venga detto
Stella scrittore
lo stesso
marchese
contem-
altri-
onde rimane
che appunto
tal
Dei Francesi nessuno pare che avrebbe osato come suddito regio
30
sulle monete il nome del suo sovrano, ed appunto da
sono certamente battute quelle con Karolus rex Francorum,
omettere
essi
che lAdorno
altri
dovette
piu
al
il
quale
il
li
conservare
della
titolo
il
il
del doge
possibile
mantenere.
N.
Il
pubblic
zione
Genova
quella citt
tutte edite
pronti
1868 una
nel
bella
serie
VI
re di Francia Carlo
dai
monete
di
e Carlo VII,
battute
stategli
in
comu-
nicate per la
0 Non parlando
.
io di quelle di
di sei genovini
doro,
di
8.
una monetuccia
VI
di cinque
soltanto
uguali
nelle iniziali
di
diede
im-
gli
di quello
frazioni
degli zecchieri, e di
di bassa lega.
Parevami improbabile
che oltre
specie
tali
contrariamente a
nome
uno,
il
come i precedenti
grammi 2. 83 o.
e dover pesare
soltanto di
Il
tali
pezzi molto
ma
onde vedesi
1397
il
49-
Ha
IANVE
colla
solita
esso
adunque da un
gigli di
ed attorno
lato
REX
leggenda
cio tra
CONRAD VS
sg>
FRANCORV D
:
numero precedente
REX
ROR L
.
dal
(1)
e IX.
N.
Durante
9.
415
doge per
carica di
la
la
Ne
sei
Guano
si
il
fu nel
quale in
s alta
iniziali
ma
di
soltanto
rimasta vacante
fuga di Barnaba
Tommaso da Campofregoso
vece
in sua
luglio eletto
diverso metallo.
avendo nel
del peso
precedenti
diritto
il
<}
DYX IANVENS
Campofregoso
in una simile cornice
scio
3.
52 2
solito castello in
grammi
di
D'
con -P
croce
la
<s
gs
XVI III
caduno nella
(Thomas
e nel rove-
CONRADV REX
:
ROMANORVM N
:
N. 10.
genovino dargento
Il
col N.
come
in
<}
in trifogli
e sotto una
sulloro
dallaltra
REX
di
-p
<}
uguale
ROMA
<$
cornice
N &
il
forse
G
la
<j
castello
ma
DVX
IANVENS
XVIIII, e
GONRADVS
<gj
<j
N. 11.
contro
suoi
ed
il
possesso
a Filippo
di
avversari,
VI
di
non
potersi
sostenere in
gi dallAdorno
di
1421
Milano;
la
propria patria
ma avendo
questi
in
22
seguito
suoi mali
trattamenti
perduto laffezione
Genovesi
dei
tale dignit,
Tommaso,
dogato
monete esso
si
al fratello Battista,
44 2
quando per
la
la rioc-
seconda
Campofregoso
del
quale
nel
XX
il
del
nuovamente a
volta
sulle
un giorno
al finire
ced
la
soli
inediti
uno probabilmente
de quali
il
pi antico essendo sia nella legge che nel suo impronto presso che
uguale
al
N.
secondo
Il
un
lato
leggenda
Corrado
lato
vedesi
croce
la
+ COVRADVX
finire in
una
ha da
T C DVX IANVEN
:
in simile
REX
ornato e colla
ROMANOR
invece della S
De monetis
(2)
Come
Italiae
avanti.
nome
13.
(1)
il
di quello dargento,
N.
Come
segmenti di circolo
di
genovini. Dallaltro
solita
12.
XXI G
castello in
il
2 ).
ma
col
numero
XXI
devo
dire
lo stesso
Ferrame
c
1767, pag. 59, n. II.
23
mezzo
credo
darne
di
dallintero.
una parte
croce con
laltra la
f*
Caduto
possibile di ottenere
doro colle
ed
Gandolf
il
R A
iniziali
2)
ci
con
Il
DYX
28 gennaio
li
44 ^ venne
altri
3)
DYX
gento col
XXIII, ma
nome
del
colle iniziali
mal di-
cos
R A
nello stesso
soli
Barnaba Adorno
cio
giorno
della sua
giorni, essendone
26
dur
e che
spogliato
stato
a luogo
eletto
rinuncia
io poi
3o
li
tempo
dur
frazione
in
dello stesso
ambidue ressero
cui
XXII
assai pi
la
battuto
XXIII
(2)
Come
Come
(3)
Ivi.
(4)
del dogato,
Tom.
Raffaele
II,
VI, n.
quando
5.
che
4)
e due
dal Gandolf,
spazio
dello
vedesi che
dogato,
il
mese
dargento pubblicata
tale carica
il
primo
il
secondo,
Barnaba.
Rimane
per a trovarsi
(1)
R A
chiaramente
Raffaele
di
in
di
pezzi
XXIII.
Gandolf
oppure
e dal-
\ gennaio 1 447*
fecero conoscere un genovino
li
DVX
il
il
14.
Il
il
segmenti di
N.
in
di sei
+ T
800, ha da
forse a millesimi
in
castello
il
705 e
i.
si
il
secondo dovrebbe
riferirsi
Genova a
di
ma
al
spiegare questo, do
lasciando
io ai miei
amici
il
Il
millesimi
ha nel
IAN' XXIII
RO A
:
000
secondo,
Il
forse
R A DVX
CONRAD REX
castello
al
N.
campo
nel
880 e
milligrammi
di
attorno
diritto
in
cattivo
ha da un
di conservazione,
stato
con attorno
castello
il
15.
A DVX IAN
:
lato
senzach
suo diametro vi
la ristrettezza del
AD
quali
le
dividono
sia indicato
cos
la
il
CO
leggenda
<85
N.
Cacciato
morte che
alla
il
quale
lo colse nel
pot
stesso giorno
conservare tale
dicembre del
monete
le
incirca,
al
fu eletto
dignit
sino
lavorato la zecca,
4 4^-
NR
16.
il
Giano Campofregoso
Esso
di farlo conoscere.
in
io
una cor-
ha da un lato
il
solito castello
IANVEN XXIIII
:
giro
ed attorno
il
e dallaltro la croce
tutto
in simile
>J*
di
grammi 3 522
.
parmi
che
sulle
anche
di
fregio
DVX
con
in
diminuzione
precedenti erano
un po
vederlo
In questo esem-
inferiore
alloro fine.
Sopra ho detto
monete genovesi
la
ed
chiuse
,,
a5
eransi conservate
forma
zione
della
finire
del
molto
sensibile.
Sino allepoca
iuscola,
piccola
quale
al
signoria
della
tempo
di
del
minuscole,
il
-prendono
doge
la
monete
cos
linea
laspetto
transi-
la
primitiva al
doge divenne
di questo
Filippo
di
far notare
dallepoca
lettere
altre
1420, la forma della M, N e V era regolare e mapure quella dell A, eccettoch aveva questa una
orizzontale sulla sommit, ma durante il suo do-
il
la
ora devo
tardi,
diverse
di
xv secolo,
sino circa
ben
sino
che
la
sulle
us sin verso
si
il
xv
XXXI.
N. 17.
Alla
sopra
morte
nel
Giano Campolregoso
di
dicembre
Ludovico, ma
del
44^
venne
doge
eletto
suo fratello
il
45 o,
li
febbraio del
di
cadere sotto
458
il
dominio
vi rinunzi ed indusse
Carlo VII
di
re
vedendo
allorch
il
di
Alfonso
Comune
di Francia
cogli
mese
tal
fu portato al dogato
il
quale
resse sino
dAragona re
a mettersi
sotto
patti
stessi
del
la
la
1461
la
convenuti con
gi
Francesi,
Prospero Adorno
ma
Napoli
di
protezione
esso
li
li
12 di
8 del
in
tre
spontaneamente
il
soli
vi rinunci.
Delle monete dei suddetti dogi ho inedita soltanto una assai mi-
genovino
si
aveva solamente un
(1)
Come
avanti.
80
ha dal
45 o e
DVX IAN
:
26
e dallaltro la croce fniente allorlo
CO
nome
del
moneta e
della
NR - AD - E A
colle
braccia
queste ultime
iniziali
degli zecchieri.
N. 18.
Spinetta
gi stato
volta
24
li
doge
col
li
il
il
mese avesse
cederla a Paolo,
abbandonare
la
il
XXVIII
di
ma
il
P C
:
la
F-C,
DVX IANVEN
:
REX. ROMANOR:
come doge
ad
di Milana.
castello evvi
duca
sopra
costretto
4^4
citt
B:
solita
le
XXVIII. Nel
croce leggesi *p
Pesa come
rovescio attorno
:
CONRADVX:
N.
Laltra
19.
inedita,
gli
esemplari
che tengo sot tocchio paia dover essere pi abbondante nel peso.
In quanto allimpronto vedesi in essa da una parte
IAN
REX
XXVIII
RO B
il
solito castello
DVX
CONRAD
on
J
N. 20.
Scontenti
Genova
di
marzo
nel
duca
I Sforza
signore Francesco
i
governo
cittadini del
Paolo
di
Milano,
di
chiamarono a
loro
tenne sino
e la
alla
1466.
del
solito
di S.
,
ma
M. un
bel
parm
che
alcun poco inferiore nella bont agli antichi. Nel tipo simile
passo innalzasi
MEDIOLANI D IAN
:
e la leggenda
ali
com-
il
DVX
dominus Ianuae , enei rovescio, collo stesso ornato, croce e leggenda del
n.
N. 21.
cittadini fu causa
che
il
si
quale per
di
la
riacquistassero nel
1478 la
sero Prospero Adorno sino
governatore pello
allora
Sforza
collo
giungendovi col
questo dur
al
ma
dogato,
nome
di capitani del
sul finir di
novembre
doge
popolo dodici
sin verso la
si
levatasi a
Z XII
bernator
dopo
il
n.
CAPI
rumore
la
la
plebe fu
Campofregoso.
pronto del
consiglieri, e
fu esso innalzato
governo dellAdorno
il
ag-
si
POPVLI IAN
coniarono
et
il
il
iniziali di
28
ma
modo
dal
cui
in
lettere
tali
due
ai
zecchieri.
N.
22.
dargento,
ha
castello
il
la quale
ed attorno
POPVLI IAN
da un lato
al
tutto
in
dominando
ne diminuisse
vi
ebbe
in
si
Sforza,
Genova
il
Milano,
nostra offi-
sebbene indi se
cos introdotto in
il
Genova Francesco
peso
il
5 oo quando
di
Gio-
N. 23.
Si detto
eletto
2 novembre
Di Battista
si
le sue iniziali, e
diritto
:
suo
riet che
4-
il
li
,
.
ma
29
N. 24.
Larcivescovo Paolo nel novembre del
volta
il
terza
la
al 1488, quando
mal partito, mediante una
Maria Sforza.
Di questo dogato
ma
dargento
cio
il
di
soltanto
come
In questo
da un lato
nellintero evvi
P D
tali
nalis
dux
castello sormontato
il
A CA D
:
CON RA R ROMANO
:
novino grammi
1.
da
XXXI
M.,
di S.
n 62
varie
di
:
frazioni
AT. Pesa
in
di
croce
la
con
circolo
N. 25.
Appena
Genova Paolo
uscito di
Ludovico detto
a governatore della
da quanto
consta
duca
la
fortuna
Francia,
dallo
il
cosa pubblica
degli
il
A nome
coniate in
Moro,
citt
Sforza
ne fu proclamato signore
patti
Giovanni Ga-
il
il
e che
per primo
suo
fratello
sino al
cittadini
Giustiniano
atto
Adorno,
prese
a suo
si
aiuto
del
vedendo caduta
la
Ludovico XII re
di
allorch
diedero
quale
nome
1499,
nomin
il
Genova
sono
monete
le
la principale
il
state
tralasciata
ed adottata
la
ro-
a3
fuorch
3o
nel diritto
genda
VI
IA
GS
Ianuae dominus
Conradus
SEO
sullargento
castello
il
IO
omessovi
nome
il
nuovamente
Irniente
dux Mediolani
26
N.
Gli Sforza acquistando
sopra ho detto,
sextus
iniziali
degli
officiali
Genova
il
lira
pare
ma
emettere
doppio
il
Da una
avesse
per
attorno
IANVE D
:
IO
il
il
di vari
f G? M
SF
segmenti
con sopra
solito castello
DVX
attorno
cornice
a simile
con
entro
gg>
>
sia in
della croce
8g>
leggesi
notisi
8g>
questo pezzo che nel testone e nella sua met negli angoli
mancano
peso di questo
millesimi
AC
Dallal-
croce
la
che
appositamente in questo
4-
la biscia
VI
di
tra parte
governo
usossi anche
Del testone
parte
durante
sue
ed
principio
le
il
Galeazzo Maria.
Gio.
principe
come
vi variarono,
il
di
possesso di
il
sotto
S, e nelle
in
la leg-
DVX M
che sono N. G.
di zecca
il
di
SFO
987
stelle
le
doppio
come sono
di
grammi
quelli di
19.
85 o e pare
di
al
titolo
Il
di
questo duca
Dallanzidetta serie
simile alla precedente,
il
menoch
le
il
castello in cornice
curve terminano
in piccoli anelli,
3-i
con attorno
IO
9.
925
invece
di anelli
VI
AC :I:D:,
croce
la
leggenda
grammi
sonvi rosette
e nel rovescio
solita
del doppio
cio in proporzione
G. Pesa
pare uguale
cui
colla
nel titolo.
N. 28.
Il
altro
all
ornati
frazioni
alle
di
come
N.
Ho
pare
29.
in
ma
sono in proporzione
le
al
pesa grammi
la
i3.
quale
235,
il
la
moneta genovese,
cui
la
lira
mi semsarebbe
Milano.
Il tipo
in questo
nel diritto
ne varia che
castello
il
accostato
da due
stelle,
le
quali
nel ro-
vescio vedonsi in tre degli angoli formati dalle braccia della croce.
Le
iniziali
M. P. come
N.
Il
mezzo
titolo
di fine.
probabilmente
n.
26 e 28.
30.
nei
grammi
da
dieci soldi di
Genova,
Uguale ne pure il
il minor valore della moneta furono messe due
Le
iniziali
M.
P.
sole
ma
in questo F. S.
32
N. 31.
Il
grammi 3 3 o 8 ed
al
F.
iniziali
In quanto
dellintero.
ai
croce e colle
bont
alla
le
S.
N. 32.
Morto nel
il
Moro suo
Genova
Ludovico XII re
Lombardia,
di veleno
duca Giovanni
il
zio subito
,
ma
riconosciuto
fu
allorch nel
499 da
di
Genovesi
li
re per
loro signore.
dal
citt
duca Ludovico
29
VII
stesse
SF
DVX M
:
Sfortia
AG
dux Mediolani
IANVE
si
veduto,
vi
alle fazioni
5 oj
allorch cac-
Paolo
Novi
il
trato
il
per
sollevatisi
sei
la
mesi forzato
citt.
Li
Campofregoso
dalla
gennaio
ma
vi
da
rien-
ristabil
Comune,
cittadini fu innalzato al
plebe
nuovamente
Maria
cio Ludovicus
lordine, annullando
ciati
iniziali
LV M
leggenda
diritto la
dogato Giano
fazione
degli
514
occup
e la tenne sino
al
5i5
Cam-
Adorno
la
sua
allorch
33
bene
avendo
trattato
con Francesco
Genova,
rimise
gli
Francia suc-
I re di
dogato
vivi, rinunci al
ai
cose
le
nominato governatore.
di cui dal re fu
e di
tali
inedite,
due
antiche sono
credo nel
essendo
do ora
titolo
grammi
e dallaltro
gigli di
il
simile
gesi
65
ma
onde
6.
da un
serie
con sopra
campo due
genovese, che
lira
la
sua
082.
lato
REX FRANCOR
croce gi adottata
la
lo
IANVE
IG
gi-
A D
come stemma
stelle
COMVNITAS
Comunitas lanue
pi
le
LVDOVIC' XII
castello
q-
testone o forse
del
precedente
12.
pezzi di questa
con attorno
tutto
al
frazioni
uguale
di soli
il
Tutti
se forse
a differenza di con-
>
al
N. 34.
Il
bont dellintero
al
stemma essendovi
ne pi
LVD
XII
ristretta
:
REX
alla stessa
e solamente per
la
leggenda dal
FRA' IA
:
N. 35.
Dopo
tali
nella bont
pezzi colloco
ma
grammi
un
altro
forse
8. 74 65 in
Di questa
conseguenza
il
il
testone gi
mezzo
di
edito
pesando
grammi 4-373;
il
(1)
34
di circolo
castello
il
altri
LV REX FRANC'
Ianuae dominus.
Civitatis
Il
contro
monete
e
?RAD'
leggenda
solita
Genovesi,
si
conseguenza
soltanto
devono essere
ossia
lo
Ludovico
re
il
cio
castello
il
stemma di Francia in
e non lo scudo de gigli
;
castello
il
cio
ordin
il
monete aventi
le
simile cornice
in
sopprimessero
mettessero
si
dice allanno
C )
IA
lati
REX ROMANOR'-
C'
ed
citt,
interrotto
allultima
al
Genova dopo
il
titolo
Rex Francorum
N.
Essendo
Ludovico mancato
re
il
36.
gli
ebbe pure
la signoria di
Genova, ma
cesi,
del
lo
ai
vivi
senza prole
nel
528
Sulla
la
tennero
collaiuto di
soltanto
sollevatisi
il
di
cittadini nel
quale resse
per un anno,
5r5
522
cinque
tal carica
Francia
Fran-
rimanendo
Varie sono
cesco
dare
ma
le
monete coniate
Impronto
cio di
di tre,
in
Genova
gi pubblicate
una doro e
nome
del re Fran-
devo restringermi a
di
anticamente pubblicato
2)
ed
scuto al sole
alla stessa
simile
all
intero
stato
(1)
(2)
35
e da
del re,
un
REX FRANCOR,
monete
simili
REX ROMANOR\
titolo
con
francesi,
giro
in
Dominus Ianuae
solamente
come
CONRADVS
f*
omesso
di
FRANCISCVS
con attorno
scuti,
di
usavasi in
giglio e
conservata
lantica
il
leg-
N.
La maggiore
in questi anni
in argento
ed
34 pesando grammi
col n.
desimo.
quarto
il
avendo da un
antichi dogi
di circolo trifogliati
il
quello
di
040 e parendo
3.
Il
lato in
ai
del
alla
re
si
batteva
Ludovico
per sormontato da
castello
che
del testone
legge
stessa
alla
37.
di
segmenti
FRANCISC'
N.
La minore essendo
parendo essere
soldino.
Il
pi
al
38.
grammi
del peso di
ma
millesimi
suo impronto e
le
4q 5
si
3oo
leggende
potrebbe cre-
suo semplice
al
sono uguali
aspetto
a quelle
del
N.
Sopra ho detto
che
nel
5a2
39.
e che esso
la
il
giu-
Questo
stato
doro
doge
vedendo
molto credito,
al
in
come
nel
commercio avevano
conseguenza erano
acqui-
scuti
36
mtroducendoli nel sistema monetario che
in essi a
ed
una
ed
in luogo
la legge
mise
gigli
trifogliata,
vi
il
da una parte
un
alluso
sole
e contrariamente
il
castello
il
offro ora
scuti
tali
il
sormontato da
castello
dogi di mettere
dei precedenti
del proprio nome e cognome ed il numero della loro serie metallica, ad imitazione dei re di Francia
* ANTONIOTVS
l Adorno vi segn intiero il suo cosi
ADVR
G DVX, e fu questa la prima volta che al nome di lanua sino
nella leggenda le iniziali
allora usato
ha
sostituisse
dallaltra parte,
intagliata in
Hh
si
come
modo da
pi
il
esatto
suo
nel
Genua.
di
Tale monetina
una croce
intiero,
ma
fiorita
N.
40.
abbondanza
in
scuti doro,
non
di far lavorare
limpronto
alla
massima
semplicit, tipo che adott pure per largento, e venne indi con-
servato
meno
pochissime
eccezioni
su tutte
le
monete
durante
vari lustri.
Di
tale specie
met ,
della
A-A
iniziali
leggonsi
la
venne
del
attorno
nome
cos
di
i.
venne pubblicato
il
Hel tresoor
oft
760 e pare
di
oro
fine.
41.
(1)
che pi estesamente
ANTONITV
grammi
del doge
7
N.
vari
il
cognome
Da
gi edito
quelli prescritti
pelle
zecche
gonden nse
sil-
di Francia nel
anzi probabilmente
simile
5 1 4 e i2i a pezzi 25
di
resta
/i
grammi
il
per marco
i52i nel
del
a quelli
di
Troyes,
di
titolo
denari
oo5 ed a millesimi
disegno pesa grammi
5o2.
9.
comprese
le iniziali degli
N.
Ho
avendo
la
42.
cacciati nel
il
ai
essa
come
altre
Appena
a libert
restituita
venne nuovamente
si
ma
monete
questi
conservandovi
il
che doveva
essergli
un
avessero a durare
carica solamente
sulle
indi in poi
allelezione di
nome
il
ed annettendo
consigliere
nellammi-
si
addivenisse
a questo e subito
dopo
cac-
la
alcune monete
nelle
quali nessun
rola libert
si
avvicina
e di esse quella
nel
assai
e pare almeno
Hb
la
il
ai
di
solito
testoni
a millesimi 900.
cornice composta
da rosette
peso
di
essendo
di
Esso ha da un
di
parola lanue
con
tale
errore
7.
entro
circolo
castello
grammi
lato
i5o
una
distinti
al tutto
in simile ornato
e notisi che la
allintagliatore,
vedendosi
38
N.
La seconda
43.
di queste
a millesimi
GENVENSIVM, e dallaltra
REX ROMANOR' FA
grammi
con
castello
il
i.
865 e
forse
LIBERTAS
>p
CONRAD
la
di
N. 44.
Il
e probabilmente a millesimi
leggenda E
colla
200 ed ha
:
385
REX ROM
:
FA.
45.
da Genova
che sul
la libert
monete solamente
delle
diritto
distrusse
il
che
si
prescrisse
segnassero in avvenire
si
continu sino
al
governo aristocratico e
vi si sostitu
il
Quantunque
in
e cos
'jg'j
poche sono
Genova
le
sovente se ne siano
quando
democratico.
si
delle
grammi
GENVENSIV'
CONRAD'
e
N.
titoli
il
LIBERTAS
Da
tre pezzi di
di questi
lavo-
siasi
variati
tipi,
inedite e credetti
me-
Di queste
la
metro,
mano
ma
del quale
Nel
diritto colla
lire
stante
il
suo dia-
in
dopo
il
leggenda
Dux
et
gubernatores republicae
5 - 54
e nel rovescio
S.
M. due
altri
pezzi
39
dargento, che paionmi dal loro peso essere
primo
il
9. y 65
grammi
di
una parte
e forse
93 o presenta da
da un Iato da quattro
stelle disposte
vedesi
con
il
castello
in giro la
CONRAD VS
il
re Corrado
la
pi antica
collindicazione
due
II
di
5 - 54
REX.
quale ho potuto
sulla
Second
chiamato
cos
nome solamente
di tal
parte
Dallaltra
ROMAN OR'
tutto
il
leggenda p
doge
il
+ DVX ET
quali
dei
millesimi
accostato
Salvatore in piedi,
il
testoni,
furono rico-
N. 46.
secondo
Il
di questi
pezzi, uguale
grammi
ha
il
9.
870 ed
poco presso
ma
fiori
CONRADVS
al
nella legge
II
ROMANOR' REX.
N. 47.
Di alcuni anni posteriore
gento che pare nella bont
grammi
di
8.
590.
Nel suo
desi
ET
il
castello accostato
GVB'
REIP'
II
suddette
si
superiore a millesimi
in
diritto
da due
stelle
stelle nei
in
piccoli
con attorno
5 67
900
una cornice
doppiati e Irnienti
GENV'
+ CONRADVS
alle
nel
e del peso
composta
trifgli
tutto
rovescio
in
il
ROMANOR' REX EA
di
ve-
DYX
simile
in
giro
gli
cor-
S.
N. 48.
Di
tal
risponde
peso essendo
la
di
met
la quale
esattamente
allo
stesso
4o
Gli eziandio uguale
titolo.
ristretto
la data
569 e
di diametro
sono LB.
di zecca
pi
N. 49.
Dopo
anzidette credo
le
di
A- T
il
dar ragione
nomi
dei
iniziali
in tale
appariscente
luogo,
GEN'
REIP'
P
Da
lato
quali
non so
delle
non potendo
colla croce
essere
avente quattro
RO'
II
Q REX
un pezzo da
battuta sopra
duca di Savoia
Filiberto
data
4- 4^
campo
DVX ^ ET Q GVB' Q
CONRADVS
angoli leggesi p
stelle ne suoi
&
1576. Dallaltro
lato nel
zecchieri
degli
ha da un
la
lettera
soldi
in Vercelli
pu discernere essa fu
quattro fatto coniare da Emanuele
si
pezzo stato gi da
me
pubblicato
(i).
N. 50.
moneta dargento
grammi
21 5
Ad
imitazione
parte
GEN'
croce,
II
&
con
1608,
stemma
RO'
attorno
ma
alcune
castello
del
stelle
GVB'
%k
-p
XII
ima per
REIP'
repubblica, ed in giro
H &
re Ludovico
con due
DVX ^ ET Q
>p
dallaltro
della
# REX
di
il
fine e
colla
CONRADVS
P
N. 51.
Di un
altro
prezioso pezzo
do ora
il
disegno
statomi antica-
titolo
e peso.
In esso sono nel diritto accollati due scudi di forma assai barocca,
(1)
Monete
XXV,
n. 39.
4*
sormontati da corona chiusa ed aventi quello a destra lo stemma
della croce
e laltro
LIBERTAS
moneta,
lore della
Attorno
soldi venti.
cio
della parola
caricata
numero 20 indicante
il
DVX Q ET Q GVB
leggenda
solita
una sbarra
a sinistra
trovasi la
al tutto
GEN
REIP
va-
il
64 1
stelle, la
uno
colla destra
con sotto
benedire,
di
scettro e colla
REGE
ET
frazioni di circolo
legge
messa
il
sulle
in luogo
da una
vedesi
parte
ed
avente
GENV
pezzo
campo
in
LIBERTAS
con attorno
1666
il
drago che
a tenore della
o grifo veggo
del
di
Banco
di S.
Giorgio.
chiusa
uno
banda
una
tutto
DVX ^ ET
caricata
occupa
tutta
la superficie del
trafiggere
di
in atto
4$
parola
della
GVB Q REIP ^
colla
lancia
un
sotto.
gli
900
citt.
protettrice della
sormontato da corona
dall'altra parte
dodici
oro
Giorgio a cavallo
S.
di
52.
per conto
motto
lallusivo
atto
in
del castello
Madonna
della
In esso
S ed attorno
N.
e tenente
stelle
bambino Ges
il
tutto in
8 maggio 1637,
monete limmagine
delli
iniziali
le
EOS.,
sinistra
di
24.
970 e
forse a mil-
dicevansi bianchi.
N.
Dellanzidetto scudo
grammi
e di
(*)
Lucca
12. 5 oo
la
met,
53.
in
conseguenza
S. Giorgio
ed
in
stesso titolo
e Siena,
allo
lo
stemma conosciuto
fatte
il
libero
coniare
stato
dal
Banco
con cui
tali
di
re-
42
N. 54.
quarto, uguale
Il
ed
nel
in
Essendo sopra
pare
tipo allintero,
della
bont
stessa
25 o.
6.
medesima
grande
la
di
loro
rarit,
detto
Banco ed
tutti tre
pezzi
data
la
N. 55.
Rimane ancora a
dirsi
battere sul
1659
bone principessa
commercio
nel
Dombes
buono
nellofficina di
di
coniati ad
ossia Uligini
tre ottavini
di
di
fatti
Bor-
di
la
do ora
quali
anni
lim-
pronto sulla credenza che siano tuttora inediti, non tenendo conto
della pubblicazione fatta or
quello
Imitando
volgari contraffattori
per in
altri
essi la
4 6 ed
r
Di questi ottavini
palma
ma
ancora a 5 o,
tutti
gli
dichiarando
di
grammi
con attorno
LIBERTAS
grifi
alati
uccidere un
drago
ed ornato
di
due rami
ed in giro
S.
GEOR PROT
(1) Borelli.
S.
in
sormontato da corona
due.
il
della parola
di bassa lega
tutti
in altri
officina
al
questa
colla data
grossolana-
stati
in atto
le
lavorati
quali
per
43
Dopo
VNC
nome
il
VII
unciarum septem.
cio Bonitatis
BON
N. 56.
anno ha nel
ma
con una
nel rovescio
donna invece
di
laccia
il
vedesi la testa
Giano
BONIT VNC
titolo
di
QVINQVE
il
N. 57.
terzo, che quello
Il
unitamente ad
ha da un
altri
i66g, e
dallaltro
Queste sono
medagliere di
prima
di
monete genovesi
le
por termine
al
il
busto di Pallade
ga-
scifrare.
quasi
esistenti
S.
Dombes,
lato lo stesso
con attorno
un
il
in
di
essere
in
totalit
pubblicate
nel
ma
presente lavoro
larghi , posteriori
della
Madonna,
alle
avanti
descritte
monete e
tutti
le quali
PRESIDIV
Vergine Maria
ma
Essendo vario
di tale
colleffigie
il
col
1676.
leggenda, credendo
gli
uni
ed
che
altri
si
circa
riferisca
il
al
significato
peso della
tali
due
rapporto
e riconosciuto
il
peso divari di
essi
le anzidette parole a
questo
44
alludessero,
pezzi
come
pezzo da
10
Pezzo da
del
primo
altri
crosazzi con
crosazzi larghi
del peso di
grammi 382.
300
1680
))
153. 300
da
))
1713
))
114.700
))
da
))
))
1702
))
76.300
da
))
))
da
piccolo
)>
col
Ponderis
ecc
1682
38. 130
1676
))
38. 160
gramma
pezzi ed
il
meno
cogli
pressoch
tutti
il
il
nelle fra-
peso legale di
tali
T.
14
21
t in
.
T. IV.
T. V